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Emiliano Biaggio - Romance

EMILIANO BIAGGIO

Finito di stampare il 27 gennaio 2012

Emiliano Biaggio - Romance

A Silvia

Emiliano Biaggio - Romance

Fuori era grigio e freddo. La strada era ancora bagnata per la pioggia, e lungo il marciapiede pozzanghere di ogni forma e dimensione rendevano il passaggio pedonale piuttosto insidioso. Dalla sua finestra vedeva il grosso edificio rosso in mattoncini che aveva di fronte lasciare sul marciapiede lucido di pioggia tanti riflessi disordinati sulle piccole pozze dacqua create dalle intemperie. Il mondo, visto in quel modo, sembrava racchiuso in tanti frammenti di uno specchio infranto. Allangolo le madri prendevano per mano i bambini ben coperti appena usciti da scuola. Di tanto in tanto il sopraggiungere di qualche passante intralciava la sua visuale. Lasci ricadere la tenda, e si allontan dalla finestra. Torn nella piccola cucina, prese un pentolino e mise su lacqua per il t. Da quando si era trasferito a Bruxelles aveva riscoperto il piacere delle bevande calde: il t, prima di tutto. Poi le tisane, che prendeva ormai abitualmente tutte le sere prima di andare a dormire, e il cioccolato caldo, che ordinava nei caff quando girava per le via della citt o per concedersi una sosta in occasione delle sue escursioni nelle citt limitrofe. Vers lacqua nella tazza, dove aveva gi sistemato la bustina del suo Twinings, la prese e torn in camera da letto. Si sedette alla scrivania, davanti al computer, e inizi a scorrere le foto dellultimo capodanno, quello trascorso in Gran Bretagna con gli amici di sempre e ormai di un tempo. Avrebbe tanto voluto tornarci da quelle parti, ma la crisi lo aveva spinto lontano dal suo paese e dai suoi affetti. Lui per contava di tornare prima o poi. Da Londra aveva ricevuto diverse offerte e ancor pi promesse, e in cuor suo sperava che - quanto meno per la legge dei grandi numeri - qualcosa sarebbe successo. Essere un freelance era certo una nuova esperienza, cos come lo era svolgere la sua professione allinterno delle istituzioni comunitarie: nuovi posti, nuovi modi di lavorare, nuovi ritmi. Molta pi fatica, certo, ma anche molti pi stimoli e molte pi chance di quanto gli offrisse il suo paese. Ma erano altre le esperienze che voleva vivere, e si era ripromesso di viverle proprio l nel suo paese, nei suoi luoghi familiari. Fece partire il lettore musicale, per rompere quel silenzio cos opprimente. Da quando era arrivato a Bruxelles le sue giornate non erano che scandite da silenzi. Non aveva voglia di canticchiare, cos fece risuonare per il suo piccolo appartamento il jazz di John Coltrane. Ma le performance del sassofonista vennero interrotte dal telefono cellulare, che prese a squillare. Rispose. Pronto. Ciao Edward, sono Nick. Era il direttore della sua vecchia agenzia di stampa, quella dove aveva svolto il praticantato e dove aveva lavorato per un altro anno dopo essere diventato 3

Emiliano Biaggio - Romance professionista. E soprattutto prima di essere licenziato. Tecnicamente non gli era stato rinnovato il contratto, non si trattava di licenziamento, ma il risultato finale era nei fatti lo stesso. Perdette il posto cos almeno gli dissero - perch allora non cerano le condizioni perch potesse essere confermato. Lagenzia dovette riassumere due redattori precedentemente licenziati, e il collegio dei sindaci fu irremovibile: il numero dei dipendenti doveva rimanere inalterato. Cos al momento della scadenza del contratto il rapporto di lavoro con lazienda venne troncato. Tutti promisero per da quello stesso giorno che appena possibile lavrebbero riassunto. Ma nel frattempo lui non avrebbe potuto aspettare. Cos, constatato che in tutto il Regno Unito il mercato giornalistico registrava movimenti solo in uscita, si trasfer a Bruxelles. Da l inizi a procacciarsi collaborazioni, e gli capit di dover lavorare anche per la sua ex agenzia. Adesso proprio il direttore di quella stessa agenzia lo chiamava. Edward ascolta, continu la voce dallapparecchio. Sai che cera limpegno da parte di tutta lazienda a farti rientrare il prima possibile. S. Mi stato ribadito pi volte, intervenne Edward. Ti chiamo per offrirti un posto. Purtroppo non a Londra, ma lunica soluzione che abbiamo trovato. Ah. E dove sarebbe? Strasburgo. Abbiamo avviato un progetto per seguire lattivit degli eurodeputati britannici del gruppo Alde e del presidente del gruppo, Graham Watson. Per farlo bisogner essere fisicamente l. Ti prometto che appena possibile vedremo di riportarti tra noi. Ok. Ci sto. Per i dettagli? Voglio dire, contatti, alloggio Non ti preoccupare. Adesso chiamo in amministrazione e loro ti diranno tutto. Quello che ti posso dire io che ti conviene andare subito l, cos ti cerchi casa e prendi familiarit con il Parlamento europeo. Non so quando comincerai, per ti consiglio di attivarti gi da ora. Ti mando tutti i contatti via mail, te li giro subito. Grazie. Ciao grande. Aveva ottenuto un lavoro, tornava ad avere uno stipendio fisso mensile, e forse gli si aprivano tante prospettive diverse. Avrebbe dovuto essere contento, e invece non lo era. Al contrario, gli si strinse il cuore. Avvert un profonda e intensa tristezza, gli si form un nodo alla gola, e gli occhi iniziarono a bruciare. Non poteva dire di no, non poteva permettersi di rifiutare: per questo aveva accettato. Ma questo significava che avrebbe dovuto rimandare a data da destinarsi tutti i suoi progetti. Forse avrebbe dovuto dir loro addio. Cambi musica, fece risuonare la Romance di Shostakovich. Prese il t e ne sorseggi un po. Nel frattempo si era freddato, ma 4

Emiliano Biaggio - Romance era ancora sufficientemente tiepido perch potesse essere bevuto. Guard la rosa rossa sulla scrivania: era la stampa, in formato cartolina, de La tomba dei lottatori di Magritte. Laveva comprata quando era andato a visitare il Magritte Museum: tra le centinaia di cartoline sistemate nellespositore, un espositore lungo tutta una parete, quella rosa rossa aveva subito colpito la sua attenzione. La compr subito, perch come la vide pens immediatamente a una persona ben precisa. Come vide quella riproduzione seppe subito a chi lavrebbe spedita. Ma da quando laveva comprata e scritta, ancora non era riuscito a imbucarla nella buca delle lettere, ed era rimasta l, sulla sua scrivania, insieme a tutti i fogli e gli incartamenti che l erano impilati. Edward continu a guardare quella cartolina. Osservandola cos intensamente sospir. La gir e ne lesse la dedica che aveva scritto sul retro. Questa non un rosa. E un omaggio floreale fuori dallordinario per una persona straordinaria. Con profondo affetto, Edward *****

Quella sera Edward usc. Da quando aveva terminato gli studi e fatto lingresso nel mondo del lavoro aveva perso la bella abitudine di concedersi dei dopocena con gli amici, di incontrare gente, di girare per locali. Non fosse altro per la vita che si era scelto: sempre in giro a caccia di notizie e in continua rincorsa a onorevoli, presidenti, amministratori delegati. Dopo una giornata carica di stress e frenesia, e dopo i viaggi da pendolare, la sera lunica voglia che Edward aveva era quella di una doccia e di una bella dormita. Quella sera, invece, pi stanco della sua vita priva di svaghi, accolse linvito dei suoi amici di sempre e and con loro ad aspettare la venuta della nuova giornata. Il che avrebbe significato rientro per mezzanotte, come tante piccole Cenerentole. Come lui, infatti, anche alcuni suoi amici poi la mattina seguente avrebbero dovuto rispondere a sveglie, e quindi si sarebbe prospettata una piacevole serata tranquilla. Oltretutto con delle sorprese. Ma lui questo non avrebbe mai potuto prevederlo. Arriv al pub, locale simbolo forse della sua parte migliore di vita, posto che dopo il cambio di gestione e dopo diversi anni era ancora ritrovo per buona parte di quelli della sua generazione ancora residenti nei paesi di quellangolo di provincia londinese. Come arriv vide 5

Emiliano Biaggio - Romance i soliti capannelli di persone tutte fuori il piccolo locale. Riconobbe le sagome e i visi di molte persone: cera il vecchio compagno delle medie, il vecchio compagno di universit, un paio di amici del calcetto. Tutti con qualcosa in mano: chi con una bottiglia di birra, chi con un bicchiere di vino, chi con una grappa, chi con una sigaretta. David era gi l, la sua ragazza aveva ceduto alle stanchezze del giorno e aveva preferito abbandonarsi a ritempranti sonni, cos lui aveva pensato di tornare in quel posto che a lei non piaceva ma a cui era piuttosto legato. Edward raggiunge lamico, non prima di aver salutato altri tre conoscenti. Tutto a posto compa?, domand David, barba folta e lunghi capelli neri raccolti in una coda. S, mi prendo solo una cosa da bere e star anche meglio. Vai, buona fortuna. Dentro il delirio. Per essere un gioved era davvero il pienone. Non cera musica dal vivo, quindi probabilmente si festeggiava o il compleanno o una laurea di qualcuno. Edward riusc a raggiungere il bancone, e una volta ordinato si precipit fuori. Si allontan dallingresso e raggiunse David, che nel frattempo si era unito a un altro gruppetto di persone. Questo si era formato dallaltra parte della strada, proprio davanti allingresso del pub, leggermente decentrato. Edward fece tintinnare la bottiglia che aveva in mano su quella che teneva lamico, che colp nellormai rituale brindisi. Stette l ad ascoltare le storie che avevano da raccontare i presenti: problemi di lavoro, incidenti automobilistici, liti con i genitori. Tutti argomenti che se da una parte lo distraevano dalla sua monotona vita, dallaltra contribuivano poco a rallegrarlo e ancor meno a divertirlo. Mentre con le orecchie ascoltava quanto gli altri avevano da dire con gli occhi si guardava attorno. E fu allora che la vide. In piedi davanti ai gradini dellingresso, la sigaretta non ancora accesa nella mano, un lungo cappotto invernale che le arrivava poco sopra le caviglie, i capelli neri portati a caschetto, e un sorriso che le illuminava il viso dai tratti molti delicati. Era la prima volta che la vedeva, non ricordava di averla gi incontrata in altre occasioni. Il che era strano, in quanto parlava con una persona che Edward conosceva molto bene, un suo vecchio compagno di classe ai tempi del liceo. A giudicare dalla confidenza che sembrava esserci tra lei e lui i due dovevano conoscersi abbastanza bene, e quindi da diverso tempo. Strano dunque che non la ricordasse in alcun modo. Rest a fissarne il viso, il suo gesticolare con quella sigaretta spenta nella mano e laccendino nellaltra, e un ridere bello a vedersi, solare e contagioso comera. Edward accenn un sorriso e torn a conversare con i suoi compagni di bevuta. La serata trascorse nella tranquillit prevista: Edward e il gruppetto di cui faceva parte rimasero allaria aperta a conversare del pi e del meno. Con David discussero della loro trasmissione radiofonica: un passatempo, nulla di serio o 6

Emiliano Biaggio - Romance professionale, ma unesperienza resa affascinante dallessere ogni volta sempre diversa, per i contenuti, le tempistiche, le improvvisazioni. Ed era oltretutto unoccasione diversa dal solito per ritrovarsi. Non pagava, ma arricchiva da un punto di vista personale. Si salutarono. Lora del rientro a casa era avvenuto. Prima di salutare i suoi amici Edward cerc con lo sguardo la ragazza che prima aveva visto davanti allingresso del pub, ma ella non cera pi. Era sparita, andata via. Anchegli se ne and, e si dimentic della giovane, finch non gli capit di rincontrarla, un paio di mesi pi tardi. *******

Era un assolato luned, ed Edward si trovava con i suoi amici e amici di amici a Kemble a trascorrere la Festa dell'angelo su di un prato lambito dal Tamigi a poca distanza dalle sorgenti del fiume. Per tutti i presenti si trattava di trascorrere una giornata allinsegna del barbecue, dello stare allaria aperta, dello sdraiarsi sul manto erboso e consumare il pasto nel pi tradizionale dei pic-nic. Edward pensava di essere tra gli ultimi arrivati, dato il numero delle macchine parcheggiate tra la strada e la via sterrata che conduceva al terreno dove si teneva la grigliata. Ma non era cos, perch poco dopo sopraggiunse unaltra auto, e qualcuno tra i presenti grid: E arrivata Susan!. L per l non ci fece molto caso, ma poi una volta scesa dalla vettura e ricongiuntasi agli altri presenti quando vide che si trattava della ragazza che cos tanto laveva colpito rimase sorpreso: ne ricordava perfettamente il viso, e ricordava anche la sua risata. Eccola, pens. Dunque si chiama Susan. Era vestita in maniera molto semplice, come del resto richiede una scampagnata. Una t-shirt verde, pantaloni viola di tela e scarpe da ginnastica. Occhiali da sole su quel viso incorniciato dai suoi capelli nerissimi, e risate divertite con le amiche. Il suo ingresso - lo ricordava nitidamente - fu questo. Susan portava dei vassoi con delle pietanze gi preparate, pronte per essere consumate. Nellangolo in fondo al terreno, sulla sinistra, cera infatti un tettoia sotto la quale era stata sistemata una tavola in legno su cui erano state poste diverse teglie e insalatiere di cibi pronti per luso. Era quello che potremmo definire langolo buffet, che serviva ad accompagnare le portate di carne, che ognuno aveva provveduto a comperare per s. Fu in quellangolo che si parlarono: si ritrovarono nello stesso momento attorno a quella tavola. Lei era seduta, intenta a mangiare e chiacchierare con delle amiche, lui invece sopraggiunse dal prato per mettere qualcosa sotto i denti. Non sapeva bene cosa volesse mangiare esattamente, 7

Emiliano Biaggio - Romance quindi inizi a studiare i contenuti delle teglie sistemate sulla tavola. C'erano vassoi pieni di ogni tipo di pietanze: piatti dolci e saltati. C'erano le chocolate eggs e gli hot cross bunnies, c'era l'agnello e il coniglio. Assaggia la shepherd's pie, gli consigli Susan. E buonissima. Ah. Grazie. Edward prese il coltello e fece per ritagliarsi la sua porzione. Mi sa che ho sbagliato a dirtelo, aggiunse lei ridendo. Adesso te la mangi tutta. Se la vuoi te basta che me lo dici, posso mangiare qualcosaltro. No, no. Sto scherzando, prendila pure. Edward si tagli una porzione pi piccola di quello che aveva preventivato, per lasciarne un po alla ragazza. Alla quale per non lo disse. Si limit a riempire il piatto e andare via. Non si sedette. Pens, ritornando sullerba, che almeno avrebbe dovuto presentarsi. Invece niente. Non le disse nulla. Cretino, si disse. Quella giornata trascorse in modo piacevole, anche se non proprio del tutto spensierato. Edward non pot fare a meno di ammirare quella ragazza. Il motivo era semplice: gli piaceva. Ma lui era troppo timido e troppo impacciato per poter riuscire a fare chiss cosa, anche solo attaccare bottone. Oltretutto lei era gi fidanzata, e quindi Edward non sent motivo di doversi fare avanti in alcun modo. La giornata trascorse quindi senza che nulla accadde. Lui rest in disparte, e anche lei. O meglio, ognuno dei due rimase incastonato allinterno del proprio gruppetto di amici, e alla fine della giornata ognuno se ne and per la propria strada. Da quel momento, Edward non pens pi a Susan. *****

Le giornate non finivano mai ed erano sempre pi faticose. Gli avvenimenti si susseguivano, gli appuntamenti in agenda aumentavano: per Edward, di professione giornalista, era un periodo piuttosto frenetico e stressante. Imparava molto, ma faticava anche di pi. Anche perch in condizioni di necessit dettate dagli eventi passava da una redazione allaltra pi volte nellarco della stessa giornata: crisi della maggioranza quindi vola a Westminster per prestare aiuto ai colleghi redattori di politica scontri e rivolte nei sobborghi di Londra e allora corri a coprire la conferenza stampa o laudizione del sindaco per conto dalla redazione di cronaca questione Iraq e allora torna in Parlamento per sentire laudizione di Tony Blair in commissione dinchiesta. Ancora, nuove norme Ue in materia di organismi geneticamente modificati. E non 8

Emiliano Biaggio - Romance fu che una minima parte di quello su cui dovette cimentarsi senza sosta negli ultimi mesi. Nellimpossibilit materiale di poter coltivare le sue amicizie per via della necessit di sonno e riposo ritempranti dettati da stanchezza accumulata una sera furono le amicizie di Edward a venire da lui. David gli aveva infatti telefonato dicendo che per quella sera sarebbero venuti a Londra per assaggiare la cucina eritrea, e lo aveva invitato. Lui accett di buon grado, sentiva il bisogno di stare in compagnia, inoltre aveva piacere a stare con quelle persone che non riusciva pi a frequentare, se non di sfuggita in pochissime occasioni. Quando arrivarono dopo un ritardo tale da aver spinto Edward a pensare di andarsene, stufo comera di attendere i suoi amici vide che con loro cerano due persone nuove, diverse da quelle solite che formavano il suo gruppo amicale pi stretto: erano entrambe amiche di Carol. Una era Mary, e laltra era Susan. Quella Susan. Dopo mesi la rivide, e ne fu contento. Si salutarono, e per la prima volta si presentarono. La sua voce Edward la conosceva gi: trovava che Susan avesse un tono molto soave, estremamente dolce. Anche il suo modo di parlare era assai delicato: forbito, privo di cadenze o inflessioni dialettali, e soprattutto pulito. Mai, infatti, le aveva sentito pronunciare parolacce n laveva mai sentita esprimersi in maniera volgare. Questo era una cosa che laveva colpito fin da subito, sin da quando gli era capitato di sentirne parti di conversazioni. Ma adesso che la sentiva parlare con i suoi amici Edward pot constatare meglio quanto gi aveva avuto modo di apprezzare. Lo colp da come lei, divertita ma al tempo stesso contrariata, parlava delle sue vicissitudini lavorative. Il problema che abbiamo una professoressa che un po Pazzerella, diciamo, disse tra le varie cose Susan. Un modo di esprimersi che Edward trov carinissimo. Sembra uscita da un libro di fiabe, pens, lui che a Susan non rivolse mai la parola per tutta la durata della cena. Edward era sempre stato tendenzialmente schivo, e aveva sempre avuto bisogno che qualcuno lo introducesse ad altre persone. La sua timidezza inoltre era un freno, talmente era marcata che lui la considerava persino un handicap. Gi lo metteva in imbarazzo solo lidea di dover approcciare una ragazza che non gli piaceva e con cui non aveva alcun secondo fine, quindi doversi rivolgere a una ragazza che gli piaceva diventava ancor pi complicato. In genere non trovava mai il coraggio di lanciarsi, e fu cos anche quella sera. Si limit a partecipare ai discorsi che vennero fatti nel corso della cena, ma senza mai rivolgersi direttamente a Susan. Tra i vari argomenti di conversazione di quella sera, venne affrontato quello della scarsa conoscenza delle strade di Londra del loro amico Mark. Di l a poco venne canzonata anche Susan, che a quanto sembrava non era in grado di muoversi per la citt senza perdersi.

Emiliano Biaggio - Romance Sai che cosa potrebbe succedere con voi due in macchina?, disse Carol rivolgendosi ai diretti interessati in tono di scherno. Da l nacque la scherzosa idea di mettere nella stessa auto Mark e Susan, sistemarli uno al posto di guida e laltra al posto di secondo pilota, e vedere cosa sarebbero stati in gradi di combinare messi a circolare per le strade di Londra. La tua una buona idea, disse serio Mark rispondendo a Carol. Potremmo realizzare un programma a puntate sui nostri viaggi. E come lo chiamate? In viaggio con Mark e Susan?, domand Edward. Mi piace come nome, sentenzi Mark. In viaggio con Mark e Susan. Dai. Andata. Il programma che non avrebbero mai fatto fu oggetto di discussione per tutta la serata. Arrivarono a programmare che Mark e Susan sarebbero stati davanti, mentre dietro avrebbero dovuto accompagnarli Carol ed Edward, con questultimo in veste di cameraman a filmare dallinizio alla fine lintero viaggio. Fu solo a pasto completato, quando giunse il momento di lasciare il locale, che i due si parlarono. Edward diede la sua quota a David ed usc. L trov Susan, che stava fumando. Quando la vide si ferm. Non sapeva che fare. Avendo trascorso la serata insieme fino a quel momento non avrebbe dovuto ignorarla, ma cosa avrebbe potuto dirle? Edward aveva sempre avuto paura di risultare banale o, peggio, stupido. Piuttosto che rischiare di pronunciare frasi poco intelligenti era preferibile rimanere in silenzio: questo, da sempre, era stato il suo pensiero. E di conseguenza il suo modo di fare. Ma a volte i silenzi sanno essere pi imbarazzanti di tante banalit, e questo lui lo sapeva. Ma la sua bocca non si muoveva. Per fortuna fu Susan che si rivolse a lui. Anche tu fuori a fumare?, gli chiese. No, ho smesso da quasi tre anni. Sono solo uscito per prendere un po daria, rispose lui, che gi non sapeva pi cosa dire e come poter continuare. Pens di chiederle che marca di sigarette comprava, ma trov lidea per niente buona. Quindi le chiese di lei. Ma tu insegni nelle stesse classi di Carol? No. Vedi, Carol insegnante, io sono educatrice. Per lavoriamo nella stessa scuola. E che differenza c? Non fece in tempo a ricevere la risposta, perch il resto della comitiva usc e Mary richiam lattenzione di Susan, alla quale si rivolse. Si decise che avrebbero concluso la serata con un gustosissimo tiramis di una nota pasticceria della Capitale, dove giunsero nel giro di pochi minuti. Si trattennero poco, perch la mattina seguente avrebbero dovuto tornare al lavoro. Per cui, pulita con cura la vaschetta ripiena del dessert, si salutarono. Edward e Susan non si ritrovarono sulla stessa auto, ma egli sapeva che presto o tardi si sarebbero rivisti, perch 10

Emiliano Biaggio - Romance avendo amicizie in comune non sarebbe mancata loccasione in cui si sarebbero ritrovati. Per cui si abbandon sul sedile, chiuse gli occhi e si addorment. ******

Giunse lestate. Le scuole avevano gi chiuso i battenti e Carol aveva ripreso le antiche abitudini di uscire tutte le sere. Quando quel pomeriggio Edward ricevette la sua telefonata, egli si trovava in quellinsolito caldo torrido di Londra, in piena attivit redazionale. Era un venerd, la mattina successiva non avrebbe dovuto recarsi al lavoro, per cui quando Carol lo invit a raggiungerla in serata al mare, accett di buon grado. Era stanco, a dir la verit. Un buon sonno ristoratore non lo avrebbe certo disdegnato, ma non erano molte le occasioni mondane che gli si presentavano. Questo, unito al fatto che avrebbe incontrato una persona a lui cara, lo convinse ad accettare. Inoltre Southend on the sea era a unora di auto dalla citt: non un posto vicino, ma neppure troppo distante. Oltretutto con lui quella sera sarebbero venuti David e Valerie. Sarebbe stato, in sostanza, con i suoi amici di sempre. Fu contento, quindi, della serata che gli si prospettava. Nessuno gli disse per che quella sera ci sarebbe stata anche lei. Solo quando arrivarono a destinazione, e vide Susan accanto a Carol, seppe della sua presenza. Edward fu contento e terrorizzato allo stesso tempo: contento perch cera lei, terrorizzato perch non sapeva come avrebbe dovuto comportarsi. Ma mai possibile che debba andare in tilt ogni volta che c una ragazza che mi piace?!, si rimprover Edward. Mai lui era fatto cos, non poteva farci nulla. Andarono in un bar sulla spiaggia, con il bancone allaperto vista mare e tanti lenzuoli aperti sulla sabbia. Un posto tranquillo, ideale per trascorrere una serata piacevole al fresco e respirare laria marina. Le uniche luci erano quelle prodotte dalle candele accese e disseminate sulla spiaggia, cui si aggiungevano quelle del bar poco pi distante. Per una strana disposizione, casualmente Edward e Susan si ritrovarono seduti accanto. Lui fu il primo a togliersi le scarpe e prendere posto sul lenzuolo, gli altri lavevo imitato luno dopo laltro. Susan si and a sedere accanto a lui. Il caso volle che David, Valerie e Carol iniziarono una conversazione su un tema di cui Susan non era al corrente, e quindi lei non pot fare altro che ascoltare senza poter partecipare. Edward cap che doveva approfittarne e, strano a dirsi, lo fece. Lui stesso si meravigli di ci, ma prese a parlare con Susan. Sei in vacanza anche tu?, chiese. S. Carol ospite da me. I miei genitori hanno casa qui, dopo Southend. 11

Emiliano Biaggio - Romance Non lo sapevo, Carol non me laveva detto. S, s. Ho finito pure io. Te lho chiesto perch laltra volte mi dicevi che tu sei educatrice, una cosa diversa rispetto a quello che fa Carol. Edward le chiedeva di lei, riprendendo da dove si erano interrotti quella sera, al termine della cena a Londra. S, ma fa sempre del programma scolastico, puntualizz lei. Ma cos uneducatrice? Cosa fai esattamente? Sostegno? Anche. Io lavoro con i bambini che hanno disturbi del comportamento. Bambini con handicap? Anche. Ci sono diversi disturbi del comportamento, e diversi gradi Quindi ti capitano anche bambini autistici? A mio fratello una volta capit, quando insegnava teatro a scuola. Pu capitare, ma quelli non li affidano a me. Per quelli ci vuole proprio un insegnante di sostegno a parte, per certo posso dare una mano. Quindi conosci anche il modo con cui comunicare?, domand Edward incuriosito. Beh, per esempio quando hanno qualcosa che non va loro si mettono la testa sul capo, e si danno un piccola grattata Ah, il famoso grattacapo, pens Edward, che per non lo disse. Temeva inopportuna una simile ironia, dato che si parlava di persone con problemi. Ah ah ah, rise Susan. Il grattacapo, disse ridendo Susan. Edward in quel momento si rammaric di non aver parlato. Aveva perso unoccasione per farla ridere, e per risultare divertente e simpatico. Si ammutol, e Susan se ne accorse. A che pensi? Penso a te. Trovo che tu sia una bella persona. Sei allegra, divertente, gioiosa, solare, vitale. Hai unaria molto dolce, e susciti tenerezza. Edward questo non lo disse. Avrebbe voluto dirlo, ma non lo disse. Si limit a pensarlo. Limbarazzava solo lidea di doverle dire cose simili. Inoltre cera la presenza dei suoi amici e metterlo ancor pi a disagio, e oltretutto rimaneva sempre il fatto che lei era fidanzata, quindi parole simili avrebbero potuto col risultare sconvenienti. Ad ogni modo non avrebbe dovuto creare quella situazione di silenzio, ma laveva fatto. E non sapeva come rimediare. No, niente. Stavo guardando quel bimbo piccolo, laggi, disse indicando una coppia pi avanti, seduta sulla spiaggia con un neonato tra le braccia. Susan non disse nulla, e inizi a parlare con il resto del gruppo.

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Emiliano Biaggio - Romance Ecco, bravo stupido!, si disse Edward, che cerc di fare finta di niente, senza riuscirci. Perch se esteriormente poteva apparire tranquillo e sereno, interiormente, invece, continuava a non perdonarsi di aver interrotto quello che con fatica era riuscito a iniziare. La serata trascorse piacevole, Edward e Susan non si ritrovarono pi a parlare da soli. Si discusse del pi e del meno: di scuola, di vacanze, di progetti. Si parl anche di cinema. Sul tema Susan era ferratissima e informatissima: conosceva tutti i film in uscita e quelli in fase di produzione, ne collezionava in grande quantit, ne vedeva in continuazione. Era una sua passione, e in quelloccasione consigli a tutti di vedere Lillusionista di Sylvain Chomet. E bellissimo. Se vi capita guardatelo. Io sto cercando il dvd ma non lo trovo. Edward non sapeva di cosa lei stesse parlando. Ma questo non era certo strano, dato che lui prediligeva il cinema muto e comunque quello fino agli anni Cinquanta. Ma da quella sera seppe che il Cinema avrebbe potuto rappresentare un punto di incontro tra loro due. *****

Quel punto dincontro si cre ancor prima di quanto Edward potesse immaginare. A Susan venne infatti lidea di organizzare cineforum per pochi intimi nel pub dove avrebbe iniziato a lavorare: dieci euro per cena e film, tutto da gustare seduti comodamente su delle poltroncine in una piccola saletta. Edward lo venne a sapere dai suoi amici, che lo invitarono per la prima assoluta. Fu una sorta di prova generale per la stagione commerciale che sarebbe venuta alla riapertura del locale al termine della pausa estiva. Nel giro di poco pi di un mese, infatti, quel piccolo pub avrebbe chiuso i battenti per riaprirli a settembre inoltrato. Se quelle serate avessero riscosso successo, sarebbero state ripetute alla riapertura. Da quella sera in poi Edward torn con regolare cadenza. Il perch Edward era chiaro: Susan. Certo, gli piaceva lidea e trov le serate piacevoli, aveva modo di conoscere un cinema pi contemporaneo di quello che solitamente era abituato a vedere, ma era per vedere Susan che andava principalmente. E a quello si limitava, perch a parlarle si vergognava. La presenza delle altre poche persone lo imbarazzava, per cui puntualmente si limit a partecipare al cineforum per poi tornarsene a casa. Fu solo quando si ritrovarono da soli che inizi a parlarle. Accadde poco prima della chiusura del locale: tutti erano fuori a fumare, tranne lui e stranamente lei. Anche in quelloccasione Edward le chiese di lei, e lei le spieg che aveva ripreso a studiare alluniversit per prendere un titolo che le desse labilitazione allinsegnamento. Insomma, Susan aveva un lavoro a scuola, da settembre ne avrebbe avuto un secondo in quel pub, e 13

Emiliano Biaggio - Romance studiava. Era costretta a una vita di sacrifici, ma andava avanti per la sua strada. Edward non pot che provare ammirazione per lei. Il pub chiuse, Susan and in vacanza al mare, ed Edward inizi a studiare per lesame di stato e diventare cos un professionista. Non si videro per un po, e a Edward questo dispiacque. Non faceva che pensare a lei, e lo studio complice anche la stanchezza frutto di unattivit lavorativa che proseguiva a ritmi serrati ne risent. Edward a quel punto non pot pi nascondersi la verit che fino a quel momento aveva tentato di negarsi: si era innamorato di lei. Continuava a ripetersi che gli piaceva e basta, che comunque lei era gi legata a unaltra persona, ma non pot pi mentire a s stesso: pensava a lei in continuazione, era il primo pensiero della mattina e lultimo della sera prima di addormentarsi, ne sentiva la mancanza. S, se ne era innamorato. Edward non sapeva cosa fare: una parte di lui avrebbe voluto stare con Susan, pur con tutte le difficolt del caso legate alla sua timidezza e alla sua goffaggine; unaltra parte di lui gli suggeriva di lasciar perdere, in virt del legame che Susan gi aveva con il suo ragazzo. Date le circostanze del momento Edward si limit ad applicare quel principio in base al quale lontano dagli occhi lontano dal cuore, ma quanto avrebbe potuto funzionare? Poco. Accade infatti che una sera si incontrarono in un locale del paese, sistemato come ogni estate con divani allaperto, poltroncine e ombrelloni. Anche in quella circostanza come gi accaduto altre volte Edward non sapeva che ci sarebbe stata anche Susan, della quale pensava si trovasse ancora al mare con i suoi genitori. Invece la vide l, con i capelli raccolti in un piccolo codino e la sua aria divertita. Ne fu contento e imbarazzato allo stesso tempo, ma si trov in difficolt quandella inaspettatamente a un certo punto della serata si venne ad accomodare al loro tavolo sedendosi proprio vicino a lui. Per un attimo Edward si sent mancare il respiro, quindi il cuore cominci a battere allimpazzata. E ora?, pens. Nel frattempo lo stomaco gli si era stretto, e la birra che fino a poco prima aveva sorseggiato in tutta serenit iniziava a stomacarlo. Ma mai possibile che debba capitarmi questo?, pens ancora. Era nel panico. Non sapeva che fare. Di certo non le avrebbe detto nulla, avrebbe solo balbettato spezzoni di frasi. Avrebbe potuto alzarsi e andare in bagno, riprendere fiato, sciacquarsi il viso, ma non voleva fare nulla che lasciasse trasparire quella sua condizione di turbamento. E poi, pens, perch devo ridurmi a questo? Perch il provare dei sentimenti per qualcuno deve finire per provocarmi tutti questi problemi? Sono proprio un disastro, si limit a dire mentalmente a s stesso. Si sforz e fece finta di niente. Naturalmente a Susan non rivolse la parola, se non per replicare a delle sue affermazioni nellambito della conversazione comune. 14

Emiliano Biaggio - Romance La serata per Edward fin prima di tutti, dato che la mattina seguente avrebbe dovuto lavorare. Salut e si avvi verso casa. Mentre guidava pensava tra s. Meno male che la serata finita, cos la finiamo con questa sofferenza. No! Non ha senso quello che penso. Perch dovrei essere contento di andarmene? Non dovrei viverla cos questa situazione. Non normale, tutto questo. Non sostenibile. Perch mi blocco? Perch ho addirittura paura di lei? Dovrei essere solo contento, e invece mi ritrovo in questa condizione. In definitiva facile: si tratta solo di dirle quello che provo per lei. Dio, perch tutto cos maledettamente complicato? Perch sono cos? Giunse alla conclusione che presto o tardi avrebbe dovuto scoprire le carte in tavola, dichiararsi una volta per tutte e andare incontro a tutto quello che ne sarebbe conseguito. Sarebbe stato respinto, Edward lo sapeva chiaramente. Lei era fidanzata, e lui avrebbe dovuto dimenticarsela gi da tempo. Ma non ce la fece. Per non poteva andare avanti cos. Edward si conosceva bene, e sapeva che non avrebbe mai avuto il coraggio di dirle certe cose. Sarebbe stata una cosa non semplice e certamente non immediata. Quando sarebbe successo non avrebbe potuto dirlo. Intanto pens alla sue ferie e al suo meritato riposo: la sua agenzia di stampa gli impose di smaltire le ferie accumulate. And in ferie. Da solo. Laver subito il calendario estivo dallazienda senza aver potuto concordare il periodo vacanziero fece s che il suo periodo di ferie non coincidesse con quello di nessuno dei suoi amici, e quindi si esili quasi il caso di dire allisola di Portland con la sua solitudine. Lidea non gli piacque neanche un po, ma gli seccava non sfruttare quei 10 giorni che gli spettavano per legge e che soprattutto si era sudato. Per cui si imbarc e si prese tutto il sole e tutto il relax che pot. Cerc anche di non pensare a lei, ma non vi riusc. Si trov spesso a desiderare di poter condividere tutto quello con lei. Sospirava continuamente, e sempre rivolgendo un pensiero a lei. Molte volte si sent uno sciocco per il suo stato e per quello che non sarebbe mai stato in grado di fare. I giorni passarono tra nuotate, sonnellini al sole, pranzi ed escursioni. Quando rientr dalle ferie si ributt a capofitto nellattivit frenetica di unagenzia di stampa che neppure a fine agosto, con House of Commons e House of lords chiuse e un governo in vacanza, riusciva a rimanere in tranquillit. Bella professione, si era scelto. Lasciava davvero poco tempo per s. Inorrid quando Susan gli disse: Ma tu lavori sempre!. Lo lesse come una nota di disapprovazione, un motivo per dire di no ad un eventuale ma tale solo nella testa e nel cuore di Edward stare insieme. Susan glielo disse quella sera, al mare, seduti sulla spiaggia di quel locale. La sera in cui Edward cre quel silenzio imbarazzante che non si perdon. Fu una frase che lo gel. 15

Emiliano Biaggio - Romance ******

Arriv settembre, e con esso la manifestazione a sostegno del Kashmir che lassociazione di cui anche Susan faceva parte organizzava ormai da alcuni anni. Cerano stand, esibizioni, musica dal vivo, una mostra fotografica e langolo ristoro. Tutto iniziava intorno alle sette di sera, un orario in teoria abbordabile per Edward nei giorni in cui non aveva turni di chiusura. Fu proprio la prima sera della manifestazione che Carol lo chiam, chiedendogli di accompagnarla l a quel piccolo festival a tema. Edward quella sera non aveva impedimenti n impegni di sorta, per cui laccompagn. Per lui sarebbe stata unoccasione per svagarsi, e unoccasione per rivedere Susan. Ma avrebbe saputo dirle quello che si era ripromesso? Difficilmente, dato che lei faceva parte dello staff e avrebbe avuto il suo bel da fare per mandare avanti le cose. Non vide proprio come avrebbe potuto. Ma qualcosa quella sera cambi: per puro caso Carol si ritrov a parlare della sua amica e collega Susan proprio a Edward. A un certo punto Carol, nel bel mezzo del suo raccontare pronunci delle parole che fecero trasalire Edward: Lex ragazzo di Susan Lex ragazzo? Edward inizi a ragionare su questo spezzone di frase. Da quanto ne sapeva Susan stava con il ragazzo che aveva visto a Pasquetta da quasi dieci anni, per cui o Carol si riferiva ad avvenimenti vecchi un decennio, oppure nel corso di quellestate qualcosa era cambiato. Lex ragazzo di Susan? chiese a sottolineare il fatto che non conosceva la persona a cui Carol fece riferimento. Il che era vero, ma Edward lo chiese per cercare di capire se Susan fosse libera. S, dai lhai visto sicuramente. Cera anche alla Festa dell'angelo. S, qualcosa era cambiato nel corso di quellestate. Edward a questo punto ebbe una ragione in pi per dichiararsi e farle sapere ci che provava per lei. Ma Non sarebbe stato inopportuno lo stesso, dato che si era lasciata da poco? Le incertezze di Edward tornarono ad assalirlo. Ma lui aveva gi ideato qualcosa, che mise subito in atto. Il sabato successivo, pur non dovendo lavorare, and a Londra in mattinata per cercare quel film che Susan tanto stava cercando. Rovist tutte le bancarelle che conosceva, entr in diversi negozi di dvd e i piccoli negozietti dove lui di solito riusciva a trovare qualche rarit del cinema di una volta. Alla fine trov Lillusionista di Sylvain Chomet, giusto in tempo per portarlo a Susan la sera stessa. And nuovamente con Carol, che nel frattempo laveva chiamato per 16

Emiliano Biaggio - Romance chiedergli di accompagnarla a vedere la mostra fotografica sul Kashmir allestita nellambito del festival. Edward and. Non ebbe tempo di fare un pacchetto, si limit ad avvolgere il dvd nel sacchetto di plastica. Quando arrivarono erano da poco passate le sei del pomeriggio. Ancora non cera nessuno, se non i responsabili. Cera anche Susan. Carol, prima di andare a vedere la mostra, volle passare a salutare lamica. La trovarono che stava sola soletta dietro il bancone dello stand della cucina. Se Edward voleva dare a Susan il regalo, doveva cogliere quel momento, perch non ne avrebbe avuti di altri con nessuno intorno. La presenza di Carol lo imbarazzava: la sua amica quasi certamente avrebbe capito cosa si celava dietro quel pensierino. Edward cerc quindi di farsi coraggio. Avanti, daglielo, si incoraggiava mentalmente. Sei andato a Londra apposta per prenderlo, sei venuto qui appositamente per darglielo. Cosa aspetti? Non fare lo stupido. Edward, con non poco senso di imbarazzo, tir fuori dallo zainetto la busta di plastica, e la porse a Susan, ignorando lamica Carol talmente si sentiva in difficolt. Susan, questo per te. Lei palesemente non se laspettava. Laria di sorpresa con cui guard quello strano incartamento dimostr tutta la sua sorpresa e il suo stupore. Che cos?, domand. S chiama regalo. Lo stavi cercando si limit a rispondere un imbarazzatissimo Edward. Susan prese ci che Edward le stava porgendo, lo apr e quando realizz cosa le era stato appena regalato la sua meraviglia e la sua gioia si poterono quasi toccare con mano. Non ci posso credere!, esclam, e subito diede un bacio sulla guancia allautore di quel gesto. A Edward manc il fiato, si ritrov in apnea. Non poteva vendersi, ma con ogni probabilit era diventato rosso come un peperone per lemozione. Se funziona cos lo faccio tutti i giorni, disse Edward cercando di stemperare quel suo imbarazzo evidente. Carol era l che assisteva a tutto quanto e lui ne era consapevole. Soprattutto per questo per lui la situazione si fece sempre pi insostenibile. Avrebbe voluto parlare con Susan, dirle quello che aveva pensato di dirle da tempo, ma non ne sarebbe mai stato in grado in quel momento, e non davanti a uditori. A toglierlo da quellimbarazzo ci pens proprio Susan, che contenta per il dvd ricevuto, corse a mostrarlo ai suoi amici dellassociazione. Carol non disse nulla. Si limit a dire allamica, mentre Susan correva via, che lei ed Edward sarebbero andati a vedere la mostra. S, ci vediamo dopo, rispose Susan. 17

Emiliano Biaggio - Romance Nessuno dei due disse nulla su quello che era appena accaduto, andarono dritti alla mostra parlando del Kashmir. Entrarono a vedere la mostra fotografica, e stettero a parlare con un volontario di una ong che aveva operato in quella zona, per farsi raccontare come si vive. Quindi restarono a vedere quelle foto. Poi a un certo punto Edward guard il pianoforte posto al lato della sale che ospitava la mostra, sistemato accanto allingresso. Quant che non lo suoni?, gli chiese Carol, sottintendendo unaltra domanda che Edward colse e non si fece porre. Si sedette sullo sgabello posto davanti allo strumento musicale, si sistem e inizi cominci a suonare, per la sorpresa e la fortuna di quei pochi che si trovavano l in quel momento. Suon il Notturno op.9 n.2 di Chopin, il Terrys theme e Smile di Chaplin. Melodie che avrebbe tanto voluto suonare per lei, che per non cera. In quel caso non avrebbe avuto paura, perch sapeva che non avrebbe potuto commettere errori: anche se a Susan quelle melodie non fossero piaciute, ci non avrebbe avuto alcuna importanza, poich ci che conta avere qualcuno che suoni per te. Tornarono da Susan, per salutarla. Quella sera Edward e Carol avevano gi altri programmi, magari sarebbero tornati pi tardi, a notte fonda. Susan sponsorizz levento che curava, e accadde quello che Edward non avrebbe pensato fino a quellistante. Tieni, questa il mio indirizzo mail. Se mi scrivi ti mando il programma degli altri giorni, cos sai quello che facciamo. E questo il mio numero di cellulare, casomai mi volessi chiamare per avere delle informazioni. Susan gli diede mail e telefono. Quello che lui si era dimenticato di domandarle, e a dirla tutta, neanche aveva mai pensato di chiederle. Perch non mi venuto mai in mente di chiederle il numero?, pens. Perch lho chiesto alla proprietaria del pub e non a Susan che cura il cineforum? Che disastro che sono. Edward a quel punto ebbe un sussulto. Cosa significava quel numero di telefono? Avrebbe dovuto capirlo, eppure non lo cap. Forse non cera nulla da capire, forse Susan glielo aveva dato senza alcun retro pensiero. La notte avrebbe portato certamente consiglio, pens Edward. O almeno fu quello che sperava. Se ne and con un bacio sulla guancia e un numero di telefono: era raggiante. ******

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Emiliano Biaggio - Romance Era una bella giornata di sole, la luce inondava le stanze rendendole luminose come non mai. In cucina la tavola era gi apparecchiata. Lui era gi seduto al tavolo con la sua bambina, una vispa e graziosa bimba che avr avuto s e no quattro anni. Capelli nerissimi, portati a caschetto. Proprio come sua madre, l a pochi passi da lei, impegnata con le faccende domestiche. La madre era Susan. Era di spalle, intenta nella sua attivit, che a giudicare dallatmosfera doveva essere di preparazione del pranzo. Mentre lei rimaneva cos, in disparte in quella scena di vita familiare, sul tavolo lui e la piccola disegnavano insieme qualcosa e confabulavano sottovoce in tutta complicit. Lui la aiutava a realizzare un disegno su un foglio e le diceva qualcosa, lei ogni tanto ridacchiava o faceva uscire dei s, s o degli sch!! per chetare il padre. La madre sorrideva, poich sentiva quanto accadeva dietro di s e gi sapeva che entrambi, alle sue spalle, le stavano preparando una sorpresa che a breve sarebbe stata rivelata. Cos fu. La piccola, fino a quel momento seduta sulle gambe del padre, scese e port il foglio alla mamma. Ella, richiamata dalla piccola si gir, e mostr il suo volto sorridente. Lasci quanto stava facendo per prendere in braccio la propria bambina, che baci ancor prima di aver visto cosa le portava in dono. In mano la piccola teneva un disegno che raffigurava la scampagnata che tutti e tre avevano avuto il giorno prima: tre pupazzetti che si tenevano per mano in uno sconfinato sfondo giallo. Lei si sofferm su quel disegno di bambina e lo guard con tenerezza, lasciando trasparire unaria felice sul proprio viso. I tre pupazzetti si animarono, e le linee irregolari con cui era stato colorato tutto il foglio di giallo iniziarono a ondeggiare a destra e a sinistra per tutta la pagina: erano i ricordi che prendevano vita. Lui camminava per il campo pieno di spighe, piegate dal vento e dal peso dei loro passi. Stava avanti, e provava un immenso piacere ad addentrarsi in quelloceano color oro. Ovunque era luminosit e calore: uno sconfinato campo dorato si apriva tutto intorno, reso ancor pi rilucente dal miglior sole che un cielo possa avere. Dietro di lui stava lei, che ogni tanto lui andava a cercare con lo sguardo. Si voltava a guardarla e ad ammirarla: ella osservava tutto intorno, soffermandosi su qualunque cosa che ne attirasse lattenzione o le stimolasse la curiosit. In certi momenti dava invece limpressione di essere assorta in chiss quali pensieri. Poi quando si sentiva osservata si girava a guardarlo, e allora sorrideva. Questo gioco di sguardi si ripet per un altro paio di volte, poi alla fine lui torn indietro, e le and incontro. I due si baciarono, si strinsero in un caldo abbraccio e continuando a baciarsi si abbandonarono a terra, tra quelle spighe soffici. Sopraggiunse la piccola correndo, lorsacchiotto di peluche in una mano e due fiorellini nellaltra. Quando vide i genitori stesi al suolo luna sullaltro, abbracciati, si ferm. Non sapeva cosa fare, e rest immobile a fissare i genitori. La madre se ne accorse. La guard, e

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Emiliano Biaggio - Romance dopo averle sorriso le disse: Vieni. Lui e lei si scostarono, e la piccola si stese tra di loro, e tutti e tre restarono cos, tutti insieme, uniti in un tenero e dolce abbraccio. Questo per te, disse la bambina. E diede uno dei due fiorellini alla mamma, che le sorrise e le baci la guancia. E a me niente? domand il padre alla bambina. Allora la piccola gli diede un bacino su una guancia. I pupazzetti smisero di muoversi e tornarono alla loro posizione iniziale, e allo stesso modo le linee gialle cessarono di ondeggiare da un bordo allaltro del foglio. La madre aveva finito di ricordare la giornata trascorsa. E bellissimo, grazie, disse alla piccola. Poggi il disegno sul tavolo e diede un bacio alla bambina. Quindi guard il suo uomo e gli disse qualcosa, ma cosa esattamente non si cap. La bocca si muoveva, ma ne uscivano suoni strani, acuti e ripetuti, tutti uguali. Poi improvvisamente tutto si fece scuro e ogni cosa scomparve. *****

Aveva iniziato a sognarla. Cosa significava ci? Semplice: era sempre pi innamorato di lei. Del resto il suo sogno parlava chiaro: stavano insieme e avevano avuto una figlia. Una come Susan avrebbe certamente suscitato ben altre voglie in moltissimi uomini: lei era alta, bella, snella, formosa. Aveva insomma tutte quel genere di qualit fisiche che il mondo maschile apprezza e solitamente cerca. Ma Edward in sogno non aveva palesato desideri di natura sessuale, aveva invece dato corpo alla sua voglia di stare con lei, in assoluta felicit. Fu un sogno damore. Solo allora cap quanto realmente volesse bene a quella persona, quanto profondamente ne fosse attratto. Ma soprattutto per la prima volta in vita sogn di essere padre. E questo grazie a Susan. Anche se aveva perso la testa per lei, Edward non perse la ragione: se aveva sognato di essere padre, perch era convinto che Susan sarebbe stata certamente unottima madre. Di questo lui ne era pi che sicuro. Susan sarebbe stata unottima madre nella vita reale prima ancora che nei sogni, indipendentemente da chi lei avesse voluto accanto. Edward avrebbe potuto giurare che Susan sarebbe stata una compagna di vita ideale, e quindi una donna da tenersi stretta. Quella mattina, ripensando a quel sogno, si disse che non doveva lasciarsela scappare. Ma come conquistarla? Aveva difficolt addirittura a parlarle, non sapeva n come n da dove avrebbe potuto cominciare. Sapeva, invece, che lui in queste cose era sempre stato un disastro. Venne assalito dalla paura: e se avesse compiuto sciocchezze? Se avesse commesso i suoi soliti errori? Era timido, impacciato, poco esperto, insicuro: dalla sua Edward aveva solo unesplosiva 20

Emiliano Biaggio - Romance combinazione di qualit non proprio tra le migliori, che oltretutto lui avvertiva come limiti. Lo sapeva fin troppo bene: era un imbranato cronico. Ma non poteva cambiare ci che era, per cui avrebbe dovuto ingegnarsi in qualche modo. Avrebbe dovuto proporle di fare qualcosa, di andare da qualche parte. Avrebbe dovuto invitarla a uscire. Ma come? E in che occasione? *****

Torn anche la sera successiva. Il programma nella casella di posta elettronica non gli era mai arrivato, Susan doveva essersene dimenticata. Ci rese Edward ancor pi incerto. Se non mi mandato l'e-mail promessa si chiese allora forse era solo un pretesto per darmi i suoi contatti?. Edward non ci stava capendo pi nulla. Si avvicin allo stand dove servivano da bere e da mangiare, e trov Susan alle prese con un cliente che - probabilmente per via di qualche bicchiere di troppo - aveva rovesciato della birra sul tavolo di plastica oltre il bancone. Ma cosa fa? Che mi butta la birra sul tavolo?, lo sgrid lei. Cera un animale. Cos lho mandato via, rispose luomo. Ma insomma!... Siamo allaperto!... Siamo in un parco!... E normale che ci sia qualche bruco!, rispose Susan, visibilmente contrariata e adirata. Edward, che assistette alla scena, ebbe come una visione: Susan ripetere le stesse parole a un bambino. Era arrabbiata, e pur sgridando e rimproverando aveva dato una spiegazione delle cose al suo interlocutore. Non una parolaccia, non unoffesa. S, sarebbe stata una bravissima mamma, si disse. Ecco, e adesso il tavolo lo devo pulire io!, sbuff Susan. Serataccia?, le chiese Edward. Lei sorrise. No, a parte a parte le persone speciali che mi perseguitano anche qui, disse ridendo, alludendo alle persone con disturbi del comportamento con cui aveva a che fare a scuola e, a quanto sembr, non solo l. Susan ripul il tavolo e se ne and. Era piuttosto indaffarata quella sera, come tutti. Fortunatamente, almeno quella sera, la manifestazione ebbe un buon riscontro di pubblico. Ci fu davvero tanta gente, che tenne occupati tutti gli organizzatori. Insomma, se Edward cercava un momento per stare a quattro occhi con Susan, quella non era la serata giusta. Ordin una birra e la bevve. Prese tempo fermandosi a conversare con alcune persone che conosceva che incontr li, ma la situazione non cambi. Per cui and da Susan per congedarsi. Ciao, buon lavoro 21

Emiliano Biaggio - Romance Vai via?, gli chiese. S, domani lavoro e devo alzarmi presto Capisco. Mi spiace che non abbiamo avuto neanche un minuto per parlare, ma stasera come vedi va cos Va bene, no?! Va benissimo. Lanno scorso ci siamo andati in perdita Speriamo di guadagnare qualcosa questanno. Si salutarono, lui se ne and contrariato. E anche oggi non le ho detto nulla, disse a s stesso. La settimana successiva fu da urlo: Edward torn a casa tutti i giorni non prima delle dieci di sera, a volte al termine di giornate lavorative iniziate alle dieci del mattino. Si perse gli ultimi giorni della manifestazione e di fatto perse ogni contatto con Susan. Avrebbe voluto chiamarla, a dire il vero, ma per dirle cosa? Come avrebbe giustificato quella telefonata? Non poteva dirle avevo voglia di sentirti: queste sono cose che si dicono alla propria lei, e lei non lo era. Quindi desistette dal chiamarla, e and a trovarla al pub la domenica successiva. Il locale aveva riaperto e lei era gi al lavoro. Con il pretesto di prendersi qualcosa da bene and a trovarla, e l iniziarono a parlare. Come andata poi la manifestazione? Gli ultimi giorni me li sono persi, sono rientrato sempre tardi. Guarda, lasciamo stare. Sono tutti neri per come stata gestita la cosa. Il prossimo anno credo che non ci sar nessuno. Mi sa che saranno in due. Edward aveva iniziato male. Non poteva saperlo, ma aveva avviato la conversazione su temi dolenti. Cambi argomento. Beh, questo cineforum? Lo hai organizzato? Guarda, lasciamo stare. Io avevo pensato di farlo o di domenica o di mercoled sera, ma ho scoperto che esiste anche unEuropa league o come cavolo si chiama. Sto studiando tutti i calendari di calcio, ma veramente un delirio far venire fuori date che vadano bene per tutti. Io non lo so. Dico: possibile? Quello non viene perch una sera gioca il Chelsea, quellaltro non viene perch quellaltra sera gioca l'Arsenal. E poi c il Tottenham in Europa league, e poi c il recupero di campionato. Che stress. Comunque lo faremo, in un modo o nellaltro. Tu sei interessato? S. Allora ti far sapere. Ora scusa, ma devo andare in cucina a fare la Cenerentola, disse ridendo, e and via.

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Emiliano Biaggio - Romance Quando finisci?, le volle chiedere Edward. Ma dalla sua bocca non usc niente. Si era bloccato ancora una volta. And via, ancora una volta arrabbiato con s stesso e quel suo essere cos Stupido!, come si disse. Non sapeva come creare loccasione per dirle tutto quello che avrebbe voluto, si vergognava di dirglielo e sapeva che non ce lavrebbe mai fatta in situazioni in cui altra gente era tuttattorno: Edward era in forte difficolt, ma doveva fare qualcosa. Come fare? Ebbe unidea, ma non fu sicuro che fosse proprio la migliore. Ma era stanco di stare in quelle condizioni. Il giorno successivo si fece coraggio e le telefon. Pronto?, rispose lei dallaltra parte della cornetta. Ciao Susan, sono Edward. Disturbo? No. Stavo sul divano a vedere un film. Oggi non ho voglia di fare niente Edward salt i convenevoli, e arriv dritto dove voleva A proposito di cose da fare, ma tu che impegni hai in questi giorni?, le domand. Non lo so. Una festa di compleanno tra un paio di giorni e poi non credo altro. Perch? Niente, che Ecco Volevo sapere se Se magari Se ti va Se ti andrebbe di uscire una di queste sere Susan si ammutol. Per un istante si cre un silenzio che a Edward parve interminabile. Poi ella riprese a parlare. Aspetta. Uscire Che intendi per uscire? Beh Si fa qualcosa insieme Cosa ancora non lo so, questo Pensavo di deciderlo insieme Susan lo interruppe. Io Io avrei preferito che me lo chiedessi di persona, per hai fatto bene a dirmelo, cos facciamo chiarezza. Vedi Io mi sto gi frequentando con unaltra persona, e quindi non posso accettare il tuo invito. Anche per un questione di correttezza nei suoi confronti. Ah. Capisco, disse Edward. Ecco pens sono riuscito a balbettare anche per telefono, e ho fatto una pessima figura non invitandola di persona. Perch dovrebbe perdere tempo con uno come me?. Lui non seppe dire se quella persona esistesse realmente o se era un modo molto elegante per indurlo a riattaccare, ma certo era gi di morale e non sapeva cosa dire. Volle evitare ulteriori imbarazzi e terminare al pi presto quella conversazione, frutto delle sue azioni. Io Non lo sapevo, disse riferendosi alla rivelazione che Susan gli aveva fatto circa la sua frequentazione. Beh, io sono molto discreta in queste cose.

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Emiliano Biaggio - Romance Susan, senti Noi venerd facciamo una piccola festicciola per poche persone. Se volessi venire a me farebbe piacere. Se non ti crea problemi No, va bene. Fammi avere i dettagli e ci vediamo l. Promesso. Ok. Beh Buona serata Grazie, anche a te. La telefonata fin cos. Edward chiuse la chiamata e sprofond sul sedile della sua auto. Era stato respinto, al termine di quella che non esit a definire una figuraccia. Fu un colpo di quelli che fanno male, e sent che stava per piangere. Ma improvvisamente trov la chiave di lettura per prenderla a ridere. Lo fece deridendosi. Non c che dire: sono proprio una persona speciale, si disse pensando alle persone affette da disturbi del comportamento con cui lavorava Susan. Al massimo io potr diventare un suo paziente o un suo assistito, disse. Fu una risata amara, la sua. Si vince e si perde. Anche in amore. Avvi il motore si mise alla guida, tornava a casa dopo una dura giornata. *****

Laveva invitata a quella piccola festicciola perch aveva piacere ci fosse. Ma perch farlo dopo essere stati respinti? Che senso aveva? Semplice: doveva darle una sorpresa. Durante la terribile settimana in cui rincas tutte le sere alle dieci, Edward lo fece anche perch aveva deciso di regalare a tutti i suoi amici delle magliette, che confezionavano solo a Londra. Erano magliette particolari concepite e realizzate da lui. O meglio: lui provvide a realizzare il disegno, uguale per tutti ma sempre diverso. Si trattava della riproduzione stile Southpark di tutti i suoi amici, e per ognuno di loro aveva realizzato una combinazione diversa di pupazzetti. Edward riusc a fare in modo che tutte le magliette, identiche nello stile e nei colori di sfondo ai personaggi, differissero anche soltanto per un omino. Quando ebbe questa idea era gi alle prese con i suoi tormenti damore, e decise di far stampare una maglia in pi anche per lei. Lei, per, avrebbe avuto una maglietta speciale. Maglietta speciale per persona speciale recitava il bigliettino che Edward scrisse per Susan e che provvide a rimuovere allindomani delle telefonata con cui lei gli spacc il cuore. Per Susan si trattava di una maglia tutta 24

Emiliano Biaggio - Romance particolare: lei, lui Carol e Mark, tutti in stile Southpark, separati da segnali stradali, e un riquadro pi grande che raffigurava unautomobilina rossa guidata da un uomo con la barba (Mark visto di profilo) con a bordo, sul sedile posteriore, una figura femminile che salutava (Susan). Sotto allautomobilina, in corsivo, la scritta In viaggio con Mark e Susan. Edward diede vita ed espressione a quel progetto su cui fantasticarono in occasione della cena a Londra. Susan, una trovata del genere, davvero non poteva aspettarsela. Non ci credo. Tu sei fantastico, esclam quando ebbe scartato il pacco. Era contenta, ed Edward fu contento a sua volta. A lui piaceva vederle quellespressione di contentezza, di felice sorpresa, quel viso diventare raggiante. Le si illuminava il volto quando aveva sorprese gradite come quella. Edward in quel momento desider di poterla rendere sempre cos, ma fu un pensiero che dur poco. Ella dovette andarsene e abbandonare la festicciola. Del resto lo aveva detto chiaramente che sarebbe rimasta per poco, poich aveva altri impegni. Edward la salut, lei stette a fissarlo per un attimo senza dire nulla. Grazie, disse infine. E and via. Da allora in poi Edward evit accuratamente di incontrare Susan: ne era innamorato e vederla, alla luce di quella telefonata, lo faceva stare solo peggio. La volle incontrare solo per Natale, perch anche in quelloccasione le fece un regalo: un libro di uno scrittore che a lui piaceva tantissimo. Allinizio non fu convinto di quello che stava per fare: Susan non era unamica, difficilmente sarebbe arrivato a considerarla tale. Sarebbe rimasto il suo sogno damore, perch continuava a farsi del male in quel modo? Perch farle un regalo quando non lavrebbe mai conquistata? Perch le voleva bene, a prescindere da tutto. Fece il pacchetto, non prima di averle lasciato una dedica indelebile su quelle pagine. Perch anche la tua possa essere sempre una dolce vita, in ogni momento e in ogni sfera della tua esistenza. Auguri, quindi. Per un buon Natale, e per tutto il resto. Con affetto, Edward Anche in quel frangente la reazione di Susan fu di grande contentezza. Non si aspettava di ricevere un pacchettino extra, e apprezz molto quella sua dedica. Ma tutto fin l. Lui la invit alla tradizione rimpatriata che con pochi suoi amici tra cui Carol, lamica in comune organizzavano volutamente tutte le sere di Natale in un pub scalcinato. Lei promise che sarebbe

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Emiliano Biaggio - Romance venuta, ma non venne. Lui laspetto, ma lei quella porta non lapri mai, quella sera. Alla fine Edward si disse che fu meglio cos. Non lavrebbe rivista per qualche mese. *****

Era il giorno del compleanno di Susan. Ella aveva deciso di festeggiarlo con tutti i suoi amici, come di consuetudine. Aveva dato a tutti appuntamento in un locale per un brindisi e per trascorrere una serata in allegria. Il posto era composto da due sale: una subito dopo la porta dingresso, la seconda in fondo, sulla sinistra, dove era sistemato il bancone. La seconda sala era nascosta alla vista, essendo la porta sistemata nella zona di competenza dei gestori. Si poteva pensare, qualora si fosse riusciti a vedere lapertura nella parete, che l vi fosse la cucina. E nella sala nascosta che Susan si era sistemata. Era un locale piccolo, molto raccolto, ideale per un party privato con gli amici. Lei era l seduta sul divanetto in mezzo alle sue amiche. Parlava e rideva. Era vestita di bordeaux: indossava un poncho con una rosellina sul cuore, dello stesso colore dellindumento. Sotto si intravedeva un capo scuro, probabilmente una camicetta. Le luci erano soffuse, e tuttintorno era uno scintillare e un tintinnare di bicchieri in suo onore. Ma non era ancora la reginetta in cui lui lavrebbe resa. E subito. Le luci si spensero, tutto fu oscurit, per la sorpresa generale. Poi arriv un carrello su cui stava una grande terrina ricolma di crema catalana, e a fianco una piccola torta tutta al cioccolato con una candela accesa. Era la sorpresa che Edward aveva concordato con i proprietari del locale. Colpita e incredula, Susan non fece in tempo a fare o dire alcunch che il cameriere che portava il carrello con i dolci, si rivolse alla giovane donna. Per vostra altezza, da parte di un vostro grande ammiratore, disse. Ammiratore?... Vostra altezza?..., chiese stupita Susan. S, vostra altezza. Una cameriera con in mano in coroncina in plastica dorata comparve improvvisamente, e pose delicatamente il regale simbolo sulla testa di Susan, proprio mentre da chiss dove, forse da un angolo in penombra della stanza, un violino prese ad intonare la suite della Romance di Shostakovich. Non sono un principe, ma questo non vuol dire che non posso renderti una principessa. Non sar un granch come trovata, ma Beh, buon compleanno. Edward era apparso improvvisamente nella stanza. Tu?..., la sola cosa che seppe dire Susan. 26

Emiliano Biaggio - Romance Tu balli il valzer?, le chiese. No. Nemmeno io. Ma me lo concedete lo stesso, vostra maest?. E nella sala unorchestra fino a quel momento inesistente inizi ad eseguire il valzer n2 di Shostakovich. Tutti gli amici di Susan, dopo aver formato delle coppie in quattro e quattrotto, iniziarono a ballare sulla sinfonia che adesso sovrastava ogni altra cosa. Susan non rispose, ma lui e lei si ritrovarono a ondeggiare per una stanza improvvisamente vasta, senza pi tavoli n divani, senza pi pareti n camerieri. Anche se cerano tutti gli altri, per Edward come se esistessero solo loro due, lui e Susan. Mentre si muovevano lui la guardava, senza dirle nulla. Non sapeva cosa dire, proprio come lei. Entrambi erano preda a un forte imbarazzo. Allora semplicemente ballarono. Il valzer fin e tutto divenne silenzioso. Adesso cerano davvero solo loro due, tutti gli altri erano spariti con la musica. Susan Io, balbett Edward. Grazie, lo interruppe. Ora per vorrei assaggiare la crema catalana che mi hai fatto portare. Grazie ancora, ma non dovevi. Tu invece dovresti spegnere la candelina, le ramment Edward, indicando la fiamma tremolante sulla tortina al cioccolato. Hai ragione. E Susan si pose di fronte alla candela accesa. Ffffff. Tutto fu buio. *********

Da quella sera prima di Natale non la vide pi. Edward, un po perch assorbito dal lavoro e un po perch volle accuratamente evitarla, da allora fece s che non si incontrarono pi. Usciva con altre persone ogniqualvolta Carol le proponeva serate dove sapeva poteva incontrare anche Susan, e non si rec pi al pub. Smise di andare ai cineforum, ma non smise di pensare a lei. Era ancora il primo e lultimo pensiero della sua giornata, ed era anche tornato a sognarla. Edward conosceva la data di nascita di Susan, e sapeva che il suo compleanno sarebbe stato a breve. Volle dunque farle una sorpresa, anche alla luce di quel nuovo sogno. Pens di farle recapitare un mazzo di fiori, ma quellanno il suo compleanno cadde di domenica, quando si sa le scuole sono chiuse. Avrebbe dovuto mandargliele al pub? No, troppa gente che conosceva entrambi. Alla fine decise: i fiori li avrebbe mandati a scuola per la festa della donna, due giorni dopo il suo compleanno. Si rec in un negozio di fiori, pag in anticipo sia il mazzo di fiori che la consegna: conosceva il nome della scuola e lindirizzo, ma non gli orari di Susan. Si fece 27

Emiliano Biaggio - Romance lasciare il numero del negozio, dove avrebbe telefonato nei giorni successivi per dire a che ora avrebbero dovuto lasciare i fiori. Quindi chiam Carol. Pronto?, rispose lamica dallaltra parte. Ciao. Senti, mi serve una cortesia: marted La festa della donna, disse Carol interrompendolo. Edward fu certo che aveva gi capito tutto. S, appunto, riprese Edward. Sai se Susan in turno ed eventualmente a che ora? Guarda, non lo so. Per oggi qui. Dopo se vuoi vedo di entrare in argomento e cerco di capire se viene, perch, sai?, lei ha turni diversi. S, Carol cap immediatamente. Non fece domande, non disse nulla. Si prest al ruolo di aiutante in questa impresa. Magari, grazie. LInterflora ha bisogno di saperlo, disse Edward. Appena so qualcosa ti faccio sapere. Grazie. La risposta non tard ad arrivare. Susan quel giorno avrebbe lavorato, e sarebbe entrata di mattina. Edward provvide ad informare il fioraio, e rimase in trepidante attesa degli eventi. Non vedeva lora che Susan ricevesse quei fiori, che leggesse quel suo piccolo bigliettino contenente la sua dichiarazione. Scrisse poche parole, forse banali, ma a suo giudizio chiare ed efficaci. Al cuore non si comanda. E allora auguri. Di cuore. Edward Edward coltiv un ultimo barlume di speranza. Covava in fondo il desiderio che tutto potesse andar a buon fine. Carol non gli disse nulla. Se Susan si frequentava con unaltra persona come lei stessa gli disse, Carol avrebbe dovuto saperlo e suggerire a Edward di lasciar perdere con quel suo gesto. Ma Carol non disse nulla. Forse perch cap fin troppo bene che in certe situazioni la cosa pi saggia non dire nulla. Edward aspett col fiato sospeso che arrivasse il marted. Alla fine il fatidico giorno giunse. Edward ebbe una giornata particolarmente frenetica: unaudizione alla Camera e due conferenze stampa. Sapeva che Susan lo avrebbe chiamato, almeno per ringraziare, ma la telefonata tard ad arrivare. Nel tardo pomeriggio, nel mezzo dellattivit di redazione, il suo cellulare squill. Era lei. Come vide lampeggiare il suo nome sul display si precipit fuori, noncurante del freddo, per rispondere. Susan era contenta, pot percepirlo. Ma Che cosa hai fatto? E stata un cosa bellissima e graditissima. Grazie, disse Susan. 28

Emiliano Biaggio - Romance Prego. Ho solo pensato di farti un regalo Comunque il mio compleanno stato due giorni fa Lo sapevo. Ma era di domenica, e io volevo farteli arrivare a scuola, cos da renderti la giornata lavorativa pi piacevole. Sei fantastico. E stato un pensiero molto carino. Edward non fece alcun accenno n al biglietto n al suo contenuto. Non volle correre il rischio di dichiararsi per telefono, dopo la sua richiesta di invito a uscire. Voleva escogitare qualcosa che permettesse un incontro, ma non sapeva cosa. Fu Susan che, senza saperlo, lo tolse da quellimpaccio. Io ho fatto una piccola festicciola con pochi intimi. Sabato sto al pub, se passi facciamo un brindisi. Ah, ok. Allora credo proprio che ci vedremo sabato. Siamo daccordo, allora. Per quel sabato Edward fu invitato a cena da un suo vecchio amico, prossimo al matrimonio. Lo attendevano per le otto e mezzo. Non sapendo a che ora si sarebbe liberato, Edward decise di passare prima al pub per un aperitivo, anche perch prima delle nove e mezza in quel locale non ci sarebbe stato nessuno, e ci avrebbe facilitato non poco Edward a dichiararsi, libero da sguardi e orecchie indiscreti. Cos si rec da Susan, teso come una corda di violino e col cuore in gola. Come entr la vide subito: era di spalle, dietro il bancone, indaffarata a sistemare i bicchieri al loro posto dopo averli ritirati dalla lavastoviglie. Come previsto nel locale non cera nessuno. La musica che fuoriusciva dalle casse riempiva di suoni quel posto altrimenti silenzioso. Probabilmente Susan si accorse che qualcuno entr, dato che la porta si chiuse sbattendo leggermente, ma non si volt. Continu a svolgere le proprie mansioni. Buonasera, salut Edward. Fu solo allora che lei si gir. E lo accolse con uno dei suoi pi solari sorrisi. Lo ringrazi ancora per quel regalo di compleanno. E stato molto apprezzato e molto gradito, ci tenne a sottolineare. Prese gi il discorso che Edward voleva affrontare, ma non egli non sapeva se approfittare subito di quella situazione oppure di no. Certo, in quel momento non cera nessun altro al di fuori di loro due, e si prospett quella situazione che Edward stava aspettando da tanto tempo. Ma se lei come egli temeva avesse dovuto ribadire quanto gi detto nel corso di quella telefonata, non avrebbe saputo come tirarsi fuori da quella situazione di imbarazzo che ne sarebbe scaturita. Decise quindi di ritornare sullargomento al momento dei saluti, e cambi tema di conversazione. Le chiese innanzitutto di aiutarlo a scegliere il vino che doveva comprare, poi parlarono delle 29

Emiliano Biaggio - Romance rispettive disavventure lavorative. Edward, sia pur nel suo imbarazzo, si sent a proprio agio, si sent felice. Era da solo con lei, e lo trov piacevole. Perch era Susan ad essere piacevole, era una persona divertente, allegra, sorridente, simpatica, colta, interessante. Si poteva discutere di tutto, e si poteva sempre ridere e scherzare. Con lei lui si sentiva bene, avvertiva gioia e vitalit, oltre il cuore pulsare a ritmi forsennati. Prefigurando gi cosa sarebbe successo avvert un senso profondo di tristezza e smarrimento. Nel frattempo altri clienti avevano fatto il loro ingresso nel locale, e un paio di tavoli gi raccoglievano attorno a s una decina di persone. Era tutta gente che Edward non conosceva, ma la loro presenza bastava per metterlo in difficolt. Cap che doveva decidersi. Non sapeva da dove cominciare, avrebbe voluto dirle tante cose ma dalla sua bocca non usciva nulla. Fece leva su tutto il suo coraggio, e alla fine in preda allemozione riusc a dirle quello che voleva dichiararle da sempre. Lui era seduto al bancone, lei era di spalle, intenta ad asciugare altri bicchieri. Susan Ciao, io vado via. Buona serata. Susan si gir. Stai andando? Ciao, buona serata anche a te. Fu allora che Edward si rivel. Susan, esord imbarazzato. Si?, chiese lei. Susan C una cosa che volevo dirti. Lei non disse nulla. Rimase in attesa, silenziosa. Susan Io Io mi sono innamorato di te. Susan trasal. Eh? E me lo dici cos?. Interruppe il proprio lavoro. Pos il bicchiere e il panno, usc da dietro il bancone e lo prese per mano, e insieme si diressero fuori del locale, perch nessuno dei pochi presenti potesse sentire la conversazione riservata che i due stavano per avere. Si fermarono sul piccolo spazio rialzato che cera tra la porta dingresso e i tre gradini che conducevano a terra. Erano uno di fronte allaltra, si guardarono dritti negli occhi. A Edward il cuore batteva allimpazzata, lo sentiva rimbombare ovunque. Fu lei a parlare per prima. Guarda, io Vedi Io sono gi sentimentalmente impegnata, disse. Lo so. Ma Beh Era da un po che volevo dirtelo. E che Vedi, io sono sempre stato piuttosto imbranato in queste cose. E poi I fiori Te li volevo far recapitare il giorno del tuo compleanno, ma era una domenica. Pensavo che fossi in turno e volevo farteli arrivare qui, ma mi vergognavo Mi imbarazzo sempre Per me tutto cos tremendamente difficile Per ho pensato che non dovessi tenermelo per me, ho pensato che Ho pensato che fosse giusto dirtelo Che tu dovessi saperlo, ecco. In quel momento Edward si ritrov in forte difficolt,

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Emiliano Biaggio - Romance ma soprattutto si sent uno stupido. S, pens che stava solo facendo la figura dello stupido. E temeva che lei pensasse altrettanto di lui. Anchio ti voglio bene, ma come amico, gli disse lei. In quel momento Edward sent uno stravolgimento interiore: tutto, dentro di lui tutto era sul punto di esplodere. Le budella si contorsero, lo stomaco si chiuse, la gola si strinse, gli occhi presero a bruciare e si fecero improvvisamente pesanti, mentre il cuore che fino a quel momento aveva pulsato a ritmi forsennati si ferm. Salvo riprendere a correre ancor pi allimpazzata. Le parole che lei aveva appena pronunciato non erano altro che lesecuzione della marcia funebre di quel suo amore. Che cosa dovrei fare?, domand lei. Dimmelo. Cosa devo fare? Niente. Solo quello che pi giusto per te, rispose lui. Susan per un attimo non disse nulla. Rest in silenzio, forse attendendo che lui dicesse altro. Poi ruppe quellattesa. Peccato. Poteva essere linizio di una bella amicizia, disse Susan. Mi dispiace. Dispiace anche a me. E un po di pi. Si abbracciarono. Lui le diede un bacio sulla guancia e le sussurr piano allorecchio: Ciao. Si separarono. Si guardarono negli occhi e lei lo salut a sua volta. Quindi Edward si avvi verso la casa del suo amico futuro sposo, e Susan rientr nel locale tornando cos al suo lavoro. Quella sera a Edward venne annunciato che sarebbe stato il testimone di nozze: il suo caro vecchio amico James, compagno di giochi fin dai tempi dellinfanzia, gli rivel che avrebbe avuto piacere se il suo testimone fosse stato lui. Edward accett. Avrebbe dovuto essere contento per questa investitura, questo attestato di stima e amicizia da parte del suo vecchio amico. Ma non lo era. E lo fu ancor meno quando James lo mise al corrente di un suo grande problema connesso al matrimonio che avrebbe avuto. Sai, Edward?! Mi manca il secondo testimone. La testimone, disse James. Perch? Devono essere per forza un uomo e una donna? No. Per in genere si usa fare cos. Ma non so davvero a chi proporlo. Se tu avessi avuto una fidanzata a questora avrei potuto risolvere James non poteva sapere di aver procurato allamico una ferita dolorosissima, ma Edward in quel preciso istante avvert una fitta allo stomaco, un senso di grande sgomento, e una profonda tristezza. Evidentemente qualcosa dovette trasparire allesterno, perch James subito gli chiese: Che hai? Qualche problema di stomaco, rispose lui. Come mai? 31

Emiliano Biaggio - Romance Ordinaria amministrazione. Sai che soffro di gastrite nervosa, si giustific Edward. Sei nervoso in questo periodo? No, ma sono stressatissimo. Credo che dipenda da questo. Per via del lavoro? S. E un periodo che lavoro praticamente 12 ore al giorno no-stop. Edward riusc a portare lamico su un argomento di conversazione che gli permise di non pensare a Susan e a quanto era accaduto poco prima. Parlarono anche del matrimonio, con James e la sua futura moglie che gi stavano immaginando come sarebbe stato. Per le undici fu a casa. Fece presto, come aveva pensato subito dopo aver lasciato il pub. La mattina seguente non avrebbe suonato alcuna sveglia, ma non si sent dellumore giusto per starsene in compagnia. Volle solo restare chiuso col suo dolore. Per cui torn a casa, si lav i denti, si mise il pigiama, spense la luce, si mise sotto le coperte e chiuse gli occhi. E in quel buio della sua stanza, dove nessuno le poteva vedere, dalla fessura delle sue palpebre abbassate lacrime silenziose scesero a solcare il suo viso. ******

Susan Io Io mi sono innamorato di te. VediIo sono gi sentimentalmente impegnata. Susan Io Io mi sono innamorato di te. Anchio ti voglio bene, ma come amico. Continuava a ripetersi mentalmente queste frasi, a rivivere la conversazione avuta con Susan la sera prima. Non riusciva a pensare ad altro. Gli faceva male rievocare quei momenti, eppure per la testa non aveva che quelle parole. Per quanto cercasse di sgomberare la mente dai quei pensieri, subito questi tornavano. Edward cerc di convincersi che tutto andava bene: aveva fatto quanto era giusto fare. Certo, magari avrebbe potuto farlo meglio, ma date le sue innate difficolt nel dichiararsi a una ragazza tutto sommato non si poteva rimproverare pi di tanto. Inoltre una cosa la riconobbe: si sentiva pi leggero. Dopo aver confessato la verit, quella verit, si era tolto un peso. Ma non era che una magra consolazione. Aveva dormito poco e male, era gi stanco, aveva il morale a terra: Edward seppe gi che avrebbe faticato pi del solito quei giorni, ma fu consapevole anche del fatto che il lavoro che lo attendeva non gli avrebbe lasciato il tempo per ripensare a quanto accaduto. Dovette ricredersi molto presto. Ovunque posasse lo sguardo egli non faceva che vedere ci che tanto avrebbe 32

Emiliano Biaggio - Romance voluto ma che mai, viceversa, sarebbe stato. Cos ogni qualvolta gli capitava di vedere una coppia tenersi per mano, o ridere, o baciarsi, sospirava: avrebbe voluto trovarsi in quelle condizioni con Susan. Non faceva che pensare a lei, e pi pensava a lei e pi non poteva fare a meno di ripensare a quel suo rifiuto. Si trovava in una condizione di malessere profondo e soprattutto continuo. Si rese conto che non poteva continuare ad andare avanti cos. Anche perch, a forza di crogiolarsi nei suoi dispiaceri, inizi letteralmente a implodere. La sua gastrite nervosa raggiunse livelli mai toccati prima, e dovette mettersi a dieta eliminando tutti quei cibi e quelle bevande nocive per la sua salute: in un colpo solo perse caff e birra, oltre ad agrumi, cioccolato, pomodori e latticini. Il che signific dover dire addio anche alla pizza. Anche la sua vita culinario-alimentare ricevette un duro colpo. Aveva le lacrime agli occhi, il cuore infranto, ed era condannato ad acqua liscia e minestrina. Fu un momento difficile della sua giovane esistenza, oltretutto non ancora nella fase peggiore. A distanza di un mese Edward ricevette infatti la comunicazione dellimpossibilit di un rinnovo contrattuale: dalloggi al domani si ritrov dunque disoccupato. Non aveva nulla, e non aveva nessuno. Il suo sgomento arriv a livelli indicibili. Visse giorni di tristezza pura, si sent un perdente su tutta la linea, e per certi aspetti lo era. Stette fortunatamente con i suoi amici, che lo aiutarono e non poco a rendere meno spiacevoli quei momenti. Per la prima volta da quando aveva iniziato a lavorare, pot spendere qualche giorno di vacanza estiva con loro. Fu un maggio particolarmente caldo e assolato, e Brighton in quel periodo non era presa dassalto da turisti e vacanzieri. Si godette perci un gran settimana di relax, sole, bagni, al termine della quale riusc a trovare unoccupazione temporanea, di sostituzione ferie, presso unaltra agenzia di stampa. Lavor quel tanto che basta per non godersi neanche un giorno del resto dellestate, per poi tornare in disoccupazione senza alcuna prospettiva per il proprio futuro. Non in Gran Bretagna, almeno. Quellesperienza estiva fu infatti utile a Edward per capire che se avesse voluto continuare a intraprendere quella professione, avrebbe dovuto lasciare tutto e partire. Destinazione Bruxelles, cuore dellUnione europea, dove le agenzie pi piccole avevano un disperato bisogno di collaboratori e nessun soldo da investire per redattori fissi. La decisione fu di quelle difficili: avrebbe voluto tanto avere motivi validi per rimanere - e Susan da sola sarebbe stata molto pi di un valido motivo ma no li aveva, non riusc a trovarli. In quei giorni di riflessione, alla vigilia di una decisione che avrebbe rischiato di cambiargli la vita per sempre, Edward torn a pensare intensamente a quella giovane donna, quanto di pi bello gli fosse mai capitato. Gli dispiacque il fatto di non averla potuta mai nemmeno baciare, e gli dispiacque sapere che non lavrebbe neanche pi rivista. Ma se Edward non seppe trovare valide motivazioni per rimanere, al contrario ne individu molte per partire. Non inform nessuno dei 33

Emiliano Biaggio - Romance suoi parenti di quella decisione, salvo i propri genitori. Salut tutti gli amici di sempre e fece le valigie. Tutto era imminente, quando ricevette uninattesa telefonata. La sera prima della sua partenza il telefono cellulare squill: Edward aveva avuto il party darrivederci il giorno precedente, e pensava fosse qualcuno che intendeva rinnovare saluti e auguri. Invece no. Era Susan. Come Edward lesse sul display il nome di chi stava chiamando, cap che era stata messa al corrente, forse da Carol, e che chiamava per dargli i suoi saluti. Pronto. Ciao. Disturbo? Come stai?, domand Susan. Un po indaffarato. Eh, lo so. Mi hanno detto S, parto. Vado a Bruxelles in cerca di fortuna E quando parti?. Domani mattina. Mi dispiace. Mi dispiace anche che non ci siamo visti Non colpa tua. Non lo sapevi e io non te lho detto. Ma hai gi trovato casa? Lavevo trovata. Sai, questi siti internet specializzati Talmente specializzati che allultimo momento lhanno affittata a qualcun altro. E quindi? E quindi domani arrivo e cerco casa. Per i primi giorni credo mi sistemer in albergo, o qualche bed & breakfast. Vedi? Hai gi due obiettivi. Trovare una casa e un lavoro. Arrivi l e sai subito quello che devi fare, disse Susan. Edward, dopo che Susan gli ebbe detto quelle parole, si rallegr: lui stava vivendo quei momenti e quella situazione in totale negativit, mentre Susan gli offr una visione positiva e costruttiva della realt. Avvert il desiderio di abbracciarla, ma lei in quel momento non era che una voce lontana, anche se vicina. Io ce li ho gi due obiettivi: tornare e stare con te, pens Edward. Ma tenne questo pensiero per s. S, hai ragione, le disse. Ho subito questi obiettivi. E la prima cosa che far sar raggiungere il primo, per ovvi motivi. Beh, allora buona fortuna, gli augur lei. Grazie. Grazie anche per la chiamata. Figurati. In bocca al lupo. La tua un scelta coraggiosa. E una scelta disperata. No. Non dire cos. 34

Emiliano Biaggio - Romance Mettiamola cos: una scelta obbligata. Dai, non ti abbattere adesso. Prima devi raggiungere i tuoi obiettivi. Trova una casa, che cos ci ospiti, disse lei con il suo tono di voce infondente coraggio e buon umore. Va bene. Hai ragione. Grazie ancora per la chiamata, e Beh Ci sentiamo presto. Ora Ora ti devo lasciare. Ho ancora il bagaglio a mano da chiudere e Si, non ti trattengo ulteriormente. Stammi bene. Anche tu. Ciao. Ciao. Edward riattacc. Non si aspettava quella telefonata, e ne fu felice. Lo trov un gesto davvero carino. In fin dei conti Susan non era tenuta a salutarlo: non erano mai stati degli amici, non erano mai stati insieme e non sarebbero mai stati una coppia. Tra loro non ci fu che linteresse e lamore di lui per lei, e nientaltro. Ma lui fu contento lo stesso di quel suo gesto. E come fin la conversazione, ne fu terribilmente scosso. Si sedette sul letto, guard la valigia aperta al centro della stanza, guard il telefono cellulare che ancora aveva in mano. Pianse. *****

Fu una partenza traumatica. Lo ricordava molto bene. I primi giorni di quella sua nuova vita furono anche pi duri. Ma in quella nuova esperienza, come tutte le novit che offre la vita, Edward si tuff a capofitto: dopo cinque giorni inizi a collaborare per nuove testate, ad occuparsi di nuovi argomenti, tutti diversi, tutti complessi ma tutti interessanti. Nuovi stimoli, nuovi modi di lavorare, nuovo modo di intendere la professione. E nel tempo libero, viaggi alla scoperta di quel paese fino a quel momento del tutto sconosciuto e privo di fascino. Lo ricordava bene, Edward. Ci stava ripensando proprio mentre sorseggiava il suo t nella camera da letto della sua piccola abitazione. Fuori era grigio e freddo. La strada era ancora bagnata per la pioggia, e lungo il marciapiede pozzanghere di ogni forma e dimensione rendevano il passaggio pedonale piuttosto insidioso. Dalla sua finestra vedeva il grosso edificio rosso in mattoncini che aveva di fronte lasciare sul marciapiede lucido di pioggia tanti riflessi disordinati sulle piccole pozze dacqua create dalle intemperie. Il mondo, visto in quel modo, sembrava racchiuso in tanti frammenti di uno specchio infranto. Allangolo le madri prendevano per mano i bambini ben coperti appena usciti da scuola. Di tanto in tanto il sopraggiungere di qualche passante intralciava la sua visuale. Prese in mano la cartolina che riproduceva La tomba dei lottatori di Magritte. Rest a fissare 35

Emiliano Biaggio - Romance quella rosa: era magica, oltre che bella. Non sarebbe appassita mai. Per questo compr quella riproduzione in piccolo. Non ci stette a pensare un istante. Le ricordava lei, e ci che lei aveva fatto sbocciare dentro di s. Trov la cosa molto bella, ma quando ripens al fatto che loro due non sarebbero mai stati insieme si domand se fosse il caso di dargliela. Inoltre, poich ella era legata gi a un altro uomo, quel suo gesto poteva risultare alquanto sconveniente. Ma alla fine si convinse. Non gliela avrebbe spedita, dato che non possedeva il suo indirizzo. Perci Edward decise che gliela avrebbe consegnata di persona, quando sarebbe tornato per Natale a riabbracciare genitori e amici pi cari. Ma egli, nel momento di preparare il bagaglio, se ne dimentic. E quella cartolina - quella speciale rosa effige del suo amore per lei - rimase l, sul suo tavolo, a Bruxelles. Ripose la rosa sul tavolo, sistemandola sulla pila di incartamenti che ne occupava parte della superficie. Lavrebbe messa nel bagaglio a mano. Sospir, e inger un sorso di t. Quindi fece partire la Romance di Shostakovich, e chiuse gli occhi. Lui e lei si abbracciavano dolcemente in un campo color oro, tra spighe reclinate dal vento in una calda e radiosa giornata di pura felicit. La bambina venne loro incontro correndo, e loro la accolsero in quel tenero e dolce abbraccio. Si rotolarono per terra, fino a raggiungere velocit tali da diventare un vortice nero. Nella semioscurit Susan ed Edward ballavano come sospesi a mezzaria un valzer che pareva non finire mai, e che regal loro il modo di poter stare insieme, vicini, luno nelle mani dellaltra. Edward rivisse i sogni che aveva fatto e che non avrebbe mai vissuto. Riapr gli occhi al terminar del brano. Rimase in silenzio, e cos stette finch non ebbe finito il suo t. Bevuto lultimo sorso si alz, and nella piccola cucina e lav la tazza. Quindi torn al suo tavolo e fece ripartire la Romance di Shostakovich, per ascoltarla unaltra volta. Il violino non fece in tempo ad esordire che dalla strada si ud un sonoro e ripetuto colpo di clacson. Edward scost la tenda: era un taxi, il suo taxi. Si era talmente assorto nei suoi pensieri e nei suoi ricordi da non rendersi conto che era giunta lora di andar via. Le valigie le aveva gi chiuse, ma il bagaglio a mano e il computer portatile erano ancora da sistemare. Si alz di scatto, usc in strada per dire allautista di attendere. Torn dentro, prese le valigie e si catapult fuori, dove consegn i bagagli al conducente del taxi per farle sistemare nel vano posteriore. Quindi torn in tutta fretta in casa, dove regnava un improvviso trambusto che fin col coprire e soffocare la dolce melodia della Romance di Shostakovich. Edward prese la pila di documenti e incartamenti posta sulla scrivania per riporla nel trolley, ma per la precipitazione la fece cadere a terra. La stanza venne inondata da fogli di ogni tipo e dimensione, che caddero alla rinfusa e atterrando nei luoghi pi disparati. Edward li raggrupp, li prese, e cos comerano disordinati e stropicciati li infil 36

Emiliano Biaggio - Romance nel piccolo bagaglio. Quindi spense il portatile, lo ripose nellapposito involucro e lo chiuse anchesso in valigia. Controll di aver chiuso il gas e spento i riscaldamenti, come espressamente richiesto dalla padrona di casa. Quindi spense la luce e usc. Chiuse la porta a chiave e mise le chiavi nella cassetta delle lettere, come daccordo con la proprietaria. Quindi, sal sul taxi e chiuse la portiera. Allaeroporto, disse allautista. Quale, signore? Zaventem. Lauto part alla volta dellaeroporto. Edward sarebbe andato a Strasburgo, e l probabilmente sarebbe rimasto. Allinterno della casa ormai vuota, nel silenzio e nel buio di quel posto ormai abbandonato, nascosta sotto il tavolo giaceva dimenticata quella meravigliosa rosa rossa di carta, quella rosa magica che mai sarebbe appassita.

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