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Di Eugenio Papetti Comunicazione di servizio: stamane ennesima udienza, Maddalena presente con novit sulla perizia balistica ( pi avanti

) : la diretta qui, meglio non commentare per non alterare l'ordine. Presente tra il pubblico Adriano Sofri. L'ho detta. Cronaca di Rino Giacalone: Corte in aula...premesse del presidente Pellino a proposito di documenti e su scioglimento riserve.....comunica che luisa fiorini attraverso certificato medico ha attestato che non potr essere in aula.... Primo teste la signora Di Ruvo Di Ruvo anna Maria
classe 1963 Inizia a sentirla l'avv. Vezzadini difensore dell'imputato Virga Ricorda di essere stata in comunit Saman nell'agosto del 1988....e di essere andata via un mese dopo conferma di avere avuto una relazione sentimentale con uno degli ospiti della Saman....si chiamava Vadan Peter Ioseph Hans....era un educatore ....si occupava degli ospiti....conoscenza con Francesco Cardella? Durante il colloquiio fatto per entrare in comunit.... Vezzadini chiede i rapporti tra Vadan e Cardella, se il primo aveva comportamenti di sudditanza nei confronti di Cardella, la teste nega, rapporto paritetico....sudditanza mi sembra cosa esagerata Dopo l'omicidio di Rostagno sono andata via, non partecipai ai funerali...ero l in una situazione particolare in un momento particolare sono passati 20 era un percorso riabilitativo che ho interrotto dopo poco. Ci fu qualche ragione chiede Vezzadini' Avevo fallito il tentativo di iniziare un programma terapeutico. Vezzadini legge il verbale di interrogatorio reso a suo tempo verbale 15 marzo 196: "successivamente il giorno del funerale di Rostagno decisi di andare via dalla comunit e di tornare nella mia abitazione dopo uno scontro con la figlia di Rostagno Kusum (Maddalena Rostagno ndr) che mi rimprover che Rostagno aveva sacrificato la sua vita per noi tossicodipendenti". si ricordo in quel periodo era morto anche mio padre sar successo quello che mi fa ricordare eravamo tutti e due giovani ma non poteva essere quella la ragione del fatto che io andai via...era legato al programma terapeutico non stato quello il motivo. Vezzadini legge ancora il verbale....Quella discussione avvenne in presenza di Vadan andai via d'impulso Vadan cerc di dissuadermi dall'andare via...La teste conferma ma torna a dire che quella discussione non ha influito sulla sua decisione di andare via da Saman la ragione era legato solo al fatto che non riuscivo a fare terapia....tornai a Lenzi dopo 4 o 5 mesi....Vezzadini legge: su insistenza di vadan tornai a Lenzi dove rimasi sette giorni e tornai a MIlano...dopo 15 giorni Vadan mi raggiunse....e rimase con me....nel settembre 19889 tornai a Lenzi a Saman dove rimasi tre giorni e poi Chicca Riveri mi trasfer alla comunit di Marsala dove rimasi 5 mesi....tornai convinta di farmi disintossicare...La teste conferma. Vezzadini chiede se lei fu responsabile della comunit di Marsala. Questo risponde la teste successe dopo tre anni non subito al mio arrivo... Vezzadini chiede se con Vadan parl del delitto Rostagno: Forse, forse si, era una cosa abbastanza ...lo aveva colpito moltissimo...naturalmente anche a me...qualche volkta si ora esattamente non ricordo....Vadan le rifer di una discussione tra Rostagno e Cardella prima dell'omicidio? (immaginare la discussione dopo l'omicidio difficile ndr): La teste non ha ricordo netto, non ricordo cosa mi ha potuto dire Vadan...non sono cose vissute da me...oggi non riesco a ricordarmene....Nel verbale a suo tempo la teste aveva parlato di avere saputo di contrasti tra Cardella e Rostagno per gestione Saman: " probabile, pu darsi che Vadan mi disse cos"....Nel 193 era responsbaile della comunit di Marsala? Si, e Vadan era rimasto a Lenzi...faceva il terapoista l....ci fu un periodo che era responsabile di Saman Lenzi... vezzadini chiede se si ricorda se ricevette una telefonata dalla signora roveri nel 93... aveva occasione di sentire la signora Roveri? "s, la sentivo" "ricorda una telefonata che il vadam fece alla roveri?" "no" Vezzadini rilegge il verbale di deposizione del '96 in cui parla di questo fax. il presidente Pellino richiama la teste le sue responsabilit ma la teste insiste che non ricorda la questione del fax... "di questo fax

ricordo solo di averne solo sentito parlare. sono passati tanti anni e non sono fatti incisivi nella mia vita da rimanermi impressi" La teste dice che in quel periodo non viveva con Vadam ma stava a MArsala, vaga, dice che non era presente all'eventuale telefonata in cui la Roveri avrebbe richiesto a VAdam di distruggere un fax Vezzadini: "si ricorda se c'era qualcosa di particolare nel cofanetto della signora Roveri" (citato nella deposizione del 96, cofanetto che conteneva il suddetto fax). La teste non ricorda il cofanetto n il contenuto del fax, non ricorda il foglio "mi sembra una cosa riferita, forse da VAdam ma io materialmente del foglio e del cofanetto non mi ricordo" Vezzadini chiede se la teste si ricorda se all'epoca questo foglio fosse stato riposto da qualche parte, la teste non ricorda Sempre citando dalla deposizione del 96, Vezzadini chiede se ricorda di aver distrutto il fax dietro ordine della Roveri. "Io non ricordo i particolari di questo periodo. Mi sembrano cose non vissute ma ascoltate, non ricordo di aver preso questo fax in mano ma che sia stato Vadam a raccontarmi di questi fatti" Vezzadini: ebbe modo di conoscere tale Lucky?" Di Ruvo: "un paio di volte". Era Luciano Marrocco, conferma di averlo visto in comunit, anche se non l'ha conosciuto personalmente,ricorda che era l'autista della signora Roveri. Vezzadini chiede se era anche la guardia del corpo, la teste non ricorda. Sempre citando dal verbale del 96, Vezzadini ricorda che nell'89 la Di Ruvo indicava in Lucky la guardia del corpo di Cardella. Di Ruvo ribadisce che lo ricorda come autista e non ricorda se era armato. "Non ho mai visto che aveva una pistola, mi stato raccontato". "Se aveva una pistola l'ha fatta vedere a Vadam e non a me", ribadisce Di Ruvo. Vezzadini fa notare le contraddizioni con quanto dichiarato nel 96, in cui dice che Lucky mostrava la pistola a molti e anche a lei. "Tutte le cose che ho detto nel 96 erano cose che avevo saputo da Vadam, non avevo vissuto niente personalmente" Vezzadini chiede se la teste sa se Roveri e Marrocco avevano una relazione. "Insinuazioni si facevano, ma io ero l per altri motivi". "VAdam le disse mai se i due avevano una relazione?" "s, sicuramente ma non era al centro della mia attenzione". Vezzadini le chiede se vadam le disse da quanto durava la relazione Vezzadini: "si ricorda qualche evento particolare che Vadam le aveva raccontato su questa relazione? Sa se Rostagno era a conoscenza della relazione?" Di Ruvo: "io Rostagno l'ho conosciuto il primo mese che ero entrata, ci faceva fare attivit meditative, non era mio interesse quello che capitava a questa famiglia, ora questi particolari io non li ricordo" Vezzadini ricorda che nel 96 invece la teste testimoni che Rostagno soffriva della relazione fra Chicca Roveri e Lucky... Vezzadini ricorda episodi dell'epoca, la teste continua a dire che erano cose raccontate da Vadam. vezzadini chiede se Vadam era anche un 'angelo' della comunit, la teste dice che non le sembra, era solo responsabile di un gruppo di lavoro Vezzadini chiede se conosceva un tale Edi, la teste dice che l'ha conosciuto a Milano in via Plinio, era il responsabile di un gruppo di lavoro VEzzadini: "Vadam le parl mai di un tentativo di incendio del Marrocco alla stanza di Rostagno?" la teste non ricorda. Nel 96 Vadam raccont questo tentativo, ricorda Vezzadini, tentativo poi bloccato dallo stesso Vadam insieme a questo Edi La teste non ricorda questo episodio. "Vadam le parl mai di una restituzione a Cardella di 40 milioni da parte di Rostagno? Vadam and a trovare Cardella in Nicaragua?" La teste non a conoscenza di queste circostanze. Vezzadini chiede se Vadam le disse mai se tra Roveri e Rostagno ci furono discussioni accese per questioni di carattere sentimentale o altro ma alla teste pare di no Vezzadini conclude, passa la parola all'avvocato Ingrassia. La teste ricorda il momento dell'omicidio: "eravamo a cena. ricordo uno sparo e che qualcuno corso da Chicca a darle la notizia e dopo c' stata agitazione. Chicca si alzata ed uscita" "Dopo ognuno andato nella propria camera, avevamo capito che era successa una cosa grave".Ingrassia chiede quando hanno saputo che Rostagno era morto. Dal verbale l'avvocato ricorda che Di Ruvo disse che l'aveva saputo da Vadam ma che ufficialmente si saputo solo il giorno dopo. La teste dice che non partecip ai funerali - Ingrassia ricorda il verbale del 96 in cui dice che non partecip per un diverbio con Maddalena Rostagno, ma la teste dice ora che non era quello il motivo, voleva tornare dalla sua famiglia

Corte in aula...premesse del presidente Pellino a proposito di documenti e su scioglimento riserve.....comunica che luisa fiorini attraverso certificato medico ha attestato che non potr essere in aula.... Primo teste la signora Di Ruvo Di Ruvo anna Maria classe 1963 Inizia a sentirla l'avv. Vezzadini difensore dell'imputato Virga Ricorda di essere stata in comunit Saman nell'agosto del 1988....e di essere andata via un mese dopo conferma di avere avuto una relazione sentimentale con uno degli ospiti della Saman....si chiamava Vadan Peter Ioseph Hans....era un educatore ....si occupava degli ospiti....conoscenza con Francesco Cardella? Durante il colloquio fatto per entrare in comunit....Vezzadini chiede i rapporti tra Vadan e Cardella, se il primo aveva comportamenti di sudditanza nei confronti di Cardella, la teste nega, rapporto paritetico....sudditanza mi sembra cosa esagerata Dopo l'omicidio di Rostagno sono andata via, non partecipai ai funerali...ero l in una situazione particolare in un momento particolare sono passati 20 era un percorso riabilitativo che ho interrotto dopo poco. Ci fu qualche ragione chiede Vezzadini' Avevo fallito il tentativo di iniziare un programma terapeutico. Vezzadinio legge il verbale di interrogatorio reso a suo tempo verbale 15 marzo 196: "successivamente il giorno del funerale di Rostagno decisi di andare via dalla comunit e di tornare nella mia abitazione dopo uno scontro con la figlia di Rostagno Kusum (Maddalena Rostagno ndr) che mi rimprover che Rostagno aveva sacrificato la sua vita per noi tossicodipendenti". si ricordo in quel periodo era morto anche mio padre sar successo quello che mi fa ricordare eravamo tutti e due giovani ma non poteva essere quella la ragione del fatto che io andai via...era legato al programma terapeutico non stato quello il motivo. Vezzadini legge ancora il verbale....Quella discussione avvenne in presenza di Vadan andai via d'impulso Vadan cerc di dissuadermi dall'andare via...La teste conferma ma torna a dire che quella discussione non ha influito sulla sua decisione di andare via da Saman la ragione era legato solo al fatto che non riuscivo a fare terapia....tornai a Lenzi dopo 4 o 5 mesi....Vezzadini legge: su insistenza di vadan tornai a Lenzi dove rimasi sette giorni e tornai a MIlano...dopo 15 giorni Vadan mi raggiunse....e rimase con me....nel settembre 19889 tornai a Lenzi a Saman dove rimasi tre giorni e poi Chicca Riveri mi trasfer alla comunit di Marsala dove rimasi 5 mesi....tornai convinta di farmi disintossicare...La teste conferma. Vezzadini chiede se lei fu responsabile della comunit di Marsala. Questo risponde la teste successe dopo tre anni non subito al mio arrivo... Vezzadini chiede se con Vadan parl del delitto Rostagno: Forse, forse si, era una cosa abbastanza ...lo aveva colpito moltisismo...naturalmente anche a me...qualche volkta si ora esattamente non ricordo....Vadan le rifer di una discussione tra Rostagno e Cardella prima dell'omicidio? (immaginare la discussione dopo l'omicidio difficile ndr): La teste non ha ricordo netto, non ricordo cosa mi ha potuto dire Vadan...non sono cose vissute da me...oggi non riesco a ricordarmene....Nel verbale a suo tempo la teste aveva parlato di avere saputo di contrasti tra Cardella e Rostagno per gestione Saman: " probabile, pu darsi che Vadan mi disse cos"....Nel 193 era responsbaile della comunit di Marsala? Si, e Vadan era rimasto a Lenzi...faceva il terapoista l....ci fu un periodo che era responsabile di Saman Lenzi...

vezzadini chiede se si ricorda se ricevette una telefonata dalla signora roveri nel 93... aveva occasione di sentire la signora Roveri? "s, la sentivo" "ricorda una telefonata che il vadam fece alla roveri?" "no" La teste dice che in quel periodo non viveva con Vadam ma stava a MArsala, vaga, dice che non era presente all'eventuale telefonata in cui la Roveri avrebbe richiesto a VAdam di distruggere un fax La teste dice che in quel periodo non viveva con Vadam ma stava a MArsala, vaga, dice che non era presente all'eventuale telefonata in cui la Roveri avrebbe richiesto a VAdam di distruggere un fax Domande dell'avv. Galluffo.....chiede di dove alloggiava in comunit, chiede del Gabbiano, chi vi alloggiava? La famiglia Rostagno, Cardella quando veniva a Lenzi....un alloggio privilegiato chiede l'avvocato e ottiene conferma poi chiede come si chiamava quel sito ...risposta Il Gabbiano....Vadan dice la teste aveva possibilit di accesso al Gabbiano e per un periodo dorm l...Domanda sul 1993....Ero a Marsala, una volta ogni 15 giorni andavo a Lenzi...Domanda: ricorda cosa le disse Vadan su una telefonata ricevuta da Milano e durante la quale si parlava di un fax....Risposta Come ho detto prima mi stato riferito di questo fax io non l'ho visto....Vadan rifer a lei della telefonata ricevuta da Milano...Si mi rifer di questa telefonata e di questo fax....non mi ricordo se ero a Marsala o a Lenzi.Galluffo contesta che nel verbale nel 96 disse che ero a Lenzi...Se nel 96 ho detto che ero a Lenzi sar vero...Contestazione ancora dell'avv. Galluffo: nel 96 dichiar che Vadan ricevette telefonata da Chicca Roveri....la gteste continua a dire che non si ricorda oggi se era a lenzi o a marsala...Domanda: cosa chiese Chicca Riveri con quella telefonata. Altra contestaziione: nel verbale dichir che giunse la telefonata da milano da parte di chicca roveri la quale richiedeva a vadan di recarsi presso sua camera da letto in alloggi gabbiano...Vadan me lo ricordo che me lo ha raccontato.....e di prendere (verbale) un fax diretto a rostagno da cardella e distruggerlo...si ricordo Vadan me lo ha detto questa cosa.....Nella camera da letto ci and solo Vadan o lei e Vadan....No io non c'ero quando vadan and....Nel verbale: Galluffo contesta che lei dichiar ai carabinieri parl di trovammo in un cofanetto..la teste continua a dire che lei non c'era non fece nulla di quello scritto nel verbale...il difensore chiede se lei riconosce la sua firma in calce al verbale...la teste conferma....Il difensore chiede se il verbale gli fu letto una volta scritto....io l'ho firmato non l'ho riletto non mi fu riletto....Domanda di Galluffo: signora come fa a spaere dove era il fax....io non ho mai visto nulla....Vadan mi ha raccontato tutto e anche la distruzione del fax (nb il fax stato prodotto in aula proprio dalla parte civile ndr).....Vadan rifer a lei della telefonata ricevuta da Milano...Si mi rifer di questa telefonata e di questo fax....non mi ricordo se ero a Marsala o a Lenzi.Galluffo contesta che nel verbale nel 96 disse che ero a Lenzi...Se nel 96 ho detto che ero a Lenzi sar vero...Contestazione ancora dell'avv. Galluffo: nel 96 dichiar che Vadan ricevette telefonata da Chicca Roveri....la gteste continua a dire che non si ricorda oggi se era a lenzi o a marsala...Domanda: cosa chiese Chicca Riveri con quella telefonata. Altra contestaziione: nel verbale dichir che giunse la telefonata da milano da parte di chicca roveri la quale richiedeva a vadan di recarsi presso sua camera da letto in alloggi gabbiano...Vadan me lo ricordo che me lo ha raccontato.....e di prendere (verbale) un fax diretto a rostagno da cardella e distruggerlo...si ricordo Vadan me lo ha detto questa cosa.....Nella camera da letto ci and solo Vadan o lei e Vadan....No io

non c'ero quando vadan and....Nel verbale: Galluffo contesta che lei dichiar ai carabinieri parl di trovammo in un cofanetto..la teste continua a dire che lei non c'era non fece nulla di quello scritto nel verbale...il difensore chiede se lei riconosce la sua firma in calce al verbale...la teste conferma....Il difensore chiede se il verbale gli fu letto una volta scritto....io l'ho firmato non l'ho riletto non mi fu riletto....Domanda di Galluffo: signora come fa a sapere dove era il fax....io non ho mai visto nulla....Vadan mi ha raccontato tutto e anche la distruzione del fax (nb il fax stato prodotto in aula proprio dalla parte civile ndr)..... Il difensore Galluffo continua a fare contestazioni su conoscenze dirette della teste, lei risponde che quanto riportato in quel verbale sono conoscenze indirette riferite da Vadan.... Domande del pm Del Bene....Galluffo chiede scusa ha dimenticato una domanda....Quando divenne dirigente della comunit di Marsala...ero responsabile delle attivit (oggi faccio l'infermera presso Rsa) chi glielo propose...la signora Chicca risponde...veniova pagata... Galluffo legge verbale dove lei dichiar che i fondi per la comunit di marsala venivano gestiti direttamente da milano da chicca roveri e che la comunit non riceveva giusta attenzione nonostante ricevesse contributi... Domande del pm del Bene.....Come fu redatto quel verbale? I verbalizzanti potrebbero avere capito male....quel giorno sono stata prelevata da casa portata in questura....non ho avuto il tempo di rileggere.....non l'ho fatto ...non posso confermare queste cose che non sono vere...non ero presente....Lei accusa i verbalizzanti che hanno rdatto un verbale falso...Io non sto accusando nessuno io non ho visto nulla io ho parlato di cose riferite dal signor Vadan....Avete commentatoi con Vadan quello che era accaduto a Mauro Rostagno....A che conclisioni siente giunti? Le nostre convenzioni erano quelle che il suo impegno sociale e giornalistico avevano urato qualcuno ( a verbale fa riferimento che il sospetto di Vadan era rivolto alla mafia ndr)....Il pm cerca di ottenere risposte pi specifiche su cosa aveva urtato....Non ricordo ricordo risponde la teste e il pm chiosa, questo atteggiamento non fa onore alla memoria di Mauro Rostagno....il pm Del bene legge il verbale proprio nella parte in cui la teste riferisce dei sospetti di Vadan rispetto alla mafia..... il pm chiede se la teste seguisse le trasmissioni di RTC... lei dice di no, che conosceva dell'impegno di Rostagno "per sentito dire". la parola all'avvocato Miceli Avvocato Miceli riporta una dichiarazione resa da Vadam (20.4.96) in cui diceva" dopo qualche anno, quando ero responsabile di lenzi, ricevetti una telefonata da Roveri di prendere una lettera e spedirla via fax... (...) approfittai della presenza della mia ragazza, AM Di Ruvo e gliela feci mandare, ( ...)leggemmo il fax, c'era scritto che cardella chiedeva a rostagno di lasciare casa sua". Miceli chiede se ricorda di aver spedito il suddetto fax, che viene mostrato alla teste Domande dell avv Miceli...Sulla presunta relazione tra la Roveri e Marrocco cosa disse Vadan... Me ne parl come pettegolezzo non mi diede mai dettagli....Il verbale oggetto di cos tante contestazioni fu reso dalla teste il 15 marzo 1996 presso la digos di trapani...a fare le domande due vice ispettori...uno di questi Amodeo Pietro stato di recente condannato per abuso....affront dei colleghi in servizio che avevano multato un suo amico.....a fare le domande e ovviamente a scriverne il conteuto che la teste dice di disconoscere sebbene lo abbia firmato, ma non mi diedero il tempo di rileggerlo ha detto

la teste congedata. Chiamato a deporre il maresciallo Voza. Comincia avv. Lanfranca arrivato a Trapani nell'83, quando ero caposcorta del giudice Palermo... Era nella Guardia di Finanza, aveva ottimi rapporti con Beniamino Cannas, del nucleo operativo dei Carabinieri. Conosceva Rostagno, perch era un giornalista e si vedeva in tribunale, erano spesso qui con gli operatori, era molto avanti rispetto agli altri, era un giornalista d'inchiesta, approfondiva, ed era molto seguito quando c'era il suo notiziario alle due in strada non c'era nessuno, tutti davanti alla tv "Io non ero referente di Mauro, ci sii parlava, eravamo di mondi diversi ma in realt facevamo le stesse battaglie, c'era uno scambio inteso come confronto ma non nello specifico delle indagini. Frequentare il palazzo di giustizia, quando uno vive qui, ci si conosce, non c' bisogno che qualcuno ti abbia presentato". ricorda il processo sull'omicidio Lipari: durante un'udienza c'era Mauro in un angolo e un operatore e nella gabbia c'era Mariano Agate, che ha chiamato l'operatore, parlavano e non ho sentito ma poi ho sentito un tono pi marcato di Agate che disse all'operatore "d a quello con la barba che non scassasse la minchia". Ho guardato l'operatore poi sono uscito per riferire a Matteo Amabile, il mio superiore, e poi sono andati a fare denuncia dai carabinieri Voza: Mariano Agate era un esponente della mafia di Campobello di mazara e l'abbiamo scoperto in attivit sulla loggia scontrino, il suo nome era in un verbale di inaugurazione di una loggia coperta in cui era presente anche licio gelli (1981). guardando il nome dei presenti c'era anche un viceprefetto chittaro e vicequestore bonura. era un verbale di apertura, sembrava quello di un'associazione, certificava la presenza di agate, di gelli e altri C'era anche il nome di Natale l'ala, non ricordo se in quel verbale o in un altro. Perch Licio Gelli in persona inaugur la loggia? Era un evento importante specie visto la latitanza. Vozza non sa rispondere, suppone per avere una benedizione dalla P2 Cerano anche uomini politici nella Loggia Scontrino, perch era utile elettoralmente. da un loro verbale capirono che la loggia aveva scelto di appoggiare alle elezioni regionali Blunda, non Canino perch gi forte elettoralmente. Tra i documenti c'era un telegramma ricevuto o spedito a (non ricorda) GIulio Andreotti su qualcosa relativo all'attentato a Giovanni Paolo II. Il perno principale della Loggia Scontrino era Giovanni Grimaudo, referente di Gelli in Sicilia da quanto emerso dalle attivit investigative. Dopo le minacce, nella primavera dell'89, Vozza fu trasferito d'autorit (con il suo consenso). L'ispettore Saverio Montalbano (reggente della mobile di Trapani), dopo qualche tempo dalle indagini sulla loggia scontrino stato trasferito. Aveva fatto usare un'auto blindata che gli era stata assegnata per la sua incolumit al posto di una volante, che non era disponibile, da alcuni colleghi. Ne nacque un caso e fu trasferito a Palermo. Dai notiziari di Rostagno emerge il suo interesse per la vicenda della Loggia. Vozza ricorda di essere stato minacciato, risult persino una sua domanda di trasferimento finta. Le minacce provenivano da gente che si diceva collegata a ministri in carica, dopo avere sequestrato libretti Ingrande Francesco, uno degli uomini di fiducia di Grimaudo. Era normale con Rostagno darci del tu: dava del tu a tutti. Non conosco i dettagli passi di Rostagno sulla sua inchiesta, n se ha parlato con qualcuno in particolare. L'ultima volta che l'ho visto ci siamo salutati da lontano dopo esserci incontrati per strada, poco dopo essere tornato a casa dla lavoro mi hanno avvisato

dell'omicidio. Ho scritto io il verbale in obitorio e sono andato sul posto dell'assassinio, c'era anche Cannas. Mi intrometto.....l'altro ispettore che scrisse il famoso verbale qui ciutato, tale Pietro Gandolfo in anni successivi risulta implicato e condannato in vicende di corruzione e concussione regalie varie in cambio di permessi di soggiorno.... Nel verbale scrissi che il cadavere non era ancora rigido. Del luogo dell'omicidio ricordo la macchina, le cartucce gi segnate per terra con il gesso e il fucile rotto. Come guardia di finanza non avevamo grande competenza su questi dettagli, anche se in passato ci occupammo dell'omicidio del giudice giacomelli (ma pi sui movimenti finanziari). Andai sul luogo spinto dall'emotivit e dalla conoscenza. Saremmo stati distanti come "vita" ma lottavamo contro lo stesso nemico. Lanfranca chiede se oltre Voza o Cannas c'erano altri nelle forze dell'ordine vicini a Mauro. Il teste risponde che lo conoscevano pi o meno tutti allo stesso modo. Tra polizia, finanzieri e carabinieri c'erano diverse persone che gli parlavano e ne parlavano. Le domande passano all'Avv. Miceli (delle parti civili Roveri e Rostagno). Miceli chiede se tra le attivit investigative a cui ha partecipato come polizia giudiziaria c'era la ricostruzione dell'organigramma di Cosa Nostra. Voza dice che avevano nomi di personaggi che sapevano collegati ma non era loro compito costruire un organigramma. Riguardo a Tot Minore (noto capomafia trapanese) nell'88 lo associa alle attivit legate all'arresto del giudice Costa. Non si erano interessati alle sue sorti (se era vivo o morto). Sul trasferimento, fu trasferito d'autorit secondo la legge che disciplina il trasferimento d'autorit. "Fu anche un salto di qualit per me e fui aiutato con dei rimborsi". Oltre a quello di Saverio Montalbano non ricorda altri trasferimenti. Fu il primo ufficiale ad arrivare all'obitorio, oltre a me c'era la dottoressa Santini di Bologna. All'epoca il maggiore Montanti (oggi generale) non era all'obitorio quando fu compilato il verbale. "Quella la mia grafia", precisa Voza. Era morto da poco (si chiama "effetto Pulcinella" la mancanza di rigidit del cadavere), come detto dal medico legale, che disse anche che il corpo era ancora caldo. La parola all'avvocato Ingrassia, difensore di Virga: "Lei fu testimone della minaccia a Rostagno da parte di Mariano Agate durante il processo Lipari?" "S ero vicino alla transenna e vidi l'operatore avvicinarsi ad Agate dopo che questi gli aveva fatto un cenno. Tra la gabbia e l'operatore non c'era nessun agente di polizia, fu possibile avvicinarsi alla gabbia e parlare con l'imputato" Ingrassia dice che pur essendo avvocato se parla con l'assistito chiede il permesso. Riguardo la minaccia di Ingrande,la ricevette proprio alla caserma della finanza, sede del comando nucleo. Ingrande lo fece scendere e lo minacci dicendo che gliel'avrebbe fatta pagare. INgrassia chiede come possibile che sia stato lasciato uscire tranquillamente. Voza dice che sta agli atti, Ingrande chiese i suoi libretti e al diniego rispose "Parler con il mio amico ministro e le far vedere io". Dice Voza non c'erano gli estremi per arrestarlo ma per rapportarlo s. "L'operatore con Rostagno vennero a riferire a me e al mio superiore Matteo Amabile della minaccia di Agate. Gli dissi che non era nostra competenza e dovevano riferirsi ai carabinieri". Voza dice di non avere mai saputo che esito aveva avuto quella denuncia. Erano strapieni di attivit e non si interess alle conseguenze della vicenda. Riguardo al verbale con i nominativi dei membri della loggia Scontrino, Ingrassia chiede se il vicequestore rest in polizia dopo essere comparso nella lista e se ebbe funzioni giurisdizionali. Voza dice di non

saperlo. Il PM del Bene chiede che rapporto c'era tra lui e Cannas. Abbastanza confidenza e ci scambiavamo informazioni, risponde Vozza. Per sull'inchiesta sull'omicidio di Rostagno, e in altri casi simili, se non c'era motivo di attivit delegate alla finanza non chiedeva dettagli sull'indagine. C'era molto rispetto, dice, per la professione altrui. Non chiese dunque a Cannas quale pista stavano seguendo i carabinieri. Le domande passano all'avv. Galluffo, che chiede nuovamente sulla minaccia di Agate. Voza non ricorda quanto pass tra la minaccia e la discussione con Rostagno in cui gli sugger di denunciare ai carabinieri. L'udienza era sospesa quando avvenne la minaccia. "Se non ricordo male c'era solo Agate nella cella". Dentro la gabbia non c'erano guardie o se c'erano non l'ho notate, forse erano al di l della transenna. C'era poca gente in aula, poche persone e pochi avvocati e Mauro era distante da me, mi ero fermato affianco a un collega. Galluffo ricorda che nessuno finora ha parlato di questa minaccia dicendo che era presente Rostagno. Voza ricita la frase di Agate in siciliano con un forte accento campano e il presidente Pellino dice "Vabb questa la versione napoletana" Voza dice che sicuro che c'era Coen in aula al momento della minaccia ma non che ci fosse Rostagno. Mauro era sicuramente poi presente quando gli chiesero di denunciare la minaccia. Voza non sa se all'epoca della fondazione della Loggia Scontrino Agate era latitante o a piede libero. Le domande passano all'Avv. Vezzadini (di Virga). Sul verbale della loggia scontrino, dice Voza che viene trovato quando inizia l'indagine sulla Loggia, anche se non reisce a individuare l'anno. Su richiesta del Dottor Barresi ci furono delle perquisizioni. Voza non sa perch scrivessero dei verbali, di cui ce ne erano diversi. C'era molta documentazione, tra cui una videocassetta con il compleanno di una figlia di un giudice nel tempio massonico. C'era tanto materiale su cui lavorare. Vozza risponde a una domanda sulle indagini finanziarie su Saman, dice che lui non ne ha mai fatte e non gli risulta che suoi colleghi ne abbiano fatte, almeno fino al 1989. L'avvocato Lanfranca per il riesame: il compleanno era della figlia del giudice Carmelo Lombardo. Oltre a Coen non ricorda se c'erano altri giornalisti. Il nome di Gianni di Malta non lo ricorda (all'epoca uno degli operatori che lavoravano con Rostagno). "Ci tengo a dirlo per giustizia e verit: queste cose le ho riferite a Buzzi e Cannas. Quando succedevano questi eventi ci comunicavamo queste cose. Ci vedevamo anche per le varie attivit investigative, come nucleo interforze, e di queste cose sono sicuro di avere parlato". Si riferisce alla minaccia di Agate a Rostagno. "La minaccia fu riferita all'operatore, era presente comunque Coen. " La ricostruzione - e qui parlo io fa pensare che Coen fosse il giornalista (oltre a Rostagno) e che ci fosse un altro a fare l'operatore. Le domande al presidente Pellino. Solo polizia e guardia di finanza hanno firmato il rapporto sulla Loggia Scontrino. I carabinieri avevano avuto una direttiva di non firmare pi nulla con la polizia dopo la morte di tale Marino in questura. Cmq alle attivit parteciparono anche i carabinieri. Con il colonnello amabile abbiamo fatto perquisizioni, intercettazioni etc. Accadde una cosa grave: dopo avere messo sotto controllo un numero ci hanno fatto sapere che sapevano di essere intercettati. Ricordo che abbiamo svolto attivit investigative sulla figura dell'on. Canino. Tra gli esponenti politici non ricorda se c'era Grimaudo Leonardo (quasi omonimo di Giovanni Grimaudo). Voza sa che l'attivit si estese anche ad altre province, comprese le logge di Palermo. Ricorda di un gemellaggio tra la loggia

Socrate di Catania e la Scontrino, erano interconnesse, ma non saprebbe essere puntuale nello specifico. Pellino chiede se gli venne la curiosit di sapere se la denuncia fu sporta da Rostagno. Voza sa che andarono dei carabinieri in tribunale, anche se non ricorda se li accompagn lui. Ovviamente non poteva presenziare alla denuncia, poi non approfond perch molto impegnato con le sue indagini. Arrivai a Trapani poche settimane dopo la strage Chinnici. Arriv qui il dottor Carlo Palermo. Io presi la responsabilit della tutela del Palermo per il periodo che rimase a Trapani. Non ricordo esattamente quando conobbi Rostagno. Era una persona che vedevo spesso in Tribunale, erano posti che frequentavamo entrambi di frequente. Non ricorda in che occasione ma visit la sede di RTC, sempre per attivit investigative e c'era Rostagno. Non c'era un'amicizia fuori dal lavoro con Rostagno. Andai anche in comunit per visitare un nostro militare che dopo dei problemi di salute aveva cominciato a frequentare Saman. Sar capitato poi che ho incontrato Rostagno per strada e magari ci siamo fermati per un caff. A Vezzadini risponde che non ha mai parlato della minaccia a Rostagno in tribunale. Mentre ovviamente ha deposto sulle minacce da lui ricevute nel processo sulla loggia scontrino. L'udienza ripresa dopo una sospensione di mezz'ora...sta depnendo l'ispettore azzolina a proposito del sequestro di armi a danno dell'imputato vito mazzara Il teste azzolina riferisce sull'esito dio alcuni accertamenti balistici Domande della parte civile avv. Miceli....riguardano le procedure seguite per le prove balistiche Domande delle corte su accertamento balistico comparativo tra delitti piazza sciacca e montalto Entra il teste Luciano Scalettari, giornalista Domande dell'avv. Galluffo. Giornalista di Famiglia Cristiana dal 1992....Ha scritto anche per il Fatto Quotidiano...Galluffo chiede cos' il suo giornalismo, giornalismo d'inchiesta? Dal 1994 mi occupo di seguire l'Africa, dal 1998 in poi spesso mi capitato pezzi e approfondire inchieste quello che si chiama giornalismo d'inchiesta. Si occupato di Somalia? La Somalia stata la ragione del ponte tra l'africa e il giornalismo d'inchiesta. Occupandomi di Somalia mi sono occupato di traffici di armi, rifiuti e della morte di Alpi e Hrovatin. Ha mai incontrato un certo Cammisa Giuseppe? Cammisa Giuseppe nel 98 mi capita in mano un articolo di Peter Gomez dove nella chiusa dell'articolo si nominabva Cammisa detto Jupiter una delle ultime persone che avveano visto vivi Alpi e Hrovatin, la cosa mio colp perch seguivo quel caso...Cammnisa era all'estero, non era reperibile...tempo dopo avevamo avuto a che fare con inchiesta Torre Annunziata e del gruppo cc di Vico Eqiuense e avevamop trovato riferimenti ancora a Cammisa e di progetti della Saman International in Somnalia.....La terza fase ha portato all'uscita dell'articolo a marzo scorso sul fatto quotidiano al quale ha fatto riferimento.......Galluffo: chi era Cammnisa, che ruolo aveva in Somalia, nella vita? Persona assistita aiutata nella Saman per tossicodipendenza poi una volta uscito era diventato collaboratore della Saman e poi via via uomo di riferimento e di fiducia di Cardella venendo avviato in missioni all'estero per Saman e progetti in Somalia....Cammisa era dei servizi segreti? Ad un certo punto ci troviamo documenti fra le mani dove si fa il nome di Jupiter come persona da contattare con urgenza per farlo venire via dalla zona Bosaso Lascor...questo per noi sign ificava aveva coincidenza di tempi perch avevamo appurato che cammisa si trovava gi in Somalia. L'ordine che arriva da Sios marina La spezia al comando Ibis 2 in Somalia

del 14 marzo 1994...per noi diventa importante perch il 14 marzo 1994 il giorno di arrivo in Somalia di Alpi e Hroivatin che verranno uccisi sei giorni dopo a Mogadiscio....In questi sei giorni ci sono misteri fitti sul lavoro svolto di Ilaria Alpi, forse furionoi manomesse delle cassette....e curiosamente nonostante del 98 si sapeva che Cammisa aveva visto Ilaria Alpi non + stato mai sentito da processi, dalla commissione parlamentare d'inchiesta sul caso Alpi...Cammisa nei servizi come la apprende? Noi abbiamo due momenti diversi (noi lui e il giornalista Palladino)...uno tale Carmelo Sebri che dice che Cammisa era uomo della mafia in Somalia....Sulla presenza in Somalia di Jupiter: In unintervista Giampiero Sebri ci dice Cammisa era uomo della mafia in Somalia, era a Bosaso per supervisionare le operazioni. Laltra una fonte riservata da cui provengono i documenti. "S cera relazione con la mafia ma era l come uomo della struttura. Difficile definirla Gladio perch non cera nel 94 (sciolta nel 91). Non ho mai detto che faceva parte dei servizi segreti, anche perch non era militare." Far parte non direi risponde Scalettari....era a disposizione....Giampiero Sebri in giovent faceva parte sinistra extrapalralemhtare, Movimento lavoratori per il socialismo, poi ci raccont che si mosse verso il Psi....viene piazzato a fare portaborse di un uomo socialista Luciano Spada della zona di Magenta, Lombardia, e per lui fa molte cose all'estero,. Haiti, Spada definisce se stesso il delegato al settore ecologico del Psi, cio metteva in piedi traffico di rifiuti tossico nocivi in cambio di armi...><sebri uomo di secondo fila di questa situazione...fa delle cose...Sebri disse che ad un certo punt si offr alla procura di Milano perch racconta al pm Romanelli dicendo di essere stato contatatto dal solito giro, Spada era gi morto, chiede di essere microfonato, per l'indagine venne archiviato. Sebri lo conosciamo nel 99 perch lui si vfece vivo con Famiglia Cristiana dicendo di avere cose interessanti da raccontare...ci racconta che lavora con procura di Milano....Dalle indagini Sebri era al servizio del parlamentare socialista Spada (oggi scomparso) che era responsabile di un traffico di rifiuti tossici in cambio di armi (tra cui in Somalia). Collabor per ragioni di coscienza con la procura di Milano su una nuova indagine su un nuovo traffico che poi fu archiviata. Sebri con osceva Cammisa? Io realizzo intervista con Sebri all'isola di formentera....lui dice che di questa organizzazione c'entra (estate 99) anche Cammisa...quando gli chiedo approfondimento lui mi dice che di cammisa non parla perch se si parla di cammisa si parla di mafia e servizi...lui poi non parlva nemmeno di libia per paura....urante la discussa commissione parlamentare antimafia presieduta da Carlo Taormina il nome di Jupiter/Cammisa era uscito pi volte ma non fu mai approfondito n chiamato a testimoniare.Alla commissione, riguardo alla pista della famosa cassetta, Scalettari e gli altri esperti suggerirono di ascoltare Cammisa per sondare legami con il caso Rostagno ma come gi detto non fu mai chiamato a deporre. Scalettari dice che non ha la certezza assoluta che Jupiter facesse parte dei servizi ma un'ipotesi, certificata anche da una conoscenza tra lui e il maresciallo Li Causi. Scalettari: "Per me quella che mi ha informato su Jupiter era una fonte attendibile, che conosco da circa 12 anni e non si mai sbagliata. Si sempre riscontrata positivamente o non ha avuto riscontro negativo. Siamo in un'area di servizi che possiamo chiamare Gladio per semplicit ma che sono difficili da etichettare. Non sono servizi segreti 'normali' e la

fonte temeva per la propria vita, per questo riservata." Se ricordo bene c'era un agente di Polizia, Angelo Casto, al servizio della commissione sul caso Alpi, che forse era venuto a Trapani per delle indagini. C'era anche un magistrato di cui non ricordo il nome. Non ricordo se vennero appositamente solo a TP o sia Palermo che Trapani per raccogliere della documentazione riguardante l'omicidio Rostagno. C'era stato un contatto tra commissione e procura di Palermo su dei materiali da condividere. Galluffo fa presente che in un documento prodotto nella commissione hanno elencato alcuni aeroporti usati dai servizi, il teste conferma. Tra questi Milo e Kinisia. L'avvocato chiede cosa gli stato riferito dalla fonte su Trapani. Sul centro Scorpione di trapani tanti misteri, nessuna rendicontazione economica, discordanza tra dichiarazioni di Li Causi e il suo capo sullattivit antimafia che non risultano essere fatte, una relazione del senatore Bruti molto pesante. Di 5 centri daddestramento Gladio quello di Trapani sempre stato il pi difficile su cui indagare. Era un centro molto organizzato, con varie strutture dislocate. La sua fonte riferiva di essere stato in alcuni di questi luoghi. La decisione di dare il comando a Li Causi fu perch era originario di Partanna e in grado di gestire i rapporti locali. Per la fonte Gladio era anche salvaguardata dalla mafia locale. Quello che era rilevante che secondo la nostra fonte nel territorio il centro aveva una collaborazione fattiva con la mafia locale. Gli appartenenti al centro scorpione fissi, come residenti, non erano molto. Negli elenchi ufficiali non ci sono trapanesi, uno solo a Messina. Si sanno i nomi dei responsabili, prima Fornaro poi Li Causi che resta fino alla fine, quando Gladio fu rivelata da Andreotti mentre il magistrato Casson vi indagava alla fine degli anni 80. C'erano altri uomini, ma erano pochi, i nomi non li so e non saprei dire se erano di Trapani.L'avvocato mostra una cartina agli atti. Rappresenta l'area di competenza coperta da un radar che doveva controllare la zona antistante San Vito Lo Capo, in dotazione del Centro Scorpione. Ufficialmente avevano solo un velivolo ultraleggero che usavano a S. Vito in un centro d'addestramento privato, probabilmente una sigla di copertura. ma in verit la loro attivit con gli aerei si svolgeva a Milo o Kinisia. "ricordo che la mia fonte mi parl di Kinisa ma non ho dettagli". Non ci sono registrazioni, il giornalista ha solo degli appunti. Registra per suo metodo solo avvisando la fonte. Galluffo mostra un modulo per messaggio dell'aeronautica, tra le carte finite nelle mani di Scalettari. Si tratta di comunicazioni verso il centro Scorpione. Erano messaggi rilevanti per i nomi fatti: a un certo punto si nomina qualcuno, poco leggibile: "Soracca, Saraca...". Nome che viene qualificato onorevole. C' un onorevole Saraca, in effetti. La comunicazione ordina a Jupiter/cammisa e Vicari/Li Causi di accogliere alla pista l'onorevole.Tra le carte si fa riferimento a un'operazione chiamata "domus aurea", 8 gg prima dell'attentato all'Addaura. Forse si faceva riferimento proprio alla villa di falcone. Se fossi un magistrato indagherei sulle relazioni tra queste strutture e la mafia. Nota mia: evidentemente pare che molte delle carte esibite non fanno riferimento al caso Rostagno ma vogliono dimostrare il legame di Cammisa con i servizi segreti. Scalettari cita un documento del Sisde del 91 in cui si parla del campo di Milo in cui si sono svolti contatti con famiglie mafiose trapanesi e i Servizi

Dopo un lungo elenco di documenti dai servizi segreti tra le fonti di Scalettari la parola passa all'Avv. Ingrassia, che chiede del progetto Urano.Scalettari parla del progetto Urano soffermandosi in particolare sulla prima fase. Cita Nicolas Bizio, miliardario italoamericano, che viene intercettato mentre si vanta di essere stato il primo ad avere portato materiali tossici e radioattivi in Africa. Nella seconda fase del progetto si passa alla Somalia, sicuramente dal 1992. La procura di Roma ha acquisito accordi scritti tra Garelli e altri personaggi come Giancarlo Marocchino, (faccendiere italiano a Mogadiscio. Marocchino fu un contatto di Ilaria Alpi e quello che si occup dei cadaveri subito dopo l'omicidio).i giacimenti di fosfati ......nuova pista TRa il 1987 e il 1990 Gladio-Scorpione era in contatto con i vertici della mafia del trapanese......Un piccolo passo indietro che mi si scaricato il cellulare con la connessione. Avevo salvato questo aggiornamento sulla deposizione di Scalettari: La parola all'Avv Lanfranca, che riprende il documento del Sisde. Citazione testuale: "nel periodo di comando del centro corrente tra gli anni 1987 e '90 si sono svolti contatti anche fisici tra elementi di spicco della mafia trapanese e la dirigenza del centro anche nel perimetro interno del centro". Chiede a Scalettari se ha approfondito e sa chi ha incontrato chi. La dirigenza era Li Causi, sui perimetri interni l'interpretazione di Scalettari di un'espressione contorta che sia stato ALL'INTERNO del centro. Mentre alcuni documenti venivano spiegati al giornalista, quelli provenienti dal Sisde non venivano commentati. Scalettari chiese pubblicamente perch il servizio di sicurezza interna dello stato manda un documento dove si interroga tra le attivit di Jupiter in Somalia? pur sapendo la confusione di competenze tra sismi e sisde si chiedeva perch di questo interesse. Lanfranca riporta la discussione a Trapani e chiede se Scalettari ha potuto chiedere perch Gladio cercasse contatti con la mafia. Il giornalista dice di non sapere perch e di non avere potuto chiedere. Si riprende Teste andrea palladino Domande avv Galluffo...Palladino un giornalista autore con Scalettari delle'indagine gi affrontata con l'esame di Scalettari...galluffo chiede se sa qualcosa di Cammisa Giuseppe. Palladino riferisce dell'incontro con Sebri a proposito di un servizio giornalistico su traffici di armi e di rifiuti e si imbatte nel nome di Cammisa che aveva gi sentito per altre vicnede e quindi ha deciso di approfondire le conoscenze sul ruolo di Cammisa e decide di mettersi a lavorare insieme a Scalettari Le domande sono una ripetizione delle precedenti con l'altro teste.le risposte identiche...si parla di un periodo lontano dal delitto rostagno e ancora di gladio...

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