Professional Documents
Culture Documents
Boško Desnica - Istorija Kotarskih Uskoka II
Boško Desnica - Istorija Kotarskih Uskoka II
ZBORNIK
ZA
ISTORIJU, JEZIK I KNJIEVNOST SRPSKOG NARODA
TREE ODELJENJE
KNJIGA XIII
ISTORIJA KOTARSKIH
USKOKA
16841749
SVESKA II
SABRAO I OBJAVIO
DR BOKO DESNICA
BEOGRAD
1951
BOKO DESNICA
REDIGOVAO
SVETOZAR BRKI
asistent Univerziteta
BEOGRAD, 1951
Grafiko preduvee Vuk Karadi", pogon Zadruna tamparija
1
Zadar, 6 maja 1684.
Vanredni vojni providur Domeniko Moenigo javlja senatu da je stigao u
Dalmaciju i posetio svog prethodnika providura Donata, koji ga je opirno
obavestio o svim upravnim poslovima. Javio mu je da se je bosanski paa sa
prilinom vojskom uputio k Beogradu da bi se otuda prebacio u Maarsku, a da
su Turci na ovim stranama slabi i prestravljeni; Sazvao je poglavice Morlaka
Smiljania, Posedarskog, Jankovia i Bortulaia da s njima proui nain kojim
bi se meu Morlacima zaveo red i poslunost. Po jednodunom miljenju jedini
je nain da se svakom selu postavi glavar koji je Morlacima poudan i da im se
zabrani svaki pokret bez dozvole toga glavara. Trebae da se ti glavari obdare
dolamama, medaljama i prstenjem koje mu je u tu svrhu bilo predano, a i da se
odrede plate onima koji se istaknu u revnosti. Savetno bi bilo porazdeliti
novouskoenim Morlacima zemlje naputene od Turaka, jer bi se na taj nain
priljubili za novi kraj i ustrajali u vernosti.
Serenissimo principe.
Sciolto da cotesti lidi al primo soffio d' aura propitia ho havuta la fortuna
di pervenir felicemente in provintia, avanti il spirar del secondo giorno di
viaggio e niente frapponendo di ritardo all' adempimento pontuale delle
commissioni sovrane di vostra serenit, mi sono transferito direttivamente dove
s' attrovava l' eccellentissimo signor provveditor general Donado al scoglio detto
del Lantana, discosto soli tre miglia in circa da questa citt, per ricever i lumi
necessari a norma de miei passi.
Condottomi perci replicatamente alla di lui visita, ho potuto dalla viva
voce, non ostanti l' indispositioni che lo molestavano e lo tenevano obbligato al
letto e da una relation diffusa in scritto rimaner abbondantemente instrutto dalla
maturit e prudenza sua degl' affari tutti appartenenti a questo governo e del
stato e qualit de Morlacchi, al sostenimento de quali haveva in parte savvenuto
con li tre mille cinquecento stara di biave capitate da Venetia, distribuitane
portione fra quelli habitanti di questo territorio e mandatene altre partite nelle
munitioni della provintia, perch fossero dispensate alli Morlacchi di quei luochi
ancora, a misura dell' urgenza loro.
M' ha rappresentato in oltre che dopo l' impresa di Duare, altro successo
non sia seguito. Che il bassa di Bossina si fosse con diversa
con tanto maggior zelo e vigore, quante che di tal modo reputandosi li capi stessi
generosamente riconosciuti e premiati, riceveranno vivo eccitamento nell' animo
di ben adoperarsi.
In simile proposito anche il conte cavalier Zuanne Rados mi presenta
scrittura, che parimenti sottopongo a sapientissime deliberationi della serenit
vostra; ne sopra il merito del soggetto m' estender d' avantaggio, essendo egli
molto noto per le segnalate di lui qualit, che rendono degna di esser accolta la
sua esibitione, quale in un medesimo tempo risulter di premio a lui, et alla
serenit vostra di servitio.
(Omissis).
Zara li 20 maggio 1684.
Domenico Mocenigo provveditor generale dell'
armi.
Mlet. dr. arh.
Senato-Provveditor general dell' armi, fa 112/521.
6
Kapitulacije predloene od kneza Frane Posedarskog, imuna Bortulaia,
Stojana Jankovia i Smoljana Smiljania za sakupljanje etiri konjike ete
sastavljenje od Kotaraca.
Capitoli proposti dal conte colonello Francesco Possedaria, Simon
Bortolazzi, cavalier Stoiam Mitrovich e sardar Smoglian Smoglianich per l'
ammassamento di quattro compagnie de cavalli leggieri da unirsi delle genti pi
atte di questo contado.
Primo Che le compagnie dovranno esser giusta l' ordinario de sessanta
cavalli l' una con la medesima paga cosi alli capitanij come agl' altri officiali e
soldati, che godono l' altre di questa natione.
Secondo Che dette compagnie dovranno esser sempre dirette da
suddetti capi e loro officiali per poter meglio servire ove saranno comandate.
Terzo Che le sia data sovventione de ducati mille per cadauna da
esserli trattenuta nel termine di anno uno e ci per potersi metter all' ordine.
Quarto Che le siano somministrate dalle pubbliche provvisioni le
pistole per tutti i soldati coll' obbligo di risarcimento nel termine stesso.
Quinto Che le compagnie stesse siano messe in testa delli loro figliuoli
o pi propinqui con la conditione di esser governate dalli medesimi capi.
Sesto Che non possano esser sbandate dette compagnie, se prima non
sia sodisfatto il debito al prencipe e dopo ci volendole sbandare restino li
capitani con la loro paga.
10
Carca e Lika, oltre alli fiumicelli, che si guazzano. Stato fertile et abbondante di
vini, frutti, frumenti, d' armenti e di tutte le cose necessarie per il vitto humano.
Io, monsignor illustrissimo, ho spiegato la mia sodissima parola con tutta
la gente in questo stato, che sono stati da me i capi principali e li loro parrochi
per la nostra solita devotione, acci che stiano sodi e constanti e mai mancher
d' inculcare il medelimo; vostra signoria illustrisissima veda, che non siamo
delusi, perch se passa ancora il mese di giugno e non si vede la campagna, la
gente si voltar assolutamente ad altre partite, questo vi sia certo della loro
bocca. Pero ella attenda appresso chi deve, che non perdiamo questa bellissima
congiuntura; e se questi non depredassero i Turchi, i Turchi alzerebbero capo.
Monsignor illustrissimo la sollecitudine e non la tardanza ci vuole; questa
necessaria pi che il pane adesso. Iddio sia quello che cooperi, io non mancar
per certo con l' anima e corpo e qui mi dedico tutto alli suoi degni
commandamenti.
Macarska 20 maggio 1684.
Priloeno Moenigovoj depei od 28 maja 1684.
8
Zadar, 28 maja 1684.
Vanredni providur Moenigo pospeuje kod senata poiljku ita odreena
za pomo Morlacima. Javlja da je meu Biograanima i vranskim Morlacima
dolo radi zemalja i panjaka do ozbiljnih nesuglasica. Na zahtev etiri vrhovna
morlaka glavara on je uputio tamo vlastelina Pola Mikiel koji slui kao
dobrovoljac, i ovome je polo za rukom da zagladi spor na obostrano
zadovoljstvo. Providur radi na zadobijanju likih Morlaka i ve je uspeo da
nagovori 152 porodice na seobu u mletaki kraj. U toku su pregovori za prelaz
stanoviika etiri lika sela. Doseljenici su pokorni, ali ne zna koliko e u tome
ustrajati ako se bude zatezalo sa ratnom akcijom. Doseljeni u ibenski kraj
pokazuju sklonost da se nagode s Turcima a i Vranjani se tue da ne mogu da
dalje izdre jer nemaju pae za onoliko blago.
Serenissimo principe.
(Omissis).
Valeranno di qualche sovvegno all' angustie dei Morlacchi li doi mille
stara di biade ultimamente destinate e pi propria sar quanto pi solecita la
speditione di esse, molte e frequenti essendo le dimande, che vengono fatte da
detta gente, sebbene mi contengo pesato nella distributione, riservando
particolarmente qualche residuo, che me ne rimane, per consolar le case nuove,
che vanno capitando alla divotione; ma devo riflettere, che le biade stesse siano
mandate di buona cond-
11
tione, mentre le prime sarebbero certamente andate a male per la loro inferior
qualita, se non fosse stata pressante l' occasione di subito dispensarle a
Morlacchi suddetti.
Insorti gi dispareri e dissentioni considerabili fra li habitanti di Zara
vecchia e li Morlacchi di Urana venuti di nuovo all' obbedienza della serenit
vostra per causa di terreni e di pascoli, conforme in ristretto motivai con
precedenti di numero 10, vedeva imminente pericolo di gravi sconcerti. Applicai
perci ogni mio studio per divertirli col modo pi soave e ricercatomi, dai
quattro principali capi de Morlacchi del territorio di mandarvi sogetto di stima e
di prudenza, che osservasse sopra loco e decidesse le contraversie, stimai
necessario, anzi unico il ripiego, et appoggiatone l' assunto alla virt dell'
illustrissimo signor Polo Michiel, che qui appresso di me si trattiene, servendo
alla serenit vostra in qualit di venturiero, si condusse prontamente a quella
volta e con destra e savia maniera compose le differenze (bench non tanto facili
da sopirsi fra zente rozza) et acquiet gli animi con sodisfatione d' ambe le parti
et augmento del proprio distinto suo merito, stabilendo li confini fra li vecchi e li
nuovi sudditi e prohibendo a gl' uni vicendevolmente d' ingerirsi nelli luochi
degl' altri con la norma esattamente osservata delle mie prescritioni, senza venir
a division particolar de terreni, quale dovera riservarsi a tempo opportuno et in
quel modo fosse comandato dalla volont suprema dell' eccellenze vostre.
(Omissis).
Non ho lasciate in minimo punto intermesse le pratiche appresso
Morlacchi sottoposti al Turco et in particolar nella Licca per ridurli a passar di
qua et accerescer sudditi al dominio della serenit vostra. Ne vane mi riescono l'
applicationi, poich, non ostanti le accennate difficolt, che si frapponevano
veggo dalla Licca medesima capitate di presente centoquarantadoi famiglie,
consistenti in doimille e trecento persone, novecentocinquanta de quali atte all'
armi. Continuando io le corrispondenze (non lontano da speranza di buon essito)
per far venir di la ancora gl' habitanti di quattro ville, come stessamente procuro
che segua d' altri popoli dai confini di Sebenico. Et acci non succedano gl'
inconvenienti di rapine accadute per il passato, rilasciai ordini tali, che son stati
valevoli a ritener in freno la dissolutezza di qusti Morlacchi; si che pervenute
felicemente le dette famiglie, si pu riconoscere, che questa gente si va ponendo
in tanta obbedienza e si ricava frutto dalle regole tanto necessarie a tal' oggetto
disposte; bench non so quanto debba promettersi di loro constanza, mentre non
comparendo in campagna le pubbliche insegne, come pi che certo stimavano,
presente vi sia in quei del territorio di Sebenico qualche dispositione d' aggiustarsi coi Turchi e quei di Urana medesimamente vadino mormorando di non
poter durar molto tempo a causa che tenend' essi quantit d' animali (unico loro
havere) non trovano da nutrirli in paese ristretto e scarso, quando dilatati li
confini, non se gli somministri comodo de pascoli ne monti e pianure, essendo
intanto confluito la venuta de Morlacchi medesimi alla divotione della serenit
vostra non per l' allettamento d' esser ben trattati solamente, quanto per speranza
12
di potersi mantenere, dove all' incontro dubitavano, che Turchi non fossero in
stato di diffenderli.
(Omissis)
Zara li 28 maggio 1684.
Domenico Mocenigo provveditore generale dell'
armi.
Mlet. dr. arh.
Senato-Dispacci provveditor generale dell' armi in
Dalmazia, filza 112/521.
9
Zadar, 2 juna 1684.
Vanredni providur Domeniko Moenigo izvetava senat da su kotarski
Morlaci pod Jankoviem, Smiljaniem i Bortulaiem bili uglavili sa ibenskim i
trogirskim Morlacima zajedniki pohod na kninsku krajinu. Na putu k zbornom
mestu ibenani su primetili tragove prolaska jedne pljakake ete upuene u
njihov kraj te su reili da je na povratku saekaju u zasedi. Doista naskoro je
navalila eta od vie stotine ljudi, na koju su oni udarili, pobili etrdesetoricu i
oteli gotovo sav plen, a bili bi ih sve pobili da su se strpili i saekali da zapanu u
sredinu busije. Kotarci su se primakli Kninu rasporeeni u tri odreda upravo u
asu kad je iz tvrave izlazila jedna eta od 500 ljudi, na pljaku u Kotare.
Naiavi na najslabiji od ona tri odreda eta ga je estoko napala, ali su druga
dva odreda pritekla pa su Turci potueni i nagnani u beg sa gubitkom od 120
mrtvih. Od Kotaraca je poginuo jedan ovek a 3 su dopala rana, meu ovima je i
Stojan Jankovi lake ranjen u ruku. On je, kao i ostala dvojica, junaki udario
na vie Turaka, pa su njihovi ljudi, ohrabreni primerom, izvojevali pobedu. Ovi
uspesi meutim ne osvajaju drave i narode, a to se moglo postii to se sva
kopnena i morska snaga upotrebila u Dalmaciji. Na povratku providur je svakog
od trojice voa nagradio dolamom. Ostale Morlake, koji cu se istakli nagradio je
novcem i prstenjem.
Serenissimo prencipe.
(Omissis)
Havevano conceratoto nostri Morlacchi in numero di doimille circa, la
maggior parte da questa giurisditione di Zara, giudati da tre de' loro capi cavalier
Stojan Mitrovich, sardar Smogian Smoglianich e Simon Bortolazzi e gl' altri dai
territorij di Sebenico e di Trau di condursi unitamente nei contorni di Knin ad
inferir danni all' inimico e procurar anco se gli fosse riuscito di riportar qualche
vantaggio sopra la fortezza medesima. Mentre perci questi secondi s' erano
avviati verso il luoco stabilito per la massa, si abbatterono ad osservar sorpa
certa strada impresse molte pedate d' huomini, che indicavano di cammino
13
14
10
Zadar, 2 juna 1684.
U popisu robe izdane od fiskalne komore u Zadru po nalogu vanrednog
providura Moeniga, zabeleenoje do je imunu Bortulaiu izdano 13 lakata
crvene svile, a Stojanu Jankoviu i Smoljanu Sminiu po 13 lakata crvenog
damaska.
Nota dell' infrascritte robbe dispensate dalla magnifica camera fiscal di
Zara per ordine dell' illustrissimo et eccellentissimo signor general dell' armi in
provincia Domenco Mocenigo alli sudetti nel' infrascritti tempi, cio:
(Omissis)
Adi 2 zugno 1684.
Domino Simon Bortolazzi capo di Morlacchi di Nadin
raso rosso brazza tredeci 13
Kavalier Stogian Mitrovich damasco cremese brazza
tredeci 13
Smoglian Smiglianich detto brazza tredeci 13
Giovanni Battista Zappich secretario di camera.
Mlet. dr. arh.
Senato-Dispacci provveditor general in Dalmazia,
fa 112/521.
Priloeno Moenigovoj depei od 10 juna 1684.
11
Zadar, 10 juna 1684.
Vanredni providur D. Moenigo javlja senatu da je i meu narodom koji je
iz Like doselio u obrovaki kraj nastalo neko kolebanje, pa je poslao Stojana
Jankovia, koji ih je i doveo iz Like, da ih uvrsti u vernosti i ispita uzroke
njihove kolebljivosti. Po optem glasu uzrok je taj, to oni, protivno svom
oekivanju, ne vide kod Mleia vojne snage dovoljne da ih zatiti. Morlaci koji
su se istakli pod Kninom i koje je hteo da nagradi novcem odbili su dar i izjavili
da trae mesene plate i bekot te hranu za porodice u ovoj gladnoj godini, kao
to su to dobili od providura Foskola u prolom ratu. On je na taj zahtev naredio
etvorici glavara da im na njihovom jeziku rastumae da su to dobili od Foskola
stoga to su bili osvojli mnoge tvrave i krajeve pa e i sada biti jednako nagraeni ako uine to su onda uinili. To ih je primirilo pa su, po-
15
kajavi se to su odbili ono 38 kuda, opet ih zatraili, ali on sada vie nije hteo
da im ih dade. Da bi se ovim odvanim i grabljivim narodom moglo upravljati
potrebne su izdane nagrade i stroge kazne. Stanje erara ne dozvoljava prve, a
primena samih potonjih mogla bi da izazove velike nevolje. Odbio je Iliji
Mitroviu molbu za dozvolu sakupljanja jedne konjike ete ali mu je stavio u
izgled da e biti nagraen ako se pokae zasluan kao brat mu Stojan. Sa Ilijom
se mora postupati obazrivo jer je on najdrskiji i najsmioniji meu svim
Morlacima, a kako je rasipan te razdava Morlacima netedice sve svoje imanje i
sve to pljakom ugrabi, imade mnogo pristaa i spada u onaj red ljudi koje treba
ili ukloniti sa sveta ili zadovoljiti. Poto pobonost senata ne pristaje da se on
ukloni sa sveta (a i kad bi se to pokualo trebalo bi izvesti stvar sa najveom oprezom, jer da on to nasluti, bilo bi jada) to ga providur tetoi ljubaznim reima,
pa izgleda da je odustao od pljakanja i da ak sprovodi one koji dolaze pod
okrilje republike. Ilijina bi skrovita elja bila da postigne platu od tridesetak
dukata na mesec, ali providur ne sme da mu je doznai bez odobrenja senata.
Providuru dnevno stiu molbe od lica koja su se istakla u prolom ratu da im se
obnove plate a on ne zna kako da izmiri politiku tednje sa zahtevima javne
slube. Ratna ekonomija ne sastoji u netroenju, ve u razumnom troenju.
Serenissimo prencipe.
(Omissis)
Anco nell' altre zenti ultimamente dalla Licca pervenute nel territorio d'
Obrovazza in numero di doimille trecento insorta qualche titubanza, fui
obbligato a spedirvi sollecitamente il cavvalier Stoiam Mitrovich (che hebbe
gran parte nel farle venire) per confirmarle nella fedelt et indagar da qual ragion
derivi l'inconstanza; ma certo per voce universale comprendo e mi sia permesso
d' esprimerlo per puro debito e con verit ossequiosa, il tutto proceder, perch
non veggono le forze, che s'immaginavano, neanche sufficienti a loro difesa non
che valevoli ad offender li nemici.
(Omissis)
Havevo contato trentaotto scudi, acci (conforme accennai in quelle di no
14) fossero dispensati per testimonio di riconoscenza ad altretanti de' Morlacchi,
che s' erano distinti di valore nel fatto recentemente seguito contro Turchi verso
Knin. Ma ricusatone il dono, si lasciarono intender che desideravano qualche
assegnamento mensuale di denaro e di biscotto, come ottennero nella guerra
passata dall' eccellentissimo signor general Foscolo, unendo altre eccessive et
importune richieste di provvisioni da mantener tutte le loro famiglie nella
sterilit dell' anno presente. Mostrai d' apprender con molto sentimento l' atione
del rifiuto e le dimande improprie, onde feci saper a coloro, che ben conoscevo il
tempo e modo di premiar li meritevoli. Che le dall' eccellentissimo Foscolo
furono rimunerati, se n' erano anco resi capaci con l' acquisto precedente di
molte terre, fortezze e paese. E quan-
16
do il simile bevessero fatto di presente, non si sarebbe mancato di generosamente ricompensarli. Ma gi che havevano ricusato le mie gratie, non
pensassero con simili maniere di conseguir alcuna ricognitione.
Tali concetti fattigli esplicar in forma seria nella loro lingua dal quattro
principali capi conte Possidara, cavalier Mitrovich, Simon Bortolazzi e sardar
Smiglianich, ogn' uno per li suoi, profittorono assai appresso Morlacchi suddetti,
tuttocch indocili, conscij per del proprio trascorso, aggiongendoli di mio
ordine, che se continuaranno a ben diportarsi contro nemici e prestaranno esatto
rispetto et obbedienza alla carica et alle mie commissioni, riceveranno anche
tutti gli factori; onde non solo si sono acquistati, ma si mostrorono pentiti ancora
e se ben par che in fine instassero di conseguir li 38 scudi, non ho creduto doverglieli ad ogni modo concedere fin a nuova occasione di vittoriosa conquista.
Per ben diriger e governare questa zente fiera, dedita solo alle rapine et ai
civanzi, si richiederia generoso premio, e rigoroso castigo; l' uno per conciliar l'
affetto, l' altro per imprimer timor e rispetto; ma come il primo non e permesso
dai pesanti aggravij, ai quali nelle presenti congiunture soccombe il pubblico
erario, cosi praticar solamente in secondo produrr l' odio, che pu partorir poi
qualche grande inconveniente e perci col riflesso a tali termini, andar
traccheggiando nel migliore modo mi sia concesso, bench in questa maniera
dubito non poter stabilire il pubblico servitio.
Da Elia Mitrovich fattami gi instanza per la concessione d' ammassar una
compagnia di cavalli per esser da lui governata, fu da me licentiato, poich non
lo conobbi sufficiente a tale carico; et acci non partisse mal sodisfatto, gli diedi
speranze di riconoscerlo, insinuandogli che bisognava farsi strada con la
benemerenza, come haveva fatto il cavalier Stoiam di lui frattello, uno dei
quattro prenominati capi de Morlacchi. Cosi lo vado tuttavia trattenendo con
buone parole, perch' egli il pi ardito, e il pi temerario fra Morlacchi, ma
libralissimo coi medesimi, profondendo prodigamente tutto quello che possede,
e che va acquistando con le rapine, onde tiene considerabile seguito et di quella
conditione d' huomini, che bisogna o levarseli, o tenerli contenti. All' uno per
dei ripieghi non consentendo la piet dell' eccellentissimo senato (e se si dovesse
esercitarlo, bisogneria operare con somma desterit e cautela, poich s' egli
scoprise o pures' immaginasse del dissegno, potrano succedere gravissime
consequenze), e vado adoperando l' altro blandendolo con espressioni cortesi,
che per quant' osservo giovano sin' hora molto, mentre dove per avanti
capitavano giornalmente reclami di svaleggi da lui commessi contro christiani et
anco sudditi della serenit vostra, hora veggo che amorevolmente s' impiega nell'
assistergli e scortar quelli passano dal paese Turchesco.
Ho procurato di penetrar la sua intentione et ho ricavato ancora che per
tenerlo ben inclinato valerebbe assai una corrisponsion di venticinque o trenta
ducati al mese, ma non ho voluto ad ogni modo farli verun assegnamento, ne l' o
praticato con alcun' altro senza il beneplacito et ordine positivo dell' autorit di
vostre eccellenze (giudi-
17
cando che sia meglio ritenersi nel donare, che dopo la rimuneratione stender la
mano a ritrattarla) bench ricevo quotidianamente instanze da benemeriti
segnalatisi nella passata guerra, che implorano modo da viver e da quei, che hora
ritornando in obbligo di guardie e di fationi, supplicano gl' antichi emolumenti
levatili con la beneditione della pace; et altri, che dimandano ricognitione per
ogni cosa che si debba operare; mentre vorrei fosse a tutto provvisto senz'
aggravio della pubblica cassa, per sodisfar al proprio humilissimo zelo, appagar
il genio degl' eccellentissimo senato e suplir al pubblico servitio; ma non veggo
come conciliar si possino in uno tutti questi riguard. E dubito che l' appigliarsi a
restringer le spese, tuttocch necessarie, far perder l' occasioni d' acquisti e di
glorie, che potevano certamente sperarsi; non essendo economia di guerra il non
spender, ma bensi il spender a proposito.
Zara li 10 giugno 1684.
Domenico Mocenigo provveditore generale dell'
armi.
Mlet. dr. arh.
Senato-Dispacci provveditor general in Dalmazia,
Fa 112/521.
12
Zadar, 10 juna 1684.
Vanredni providur Moenigo javlja da je saoptio etvorici morlakih
poglavica da senat ne pristaje na neke od odredaba predloene kapitulacije, ali
da se oni ustruavaju da ih preinae. Ono 1500 mera penice koje je papa
odredio za Morlake bie im od velike pomoi a on e ih razdeliti tedljivo i
prema potrebi, a tako e postupiti i kod podele onih 2000 stara koje je senat
izglasao. Potrebna je hitna pomo jer je sua unitila useve.
Serenissimo prencipe.
(Omissis)
Alli quattro capi de Morlacchi di questo territorio, Possidaria, Mitrovich,
Bortolazzi e Smiglianich ho rappresentata l' intentione dell' eccellenze vostre di
non accordare in testa de figlioli le compagnie de cavalli da essi proposte, ne d'
acconsentire alla contiuatione della paga doppo che fossero sbandate e che meriti
qualche miglioramento la prestanza di ducati mille ricercata. Ma se bene dall'
altro canto gli ho considerato, che la serenit vostra abbondantemente premia chi
presta buon servitio, acci l' incoragissero ad accettar l' occasioni, e cercar gl'
incontri di molto meritare nelle presenti congionture, perch poi senza dubbio la
pubblica maest trovar modo di premiarli; ad ogni modo si mostrano tuttavia
renitenti.
Valeran di notabile sovvegno a questi Morlacchi li mille cinquecento rubij
di formento concessi dalla bont del sommo pontefice e
18
quando giungano saranno distribuiti con quella parca misura, che sia richiesta
dal solo bisogno, conforme prescrive la prudenza dell' eccellenze vostre e niente
meno del praticato per l' addietro andar ritenuto anco della dispensa delle
pubbliche biade, che in altra summa di doimille stara intendo ultimamente
deliberate, rendendosi assai pressante il soccorso per mantenere la suddetta
zente, massime nuovi sudditi; attesa la sterilit della campagna che per le
correnti seccure non pu loro somministrar il vito.
(Omissis)
Zara li 10 giugno 1684.
Domenico Mocenigo provveditor general
dell' armi
Mlet. dr. arh.
Senato-Dispacci provveditor general in Dalmazia
Fa 112/521.
13
Zadar, 14 juna 1684.
Providur Dominiko Moenigo jami neprikosnovenost Plavanjcima, koji
se nude da e prei u mletako podanstvo, ali se boje osvete, to su kod navale
Kotaraca na Plavno pobili nekolicinu.
Noi Domenico Mocenigo per la serenissima repubblica di Venezia
provveditor general in Dalmazia ed Albania.
Facendoci far eshibizione li Morlacchi di Plavno di voler rassegnar suditi
volontarij del prencipe purch sian sicuri che per li passati accidenti e per la
morte d' alcuni di questi territoriali non sia poi contro di loro pretesa vendetta ne
inferitale tra tanto molestia alcuna. Noi abracciando la loro risoluzione li
assicuriamo di poter capitare con le famiglie et haveri a qusta parte con ogni
libert, e che da alcuno non le sar inferito danno o disturbi imaginabili benche
si tratasse de medesimi offesi et acci possano a suo comodo levarsi da sotto il
giogo ottomano le promettemo che dalle partite dei nostri non saranno imaginabilmente molestati sin quando segua formale invasione dei Morlacchi nel
paese turchesco a quel tempo se come s' eshibiscono, voranno incaminarsi a
questa parte haveranno sicuro e libero il passo ma trascurando tal occasione
saranno in avvenire trattati da nemici ne se le osserver promessa alcuna.
Zara 14 giugno 1684.
Zad. st. arh. Spisi Moenigo, knj. jedina strana 120.
19
14
Zadar, 24 juna 1684.
Vanredni providur Domeniko Moenigo tui se senatu na brojnu i
kvalitativnu nedovoljnost plaene vojske u Dalmaciji. Daje po tom jednu vrlo
nepovoljnu ocenu o Morlacima kao ratnom materijalu i o sposobnostima
njihovih poglavica. Zakljuuje da su Morlaci neupotrebljivi za ratne operacije
veeg stila i da se njihovim rukama ne sme da poveri dobro ime mletakog
oruja.
Serenissimo prencipe.
(Omissis)
Tremille soli fanti in carca s' attrovano a quest' hora ripartiti fra le piazze
della provincia, soldati nuovi, senza disciplina, governati da offitiali inesperti,
che mai han veduta la fronte del nemico, in maniera che dubito non alla faccia
del nemico stesso, ma alla voce sola di sentirlo venire restino sorpresi da timor
panico e si pongano in fuga abbandonando il cannon et ogn' altro militare
apprestamento, con preggiuditio considerabilissimo alla riputation dell' armi
della serenit vostra.
Da soli Morlacchi poi non so qual proffitto prometter si possa.
(Omissis)
A tale proposito permetta la benignit infinita dell' eccellenze vostre, ch' io
brevemente descrivi le conditioni de Morlacchi stessi per intiera et necessaria
pubblica notitia.
Questa gente rozza e fiera; incapace di regolar disciplina militare, dedita
solamente all' incursioni et alle rapine; habile non ad altro, che ad assalir le
persone colte fra l' imboscate; sorprender all' improvviso (radunati in molto
numero) qualche terra o luoco aperto per sac- cheggliarlo; et intanto si muovono
quanto sperano sicura la preda; ma se in caso trovano appositione o contrasto,
abbandonano l' impressa e fuggono l' azzardo con precipitoso scampo. Non
vogliono sofferir pi di pochi giorni 1i disaggi della campagna, ne star lontani da
loro tugurij ne dalle loro mandre e quando si vedessero trattener fuori,
abbandonariano indebitamente chi li conduce; ne con loro soli s' mai ottennuto
acquisto di consequenza e se nel generalato glorioso dell' eccellentissimo
Foscolo s' ebbero diversi felici progressi, si riportorono anco dal valore della
soldatesca pagata, che sosteneva somministrava vigor ai Morlacchi, dopo il
qual tempo mancata la militia, altro non successe di bene che semplici scorrerie.
Sono in somma i Morlacchi suddetti avidi et insatiabili di rapine,
incostanti et inquieti; atti al rubar e fuggire, non al combatter ne resistere.
Anco nei capi d' essi non scorgo quell' habilit e suffitienza, che si
convenirla per ben dirigerli e governarli, ne trovo fin qui altri soggetti
intieramente capaci a simile funtione.
Tale la vera qualit di questa zente, ben consciuta dalla sapienza di molti
dell' eccellenze vostre, che han sostenuto con tanta, virt il peso di questo stato.
Et io ho creduto proprio debito di rassignarne la
20
presente humilissima relatione alla sovrana maest della serenit vostra, acci
chiaramente comprenda la pubblica matura prudenza quello sperar si possa e se
convenga fidarsi a Morlacchi soli il decoro la riputatione del pubblico riverito
nome.
(Omissis)
Zara li 24 giugno 1684.
Domenico Mocenigo provveditor general dell'
armi
Mlet. dr. arh.
Senato-Dispacci provveditor general in Dalmazia,
Fa 112/521.
15
Zadar, 26 juna 1684.
Povodom spora koji je radi zemalja nastao meu Morlacima doseljenim u
Karin i Novigraanima, vanredni providur Moenigo upuuje dobrovoljca
plemia Pavla Mikiel da izvri uviaj, saslua razloge jedne i druge stranke i
nastoji zagladiti spor na nain da se i Morlaci zadovolje i Novljani ne ozlovolje.
Stavlja mu u dunost da ovom prilikom pokua da doe do izmira meu
Sinobadima i Vukeviima sa Mitroviima, plemenima budinskih Morlaka, tako
da se porodice, koje su radi te krvarine otuda otselile, opet povrate v Budin.
1684 6 giugno Zara.
All' illustrissimo signor Paolo Michiel.
Sodisfatto a pieno della molta desterit e prudenza con che vostra signoria
illustrissima ha li decorsi giorni composto i dispareri che vertiuano tra li
Morlacchi nuovi di Vrana e li habitanti vecchi di Zara Vecchia et altre ville
litorali sopra quelle adiacenti campagne, dispongo di nuovo per alcune
emergenze insorte tra altri nuovi Morlacchi venuti ultimamente alla pubblica
divotione in Obrovazzo e li habitanti del castello di Novegradi ualermi della
virt sua per ridurre quella gente nella bramata quiete e reciproca buona
corrispondenza. Coll' abbandono che hanno fatto li Turchi del predetto luogo d'
Obrovazzo et cosi anco di Carin, nasce negli huomini medemi di Novegradi gran
desiderio di dilatar all' antiche mete il loro possesso, stanchi della ristretezza e
necessit che sin hora hanno tollerata, dall' altro canto essendo li Morlacchi
capitati su la speranza di poter liberamente occupar quei luochi, ogni atto che
dall' una o dall' altra parte si tenti promoue avversione e disturbo.
Vostra signoria illustrissima si compiaccia portarsi a quella volta
servendosi del seguito di gente che le occoresse e fatti chiamar i capi e di quelli
e di questi, ascolti quanto intenderanno proponer a sostegno delle proprie pretese
e ragioni circa l' uso de boschi, comodo de molini,
21
22
stra; anzi continuano quei di Sebenico e Tra nel pensiero di partirsene. Sopra di
che intendo essersi da essi tenuto congresso e vien detto anche habbino inviata
persona a Cliuno per concertarne con Turchi la maniera, invitandoli ad unirsi et
venirli a dar guida.
Da queste commotioni e dalli rincontri, che tengo da pi parti, ben chiaro
si vede, che Morlacchi stessi nel principio si siano sollevati non per zelo di
religione, ne meno per genio divoto verso alla serenit vostra, ma col dubbio che
la costernation de Turchi per la rotta dell' anno passato dasse eccitamento a'
nostri di svaleggiarli e con la speranza all' incontro di riportar facilmente notabili
vantaggi sopra Turchi, pure scacciandoli dal paese e depredandogli li haveri. Ma
hora che scorgono diverse le cose, che s' attrovano angusti di terreni da pascolar
gl' animali (principal motivo della loro presente alienatione) e che osservano il
stato debole, che non si pu celare perdono la dispositione e voglia dio non s'
uniscano di nuovo con gl' Ottomani e non si provino inimici con assai maggior
pregiudicio di quello poteva supporsi di ritraher da essi profitto.
Non lascio intentata qualunque via per stornarli dal sinistro proponimento,
e tenerli constanti nella fedelt, assicurandoli che non saranno certamente
abbandonati, facendogli somministrar biade e dandogli terreni in generale da
goder, senza pregiuditio delle pubbliche ragioni, conforme mi resta prescritto.
(Omissis)
Zara li 2 luglio 1684.
Domenico Mocenigo provveditor general
estraordinario dell' armi.
Mlet. dr. arh.
Senato-Dispacci provveditor general in Dalmazia,
Fa 112/521.
17
Zadar, 13 jula 1684.
Vanredni providur Moenigo javlja senatu da je reio otii u ibenik da
lino ustanovi otkuda potiu trvenja meu Nakievim Morlacima. Naki nema
velikog autoriteta meu narodom i ostali mu glavari prebacuju da je u Mlecima
radio samo za sebe. Paa je stigao u Livno i pozvao sve age da mu se pridrue sa
to vie vojske. Republiine podanike proglasio je za sultanove dumane i
naredio da se kao takovi progone. Dobio je obavetenje da se u Kninu okuplja
3000 konjanika u nameri da provale u Kotare ili ibenski kraj. Naredio je
Jankoviu i Bortulaiu da hitno okupe teritorijalce i zaposednu prolaze, kao
pojaanje izaslao je svu konjicu i 100 peaka zadarske posade. ekalo se
nekoliko dana na Turke, ali su ovi, obaveteni o mletakim pripremama, odustali
od namere i raspustili skupljeni odred. On je povratio vojsku u Zadar, a Jankovi
i Bortulai sa Morlacima upali su u Krbavu, zapalili dva sela i povratili se sa
neto roblja i zaplenjene stoke.
23
Serenissimo prencipe.
(Omissis)
Ho risolto anch' io di prendre l' imbarco sopra la Chersina fra doi o tre
giorni per condurmi a Sebenico particolarmente, dove s' avvanzano sempre le
confusioni fra i nuovi Morlacchi del Nachich e fra i loro capi e prese sul fatto l'
informationi delle cause da cui procedono i disconzi, veder se con la mia
presenza vi sia mezzo d' acquietarli, procurando destinargli oersona di loro
sodisfatione, che li regga, gi che il stesso Nachich, per quanto comprendo, non
ha grand' autorit appresso quei popoli, anzi piutosto gl' altri capi li sono
contrarij, dolendosi ch' egli sia stato a piedi della serenit vostra a procurar per
lui solo, ad esclusione d' essi.
Intendo che arrivato a Clivuno dal luoco di Scoppia il motivato bassa col
suo numeroso seguilo di cavalli, spedi commissione risoluta a tutti l' aga et altri
comandanti circonvicini, perch immediate andassero seco ad unirsi col maggior
possibile sforzo di zente e fece pubblicamente dichiarire per nemici del gran
signore li sudditi della repubblica, ordinando che dovessero come tali esser
perseguitati e che le prese sopra di questi s' intendessero libere di chi le
riportava.
Mi giunse poi con molti messi e da parti diverse l' avviso che a Knin si
fossero radunati tremille cavalli per passar, a' danni di questo territorio di Zara o
di Sebenico.
Al sentor di tali voci disposi le necessarie cautele a scanso de' sinistri e
fatti chiamar il Gianco et il Bortolazzi capi de' Morlacchi (essendo indisposti gl'
altri doi Possidaria e Smoglianich) li ho incaricati alla sollecita e pi abbondante
raccolta de' territoriali per avvanzarsi a difender i passi e procurar vantaggi sopra
del nemico nel suo incontro, o nella ritirata che per avventura facesse. Et acci
potessero li nostri insister con maggior vigore, risolsi d' inviar la cavalleria tutta
di questo presidio per incoraggirli e sostenerli, aggiuntivi cento fanti oltremarini,
condotti dal maggior Tanussi.
(Omissis)
Transferitisi dunque tutti al luoco del bisogno e fermatisi alcuni giorni ad
attender la venuta de' Turchi, s' e risaputo che penetrata da questi la resistenza
coraggiosa a cui s' erano preparati li nostri, si disciolse l' unione, che pur non
arrivava al segno decantato; onde cessata per hora l' occasione di trattenner pi a
lungo la militia in campagna, la richiamai all citt, e li sudetti capi Gianco e
Bortolazzi con alquanti de suoi Morlacchi s' internorono, nel mentre in
Corbavia, dove abbrucciati doi villaggi, si restituirone anch' essi a questa volta,
con la presa d'alcuni schiavi e diversi animali.
(Omissis)
Zara li 13 luglio 1684.
Domenico Mocenigo provveditor general
estraordinario dell' armi.
Mlet. dr. arh.
Senato-Dispacci provveditor general in Dal
mazia, Fa 112/521.
24
18
Zadar, 4 jula 1684.
Vanredni providur Moenigo javlja senatu da je Morlake poela da
naputa nada da e postii snovane uspehe, dok naprotiv Turci poinju da podiu
glavu. Pokuaj da se sinjska posada domami u zasedu nije uspeo. Novi se
Morlaci jo uvek kolebaju. Jedna grupa od 500 dua, koju je Naki doveo u
trogirsko podruje iekuje zgodu da se povrati u turski kraj.
Serenissimo prencipe.
Nel mancar a Morlacchi la speranza di conseguir i divisati vantaggi sopra
nemici, cessa in loro il coraggio e si rallenta la dispositione; come all' incontro
col benefitio del timpo ricevendo ansa li Turchi, principiano a prender vigore,
guardar il paese e far unioni di zente; onde con tal mutationi par che anche a
vicenda si vadi cangiando l'a aspetto delle felicit, che ogn' uno si prometteva.
(Omissis)
Frequenti sono le scorrerie che fanno i Morlacchi nei paesi ottomni, tutte
per con successi di poco momento, onde m' astengo di portarne all' eccellenze
vostre il tadio del preciso racconto. Ben diro che trasferitisi Morlacchi stessi
verso il luogo di Sign, dove molti se ne posero in agguato, avvanzando una
picciola truppa di loro sotto alla piazza, con pensiero, se uscivano i Turchi, di
ridurli all' imboscata e con tal stratagema assalir poi et occupar la fortezza. Ma
stati sempre racchiusi li nemici dentro alle mura, a fosse per timor o prevedendo
l' insidia, riusci senza frutto il disegno.
Continuano i nuovi Morlacchi nell' incostanza precedentemente rifferita e
si deve molto dubitar della lor fede quando habbino campo di ritornarsene in
paese ottomano, particolarmente cinquecento del territorio di Trau, condotti dal
karambassa Nachich, quali altro non attendono che l' opportunita d' eseguirlo.
(Omissis)
Zara li 4 luglio 1684.
Domenico Mocenigo provveditor general dell'
armi.
Mlet. dr. arh.
Senato-Dispacci provveditor general in Dalmazia,
Fa 112/521.
19
Zadar, 13 jula 1684.
Vanredni providur Domeniko Moenigo svrstava sela zadarske teritorije u
osam grupa i poverava nadzor i upravu svake pojedine grupe etvorici starih
morlakih glavara, Posedarskom, Bortulai-
25
26
Seguono le ville:
Nona Pontadura Verche Zaton Brevilaqua Poglizza e
Possidaria. Simile su fatto a domino Simon Bortolazzi per l' infrascritte ville:
Cremcina Torreta SS. Filippo e Giacomo Zaravecchia e
Pacoschiane.
Altra simile fu fatta al kavalier Stogiam Mitrovich per le infrascrite ville:
I due Obrovazzi Stari Grado Budin e tutte le genti, che sono capitate
ultimamente alla divotione de Morlacchi ivi circonvicini.
Atra simile fu rilasciata al sardar Smoglian Smiglianich per le ville:
Malpaga Carno Zlochuchiane Bibinje, Sancassan e Nadin.
Oltra del tutte simile destina:
Giulo Soppe alla sopraintendenza delle ville Diclo Cosino Peterzane
Bocagnazzo Gruhe e Dracevaz.
Giovan Battista Soppe kavalier per le ville: Vran Tign Giagodna et
altri villaggi vicini de nuovi Morlacchi, con Scardona Ostroviza Bribir et
Coslovo Poglie.
capitano Francesco Ventura per Castel Venier Rasanze Gliuba
Radovin e Polesnich.
governator Zuanne Alberti per Novegradi Charin Badagn Pridraga
Closter.
Zad. st. arh. Spisi Domeniko Moenigo, knjiga
jedina, str. 912.
20
Zadar, 1 jula 1684.
Terminacija kojom vanredni providur D. Moenigo odreuje Iliji
Mitroviu mesenu platu od 15 dukata a to iz priznanja za zasluge oca mu Janka
i brata Stojana kao i za zasluge koje je on sam stekao etujui protiv Turaka,
dovodei nove morlake porodice u podruje republike i time to se pokorio i
podvrgao autoritetu mletakih javnih predstavnika.
Noi Domenico Mocenigo per la serenissima repubblica di Venetia
provveditor general dell' armi in Dalmatia et Albania.
Sono ben degne le memorie delle valorose attioni, contribuite dal sardar
Gianco Mitrovich nel corso della passata guerra, essendosi in varie imprese
cimentato col nemico, con pubblico notabile vantaggio e suo distinto merito.
Dietro a quell' orme honorevoli camminando il kavalier Stogiam suo
figlio, ha dato in pi tempi et molte occasioni piene prove di fedelt non meno
che di coraggio, massime nelle correnti emergenze, nelle quali ha impiegato e
continua tuttavia tributar l' opera sua fruttuosa nel ridur numerose famiglie de
Morlacchi alla pubblica devotione e danneggiar i nemici supplendo con puntuale
attivit e con nostra intiera
27
sodisfatione alle incombenze tutte, che gli spettano come capo de Morlacchi.
Elia pure altro fratello si contribuisce in grado di consideratione per il suo valore
e per il servitio che presta contro Turchi, portandosi frequentemente a loro danni
coadiuvando anche a condur nuove famiglie all' obbedienza della serenissima
repubblica col mezzo delle molte adherenze che tiene, oltre che la moderatione
sua alla quiete, e la rassegnatione verso a nostri comandi e dei pubblici
illustrissimi rappresentanti gli concilia un particolar aggradimento. Per tutti
questi riguardi, rendendosi lo stesso Elia capace e degno di qualche retributione,
che gli dia modo di sostenersi inanimito degl' effetti delle pubbliche gratie, possi
meglio dimostrar la costanza della sua fede e l' ardor del spirito, all' occasioni
tutte di pubblico servitio; ne godendo esso alcuna ricognitione o assignamento,
venendo in risolutione di concedergli, come in virt delle presenti, e coll'
autorit del generalato nostro gli concedemo e decretiamo ducati quindeci al
mese da essergli corrisposti dalla cassa del generalato e ci per atto di
riconoscimento verso le di lui benemerenze, e di quelle de' suoi padri e fratello
suddetti, respettivamente, certi noi, che da questo contrassegno di prediletione di
pubblica generosit in lui ben impiegata, ricver egli maggior stimolo,
avvanzando nella gratia del prencipe serenissimo, al servitio del quale dover
intendersi obbligato secondo all' occorrenze, con speranza ferma di ricever altre
ricompense maggiori a misura del nuovo merito, che s andasse acquistando.
Zara li 15 luglio 1684.
Priloeno Moenigovoj depei od 19 jula 1684.
21
Zadar, 19 jula 1684.
Vanredni providur Moenigo javlja senatu da je Ilija Mitrovi hteo da
putuje u Mletke i izie pred senat, ali ga je on od toga odvratio bojei se da bi,
hrabar i drzak kakav je, mogao da istakne pred senatom nepriline zahteve. On
mu je terminacijom, koju prilae, odredio platu od 15 dukata na mesec, mada je
bio ovlaten od senata da mu odredi 25 dukata.
Serenissimo prencipe.
(Omissis)
Era risolto anche Elia Mitrovich, huomo valoroso, ma temerario, come
riverentamente partecipai nel no 17, di venirsene a cotesta volta per implorar
assignamento ed a lui pure ho divertito il viaggio, che poteva condurlo ad
eccedenti domande, destinando gli ducati quindeci al
28
mese coll' inserta terminatione, invece dei venticinque, che tenevo facolt di
concedergli, giusta le ducali 21 caduto.
(Omissis)
Zara li 19 luglio 1684.
Domenico Mocenigo provveditor general dell'
armi.
Mlet. dr. arh.
Senato-Dispacci provveditor general estraordinario
dell' armi in Dalmazia F. 112/521.
22
Tuba koju su prikazali dudu knez Frano Posedarski, guvernadur imun
Bortulai, kavalir Stojan Jankovi i serdar Smoljan Smiljani, radi nepravde
koju im je naneo vanredni providur Moenigo, time to je nad krajevima koje su
oni osvojili od Turaka i nad narodom, koji su oni priveli u republiino podanstvo
postavio poglavare, koji jo nisu pogledali neprijatelju u lice niti do tada imali
ikakve veze sa narodom. Energinim tonom trae da im se uini pravda i ukine
to imenovanje, a ako se tom zahtevu ne udovolji, oni e se pokoriti odluci, ali
trae da se tada poalju da ratuju u Levant jer u Dalmaciji ne bi vie mogli da
korisno poslue dravi.
Serenissimo principe.
A piedi di quest' augusta maest che il fonte delle gracie e sicuro
rifuggio ad ogni giusto ricorso, profondamente humiliati noi conte colonello
Possedaria, governator Bortolazzi, kavalier Gianco Stojan Mitrovich e serdar
Smiglianich capi di Morlacchi del territorio di Zara e sudditi humilissimi di
vostra serenit portiamo sotto li vostri giustrissimi riflessi li nostri gravami con
quella libert che permessa alli fortunati sudditi di questa serenissima
repubblica.
Ha la serenit vostra con sue ducali e noi ripartito il governo di questo
territorio e genti del medesimo e con generosa ricompensa d' honori e stipendij
premiati in noi li servizij della guerra passata e pace ultimamente spirata.
Nell' ultima sollevacione di Morlacchi sudditi ottomani sotto l' auspicij
gloriosi dell' eccellentissimo senato senza alcuna scorta di stipendiata militia, ma
con li soli Morlacchi habbiamo cooperato pubblici vantaggi dillatando in largo
giro li ristretti confini di vostra serenit con l' occupatione di folte terre et castelli
e con l' trahere a quelli quantit di famiglie e popoli gi sudditi turcheschi e che
hora contentissimi respirano sotto la protetione del vostro giustissimo impero.
All' eccellentissimo provveditor general estraordinario ne' principij del suo
governo habbiamo humiliati li nostri ossequi e dalla prudenza e valore di quell'
eccellentissimo senatore espediti contro il nemico noi quattro sopradetti con li
soli Morlacchi a noi subordinati, habbiamo tagliati a
29
pezzi da cento Turchi usciti dalla fortezza di Knin, oltre la preda d'alcuni schiavi
e nella seconda espeditione che fu anco l' ultima di sua eccellenza, portatisi noi
sudditi a fronte d' essa piazza, ne mai sortendo il nimico oltrepassando quella pi
giornate s' hahbiamo avanzato bench senza incontro di Turchi homai per l'
universali sciagure impauriti e ritirati rilevando nella prima fatione il kavalier
Gianco pericolosa ferita nel braccio e restando vostra serenit mediante le nostre
fedeli applicationi senza mai impegnare le pubbliche armi al quieto possesso di
pi popoli e castelli, qualli tutti, eccettuato ancora Knin che resiste, riconoscono
il vostro glorioso dominio.
Da quali dimostrationi di fede e devotione verso la serenit vostra
speravano il vostro aggradimento e qualche segno della pubblica sperimentata
generosit. Con improvvisa terminatione di sua eccellenza ci vediamo privi del
governo d' alcuni castelli da noi sin hora governati e reputati da noi molto per
essere posti avanzati d' honore, contro li quali potressimo havere campo
dimostrarvi ancora altri contrassegni della nostra fedelt, e medemamente ci
viene levata la diretione di quelli popoli con le nostre applicatione e dispendij
condotti al vassallaggio di vostra serenit, restando in tali cariche subrogati novi
soggetti che in questa nova guerra mai hanno veduto la faccia del nimico, ne
havendo minima ingerenza nelle corse emergenze a pubblico vantaggio, come
pure mai sono stati a parte con noi nel governo di questo contado, e questi al
presente colgono li frutti delle nostre fatiche, sudori e pericoli. Ben possono
anco questi novi capi avvantaggiar se stessi senza pregiudicarci nelle cariche e
nell' honore. Sono ancora vasti li paesi soggetti al Turco e sono infiniti li popoli
christiani che sospirano sottraersi dalla loro tirannide; a nostra imitatione
provino questi novi soggetti occupare terre nemiche e tirare alla veneta
devotione altre famiglie e popoli, e sopra questi giustamente esercitare il
governo, avvantaggiar li proprij interessi e del prencipe serenissimo senza nostro
discapito e senza rapirci li premij delle nostre applicationi e pericoli. Devi (ata ?)
la pubblica mano en hesausti sono gl' errori delle gracie; questi possono
consolare molti senza scontento di veruno.1
Prencipe serenissimo, habbiamo ricorso altre volte con nostra consolatione
al supremo vostro tribunale per atti di gratia. Questa volta imploriamo una
rigorosa giustitia; esaminate le nostre passate operationi e ritrovando in noi
demeriti confermate pure la nostra degradatione e dichiarateci indegni della
vostra gracia.
Ma se da tante ducali e pubbliche terminationi e attestati risultano le
confessioni del nostro zelante e fedele servicio, prencipe serenissimo nelle vostre
mani raccomandiamo la nostra riputatione, diminuita negl' occhi del mondo, che
forse sin hora ci giudica indegni del governo delle levate cariche.
Ma quando anco diversamente paresse risolvere alla pubblica maturit delle
nostre presenti supplicationi; noi sudditi obbedientissimi si prostriamo a vostri
voleri e n l' esecutione prontissima veneremo li vostri sopracitati decreti.
30
31
stessi per ridurli in placida calma tra d' essi, com della premura a voi ben
nota.
Ricerca l' ineteresse della patria, che questa natione benemerita per li
servitij prestati ne' tempi passati, considerata nelle presenti congionture come
nervo principale della provincia, da riguardarsi con molta gelosia, e dalla quale
ridotta con la desterit e cortesia in buona disciplina possono sperarsi vantaggi
maggiori, venghi coltivata con rimostranze di stima e di prediletione, che
rimanghino ad essa rimossi li motivi d' amarezze, che possono alterar li lor animi
e la divotione palesata in ogni tempo verso la signoria nostra e che con
testimonij d' affetto e distintione sij pure considerato il merito de capi d' essa
guadagnatosi con lunghi servitij, con l' acquisti ultimamente fatti e con la
ridutione di molte famiglie alla nostra divotione.
Onde voi da tali sentimenti del senato impresso e della premura insieme di
mantener contenta questa forte e vigorosa natione, siamo certi che vi dirigerete
verso d' essa tutta e delli loro capi ancora con maturit e con quelle maniere
soavi, che ricerca la congiontura, documenta il vostro servitio e che vaglino a
conciliarvi l' universal applauso. Questo potr con facilit esservi contribuito
dall' espressioni cortesi che praticherete verso d' essi, da qualch' atto di
gratitudine verso il suo buon cuore; facilitatovi gi dalla pontuale abbondante
dispensa fatta dalle biave trasmessevi e da quella che con aggiustata misura
farete pure continuar in avvenire del formento dalla piet del pontefice mandato;
nel qual proposito per vostro lume attenderemo la nota della dispensa delle biave
sin' hora fatta, da chi distribuite, in qual quantit, e con li riparti distintamente a
territorio per territorio.
Ci perviene a notitia riuscir di mala sodisfatione a quattro capi de'
Morlacchi, che prima soli esistevano la nova aggionta dei altri quattro Alberti,
Soppe, Ventura e Soppe Fortezza da voi stabilit con particular mansione, come
supposta pregiuditiale al loro decoro, al merito acquistatosi et a sudori
contribuiti nel render occupato tanto giro di paese, far la vostra prudenza che
resti tolta di mezzo la terminatione sudetta, cosi che da voi stesso consolati li
suddetti capi de Morlacchi e con il conservar loro il godimento della diretione de
popoli di Vrana e dei altri dalla loro condotta portati alla nostra divotione,
rimanghino sempre pi animati a continuar con fede il loro impiego a pr della
repubblica, a gloria delle nostre armi et a conservar costante il corpo de
Morlacchi stessi verso di noi.
Con queste maniere coltivato il loro genio, uniti alle militie, che si trovano
nella provincia gia in essere et a quelle ch' alla giornata vanno filando,
ammaestrate dai continui esercitij, aspirar potranno li vostri coraggiosi pensieri a
quei vantaggi, che v' additassero le congionture e che vengono dal senato
sommamente desiderati.
(Omissis).
+ 181 de parte
1 de non
18 non sinceri
Lecta serenissima signoria
Pietr' Ant. o gratarol segretario.
32
24
Split, 8 avgusta 1684.
Vanredni providur Domeniko Moenigo javlja senatu da je u izvrenju
zapovedi sadrane u dukalu od 28 jula smesta ukinuo izbor etvorice novih
glavara. Opravdava postavljanje glavara svojim nastojanjem da zavede to bolji
red meu Morlacima, koji nisu nerado primili tu meru. Naredie zadarskom
kapetanu da novoizabranim glavarima zabrani vrenje slube, a stare e na svom
povratku u Zadar, primiti onom istom ljubaznou i potovanjem, koje im je i do
sada ukazivao. Oni sami mogu da posvedoe da do sada ni jedan Morlak koji je
preda nj iziao, nije od njega otiao nezadovoljan.
Serenissimo prencipe.
Nel punto ch' ero per ispedir il dispaccio mi capitano le ducali riverite di
vostra serenit in data 28 del caduto, alle quali humiliandomi con tutto l'
ossequio, ho abolita immediate la elettone dei quattro capi aggionti ai primi, che
assistevano alla cura dei Morlacchi di Zara, da me fatta a solo motivo di
pubblico importantissimo interessa, vedendo in tal modo ridur con maggior
facilit li Morlacchi stessi a buon governo e renderli dipendenti da questa carica,
considerato massime, che detta eletione non era per dispiaccere in minimo punto
all' universale di essi popoli, come dimostra l' esperienza particolarmente nell'
intrapresa, che scrissi, fatta dal cavalier Soppe Fortezza uno dei nuovi, nella
quale fu seguitato prontamente e senza immaginabile renitenza da tutti quelli
erano subordinati al suo governo.
Impartisco l' ordine in conformit anche all' illustrissimo signor capitanio,
accio facci intender ad essi capi nuovi, che non debbano pi ingerirsene, ma
lascino la direttione in quattro soli, che per avanti ne tenivano il carico; e questi
al mio ritorno col saranno accolti con le medesime dimostrationi d' affetto e di
stima, che ho usata sempre verso di loro, conforme estimai di publico servitio, et
hora tanto pi lo praticare, queanto che ne ricevo particolar comando; potendo
attestar appresso con pura devotione che nessun Morlacco mai, non solo di Zara,
ma neanco d' altri luochi, dove mi son conferito nella presente visita, sia da me
partito mal sodisfatto.
(Omissis).
Spalato li 8 agosto 1684.
Domenico Mocenigo provveditore general
estraordinario dell' armi
Mlet. dr. arh.
Senato-Dispacci provveditor generar in Dalmazia,
Fa 112/521.
33
25
Zadar, 14 avgusta 1684.
Vanredni providur Moenigo javlja senatu da je pozvao k sebi etvoricu
morlakih glavara i saoptio im koliko se uvaavaju njihove linosti i njihova
prava nad Morlacima, te ih je pozvao da se sa odabranom treinom kotarskih
Morlaka pridrue akciji, koju je zasnovao. I ibenski konte skupio je u istu svrhu
300 tovarnih konja i 500 ibenskih Morlaka. Prilae molbu podnesenu od
Primoraca u kojoj trae da im se za upravnike ne postavljaju zadarski plemii,
ve linosti iz njihova reda.
Serenissimo prencipe.
(Omissis)
Ho fatti chiamar a me li quattro capi de Morlacchi del territorio conte
Francesco Possidaria, cavalier Stoian Mitrovich, Simon Bortolazzi e sadrar
Smoglian Smiglianich, ai quali, rappresentata in soave maniera la stima che si fa
delle loro persone e la confidenza che si tiene del loro impiego nel governo de'
Morlacchi stessi, gli' rinovai l' attestati della mia piena dispositione; et
aggiongendoli, che son sicuro voranno accrescersi il buon concetto et avvanzarsi
maggiormente nel merito col mezzo di buon e fedele servitio, li eccitai a
sciegliere la terza e pi fiorita parte de Morlacchi di questa giurisditione da
condur meco in campagna, il che pure confido veder quanto prima eseguito,
com' hanno promesso.
Tengo aviso dall' illustrissimo signor Battista Contarini conte di Sebenico
della provisione da lui fatta di trecento cavalli da somma e dell' union di
cinquecento Morlacchi per quello spetta ad esso territorio, giust' alle prescritioni
rilasciategli nel mio breve soggiorno col, quali tutti saranno pronti ad ogni mio
cenno; dovendomi con ragione lodar molto il medesimo rappresentante
accudisce a qualunque interesse, con pubblico notabile proffitto.
(Omissis).
Unisco parimente suplicatione prodottami da Morlacchi di Zara Vecchia e
delle ville adiacenti littorali, che implorano di non esser governati da Zaratini,
ma da persone della propria loro sfera.
(Omissis).
Zara li 14 agosto 1684.
Domenico Mocenigo provveditor general
estraordinario dell' armi
Mlet. dr. arh.
Senato - Dispacci provveditor general in
Dalmazia Fa 112/521.
34
26
bez datuma.
Molba upuena providuru Moenigu u ime biogradskog primorja u kojoj
navode da je u prva vremena uprava primorja bila poveravana licu iz onoga
kraja, a da se zadnjih godina prolog rata zaveo obiaj da se ta uprava poverava
zadarskoj gospodi. Istiui nezgodne strane uprave lica koje ne boravi stalno
meu njima i mole da se tom zlu doskoi poverivi upravu linosti uzetoj iz
njihove sredine.
Illustrissimo et eccellentissimo signor provveditor generale.
Ne' tempi passati il comando e governo delle ville litorali di questo
territorio di Zara fu appresso soggetto delle ville medesime e che continuamente
habitava in una d' esse. La sua assidua assistenza impediva molti disordini,
cohabitando haveva tutte le necessarie notitie e partecipe delle comuni premure,
accudiva con il dovuto calore ai bisogni di quei popoli et adempiva con intiera
pontualit al pubblico servitio. S' introdotto negl' anni ultimi della guerra
passata di scielgere signori della citt et surrogandosi soggetti della stessa
conditione, il governo di dette ville ha continuato sin hora ne medesimi. Il
talento de' medesimi stato sempre sufficiente e sarebbe temerit il riprendere in
minima parte l' elettioni che ne sono state in varij tempi fatte. Tuttavia habitando
qusti per il pi fuori di dette ville e nelle loro case in citt, molte volte sono
successi considerabili disordini et il pubblico et il privato han risentito notabil
pregiudicij, ne hanno potuto divertirli, o perch non hanno penetrato il male, o
non stato proto il rimedio. Ora che a questi confini maggiormente ogni giorno
s' accende la querra e nascono di momento in momento occasioni d' essere
comandati, e ponno nascere emergenti per ogni riguardo importanti, noi capi et
huomini delle ville predette rappresentiamo humilmente a vostra eccellenza il
disordine sin hora corso et se cosi pare all' infallibile sua prudenza ne
imploriamo il proprio compenso. Ardimo d' aricordarlo et , che la detta
incombenza e governo sij ingionto a soggetto del nostro corpo, che sar e amato
e servito, quale hbbi a soggiornare fra noi et applicere indefessamente alle
premure del pubblico servatio; pronti per sepre ad humiliare alla publica
volont quale sara prontamente insino all' effusione del sanque da noi riverita et
esequita. Gratie.
Priloeno Moenigovoj depei od 14 avg.
1684.
Mlet. dr. arh.
Senato - Dispacci provveditor general in
Dalmazia Fa 112/521.
35
27
Grahovo, 26 avgusta 1684.
imun Bortulai izvetava vanrednog providura Moeniga o pohodu
Morlaka na Glamo, sukobu i porazu bosanskog i hercegovakog pae na
Grahovu kao i o nameri da blokiraju Knin. U bici na Grahovu ranjen je u ruku
serdar Smiljani, od Morlaka nije poginuo niko, dok su Turci ostavili 150
mrtvih, a misli se da je i jedan od paa dopao rana.
Copia di lettera scritta all' illustrissimo et eccellentissimo signor
Domenico Mocenigo provveditor general estraordinario dell' armi in Dalmatia et
Albania dal signor Simon Bortolazzi, uno de' capi Morlacchi.
Do parte all' eccellenza vostra della vittoria da noi ottenuta sotto li gloriosi
auspicij di vostra eccellenza contro li nostri nemici. Partiti che fossimo da Zara,
passato il fiume Chercha, traversando montagne altissime, rissolvessimo di
andar a depredare la campagna di Glamoz, abbench con qualche sospetto per l'
avviso, che havessimo delli due passa, che s' attrovavano a Kliuno. Gionti
finalmente il quarto giorni a Glamoz, ritrovassimo che li Turchi erano avvisati,
perci havevano retirato le famiglie, et li pi pretiosi mobili nella fortezza. Ma
noi assalita riseolutamente la citt, abbench da Turchi coraggiosamente difesa,
rest tutta incendiata, eccettuata la sola fortezza; di pi abbrugiassimo una
palanca fortissima sopra un passo, da Turchi novamente construtta con dieci
villaggi grandi, come anco li palaggi del alai begh Filipovich, eccettuato il suo
castello. Restorono morti da cinquanta Turchi, tra quali il primo cadi et alquanti
aga. Di la partiti con grosso bottino di animali, ci convenne passare la montagna
di Sicevo, dalla quale s' entra nella campagna di Grahovo, dove li due bassa di
Kliuno avvisati dalli Turchi di Glamoz ci attesero con tutte le loro forze; ma noi,
fatti andare innanzi li animali per trattenire li Turchi sino che noi discendessimo
dalla montagna, furono tosto dalli detti presi; ma gionti che fossimo noi nella
campagna, disposti li pedoni, nella costa del monte et unita la nostra cavalleria
abbench stanca, investissimo le truppe delli bassa, quali doppo fatta poca
resistenza, si diedero a precipitosa fuga; ma da noi di tutta carriera inseguiti per
il corso di dieci boni miglia, restorono morti tutti li loro seimeni con trenta ag
della loro corte, tra quali due principali Bugliuch bass, con molto numero d'
interior canaglia al numero di cento cinquanta in circa e si stimo anco esser
ferito uno delli due bass. Tutta questa battaglia segui senza morte d' alcuno de'
nostri, bensi alcuni feriti, tra quali signor Smiglianich, ma lievemente in una
mano. Hora risolvessimo tutti di andar a bloccare Knin, ove staremo attendendo
li riveriti commandi di vostra eccellenza, pronti tutti di sacrificare le vite alle sue
glorie. Siamo ben provvisti di carnaggi per molti giorni, ma scarsi di pane et
monitione. Supplico vostra eccellenza di condonar la scarsezza della carta et per
fine con gli altri signori capi le baciamo humilmente la porpora.
36
37
38
39
31
Zadar, 5 septembra 1684.
Providur D. Moenigo nareuje mletakim podanicima koji su oteli razne
komade odee Mihailu Radmiloviu kada je iz egara uskakao u mletaki kraj,
da mu otetu robu povrate.
Noi etc.
Comettemo alli infrascritti villici del territorio che veduto il presente
debbano restituir a Mihailo Radmilovich Morlacco recentemente capitato alla
diuotione da Zegar le robbe con violenza levateli in tempo che sotto la pubblica
fede si disponeva al passaggio in questo territorio con altri del suo comune, e
cosi eseguiranno in pena ad arbitrio. In quorum fidem.
Marco Mattach una gecerma di scarlattin pauonazza, habita a Rasanze.
Ivanne Berchliazza e Giacomo Bistrich dal Radovin 4 gecerme, una di
cremesin, una verde, due di menevis, una de quali in pezza, e 2 para di tocche d'
argento, un paro di valuta di reali 5 l' altro di reali 10; et una dolama verde di
panno.
Mattio Bogliach da castel Venier una dolama paonazza di menevis et una
di scarlattin.
Zad. st. arh. spisi D. Moenigo, knj. I, str.
182.
32
Zadar, 9 septembra 1684.
Vanredni providur Moenigo javlja senatu da su se Morlaci posle sukoba
u glamokom polju i na Grahovu, pobedonosno povratili svojim kuama.
Jankoviu, Smiljaniu i Bortulaiu koji su predvodili Morlake na ovom pohodu
iskazao je blagonaklonost, potovanje i pohvalu dostojnu njihovih zasluga a da
bi im dao potstreka da se i unapred zalau u korist opte stvari odredio je
svakome nagradu od 10 dukata na mesec durante belo", na osnovu terminacije,
koju podnosi u prilogu.
Serenissimo prencipe.
Dopo le accennate fationi seguite col nemico nelle campagne di Glamoz e
di Grahovo, ritornati vittoriosi li Morlacchi alle proprie case, per la strada di
Knin (dove in passando furono scaricati contro d' essi tre colpi di cannone della
fortezza) si condussero alla presenza mia i capi di questi territoriali, cavalier
Mitrovich, sardar Smiglianich e Simon Bortolazzi, che li havevan guidati, non
essendovi potuto intervenire l' altro loro collega conte Possidaria per causa di
sue particolari oc-
40
41
per far la massa e prefigger il fine per dove habbino a vogliersi i passi, acci che
da un moto ben ordinato e stabilito sopra sodi fondamenti, sperar si possa di
conseguir pi agevolmente quei vantaggi sopra del nemico, a gloria della
serenissima repubblica e beneficio della christianit, che sono attesi dall'
universale e bramati grandamente dall' eccellentissimo senato.
Perci l' illustrissimo et eccellentissimo signor Domenico Mocenigo
provveditor general estraordinario dell' armi in queste provincie, ha convocati a
consulta gl' illustrissimi signori Angelo Emo conte et Andrea Michiel capitano
di questa citt et il signor cavalier Bartolomeo Varisano Grimaldi governator
general dell' armi, chiamati anco li signori conte cavalier Zuanne Rados e
Marchese Nicolo del Borro sergenti maggiori di battaglia; fatti intervenir pure li
signori conte Francesco Possidaria, cavalier Stoiam Mitrovich, Simon Bortolazzi
e sardar Smiglian Smiglianich, capi de Morlacchi di questo territorio, come
pratici del paese, perche (potendosi attaccar el nemico da pi parti, cio nella
Licca, a Knin, a Sign, in Herzegovina et a Narenta) sia proposto e considerato
dove maggiori e pi facili siano creduti li progressi, col riguardo massime al
comodo che vi fosse di foraggi e d' acqua e dove in conseguenza l' habbi a
stabilir piazza d' armi per radunar tutte le genti et altro che occorre e far di la
sfilar al campo di tempo in tempo le necessarie provvisioni, perch poi sia
maturato e risolto dalla prudenza della consulta quanto venisse giudicato pi
conferente.
Havendo il signor Simon Bortolazzi, come pi giovane detto primo la sua
opinione, con la permissione di sua eccellenza consider di passarsi all' impresa
di Knin e di far piazza d' armi a Scardona.
Il signor cavalier Stojam Mitrovich approv l' opinione del signor
Bortolazzi, quando cosi fosse creduto; ma per per maggior facilit dell' imprese
e per condur anche meno bagaglio crederia bene passar si dovesse in Licca,
provincia pi vicina, dove anche le piazze sono pi deboli e con doi pezzi soli d'
artigleria picciola si pu batterle.
Il signor conte Possidaria crederia bene d' andarsi a Knin, perch di la si
pu passar con facilita in Licca con doi soli pezzi di cannon picciolo.
Il signor marchese dal Borro stima la piazza di Knin assai im portante e
per prima impresa non crede bene tentarla.
Il signor conte cavalier Zuanne Rados crede bene andar a Knin per
assicurar li confini e passar a Sign et a Clivuno.
I1 signor govvernator general Grimaldi crederia bene passar a Sign, per di
la poi inoltrarsi da quella parte a Clivuno et altrove, mentre Knin quando fusse
preso, essendo luntano, ricercaria zente assai in campagna per mantenerlo.
L' illustrissimo signor Andrea Michiel capitano crederia di passarsi a
Knin, mentre cadendo quella piazza, come pi importante, sariano facili altre
imprese.
L' illustrissimo signor Angelo Emo conte crederia bene passar dalla parte
di Spalato, dove sono pi facili gl' acquisti, dopo li quali si saria in stato di andar
anche all' impresa di Knin.
42
43
44
45
Smisao nejasan.
46
et egli non volle assentire, dicendo che non teniva guerra contro l' Ottomano; che
perci risolvessimo tutti d' andar sotto l' imperatore, venne un religioso, ch' fra
Gregorio Sutich, quale ci trattenne e disse che non dovessimo passar altrove, ma
d' occupar Vrana et ivi fermarsi, dandoci la fede che dal prencipe non saressmo
stati abbandonati; et cosi anco facessimo, tolessimo Vrana et principiassimo la
guerra col Turco; ritornassimo poi avanti l' eccellentissimo generale a ricercar si
contentasse far capitar da noi li nostri sardari Smiglianich e Giancovich, quali
captorno una sol volta; dopo di che ci fu mandato il signor Bortolazzi, quale,
quando venne da noi, non volse chiamar appresso di se detti capi, ne conferir
con essi, come si conveniva verso i sardari; indi diede principio ad operare certe
altre cose improprie, perci supplichiamo l' eccellenza vostra a non nviarci pi
detto signore, a fine non segua qualche inconveniente e noi eseguiremo tutto ci
che il serenissimo nostro principe c' imponer, gi che da gran tempo habbiamo
desiderato capitar alla pubblica devotione, non havendoci condotto alcuno al
vostro servitio, ma da se soli siamo venuti per la christiana fede et per i mali
trattamenti de Turchi.
(Omissis)
Baciamo la mano a vostra eccelenza. Scrivessimo noi tutti capi di Vrana.
Io Francesco Mircetich harambassa.
Io Illia conte
Io Bili Vuch
Io Gregorio Lepur
Io harambassa Mattio Baicich
Io harambassa Parissich
Io Radivoi Naerlovich conte.
Priloeno Moenigovoj depei od 16 septembra
1684.
37
Zadar, prvog oktobra 1684.
Vanredni providur Moenigo javlja senatu da e sutra otpoeti operacije
pokretom konjice prema Skradinu, za kojom e se krenuti izabrani kotarski
Morlaci, komora, saperi i stotina ljudi skupljenih na ostrvu Pagu.
Serenissimo prencipe.
(Omissis)
Marchier dimani la cavalleria verso Scardona e sar seguitata
successivamente dai Morlacchi scielti da questo territorio, dagl' animali da
somma e dai guastadori; oltre cent' huomini radunati dall' isola di Pago, per
valermene d' essi come soldati et ad altre occorrenze di bisogno.
47
(Omissis)
Zara primo ottobre 1684.
Domenico Mocenigo provveditor general dell'
armi, estraordinario
Mlet. dr. arh.
Senato-Dispacci provveditor general in Dalmazia
Fa 112/521.
38
ibenik, 5 oktobra 1684.
Vanredni providur Moenigo javlja senatu da je u ratnom savetu
odranom pre polaska iz Zadra sa princom od Parme i komandantom plaene
vojske Grimaldijem reeno da se pokua osvojiti Snnj. On je stoga uputio
konjicu i Morlake u Skradin, a sam doao u ibenik da otuda da uputstva za
koncentraciju vojske koja ima da se izvri u Solinu.
Serenissimo prencipe.
Unita da me, prima della partenza da Zara, la consulta deliberativa del
signor prencipe di Parma e col signor governator general Grimaldi, conforme
humilmente accennai che doveva effettuarsi, s' col previo rifflesso ai punti tutti
necessarij, stabilito di passar all' impresa di Sign, per di la proseguir poi a
Clivuno et altrove (quando il favore della divina assistenza cosi permetesse)
giusta il contenuto nel decreto che unito rassegno ai sublimi rifflessi della
pubblica maest.
Preso perci l' imbarco nel divisato giorno di 3 corrente, mentre havevo
incaminata anche la cavalleria e dato l' ordine ai capi de Morlacchi, perch cogl'
huomini scielti del loro seguito, con li guastadori e con gl' animali da somma, si
transferissero a Scardona e mi son condotto a questa parte per dar le
commissioni opportune, a fin che lunedi prossimo o martedi, alla pi lunga s'
attrovlno unite le zenti, et altro tutto resta a Salona, dov' e destinata la massa, per
intraprender di la immediate la marchia in campagna verso Sign antedetto.
(Omissis)
Sebenico li 5 ottobre 1684.
Domenico Mocenigo provveditor general
estraordinario dell' armi.
Mlet. dr. arh.
Senato-Dispacci provveditor general in Dalmazia,
Fa 112/521.
39
ibenik, 8 oktobra 1684.
Vanredni providur Moenigo javlja senatu da su ba u asu kad je vojska,
skupljena u Skradinu, trebalo da krene za Solin i on hteo
48
49
Hieri circa le hore 23 mi sono partito da Sign, dove fui per l' interessi del
mio riscatto, et havendo procurato come buon suddito, com' ho fatto altre volte
ricavar il stato del pressidio di quella citta et delli altri dissegni, che Turchi
tenessero contro le parti del prencipe, ho scoperto non vi essere in Sign pi di
sessanta in 70 seymeni, che sono huomini di rinforzo, oltre li habitanti del luoco,
che possono esser duecento in circa atti all' arme. Sono essi in molta
costernatione per haver sentito, che il Gianco capo de Morlacchi, sia sortito in
campagna, temendo che possi venir a danni loro, benche non habbiano alcuna
certezza del suo dissegno. Ho poi sentito, che a Kliuno si vada unendo qualche
numero de Turchi per passare verso Duare, loco acquistato dall' armi del
prencipe serenissimo, con pensiero di tentarne la ricupera. Quest' e quanto ho
potuto intendere e sapere in questo viaggio.
Interrogato se sappia il numero delli Turchi, che a Kliuno si va
unendo, come dice, e chi ne sia il capo, Rispose: del numero
non le so dir cosa alcuna; ma il capo dicono essere un tal Imbraim passa e
Armus passa che si sono trattenuti in quelle parti tutta la campagna corrente.
Quibus habitis etc.
Mlet. dr. arh.
Senato dispacci provv. gen. in Dalmazia
Piero Valier, Fa 113/522.
41
Zadar, 30 oktobra 1684.
Dalmatinski providur Alvise Paskvaligo javlja senatu da je po dogovoru sa
Stojanom Jankoviem podelio morlakim porodicama doseljenim u ibuljinu1
dvadeset stara kukuruza i deset penice. U asu kad je hteo da zapeati depeu,
stie Jankovi na povratku sa pohoda na Sinj. On ga je dao zapisniki sasluati o
dogaaju te prilae zapisnik presluavanja.
Serenissimo prencipe
(Omissis)
Sopra l' instanze fattemi dalli capi di pi famiglie Morlacche ultimamente
capitate alla divotione ricovrata nella Villa di Symbulyin sotto questo territorio
mi e parso necessari di sovvenirli col concerto del kavalier Gianco di stara venti
formenton e dieci di formento col riguardo al numero delle persone che rileva
131 cosi che partirono molto consolati Gratie etc.
Zara 30 ottobre 1684.
Poscritta
50
Capita Gianco uno dei quatro capi de Morlacchi di questo territorio nel
punto che stavo per sigillar la presente dal quale fu preso l' annesso constituto,
che humilio alla serenit vostra per il successo ultimamente conseguito sotto
sign.
Alvise Pasqualigo provvevditor general
Mlet. dr. arh.
Dispacci provveditor general in Dalmatia,
Fa 520.
42
Zadar, 30 oktobra 1684.
Stojan Jankovi, zapisniki presluan, iskazuje da su sva etvorica
morlakih glavara izila pred vanrednog providura Valiera, kad je ovaj prolih
sedmica stigao u Zadar, da mu uini podvorenje i da mu izjave opte aljenje to
je bio osujeen pothvat, koji je vanredni providur Moenigo bio zasnovao i
pripremio. Valier im je odgovorio da se treba pokoriti viem nareenju, ali da
stoga ne klonu duhom, jer je on spreman da ih pomogne u njihovom nastojanju
da korisno poslue Dudu. Skupljeni na dogovor etvorica glavara reie da
pokuaju osvojiti Sinj, da bi tako skinuli sa Morlaka nabaenu im ljagu, da su
sposobni samo za pljaku i grabe. Opisuje potom potanko navalu na Sinj
izvrenu pod upravom mletakog vlastelina Alviza Marela i neuspeh tog
podviga.
Addi 30 ottobre 1684 Zara.
Il kavalier Stogian Giancovich ritornato dal campo, constituito per ordine
dell' eccellentissimo signor general Pasqualigo et addimanrato del successo di
Sign. Espose:
Capitato le settimane passate in questa citt l' eccellentissimo signor
provveditor general estraordinario Valier andai io con gl' altri capi de Morlacchi
Smiglianich, Possidaria e Bortolazzi, per rasegnarsi alla sua obbedienza, et
espressali tra le altre cose la displicenza universale di tutti, perch si fossero
divertite l' intraprese, che haveva disposte l' eccellentissimo signor general
Mocenigo e sbandatosi un corpo di valida armata, con cui si sperava di far
qualche considerabil progresso, ci rispose che bisognava acquietarsi alla
pubblica commissione le quale ad altra parte risolveva diriger l' impresa e che
non di meno non occorreva, si smarissimo, mentre egli aggradendo il nostro
desiderio di ben servire e far honore al prencipe, ci haverebbe di tutte le cose
necessarie volontieri assistito e scortato vedessimo per quello si poteva fare e lo
proponessimo a tempo; cosi licientiati da sua eccellenza noi insieme tratassimo e
considerassimo, che correndo concetto sopra i Morlacchi di non esser atti, che di
andar a rubar nel paese turchesco con superchieria e correndo buona opportunit,
per non esserci al confine molti Turchi, di cogliere qualche vantaggio sopra
alcuno de loro
51
luochi piu considerati per acquistar riputatione, deliberassimo, che il tentar l'
acquisto della fortezza di Sign sarebbe stato assai proprio, perch hravuta, che si
tosse in poter nostro si desertava la campagna di Cetina e si apriva il passo per
quel ponte all' invasion del paese, che durante l' inverno prossimo si sarebbe
potuto a nostra voglia travagliar e depredare sinch a nuova stagione havessero l'
armi pubbliche progredito ad altre imprese, piu rilevanti. Cosi andati avanti l'
eccellenza sua rappresentassimo l' intention nostra e lo supplicassimo, che se
concorreva a darci licenza di effettuarla, si degnasse concederci un pezzo d'
artigliarla di mediocre grandezza et un mortaro da bombe con alquanta
provvigione di polvere e balle, e ci soccorresse d' un poco di pane, mentre il gi
ricevuto per ordine dell' eccellentissimo Mocenigo era di gi stato consumato,
cosi mostrando di applaudirci, promise, che l' arteglieria e mortaro con le
monitoni ci sarebbe stata soministrata a Spalato o Glissa e tra tanto diede ordine
che sopra quattro mille persone ci fosse somministrato da queste monitioni il
biscotto in ragion di libre dieci per testa. Tal dispositione sentita dall'
illustrissimo signor Alvise Marcello, che era appresso l' eccellentissimo Valier si
dichiar voler esser con noi e che egli proseguiva perci verso Spalato, per far
metter in ordine le cose ed attender col il nostro arrivo, disegnando pigliar seco
cento cavalli leggeri, pagati e qualche poco numero d' oltramarini, come in
effetti fece conducendo seco il Bortolazzi uno dei capi predetti. Divulgatasi la
nostra mossa tutti immediate raccogliendo li Morlacchi alle proprie cariche sotto
posti marchiassimo unendosi per viaggio con quelli di Sebenico, comandati dal
capitanio del contado Zavoreo, poi con i Castellani della riviera di Tra et
arrivassimo il giorno di 19 cadente presso Clissa, ove arrivarono parimenti li
borghesani di Spalato e della medesima fortezza di Clissa col Bortolazzi,
levassimo di la un pezzo d' artigliaria con un mortaro da bombe, alquanto
polvere e balle con un letto, et un paro di rode da rispetto, ponendo il mortaro
sopra una slitta, facendo, che li Morlacchi dassero mano alla condotta del
cannon et mortaro. Il giorno di venerd furono li 20 si cav da Clissa l' artegliaria
il sabbato, tutto il giorno, camminassimo e verso un' hora di notte arrivassimo in
vista di Sign. Chiamati dall' illustrissimo Marcello a consulta noi capi circa il
modo, che operarsi doveva, fu da me proposto, e da tutti assentito, che quello si
doveva fare, si facesse senza ritardo, mentre consideravo, che havendo la gente
ormai, quasi tutto consumato il pane, che havevan havuto, se non le rinovava
altro sovvegno, non sarebbero lungamente col dimorati, cosi si concluse.
Intanto una truppa di nostri, inoltratasi sotto alla fortezza, haveva dato
occasione a quelli di dentro di sortire e combattendo in lunga scaramuccia, ne
erano remasti morti due, tra quali un alfiere de Morlacchi di Sebenico, a quali
levarono le teste e la bandiera dando la caccia vicendevolmente gli uni alli altri,
nel qual fatto rimase pure un de Turchi estinto; avvanzatomi in tal mentre io con
doicento cavalli in circa quelli si ritirarano rimanendo in una casa fuori della
fortezza cinque de medesimi. Tanti con alcune donne e cavalli, che furono da noi
dopo qualche contrasto tratti fuori, ammazzando alcuni dessi et
52
altri sacendo prigioni. Ci effettuato, veduto da Turchi un numero cosi grande d'
aggressori, fecero intendere, che volevano parlarmi a fede: Ma consigliatosi, se
si doveva cosi di subito darseli orecchio, o pure dopo l' esperimento dell'
arteglieria necessitarli, se dimandassero la resa a patti pi vantaggiosi, non ci
andai e si diede principio al trar delle bombe, ci diede anci avvertimento,
havendo li Turchi scoperto le case di falasco, che havevano per non restar
incendiati, li colpi poi del cannone non facendo alcun effetto nelle meraglie, fu
comandato che all' imbrunir della notte si dovesse partire lasciando un corpo di
gente sotto Sign, per reprmer qualche tentativo de Turchi, se si fossero
ingrossati da Cliuno havessero potuto tentar alle spalle. Rimasero per viaggio
alcune rode rotte dell' altegliaria con qualche numero di balle, e di bombe, tratte
fuori di strada. Tale il successo della cose da me precisamente vedute, praticate
e con tutta sincerit le rappresento.
Mlet. dr. arh.
Senato-Dispacci provveditor general. Fa 520.
43
Mleci, 18 novembra 1684.
Dukal kojim se osnauje dekret o pribiranju desetine od roblja za dravu.
Od mukih robova desetina se ima pribirati u ljudima, od dece, ena i staraca
plaae se desetina prodajne cene.
1684 18 novembre. Pregadi.
Alli rettori della provincia di Dalmazia.
Con li riguardi del nostro servizio rest decretata la riscossione della
decima sugli schiavi che si facevano, con l' oggetto di rendere provvedute le
occorrenze importanti delle galere. A maggior dichiarazione per del decreto
suddetto aggiongemo: essere intenzione pubblica che delli huomini schiavi
venga in pubblico contribuita la decima in huomini. Delli putti, femmine et
huomini vecchi sii contribuita la decima di quello si ricavara dalle vendite di
essi, et osservati in ci li ordini del provveditor general delle armi Mocenigo,
espressa questa pubblicamente, resta la vostra puntualit incaricata a darne
esecutione intiera, partecipando di volta in volta al provveditor general delle
armi Valier et in sua absenza al provveditor general Pasqualigo, il numero, la
qualita de' schiavi.
(Omissis)
Zad. st. arh. Spisi Valier, knj. II. str. 159.
44
Zadar, 26 januar 1685.
Komisar Marin Mikiel javljajui o stanju mletake konjice u Dalmaciji
istie da Stojan Jankovi i Bajo Pivljanin primaju platu
53
54
46
Zldar, 9 februara 1685.
Dalmatinski generalni providur Valier izvetaia senat, da je vodei rauna
o njegovim nareenjima obratio dunu panju na vernost Morlaka i na sklad
meu njihovim glavarima.
(Omissis)
Dalle prescrizioni poi di vostre eccellenze rifleto la giusta attenzione alla
costanza da Morlacchi, alla buona intelligenza tra loro capi; l' una e l' altra non
ho lasciato di caltiuare con indiferente gouerno, da cui solo pu sperarsi unione
in un corpo composto di molti capi. Spero, che leuate l' ombre, et introdotta la
quiete, caminaranno gl' ordini per la custodia di questi confini, e particolarmente
per quella d' Obrovazzo, che molto preme, et importa.
Zad. st. arh. Valierove depee knj. I, str. 1
47
Zadar, 12 februara 1685.
U sporu, koji je nastao meu bratijom crkve Sv. Ilije u Zadru (Grcima) s
jedne i oficirima hrvatske i arbanake konjice (Srbima) s druge strane, generalni
providur Petar Valier odreuje kome na skuptinama bratovtine pripada pravo
glasa. Nareuje dalje da se lica koja u budue budu izabrana za kapelane te
crkve imaju da jave providuru radi odobrenja izbora.
Noi Pietro Valier, per la serenissima repubblica di Venezia, provveditore
generale in Dalmazia ed Albania.
Nelle contese giuditiose, avanti di noi hieri seguite tra li confrati, del rito
greco nella chiesa di santa Elia in questa citt da una parte gl' officiali della
cavalleria crovata et albanese, dall' altra, risolte in via d' un aggiustata
compositione, havendo noi osservato, esservi neccessaria alcuna conveniente
provisione per stabilire regola valevole a poter, divertire tutti quei disordini, che
tra essi confrati potessero partorire qualsivoglia confusione e sconcerto, onde,
dalla buona loro corispondenza ne rissulti un ottima diretione, et governo, e ne
cresca la veneratione dovuta di quella chiesa per l' augumento della medema
confraterna pia, a gloria sempre maggiore del signor dio, e della sua santa fede.
Che per havuti sopra ci li convenienti riflessi coll' autorita del generalato
nostro terminiamo, che in avvenire nelle congregationi e radunanze d essi
confrati non possino admettersi alla ballotatione delle cariche consulte della
confraterna suddetta che li capitanij, tenenti, alfieri, caporali et officiali riformati
della cavalleria crovata et albanese esclusi i soldati. Cosi parimenoti li
ammeragl, comiti, capi
55
di scallo, scrivani, e celenti, dell' armata con altre persone honeste e civili del
rito greci di questa citta, che fossero comprese nella detta scolla e non altri
obbligando il loro scrivano tener nota distinta in un libro, ch' a tal effetto, dovvr
esser provveduto di tutti li nomi di confrati medesimi, acci possano sempre
vedersi quelli che che contributioni, ballotationi el' elletioni di esse cariche, et
officij saranno intervenuti.
Stabilimo in oltre che in avveniro quando seguir l' elletione del capellano
di essa chiesa debba l' elletto presentarsi avanti di noi e successori nostri accio,
premesse le neccessarie informationi della di lui persona e costumi possa dall'
autorit di questa carica restar confermato per dovuta consolatione delli confrati
sopraddeti, e per l' intiera veneratione, del culto divino nella chiesa e rito
medesimo. La presente terminatione sia registrata ave occurre, et esequita da chi
sospetta. In quorum fidem.
Zara li 12 febraro 1684 M. V.
Zad. st. arh. Spisi Valier knj. II, str. 43.
48
ibenik 21 februara 1685.
ibenski providur Batista Kontariii predlaui dalmatinskom providuru
Valieru da se Skradin zatiti ogradnim zidom i da se za njegovo uvanje uzmu u
slubu Morlaci izrie svoj sud o prirodi tog naroda.
Illustrissimo et eccellentissimo signor signor colendissimo.
(Omissis)
La povert miserabile di quelle genti agguerrite, e gi bastantemente
giustificata dall' evidenza; essi o perirebbero o serebbero ritornati per necessit
sotto il giogo turchesco, se la mano caritatevole del principe di tempo in tempo
non li sovvenisse. Per haverli soggetti, forza haverli da nutrire, si che crederei
conferente che facendosi la spesa certa si potesse riguardarne qualche proffitto
con attraerne alcuno per casa, e concedendole una provisione metodica et
ordinata formar ancora un corpo sicuro di genti. Queste impiegate in altre parte
nel servitio, servirebbero, pu dirsi, di ostaggio al rimanente delle loro famiglie,
che possono bensi credersi, ma non promettersi costanti nel vassallaggio. Questa
operatione parmi servirebbe mirabilmente di eccitamento a quei Morlacchi
christiani che per anco persistono sotto il dominio nemico, dicono essi per causa
che la repubblica serenissima non le conceda un sicuro mantenimento.
Il Morlacco, per natura sempre diffidente, ricerca la certezza dell' utile che
il solo suo mottore.
56
(Omissis)
Di vostra eccellenza
Sebenico li 21 febraro 1685.
Humilissimo devotissimo servitore Battista
Contarini
Prilog Valierovoj depei od 23 februara 1685.
49
ibenik, 21 februara 1685.
Na molbu Dragia Avramovia da se dodeli pomo udovici i siroadi
njegova brata Dragoja, koji je poginuo u jednom sukobu sa kninskim Turcima u
kom je ubio eivan-agu Lopuia, najopasnijeg krajinika, providur Valier
odreuje mu jednu meru bekota na mesec.
Draghich Abramovich morlacco suddito venuto nuovamente alla divotione
del principe supplica qualche atto della pubblica clemenza a sostegno della
moglie e figlioli dei qondam Dragoglia suo fratello, morto le settimane passate
nell incontro havuto con una partita de Turchi di Knin, dopo haver prima levata
la vita a Chievan Aga Lopusich de' principali e forse il pi infesto tra tutti i
confinanti, et aggiunge per motivo maggiore a' consolarlo anco il proprio fedel
servitio pi volte sin hora comprobato col spargimento del sanque professando
di voler per la fede e per la gloria publica sacrificar occorrendo se stesso. Non
pu meglio impiegarsi la munificenza del prencipe che nel riconoscer i
benemeriti, onde concorremo ad esaudirlo e pero in virt delle presenti coll'
autorit del generalato nostro assegnamo allo stesso Draghich Abramovich peso
uno di biscotto al mese da esserli corrisposto da queste munitioni sinch ottenuta
la pubblica approbatione possa vedersi stabilito questa se ben tenue sovvegno. In
quorum fidem.
Sebenico 21 febraro 1684. M. V.
Zad. st. arh. Spisi Valier, knj. II, str. 52.
50
ibenik, 23 februara 1685.
Generalni providur P. Valier javlja senatu da je posetio Skradin i naao
grad poruen ali dobro naseljen. Stanovnici se boje turskih prepada i ele da se
grad zatvori zidom sa strane kopna. Naredio je ininjeru Buko da napravi nacrt.
Nastojae da sagradi stalni most preko Krke. Izrie svoj sud o Morlacima i o
oltramarinskoj vojsci.
57
(Omissis)
1685, 23 febrario. Sebenico.
l'ho ritrovata (Scardona) con assai ruine e non pocchi abitanti: mostrano
questi nuovi sudditi costanza nella divozione, e ben coltivati da quell'
illustrissimo vice conte, non lasciano essi di coltivare le campagne, che il pi
sicuro impegno che si possi desiderare da tale gente. Ma perch aperti ed esposti
alle incursioni del nemico, temono assai di qualche improvvisa sorpresa,
massime quando dilungati li migliori o per occasione di partite o per altre
urgenze, resta il luogo deserto et abbandonato, hanno dimostrato desiderio di
poter chiudersi dalla parte di terra, et io ho osservato il sito e fatto rilevare dal
signor di Bucco (Boucaut) il disegno. Non troverei male assicurare questi popoli
et in un tempo stesso assicurarsi di loro, mentre la via del mare e dalla fiumara
porge aperta ai pubblici rappresentanti la strada dell' obbedienza.
Osservo necessario il ponte ossia passo per la comunicazione e transito
degli abitanti e delle milizie dei territori di Zara e Sebenico sopra Karcha. Vedr
di farne costruire uno permanente.
(Omissis)
Io conosco l' instabilit e la non molta disciplina de' Morlacchi, difficili
alla soggezione et all' obbedienza: ad ogni modo non impossibile ridurli con l'
interesse et obbligarli con la mercede, che non dovendo essere dispensata che all'
occasione, si ridurebbe a strepitosa apparenza ma a moderato dispendio.
(Omissis)
I soldati oltramarini hanno ben servito e ben servono in armata e nella
provincia.
(Omissis)
.....mi fermo a Sebenico per qualche risoluzione de cristiani Morlacchi iui
esistenti in numero considerabile, perch quando non risoluano risolver Io,
prima, che dileguate le nevi si dia comunicazione e ritiro a questa gente assai
simulata nelle apparenze, ma profonda nei pensieri, e nella risoluzione.
Zad. st. arh. Valierove depee knj. I, str.
12 i sl.
51
Zadar, 24 februara 1685.
Dalmatinski providur Petar Valier alje Zaviu Mitrovia da vrbuje
vojnike za jednu etu oltramarinaca, propisujui mu uslove za taj posao.
Dovendosi in ordine alle pubbliche commissioni ammassare qualche
numero di militia oltramarina per le correnti occorrenze espedimo noi Zavvissa
Mitrovich ad unire una compagnia de fanti cinquanta di simil gente,
assegnandoni il termine di mesi due e assegnandomi per piazza d' armi la citt di
Zara.
58
Valjda Rogovo.
59
il medesimo nome. Sta Vrana stessa situata in una fertilissima valle; le sue
rovine dimostrano che fu citt quadra con 4 gran torrioni; haveva ancora doppie
mura con larga e profonda fossa. Fu sede di cavalieri Templari, e doppo che
furono questi distrutti nel pontificato di Clemente 5 del 1314 passo sotto il re d'
Ungaria, sinch nel 1512 in circa f occupata da Turchi. Si ritrova tre miglia
avanti a sinistra la torre de Morlacchi Palazzo1 habitata, et alla dritta 3 ville
rovinate. Quattro miglia per ostro si ritrova il castello di Ussich,2 come della
medesima parte la guardia Vessenich,3 per siroco Plassine4 e Cossulovaz luoco
rovinato, che haveva un ricinto di mura e 3 grosse torri; si ritrova pure il castel di
Misgluvaz5 sopra un grebano, poi si giunge ad Ostrovizza, che e per appunto 18
miglia lontano da Vrana, che resta per levante, quarta al greco; questo fabricato
sopra un monte, et ha nella cima un dirupato sasso lungo 60 passa in circa
inacessibile per ogni banda; ha per ogni parte 3 recinti, et ha solo un monte per
greco 250 passa lontano che la domina; si potrebbe con poca spesa restaurare, e
cinquant' huomini potrebbero farvi una gagliarda diffesa. Pi avanti d'
Ostrovizza 5 miglia per siroco levante v' e il castello di Birbir, quale sta sopra un
monte che scopre tutta la campagna adiacente, e potrebbe servir di guardia
avanzata, non essendo dominato da altre colline, e per mio credere lo stimo
miglior sito d' Ostrovizza; lontano 2 miglia dalla quale sorge un rio di
perfettissima acqua; a mano sinistra vi il castello di Xecevo dove stanno le
guardie avanzate. Ha sotto una bella campagna, che continua per maestro fino a
Novegradi 30 miglia; la incomincia l' bosco, che continua fino a Knin, nel
scorrer del quale si ritrova una chiesa rovinata col nome di Supglacriqua, vicino
alla quale scorre l' fiume Kerca. Finalmente sono giunto a Knin, fortezza situata
sopra un grebano, quale ha per maestro tramontana il fiume Kerca; per siroco un
altro fiumicello, che discende da greco levante e forma un laghetto, sopra di cui
il borgo, quale viene unito al castello da un muro per tramontana, e pare che da
quella parte sola possi essere attaccato. La fortezza, a quel che pare, non occupa
tutto il grebano, restandone un poco pi bassa da quella parte ha una fertile
campagna con diversi monticelli e stagnetti, che si distende da maestro tramontana sino ad ostro siroco miglia 5, e larga miglia 3; dall' altra parte del fiumicello
ha un monte che pu in qualche parte tormentarla. Una corona de monti circonda
la campagna, coperti di neve, ma particolarmente dalla parte di Turchia, ha solo
una stretta valle per siroco, che conduce a Darnis e di la a Clivano, si che quando
li monti sono coperti di neva si rende difficile il soccorrerla. Questo il puro
racconto di quanto ho veduto, et ho stimato mio debito rifferirlo all' eccellentissimo senato per suo governo, e perch si degni considerare la bella e grande
vastit del paese abbandonato da Turchi, e poco habitato da
1
Morpolaa.
Vuki.
3
isto kao i 4
4
Nije nam uspelo da ova dva mesta identifikujemo sa bilo kojim danas
postojeim u svom predelu.
5
Miljenovac na levo od Liana.
2
60
Krmina.
61
sioni, che gli hanno contentati, et io pure appagato di essi, perch con tutta
obedienza sono stati a quanto gli ho imposto, e con prontezza hanno eseguito l'
ordine che gli ho fatto correre di andar a devastare tutte le habitationi de' Turchi,
ancorch potessero restar offesi dal cannone, che non gli erano pi discosti di
400 passa; per questa loro prontezza e per animarli a cose maggiori gl'ho donato
sopra il fatto qualche somma de soldi, che sono anco restati contenti, e gli ho
distribuito fra tutti stara 155 formentone, et stara 11 di formento, acertandomi
che l' eccellenze vostre non disaproveranno la mia ressolutione trattandosi di
cosa lieve, ma che pu giovar molto, tanto piu che sono in una estrema penuria
di viveri, ma quello, che pi inporta sarano nella medema conditione anco un'
altr' anno, perch tutto l' tereno inculto per dubbio, che hanno Morlachi che
Turchi devastino il paese. Qui a Sebenico ho convenuto subito gionto mettermi a
letto per causa d' una rissipiglia, che m' ha colto in una gamba per una stretta,
che m' ha dato un stivale, ma non per questo ho voluto differir quello, ch' era
nella mia incombenza, cio veder le militie, le quali ho fatto radunare vicine al
mio alloggio e sforzatamente per quelle cose, che vi voleva per vederle, mi sono
trattenuto in piedi con incommodo veramente.
(Omissis).
Li Morlachi sono bellissima gente assuefata alle fatiche, che sa
maneggiare le armi, che chi li volesse per servirsene, non v' bisogno di darli
donativo; si hano sopra il luoco, insoma per fare un corpo in momenti di 6 e 7
mille, altro non vi vorebbe che il pane e qualche poca paga al mese. Con queste
gente io credo che si potrebbe fare qualsisia tentativo.
(Omissis).
Sebenico 25 febraro 1684 M. V.
Marin Michiel provveditor estraordinario
commissario.
Mlet. dr. arh.
Senato-Dispacci provveditor estraordinario
commissario in Dalmazia ed Albania. Fa 696
53
Zadar, 4 marta 1685.
Stojan Jankovi javlja providuru Valieru, koji se nalazi na obilaenju
pokrajine, da je bosanski paa doao u Majdan da kupi vojsku za Ugarsku, ali
kako mu se na tu vojnu ne ide, poslao je neke stareine Krajine u Carigrad da
mole da se paa ostavi na granici. Javlja mu dalje da i stanovnitvo i posada
danomice bee iz Knina.
62
Cechini
2.
id.
6.
63
id.
6.
id.
2.
64
65
66
57
Split, 17 marta 1685.
Providur Valier javlja senatu da je Durakbegovi, smenjen sa uprave
Knina i pozvan u Ugarsku, na putu za Livno udario na zasedu jedne male
morlake ete i da bi bio zarobljen da se Morlaci u urbi nisu pre vremena
otkrili. Zarobljena je jedna Durakbegova milosnica, poturena hrianka.
Serenissimo principe.
(Omissis)
In tanto io non desisto d' applicar in ogni loco, e di muover in ogni parte li
Morlacchi per qualche vantaggio fosse possibile di conseguire.
La stagione non la migliore, e la milizia e assai ristreta per la campagna.
Doni dio signore per la mia mente quel lume, che dirriga il cuore, et il braccio,
ove possi cadere il colpo al bene della patria, et a gloria del suo santo nome.
Unisco curioso costituto d' una favorita di Durac Begovich, che avuto il
cambio del governo di Knin, passava a Clivno chiamato in Ungheria, quale da
una squadra de pochi Morlacchi incontrato net suo passaggio verso Clivno,
sarebbe restato preda de medesimi con alcuni principali, che seco erano, se la
troppa fretta, et inopportuni gridi non avessero scoperto l' insidia, e dato modo
alla fuga, restando solo vittima de Morlacchi questa giovane, che gi christiana
si fece Turca, et ora navigando con il vento, pensa ritornare cristiana.
Mi capit lettere con l' intiero fatto del harambassa Bajo in questo punto di
cui trasmetto copia, e ricerca grande rissoluzione. Scriver immediate all'
illustrissimo Zen, perche li nostri sudditi siano in ogni forma diffesi, e procuraro
assicurarmi de pensieri di Ragusei, et occorendo avvicinarmi a quella parte
troppo manifesta, quando cosi sia l' insolenza e l' ostilit de medesimi. Credo
per e mi pare impossibile compariscano li loro ambasciatori con le solite
escusazioni. Mi regoler con le notizie e poi con li comandi di vostra serenit
grazie.
Spalato 17 marzo 1685.
Zad. st. arh. Valierove depee, knj. I, str.
51-52.
58
Zadar, 20 marta 1685.
Povodom glasova namerno proturenih da su morlaki glavari Frano
Posedarski, imun Bortulai, Smoljan Smiljani i Stojan Jankovi u svojoj
albi senatu optuili providura Moeniga za teke zloine protiv Morlaka, dr.
Antun Bortulai, sastavljajui
67
68
reputazione ogni nota appostaci da nimici e da maligni guindi che nel presente
nostro manifesto publicamente ed espressamente dichiaramo:
Che nel nostro ricorso a Venezia altra mira non abbiamo avuto che la sola
restituzione delle nostre cariche come anco si espresso il medesimo signor
dottor Bortolazzi in scrittura presentata sotto li riflessi dell' eccellentissimo
collegio.
Che quella scrittura non puo chiamarsi da alcun uomo d' onore querella
perch concepita con il maggior e dovuto rispetto verso l' eccellentissimo
general nostro Mocenigo da noi sempre riverito et ossequiato e sua eccellenza
pu render degna testimonianza della nostra divozione e prontezza avendo
veduti ultimamente noi capi con sette in otto milla Morlacchi accampati nelle
campagne di Scardona desiderosissimi di servire sua eccellenza nella sua vicina
mossa al campo e nelle imprese che da lui erano destinate.
Che altre disseminazioni come lontane dal tenore della presente supplica
sono bugiarde infami e calunniose delle quali noi non siamo autori ne con lettere
ne con discorsi esibendoci mantenere con le proprie vite il presente impegno e
mentire publicamente cadauno che in contrario discorrer volesse.
E perch nella cognizione della verit sia apertamente conosciuta la nostra
innocenza invitiamo cadauno a publico o privato confronto chi si avesse
dichiarato aver avuto da noi o dal signor dottor Bortolazzi vaguagliao o in lettere
o in discorso dell' accenate falsissime divulgazioni et occorendo bisogno si
esibisce cosi egli, signor dottor Bortolazzi, come ognuno di essi signori capi di
portarsi a Venezia o dove occorresse per mentire chi volesse contrastare l'
accennate verit, sperando noi che negli occhi del mondo si conoscer la nostra
innocenza e la rettitudine delle nostre operazioni e sar a noi restituta quell' estimazione e concetto d' onore da noi acquistati in tanti incontri in vantaggio della
nostra riputazione e con profitto e gloria della serenissima republica.
Zad. st. arh. Spisi belenika
Nicolo Lomazzi (1678-1706)
59
Split, 22 marta 1685.
Generalni dalmatinski providur Petar Valier iz Splita, gde vri zadnje
pripreme za navalu na Sinj, javlja da su se Morlaci, koji su zimovali u Cetini,
kolebali i otezali da se opredele, da bi se kasnije bacili na stranu jaega. Stoga je
poslao na njih Stojana Jankovia i Zavorovia sa 3000 Morlaka. Na to su
Cetinjani uplaeni obnovili s njim pregovore i obeali taoce, pa je on zaustavio
Jankoviev pokret. Cetinjani su doista preli k Mleiima sa 600 ljudi sposobnih
za oruje, 30.000 glava sitnog blaga i 10.000 volova, te su
69
smeteni u zaleu Trogira. Njihov je voa glasoviti Ilija Peraica, koji je ranije
bio sumnjiv.
Scrissi gi a vostra serenit quello si poteva operare nel ridurre all'
obbedienza i Morlachi che con numerosi animali suernavano nella campagna di
Cettina. L' esortazioni, et negoziati per indurli senza sangue e senza preda alla
libert di questa dolcissima sogezione: Il dubio della loro fede, e l' artifizio di
tratener con la speranza, per poi seguire il pi forte et appoggiare, oue l' interesse
li conducesse. Ora, correndo il tempo, et apprendosi le montagne che li davan
passo verso Clivno et Ercegovina, crederei necesario mover li Morlachi di Zara,
di Sebenico e di queste adiacenze per conseguire o con forza o con il negozio l'
intento. A tal fine parti da Scardona il cavalier Gianco Mitrovich, et il capitano
Zavoreo la settimana passata con 3 mila uomini fra Zara, e Sebenico racolti e
tutti proveduti di biscotto e munizioni da signori rettori, e diretti con ordini
circospetti dal illustrissimo signor Contarini conte di Sebenico, senza riguardo di
fierissime borasche e neui e non prettermetendo un ora dalla concertata
obbedienza, si portarono a Dernis una giornata distante da Cettina, per
auuanzarsi il giorno dietro, et unirsi con questi di Spalato, Trau e Clissa, et
eseguire pontualmente gli ordini da me rilasciati. Ma perch nel stratempo di
questa mossa spaventati gli uomini di Cettina dalla tema delle nostre armi,
espedirono per rinouare trattati e si lasciarono condurre a promettere ostaggi,
con cui assicurano il dubio della loro ritirata. Stima, di trattener l' auanzamento
dal cavalier Gianco, che suponeuo fossi frastoranto dalle neui, e dalli mali tempi,
che correvano, per non ponere senz' estrema necessit in contingenza la vita, e
gl' averi de popoli cristiani, bench soggetti a principe inimico, et infedele.
Espedite per lettere a Sebenico quell illustrissimo signor conte fatte auanzare a
Dernis, fu tale l' obbedienza del cavalier Gianco, Zauoreo e de Morlachi, che
nonostante fossero vicini alla preda trattenero i passi e senza riguardo d'
interesse si ritiranno a Scardona per iui atendere con puntualit le nuove mie
commissioni. Quest obbedienza esatissima mi ha consolato assai, vedendo con
qualche rigore blandizia assicurarsi il comando sopra gente creduta indomita e
solo per questo stimata di poco servizio.
Intanto avvicinandosi il tempo della consegna et al passaggio di quei di
Cettina, ho creduto bene di far avanzar questi sudditi parte verso il ponte
Vucovich perch o li scortassero come amici, o investissero come nemici quelli
Morlacchi, che passando poi la montagna sarebbe per necessit convenuto unirsi
con Turchi et essere a nostri danni. Cosi ... senza sfoderar spada e senza
premetter rapina abbiamo condotto nei territori di Tra 600 uomini d' arme colle
loro famiglie, 30 mila animali minuti e 10 mila bovini. Di questi animali una
porzione si srede de' Turchi, e quando cosi sia, creder bene dividerla fra chi ha
servito alla fonzione, et altri che si dicono dei cristiani rimasti, ancora in paese e
soggezione de' Turchi, e questi si conserveranno per contrapposto del danno che
potessero ricevere le famiglie o nelle persone o negli averi che restano a
discrezione degl' inimici...
70
71
72
73
il giorno delli 21 del passato, m' incaminai con i Morlacchi dello stesso territorio
verso Dernis, dove ritrovai quelli del contado di Zara sotto il comando del
kavalier Gianco i Smiglianich, a quali pure erano sottoposti quelli del Bortolazzi
per esser questo presentato in Spalato, come pure il nuovo habitante Peraizza
con parte de suoi, che fu accolto da me con dimostrationi affettuose, et
assicurato della publica predilettione, al quale per comado di sua eccellenza ho
dato grano e pane compettente al bisogno di pochi giorni per esso, et le famiglie
asserendo il numero sopra 600 persone. Con tutti li sudetti mi sono incaminato
verso il fiume Cettina pi vicino a Sign, e non al ponte Vucovich, come era la
commissione di sua eccellenza e ci perch non vi era pi la speranza di far
passar li restanti Morlacchi, per essersi di gi inoltrati nelle montagne sotto la
prottettione de Turchi. Il viaggio riuscito difficilissimo havendo ritrovato passi
disastrosi, contrariet di tempi intensissimi e nevi copiose, ad ogni modo mai ho
interroto il camino per giungere, com' ero in appuntamento il determinato giorno
nelle campagne di Sign. Scorrendo la costa del fiume Cettina i Morlacchi hano
devastato il paese, e passato il fiume in qualche numero d' essi hanno abrugiata
la tore d' Obrovaz1 vicino al ponte con morte di sopra 30 persone, altrettanti
schiavi fra figlioli, huomini et femine, asporto di moltissimi animali e qualche
cosa altro. Finalmente dopo 5 giorni di viaggio fatto prosperamente senza niun
accidente molesto, sono giunto a Sign, dove sua eccellenza mi haveva
commandato, e come io havevo asserito d' essere. Ivi non ho ritrovato quel tanto
s' era concertato con l' eccellentissimo signor provveditor generale per intraprendere l' impresa gi divisata della piazza, facendomi sua eccellenza vedere prima
di discostarmi da lui, che tutto sarebbe stato in pronto nel punto ch' io fossi
arrivato a quel luogo. In obedienza alli commandi di sua eccellenza quali ho
mandato in copia all' eccellentissimo senato, mi sono posto con l' essercito de
soli Morlachi ascendenti a 6 in 7 mile un miglio lontano da Sign, sito sicuro e
avantaggioso. Di l ho spedito le mie lettere a sua eccellenza ragguagliandolo
del mio viaggio et arrivo a quella parte, e suplicandolo s' era intentione sua, che
si operasse come di gi haveva stabilito l' impresa di quella piazza, mandarmi li
mezi per l' effetto stesso, che per avanti diceva haver amassato. Hebbi in
risposta, che tutto s' andava provedendo, e che in momenti ogni cosa sarebbe
stata in pronto; ad ogni modo solamente a capo di 5 giorni, che fu il gioved
della mia permanenza in faccia della fortezza comparve il marchese Bori con un
battaglione di 300 fanti in circa, et con esso l' ingegner Camuccio senza altro
requisito. Non mancai con espresso di far subito a sua eccellenza premura acci
con ogni diligenza facesse avanzare li necessarij apprestamenti e fatto che il
Camuccio scrivesse con li medesimi sensi, che sopra tutto si compiacesse
spedire li minatori, condilieri, zappe e badili, si che il giorno susseguente, che fu
il venerdi verso la sera gionsero barili di polvere, sei condilieri, 8 badilli et 18
sacchi di pane. In quella note per mio ordine si prese posto sopra un grebano
eminente discosto 15 in 20 passi dalla muraglia, dove si disegnava
Obrovac na Cetini.
74
l' attacco come sito pi agevole ad accostarsi alla porta. Nel spacio di tanto
tempo ch' io stavo otioso, i Morlachi s' andavno dolendo e mal volentieri
sofferivano l' incommodo, a segno che principiavano a mormorare. Io mi lasciai
intendere che pacientassero e che haverei procurato di farli consolare scrissi a
sua eccellenza, qual in risposta mi disse, che quando vanno da se soli in partita
non hanno beneficio alcuno e che havendo in quel tempo il pane si potevano
contentare; non volsi altrimenti darli quella risposta perche sarebbe stato unico
mezzo per sbandarli, ma sono andato trattenendoli con la soavit, essendomi
anco sortito che niun mai s' sbandato dal corpo. Mi giungevano pure avisi dalle
parti di Climno che Turchi s' andavano ingrossando, e che gi erano ridotti in
quelle vicinanze doi mille per passare a nostri danni; della qual cosa pure resi
partecipe sua eccellenza con mie lettere e sensi chiari, che per quello so cadei in
concetto appresso il medesimo d' eccedente cautela, copia delle quali non posso
mandare a vostre eccellenze, perch i miei registri si sono persi con il mio
cancelliere, facendoli quelle considerationi, che credevo agiustate, pregandole di
sollecitare o l' espeditione de' materiali per conseguire quello si bramava, o
rissolver ci l' havesse parso pi proprio, conossendo molto bene, che ogni
dilatione sarebbe stata perniciosa. Hebbi in risposta dall eccellenza sua che stassi
allegro, e che presto si saressimo veduti. Finalmente doppo 7 giorni ch' io ero
sotto Sing otiosissimo, alle 24 hore il sabato comparve un mortaro da bombe et
un saltamartino. Non so per qual fatalit o per qual accidente s'e differita l'
espeditione di gente da un giorno all' altro, a segno, che dal sabato che sua eccellenza comparve, non si mand che mercoled sella sera a prenderli, e si habbero
il venerd tardi. Sempre si consultava delle operationi, at io sempre dicevo che si
operasse, ma solleciamente, il che sempre veniva approvato, ma non effettuato.
Per causa anche di scarsi convogli non si havevano nel campo li necessarij
provvedimenti di guerra a segno, che l' canone non giocava continuamente, ma
solo a lunghi intervalli, che davano campo a nemici di riparrare anco di giorno le
ruine fatte dagl' antecedenti colpi. La mina s' tentata per una notte, ma perch
un minatore da me trovato nelle corazze morse da colpo di sasso, si ferm quel
tentativo ne pi s' potuto ripigliare per difetto d' altri. Il canone solo giocava
con il quale unico s' ha dirocata la torre della porta il che osservato dalli
Morlacchi, quali erano gi atediati dalla lunghezza del tempo, si offerirono ad un
assalto, che per l' ingegner Camuccio il mercordi a tal' effetto fece fare 12 scale
con li materiali, che s' attrovavano nella Moschea per non esserne in campo. Ma
pure questo tentativo, protratto non so da qual fatalit, non stato posto in
esecutione, quale se non riussiva a pieno, cio d' impadronirsi della citt, s'
haverobbe sortito l' alloggiarsi sopra la brechi con certezza poi d' esser padroni
della medesima, perche s' haveva per cosa certa, che il pressidio era scarsissimo,
che la fortezza non haveva canone che non v' erano altri istroment da guerra che la sabla e moschetto con scarsa polvere. Osservata questa tepidezza dalli
Morlachi fattisi, come s' e detto, tediosi, hanno incominciato a sfilare di notte
tempo, talch l' esercito s' sminiuto di gran numero di quello era quando lo
consegnai a sua
75
eccelelnza. Finalmente il gioved sera si osserv dalli fuochi per lungo spacio
estesi di qua delle montagne di Proloch, avicinarsi l' inimico in soccorso degl'
assediati, e perch la distanza permetteva, che quella istessa notte potesse sfilare
e passare il fiume, si trattene sempre sull' armi, ma o non s' arrischi, o non era
all' intiero numero radunato, talch il venerd note solamente disceso dal monte,
s' accamp di la del fiume in un' isoletta Ocot, 3 miglia lontano da Sign; il che
osservatosi da noi fu stabilito, che il kavalier Gianco con la sua cavalleria s'
avanzasse per attaccarli e batterli; ma questo non si esegui non sapendo io la
ragione. Il susseguente giorno avanti il pranzo fu di nuovo commandato il
sudetto kavalier Gianco di passar il fiume con la cavalleria et infanteria di
Sebenico, accompagnato dalli altri 3 capi Smiglianovich, Bortolazzo e Zavoreo,
s' inoltr di la dal fiume, dove seguita piccola scaramuccia, osservato dall' altra
parte maggior numero di gente, che si avanzavano per unirsi con gl' altri, e
incalzati da poco numero de Turchi ripassarono a calca il fiume, per la qual cosa
alcuni di essi, perso il guado, sono restati sommersi, e li altri bagnando la
polvere e le armi, con tal mezo resisi inabili ad ogni diffesa. Inanimiti gl' inimici
da questa non sperata rittirata de' Morlachi, incominciorono a sguazzare l' acqua,
et inseguire li medesimi, quali ritiratisi in campo a piedi d' un grebanoso monte,
diedero bell' agio a l' inimici di non solo passare, ma porsi anco in ordinata
battaglia, et avanzarsi alla vista nostra sopra un montivello. Quivi fermatisi per
qualche tempo riguardandosi un l' altro, radunati a cavallo li capi di guerra con l'
eccellentissimo signor provveditor generale, fu dibattuto il punto se si doveva
aspettare l' inimico nel posto, o pure avanzarsi, et attaccarlo dove era, gi che
pareva dimostrasse qualche tepidezza, o aprensione delli nostri; nella qual
occasione f mio parere avanzarsi per attaccare, e non attender d' esser attaccati;
ma vedendo egli che noi persistevamo nei proprij alloggi, si rissolse a quello,
che noi dovevamo, et cosi incominci a filare verso li nostri alloggi, un grosso
squadrone di cavallaria alla destra, et un' altro alla sinistra. Questi fermatisi pure
in distanza d' un tiro ordinario di canone spicaronsi a briglia sciolta alcuni di
essi, et si aventarono alli Morlachi del corno destro, quali sostenendo per poco
spacio di tempo l' impeto de' nemici pareva li rigetassero; nel mentre si diedo
fuoco alli due canoni, ma senza effetto, che per l' intieri squadroni all' hora si
avanzarono d' ambe le parti, il che visto l' infanteria nostra pagata, che in tre
squadroni divisa era schierata sopra un' vantaggioso posto, non si sa da chi fosse
ordinato mezzo giro a dritta; vedendo che li Morlachi andavano prendendo
sempre pi la collina, non fu possibile di farli voltar faccia, rna gettate le armi
senza nepure scaricare una volta, cosi scompigliata da per se sola, e non dall'
inimico si diede a seguire la fuga sopra la collina. Io che d' ordine dell'
eccellentissimo signor provveditor generale assistivo al corno sinistro, non fu
tentativo clie non facessi con la spada alla mano per arrestare la precipitosa
mosa, ma tutto indarno, perch cosi per apunto vedevano l' altro corno destro
postergato il proprio honore, et la riputatione militare non fu mai possibile
rimetterla, ond' io abbandonate dalla medesima, confusi e sbandati li capi da
guerra, mi rittirai verso il scabrosissimo monte,
76
dove inoltratomi pochi passi indebolitomi sotto il cavallo d' una ferita restai a
piedi, et capitando per mia fortuna il karambassa Nachich, vedendomi a piedi in
sommo periglio, mi diede il suo cavallo contentandosi di restar in evidente
rischio per veder in sicura la mia persona; mi avanzai con questo alcuni passi, al
quale spezzatisi le cinghie e pettorale fui novamente a piedi et nel medesimo
rischio di prima, ma incontrato poi l' alfier del capitanio Segna di natione
Ongara, valoroso soldato, con some pontualit e stima verso il publico
rappresentante, smont del suo cavallo, et accomod me, che benissimo mi servi
a liberarmi dall' inseguimento delli nemici, et portatomi a Clissa verso le 4 della
notte, accompagnato dal detto alfier et Camuccio, come pure da qualche numero
di Morlachi, che andavano ricercando di me per dubio che fossi restato nella
mischia. L' eccellentissimo signor provveditor generale prese un' altra strada pi
sicura verso la destra, e si port alli Castelli a salvamento.
Questa funesta acione ha portato seco la perdita riguardevole di 3 pezi di
cannone, 2 da 20 et un saltamartino con altrettanti mortari, uno da cento, et 2 da
50. Il bagaglio di tutti assieme con le tende; ogni officiale ha perso quanto
seco haveva, et io che per sostenere fra quella gente con decoro la publica
maest haveva portato meco li migliori haveri della mia casa, sono incorso nella
medesima disgratia per non haverli voluti inviar a salvamento a causa di non
muover li animi della militia. Prima che s' avanzassero li nemici verso di noi
dalla collina, hebbe ordine da sua eccellenza il marchese Bori d' abbandonare gl'
attacchi assieme con li mortari, che ivi erano, onde sortiti gl' inimici gi dalla
brecchia, per l' istessa hanno portato lo spoglio precioso delli medesimi. In
quanto al numero degl' estinti non si pu peranco sapere, capitandone ogn' hora
delli dispersi, non sar per eccessivo essendo stata la fuga panica, e non da
combattimento sanguinoso nella quale poteva la disgracia essere molto maggiore
se li nemici havessero havuto costanza di seguitare, in tal caso pochissimi si
sarebbero salvati. Diversi officiali, che occuparono li posti avanzati restorono
sopra il campo, fra quali il governatore della natione Rados, fratello del signor
kavalier e diversi altri, che con distintione fatte le rassegne l' eccellentissimo
senato ne restera raguagliato. Di quelli che erano con me manca il nobil homo
ser Gabriel Lombardo, quale per tutto il tempo che sono stato in campagna ha
con piena puntualit et vigilanza seguitato la mia persona ad ogni rischio e
cimento; di esso non si sa veramente se sia restato vivo nelle mani de' barbari, o
che v' habbia lassato la vita.
(Omissis)
Spalato 9 aprile 1685.
Marin Michiel provveditor estraordinario
commissario.
Mlet. dr. arh.
Senato-Dispacci Provv. Estr. commissario in
Dalm. Fa 696.
77
62
Split, 10 aprila 1685.
Potureni Poljak Mustafa Jasko, zarobljen u Katelima zapisniki
presluan daje obavetenje o turskoj provali u Katelu, o stanju turske vojske, o
namerama bosanskog pae, o linostima zarobljenim pod Sinjom i o plenu koji
je pao Turcima u ruke u mletakom logoru.
1685, 10 aprile.
Condotto alla presenza dell' eccellentissimo signor Pietro Valier
provveditor general estraordinario dell' armi in Dalmatia et Albania.
Un Turco, quale venendo
Constituito, fu interrogato del suo nome, e cognome e patria, rispose: Mi
nomino Mustafa Giasco Pollaco.
Interrogato ove sij stato fermato, rispose: ai Castelli.
Interrogato sotto qual comandante sia descritto soldato, e in quanto
numero fossero li Turchi ai Castelli, rispose: Son gianizzaro sotto l' obbedienza
di un ag del bassa di Bossna, e siamo venuti da Sign in numero di 3000 cavalli
per assalir i Castelli, ma siamo stati assaliti noi dai castellani, e con tirri di
moschettate ci hanno posti in fuga, e restato anco qualche numero de Turchi
morti; io essendomi cascato sotto il cavallo, son stato fatto schiavo, et essi
castellani essendoci venuti con altri Morlachi al numero di 3000, ci hanno fatto
ritirar tre volte, che habbiamo attentato salir sopra i posti, cosi che non havemo
potuto far alcun schiavo, ne alcuna preda. Comandante di questo nostro corpo
Ahmet bassa di Hercegovina, essendo restato il bassa di Bosna a Sign, anzi verso
il ponte di Cettina.
Interrogato in che numero tutto consista l' essercito Turchesco, che s'
attrova in questi confini, e che pensieri habbino li bass, rispose: Saremo in tutto
6000, ma eravamo 12000, tutti unitisi per venir a scorrer i confini della republica
di Venetia prima di portarsi in Ungheria per dove semo incaminati, e per vero
che staremo a questi confini sei o sette giorni, e poi anderemo a serraglio per
fermarsi circa un mese per erbar i cavalli, e poi a Buda.
Interrogato s' habbi alcun aviso da quelle parti, rispose: I nostri capi
dicevano, che l' imperiali hanno tolto 300 mulli carichi di riso e caff, ch' erano
convogliati verso Ostrogon da 1500 Turchi, quali sono stati rotti, parte tagliati,
parte fugati e parte fatti schiavi.
Interrogato, rispose: Ostrogon una citta distante da Buda sei giornate, et
il successo e seguito gi 25 giorni.
Interrogato in che numero possa esser tutto l' essercito de' Turchi in
Ungaria, e chi sij il supremo commandante, rispose: Il visir grande sar il
commandante, et sar l' essercito in 150000 huomini, correndo anco voci che vi
possa capitar il gran signore, se bene non lo credo, perch si discorre che cinque
re christiani si siano uniti insieme contro la Turchia.
78
cucchiai = lice.
79
(Omissis)
........ non intendo formar processi contro la vilt di alcuni per non destar
scandali ma fare indagini caute per scoprire i vili e castigarli opportunamente.
(Omissis)
Spalato 11 aprile 1685.
Zad. st. arh. Valierove depee, knj. I, str. 78.
64
Split, 1 aprila 1685.
Providur Valier javlja senatu da je u bici pod Sinjem Stojan Jankovi lino
pokazao svoju obinu hrabrost i gotovo jedini od Morlaka nije utekao iz boja,
ve je usred neprijateljske vojske pobio nekoliko Turaka.
(Omissis)
........ Il kavalier Gianco nel proprio individuo ha dimostrato la solita
bravura e quesi solo tra essi non ha fuggito il cimento, facendo nel mezzo degli
inimici pi teste. Se la prudenza avesse auto la misura con il core, e non si fosse
lasciato trasportare la mattina a imprudentemente passar l' acqua; si poteva
sperare o pi resistenza o meno confusione ....
(Omissis)
Spalato 15 aprile 1685.
Zad. st. arh. Depee Valier, knj. I, str. 80.
65
Livno, 27 aprila 1685.
Splitski plemi Ivan Alberti, zarobljen od Turaka pod Sinjem, obavetava
providura Valiera o svom dranju u toj bici, javlja mu da ga je uzeo k sebi
bosanski paa, koji se nudi da e povratiti svu providurovu srebrariju,
zaplijenjenu od Turaka u mletakom logoru. Paa mu prebacuje krivice koje se
ine sinu ain-age Mandia iz Sinja, robu Radoeva ortakluka. Otkup za tog
roba ugovoren je na 2000 reala i na raun otkupa ortacima je isplaeno 800
reala, a sad oni trae da se zameni za Radoeva brata, jer ga inae nee pustiti.
Radoev je brat ve poslan u Carigrad, pa je stoga neotkupiv, ali i kad toga ne bi
bilo, zadana se re ne sme kriti. Moli providura da se zaloi da ugovor bude
ispunjen, jer e inae paa dati posei sve mletako roblje, koje se nalazi u
turskim rukama.
80
Copia di lettera scritta dal signor Zuanne Alberti schiavo del bassa di
Bossina, all' illustrissimo et eccellentissimo signor Pietro Valier proveditor
general estraordinario dell' armi, scritta da Cliuno li 27 aprile 1685.
Illustrissimo et eccellentissimo signor mio padron colendissimo.
La devotione che proffesso al merito impareggiabile dell' eccellenza vostra
non permette che trascuri ad avanzar a sua notitia il mio state e di rasseguarle
tutti i numeri della mia ossequiosa reverenza. L' accidente occorso il giorno
funesto di 7 d' aprile tralascio a descriverlo, come anco le cause del disordine,
perch son certo che di gi di sono note, e per evitar nel suo petto novi sospiri.
Quanto a me la mattina della giornata lagimeivole io hebbi l' incontro a
dimostrar qualche segno di coraggio, e da solo, a solo e in diverse scaramuccie, e
doppo in tempo dell' assalto generale ho adempito, siami lecito il dirlo alle parti
di buon soldato, havendo battuto con replicato fuoco l' inimico per fianco.
Finalmente messo in fuga il nostro campo, e messi a fil di spada molti delli
nostri soldati fui fatto prigione ancor io, e poi tolto dall' eccellentissimo bassa di
Bossina, soggetto veramente adottato di qualit riguardevoli, e spiriti generosi,
quale si esprime, che quando l' eccellenze vostre havesse sodisfattione di
rihavere li argenti lasciati in campo, che tutti sono capitati nelle sue mani, egli le
faria delli medesimi un regalo.
Mi da' intentione sua eccellenza restituirmi alla patria, la forma per mi
iguata. E convenuto al conte Marianovich pagar il necessario tributo alla natura;
onde supplico vostra signoria si degni risservarmi la carica, ch' egli sosteneva;
quando pure mi conosca di eser meritvole di tal honore. Di gi all' eccellenza
vostra nota la mia devotione verso il prencipe ne mi occorre estendermi d'
avantaggio. L' eccellentissimo passa mi rimprovera molti torti, che vengono
inferiti al figliolo di Sain Aga Mandich uno delli principali di Sign, e minaccia
alli sciavi christiani a far pagar li torti con la vita. Si attrova in potere del
collegio Rados, Mattio Starmich, Damian Santich, et Ivissa il figliuolo del
sudetto ag, accordato dia alquanti mesi il suo riscatto per reali due mille, e
quatro cavalli, a conto del qual accordo hanno havuto li patroni del schiavo reali
ottocento in circa. Hora il sudetto collegio Rados pretende, o che Sain Ag
restituisca il frattello del collegio Rados, o che rompendo l' accordo non vole
permetter la libert al Mandich. Il fratello del Rados di gi mandato a
Costantinopoli, et impossibile poterlo havere, ma quand' anco non fosse
mandato, mi pare, che non ha che fare col Mandich. L' accordo di gi fatto,
confermato coll' esborso fatto a tal conto, e perci deve sussister. La parola deve
mantenersi, e la fede non deve mancare. Supplico perci la giustitia dell'
eccellenza vostra non permetter sia dato alcun disgresso al Mandich; ma che
continuino a condure il suo riscatto, come hanno fatto fino ad hora, ed alla fine
del pagamento sia data la libert al schiavo turco, poich altrimenti nasceriano
sconcerti infiniti al confine, e tutti li schiavi christani, che molti si rittrovano
nelle mani nemiche saressimo senza
81
dubbio tagliati a pezzi, che cosi l' eccellentissimo passa minaccia, e lo faria,
onde quando anco vi fosse da considerare qualche raggione per parte delli
padroni del schiavo, habbia la bont l' eccellenza vostra doverla a tanti poveri
schiavi, che sono sottoposti a pagar con la vita li mancamenti altri. di raggione
che li schiavi reciprocamente possano transitare, ne al confine vi sieno delle
confusioni; tanto pi che nell' avenire si faranno maggior numero de schiavi di
quello si faceva fino adesso; poich il gran signore non credeva fino al presente
che li Venetiani facessero guerra, e perci applicar con maggior attentione.
Io son restato preda delli Turchi per non darmi vituperosamente alla fuga,
che se havessi voluto seguitare le pedate altrui ancor io mi sarei (tutto ch con
rossore) salvato onde novamente supplico con tutto fervore la benignit dell'
eccellenza vostra si degni far giustitia al Mandich, e farlo trattar bene; acci all'
eccellentissimo pass non vengano novi richiami, e perch ancor io che in
servitio del mio prencipe (di che mi glorio) sofrisco la schiavit non sia per
questo capo molestato, e tormentato, con pericolo evidente di tutti gli altri
schiavi christinani. Condoni l' eccellenza vostra se la necessit mi fa tediarla cosi
lungamente, e mi permetta che anco riddotto a conditione di schiavo possi
gloriarmi di esser sopra ogni altro.
Di vostra eccellenza
humilissimo devotissimo servitore osseginossimo
Zuane Alberti
Cliuno li 27 aprile 1685.
Priloeno Valierovoj depei od prvog maja 1685.
66
Split, 30 aprila 1685.
Dalmatinski providur Petar Valier odreuje mesenu platu od 10 dukata
serdaru Iliji Peraici koji je sa 1600 dua uskoio na mletaku stranu i naselio
mesta naputena od Turaka.
Noi Pietro Valier, per la serenissima repubblica di Venezia, provveditore
generale in Dalmazia ed Albania.
Il sardaro Elia Peraizza, che col seguito di molte persone al numero di
1600, sotrattosi dalla schiavit del Turco si ricovrato in questo serenissimo
stato, e fatto suddito volontario del principe, implora dalla pubblica piet
qualche soccorso e assegnamento, perch ss sostener se stesso e le sue
povere creature. Le presenti congiunture non permettono accompagnarlo a piedi,
di sua serenit per ottenere dalla mano generosa del prencipe quanto humilmente
supplica.
Noi per intanto conosciuto il suo merito il vantaggio che pu riportar il
pubblico servitio dalla popolatione, che con le genti dello Peraizza si va facendo
nei lunghi abbandonati dai Turchi, volendo esten-
82
83
resto del suo riscatto dentro il termine di un mese, dovendo egli restar in potere
dei patroni per loro cautione.
Zad. st. arh. Spisi Valier, knj. II, str. 287.
69
Split, 26 maja 1685.
Kako pravoslavni hriani, turski podanici prenebregavaju pozive da preu
na mletaku stranu i kako daju neprekidnih dokaza o svojoj nevernosti, providur
Valier izdaje proglas kojim nareuje da svak koji bi drao roba pravoslavne vere
ima da ga prijavi vlasti, pa ako rob ne bude mogao da se otkupi, otkupie ga
drava u koliko je sposobna za neto. Cena takovim robovima utvruje se na 200
lira i njihova je prodaja zabranjena bez naroite providurove dozvole.
Noi Pietro Valier per la serenissima repubblica di Venezia provveditor
general in Dalmazia ed Albania.
Havendo pi volta noi fatto invito ai cristiani del rito greco suditi del
Turco d' unirsi alla devozione con assicurare le loro vite, et robe, nel che non
essendosi curati molti di essi d' abbracciare cosi honesto invito et ponersi sotto la
protezione di cosi cristiano principe, havendo anco esperimentato in loro
continuata e puoca fedelt havendo con ragione fermati li medesimi cristiani,
facciamo col tenor del presente proclama intender a ciascheduno padrone, che
tenesse schiavi del rito greco, debbono denuziarli a quell' illustrissimo rettore
sotto la cui giurisdizione fossero soggetti, perch non potendo li schiavi stessi
riscatarsi per la loro povert, et essendo buoni al remo; le saranno prontamente
dai signori rettori esborsate lire 200 per cadauno come restano da noi incaricati;
non potendo per altro venderli a chi si sia senza nostra espressa licenza.
Addi 26 maggio 1685 Spalato.
Pubblicato al luoco solito in forma etc.
Zad. st. arh. Spisi Valier, knj. II, str. 320.
70
Split, 29 maja 1685.
Generalni providur Valier javlja senatu da je od generalnog providura
konjice (iz Zadra) obaveten da je Stojan Jankovi priveo u mletako podanstvo
70 kua iz Like i da su ete koje su se digle u Kninsku krajinu zarobile Mustafu
Popren-agu, koji je odreen za dravnog roba.
84
85
(Omissis)
Zara li 31 maggio 1685.
Polo Michael provveditor general della
cavalleria.
Mlet. dr. arh.
Senato-Dispacci provveditor general cavalleria in
Dalmazia Fa. 716.
72
Split, 4 juna 1685.
Generalni dalmatinski providur Valier izvetavajui senat o ratnim
pripremama bosanskog pae i skadarskog sandak-bega, kae da otpadnitvo
Crnogoraca ugroava Grbalj, Patrovie i Budvu i preklinje vladu da ne preputa
Dalmaciju sudbini.
(Omissis)
.... l' alienazione de' popoli del Montenero, che in parte unitisi al
sangiacco contro li nostri, in parte obbligati con gl' incendii a darli ostaggi dopo
la fazione, resta con poche ville nella costanza della loro fede. La perdita di
questo monte che soprasta alla stessa citt di Cattaro, stringe Perasto, Budua e
Pastrovicchi, importante, per le conseguenze ma pi per l' esempio. Il
sangiaco, uomo accortissimo, si vale della occasione e non meno con la
blandizia che con il rigore va avanzado posto e dominio et il contado di Zuppa e
Pastrovicchio non fuori di pericolo, massime trovandosi Budua aperta e con
poca difesa.
(Omissis)
Supplico bene la signoria vostra non abbandonare intieramente questa
provincia che formando i litorali dell' Adriatico et aprendo la porta al Levante,
non di minor considerazione degli altri luochi del dominio. Anco con la
mediocrit della forza si puo rimediare al male e trattenere li sudditi nella
confidenza di maggior assistenza: ma senza capo di guerra, senza comparsa di
milizie, non vi resta ne consiglio ne modo per almeno accreditar la forza con l'
apparenza. Angusitiato nel danaro, privo di sovvegno, posso bene stemperare la
testa, ma non provvedere alle urgenze multiplicante, et ai remedii che molte
volte conviene ricavarsi dal vigore proprio del paese che non sar mai fermo ne
proficuo, quando non sii sostenuto da qualche interesse.
(Omissis)
Spalato 4 giugno 1685.
Zad. st. arh. Valierove depee, knj. II, str.
23-32.
86
73
Zadar, 7 juna 1685.
Providur konjice Polo Mikiel javlja senatu da je novouskoene like
porodice naselio u Koulovopolje i da je ponovo uputio u Liku Jankovia sa
2000 ljudi da izvue ispod turskog jarma druge Morlake. Ako mu to uspije
naselie ove potonje u kraj od Koulovapolja do Ostrovice.
Serenissimo prencipe.
(Omissis)
Le famiglie novamente giunte alla devotione si sono disposte nelle
campagne di Cosulonopoglie, che s' uniscono gi all' altre tenute da sudditi
ubidienti, e si vanno estendendo verso Ostrovizza; sito di tanta estimatione e per
ogni riguardo necessario a custodirsi. Mi sortito in questo tempo di espedir il
kavalier Gianco novamente verso Licca, con speranza di distrahere molt' altri
Morlacchi dal giogo ottomano accompagnato da 2000 persone in circa per il loro
spalleggie e sicurezza. Iddio secondi l' ardore de miei voti et il di lui buon
servitio, che s' accade la condotto si snervano maggiormente le forze al nemico e
s' accrescon alla serenit vostra, sotto i cui felicissimi auspicij veggo genti
straniere bramarne la soggetione et il soave dominio. Se questi giungono vado
pensando dispor loro l' habitationi da Cosulovopoglie sino Ostrovizza, che cosi
facendosi forti l' une coll' altre, possano rendersi pi atte a ressistere contro l'
invasione de Turchi, mantenersi in fede e pressidiar in parte poste cosi
avantaggioso per le di cui conseguenze, ristorati che siansi in pochi giorni i
cavalli, dissegno d' avanzarmi a quella parte, col servirmi per in diffetto de
fanti pagati, di 200 soli vecchi habitanti, senza i quali non possibille di
sostenerlo.
(Omissis)
Zara 7 giugno 1685.
Polo Michiel provveditor general della
cavallieria.
Mlet. dr. arh.
Senato-Dispacci provveditor general cavalleria in
Dalmazia, Fa 716.
74
Split, 13 juna 1685.
Generalni prvoidur Valier javlja senatu da je bosanski paa sa
hercegovakim paom i sa ranijim bosanskim paom Osman-paom, preao
Prolog i spustio se u Cetinu. Sumnja se da cu doli sa nadom da opet pridobiju
za sebe Nakieve i Peraiine Morlake, ali se on boji da e udariti na Zadvarje ili
na Norinsku kulu.
87
Serenissimo principe.
Finalmente in nembo che girava in Clivno, scoccato in Cettina, ove il
bass di Bossina, passato il Prologh insieme con quello di Ercegovine et il bass
vecchio Asman-pass ha preso posto. Il numero e la quantit dell' esercito si
rileva, da pi constituti, ascendere per ora sopra 3 mila cavalli e 2 mila fanti, ma
questi la maggior parte, morlacchi.
(Omissis)
Si suppone che i Turchi si sono avvicinati colla speranza di condur, o col
negozio o con la violenza li morlacchi di Peraiza e Nachich a seguitare le loro
insegne, mentre sparsi per le campagne avanzate coi loro animali e
particolarmente a Labin di la dai monti di Tra, e nell' estremit del territorio di
Sebenico sopra Boraia dava facile il modo al concerto e difficile la resistenza
contro le missioni che fossero fatte dai Turchi.
(Omissis)
Sn deve per temere che il basci voglia fare qualche colpo o su Duare o
sopra Norin che sono le due spine che li pungono il core.
(Omissis)
Spalato 13 giugno 1685.
Zad. st. arh. Valierove depee knj. II, str.
32-35.
75
Split, 14 juna 1685.
Providur Valier javlja senatu da treba obratiti panju na nove podavike.
Najopasniji su uskoci iz Graaca jer su staroverci i kao takovi neverni, to je
dokazano iskustvom.
(Omissis)
Inportantissimo e il riflesso sopro nuoul suditi ... queli di Grassaz sono li
pi pericolosi, perch essendo di ritto vecchio, sono creduti di niuna fede. E l'
esperienza lo dimostra.
(Omissis)
Spalato 14 giugno 1685.
Zad. st. arh. Valierove depee knj. II, str.
37.
76
Omi, 17 juna 1685.
Prvidur Valier javlja senatu da je paa sa vojskom iz Cetine pao pod
Zadvarje i stegao opsadom tvravu. On sakuplja pomonu voj-
88
89
90
avicinamento fatto partecipe sua eccellenza Valier perch possa dall' autorit sua
ricever regola alli miei passi, o di prosiguir il viaggio, o di custodire questo
confne. Fra tanto dispongo un' ordine, perch fatto a questo fine rimaner il
fratello del cavalier Gianco, unito alli Morlacchi pi disoccupati, e col beneficio
di molti cavalli qui rimasti, di ragione degl' altri gi espediti, possino dar un'
inaspetato assalto al paese nimico da questa parte, quale spogliato dei pi
valorosi combattenti, che cirocondano il bass, potrebbe ... farlo soggiacere agl'
infortunij d' una quasi certa desolatione, e ritornasene i nostri carichi di bottino e
di prede.
(Omissis)
Zara li 22 giugno 1685.
Polo Michiel provveditor general della cavalleria.
Mlet. dr. arh.
Senato - Dispacci provveditor general cavalleria, Fa
716.
80
Omi, 25 juna 1685.
Generalni providur Valier javlja senatu da upravo stiu kotarski i ibenski
Morlaci pod zapovednitvom Stojana Jankovia. On e sa ovima sa najboljima
koje odabere meu katelanskim, klikim, poljikim i makarskim sastaviti odred
kojim e zaposesti planinske klance i spreiti pai nove navale. Providur konjice
porazdelio je Morlacima neto novca, jer nije mogue drati ih dugo u akciji o
samom bekotu i vinu.
In questo mentre vanno capitando le truppe di Zara e Sebenico, comandate
dal cavalier Gianco, con quali e con la scielta dei migliori dei Castelli, Clissa,
Poglizza e Macarsca, formar un corpo di gente, con cui spero, ne' siti
vantaggiosi della montagna, per non aver cavalleria, di levare al bass l' opinione
di nuovi attacchi, che, per quello vo intendendo a riparo della riputazione e della
testa, medita con l' unione di nuove forze.
(Omissis)
Alli Morlacchi partiti da Zara e Sebenico hanno convenuto li signor
provveditor general de cavalli, e conte, oltre il biscotto, prometter et esborsare
danaro. Jo sin hora ho trattenuti questi, senza pecuniaria distribuzione, ma
impossibile che si continui lungo tempo in campagna con il solo biscotto, e
qualche barila di vino, e creda l' eccellentissimo senato, che da me pi si studia il
publico interesse, che il particolar riguardo della mia casa. Sopra tale punto
scriver pi diffusamente, e portar il mio sentimento con altra occasione,
supplicando, solo considerare la moltiplicazione delle spese e la necessit di non
91
perdere per poco danaro molti vantaggi, che si possono conseguire, e nello
stesso tempo bilanciar l' espedizione con la spesa et aggiustare la misura all'
augumento delle milizie, e di moltiplicate occorrenze.
(Omissis)
Almissa 25 giugno 1685.
Zad. st. arh. Valierove depee, knj. II, str. 56.
81
Omi, prvi jula 1685.
Generalni providur Valier javlja senatu da je stigao Jankovi sa 800 ljudi i
da je sa ovima i ostalima Morlacima zaposeo jake poloaje u planini. Providuru
konjice naredio je da ugrozi Knin, da bi tako zadrao kod kue hrabre like
Turke i spreio njihovo zdruenje sa painom vojskom. ali to ga nestaica
plaene vojske primorava da sudbinu oruja poverava kolebljivim i sumnjivim
rukama Morlaka. Jankovia je poslao da izvri noni prepad na Vrgorac i
Ljubuki te da se po tom opet vrati na poloaje kod Zadvarja.
(Omissis)
Cosi, capitato il signor kavalier Gianco con 800 uomini dei contadi di Zara
e Sebenico, espedito dal signor provveditor general della cavalleria, ho aggiunto
ad essi un corpo de' Borghesani, Castellani Clissani e Poglizzani, facendoli
prender i posti vantaggiosi della montagna, credendo che il tempo et il sito possi
giovare assai per dissipare l' inimico, senza cimento, ristretto nei viveri, e nell'
infanteria, composta con pochi simeni e molti Morlacchi. E perch non s'
aggiunga al bassa la brava gente di Licca, ho ordinato al signor provveditor
general de cavalli che con il corpo di cavalleria si trattenghi fra Ostrovizza e
Scardona, tenendo in apprensione quei di Knin, e per conseguenza non lasciando
movere, obligati alla propria difesa, i popoli della Licca.
Ho pure eccitato con lettere il signor general di Carlistot a non perdere
questa bella occasione. Cosi convengo eccellentissimi signori, in mancanza di
forza giocare, d' ingegno, e non avendo milizia pagata ponere e confidare, per
capo di necessit, la pubblica fortuna nelle mani vacillanti e dubbie de'
Morlacchi.
(Omissis)
Ho per lasciato, che il signor kavalier Gianco, prendendo il benefizio del
numero, passi con le barche verso Zaostroch, e veda di far qualche impressione
improvisa e notturna sopra Vergoraz e Gliubuschi, per veder di sminuire questa
brava gente all' inimico, e distrahere poi per conseguenza il concorso delle parti
superiori all' amassamento del grosso del bassa, con ordine poi di rimettersi
immediate con il comodo delle dette barche a Vruglie et a Duare.
(Omissis)
Almissa, primo luglio 1685.
Zad. st. arh. Valierove depee, knj. II,
92
82
Osinj, sa galije, 4 jula 1685.
Generalni providur Valier javlja senatu da je preko franjevaca poslao
pisma hrianima imotske krajine, pozivajui ih da stresu turski jaram i da se
podloe dudu. Neki su se knezovi obvezali ugovorom i ponudili taoce.
Dozvolio je Jankoviu pohod na itluk i Ljubuki da sprei sakupljanje peaka
za painu vojsku, koje se vri s onu stranu brda. Primoran je da dri na okupu
Morlake, jer se paa sprema da opet udari na Zadvarje, a plaena je vojska
neupotrebljiva u onoj vrleti. Vratili su se Morlaci poslani na itluk. Zasnovani
prepad nije uspeo radi prenagljenosti kojom je izvren, Ipak se zarobilo i pobilo
mnogo Turaka i grabljivi se Morlaci zajazili plenom.
Serenissimo principe!
Quando nella passata settimana fui a Macarsca, feci per mezzo dei padri di
san Francesco correr lettere, esortatorie ai popoli d' Imosco, cristiani, perche si
persuadessero levare a se stessi le catene dei Turchi o il flagello giusto delle
nostre armi, imminenti sopra le loro teste, quando non prendessero risoluzione di
ponersi tra il manto pietoso di vostra serenit.
Non stato inutile questo pretesto e dalle copie di scritture aggiustate con
alcuni dei conti, che unisco, rillever il senato la volontaria soggezione e gli
ostaggi esibiti, sino che maturino li raccolti e possino eseguire il capitolato,
senza atrahere ora gl' incendii e le devstazioni de' Turchi che armati con li
bass, si trattengono nelle vicinanze di queste parti.
Spero avanzare anco cogli altri superiori d' Imosco la trattazione, e se a
faccia del bass viene accreditato il nome pubblico non di poca conseguenza l'
aquisto di tali genti, con quali, ristretto fra ceppi Imosco, potrebbe conseguirsi
senza impegno delle armi di vostra serenit.
Intanto non potendo trattenere questi morlacchi, com desiderei, in quell'
avvantaggioso soggiorno per consumar l' inimico col beneficio del tempo e della
fame, convengo dar alimento al fuoco e sfogo della loro impazienza.
Ho permeso al kavalier Gianco di avanzare con le genti verso Citluk et
avvicinarsi a Gliubuschi per veder di desertare quei luoghi pericolosi ed infesti, e
divertire anco in questa forma l' unione di mille fanti che dietro a questi monti si
vanno unendo, per condursi all' esercito del bassa. Il comodo delle barche e il
beneficio de' maestrali mi fa sperare, che in doi o tre giorni si possi conseguire l'
intento, e sbrigati da questa faccenda, ridurli consolati ai primi posti. Tuttavia e
sempre difficile promettere certezza di chi ha indivisible l' instabilit e sregolata
la obbedienza.
Io li vo seguendo colla galera per tener freno alla libert et osservazione
agli accidenti che potessero richiamare questa gente secondo gli avvisi e mosse
del bass medemo.
93
94
84
Vrulje, 7 jula 1685.
Providur Valier, izvetavajui senat o svojoj nameri da obrazuje jedan
odred od 100 Morlaka kao stalnu plaeniku vojsku, daje svoju ocenu o
Morlacima kao vojnikom materijalu.
Manca a questa nazione la disciplina, per altro vi ferocia, robustezza
sopra il eredibile, e quello pi importa non vi patimento che la distrugga, ne
uariet di tempo che la disciolga. Dorme allo scoperto sia vento, pioggia o neve
non si stanca nel malagevole o dificile camino, et averebbe cuore, se la rapina
molte volte non la divertisse, e fosse condotta nel pericolo senza confusione per
avvanzarsi nel medemo.
Zad. st. arh. Valierove depee, knj. II, str. 68.
85
Split, 14 juna 1685.
Dalmatinski providur Petar Valier odgovara karlovakom generalu
Herbetajnu, na pismo od 14 jula 1685, hvalei njegovu odluku da sa Hrvatima
upadne u Krbavu. Valier ali to ne moe da se odazove pozivu za koncentrinu
akciju sa generalom s razloga to ga prisustvo paa vezuje za hercegovaku
granicu, ali je on dao instrukcije Jankoviu da kad mogne provali u Liku.
Copia di risposta alle lettere del signor general di Carlistot in data di 14
luglio 1685.
Le lettere di vostra eccellenza di 5 e 9 instante mi giungono in un tempo
istesso; et si come osservo la tarda rissolutione della corte nel spedir le militie,
cosi lodo molto i di lei pensieri di scorrer nella Corbavia con le sole genti croate
per poner apprensione nell' inimico che s' attrova in molta costernatione per gli
avvantaggi che ripportano l' armi della serenissima repubblica in queste parti. Io
credo infallibilmente che facendosi dalle genti di vostra eccellenza gagliarde
impressioni nel luoco dissegnato, non possano accurrervi li bass di Bossina e d'
Hercegovina, mentre doppo la loro rotta sotto Duare, tengo uniformi costituiti et
molte relationi, che il primo sia partito per Ungheria, et il secondo ha che fare
nell' Hercegovina, ove faccio continuar le scorrerie e le partite de' Morlacchi,
che mai ritornano senza proffitto; anzi l' altro giorno feci avanzare sino a Ciclut
ultimo confine della detta provincia una grossa partita che incendi tutto il
borgo, fece ricco bottino; condusse circa cento schiavi et quantit d' animali. Li
Turchi del luoco hanno ricercato agiuto a confinanti di Monstar, Gabella e quei
confini; ma alcuno non si mosso, onde mi
95
96
dett il mio poco spirito a non abusarsi di quest' incontro in cui haverebbero
potuto approfittarsi. Trovata in loro ottima la dispositione, rilasciai mandati per
tutto il confine, ordinando l' unione del maggior numero di gente nel luoco e
giorno, che le fu destinato. Spedij subito l' aviso al medesimo signor di Carlistat
assicurandolo che per li 22 corrente (come egli bramava) si sarebbero li nstri
trovati il Licca invitando ancor egli a penetrar nel stesso tempo in Korbavia. Non
mancarnono li nostri all' impegno, e nel divisato giorno scorsero
coraggiosamente incendiando tutto il paese, facendo schiavi li Turchi, che le
capitorono alle mani, fuori ch' alcuni, ch' ostinati volsero piutosto abbracciar la
morte che rendersi captivi. Ma non si lasciorono vedere con la stessa prontezza
gl' imperiali, che tardorono sin al giorno seguente, che gi li nostri erano disposti
al ritorno tuttavia ricevuti avisi, che anco loro fossero gionti, e devastassero la
Horbavia, voltorono novamente il camino in Licca, repplicando gl' incendij et i
danni all' inimico. Non sono stati di poco momento, ma il miglior vantaggio, ch'
io rifletta, e l' haver sottrata dalla divotione Ottomana e ridotto sotto gl' ausspicij
del serenissimo dominio un numero considerabile di 300 e pi case de
Morlacchi, fatti passare la montagna dentro de nostri confini, calcolandosi che
da questo corpo si possano estrahere sei in settecento huomini d' arme. Io pure
per dar coraggio a nostri e per esser pronto a spalleggiarli gl' ho scortati con la
cavallaria al confine facendole somministrar biscotto e munitione per il bisogno.
Pi distinto raccoglieranno vostre eccellenze il successo dall' ingionta copia di
costituto del conte Possidaria, ritornato dalla fattione, essendosi il Gianco con gl'
altri capi inoltrato anco a Grassaz, per tentar ivi qualche altro proffitto.
(Omissis)
Zara 27 luglio 1685.
Polo Michiel provveditor general della cavalleria.
Mlet. dr. arh.
Senato - Dispacci del provveditor general della
cavalleria in Dalmazia, Fa 716.
87
Zadar, 27 jula 1685.
Sasluanje kneza Frane Posedarskog o morlakom pohodu na Liku,
izvreno sporazumno sa karlovakim generalom.
Adi 27 luglio 1685.
Comparve alla presenza dell' illustrissimo et eccellentissimo signor Polo
Michiel provveditor general della cavalleria il signor collonello Francesco
Possidaria, il quale venendo constituto f.
97
98
99
Ribnik.
100
hodu na Liku i o uskakanju 316 morlakih porodica, iji su glavari doli u grad
da ce poklone javnom predstavniku i zatrae pomo. On ih je primio, opomenuo
na vernost i poslunost i saoptio im zahtev da ce sa narodom uskoenim smeste
s ovu stranu Zrmanje, a kad to uine podelie im 200 mera penice. Prilae
pismo koje karlovaki general pie Stojanu Jankovmu pozivajui ga da opet
stupi u akciju i obavetavajui ga o svojim uspesima u Krbavi. To je pismo
komisar poslao providuru a Jankoviu zabranio da odgovori, dok ne uje to e
providur zapovediti.
Serenissimo prencipe!
Arrivai gia tr giorni in questa citt, dove mi sono subito applicato a dare
le rassegne all' infanteria e cavalleria cosi grossa, come leggiera; li ristretti delle
medesime non li spedisco all' eccellentissimo senato con questa occasione.
(Omissis)
Sbarcato di galera imediate capit da me il kavalier Janco, quale mi disse
che nella scorsa fatta da lui in Lica, gl' era sortito di devastare qualche tratto di
paese, e prendere un luoco detto Lovinaz incendiato, asportando trentasette
schiavi fra huomini, donne e ragazzi; che alla comparsa delle genti Morlache s'
erano volontariamente resi all' obedienza dalla serenissima repubblica trecento
sedici case Morlache, che fanno il numero di duemille cinquecento sessantauna
persona, et il capi d' esse erano qui in citt per humiliarsi a questa rapresentanza
e chiedere sovegno per il lodo mantenimento.
Li feci venir tutti alla mia presenza, e gl' ho detto che loro haveano scielto
il miglior conseglio di lasciar un paese barbaro, et il dominio di prencipe tirano,
per riccovrarsi soto quello del pi giusto del mondo; che io li ricever per nome
di vostra serenit volentieri in questo stato, e che mi prefiggevo ch' essi
havessero a corrispondere alla generosit del prencipe con humilissimi
ringratiamenti, e con rassegnatezza, prefiggendosi di vivere con modestia e
piena ubbidienza a pubblici commandi. Dissi, ch' essendo le famiglie di la della
Carca,1 intendevo che passassero l' acqua, come mi promisero di fare, e
sovenutoli di 200 stara di formento in circa, che per non gli l' ho fatto dare, sino
che non sapia che tutti essi sijno passati.
(Omissis)
Qui ingionto sar il costituto del kavalier Janco, nei quale l' eccellentissimo senato scoprir che Morlachi non si sono ritrovati con il general di
Carlistot a causa che o non bene si sono intesi, o che hanno sgarato2 nel tempo.
Esso general scrive una lettera al kavalier Janco sudetto, che sar qui alligata,
invitandolo a sortire di nuovo in campagna, e raguagliandolo delle sue imprese
fatte per il tempo che si trattene in Herbavia con il suo essercito. Io subito ho
spedito le lettere stesse all' eccellentissimo signor provveditor general
estraordinario, et
Oito pogreno mesto Zermagna (Zrmanja, jer Krka ne tee paralelno granici i
graninim planinama.
2
sgarrare = ne pogoditi, promaiti cilj, pogreiti.
101
non ho voluto ch' esso dij risposta alcuna d' impegno sino che non si sente quale
sij la volont di sua eccellenza. (Omissis) Zara li 4 agosto 1685.
Marin
Michiel
provveditor
estraordinario
commisario.
Mlet. dr. arh.
Senato-Dispacci provveditor general estraordinario
commisario in Dalmazia ed Albabania, Fa 696.
91
Split, 8 avgusta 1687.
Dalmatinski providur Petar Valier javlja senatu da je dozvolio serdaru
Jankoviu da sa svojom vojskom provali u Liku. Korisno je da se Lika opustoi
jer se time obezbeuje Obrovac, naseljuju Kotari i afirmie republiino pravo na
velebitsko podgorje, kojemu je Lika zalee.
(Omissis)
Con tali motivi ho permesso al sardar Gianco d' avanzare le sue genti
sopra la Licca, che il confine tante volte scorso dal medesimo. Non credo che
sii male a disertare la Licca per assicurare Obrovazzo, et abitare il contado di
Zara, anzi credo sii bene sostener la ragione della Morlaca, a cui la Licca forma
le spalle.
(Omissis)
Mlet. dr. arh.
Senato-Dispacci provveditor general dell' armi in
Dalmazia Fa 115/523.
92
Zadar, 8 avgusta 1685.
Vukosav Kosi, Lianin uskoen u Starigrad koji je nosio Herbertajnu
Valierova i Jankovieva pisma, zapisniki presluan javlja ta je uo o
operacijama i vojsci esarevaca i prikazuje stanje i prilike u turskoj Lici.
Adi 8 agosto 1685 Zara.
Fato venir in officio per ordine dell' illustrissimo et eccelentissimo signor
provveditor estraordinario e comissario in provincia Vucovai Cossich di
Starigrad habitante nuovo dell' anno passato, quale costituito col mezzo dell'
agente Gerolimo Alberti interprete etc. cosi espose:
102
Da 20 giorni in circa fui mandato dal signor kavalier Janco a portar lettere
dell' eccellentissimo signor provveditor general estraordinario Valier, et altre sue
al signor general di Carlistot, che si trova al campo sotto Jasevizza, e cosi un
venerd mattina arrivai in quel luoco, e consignategliele mi fece fermare sette o
otto giorni nel suo campo, remanendo colle risposte delle lettere gl' altre tre miei
compagni scortati da due suoi soldati, et hieri sera son ritornato a casa mia.
Interrogato cosa sij di nuovo in quelle parti, rispose: capitata una lettera
dell' imperatore al medesimo generale, che la sua armata sij sotto le piazze di
Budis e Seguar, e che continuamente le bersaglino, e spera bene, havendo a
quest' hora tuolti li borghi di Budin, aggiongendo haver una bella armata, che
non ne ha pi havuta un' altra simile.
Interrogato cosa pensi di fare esso general di Carlistot cola sua armata,
rispose: Brama d' unirsi colla nostra armata per portarsi insieme sotto Biaz, ch'
una piazza del Turco oltre la Licca, in sito che non so nominare, anzi attende le
risposte dall' eccellentissimo signor provveditor general nostro, con premura in
quel luoco.
Interrogato se nella Licca et Herbavia siano millitie pagate dall' inimico, et
altra preparatione di guerra, rispose: Non si sente ne meno de certe persone
pagate in queste parti solo dir che al ponte d' Ossech vi sono 40.000 soldati
pagati per gvardarlo, nel resto qui nella Licca tutte le genti di campagna sono
rettirate nella citt e palanche forti, tanto le persone quanto gl' animali, ma le
forificationi sono trinciere di legname, a segno che si prenderebbero senza
cannone e senza difficolt.
Interrogato se siano poi numerosi gl' habitanti della Licca, che s'
attrovvano nelle citt, rispose: Tra tutte le citta medesime di quella provincia a
far levata di tutti gli huomini d' armi, anco pi deboli, non sarannno pi di mille
persone.
Interrogato come stijno de viveri nella Licca, rispose: Vi sono formenti et
orzi belli et abbondanti, ma non per anco raccolti, ne li raccoglieranno, che da
qui a un mese circe, non essendo maturi.
Interrogato s' habbino poi munitioni da guerra per quello sappia o habbia
inteso nella citt predetta della Licca, rispose: Io son nato in quelle parti, e per
vi capito frequentemente; onde so dire, che s' attrova poca munitione, e gente
poco buona, anzi son tutti impauriti et avvilliti perche temono dell' armata
veneta e dell' imperio, essendo di mezzo senza speranza d' haver soccorso o
agiuto da nessuna parte. Il che havuto fu licentiato etc.
Priloeno Valierovoj depei od 13
augusta 1685.
Mlet. dr. arh.
Senato-Dispacci provveditor general dell'
armi in Dalmazia Fa 115/523.
103
93
Split, 13 avgusta 1685.
Providur Valier objanjava senatu da u Dalmaciji ne postoji teritorijalna
milicija u obliku kuluka1 ve da svaki ovek sposoban za oruje slui sa orujem
pod svojim harambaom.
In Dalmazia non v' e distinzione di cernide se anche fossero nominate per
abuso perch non sono angarie che le distinguono, ogni uomo atto all' armi serue
sotto il suo karambass e serue con l' armi.
Mlet. dr. arh.
Senato-Dispacci provveditor general dell' armi in
Dalmazia Fa 115/523.
Zadar, 21 augusta 1685.
Komisar Marin Mikiel javlja senatu da se Jankovi vratio iz Splita i doneo
mu pismo od generalnog providura u kom mu ovaj javlja da je dozvolio
Jankoviu pohod na Liku. Jankovi mu je meutim javio da se providur s njim
dogovorio da udare na Livno. U neprilici radi tako oprenih nareenja poslao je
Bortulaia k providuru u Split sa pismom u kom trai da mu javi na koju stranu
ima da uputi Morlake.
(Omissis)
E ritornato il kavalier Janco, che s' era portato a Spalato da sua eccellenza,
come humilmente accennai nelle passate mie all' eccellentissimo senato. Esso m'
ha reso le riveritissime lettere dell' eccellenza sua, ch' in copia rassegno a vostra
serenit. Contengono d' haver permissione il Janco sudetto di far qualche mossa
con le sue genti verso le parti della Lica, ma simulata, secreta e meno strepitosa
che sij possibile- credendo che non essendovi unione con gl' imperiali, non possi
meno esser mal intesa; incaricandomi di provederlo di munitioni et altro.
Io subito letti li rivveriti commandi dell' eccellenza sua ho detto al Janco,
che tutto quello mi ricercar, con protezza gli sar somministrato. Due giorni
dopo sono capitati a questa casa li quattro sardari con una supplica, copia della
quale pure humilio per lume dell' eccellenze vostre. Et osservando in essa, che si
doveva far per questa mossa un consumo considerabile di pane di libre
trentamille, polvere millecinquecento e trenta milla palle, dissi che la volta
passata non n' havevano consumato pi di sete migliara, e perch hora ne ricercassero tanto di pi. Risposero ch' il viaggio era breve per esser la Lica qui
vicino, ma che hora erano per andar (come io dovevo saper benis1
104
105
106
(Omissis)
Di vostra eccellenza
Carlistot 27 agosto 1685.
Devotissimo obligatissimo servitore il gran prior d' Ongaria conte d'
Herberstein
P. S. Corrisponder col signor, kavalier Janko acci non segua guari come
l' altra volta, non potendosi prescrivere l' hora cosi giusta della congiontione,
baster segua il primo o secondo giorno.
Prilog Valierovoj depei od 19 septembra.
96
5 septembra 1685.
Ilija Mitrovi pozivom na zasluge predaka, brata Stojana i svoje i obzirom
na to da mnogi uskoeni Morlaci uivaju bolju nagradu nego on, koji ih je doveo
pod okrilje republike, kao i obzirom na to da nije mogue da sudelujui dnevno
u bojevima jednog dana ne podlegne, moli senat da mu mesenu platu od 15
povisi na 40 dukata.
Serenissimo prencipe!
Alle glorie della serenissima repubblica si consacrarono gli aui di me Elia
Mitrovich, e cosi fece il quandam sardar Janco mio padre, mentre nella passata
guerra diede saggi non meno della propria devotione che del valore esponendosi
a continuati cimenti et azzardosi incontri e mi sia permesso il dire, con publico
notabile vantaggio. Quello habbio operato et operi nel presente il cavalier Stoian
detto Janco, mio fratello, noto alla publica sapienza, e se nelle correnti
emergenza habbi dato prove di fedelt e coraggio lo testificano le di lui attioni,
lo comprobano la numerosit di famiglie Morlache condotte alla divotione e li
danni et incendii portati nelle viscere del paese nemico, con la schiavit di tanti,
sempre costante nell' espor la vita a pi perigliosi azzardi e sempre pronte all'
adempimento dell' incombenze addossategli.
Io pure non dissimile al stesso ho contribuito e contribuisco il mio impiego
divoto. Frequenti sono stati li danni da me a Turchi inferiti di incendii e
schiavit e molte pi sono le familgie che de Morlachi ho condotto all'
obbedienza della serenit vostra col mezzo di molte adherenze che tengo et
siccome ho gi dedicato me stesso alla pubblica grandezza cosi bramoso sempre
di sagrificarmi in vittima alla stessa. L' eccellentissimo signor Domenico
Mocenigo provveditor general estraordinario dell' armi in Dalmatia che con l'
occhio proprio vide le operationi mie con sua patente di 15 luglio 1684 mi
concesse duc. 15 al mese per atto di riconoscimento e perch habbi modo di sostentarmi.
Principe serenissimo, diffonde la publica generosit le sue gratie sopra
molti Morlachi da me condotti alla devotione molto pi ampla-
107
mente di quello io godo, e se io son l' istrumento e la principal cagione della lor
venuta con rossore rifletto vedendo questi sopravanzarmi nel conseguimento
delle gratie. So che il suddito tutto deve al principe e gi a questa parte
adempisco al mio ossequio et divotione con certezza di dover restar vittima
sagrificata alle glorie dell' augustissima repubblica essendo impossibile, che non
ne venga il caso mentre in giornaliere fattioni mi ritrovo; ben vero che bramo
veder prima estesi sopra me gli atti della pubblica generosa clemenza, affine di
poter chiuder gli occhi con questo contento. Supplico che la concessione sia
accresciuta a ducati 40 al mese, onde vagliono questi al sostentamento di mi famiglia, mentre io possa abbandonare ogni altro interesse et applicar tutto me
steso, al servitio glorioso della serenit vostra.
1685 5 settembre.
Che sia rimmessa ai savii dell' una e l' altra mano, consiglieri Bernardo
Memo, Girolamo Grimani, Agostino Barbarigo, Polo Vendramin, Marco
Ruzzini, Zorzi Corner.
Il provveditor general estraordinario dell' armi in provincia rispondi giusta
le leggi. Ger. Giacomazzi. Marc. Ant. Jiustinian nobile et sapiente viro Petro
Valerio ecc. Vi mandiamo nelle presenti copia di supplicazione presentata avanti
la serenit vostra per nome d' Elia Mitrovich sopra la quale ni commettemo che
ben informato delle cose in essa contenute dovete dirci l' opinion vostra in
scrittura giurata et scritta di mamo propria giusta le leggi. Rimandandoci il tutto
sotto sigillo con prima pubblica occasione.
Zad. st. arh. Spisi Valier, knj. I, str. 405.
97
7 septembra 1685.
Pismeni izvetaj Petra Tartalje, Jerolima Racitini i Bortola elisea o
pohodu na Bjelaj i Vakuf i o uskakanju pravoslavnih Srbljana.
Copia di lettera scritta dalli signori Pietro Tartaglia Gerolimo Razzetini e
Bortolo Geliseo a sua eccellenza provviditor estraordinario dell' armi Valier in
datta 7 settembre 1685.
Adi 31 del corrente spedij le lettere all' eccellenza vostra con una tradotta
dall' illirico, che il kavalier Gianco mi scriveva da Varbiza con aviso, che si era
stabilito dal detto kavalier Gianco andar verso Bilai, come anco si morchi il
giorno medesimo, marchiando all' usanza de Tartari, spedi l' infantaria per tior li
passi verso la fortezza di Bilai, e scorrere molti vilaggi, e la cavalleria
marchiando tutta la notte si trov la mattina alla vista della fortezza, et
imparticolarmente d' unrecinto molto spatioso con una torre molto forte, ove
circa 60 Turchi e molte famiglie de' medesimi si erano serati per diffendersi. La
fanteria s' impatroni delli borghi della fortezza incendiando quelle case
108
s ben vacue d' ogni sorte di robba, mentre li Turchi erano avisati molti giorni
prima; si trattennessimo ivi sino al vespero, unendo il postino1 quale consisteva
in animali grossi, minuti come cavalli da soma, gran quantit, se bene sminuiti
dalla rapacit de Tartari unendo il signor kavalier Gianco la marchia verso
Vacup ch' e meza giornata verso Lica, osservato da noi capi signor capitan
Geliseo, collonel Razzetine e govvernator Casotti avanzatosi con li granatieri
Abruzzesi. Li signori Abruzzesi attaccorno di dentro verso la porta, e li detti
Abruzzesi fecero continuamente fuoco verso le balestriere e la porta che
impediva l' inimico far stragge de nostri, e finalmente valorosamente i
borghesani con tutta la fantaria abbordorono la cuzza,2 e dopo molti contrasti e
combatimento, finalmente impadronendosi li christiani, ne vedendosi in stato di
pi ressistere li Turchi, cominiciorono a chiamar fede, ma avanzatosi di gi il
foco da per tutto, ridusse in cenere il forte et estinti tutti quelli che vi erano
dentro, fuori che 30 persone, che furono fatti schiavi, restando parimente
incenerita gran quantit di robba. Si diede doppo il focco a tutto quello vi era
dintorno, e si prossegui verso Vacup, e nella marchia s' incendi quantit di
fieno, et arrivati ad essa fortezza di Vacup, et ad una penisola, se ben fabricata di
travi e tolle era pure difesa da Turchi, che rest incendiata con molti cara che vi
erano di fuori, prosequissimo verso Sarp,3 una giornata discosta da Vacup; ond'
erano molte ville circonvicine di Morlacchi di fede vecchia, e quelli volontari si
resero facendo bagaglio delle loro robbe marchiorono con noi conducendo li loro
animali.
Si dice che saranno in numero di 500 moschetieri, e quelli del signor
Gianco saranno aloggiati a Zermagnia, ove radunato il bottino tutto si fece la
divisione, et il signor Gianco si avanzato verso Zara e noi s' attrovassimo
gionti a questa parte. Riverentissimi baciamo le vesti.
Priloeno Valierovoj depei od
10 septembra.
98
Skradin (?) 8 septembra 1685.
Frano Manzeki, zastavnik jedne ete Abruana koja se pridruila pohodu
Kotarana pod Jankoviem i Katelanaca pod Petrom Tartaljom na Bjelaj i
Vakuf, zapisniki presluan izvetava o pohodu i o seobi u mletaki kraj
pravoslavnih Srbljana.
Adi 8 settembre 1685.
Constituito il signor Francesco Manzecchi alfiere nella compagnia:
1
109
110
99
Skradin, 10 septembra 1685.
Generalni providur Petar Valier izvetava senat da se Jankovi sa
Morlacima povratio sa velikog pohoda, koji je po njegovoj zapovedi izvren u
svrhu da se pae odvrate od nameravanih pothvata protiv Zadvarja i Neretve.
Dalle contingenze della provincia non aggiunger allo scritto, bench
auerei qualche cosa da scrivere, se il ritorno del kavalier Gianco, ch' fuori con
grossa partita per coprire il paese, per cogliere congiunture, mi dasse sicura
qualche notizia, che si va diulgando con avvantaggio de nostri sopra Bilai.
(Omissis).
Mentre ero per spedir le lettere mi sopraggiunge l' avviso del ritorno del
signor kavalier Gianco con la grossa partita de Morlacchi, che fecci unire a
contraposto delli bassa, et a divertimento degli attentati, che andavano
minacciando sopra Duare e Narenta.
Mlet. dr. arh.
Senato-Dispacci provveditor general dell' armi in
Dalmazia. Fa 660/523.
100
Skradin, 11 septembra 1685.
Dalmatinski providur Valier odgovara karlovakom generalu Herbertajnu
da je rok odreen za zajedniku akciju u Lici prekratak, tim vie to su Morlaci
zadnjih dana izvrili pohod na Bjelaj pa se jo nisu oporavili od puta. Svakako
naredie Jankoviu da sakupi to moe vie ljudi i da im pre izvri diverziju,
kako bi olakao generalu zasnovani pothvat.
Copia di lettera scritta dall illustrissimo et eccellentissimo signor Pietro
Valier provveditor general estraordinario dell' armi al signor general di Carlistot.
Mi giungono dupplicate lettere di vostra eccellenza in tempo che li Turchi
m' obligano star nell' attentione de' loro andamenti essendomi portato in questo
luoco per cuoprire il paese; intendendosi che l' inimico sia con buon corpo
ammassato sotto Sign. Io desidererei sommamente secondare li dissegno di
vostra eccellenza, et ordinare a questi sudditi l' unione con suoi; ma il tempo da
ella destinato per li 14 corrente e troppo ristretto, tanto piu che essendo i nostri
scorsi questi giorni sin a Bilai, ove hanno distrutto un luoco forte coll'
incendiarlo, e deppredato quantit considerabile d' animali, e fatto buon numero
de schiavi, ancora tutti non si sono raccolti, e sono freschi dal viaggio.
Tuttavolta far
111
quanto sar permesso dal possibile, et ordinar al signor kavalier Gianco di far l'
unione, che si potr maggiore, perch con la cellerit pi presta passi a far
qualche impressione, e col divertire l' inimico, facilitar a vostra eccellenza le
divisate imprese; e piaccia al lignor iddio continuar le sue benedittioni all' armi
christiane, gi che prosperamente sono sortite tante vittorie a sua maest cesarea,
et anco alla serenissima republica che gloriosamete a forza da' armi s'
impossessata della piazza di Coron, havendoci io ricevuti espressi avisi dall'
eccellentissimo senato. Da del pari con la gloria delle vittorie la fecilit, con cui
sua divina maest stabilisce feconda posterit a cesare, dovendosi ben
riconoscere per specioso favore del cielo, mentre si moltiplicano l' acquisti de'
regni, donarle anco successione de principi che habbino sempre pi a dilattarli. Il
mio cuore tra gl' eccessi della consolatione non ometter di riconoscere
particolar obligatione a vostra eccellenza, che con tante bont mi fa tenere queste
felici notitie, e crrispendendo con intiera divotione mi confermo.
Scardona li 11 settembre 1685.
Prilog Valierovoj depei
od 19 septembra 1685.
101
Perui, 18 septembra 1685.
Karlovaki general Herbertajn pie providuru Valieru da je njegovo i
Jankovievo pismo primio etrnaestog septembra upravo na dan kad je sa
graniarima provalio u Liku. ali to nije dolo do zajednike akcije sa
mletakim krajnicima, jer bi uspeh bio potpuniji. On je Liku opustoio, pobio i
zarobio mnogo neprijatelja sa neznatnim svojim gubicima.
Illustrissimo et eccellentissimo signor signor colendissimo.
Li 14 corrente, giorno appunto che entrai con tutti i miei confini in Lika,
ricevei l' amorevole di vostra eccellenza et un altra del signor cavaliere Janko. Et
quanto desidero servire vostra eccellenza in qualsivoglia occasione, tanto m' ha
dispiacciuto che non ho havuto fortuna di collegarmi con l' armi di cotesti
confini, che per altro pi vigorosamente s' haverebbero fatti i progressi, quali per
la bont del sommo iddio sono seguiti.
Il medemo giorno cost arrivato alle due doppo mezzogiorno doppo 4 hore
d' un incessante cimento sorprese la mia gente a forza d' assalto una torre assai
grande et forte con dentrovi 30 persone. Seguij poi il viaggio per tutta la Lika,
dove mi sono fermato 5 giorni, et fatte quell' hostilit, che un inimico comune ne
merita; assai prigioni vi ha condotti et molti morti restati estinti, con poca perdita
de' miei. Voglio operare nel signore che cotesta priovincia ne patir tanti danni d'
ambo le potenze, che dover prendere dissegni ad essa disavtntaggiosi. Se
112
in altro vaglio servire vostra eccellenza mi honori con suoi comandi, che li
ricever per dono d' una confederata amicitia riconoscendomi intanto.
Di vostra eccellenza
Dal campo sotto Perusich li 18 settembre 1685.
Divotissimo obligatissimo servitore Il gran prior d'
Ongaria conte d' Herberstein
Prilog Valierovoj depei od 27 septembra 1685.
102
Split, 26 septembra 1685.
Komesar Marin Mikiel javlja senatu da e izvriti smotru konjikih eta
obrazovanih od Morlaka, poinjui sa onom u Splitu. Robove koje mu je
Jankovi predao na ime dravne desetine smestie na galiju Balbi, a tako i roba
kojeg mu je za istu stvar predao Bortulai.
Serenissimo prencipe!
(Omissis)
Sopra li Morlacchi descritti in cavallaria, dar principio con l' occasione,
che cominiciar le rassegne di questi di Spalato, e sussegnentemente degl' altri,
quando mi possa trasferire nell' altre citt della provincia. Per quello sia alli
schiavi, che sono stati conseguati dal kavalier Gianco per conto di decima sopra
la galera Brazzana, sono passati di rinforzo nella Balbi, dove s' attrova quasi
tutta a ciurma della Brazzana stessa, con un altro consignatomi dal Bortolazzi
nel punto del mio partire da Zara per il conto medesimo.
(Omissis).
Spalato li 26 settembre 1685.
Marin Michiel provveditor estraordinario
commisario.
Mlet. dr. arh.
Senato-Dispacci provveditor estraordinario
commisario in Dalmazia ed Albania Fa 696.
103
Split, 30 septembra 1685.
Terminacija kojom generalni providur Valier u saglasnosti sa serdarima i
poglavicama Morlaka nareuje da se, ako kod kakvog po-
113
hoda neko dopane ropstva ili izgubi konja ili oruje, kod deobe plena ima da
izdvoji iz mase toliko roblja ili stvari, koliko je dovoljno da se sastavi otkup za
zarobljenoga odnosno da se oteenom namakne konj ili oruje.
Noi Pietro Valier, per la serenissima repubblica di Venezia, provveditore
generale in Dalmazia ed Albania.
Perch pu accadere, che iddio non vogli, che alle volte con l' occasione,
che i nostri sudditi si portano in partita nel paese inimico, alcuno di essi possi
restar in potere de' Turchi, et che poi per la povert non habbi modo di
riscattarsi; bramiamo noi provederci per il sollievo comune; onde con l' assenso
de' sardari, capi de Morlacchi e karambasse, con l' autorit del generalato nostro
ordiniamo che in avvenire ogni qual volta, che succedesse nella marchia,
combattimento o ritirata, che occorresse farsi d' ordine dei capi, che alcuno dei
nostri restasse schiavo, che iddio non permetti, sia prima di divider il bottino,
estratto dallo stesso tanti schiavi o effetti, quanti fossero bastanti per liberare li
nostri; mentre per la loro sciavit seguisse in occasione di obbedire a capi
altrimenti debbano riscattarsi col loro proprio, al qual effetto non dovranno
allontanarsi, ne separarsi dal grosso delle genti, ma star unita all' obbedienza, et
tanto anco dover praticarsi in caso che perdessero armi o cavalli, acci possino
ripigliar il servitio. Et la presente sar trasmessa alli signori rettori della
provincia per la sua esecutione.
Spalato 30 settembre 1685.
Pietro Valier provveditor general
Zad. dr. arh. Spisi P. Valier, knj. I, str.
134.
104
Split, prvi oktobra 1685.
Generalni providur Valier prenosi na Franu Peraicu mesenu platu brata
mu Ilije, poginulog u sukobu sa jednom gusarskom fugom pod Rogoznicom,
dok je prevozio svoju porodicu u Zadar.
Noi Pietro Valier per la serenissima repubblica di Venezia, provveditore
generale in Dalmazia ed Albania.
Godeva il serdar Elia Peraizza Ducati 10 al mese dalla camera di Spalato,
da noi, assegnatili in riconoscimento del merito da lui contratto col prencipe, per
haver condotto alla devotione 1600 anime dallo stato ottomano, et per altri
servitij prestati nella corrente guerra. Hora essendo mancato di vita ucciso
valorosamente combattendo con fusta corsara nelle acque di Rogosnizza, mentre
passava la sua famiglia a Zara, supplica Francesco suo fratello l' assegnamento
medemo come quello, che elletto dalle genti d' Elia in capo, promette eguale
puntualit, fede et rassegnatione ai pubblici cenni. Noi pero col riguardo delle
bene-
114
merenze della casa et del frutto che si pu sperare dal suo impiego et anco
perche possi mantenersi havendo perduto in quell' occasione ogni sostanza; coll'
autorit del generalato nostro terminiamo che a detto Francesco Peraizza
supplicante siano dalla camera di Sebenico contribuiti li ducati ducali 10 al
mese, che prima erano goduti dal di lui fratello, sino che si rappresenti
congiuntura di beneficarlo in qualche altra forma. La presente dover esser
registrala dove occorre per la sua esecutione et sottoposta ai pubblici riflessi dell'
eccellentissimo senato per la dovuta approvatione. In quorum fidem.
Spalato primo ottobre 1685.
Zad. dr. arh. Spisi P. Valier, knj. II,
str. 156.
105
Split, 5 oktobra 1685.
Terminacija dalmatinskog providura Petra Valiera kojom se odreuje
nain plaanja desetine od roblja, propisuje knjigovodstvo i evidencija
kancelarija u tom predmetu, ureuje pitanje putnih isprava za robove i regulie
nain prodaje roblja.
Noi Pietro Valier, per la serenissima repubblica di Venezia, provveditore
generale in Dalmazia ed Albania.
Essendo disposto dall' eccellentissimo senato, che le decime de schiavi che
vengono fatti nel paese inimico cedano a' beneffizio di sua serenit, et che dal
dinaro che di tal ragione si ricava, siano comprati schiavi per i bisogni delle
galere, et havendo anco abilitato li paroni de schiavi a soddisfar le decime di essi
in tanti huomini effettivi, come da ducali 18 dezembre 1684.
Hora con la visita da noi fatta alle camere della provincia si scoperto, che
non viene maneggiato l' affare con quella diligenza che si ricerca, dal che
succedono discapiti al pubblico interesse, et volendo noi a tale riguardo
aggiungere ordini aggiustati, perch resti sollecitata l' esatione, et da
ciascheduno sia pagato ci che obbligato, con l' autorit del generalato nostro
ordiniamo.
Che resti trasmesso nelle camere fiscali di Zara, Sebenico, Tra e Spalato,
un libro cartato nel quale sia registrata la presente terminatione et sopra cui
dovranno essere di tempo in tempo descritti li nomi de patroni de schiavi, et di
essi schiavi acci poi venendo pagate le decime o consignati huomini effettivi
habili al remo, si possa dar credito al rincontro di cadauno, mentre per le
femmine et putti doveranno sempre essere soddisfatte le decime in danaro al cui
effetto siano tenuti i cancelieri subito, che lascieranno passaporti per schiavi
notificarli a scontri delle camare, acci resti da essi appostato il debito a patroni,
et terminato il tempo del primo trimestre solito assignarsi nei pasaporti, non
possano li cancelieri rilasciar il secondo, se non haveranno fede
115
dalla camera, che siano state soddisfatte le decime. Et perch pu cadere che
alcuno transiti senza detti passaporti, cosi che resterebbe preguidicato il pubblico
interesse, possano tali schiavi da chi si sia esser retenti, che s' intenderanno
summariamente persi per contrabando, met dei quali sia del detentore et l' altra
met del rettore sotto la di cui giurisditione fosse il padron del schiavo, detratte
per in cumulo le decime di esso schiavo, ne possano li rettori arbitrar, atterar,
ne giudicar sopra questa materia; ma subito s' intendono li schiavi fermati
giudicati alli detentori, come si predetto dovendo anco tutti li schiavi transiter
per le strade ordinarie, ne mai allontanarsene sotto pena della vita.
Ogni capo di partita sia tenuto immediate notificar li schiavi di tempo in
tempo et prede all' esattore deputato da noi in ciaschedun luoco essendo anco li
karambassa et gastaldi obbligati di avvisare la venuta di essi, il numero e qualit
et patroni de schiavi.
Le monte o vendite si faccino nei luoghi determinati et con il concorso di
gente, avvisando prima l' esatore, acci possa assistere per le neccessarie note, et
restando ommessa questa prattica s' intenderanno incorsi in pena di pagar del
proprio la doppia decima che dovr ceder a benefficio dell' acccusatore.
Le fortezze di Clissa, Almissa et Macarsca, perch non hanno camere
doveranno da cancelieri essere trasmesse le note nel reggimento di Spalato di
mese in mese, acci tutto passi per il giro di quella camera.
Tutti li rettori doveranno pur di mese in mese mundar nota nella
raggioneria nostra di tutto il dinaro, che capitasse in camera d tal ragione et cosi
parimente le note de schiavi et prede, che venissero fatte nel paese nemico. Et
perch anco il premio a' chi ben serve vaglia a facilitar maggiormente la
riscossione, assignamo alli esattori, che da noi saranno elletti cinque per cento di
tutto il dinaro che col mezzo di loro diligenza sar matto capitare in cassa di sua
serenit, et cosi anco altre cinque per cento a signori camarlenghi et ministri camerali d' esser fra essi divisi giusta al solito.
La presente dover esser registrata nella libri che saranno mandati a rettori
et anco a' quelli di Clissa, Almissa e Macarsca per la loro esecuitone. In quorum
fidem.
Spalato 5 ottobre 1685.
Zad. dr. arh. Spisi P. Valier, knj, II,
str. 158.
106
Split, 9 novembra 1685.
Dalmatinski providur P. Valier javlja senatu da su zadarski serdari preko
Obrovca upali u Liku i provalili do Udbine pustoei i robei sela. Zapalili su
trideset kula turskih poglavica i na povratku navalili na Graac. Bili bi postigli
vie kad bi kod Morlaka bilo vie discipline i kad bi imali mina, bomba i vatro-
116
meta i znali njima rukovati. U Karlobag je stigao jedan carev inovnik koji radi
na tome da taj grad koji je sporan meu republikom i carom naseli Morlacima.
On je naredio providuru konjice da premami ve naseljene porodice i odvrati od
seobe one koje se spremaju da se tu nastane.
Con queste massime vo sempre procurando di riccavare profitto dalle
partite de Morlacchi, ne quali s' estende la forza e le comissioni, e permesso a
sardari di Zara d' avanzarsi con corpo poderoso di gente per Obravozzo nel pi
interno della Licca e delli confini della Corbavia, sino ad Udbina luoco non mi
pi veduto da essi hanno potuto nel incontro de grosso numero de Turchi vederli
ritirati dentro la citta, cosi che abbandonato il paese poterono distruggere et
incendiare molte ville, alcune terre e 30 torri de principali Turchi, e nel ritirarsi
aggredire Grassaz, penetrare nel primo recinto e pi averebbero fatto se in essi ui
fosse disciplina, instrumenti militari, et accompagnamento di qualche milizia,
con alcuno prattico de mine e maneggio de bombe e fuochi artificiati. Credo
per che il danno sar sensibile a Turchi e preso da nostri animo e cognizione
sar pi faclie a tempo oportuno conseguire il resto.
(Omissis).
Hebbi qualche notizia, che fosse arrivato ministro imperiale nelle
uicinanze di Carlobago, che il luoco gi contenziose con vostra serenit posto a
dirimpetto di Pago e che apre la strada alla Licca, ne tempi antichi pratticata
dalle mercantie, che s' introducevano con molto proffitto nell' isole del Quarner,
nella Bossina e nel Ungheria. Credei bene ordinare a Zara l' osservatione dei
passi del medesimo Ministro, le novit che da lui fossero promosse nel far
occupar questo luoco. Ricavo, e mi scrivo l' illustrisimo signor capitano Gritti il
costituto, che unisco in copia; et che il soggetto sudetto habbi procurato di far
alloggiar alcuni Morlacchi, promesso danaro e sovegno a chi habitasse, e dichiarito ancora d' aver l' istesso pensiero per formar in detto luoco habitazione di
comandante.
Intanto ho pure ordinato al signor capitano di Zara di far avanzar un
galeotta a Pago perch la comparsa di essa pu raffrenare le novit, scrivendo
anche al signor provveditor generale di cavallaria perch intanto procuri con
qualche allettamento di biade e di premio di levar le famiglie Morlacche da quel
sito e divertire che altre non ne capitino dalle parti superiori.
Zad. dr. arh. Valierove depee, knj.
III, str. 2.
107
Popis morlakih porodica i ljudi sposobnih za oruje uskoenih u
Dalmaciju tokom 1685 god. Ukupni broj iznosi 3051 porodica sa 10.290 ratnika.
117
Vranna
140
340
Primorie
95
255
Duare e Zupa
550
2300
Narenta
94
120
Opus
24
124
Gente del Peraizza poste in diverse ville di Zara e
Sebenico giusta le notte del suo paroco
400
1400
3051
10290
Visono poi molti nuovi habbitanti sparsi per i territorij di Sebenico, Trau,
Spalato et Castelli, de quali non sono compresi nella presente notta.
Priloeno Valierovoj depei od 9
novembra 1685.
108
Bez datuma.
ain-aga Mandi pie iz Sinja providuru Valieru molei ga da dovede k
sebi u Split njegova sina, Radoeva roba, da uini raun sa Radoem i da mu
providur isplati otkup i zadri kod sebe roba dok mu on, ain-aga, ne namiri
izdatak. Moli ga jo da se zauzme da mu Matija Strmi ili plati otkup ili povrati
roba Mihajla Milinovia, kojeg je ain-aga dao Strmiu na obveznicu.
All' illustrissimo et eccellentissimo signor signore Pietro Valier
provveditore generale estraordinario dell' armi della serenissima repubblica di
Venezia cara et amorevole salutatione da me Sainaga Mandich.
Dopo di cio ho ricevuto la lettera di vostra eccellenza et ho inteso quello
mi scrivete, quanto mi ha detto a voce il capitano Marussich; ma
Srb.
118
con tutto ci dolente, et appassionato il mio cuore non essendo venuto costa' il
mio figliolo inanti vostra eccelelnza con tuto affetto et parola supplico
infinitamente vostra eccellenza di farmi questa grazie cio, che fate venir cost
da noi il mio figliolo perch faci il vero conto col Rados, et quello haver da
dare il mio figliolo vi prego di satisfar il Rados, et teniate nelle vostre mani il
detto mio figliolo sino che io sotisfi vostra eccellenza di tutto quello spendesse et
dasse al soacennato Rados; et io do' la mia fede, et pieggio il signor iddio ch' io
di tutto vi satisfar in poco tempo, et se voi vi compiacete che siamo amici nell'
avvenire sino che saremo vivi et ovunque sar vostra eccellenza ho inteso che il
Marussich non mi puoi far venire il mio figliolo da Zara perci l' ho messo in
ferri vostra eccellenza non se lo habbi a male.
Mattio Starmich con bella maniera mi ha cavato dalle mani Michel
Milinovich mio schiavo apreciato in reali mille, vinti brazza di parangon et
quattro cavalli, come anco loro avevano aporciato il mio figliolo in 4 cavalli
sopra tutto il resto del riscatto perci prego vostra eccellenza d' obbligare il
medesimo Starmich o di mandarmi il mio schiavo o pure il denaro, et altro in
che fu appreciato, et se negasse ci io far venire cost un mio huomo con la
fede del Starmich sopra la quale ho lasciato il sodetto schiavo.
Zad. st. arh. Spisi P. Valier,
knj. I, str. 314.
109
Zadar, 17 novembra 1685.
Hasan-aga Mandi pie, verovatno, ocu ain-agi da su iz Katela stigli u
Zadar prvog oktobra te je ve est nedelja da su u tamnici. Javlja koliko se plaa
Radou za hranu i bekot i tui se da je Marui uinio da mu se ukine bekot.
Danas ga je uzaludno dva puta pitao. Preporuuje ocu da zapamti dananji dan.
Siamo arrivati a Zara dalli Castelli nel primo di ottobre doppo capitato
da me il Marussich alli 17 del detto, e parti alli 25 senza riflettere. Li otto aspri
che s ha imprestato al Marco mi furono restituiti da don Pave. Il vitto e la paga
che si da al Rados, ogni trenta giorni otto lire et una lira e mezza di biscotto, fin
hora, che il giorno felice di gioved essendo per il numero di giorni quarantasei
non vi scordate.
Sono diversi giorni che il capitan Marussich s' spartito da me per
Spalato, il quale mi ha trattenuto il biscotto, et havendolo adimandato due volte
hoggi nulla hebbi, et non vi scordate, conservando in memoria il giorno di hoggi
che il felice martedi del mese di novembre a di 17 detto.
Che si ritrova in prigione passano le settimane cinque, et il gioved
venturo saranno le sei.
Zad. st. arh. Spisi Valier, knj. I, str.
314.
119
110
Bez datuma.
Kapetan Ivan Marui pie (verovatno iz Splita) Stipanu Garkoviu
(verovatno u Raanac) javljajui mu da se nalazi u ropstvu kod ain-age
Mandia u Sinju i da mu je ovaj dozvolio da ga u ropstvu zameni pop Pava
uljevi dok on ode da se dogovori s providurom Valierom. Moli ga da
preporui glavarima krajine ako zarobe kog Turina sinjanina da ga daju u
njegovu zamenu.
Vele dragi pozdrav od mene voivode Maruia suna nevolnoga dragomu
momu pobratimu Stipanu Garkoviu a zatizim ti daem na znanie kako sam u
velikoi nevoli u sinu i ain are Mandia ucinio se tekom cinom iladu i dvista
groa z darovi i ovo me ne kti dati na viru niniu, da bi nosio moe dugovane
kako i ostali suni po Kraini, nego se nae jedan redovnik iz provicije polike
don pavao uljevi imeno(m), koi me izide dokle progovorim z gospodinom
generalom i on se kutemta priat svargo ia gvozdija, koja su na me meali, a ovo
ima(m) poi izkupiti viru moiu i oprostiti onoga redovnika, a bog ti zna to e od
mene turci uiniti a sada te molim, moi brate i pobratime, da se bratia i iunaci u
potribi gledaiu, da me priporui serdarom, kapetanom i ostaloi kraini kotarskoi,
ako vam bog i sria dade koga suna da ufatite aliti koga turina sinanina, ako ga
ne morete imati od voiske na dar na moe ime, a ti ga munti1 i u mene ti gotove
iaspre, da bi i ia iskolio moe iade nadam (?), da ga muim kako su oni mene
muili i vele drago pozdravlam gospodinu, moga dida ivu, bratiu muju i sve
kolike od poovane kue.
Original pisan bosanskom irilicom u zad. st.
arh. Spisi Valier, knj. I, str. 326.
111
Bez datuma.
Hasan-aga Mandi pie ocu ain-agi da se od kad je pred est nedelja
doao iz Katela nalazi neprekidno u tamnici. Trai da ga obavesti o stanju stvari
kod njih, javlja mu da se Jankovi sa dve hiljade ljudi digao na Liku, da su
Nojhojzel i Koron pali i da je kapetan-paa razbio mletaku flotu.
Dopo la mia venuta dalli Castelli che sono settimane sei m' attrovo
continuamente in prigione tutta via la buona fede che mantengo del nostro
profetta, et l' aiuto del profetta Ali sar quello che mi liberer non solamente da
questa prigione ma se fosse cento. Non sono curioso d' altro se non di sapere le
cose del nostro stato come passano et circa
120
l' armata di qua non habbiate paura alcuna mentre sarete avisati del tutto stante
gli avvisi che ci riferiscono gli andamenti distinti degli infedeli, altro non vi
prego se non avisarci quanto prima il stato vostro distintamente come far io d'
avisarvi di tutti li preparamenti delli infedeli. Il figliolo del Ganco partito verso
Lica due milla huomini; et se sar vero che Neixel sij cascato e Coron come
anche si dice, haver abruciato il ponte d' Essech assolutamente questi torneranno
assediar la nostra citt, et habbiatelo infalibile dove che se veniranno col Canon
non so come la sar onde stiate avvertiti; altro no vi scrivo se non che il nostro
capitano Passa ha dato la rotta alli infedeli.
Zad. st. arh. Spisi Valier, knj. I, str. 314
i sledee.
112
Bez datuma.
Hasan-aga Mandi javlja ocu ain-agi da su osmog septembra turske
gusarske lae potukle harambau Iliju Perajicu i zarobile 175 to ljudi, to ena.
Il terzo giorno del mese di settembre e stato scritto per l' amor di dio che
ne dobbiate scriver se la verit, che sij stata presa la citt di Neixel, et anco la
citt di Coron che appunto Santa Maura et abbruciato il ponte d' Essech,
mentre furono fatte grand' aleggrezze degli infedeli; l' ottavo goiorno del mese
sudetto il karambass Peraizza andando per il contado fu assalito dalle fuste
turchesche; et rotto. Havendo fatto cento e settantacinque delli suoi schiavi, tra
femine e huomini, ma nissuno degli Italiani, oltre di questi furono fatti ancora da
altri cento, e Dio sij il prottetore della setta maometana.
Zad. st. arh. Spisi Valier, knj. I, str. 314 i sledee.
113
Bez datuma.
akija-aga pie iz tamnice zadarskog kapetana bratu (?) ain-agi Mandiu,
tuei se na smrad koji ga gui u toj tamnici i molei ga da o njegovoj bedi
obavesti sinjske age. Javlja mu da Mleii imaju toliko dounika da znadu ta se
radi i u Sarajevu, stoga nek u pismima koja mu pie bude oprezan. On i u
tamnici ima prijatelja koji ga obavetavaju o svemu.
Illustrissima nostra anima. Sachia Ag doppo esposte le dovute salutationi
che alla sua amicizia s' aspettano li si dimanda, della sua
121
122
114
Split, 23 novembra 1685.
Jovan Sudarevi iz Paria u Lici i drug mu Rade Rka1 zapisniki
presluani izjavljuju: esarski komesar koji je potomak porodice Karlovia,
nastojao je da ih velikim obeanjima sklone da se sa svojim narodom nastane u
Karlobagu. Oni bi meutim radije preli k Mleiima, kad bi im se dao egarski
katel, dozvolilo da obrazuju etu od 100 plaenih vojnika i pruila potpora u
hrani do nove etve. Oni imaju jedan mali top otet udbinskim Turcima, pa bi ga
doneli u egar. Komesar je isticao pretenzije na narod u Lici i na mesta u
Podgorju ali mu je karlovaki general to osporavao pa su tu razmiricu podvrgli
na reenje dvoru.
1685 23 novembre Spalato.
Alla presnza dell' illustrissimo et eccellentissimo signor Piero Valier
provveditor general estraordinario dell' armi in Dalmazia et Albania.
Zuanne Sudarovich di Parcichi, luoco di Lika, et Rado Grego suo
compagno, esposero:
Che dopo haver scorso con li Morlacchi la Lika si sono ritirati con le loro
case consistenti in 150 e 300 huomini d' arme, parte in Carlobago e parti in
Obrovazzo superiore. Che ci inteso dal commissario imperiale, ch' un tale
della casa Carlovich, haveva procurato di fermarli, promettendo a detto
Sudarovich farlo capitano di detto luoco in vita, et concederli molti privileggi
soventioni et soccorsi.
Che anco gli haveva egli promesso di fermarsi, ma fattoli insinuare di
capitare davanti sua eccellenza incontra volentieri et essibisce la fede de' suoi
compagni al Prencipe serenissimo sotto cui pi volentieri si riduranno alla
devotione.
Che quando se gli lascij occupare qualche luoco turchesco per piantarvi il
domicilio vi verranno sotto il dominio del prencipe, supplicando quelle
assistenze fatte godere anco agl altri nuovi suditi.
Interogati che loro divisassero d' occupare, e che assistenze ricercassero,
risposero: Pensiamo di occupare il castello di Zigar situato di qua dal fiume
Zermagna, et che chiude il contado di Sebenico dalle incursioni de' Turchi dalla
parte di Knin; l' occuparlo ci sar facile havendolo abbandonato li Turchi, et
luoco difeso da buona torre et da buone mura, non volendosi altro che li coperti
et li legnami per li quartieri, et communicando con Obrovazzo haveremo la forza
unita. Intanto baster che sua eccellenza ci lascij fare una compagnia di cento
huomini per la guardia, et diffesa del luoco, et che sovenghi le famiglie di biade
sino al racolto perch levandosi da Carlobago, conveniremo lasciar tutto.
Teniamo con noi un cannone picciolo tolto a Turchi nella fortezza di
Udbina, et lo conduremo nel detto loco, et se questo loco sara oc-
123
cupato da noi, puo assicurarsi sua eccellenza che caleranno alla divotione assai
famiglie, mentre il lucco e ... sito di molta consideratione.
Interrogato dove fosse hora il commissario et quello operasse, risposero
che pretendendo egli, che la gente acquistata nella Lika fosse di sua raggione;
come pure li luochi della Morlacca, il general di Carlistot non intese di darli tale
possesso, onde hanno scritto alla corte dell' imperatore per la decisione di questa
causa.
Cosi fu poi da sua eccellenza con picciolo regalo di quattro cecchini per il
suo viaggio, rimandato lui et il compagno al signor provveditor general de
cavalli, et al kavalier Janco per trattenerli nella fede, assicurarsi ne fatti et
attendere i publici commandi.
Priloeno Valierovoj depei od 28
novembra 1685.
115
Sa galije u korulanskim vodama 28 novembra 1685.
Providur P. Valier javlja senatu da je, preko Jankovia dozvao k sebi
dvojicu harambaa karlobakih doseljenika od kojih je dobio obeanje da e
napustiti Karlobag i naseliti se u egar.1 Njih je 250 porodica sa 300 ljudi
sposobnih za oruje, a poto su se doselili u Karlobag uz vrlo povoljne uslove,
mopae im se dozvoliti da obrazuju jednu etu plaenih vojnika.
Avertito il signor provveditor generale di cavalli ci che poteva operare in
questo tempo per divertire li Morlacchi dall' habitatione di quel luoco ho potuto
con il mezzo del cavalier Gianco far venire a me due harambassa de medemi, da
quali ho ricavato il costituto che potrebbe essere letto a questo posto e promessa
di ridursi ad abandonar Carlobago, et habitar Zegar che un castello dalla nostra
parte del fiume Zarmagna sopra Obrovazzo avvanzato assai e che servirebbe
maggiormente per occupar detto fiume, e stringere nei fianchi il luoco di Chnin,
augustiato per il disfacimento della Licca e di Bilai e per la uigilanza de nostri
Morlacchi sopra Scardona.
Ma perch havevano havuto propositioni molto avvantaggiose, acci
habitassero esso luoco, con le loro genti che consistono in 250
Do ove seobe, rekli bi, da nije dolo. egar je i danas naseljen potomcima onih
prvih srpskih doseljenika, koji su 1648 g. sa Jankoviima preli u Budim kod Posedarja,
a u toku morejskog rata velikim delom napustili Budim i vratili se na stara ognjita. To
dokazuju porodina imena: Zeli, Radmilovi, Vukevi, Nani i dr. koja smo sretali u
Budinu, a koja i danas postoje u egaru, Budin je danas hrpa ruevina, jedino se
razaznaju temelji stare, pravoslavne crkvice u kojoj je, verovatno bilo pokopano telo
Stojana Jankovia.
124
famiglie con 300 huomini d' arme, ho creduto termine di prudenza e necessit
anche del signor provveditor general de cavalli et insinuazione del signor
cavalier Gianco quando vengano alla nostra parte e vi concorra il beneplacito di
vostra serenit permetterle la leva di una compagnia necessaria in questi
principii per la sicurezza del luoco, non credendo mal servitio di vostre
eccellenze raccogliere in ogni forma huomini, che raccolti potranno facilmente
con il premio gi deliberato allargarsi dalle proprie case.
Zad. dr. arh. Depee Valier,
knj. III, str. 22.
116
Zadar, 1 januara 1686.
Komesar Mikiel javlja senatu da mu je, na povratku iz Splita, Jankovi
predao providurovo pismo u kom mu se nareuje da da Jakkoviu na svaki
njegov zahtev hleba i municije koliko zaite. Smiljani i Posedarski vratili su se
posle etiri dana iz turskog kraja bez ikakva uspeha jer su ih, kako oni kau,
omela kina vremena.
(Omissis).
Il kavalier Gianco che l' altro giorno ritorn da Spalato m' ha consegnato
una lettera di sua eccellenza, nella quale rittrovo, che a qual si sia dimanda che
mi facci il Gianco stesso di pani e munitioni da guerra che lo sovenghi d' ogni
cosa, conforme sar da lui ricercato, cosi far quando capitar da me per l'
effetto stesso, non ostante che qualsisia sorte di munitioni che si dispensano a
Morlachi, cosi da guerra come da vivere, venghi fatta la distributione dall'
eccellentissimo signor provveditor general della cavalleria, come sua eccellenza
commanda.
Gl, altri due sardari Smiglianich e Possidaria, che partirono, come
humilmente avvisai vostra serenit per scorrer nel paese nemico, doppo quattro
giorni che sono stati fuori ritornarono senza haver operato cosa alcuna, dicono
interrotti li loro dissegni da tempi piovosi.
(Omissis).
Zara li primo genaro 1686.
Marin Michiel provveditor estraordinario
commissario.
Mlet. dr. arh.
Senato Dispacci provveditor estraordinario
commissario in Dalmazia et Albania. Fa 696.
117
Zadar, 4 januara 1686.
Komesar Mikiel javlja senatu da je izdao Stojanu Jankoviu na njegov
zahtev hleb i municiju i on se digao na put sa 2000 ljudi ali
125
Borievac.
126
fromaggio = sir.
Ripa.
127
Borievac.
128
corpo di gente, che ad essi dovr esser unito di ropere il convoglio stesso. Ho
anco con mie lettere reso partecipe l' eccellentissimo signor provveditor general
della cavalleria delle notitie havute, per quelle rissolutioni che gli paresse di
prendere in un simile caso; unite a costituti saranno anco le copie de' fogli che
avvisano quanto ho humilissimamente partecipato all' eccellenza vostra. Vengo
avisato in questo punto, che sijno sortiti in grosso numero quelli di Sebenico e
Spalato; piaci a dio che sortischino tutti uniti qualche buon incontro a vantaggio
delle armi di vostra serenit. Gratie etc.
Zara li 17 genaro 1686.
Marin Michiel provveditor estraordinario
commissario.
Mlet. dr. arh.
Senato dispacci provveditor estraordinario
Commissario in Dalmazia, Fa 696.
120
Zadar, 17 januara 1686.
Nareenje komesara Mikiela Jankoviu, Bortulaiu i Posedarskom da
odu u Bribir i spree dodavanje pomoi Kninu.
Noi etc.
Tenendo noi avvisi che da Turchi venga spedito a Knin soccorso per
sovvegno di quelli che presidiano la piazza stessa, e volendo col solito del nostro
zelo procurar resti oviato il soccorso; commettemo a voi kavalier Gianco
Mitrovich, Simon Bortolazzi e collonnelo Francesco Possidaria, che senza frapor
dilatione alcuna dobiate portarvi a Birbir, commandando con vigilanza le solite
guardie alli soliti posti, per accudire a tall' importantissimo affare, affine non
venghi in alcuna forma portato dentro in detta fortezza il convoglio et soccorso
divisato da Turchi et tanto operarete con quella diligenza e fedelt, che sempre
in voi stata esperimentata. In quorum etc.
Zara li 71 genaro 1686.
Prilog Mikielovoj depei od 17 januara 1686.
121
Bez datuma.
Stojan Jankovi pie iz Bribira Antoniju Bardi u Zadar, molei ga da javi
komesaru Mikielu kako je, im je stigao, pozvao Skradinjane da mu se pridrue i
nada se da e doi svi ali on nema hrane
129
130
sudetto si va sempre diminuindo. Capit l' altr' hieri per a questa parte l'
arambassa Nachich, quale disse ch' il bassa sudetto di Bossina univa gente per
correre questo contado, ma io non ricavo questo da nissun costituto che formo.
Il kavalier Gianco mi fa sapere che continua a trattenersi a Birbir con il
Bortolazzi, ma che non ha altra nuova de passi d' inimici; pensava di portarsi con
una piciola partita sino a Knin per fare qualche schiavo, et ricavare precise
notitie per darmi poi parte d' ogni cosa.
Pare che sia per ricercarmi provigione da guerra e da viver ogni volta che
havesse da continuar il soggiorno a quella parte, ma io non far passo alcuno
senza che sua eccellenza prima non lo commandi. Alcuni Morlachi di Lica, ch'
erano venuti al dominio della serenissima repubblica in numero di quattrocento,
sono rittornati di nuovo in quello del Turco si crede per che con facilit si
ridurrano in questo contado.
(Omissis).
Includo qui annesso il costituto del Nachich, e la lettera del kavalier
Gianco, con la quale mi fa partecipare quanto opera in adempimento de miei
ordini.
(Omissis).
Zara li 76 genaro 1686.
Marin Michiel provveditor estraordinario
commissario.
Mlet. dr. arh.
Senato Dispacci provveditor estraordinario
commissario in Dalmazia et Albania. Fa 696.
123
Zadar, 28 januara 1686.
Stojan Jankovi, zapisniki presluan, podnosi izvetaj o svom delovanju
u Bribiru i pred Kninom. Javlja da je od Vuia Oluia novog doseljenika iz
Biliana uo vest da je hrvatski ban pre etiri dana upao u Bosnu.
Lunedi 28 genaro 1686 Zara.
Comparse dinanzi all' eccellentissimo signor provveditor estraordinario e
commissario in provincia il signor kavalier Stoian Mitrovich quondam Janco
uno de sardari di questo contado, e poscia di suo ordine nella cancelleria, il quale
cosi espose:
Gi 10 giorni in circa non sovvenendomi il preciso, mi fu presentata
commissione dell' eccellentissimo signor provveditor estraordinario ee
commissario di dover io insieme coll' altro sardaro Possidaria portarsi a Birbir
con tutta la gente di questo contado da noi altri commandata, havend' havuto l'
eccellenza sua avisi, che potessero li Turchi capitar a far una scorreria, overo
introdur soccorsi a Knin, ma che
131
per dovessimo regolarsi sopra gl' avvisi che havessimo havuti a Birbir medemo.
Non attrovandosi per il Possidaria son partito io con cinque de' miei
huomini, et ho poi radunato nel contado cento e vinti huomini, e con quelli andai
a Birbir, ma senza pane ne altra provigione imaginabile da vivere. La mi tratteni
un giorno et una notte; ma non havendo alcuna notitia ivi, che mi potesse dar
modo d' andar o stare, rissolsi di sortir con quella gente et altri di Birbir e
Scardona in numero di 300 in circa, e portarmi sopra la strada verso Knin per
vedere di tuore, o almeno impedir l' ingresso in quella fortezza del soccorso
diffamato. Mi sono trattenuto un giorno et una notte in quelle vicinanze, ne ci
sorti veder ne poter operar altro, che solo la notte mandai dieci cavalli a
ricovrarsi e prender posto in una casa disabitata da Turchi sotto alle porte della
fortezza, con ordine che non dovessero farsi vedere ne sortire la mattina
seguente se non quando fossero usciti dalla medesima tutti quelli potevano
uscire, havendosi noi altri imboscati in ottanta cavalli affine di tuorli in mezo e
prenderli ma non havendo quei dieci pacienza subito che videro venir fuori li
primi, che furono in otto, si ievorono et vennero dietro, e noi che erimo lontani
un tirro d' archibuggio fermati per aiutarli, occorrendo, sortissimo e fatti sette
schiavi, uno fu amazzato e toltagli la testa. In questa occasione fecce presa di 25,
o 26 manzi, i quali anco furono ammazzati per stradda nel venir in qua, e
mangiati tutti, non havendo pane ne altro da vivere. Arrivassimo a Birbir, e si
trattenessimo ivi una notte con un pocco di ressiduo di quella carne, ma
mancandoci quella, ne havend' altro la gente mormorava e voleva venir via;
onde rissolsi venir anch' io, et hieri sono giunto qui in citt.
Ho ricercato a quei schiavi fatti circa tal soccorso, et loro mi hanno detto
che li loro capi li vanno nutrendo di buone speranza, che deve capitar nella
fortezza un buon soccorso, ma che non lo vedono mai comparire, bench sij un
pezzo che lo aspettano, ne ho potuto ricavar altro. Nella presa delli manzi vi
stato anco cinque o sei cavalli. Questo stato il fatto seguito in dieci giorni tra
andar, star e ritornare.
Hieri doppo rittornato, qui in citta capit un tal Vucich Oluich Morlacco
nuovo habitante a Bellissane sopra Obrovazzo, e mi raccont che era stata una
loro partita a Sinogora1 sopra una montagna tra Lica e Corbavia, et che
havevano inteso, ch' il bano della Crovatia era quattro giorni che fosse introdotto
in Bossina, e faceva dei danni grandi abbrucciando molti villaggi, che loro
medesimi havevano veduto il fumo e santite le cannonate de Turchi, che davano
all' arma. Che havesse gi mandate sei cento case de Morlachi ad habitar in
Crovacia e che facesse del danno grande. Questo pure partecipo alle notitie di
sua eccellenza.
Il che havuto fu licentiato etc.
Priloeno Mikielovoj depei od 1
februara 1686.
132
124
Zadar, 29 januara 1686.
Stojan Jankovi preuzima jamstvo za Ostoju Gagia, likog Morlaka
nastanjena u Biljanima, koji je utamnien radi nekog duga prema Radi Tepiu.
Izjavu o jamstvu potpisuje za Jankovia Ivan Bortulai poto je Jankovi
nepismen.
Avendo sopra l' istanze di Rade Tepsich Morlaco della Lica habitante in
questa citt fatto fermar in prigione Osta Gahich Morlaco pur di Lica habitante a
Bigliane, per pretese non per anco liquidate, hora contentandosi lo stesso Rade
che possa uscir con idona pieggiaria terminiamo che presentando esso Gaghich
detta pieggiaria sia licenziato.
Marino Micheli.
Constituito il signor kavalier Stoian Mitrovich detto Janco volontariamente si costitui pieggio per il sopradetto Osta Gaghich, di ridurlo in
prigione all' obbedienza della giustizia ogni volta che venisse ricercato da quella
sopra l' istanze di Rade Tepsich.
Io Zuanne Bortolazzi fui presente et mi soto scrivo per nome del sopra
scrito signor Stoian Mitrovich per non saper lui scriver.
Zad. st. arh. Spisi Mikiel, knj. jedina, str. 5,
nalee.
125
Zadar, 1 februara 1686.
Komesar Marino Mikiel izvetava senat da se Jankovi posle deset dana
straarenja u Bribiru vratio u grad. Harambaa Naki javio je serdarima da se
paa digao iz Banjaluke i da se sporim marevima uputio prema Livnu te da e
za petnaest dana stignuti u Knin. Mikiel je stoga naredio Bortulaiu koji se
nalazi u Bribiru da budno straari i pazi na pain dolazak te je opet uputio
Jankovia u Bribir. Od ostalih serdara Smiljani lei opasno bolestan a
Posedarski se ne pokazuje pod izgovorom da mu je zlo.
Serenissimo prencipe.
Doppo essere stato il kavalier Gianco in campagna dieci giorni in
essecutione di quanto io gl' ho commendato, rittorn l' altr' hieri e mi rifferse,
che s' era tratenuto molti giorni nelli contormi di Birbir, che haveva radunato pi
numero di persone che pot per ostare al soccorso, se per fortuna fosse stato
tentato da Turchi d' introdure a Knin, ma non havendo potuto penetrar nessuna
notitia, rissolse con buona parte de' suoi pratticar imboscata sotto le mura di
Knin medemo, acci con il mezzo di quella gli fosse riuscito di far qualche
schiavo, e riccavar alcun raguaglio preciso. Non andorono vuoti totalmente li
suoi
133
134
135
perch veda che qua non podemo parlar ne aver ragion, e tuti basemo le veste e
piedi di vostra eccellenza illustrissima. In campagna li primo febraro 1686. Il
populo novo Murlachi fece scrivere.
Mlet. dr. arh.
Senato-Dispacci
provveditor
estraordinario
comissario in Dalmazia ed Albania Fa 696.
127
Zadar, 2 februara 1686.
Zabeleka o smrti Marije, keri Stojana Jankovia.
Adi 2: febraro 1686.
Obito di Marietta figliola del signor cavalier Gianco Mitrouich del rito
greco sepolta a S. Elia.
Liber Obituum VI.
Arhiv crkve Sv. Stoije u Zadru.
128
Zadar, 12 februara 1686.
Komesar Mikiel javlja senatu kakve je mere preduzeo da bi zatitio Kotare
od navale bosanskog pae, koju mu nagovetava providur Valier iz ibenika. Od
serdara kojima je naredio da sakupe krajinu odazvao se samo Jankovi, jer je
Smiljani bolestan, a Posedarac se izgovara boleu.
Serenissimo prencipe.
Continuano le voci dalla parte di Sebenico, che il passa della Bosna habbia
radunato grosso numero de genti e molta proviggione de viveri, con la quale si
sij incaminato a Kliuno, e di la passare a Knin, per sovvenirlo e poi scorrer lo
stesso ma tutti li Turchi e christiani schiavi, che capitano dalla Turchia portano,
che il passai non s' scostato da Bagnalucca, dove sta con lo seguito di trecento
persone, ben vero che dicono che faccia raccolta di biade per mandarle a Knin,
ma che non sano quando ne far l' espeditione.
L' eccellentissimo signor provveditor general estraordinario Valier m'ha
fatto tenir le sue riverite lettere da Sebenico, dove giunse venerdi passato, che fu
li 8 del corrente, con le quali mi porta le notitie che correvano a quelle parti,
raccomandandomi, perch unito con l' eccellentissimo signor provveditor
general della cavalleria divertisca
136
quel male, che per fortuna Turchi pensassero di fare alli stati di vostra serenit.
Io immediate che ho ricevute le lettere di sua serenit mi sono ritrovato
con il signor provveditor general della cavalleria, se bene anco prima feci con il
medesimo qualche sessione e proposto ad esso tutte le novit, che tenevo, lo
pregai d' esprimere i suoi prudenti senzi sopra quello che correva. Proposi prima
che per dar coraggio a Morlachi e poner aprensione a nemici non vi esser niente
di meglio che far marchiare la cavallaria, se non tutta, almeno in parte a Vranna,
perch in caso di bisogno potesse occorrere con facilit da un luogo all' altro; poi
soggiunsi, che si mandasse fuori li Sardari, quali dovessero unir li capi, et
osservare se lo guardie de' posti avanzarti supplissero alle proprie incombenze,
che avvissasero tutti quelli del contado di star proti, perche al sparo del mascolo
dovessero esser al luogo del bisogno, come pure stimai bene di arricordare che
restasse da me avvisato il signor conte di Sebenico, prima per che sapessi l'
arrivo di sua eccellenza a quella parte, che spedir dovesse un bastimento a
Scardona con pane e munitioni da guerra, quali apprestamenti non dovessero
mai essere disposti, che in occasione di valersene contro l' inimico.
(Omissis).
Formati dunque l' ordini a sardari, non s' rittrovato che il Gianco che l'
eseguisca, a causa che il Smiglianich continua con il suo male di podagra, et il
Possidaria si scusa con dir di esser amalato, esso Gianco unir li capi et
essequir quanto humilmente ho rappresentato. Non ho mancato anco di trovar
persona che vadi in paese nemico, per spiar li passi del pascia e con celerit
portarmene aviso. Per questo ho speso qualche poca summa di denaro che
supong sua eccellenza vorr rimborsarmela come e giusto.
(Omissis).
Zare li 12 febraro 1686.
Marin
Micheil
provveditor
estraordinario
commissario.
Mlet. dr. arh.
Senato-Dispacci
provveditor
estraordinario
commissario - in Dalmazia ed Albania, Fa 696.
129
Zadar, 15 februara 1686.
Komesar Marino Mikiel javlja senatu da ne prestaju glasovi da je paa na
putu za Livno, premda se po obavestima koje je Mikiel dobio nije ni makao iz
Banjaluke. Pored svega toga on nastoji da Kotari budu zatieni. Jankovi je
vani na terenu sa glavarima i harambaama itave krajine.
137
Serenissimo preencipe.
(Omissis).
Le voci, che il passa della Bosna sia in marchia per Kliuno non cessano a
capitare da Sebenico, ma quanti avvisi io tengo di Turchia tutti concludono, ch'
esso sij a Bagnaluca, da dove non sia per scostarsi, tanto pi che le nevi sono
cadute in tantar copia, che si rendono intransitabili le strade. Io non ostante
ordino le solite vigilanti cautele, perch non si rittrovi scoperto il contado, et a
quest' effetto continua il kavalier Gianco la sua permanenza in campagna, unit' a
capi e harambasse di tutto il distretto.
(Omissis).
Zara li 15 febraro 1686.
Marin
Micheil
provveditor
estraordinario
commissario.
. . apx.
Senato-Dispacci provveditor estraordinario
commissario in Dalmazia ed Albania. Fa 696.
130
Zadar, 21 februara 1686.
Komesar Marin Mikiel javlja senatu da mu je jue predano pismo koje u
originalu prilae, uveren o potrebi da ga senat upozna i donese odluku u vezi s
njim, koju njegova mudrost nae za shodnu.
Serenissimo prencipe.
(Omissis).
Mi fu resa hieri una lettera scritta dalli nuovi habitanti Morlacchi, quale
essendo per mio parere, degna di esser sentita dall' eccelentissimo senato, perch
il medesimo vi faccia quelli riflessi, che l' alta sua virt vedera agiustati in
materia cosi gelosa per tanti capi; io l' includo nella presente, risservando
appresso di me la copia.
(Omissis).
Zara li 21 febraro 1686.
Marin Micheil provveditor estraordinario
commissario.
Mlet. dr. arh.
Senato-Dispacci
provveditor
estraordinario
commissario in Dalmazia ed Albania Fa 696.
131
Zadar, 6 marta 1686.
Kapetan Nikola Korpone, zapisniki presluan, izjavljuje da se naao sa
svojom laom pod patrovskim katelima kad su Turci
138
139
rationi del padre e fratelo Dimitri gi morti si impiegato nel far habitare da'
novi sudditi Polisnich e Nadin havendo fatta moltissimi schiavi tra quali
Mehrem Comania Turco di consideratione, come ce lo dimostrano moltissimi
attestati de' pubblici eccellentissimi rapresentanti. Supplica perci d' esser dalla
publica carit sollevato dalle miserie, che lo circondano, et ricompensate l'
attioni sue, et de progenitori con qualche mensuale corrisponsione. Onde noi
havuti in consideratione i meriti di questa benemerita famiglia, osservati gli
attestati de nostri eccellentissimi precessori, et annuendo alle di lui instanze, coll'
autorit del generalato nostro terminiamo che al suddetto Zuanne Sinobad siano
dalla camera di Zara corrisposti ducati due al mese, sua vita durante, acci
consolate da questo effetto di pubblica munificenza possi incalorirsi
maggiormente nel servitio del prencipe. Dovr la presente esser registrato ove
occorre et appovata dall' eccellentissimo senato. In quorum fidem.
Zara 15 marzo 1686.
Zad. st. arh. Spisi Valier, knj. II,
str. 248.
133
Zadar, 12 aprila 1686.
Providur konjice Antonio Zeno javlja senatu da Turci uporno nastavljaju
opsadu Sinja. On dri na okupu 1600 Kotarana pod Jankoviem i plaenu
konjicu da bi mogao pritei gde se ukae potreba. On odailje esto manje ete u
neprijateljski kraj radi dobijanja vesti i nanoenja tete. Tako je harambaa Boo
Milkovi sa 50 konjanika saekao u zasedi i potukao jednu etu kninskih
Turaka, a obrovaki kapetan Zavia Jankovi prepadom zarobio udbinskog
kapetana dok je nadgledao oranje svojih zemalja. S njim je zarobljen i udbinski
dizdar i Ara Kumali.
Serenissimo prencipe.
(Omissis).
Continuano Turchi nell' assedio di Sign con gran risolutione, ma con
altretanta costanza lo sostengono li diffensori. Eseguendo le commissioni dell'
eccellentissimo signor provveditor generale, tengo uniti sotto la diretione del
kavalier Gianco mille seicento huomini di questo territorio tra cavalli e pedoni,
et in pronto la cavalleria pagata possibilmente rivvigorita con biada, attendendo
momentaneo il commando dell' eccellenza sua per portarmi con queste forze, ov'
il bisogno lo ricercasse, attrovandosi gi construtto un ponte a Scardona per la
facilit del passaggio. Anco in questa premurosa occorrenza ho esatto una piena
obedienza da questi Morlachi, quali sospirano l' incontro del cimento, avalorati
dall' accreditata condotta del Gianco stesso.
Queste mosse, ch' hanno obligato tener fissa l' osservatione degl'
andamenti nemici, m' hanno persuaso alla frequente spedicione di pic-
140
ciole partite ch' internandosi nel paese, non solo hanno cercato d' ispiare per
rifferire le possibili noticie, ma favorite anco dalla possibilita degl' incontri,
hanno riportato vantaggio.
Ascendono li schiavi fatti in diverse volte a 34, oltre disnove teste recise,
con la depredatione di qualche quantit d' animali.
Le fationi maggiori sono state, la prima del karambassa Bose Milcovich,
che dirigendo la guardia estraordinaria di cinquanta cavalli paesani in
Buccovizza, et incaricato da me precisamente ad haver l' attentione sopra li
Turchi di Knin, che baldanzosamente per inanzi per nanzi frequentavano le
scorrerie et i danni nel territorio, avisato dalle guardie, ch' appunto in numero di
trenta e pi cavalli fossero passati verso Scardona, accorso celeremente ad
occupare li passi, se gl' oppose anco al ritorno, combattendoli coraggiosamente
con la schiavit di due d' essi, presa d' una bandiera e morte di sette; a cinque de'
quali troncato il cape e con la bandiera a me presentati, sono stati regalati li portatori con un cechino per cadauna testa, uno per la bandiera, et il Milcovich con
una medaglia sopravanzatami da Cattaro.
Ne minor stata l' attione del capitanio d' Obrovazza, Zavissa Mitrovich
frattello del cavalier Gianco, ch' havuta relatione sicura fosse il capitanio di
Udbina per uscire dalla citt con qualche seguito, raccoltosi celeremente con
altri, and ad attenderlo nell' avisato giorno e sopragiuntolo, ch' ordinava la
coltura de suoi beni, lo fece schiavo con il disdar della fortezza, e Aga Cumalich
et altri dieci, restandone otto morti nella diffesa che pretendevano di fare.
(Omissis).
Zara li 12 aprile 1687.
Antonio Zeno provveditor general della
cavalleria.
Mlet. dr. arh.
Senato-Dispacci provveditor general cavalleria in
Dalmazia, Fa 717.
134
Zadar, 18 juna 1687.
Providur konjice Zeno daje senatu line podatke o udbinskom dizdaru
Ibrahim-agi i o udbinskom spahiji Muhamed-begu sinovcu uglednog Ibrahima
Paia iz Ripa, koje je zarobila eta Zavie Jankovia, a koje on dri u svojoj
vlasti ekajui da senat donese o njima odluku.
Serenissimo prencipe.
Tengo commissioni dall' eccellentissimo provveditor generale di render
informata la serenit vostra delle qualit e conditioni delli doi Turchi
commandanti d' Udbina, quali fatti schiavi dalla partita, dirretta dal capitan
Zavissa, fratello del kavalier Gianco, ho creduto bene haverli
141
in mio potere, e ben custoditi trattenerli, sino che pervenutane la notitia all'
eccellentissimo senato, potesse delibrare di essi quello havesso conosciuto di
publico servitio.
Imbrahim Aga viene nominato il desdar di quella fortezza, d' etta d' anni
24 in circa, huomo molto accorto, soldato coraggioso e ardito, temuto, stimato, e
da Turchi di sua giurisdittione obedito.
(Omissis).
Gode di sallario dal gran signore vinti aspri al giorno et stato comprato
dal medesimo capitan Zavissa con altri compagni per reali doicento sessanta.
L' altro denominato Mahumed Begh, spahia pur d' Udbina, d' anni
vintisei in circa; ha tre fratelli di poco spirito, non soldato. Considerato per da
Turchi, per esser di nascita nobile; nipote d' Imbrahinm Passich da Ripaz, ch'
signore di stima e facolt. Questo havr modo di riscattarsi, abench da Morlachi
gli siino stati depredati gl' animale, e distratti li contadin, possedendo qualche
capitale in armi, fornimenti d' argento e altre supeletili; e specialmente per l'
aiuto li pu esser prestato dal sudetto Ibrahim suo zio. Egli pure e stato
comprato all' incanto dal sudetto capitan Zavissa e compagni per reali seicento
cinquanta
(Omissis).
Zara 18 giurno 1687.
Antonio Zeno provveditor general cavalleria
Mlet. dr. arh.
Senato-Dispacci prov. gen. della cavalleria in
Dalmazia, Fa 717.
135
Ispod atora u Bribiru, 26 juna 1686.
Providur konjice Polo Mikiel izvetava senat, da su Morlaci pod
Jankoviem i ostalim glavarima u kninskom kraju unitili ita, zapalili 29
mlinova i sruili jednu jaku kulu na Krci koja je zatiavala mlinove. Kninski su
Turci zatraili pomo od pae.
(Omissis).
La partita de Morlacchi condotta dal kavalier Gianco et altri capi nelle
campagne di Knin, ha devastto grandemento le biave, incendiati circa
venticinque molini e distrutta una forte torre, che sopra il fiume Cherca
diffendeva la maggior parte delli molini stessi, con la priggionia delle guardie
che v' esistevano. Per quello ricavo da costituti de schiavi, li Turchi di Knin sono
assai costernati per i danni inferitili e con premura dal bassa di Bossina hanno
dimandato soccorso et assistenza.
142
(Omissis).
Dal padiglione a Bribir 26 giugno 1686.
Polo Michiel provveditor general della
cavallaria
Mlet. dr. arh.
Senato-Dispacci provveditor general della
cavalleria in Dalmazia Fa 716.
136
Split, 19 jula 1686.
Providur erolamo Kornaro obavetava senat o uspehu pohoda na Livno
izvrena po njegovoj zapovedi od 5000 morlakih peaka i 1500 konjanika pod
vodstvom etvorice kotarskih serdara. Trai da ga senat opskrbi medaljama i
prstenjem kako bi mogao da nagradi najhrabrije kad se povrate.
(Omissis).
Col motivo delle espresse novit de Turchi et delle mosse loro
considerabili, nelle vicinanze particolarmente del forte Opus e Duare, mi sono
persuaso a credere neccesaria la chiamata del cavalier Gianco, del sardar
Smoglianich, del tenente collonello della natione collonello Francesco
Possidaria, e del Bortolazzi a questo confine unitamente col loro seguito de
Morlachi an oggetto di poter con un valido corpo ressister meglio alla diffesa de
luochi minacciati, ed accorrere in ogni altra parte, che il bisogno et il servitio
publico lo ricercasse. Mentre per all' arrivo d' essa gente, parean gl' affari del
confine ridotti in aspetto pi favorevole, e particolarmente per la somma
costernatione del pass d Bossina a causa della militia di sua propria guardia
disfatta, ho perci creduto conferente la rissolutione di approfittarmi nel
vantaggio di simile congiontura, e col riguardo all' importanti corrispondenze,
che nutrivo con li principali christani di Kliuno, tentar di cogliere qualche
proffitto rimarcabile sopra quel luoco, sede ordinaria dei pass di Bossina,
frontiera stimabile del confine, fontico abbondantissimo di biade, deposito
principale de munitioni da guerra e d' ogn' altra sorte de viveri, onde fatto
rifflesso all' occasione di cosi essentiali conseguenze ho spinte a danni del luoco
stesso il corpo de Morlachi medesimi, gente tutta scielta e valorosa in numero di
5000 a piedi e di mille cinquecento in circa a cavallo, con istruttioni cosi
aggiustate a loro capi per renderli cauti ne i proprii passi, et mediante i concorsi
della prottetione divina, gli riuscito conseguir sopra nemici la vittoria segnalata
con la morte di 400 e pi d' essi tagliati a pezzi, altro numero considerabile d'
incendiati nelle proprie case, diversi fatti schiavi, trenta e pi christiani liberati
dalla loro servit, coll' abbruciamento di mille ottocento case, depositi de
munitioni, biade e fieni in campagna ed infinita quantit de grani ch' erano
inchiedati, con un grosso bottino, ma per di robba ordinaria, per
143
haver i Turchi riposto quella di maggior preggio nella fortezza; e sarebbe ad ogni
modo questo per se stesso considerabile, ma diviso, anzi traffugato da numero
cosi grande de gente, non lascia altro di visibile, che la desolatione ben grande
de nemici et il loro notabilissimo pregiuditio. Con lettera particolare m'
accompagnano quei sardari un succinto racconto del successo, dimostrando per
altro la neccessit di dover scortar il corpo della loro gente sino a proprii
territorii, e divertir in tal forma quei gravi disordini, che minacciavano le
dissentioni insorte nell' atto di ripartir il bottino medesimo, mentre per
considero che supplito da essi a questa parte, siano per rassignarsi personalmente
alla carica non posso che replicar con premura alla serenit vostra la neccessit
di provedermi di qualche numero di medaglie et annelli, acci nell' occasione
della loro comparsa riconoscer possi il merito de pi valorosi animandoli con
testimonii di publica gratitudine a decorar maggiormente la propria fede. Gratie
etc.
Spalato 19 luglio 1686.
Gerolamo Corner provveditor general.
Mlet. dr. arh.
Senato-Dispacci provveditor general in Dalmazia
fa 525/117.
137
Split, 19 jula 1686.
Frane Gaeta iz Senja, vojnik kapetana Marka Podgorice zarobljen prole
godine, zapisniki presluan opisuje svoj beg iz Beograda.
(Omissis).
Son fuggito da Belgrado con i ferri ad un piede et ho caminato sempre per
montagna tredeci giorni continui sino a Cliuno, avvendomi la carit de pastori
soccorso in questo tempo con latte e formaglio. Arrivato appresso Cliuno
credevo d' esser appresso Duare, e questo era di notte, ma conobbi diversamente
sentendo che le guardie gridavano all' erta alla turchesca. Dio ha voluto che la
mattina il cavalier Gianco e li altri nostri habbino dato l' assalto a Cliuno, e poi
incendiatelo tutto, eccetto il castello, e con quest' occasione mi son unito con li
nostri, e riddotto per gratia di dio in libert.
(Omissis).
Priloeno Kornarovoj depei istog datuma.
138
Mleci, 27 jula 1686.
Senat izraava providuru Kornaru svoje zadovoljstvo radi uspeha Morlaka
koji su pod Glamoem pobili 200 turskih konjanika, radi
144
145
146
141
Zadar, 7 septembra 1686.
Stojan Jankovi i Smoljan Smiljani zapisniki presluani kau da su po
providurovu nalogu izvrili drugi pohod na Livno, poto se bilo proulo da su
tamo stigli novi zvorniki paa Basti i novi bosanski alaj-beg Filipovi da
oprave kue i kule popaljene u prvom pohodu. Opisuju kako su opustoili svu
livanjsku okolinu u opsegu od 50 milja, a na povratku sukobili se sa glasovitim
etobaom Karalijom, potukli mu etu, a njega sa jo dva druga ubili.
Adi 7 settembre 1686. Zara.
D' ordine dell' illustrissimo et eccellentissimo signor Girolamo Cornaro
cavaler provveditor generale in Dalmatia et Albania, costituiti il cavalier Stoian
Mitrovich et sardaro Smoglian Smoglianovich et interrogati da dove se ne
vengono di presente. Risposero come il duodecimo giorno, che siamo da qui
partiti col seguito di pi di 6000 huomini di questo contado, di Sebenico, Trau,
Clissa e Duare con oggetto di condursi per ordine dell' eccellentissimo signor
provveditor generale a Cliuno, ove s' era inteso che fosse capitato il Turco
Bastich eletto nuovamente passa di Zuornich con un capigi il turco Filipovich
fatto alaibegh di Bossina, et con essi circa 600 turchi per ristaurare le torri e case
gi da noi incendiate et riddure in stato pi diffensibile il castello del medesimo
luoco di Cliuno et una torre antica, nella magior parte dirocata, che domna lo
stesso castello et ci per impedire detta restauratione e fabriche e per batter anco
detti Turchi quando si fosse offerta occasione batter anco detti Turchi quando si
fosse offerta occasione a proposito. Avanzatisi dunque con buona regola a quella
volta, et havendo consumato pi giorni nel viaggio assalissimo finalmente la
mattina della passata domenica il nominato luoco di Cliuno, ove trovassimo
qualche ressistenza, ma furono poi obligati li nemici di rittirarsi con fugga
precipitosa nella palifficata et recinto del castello. Restorono ad ogni modo
espulsi dalla stessa pallificata e ridotti tutti nel castello, a forzo d' archibugiate
che li nostri scaricavano dalla collina detta Zarglienize, che la domina et furono
interfetti in questa fatione pi di 150 turchi, come ci riffersero alcuni fuggiti dal
castello. S' applicassimo poi ad incendiar le case e luochi ch' erano in quelle
vicinanze, et ci riusci vederli tutti inceneriti con infinita quantit di biade e fieni
che havvevano raccolto.
Cosi anco focessimo nelle ville tutte di quelle adiacenze per lo spatio di 50
e pi miglia non essendovi rimasta cos' alcuna intatta ma il tutto mandato a ferro
e fuoco. Habbiamo d' avantaggio disfatto et abbruggiato li molini, ch' erano pieni
de formenti et orzi; ne di nostri sono rimasti che soli dieci morti et altretanti
feriti.
La preda non ha consistito ch' in animali grossi e minuti, consumati e
dispersi nel viaggio dalla moltiplicit delle genti, perche li Turchi avisati tre
giorni avanti che guingessimo della nostra mossa, havevano ridotte tutte le robbe
in sicuro. Nel ritorno verso questa citt
147
ci riuscito incontrare una partita de Turchi, capo de quali era il famoso Caralia
quali da noi scoperti insegniti ci riuscito far la testa ad esso Caralia con altri
due compagni de principali. Quibus habitis etc.
Prilog Kornarovoj depei od 10 septembra 1686.
142
Za galije u Zadarskim vodama, 10 septembra 1686.
Providur Kornaro javlja senatu, da se povratio u Zadar upravo kad su se
Morlaci sa Jankoviem i Smiljaniem vraali sa drugog pohoda na Livno, kud ih
je uputio da spree Turcima opravljanje zgrada popaljenih kod prvog pohoda i
uvrenje livanjskog katela.
(Omissis).
Son capitato qui a Zara in tempo che il cavalier Gianco e sardar
Smiglianich s' andavano con li Morlachi del loro seguito restituendo dalle
campagne di Cliuno, dove col motivo di novit divisate da Turchi in quelle parti
per la rifabrica de luochi gi incendiati, e regolatione del castello a maggior
diffesa, s' creduto bene, che replichino le scorrerie da loro prontamente
intraprese, e riuscite con tanto danno de nemici, che tutte le biade e fieni in
quantit infinita sono stati consumati dalle fiame con morte di centocinquanta
Turchi e dieci soli de nostri, oltre alcuni feriti, come pi distintamente rissulta il
fatto dall' espressioni dell' annesso costituto.
(Omissis).
Di galera acque di Zara 10 settembre 1686.
Gerolamo Corner cav. provveditor general.
Mlet. dr. arh.
Senato-Dispacci provveditor general in
Dalmazia, fa 525/117.
143
Zadar, 14 septembra 1686.
Ugovor kojim Kata Grizogono ena Antonija Pierantoni ustupa Stojanu
Jankoviu pravo otkupa kue i ulice sv. imuna u Zadru, prodane, uz pridraj
tog prava, Mikel Anelu oakini i isprava kojom Jankovi ostvaruje ustupljeno
mu pravo otkupa prema prvobitnom kupcu oakiniju.
1686 indictione 9 giorno di sabbato li 14 settembre nelli tempi e
reggimento ut ante Il signor conte Giulio Soppe consigliere. Personal-
148
149
lei casa posta in questa citta in confin di S. Simeone Giusto, ha dato contato e
con effetto numerato al detto Michiel Angelo Gioachini iui presente recipiente et
a se traentei il suddetti. D. 260 in tanto effetiuo danaro delli quali esso domino
Gioachini per se eredi ha dato al signor kaualier Stoian eredi ha fatto e fa fine e
perpetua quietanza in forma ualida di ragione renunciando al ecetione del non
auuto e riceputo denaro et alle speranze di futura receptione. Retrouendendoli e
retroccedendoli la casa predetta ad hauerla per se ed eredi. Promettendo in oltre
esso domino Gioachini per se eredi d' auer sempre ferma, rata, grata la presente
retrocessionee retroendizione et a quella non contrafar, dir, o uenir per se e per
altri sotto le pene et obligazioni e qua di che (?).
Fatto ut supra.
Zad. st. arh. (Biljeniki arhiv) Spisi biljenika
Andrea Tori.
144
Iz atora u Solinu, 17 septembra 1686.
Generalni dalmatinski providur irolamo Kornaro izlae senatu razloge
radi kojih je ratni savet reio da se pokua osvojenje Sinja i obavetava o
merama preduzetim s obzirom na tu akciju.
Serenissimo prencipe.
Fatto da me palese alla virt de signori generali prencipe di Parma e S.
Polo il stato di queste provincie, le parti pi essentiali che concernono l' interesse
della vostra serenit, il numero e qualit delle militie publiche, gl' andamenti pi
precisi de Turchi et ogn' altra circostanza correlativa al ben della patria parso
alla prudenza de medesimi che il tentar qualche impresa diretta alla maggior
estensione de confini et alla sicurezza de sudditi maggior estensione de confini
et alla sicurezza de sudditi fosse invitto propitio delle congionture presenti e rissolutione molto aggiustata per cogliere l' essentialit de vantaggi che il signore
dio donar volesse a quest' armi.
Fissa con tali oggetti l' applicatione all' allestimento di ci che occorre per
la mossa in campagna s' stabilito coll' opinione de medesimi signori generali di
poter estrahere dalli pressidii intorno a doi mille fanti, mille sbarcarne dalle
galeotte, valersi della publica cavalleria et altretanta scieglerne da questi
territorii, raccogliere sotto le publiche insegne tre mille e pi Morlachi dei pi
valorosi et unire conveniente numero di sesane per trasporto delle munitioni da
viver e da guerra con ogn' altra sorte di militare apprestamento, formando in tale
maniera un corpo di gente assai vigoroso, il quale come non pu dar addito d'
impiegarlo nell' impresa per me sopra ogn' altra stimabile di Castel Novo a
riguardo di non allontanar dalle piazze la propria neccessaria diffesa cosi nelle
vicinanze de territorii considerando che, le militie benche estratte da pressidii in
campagna servir le possono di
150
frontiera e per oppositione ad ogni insulto s' perci rissolto col parere uniforme
de commandanti stessi espresso nell' inserta copia e col riflesso a ci che possa
pi complire alla serenit vostra per la conservatione massima di vasto e fertile
paese e per valido sostentamento de tanti sudditi ridotti nuovamente alla
devotione, estendere i primi attentati soto la piazza di Sign coll' oggetto che l'
aquisto di essa servi per antemurale al confine e cuopra gl' habitanti dalle
scorrerie de nemici, e massime restando sempre pi accreditata la voce che i
Turchi vengano in gran parte a prendere quartiere in Bossina l' inverno prossimo
et che il pass d' Harzegovina permanente tuttavia nella provincia a far raccolte
de fieni e biade renda osservabili i proprii andamenti.
Ho creduto bene di ripartir in diverse compagnie d cinquanta huomini per
cadauna il corpo d' essi Morlachi, coll' oggetto di ridur a maggior facilit le
speranze della loro obbedienza e mi sono anco persuaso di personalmente
intervenirvi nel dubio che al solito del loro naturale genio confonder possano le
dispositioni della marchia e divertiscano tra l' avidit delle rapine il vantaggio
alle speranze del bene gi concepito. Nel tempo che dovr tener questa gente in
campagna con gl' esercitii dell' armi per la serenit vostra son pi che certo dell'
assistenze generose di danaro anco per questo estraordinario bisogno, oltre il
solito assignamento gia supplicato per ottobre, che me lo raffiguro in pronto.
Accerto per il risparmio con gl' usi di tutta la diligenza. Non mancar dell'
applicatione pi cauta per approfittarmi delle congionture pi favorevoli e spero
il publico aggradimento per chi opera col solo fine di ben servire alla patria.
L' illustrissimo signor commissario Molin tra gl' esercitii dell' incombenze
della propria carica rimasto ultimamente a Zara, dove nel tempo stesso
addossatigli da me diversi incarichi corelativi al servitio publico et alla custodia
in particolare di quella piazza importante mi lascia nella pi certa espettatione di
sue fervide diligenze, tanto pi neccessario quanto che in questo punto mi
partecipa con ramarico infinito del mio animo essersi obligato al letto il signor
provveditor general de cavalli Michiel in tempo che egli s' andava con esultanza
estraordinaria del proprio cuore allestendo alla marchia della cavallaria per
questa parte, ansioso di poter autenticare l' opere nell' occasione d' ogni cimento
e dar saggi di quel valore che pu ben render non ostante accreditata la sua molta
habilit et accertar in ogn' incontro di servitio publico il suo fervido zelo. Da
Cattaro mi conferma quell' illustrissimo signor provveditore estraordinario Zen
la costernatione d' animo in cui ridotto Soliman passa per l' odio che gli
dimostrano quei popoli e discredito universale ch' hanno impresso della di lui
persona; applica tuttavia per ordine rissoluto della Porta ad acrescere qualche
fortificazione nel luoco di Dulcigno, non mancandosi per di tener sempre fisse
le diligenze a suoi andamenti e pensieri.
Per non abbandonar queste rive della vigilanza ch' neccessaria a
mantener libera la navigatione ho spedito una delle galere con galeotta di sua
conserva a tener l' acque superiori e nel tempo stesso esiste nel Quarner altra
squadra di publiche galeotte onde in ogni parte siano
151
152
qualche appertura nella muraglia, et riuscito vano l' esperimento d' una mina col
fuoco attaccato da nemici nei mantiletti s' rissolto col parere uniforme de
signori generali predetti di dargli l' assalto destinando alla sopraintendenza il
sergente maggior di battaglia marchese dal Borro, il conte collonnello Baldassar
Spolverino et il tenente collonnello Pizzamano, i quali incaloriti dalla mia
continua presenza con cinquanta degl' Abbrucesi et altro corpo di scielta militia
havendo superato con singolar coraggio la difficile ascesa della Brechia et
sottomessi doppo un sanguinoso conflitto di molte hore i nemici gl' hanno tutti
tagliati a pezzi in numero di 150 d' armi, compres alcuni perfidi rinnegati, con la
sola presservatione di poche donne e puti et 30 schiavi christiani restituiti alla
libert, recuperato il cannon di ragion publica et altri sei pezzi ritrovati nella
fortezza de Turchi della qualit espressa nell' ingionta nota.
L' esito di tale aventurato successo non ha potuto andar disgionto dalla
perdita di 25 o 30 nostri con due offitiali di conto e 120 de feriti in circa, tra
quali il conte collonello Spolverino sopradetto, che nei primi all' occasione ha
segnalato il suo valore. Come pur il tenente collonello Rizzi e l' ingegner
Camuccio ogn' uno con prove di habilit e di fede et il tenente collonello
cavalier Cittadella, se ben non commandato all' occasione, ha per tra primi
voluto segnalar il proprio coraggio, rilevando un colpo di sassata nemica.
Li condotti Barbuggio, Valvason, Gomerovil et il sargente maggiore da
Nassin con ogn' altro degli officiali commandati e militie publiche han tutti
supplito alle proprie parti con esatezza corrispondente alla loro attitudine, et i
Morlachi pure con i sardari hanno contribuito l' impiego con la solita natural
bravura, alcuni de quali essendo stati da me riconosciuti a misura delle proprie
attioni con annelli e medaglie son in obligo di supplicarne qualche nuova
provisione e massime degl' annelli stessi per haver modo di premiare in ogn'
altra occasione i pi benemeriti et animarli a continuare il loro fruttuoso servitio.
Col parere de signori prencipe di Parma e S. Polo sopra espressi che in
quest' occasione hanno degnamente supplito a tutto ci che poteva desiderarsi
per la miglior direttione al buon esito dell' impresa ho immediatamente disposto
le circostanze pi neccessarie per il restauro provisionale della conquistata
fortezza et nelli riguardi di presservare sotto il colore di essa un paese vasto,
fertile de grani, de foraggi infiniti e di tutto ci che pu dar eccitamento ai
concorsi della maggior popolatione, vi ho destinato cento e cinquant' huomini di
pressidio e due compagnie de cavalli con la sopraintendenza del tenente collonello Pizzamano soggetto d' attitudine e di fede che in quest' occasione ancora
ha ben supplito alle proprie incombenze.
Per la miglior custodia d' essa piazza e direttione d' ogni altro interesse
publico havendo stimato proprio destinarvi qualce nobile d' habilit e di
prudenza ho scielto il nobil homo ser Antonio Bollani in qualit di provveditore
con la certezza della sua esperimentata virt in molt' altri incontri e massime nel
presente riuscita sempre fruttuosa e stimabile; distintosi nel merito anco il nobil
homo di lui fratello ser Tranquillo con la condotta al campo delle genti di
Macarsca. Per il
153
numero
numero
numero
numero
2
2
1
2
154
numero 1
numero 1 numero 2
numero 8
155
vostre eccellenze, trovo incontri sempre pi certi della continuatione loro nell'
insinuar a gl' imperiali l' ottima congiontura di passar in Bossina e d' avvanzarsi
nell' Harzegovina, rinforzando tali eccitamenti con la caduta della piazza di
Buda, e costernatione universale de Turch.
I concetti ch' usano in tali prattiche, il far conoscere che l' Harzegovina
sia stata sempre incorporata nell' Ungaria, mai possessa dalla repubblica di
Venetia, et per qualunque ragione spettarsi a cesare.
La citt di Castel Novo il stimolo principale per cui eccitano l' imperio
all' acquisto; il raffigurarsi che le congnonture potessero agevolarne forse l'
impresa alla repubblica suddetta, il solo motivo che ricevono i Ragusei stessi
per procurarne il divertimento, onde come tutto operano costoro ad esclusione di
questo pubblico bene, cosi parmi sia chiamata la repubblica a rifflettervi attentamente, e non perdere il favore di occasione cosi propitia e stimabile.
Unisco pure alli riflessi prudentissimi dell' eccellenze vostre l' in- gionta
lettera dricciata al cavalier Gianco da uno dell' imperio, che vanta antichit di
possesso e giurisditione in questi confini; La persona che la scrive non m' nota,
ne so raffigurarmi quanto siano savij i di lui sentimenti, ad ogni modo le
pressenti prattiche de Ragusei predetti, il contenuto d' essa lettera, la qualit del
sigillo con cui firmata, et il titolo di generale al Gianco stesso, parmi
circonstanze tutte proprie della maturit di cotesto supremo tribunale a cui non
mancar di render continuate le notitie di qualunque altre particolarit che
traspirar render in tali materie, e con ci raffermo il proprio riverentissimo
ossequio,
Spalato, 30 ottobre 1686.
Devotissimo et obbligatissimo Gerolamo Cornaro
a tergo = 30 ottobre 1686 Ricevute 9 novembre. Spalato provveditor
general.
Mlet. dr. arh.
Inquisitori di stato Busta 275.
148
Mleci, 7 novembra 1686.
Dukal duda Marka Antonija ustijana kojim ce dozvoljava Stojanu
Jankoviu sakupljanje jedne regimente od 500 oltramarinskih (slovenskih)
peaka i propisuju uslovi za to sakupljanje. Komanda regimente pripadae
Nikoli, sinu Stojanovu, kao pukovniku, a izbor oficira Stojanu uz odobrenje
generalnog providura dalmatinskog. Dozvoljava mu se dalje i sakupljanje jedne
konjike ete na ime drugog sina, Konstantina.
MARCUS ANTONIUS IUSTINIANO DEI GRATIA DUX VENETIARUM. Universis et singulis rapresentantibus nostris quibuscunque
156
ad quos hae nostrae pervenerint, et earum executio spectat, vel spectare poterit
significamus hodie in consilio nostro rogatorum captam fuisse partem ut infra
videlicet: Bramando il cavalier Gianco Mitrovich di maggiormente accrescersi
merito colla signoria nostra nelle congiunture presenti essibisce d ammassare un
regimento di cinquecento fanti oltramarini nel termine de mesi tre prossimi, che
per gle ne sia data la carica con le seguenti conditione. Detto regimento dovr
consistere in compagnie dieci de fanti cinquanta l' una compreso la colonella,
che dovr esser commandata con la paga qui sotto dichiarita da Nicolo suo
figliolo adempite le conditioni infrascritte, altra da un tenente colonello, altra da
un sargente maggiore, et l' altre sette da sette capitani, quali tutti come il tenete
colonello e sargente maggiore dovranno essere da lui nominati, et approbati dai
proueditor general in Dalmatia, restando parimenti ad esso cavalier Gianco
permesso la nominatione degli ufficiali subalterni di cadauna delle predette
compagnie per esser approbati dal proueditor general sudetto, o da chi tenesse la
di lui vice gerenza. Le paghe, che hauranno a conseguire, douranno esser quelle
solite darsi a militia di simil natione, et in Leuante douranno goder le medesme,
che hanno le stesse militie oltramarine. Douranno essergli esborsati in
souentione ducati centocinquanta per cadauna compagnia con le forme altre
uolte pratticate e parimenti gli douranno esser date libre doimille di biscotto in
aggionta alla souentione medema per esser scontate come sopra. L
ammassamento predetto dovr seguire in quella o quelle piazze, che saranno per
maggior comodit, e facilit da lui indicate, et assignate dal proueditor general in
Dalmatia, il quale circa ci dour, dar gl' ordini necessarii. Et circa il principiar
le paghe a soldati, et inalboratione dell insegne dour esser osservato l' ordinario.
A cadauno delli soldati predetti per donativo sar fatto dare dal pubblico un
habito fornito di tutto punto con sua spada all albanese, per il che rester sempre
il capitano obligato per quelli soldati della sua compagnia, che fugissero o non
fossero all' imbarco alla publica redintegratione del importar cosi degli habiti
come delle spade suddette. L armi gli saranno date dal publico con il solito, e per
quelle si perdessero in publica fatione, gli saranno rimesse giusto il solito. Ammassati intieramente li fanti 500, predetti doura restar dichiarito per colonello
del detto regimento il sudetto Nicol Mitrovich suo figliolo, et dour conseguir
di paga ducati quaranta al mese, come pure ducati trenta il tennente colonello, e
ducati venticinque il sargente maggiore, a quali per inalborate le proprie
compagnie dour corrrer quella assignata agli altri capitani per cassargli ogni
uolta che con l' ammassamente intiero del regimento si rendesse cadauno di loro
capace respettivamente di quella di colonello, tenente colonello, e sargente
maggiore. Et in caso di rifforma di esso regimento douranno restar in piedi le
predette tre compagnie d' officiali maggiori per anni tre per servire, doue fossero
commandati. Formate che saranno una, o due d' esse compagnie gli dour esser
dato l' imbarco, oue saranno commandate dalla publica occorrenza. Ammassato
poi, ch habbi detto cavalier Gianco intieramente il sopra acennato suo regimento
gli resti permessa la facolit d ammassar una compagnia di caualleria di natione
157
pure oltremarina proprie sue spese senza alcun donativo, o prestanza, e con le
solite et ordinarie paghe; Qual compagnia dour esser posta in testa di Costantin
Mitrouich altro suo figliolo d esser commandata dal tenente della medesma sin a
tanto che si renda habile il figliolo stesso al commando; Qual compagnia habbia
a servire anni doi in terra ferma acci li soldati in esso tempo diventino d'
habilita per il publico seruitio per esser poi disposti secondo le publiche
occorrenze. Solamente l arme gli saranno date dal publico per esser scontate
nella forma solita praticarsi. Quare auctoritate supradicti consilii mandamus
uobis, ut ita exequi debeatis. Datae in nostro ducali palatio. Die septima
nouembris. Indictione nona. MDCLXXXVI.
Michiel Marino, segretario
Originalan dukal na pergamentu u arhivu B.
Desnice.
149
Zadar, 10 novembra 1686.
Komesar Antonio Molino javlja generalnom providuru Kornaru da je, im
je primio od njega vest o pokretu Turaka, izdao naredbe o okupljanju Morlaka i
zaposedanju klanaca ali je meu poglavicama Kotara naiao na mlak odziv.
Jankovia je poslao u Nadin, a Bortulaia u Tinj da skupljaju ljude, brane
prolaze i sklanjaju narod i stoku, a jutros je Jankoviu saoptio onu taku
providurova pisma kojom mu nareuje da zaposedne Bribir. Svak je obaveten o
opasnosti koja predstoji.
Illustrissimo et eccelentissimo signor mio colendissimo Accuso all'
eccellenza vostra la ricevuta delle lettere riveritissime sue di 9 corrente con la
certezza della mossa de Turchi vostra eccellenza aver compreso dall'
humilissime mie con quanta attentione habbi operato per l' unione de Morlacchi,
per l' uscita de sardari et per la custodia de passi. Questi ordini sono da me
repplicatamente stati rilasciati accompagnati a sudditi da riflessioni de proprii
riguardi et da rigorosissime pene, et dovrebbero esser ubbiditi, ma la puntualit
non della qualit che si ricerca in chi dirige le genti del contado et le carte che
umiliai a vostra eccellenza allegate alle mie ossequiosissime lettere li haveranno
palesato i pretesti per lo scanso, et ne sono susseguitate sole parole et freddezza
d' operati. La mia mossa in campagna li ha obbligati ad uscire. Il cavalier Gianco
si avvanzato a Nadin, et il Bortolazzi a Tin incarricati alla raccolta di gente all'
assistenza per la diffesa de passi et far retirare in sicuro gli inhabili, gli animali,
et gl' haveri. Mi volevo avvanzar a Nadin ancor io, come humilmente accennai
alla eccellenza vostra, ma il signor conte Possedaria me ne ha fatto distogliere
con la sicurezza, che non vi sia imaginabile provvigione de foraggi, provarono
non poca penuri anco a
158
Malpaga, e ha bisognato per cosi pochi momenti cavarne dalla citt la maggiore
parte; onde per non veder andar di male li cavalli senza proffitto, pi di quello
che sono gl' ho ritornati qui questa sera alli loro quartieri. Questa mattina ho
spedito a Nadin al cavalier Gianco il capitolo della lettera di vostra eccellenza,
acci al commando corrispondi l' obbedienza con l' opere, et dovrebbe essersi
avvanzato a Bribir come le ho fatto intendere. Ogn' uno e avvertito del pericolo.
Ho eccitato il coraggio de popoli, ne credo, che possi mancare alcuna parte della
mia debolissima attentione, che tutta vivamente contribuisce in ordine al debito,
et in rassegnatione a cenni sovrani dell' eccellenze vostre. Queste emergenze mi
hanno fatto avvertito di molte cose, et cosi della cavallera come de paesani
hanno materia da riflettere opportunamente alla somma virt di vostra
eccellenza, alla quale intanto con ossequississima riverenza bacio umilmente la
mano.
Zara li 10 novembre 1686.
Di vostra eccellenza humilissimo, devotissimo servitore.
Antonio Molin
Mlet. dr. arh. Priloeno Kornarovoj depei od 21
novembra 1686.
150
ibenik, 12 novembra 1686.
Generalni providur Kornaro javlja Stojanu Jankoviu, za kog da e udariti
na Kotare. On se pouzdava u Stojanovu hrabrost koja e potaknuti i ostale
Morlake da suzbiju neprijateljski pokuaj.
Copia di lettera scritta dal signor cavalier Girolamo Cornaro al cavalier
Gianco Stoian Mitrovich, sardaro del contado di Zara.
Intendo con particolare sodisfatione l' arrivo di vossignoria illustrissima a
Bribir mentre vivo certo che con la propria desterit et attentione disponer tutti
li Murlachi ad una necessaria diffesa et far che le cose camminino con le buone
regole a scanso di qualunque accidente Turchi saranno stati hieri sera nella
fortezza di Knin col convoglio de viveri e si dubita che di breve possano
scendere nel contado di Zara per essercitare insulti e depredazioni. Io molto
confido nel di lei corragio col quale restaranno innanimiti tutti codesti Murlachi
per reprimere in ogni evento gli attentati degli inimici et se lei avanzasse qualche
buon corpo di gente per occupar le strade et li posti nel siti opportuni credo se ne
conseguirebbe efetti al proffitto; E per non tralessi di contribuire lo studio
partecipando in diligenza tutto ci le riuscisse d' operare o di sapere sopra le
mosse de Turchi supponendo che li nostri haveranno nel mentre preso li posti di
Buccovizza, e l' auguro.
Sebenico, 12 novembre 1686.
Mlet. dr. arh. Prilog Kornarovoj depei od 12
novembra 1686.
159
151
ibenik, 12 novembra 1686.
Generalni providur irolamo Kornaro pie Stojanu Jankoviu u Bribir da
e Turci sutra udariti na Kotare. Tei ga to uje da je Jankovi doao u Bribir i
nada se da e s njim poi i ostali serdari te da e zaposesti klance i sauvati od
tete povereni im narod.
Copia di lettera scritta dall' illustrissimo et eccellentissimo signor
Girolamo Cornaro, provveditor generale in Dalmazia e Albania, al signor
cavalier Stojan Mitrovich a Bribir.
Son giunti li Turchi a Knin e dimani pensano esser nel contado. Sono
grossi di cavalleria ma per vero ch' assai fiacca, se fosse stato occupato il
posto di Buccovizza si potrebbe sperar del bene. Mi consolo per intender giunta
vostra signoria illustrissima a Bribir e mi giova sperar sar seguita dalle sue
genti e dagli altri sardari per occupar i passi stretti et impedir all' inimico di
danneggiar i sudditi del principe, che sono raccomandati alla loro fede. Ho
inviato questi borghesani a Scardona con ordine d' avanzarsi cost.
Il tempo m' ha impedito d' esser anch' io col in persona e vi sar subito
che si potr fare il viaggio. Le repplico che le notitie tengo certo dimani potr
eser costi l' inimico e perci necessario far buone guardie rittirare le famiglie e
gli animali et il resto d' huomini d' arme ponersi alla diffesa, che spero nel signor
iddio e nel coraggio de Murlachi riuscir vantaggiosa e con proffitto delle armi
christiane, e l' auguro.
Sebenico, 12 novembre 1686.
Mlet. dr. arh. Priloeno Kornarovoj depei od
21 novembra 1686.
152
ibenik, 13 novembra 1686.
Generalni providur Kornaro pie Stojanu Jankoviu u Bribir da mu je
uputio 200 ljudi u pomo i da je poslao u Skradin praha i jedan brod bekota. I
on e doi u Skradin im prestane nevreme. Nada se da e Jankovi i u ovoj
prilici pokazati svoju obinu hrabrost i ustrajnost.
Copia di lettera scritta dall' illustrissimo signor Girolamo Cornaro kavalier
della serenissima repubblica di Venezia provveditore notizie ch' ha stimato
proprio portarmi. Io la credo restituita a Bribir
Ho ricevuto la scrittami da ostra signoria illustrissima con le notizie ch' ha
stimato proprio portarmi. Io la credo restituita a Bribir
160
ove riesce necessaria tutta l' applicazione per la diffesa e per poner in sicuro le
famglie et haveri, esesndo certissimo che il nemico e molto grosso e
concordando tutti gli avvisi ch' abbia a scendere a danni di cotesto contado.
Saranno pur pervenuti a Bribir li 200 huomini spediti da Scardona, ove ho
inviato polvere e quella quantit di biscotto, che si potuto caricare nella mia
feluca; Onde bisognando polvere potr mandarne a prendere in diligenza. A
causa del vento contrario mi convien qui continuare con le galere et altri legni,
che nel resto mi sarei avanzato a Scardona per supplir possibilmente ad ogni occorrenza. Lo far tuttavia subbito che minori la forza del vento cinquanta cavalli
pocco le potevano giovare ben comprendende do di lei prudenza, ch' era di
necessit fossero opportunamente cost unite tutte le genti d' armi del contado e
poi disposti ne siti propri e vantaggiosi per impedire a Turchi il passaggio et
incomodarli. Ho per espedito lettere premurose all' illustrissimo signor
commisario acci con la cavalleria pagata assista e spaleggi quelli delle ville a
diversione possibile de danni et inconvenienti. Alla di lei virt non aggiungo
stimoli sapendo che essendo ben disposta in tutto ci concerne il pubblico
servizio e che essercitar al solito plausibilmente la sua costanza e coraggio, e le
auguro.
Sebenico, 13 novembre 1686.
Mlet. dr. arh. Priloeno Kornarovoj
depei od 21 novembra 1686.
153
Sa galije u skradinskim vodama, 14 novembra 1686.
Generalni providur Kornaro pie kotarskim serdarima da se na odbrani
Bribira nalazi samo Jankovi sa malo ljudi i da je narod jo uvek ratrkan po
poljima. On ima samo da ih upozori da e zlo koje nastane sustii one koji su ga
izazvali.
Copia di lettera scritta dall' illustrissimo signor Girolamo Cornaro kavalier
per la serenissima repubblica di Venezia provveditore generale in Dalmazia et
Albania alli sardari del contado di Zara.
Intendo il posto di Bribir assistito da poca gente e dal solo cavalier
Gianco, et anco la gente tuttavia sparsa per la campagna. Io non posso che altro
dir se non che il male sar di quelli che se l' hanno procurato son certo che
vossignorie illustrssime adempiranno le proprie incombenze et l' illustrissimo
signor commissario tien ordine a provederle di tutto. Non ho che aggiongerle
supponendole in campagna ad essercitar le proprie parti, e tengano per certo che
l' inimico sendo grosso a Knino non pu differire la comparsa nel contado e le
auguro.
Di galera dall' acque di Scardona 14 novembre 1686.
Mlet. dr. arh. Priloeno Kornarovoj depei od
21 novembra 1686.
161
154
Mleci, 14 novembra 1686.
Dravni inkvizitori piu providuru Kornaru da su saoptili vladi ono to se
odnosi na spletke Dubrovana a da e u pogledu pisma upuena Jankoviu
nastojati da se obaveste.
1686 14 novembre.
Al provveditor general in Dalmatia et Albania.
Quanto resta espresso nelle zelanti lettere di vostra eccelenz di 30
decorso intorno alle procedure de Ragusei con la lettera che stata scritta al
cavalier Gianco fa ben apparire l' attention commendabile che presta a tutto ci
che pu haver riguardo all' interesse pubblico, onde le retribuimo quel pieno
gradimento che le dovuto. Montre per li particolari toccanti li Ragusei sono
stati da noi comunicati al governo per i proprij convenienti riflessi, e sopra le
lettere scritte al detto Gianco andaremo cercando lumi, siamo certi che vostra
eccellenza continuar, la sua vigilanza in tutto per risapere il di pi che andasse
emergendo, e rappresentarcelo con la puntualit solita e sempre gradita, etc.
Nicolo Civran inquisitor
Giovanni Marcello inquisitor
B. Soranzo inquisitor.
Mlet. dr. arh.
Inquisitori di stato. Lettere al provveditor general
in Dalmazia Busta 46.
155
Skradin, 16 novembra 1686.
Zapisniki presluan, Stojan Jankovi izlae svoje delanje od asa kad je
poslan iz Zadra da kupi krajinu na odbranu Kotara i da zaposedne Bribir, pa do
asa kad je, nepotpomognut od kotarskih serdara i naputen od ibenana,
morao da se odree odbrane Bribira i da se povue u Skradin.
Adi 16 novembre 1686. Scardona.
D' ordine dell' illustrissimo et eccellentissimo signor Girolamo Cornaro
cavalier provveditor generale in Dalmatia et Albania.
Constituito il kavalier Stojan Mitrovich, qual espose quanto segue: Doppo,
che rest verificato l' arrivo del passa di Bossina a Chnin et che l' eccellentissimo
signore provveditore generaile con repplicate lettere avis in Zara della grossa
unione de Turchi l' illustrissimo signor commissario, fui chiamato dal medemo
con gli altri sardari et impose a tutti che si dovesse applicar al retiro degli
animali e delle famiglie, et che poi si raccogliessero tutte genti del contado per
accorrer dove
162
163
stassero pensar altro se non che li nemici erano vicini et che dovessero
immediate retirar gli animali et haveri in luochi sicuri, et che tutte le genti d'
arme dovessero capitar in Bribir, per esser meco a diffender quel luoco e per
accorrer dove ricercasse il bisogno. In questo mentre mi fece tenir l' illustrissimo
signor provveditor generale sovvenzione di biscotto e m' eccitava di studiar
possibilmente alla diffesa di quel posto. Mercordi passato io giunsi in Bribir e da
quel giorno immediate furono spediti gli avvisi alli capi e carambass del
contado acci non solo invigilassero alla difesa, ma facessero avvanzar alla mia
dispositione le genti atte alle armi. Non ebbi per alcun rinforzo, ne soccorso,
che s' attendeva dal contado, ad ogni modo mi pascevo di speranza, che potesse
giungermi et far buona diffesa, benche il posto di Bribir, ricercasse per il suo
circuito, almeno mille huomini per custodirlo, et che fossero mal sicure le
semplici pallificate, che ne formano il recinto; ed io non m' attrovavo haver
altro, che soli 340 uomini compresi quelli spediti dall' eccellentissimo
provveditore generale, conforme ho detto. Ieri per doppo mezzogiorno sendosi
osservato che li Turchi principiavano a calare si sentivano li capi e genti da
Sebenico a mormorare come facevano anco li giorni avanti dichiarandosi, ch'
erano stati intentionati d' haver in loro soccorso gli altri sardari con tutte le genti
del teritorio di Zara, ma che si vedevano delusi, mentre non v' era capitato
alcuno non ostante che fusse preciso loro obbligo d' esser a quella parte. Io
procuravo a tutto potere di incoraggiarli e persuaderli alla diffesa, ad ogni modo
comprendevo poca costanza nei loro animi et essendosi avvicinata qualche
truppa de Turchi, si fece con essi vigorosa scaramuccia; ma dopo tramontato il
sole, venne a trovarmi Stipan Goretta, Palicuchia col Xinovich, che sono capi di
quei del territorio di Sebenico e Scardona, avvisandomi che le loro genti
volevano fugire. Io posi immediate le guardie alle porte del Luoco et chiamati
tutti li carambass, li persuadevo di fermar le loro genti e di farsi onore senza
abbandonar vergognosamente il posto. Veramente tutti s' esprimeva che
volevano meco perder la testa; ma nel mentre per mio ordine si facevano
allontanar le famiglie, per avvanzar in luoco sicuro; Vennero alcuni ad avvisare
detti capi e carambass, come le loro genti, havendo enudate l' armi,
sforzatamente uscivano dal recinto, et non ostante, che io vi accorressi et facessi
tutto il potere non f possibile trattenerli; onde veduta tal rissolutione ne potendo
io con le sole mie genti cola fermarmi; ne resistere alla vigorosa innondatione de
Turchi rissolsi partire con altri; et cosi levate le famiglie, con le loro sostanze, gl'
habbiamo in questa notte qui ridotto dove sono anch' io giunto, sendosi
recuperati li moschettoni da cavalletto et li morteretti, ch' ivi esistevano con un
barile di polvere. Et sic.
Mlet. dr. arh. Priloeno Kornarovoj depei od 21
novembra 1686.
164
156
Skradin, 19 novembra 1686.
Stojan Jankovi, zapisniki presluan izvetava da je, po naputanju
Bribira, po providurovoj naredbi otiao brodom u Zadar odakle je sa 50 plaenih
konjanika, koje mu je dao komesar Molin i sa 200 vlakih konjanika koji su ga
presreli u Nadinu, doao u Bribir da se zdrui sa ostalim serdarima koji su se
nalazili kod Ostrovice. Kad su stigli u Morpolau nali su da su se Turci ve
digli otuda i uputili prema Kninu, pa kako je ve bilo kasno doba nisu mogli da
ih sustignu. Turci su se povukli iz bojazni da ih providur iz Skradina i vojska iz
Zadra ne uhvate meu dve vatre. teta koju su oni naneli neznatna je, jer su
samo popalili nekoliko potleuica, a roblja i plena nisu zadobili.
Adi 19 novembre 1686 Scardona.
D' ordine dell' illustrissimo et eccellentissimo signor Girolamo Cornaro
cavalier provveditore generale in Dalmazia et Albania. Costituito il cavalier
Gianco Mitrovich qual espose quanto segue: Doppo che Turchi calorono nel
contado di Zara et che io m' ero qui trasferito all' obbedienza dell'
eccellentissimo signor provveditore generale fui dal medesimo obligato di passar
immediate verso Zara per unir li Morlachi et formar un buon corpo di essercito,
col quale da quella parte e con le genti seco raccolte si potesse o cogliere in
mezo l' inimico, o serrarli il passo nel bosco di Bucovizza. Montai dunque il
giorno di sabato sopra la felucca del governator Barre, et arrivai quella notte a
Zara dove trovai tutta quella cavalleria posta in ordine dall' illustrissimo signor
commissario Molin, a cui ricercati soli cinquanta cavalli et benignamente
concessimi, subito fatto giorno mi avanzai verso Nadin, dove vennero ad
incontrarmi circa duecento cavalli de Murlachi ch' ivi stavano pronti alla diffesa.
Con questo corpo mi avviai senza ritardo verso Bribir per riconoscere gli
andamenti de Turchi et per unirmi con gli altri sardari, che si trovavano nelle
vicinanze d' Ostrovizza. Arrivai a Morlacca Polazza dove Turchi s' havevano
accampati coll' esercito, et esteso li comandanti i loro padiglioni et ritrovai ch'
erano partiti incaminandosi verso la fortezza di Knin. L' ora era tarda ne potevo
con gli altri sardari esser in tempo di arrivar gli inimici che frettolosamente
havevano proseguito il cammino; onde sono questa mattina qui arrivato per
rappresentar il tutto all' eccellentissimo signor provveditore generale. Interrogato
se sa per qual causa si siano cosi d' improvviso li Turchi restituiti verso Knin,
risponde: Incontrai per strada una partita de nostri, che havevano presi quattro
Turchi di quei del campo con qualche numero di animali et rifferivano che
havendo inteso gli inimici come l' eccellentissimo signor provveditore generale
preparava un esercito a Scardona e che un altro doveva capitar da Zara, habbino
immediate fatto stridar per il campo che si doveva passar contro Scardona et
quando si posero tutti all' ordine intrapresero sollecitamente la marchia verso
Knin per dubbio
165
d' esser attaccati e tuolti in mezzo. Che non habbino condotto via alcun numero
di animali e de schiavi haver preso due vecchi impotenti, per il che raccontavano
detti cap di partita, che Turchi tra se stessi si deridevano con dire, una gran
vittoria habbiamo riportato, e che maledivano li comandanti da quali erano stati
costretti di capiar nel contado dove pensavano fermarsi giorni quindici et
havevano per tanto tempo fatte le provisioni, ma poi esser partiti mortificati e
senza il frutto de loro dissegni.
Interrogato che danno habbino Turchi inferito nel contado di Zara,
risponde: hanno incendiato le casupole di paglia di Bribir, Ostrovizza, Velin e
Cosullovaz, senza per condur via da essi luochi ne schiavi, ne animali d' alcuna
sorte. Erano passati parimenti contro Vrana, Perussich e Vuchssch, ma si sono
ivi valorosamente diftesi l Morlachi. Sendo rimasti morti molti Turchi sotto
Vrana e Perussich a quali sono stati anco recise le teste e sono stati ammazzati
diversi cavalli che si credevano di persone da conto ne li Turchi si sono avanzati
in altri luochi, o inferito altro danno.
Mlet. st. arh. Priloeno Kornarovoj depei od 21 novembra 1686.
157
Sa galije u Skradinu, 21 novembra 1686.
Generalni dalmatinski providur irolamo Kornaro izvetava Senat o
velikom pohodu na Kotare izvrenom od bosanskog pae sa 4 druge pae i
16.000 Turaka, u cilju da prisili odmetnute Morlake da se opet pokore Sultanu.
Pohod nije zadran ni spreen radi neposlunosti i propusta kotarskih serdara
koji se meusobno mrze te su Turci, koji su se utaborili u Morpolai, pojedinim
odredima doprli do Vrane i Peruia, ali su se ipak, iz straha da im providur iz
Skradina ne presee otstupbicu povukli u Knin ne nanevi velike tete kraju, bez
plena i bez roblja. Jankovi je ve sakupio 300 ljudi za regimentu ije mu je
sakupljanje senat dozvolio.
Serenissimo prencipe.
Minoratosi a pena l' impeto della borra, che con gran forza s' opporeva al
mio trasporto da Sebenico, in quest' acque come nell' ultimo dispaccio
humilissimo accennai alla serenit vostra ho subito intrapreso il viaggio; et alla
mia comparsa in Scardona fatto sempre pi certo dell' ingrossamento
considerabile de Turchi al numero di 16 mila in circa, con cinque passa
principali muniti di un canon da sei e rissoluti di voler scorrere, doppo il divisato
soccorso in Knino per il contado di Zara con la pi fissa mira ai posti di Bribir,
Ostrovazza e Scardona, et con intento fermo d progredir anco in altri territori,
ho per ci conosciuto di necessit pi precisa il fermarmi a questa parte media
nell'
166
oggetto di poter coprire con la citt1 ch' apperta e senza diffesa, il paese
adiacente e luochi superiori della provincia: di spalleggiare la sussistenza dei
posti di Verpoglie e Slosella et altri luochi marittimi col' ispeditione gi fatta di
tre pubbliche galeotte all illustrissimo vice comandante e capitano Giovanni
Paolo Foscarni che con merito singolare a tutto fruttuosamente accudisce; e d'
haver io modo nel tempo stesso di rinvigorire anco la diffesa delli due predetti
siti di Bribir et Ostrovizza, non pi lontani di qui che sole due hore di camino;
soccorrendo (come prontamente ho fatto) il cavaliere Gianco, ch' esisteva alla
custodia di Bribir sodetto con pronto rinforzo d' altri doicento e pi huomini da
questa parte in aggionta di quelli che prima gl' havevo spedito oltre l' ordinario
pressidio; premunendolo di pan biscotto in quantit sufficiente; de munizioni da
guerra a misura del ricercatomi ed auttorit ben piena conforme si degneranno
osservare l' eccellenze vostre dall' annessa lettera che supplico venghi letta.
Nel medesimo tempo non ho ommesso di replicare l' infrascritte a sardari
di quel contado coll' obbligo d' accorrervi personalmente e con incarichi
reiteratigli pure di mio ordine dalla pontualit commendabile e zelante dello
illustrissimo vice commissario Molin di dover astringere i Morlachi al ritiro
delle proprie famiglie animali ed haveri; di preoccupare i posti pi importanti e
massime quello di Bucovizza a motivo di contrastare a i nemici l' avanzamento e
coglier sopra d' essi il vantaggio che ben potean sperare dal benefficio dei siti e
dal proprio valore gi accreditato. Per impedire ogni altro molesto tentativo de
Turchi nel littorale del contado medesimo ho fatto che prontamente vi scorri la
galera del nobile homo sopracomito ser Benetto Zorzi Quirini, sopra cui
rittrovandosi d' imbarco il signor principe di Parma ha egli con particolare
merito voluto eshibirsi di scorrere le niviere stesse e passar anco a Zara con la
perona, per quel di pi che contribuir potesse nell' emergenze correnti. Havendo
io inoltre fatto ispeditione, anco di tre publiche galeotte ben rinforzate col
governator Marco a diffesa pi valida d' esso litorale e contorni; Et alla parte di
Novegradi ho incaricato il maggior Salamonich che si trovava nell' acque del
Quarner di accorervi con la squadra di galeotte da lui dirette, non lasciando
insomma qualunque mezzo intentato per arrivare e rinvigorire quei sudditi alla
pi pronta diffesa; Ma quando potevo ragionevolmente confidare che l' estesa di
tante diligenze e preventioni opportune havessero forza di promuovere un
rissoluto contraposto a nemici, da me particolarmente raffigurato nella persuasa
pontualit de sopraespressi sardari e nella dovuta obbedienza di quei Morlachi
sudditi. Gl' uni e gli altri deffraudando la mia giusta aspettatione (increduli forse
della comparsa de nemici) hanno vilmente abbandonato la total diffesa del
contado interno et omesso d' avanzarsi alla pronta occupazione di quel posti, che
con l' annesse replicate mie lettere n' havevo efficacemente incaricati i sardari, e
persuasi anco i medesimi a dover in congionture cosi premurose tralasciar ogn'
altro riguardo corelativo alle loro passioni particolari e reciproche; onde lasciato
con una total trascuratezza
t.j. Skradin.
167
libero ogn' addito all' introduzione de Turchi nel contado. A pena sono questi
comparsi a vista del luoco di Bribir venerd prossimo passato nel cader del sole
che la susseguente notte mossi quelli, che lo pressidiavano da un timor panico, o
da qualche altra maggior pubblica fatalit, ch' io per anco non so comprendere
distintamente si sono rissolti, ancorch numerosi di sei in sette cent' huomini atti
all' armi di abbandonarne la diffesa e pratticar la fuga nella notte stessa, non
ostante che il medesimo kavalier Gianco li animasse (com' egli mi asserisce) alla
costanza; onde conoscendo lui infruttuosi i propri sforzi, gl' ha dovuto servir di
scorta per condur al sicuro in questo luoco tutte le genti, famiglie e quel pocco di
pi che ritrovar si potevano in aggionta delle publiche munizioni et armi;
lasciando con ci libero il detto luoco a nemici i quali avanzatisi la mattina
susseguente in buona ordinanza col supposto di doverlo combattere, v' han fatto
l' ingresso senz' ostacolo immaginabile, dando al fuoco quelle poche murache, e
di nient' altro approffittandosi, fuori che d'un miserabile vechio, ed una donna
infermi, come pi distintamente comprender potranno l' eccellenze vostre dall'
annesso costituto del medesimo cavalier Gianco il quale immediatamente fu da
me rispedito nel contado con nuovo incarico d' ammassar gente nel magior
numero, che le fosse permesso ed' haver pronta la comunicazione delle proprie
forze con quelle da me unite a questa parte nell' oggetto di circondar il nemico, e
poter cogliere qualche vantaggio sopra d' esso almeno nel ritorno. L' esempio
pernitioso di Bribir ha potuto egualmente facilitar l' abbandono del luoco d'
Ostrovizza, ancorch la sua situazione render lo dovesse da se medesima pi
diffensibile; et lo stesso posso credere, che sarebbe anco successo di questo
luoco di Scardona, e d altri circonvicini, se io coll' attual permanenza e con le
blanditie, non havessi potuto alterar l' intentioni degli habitanti col fermarli, e
render sicura a loro non solo la prpria sussistenza e gl' animali ma il ricovero
nel tempo stesso a tant' altre miserabili famiglie e creature fuggite dai predetti
luochi ed accorsevi da molti altri circonvicini. Fermatosi il campo nemico nella
pianura di Morlacca Polazza, varie partite dal medesimo si sono staccate per
scorrere nel contado e vicinanze, tra quali una di 2 mila e pi Turchi a cavallo, s'
e inoltrato nel territorio per distruggere la Vrana e Perussich, con quel di pi ch'
avessero potuto sottomettere alle proprie barbare irruzioni, ma l' uno e l' altro d'
essi luochi havendo fatto valida oppositione con alcuni pochi habitanti che valorosamente si sono diffesi, han convenuto i Turchi medesimi doppo qualche
combattimento rettrocedere con la perdita di molte teste e cavalli e ritornar al
campo con la sola sodisfatione d poche case di paglia incendiate come il tutto
pi diffusamente apparisce dall' infrascritto costituto di Morlaco che si rittrov
pure presente al successo.
Altra simile partita che s' era staccata dal medesimo campo e scorrere
verso Slosella in questo territorio, non havendo potuto approffittarsi de schiavi
ad animali a causa che tutti s' erano rittirrati sotto il calore di queste vicinanze,
han solo potuto incendiar alcune picciole casette di paglia come sopra; Ma
alcuni d' essi pi avanzati e dispersi, havuto incontro con una partita de nostri, n'
seguito
168
qualche breve combattimento con la morte d' alcuni Turchi, fuga degl' altri, e
fatto schiavo un soldato che da molti mesi erasi absentato dal pressidio di Duare,
il di cui annesso costituto valer per maggiormente palesare alle eccellenze
vostre il successo, le qualit dell' esercito e molte altre circostanze essentiali, ben
degne della pubblica notitia e particolarmente osservabile il corpo dei
cinquecento Tartari espressi dal soldato medesimo. Altro numero di cavalleria
nemica scorrendo per le campagne di Velim e Daslina di questa giurisdizione, s'
avanzato qui in minor distanza di miglia doi per depredar particolarmente animali che in numero infinito si sono gi ricoverati in queste circonvicine riviere
ma havendo essi rincontrato da per tutto l' occupatione de posti et resi certi della
mia attual esistenza a questa parte con qualche corpo di gente, si sono tutti
restituiti al grosso del proprio campo senz' altri esperimenti molesti, ordinando
nel tempo stesso i commandanti la marchia di tutto l' esercito verso Scardona ma
da loro poi pratticata con estraordinara sollecitudine verso Knin nel dubio (per
quanto ricavo dall' annesso costituto del cavalier Gianco) d' esser colti nel mezzo
dall' armi pubbliche ch' havean essi traspirato andarsi qui da me raccogliendo e
dal cavalier Gianco medesimo nel contado. Haverei desiderato ardentemente che
le forze fossero state vigorose, e pronte per inseguire il nemico e cogliere sopra
di esso quell' essential vantaggio, che ben potea promettermi la confusione con
la quale egli ha pratticata la sua retirrata; ma non essendo riuscito al predetto
cavalier Gianco d' unir maggior corpo di cavalli 200 nel contado ne agli altri
sardari alcunaltra quantit immaginabile come si esprimono nell' annessa lettera
che mi fan havere da Ostrovizza s' dovuto perci perder con mio grande
ramarico l' occasione favorevole d' approffittarsi essentialmente sopra i nemici
medesimi; Consolato io per nel resto che una mossa cosi strepitosa fatta per
ordine espresso della porta coll' attual presenza del passa di Bossina, ed altri
cinque passa con tutti li principali capi del confine, sia caduta col semplice sfogo
dell' abbrucciamento di poche paglie senz' alcuna immaginabile depredazione di
schiavi ad animali, et che all' Atlagich non sia riuscito ci che ragionevolmente
pensava d' haver a ridurre i Morlachi in necessit di restituirsi alla sua primiera
soggezione: Anzi che habbia egli e Filippovich a rissentir nel ritorno alle proprie
case i danni di molti animali depredatigli e ville incendiate da nostri habitanti
nelle parti superiori della provincia ch' io in tempo delle loro scorrerie per il
contado havevo spedito in partita a motivo di farle almeno quella diversione che
m' era possibile in mancanza di forze piu vigorose. Nel mentre che star fisso
con la vigilanza, e colle ispedizioni in paese per haver traccia continua degli
andamenti e de pensieri del nemico andar pure studiando modo per assicurare
col parere del signor general S. Polo questo luoco di Scardona dalle scorrerie,
come pi minatiato et apperto; Et la forma con cui si habbi a rimettere nei
predetti posti di Bribir, et Ostrovizza le guardie necessarie per la loro sicurezza e
presservazione; havendo sin' hora varie istanze di rehabitirli e massime in
Ostrovizza dove gi i sardari mi significano con la predetta lettera d' esservi
rientrati, risservandomi per sopra tali particolari importanti, d' humiliar prima
con
169
altre mie alla serenit vostra i propri riverentissimi sentimenti. Fra diverse
patenti, ch' ho rilasciato per la nuova leva di gente Albanese e Croata mi resta il
contento di veder ammassati fin' hora trecento uomini in circa dal cavalier
Gianco al quale ho gi dato le necessarie soventioni, e spero a brevi momenti di
poterne incaminar buona parte alla obbedienza dell' eccellentissimo vostro savio
alla scrittura in conformit degl' incarichi replicatamente aggiontimi e dalla
rassegnatione mia contribuita al publico volere gratie. Di galera Scardona 21
novembre 1686.
P. S. Nel sigillar le presenti capita di ritorno il caichio di capitan Triffo
con varie ducali della serenit vostra al contenuto de quali mi dar l' honor di
supplire con altra susseguente ispeditione e in tanto humilio il cuore obligato alla
pubblica generosit per la missione dal danaro che mi consegna presentemnte
esso Triffo e per i motivi che mi lascia ben certo di dover sperare continuata l'
assistenza medesima a pronto sovegno di queste provincie. Per la nuova leva che
mi avisano l' eccellenza vostra d' haver costa accordato col cavalier Gianco, mi
consolo, che con qualche vantaggio si rittrovi gi qui avanzata a buoni passi coll'
unione delle genti sopracennate e ch' io habbi in ci foruna di prevenire le
pubbliche disposizioni, ben certo di veder soccorsa questa cassa con qualche
summa di denaro conveniente, e supplire all' obbligo delle necessarie
sovvenzioni ed haver modo pronto di dar calore all' adempimento di raccolta coli
premurosa. Gratie.
Gierolamo Cornar
Mlet. dr. arh.
Senato-Provveditori generali in Dalmazia,
Filza 118/526.
158
Zadar, 23 novembra 1686.
Kredencijali komesara Antonija Molino Jovanu Boiu iz Zadra i Nikoli
Blagojeviu iz ibenika, koje je Stojan Jankovi odredio za kapetane regimente
koju ima da sakupi.
Essendoci dall' eccellentissimo provveditor general stato commandato d'
assistere in ci ch' occoresse per facilitar al kavalier Gianco Mitrovich la leua
del regimento d' oltramarini et perci essendo stato dal medesimo destinato per
capitanio d' una compagnia d' esso regimento Zuanne Bossich di questa citta, ad
oggetto che procuri l' unione et rimessa della gente, richiesti per parte dello
stesso signor kavalier rilasciamo il presente attestato al suddetto capitano
Zuanne, acci servirgli possa di credenza ouunque occoresse per conseguire ogni
aggiunto et favore.
23 novembre 1686, Zara.
Simili sotto il medesimo giorno, per capitanio
Nicolo Blagoevich da Sebenico.
Zad. st. arh. Spisi Molino, knj. jedina,
str. 26.
170
159
Zadar, 6 decembra 1686.
Generalni providur Kornaro javlja senatu da saznaje od zarobljenika da je
uzrok naglog povlaenja turskog tabora bio glas da su serdari skupili vojsku u
Kotarima, a providur u Skradinu, pa su strahovali da e im zaposesti prolaze i
presei uzmak. Zarobljenici javljaju da bosanski paa namerava u Sarajevo, a
hercegovaki u Duvno. Vrbovanje Jankovieve regimente napreduje, pa
providur moli da mu se poalje za nju odela i oruje te e je uputiti u Mletke, jer
je opasno zadrati dugo u gradu ljude ovakve vrste.
Serenissimo principe.
Da gl' avvisi uniformi de confidenti e dalle relationi de diversi schiavi che
vengono giornalmente fatti in paese e tolti dal campo stesso de Turchi, rimango
sempre pi certo che l' accennata ritirata dell' esercito nemico dal contado, l'
habbiano pratticata i Turchi con sollecitudine precipitosa, a motivo della voce
precorsagli, che s' andasse unendo gente da me a Scardona e da sardari nelli
contorni di Zara per serargli all' uscita i passi principali e coglier sopra d' essi
quei vantaggi, che la sola trascuragine de Morlachi ha potuto con infinita
passione del mio animo deffraudar al servitio pubblico, al zelo di tante
preventioni disposte, et agli ordini respettivamente impartiti a chi incombeva.
Ricavasi pure da predetti schiavi la partenza d' essi Turchi dalla fortezza di Knin,
la mossa, che divisa il passa di Bossina per Seraglio col seguito di sua gente e l'
incaminamente di quello d' Harzegovina verso Duvno con pensieri sempre fissi
alle congionture di approfittarsi in questi confini.
(Omissis).
Pervenuto qui a Zara osservo incaminato a buoni passi la leva delle genti,
ch' ho gi scritto alla serenit vostra andarsi ammassando dal cavalier Gianco; Et
se i panni et altre robbe fossero in pronto per vestirle darei anco principio al loro
incaminamento verso cotesto lido supplicando perci l' ispeditione cellere dei
medesimi requisiti et insieme l' armi necessarie per metterle ben all' ordine, onde
supplito rimanga alle premurose incombenze et tolta ogn' ombra di gelosia, che
dar potesse a questa citt il lungo e numeroso soggiorno della gente di tal natura.
(Omissis).
Zara 6 dicembre 1686.
Girolamo Corner kavaliere
Zad. dr. arh. Priloeno Kornarovoj depei od 21
novembra 1686.
160
Kotor, 6 decembra 1686.
Vanredni kotorski providur Antonio Zeno izvetava senat da mu je peki
patrijarh saoptio nameru da se nastani na Cetinju, da
171
161
Zadar, 22 decembra 1686.
S obzirom na velik broj doseljenih morlakih porodica i na
nedisciplinovanost i razuzdanost priroenih Morlacima, generalni providur
Kornaro, poto je naredio taan popis svih starosedelaca i doljaka i poto se
savetovao sa narodnim stareinama i parosima, prspisuje pravila koja imaju da
uvedu red, zapt, zakonitost i bezbednost u ivot naroda u Kotarima.
1686 22 deccembre Zara.
Noi etc. assistite da celesti beneficenze l' armi cristiane si vanno con felici
progressi avanzando con l' oppressione del comune inimico, e sospinte da
mottiui di sante vittorie e conquiste numerose famiglie de Morlacchi hanno
volontariamente scosso il giogo della tirranide ridducendosi ad habitare nella
provintia e massime in questo contado. Tali rissoluzioni vengono accompagnate
anche da un giusto stimalo di rissentimento da tante ingiurie sofferte dalla
barbarie de Turchi, e perci hanno sin hora praticate varie incursioni e danni nel
paese ottomano riportando vantaggiosi porffitti, et accreditando il loro naturale
coraggio, che resta con distinta predilezione considerato da principe serenissimo.
S' osserva ad ogni modo che queste genti, quanto valorose altretanto assuefatte
ad un viver sciolto, e poco cauto, fermane per ordinario le loro habitazioni in
campagna aperta, lontano una dell' altra, senza regola, e senza guardie, con
perricolo di soccombere all hostilit, e scorrerie e volendo dimorare in siti mal
sicuri, trascurano gli ordini, che produrebbero la loro quiete e salvezza, se
fossero puntualmente es-
172
seguiti. In altre s' attrovano tanto confuse e mescolate le famiglie stesse, che non
pu discernersi da che luoco siano, sotto qual carambassa vivano, come si
mantengano o doue lavorino le terre necessarie al loro sostenimento, de quali
vengono dalla pubblica generosit gratiosamente provedute; per dar miglior
ordine a quest importante materia, e stabilire quei metodi, che siano pi
confacenti al pubblico servitio, et al bene delle genti stesse s' da noi in primo
capo incaricata una dilligente descritione delle anime tanto de vecchi come de
nuoui sudditi con distinta specificazione, sotto qual villa habitmo, quanti sian per
famiglia et se detengan animali, o terreni.
Pratticatasi per la medesima alla nostra presenza, coll intervento delli
serdari, curati, carambass e caipi del contado s' successivamente con tutti
tenuta seria conferenza per veder, ch' all' avenire sia miglior regola a queste
popolationi, nei che havendo intieramente cadauno concordato, coll autorit del
generalato nostro decretiamo, quanto segue con espresso incarico ad ogni uno
per l' inuiolabile esecuzione.
Dovendosi principalmente applicare ad esimere queste famiglie dalle
scorrerie de nemici, e facilitarle il modo di pronte assistenze, s' e stabilita una
guardia di cento homini in Buccovizza d' esser escoporati da tutto il contado,
cio due per cadauno delli carambass, e formatone d' essi un distinto rollo, et
saranno per effetto della publica generosit riconosciuti per hora con un peso di
biscotto al mese. Correr obligo preciso alle guardie stesse d' esattamente
esercitarle senza immaginabile diminutione del numero prefisso, al qual effetto
s' intenderanno tenuti gli sardari e carambass d' espedir di tempo in tempo
persone esperte per rivederle et accertarsi della loro puntualit formando nota di
quei che ne risultassero deffetivi, per costringerli non solo alla reintegrazione del
pane ricevuto, ma per farli pagar la pena di X ci reali d' esser divisi tra li
carambass e loro genti, che praticassero l' essecutioni. Si doveranno concertare
con le medeme guardie li necessari segni de mascoli, fuochi e fumi nei siti che
fossero stimati pi propi, acci scoprendosi qualche partita de nemici, si possa
subito accorrere per prenderli la volta, coglierla nell' insidie e batterla, che si
promettiamo dal solito corraggio de sudetti Morlachi e buona direzione de loro
capi. Non essendo di publico, ne privato servitio, che le famiglie stesse stiano
sparse per la campagna espressamente comettmo, che tutte debbano star unite
nelle proprie ville, particolarmente a Cassich, Daslina, Rachitniza, Nadin, Carin,
formando iui le proprie stanze e chi havesse 5 manzi, sar tenuto di mantener
anche un cavallo arrolandosi tutti sotto le bandiere del loro carambass chi non
volesse annottarsi non dovr meno esser admesso d' allogiar nelle ville, anzi s'
intenderanno confiscati i di lui beni, d' esser sumariamente divisi tra gli
obbidienti in premio della puntualit. Se, capitassero alla deuotione altri sudditi
nuovi, dovrano anch' essi immediate descriversi sotto alcuna delle bandiere,
tenendosi nota distinta da dove siano, et se habbino seco condotto animali, o
robbe participando il tutto alli sardari et questi alla nostra carica o in absenzo agl'
illustrissimi pubblici rappresentanti. Ridotte che saranno nelle ville et lochi habitati le nominate famiglie, e descritte sotto le bandiere, che saranno di 50 huomini
per cadauna, doueranno prestar intiera obbedienza alli sar-
173
dari e carambass, et eseguir con prontezza, quanto per capo di publico servitio
le fosse da loro comandato; anzi sendosi sin hora veduto, che li Morlachi
trascurano l' esecuzione delli mandati, che per qualche occorrenza vengano loro
notificati, ne douendosi lasciar correre un fant abuso espressamente nominiamo
che ogni volta capitassero nelle ville mandati da noi sottoscritti o da pubblici
rappresentanti debba immediate esser da ogniuno eseguiti, quando per non
vogliano far sentir le loro raggioni, nel qual caso saranno ascoltati, et quelli che
si mostrassero renitenti incorreranno nella pena, oltre la contenuta ne medemi, di
ducati 10 d' esser applicati all carambass e sue genti che dovranno senza venia e
riguardo trattenir i colpevoli, et consegnarli nelle forze. Inuigilaranno
attentamento di non admetter a stanziar seco banditi maluiuenti, falliti e schiavi
senza passaporti, quali tutti douranno esser fermati et condoti nelle mani della
giustizia sendo nostra intenzione, che tutti vivano da buoni sudditi in reciproca
corrispondenza, col douto rispetto verso li sardari, carambass e capi,
astenendosi da delitti, homicidi furti, o altre deliquenze, per quali in caso
saranno severamente puniti e privati di qualunque beneficio, o favore con cui
fossero stati priuilleggiati.
Acci possano le ville et altri luochi, che devono da Morlachi abbracciarsi
per loro ricovero esser capi della necessaria diffesa, s' trasferito per nostro
ordine il signor condotto de Bonant per riconoscerli generalmente e stabilir la
forma delle habitazioni disponer quanto occore per tenirle serrate, riveder quel
che bisogna al restauro delle torri, o altri luochi forti, assegnar le mete, dove sar
proprio estender la circoferenza, considerar se habbino terre sufficenti da
coltivar, et in somma praticar ogni altra osservazione, consentanea al vantaggio e
beneficio de suddetti popoli che saranno individualmente tenuti d' applicar al
lauoro delle terre per stabilirvi il necessario alimento, et quelli, che non
havessero terreni restaranno da noi proveduti acci da tale mancanza non venghi
punto trascurata la coltura, da cui dipender l' affetto alli terreni, e stimolo pi
eficace a diffenderli dalle incursioni, che venissero da Turchi attentate. Ogni
qual volta risolvessero li Morlacchi d' andar in partita, doveranno farlo sapere a
loro sardari e carambass perch possano li medesimi rasegnar le notizie a
pubblici rappresentanti e mentre nei tempi correnti si praticavano con
grandisima confusione le partite, alcuni applicando a combattere et alcuni a
predare senza che participino poi de bottini quelli, ch' anno arrischiata la propria
vita et cimentatosi cogl' inimici, con pericolo che debba un giorno sucedere
qualche grave sconcerto tra di loro a remotione del quale sendo stati noi
supplicati dalli carambass e capi per qualche aggiustato compenso,
espressamente commettiamo che ogni volta ritorner dal paese qualsivoglia
partita, deban esser tenuti li dirtori della medesima a scanso delle confusioni
del pregiuditio, che ne potesse chi si voglia rissentire, poner le robe et cadauna
preda in monte e cumulo giusta l' antica consuetudine e quel che s' costumato
negli altri tempi per esser divisa egualmente tra tutti li compagni, senza alcuna
diminutione e parzialit, et li carambass saranno tenuti sotto pena di soccomber
del proprio, d' escorporar sempre le giuste Xme e tenir distinta nota per esser poi
con-
174
175
163
Zadar, 3 januara 1687.
Generalni dalmatinski providur erolamo Kornaro izvetava senat da je
sazvao u Zadar serdare i harambae svih kotarskih sela da ih opomene na,
dunost da se kanu svih meusobnih zadevica i da se slono posvete vrenju
javne slube. Sporazumno je reeno da e svaki od 50 harambaa dati po dva
oveka za strae u Bukovici, koje e sluiti za sami bekot i pridravati se
pravila koja e im providur propisati. Kako su oni sami uvideli da je glavni
uzrok njihove nesree taj to ive ratrkani po poljima, zamolili su providura da
im drava da materijal za opravak nekih kula i malih katela kojih ima mnogo po
Kotarima i oko kojih bi mogli da se nasele pa da se iz njih brane u sluaju
turskih provala. Providur e izaslati inenjera Buko na teren da razvidi poloaj i
opravi ta mesta, ako spletke Atlagia koji ima tajnih veza sa mnogim Morlacima
ne osujete taj posao. Morlaci dovedeni silom iz plodnijih krajeva ive ratrkani
po umama u tolikoj nematini da su mnogi prisiljeni prodavati decu za robove.
Mnogima Morlaci starosedioci otimlju decu i prodaju je u Senj, a otuda
Turcima. Njihova je beda tolika da im jedan biljac slui kao kua i kao ogrta.
Neki su se okoristili pljakom po turskim krajevima, ali im te koristi prodire
delimino priroena halapljivost, a delimivo gramzivost glavara, pa njihova
ishrana pada na teret drave. Naredio je da se izvri opti popis stanovnitva uz
oznaku pola, kraja otkud potiu, mesta u koje su se doselili, glavara pod kojim
su razvrstali i zemalja koje obrauju. On im je razdelio ita za seme i kukuruza
za ishranu, pa moli da mu se poalje sva odreena koliina. Potvruje se vest da
je Atlagi postavljen za bosanskog pau. On nastoji da dareljivou i ljubaznou opet pridobije Morlake za sultana. Razdaje netedimice srebrna pera i
ohane dolame i upotrebljava sva sredstva koja su kadra da uzbude taj narod koji
je preao k Mleiima ne iz sklonosti ve silom a mnogi i preutnim pristankom
samog Atlagia kojemu su po prirodi privreni, jer su mnogi bili njegovi
kmetovi i subae. Sad kad Morlaci vide Atlagia na poloaju koji mu daje veliku
mo i autoritet postaje jo opravdanija sumnja u njihovu vernost. Da bi zatitio
krajinu od provala, poslao je u Kotare Jankovia sa neto Morlaka, a u Nadin
odred konjice od 100 ljudi da se nae Jankoviu u potrebi. Prolih dana Jankovi
je potukao jednu pljakaku etu od 50 koljanika i oteo joj plen.
Serenissimo principe.
Col motivo di ridurre in qualche maggior diffesa dalle scorrerie questo
contado ho fatto qui pervenire (in conformit dello scritto ultimamente alla
serenit vostra) i carambass tutti delle ville, et i sardari assieme; animati i primi
a rinvigorirsi nella sicurezza d' ogni assistenza caritatevole: et insinuato agli altri
il preciso debito d' abbandonar le passioni loro interne coll' oggetto di poter
concordemente accudire al servitio pubblico et al bene universale degli habitanti,
non senza il van-
176
taggio anco de loro medesimi nella publica predilezione e nei gradi del merito.
Doppo varii discorsi havuti con li sudetti intorno le presenti occorrenze e
massime all' incursioni che giornalmente moltiplicano col fomento dell' Atlagich
al confine s' stabilito col loro universale concorso d' escorporare dalli 50
carambass medesimi del contado due huomini per cadauno e formarne con
questi un valido corpo di cento, che servir debbano in Bucovizza per guardar il
paese dalle scorrerie a maggior sicurezza degli habitanti e degl' haveri con la
sola ordinaria contribuzione di pan biscotto, e con diverse regole, che ho stimato
pi necessarie e conferenti alla pontualit et la miglior servitio. Riconosciutosi
poi da essi quanto sensibili e gravi sian stati i pregiuditii ch' hanno sin hora
esperimentato per l' inobbedienza degli ordini da me disposti all' eccellentissimo
signor provveditor generale de cavalli intorno all' obbligo di ridursi uniti nelle
ville pi forti e scorgendo che la forma presente del loro viver in campagna
libera coll' habitazioni sparse in siti mal sicuri senza regole e senza guardie, il
motivo principale della loro infelice condizione, m' hanno instantemente
ricercato a rinovarle gli incarichi stessi e darle modo con qualche publico
materiale di restaurar alcune torri e piccoli castelletti, che esistono per il contado
ad oggetto di stabilire nelle vicinanze dei medesimi le proprie famiglie e ridurli
in stato d' una valida diffesa dall' incursioni e battarie da man come han fatto gli
habitanti d Perussich, Vrana et altri luochi nell' occasione dell' ultima scorreria
de Turchi in contado.
Mentre per tal ripiego l' ho sempre reputato per unico al bene di questa
gente et al servitio migliore della serenit vostra, m' parso proprio d' annuire
all' istanze medesime e di prender il dissegno del territorio per mano, sopra di
cui fatto particolare riflessione col signor de Bucc ai siti pi importanti e gelosi,
ho creduto di necessit obligar la di lui virtuosa esperienza ad un osservatione
occulare sopra luoco, per poter meglio distinguere l' essentialit del bisogno et
accorrervi con quei materiali, ch' egli ricontrar dovesse pi necessari all'
aggiustamento de predetti luochi, quando per l' insidie moleste dell' Atlagich e
sue secrete intelligenze con molti de Morlachi medesimi, non fossero per
frastornare l' operationi, e l' oggetto mio, ch' di render cauto il viver di guesta
gente miserabile, e confusa; tratta con violenze da paesi i pi fertili ad habitar
dispersa tra boschi; costretti alcuni a far danaro dei propri figli per sostenersi; et
altri venirgli barbaramente tolti dai Morlachi vecchi habitanti per venderli a
Segna, e di l a medesimi Turchi; e finalmente sono ridotti questi infelici ad una
mendicit cosi deplorabile che una semplice schiavina convertir la devono in uso
di habitazione e di vestito; Alcuni d' essi possono essersi avantaggiati nelle
congionture de bottini fatti con le scorrerie in paese de nemici, ma gran parte dei
proffitti donandolo per ordinario alla propria ingerdigia, et il restante venendogli
assorbito dalla indiscretezza dei capi, rimangono nel solo possesso delle miserie,
e la serenit vostra coll' aggravio continuo di pesantissimo mantenimento. Vado
pur perfettionando un' esatta descritione degl' habitanti d qualunque sorte, tanto
nuovi, che vecchi, facendo rilevar in essa ogni pi distinta cironstanza, che vagli
a specificare non solo il preciso numero di qualunque sesso di persone ma il
177
paese loro nativo; il luoco e capo sotto de quali vivono et i terreni, che
presentemente lavorano acci tali notizie dichiarir possano le qualit particolari
degli huomini, e facilitar anco il modo di ridurli tutti nelli preaccennati luochi
con la necessaria subordinazione a i propri carambasse e loro bandiere.
Dimostrano inoltre un sommo desiderio della attual persona del signor
provveditor generale de cavalli, con asseverenze costanti di voler esercitare a
qualunque incontro la pontualit e l' obbedienza; come per in questa parte non
m' stato difficile consolarli nella speranza di sua vicina comparsa per assisterli
e per diffenderli, cosi non ho ommesso d' accorrere alle loro instantanee miserie
con qualche aggiustata dispensa de formenti per le semine e di rendergli anco
men sensibile la severit della fame con quel poco sovegno de formentoni, che
m' stato permesso contribuirle dall' angustie universali della provincia, per le
quali a punto supplicar ne devo nuova ispeditione, che sii altre tanto cellere et
copiosa, non essendone capitati sin' hora che mille e trecento stara di tutta la
quantit ultimamente deliberata, et havendone perci convenuto ricever da
particolari ad imprestito buone summe, che possano render pocco men che
consunta la stessa provisione intiera, prima che capiti da Venetia. Quando potr
vedere in una conveniente sicurezza il ricovero de Morlachi medesimi applicar
pure al modo pi aggiustato per ristabilire le guardie nei posti importanti di
Bribir et Ostrovizza, estendendo in tanto l' uso delle prevenzioni necessarie all'
approntamento de materiali che ricercar si dovessero per il loro restauro, e per
stabilire essi luochi in qualche provisionale difesa.
(Omissis).
Continuano ad ingrossarsi i Turchi nel confine, e l' Atlagich, che si
verifica, essere stato eletto pass della Bossina applica incessantemente con ogni
sforzo di danaro e di blanditie a moltiplicare il numero de seimeni, meditando
insidie ai stati della serenit vostra e machinando imprese, che obbligano sempre
piu le attentioni fisse a suoi andamenti. Procura con ogni mezzo di generosit e
di finezze obligar di nuovo i Morlachi alla devotione del gran signore,
allettandoli con trattamenti cortesi, con provisioni copiose de pennacchi d'
argento, con molti vestiti di panno, e con ogni altra maggiore e pi efficace
astrattiva ben propria a commovere tale gente passata nel dominio pubblico non
per genio ma per forza, e molti anco con tacita permissione di esso Atlagich,
mentre era assente dal confine, inclinati, gi per natura alla di lui persona, nel
riguardo massime, che gran parte sono stati suoi colloni et agenti. Hora per che
lo considerano in posto di autorit e di forze, non pu il mio animo andar esente
da quelle gelosie, che formano assai sospetta la costanza de Morlachi medesimi
e particolarmente diversi di questo contado, e di quelli, che habitano oltre i
monti della giurisdizione di Trau, come pure di Scardona ... A divertimento delle
minacciate scorrerie nel contado, et altre parti della provncia, ho fatto correr gli
ordini necessari in tutti i luochi e per le guardie e per la difesa, ma la scarsezza
di forze et il lungo tratto del paese da custodirsi, son contraposti troppo difficili
per frastornare i disordini, e per rendere intieramente sicure le preventioni, e la
vigilanza; ad ogni modo
178
179
165
Mleci, 22 januara 1687.
Dravni inkvizitori piu dalmatinskom providuru Kornaru da prihvataju
njegov predlog da se otruje bosanski paa Mehmed Atlagi i alju mu otrov i
upute za njegovu upotrebu, preporuujui mu opreznost, da nagrada izvriocu
bude umerena i da se da tek po svrenom poslu. U pogledu Ilijanovieva pisma
Jankoviu, javljaju da su ustanovili da to lice boravi u Nemakoj i da se nosi
idejama izraenim u pismu, pa mu preporuuju da pazi nastavlja li se ta prepiska
i da ih o tom obavesti. Upozoravaju Kornara na etiri brata, ugledna Arbanasa,
koja bi mogla da pokrenu neku akciju u skladu sa namerama Dubrovana.
Al provveditor general in Dalmatia et Albania.
E dovuta la risposta a tre mani di lettere di vostra eccellenza altrettanto
zelanti quanto diligenti, due in data di 18 decorso, l' altra de 4 del corrente con
varie notitie ricavate dalla sua applicatione che tutte riportano quel pieno
gradimento che le esprimiamo con le presenti, sicuri che lei continuer la sua pi
applicata attentione ad oggetto di penetrar nel pi certo degl' andamenti, et
intentioni de Turchi per augumentar sempre pi il suo merito con le relationi
puntuali e distinte a pubblico lume.
Quelle che parlano de Morlacchi sono state da noi comunicate al governo
con le forme solite di accortezza affinch possa rifflettervi sopra e rissolver
opportunemente quello sar di migliore consiglio.
rimmarcabile il punto dei sommi pregiudizi che apporta alle cose
pubbliche l' Atlaghich, e quei maggiori che pu ferire nell' avvenire col credito
che tiene fra suoi, e per le forme che pratica per attirar altri al suo partito.
Per questo, applandendo alle zelanti insinuationi di vostra eccellenza,
acconsentimo che tutto s' operi con cautella e circospettione proprie per levar dal
mondo un huomo cotanto infesto, e per ci unimmo alle presenti i requisiti che
ponno esser necessari per praticarne l' effetto, da esser adoprati nella forma che
comprendr dalla nota che sara con essi; sicuri noi che vostra eccellenza haver
riguardo che s' operi con cautella e con sicurezza, e che il premio a chi metter
in essecutione la cosa sar moderato, et a negotio consumato e finito.
In ordine a quanto vostra eccellenza ci signific a 30 ottobre prossimo
passato sopra la lettera che pur ci trasmette scritta al cavalier Gianco da uno dell'
imperio che vanta antichit di possesso e giurisditione in cotesti confini, usata da
noi la propria diligenza, troviamo che realmente egli si trovi in Germania, et
habbia li stessi pensieri; per questo crediamo che saranno ben impiegate tutte le
diligenze che lei disponer a fine di penetrar se continui la corrispondenza con
esso Gianco, con il di pi che potesse scuoprire per avvisarcelo a nostro lume.
Habbiamo pur relatione che nell' Albania vi siano quattro fratelli soggetti
principali, e pi stimati tra quei popoli che facilmente sareb-
180
181
viveri, apprestamenti da guerra con artigliarla e munizioni d' ogni sorte. I suoi
fini tendono a far progressi in queste parti per redimere il paese, in cui tiene la
maggior portione de suoi haveri e per scansare l' incomodo della marchia per l'
Ungheria, naturalmente aborita. Il travaglio a prima staggione certo la
debolezza di queste forze gli nota. L' incostanza de Morlacchi pu fomentar i
suoi dissegni et io niete di pi vaglio a contribuirui che preventione occurate e
vigilanza mai intermessa. Le accuso il recapito de requisiti trasmessimi per levar
dal mondo il suddetto uomo infesto a praticar le diligenze piu caute, gli adempimenti dell' effetto stesso con risparmio, se ben vedo assai difficile il tentativo.
(Omissis).
Estendar le diligenze proprie per ricavare se la persona che gi scrisse la
nota lettera al cavalier Gianco continui la corrispondenza con esso et tutto il di
pi l' humiliar di tempo alla suprema auttorit di vostre eccellenze star pur
traccia di sapere le condizioni, pensieri et altre particolarit intorno li quattro
fratelli Albanesi, che mi accennano l' eccellenze vostre esser capaci di qualche
grave intrapresa a riguardo, massime l' intenzioni pregiudiziali de Ragusei, che
eccitano a tutto potere l' armi di cesare ad impossessarsi del Herzegovina
persuadendo i principali di quei popoli a rasseguarsi alla di lui divotione e
publicando voci, che a prima staggione debbano capitar le sue armi all' acquisto
di Castel Nuovo. Il general Gondola stesso ha scritto a suoi confidenti che l'
attendano.
(Omissis).
Spalato, 14 febraro 1686 M. V.
Devotissimo et obligatissimo Girolamo Corner
provveditor general
Mlet. dr. arh.
Inquisitori di stato, Busta 275.
168
Zadar, 25 februara 1687.
Providur konjice Antonio Zeno javlja senatu da mu je uspelo izgladiti
razdor koji je vladao meu morlakim glavarima radi surevnjivosti ovih na
Jankovia. On Jankoviu iskazuje najveu blagonaklonost radi njegovih zasluga
i radi njegove revne slube.
Serenissimo prencipe.
(Omissis).
Compreso il diservitio, che risultava dalla discordia di questi capi, ho
applicato tutto lo studio per ridurli ad una reciproca corrispondenza, ne m'
riuscito inutile, havend' il contento di veder composti gl' animi, e levate l'
emulationi, co' quali era riguardato il Gianco, che nel rif-
182
flesso delle sue benemerenze, e della continuatione d' un fervido servitio, viene
da me coltivato con tutte le rimostranze di benevolenza. (Omissis).
Zara 25 febraro 1687.
Antonio Zeno provveditor general cavalleria in
Dalmatia.
Mlet. dr. arh.
Senato-Dispacci provveditor general cavallaria in
Dalmazia, Fa 717.
169
Split, 28 aprila 1687.
Izvetaj providura konjice Antonia Zena senatu o osloboenju Sinja od
opsade bosanskog pae Mehmeda Atlagia.
Serenissimo prencipe.
Insistendo l' Atlaghich con vigorosa risolutione nell' attacco di Signo,
indusse la vigilanza dell' eccellentissimo signor provveditor genera kavalier
Cornaro, a far altrettanto sforzo per soccorrer la piazza.
Impartitomi l' ordine, che gi attendevo, d' intraprendere la marchia da
Zara con la cavalleria pagata, e con la gente del contado, ch' al numero di mille
ottocento tra pedoni e cavalli tenevo preparata precedentemente sotto la
diretione del kavalier Gianco, non differj l' esecutione, seguita la mossa il
marted 15 del corrente.
Solacitato il viaggio, mi ridussi con il camino di sei giornate nelle
campagne di Consco, come correva il concerto. Nel tempo stesso si trov l'
eccellenza sua accampata a Clissa con la militia di galeotte e delli pressidij, cosi
nationale, come forestiera, e con la gente paesana raccolta da Spalato, Castelli di
Tra, et altri luochi circonvicini. Ivi le portai gl' atti della mia rassegnatione, e
rest stabilita per il giorno seguente l' unione delle forze tutte, come segui,
riducendo anco sua eccellenza il campo a Consco.
Quivi trattenutisi anco l' altro giorno, per approntar ogni cosa necessaria,
si mosse poi con buon ordine, e regolata marchia l' armata, con la condotta di tre
cannoni da campagna.
Si stesero li padiglioni nel vallone di Dizmo, coprendosi immediate con
alzar terreno, con la formazione delle trinciere, e con la dispositione d' ogni altra
cautela militare.
Sopra gl' avisi, che l' inimico sempre pi ostinato tormentasse la piazza
con la frequenza di bombe, e del cannone ch' haveva brecchiato non poco la
mura dalla parte della cisterna, stringendola con avanzare gl' approcci, f
deliberato di pratticar ogn' attentato possibile per l' introduttione del soccorso,
che gi era pronto in campo.
La sera stessa fatti sopra monti a vista della fortezza li stabiliti segni da
quali compresa la mostra vicinanza, s' invigorisse maggior-
183
mente alla continuatione della difesa, fu poi dall' eccellenza sua la mattina
spedito il kavalier Gianco con buon nervo de Morlacchi per preceder il camino,
concertare con gl' assediati un' opportuna sortita, e cogliere qbel vantaggio, ch' il
signor iddio havesse permesso alle publiche armi.
Nel mentre si disponeva per seguitarlo, sopravenne aviso che l' inimico,
scoperto il. nostro avicinamento, e penetrata la risoluta intentione di soccorrere
la piazza, havesse levato frettolosamente il cannone la notte stessa, retirandosi
poi egli con l' essercito di la dal fiume Cettina, ove non f permesso a
Morlacchi, che lo seguirono alla coda, poter penetrare, havendo si assicurato con
l' occupatione del ponte, sostentato dalla cavallaria, di cui abondava, ne
permettendo l' escressenza dell' acque, ch' allagavano tutte le campagne, il guado
in altri siti.
E come l' accreditata presenza del supremo commandante instillava a
nostri incredibile l' ardenza d' incontrar il cimento, cosi l' istesso riguardo fu il
principale mottivo d' imprimere la costernatione et avilire l' inimico.
Fece subito l' eccelenza sua scortare duplicati convogli d' abondanti
provigioni di tutto il necessario in Signo, ove poco doppo si transferi servito
dalla mia persona con la cavallaria e parte della fanteria pagata.
Nell' ingresso che fece nella piazza ben dimostr chiaramente quel
valoroso pressidio il proprio giubilo, acclamando con voci di gloria, e di
beneditioni il nome del suo liberatore.
(Omissis).
Spalato 28 aprile 1687.
Antoniao Zeno provveditor general della
cavallaria.
Mlet. dr. arh.
Senato-Dispacci provveditor general cavallaria in
Dalmazia, Fa 717.
170
Zadar, 3 juna 1687.
Povidur konjice Antonio Zeno javlja senatu da je neizvesno hoe li
Atlagi na vojnu u Ugarsku od koje zazire. Oh se doepao bosanskog paaluka
bez ikakvog mita a osloboen je i od uobiajenog dara od 50.000 reala velikom
veziru, a to sve jer se obvezao da e opet privesti sultanu odmetnute Morlake.
Pre nekoliko sedmica poslao je Poprena, najljueg krajnika sa etvoricom
glavnih glavara k velikom veziru, da trae da im se on ostavi i da zaprete da e
svi ostaviti zemlju ako njega smene. Izvetava o osujeenim turskim naletima u
Kotare, o prepadu Zavie Jankovia na Rebac i o pohodu Ilije Jankovia na
Bilaj. Sazvao je morlake glavare da ih nagovori da sklone narod na plaanje
desetine od sena i itarica, to mu je, zagovorom Stojana Jankovia i uspelo
184
Serenissmo prencipe.
Resto per anco incerta la marchia dell' Atlaghich nell' Ungaria. Per
allontanarsi da questi confini repugna assai la di lui volont, ove dall' assoluto
commando ne ritrahe provechi, e considerabili vantaggi; oltre il dubbio di
perdervi la testa; mentre rapito pu dirsi da lui il bassallaggio della Bosna senz'
alcun esborso; esentato pure dal regallo di cinquantamille reali; soliti contribuirsi
al primo ministro da tutti quelli arrivano a tale dignit, lo ha ottenuto per l'
impegno assuntosi di coglier grandi vantaggi ne' stati della serenit vostra; e di
riddur li Morlachi nuovamente alla divvotione del gran signore.
Con la divina assistenza niente sin' hora gl' riuscito, e si ritrova in
Klivuno confuso e costernato.
Pi settimane son scorse ch' ha spedito il Turco Popresen il piu infesto di
questi contorni, con altri quattro principali commandanti del confine al gran
visire, accompagnati con gl' Arz di tutte le citt e terre al suo commando
soggette, per interceder la di lui permanenza; con protteste di lasciar il paese
quando si veggano dalla sua assistenza abbandonati. Ne sin hora s' saputo il
loro ritorno.
In tanto per non manca con quel corpo di gente, che sco tiene unita ad
inquietar questo contado; havendo la settimana passata fatto avanzare ottocento
cavalli, guidati dal proprio figliolo per praticarvi un' improvisa scorreria.
Penetratone opportunemente il dissegno, non mi riusci difficile (tuttoche si
ritrovi ancora la cavallaria divisa nelle ville, per coglier il benefficio dall' herba)
con li segni antecedentemente concertati, e gl' ordini agl' officiali, vederla in
poche hore unita nelle campagne di Zemonico, con la quale la notte stessa mi
portai alla volta di Ostrovizza; havendo fatto precedere con li Morlacchi il
cavalier Gianco in Buccovizza; ma avanzattisi li Turchi sino a Knin, e da suoi
esploratori avisati della nostra unione, et esser la loro intentione scoperta, non
hebbero animo di progredire, ma retrocessero a Klivuno, da dove erano partiti.
Tentorono pochi giorni dopo una imboscata di ottanta cavalli verso
Perusich per coglier qualche avantaggio sopra gl' animali, o far qualche schiavo;
ma scoperti dalla vigilanza delle guardie avanzate, furono dalli Morlachi
inseguiti e divertitone il dissegno.
Pa pi rincontri per si tiene, a lo confermano le lettere repplicate, dall'
eccellentissimo provveditor generale ricevute, andarsi preparando una vigorosa
incursione, havendo l' Atlaghich commandato tutti gl' huomini d' arme, che per il
cadder della corrente luna debbano trovarsi alla di lui obbedienza; meditando
specialmente la destruttione delle biade; riuscendoli insofferibile che una cosi
fertile coppiosa raccolta nelle terre, che erano da lui godute, si vadi con l'
assistenza del signor iddio preparando a sovegno di questi popoli miserabili, fatti
sudditi alla serenit vostra, e a lui tanto contumaci; mentre pu dirsi, vivevano
essi pi soggeti ala di lui persona, che vassalli del gran signore.
Da questa parte non si manca della maggior dilligente attentione;
commandato il rettiro degl' animali con la gente inutile, e l' unione degl'
185
atti all' armi, per contrastargli possibilmente l' intento, quando non eccedesse la
disuguaglianza delle forze; e voglio sperare ritrovar in ong' uno intrepido l'
animo e vigorosa la costanza, trattando massime di conservare quell' alimento
che da gran tempo sospirano; considerandolo pur io della maggior rillevanza,
oltre il mantenimento di tant' anime veder sottratto il publico dalli continuati
dispendij, che sin' hora con pietosa generosit ha proffuso per la loro
preservatione; oltre la speranza che mi si va rinvigorendo, d' essigere per conto
della serenit vostra le decime, cosi de fieni, come di biade, vivamente
raccomandatami dall' eccellentissimo provveditor generale havendo fatto riddure
alla mia presenza tutti li capi, per eccitarli all' adempimento di questo loro
debito; avvalorate assai le mie applicationi dall' insinuationi, fatteli pure dal
cavalier Gianco, ch' anco in questo caso palesa il suo fervido zelo, e vera
devotione per li publici vantaggi. Doppo qualche difficolt addotta dalli
medesimi, si sono finalmente rassegnati al concorso.
Piaccia a dio che non resti da qualch' accidente interrotto questo principio,
perche una volta introdotto, riuscir sempre pi di rifflesso. Vanno accrescendo
di vigore e corraggio questi Morlachi; mentre internate nel paese le settimane
cadute pi partite, sempre con fortunati e vantaggiosi successi sono felicemente
ritornate. Il capitan Zavissa fratello del cavalier Gianco inoltratosi con
cinquecento huomini nella Lika, s' imboscato in vicinanza della citta di Rebaz,
e atteso l' uscita degl' animali alla campagna, gli riusci l' acquisto di vinti cavalli,
doicento bovini et altretanti minuti, con la schiavit di otto che li conducevano.
Sortiti li Turchi dalla fortezza e tuttoch diffesi dal cannon della
medesima, recisero molte teste, e con un solo ferito et un cavallo ucciso da colpo
di cannone, si sono restituiti alle loro case.
Invigoriti dal prospero successo, di la pochi giorni sotto la dirrettione d'
Elia, altro fratello del Gianco, in numero d' ottocento, tra quali quattrocento
cavalli entrorono nel paese di Bilai (tentato l' anno decorso dagl' imperiali, ma
senza frutto) quali incontrati con vigore da Turchi, e corraggiosamente da essi
assaliti gl' obbligorono ad una precipitosa retirata nella fortezza stessa di Bilai,
che da il nome a tutto quel paese, havendone lasciato dieci in quella fattione, tra
quali il fratello e figliolo di quel capitanio con diversi feriti.
Diedero poi a ferro e fuoco tutto quel dilattato contorno abbruciando
quantita di biade, formaggi, butiri et altre considerabili provisioni da vivere, ch'
erano in quelle case raccolte; con la destruttione totale del borgo, tuttoch
diffeso dalla citta, quale senza cannone non poterono superare.
(Omissis).
Zara 3 giugno 1687.
Antonio Zeno provveditor general cavalleria.
Mlet. dr. arh.
Senato-Dispacci provveditor general cavalleria in
Dalmazia, Fa 717.
186
171
Zadar, 10 avgusta 1687.
Providur konjice Antonio Zeno javlja senatu da je estim odailjanjem
eta potpuno opustoio Liku i Krbavu. Stojan Jankovi, koji je upravljao
zadnjim pohodom posejao je strah i trepet u sav onaj kraj i sve se stanovnitvo
povuklo u utvrena mesta. Jankovi je uveren da e uskoro Turci napustiti Liku.
Serenissimo prencipe.
(Omissis).
Non ho pure in questo mentre lasciato di vista il far tormentare le provintie
di Lika e Corbavia con frequenza di partite quali hanno totalmente destrutto ed
incendiato ogni sorte di biade, fieni e paglie, risservate per allimento degl'
habitanti et animali; abbrugiando li borghi di quei luochi murati, che ridottisi ne
soli recinti, si attrovano nelle maggiori augustie. Il cavalier Gianco, ch' stato
direttore di quest, ultima scorreria, ha impresso terrore a tutto quel paese, non
havendo potuto insanguinarsi, che in una sola testa, sendosi tutti riuchiusi in
luochi forti, che con batterie da mano non possono superarsi, ma tiene per certo
siino in poco tempo nella pi parte per abbandonarli. Gratie.
Zara 10 agosto 1687.
Antonio Zeno provveditor general cavalleria.
Mlet. dr. arh.
Senato-Dispacci provveditor general della
cavalleria in Dalmazia, Fa 717.
172
Sa galije u brakim vodama,
19 augusta 1687.
Generalni dalmatinski providur irolamo Kornaro javlja senatu da je pre
svog polaska na opsadu Hercegnovog poslao u Sinj providura konjice sa
kotarskim Morlacima i poverio mu odbranu granice, preporuujui mu da pod
upravom Jankovia da izvriti pohod na Livno, Glamo i Duvno da bi time
vezao neprijatelja na tu stranu. Kako on vodi sa sobom plaenu konjicu dozvolio
je da se Zenu pridrui ona konjika eta koju je sakupio Jankovi i da meu
Morlacima izabere jo jednu etu od pedeset konjanika i jednu od pedeset
peaka, koje e, za trajanja operacija, uivati obinu platu.
Serenissimo prencipe.
(Omissis).
Havendo creduto espediente proprio, colla mira d' assicurar in tanto entro
ogni possibile il confine, di far avanzar a Sign l' eccel-
187
Bez datuma.1
188
189
Serenissimo prencipe.
Nel punto steso, che segui l' imbarco in Spalato dell' eccellentissimo
provveditor general Cornaro per incaminarsi alle deliberate intraprese,1 mi sono
restituito in queste campagne, e unitomi a' Morlachi che in ordine dell'
eccellenza sua si ritrovavano raccolti, per coglier con essi qualche vantaggio nel
paese nemico, cosi a divertimento del concorso alla parte menacciata, come per
praticar la destruttione spetialmente di biade e fieni, che erano radunati per il
svernar del bass di Bosna a questi confini, conservati in Duvno, Clivuno,
Glamoz, Scopie, et altri luochi circonvicini.
L' istesso giorno del mio arrivo mi pervenne notitia esser giunto a Duvno l'
allaibeg di Harzegovina, con alquanti spahi, spedito da Esseco2 dal primo visire,
a motivo di assister a queste parti invece del bass, che veniva efficacemente
ricrcato da Turchi a riparo de' disastri, che prevedevano imminenti, e che se ne
stasse ivi sotto padiglioni accampato.
Delliberai di sollecitamente avvanzarmi a quella volta, e consumato un
giorno e doi notti di camino fra boschi per non esser scoperto, mi ritrovai il 23
corrente nel far del giorno con tutta la gente in faccia di Duvno (novanta miglia
circa discosto dalle marine) quale consisteva in mille cavalli Morlachi, doimilla
trecento pedoni, non ascendendo a trecento li cavalli pagati per essersi scielti li
migliori et imbarcati sopra bastimenti per l' Albania.
Fecci con rissolutione attaccar dalli Morlachi quel commandante, e mi
riusci in pochi momenti veder vintidoi teste de' suoi spahi recise, alcuni fatti
schiavi, disdotto padiglioni levatigli; il rimanente datosi alla fugga, che seguitati
da nostri, altri ne uccisero con molti feriti.
L' allaibeg con quelli han potuto essere seco, si salvato con il restante
delli habitanti nella gran moshea di quel luoco, quale ridotta (pu dirsi) in
fortezza con terrapieno, e fatta a volto, coperta di piombo, diffendendosi dalle
ferridore, non si pot superare; sendosi massime immediate applicati li Morlachi
al bottino, et alle rapine, com' suo solito.
Fecci per incendiare tutto quel contorno, nel quale se ben coperte di
tavole, vi si attrovano moltissime case assai capaci e ben costrutte, ripiene di
biade, quantit di provisioni comestibili e mercantili.
Fu pure praticato l' istesso di molte ville, situate in quelle gran campagne,
biade, fieni e paglie, che in molta copia in ogni luoco ne erano radunate,
risservandomi dopo riposata la gente far il tentativo per superare il recinto della
moschea. Ma per che Morlachi si fermarono uniti qualche giorno sotto la
fortezza di Sign, per il tempo che io mi portai in Spalato dall' eccellentissimo
provveditor generale, si divulg in paese tal unione; e come non fu da Turchi
penetrato il fine, cosi ogni uno viveva in sospetto, e resto fra essi concertato dar
aviso
1
2
190
uno all' altro con segni ne menti per potersi vicendevolmente soccorrere.
Verso le hore sedici fui avisato vedersi avanzar alcune bandiere dalla parte
di Clivuno. Fatta la chiamata a Morlachi per meco unirsi, con amiratione
osservai rettirarsi tutti sotto la montagna, tre miglia discosti dalla citt, ove io ero
accampato.
Alle disdotto prencipiarono li Turchi ingrossarsi e farsi vedere sopra la
collina; e rinovando le chiamate a Morlachi anco con replicate speditioni di
offitiali, niente ha giovato per persuaderli a avicinarsi.
Non potendo il cavalier Gianco, doppo haver reciso tre teste, tollerare una
tanta vilt de' suoi, ne repprimer il suo gran valore, si avanz con disperatione e
con soli otto, dieci compagni attacc la scaramuzza co Turchi, quali per non si
allontanavano dal calor della sua moschettaria; e tuttoch pi volte li facessi
intendere non impegnarsi, ma meco doversi unire, dominato dal proprio
corragio, non fu possibile il staccarlo; si che vedendolo inoltrato, fecci avvanzare
un squadron di cavallaria, commandato dal conte capitan Rados, quale ben
adempendo gl' ordini impostigli, pales in un tempo stesso con il corraggio la
vera pontualit nell' essecutione.
Andava sempre moltiplicando il numero de Turchi, e si port alcuni
ufficiali, lanze spezzate et altri, che volontarij meco si attrovavano; ne vedendo
li Morlachi a comparire, tuttoch di luntano stassero osservanti, mi rissolsi con
tutto il corpo della cavallaria pagata, spingermi all' assistenza de nostri.
Seguito per pi hore da una parte e l' altra un vigoroso contrasto; e molti
Turchi di conditione sono rimasti estinti, tra quali il Sigglich famoso; e si dice
anco il Filipovich.
Rende amareggiata la felicit del successo la disgratia incontrata dal
cavalier Gianco, quale da una schioppettata colpito, e traversata l poi una
sablata sopra la schena, rese poche hore dopo l' anima al creatore.
La passione che io ne provo per la perdita di cosi degno e valoroso
soggetto, pu ben esser compressa dall' eccellentissimo senato, havendolo
sperimentato di tanta devotione e fede verso la serenit vostra.
morto certo, come ha vissuto, da gran soldato, ma pu dirs haverla
volontariamente incontrata, mentre con troppo disuguaglianza e contro gl' ordini
repplicati ha voluto perire; tuttoch si havasse espresso fosse l' oggetto suo di
riddur alla campagna li Turchi, e facilitare quell' intento che seco havevo
communicato.
Anco seguita la di lui morte, mi portai in persona nel corpo de' Morlachi
stessi per eccitarli alla vendetta del suo capo; ma niente ha giovato; anzi li trovai
rissoluti di partire senza di me, e con difficolt trattenuti segui la marchia
regolata a scanso de discapiti.
Si rimarc pure il conte collonello Munincasa, rilevando una moschettata
nel fianco drito, quale per non molto penetrante, spero in pochi giorni vederlo
recuperato e in stato di continuare il suo degno e comendevole servitio, che certo
nella pontualit valore e disciplina non lascia che desiderare, sospirando gl'
incontri di sacrifficarsi alle
191
publiche glorie. Rest ferito il cavallo del capitan Francesco Crutta, che
dimostr in tal' occasione la costanza ed il valore hereditato da suoi benemeriti
antenati.
Non pu credersi con quanta celerit si sono unite le forze tutte di questi
contormi per soccorrer gl' aggrediti, essendosi portato da Glivuno, Alli pass, e l'
allai beg di Bosna con doicento cavalli; trattenendosi il medesimi con altretanti
fanti in quella citt per assister alla provisione de fieni e biade, ed il Filipovich
da Glamoz, con tutti quelli che in momento ha potuto raccogliere; me grazie a
dio signore, oltre la perdita del cavalier Gianco, non si conta tra morti de nostri
che due soli Morlachi nela prima fattione, et undeci feriti, applicati al bottino.
De Turchi se ne calcola circa quaranta, non compresi li feriti e schiavi,
disdotto padiglioni, bagaglio et armi, e quello poi che non si ha potuto
particolarizzare, rapito et occultato da Morlachi, che se mai hanno dato segni di
codardia o di non sincera fede, in questa occasione l' hanno pur troppo palesata;
poich il loro abbandono mi ha fatto perder il pi bell' incontro che si potese
bramare, cosi per stabilir la quiete a questi confini, come pure senza verun
contrasto il dilattarli; metre raccoltisi insieme, puo dirsi, li migliori soldati della
Bosna, se arrivavano alli trecento non sorpassavano certamente, e quando fossi
stato da essi seguitato, e dalla divina assistenza prottetto, non potevano sottrarsi
o dalla schiavit, o dalla morte; il che seguito se fosse, non rimaneva alcun
ostacolo di inoltrarsi sin al Serraglio. Lo comproba pure il detto di uno schiavo,
preso gi quattro anni sotto Vienna, hieri fuggito da Clivuno, che rifferisce fosse
la Bosna tutta in grande consternatione, divulgatasi la fama dovessi portarmi in
Scopie, e che molti pensavano abbandonar il paese; e cosi pure a Clivuno.
In tutti gl' incontri passati, hanno gl' eccellentissimi generali conosciuto
non poter di questa gente promettersi e quello che mi ha toccato provare pur
troppo lo comproba. Stante il poco numero di questa cavallaria pagata,
havevo fatto scielta di doicento di quelli de' Morlachi, formando di essi doi
squadroni per dar maggior apparenza al corpo della militia de principe; e anco
questi nella premurosa urgenza mi hanno abbandonato; ne pur uno meco si
trattenuto, si che tutto il sforzo si dovuto sostenere da questi pochi cavalli. Si
accertino l' eccellenze vostre che tutto quello possi provenire dal mio debole
talento sar in ogni occasione e cimento impiegato, ma non potersi pare alcun
fondamento, che dala sola militia pagata; e ogni volta, che si far con poche
forze capitale sopra quelle de Morlachi, vostra serenit non sar mai ben servita,
e rester sempre esposta la reputatione di chi la serve. Mi sono augurato in tal'
occasione l' assistenza de soli 500 di quelli ho lasciato nel canal di Cattaro, de
quali in incontri molto pi ardui e stringenti ho sperimentato la loro costanza,
valore e fede, a differenza di questi che altri oggetti non nutriscono, che alle
rapine. Si avedono per del proprio mancamento e confessano che dalla
cavallaria pagata derivata la loro salvezza; che per altro aviliti e confusi, come
erano, quei pochi Turchi: se bene essi cosi numerosi, gli havarebbero trucidati;
come pure li Turchi stessi
192
si sono espressi, che la guardia del provveditor de cavalli (cosi nominandola per
la tenuit del numero) habbi salvato le loro vite. Tanto sospiravano in vedermi
seco unito in qualche intrapresa, milantandosi che all' hora farebbero conoscere
quello sanno e possono fare; ma l' essito riuscito totalmente diverso dall'
aspettatione. Li ho per ammoniti trovar forma di mettersi in credito, e con
qualche attione riguardevole ricuperrar il concentto perduto. Voglio credere
siino per applicarvi, mentre dall' espressioni, e dall' esterno patentemente
dimostrano il loro rossore. Molte famiglie christiane che sospiravano sottrarsi
dalla barbara schiavit, e farsi suddite della serenit vostra, sono state da me
caritatevolmente assistite e scortate al numero di trecento cinquanta sei anime,
cosi per la sicurezza loro, come degl' animali, che seco han condotto.
Ho di tutto partecipato l' eccellentissimo provveditor generale per
concertar anco a chi doverasi appoggiare la loro dirrettione in luoco del
benemerito cavalier Gianco, quale nel spirar l' anima mi ha fatto pregare di
caritatevole assistenza a suoi figlioli, et io non posso, che humilmente
raccomandarli alla publica piet, come derrivanti da si degno padre. Gratie etc.
Dalli campi di Sign 26 agosto 1687.
Antonio Zeno provveditor general cavalleria.
Mlet. dr. arh.
Senato-Dispacci provveditor general della
cavalleria in Dalmazia, Fa 717.
175
Split, 29 augusta 1687.
Providur konjice Zeno pie generalnom providuru Kornaru istiui sve
potekoe diverzije protiv Gabele koju Kornaro eli, a o kojoj je Zenu govorio
splitski nadbiskup. On je svakako naredio da se glavari kotarskih Morlaka, braa
Stojana Jankovia i Naki nau u etvrtak u Katelima, pa e im predloiti tu
diverziju, a ako se ne budu dali skloniti potaknue ih da provale u Hercegovinu.
Stojanovu brau i Miljkovia obavestie o providurovoj blagonaklonosti.
Copia di lettera scritta all' illustrissimo et eccellentissimo signor Girolamo
Cornaro provviditore generale in Dalmatia et Albania dall' eccellentissimo
signor Antonio Zen provveditor general di cavallaria.
(Omissis).
Sopra il discorso fattomi dal monsignor arcivescovo della desiderata
diversione alla Gabella, si comprendono molte difficolt per l' intento,
sperimentate pure in pratica dall' eccellenza vostra. Il viaggio per terra lungo e
pericoloso, senza valide forze, per mare difficile in
193
194
195
attendendo la comparsa delli capi stessi per stabilire con la pi possibile celerit
il miglior publico servitio. Voglio sperare (per rimettersi in credito) siino nell'
unversale per incalorirsi e gareggiando tra molti l' occupar il posto del deffonto
cavalier Gianco, possino distinguersi nell' operare dalle passate occasioni. Io non
manco della pi infervorata attentione per coglier quelli vantaggi, che la mano
del signor iddio si degnasse concedermi a gloria della patria, tuttoch sij cosi
ristretto il numero di questa cavalleria, che detratti gli amalati, non sorpassa in
tutto li doicento e quaranta.
(Omissis).
Castelli d'i Trau 3 settembre 1687.
Antonio Zeno provveditor general cavalleria.
Mlet. dr. arh.
Senato-Dispacci provveditor general della
cavalleria in Dalmazia, Fa 717.
178
Mleci, 11 septembra 1687.
Senat izraava providuru Zenu svoje zadovoljstvo radi njegova dranja
kod pohoda na Duvno i svoju alost radi smrti Jankovia, ijoj e deci biti
priznate oeve zasluge.
MDCLXXXVII XI settembre.
Al provveditor general in Dalmatia et Albania.
Con oggetti zelanti del publico vantaggio unitovi a Morlachi nelle
campagne di Sign, et avanzativi a Duvno, dove capitato era con seguito de spahi
l' alaibeg d' Herzegovina intendemo dalle vostre di numero 14 quanto vi sortito
di conseguire sopra nemici.
Godemo per che la forma prudente da noi tenuta nel viaggio, et la
risolutione, con che fu attaccato quel comandante, habbia prodotto il frutto di
diverse teste d' alcuni schiavi, e d' essersi levati 18 padiglioni con la fugga del'
altre genti, a che si aggiunge l' incendio, che havete fatto seguire in quel
contorno di molte case in pi ville, son distributione di biade, fieni et molt' altre
provisioni con vostro merito e nostra intiera approvatione. Doppo tal fortunato
incontro molto per riseentimo, che all' ingrossamento de Turchi si fossero
Morlachi ritirati alla campagna, et che alieni di secondar gl' eccitamenti et
intentioni vostre, non habbiate meglio potuto approfittare contro quei barbari,
dei quali ne diremo periti molti principali nel vigoroso contrasto, doppo che con
la cavalleria vi siete all' assistenza de' nostri portato.
La morte per colpo d' arcobugio e sablata in tal incontro seguita del
benemerito cavalier Gianco, che dominato dal proprio sempre isperimentato
valore, tent nel cimento della vita i publici proffitti, viene
196
da noi sommamente compatita, come dalla publica munficenza nelle persone de'
suoi figlioli, il di lui merito riconosciuto.
(Omissis).
+
118
2
L. S. S.
3
Girolamo Giavarina segretario.
Mlet. dr. arh.
Senato-Rettori deliberarti R. o 62, c. 112.
179
Split, 29 septembra 1687.
Providur Zeno izvetava senat o pohodu Morlaka na Varcar Vakuf pri
kome su ce istakli Zavia Jankovi, koji je bio i ranjen, serdar Naki i harambaa
Boo Milkovi. Ova je akcija dokazala Turcima da Stojanova smrt nije
obeshrabrila naciju, kako su to oni verovali.
Serenissimo prencipe.
(Omissis).
Considerabile stata la destruttione ed incendij praticati dagl' altri nella
Bosna, quali si sono inoltrati per sei giornate nel paese; e poche hore lontani da
Bagnalucca hanno aggredito la grossa terra di Varzaren Vacup, ben diffesa anco
con vigorosa sortita da Turchi.
Il capitan Zavissa Mitrovich si fatto conoscere in quest' occasione, non
dissimile nel valore, dal deffonto fratello cavalier Gianco, havendo con ardita
rissolutione attaccato li nemici, reciso di sua mano doi teste, e con un tiro di
pistola gettatone un' altro di sella, rillevando una moschettata nella coscia, che
leggiermente l' ha offeso, et altra miracolosamente riparatali dall' arzone.
Stessamente il sardar Nachich da Sebenico con il carambassa Bozei Milcovich
da Zara, sono stati i primi a dar l' essempio a gl' altri; havendo ogni uno di essi di
propria mano fatto pure qualche testa. Doppo un confitto di tre hore rimasero
rotti e fugati con la morti di pi de vinti sul campo, oltre gl' estinti nella fattione
e gl' altri uccisi nella fugga tra boschi e ne' monti.
Tentorono poi superare il recinto, quale ben assicurato con terreno,
palizzate, non li pot sortire.
Trascielti ottocento dal corpo, furono destinati scorrer li monti per far
buona raccolta d 'animali (in che impiegandosi volentieri il Murlacco) riuscirono
mirabilmente con l' acquisto di quattro milla e pi de' minuti, doicento tra cavalli
e bovini.
Si unirono quelli di Bagnalucca, Scopie et altri luochi circonvicini al
numero di cinquecento, e comparvero la sera in vista de' nostri, quali pensavano
la mattina sussequente di attaccarli: ma sul imbrunire,
197
com' e loro costume dir l' ave maria invoccando ad alta voce ogni uno tre volte il
nome di Jes, credendo Turchi fosse il segno per aggredirli, si diedero ad una
precipitosa fuga nella vicina montagna, ne pi lasciatisi vedere.
Li Morlachi, cosi nell' andata, come nel ritorno, nel lungo giro di dodeci
giornate, hanno tutto il paese saccheggiato et incendiato; la quantit di biade
ritrovate, cosi nelle case, come in monti per le campagne, ancora nelle spighe,
non possono descriverla, perch in ogni luoco ne hanno abbruciato gran copia:
parimente de fieni e paglie indicibile la destruttione. Se le pioggie non gli
havessero in tutto il viaggio accompagnati, si sarebbero anco dillattati in altre
parti; gi che verso Clivuno, ove tenevano le commissioni per devastare, sono
stati divertiti da una vigorosa unione de' Turchi, che a passi angusti li attendevano. Devo per dire haver in quest' occasione riacquistato in parte quel
concetto, che in quella di Duuno si havevano assi preggiudicato, e sono state
molto opportune tali hostilit; mentre Turchi si lusingavano, che la morte del
cavalier Gianco potesse haver diminuito il corraggio della natione, e tanto pi
sono stati fortunati li successi, quanto che non sono periti, che due soli tra nostri,
ed uno lievemente ferito.
(Omissis).
Spalato 29 settembre 1687.
Antonio Zeno provveditor general cavallaria.
Mlet. dr. arh.
Senato-Dispacci provveditor general della
cavalleria in Dalmazia Fa 717.
180
Split, 12 oktobra 1687.
Providur konjice Zeno javlja senatu da e Zavii i Iliji Mitroviu koji e
naskoro sa ostalim Kotarcima stii u Split izraziti dudevo sauee radi smrti
brata im Stojana i blagonaklono raspoloenje senata prema Stojanovoj deci.
Serenissimo prencipe.
(Omissis).
Al capitan Zavissa et Ellia Mitrovich, che devon fra pochi giorni qui
capitare con gl' altri del territorio di Zara, attestar i pietosi sentimenti della
serenit vostra per la morte del cavallier Gianco, loro fra-
198
199
200
altri salvatisi con la fugga. Per diligenze usate non mi riuscito sin hora
penetrar, chi sijno li fortunati di cosi bel bottino.
Gratie etc.
Spalato 27 ottobre 1687.
Antonio Zeno provveditor general della cavallaria.
Mlet. dr. arh.
Senato provveditor general della cavalleria in
Dalmazia, fa 717.
182
Split, 3 novembra 1687.
Providur konjice A. Zeno javlja senatu da popisuje porodice nedavno
uskoene iz Duvna i Rame koje namerava naseliti u okolini Sinja, poto su sve
katolike vere i prema tome pobuuju manje podozrenja. On eka providurovu
odluku i u pogledu smetanja ramskih fratara koje bi bilo najbolje nastaniti na
kakvo ostrvo, u toliko pre to se meu njima nalazi neki fratar Andrija, koji je
sumnjiv radi svojih intimnih veza sa Atlagiem. Tri stotine Primoraca koji su
provalili prema Skoplju napalo je po noi sela Skrobuane i Vinjane, ali su ih
nala prazna, jer se Turci, iz straha od napada, pre noi povlae sa porodicama u
ume.
Serenissimo principe.
(Omissis).
In questo mentre vado descrivendo con distintione le famiglie de novi
habbitanti, ultimamente venute da Duvno, Rama, et altri circonvicini paesi, alla
devotione della serenit vostra, per poter senza ritardo accommodarli; ove mi
sar prescritto dallo stesso eccellentissimo provveditor general; e mi raffiguro il
di lui concorso, di situarli ne contorni di Sign, che come tutti di rito cattolico, si
rendono meno degl' altri osservabili. Anco sopra l' habitatione da destinarsi alli
padri di Rama attendo li di lui sentimenti; e potendoli riddurre sopra un' isola, lo
crederi il miglior partito; tanto pi, che tra questi vi si attrova quel tal frate
Andrea, cosi intrinseco, e famigliare dell' Atlaghich, che s' e reso, se non
contumace assai sospetto, quale per anco con pretesto d' indispositione, non
comparso alla mia presenza; ma si trattiene tra Morlachi a Dugopoglie, poche
miglia da Clissa lontano. Ho per destramente insinuato al guardiano, tener
premura di seco abboccarmi, e quando continui in lui la ressistenza, procurer in
forma cauta, riddurlo alla dovuta rassegnatione; e quanto pi comprendo in esso
qualche timore; maggiormente mi acccerto, possi haver la conscienza macinata,
e mi da mottivo, a non lasciarlo di vista.
201
Trecento di quelli da mare si sono inoltrati verso Scopie, e dato l' assalto
in tempo di notte a doi di quelle grosse ville, nominate Scrobuchiani, e Visgrani,
le hanno trovate vuote de habbitanti, ma bensi tutte le case ripiene de biade,
mieli, ed altre cose comestibili, che per ordine del bass ui si custodivano.
Queste restorono da essi incendiate, come pure la molta provisione de fieni, che
si attrovavano in quelle vicinanze; ne li riusc far altro bottino, che de animali,
ed una soia schiava, qual asserisce, che la maggior parte de Turchi con le
famiglie, si rettira la notte tra boschi, per tema, d' esser aggrediti da christiani.
Si preparano pure altre partite, quali tutte restano da me incaricate alla
devastatione del paese; e certo sin hora n' hanno per lungo tratto dissertato; e non
pu che riuscir di grande incommodo, anzi difficultar assai li soliti atteggiamenti
delle militie dell' invernata.
Gratie etc.
Spalato 3 novembre 1687.
Antonio Zeno provveditor general della cavallaria.
Mlet. dr. arh.
Senato-Provveditor general della cavalleria in
Dalmaxzia, fa 717.
183
Split, 18 novembra 1687.
Providur konjice A. Zeno javlja senatu da se nalazi jo uvek u Splitu gde
oekuje Kornarovu odluku gde da smesti ramske fratre i mnogobrojne, veinom
katolike porodice koje dnevno uskau. Uskoilo ih je dvadeset iz Rakitna,
mostarske oblasti, a poslao je odred Morlaka da prevedu druge iz Skoplja iji je
glavar neki pravoslavni pop ura. Morlaci se rado zalau kad je u izgledu
njihov lini iar, a opiru se i izmiu kad je u pitanju samo dravni interes. I
hriani iz Livna trae da im da sprovod kod uskakanja u mletako podruje, ali
on pre nego izloi Morlake u onom kraju, gde su Turci najjai, hoe da bude
siguran u iskrenost njihove namere, pa je stoga zatraio taoce. Dobio je vest da
se njihov pouzdanik vratio u Sinj sa 26 porodica i 50 oruanih ljudi, koji su
uvali veliku kulu Durakbegovia.
Serenissimo principe.
Sto per anco qui attendendo li sentimenti dell' eccellentissimo provveditor
generale, sopra il modo di alloggiar li padri di Rama, e dar ricovero alle famiglie
capitate alla devotione della serenit vostra doppo la partenza di sua eccellenza,
le quali sempre pi ne van crescendo di numero, spetialmente nel rito cattolico.
Non manco intanto con trattamenti cortesi andarli blandendo, per allettarne ancoi
degl' altri al'
202
concorso; come pure mi riuscito il farne portar vinti case da Rachitno, distretto
di Mostar; tra queste quaranta atte all' armi, per sicurezza delle quali a loro
richiesta ho spedito settecento huomini di questi castelli Clissa, e Duare,
inanimendoli con la sicurezza del bottino, che li medesimi si havevano meco
impegnato di facilitarle, e sono hoggi con esse ritornati, doppo l' incendio di
diverse case, biade, e fieni, con la preda di doi mille e pi animali minuti;
quatrocento in circa bovini e qualche testa ancora recisa de Turchi interfetti.
Altra partita pure attendo in momenti, passata verso Scopie,1 per assicurar il
camino ad altre famiglie di quel contorno, da qual ne il capo, un tal prete Zorzi
d rito greco, che sin l' anno decorso (per quello mi viene rappresentato) premeva
assai all' eccellentissimo provveditor general il riddurlo a questa parte, e dal
medesimo pure deve esser data in mano de Morlacchi altra sicura preda, quali
inanimiti da tali speranze, mi si rende facile, il moverli, e l' occasione di simili
viaggi produce il bene nel render senza publico aggravio desolato il paese; che
doppo impossessati del bottino, poi ben volontieri si applicono agl' incendij, et
alle hostilit; ma quando comprendono, esser le mosse dirrette al solo publico
servitio, e non al loro particolar interesse, senza, che corra il soldo, s' incontrano
sempre in molte appositioni, come ne ho havuto l' esperimento nelle tre generali
unioni di tutta la provintia, in poco tempo praticate, con le quali resta disertato
un gran tratto di camino (e se ben commandati) con desterit mi son sottratto da
qualunque contributione di denaro, che mi veniva intavolata, e che pi volte
stata praticata; si che nelli tre mesi di mia permanenza a questa parte, non rimane
disposto di publica ragione, che di soli zechini trenta doi; cosi per qualche
premio di teste recise, e altre distinte attioni; come il contribuito ad esploratori e
confidenti, che andavano di tempo in tempo assicurando con le notitie a nostri, l'
avanzamento nel paese nemico. Certo che quando vi fosse stato a questi confini
un piciol corpo di militia pagata, sicuri dell' obedienza, s' haverrebbe poituto per
molte gornate maggiormente inoltrarsi, ed incontrar nel concorso universale delli
christiani, che lo sospirano, ma dalli soli Morlachi conviene ricevere quello si
pu; se non si pu ottener quanto si brama.
(Omissis).
P. S. Mi fu ricercato li giorni passati, in nome delli christiani di Cliuno,
qualche valida assistenza, per scortarli con le famiglie a questa parte; ma
dovendosi esponere la gente in siti, ove radunato il maggior nervo delle forze
de Turchi, ho creduto bene assicurarmi (con li ostaggi) della loro fede; nel tempo
massime, che si doveva fraponere all' unione della cavallaria dal contado di
Zara, necessaria in quelle vaste campagne.
Con tali commissioni rispedito il messo, lo sento in questo punto ritornato
ne contormi de Sign, con vintisei famiglie de medessimi; tra
203
queste cinquanta huomini de armi, quali erano di guardia nella gran torre del
Duragbegovich, che prese da essi l' armi contro li Turchi, che la custodivano,
hebbero fortuna questi di salvarsi in un forte posto delle medessima; ma non gi
impedire a christiani, il levarli doi piccioli pezzi di cannone di bronzo; cio un
mortaro incamerato, et un falconetto, l' impronto antichissimo del glorioso S.
Marco, che hora si attrovano risposti in sicuro nella fortezza di Sign, come in
questo punto vengo avisato dall' illustrissimo Zorzi, che ivi risiede. Tanto in
succinto posso humiliare alla serenit vostra, sino mi pervenghino pi
particolarizzate le notitie.
Antonio Zeno provveditor general della cavallaria.
Mlet. dr. arh.
Senato-provveditor general della cavalleria in
Dalmazia, fa 717.
184
Zadar, 8 decembra 1687.
Providur konjice Zeno javlja senatu o uspehu postignutom od pohoda
katelanskih, splitskih i klikih Morlaka na mostarsku krajinu, ibenskih na
bihaku, a kotarskih na Udbinu. Ramskim fratrima odreena je privremeno kao
sklonite opatija Sustipan van Splita, a uskoene porodice smetene su u sinjsko
i dicmansko polje. On se povratio u Zadar na molbu Morlaka da ukloni mnoge
nerede koji su nastali u Kotarima za njegova otsustva. Obavetava najzad senat o
rasporedu straa oko mletakog poseda u Dalmaciji.
Serenissimo principe.
Osservando, che la staggione ancora favorevole si rendesse, per continuare
l' hostilit nel paese nemico e che le nevi (contro il solito di questi tempi) non
potevano impedire a Morlachi l' inoltrarsi; mi son applicato con tutta
sollecitudine, all' unione di tre grosse partite, poich in un giorno stesso prendino
la marchia in siti diversi, e praticassero le devastationi, et incendij. Mille e
quattrocento huomini, estratti dalli castelli di Trau, Spalato, Clissa, et altri luochi
adhiacenti, per la parte di Mostar, cinquecento scielti, tra Sebenico, Scardona e
Velim, ne contorni di Bilai; altretanti dal contado di Zara, contro Udbina nella
Lica, quali tutti favoriti dalla divina assistenza, hanno ottenuto considerabili
vantaggi, cosi per quello riguarda al publico servitio; come per il particolar loro
interesse, nel bottino riportate. Quelli passati a Mostar, assalite molte ville, che
comprendono pi di ottocento case... con altre cose comestibili d' ogni genere. S'
unirono quatrocento Turchi, tra pedoni, e cavalli, e in siti avantaggiosi, tentorono
divertirle il prosseguimento. Morlachi con buona risolutione li urtarono, e riusci
sbandarli; neccessitandoli alla fugga; parte dispersi per quelle vaste compagne;
204
altri ricovratisi nel recinto, in vicinanza del quale si fermorono mezza giornata,
eccitandoli con rimproveri di novo all' uscita, da essi non acconsentita. Sole
quattro teste, e due schiavi con qualche numero d' animali hanno riportato,
perch tre giorni prima del loro arrivo a quella parte, furono li Turchi avisati, e
come rissolsero lasciar le case in abbandono; cosi hebbero tempo di incontrarsi
con le famiglie, et animali ne monti e boschi vicini.
Gli altri da Sebenico, portatisi sotto Bilai, depredorono in tempo di notte,
mille docento animali minuti, e sessanta tra cavalli e bovini, che scoperti a dato
il segno dell' arma, obligorono Turchi li Christini di quel distretto passar i
monti Zarvovizza per traversarli il camino, ove pure in tre siti erano state
antecedentemente baricate le stradde, con grossi alberi, seguitandoli poi alla
coda, con buon corpo di cavalleria, che dal calpestio de cavalli furono da
Morlachi scoperti, quali favoriti dall' oscurit della notte, hebbero commodo d'
imboscarsi, e coglier il vantaggio sopra di essi, con recider quindeci teste; e ne
tocc la sorte al capitanio de Bilai, e desdar di Cliuz, che preservato intanto il
bottino (mottivo principale di cosi generosa attione) con un sol ferito si sono
restituiti alle loro case.
Cinque teste pure, e alcuni schiavi, hanno riportato quelli inoltratisi nella
Lica, e tuttoch contrastatali l' intentione da cento, tra pedoni, e cavalli sortiti
dalla citt di Udbina combattendoli con viggore, gl' hanno respinti; ed ivi ancora
dato alle fiamme biada forraggi, e depredato buon numero d' animali.
Provo il contento, che l' espeditioni tutte, habbino fatto rissentir ddanni
considerabili agl' inimici, e gratie a dio signore, ritornate sempre le partite senza
discapiti, ne pregiuditij.
Resta alli padri di Rama, con il concorso d' eccellentissimo provveditor
general Cornaro, assegnata per modo di provisione, l' abbatia di san Steffano
fuori della citta di Spalato, a commodo di loro habittatione, e il frate Andrea gi
intrinseco dell' Atlaghich, ricuperato dall' indispositione, che l' apprimevano, s'
rassegnato; e meco lo trattengo con l' oggetto di ricavar da esso quello, mi
potesse riuscire di publico vantaggio; tutto ch non lo scorghi huomo di gran
maneggio: vero che tiene cognition particolare da questi circomvicini paesi, e
qualche confidenza con Turchi di credito, spetialmente in Knin; sopra il quale ne
tengo la mira. Concorrendo lo stesso eccellentissimo provveditor general, che le
numerose famiglie de christiani catolici, ultimamente venute alla devotione della
serenit vostra restino situate nelle campagne di Sign, e Dismo; ma non
havendomi particolarizzato la di lui intentioni, ne la quantit delle terre, se li
devon assegnare per cadauno; ne l' obligationi da imponerli per l' essatione de
publici riti; e per non esservi pure nella provintia persone perite per far riparti, e
perticazioni, spetialmente per la risserva de pradi, a commodo della cavallaria
pagata, non ho potuto effettuarlo. Ho creduto meglio, differirne l' essecutione,
con rappresentare all' eccellenza sua questi riflessi, che veder anco in quella
parte introdotto il disordine, invalso nel principio della guerra, e che tuttavia con
publico disservitio, si osserva correre in questo contado.
205
206
207
realo. Tuttoch per anco con iui niente habbi comunicato penso pure
(conoscendolo con fondamento opportuno) sotto tale pretesto, riccavar qual
fosse l' intentione del capitanio stesso, quando non mi riuscisse quella del
rinegato; e in questo caso crederci potermi valere dell' impiego del medessimo
padre.1 Se pero sij rissoluta la volonta della serenit vostra del di lui passaggio
nella dominante, sara senza ritardo fatto seguire.
(Omissis).
Zara 22 decembre 1687.
Antonio Zeno provveditor general di cavalleria.
Mlet. dr. arh.
Senato-Provveditor general della cavalleria in
Dalmazia, fa 717.
186
Zadar, 11 januara 1688.
Providur konjice Zeno alje senatu prevod pisma, koje je na srpskom
jeziku senjski vice kapetan Portner pisao harambai Luki Njegovanu2 povodom
nekog pograninog incidenta u Velebitskom podgorju. Njegovan je u prolom
ratu bio esarev podanik i stanovao u Krmpotama,3 pa je otuda uskoio sa 40 do
50 porodica u Vinjerac, a sad stanuje vie Raanca u Podgorju.
Serenissimo principe.
Doppo retrocessi li sudditi imperiali nell' adhiacenze di Carlobago, come
humilmente ne rassegnai le notitie alla serenit vostra, in quelle del numero 26,
mi viene presentata dal carambassa Luca Nigovan lettera, scrittali in illirico dal
vice capitanio di Segna Portner, con suo sigillo in cera spagna all' imargne della
sottoscrittione, quale tradotta, conosco debito, rassegnarla a publici sapientissimi
riflessi;
(Omissis).
Questo nella passata guerra era suddito imperiale, dimorante in Carmpot,
quale con quaranta in cinquanta famiglie, si ridusse alla devo-
208
tione della serenit vostra a Castel Venier in questo contado, e la di lui persona
di presente habbita sopra Rasanze nella Morlacca, che essendo commodo, e di
molto credito, hanno gli Austriaci sempre nudrito contro d' esso grande
aversione, e chiaramente lo confermano l' espressioni del medessimo capitanio,
chiamandolo per ribelle e traditore.
(Omissis).
Zara 11 genaro 1687. M. V.
Antonio Zeno provveditor general della cavalleria.
Mlet. dr. arh.
Senato-provveditor general della cavalleria in
Dalmazia, fa 717.
187
Zadar, 21 januara 1688.
Poto je Marica udovica Smoljana Smiljania podmirila dravi desetinu od
plena Smoljanova alaja, providur Kornaro nareuje svim deonicima tog alaja da
joj naknade plaenu desetinu.
Sopra riverenti instanze della signora Maricca relitta quondam serdar
Smoglian Smiglianovich, come quella che per nome di Lazzaro so figlio pupillo
col detto procreato ha sodisfatto le decime de bottini che doveva esiger esso
quondam serdar da quelli del suo alay, in rissoluta maniera cometemo a tutti li
capi di ville, harambass et altri che erano del detto alay, che andassero deffettivi
delle dette decime, dover medesimi sodisfar quanto sono tenuti in mano di Boxe
Grubich era scrivano del medemo quondam Smiglianich a sollievo del detto
pupillo altrimenti incorreranno etc.
1687, 21 Gennaro M. V., Zara.
Zad. st. arh. Spisi Kornaro, knj. jedina, str. 573.
188
Zadar, 31 januara 1688.
Providur . Kornaro nareuje svima onima koji su pripadali alaju Stojana
i Zavie Jankovia da plate Zavii desetinu od plena, koju je on podmirio dravi
u ime svoje i sinovca kapetana Konstantina sina Stojanova.
209
210
da paa namerava osvojiti Drni. Izvetava o stanju konjice i navodi razloge radi
kojih Morlaci nisu podesni za popunjavanje praznina u tom rodu oruja.
Serenissimo principe.
(Omissis).
Concordano le relationi de schiavi, e di esploratori da me spediti nel paese
nemico a quello, mi partecipa l' eccellentissimo provveditor general del
preparamento di grosso convoglio in Bagnalucca, con oggetto d' introdurlo nella
fortezza di Knin, e d' ammassamento numeroso di gente, per spalleggiarlo, con
qualche apparenza, di dover esser assistito dal bassa medessimo di Bosna, che vi
dimora, per scorrer poi a danni di questo contado, o volgersi alla parte di Dernis,
a cui molto preme veder quel posto occupato dalle publiche armi.
Sono gi in marchia per quella part le doi compagnie di cavallaria Rados
e Begna in essecutione degl' incarichi ricevuti da sua eccellenza per
maggiormente rinvigorirlo; havendo pure spedito doi grosse partite di questi
Morlachi, perch bene intendendosi con quelli di Sebenico, et altri luochi
superiori possino in siti opportuni contenderli il passo, e coglier quelli vantaggi,
che la mano del signor iddio si degnasse di benedire. Qui rimangano le tre
compagnie del reggimento Munincasa e sei nationali, conpresa quella
ultimamente ammassata del figliolo del deffonto cavalier Gianco, qualti tutte
(detratti quelli si attrovano a Castel Novo) formano con li offitiali il numero di
trecento sessanta cavalli montati, e dieci sette a piedi con la paga da fante, sino
la rimonta; e all' eccellentissimo savio alla scrittura ne trasmetto distanto il piedelista, fondamentato dall' ultima rassegna da me praticata.
Con questo piciol corpo, che appresso di me essiste, procurer all
occasioni, che insorgessero divertir possibilmente li pregiuditij, venissero a
questa parte tentati; ne lasciar pure di vista quella di Dernis, quando il tempo e
la distanza me lo permetti; tenendo perci per l' illustrassimo signor conte di
Sebenico le commissioni dell' eccellentissimo provveditor general, per la
construttione di un ponte a Scardona, a facilit de celere passaggio, e della
necessaria communicazione.
Non mancano questi capitanij di cavalleria sopra li continuati stimoli, che
da me ricevono di applicarsi alle reclute; ma le difficolt, che provano nel
ritrovar, non solo soldati, ma cavalli, non possono esser maggiori.
L' aggregar Morlacchi alle compagnie passate, accresce bensi il numero, e
la spesa a vostra serenit, ma nelle marchie di premura la vicinanza alle loro
case, e l' interesse di raccoglier il frutto delle terre da essi godute, li fanno
abbandonare il servitio, nel tempo del maggior bisogno; e l' esperienza me lo ha
fatto conscere; havendone nella passata campagna in una rassegna, doppo
ritornato da Duvno, ritrovati molti diffettivi, a quali trattenni nelle paghe, la
summa di 160 cechini, e riconsegnati nella raggionataria dell' eccellentissimo
provveditor general quando ultimamente capit in questa citt. Gente forestiera
qui non ne capita, onde scorgo difficile l' intento, di vederne
211
accresciuto il numero che pur si rende tanto necessario, essendo diviso il corpo
per ogni parte dalla provintia.
Gratie etc.
Zara 5 marzo 1688.
Antonio Zeno proweditor general de cavallaria.
Mlet. dr. arh.
Senato-provveditor general della cavalleria in
Dalmazia, fa 717.
191
Mleci, 13 marta 1688.
Senat javlja providuru Zenu da mu se je prikazao kapetan Zavia Mitrovi
popraen njegovim pismom pa je odlueno da se za Stojanove zasluge nagradi
sin mu i brat Zavia.
XDCLXXXVIII XIII marzo in Pregadi.
(Omissis).
Comparso di qua il capitan Zavissa Mitrovich accompagnato da vostre
lettere, siamo devenuti a riconoscere nella sua persona il merto del quondam
cavalier detto Gianco suo fratello, e cosi pure il figliolo di questo, come
osservarete dalla patente, che vi sar presentata; certi di haver a ripportar da
questa benemerita casa prove continuate di valore e di fede.
De parte:
127
De non:
0
Non sinceri:
2
Lecta, serenissima Signoria.
Girolamo Giavarina segretario.
Mlet. dr. arh.
Senato-deliberazioni rettori registro 63 carte 13.
192
Mleci, 13 marta 1688.
Dukal duda Mark Antonija ustinjana kojim na mesto poglavice
Morlaka upranjeno usled smrti Stojana Jankovia imenuje njegova brata Zaviu
odreujui mu mesenu platu od 30 dukata, a jedinom sinu Stojanovu
Kostantinu, poto je stariji sin, Nikola, umro vojujui u Levantu, platu od 10
dukata.
212
213
193
Zemuniko polje, 30 marta 1688.
Providur konjice Zeno javlja senatu da su Morlaci i starosedeoci posle
dvadesetosam dana zasede u oekivanju konvoja za Knin ne mogavi vie
odoleti patnjama i studeni napustili poloaje i razili se. Njihovi glavari,
harambaa Milkovi i Ilija Jankovi, bojei se prekora ne smeju da uu u grad
ve su uputili providuru pismo kojim se opravdavaju. Providur nastoji da skloni
Morlake blagim reima i obeanjima da se ponovno okupe, pa je u tu svrhu iziao sa konjicom u Kotare. Potajni dolazak u Knin biveg pae Atlagia kojemu
je povereno ovo pogranije namee najvei oprez radi ugleda koji on uiva
meu Morlacima. Ako jo doe paa sa jakom pratnjom on ne zna kako e moi
da sprei nesreu. Bilo bi nuno prisustvo generalnog providura sa svim
snagama da bi se uspeno otklonila opasnost.
Serenissimo prencipe.
In dupplicate espeditioni per le gelosie correnti, han consumato vinti atto
giorni questi Morlachi e territoriali nel trattenersi in grosso numero a posti
avanzati per tentar qualche vantaggio sopra il convoglio, che da molto tempo si
attendeva per introdursi in Knin. Ma dilungatosene il passaggio, stanchi da
dissaggi et oppressi dalla rigidezza de' tempi passati (oltre la loro solita
impazienza) non hanno potuto pi sofferirne la permanenza. Prima che restituirsi
alle loro case han voluto portarsi sotto quella fortezza, che sortiti gl' habitanti ne
segui qualche scaramuzza; e l' escrescenza dell' acque gl' impedi trapassar il
fiume per coglier sopra di essi qualche vantaggio, si che con reciproche schioppettate e buon numero di cannonate si allontanarono senza altro danno, che di
quattro cavalli feriti. E perch tenevano li capi commissione di continuare in
quelli contorni la dimora, e di ben intendersi con il governator Fenzi, per
assistere al posto di Dernis, dubbitando il carambassa Milcovich et Ellia
Mitrovich di qualche rimprovero, non ardivano entrare nella citt, e mi
portorono per loro discolpa con sue lettere la neccessit del ritorno, adducendo l'
impossibilit di poter pi intratenner la gnte unita, come lo esprimono nell'
occluso foglio, che prendo l' ardire d' humiliar alla serenit vostra.
Riflettendo alla congiuntura de' tempi, ne havendo il modo ne facolt di
renderli con qualche recognitione consolati (massime nelle correnti
essentialissime emergenze) ho procurato con le blanditie e promesse inanimirli a
nova riunione, perch ritornino ad avanzarsi e starsene in sito, non solo per
coprir da qualche invasione il contado minacciato, ma di poter all' occorrrenze
dar braccio al posto di Dernis, che viene conosciuto di rilevanti conseguenze;
mentre introdottavi la militia pagata dalla serenit vostra, e dato qualche
principio per riddurlo in diffesa, non pu esser da Turchi tollerato: ben
comprendendo il pregiuditio, che ad essi ne possi risultare.
214
215
195
Petrova crkva, 23 marta 1688.
Boo Milkovi i Ilija Mitrovi piu providuru konjice Zenu navodei
razloge radi kojih su se Morlaci i teritorijalci razili i opravdavajui sebe to nisu
mogli da ih i dalje odre na okupu,
1688 23 marzo.
Nel nome di dio.
All' esaltato illustrissimo et eccellentissimo signor provveditor general
della cavallaria etc.
Doppo di che avisiamo vostra eccelenza d' haver riceputo la sua nobil
lettera, et inteso quello ci scrive; et questo popolo, che s' attrova con noi due, noi
habbiamo esseguito quanto ci stato commandato, ne d' avantaggio potiamo
fermarsi, perch unitamente andamo di male per l' abbandono dell' entrata, con
una libra di pane senza paga; doppo a ci, eccellentissimo signore ci refferiscono
gl' amici e gl' esploratori, che s' attrova unito il convoglio per esser condotto in
Knin mille e cinquecento sechsane, e pensiamo vigorosamente batter e romper i
Turchi; bisogna unire almeno sei milla humoini, ne con meno potiamo
impegnarsi per non restar svergognati. Habbiamo li territoriali sino marted, et
hora questi andaranno alle case loro, e noi gl' habbiamo detto, che si trattenghino
ancora sino ci pervenga qualche aviso, ma la gente cominci a dire, noi tanto
non potiamo fermarsi, ne in questa forma, ne con questa forza romper li Turchi,
e la gente andata a casa e siamo restati noi due con li nostri compagni et Jvesco
Giovich, et attendiamo i comandi di vostra eccellenza, e doppo a che domenica
siamo stati sotto Knin, et ivi con quelli di Knin habbiamo fatto le schioppettate,
habbiamo sguazzato l' acqua, ma non potessimo passarla per causa del fango, e
ci hanno ferrito il cavallo d' Elia, et altri tre nel fango, e di loro ne sono rimasti
feriti; e se havessimo potuto passar il fango, ci sarebbero nelle mani venti
persone et anco delle teste turchesche et animali; inoltre eccellentissimo signore,
la polvere che ci ha mandato, due barilli, subito che vedessimo, che non vi cos'
alcuna, et la gente partita per le loro case, non l' habbiamo voluto dividere, ma l'
habbiamo mandato a Ostrovizza sino altro ordine. Doppo a che, eccellentissimo
signore, stiamo in certa forma male, il popolo esclama di tanta delusione
asserendo non poter pi sopportare; siamo d' avantaggio delusi, e quando vi sar
il bisogno, all' hora s' attrovaremo al medesimo; e poi siamo ripresi da vostra
eccellenza, et ho mandato la spia verso Knin; con quel pane che mi haveva dato,
esploratori mandar non posso, ma col proprio pane e paga, e vedda se cosi viver
potiamo e noi, e li nostri cavalli con questa spesa. Ci scriva quello pensa di noi,
restando di vostra eccellenza et io Bosce Milcovich et Elia Mitrovich habbiamo
scritto li 23 marzo 1688 appresso Petrova Crichua.
Mlet. dr. arh.
Senato-Dispacci del provveditor general
della cavalleria in Dalmazia, fa 717.
216
196
, 31 1688.
Zabeleka o pogibiji na Grbama.1
MARA
31 1688 God Lui Ostrichiu i ostalim kojsu poginuli na Garbam.
Godovna knjiga parohiske crkve Sv. Marija u
Novigradu.
197
1 aprila 1688.
Generalni providur erolamo Kornaro postavlja Filipa sinovca Zavie
Jankovia za kapetana ete oltramarinaca kojom je do tada upravljao Zavia,
poto je ovaj sad zauzet poverenom mu dunosti poglavice Morlaka.
1 aprile 1688.
Patente del provveditor general Girolamo Cornaro che considerato lo
spirito e benemerenze singolari che accompagnano Filippo Mitrovich
attualmente destinato al servigio militare, li conferisce titolo prerogative rango e
paga come pure la direzione della compania di oltramarini goduta da Zavissa suo
sio, stante il laborioso addossatogli impiego di capo de Morlachi, accioch abbia
congiunture di segnalarsi nel valore e fedelt a simiglianza de suoi maggiori che
sparsero il proprio sangue.
Izvod iz originalne patente
u posedu pisca.
Trassunto delle benemerenze della famiglia
Mitrovich
198
Dragaevac, 2 aprila 1688.
Providur konjice Zeno obavetava senat o velikom pljakakom upadu
bosanskog pae u Kotare i Bukovicu. Paa je preko Livna doao u Knin a otuda
se sa 5000 konjanika zaletio do Popovia. Tu je zadrao kod sebe jedan deo
vojske a ostalo podelio u ete i izaslao u pljaku. Opljakan je kraj od Nadina do
Novigrada, zaplenjeno mnogo stoke i zarobljeno mnogo enskinja i dece koji su
je uvali. Kari-
217
218
il recinto, valorosamente si sono diffesi, non hanno tentato altri luochi murati;
ma scorsi semplicemente la campagna.
Procurai alla confusa unito in poco tempo qualche numero de Morlachi,
per traversarli il passo nella Buccovizza, ma essendo stati questi, occupati da due
milla pedoni, spediti doppo per ordine del bass, non pot riuscir l' intento; si
che con il bottino verso la sera s' incaminato alla volta di Knin. Non posso
attribuir tal' incontro, ch' alla troppo spaccata negligenza del carambassa Bose
Milocovich e Ellia Mitrovich; il primo per non haver adempito l' ordine dell'
unione, e spedito doicento sehzane a Scardona, per trasporto de biscotti in
Dernis, come ne correva l' obligo; l' altro per l' impegno assuntosi, di far rettirare
quegl' animali, ch' a tal oggetto gl' imparti tutta l' auttorit per essigerne l'
obedienza, ma questi in luoco d' impiegarsi stettero quatro giorni nelle proprie
case, doppo haver ricevuto le commissioni, ne sono di l sortiti, che al segno
dell' arma, e arrivati in tempo, che li Turchi erano gi calati.
Ho procurato supplire alla mancanza del Milcovch, per quello riguarda
alle sechsane, havendo spedito a quella volta quelle di mio bagaglio, e di tutti gl'
altri dell' ordine della cavallaria. Il danno e di qualche rifflesso per il numero
degl animali, e delle creature, che non posso esprimerlo, per non haver havuto
ancora distinte le rellationi. Trenta teste haveranno reciso e qualche schiavo de
Turchi rimasto in potere de nostri, da uno de quali, ho assunto il constituto, ch'
humilio alla serenit vostra. Non ho per mancato l' uso delle diligenze, nel
rimovar gl' ordini rissoluti, perch tutti si partino ad Ostrovizza; cosi a scanso de
novi pregiuditij nel contado; come per quello potesse insorgere contro il posto di
Dernis, che sino il bassa si ferma con queste forze alli confini; molto da una e
l'altra parte si deve temere; e il solo fondamento de Morlachi ne gl' impegni di
rimarco, riuscir sempre di gran rischio, per l' esperienze che da essi in tante
occasioni si sono conosciute.
Capita in questo punto il Zavissa con l' elletione, destinatale dalla serenit
vostra per loro capo; e nel tempo stesso l' ho fatto avanzar pur in Ostrovizza, ben
instrutto di quanto emerge, e inanimito (corrispondendo al debito di tante gratie
impartiteli dalla publica generosa munifficenza) procurar redimer (con il
concetto della natione) anco li pregiuditij, che per loro mancanza sono stati da
Turchi inferiti.
Prego iddio vederne gl' effetti; spetialmente nell' assistenza di Dernis
(venendo il caso del bisogno) al quale ho commesso, con li maggior sforzo
prontamente soccorrerlo; essequendo le prescrittioni, impartitemi dall'
eccellentissimo provveditor general Cornaro. La vigilanza dell' illustrissimo
capitanio Papafava, va provedendo per quanto pu (nelle gelosie correnti) la
fortezza di Novegradi, e con la pi desiderabile pontualit supplisce ad ogni
essigenza del pubblico servitio.
Grate etc.
Malpaga 2 aprile 1688.
Antonio Zeno provveditor general di cavallaria.
219
199
Drni, 4 aprila 1688.
Jerko Alat, eh, izbegli rob iz paina tabora zapisniki presluan izjavljuje
da je paa kod provale u Kotare imao sa sobom do 4000 konjanika meu kojima
1000 Tatara, est barjaka Arnauta i osam barjaka sejmena. Poseeno je trideset
glava, zarobljeno je do trideset enskinja i dece, veinom od Tatara, a
napljakano 1100 glava sitnog i krupnog blaga. Popren sa Krajine i Osman iz
Knina bili su vojsci kalauzi.
Adi 4 aprile 1688 Dernis.
Gerco Alat Boemo schiavo fuggito dal campo turchesco, quale amonito et.
Interrogato quando sia fuggito dal campo, rispose hieri di notte, et son qui
hoggi capitato, doppo haver vagato un pezzo per non saper la strada.
Interrogato in qual luoco fosse all' hora detto campo; rispose al sorgente di
Cettina, e dicevano che questa mattina per il ponte detto Vucovichia Most,
dovevano prosseguir il viaggio verso Hliuno. Interrogato di quanta gente sia
formato detto esercito; rispose di cinque milla combattnti; cio quattro milla, e
piu cavalli; e di fantaria sei bandiere di Harnauti o Albanesi, et otto di seimeni;
tra la cavallaria erano mille tartari in circa.
Interrogato di che qualit era la gente, et i cavalli nell' essercito; rispose
buona cavallaria; et buona fantaria.
Interrogato quanti Turchi scorsero nel contado di Zara; rispose tutto l'
essercito col bass medesimo, la cavallaria fece la scorreria, e la fantaria rest a
guardia de passi.
Interrogato che habbino operato. Rispose hanno fatto trenta teste, et ho
veduto da vinti in trenta schiavi tra femine putti e qualche huomo nella maggior
parte in de Tartari. D' animali poi mi disse Ahmet Bugliu bassa da Uscopie, ch'
era mio padrone, che siano stati condotti, via mille, e cento animali, tra grossi, e
minuti, eccetuati li cavalli che non so quanti siano stati. Popresen da Craina et
con Osman da Knin sono state le guide dell' essercito. (Omissis).
Mlet. dr. arh.
Senato-provveditor general della cavalleria in
Dalmazia, fa 717.
200
Nadin, 6 aprila 1688.
Providur konjice Zeno javlja senatu da se paa, posle provale u Kotare
vratio u Knin a otuda, sutradan, preduzeo sa vojskom put za
220
Livno. teta je manja nego se je mislilo. Odseenih glava nema vie od 23,
sitnog blaga 4500, konja i volova 600, roblja oko 100 to ena to dece.
Uspelo mu je da u Ostrovici sakupi 300 ljudi, koje e raspustiti kad pouzdano
sazna da se paa povratio u Bosnu. U Kninu je ostao svrgnuti paa Atlagi i
Durakbegoviev sinovac. Nastojae da morlake porodice ratrkane po poljima
zakloni u obzidana sela, a bilo bi nuno i da se pristupi meusobnom
razgraniavanju sela.
Serenissimo principe.
Doppo praticata dal bass di Bosna la scorreria in questo contado,
restituitosi a Knin (come humilmente partecipai alla serenit vostra) il giorno
susseguente ha preso la marchia con tutto l' essercito verso Clivuno; con dubbio
per, che nel camino possi intraprender altrove qualche hostilit, e spetialmente
alla parte di Sign, contro li novi sudditi, che dimorano in quelle campagne. Sono
per avisati della vicinanza di queste forze; e se vorranno scansar il colpo, con la
vigilanza e la prudenza potranno essimersi dalli pregiuditij; come sarebbe
riuscito a questi territoriali, se havessero ben esseguiti gli ordini, tante volte
volte replicati per il loro bene. Il danno per (gratie a dio) assai minore di
quello, che confusamente la fama haveva publicato; mentre le teste recise, non
sono pi di 23; gli animali minuti quattro, in cinque milla; e li bovini, con
qualche caval da somma, non passeranno li 600; havendo incendiato poche case
di paglia. Il numero de schiavi, tra femine, e fanciuli potr arivare a cento anime,
quali se ben inocenti, devono sogiacer alla pena de peccati de loro ostinati
genitori; ma la divina assistenza li prottegge, mentre nel viaggio la notte stessa,
pi de 20 ne sono fuggiti, e ritornati alle loro case. Spero, svaniti li sospetti
contro Dernis, per l' assistenza del quale con l' uso delle maggiori diligenze, mi
era riuscito finalmente, di unir il corpo di tre mille huomini, che tuttavia si
ritrovano ad Ostrovizza, per giunatarmi poi col signor sargente general di
battaglia marchese dal' Borro, quale con seicento scielti dalla militia di Spalato,
la galera balbi e alcune marcelliane si port a Scardona, per deliberar poi,
secondo l' urgenze le rissoluzioni. Continuar tuttivia per qualche giorno, e di
concerto con il medesimo in tale positura, per assicurarmi, che la mossa del
bass non fosse accompagnata da qualche artifficio; e comprobata poi la di lui
lontananza, discioglier l' unione, ed esso signore, si restituir, con la militia
pagata a Spalato. Rimane per certo nella fortezza, d Knin, il deposto bassa
Atlaghich, et il nipote del Duracbegovich e dicesi sar rinforzato quel pressidio
con doicento cavalli, che riusciranno infesti con la frequenza delle partite; ma
potrebbero un giorno con l' uso delle diligenze, cogliersi nella rete. Andar fra
tanto scorendo il territorio, e riddur ne luochi murati le famiglie sparse per la
campagna, tuttoche pi volte commessoli il rettiro; come pure per far la
descrittione de molini, e procurar di renderli affittati per conto della serenit
vostra, come ne tengo gl' incarichi dall' eccellentissimo provveditor general
Cornaro. Anco il poner li confini alle ville, a scanso de dssidj fra popoli, si
rende necessario; ma come questa materia, che richiede tempo e qualche persona
perita; cosi non mi veggo il'
221
222
per il prossimo San Giorgio alla vecchia resta con il mio intervento in campagna
stabilita, perch sia con pontualit ben adempita da sudditti la volont dell'
eccellentissimo senato, espressa in varij decreti e rinnovata dalla prudenza di
molti eccellentissimi provveditori generali, spetialmente con matura
terminatione dell' eccellentissimo signor Pietro Valier.
Gratie etc.
Zara 17 aprile 1688.
Antonio Zeno provveditor general di cavallaria.
Mlet. dr. arh.
Senato-provveditor general della cavallaria
in Dalmazia, fa 717.
202
Zadar, 30 aprila 1688.
Providur konjice Zeno javlja senatu da mu je glavni providur saoptio da
se sprema nova provala u Kotare te je on zabranio etovanje da se u sluaju
potrebe ne bi oslabila odbrana. I pored te zabrane na poziv harambae Gavrana
iz ibenika, tri stotine Kotaraca diglo se na etovanje pod vodstvom harambae
Kalinia iz Korlata. Kako nisu mogli da se sloe kojim putem da se udari,
Kotarci su se odvojili od ibenana i udarili prema Kanii, pet dobrih dana hoda
u unutranjost. Uspelo im je da ugrabe golem plen u blagu, roblju i robi, ali
sustignuti od potere upustie se u borbu koja je trajala sav dan, a kad je navalio
Turin Dukajtar sa 100 konjanika koji je tuda kupio paine harae, moradoe
napustiti plen i traiti spasa u begu. Po izvetajima nekih koji su se vratili na
mesto sukoba da trae svoje srodnike, na razbojitu je ostalo 15 do 20 mrtvih.
On je opet naredio da niko ne ostavlja Kotare, ali je vrenje naredaba kod ovog
naroda stvar vrlo sumnjiva.
Serenissimo principe.
Per le correnti gelosie di nova incursione, dall' eccellentissimo provveditor
general partecipatemi; fecci correr gl' ordini per il contado, acci alcuno non
unisse partite, ne si allontanasse per non indebolir all' occasioni la diffesa; bensi
data l' incombenza al Zavissa, far avanzar ad ogni parte in puoco numero
esploratori, per riccavar qualche fondata notitia, ma eccitati dal carambass
Gavran da Sebenico, alcuni di questi territoriali, per seco giuntarsi, se ne fecce
capo, senza permissione, il carambassa Calinich da Corlat; e in numero de 300
(non ostante che il Milcovich, quale si attrovava ad Ostrovizza con cento cavalli,
fecce di tutto per divertirlo) volse prosseguir il viaggio; ne essendosi tra essi
accordati, e insorte difficolt sopra il camino, dove-
223
224
zidine, bila neosvojiva. Na ovom putu njega je pratilo 500 Morlaka, koje je
uputio u Drni, a on ostao u Nadinu. Kako je voama tih Morlaka u putu stigla iz
Drnia vest o skorom painom pohodu na Kotare, vratili su se i uhvatili poloaj
na Zeevu, na to je on naredio i ostalima da im se pridrue. On ne moe da
veruje da e paa, koji ima pred sobom esarovce gotovo na samoj obali Save
napustiti tu stranu radi beznaajnog zaletanja u Kotare, ali mu guvernatur Fenzi
iz Drnia javlja da to uporno tvrde sve brojne uhode koje alje u Bosnu.
Obilazei primorska sela u Planinskom zalivu bio je poverljivo obaveten da je
est Kotaraca i dva Vinjerana doekalo u zasedi zagrebakog biskupa koji se
vraao sa Rijeke i otelo mu novac, tri konja i sve to je imao uza se, ubivi
jednog oveka iz pratnje. Svestan ozbiljnosti tog dogaaja otiao je u Vinjerac
da pohvata krivce, ali mu nije uspelo, jer se jedan pridruio Zavii, a drugi je sa
blagom u Velebitu. Kako se jedan od opljakanih konja nalazio kod oca ovog
potonjega, on je zaplenio konja, a oca mu uhapsio i poslao u Zadar. Uzaptio je i
svu robu naenu u oevoj mu kui. Dovren je popis stanovnitva prema kojem
Kotari broje 16.273 due. Broj ratnika iznosi 4.470, meu kojima 893 konjanika.
Vodenica u pogonu imade 28 sa 42 vitla, a sruenih koje bi se dale popraviti 61.
Morlaci su prisvojili mline i zemlje i dre ih bez ikakva javnog nameta. On je
nameravao da mline da pod zakup i da uvede decimu od ita i sena, ali se
Morlaci tome opiru pa je, s obzirom na teinu vremena, odgodio stvar.
Serenisimo dominio.
Nella renitenza, che dimostravano molti di questi Morlachi sparsi con le
loro habitationi ne siti esposti per la campagna, e le voci di nuova vigorosa
unione del bass di Bosna, dirretta a danni di questi confini; mi hanno obligato,
portarmi con la cavallaria per il contado, anco prima, che il commodo de pascoli
servirli potesse di nutrimento, e saranno doi settimane, che lo vado scorrendo;
ridducendo con la possibile desterit li pertinaci all' obbedienza tuttoch
concerni il loro servitio, e salvezza delle proprie famiglie. Alcuni finalmente si
sono da se stessi persuasi, e con la distruttione di qualche cosa di paglia, che li
serviva di ricovero, si hanno indotto gli altri ad essequirlo. Frequenti mi
pervengono gl' avisi da Dernis, quali confermano l' ammassamento in
Bagnalucca; e che la prima incursione sij per praticarsi in questo contado, per
poi volgersi a quella parte, che come considerato da Turchi di somma
essentialit per li pregiuditij, possi in qualche tempo proddurre alla fortezza di
Knin; cosi dall' altro canto e di grande rifflesso l' impegno, quando massime si
valessero Turchi del cannone per superarlo, che in tal caso non potrebbe far
lunga diffesa, se non vi fossero forze valevoli per batter in campagna l' inimico.
Anco Scardona non devesi lasciar di vista, quando si veriffichi la di lui
comparsa; poich se da seguito numeroso fosse accompagnato il bassa, come
deve supporsi, puo in un tempo stesso, attaccar in una parte, e tener in gelosia le
altre tall considerationi ho anticipatamente rassegnate alli sapienti rifflessi dell'
eccellentissimo provveditor general
225
Cornaro in Lesina, per restar (venendo il caso) dalla sua virt documentato, a
qual parte con questa poca cavallaria io habbi accorrere, perch in tanta distanza
applicando ad una non pu prestarsi l' assistenza all' altre; nutrendosi in me l'
oggetto del solo publico servitio, e della pontualit nell' obbedienza, per quanto
possino valere le deboli forze, che mi servono; tanto pi, che in queste acque
non ne essistono pure legni armati, che in simili occasioni servono di valida
diffesa a siti littorali. Come vanno augumentandosi li sospetti; cosi in me s' accrescono le abitazioni, non havendo per anco sopra questo punto essentiale
ricevuto alcuna instruttione.
Ho fatto il giro tutto del territorio; visitato spetialmente Novegradi e
Ostrovizza; al primo ho creduto proprio l' assistenza di qualche numero di
soldati pagati, e ne ho scritto all' illustrissimo capitanio di Zara, perch ne facci
una compagnia avanzare; considerato l' altro, quando non fsse diffettiuo di
qualche neccessario requisito, cosi nelle mura distrutte, e mancante dell' arte per
chiudersi nel recinto, pu dirsi insuperabile; mentre isolato in grande emineza, e
lontano assai da altre sommit, non puo esser del cannone brechiato, e con assito
quasi impossibile superarlo, ne altra forma per mio credere vi potrebbe essere,
che angustiar li difensori con la fame. Alla prima appertura ne partecipar all'
eccellentissimo provveditor general il suo vero essere perch dalla sua auttorit,
ne venghino prescritti gl' ordini, che stimer proprij, per il necessario riparo. In
questa visita mi han seguitato cinquecento Morlachi a cavallo, da quali
bramando riccavarne qualche proffitto, e perch nel paese resti divulgata l'
unione ho creduto bene spingerli dalla parte di Dernis, e di la farsi vedere in
vista di Knin, ed io nel mentre trattennermi sopra Nadin, per la custodia del
contado; ma trapassati che furono la met della stradda, pervenne lli cap di essi
lettera de Dernis, con aviso della momentanea comparsa del bassa in questo
territorio; si che rissolsero retrocedere, e stabilirsi nel posto di Zecevo in
Buccovizza; che da me ci inteso, ho fatto ad essi giuntar gl' altri, e obligati
portar seco provisione per dieci giorni, senza, che il publico ne rissenti alcun
discapito, riguardo havuto pure nell' ultima unione, fatta seguire in tempo, che il
bassa si trovava sotto Knin, per li sospetti che correvano contro Dernis, nella
quale non vi corsa alcuna contributione di denaro. Procuraro tenerli uniti, sino
se ne vegga l' essito, e continuar pure la mia dimora in campagna, per regolarmi
secondo l' emergenze. Non manco delle piu caute preventioni, per essimer li
sudditi da pregiuditij; ma non poso totalmente persuadermi, che il bass di
Bosna, con gl' imperiali a fronte, pu dirsi alle rive della Save in stagione cosi
avanzata, sij per abbandonar quell' importante sito, per applicar a scorrerie, e
devastationi, che finalmente a principi sono di poco rimarco; ma le continuate
relationi, e premurosi impulsi, ricevo dal governator Fenzi da Dernis (assai
zelante di quel posto) riccavati da esploratori, che frequenti fa avanzare nel
paese; tutti confirmanti la venuta certa del bass; mi obligano a qualche rifflesso.
Scorrendo le ville litorali nel canal di Novegradi (omissis) con tutta
secretezza fui avisato, che doi habitanti in castel Venier, et altri
226
sei del contado si fossero inoltrati per 120 miglia nel stato imperiale e atteso in
imboscata il vescovo di Zagabria, partito da Fiume lo havessero svalleggiato,
levandoli il denaro, tre cavalli, e quanto seco portava; e tagliato uno di suo
seguito; poi incontrato alcuni mercanti con tellami, habbno pure praticato lo
stesso. Considerando la materia di grande rillevanza, mi son portato senza
ritardo, con pretesto di visita in quel castello; insperanzito pure, d' haver li
principali nelle forze; ma perch l' uno si era unito al Zavisa; l' altro con gl'
armenti sotto la montagna di la dall' acqua, non me ne pot riuslcir l' intento.
Penetrato, che uno de cavalli rubbati, si attrovasse custodito dal padre di
questi, ho creduto bene farglielo levare, et ispedirlo a Zara, per esser conservato;
come pure ivi mandar priggione il vechio, e con diligente inventario far
consignar in mano del capitanio di Nvegradi gl' effetti tutti, che in sua casa si
sono ritrovati, perch come benestante e possedendo anco quantit d' animali,
capitando l' indolenze, (che non possono tardare) ne sij pronto il modo per il
rissarcimento, quando non si potessero conseguir gl' effetti rubbati, e haver in
potere li malfattori, per farli provare il meritato castigo.
(Omissis).
Perfettionata la descrittione di questo territorio, ascendono le anime, a
sedeci mille doicento, settanta tre, compresi quatro mile, quatrocento, e sessanta
de armi; tra questi ottocento novanta tre a cavallo; e se corrispondesse al numero
l' obbedienza e la disciplina si potrebbe nell' occasioni promettersene qualche
essentiale proffitto. Li mollini, che di presente macinano, sono vinti otto, che
formano ruode quarantadoi, e diroccati, che si possono rifabricare ascendono al
numero di sessata uno, e del tutto con distintione ho trasmesso, all' eccellentissimo provveditor general.
Havevo pure formato li proclami, per procurarne a conto publico l' affitto;
ma li correnti motti me ne han differito l' effetto; mentre essendosi li Morlachi
da tanti anni impossessati senz' alcun aggravio; cosi de mollini; come de terreni;
d' ogni novit (tuttoche confessata raggionevole) se ne rissentono; e havendoli
pure intavolato di nuovo la dovuta contributione delle decime; cosi de biade;
come de fieni; pare ancora (benche l' anno passato accordata, e dagl' accidenti
divertita) di presente ne mostrino renitenza.
Se la mano del signor iddio, tenir lontane le disgratie, sar cosi fertile di
ogni sorte di grani questa raccolta, ch' impossibile, il descriverne la quantit;
mentre non si vede (pu dirsi) un palmo di terra in tutto questo vasto territorio,
che non sij seminata; cosi pure de fieni, se ne scorgie una copiosa abbondanza.
(Omissis).
Dalle campagne di Nadin 16 maggio 1688.
Antonio Zeno provveditor general di cavallaria.
Mlet. Dr. arh.
Senato-provveditor general della cavallaria
in Dalmazia fa 717.
227
204
Zadar, 24 maja 1688.
Providur konjice Zeno javlja senatu da je od uhoda i od presluanih robova
doznao da Turci nee udarati na mletaki kraj, jer je paa dobio od vezira nalog
da okrene prema Savi i da brani Gradiku. Radi toga je raspustio 3000 Morlaka
koji su mu se bili pridruili i o svom troku ostali deset dana na okupu. On se
povratio u Zadar da se lei od bolesti koje je na sebe navukao.
Serenisimo dominio.
Per le frequenti sollecite relationi che mi pervennero dal governato Fenzi,
di vigorosa unione andasse facendo il bass della Bosna (inserita all' eccellenza
vostra in quelle 36) che momentanea ne dovesse seguire la di lui mossa da
Bagnalucca per queste parti (tuttoch da me non intieramente concepita, ne d'
altri rincontri confermata; mi trovai in obligo riddur in valido corpo questi
Morlachi, quali al numero di pi di tre milla vi sono concorsi. Mi trattenni pur io
in campagna, per prender le rissolutioni, a misura dell' occorrenze e restorono
anco avisati gl' illustrissimi rappresentanti tutti della provintia, perche pronti
fossero (occorrendo) li loro territoriali, e concertato con il signor sargente
general di battaglia dal Borro, quanto credei opportuno, per guintarsi insieme, et
accorrere (quando il bisogno havesse ricercato) all' assistenza di Dernis. Nel
tempo stesso, per ricavarne fondate le notitie, fecci da pi parti avanzar
esploratori, perch indagando il vero essere delle cose, mi rendessero in
diligenza avisato; non solo con il ritorno di questi; ma da constituti de schiavi
ancora rimasi assicurato; non esservi per hora alcun sentore, che Turchi fossero
intentionati, di muoversi per questi confini; ma bensi esser stato il bassa
commandato dal supremo ministro, volgersi a quelli della Sava, per le gelosie
andavano crescendo, che gli imperiali fossero per tentar il passo di quel fiume; e
quando ci gli fosse riuscito, ben assistere Gradischi. Con tale fondamento,
doppo dieci giorni, che uniti meco si sono tratenuti li Morlachi, senz' alcuna
publica contributione, restorono licentati; Disposte ne siti ordinarij al pascolo
queste campagne di cavallaria pagata; et io restituitomi alla citt; obligato a
vivere qualche settimana a regola de medici (quando da nuovi accidenti non
venghi frastornato) per ripara mi possibilmente da qualche indispoitione
contratta ne riddurmi del tutto inhabile, nel fine di questa carica, a prestar il
debolissimo mio impego, nel servitio ossequiato dell' eccellenza vostra.
(Omissis).
Zara 24 maggio 1788.
Antonio Zeno provveditor general di cavallaria.
Mlet. dr. arh.
Senato-provveditor general della cavallaria
in Dalmazia, fa 717.
228
205
Zadar, 1 juna 1688.
Providur konjice Zeno javlja senatu da je spasao konje i vei deo novca i
stvari ugrabljenih sveteniku zagrebakog biskupa, pa e mu sve biti vraeno
kad uskoro doe u Zadar.
(Omissis).
La maggior parte degl' effetti, levati al religgioso dei vescovo di Zagabria
sono gi ricuperati, e li cavalli tutti si attrovano in questa citt custoditi.
Liquidata la summa del denaro rapitoli, ne seguir pure la restitutione; e il tutto
rester consegnato al religgioso stesso, che pressento in breve sij per qui
capitare.
(Omissis).
Zara primo zugno 1688.
Antonio Zeno provveditor general di cavallaria.
Mlet. dr. arh.
Senato-provveditor general della cavalleria in
Dalmazia, fa 717.
206
Zadar, 26 juna 1688.
Providur konjice Zeno javlja senatu da je sakupio u Zemuniku morlake
glavare i suce i odluno ih pozvao na saradnju kod uterivanja decime. Rekbi da
su se pokorili toj dunosti te su se seoski stareine i parosi ponudili da e u
svojim selima uterati deo koji pripada dravi i sve dopremiti u Zadar i ve je
neto jema ulo u dravna skladita. Odrao je drabu za zakup obrovakih i
karinskih mlina i postigao nekoliko ponuda. Zavia je sa 400 konjanika napao
kninske Turke zauzete poljskim radovima i posekao 15 glava. Mnogi su Turci
beei podavili se u reci, mnogi su ranjeni, a meu ovima Atlagiev sinovac.
Upljakano je 40 konja i sagorena velika koliina sena.
Serenisimo dominio.
(Omissis).
Prima di essere obligato al letto, ordinai l' unione in Zemonico de capi de
Morlachi, capitanij, e giudici di tutte le ville, per rinovarli con rissolutione gl'
eccitamenti al concorso delle decime, per ogni raggione al publico dovute delle
terre di nuova concquista; fatto precedentemente capitar alla mia, presenza
alcuni de pi torbidi, che seminavano concetti preggiuditiali, e scandalosi, quali
seriamente amoniti, restorono
229
230
231
potute affittare per maggior summa di lire 675 per tre anni, per il qual tempo
pure vien essibito lire tre mille di quelli d' Obrovazzo. Vado scoprendo, nutrirsi
in molti grande repugnanza, nell' assumersi di questi tale impegno, per
attrovarsene di presente al possesso, il Zavissa e Ellia fratelli Mitrovich. Quando
non mi rieschi, incontrarne maggiori le offerte, penso destinarvi persona, che per
conto publico vadi essigendo l' utilit de medessimi; perche spossessati li
Mitrovich; svellate l' ombre concepite, le sperarei con il maggior concorso
accresciute; tenendo fissa la mira, di riddurli al segno di quelli di Scardona, quali
dalla sempre pi comendabile applicatione dell' eccellentissimo signor Pietro
Valier, fu proveditor general estraordinario di queste provintie, restorono
deliberati. Per gli altri sparsi nel contado, come ne vado procurando cautamente
l' essibtioni, Cosi stimo conferente, il dif ferir qualche settimana, esporgli all'
incanto, fino, che veghi effettuata la corrisponsione della decima de biade, e
fieni, per non moltiplicar in un tempo stesso le impositioni, che sempre da
principio riescono gravese a popoli; massime della qualit, che sono questi di
nuova deditione; deminati non solo dall' incapacita, ma dall' interesse; e le
congionture presenti (spetialmente in tale materia) persuadeno, riddurli con
desterita alla convenienza, et al dovere. Spero per, poter in breve riverir l'
eccellentissimo provveditor general Cornaro in queste parti; e documentato dalla
sua prudenza, andar dirrigendo i miei passi et essequendo le di lui prescrittioni.
(Omissis).
Zara 3 luglio 1688.
Antonio Zeno provveditor general di cavallaria.
Mlet. dr. arh.
Senato-provveditor general della cavallaria
in Dalmazia, fa 717.
208
Zadar, 4 jula 1688.
Kako kapetan Zavia Jankovi ne moe radi posla koji mu namee dunost
poglavice Morlaka, poverena mu dukalom od 13 marta, da se bavi upravom ete
oltremarinaca kojom je do sada zapovedao, generalni providur Kornaro imenuje
za kapetana te ete Zaviina sinovca Filipa Mitrovia.
1688, 4 luglio Zara.
Col riflesso alle benemerenze contratte col publico della casa Mitrovich
particolarmente dal cavalier Gianco, uno di quella famiglia, quale sostenendo
con molta lode e frutto il titolo di capo de Morlachi di questo territrio di Zara,
contrassegn col proprio sangue la fede professata al pubblico servitio
rimanendo nel mentre valorosamente
232
combateua con Turchi da quelli ucciso fu perci con ducale del eccellentissimo
senato di 13 marzo suddetto trasferita tale carica nella persona del capitan
Zavissa Mitrovich, fratello del deffonto, quale pure in cadaun incontro di
pubblico servitio ha dimostrato distinti segni di sufficenza e corraggio, coll'
assegnamento di ducati 30 mensili. Ne potendo per causa di questo laborioso
impiego assister il suddetto Zavissa al governo della compagnia d' oltramarini,
che viene dallo stesso goduta, consciamo di necessit istituire sopra la medesima
altra persona che la dirriga, et con affetto assista li soldati della stessa; per il che
considerato da noi non meno lo spirito che le benemerenze singolari da quali
viene scortato Filippo Mitrovich, nipote del sopradetto Zavissa che attualmente
s' esercita nell' arte militare e volendo noi rederlo consolato, coll autorit del
generalato nostro lo sostituimo et elleggemo per capitano sopra la compagnia
sudetta, con le paghe honori et obblighi all' impiego attinenti; ben certi noi, che
non degenerando dalle uestigia impresse da suoi maggiori, vorr anche esso rintracciare le congiunture di segnalarsi con attioni lodevoli. Dovr per tanto essere
per tale da chi si aspetta riconosciuto e nell occorenze pubbliche obbedito e le
presenti reggistrate, dove occorre.
Zad. st. arh.
Spisi Gerolamo Cornaro. str. 522.
209
Zadar, 23 jula 1688.
Providur konjice Zeno obavetava senat da je do sada predano za naslov
decime 170 mera jema i 100 tovara sena. Obrovaki su mlini, privolom
generalnog providura, dani u zakup za 1000 lira na godinu.
Serenissimo dominio.
(Omissis).
Con tale appertura, gl' ho rappresentato, l' operato da me in materia delle
decime de beni di nuova conquista, e l' introdutione sin allora seguita di stara
cento, e settanta d' orzo; e aggiontevi poi dalla sua prudenza altre dispositioni, ne
vado sollecitando ad ogni potere l' essecutione. Anco de fieni sin hora ne sarano
capitati cento cavalli. Restano pure deliberati, con l' assenso di sua eccellenza li
mollini d' Obrovazzo, per lire mille all' anno; e si va procurando l' incontro per
gl' altri; gratie etc.
Zara 23 luglio 1688.
Antonio Zeno provveditor general di cavallaria.
Mlet. dr. arh.
Senato-provveditor general della cavallaria
in Dalmazia, fa 717.
233
210
Mleci, 24 jula 1688.
Dukal duda Franeska Morozini kojim s obzirom na zasluge Smoljana
Smiljania, a na molbu njegove udovice i siroadi udeljuje sinu mu Lazaru
doivotnu platu od 10 dukata na mesec, a keri mu Margariti dar od 200 dukata
kad se uda ili zamonai.
1688 24 luglio ducale. Il serenissimo morosini etc.
(Omissis).
Quanto benemerita si sij resa alla signoria nostra la famiglia Smiglianich
ben lo palesano molte operazioni contribuite in publico servizio risultanti da pi
attestazioni de publici rapresentanti con prove della maggior costanza e fede.
Morto ultimamente in Dalmazia Smoliano Smiglianich dopo aver comprobata la
sua costante divozione con la condotta de Morlachi con invigilare alla custodia
de confini e con altre degne intraprese ha lasciato dopo di se la moglie con due
figli, che privi del marito e del padre non hanno modo di sostenersi, onde in tal
caso implorano gl' effetti della publica munificenza, soliti compartirsi verso li
superstiti di quelli che han fedelmente servito. Conoscendosi per proprio
esaudir le suplicazioni di questi benemeriti, avvalorati anco da lettere del
provveditor general in Dalmazia et Albania Corner ora lette, L' andera parte che
a Lazaro Smiglianich discendente di padre benemerito siano per benignit di
questo consiglio concessi ducati 10 al mese in vita ma da esserli corisposti da
quelle camere dove sar rimesso; perch possa disciplinarsi fra la milizia, e a
Margarita sua sorella siano pure per effetto di benignit publica assegnati per
una volta tanto al tempo del suo maritare, o monacare ducati doicento valuta
corrente da esserli corisposti dall' offizio dei camerari di comun, previe le fedi
legali, e necessarie, il che vaglia, a grata retribuzione del riferito merito del
padre potendosi credere di riportar oportunemente anco dal figlio sudetto un
fedele e fruttuoso servizio.
Drutvo Biha. Smiljania zbornik
str. 2728.
211
Split, 11 avgusta 1688.
Nikola Ivanovi poljski poturenjak izbegli rob Turina Fazlagia iz
Sarajeva, zapisniki presluan izvetava o stanju u Sarajevu o vestima sa ratita
koje se pronose i o snagama bosanskog Topal-pae i beogradskog Jegen pae.
Adi 11 agosto 1688, Spalato.
D' ordine dell' illustrissimo et eccelentissimo signor Girolamo Cornaro
kavalier procurator provveditor general in Dalmazia et Albania.
234
235
Ulaci.
236
per ci s' havesse dovuto intraprendere; fattigli vedere gl' avisi havuti da
confidenti negl' allegati constituti, del stato et andamento de Turchi, ben
ponderate queste forze e quelle de nemici al confine; considerato fraponersi per
l' andata in Albania l' oppositioni di gi rappresentate con mio precedente
dispaccio di 144, per l' esistenza in Bossina del grosso de Turchi et
avanzamento degl' imperiali in detta provincia; non proprie nella detta stagione
le mose in Narenta, per le malatie sono ordinariamente prodotte dalla male
influenza di quell' aria che tiene pur di presente oppresso la maggior parte del
pressidio del Forte Opus; l' obligo de Turchi d' accudire nelle parti superiori alla
propia diffesa contro gl' inmperiali che si dicono esser passati gi sotto Gradisca,
com' intenderano da constituti stesi, soministrar ragionevolmente l' opportunit
di tentarsi nel medesimo tempo l' acquisto dell' importante piazza di Knin,
universalmente desiderato da questi popoli, per potersi poi assicurata questa
parte prosseguir in altra l' operationi a misura delle forze e delle congiunture.
Stabilitosi dunque l' attacco di detta piazza, impresa bench difficile per la
sua situatione, per gl' accidenti in altro tempo occorsi sotto la medesima1 e per il
numero di cinque in seicento diffensori vi sono in essa con la persona del fu
bassa Atlaghich e del Duracbegh non meno che per la marcia di pi di tre
giornate vi vogliono per la condotla del cannone, ma di quella gran importanza
che a vostra eccellenza ben nota per le conseguenze, per il sicuro possesso d'
un si vasto paese e per il stabilimento di tanti nuovi sudditi, giornalmente
inquietati da quel pressidio, dal quale nel corso della presente guerra oltre tante
teste sono stati fatti pi di 600 schiavi sudditi di vostra eccellenza, praticata
anche in questi giorni una scorreria coll' asporto di sette persone et alcuni
animali, repressa per dalle genti del govvernator Fenci che speditegli dietro
hanno ricuperato la preda e fatto tre teste de Turchi.
Sendo per stata scielta per piazza d' armi Scardona, fatto seguir imediate
l' imbarco delle militie che in pronto tenevo gi tutte a Spalato coi bastimenti
neccessarii per queste, per le munitioni e apprestamenti, mi sono solecitamente
qui transferito; ordinato pura al signor provveditor general de cavalli l'
avanzamento suo a questa parte con la cavalleria e genti del contado di Zara;
incaricatolo di condur anche li cavalli de soldati amalati per montarvi altretanti
dragoni e render vigoroso quanto pi sia possibile il corpo di detta cavalleria.
Distribuiti nell' istesso tempo gl' ordini per la calata a questa volta delle genti
degl' altri territorii di Sebenico, Tra e Spalato; proveduto il maggior numero
stato permesso d' animali da somma per il treno dell' artiglieria e bagaglio; ed
applicatomi nel mentre ad allestir quant' occorre per la mossa che col nome del
signor dio intraprendar subito capitate le genti da cost incontro de quali ho
spedito feluca acci a dritura venghino a questa parte.
Tenuto per humiliarmi col maggior ossequio all' honore degl' ordini
rilasciati per la subita continuata ispeditione de biscotti tanto neccessarii com' ho
pi volte rappresentato; degl' apprestamenti delibe-
237
238
239
240
quantit de sassi sopra tavole e travi legati assieme con intentione di gettarli
contro gl' assalitori etc. Quibus habtis etc.
Priloeno Kornarovoj depei od 8
septembra 1688.
216
Iz logora pod Kninom 8 septembra 1688
Generalni providur Kornaro izvetava senat o toku opsade Knina i o
predaji i zaposedanju Vrlike.
Serenissimo dominio.
Nella costante ressistenza de Turchi in sostenere con tutto il vigore la
diffesa di questa piazza, non lascio d' impiegarvi tutto il studio e sforzo
maggiore per sottometterla. Stabilite con molto travaglio le batterie riguardo il
paludo ch' occupa di fuori la parte bassa del primo recinto della citt, nell
erretion delle quali ha ben impiegato le sue parti il sopraintendente dell'
artiglieria Bucc col condotto Francesco Gomervil e collonnello Lorenzo
Tarasconi, datigli per assistenti; aperte dall' ingegnere Camuccio e Barbieri le
trinciere; ed apertasi anche la brecchia che se ben ampliata nel possibile si
rendeva ad ogni modo difficile per esser in ogni parte delle mura fiancheggiata;
rissolsi perci di far passare l' acqua al nobil huomo ser Francesco Grimani
provveditor in campo con cinque cannoni di campagna, il regimento de nationali
delle galeote corponese et li Sebenzani, perch aggredisse alla schena i nemici
come con merito pontualmente esegui, occupando con trinciera i posti che
bersagliavano la brecchia. Deliberatosi poscia di portarsi gioved passato, due
del corrente, all' assalto furono dal signor general San Polo disposti per esequirlo
li granatieri col capitano Gran Vale, il colonnello Strel co' dragoni a piedi e il
colonnello Rot co' fucilieri, aggiontovi a medesimi altro corpo di scielta militia
con diversi ufficiali. Destinati a praticar le scaljate li borghesani di Spalato e
Clissa per tener Turchi in pi parti divertiti e ponerli in magior confusione et
fatto passare alla parte opposta il signor provveditore generale de cavalli per
sostenere i Morlacchi di Zara e cogliere quei Turchi che per di la havessero
voluto tentare la fuga.
Condotti dunque e spinti all' assalto, inanimiti dalla mia assistenza l' hanno
tutti intrapreso con tant' ardire e bravura che col favore del signor dio rest
valorosamente montata la brecchia. Tormentati per ed assaliti nell' istesso
tempo i nemici con incessante fuoco dal nobil huomo Grimani sudetto che fatti
passar a nuoto nella citt buon numero de nostri, li confuse in tal maniera che
convenero abbandonar affatto la brecchia e dar campo a nostri d' entrar in citt;
ritrattisi loro nel secondo recinto sopra ertissimi grebani e nelle due fortezze che
sovrastano alla medesima. Ma succeduto che nel mentre il signor generale
241
marchese dal Bozzo, che haveva la diretione dell assalto, adempindo le parti
tutte del suo fervoroso zelo verso il servitio della patria, andava occupando in
essa i posti e stabilindo l alloggiamento, datisi li Morlacchi e parte de soldati
alla preda. Turchi avedutisi, fatta vigorsa sortita sopra i medesimi posero in
confusione li Morlacchi che si diedero a precipitosa fuga. Ci da me veduto,
fatte avanzar subito le genti di Stirom ch erano nelle trinciere con altro corpo di
milizia e cavalleria a sostenerli segui nuovo conflitto e sorti di rimetterli in
vigore in che ch molto pure vi contribui la fervida attentione del nobil huomo
Grimani che f pronto ad opporsegli dall altra parte, rispinti li Turchi rinchiusisi
nell accennato secondo recinto e nelle due fortezze, fu la citt nuovamente
occupata. Restorono morti sul fatto circa trenta de nostri con un tenente de
dragoni, oltre 150 feriti, tra quali il capitan Santo Lucido d Abbruccesi, huomo
di molto valore, il capitan Iseppo Battaglia, un tenente delle truppe Stirom,
alcuni ufficiali con diversi soldati della natione e molti dragoni periti anche de
Morlachi pi di quaranta, oltre buon numero de feriti e de diffensori circa cento
tra morti e feriti col capitanio e qualch altro turco di conditione, come intenderano dall unito constituto di schiavo. Devo nel rimanente attestare a vostra
eccellenza il gran corraggio e braura di tutti questi ufficiali e militie, ne quali
puono certo per il proprio servitio molto compromettersi.
Ogn un altro pure ha con fervore e corraggio contribuito le proprie parti;
adempite con pieno spirito dal signor general San Polo, sergente magior di
battaglia colonnello di Mutie suo figliolo, dalli nobil huomini ser Lucio Balbi
con ser Antonio Maria Semitecolo camerlengo di Tra che salita la brecchia
hann esercitato un lodevol corragiio, particolarmente nel reprimere li Morlacchi
quando s erano dati alla fuga, dal signor commissario Michiel, ser Ruberto
Papafava capitanio di Zara, ser Zuan Paulo Foscarini, ser Antonio Loredan di ser
Zuanne, ser Vicenzo Gritti di ser Alvise, ser Andrea Longo camerlengo di
Lesina, ser Pasqual Antonio Dolfin castellano di Sebenico, ser Lorenzo Priuli,
ser Fantin Dandolo e ser Pietro Dona fu di ser Vicenzo, tutti in quest incontro
diportatissi con ardore e corraggio, azzardando se stessi alle glorie della patria.
Anche tutti li venturieri e volontari sudditi di vostra eccellenza et esteri
che qui si trovano hanno contrassegnato il desiderio loro di acquistarsi la publica
gratia, in particolare molti soggetti francesi, col signor Francesco Capello da
Mantova et altri de quali trasmetto nota all eccellentissimo signor savio alla
scrittura. L' ingeguere Alberghetti pure, ispedito da vostra eccellenza adempisce
con spirito, pontualit e corraggio le sue incombenze, assistendo alle batterie e
supplindo con zelo a tutto ci che rihavendo seco qui condotto come venturiere
Giust Emilio suo fratello per far apparire tanto magiore la sua divotione.
Sono continuate nel mentre 1 operationi per sottommetter anche i predetti
due recinti, batuti con incessante tormento di bombe e cannoni, ancor che l
espellersi gl inimici da medesimi sia molto difficile per li grebani e situatione
che li favoriscono. E rifferto da confidenti continuarsi in paese l union di gente;
se sar per il soccorso non man-
242
cher di sostenere con tutto vigore il magior servitio di vostra eccellenza, altro a
me non premendo che i vantaggi e le glorie loro.
Havuto da molto tempo fisso l' occhio alla fortezza di Verlicca, posto di
conseguenza per il sito e per le fertili vastissime sue campagne, ho pi volte
procurato sino da che si fece l' acquisto di Sign di disponer quei Turchi che la
custodivano ad abbandonarla, ma come l' importanza della medesima li obligava
conservarla, sendo certi di non poter esser facilmente espulsi neanche col
cannone riguardo la sua situatione tra monti e sul erto d' inacessibile grebano che
la rende quasi inespugnabile, ben proveduti d' ogni cosa e d' acqua in particolare,
non temendo nemeno d' assedio, cosi vane mi cono sempre riuscite le pratiche
fatte tenere col disdaro di essa dal governator Fenci che non ha ommesso alcuna
parte di diligenza per conseguirne l' intento. Colta per io la congiuntura che mi
trovo qui, fattogli penetrare ch ero per ispedire il Fenci medesimo con un
staccamento di due o tre mille huomini col cannone e bombe per distruggerli, se
imediate non l' havessero cessa all' armi gloriose di vostra eccellenza vi sono
infine condescesi, e mandato il Fenci a riceverne il possesso col copitano Bose
Cerniza, postovi con la sua compagnia di pressidio, resta anche questa, lode a
iddio, aggregata ai stati dell eccellenza vostra et aperta con ci la comunicatione
libera tra Sign e Dernis, assicura quei territorii e i sudditi.
Una partita de Morlacchi ispedita a Hliuno per cogliere qualche vantaggio
sopra nemici invase le habitationi del turco Zepar, fatte sei teste, e ritornata con
botino di diversi animali, rapportando degl' andamenti de medesimi quanto
vostra eccellenza raccoglierano dall' altro ingionto constituto. Gratie.
Dal campo sotto Knin 8 settembre 1688.
Gerolamo Corner cavalier procurator provveditor
general
Mlet. dr. arh.
Senato-Dispacci provveditor da terra e da mar.
Filza 528.
217
Iz logora pod Kninom, 11 septembra 1688.
Izvetaj generalnog dalmatinskog providura irolama Kornara o predaji
Knina.
Serenissimo dominio.
Superata, come scrissi, per assalto a forza d armi la citt con bravura e
corraggio di queste militie che nella vigorosa diffesa de Turchi non potevano dar
magior prova del loro valore non ho perduto momenti di tempo in ben assicurar
la medesima con un buon corpo di militie, con quei magiori ripari ch stato
possibile per la qualit del sito tutto infilato dal secondo recinto e dai grebani di
esso ove Turchi si
243
erano da tutte le parti ben fortificati; postovi dentro il nobil huomo ser Francesco
Grimani mio nipote col signor sargente generale di battaglia marchese dal Borro
per dirigere col solito suo fevore e corraggio la continuation dell' impresa.
Perfetionate nell' istesso tempo intieramente le linee della contravalatione
per esser in stato di ressistere a qualsisia attentato ch' avessero nemici fatto per
introdurvi il soccorso, ho convenuto per a scanso delle confusioni per la
neccessit d' haver soggetti che assistino alle linee e a tanti posti dar il titolo per
modum provisionis di sargenti maggiori di battaglia al colonnello conte Lunardo
Porto e colonnello marchese Cesare degl' Odi acci il tutto camini con ordine e
regola migliore; rilevata havendo anche il Porto, che ha sempre ben adempito le
sue parti, considerabile ferita di rnoschetata in una spalla. Fatte avanzar poi le
batterie per aprir anche nel secondo recinto la brecchia; condotti con gran
difficolt sopra il grebano i morteri; occupati coll' impiego de venturieri e de pi
scielti ufficiali e soldati tutti li posti al di fouri per levar interamente l' acqua
sono state continue e sanguinose le fationi giorno e notte havendo Turchi fatto
tutti i sforzi per provedersene, ma sempre da nostri rispinti con continuo fuoco.
Ridotta non ostante a tal pertinacia la sua diffesa che fattegli molte chiamate
invece di ascoltarle hanno sempre risposto con moschetate.
Aperta per la brecchia, veduto da Turchi disposto per hoggi un rissoluto
assalto, constituiti nella pi estrema neccessit d' acqua, hanno rissolto spiegar
bandiera bianca ricercando parlamento per nome del bassa et altri aghe della
piazza. Spediti dal detto due de principali Aga con dimande ellatissime
pretendendo l' uscita con le famiglie, armi, bagaglio e scorta. Rispostogli per
che abbusatisi troppo della cortesia agl' inviti fattigli non erano pi in tempo di
meritar clemenza; con troppa eccedenza haver repugnato all' armi gloriose di
vostra eccellenza, che li volevo a discretione. Portatogli da medesimi la risposta
sono tornati colla rissolutione d' assoggettarsi al mio arbitrio. Poco doppo
accompagnato dal nobil huomo Grimani capit il bassa col figliolo e nipote
sangiacco di Kerca e cinque aga a rassegnarsi al mio padiglione.
Lode a iddio dunque restano vostra eccellenza in potere d' una piazza, la
pi considerabile per le consequenze e forte per il sito che sia in questa
provincia, risarcito il decro all' armi publiche e ricuperato il cannone in altro
tempo perduto sotto la medesima. Quindeci giorni di continuo strettissimo
assedio, quanto sforzo e fatica v' habbi voluto per sottometterla da ben a
comprendere la sua importanza e quanto validamente sia stata diffesa. La
medesima che stabilisce a vostra eccellenza l' intiero, libero possesso di tuta la
Dalmatia, adesso totalmente spogliata de Turchi sino di la da monti fa una gran
frontiera al confine e unita con Sign e Verlicca coprono i territorii di Zara,
Sebenico, Tra e Spalato, dando a vostra eccellenza un vastissimo confine con
fertilis-
244
245
tinuato dimostrar il desiderio loro di rendersi degni della publica gratia, et cosi
pure il marchese Tiberio Dondi Orologgio che in pi incontri ha adempito le
proprie parti e contrassegnato l' ardente brama d' acquistarsi la gratia di vostra
eccellenza.
Monsignor illustrissimo Calegari vescovo di Sebenico sempre qui meco
fermatosi, tenuti con tutto spirito ben inanimiti i suoi distrituali ha inoltre
esercitato gl' atti pi caritatevoli e pietosi verso i feriti con visite continue all'
hospitale e con pienissime rimostranze del suo zelante instinto verso la patria.
Non poco difficile stata la condotta de convogli coi viveri a' campo per
la distanza e strade tanto disastrose. Impiegato in questa ch' e stata una delle
magiori incombenze il collonello Marco Pizzamano ch' e stata una havute dal
medesimo in varie operationi sotto la piazza l' ha adempite con tanta pontualit e
distrubo che ben merita i publici aggradimenti.
Domino Zuanne Arneri da Spalato che volontario ha voluto seguitarmi in
tutte l' imprese si sono fatte in provincia con cavalli e cinque e sei huomini a
proprie spese col sol' oggetto di dimostrar l' affettuosa sua dispositione verso il
publico servitio stato nell' istessa forma anche in questa abbracciando tutti gl'
incontri de cimenti per meritarsi la publica gratia.
Tutti della natione oltramarina, il sopraintendente Alberti co' borghesani di
Spalato, il capitanio del contado Simonich con quei distrituali hanno prestato
nell' impresa il pi fruttuoso servitio, impiegati loro soli particolarmente nel tiro
del cannone con gran struscio e fatica. Qualche riconoscimento di colane e
medaglie alli stessi sar effetto proprio della publica generosit che valer molto
e renderli sempre pi infervorati nel loro servitio.
L' ingegnere Alberghetti rilever un diligente dissegno della piazza che
sar humiliato a vostra eccellenza e trasetter anche l' inventario della polvere et
altro sar trovato nella medesima. Ho in essa posto per proveditore coll' istesso
salario che ha quello di Sign il nobil huomo ser Antonio Loredan di ser Zuanne
ch' essendo stato sempre meco da che sono in questa carica e servitio vostra
eccellenza in tutte le campagne con fervore e spirito lascia un' ottima espetativa
della propria attivit in sostenere il loro servitio. Et perch neccessario si rende
anche un castellano vi ho in detta carica destinato nobil huomo ser Andrea
Longo che terminata quella di camerlengo e castellano a Lesina nell' istesso
modo eserciter anche qui l' impiego per i giri de pagamenti e rendite che s'
andarono stabilendo, con assegnamento a questo di ducati sessanta al mese di
salario. Ander disponendo il presidio et altre occorrenze della medesima, di che
con altre sarano a vostra eccellenza rassegnate le notitie.
Non capitata per anche la mesata, privo di danaro, fermate restano l'
operationi. Come tutto zelo per il publico bene non ho mancato di contribuir
sempre le parti pi infervorate della mia divotissima atentione al loro magior
servitio, cosi non posso che assicurar vostra
246
eccellenza d' un ugual ardenza nel desiderio de vantaggi e glorie maggiori della
patria. Gratie.
Dal campo a Knin 11 settembre 1688.
Girolamo Corner kavalier procurator provveditore
generale.
Mlet. dr. arh.
Senato-Dispacci provveditor da terra e da mar.
Filza 528.
218
Popis turskih poglavica zarobljenih u Kniiu i poslanih u zatoenje u
Mletke.
Allegato.
Nota de turchi capi principali di Knin.
Il passa Mehmed Atlaghich.
Il sangiacco di Kerca e Lica Muhamed Begh Cernicich.
Alibegh Atlaghich, nipote del passa.
Mehmed Begh Atlaghich, figliolo del passa.
Mahmut Begh, disdaro castellano della fortezza, figliolo del sangiacco.
Alibegh Firdussovich, capitanio di Knin.
Quaranta due dovrebbero essere li aghe ma circa trenta saranno li trovati
nella resa. Li pi inquieti e molesti de quali che sopravivessero essendone
diversi d' amalati e feriti saranno mandati a Venetia. Gl' altri tutti posti con gl'
altri turchi in galera, ne alcuno degli uni o dell' altri sar lasciato andare in
libert.
Prilog Kornarovoj depei od 11 septembra 1688.
219
Iz logora pod Kninom, 13 septembra 1688.
Providur konjice Zeno javlja senatu da su se branioci Knina, posle
petnaest dana junakog otpora, predali na milost generalnom providuru Kornaru.
Istie znaenje i vanost te pobede, kojoj uveava slavu zarobljenje glasovitog
Atlagia, biveg bosanskog pae, sa sinom i sinovcem. Njegovim se
zarobljenjem istraila jedna porodica koja je bila vrlo ugledna meu Turcima, a
podjednako tovana i od hriana.
Serenissimo dominio.
Doppo quindeci giorni de ostinato contrasto hanno finalmente dovuto, li
difensori della fortezza di Knin cedere all' armi vittoriose della serenissima
repubblica, e soggettarsi alla discretione, e clemenza dell'
247
248
a forza d'armi la citt e tanto di costanza e braura nell' operationi tutte si sono
fatte per levar a' nemici l acqua, tenerli strettamente assediati e neccessitarli alla
resa, con tanta riputatione e gloria delle publiche armi. Perfetionato ch' habbi l'
ingegner Alberghetti il dissegno della medesima l' humiliar a vostra eccellenza.
Con esso haverano anche l' opinioni del signor generale San Polo et ingegneri.
Comprenderano la qualit del sito suo posto fra acque, paludi e sopra un
inacessibile la qualit del sito suo pochissima spesa riddursi in stato quasi inespugnabile.
La fertilit nel resto di queste vastissime campagne e di Verlicca con molti
villaggi, bench hora per gli accidenti della guerra tutte incolte e distrutte, fa
sperar il concorso di numerosa populatione. Vederano dall' ingionta lettera e
constituto la dispositione e brama de popoli di Zagorie di ridursi con' le famiglie
a questa parte. La mossa de medisimi non pu che da molti esser seguitata, tanto
pi che in Bossina intesa la caduta di questa piazza sono nella magior costernatione; sbandate le genti erano state ispedite dal bassa per soccorrer la medesima.
Le far haver scorta per facilitarglela e il signor provveditor general de cavalli
havera l' incombenza di riceverli et accomodar col riparto a cadauno de terreni
da coltivare.
Mi sono poi subito applicato a far sgombar la citt dalle ruine, nettarla
dall' immonditie e cadaveri, serar con buona palificata la brecchia, che sar
questa sera anche perfetionata, agiustar l magazeni per le munitioni e stabilir
ogn' altra occorrenza del publico servitio.
Ho ispedito pur in essa il signor commissario per far l' inventario della
polvere e piombo di cui m' asseriscono Turchi esserne buona quantit com'
anche di biade che tutte ho fatto fermare per conto publico e valeranno per
sovenir i nuovi habitanti nelle semine senz' aggravio di vostra eccellenza e cosi
d' ogn' altro capitale trovato nella medesima.
Vi lascio il battaglione del collonello marchese degl' Odi con un
sufficiente pressidio, maestranze e manoali acci il signor provveditor Loredan
soleciti i restauri neccessarii. Reputo pur servitio di vostra eccellenza hora che
coll' occupatione di questa piazza resta chiuso il confine di tutta la provincia che
a queste frontiere vi si fermi il signor provveditor general della cavalleria,
tenendo la medesima divisa tra Dernis, Verlicca e Sign che con essa coprono
tutto il resto della provincia, appoggiatagli la sopraintendenza di detta
importantissima piazza e l' assistenza all' operationi della medesima.
Privo di danaro e in scarsezza di biscotto, senza i quali esentialissimi
requisiti vedono ben vostra eccellenza non potersi tener in campagna le militie,
mi convien restituirmi a Scardona. Verso dove ho fatto precedere
duecentosessanta dei Turchi schiavi habili per la galera, detrati gl' amalati e feriti
che procurer ricuperare. Altri vinti sono gl' altri tra capi e qualche servente del
bass e sangiacco che conduco meco per ispedirli cost. Consistono tutti gl' atti
alli' armi che furono alla resa n 300 come scrissi, gente la pi fiera e molesta
che fusse a questi confini, solita vivere solo colle depredationi e schiavi che in
quantit hanno fatto nel stato di vostra eccellenza. Con l' estirpatione
249
di questi non vi resta pi in paese persona capace di dirigere alcun tentativo d'
incursione sopra i loro sudditi. Sono tutti a publica dispositione et perch tutte
queste galere sono ben armate crederei potessero vostra eccellenza ispedir quelli
da remo in armata, tra quali vi sono diversi ag et huomini molto feroci ch'
neccessario sluntanar da queste parti acci la stipre loro non possi pi repulular
al confine, essendo riusciti ugualmente inquieti e pessimi in pace e in guerra. Lo
accenno a vostra eccellenza a scarico del mio dovere e in atto di quell'
humilissimo zelo che accompagna il mio divoto instinto verso il magior servitio
della patria.
(Omissis).
Dal campo a Knin 17 settembre 1688
Girolamo Corner cavalier procurator provveditor
general.
Mlet. dr. arh.
Senato-Dispacci provveditor da terra e da mar.
Filza 528.
221
ibenik, 23 septembra 1688.
Generalni providur Kornaro javlja da je jednim peratanskim brodom
poslao u Mletke turske poglavice zarobljene u Kninu koje nabraja poimence
istiui da su sve to linosti mone, od velikog ugleda i opasni krajinici. Tu se
nalazi sva Atlagieva kua. Iz pisma upuenih Atlagiu saznaje se da mu je opet
bio dodeljen bosanski paaluk.
(Omissis).
... spediti a Venezia con la tartana di Zuanne Mattosevich da Perasto e
accompagnati da sufficiente scorta il pasici Mehmed Atlaghich, suo figlio, suo
nipote, il sangiacco di Carca e Lika Muhamed Begh Cernicich e suo figlio
Mahmut Begh, Smail Selimovich, Ussain Issaicovich, Mehmed Ahmetovich,
Imbraim Oderlagovich, Alia Mehmetovich, Ahmet Assanovich, Mehmed
Solacovich, Mustafa Biglias, Mustafa Usufovich, Annoie Mahmutovich, Soter
Amailnasufacich, Ibraim Standelicich, Selin Aga Usseinovich, Bechir Chiehaia
Barich, Mehmed Beliecevich. Sono tutti huomini di conditione e molto infesti a
questi confini et ci che pi rileva l' intiera casa dell' Atlaghich ben nota a vostra
eccellenza Da lettere dirette al medesimo si ricava la sua riconferma nel
bassallaggio di Bossina che ha il posto d' uno de sette visiri della Banca. Sar
sempre capitale publico tenerli luntani da questa Parte.
Mlet. dr. arh.
Senato-Dispacci provveditor da terra e da
mar. Filza 528.
250
222
Knin, 5 oktobra 1688.
Providur konjice Zeno javlja senatu da po nalogu generalnog providura
odlazi sa konjicom iz Knina u Sinj i izvetava o radnjama izvrenim na
poruenim kninskim utvrenjima i da je damija popravljena i pretvorena u
katoliku crkvu.
Serenissimo dominio.
In tempo che vivevo applicato a dar l' ultima mano alli provisionali ripari
di questa piazza vengo incaricato dall' eccellentissimo provveditor general
Cornaro di solecitamente condurmi nelle campagne di Sign con quella parte di
cavalleria che meco s' attrova e tutto che mi credessi vicino al solievo ne
essequisco con pontualit senza ritardo il commando e dimani seguir la mia
mossa.
(Omissis).
Provo il contento di lasciar queste mura risarcite in molte parti che dal
cannone erano rimaste pregiudicate e assicurata la brecchia grande con doppia
palizata e grosso terrapieno e stabiliti li rastelli alle porte, fatta abbundante
proviggione de pali per altre occorrenze, restaurata la gran moschea gi ridotta
con le dovute solennit in chiesa cattolica come pure altre abitationi cosi per le
publiche monitioni come per il ricovero de soldati infermi, ne sar sorpassata la
spesa sin hora de cecchini quaranta, somministrati di sera in sera agl' operarii da
questo illustrissimo provveditor Loredano quale adempisce con la pi
desiderabile pontualit ogni incombenza. Si pure dato mano alla facitura di
calcine per esser poi impiegate secondo la publica volonta e le ordinationi dell'
eccellentissimo provveditor generale.
(Omissis).
Knin, 5 ottobre 1688.
Antonio Zeno provveditor generale di cavalleria
in Dalmatia.
Mlet. dr. arh.
Senato Dispacci dei provveditori da terra e da
mar, filza 525.
223
Zadar, 15 februara 1689.
Generalni providur Kornaro nareuje da se plata glavara Obrovca ima da
prenese na ime Filipa Mitrovia sa danom imenovanja, t.j. sa 13 marta 1688.
1688, 15 febraio . V.
Assignati con ducali del eccelentissimo senato 13 marzo 1688 a Zavissa
Mitrovich come capo de Morlachi ducati 30 al mese ed
251
252
253
sumaria per il modo difficile d' haver i debbitor qui in citt, e fatti sodisfar per i
loro danni e defraudi. Possano anco giudicar l' altre cose lieni, et ordinarie della
liga secondo le consuetudini et antichi instituti del paese.
7. Siano i malviventi, i falliti e banditi, biastematori, et ogni altra sorte di
gente di malfare, che vi fossero nel distretto fatti inseguire, coi concorso de
comuni, giuste le leggi e dati in mano della giustizia per havere il condegno
castigo. I villici che ne casi d' inseguir i predeti rei venissero da governatori
dello pertinenze a ci comandati, prontamente ubidiscano contribuendovi tutto il
potere, e diligenze, altrimento cadauno che mancasse sia condannato in lire 25 di
pena da esser applicata la metta alla cassa publica e la met alla liga, et in caso
ch' il comune medemo mancasse, incorra nella pena di reali 100, da esser
applicati come sopra.
8. Dovranno per formare tal liga intervenire tutti i capitanij, e giudici delle
ville, quali havranno da decidere le contese in prima istanza, terminandole poi,
confermandole in via d' apellazione i governatori delle pertinenze e facendole
esseguire prontamente.
9 .Non sia chi ardisca d' essi capitanij delle ville, et altri intervenienti del
congresso negar di venirvi a tempi, e luoco deputato in pena d' essere sentenziato
della liga nelle forme solite salvo per legittimo impedimento, che mostrasse.
Non pressuma ne meno alcuno in tale radunenza, tumultuare, usar parole
improprie o far alcuna imaginabile violenza, contro i giudici delle pertinenze,
giudici e capi delle ville, sotto qual si vogla causa o pretesto in pena di spoglio di
tutti gl' animali, ch' havesse, e d' esser dato in mano della giustitia per riportare
castigo corrispondente all' azione.
10. Possa, e debba la deta liga far inseguire i rei che rapissero vergini o
altre donne di buona fama, con pena di reali 100 applicati alli medemi da esser
ostratti da beni di rei, facendoli arrestare et consignare alla giustitia de publici
rappresentanti.
11. Sia fatto una nota distinta di cadaun animale da soma e fatti andar per
rotolo a convogli, che per publico servitio fossero ordinati s che il peso sia
ripartito, ne cadaun de sudditi, possa d' ascuna partialit dolersi dovendo al
comando tutti ubbidire, in pena a trasgressori di perder gli animali stessi che
havessero e ducati dieci da essere applicati alla liga.
12. Habbino mira particolare che da chi si sia di qualli del distretto non
siano comperati cavalli arrolati da solditi, che servono nell cavallaria
facendoglieli perder et applicandoli ad essa liga con 25 reali d' avantaggio di
pena per cadaun trasgressore.
13. Debba cadaun delli govvernatori invigilare sulle ville della pertinenza
da lui governata, non sia chi esser si voglia ch' ardisca far mocello di pi carne,
che sia necessaria per quel villaggio, e faccia esseguire in tutto e per tutto il
proclama di sua eccellenza de di ..... prossimo passato ch' a presservatione de
publici dazii si dato ordine resti pubblicato in cadauna villa, procurandone l'
esatione sotto quelle pene che nel medesimo sono state dichiarati.
254
255
225
Zadar, 30 marta 1689.
Uverenje generalnog providura irolama Kornaro kojim se posvedouju
ratne zasluge Zavie Jankovia.
1689, 30 marzo.
Attestato del provveditor general Girolamo Cornaro che pareggia il
Zavissa capo de Morlachi al merito, prodezza, zelo e divozione del deffunto
kavalier Gianco suo fratello; mentre internatosi nei paesi ottomani incendi
villaggi, pred animali e schiavi, ed uccise buon numero di Turchi; acquistato
poscia Sign all' armi gloriose ebbe animo di sostenerlo coll arresto del disdaro di
Udbina capo di quel luogo; avvicinatosi poscia alla piazza di Zara astrinse a
vergognosa ritirata il passa Atlaghich gi disposto a batterla col cannone; passato
indi sotto Verzerev Vacup ivi rimasto ferito si tosto vendicato colla morte di
16 Turchi ed asporto di loro animali; e finalmente accorso all espugnazione di
Knin divertiti gli inimici gli riusci di asportare buon numero di schiavi.
Trassunto delle benemerenze della famiglia
Mitrovich.
U posjedu B. Desnice.
Zadar, 7 jula 1689.
Zadarski konte Roberto Papafava pie guvernaduru Petru Kalini da je
primio njegov detaljni izvetaj o porazu glasovitog krajikog poglavice
Poprena.
Roberto Papafava capitano di Zara a Pietro Calcina gouernator della
pertinenza di Possedaria oue s' attrova.
Per altre parti sino ieri mi peruenne la notitia della considerabil rotta
rillenata da Popresen ne confini della Croatia il che mi resta dalla sua diligenza
confermato con distinzione dell' accaduto.
(Omissis).
Zara 7 luglio 1689.
Zad. st. arh.
Arh. Drag. LVIII, 6.
226
Nauplija, 19 novembra 1689.
Vrhovni Komandant mletake vojske u Levantu, irolamo Kornaro,
dozvoljujui Marku bratu Smoljana Smiljania da se radi svojih linih poslova
povrati u Dalmaciju, izdaje mu svedoanstvo o sposobnosti pokazanoj u minuloj
vojni naroito u sukobu kod Malvasije.
256
257
lasciamo per norma esatta e precisa, con cui dovr diriggersi nell' esationi
sudette. Gl' ingiongiamo d' avvantaggio l' ebbligatione di rilasciar in bollettino i
responsali a cadauna barca che capitasse a queste rive con sali, da essere
confrontata con i libri del scrivano de sali di Pago e ci a divertimento d' ogni
defrando et inconveniente, che vi potesse succedere nelle sudette condotte.
Dovr tener conto distinto di tutto il ritratto in un libro bollato, ch' a tal
fine le faremo dare col nome del paron de sali ch' avr fatta la contribuzione e
destinatagli gi la casa per suo alloggio e che le servir per magazzeno degl'
effetti concambiati, darne parte, di quando in quando per le proprie
deliberazioni. Havr di pi l' incombenza d' esiggere tutte le decime, a sua
serenita spettanti de beni di nuova conquista, posti nelle tenute e territorij d'
ambi gl' Obrovazzi, cosi di biade, fieni e vini se ne facessero per renderne pur
esato e fedel conto col nome e cognome de contribuenti, per la qual fatica, le
resta pur da noi assegnata la decima di tutto quello ne riscuoter nell' avvenire
nella forma, che viene concessa agl' altri governatori dell' intiera provincia, per i
beni di nova conquista. E perche habbiamo osservato, esservi qui una compagnia
di paesani in numero di 55 soldati, che sono casalini, che poco o nulla operando
con paga considerabile di lire 31 al mese, per rissolti di levar tanto dispendio al
principe e con minor soldati ricever maggior servitio, deliberiamo di regolarla e
scieglier miglior huomini 24 parte de quali dovranno stare, alla custodia di
questa fortezza, e parte a quella di Obbrovazzo superiore, con un solo officiale
oltre la persona d' esso casanova, che elleggemo non solo capitano a tal gente,
ma anco governatore de luoghi stessi con paga di ducati 14 al mese, e con
obbligo di supplire all' une et all' altre incombenze obbligandolo per a ben
intendersi coll' illustrissimo signor prov- veditor di Novegradi, alla di cui carica
lo sottoponiamo. Nell' affare de molini e rote che girano sopra questa fiumera
vicino alle cadute ci risserviamo parimenti d' andarne decretando dell' altre,
secondo le occorrenze, che nasceranno e ci verranno rappresentate dal predetto
govvernator Casanova, dalla cui puntualit e fede ci promettiamo ogni buon
servitio. In quorum fidem.
Obbrovazzo inferior 23 gennaro 1689 M. V.
Zad. st. arh. Spisi Molino, knj. II, str. 81.
227
Zadar, 25 januara 1690.
Terminacija generalnog providura Aleksandra Molina kojom rasputa etu
kapetana Filipa Mitrovia od 56 peaka a obrazuje novu etu od 25 peaka
postavljajui joj za upravitelja kapetana Cezara Kazanovu, odreuje platu
kapetanu i vojnicima i propisuje Kazanovi nain raunovodstva.
258
259
260
arrogasse certa dispotica autorit un huomo senza amore al suo principe e senza
timore alle sue leggi. Guardata la fortezza e tutto quel sito da una compagnia di
terrazzani, il cui capitane era un fanciullo e le genti casaline in numero di 55
pagate dalla cassa pubblica a guisa di soldati, degl' altri presidij, et unite dagl'
eccellentissimi provveditori in tempo che s' havea prossimo il nemico e che
sussistevano in altro vigore le gelosie. S' osservava in che otio e languidezza
giaccia quel sito in cui gi fioriva una scala abbondante e dove s' hattrahevano
quasi tutte le mercantie della Licca e della Corbavia confinanti. Per rimediare al
primo punto condussi meco il capitan Cesare Casanova, quale sebben huomo di
accreditata fede ed attitudine e di lungo servizio s' era ritirato verso Spalato alla
sua quiete. Tenendo egli un ottima esperienza di quei siti in particolare della
Morlacca e di tutto quell' intiero canale, ho stimato proprio di destinarlo ivi per
governatore del luoco et assignarli piu incombenze, che spero eserciter tutte
con fedelt e perfezione e rimedier agli invalsi disordini. Ristrinsi la compagnia
a soli 24 fanti dei pi sicuri alle vigilie et all' opera da ripartirsi tra l' uno e l'altro
degl' Obbrovazzi, cui feci capo lo stesso Casanova che coll' unico salario di
ducati 14 al mese supplir all' uno et all' altro impiego. Allo stesso concessi
facolt d' esiggere nell' avvenire le decime di tutte le terre che lavoreranno tutti
gli abitanti del loco, ch' hanno pur principiato ad estendervi l' industria. E ben
vero che vi nascono frequenti dispareri per le medeme tra quelli di Starigrado ch'
esistono sotto la Morlacca e che preme per le note controversie e competenze
cogl' imperiali tenerli consolati tra quelli di Castel Venier, che passano l' acqua,
e lavorano parte di essa Morlacca e tra quelli di Obbrovazzo che vorrebbero tutte
l' attinenze di Buccovizza, e Giassenizze. Ella una gara difficile da svolgersi
per reciprochi riguardi per impegni de miglioramenti, et opere gi fatte con
Vignali, e per la confusione de confini gli uni volendo mischiarsi nelle tenute,
degl' altri. Vado, estendendo tutte l' applicationi per riuscire et i pareri e gl'
interessi ma l' haver il solo ingegnere Barbieri che non pu eser in cento luoghi
colle perticationi ne dilunga l' ultimazione con scontento dell' animo mo, ch' in
facende tanto esenziali, prova penuria di pi d' un perito e che per tali, diffetti
restano inculte le terre con discapito delle pubbliche rendite.
Il punto pi rillevante, che mi chiam a quella parte fu il ristabilirvi la
scala col concorso de Paghesani, per traddurvi i sali, del loro legittimo quarto.
Due mottivi mi fecero capitare a tal deliberatione. Una le lagrime di tutta quell'
isola e l' estrema neccessit in cui s' attrova per l' intermesso commercio, l' altro
l' interesse della serenit vostra, che sar per risultarne.
Circa il primo sar noto all' eccellenza vostra che quei poveri sudditi di
dieci in dieci anni rinnovano il partito, avver mercato, de sali col magistrato al
Sale in cotesta dominante. Di tutto ci che fabbricano sulle loro private saline,
ne cedono tre portioni al publico, et una se ne ritengono per loro. All' incontro
per patto, espresso vengono a medemi date le scale arciducali, et inparte quello
d' Obbrovazzo per esitarle. Nel tempo che i Turchi tenevano quel sito del detto
loro quarto
261
contribuivano quelli di Pago il terzo all' emino che ivi risiedeva per il gran
signore. Successa per a serenit vostra coll' acquisto del loco nel jus medemo e
ricusando i Paghesani di corrisponderle esso terzo fu ai medesimi sospesa gia
tempo la scala stessa con sussistenti pretesti, che sbarcassero i sali a Novegradi,
e che indi se ne facessero gl' asporti e le dispense per l' altre giurisditioni della
provincia, in pregiudicio sensibile di questa gabella di Zara. Non havendone
per l' esito han empiti i magazzeni e le case, e rimastane quantit considerabile
sul l' aie esposta all' ingiurie de tempi et alla rapacit de malviventi tra il sale
publico et il privato se ne contano dispersi otto in dieci milla mozza, tanto pi
che le marciliano et i bastimenti, che ne tengono l' appalto tardi e rari nel
giungere hanno aportato questo detrimento alla publica cassa, e mancato quel
mezzo per divertirne i contrabandi, gl' ha con tanto disservitio pubblico
moltiplicate. A me per coll' esempio di si nociva resistenza sortito di dispor
ambi gli ordini di Pago alla cessione del terzo stesso e con parti prese nei loro
consigli stata data facolt a presone, espresse di comparir alla mia presenza e
prender l' impegno con una terminatione che humilio a prudentissimi riflessi
dell' eccellenza vostra, non essendomi dipartito nella prohibitione de discarichi
in Novegradi dalle leggi e proclami del deto eccellentissimo maggistrato. Non
pu esprimersi l' allegrezza, con cui in Pago stesso stato dall' universale
accolto il decreto e riddotto in atti publici qui in Zara, fu da me fatto pubblicare
et a Novegradi et ad Obrovazzo, apertasi quella scala con contento estraordinario
di quegl' habitanti che senza negotio perivano tra la disperatione e la penuria. Il
capitan Cesare Casanova sudditto provisto senza dispendio e d' habitatione e di
magazzeni havr la cura d' elsigger e custodir nella forma con Paghesani
convenuta deto terzo, cosi, in premio di sue fatiche, ho assegnato dodeci soldi
per mozzo che vuol dire un unico soldo per staro, come potranno l' eccellenza
vostra comprendere, dall' unita sua patente che sottopono alla publica sovrana
maturit. Minorato il numero de soldati, e cresciuta la rendita voglio sperare che
col ritratto, annualmente si paghino e ne avanzi ancora alla camera.
Nella dimora mia in Obbrovazzo feci venire all' ubbidienza Francesco
Cattalinich capitano di Starigrado posto alle radici della Morlacca e luoco tanto
insidiato da quelli di Carlobago. Indagate le loro procedure mi rafferma che di
continuo s' avvanzano coll' usurpar il confine; arrivar sino a Sibugline che in
faccia a Rasanze, due sole miglia, distante da Starigrado et ivi pascolar i loro
animali; non poter essi reprimere gl' insulti se non s' unissero a quelli di Castel
Venier e Rasanze. Che in Carlobago siasi omai edificata la fortezza e costrutto
un Palazzo per habitatione del comandante. Che resti presidiato da 200
archibuggieri pagati, levate ad alcuni Morlacchi certe maracche grandi per
fabbricarvi magazzeni da sale. Ho poi raccolto da molti come il gi generale, di
Carlistot Erbestain si fosse provveduto di un gran bastimento con cannoni per
trasportar i sali di Barlette a quella volta e con essi soccorrere le provincie di
Licca e Corbavia, dove ne castelli di Ribnich, Rebaz, Bilai' piccolo, Perussich,
Udbina et altri luochi havea fermati presidij facilitatone l' acquisto dall' armi
della serenit vostra,
262
che devastarono in buona parte ambe quelle provincie e nel sangue sparso dalli
di lei sudditi e da questi territoriali esaltandone il trionfo. Alle macchine per ch'
egli haver disegnate la morte ne ha interrotto e troncato il filo, e l' harapito a
pregiuditij, ch' andava tessendo. La scala per d' Obbrovazzo riaperta attraher
per opinione comune molte genti della Licca e della Corbavia stessa, non
restando per senza continue apprensioni il mio zelo, che nella pendenza e
controversia della Morlacca, per cui ho all' eccellenza vostra nel mio dispaccio
segnato numero 18 humiliata la scrittura del fiscale della provincia Pellegrini
con le ragioni che ha sapute addurre in publica diffesa, il pi forte vada sempre
usurpando e quando non si ultimi la differenza con un giusto concordato, i
politici rispetti e riguardi pregiudichino sensibilmente a publici titoli e possessi.
Ho scielta anco una galeotta delle migliori e con gl' indrizzi del Casanova ch'
prattico di tutti quei siti far scorrer il canale e quelle rive a fine d' impedire i
trasporti de sali, esteri et attrahere tutto il concorso alla scala suddetta.
Viene habitato al presente Obbrovazzo inferiore da anime 600 in circa, fra
quali vi sono 200 huomini d' armi et il superiore che e dall' altro distante tre
miglia, posto sopra un eminenza contiene pur in se anime 225 con 60
archibuggieri. Queste genti sono la maggior parte da Licca, et hora ch' ella si va
habitando degl' imperiali, invaghite dal natio clima e de commodi di quella
pingue provincia, vanno sfilando se bene molta la mia attenzione per tenerli
uniti e fermati nel stato blandendoli con tutte le forme possibili e rimosso il
predominio d' Elia, credo respireranno animandoli alla permanenza, anco la
rissolutione di riaprirvi la scala col concorso de sali dal quale sperano ritrahersi
pi abbondante il loro vitto.
In poca distanza da Obbrovazzo superiore v' la caduta dell' acque del
fiume Zermagna che formando un semicircolo ha sopra ambe le estremita due
casali da molino il cui impeto e corso gira sette in otto ruote, e per affittanza
contratta ancora sotto l' eccellentissimo precessore ne raccoglie la serenit vostra
cento reali di rendita annuale; quella terminata i mesi decorsi vedr se sar
possibile d' avvantaggiarne le conditioni con nuovi incanti, havendo penetrato
esservi qualche concorrente. Se l' acqua corresse tutto l' anno in quella parte
sarebbe molto maggiore l' utile pubblico, ma ella lavora ne' tempi, che in questo
contado operano anco gl' altri molini mossi da torrenti, quando terminano questi
l' uffitio loro suole anche essa ivi disseccarsi. Tale lo stato della parte inferiore
di questo contado e sue attinenze confinanti con gl' arciducali e col paese
nuovamente dall' armi di cesare conquistato. Tutto per esso contado come s'
estende uno de belli possessi, che possano in queste provincie tenersi quando s'
habbi fortuna la serenit vostra ch' egli tutto s' habiti, invalsa ne Morlacchi un
opinione che o l' acqua o l' aria non siano salubri. Viene per da medemi goduto
senza locationi ne altro publico precario titolo e non vi sono che due o tre privati
investiti in poca terra dall' eccellentissimo precessore Cornaro. Io uso tutto la
dolcezza per fermarli coll' habitationi e l' esationi della sola decima si vanno
praticando con i piu soavi riguardi, non pretermittendo l' applicationi mie
maniera ne studio veruno per rendersi frut-
263
tuose all' eccellenza vostra e per stabilirle indefesso il mio servitio. Gratie.
Zara 30 gennaro 1689. M. V.
Zad. st. arh. Spisi dragomanata.
Filza LVIII str. 16.
229
Bez datuma.
Zavia Jankovi izvetava providura da se mnoge morlake porodice sele
u Liku radi bojazni od veih nameta. Trai da se konjica ne alje na ispau u
kotarska sela, jer ih upropatava time to im potroi sve seno. Nabraja mesta
koja su nai osvojili u Lici i savetuje da se Graac naseli dalmatinskkm
Morlacima i veruje da bi se i graaki Turci u tom sluaju povratili na stara
ognjita.
Ricorda Sauissa che diuerse case de Morlacchi del contado di Zara uanno
sotto l' imperiale. Esserne andate due da Ostrouizza, cio Zuio Podiognach e
Radoizza Bubich. Che l' incertezza di corrisponder pi della decima, opera
questo, perch dubitano, che si oblighino in maggior peso. Che Francesco
Catalinich mediti d' andare in Medach di Licca, e che certo ha corrispondenze
con gl' imperiali. Por in ogni castello di Zara poluere, e balle, con obligar una
persona di tenerne conto, perch solamente sia speso nelle occorrenze publiche.
Che alle compagnie de caualli non dia permanenza ne villaggi, perch li
rouinano con prender tutto il fieno. Hora che la Licca e tanto uicina, non si pu
assolutamente impedire che le famiglie non uadano. In Licca hanno i nostri
preso Grazzaz, Louignaz, Medach, Paulouci, Raduz, Parcich Comnich e Brauno.
Dicono i nostri Morlacchi, che applicherebbero ad habitare Grazzaz, anzi
Sauissa ha opinione, che i Turchi stessi di Grazzaz che prima u' erano uerrebbero
ad habitre.
Zad. st. arh. Spisi dragomanata.
Filza LVIII.
230
Bez datuma.
Stanovnici Obrovca tue se generalnom providuru da im kapetan
Kazanova prodaje co po ceni skupljoj od propisane i da krade na meri i da im
neki Novigraani otimlju i prisvajaju zemlje, te mole providura da ih uzme u
zatitu.
atentione al loro magior servitio, cosi non posso che assicurar vostra
Illustrissimo et eccellentissimo signor cavalier provveditor generale.
264
Sin dal principio della corrente guerra noi poveri habitanti d' Obbrovazzo
inferiore habbiamo fatto al principe serenissimo un divoto sacrifizio di noi stessi
e come per parte nostra e ne cimenti col Turco e nelle difesa del confine non
habbiamo risparmiato ne il sangue ne la vita, cosi per parte pubblica siamo stati
benignamente raccolti e con tutta prediletione e giustitia protetti. Al presente che
l' avidit et estorsioni d' alcuni agitano la nostra quiete con la suddetta
confidenza riccorriamo alla autorit di vostra eccellenza et imploriamo
protezione et sollievo. Potevamo una volta provvederci di sale per i bisogni e
delle famiglie e delle greggie alle barche di Paghesani col concambio de nostri
poveri effetti, ma ora domino Cesare Casanova ci obblig a comprarlo
solamente da lui, e con mostruoso et intollerabile aggravio havendo il principe
prescritto il prezzo, altera il medemo et ci che vale per le deliberationi
pubbliche duodici fa pagare quattordici e invece di venderlo con le misure
bollate pratticando il peso tal ora altera il medemo con defrando del giusto et
pregiudicio de poveri. Essendo inesplicabile per tanto quanto sij grande l'
afflitione del popolo ascendente a settanta e pi case, supplichiamo l' eccelelnza
vostra a porvi il compenso opportuno e quale rimedio che vaglia a preservare i
diritti del principe, ma insieme il comodo e la libert de sudditi e impedire i
defraudi e l' Ungarie de ministri.
Si stendono in secondo luoco alcuni di Novegradi specialmente Tommaso
Sinovcich, Mede Milcovich et altri ad occupare le terre che devono servire al
sostegno di noi poveri habitanti d' Obbrovazzo. Hanno gi in alcuni luochi
scacciato gl' antichi cultori di la dall' acqua ch' ha separato sempre i confini d' un
distretto dall' altro hanno piantato vigne e prettendono esiggere da noi altri
infelici, come padroni e proprietarij le portioni dominicali. Non contenti delle
vaste loro tenute con dette occupazioni vanno restringendo a noi il modo di
vivere, e promovendo di quei disordini, che possono riddur, alla disperazione i
popoli et dar inquietudine infinita al principe. Supplichiamo pertanto humilmente l' eccellenza vostra estendere anco in questa parte i suoi prudentissimi
et autorevoli provvedimenti e comandando a queli di Novegradi il doversi
contenere ne loro limiti consolare le nostre lagrime e provvedere alle presenti
nostre grandissime esiggenze.
Zad. st. arhiv. Arhiv mletakog dragomana,
Filza LVIII str. 19.
231
Zadar, 4 februara 1690.
Generalni dalmatinski providur Aleksandar Molino na molbu O. Josipa
Zavalca i O. Stefana Janokog ustupa privremeno krkim kaluerima stotinu
kanapa oranice u blizini manastira u predelu Crvene stene ili eline, jedan
vinograd i jednu ruevinu u Laanima i tri vitla mlina u Miljackoj, te im
dozvoljava da se slue ga-
265
jem zvanim Krslac, sve pod uslovom da plaaju decimu i predaju ujmove kao i
ostali njihovi susedi.
Noi Alessandro Molin, per la serenissima repubblica di Venezia,
provveditore generale in Dalmazia ed Albania.
In nome della serenissima signoria di Venetia, e coll' autorit del
generalato nostro concediamo in titolo di semplice locatione alli reverendi
monaci di rito greco, habitanti nel monastero di San Michiel Arcangelo in Kerca,
humilmente per i medemi ricercanti il reverendo don Guiseppe Zavalac et il
reverendo Steffano Janoschi dell' ordine medemo, campi cento di terra da
coltivare e potersi alimentare, posta nella vicinanza del deto manastero in pi
pezzi nominati Zervene stine od Celine, sino alla strada publica di Scardona, e
sino Atlum Greb, Biela Vlaha e Giama Colubinca, e sino alla Kerka medema, et
in loco detto Lachiane un vignale derelitto con una muracca, con obbligo di
corrisponder alla camarai publica la decima, di tutte e cadaune entrate, che sopra
essi beni raccogliessero. Item in loco detto Migliaska, in tre ruote da fabbricar
molini e con obbligo di pagar le minelle, che daranno gli altri circonvicini non
dissentendo, che per servitio del monastero medemo possano servirsi del
boschetto deto Karslaz. Rilasciando le presenti in atto provisinale salve.
Zara 4 febbrajo 1689. M. V.
Zad. st. arhiv,
Spisi Molino knj. II, str. 87.
232
Zadar, 20 februara 1690.
Generalni dalmatinski providur Aleksandar Molino, po nareenju senata,
odreuje mesenu platu od 10 dukata cetinjskom episkopu (Visarionu
Boriloviu?) kao nagradu za to, to se meu crnogorskim narodom zalae u
korist mletake stvari.
Noi Alessandro Molin, per la serenissima repubblica di Venezia,
provveditore generale in Dalmazia ed Albania.
L' inclinatone propensa e divota verso la serenissima republica di
monsignor reverendissimo vescovo attuale di Cettigne in Montenero, le parti di
christiano zelo, che l' adornano, e l' attentione, che contribuisce per promovere e
coltivare tra quei popoli (gi ben affetti al Veneto Nome) i publici maggiori
vantaggi chiamano in grata retributione gli effetti di quelle generose rimostranze,
che l' eccellentissimo senato solito d' estender verso chi con lodevoli
operationi, se ne rende degno.
Con tali riflessioni dunque devenimo in deliberatione di distinguere con
publica rimostranza il merito dello stesso prelato, e per in virt delle presenti
coll' autorit del generalato nostro, e col fondamento di
266
267
nich siano assegnati ducati 10 di capo soldo al mese valuta corrente da esserli
corisposti aggiunti alla paga che godesse davanti l' impiego suo da quelle camere
dove servir ben certi che con lo stesso fervore imiegher l' abilit sua dove sar
comandato per avvanzare sempre pi lo stesso servizio.
Drutvo Biha, Smiljania zbornik str. 29.
234
Split, 24 maja 1690.
Generalni providur Aleksandar Molino postavlja Jovana Sinobada za
guvernadura Zvonigrada sa nalogom da sakupi etu od pedeset domaih peaka
koja e uvati tu tvravu. Sinobada imenuje za kapetana te ete sa platom od 14
dukata na mesec.
Noi Alessandro Molino etc.
All' importanza del posto avanzato di Zvonigrad sul fiume Zermagna del
contado di Zara, devastato nella presente gloriosa guerra dall' armi venete, con
espulsione de sudditi ottomani, che ivi habitavano, contribuitesi dalla maturit
dell' eccellentissimo senato le proprie riflessioni, ci ha in ducali di 11 corrente
ingionta commissione di non lasciarlo in abbandono; ma d' introddurvi anzi
quella custodia, che conferise a publici interessi. Rivolte per le nostre attentioni
all' adempimento della pubblica volont, le habbiamo in primo luoco estese a
sciegliere soggetto di attavit, che vagli a sostenerne la diretione, et il comando
con la dovuta puntualit, et con intiera fede. Et concorrendo tali reguisiti nella
persona del governator Zuane Sinobad, che in ogni tempo ha dati saggi di valore
e di buon zelo verso il publico servicio, come si raccoglie da attestati degl'
eccellentissimi nosti preccessori, e l' esperienza ha pur fatto a noi in varie
occasioni comprendere, risolvemo di darne a lui l' incarico con le seguenti
conditioni:
Dover egli come li esibito ammassar imediate una compagnia di
cinquanta fanti nationali compreso un alfiere, con la quale dover continuamte
permanare alla guardia del predetto luogo di Zvonigrad, custodendolo con quella
diligenza et applicatione, che sono ricercate dall' esiggenze dal publico serevitio.
Sar egli capitanio della medema, con paga di ducatti quattordici al mese, e
governatore di qual posto senza alcun publico aggravio e persister nell' impiego
sino ad altra publica deliberatone; haver di paga l' alfiere ducati sei et li soldati
ducati 4 per cadauno, oltre il solito peso di biscotto al mese, et in ragione di
mese, come si contribuisce alla natione oltramarina, et alla compagnia da noi
stabilita in Obbrovazzo. Dover essere formato il rollo d' essa compagnia et
conservato nella colletoria di Zara per le opportune rassegne et per regola del
lievo dei mandati, e pagamenti che le saranno fatti. Sar ad esso Sinobad
consegnato un libro bollato
268
per apprestarlo di tempo in tempo debitore di tutto ci, che ricever a sovegno
delle compagnie dalle genti della quale dever essere pienamente ubbidito, in
tutto quanto che fosse corelativo al publico servizio, che siamo certi sara da lui
sostenuto con vigore, e con la maggior vigilanza, per avanzarsi sempre pi nei
gradi di merito e nella publica gratia, le presenti siano registrate ove occorre et
eseguite da chi s' aspetta.
Spalato 24 maggio 1690.
Zad. st. apx. Spisi A. Molino, knj. II, str.
115.
235
Zadar, 8 februara 1691.
Dalmatinski providur Aleksandar Molino postavlja kneza Franu
Posedarskog za nadintendanta Kotara i svih krajeva osvojenih i pripojenih
Kotarima.
Noi Alessandro Molino ecc.
Fu sempre neccessaria la carica di colonnello e sopraintendente a questo
intiero contado di Zara per istruire le Cernide negli essercizii militari e dirigere
un corpo valido di tanta gente. Ultimi possessori di questo grado furono li conti
Francesco e Zorzi fratelli Possidaria. Il conte Francesco, figlio e nipote
respective de medemi, avendo per nuoe anni esercitato l' uffizio di vice
colonnello e concigliatosi l' estinazione e credito appresso Morlacchi, et
essendosi senza paragoni dilatato il nuovo confine coll' amplizione di tante terre
e col numero di tanti sudditi uentuti nel corso dell' attual guerra alla diuotione, a
quall neccessaria la disciplina nel maneggio dell' armi, ellegemo esso conte
Francesco a colonnello sopraintendente di questo contado con tutte le tenute al
medemo unite et adiacenti, ordinanto che per tale sia da tutti riconosciuto et
obbedito in pena etc.
Zara, 8 febraro 1691, M. V:
Zad. st. arh. Spisi A. Molino, knj. II, str. 164.
236
Zadar, 20 februara 1691.
Da bi se izbegli sukobi u pitanju nadlenosti meu dvama serdarima,
generalni providur Aleksandar Molino deli Kotare u gornje i donje, odreuje
koja sela imaju da pripadnu gornjim, a koja donjim i doznauje serdaru Zavii
Mitroviu gornje, a serdaru Boi Milkoviu donje Kotare. To se nareenje ima
da prepie slavenskim pismom i objavi od mesta do mesta na opte znanje i
izvrenje.
269
270
271
sopra le materie de furti, de danni dati, di defraudi delle decime a sua serenit
spettanti, e delle dominicali de patroni, che avessero ottenute in particolare
sentenze a tori ordinari, facendole eseguire con ogni summariet, acci cadauno
conseguisca il suo. Potrete anco colla formalit suddetta giudicar ogn' altra cosa
lieve, et ordinario della liga, secondo le consuetudini et antichi instituti del
paese.
Sesto: tenirete mira di far coltivar pi che sia possibile le terre del
principe, et invigilarete, che i luochi a voi commessi si rendano sempre pi
abitati. Che i sudditi vivano in amore tra se, col timor verso il signor iddio, verso
le leggi di sua serenit, e sian pronti ad ogni publica chiamata, et occorrenza.
Settimo: avrete facolta di commetter in virt degl' ordini nostri a chi si sia
de sudditi a voi sottoposti d' andare a Comogli et in caso di rennitenza
condannerete ogni trasgressione in ducati dieci, la meta de quali s' intendera a
voi applicata, e l' altra meta agl' obbedienti, et a quelli, che faranno l' esecuzioni.
Ottavo: di tutti i mandati saranno da questa carica rilasciati dagl'
illustrissimi rappresentanti in ordine a commissiori della medesima sara vostra
particolar incombenza farli con pontualita eseguire esigendo contro gl'
innobedienti e trasgressioni quelle pene che sono ne medesimi contenuti.
Nono: invigilarete, che senza dilazione siano riscossi tutti i debitori per le
guardie, che servirono l' estate passato per il che procederete con ogni via
summaria, accio sodisfatte passino anche nell' avvenire prestare pronti
opportuno servizio etc.
Zara 20 febbraio 1690. M. V.
Zad. st, arh. Spisi Molino, knj. II,
str. 174.
238
Zadar, 13 marta 1691.
Patent kojim generalni providur Aleksandar Molino dozvoljava Iliji
Mitroviu vrbovanje jedne ete od 50 oltramarinskih konjanika kojoj e on biti
postavljen za kapetana.
1691 13 marzo, Zara.
Desideroso il strenno Elia Mitrovich di dar saggi della propria devotione
al principe serenissimo, nelle correnti graui emergenze che persuadono a
prommover con vigore le nuove leue di caualaria, ci ha fatta esibizione di
ammassar una compagnia da esser riposta in testa sua, per contribuir col impiego
della sua persona quel fruttuoso servizio che la sua casa, con particolar merito e
lode ha sin hora prestato. Noi, abbraciando l' obblazione, gli consedemo l'
espedizione di far detta compagnia di soldati 50, di natione oltremarina, Crouata
et Albnese, dovendo adempirla nel termine di mesi 2 prossimi venturi, assegnan-
272
doli per prazza d' armi questa citt. La paga sar la solita di questa natione, e far
l' ammassamento con tutti li patti e condizioni che dall' eccellentissimo senato
sono stati accordati al govvernator Simon Bortolazzi per la leva di lui intrapresa.
Presenter i soldati ben montati a quali subito rimessi correr la paga e la
cornetta sar inalberata a consonanza delle capitolazioni del Bortolazzi.
S' assicuriamo che esso Mitrovich cosi nella sollecitudine dell' unione
come nella scelta di gente e cavalli atti al servitio far spiccar le parti etc.
Zad. st. arh. Spisi A. Molino, knj. II, str.
176.
239
Knin, 20 juna 1691.
Dalmatinski providur A. Molino postavlja Jovana Sinobada za
guvernadura kninske krajine uz mesenu platu od 20 dukata sa zadatkom da
odrava narod u zaptu, pokornosti prema vlasti i vernosti prema dudu.
Noi Alessandro Molino etc.
Portatisi alla visita di questa piazza alle frontiere dell' inimico, et esservata
la quantit delle genti che popolono questi borghi, et i villaggi del di lei distretto
la pianura in particolare di Cossouo, il tutto ripieno di nuovi sudditi non ostante
le scosse del passato lacrimevol contaggio e fatto riflesso che di continuo
capitano altre genti dal paese ottomano alla devozione del serenissimo principe,
conoscemo sempre pi necessario il stabilirgli un capo o governatore di questo
intero contado che ne habbi la direzione vada disciplinando le genti alla
soggezione et alla obbedienza l' instruisca nell' esercizio dell' armi, et insinui
loro continuamente la fedelt e la veneratione verso il suo principe. Per
havendo havuto riguardo all' habilit del govvernatore. Giovanni Sinobad che
dopo il corso di tanti anni di continuato servizio ha sempre dato segni del suo
valore e di una buona attitudine in simili impieghi, ben diportatosi anco a quello
di Svonigrad, ove noi ho destinassimo, risolviamo coll' autoritta del generalato
nostro, e col tenore delle presenti quello eleggiamo in govvernatore di questo
contado, si che habbi l' incombenze suddette, et a diriggere con la pi accurata
regola questa genti, tenendogli in freno, facendo che riconoscano i loro capi,
stijno sotto le loro bandiere e si rendino pronti ad ogni pubblica occorrenza. Per
tale dover esser da tutti riconosciuto et ubbidito, assegnando al medesimo di
paga ducati 20 correnti al mese, e subordinandolo a quest' illustrisimo
rappresentante.
Chnin 20 giugno 1691.
273
240
Zad. st. arh. Spisi A. Molino, knj. II, str.
198.
Kako je governadur Jovan Sinobad odreen na drugu dunost providur A.
Molino postavlja Jovanova brata Filipa za kapetana ete koja uva tvravu
Zvonigrad.
Noi Alessandro Molini etc.
Destinato ad altro comando il governator Zuane Sinobad, che dirigeva la
compagnia de fanti paesani permanente alla custodia del forte di Zvonigrad,
comprendemo urgente la premura di sostituire in dilui vece altra persona che
posseda necessarij raguisiti di attivit, coraggio, et esperienza militare; onde il
publico servizio rimanga sempre perfettamente adempito. Idoneo a questo
impiego viene da noi considerato l' alfiere Filippo suo fratello, quale sostenendo
attualmente simil posto nella compagnia stessa, suplisse con suo merito e nostro
aggradimento cadauna publica esigenza. Pertanto con l' autorit del generalato
nostro ellegemo in capitanio della sopraccennata compagnia esso Filippo
Sinobad con tutti gli incarichi, obblighi, utili, e paga, che godeva detto suo
fratello, confidati noi, che come sino hora ha voluto constradistinguersi con
opere puntuali, e fedeli, non mancher sreggiato di tal carica di farla scorger ben
appoggiata et accudire tuttavia col dovuto fervore al miglior publico servizio.
Sar dagl' ufficiali subalterni e soldati per tale riconosciuto, et ubbidito, e le
presenti registreransi ove occorre, per la loro puntuale esecuzione.
Spalato 24 zugno 1691.
241
Knin, 1 decembra 1691.
Dalmatinski providur A. Molino dodeljuje guvernaduru Jovanu Sinobadu
kue, ezdeset kanapa zemlje i jedan vinograd kod Bulina mosta i vode
Radiljevac to je sve pripadalo Turinu Hadi-Kurtoviu, a u Kninu mu daruje
kuu i batu koje su pripadale Turinu Hadi-Emoriu. (Omoroviu?).
Noi A. Molino ecc.
In nome ecc, e coll autorit ecc. concedemo al strenuo Giovanni Sinobad
capo e governatore delli Morlacchi del territorio, e tenute di Chnin campi
Padoani numero sessanta di terra posta nel detto distretto fra confini Bulin Most,
et Aqua Radeglievaz da un canto con le case del Turco Agi Curtovich, e strada
publica dall' altra, con obligo di coltivarli, e corispondere la decima di cadaun
frutto a sua serenit e cosi anco concedemo al medemo un campo di vigna inter
la strada fu di ragione del Turco predetto, con obligo parimente di farla zappare
e
274
corispondere poi la dominicale a sua serenit. Item gli concedemo la casa dentro
alla piazza di Chnin, fu di Agia Emorich Turco fra confini altra casetta fu del
Turco medemo, che serviva allo stesso per stalla, coll' orto ancora, il tutto fra
confini da ponente casa fu del Turco Acmet Aga Livacovich, da ostro strada
commune, da Tramontana Grebbano, con obbligatione di ristaurarla, e ci in atto
di pura provisione, salve nel resto qualsisia altre ragioni Chnin primo decembre
1691.
Zad. st. apx. Siisi A. Molino, knj. II, str. 230.
242
Zadar, 19 januara 1692.
Zabeleka o pogibiji imuna Bortulaia.
Adi 19 genaro 1692.
Il cadavere del molto illustre signor Simon Bortolazzi fu portato in Zara
per douer esser sepolto nella chiesa delle molto reverende madri di S. Maria,
qual morse li 16 del corrente a Urana per esser stato all' improviso assalito et
ammazzato con archibugiate da suoi nemici al quale furono persolute le essequie
il giorno suddetto et al detto cadavere fu data sepoltura nella suddetta chiesa,
ritrouandosi gi nella comunit della santa madre chiesa rese l nima al signor
iddio in et di anni 31 in circa. Il suddetto non hebbe alcun sacramento perch
gli accadde morte improuisa da detta uccisione bensi fu affermato dalli suoi casa
hauer il medemo riceuuto il prossimo passato giubileo.
Matice umrlih u par. uredu crkve S. Stoije u
Zadru.
243
25 februara 1692.
Generalni dalmatinski providur Danijel Dolfin javlja senatu da je ve kod
prvog stupanja na dunost zatekao u Kotarima potpunu anarhiju koju treba
pripisati zloinakim postupcima krvolonog Ilije Jankovia. Njegov je primer
zarazio ne samo Morlake ve i stare podanike. Tako su Biograani i Pakotanci
na jednom svom zboru osudili na smrt vranskog guvernadura imuna
Bortulaia i 16og januara poli u Vranu k njegovoj kui i ubili ga iz puaka, a
po tom se povukli u planine. Posledice tog zloina su u toliko tee to Ilija
Jankovi hoe da sveti Bortulaia koji mu je bio prijatelj, pa je nedavno ubio
jednog Morlaka za kog je mislio da je iz
275
onih sela koja su se bila zaverila protiv Bortulaia, dok su njegovi gristae ubili
brata serdara Boe Milkovia. Milkovi je na to okupio dve hiljade svojih ljudi i
iz Draevca, pred vratima Zadra, uputio pritubu providuru Molinu, traei da
mu dozvoli da osveti bratovu smrt. Molinovoj umenosti je uspelo da razvrgne
taj skup, a da bi ukrotio Iliju pozvao je u Zadar brata mu Zaviu koji se jo tu
nalazi kao talac. Ilija ima mnogo pristaa, pa se sa slabim snagama ne bi nita
postiglo, a upotreba vee sile izazvala bi njegov prelaz u drugu dravu i seobu
velikog broja naroda koji bi za njim poao. Dozvola Milkoviu da se sveti
izazvala bi graanski rat. Meu tolikim tekoama ne ostaje nego pritvornost i
neujna osveta.
Serenissimo principe.
Ne primi instanti del mio arrivo a questa parte fissato l' animo a prendere l'
instrutioni pi conferenti al buon servitio della serenit vostra, et al maneggio
delle gravissime incombenze del generalato, non ho saputo ove meglio
rintracciarne li lumi, che dalla prudenza singolare, et esperimentata cognitione
dell' eccellentissimo processore Molino. Corrispondendo la generosit sua alle
publiche et alle mie premure, doppo haver con tanta gloria, e con tanto frutto
sostenuto questo gran peso, ha voluto documentare la mia poca esperienza con
essattissime informationi estese in lunghi fogli, e rinovate nelle conferenze; che
m' ho preso l' honore di tenere con l' eccelenza sua; onde devo confessare
sempre pi giustamente dovuti al suo gran merito gl' applausi universali ch'
accompagnano la sua partenza. Bilanciate le materie tutte pi rilevanti, che
concernono questa parte, mi s' affronta di primo passo affare altrettanto scabroso
e difficile quanto degno de pi alti rifflessi.
Questo vasto contado di Zara camina, anzi pu dirsi precipitato nelle pi
licentiose et abominevoli dissolutezze; rimossa l' obedienza postergato il
rispetto, vincolata la libert, et esposte all' insidie de malviventi le sostanze e le
vite.
Promotore di concerti cosi detestandi un tal Elia Mitrovich, il cui nome
sar stato forse per le sue pessime conditioni pi di una volta rammemorato all'
eccellentissimo senato, ha gettato i primi semi di scandalosa libert, da cui ne
sono derivati esencialissimi disconci. Iniquo e protervo di genio, sanguinario e
crudele non ha freno nelle proprie passioni, e si fa lecito ogni pi esecrando
delitto, gi che di tanti e tanti commessi non solo in oppressione privata, ma in
onta della stesse publica rappresentanza, non so per qual fatalit pu ancora
vantarsi impunito.
Ma tra le peggiori conditioni considero che l' esempio di sua mala vita s'
esteso ad infettare gran parte non solo de Morlacchi suoi sudditi, ch' uniformi di
temperamento facilmente si sono impressi delle di lui massime, ma nelli stessi
vecchi habitanti, che declinando dalla rassegnatione in altri tempi praticata, si
sono accinti ad effettuare la pi barbara e seditiosa risolutione.
Quelli delle ville littorali di Zara Vecchia e Pacoschiane sollevatisi a
furore di populo, proposta e decretata in un loro conciliabolo la morte
276
277
278
279
246
Zadar, 17 marta 1692.
Serdar Zavia Mitrovi obvezuje se pod pretnjom isplate iznosa od
2000. dukata da e drati u zaptu narod Gornjeg Kotara, da e spreiti svako
nasilje i svaki zloin svojih ljudi, a ako se dogodi kakvo zlodelo da e predati
sve zlikovce bez razlike, a naroito svog brata Iliju u ruke pravde te da e na
svaki providurov poziv bez odlaganja doi u Zadar na pokornost. Poruku za ovu
obavezu preuzima zadarski plemi Oracije Lantana.
Adi 17 marzo 1692, Zara.
Essendosi obligato il sardaro Zavissa Mitrovich con l' illustrissimo et
eccellentissimo signor Daniel Dolfin quarto cavalier provveditor generale di
tener in dovere tutte le genti del contado superiore di Zara subordinato alla di lui
diretione non meno, ch' Elia Mitrovich suo frattello, rimovendo tutto le rubbarie,
assassinij, homicidij, et ogn' alt' inconveniente, da quali s' veduto fin hora
infestato questo territorio impegnatosi ch' ogni, e qualunque volta sar
commesso alcun delitto, sar egli per far havere nelle mani della giusticia li rei,
et etiam il medemo suo frattello, come pure lui sardar di comparir avanti di sua
eccellenza in questa citt, o in qualunque altro luoco, ove dall' eccellenza stessa
venisse chiamato alla sua obedienza, ha esibito anco per maggior sicurezza dell'
impegno contratto sufficiente pieggiaria d' adempire prontamente quanto di
sopra s' espreso; la qual essendole dall' eccellenza sua stata limitata a ducati
duemille correnti; quindi , che constituito in officio il signor Oratio Lantana
quondam signor Marc' Antonio si constituisce spontaneamente e con ogni
miglior modo etc. pieggio e sigurt di ducati due mille correnti. Che il sardar
Zavissa Mitrovich tenir in freno tutte le genti del contado superiore di Zara, de
quali capo non permettendo loro di pratticar insulti, violenze, furti, assassinij,
homicidij, ne qual si sia altro misfatto, e massime tra quelli del suo partito, e gli
altri del contado inferiore tanto nell' universale, quanto nel particolare anzi li
divertir et impedir totalmente. E se pur alcuno ardisse commetterne li far
fermare, e pervenire nelle mani della giusticia tutti, niun' eccettuato, e
specialmente Elia suo frattello ogni volta ch' incorresse in qual si sia
mancamento, et che in oltre esso sardaro sempre che dall' eccellenza sua venir
chiamato alla sua obedienza o in questa citt, o in altri luochi, comparir con
tutte puntualit. In caso che mancasse, all' esecutione d' ogni e cadaun punto
delli sopraespressi, s' obliga esso pieggio all' effettivo esborso e pagamento delli
sopradetti ducati due mille, sottoponendo perci tutti e cadauni suoi beni mobili,
e stabili presenti e futuri in forma etc.
Et in avantaggio esso sardar Zavissa per quello riguarda la specialit d'
Elia suo frattello s' obliga anco, e sottopone tutti, e cadauni suoi beni, et haveri
per qualunque delitto grave, che da lui venisse sussitato, originato e promosso,
cosi che la giusticia possa contro li
280
stessi esercitare li suoi effetti nella forma stessa, che far potrebbe, se fossero di
ragione del deliuquente.
Dichiarando in oltre sua eccellenza ogni volta, che seguisse il caso, ch'
alcuno dei rei fuggisse dallo stato del principe, e da questa giurisdittione, e si
ricoverasse in alieno luoco, per il che non potesse esso sardaro Zavissa haverlo
nelle mani, e ridurre nelle forze, sij tenuto assicurare li di lui effetti di qualunque
sorte, e farli pervenir' alla giusticia, per dover esser disposti, come sar creduto
proprio obligandolo per se per aventura sapesse mai e penetrasse il ritorno de
stessi rei fuggiti altrove nello stato della serenissima republica di dover
procurare il loro arresto, e condotta nelle forze, come sopra tenuto, ad effetto di
che occorrendole, e ricercando le sar da sua eccellenza somministrata quell'
assistenza, che fosse bisognosa, e conveniente.
Tali pieggiarie rispettive habbino la sua sussitenza per il presente
generalato, e per segno della verit saranno sottoscritte dal deto pieggio, come
anco dal sardaro Zavissa.
Io sardaro Zavissa Mitrovich affermo quanto di sopra.
Io Horatio Lantana mi instituisco pieggio di ducati due mille correnti da
lire 64 giusto, come sopra.
Prilog Dolfinovoj depei od 30 marta
1692.
247
Zadar, 30 marta 1692.
Generalni providur Dolfino javlja senatu da mu je uz neopisive tekoe
uspelo izmiriti dva zavaena serdara i njihove stranke. Pozvao je k sebi Zaviu
Jankovia i Bou Milkovia i postigao da se pokaju, zagrle i na uvrenje mira
pobrate u crkvi. Tako su se izmirili i krvno zavaeni harambae obeju stranaka.
Ali mir ne bi mogao da bude trajan, ako bi se iz izmirenja iskljuio Ilija, te mu je
dat oprost za prola zlodela i salvum konduktum za dolazak u Zadar, gde se
pokajao za svoje prestupe i obeao da e se popraviti. Radi jaeg obezbeenja
zakljuenog mira providur je postigao od Zavie jamevnu obavezu koju prilae,
a da ne bi ostala ni jedna varnica nesloge izgladio je ovom prilikom i staru
vradu meu kuom Jankovia i kuom Sinobada. Jedini koji su ostali iskljueni
iz opteg izmirenja to su Biograani i Pakotanci, autori Bortulaieva ubistva.
Serenissimo principe.
Importante non meno, che necessaria per tanti essencialissimi riguardi l'
intrapresa riconciliatione delli due sardari capi principali del contado, e d' altri
loro subordinati, mi sono con ogni pi vigorosa insistenza internato o conciliarne
intiero l' effetto. Quali difficolt quali intoppi mi si sijno affrontati ne maneggi,
la serenit vostra ben pu
281
282
essere tenuto massime per qualunque delinquenza del fratello medemo la cui
famiglia pur ridotta ad habbitar in citt, quand' egli non declinasse
spontaneamente dal suo mal genio, sperar si pu che le servano di gran freno
uesti riguardi vedend' obligati in ostaggio delle sue operationi la moglie, li
figlioli, il fratello, la casa, e le sostanze: oltre che sotto l' occhio dela
rappresentanza esperimentar ristretta a libert, che le permetteva il commodo
della campagna, e pu ben congetturare, ch' ogni nuovo, bench picciolo,
trascorso darebbe adito di riassumere tutte le precedenti malvagit, e forgliene
pagare rigorosa la pena.
E per non lasciar viva la minima favilla atta a produrre nuovi turbolenti
incendij, mentre raccolgo che per antiche cause ha regnato hengamente
implacabile l' odio tra le due case Mitrovich e Sinobad, ne quali sono a vicenda
accaduti il pi tragici avvenimenti, ho voluto, che restino sopiti anco tra questi li
rancori, chiamato con miei ordini il governator Giovanni, principale della casa
Sinobad a questa parte dal territorio di Knin, ove sostiene la diretione di quei
Morlacchi, convenutosi col pretesto di quell' impiego allontanarlo dalla propria
habitatione che teneva in questo contado, anzi nelle vicinanze dell' altra delli
Mitrovich, onde nella separatione si togliesse il fomento alla continuatione de
funesti accidenti che sempre andavano l' uno in oppressione dell' altro
meditando, bench fosse giusto mottivo di gelosia il considerare due capi inimici
inreconciliabili preposti al commando di due contadi, divisi bensi, ma per
confinanti, e contigui, e l' uno, e l' altro di forze considerabili. Non posso negar
alla serenit vostra l' estrema consolatione dell' animo mio nelle concepite
speranze d' un sommo bene, che tale parimente raffigurato dall' universale di
questi popoli esigge comuni le benedittioni, e gli applausi.
Sradicato il seme gi profondato di tante discordie, tolto il fomite alle
divisioni de partiti, procederanno li capi del contado con passi di buona
intelligenza, e coll' unione degli animi unite le forze d' un tratto di paesse, si
vasto e numerosamente popolato, si produrr quel frutto ch' tanto desiderabile
agl' interessi della serenit vostra; resta con duri legami inceppata la licencio
sit, che fin hora ha caminato senza freno. E se pur alcuno deviar dal retto
sentiero, havr la giusticia i suoi diritti, o con il castigo delle persone, o con l'
esecutioni contro gli effetti de colpevoli, ben certo che l' obligato Savissa
preponer sempre la propria all' altrui salvezza.
Potr ogn' uno senza timore usare le sue raggioni, godere di suoi beni
tranquillamente, e vedransi li sudditi rimessi in quella libert, in cui ha sempre la
publica mente mirato di conservarli con ogni pi pietosa attentione.
Non sono compresi ne trattati, e nel perdono quelli di Zara Vecchia, e
Pacoschiane, sudditi vecchi, e Littorali, auttori, et esecutori della seditiosa morte
del governator Bortolazzi, mentre la qualit del fatto in persona, che faceva
figura di publico ministro, rende necessaria qualch' esemplare dimostrazzione, a
cui spero, ch' il tempo, e la dissimulatione porger opportunamente l' incontro.
Hanno il merito li collonelli Antonio Canaletti e collonello Francesco
Possidaria, di haver cooperato alle mie brame, e secondati i miei
283
284
285
disdar, il buon effetto delle quali ne ha causata la resa, che per altro si rendeva
impossibile l' acquisto, mentre era diffesa bravamente dagl' inimici, che dentro si
erano rinchiusi; meritando per un operatione cosi degna, qualche congrua
ricognitione; In virt delle presenti con l' autoritt del generalato nostro
terminiamo che al predetto Giuca Vuchmirovich sia concesso e mensualmente
corrisposto dalle munitioni publiche di Ghnin un peso di pan biscotto e ci per
incoraggiarlo a prestare nell' avvenire ugual fruttuoso servitio in ogni altro
incontro, che se gli rappresentasse; La presente sar registrata.
Zara 6 giugno 1692.
Zad. st. arh. Hid.
251
Zadar, 6 juna 1692.
Generalni dalmatinski providur Daniel Dolfin odreuje knezovima Pavlu
uriu,1 Nikoli Piriu i Todoru Zoriu i glavarima Bjelajaca koji su uskoili u
kninsku krajinu sa 5000 dua od kojih 1300 sposobno za oruje platu od 10
dukata i jedne mere bekote na mesec.
Noi Daniel Dolfin, per la serenissima repubblica di Venezia, provveditore
generale in Dalmazia ed Albania.
Capitati alla pubblica divotione e ridottisi a vivere sotto il soave governo
della serrenissima repubblica il conte Paolo Giurich, Nicolo Pirich e Todoro
Zorich, capi principali della provincia di Bilai, con il seguito di circa 5000 milla
anime, tra quali 1300 huomini d' arme, ci rappresentano haver loro adempito a
quanto si erano obbligati ne capitoli di 21 marzo prossimo passato con noi
stabiliti, e supplicandoci perch in ordine alle promesse fatteli si degnassimo
stabilirle l' assegnamento delli dieci ducati, et il peso di biscotto mensuale per
cadauno. Noi per non volendo mancare alla fede pubblica, e per attestarle l'
aggradimento, et il merito, che si sono acquistati nella ridutione delle preddette
famiglie in cosi copioso numero condotte, ad habitare come sudditi i stati del
prencipe; In virt delle presenti con l' autoritt del generalato nostro assegnamo
alli suditi conte Paolo Giurich, Nicolo Pirich e Todoro Zorich il stipendio di
ducati dieci per cadauno al mese da esesrli corrisposti dalla camara di Sebenico,
ne comparti di Chnin, come pure mensualmente per cadauno un peso di pan
biscotto da esserle somministrato dalle pubbliche munitioni di quella piazza;
sicuri noi, che abbracciato volontariamente da loro il vassallaggio della
repubblica, et animati maggiormente da questa
286
287
loro benemerenze, e farglieli anco agl' altri tutti per opera di pubblico
agrimentore perticar e distribuire, rilasciando loro le presenti coll' autorita
impartitaci in pi ducali dell' eccellentissimo senato, che li dichiarano coloni del
serenissimo dominio, e salve qualsisia publiche ragioni quomodo cumque.
Zara 7 giugno 1692.
Zad. st. arh. Hid.
253
Split, 14 avgusta 1692.
Generalni providur Dolfin dozvoljava Bejlajcima da se poslue kuama
koje se nalaze u odreenim im selima a kulu Muhamedbega Durakbegovia u
Plavnom dodeljuje knezu Nikoli Piriu.
Noi Daniel Dolfin per la serenissima repubblica di Venezia, provveditore
generale in Dalmazia ed Albania.
Venuti alla devotione di sua serenit i popoli della provincia di Billai,
(omissis) concedemo anco a' medemi, che possano in quelle case, che vi
esistessero fermarsi et in particolare a conti e capi loro permettendo l' uso della
casa di Muhamed Beg Duracbegovich, al conte Nicolo Pirich loro capo anco ivi
possa fabbricarsi, e resister colle genti all' invasion nemiche in posto tanto
avvanzato e nella frontiera del confine, salve nel resto qual si sia ragioni
pubbliche. In quorum fidem.
Spalato 14 agosto 1692.
Zad. st. arh., knj. III, str. 73.
254
Zadar, 20 avgusta 1692.
Ortaki ugovor meu serdarom Zaviom Jankoviem i Ivanom i Bartulom
braom Gambirai po kome prvi ulae u posao kapital od 1000 dukata i svoju
kuu u Obrovcu, a drugi se obavezuju otvoriti u tom mestu duan. Dobit od te
trgovine delie se po pola.
1692, 20. agosto.
Nel nome di Cristo amen l' anno della sua nativit 1692 indizione 15a
giorno di mercordi li 20 agosto nelli tempi et alla presenza del magnifico signor
Zuanne Gliubavaz honorando consigliere.
Personalmente costituite le parti infrascritte cio il signor sardar Zauissa
Mitrovich et dall altra D. Zuanne e Bortolo fratelli Gambirasi li quali
volontariamente e con ogni miglior modo sono divenuti, si come per tenor del
presente publico instrumento divengono all' infrascritti patti, conuenzioni et
accordi di compagnia cio:
288
289
Sulla uisita del sardar Mitrouich nella fortezza di Obbrouazzo e nelle ville
di Aruenich, Mocropoglie ed altri diuersi villaggi del contado, e sopra alcuni
provvedimenti d' attiuarsi a maggior sicurezza de nemici, e per contese d' alcuni
abitanti.
Adi 27 settembre 1692. Spalato.
Venuto dal contado di Zara il serdaro Sauissa Mitrouich espone a sua
eccellenza cavalier provveditor generale. Come essendosi portato a riuedere i
due Obrouazzi, non hebbe in posti tanto gelosi, esposti all' insidie degl'
imperiali, rittrouato dell' intiera compagnia che iui essiste, o essister deue di
guardia, altro che un soldato sano, un infermo et il solo caporale alle porte. Che
passato a riueder la fortezza, non ui rittrou altri, che due sani et un ammalato.
Doppo di che sia capitato l' alfiere, e ricercato oue fosse l' insegna, rispondete,
che fosse in casa del gouernator Cesare Casanoua. Che le porte della fortezza
stessa sono tutte sdruscite et in mal' hora stando di notte e di giorno aperte.
Passato poi uerso la fortezza superiore hebbe per uiaggio rittrouati due soli
soldati, e che nella fortezza stessa, stando pur anche iui sempre aperte le porte,
tutte rotte, e rouinate.
Essersi poi portato a Zegar. Iui attrouarsi un mascolo, esser a guardiani
state date funti 15 di poluere per ordine del signor capitan grande di Zara, et
esser ci stato cagione, che la partita de Turchi, che uolea questi passati giorni
far de danni nel contado, uedutasi scoperta collo sparo d' esso mascolo e
oltrepassata uerso Licca a danno degl' imperiali.
In Haruenich non rittrouarsi, ne mascolo, ne poluere, essere pi che
necessario d' ordinare che gli sia dato; tanto pi che necessario d' ordinare che
gli sia dato; tanto pi che ui un casale, uoe le genti in caso di ponte nemiche
possono ricourarsi, e difendersi.
In Mocro paglie esserui un cassalletto, oue pure potr seguir l' istesso
ricouero, e diffesa; ma non esserui ne poluere, ne mascolo.
In Zermagna, in Aruenich, e nello stesso Mocro poglie hauer osseruato,
come anco in Zegar, che li sudditi nuoui uenuti da Bilaj, si sono in buona parte
portati in Licca appresso quelle genti ad aggiutar le medesime ne raccolti delle
biaue, et in conseguenza far qualche ciuanzo per esse. Dubitare per, che s'
inuaghiscano di quelle parti, et abbandonino i posti loro assegnati nello stato.
Ricorda che sarebbe bene blandire i loro capi perch ne tenessero maggior cura.
Che li due capitanij Morlacchi, l' uno d' Obrouazzo inferior, e l' altro del
superior, hanno sempre, doppo pressidiati i detti luochi, goduta una piazza per
cadauno nella compagnia che d' ordinario era di guardia in quelli luochi. E che
ora doppo partita la compagnia Lucich siano senza tale emolumento. Raccorda
per che, quando paresse a sua eccellenza sarebbe bene tenerli, contenti, e
rauiuargliela.
Che essendoui poco terreno per quelli d' Obrouazzo, uogliono le genti
uecchie di Novegradi, che hanno alcune inuestite impedire a quelli d' Obrouazzo
il lauoro, per il che sia stato da sua eccellenza rilasciato precetto, acci ne l' una,
ne, l' altra parte ardisca porui l' arratro, sino alla diuisione. Che tale ristretteza
pu cagionar in quelli d' Obrouazzo che passino l' acqua, e uadano dagl'
imperiali, i
290
quali fanno loro essibitione di dare, quante terre uogliono nella Licca. Supplica
per il serdaro sua eccellenza, che permetta a quelli d' Obrouazo d' arrare in
Riuniza, e Giasine, senza pregiudicar delle parti.
Supplica nel resto d' essere subito espedito esso serdaro.
Che cosi il contado superiore, come l' inferiore ua a molestare quelli
pouerissimi uenuti da Bilay, usurpando loro i terreni, che sua eccellenza ha
assegnati per loro sostentamento. Essere pero necessarij ordini rigorosi.
Zad. st. arh. Spisi mletakog dragomana, filza
LVIII Num. 26.
257
Mleci, 22 oktobra 1692.
Dukal duda Franeska Morozini kojim potvruje imenovanje Nikole
Lomaci za ilirskog tumaa na mesto preminulog Dra Lantane, stavljajui mu u
dunost da bude od pomoi seljacima iz okoline i gradskoj sirotinji.
1692, 5 novembre Zara. Presentata in mano di sua eccellenza cavalier
Dolfin 4-to dall' infrascritto signor Nicol Lomazzi quali vedute da sua
eccellenza ne ordin pontuale esecutione et il registro,
Franciscus Mauroceno, dei gratia dux Venetiarum, nobili et sapienti viro
Danieli Dolfino equiti, provisori nostro generali in Dalmatia et Albania, fidel
dilecto salutem et dilectionis affectum. Osservatasi dal senato l' elletione fatta
dal conte et capitano di Zara, di 18 ligulio dell' anno scorso approvata dal
provveditore generale Molin sotto li 24 del medemo nella persona, di Nicolo
Lomazzi nella carica d' interprete illirico in quella citt, vacata per la morte del
dottor Lantana. Persuasi dalle giurate informationi del medemo preccessore, che
s' esprime indotto dall' habilit et integrit del stesso a dargliene il suo assenso.
Rissolvemo per col senato di devenire alla confermatione con che nella forma
che s' esercitava il defonto Lantana, habbia il preddetto Lomazzi ad impiegarsi
in essa a sollievo de villici del territorio, e de poveri della citt, e voi ordinarete
che con decreti sia adempito.
Date in nostro ducali palatio die 22 otobre 1692.
Agostino Gadaldini segretario
Zad. st. arh. Spisi Dolfin, knj. III, str. 9.
258
Makarska, 28 oktobra 1692.
Generalni providur Daniel Dolfin dodeljuje narodu iz mostarske oblasti
koji je u broju od 200 dua katolikog obreda doselio u
291
makarsko podruje pod vodstvom Ivana Raia iz Rusia sela Zavoane, Stilji i
Hadi Lukovo sa zemljama i kuama koje su pripadale Salin-agi ikiu.
Noi Daniel Dolfin, per la serenissima repubblica di Venezia, provveditore
generale in Dalmazia ed Albania.
Fra i popoli della giurisditione di Mostar, che hanno scielto di scuoter il
giogo ottomano e riddursi alla soave protetione della serrenissima repubblica
gode il privilegio di si fortunata antianit Giovanni Rassich da Rusich, che
abbandon i proprij haveri posti in Blatto et venute seco 200 anime in circa,
consistenti in 25 famiglie, e giunto in queste vicinanze, dopo esser stato ostaggio
per i popoli medemi, supplica luoco proprio per formare il villaggio, habitarlo e
coltivar le terre, che gli saranno assegnate con tutte le genti venute alla
divotione, promettendo perpetuo vassallaggio, e costante ubbidienza con tutti li
di lui seguaci ed attrahere continuamente genti del suddetto distretto per farle
suddite a questo serenissimo dominio. Noi per aggradite le di lui esibitioni, la
pronta venuta e l' offerta rassegnatione volontaria, concorriamo, e coll' autoritta
del generalato nostro a sostenimento proprio d' esse famiglie, et a regola ordinata
della loro permanenza col tenore della presente terminatione, decretiamo et
ordiniamo quanto segue: Primo. Ch' egli Rassich sia e s' intenda da noi elletto in
capo et harambass di tutte le genti venute seco, e di tutte quelle, che veniranno
dal suddetto paese per giuntarsi col medemo.
2.do. Che sia fatto un rollo d' esse genti, alle quali esso come harambass,
dovr commandare, per eseguir quanto da questa carica, e dagl' illustrissimi
provveditori di questo luoco di Macarsca, in esecutione degl' orini generalitij gli
sar commandato.
3.zo. Che sian al medemo con dette genti, di suo seguito concessi i villaggi
deserti di Zavogiane, Stigli e Hagi Lucova, con le terre furono di Saliaga
Gichich, casamenti, possessioni e terre del loro distretto furono di ragione de
Turchi, poste oltre monti nelle provincia di Zuppa confinante con la chiesa della
beata vergine in detto luoco di Zavognane esistente per esercitio della religione
cattolica, che tutte quelle genti proffessano.
4.to. Che dette terre siano alle stesse genti ripartite a misura del numero
delle famiglie e con risserva di farle distribuire all' altre che capiteranno coll'
esempio loro alla divotione.
5.to. Che di tuti i frutti, che dalla coltura di esse terre riceveranno, siano
obbligate a corrisponder la decima a sua serenit in recognitione del dominio
diretto e s' intendano dette terre a' loro assegnate in titolo di locatione et in atto
provisionale.
6.to. Che nella distributione e comparto delli suddetti terreni habbi a
godere il prenominato harambass quella distintione et avvantaggio che hanno
goduto e godono gl' altri capi di queste provincie.
7.mo. Tutte le differenze che havessero habbino ad esser loro giudicate da
questo illustrissimo rappresentante salva l' approvatione al tribunale generalitio.
292
8.vo. Habino per altro gli obblighi prescritti anco a questi popoli di
Macarsca da capitoli della liga instituiti con terminatione dell' eccellentissimo
precessore cavalier provveditor Cornaro.
Le presenti registrate nella segretaria nostra dovranno al detto harambassa
essere restituite a sua consolatione e delle genti seco venute. In quorum fidem.
Macarsca 28 ottobre 1692.
Zad. st. arh. Spisi Dolfin, knj. III. str. 80.
259
Split, 8 novembra 1692.
Generalni providur D. Dolfin daruje serdaru Jovanu Sinobadu jednu kuu
u Modrinu selu kod Petrove crkve, koja je pre pripadala Turinu Modri,
Sinobadovu srodniku, a koju je ovaj potonji popravio.
1692, 8 novembre Spalato.
Noi Daniel Dolfin etc.
Coll' autoritt del generalato concendemo al sardar Giouanni Sinobad un
casale per esso accomodato in Bucouizza nel villaggio detto Modre, appresso la
chiesa di San Pietro, fu prima d' un Turco detto Modre, congionto dell'
impetrante fra confini da borra monte detto Smistach, da pronente Parchichi, e
dall' altra parte la cula del Turco Alemin con campi 60 di terra iui contigui,
lauorati gi sotto il T. dagli autori d' esso Sinobad, con obbligo ecc.
Zad. st. arh. Spisi Dolfin, knj. III, str. 81.
260
Zadar, 10 januara 1693.
Kako je usled smrti Cezara Kazanove ostalo upranjeno mesto
governadura Obrovca, generalni providur Dolfin imenuje za governadura
Dimitrija Vlasto.
Noi Daniel Dolfin etc.
Essendo passato ad altra vita il governator Cesare Casanova, a cui dall'
eccellentissimo predecessor nostro Molino era stata appoggiata non solo la
diretione di ambi gli Obbrovazzi, ma anco l' esatione del 3.o de sali, che
vengono da Paghesani a quelle scale condotti, siamo
293
chiamati dai motivi del publico servitio di sostituire nelle stesse incombenze,
altro soggeto di fede, et habilit che habbi da invigilare cosi alla custodia de
posti medemi come all' interesse de sali. Informati per noi della persona di
domino Dimo Vlast, che in altri impieghi pure da lui sostenuti he dato prove di
intiera sufficienza e pontualit rissolvemo di elleggerlo e nominarlo in virt delle
presenti con l' autorit del generalato nostro in governatore degl' accennato Obbrovazzi, con la paga di duct 14, utili, e prerogative dal suo precesore goduti, e
con l' obbligatione di essigere in nome pubblico il 3.o del ritratto de sali, che dai
Paghesani sudditi verr fatto coll da quell' sola tradurre, e ci nelle forme
prescritte nella terminatione del predetto eccellentissimo nostro preccesore
Molino di 15 gennaro 1689 m. v., che le resta in copia consegnata; dovendo in
avvantaggio rilasciar in bollettino i responsali a cadauna barca, che capitasse con
sali a quelle rive, da essere confrontata con il libro del scrivano de sali di Pago, e
ci a divertimento d' ogni defraudo et incombenze (?), che vi potesse succedere
nelle suddete condotte. Sar tenuto a tener conto distinto di tutto il ritratto in un
libro bollato, che a tal fine le faremo dare, col nome del provveditore de sali, che
havr fatto la contributione, e destinatogli, gi la casa per alloggio, e che le
servir per magazzeno degl' effetti concambiati. Lo sottoponiamo poi alla carica
dell' illustrissimo signor provveditor di Novegradi, con cui dovr ben intendersi,
sicuri noi di esiggere anco in questo incontro uguale fruttuoso e puntuale
servicio, con la mira di conciliarsi sempre pi la gratia stimatissima del suo
principe. La presente dovr esser registrata ov' occorre.
Zara 10 gennaro 1692. M. V.
Zad. st. arh. Spisi Dolfin, knj. III,
str. 93.
261
Zadar, 12 januara 1693.
U sporu nastalom meu petnaest porodica naseljenih pre tri godine od
serdara Zavie Jankovia u Modrino selo i serdarom Jovanom Sinobadom oko
jedne ruevne zgrade, generalni providur Dolfin dosuuje uivanje zgrade
doseljenicima.
1692 . V. 12 genaro, Zara.
L' illustrissimo et eccellentissimo signor cavalier provveditor general
Dolfino uditi da una parte col mezzo dei loro auocati i Morlacchi nuovi sudditi,
habitanti nella villa Modrino in Bucouizza dentro il contado di Zara, humilmente
supplicanti che essendosi gi tre anni in circa ricouerati in essa villa mediante la
disposizione et ordine del sardar Zauissa e stabilito per 15 famiglie le proprie
habitationi in una muracca sola non essendouene, altra in quel luogo, aggiustata
con modo possibile per attrouarsi discoperta e poste anco in cultura le
294
295
263
Zadar, 21 januara 1693.
Na molbu harambae Mede Milkovia koji je naselio sela Krmpote i
Pari u Bukovici sa po petnaest kua svako, generalni providur Dolfin
dodeljuje atare tih sela doseljenim porodicama, a Milkoviu pedeset komada
zemlje u predelu Medvia kod crkve.
Noi Daniel Dolfin, etc.
Essendosi coll' opra dell' harambass Mede Milcovich habitate le due
villette di Crampote e Parcich poste in Bucovizza appo Zelen Gradi, con
quindici case per una, e non havendo ancora impetrata l' ordinaria locatione per
arrar quelle terre, benche' in realt v' habbino posta la mano, s' alimentino colle
stesse, e corrispondano la decima a sua serenit, per esso harambassa a nome di
quei villici, humilmente richiedendola; noi pertanto coll' autorit permessa a'
questa carica in piu ducali dell' eccellentissimo senato, concedemo in titolo di
semplice locatione al predetto harambassa Milcovich, et alli prenominati villici
le tenute delle sudete due villette, con tutte le loro habenze, et pertinenze, quali
saranno anco da pubblico agrimensore ripartite a' medemi e con risserva di
concederne, anco ad altri, quando fossero in quantit eccedente; promettendo
anco ad esso mede locatione di campi cinquanta in loco detto Medvichia appo la
chiesa, gi per esso coltivati con obbligo a tutti di continuarne la coltura e
corrisponder la decima alla campera pubblica, potendo anch' essi servirsi dell'
acque boschi e pascoli per uso loro e de' loro animali, rilascinando le presenti in
atto provisionale, e salve qualsisia, altre ragioni del serenissimo dominio, o di
chi ne havesse anciana concessione. In quorum fidem.
Zara li 21 gennearo 1692 M. V.
Zad. st. arh. Spisi Dolfin, knj. III, str. 92.
264
Zadar, 23 februara 1693.
Zabeleka o smrti kapetaia Marka Smiljania.
Adi 23 febraro 1693.
Signor capitan Marco Smiglianich nella sua communione della santa
madre chiesa rese l' anima al signor iddio in et d' ani 46 in circa, il di cui corpo
f sepolto nella chiesa delli molto reverendi padri di s. Domenico non f
confessato ne comunicato perch all' improviso perse la loquela dando
solamente atti di contriziono col stringer la mano a don Andrea Caldana, curato
del duomo di Zara, dal quale fu munito con la sacra estrema nuzione li 22 del
sopradetto.
Parohijski arhiv crkve Sv. Stoije u Zadru. Matice
umrlih knj. VI.
296
265
Zadar, 23 februara 1693.
Harambaa uro Popovi reeni Opai iz Mokrog Polja obvezuje se da
e uterati od svog naroda i povratiti dravi proso koje je drava podelila za seme.
Adi 23 febraro 1693.
Constituito in officio il harambass Jura Popovich da Mocropoglie detto
Opacich, il quale essendo stato gratiato da sua eccellenza di quindici stara di
miglio per esser prestato alle sue genti con conditione di seminarlo e quindi
restituire essi quindici stara al principe; perci ricercandolo esso e dovendolo
esso distribuire s' obbliga anco con la propria persona e propri haveri a
riscuoterlo et a ridurlo di nuovo l' anno venturo in queste pubbliche munitioni e
ci alla presenza degli infrascritti testimoni, cio il sardar Zavissa Mitrovich et
alfier Vido Giurgevich.
Zad. st. arh. Spisi Daniele Dolfin, knj. II,
str. 387.
266
Kotor, 24 aprila 1693.
Kotorski providur izvetava senat da je pravi peki patrijarh koji se,
premamljen, sklonio u carevinu postavio episkopa Teodosija za svog zamenika i
da ga poziva k sebi, pismom koje prilae.1 On se doista spremao na odlazak a
zapitan od providura za uzrok, izjavio je da je usled ratnih dogaaja ostao bez
prihoda, pa je prisiljen da trai hleba kod patrijarha. Njegov bi odlazak bio tetan
po dobar glas republike, a i radi popularnosti koju uiva u narodu. Stoga je
providur, sumnjajui u patrijarhove namere, doznaio Teodosiju platu od deset
dukata na mesec koju je ranije uivao cetinjski episkop Visarion. Ako senat
potvrdi to doznaenje, providur je uveren da se Teodosije nee odmetnuti, a ako
ne odobri providur nee moi da mu uskrati dozvolu za odlazak.
Ricoveratosi son gi anni ne' stati di cesare il vero pattriarca di Cattaro del
di 24 aprile 1693.
297
298
la corte celeste e quando piacer a signor dio massimo di levarla dalla presente
vita ha ordinato che il suo cadavere sia riposto nella chiesa di san Domenico
nella loro sepoltura.
Commissari instituisce li amici il signor dottor Biagio Soppe consigliere et
il signor colonnel Antonio Canaietti dandoli facolt in forma. Alli quattro luoghi
pii et a poveri.
Schiavi disse lasciare a san Simeone trenta zecchini d' oro disse lasciare
alla madonna del bon gaudio a san Simeone vinti zecchini d' oro. Disse lesciare
al signor Casseretti suo commissario un tallaro dorato con l' arma del quondam
signor suo padre. Disse lasciare al signor dottor Biogio Soppe altro commissario
una tazza d' argento ... con due lioni attaccati. Disse alla signora figlia lasciar
dodici camice che port la testatrice dalla casa di sua madre in casa Smiglianich.
Disse lasciare a Caterina Pizzocara in santo Caterina sua fiolla adue camice et
una vestura negra.
Disse lasciare alla detta sua figliola una delle due lettiere di fezzo a
elettione del suo figliolo Lazzaro, et una coltra di panno d' oro rossa. Disse
lasciare al signor quartier mostro Luca Sbizza suo compare una colara di seta
gialla.
Disse lasciare a Aloisi suo nipote una muta di bottoni d' argento li pi
belli, che furono del quondam signor suo nonno, et marito di lei testatrice, Disse
lasciare a Giovanni altro suo nipote una fascia di seta sguarda con li carsi a fiori
d' oro.
Disse in caso, che Zuanne suo servo non volesse stare con suo figliolo lo
raccomanda al molto reverendo padre Scutari e facendosi religioso li lascia la
casa della quondam signora sua madre e non volendo essere religioso li lascia la
casacca pi piccola di color meneuis con bottoni d' argento esclusa la casa
lasciando anco al medesimo se sar religioso come sopra una pezza di tella et
una pezza di rascia turchina. Disse lasciare ai padri di san Dominico zecchini
cento doppie diciotto et scudi quarantasette con obbligo alli detti padri di
investire tutto esso denaro e del pro dei medesimi li debbino celebrare sopra il
suo altare tante messe quanto importaranno i pro che si ricavaranno, qual messe
dovranno essere celebrate in perpetuo con obbligo alli detti padri di tenere un
libro dove dovranno essere notate le dette messe da essere riveduto esso libro
dalli commissari ad ogni loro richiesta questo in caso che detti padri non
volessero accettare esso legato, o non adempissero alle messe in tal caso lasso
detto legato alli confrati della madonna del rosario con l' obbligo sopradetto.
Disse lassare alla beata vergine del rosario un fil di perle con un gioello all'
antica essere appeso al collo della beata vergine sopra l' atare ove debba stare
perpetuamente. Disse lasciare al padre provvinciale Scutari una vera d' oro
grande fu del quondam fratello di essa testatrice per segno d' affeto che ha
dimostrato verso il suo figliolo.
Disse lasciare al signor governator Salentich suo genero una casacca di
veluto verde con bottoni ..... di seta e oro et una fascia di seta da esserli data a
beneplacito del suo figliolo.
Disse lasciare la massaria che era della quondam signor sua madre
esistenti in una cassa a Lazzaro suo figliolo con conditioni di
299
far celebrare tante messe a san Domenico quanto importava il valore e non
volendo da lui sia venduta e dal ricavato fatte dire le sopradette messe.
Disse lasciare a Margarita sua figliola un secchiel d' ottone nuovo et un di
bronzo da essere dato a beneplacito del suo figliolo.
Item ordin che li tocchi, che sono nel fendo della cassa della biancheria
con li bottoni d' argento che sono sopra la cosacca di saio rossa siano dati in
acrescimento, della lampada che sta appesa aventi la statua, che s porta in
processione della beata vergine del rosario che ci raccomanda alli signori
commissari con li armi, come di presente stanno.
Item ordino che sia ...... la lana e rascia bianca e negra.
Item ordin che doppo la sua morte sia vestita in una camicia, e (abito?)
nero con calze di seta verdi con una uera che li fu data d' oro della quondam sua
madre, e sia posto il suo cadavere in una cassa et con la medema sepolta et
immediate dire cento messe.
Disse lasciare a Catterina Pezzocara che habita appresso terra ferma
zecchini cinque obbligando lo medesima di portarsi in Assisi per l' anima di lei
testatrice da esserli somministrata la messa dal suo herede.
Disse che dal suo herede siano venduti i drappi, che erano della quondam
Ellena sua serva et del ricavato siano fatti celebrare trenta messe per l' anima di
essa detta Ellena e non volendola vendere debba per l' importar che avanza del
salario ditratti li funerali farli celebrare tante messe.
Disse lasciare alla signora Ellena figlia del signor dottor Cassio un anello
con diamanti per segno d' affetto.
Diss lasciare la vestura negra che fu lasciata dalla quondam sua madre ad
Antonio ...... figliolo di Vincenza Pastrouich alla detta Vincenza.
Disse lassare la centura d' argento che era del quondam suo fratello al
signor Luca Sbizza suo compare per l' affetto sempre dimostratoli.
Lascia alla serva della sua figliola una vestura gialla et una passizza di
seta. Item ordin che della tela chiara che si ritrova ...... sia fatto un camice e
dato alla madonna in san Michele, et una vestura di scoto bruno da essere fatto
doi antipendi.
Item ordin che dal cuscino pi bello alla turchesca siano fatto un cuscino
sopra il suo altare a san Domenico, e siano guarniti con passaman d' argento che
si trova in cassa.
Nel resto veramente di tutti i suoi beni mobili e stabili presenti e futuri suo
universal herede h instituito nominato e voluto che sia il signor Lazzaro suo
diletissimo figliolo e questo disse e vuole che sia il suo testamento, et ultima
volonta il quale, e la quale vuole che vaglia per uso di testamento per codicilli
donatione causa mortis, et di qualsivoglia altra ultima volont che meglio valer o
tener potesse non ostante che abbia il suo debito effetto.
Fatto in Zara in casa di essa testatrice presenti li signor Quartier mastro
Luca Sbizza et Ceapo Antonio di Biagio testimoni.
300
In relectione.
Disse lassare a Maddalena fu sua serva una schiavina negra e bianca, et
una stagnata a beneplacito del herede suo lascia a Ivanizza sua serva li drappi di
suo uso e sei lire che ha in salvo di sua ragione.
Disse lasciare alla sua figliola un padigliolo da letto a beneplacito del
herede.
Item disse attrovarsi un scritto di essa Angiolina Dominis di zecchini
quattoridici di quali ne ho trovati tredici. Item disse essere creditrice dal
quondam don Gregorio Begna da ...... di zecchini quattro et alcuni soldi di rascia
vendutali.
Ego Andreas de Toris dottor cancelliere mag. com. hoc testamentum
scripsi et ita ordinante ipsa testatrice.
Adi 13 aprile 1694.
Stante la morte della suddetta testatrice fu aperto il presente testamento
alla presenza del signor dottor Biagio Soppe qual intravenne alla facitura del
medesimo come consegliere et di presente giudice esaminatore et pubblicato da
me nodaro suddetto alla presenza del reverendo don Andrea Caldana curato, et
di Domino Zorzi Smirich testimoni ecc.
Ego Andreas de Toris dottor notarius qui supra.
Zad. st. arh. Notarski arhiv, spisi belenika Andrea
Tori.
268
Zadar, novembra 1693.
Krivini proces protiv Jakova Uzelca, Nikole Klanca, Mihaila Ivankovia,
Martina Milatovia i Stanie Graovca iz Islama koji su, po nalogu Ilije
Jankovia, oruanom etom u nono doba navalili i opljakali selo Goricu, ubili
Mirka Vidovia i ranili Jakova Peria.
Sopra morte di Mirco Vidovich ferite di Giacomo Perich et altri insulti et
attentati alla villa di Gorizza
contro:
Giacomo Oselaz
Nicola Clanaz
Michiel Ivancovich
da Islam
Martin Milatovich
Stanissa Gracovaz
I.
Zapisniki presluan ranjeni Jakov Peri opisuje dogaaj.
Adi 5 novembre 1693 giouedi.
Comparse Giacomo Perich di Isgorizza, sotto la direttione del sardar Boxe
Milcovich ed espose: hauendo l' illustrissimo signor prov-
301
302
per uendicar la morte del suddetto, ammazzorno un huomo di detta Elia di nome
Radoe Gelicich e ferirono anche il memo Elia.
(Omissis).
IV.
Filip Jaki i ura Stankovi zapisniki presluani naznauju robu koja
im je prilikom navale oteta.
(Omissis).
Filippo Jachich:
...... uidi venire da 30 a 40 persone, le quali al parlar conoscendo essere da
Zegar, gente d' Elia Mitrovich portarono via: una giapunza, un schioppo, una
gecerma di panno cremese, una schiauima grande, una velata alla schiavona da
putto, un berettone, una fascia, una vestura turchina di rassa, un gelecco alla
morlacca di rassa, due camisie da donna, due sacchi, due pera di beneureche,
uno di panno, e l' altro di rassa, un sugamano da donna, una cinta da donna.
Zorzi Stancovich:
(Omissis) ......
la robba rubatami e la seguente:
una sciabla nuova un schioppo, una schiavina nuova un altra usata, una
gecerma di rassa nuova, una beretta di panno nero, per il parlare ho compreso
essere gente da Zegar.
(Omissis).
V.
Gavrilo Vidovi brat ubijevoga Mirka oprata ubicama bratovu krv.
23 decembre 1695.
Gabrilo Vidovich da Coslovaz, fratello del quondam Mirco, dichiara che si
rimuove da qualunque ricorso et istanza che fosse stata fatta contro uccissori del
quondam Mirco suo fratello con quali havendo fatto buona e sincera pace le
perdona suplcando la giustizia d volerli perdonare.
Zad. st. arh. Spisi Alvise Mocenigo, knj. V,
str. 560584.
269
Zadar, 7 januara 1694.
Generalni providur Dolfin javlja senatu da i pored postignutog stiavanja
razdora u Kotarima nije bio potpuno zadovoljan, jer je poznavao razuzdanost i
neukrotivost Ilije Jankovia. I doista ili on ili njegovi pristae davali su i dalje s
vremena na vreme povoda nemilim dogaajima. Sad je napokon smrt Ilijina
oslobodila providura tog trna, obezglavila njegovu stranku, a ispunila veseljem
protivnike. Uspelo mu je bilo i da uhapsi Tomu Antiia glavnog zaet-
303
304
305
271
Mleci, 28 januara 1694.
Senat izrie svoju pohvalu generalnom providuru Danijelu Dolfinu to je
uspeo da povrati mir u Kotare, daje izraza svom naroitom zadovoljstvu radi
prirodne smrti Ilije Jankovia, radi hapenja i pogubljenja Bortulaievih ubica,
te ga ovlauje da da amnestiju Biograanima i Pakotancima.
1693. 28 gennaio in Pregadi.
Al provveditor general in Dalmatia et Albania.
Nell' estesa accbrata e distinta del gradito vostro dispacio del 7 del mese
corrente spicca in ogni parte la pontualit, la virt, e la diligenza, con la quale si
va da voi invigilando alla miglior diretione del publico interesse, e quanto viene
a rendervi sempre pi fruttuoso il vostro fervido impegno nella condotta di
coteste gravi occorrenze. Ne rileviamo continuate le prove anco dallo studio et
applicatione, ch' havette saviamente contribuita per ricalmare, e restituire la
quiete nel contado di Zara, ricercando motivo di particolar sodisfattione il senato
nell' intender secondati i vostri lodevoli oggetti, non meno dal caso della morte
naturalmente seguita d' Elia Mitrovich principal capo delle discensioni, e capace
a produrre le pi fastidiose contingenze che dall' esservi sortito con l' uso della
propria desterit, attesa l' opportuna congiontura del tempo di veder arrestati due
de primarii autori della morte del governator Bortolazzi, che da voi giustamente
condannati all' ultimo supplicio contribuir, non vi ha dubio, a servir di freno a
malviventi et a ridurli, nella dovuta moderatione, e rispetto; non dissentendo noi
che possiate estender gli atti di clemenza verso l' universale delle ville di
Zaravecchia e Paschoniano, e rimetterle nella publica gratia, quando lo
conosceste opportuno e conveniente.
(Omissis).
+ 88
1
2
Giuseppo Ruccato segretario.
Mlet. dr. arh.
Senato-Deliberazioni Rettori.
272
Zadar, prvi februara 1694.
Zuane Mineli, zadarski knez, i Anelo Lazari, zadarski kapetan,
postavljaju zadarskog belenika Nikolu Lomaci na in kanelira ilirskih i srpskih
pisama, upranjen usled smrti doktora Grgura Kaline.
306
307
274
Split, 8 maja 1694.
Generalni providur Dolfin odreuje mesene plate serdarima i
harambaama koji su sa pet hiljada naroda iz Brona, Blata i Goranaca naselili
kraj oko Zadvarja i Vrgorca.
Noi Daniel Dolfin ecc.
Scostatesi dal partito inimico si sono con generosa rissolutione gettate in
grembo della serenissima repubblica le numerose popolationi christiane delle tre
provintie di Blato, Brochno e Goranze. Per riddur al termine sospirato operatione
di tanto rimarco si sono fermamente maneggiati li sottoscritti loro sardari,
capellano et harambass, quali rassegnatisi tutti all' obbedienza nostra
intercedono qualche testimonio della pubblica gratitudine, in ricompensa della
fedelt palesata nell' attraher seco loro sopra cinque milla anime, promettendo in
oltre esser sempre pronti di diffendere non solo da qualunque insulto le fortezze
di Duare e Vergoraz, attorno le quali sono per ora alloggiati, ma d' occorrer con
intiera pontualit in qualunque occorrenza di pubblico servitio. Considerato per
da noi quanto importi il mantener contenti li capi di si copiosissmo stuolo di
persone che per viver sudditi del principe serenissimo hanno di buona voglia
abbandonate le proprie opulenti sostanze, che godevano in paese inimico, ed
havuto riguardo al fruttuoso servitio, che potr contribuir la sudetta valorosa
gente non meno nella difesa di questi confini, che nell' eseguire quegl' incarichi
le fossero imposti, coll' autorit del generalato nostro, in virt delle presenti
terminiamo, che alli sottonominati cinque saradari sijno contribuiti ducati dieci
al mese da questa fiscal camara di Spalato, al capellano una piazza d' oltramarini
a tutta paga, ed alli vinti due harambass pur una piazza d' oltramarini di lire
disdotto ed un peso di pan al mese, ed agl' ultimi due il solo pane d' esserle il
tutto corrisposto dai depositi di questa citt. E perch rassegnatisi ancor l' anno
passatto alla publica devotione l' harambassa Zuanne Marsich da Bochno una
delle sudette provincie assieme col prete Gian Francesco Radnich con buona
parte di famiglie, che hanno potuto condur seco, dando anco speranza d' atraher
il rimanente di quelle che vi erano rimaste, gli furono da noi con tale riguardo
assegnati ducati dieci per uno; Cosi all' harambassa Marsich come al prete
Radnich hora che hanno ridotto ad effetto la loro esibitione, decretiamo, che
anco a' questi continuar debba la corrisponsione della sudetta paga; ben certi che
animati questi capi da rimostranze si liberali della pubblica munificenza, si
rassodaranno maggiormente nella divotione, e procuraranno con opre fruttuose
aumentare il merito, che l' accompagna. Commettemo il registro e pontual
esecutione delle presenti ov' occorre ed a' chi spetta. In quorum fidem.
Serdar Zorzi Dugarsevich da Brochno superior ducati dieci al mese;
serdar Zorzi Prolossich da Gorenze ducati dieci al mese;
308
309
310
principe. Conoscendo pero noi, che nato suddito, e che render coll' opera
sempre maggiori testimonij della di lui originaria divotione a sua serenit,
coltivando nel timore, del signor iddio, santi, nuovi sudditi, et instillando negli
animi loro la piet verso la religione di Cristo, e la fedelt verso il serrenissimo
dominio; Consorriamo coll' autorit del generalato nostro a concedergli facolt,
di ristaurare quella chiesa; e monastero, et ivi celebrare i sacrificij, e far l' altre
fontioni degl' offitij divini pregando sua divina maest per la prospert dell' armi
pubbliche, e far anco lavorare quindeci campi di terra contigua, e d' altri non
posseduta qual concendiamo a monaci in quel luoco, dimoranti in titolo di
semplice locatione, coll' obbligo, di corrisponder la decima a sua serenit in
ricognitione del diretto dominio, e salve qualsisia ragioni. In quorum fidem.
Zad. str. arh. Spisi Dolfin, knj, III,
str. 178.
277
Split, 21 avgusta 1694.
Kako je usled smrti Filipa Sinobada eta domae vojske koja uva
Zvonigrad ostala bez kapetana, generalni providur Daniel Dolfin postavlja joj za
kapetana Mihaila Sinobada, sinovca preminulog Filipa, i serdara Jovana, koji je
do tada bio zapovednik kule na Topolju.
Zara 28 marzo 1694.
Passato agli eterni riposi il capitan Filippo Sinobad, che con compagnia
paesana guardava il posto avanzato di Svonigrado, ricerca la sua importanza che
resti subrogato altro soggetto capace alla di lui custodia. Michiel Sinobad nipote
del deffonto e del sardaro Giovanni e che sostiene in qualit di capitanio l' altro
posto torre di Topolie, ha talento sufficiente per subentrar in luoco dello zio; e
perci con l' autorita del generalato nostro elleggiamo esso Michiel per capitanio
al posto di Svonigrad con la paga goduta dal preccessore e con tutte le altre
prerogative et incombenze allo stesso carico dovute, intendendosele cassata l
altra paga, che gode per il posto di Topolie, anzi quella truppa che vi esiste di
guardia havra ad esser incorporata alla compagnia di Svonigrad e correre tutta
sotto una sol bandiera per estrarsi poi una squadra di tempo in tempo et armare
con essa la detta torre di Topolie. Le presenti siano eseguite e registrate ove
occorre e da chi spetta. In quorum et c.
Spalato 21 agosto 1694.
Zad. str. arh. Spisi Dolfin, knj. III,
str. 237.
311
278
Zadar, 23 decembra 1694.
Generalni providur Daniel Dolfin postavlja Janka Vrsalja za harambau
novonaseljenih porodica u Plavnu kao nagradu za to, to je u dolini Plavna
sagradio jednu jaku ogradu koja titi od svake neprijateljske navale vie od
pedeset porodica nastanjenih u njenom opsegu.
Ereto per opera di Gianco Vrsagl nuovo habitante a Plavno un forte
recinto nello stesso piano che copre da ogni insulto inimico cinquanta e pi
famiglie da esso alloggiate, conosciamo di pubblico rilevante servitio instituir
sopra gli huomeni d' arme delle medeme un capo che li dirigga e faccia esserli
puntuali ad ogni motivo di publici comandi; Riconosciuto per il merito et
attitudine dello stesso Gianco Vrsagl coll' autorit del generalato nostro in virt
delle presenti l' elegemo e nominiamo per harambass dell accennate famiglie e
d altre che vi capitassero, sicuri d' esiger dal suo impiego seruitio corrispondente
a cadauna pubblica premura et alle nostre aspettationi. Dovr da chi incombe
esser per tale riconosciuto e le presenti registrarsi per la loro puntual esecutione.
I quorum fidem.
Zara li 23 decembre 1694.
Zad. str. arh. Spisi Dolfin, knj. III, str. 276.
279
Zadar, 23 decembra 1694.
Ugovor o liferaciji soli zakljuen meu pakim solarima i serdarom
Zaviom Jankoviem, kog na ugovoru potpisuje drugi, poto Zavia ne zna pisati
talijanski.
1694, 23 decembre.
Hauendo il sardar Zauissa Mitrovich, humiliato sotto li 25 nouembre
prossimo spirato una scrittura con cui esibiua pigliare il sal da Paghesani alla
scala d' Obbrouazzo, che fu trammessa a quella magnifica comunit e capiti li
suoi diffensori e giudici fu conchiuso:
Che il signor Zauissa Mitrouich abbi a comprar il sale che essi Paghesani
conduranno a Obrouazzo a lire 9 la quarta La prima barca che capitar a quella
riva sia fatta di lui scaricare, e tutto l' importar del carico della mema si pagato la
condutor in soldo contente. Che la seconda barca non possa partirsi da Pago
prima ch' esso Zauissa non notifichi che al fine del spazzo della prima;
pagamento ut sopra, e cosi di uolta in uolta.
I Paghesani non si terranno obligati bonificar calo. Durata del presente
contratto un anno dal giorno che capiter la prima barca.
312
313
314
andati quelli nuovi habitanti di Carlobago avvanzando il Lika, si che all' inverno
stanno in Carlobago, e nell' istate nella Lika, et in tal modo ne bene abitata la
Lika, ne Carlobago nelli confini verso il mare, che perci a questo bisogna
imponerli rimedio con assegnare a quelli di Carlobago li proprij, et antichi
confini, e che con quelli si contentino, et habitino in detto Carlobago, suo
teritorio; per sempre pronti quello fosse di bisogno in detti luochi, e di questi
tenerne li suoi registri distinti.
Questo Carlobago per li tempi andati f un porto di negotio, nel quale
concorrevano diversissime mercantie, a v' era un datio di grandissima
conseguenza, e da particolari viene detto che vendesse Ongari detto Pazarischia,
ch' altro non vuol dire in lingua italiana, che luoco quatordeci mille all' anno d'
utile all' errario regio. Sotto questo Carlobago distante, miglia italiane dieci, vi
r una villa chiamata Luca,1 della quale oggi giorno se ne vedono le vestiggia, e
doppo di essa vi il porto di Stertenizza2 con una chiesa d' una madonna,
distante da deto Luco miglia sinque, e qui pretendono li Venetiani, che sijno li
confini imperiali, il che non vero, stendendosi li confini imperiali di l di
Starigrado nella Dalmatia, il quale Starigrad hoggi girono usurpano li Venetiani
e questo il vero confine antico, e per prova della verit credo, che si trovav il
privilegio concesso alla citt di Carlobago dalli regi d' Ungheria, nel quale vi
sono specificati li veri confini, del qual privilegio, come bene noto a vostra
signoria illustrisima, spero in breve haverne la copia, e dal medemo si potr
vedere il tutto.
Partendosi da Carlobago per andar in Lika strada cattivissima, e quasi
impratticabile, perci quella bisogna farla accomodare per poter introdur negotij.
Arrivati in Lika, la quale si divide in due Like, una chiamata Lika Superiore, e
l' altra inferiore, nella quale s' attrovano li seguenti castelli:
Noui, il quale in tempo delli Turchi era obligato dar in bisogno all' arme
turchescha soldati cavallo 150, et altri 300 piedi.
Belai similmente era obligato dare cavalli 100 e pedoni 200.
Grabenec 20, e pedoni 60.
Sicroua culla3 cavalli 20, e pedoni 60.
Budach cavalli 30, e pedoni 100.
Berlet cavalli 6, e pedoni 60.
Rebaz cavalli 60, e pedoni 100.
Perusich cavalli 80, e pedoni 50.
E nella Lika superiore:
Mali Grazaz cavalli 40, pedoni 100.
Velli Grazaz cavalli 40, pedoni 100.
Velli Obrovaz cavalli 30, pedoni 100.
Mali Obrovaz cavalli 20, pedoni 80. Uno di questi Obrovazzi usurpano li
Venetiani, benche sij compreso nelli coifini e territorio
1
Lukovo.
Trstenica.
3
iroka Kula.
2
315
della Lika Superiore, e loro ne fanno scalla di negotio, e conducono il sale, cosa
da non tollevarsi.
In Karbavia sino li seguenti luochi:
Udbina cavalli 300, e pedoni 800.
Bunich cavalli 150, e pedoni 300.
Bidach cavalli 15, e pedoni 30.
Oltre li suddetti luochi in detta Korbavia, vi Curiach, qual' dishabitato,
come anco Cornich,1 e Coremill,2 Suignaraz, non esser altro che in Proso la
guardia per esser passo (?) d' importanza.
Siche tutte le due Like erano obligate di dare in campo in tempo del Turco
cavalli 696, e pedoni 1610, e la Korbavia dava cavalli 465, pedoni 1130.
Summa summarum delli cavalli sono 1161, e delli pedoni 2740. Siche tr
cavalli e pedoni mettevano questi paesi 3901.
Oltre tutti questi luochi, ch' erano habitati da Turchi, hoggi giorno se n'
attrovano degl' altri, ch' hanno principiato ad habitare li nostri, che per brevit
tralascio, ma devono questi paesi crescere assai di forza, mentre cresceranno d'
habitatione; come si fatto in Pazarischia, che di presente in questo saranno
cavalli 100, e pedoni 60, e questo Pazariscia, che in linqua italiana altro non vuol
dire che luochi di mercati, si facevano negotij, et la strada pi vicina al mare,
che si va verso Jablanaz, che f bene Frangipaniano, et ivi in blanaz pagano il
datio per transitare per il mare con le mercantie. Di questo Jablanaz a suo luoco
si dira quello deve esser detto.
Per assicuratione di tutti questi paesi, altro non vi manca che la presa di
Bicach, perch con questo si stabilirebbe una tranquillit quegli habitanti, che
non s' havrebbe pensare cosa veruna e s' habitarebbero in tal modo, che
verebbe l' eccelentissimo camera ad haverne proventi non ordinarij, oltre d che
si verebbe ad ingiungere questa Lika, e Korbavia con li territorii di Bicach e sue
giurisdizioni sno al fiume Una con Costagneuizza, e paesi ivi in questa guerra
conquistati.
Anzi mi sij permesso, che facci una breve digressione dalla materia
principiata della Lika e Korbavia, e uadi contando le forze presenti ch' ha il
Turco sino li luochi dall' armi cesaree conuistati, e uadi ponendo (sic) con li suoi
castelli e terre:
Bicach h cavalli oggi giorno 600 e pedoni 800.
Sotkolach h cavalli 40, pedoni 140.
Kruga cavalli 200, pedoni 300.
Ostrosach cavalli 100, e pedoni 150.
Presnich cavalli 20 pedoni 60.
Tarzach cavalli 80 pedoni 150.
Krekovizza cavalli 10, pedoni 50.
Mutuizza cavalli 15, pedoni 40.
Kurlich cavalli 12, pedoni 50.
Zudurovo cavalli 30, pedoni 80.
Pech cavalli 20, pedoni 40.
1
2
valjda Komi.
Korenica.
316
Kostajnica.
317
318
Questi Starigrad e Jablanaz renderanno utile non ordinario non solo per
servizio della Lika e Korbavia, m anco per li Segnani, che in detti si fanno (?), e
sar negotio profittevole all' eccelentissima camera; et io tanto in questo merito,
quanto in altri doverei scrivere pi cose, le quali non possono mettersi in carta
per pi rispeti, dubitando che questa informatione possa passare sotto occhio d'
altre persone, et in particolare, che pi me ne risservo suo luoco e tempo di
dovere spiegare il tutto. Accettino intando questa breve informazione, ch' in
brevissimo tempo h fatta, non quanto il bisogno sij, ma quanto mi h concesso
la brevit del tempo, e raccomandandomi alla gratia dell eccelentisima camera, e
di vostre signorie, et illustrissimo signore commissario (?) divotamente resto,
quale mi sottoscrivo.
Novi li 8 novembre 1695.
Zad. st. arh.
Filza 31-a
Zad. st. arh. Spisi mlet. dragomana.
282
Zadar, 18 decembra 1695.
Kako Morlaci dre mnogo ornih volova, a zanemaruju uzgoj jahaih
konja, radi ega, prilikom sukoba, podleu Turcima koji imaju jaku konjicu,
providur Dolfin nareuje da svak ko ima pola pluga volova mora da zavrgne
jednog sedlanika, a ko ima itav les jednog sedlanika i jednog jedeka.
Noi Daniel Dolfin ecc.
Col comodo di tante terre acquistate dall' armi pubbliche si sono
industriati li Morlacchi di prouedersi di molti manzi da aratro, ma non applicano
se non pochi a ritrouar cavali da sella, si che nell' occasioni contro Turchi, quali
d' ordinario sono forti di caualleria lauguiscono le nostre genti, mancanti di si
rileuante requsito. Commettemo perci coll' autorit del generalato nostro a tuti
quelli che tenessero mezzo aratro di manzi di prouedersi di un cauallo da sella et
a quelli che ne possedessero uno intero due culli, cio uno ordinario et l' altro da
condurre a mano e cosi in proporzione, in pena agli inobbedienti di esserli levati
due manzi et altre maggiori ad arbitrio.. In quorum etc.
Zara, 18 decembre 1695.
Zad. str. arh. Spisi Dolfin, knj. III,
str. 378.
283
Mleci, 30 januara 1696.
Dukal duda Silvestra Valiera kojim se dodeljuje dostojanstvo viteza
Sv. Marka Jovanu Sinobadu, governaduru Kninske krajine.
319
320
321
Mattio Miglianich
Stipan Miglianich
Nicolo Brainovich
Nicolo Clanaz
Tomiza Zupan
E ci con risserua di beneficar
domicilio nella fortezza.
Ivan Mazar
Martin Giurgevich
Vucich Ciaccich
Boso Miglianich
Nicolo Miglianich.1
degli altri che uolessero uenir a fermar il
322
286
Zadar, 12 februara 1696.
Generalni providur Daniel Dolfin udovoljavajui pretstavci, koju su mu
podneli devetog februara kotarski serdari, kapitani i harambai, saziva ligu, te,
pridravajui se odredaba Kornarove terminacije od 11 marta 1689, propisuje
trinaest kapitula" u pogleda sastava, postupka, nadlenosti i dunosti lige.
Noi Daniel Dolfin 4-to. caualier, per la serenissima repubblica di Venezia,
provveditore generale in Dalmazia, et Albania.
Intenti a rimouer tutte l' inconuenienze che si sentono nascere alla giornata
per questo intiero territorio habbiamo rissolto a causa di rimetterlo nella douuta
tranquilita e quiete, di far a noi chiamar li sardarij, capitanij e harambasse di
questo contado e comparsi alla nostra presenza l' esponessimo le graui continue
indolenze de sudditi ch' esclamauano esser trauagliati da maluiuenti coll'
esprimer loro la nostra rissoluta uolont di uoler rimouer ogni disordine e
castigare tutti i delinquenti a freno de futuri pregiuditij e sconcerti. Essi per con
scritura presentataci li 9 corrente ci supplicarono che concedessimo a medesimi
l' ordinaria liga onde conoscendola ancor noi per gl' essempij pratticati dall'
eccellentissimi nostri precessori molto proficua habbiano a tal proposizione
donato il nostro beneplacito, e concorriamo ch' ella sia congregata douendo
principiare lunedi prossimo uenturo affine sia in essa pratticato quanto ne
sequenti capitoli sarx prescritto et ingionto.
1-mo. Che siano giusta il consueto scielti dodici capitanij delle ville di
questo contado de pi accreditati et intendenti, quali habbino facolt di decidere
le controuersie aspettanti alla liga in qualit di giudici di prima instanza.
2-do. Che faccino figura di giudici d' appellazione li signori cavalier conte
Francesco Fanfogna, e governator gio: Alberti nobili di questa citta, li signori
Francesco Cassio e Sebastiano Ponte nobili di Nona da noi scielti et a questo
deputati assieme colli signori conte Francesco Possidaria collonello di questo
contado, et il signor Francesco Spingaroli governator di Zaravecchia, e colli due
sardari Sauissa Mitrouich, et Boxe Milcouich, inanti a quali sar aperto l' adito
di ricorrere a tutti quelli che dal primo giudicio de capitanij se ne aggrauassero;
decidendo essi, regolando, limitando annullando et approbando tutte le sentenze
de primi secondo detar loro la propria conscienza.
3-zo. Le sentenze de primi giudici, che non fossero appellare, non possano
mandarsi da capitanij all' essecuzione se prima non saranno notifficate et
approbate dalli sudetti signori giudici della seconda instanza.
4-to. Che uenendo cosi inanti i giudici di prima instanza promossa
qualsisia pretesa in cui alcuno d' essi ne hauesse qualsiuoglia interesse, debba
quel tale, per quel caso, solamente esser eccetuato dal giudicare.
323
5-to. Che le motioni della liga habbino ad esser pratticate ne luoghi del
maggior bisogno a giudicio delli sudetti signori deputati douendo gl' altri
capitanij et harambass dipendere dalle loro prescrizioni.
6-to. Che il predetti signori deputati habbino l' arbitrio d' ellegger il
cancelier, chiaussi, et altri officiali necessari per essa liga.
7-mo. Che tutti i mandati e sentenze saranno da questa carica rilasciate e
dagl' illustrissimi rappresentanti, sia particolare incombenza il farli con
pontualita esseguire leuando a trasoressori inobedienti quelle pene che saranno
in essi precetti contenute, quali s' intendano alla medesima liga applicate,
compresi li signori deputati che ne faranno le giuste distribuzioni.
8-mo. Giudicheranno a scrittura le matterie de furti danni dati, defraudi de
dominicali in particolare quando i patroni hauessero sentenze ottenute a fori
ordinarij, restino quelle esseguite con ogni uia sommaria per il modo diffcile di
hauer i debitori qui in citt, e fatti sodisfar per i loro dani e defraudi possano
anco giudicar le altre cose lieui et ordinarie della liga secondo le consuetudini et
antichi instituti del paese.
9-no. Che i maluiuenti, i falliti, i banditi, biastematori et ogni altra sorte di
gente di mal affare, che ui fossero nel distretto, fatti inseguire con concorso de
comuni, giusta le leggi, e dati in mano della giustizia per hauer il condegno
castigo. I villici che ne casi d' inseguir li predetti rei uenissero dalli detti signori
deputati a ci comandati prontamente obediscano, contribuendoui tutto il potere
e diligenza; altrimenti cadauno che mancasse sia condannato in lire 25 di pena
da esser applicata la mett alla cassa publica et la mett alla liga, et in caso che il
comune sudetto mancasse, incorra nella pena di reali cento, da esser applicati
come di sopra.
10-mo non sia chi ardisca d' essi capitanij delle ville intervenienti nel
congresso negar di uenirui a tempo e luoco deputato in pena di esser pretesserato
dalla liga stessa nelle forme solite, saluo sempre legitimo impedimento. Non
presuma nemeno alcuno in tale radunanza tumultuare, usar parole improprie e
far alcuna immaginabil uiolenza contro li signori deputati, giudici, e capi delle
ville sotto qualsiuoglia causa o pretesto, in pena di spoglio di tutti gli animali che
hauesse e d' esser dato in mano della giustizia per riportare castigo corrispondente all' eccesso.
11-mo Possa e debba la detta liga far inseguire i rei che rapissero vergini
o altre donne di buona fama in pena di ducati 100 applicati alla medesima da
esser estratti da beni de rei, facendoli arrestare e consegnare alla giustizia de
publici rappresentanti.
12-mo Sia cura principale d' inuigilare sopra quelli che hauessero comessi
homicidij, et procurar che in tutte le forme restino arrestati, applicandoli noi
sopra i beni dei medesimi malfattori li reali 100 giusta gl' antichi usi del contado,
e giusta alla terminazione dell' eccellentissimo precessor nostro Molin di 3
maggio 1689 decretata dall' eccellentissimo senato risseruato il giudicio d' essi
casi grauissimi
324
325
canone, che dal perito stesso le sar con giuramento liquidato rilasciando ecc.
salve ecc. e le presenti habbino d' esser registrate nella segretaria nostra, e nell'
offitio di Castel Novo in pena di nullit. In quorum fidem.
Citluch 16 zugno 1696.
Zad. st. arh. Spisi Dolfin, knj. III, str. 441.
288
Mleci, 27 juna 1696.
Dukal duda Silvestra Valiera kojim se Zavii Jankoviu za ratne zasluge
dodeljuje dostojanstvo viteza sv. Marka.
Silvester Valerio dei gratia dux Venetiarum etc.
Ad perpetuam rei memoriam.
Molteplici e riguardeuoli sono le benemerenze della famiglia Mitrouich,
che abbandonata non solo la patria e il paesse turchesco, ma indottene col suo
consiglio ed esempio altre ad eseguire lo stesso, si diede uolontaria alla
diuotione della repubblica nostra impiegandosi sempre a uantaggio della
medema ne trascurando uerun incontro, in cui a prezzo ancora di sangue e di uita
potesse dar uere proue della sua fede e ualore. Ben note sono quelle del
carambass Gianco Mitrouich capo principale de Morlachi di Obrouazzo, e
niente meno l' altre del sardar Stojan Mitrovich detto Gianco pur capo de
Morlachi, per' le quali riport contrassegni del pubblico gradimento con il
freggio del cauallierato e con il dono d' una collana d' oro, toccatoli poi combattendo con Turchi dopo hauer pi uolte trionfato de medemi lasciar degna
memoria di se stesso col sacrifficio della uita in pubblico sruitio colpito di
moschettata; il tutto ben chiaro scaturendo da pi parti del senato e da moltiplici
attestati de pubblici rappresentanti. Da questi che seruono di gloriosi testimoni a
uantaggio anco d' altri di si benemerita famiglia, ben si comprende quanto
uguale nelle attioni e nel merito si sia fatto conoscere sino al presente il sardar
Sauissa Mitrouich, che destinato dopo la morte del frello Stojan a sostenere la
carica di capo de Morlachi ha dato saggi della sua gran fede, coraggio e buona
diretione, sortito al di lui ualore il diuertire le forze nemiche al tempo del
acquisto de Sign, accorso pure colle genti del contado di Zara nella piazza stessa
al hora, che il bassa Atlaghich tent di batterla col cannone, obligandolo alla
ritirata. Gloriose sono pure le ferite riportate a Vercereu Vacup, il coraggio
dimostrato nel espugnatione di Knin, l' operato per assicurare il passaggio delle
genti di Bilai, la rotta data due uolte a Turchi a Scopie, l' assistenza prestata alla
conquista di Gabella, la prontezza nel accorrer alla prima e seconda difesa di
Ciclut, non meno profficuo essendo riuscito l' impiego suo ualoroso a Cuprez
nella rotta d' Ismael pass, e nel di lui auanzamento a Biach con
326
327
di tutte le mie robe e in caso morise senza lasiar dopo di se creature ho legitimi
figliuoli in tal caso lasigo la met di tuta miga facolta ali poueri sciaui christiani
che satrouasero de la nacione slauona in mano di turci aci pregino dio per
lanima miga.
Item lasigo la altra unit di tuto ili migo hauere che sia il tuto uenduto al
publico incanto sidi mobili come stabili he fato il tuto in danaro contante dela
sola met del migo e deto danaro sia contanto ali reuerendi padi di san
Domenico aci esi padri posano perpetuamente celebrar dele sante mese peri l'
anima mia e di miegi magori quela quantit che inmportase deto danaro perla
perpetuit che potesero di conueneca stare per la celebracione dele mese intese
et in caso che esi padri di san demenico di questa cit non uolesero posino
iutrauenire li padri di san Zuane coi la condicion pero come di sopra.
Item iustituisco per miei comesari l' illustrissimo signor colonelo Antonio
Canaeti et il signor Sebastian Matiazi dandoli facolta in forma e pregando dele
sue asistenze.
E in caso che la creatura morise e restase ueduando la sudeta signora
Maria miga consorte e uolese uiuere uedua posi godere tuto il migo e dopo la sua
mrte siga fato come di sopra ho espreso per li sciaui la mit e la mit per la
celebratione dele sante mese.
Io Lazaro Smiglianouich di mano propia feci il presente testamento il qual
non posi esseda nisuno taglato ne reucato ma uiua come se fose di publico
nodaro. Amen.
Original u posedu B. Desnice u Obrovcu.
290
8 oktobra 1696.
Knez Frane Posedarski izaslan od providura Valiera u Podgorje i Obrovac,
podnosi mu izvetaj o stanju i prilikama u tom kraju, o odnosima sa susednim
esarevcima i o njihovim namerama. Predlae ta bi trebalo da se u svakom
pojedinom mestu uradi.
Illustrissimo et eccellentissimo signor kavalier provveditore generale.
Dal signor collendissimo Salamoni vengono consegnate le riverite
commissioni di vostra eccellenza a me collonelo Francesco Possidaria suo
ummillissimo servo, de di primo ottobre e come in esse. Immediatamente presi l'
imbarco sopra la galeotta stessa per rivedere li posti et esaminare le dispositioni
di quegl habitanti e la costanza, e fede del capitan Cattalinich; ne mi riusci
difficile, mentre li 5 del corrente s' arriv a Starigrado ove si vide solamente esso
capitano con pochi d' essi. E dopo alcuni quesiti da me fatti gli ricercai ove
fossero gl' altri villici, non essendo di ragione, che quel luogo esposto, alla
frontiera fosse cosi malamente regolato. Rispose, che la maggior parte di quelli
s' attrovavano in Lika a causa degl' animali, che per scarsezza d' acque si
trattenevano non potendo sussistere nella Mon-
328
329
330
suo dominio diretto, che ha sopra tutte le terre di nuova conquista lontani dagl'
occhi degli esattori pubblici o di chi ha causa dal principe. Fatti per chiamar i
capi e li cinque harambasse che rendeano con le genti delle loro bandiere
presidiata questa citt e commandato loro il restituirsi alle primiere habitationi,
si sono rassegnati al nostro rissoluto volere, esibendosi di ripartirsi tra la citt
stessa et i villaggi del distretto medemo per incontrar la publica intentione da un
canto e per soccorrere a bisogni della campagna e dei loro animali dall' altro
supplicandoci humilmente che fossero a medemi concessi in queste vicinanze,
campi cinquanta di la da questo primo prossimo prato vicino all' acqua senza
obbligo di riconoscer, altri che il principe serrenisimo dell' ordinaria decima
come anco con terminatione degl' eccellentissimi preccessori nostri Mocenigo e
Molin erano in molto maggior summa sufragati, dovendo questi essere fra loro, e
genti, che veranno habitare ripartiti; non ostante qualunque locatione di chi si
voglia privata persona, quals' intender ritrattata per quanto importa la summa d'
essi cinquanta campi ed altri 240 al capitan Milovan Pavassovich, e sue genti
con distinta terminatione del giorno, d' hoggi destinati. Dovranno per
immediate riddurs a proportione in questo luoco dichiarandoli all' hora capaci
del beneffico e comunione d' essi cinquanta campi quali con titolo di semplice
locatione a medemi assegniamo obbligandoli a corrisponder la sola decima a sua
serenit dichiarando caduta ogn' altra locatione rilasciata in atto puro provisionale e permettendo loro, che possano goder gli orti, che prima tenevano nelle
vicinanze del loco stesso; ma se non eseguiranno quanto loro ingiongiamo,
portandosi ad habitare la citt stessa nel numero a proportione divisato, s'
intenderanno non solo decaduti d' ogni benefitio d' esse terre, ma per quelle, che
godono ne villaggi suddeti dovranno esser tenuti d' contribuir il 5-to d' ogni
frutto a sua serenit, oltre ogn' altra pena pecuniuria e corporale che risserviamo
d' imporli a nostro arbitrio e degl' eccellentissimi nostri successori. In quorum
fidem.
Scardona li 12 ottobre 1696.
Zad. st. arh. Spisi Dolfin, knj. III,
str. 483.
293
Knin, 16 oktobra 1696.
Generalni providur D. Dolfin postavlja kavalira Jovana Sinobada za
nadintendanta kninske krajine, a to kao nagradu to je, dok je providur opsedao
Ulcinj, suzbio provalu hercegovakog pae u tu krajinu, pri emu mu je poginuo
jedan sinovac.
Noi Daniel Dolfin ecc.
Applicatosi dagl' anni pi teneri Giovanni Sinobad a servire sua serenit
nell' esercito dell' armi a questo travagiioso confine sofferse
331
gl' incomodi d'una lunga e penosa schiavit dopo essersi esercitato in tal
mestiere nel contado di Zara, ove contro nemici ha praticate prove di valore non
ordinario, fatto passare a questa frontiera di Knin, ch' la pi esposta all'
incursioni nemiche, et elletto in sardaro e governatore di questo distretto ha
quello custodito colla pi vigilante gelosia e difeso con coraggio non ordinario,
diportandosi, anco sempre bene nell' imprese che si sono fatte contro nemici, et
in particolare negli acquisti delle piazze cosi che della pubblica generosa gratitudine stato decorato della croce e titolo di kavaliere. Passati noi a devastare
Dulcigno ha represso un grosso considerabile, de Turchi che espediti dal bass di
Bossina col Selman Passa d' Ercegovina, et il di lui chiechiagia nella absenza a
depredare in queste vicinanze, fece stragge de medemi, uccidendone con suoi
seguaci e facendone schiavi pi di cento sacrificatosi in tal incontro il proprio di
lui nipote. Colmo pero d' ingenui attestati de suoi militari diportamenti noto
anco a noi per il corso quasi d' un lustro che governiamo questa provincia,
crescendo sempre pi ne gradi di merito, risolviamo coll' autorit del generalato
nostro d' elleggerlo, come con le presenti nostre lo destiniamo in sopraintendente
delle genti paesane sottoposte a tutta questa giurisditione non comprese quelle di
Dernis ch' hanno il loro governator e sopraintendente si che habbi nell' avvenire
ad essere per' tale da Morlacchi et altri nuovi e vecchi sudditi, ch' albergano in
tutte queste tenute riconosciuto et obbedito colla subordinatione sempre a quest'
illustrissimo rappresentante onde incoraggito da si frequenti atti di benigna
recognitione con quali si premiano le sue militari fatiche possa sempre pi
infervorarsi nell' adorato servitio del suo principe alla cui sovrana autorit
sottoponiamo le presenti. In quorum fidem.
Knin li 16 ottobre 1696.
Zad. st. arh. Spisi Dolfin, knj. III,
str. 486.
294
Zadar, prvi novembra 1696.
Generalni providur D. Dolfin osniva u Starigradu pod Velebitom etu od
pedeset ljudi iz tog kraja pod upravom kapetana Vida Katalinia sa zadatkom da
uva velebitsko podgorje na koje pretenduju esaravci. Kao razlog za tu meru
providur navodi tenju vlade da pomogne stanovnitvu, jer je kraj tako neplodan
i tako oskudan da ne moe da ga ishrani.
Noi Daniel Dolfin etc.
F altre volte a misura delle pubbliche importanze instituita una
compagnia paesana di 50 huomini per guardia del posto geloso di Starigrado,
con la contributione d' un peso di biscotto mensuale per
332
333
296
Zadar, 10 decembra 1696.
Posvedoenje generalnog providura D. Dolfina da je Zavia Jankovi pod
Livnom, ma da ranjen kopljem u levu ruku, ubio jednog Turina, a jednog
zarobio, i doveo 75 robova.
1696, 10 decembre.
Attestato del provveditor general Daniele Dolfin che conferma l' indefesso
valore del kavalier Zauissa nel rintuzzar l' orgoglio degli ottomani a Clivno che
sebbene da un colpo di chiavarina nemica rest ferito nel braccio sinistro ne
imprigion nondimeno 75 di loro, e con le proprie mani lev ad uno la vita, ad
altro la libert.
Ekscerpt originalnog posvedoenja u Transunto
delle benemerenze della famiglia Mitrovich
u posedu B. Desnice u Obrovcu.
297
Zadar, 10 decembra 1696.
Kako je trajanje poruanstva Oracija Lantane za Zaviu Jankovia
odreeno trajanjem Dolfinova generalata a kako se ovaj primakao kraju,
providur nareuje Lantani da povrati Zavii novac i stvari koje mu je ovaj dao u
zalog radi obezbeenja poruka.
1696, 10 decembre Zara.
Sotto li 17 marzo 1692 f prestata dal sardaro kaualier Sauissa Mitrovich
pieggiaria di ducati 2000 di tener in freno le sue genti e per altre cause come in
essa, al qual effetto s' istitui pieggio il signor Oratio Lantana con dichiarazione
che douesse durare per tutto il corso del nostro generalato hora che siamo agli
ultimi periodi ci rappresenta esso kavalier Zauissa, hauer lasciati in mano e per
sicurezza del pieggio denari et altri effetti per il ualore d' essi ducati 2000, facendo istanza di poterli riauere. Commetemo al predetto signor Orazio Lantana
che restituir debba al predetto Zauissa li denari et effetti da lui avuti.
Zad. st. arh. Spisi Dolfin, knj. III,
str. 504.
298
Zadar, 12 decembra 1696.
Generalni providur D. Dolfin izdaje Zavii Jankoviu posvedoenje o
junakim delima izvrenim u slubi republike za vreme njegova generalata.
334
335
299
Zadar, 18 decembra 1696.
Pohvalnica izdana od generalnog providura Daniela Dolfina Lazaru
Smiljaniu u kojoj se naroito istie hrabrost pokazana prilikom opsade Ulcinja.
1696, Zara 18 decembre. Attestazione. Benemerita la casa Smiglianich
risplendono le azioni de suoi auttori nelle esigenze, de publici vantaggi contro l'
ardir ottomano in questi contadi. Lazaro figliolo di tali parenti, et erede non men
di essenza che di nome nel fior degl' anni da saggi d' animo maturo, si nelle
scorte, come nelli seguiti, capo tra Morlachi, ove s' impiega comandato ne
cimenti d' importanza. Molte sono le fazioni, nelle quali intervenuto a diversione
degl' innimici, inoltrandosi nel paese Turcho a dar sacchi, incendiar e far schiavi,
colge tra li primi i frutti d' applauso e l' onore del suo diportamento.
Ultimamente nel campo sotto Dulcigno fatto l' sbarco sul contrasto nemico, non
ha lasciato indietro i studij d' avvanzare, ma sui posti necessarij, et alle linee
gelose dava freguenti tutti i numeri di pontualit e coraggio. Pi volte
presentavano il suo favore gl' inimici, e portavano l' impeto dell' armi nostre, ma
sempre ribbutati e respinti hanno finalmente cesso con molta perdita loro e vile
abbandono del suo accompamento. Per essendo giusto contrassegnar il merito e
gradir un buon servizio estendiamo il presente attestato ad esso Lazaro
Smiglianich, perch li serva di maggior fervore nel militare, e testimonio allo
sperare dalla publica grazia. In quorum etc.
Drutvo Biha, Smiljania Zbornik,
str. 52.
300
Zadar, 29 januara 1697.
Generalni providur Alvize Moenigo dozvoljava da se Redep Budisali,
Turin iz starog (gornjeg) Obrovca, iji se brat pokrstio i ivi u Bilianima,
otpusti sa galije na kojoj e ga zameniti Redep Bajramovi iz Vakupa.
S' attrova nella galera dell' illustrissimo signor sopracomito Giovanni
Balbi Resep Budisalich Turco da Obrouazzo superior il di cui fratello Nicol
venuto con tutta la famiglia gi tempo alla pubblica diuotione si rinovato nell
acque del santo battesimo et habita di presente nell villa di Bilissane vicino a
quella di Obrovazzo. Nutrendo perci anco questo il lodevole desiderio di farsi
cristiano e di viver unitamente con la famiglia stessa, desidera d' esser liberato
dalla galera medema, esibendo il Turco Resep Bairamouich da Vacup al seruitio
di remigante in sua vece; Conoscendo noi giusta l' instanza, habbiamo anche
rissolto esaudirla e perci col' autorit del generalato nostro
336
Iz terminacije istog providura od 5 marta 1697 (Spisi Moenigo II, str. 40) izlazi
da su Krmpoani uverili providura da je crkva u Pariima bila latinska, stoga on
nareuje Jurainu Vuini glavaru Paria da se do donoenja konane presude ima da
okani svakog uplitanja u tu crkvu.
337
338
339
304
ibenik, 14 marta 1697.
Kako je usled smrti Mihaila Sinobada ostalo upranjeno mesto kapetana
zvonigradske ete, generalni providur Daniel Dolfin imenuje za kapetana te ete
Jandriju, sina Jovana Sinobada, uz obavezu da se postara za lice koje e ga
zamenjivati dok poraste da sam njom upravlja.
Passato ad altra vita il capitan Michel Sinobad della compagnia paesana
del posto avanzato di Zvonigrad, resta vacuo il posto che egli occupava e per
conseguenza deve sostituarsi in suo luoco persona che adempisca alle
incombenze che, dall impiego stesso le vengono appoggiate. Fatto da noi riflesso
alle molte benemerenze che accompagnano il kavalier sopraintendente Zuanne
Sinobad, alle quali rendendosi conveniente dare qualche testimonio della
pubblica gratitudine, ellegemo non l' autorita del generalato nostro et in vigore
delle presenti in vece del deffonto Michel, Andrea figliolo dello stesso kavalier
Zuanne in capitanio della compagnia medesima del posto avanzato di Zvonigrad
dovendo pero dallo stesso esser proveduta d' un governatore che la diriga sino a
tanto che Andrea predetto venga negli anni di poter da se stesso dirigerla.
Haver di paga ducati quattordici almese, come per l' adietro a suoi anteccessori
stato pratticato contribuirsi, dovendo per tale esser riconosciuto e le prenti
registrarsi dove e da chi spetta. In quorum et c.
Sebenico li 14 marzo 1697.
Zad. st. arh. Spisi A. Moenigo, knj. IV, str.
277.
305
Mleci, 20 marta 1697.
U izvetaju o svojoj upravi Dalmacijom podnesenom senatu po povratku
sa te dunosti bivi dalmatinski providur Dolfin pripisuje sebi u zaslugu to je
povraen mir i red u Kotare istiui ponovo da je kamen smutnje bio neukrotivi
Ilija Jankovi. Iskorenjena su i dva brata Crnice, buntovnici iz vrlike krajine, a
smrtna osuda izvrena nad glavnim vinovnicima Bortulaieva ubistva imala je
blagotvorno zastraujue dejstvo. Opisuje fizike odlike Morlaka i njihovu
vojniku upotrebljivost, prikazuje njihovu ud i priznaje da je od njih postigao
sve blagou primenjenom u meri koja nije putala maha njihovoj drskosti.
Postigao je od njih da ostave berbu i jesenje oranje da bi, o svom kruhu
prevalivi peke 200 milja pritekli odbrani Gabele i da se, kad je spremao
ulcinjsku ekspediciju, njih 5000 na broju ukrcaju na slepo u brodove, ne znajui
ni kud idu
340
341
(Omissis).
Coltivati poi con allettamenti e preziosi doni li capi, da quali ciecamente
dipendono, devo renderli giustizia col confessare, che abbiano pienamente
corrisposto alle mie aspettazioni ed alle pubbliche premure, nelle quali il loro
moto stato cosi pronto e l' operare cosi ardente che niente ha ceduto a quello
delle milizie pagate, come di tempo in tempo ho esposto.
E formidabile il corpo de Morlacchi che nelle superiori provincie passano
col nomedi kajduchi, e non v' ha dubbio che nella presente costituzione il
maggior nervo dell' offesa e della difesa non consista nel loro braccio,
contandosi in numero di circa trenta mille atti all' armi. Sono di buona
corporatura, di temperamento robusto tolleranti delle fatiche, vigilie ed
incomodi, avvezzi ad una vita rustica e rozza pi che ad alcun lusso ne di vestito
ne di abitazione, servando ogni piccolo tugurio di ricovero a numerose famiglie.
Non hanno regola ferma nel guereggiare ma maneggiano egualmente a piedi che
a cavallo con bravura e rissoluzione lo schioppo e sciabla ed altretanto pronti di
cuore, quanto veloci di gambe, sono agili ad inseguire chi fugge e nel ritirarsi
non ricevendo discapito. L' esperienza m' ha fatto conoscere, che sono capaci di
disciplina, poich framischiati con soldati aggueriti hanno suplito senza
diferenza a cadauna fazione. Si sono rinserrati nelle trincee, l' hanno sostenute, si
pu dire a petto aperto, e sino nell' esercizio delle granate hanno fatto conoscere
non pensata desterit. Il loro genio e per feroce, e si renderebbe indomito, e
forse geloso, se non fosse con opportune massime rafrenato. Io non posso negare
d' averli, mediante la divina assistenza, diretti con gran fortuna, e con molta
felicit, facendo prevalere all' autorit la dolcezza con tal misura per, che non
possi fomentare la natural arditezza, che poi chiederebbe tutto lo sforzo dell'
autorit per piegarla. Prima di valermente nelle pi importanti occasioni, credei
bene di far esperimento della loro fede, e del poter de nemici, cimentandoli con
frequenti fazioni per inviscerarli tra l' effusione del sanque e fra l' ostilit sempre
pi inestinguibile e l' odio contro Turchi, drizzando i colpi a quella parte, ch' era
gi concepita nell' idea per primo oggetto delle applicazioni e per primo sfogo
dell' armi.
(Omissis).
Era la stagione delle vendemmie, che va unita a quella delle semine, onde
li poveri Morlacchi si trovavano occupati non meno a raccogliere l' alimento per
l' anno che correva, che a prepararlo per il venturo; e quello che pi rileva
mancando nelle piazze di confine il biscotto solito contribuissi alle mosse, non v'
era modo di alimentarli nel viaggio. Con tutto ci chiamati all' ubbidienza della
carica con esemplare rassegnatione lasciarono tutto e fecero col loro pane per la
terza volta una lunga disastrosa marchia di circa 200 miglia: Eppure fu unico
prezzo del sengue sparso e di tante tollerate fatiche lire 21 per fante e lire 42 per
cavallo ripartite nelle tre accennate spedizioni. Con la comparsa loro si rinvigor
la diffesa...
342
(Omissis).
Cosi con opportuni maneggi mi sorti rompere il corso all' elezione di
provinciale di padri minori osservanti di San Francesco della Bossna Argentina,
che sempre cadeva in sudditi austriaci, perch maggiori di numero, ed ho potuto
in due capitali successivi l' uno all altro veder promossi due sudditi di vostra
serenit con quel bene che pu sperarsi dalla molta autorit che possedono
spirituale e temporale sopra Morlacchi, appresso quali mi sono stati questi
religiosi in pi incontri fruttuosi e fedeli ministri.
(Omissis).
Ma qual maggior prova poteva desiderarsi della fede, dell' ubbidienza,
della tolleranza, del valore de Morlacchi condotti in numero di 5 milla
ciecamente all' imbarco, ignari delle publiche deliberazioni ed inscii del proprio
destino, sempre pronti alle fazioni pi ardite, contenutisi in esatta disciplina e
senza altro aggravio della pubblica cassa, che di soli dieci soldi al giorno, con i
quali si sono trattenuti lungamente cosi disgiunti dalle proprie case, che a gran
parte di essi sarebbe stata pi vicina qualunque parte pi remota dell' Italia.
(Omissis).
In tale superiorit e predominio si stabilito in tempo che ho servito a
quelle provincie, il valor dei Molacchi nelle fazioni che succedono ben frequenti
con confinanti, che dove una volta la contigua provincia della Bossina,
Ercegovina ed Albania considerata in altri tempi come braccio pi forte della
potenza ottomana, per se stesse senza soccorso d' esteri agiuti erano bastanti ad
opprimere l' augusto dominio che le eccellenze vostre tenevano nella Dalmazia,
appena ora hanno vigore per sostenersi ne sono capaci senza l' impiego di validi
soccorsi a turbar il confine; dove all' incontro la serenit vostra provveduto non
solo di tutta quella forza che neccessaria per la difesa di quella rimota parte,
ma nel caso (che dio signore tenga sempre lontano) di moleste consegnenze in
questa provincia sicura di poter nel breve periodo di poche settimane riddur a
questi lidi dieci milla rabusti Morlacchi; e per giovar sempre coltivare con
attenta desterit il loro genio e regolar temperamento non lasciando languire
senza esecuzione l' obbligo da me ingionto ad ogn' uno, ch' abbia beni di nuovo
acquisto bastanti per l' impiego di un aratro, di mantener un cavallo da sella per
marchiare con esso all' occasioni ...
(Omissis).
Mlet. dr. arh.
Relazioni, busta 57.
306
Mleci, 11 aprila 1697.
Dukal duda Silvestra Valiera kojim se kavadiru Zavii Jankoviu
povisuje plata od 30 na 50 dukata na mesec uz nareenje da
343
344
345
346
311
Split, 10 juna 1698.
Generalni providur Alvize Moenigo postavlja kneza Franu Posedarskog i
Kavalira Zaviu Jankovia za dobre ljude u sporu meu Islamljanima i
Posedarcima sa zadatkom da ih nagode za uzajamna ubistva, krae i upanja
vinograda. Ako oni ne uspeju spor e zagladiti liga, koja e se odrati uz
uestvovanje samih gradskih pretstavnika, a uz iskljuenje svih kotarskih
glavara.
1698, 10 giugno, Spalato.
Sino si ritrouauimo il passato verno a Zara si sono da noi estesi gli ordini
opportuni onde comporre con interposizione di arbitri le diffferenze uertenti tra
villici d' Islam e di Possidaria. Non essedosi ancora adiuenuto ad un
aggiustamento per quel che concerne homicidii seguiti,
347
lotrocini, terre suegrate et altri pregiuditii, decretiamo che dal conte Francesco
Possidaria e dal caualier Zauissa Mitrouich, con l' uditione delle parti siam
sopite le contese. Quando per auentura i oue arbitri douessero incontrar ostacoli
per sortir appieno con i risarcimenti, dovr unirsi il sboro e con condizioni della
liga dar componimento al emergente, non douendo in caso tale prender parte,
allo stesso nessuno delli sardari colonnelli e gouernatori di quel territorio, ma
soltanto rappresentanti di Zara. Il presente dour esser spedito al capitano di
Zara per la puntuale esecutione.
Zad. st. arh. Spisi Moenigo, knj. IV, str.
400.
312
Zadar, 10 februara 1699.
Generalni providur Alvize Moenigo nareuje generalu Batisti Fanfonji,
knezu Anelu Fanfonji, kavaliru Ivanu Antunu Bolici (Zanu Grbiiu), kavaliru
Ivanu Marinoviu, kavaliru Andriji Butkoviu i Petru Kalini da u sporu meu
Islamljanima i Posedarcima donesu presudu za ije e izvrenje imati da ce
staraju knez Posedarac i serdar Zavia.
10 Febraro 1698 more veneto Zara.
Sentiti i torbidi e dissapori che tuttavia passano tra gli habitanti d' Islam e
Possidaria ed essendo mente del provveditor general che tutti i sudditi uiuano
nella quiete neccessaria al pubblico seruitio, destina gl' infrascritti, perch si
uniscano domani in una camera di questo palazzo, e gi che qui si trouano gli
habitanti sopradetti stabilir debbano quanto crederanno conferenteme che i
suddetti douranno eseguire. Quanto fosse stabilito douranno far osseruare il
conte Francesco Possidaria ed il sardar Zauissa con l' impiego di tutta la loro
autorit, tenendo in douere chi tentasse d' intorbidare con nuoui motti la quiete.
Il sergente maggiore di Bataglia Fanfogna
Il conte Angelo Fanfogna
Il caualier Giovanni Antonio Bolizza
Il caualier Giouanni Marinouich
Il caualier Andrea Butcovich
Pietro Calcina.
Zad. st. arh. Spisi Moenigo, knj. IV, str.
437, 438.
313
Zadar, 31 marta 1699.
Generalni providur Alvize Moenigo nareuje Gvozdenu (Radasoviu?)
da povrati Aneliji Kolundija dolamu sa srebrom primljenu od nje na poslugu.
348
349
350
351
352
318
Zadar, 11 oktobra 1699.
Generalni dalmatinski providur Alvize Moenigo javlja senatu da novski
kapetan ainto Peri, Korsikanac, prognan iz mletake drave, sugerie bekom
dvoru da Obrovac kao deo konfiskovane frankopanske batine ima da pripadne
esaru. Providuru je uspelo da dobije prepis izvetaja koji je Peri 1694 g.
podneo gradakoj komori i u kome nema spomena o Obrovcu i alje ga senatu
da ga upotrebi za dokaz Perijeve nevere. Javlja dalje da fiskal Sfakioto prikuplja
podatke koje trai mletaki poslanik u Beu Loredano, a glavni dravni
pravobranilac Fondra napisao je raspravu za dokaz republiina prava na tvrave
Knin i Sinj.
Da persona confidente tengo rincontri che il capitanio di Novi, luogo
imperiale sul mare tra Carlobago e Segna habbi suggerito alla corte di Vienna,
che Obbrovazzo sia attinenza dell' antico feudo dei conti Frangipani e non
aspettarsi ad altri, che a cesare, in ordine alla confiscatione seguita del feudo
medemo. Esso capitanio che si intitola anco fiscale un tal gio: Francesco
Giacinto Peri, Corso credo di natione esiliato pei suoi misfatti dallo stato di
vostra serenit huomo di genio torbido, avverso a pubblici interessi et attento a
procacciarsi per via di ricordi fortune nella gratia di cesare. Mi riuscito con
cauta maniera d' haver copia di lunga relatione da lui l' anno 1694 fatta alla
camera di Graz, illuminandola delle ragioni che le appertengono sopra li beni
Frangipani, e sebbene in quella non parla di Obbrovazzo, vi tocca per punto
assai pi delicato e geloso, che quello dell' isola di Veglia. Conosco debito di
mia humilissima rassegnatione d' inchinare sotto l' occhio di vostra serenit la
relatione medema che potrebbe somministrar qualche lume conferente alle
pubbliche esigenze e voler con sua destra pubblicatione porre in mala fede et in
discredito presso la corte le procedure di quel pernicioso ministro.
Sono attenti il kavalier Sfachiotto e conte Possedaria alla raccolta delle
notizie ricercate dall' ambasciator Loredano. Fondra, quantunque occupato nel
seguitar il commissario Grimani, ha esteso la scrittura che accludo, in cui espone
quanto stima conferente nel sostener le pubbliche ragioni sopra le piazze di Knin
e Sign.
Zad. st. arhiv.
Spisi dragomana, f. CXX, str. 3.
319
Zadar, 13 decembra 1699.
Zadarski gradski fiskal Dr. Nikola Spakioto izvetava providura A.
Moeniga o svojoj delatnosti na prikupljanju dokaznog materijala zatraena od
poslanika Lopedana; javlja da je Zavia Jan-
353
Podatak o smrti Filipa Smiljania nije taan: Filip je poginuo pijan u jednoj
tunjavi sa mletakim vojnicima u ibeniku, ali se u molbi, da bi se uveliale zasluge
predaka, njegova pogibija premeta meu Turke''.
2
Ni otkuda se ne vidi da je Smoljan Smiljani poginuo pri osvojenju Sinja.
354
ben servire nelle conquiste tutte della provintia della Dalmatia, e come capitano
di una compagnia della natione; et come capo de Morlacchi, essendomi
parimenti pi volte inoltrato nel paese, ottomano con l' incendio de pi luoghi,
trasporto di schiavi, e fatto sbarchi in altre parti con danno grande del nemico,
come il tutto resta autenticato da publici antecessori. Non dissimile per di genio
da miei congionti, che si sono tutti sagrificati per il servitio augusto di vostra
serenit nella conditione di serdaro, ho l' onore di esser acclamato da quei popoli
per la carica stessa nel contado di Zara, come dall' ingionta carta, che resta
humiliata; e perch a tal passo si deve prima emmettere la dispensa delle
publiche deliberationi; humilio con profondo rispetto le pi ossequiose
supplicationi, acci in retribuzione di tanto sangue sparso sia a me permesso il
godimento di quelle gratie, che furono gi impartite agli ???? tutti della mia
discendenza, e benedir sempre una cosi generosa beneficenza col sagrificio
pure di me stesso per le maggiori esaltationi di questo serenissimo dominio.
Gratie ecc.
1700, 13 maggio.
Zad. st. arh. Spisi Moenigo, knj. I, str.
232.
321
7 juna 1700.
Peti Sfakiotov zapisnik.
Processo quinto.
Capitolo:
che Zvonigrad sia stato habitato da Turchi sino al tempo dell' acquisto di Knin,
dove rest schiavo il disdaro del detto luogo e che seguita la resa di Knin i
Turchi abbandonarono Zvonigrad e gli altri luoghi della Zermagna, quali furono
occupati da Veneti.
1700, 7 giugno.
Jusuf aga Dervisaghic gi aga di Knin, Turco hora habitante a Scopie:
Sino alla presa di Knin in Zvonigrado vi furono i Turchi. Un tal Mehemet
aga commandava come disdaro; era subordinato all' Atlaghich comandante di
Knin e parimenti vi teneva un chiecaia.
Al tempo dell' attacco di Knin detto disdaro si ritrov in detta piazza,
rimase schiavo e mori in galera.
Seguita la resa di Knin li Turchi abbandonarono Zvonigrado e cosi ogni
altro borgo vicino alla Zermagna e furono occupati da veneti e poi pressidiati.
So tutte le cose predette perch son stato a Knin e v' ero al tempo dell'
assedio.
Lazaro Vulinovich sardaro di Scardona:
Probat omnia ut supra. nativox da Knin et al tempo della resa era nella
piazza.
355
356
323
Mleci, 14 augusta 1700.
Dukal duda Alviza Moeniga kojim, s obzirom na providurova razlaganja
i na elje harambaa, nareuje providuru da usled smrti (Boe Miljkovia)
upranjeni serdarski in dodeli kapetanu Lazaru Smiljaniu, a nejakog sina
umrloga serdara uputi da se obrati molbom na duda s tim da e mu biti priznate
oeve zasluge.
1700 14 agosto. Ducale. Il serenissimo Alvise Mocenigo etc. Persuasi
delle prudenti considerazioni vostre, a quali si son pur unite quelle del savio alla
scrittura, vi dicemo col senato che atteso il buon servizio deve confidarsi dal
capitan Lazaro Smiglianich desiderato et accetto dai karambass e popoli,
abbiate a sostituirlo nel carico d' uno dei sardari di Zara, mancato di vita, con gli
obblighi et emolumenti naturali dell' impiego, e quanto sia poi alle convenienze
e riguardi del tenero figlio del defunto potrete lasciar traspirare che portandovisi
a di lui nome i propri riccorsi non si mancher dei dovuti riguardi al merito del
padre e de suoi, come proprio della pubblica generosit e gratitudine.
Drutvo Biha, Smiljania zbornik,
str. 32.
324
Split, 11 decembra 1700.
Knez Frano Posedarski i kapetan imun Nai procenjuju na 40 reala konja
surca koji je pao pod vrlikim governadurom Franom Franeski dok je na njemu
trao alku na splitskoj obali o pokladama te godine.
Addi 11 decembre 1700 Spalato.
Comparvero nell' officio della segretaria di sua eccellenza signori
colonnello Francesco Possedaria e capitan Simon Nassi et instarono che fosse
annotato quanto segue:
Mentre il prossimo passato carnevale si correva la giostra su la riva di
questa citt, vedessimo il signor tenente colonnello Francesco Franceschi
governator di Varlicha accorrere sopra un cavallo stornel chiaro, che gli cade
sotto nella corsa, et havendo noi prima di quell' accidente diligentemente
osservato il cavallo medesimo, io Possedaria a stimolo di dilettatione che ne
tengo, et io Nassi anco essaminatolo, e considerato con ogni maggior esattezza,
mentre son stato in trattato di comprarlo, attestiamo con nostro giuramento,
tacts scripturis, che lo stesso cavallo per la perizia che ne professiamo, non
poteva valore prima che cadesse sotto il Franceschi pi di reali quaranta, e tanto
lo
357
valutiamo in nostra conscienza sopra l' instanza fattaci in nome d' esso signor
Franceschi et in essecutione alla generalizia di sua eccellenza provveditor
generale Mocenigo di 10 maggio prossimo passato, pronuntiate tra lui et il
capitan Matteo Cvitanovich per occasione di detto accidente di caduta del
predetto cavallo.
In fede di che, sottoscrissero di meno proprio.
Io Co: Francesco Possedaria affermo la
controscritta attestazione in mia conscienza.
Io Simon Nassi affermo la controscritta
attestazione in mia conscienza.
Zad. st. arh. Spisi A. Moenigo, knj. V,
str. 117.
325
Split, prvi maj 1701.
Kako javni interes zahteva da ljudi Zavie Jankovia koji ve dve godine
uvaju utvrenje Keglevi ostanu na toj strai i po svrenom razgranienju,
providur Alvize Moenigo obrazuje od tih ljudi jednu etu teritorijalaca,
postavlja joj za kapetana Zaviina sinovca Stojana i odreuje plate oficirima i
vojnicima.
1701, primo marzo, Spalato.
Scorsi due anni interi da quando d' ordine nostre per motiui di pubblico
importantissimo interesse sono state destinate nel posto di Chieglieuich le genti
del kavalier Zauissa Mitrouich per immunit e pressidio di quel luogo; sono state
alle genti meme corrisposte le paghe a loro necessario mantenimento.
Partecipata questa disposizione all' eccellentissimo senato stata anche con
duplicate ducali 26 settembre 1699 pienamente approuata. Continuando le genti
meme a guardare il posto sudetto e stabiliti hora i confini come si riconosce per
urgenti pubblici riguardi indispensabile la permanenza iui di esse genti, cosi
reputiamo conferente, uniformandosi alle pubbliche sourane intenzioni di ridurre
e di stabilire le predette in una compagnia in testa di Stoian, nipote del
benemerito kavalier Zauissa, che non dour eccedere il numero di 50, compresi
gli offitiali e che dour auere speciale incarico di custodire il medesimo posto di
Cheglievich. Con tali oggetti decretiamo perch nella conformit che sii stabilita
con altre compagnie paesane, siano al capitanio mensualmente corrisposte 1. 62,
all alfiere 1. 37 :4, al sargente e caporali 1. 24, et ai soldati 1. 18, oltre il biscotto
di libre 42 al mese per ogni uno.
Zad. st. arh. Spisi A. Moenigo, knj. III,
str. 479.
358
326
Zadar, 19 aprila 1701.
Generalni providur Alvize Moenigo postavlja pukovnika konta Franu
Viskovia za nadintendanta dvaju Obrovaca i Velebitskog Podgorja, na mesto
potpukovnika Jovana Belglave koji je po sopstvenoj molbi razreen te dunosti.
Noi Alvise Mocenigo etc. Concorsi noi ad accordare al tenente collonnello
Zuanne Belglava il sollievo da lui supplicato dal carico che egli da molto tempo
sostiene di sopraintendente nelli due Obbrovazzi et altri posti alla parte della
Morlacca, conosciamo di presisa pubblica habilt, isperienza e fede supplisca a
quelle importanti esigenze. Per conciliare tale riguardo, habbiamo fissato l'
occhio sopra la persona del conte colonnello Francesco Viscovich, il quale per il
lungo e puntual servizio reso negli incontri pi spinosi nel corso intiero dell'
ultima caduta guerra in queste provincie et in Levante, si riconosce adorno delle
maggiori e pi distinte benemerenze e che nell occupazione e nel sostenimento
anco di tale impiego promette la pi desiderabile applicazione. In virt pertanto
delle prenti e con l' autorit del generalato nostro elleggemo e destiniamo lo
stesso conte colonnello Francesco Viscovich per sopraintendente delli due
Obbrovazzi et altri posti della Morlacca, senza altra paga ne emolumento fuori di
quello gode presentemente dalla pubblica cassa, con tutte quelle prerovative e
preminenze godute dal Belglava suo preccessore e che sono appartenenti al
grado. Sar pertanto da chi si deve per tale riconosciuto e nelle occasioni di
pubblico servizio obbedito ordinandone delle presenti il registro ove occorre. In
quorum fiden.
Zara 19 aprile 1701.
Zad. st. arh. Spisi A. Moenigo, knj. III,
str. 487.
326
Zadar, 17 maja 1701.
U parnici nastaloj meu knezovima Posedarskim i Zaviom Jankoviem
radi toga to je ovaj kao zakupac decima uteravao taj danak i od prihoda zemalja
koje nisu dravno vlasnitvo ve batina Posedarskih, providur A. Moenigo
poziva Zaviu da podnese dokaze za svoju tvrdnju i urie roite za presuenje
spora.
Zad. st. arh. Spisi A. Moenigo, knj. V, str.
619. (original pisan irilicom)
327
Zadar, 23 maja 1701.
Pretstavka podnesena generalnom providuru A. Moenigo od zadarskog
beleiika Nikole Lomaci1 povodom pokuaja kapetana Pe1
Na poleini jednog zvaninog spisa ovog notara autor ovog zbornika naao je
1913 g. i poslao pok. prof. Pavlu Popoviu jednu lirsku pesmu napisanu na srpskom
jeziku irilskim pismenima.
359
360
361
362
363
364
Nota delle robbe, che si consegnano al signor conte Possedaria nella sua
espedizione al passa di Bossina, da distribuirle, come segue.
Al passa di Bossina
Un orologio
Una veste di pano rosso
Una detta di lattesin
Due dette di color verde
Quattro vesti di seta con oro, cioe
Una gialla
Una bianca
Una verde, et
Una sguarda
Sei scattole di odori
Due dette di mantecca
Sei pettini d' avorio
Due pippe alla chinese
Una scattola per tabacco
Sei bozzette con bocchini d' argento per acqua della Reina
Ventiquattro pani di zucchero
Dodici scattole di confetti da Bergamo
Sedici vasi di gelo da Bergamo
Una scatola con conditi
Una scattola con cioccolata, e cilelle
Due casse con vetri
Una cassa di limoni
Al chiehaia del sudetto Passa
Due vesti di panno, cio
Una di color lattesin,
Una di color menevis
Due altre di seta con oro, cioe
Una color lattesino,
Una color sguardo
Doi scattole di odori
Due bozzette per acqua della Reina, una delle quali son bocchino d'
argento
Dodici pani di zucchero
Quattro petteni d' avorio che sono fuori della cassa
Ad Ali' Passa, se sara alla corte.
Duo vesti di pano cioe
Una color rosso
Una color menevis
Due vesti di seta con oro, cioe
Una color lattesino
Una color sguardo
Quattro scattole d' odori
Quattro petteni d' avorio
365
366
335
Zadar, 24 novembra 1701.
Upuujui serdara Zaviu Jankovia na elu eta sakupljenih u Kotarima
na slubu u Italiju1 generalni providur A. Moenigo postavlja mu za zamenika u
serdarstvu Gornjih Kotara kapetana Gvozdena Radasovia.
1701, 24 novembre, Zara.
Inuiandosi il kavalier Zauissa Mitrouich, sardaro del contado superiore
alla testa delle genti estratte da questo contado, per servire nelle presenti
occorrenze di terra ferma, conosciamo di pubblica premura il sostituirui altra
persona che nel tempo della di lui absenza sostener debba la direttione del
contado medemo. Suggeritoci perci dallo stesso kavalier Zauissa il capitano
Guozden Radassovich, che si distigue nel credito appo le genti predette, lo
ellegemo in sardar del contado superiore sino al ritorno del kavalier Zauissa con
la paga di ducati 15, sicuri ecc.
Zad. st. arh. Spisi A. Moenigo, knj. III,
str. 529.
336
Zadar, 26 novembra 1701.
Ugovor kojim Zavia Jankovi kupuje od konta Jakova Kalifi polovicu
ostrva Oliba za cenu od 8000 dukata.
NEL NOME DI CHRISTO
AMEN.
L' anno della sua nativit 1701. Inditione giorno di sabato li 26 novembre
nelli tempi del serenissimo principe e signor nostro il signor Aluise Mocenigo
per l' iddio gratia inclito dose di Venetia etc. e del regimento dell' illustrissimo
signor Vicenzo Badoer conte di Zara et alla presenza del nobil homo zaratino: il
magnifico signor gouernator Giouanni Battista Soppe Fortezza honorando
consiglier etc.
Personalmente constituito il signor conte Giacomo Califfi, quondam
signor conte Francesco il quale con ogni miglior modo ha dato, cesso venduto, e
liberamente allienato al signor kavalier Sauissa Mitrouich qui presente, per se
heredi, successori suoi stipulante, comprante, aquistante, e per nome anco delli
figliuoli del quondam Illia
Radi rata za pansko naslee koji je tada buknuo, republika je te i sledee godine
digla i poslala u Italiju nekoliko regimenta "Skjavona" sakupljenih u Kotarima i u
kninskoj i sinjskoj krajini.
367
suo fratello l' intiera, e retta metta di tutto il scoglio d' Ulbo nell' acque di questa
giurisditione circondato d' ogni intorno dal mare proindiuiso, esistente con l'
altra mett con gli heredi del quondam signor Gio Battista Soppe Fortezza con
tutte le raggioni attioni, habentie e pertinentie con la mett delle fabriche che
sono in commune con essi signori heredi Soppe Bottami materiali, e con gl'
animali di special raggione d' esso signor conte il tutto nella presente vendita
compreso e niente eccetuato ne per se riseruato ad' hauer, tener, goder e far da
qui in poi tuto ci ch' ad' esso signor COMPRATORE heredi, e successori suoi,
e col nome di sopra parer, e piacer di fare come di cosa sua propria, e questo
per prezzo e stabilito mercato di ducati otto mille d' argento da lire sei, e soldi
quattro per ducato di moneta di Venetia il qual tutto prezzo hora alla presenza ut
ante egli signor COMPRATORE ha dato, contato, e con effeto numerato ad egli
signor conte ui presente, e a se trahente delli quali ducati otto mille d' argento
come sopra riceputi ne fa ad esso signor kavalier COMPRATORE heredi e. t. c.
fine saldo, e quietanza perpetua, promettendo cosi in giuditio, che fuori a proprie
spese diffenderlo contro chiunque molestar lo volesse con heredi e. t. c. per
ocasione della presente vendita, e di mantenerlo al possesso della detta mett di
scoglio, e effetti venduti inuestendolo in ogni raggione, e attione che esso signor
conte haueua uso, e consuetudine, come godono gl' altri patroni dell' altra mett.
Dichiarando esso signor kavalier COMPRATORE far detto aquisto con questa
espressa conditione, che detta mett di Scoglio come sopra comprato sii, e s'
intenda per mett de suoi figli maschi, e l' atra metta de figli maschi del
quondam Illia suo fratello heredi, e descendenti loro maschi in perpetuo cosi de
propri figli, che di quelli d' Illia preddetto con reciproca sostitutione d' esse linee
in mancanza di maschi, e estinguendosi ambe le linee de maschi in alcun tempo
intende, che all' hora succedano le femine pi prossime al detto signor
COMPRATORE, e si conseruino nella discendenza d' esse femine prima
successe perpetuamente, con conditione, che li discendenti di quelle femine si
chiamino di casa Mitrouich, che godessero essa mett di Scoglio, douendo cosi li
maschi come le femine far perpetuamente celebrar dodeci messe all' anno a Sant'
Illia, con la solita elemosina per l' anima sua, e de suoi deffonti.
Fatto in Zara in casa del sudetto signor kavalier COMPRATORE posta nel
confin di San Simon presenti il signor conte kavalier Nicolo dottor Sfachiotto,
domino Marco Belato testimoniy e. t. c.
Otpravak ugovora u posedu B. Desnice u
Obrovcu.
337
Zadar, 26 januara 1702.
Kako se vie morlakih porodica doselilo u Tribanj u nameri da tu osnuju
selo, a kako se Raanani i Starigraani tome opiru
368
369
Noi etc.
Incamminandosi il sardar Lazzaro Smiglianich del contado inferiore con le
genti che vengono estratte da questo territorio per servire nelle presenti
occorrenze della terra ferma, conosciamo di publica premura di sostituire il
capitano Antonio Vugiacovich in sardaro del contado inferiore e diretorre delle
genti del medesimo...
Zara primo Febraro 1701 more veneto.
Zad. st. arh. Spisi A. Moenigo, knj, III,
str. 544.
339
Zadar, prvi marta 1702.
Na molbu Kotarskih glavara providur A. Moenigo rezervie serdarstvo
Gornjih Kotara, upranjeno usled smrti Zavie Jankovia, njegovom nejakom
sinu Iliji uz platu od 20 dukata na mesec, a za privremenog serdara imenuje
kapetana Gvozdena Radasovia, koji e imati da tu dunost preda Iliji, kad ga
povremeni providur nae sposobnim da je vri.
Noi Aluise Mocenigo per la serenissima repubblica di Venezia
provveditor generale in Dalmazia et Albania.
Il degno conceto della casa Mitrouich si aument distintamente dalle
valorose azioni del prode caualier Stoian detto Gianco, che dopo auer con
lodevoli proue di coraggio dato in moltissimi incontri pieni saggi di perfetta
diuozione al publico uenerato nome, chiuse finalmente con gloria i suoi giorni
sigillandoli con l' effusione di tutto il sangue, caduto nella passata guerra vittima
sotto il ferro nemico, combattendo contro Turchi, mentr' era attual sardaro di
questo contado superiore. Nell' impiego medesimo subentr Zauissa Mitrouich
suo fratello, che ben imitandolo l' ha' per molti anni sostenuto con prudenza e
ualore, con publico profitto, con soddisfazine de Morlacchi e con incremento di
merito che in lui pure fu dalla publica maest decorato con grado di caualiere.
Mancato egli ultimamente di uita ha lasciato superstiti e heredi non meno della
fede, che delle benemerenze della famiglia Elia suo figlio e due nipoti figli del
quondam Elia suo fratello, giouinetti di ottima espettazione che promettendo
opportunamente a pubblico uantaggio seruizio fruttuoso non inferiore al prestato
dai defonti loro zio e padre respettiuamente, degni anche si rendono delle
publiche clementissime gazie. Aci si aggiunge che considerati essi con
parzialit di affetto dall' uniuersale del contado medesimo sono comparsi auanti
di noi i suoi capi supplicandoci con premurose istanze di estendere uerso questi
teneri rampolli di benemerita prosapia gli effetti della pubblica piet, con
istabilire in alcuno di essi il uacante sardarato, per reseruar a loro pure il
contento di poter a suo tempo sotto la direzione di prole
370
teneramente amata continuar i tributi della propria fedelt alle glorie della
serenissima repubblica ponderatosi da noi con maturi riflessi tutte ci che
conferir possa al miglior pubblico seruizio e che uaglia insieme a palesare uerso
discendenti di casa sempre prediletta la pubblica graziosa propensione;
Concoriamo a riseruare, come con l' autorit del generalato nostro riserviamo la
carica di sardaro uacata per la morte del quondam caualier Zauissa ad Elia
Mitrouich suo figlio, per douerla assumere quando a cognizione dell'
eccellentissimo signor provveditor general di quel tempo sar capace a
sostenerla col necessario uigore, per esserne allora admesso al possesso. Ma
perch anche nella sua minorit non resti escluso dall' effettiue pubbliche
beneficenze e riconosca non interrotti i testimoni di pubblica generosa
gratitudine alla degna memoria de predetti benemeriti defonti, assegnamo ad
esso Elia ducati uinti al mese dal corpo dei cinquanta che godeua Zauissa suo
genitore, mentre non sar poi scarsa la munificenza dell' eccellentissimo senato
di accrescergli anche le retribuzioni a misura della puntualit del suo attuale
seruizione, dell' applicazioni fruttuose, con quali si distinguesse e se ne rendesse
capace. Ma ricercando intanto il publico seruitio la sostituzione d' altra persona,
che con abilt e fede supplisca all' incombenze h porta seco si importante
impiego ci sembra a ci adeguato il capitano Guozden Radassovich, che dallo
stesso quondam caualier Zauissa ci fu suggerito per ottimo a sostener le di lui
veci et a ben diriggere i Morlacchi fino al suo ritorno dall' Italia, oue con la
cauallaria paesana ueniua chiamato da publlici comandi e gli rilasciamo anche a
24 nouembre decorso la patente. In ordine a questa dunque con l' autorit della
nostra carica eleggiamo prousionalmente per sardaro del contado seperiore
capitan Guozden con paga di ducati uinti al mese da conseguirli e sostenir il
posto sino che uenga il tempo di rassegnarlo al suddetto Elia Mitrouich; con
sicurezza che per meritar egli Guozden con le proprie operazioni la publica
grazia contribuir le pi uiue applicazioni, per ben promuouer il publico seruitio
cosi nel caritateuole trattamento de Morlacchi, come nell' esigenze tutte delle
gelose frontiere, a che douranno tendere fissamente tutte le sue attenzioni:
douendo essere per tale riconosciuto e nell' occorrenze di publico seruitio da chi
si deue puntualmente ubbidito. Il registro delle presenti comettendo oue occorre
col esecuzione a chi si espetta, doppo che ne sar seguita la suprema
approuazione dell' eccellentissimo senato, a cui sar perci da noi umiliata. In
quorum etc.
Zara di primo marzo 1702.
Aluise Mocenigo
Originalni patenti u posedu B. Desnice u
Obrovcu.
340
Zadar, 3 marta 1702.
Generalni providur A. Moenigo postavlja za harambau Obrovca Vida
urevia, barjaktara pokojnog serdara Zavie Jankovia i upravnika
Jankovieve ete u Obrovcu.
371
372
373
342
Mleci, 22 marta 1702.
Mletaki senat izraava svoju alost radi smrti Zavie Jankovia i
odobrava providurovu odluku kojom je serdarstvo preneo na Zaviina sina Iliju,
odredivi mu za privremenog zamenika kapetana Gvozdena Radasovia.
MDCCII XXII marzo.
Al provveditor general in Dalmatia et Albania.
(Omissis).
Non pu che rimarcarsi con vivo sentimento degl' animi nostri l' infausto
accidente del cavalier Zavissa Mitrovich, che distintosi nel merito per il degno
fruttuoso servitio del fu cavalier Gianco suo fratello e per quello di lui in pi
azzardosi cimenti nella passata guerra con Turchi s' era conciliato giustamente il
consenso delle publiche beneficenze. Intendemo i ricorsi promossivi doppo la
sua morte dall' universale del contado superiore di Zara per la sussistenza e
continuatione nella sua famiglia del posto di sardaro, ch' egli doppo il fratello
predetto sosteneva, e li motivi che v' hanno persuaso a conferire a Elia suo
figliolo il sardaroto medesimo, e destinarvi provisionalmente sin che giunga all'
et di sostenere il comando il capitan Guozdan Rassadovich, coll' assegnare all'
uno ducati vinti al mese dalla summa delli ducati cinquanta che godeva il
predetto suo padre defonto, et altri vinti al capitano Radassovich medesimo,
come s' inteso dalla patente, che ci havete accompagnato, e che troviamo
proprio e conveniente confermarla per la sua puntuale osservanza a rimarco della
grata publica memoria verso cosi benemerita famiglia, e nel concerto che resti
nella sua vece in propria forma supplito all' essentialit dell' incombenza.
(Omissis).
+ 142
0
Lecta serenissima signoria 4/5
4
Iseppo Zuccato segretario
Mlet. dr. arh.
Senato-Rettori, str. 77.
343
Travnik, 22 marta 1702.
Bosanski valija Halil-paa javlja dalmatinskom providuru Alvizu
Moenigo da je Travnianin Seifulah, rob, Jovana Sinobada priznao da je sa
Sinobadom ugovorio otkup od 200 reala, jedne srebrene sablje i jedne srebrene
konjske opreme.
(Omissis).
Dipoi abbiamo fatto venire auanti di noi Seifulah habitante della terra di
Traunich che rea prima schiauo del Sinobad habitante della fortezza di Chnin.
374
(Omissis).
Il schiavo del Sinobad Seifulach interrogato perch abbia trascurato di
pagar il debito rimanente per il suo prezzo accordato, confess che il suo prezzo
fosse duecento reali et una sciabla d' argento, et un fornimento di cauallo di
argento ...
(Omissis).
Zad. st. arh.
Arh. mlet. drag. sv. LXXVIII.
344
Zadar, 10. aprila 1702.
Pohvalnica generalnog provvdura Alviza Moeniga novigradskom glavaru
Luki Otriu za hrabrost pokazanu u minulom ratu naroito kod pohoda na
Zmijanje, osvojenja Vakufa i opustoenja Glamoa.
Noi Alvise Mocenigo terzo per la serenissima republica di Venezia
provveditor general in Dalmatia ed Albania.
Pel corso intero della passata guerra Luca Ostrich capo di Novegradi ha
contrassegnato la puntualit del suo servizio, e la sua fede verso il principe
serenissimo. In diversi cimenti e partite contro Turchi in quella specialmente di
Zmiagne, nella presa di Vacup e nella destruzione di Glamoz, diede di se stesso
le maggiori prove. Seguito sempre il quondam kavalier Zauissa suo sardaro e
diresse le genti paesane non meno di questo contado che le altre di Novegradi.
Anco nelle vertenze al confine sulla Morlacca nell invigilare ala custodia dell'
importante posto di Cheghlevich e per tener lontani li sconcerti adempi
pienamente alle proprie parti e nell' absenza del predetto sardaro Zauissa
sostenne con tutta rassegnazione l' unione delle genti raccolte. Fu puntuale
stessamente nell' umiliare a questa carica gli avvisi e nel eseguire gli ordini che
gli restaron ingiunti. Concigliatosi pertanto il pubblico ed il nostro pieno
gradimento l' accompagnamo con le presenti. In quorum etc.
Zara 10 aprile 1702.
Alvise Mocenigo
Originalna isprava u posedu porodice
Otri-Kapitanovi u Novigradu.
345
Mleci, 27 aprila 1702.
Dukal duda Alviza Moeniga kojim javlja dalmatinskom providuru
Alvizu Moenigu da je postavio Otaviana Lazari za governadura Obrovca pa mu
nareuje da ga uvede u dunost, a otpusti lice koje sad pokriva taj poloaj.
375
376
377
covich facendo per nome suo e degli habitanti di Bergud dall' altra, li quali in
esecuzione della sentenza di sua eccellenza Mocenigo tra loro seguita hanno
concordemente nominato il primo Simon Rusich dalla Torretta, et il secondo
Illia Nanich da Segar, li quali debbano nel termine di giorni dieci prossimi
estimar e liquidar in loro conscienza il danno fatto da questi nella devastazione
delle semine fatta agli altri in conformit della sentenza sopradetta et ci ad
effetto restino li primi soddisfatti giusta l' estimo che seguir presenti li signori
Salustio Torri et Antonio Caristo, testimonij.
Zad. st. arh. Spisi Marin Zane, knj. I,
str. 92.
349
Zadar, 14 oktobra 1703.
Toma ankovi iz Sinja izjavljuje zapisniki da je kod serdara Gvozdena
Radasovia poznao sablju svog strica harambae Nikole ankovia, koji je pre
etiri godine bio ubijen u planini Prologu, pa trai da se Radasoviu zabrani
otuivanje sablje, kako bi pravda mogla da ue u trag ubicama.
Addi 14 ottobre 1703.
Constituito all officio nostro Toma Xancevich da Sing, il quale con ogni
miglior modo inst annotarsi qualmente esserli venuto a notizia ritrovarsi nelle
mani del sardar Guosden Radassouich la scimitarra da lui veduta e conosciuta
per quella che cingeva il quondom Nicolo Xancouich harambass suo zio, ucciso
gi quattro anni in circa in compagnia d' un Turco in Prologo e per protesto con
ogni pi solerte forma all' antedette sardar Guosden Radassovich, a non dover
dar fuori delle sue mani la detta scimitarra, ma quella tenire appresse di se acci
la giustizia possa venir in chiaro del delitto da chi commesse, e chi a lui ha dato
detta scimitarra, tanto disse et inst.
Zad. st. arh. Spisi Marin Zane, knj. I,
str. 123.
350
Novigrad, 26 oktobra 1703.
Novigradski providur Paolo Vituri, svedoi da je kapetan Luka Otri u
maju 1702 god. kad su se esarovci okupljali oko Zvonigrada, pohitao u
Obrovac i ostao tamo da uva granicu dok god nije prestala opasnost od
austrijskog prepada.
Noi Paolo Vitturi provveditor di Novegradi e sua giurisdizione con la
sopraintendenza dei posti della Morlacca.
378
379
nenza costi d' una squadra a decoro della di lei carica e perche nell occasioni che
nascer possono non le manchino i mezzi per render incontrate l' occorrenze.
(Omissis).
Spalato li 27 decembra 1703.
All provveditor di Novegradi.
Zad. st. arh. Spisi Marin Zane, knj. I,
str. 211.
352
Split, 27 juna 1704.
Dalmatinski generalni providur Marin Zane izvetava potanko senat o
uzrocima i toku buntovnog pokreta u Bukovici Kotarima i biogradskom
primorju, izazvana od pravoslavnog svetenika Petra Jagodia - Kuride.
Serenissimo prencipe
La riverentissima e rassegnata mia ubbidienza si da finalmente l' honore d'
humiliarle distinta relatione del movimento risvegliato da Morlachi nel territorio
di Zara, alquanto ritardata dal debito e dal desiderio c' ho havunto, di raccogliere
con diligente formatione di processo l' intiera delle forme tenute, delle cause e
de' fini havuti dagli auttori dello stesso. Devo per premettere alcuni particolari
che se ben lontani, possonoo portar lume, mentre han servito di seme, o pure di
colore e pretesto.
L' anno 1701 fu dall' eccellentissimo signor provveditor generale
precessore espedito il conte Francesco Possidaria ad Alil Bassa di Bossina sopra
diversi importanti motivi da lui promossi, tra quali pretese rissarcimento de
depascimenti fatti da Morlacchi sudditi nell' anni corsi doppo la position delle
linee nelle tenute ottomane, quale in nome de morlachi fu aggiustato coll'
esborso di mille cecchini e li stessi concorsero al rimborso et a tal conto
contribuirono certa quantit d' animali.
L' anno passato 1703 quando l' Alaibeg Mustafa fu a correr il confine,
publicando di voler estirpare i malviventi, fu commesso al conte Antonio
Canagetti d' avicinarsi alla linea con qualche numero di gente, non solo per
cooperare alla publica estirpatione come lo stesso turco haveva desiderato, ma
per costeggiare le sue mosse con' attentione agli altri publici riguardi; come il
tutto fu rassegnato a notitia dell' eccellenza vostra con 3 riverenti dispacci
numero 26 e 28.
In tal occasione minacciando l' Alaibeg d' invader e depredare l' armenti
de Morlacchi, che s' attrovavan al monte fuori della linea, il Canagetti lo diverti
con l' esborso di 200 cecchini ad instanza de Morlacchi con dissegni, d' esser
reintegrato da medesimi.
380
381
382
et imprimerle, che le loro unioni contro i divieti e nelle forme praticate erano
delitti che le loro premure dovevan essere rappresentate con sommissione e
rassegnatezza; e che come erano sempre stati benignamente raccolti e nelle cose
giuste erano certi d' ottenere ogni gratia, cosi continuando i principiati trapassi,
non potevano che soggiacere a severissimi castighi.
Riceputa tale amonitione da sardari nel mese d' aprile s' unirono li soli
capitanij col pretesto di formare la supplica, poi cola fida mandatagli dall'
illustrisismo signor capitanio, alcuni s' introdussero a Zara, e non solo
presentarono la supplica con le sotoscrittioni distinte in tre fogli per le tre
Craine, dirette dai sardari, ma mentre il rappresentante seriamente li ammonisce,
il prete Cureggia che dirigeva li altri, molto s' accese, e proruppe in temerarie
espressioni.
Non potendo in questo tempo staccarmi da quell' attentione alla quale m'
obligavano le mosse de Turchi vicini et armati, e le voci che correvano, ne
alontanarmi da queste parti, tutte circondate dalle maggiori gelosie, e che
potevano temersi pi insidiato da nemici, presi partito di publicare l' unione della
cavalleria a Scardona, e il dissegno che veramente concepij, non solo di
soggettarla alla rassegna, ma di rivoglierla con rigoroso et essemplare
rissentimento quando continuassero nella contumacia contro le persone de'
sodetti capi, loro case et haveri. Et havendo raccolto che molti havevano aperto
gli occhi al lume della ragione e tutti insieme persuasi dal dovere e molto piu dal
timore bramavano humiliarsi, ma apprendevano la correttione dovuta a loro
trascorsi. Fecci animarli a comparire, e si condussero alla mia obbedienza in
numero di dodeci, e perche m' ero espresso che non sarebbero ascoltati, se
havessero posto in alcuna difficult l' intiera corrisponsione della decima m'
hanno presentato due scritture; in una han fatto riverente oblatione delle decime,
ommesse tutte le pretese di esentione per i vini, fieni e molini, supplicando
permissione di poter implorare dall' alta mano del prencipe qualche sollievo per i
fieni e molini piccioli, e nell' atra hanno esteso alcuni de' loro aggravij. Admessi
poi alla mia presenza, loro ho prima fatto conoscere a capo per capo l' ingiustitia
della maggior parte de medesimi, e poi l' irregolarit dei passi praticati, e come
sopra i torti da loro riceputi, e sopra quelli che loro han fatto ad altri, li ho
assicurati c' havra luogo la giustitia, cosi col pi rigoroso sentimento gli ho
espresso che le loro vite e l' esterminio delle loro case, haveri e famiglie saranno
inevitabile castigo delle loro colpe et eccidi.
Quanto alla licenza di passar a Venezia, le ho dato qualche speranza, ma a
conditione, che prima resti ratificato l' impegno di tutti li capitanij, che dalle loro
ville saranno pagate puntualmente le decime, facendosene essi i principali
debitori, in che confido siino per discendervi tutti per l' impegno gi preso da
loro commessi per la forza della ragione e per il timore di qualche grave castigo,
e per conseguire la licenza, oggetto de' loro dissegni, sugeritili forse con seconda
intentione.
Non ostante per tutte le sodette insorgenze e l' infelicit dell' annata,
come ho potuto vedere sostenute e deliberate le decime di quasi tutte l' altre
pertinenze della provintia, cosi spero di ridurre in condotta
383
anco queste di Zara havendone gi per parte delle medesime discreta oblatione,
ma in ogni caso con gli ordini, che vado disponendo, procuraro col minore
discapito che sar possibile farne pratticare intiero raccoglimento nelle quali
importanti applicationi mi si resa fruttuosissima l' opera del conte Fondra,
fiscale della provincia, che in questa et ogni altra delle sue incombenze col solito
suo buon cuore e nota pontualit giustamente si concilia il publico benignissimo
gradimento.
Non si pu negare che dalla serie de sodisfatti accidenti non si rillevino
conculcati i riguardi dovuti all' auttorit della giustitia e del principe, violato il
debito della soggettione e dell' obbedienza, e colle ingiuste violenze oppresse
non men le fortune che la libert de' sudditi. L' essempio e la forma raddopiano
colle odiosissime conseguenze e circostanze gli eccessi.
Considerabilissimo poi e il danno, che possono risentire le publiche
rendite, mentre col pretesto di non pagarle in danaro si sono mostrati alla
corisponsione delle decime, e sfogandosi contro gli essattori, come al presente
difficilmente si rittrova chi voglia assumerne l' esattione e la condotta, cosi
possono per l' avvenire restar in discredito per il pericolo e per la difficolt nel
raccoglierle: essempio che pu riuscire contagioso a tutta la provincia attenta all'
esito degli aspiri di costoro, non essendovi ragione per una pertinenza che non
possa servir al' altre; anzi se fossero capaci de pretesi indulti quei del contado di
Zara, e specialmente li sudditi vecchi e littorali, ch' abbondano di terre e di
comodi, molto maggior compatimento dovrebbe danarsi ai pi lontani et ai
nuovi della Cettina, di Verlica e di Knin.
chiaro poi ch' rinforzato questo foco da estrinseco fomento; perch s'
veduto nascere assai debile per causa dell' esattioni procurate o fatte per i
pascoli, e cresciuto col pretesto delle decime, e si sono accusati d' estorsioni gli
ultimi conduttori e decimarij, e finalmente s' andato rivogliendo contro i
commandanti, divisi i seditiosi, alcuni in bramare apertamente per direttore il
conte Canagetti, altri in ressistervi et aderive agli attuali; il che dimostra le varie
impressioni che ricevono costoro dall' ambitione e dall' interesse d' altri, e
discopre che un, imprudente emulatione va producendo duelti scandalosi e
pernitiosi effetti.
evidente che i capitanij delle ville hanno ancor loro particolari fini, e gli
oggetti d' alcuni non sono communi agli altri. Questi godono spatij immensi di
terra e v' impiegano pi aratri. I pradi e la maggior parte de molini sono in loro
potere; e le ville littorali sono quelle, che hanno pi copiosi impianti di viti,
essendo il Morlacco alieno da simile lavoro e solo per attrahere la moltitudine e
per coprire col nome della plebe e del popolo, cumulano gli altri pretesti.
Ma nessuno meno tolerabile dei littorali sudditi vecchi, che quantunque
possedano tutte le terre d' antico dominio, e siano stati admessi a dilattarsi sopra
i nuovi acquisti, ad ogni modo piu seditiosi e pi pretendenti degli altri,
intendono espeller dalle loro vicinanze non solo quelli de' prossimi scogli, ma
anco li sudditi nuovi ressistono alle investite, e pretendono che l' alta mano del
principe non possa beneficar
384
385
386
355
Zadar, 24 oktobra 1704.
Generalni providur Marin Zane nareuje glavarima Jesenica, Vinjerca,
Starigrada, ibuljine i kaluerima manastira Krupe, da, bez odlaganja, predaju
decimu i od ita i od vina kapetanu Luki Otriu koji po njegovom nalogu
uteruje decime.
Noi Marin Zane et c.
Appoggiata da noi l' esatione delle pubbliche decime al capitan Luca
Ostrich da Novegradi anco di nostra rissoluta intentione perch gli sia fatta la
pontual corrisponsione dei diritti spettanti al principe. Pertanto col presente
ordine nostro commettemo et espressamente comandiamo alli capitani di
Giassenizze, Castel Venier, Starigrad e Sibuglina, cosi pure alli calogeri del
convento di Crupa, di dover senza alcun ritardo et appieno corrisponder allo
stesso capitan Luca Ostrich le decime intiere cosi di biade, come di vini,
conforme sono obbligati e come lo ricerca il giusto e la ragione; in pena ai
renitenti o trasgressori di prigion, galera et altre corporali e pi severe risservate
all' arbitrio nostro. In quorum fidem.
Zara 24 ottobre 1704.
Zad. st. arh. Spisi M. Zane, knj. I,
str. 303.
356
Zadar, 18 decembra 1704.
Kontumacijalna presuda generalnog dalmatinskog providura Marina Zane
izreena nad kolovoama bune Ilijom Naniem, Matijom Zabetiem i popom
Petrom Jagodiem.
Che li sottoscritti
Illia Nanich da Xegar Mattio Zabetich da Zaravecchia Petro Giagodich
detto Cureggia siano e s' intendano perpetuamente banditi da questa citt di Zara
territorio e da tutte le altre terre e luoghi delle provintie di Dalmatia et Albania, e
del serenissimo dominio terrestri e marittimi, navilij armati, e disarmati, e dall'
inclita citt di Venetia, e dogado; riservandole per confine da Fortezza della
Suda, e se in alcun tempo, rotti li confini fossero presi e venissero nelle forze
della giustitia, cadaun d' essi siano appiccati per la gola, si che muoiano, e i loro
cadaveri sopra forche piantate in osservabile luoco fuori delle mura di quseta
citt siano, e stiano esposti sino alla loro conformazione alla vista de popoli e distrittuali che transitano; con taglia alli captori, o interfettori di cadauno
387
d' essi di lire mille in terre aliene, e lire seicento dentro al dominio, da esser ai
medesimi prontamente esborsate dal tratto de lor beni, se ne saranno, se non per
met della cassa publica.
Da tutte e cadaune concessioni de publici beni a loro in qualunque tempo
et in qualunque luogo fatte, siano et s' intendano decaduti et i medesimi devoluti
a publica dispositione come anco siano e s' intendano confiscati tutti e cadauni
loro beni presenti e futuri. Le case della loro abitatione che non fossero state a
quest' ora incendiate, e demolite dovranno essere senza ditatione distritte.
Non possano in alcun tempo liberarsi se non haveranno restituito e
reintegrato tutti li danneggiati et i da loro depredati sudditi, e se non haveranno
fatto in cassa publica cadaun d' essi il deposito di reali cinquecento, estorti con
indebite inpositioni dai Morlacchi del territorio.
Se per alcuno d' essi uccidesse il compagno, fatta legitima fede dell'
interfettione o con l' esibition della stessa, o con altra forma possa liberarsi dal
bando presente et essere rimesso in gratia senza l' adempimento d' alcun' altra
conditone.
Siano intanto obligati i comuni, i sardari e governatori delle pertinenze del
territorio in caso, che scoprissero, che cadauno de sodetti ardissero poner piede
nel territorio d' inseguirli, perseguitarli, e prenderli o vivi o morti, il che
succedendo, non solo conseguiranno i benefitii delle taglie, ma aceresceranno i
gradi del merito, et i testimonii della loro fedelt, et all' incontro ommettendo di
esseguire l' ordine predetto, saranno severamente corretti; restando proibito a chi
si sia l' accettarli, aggiustarli, e con essi havere qualunque sorte di comunicatione
sotto pena di galera, prigion, e bando, secondo la qualit della trasgressione.
E ci per li gravissimi eccessi di seditiose unioni scandalose sollevationi,
violenze, estorsioni et inobbedienze commesse con quell' altre circostanze di
detestabile fellonia e temerit come in processo.
Il presente bando non solo sii publicato in questa citt ma, tradotto in
idioma, e carattere illirico, sii trasmesso a Zaravecchia, e Xegar, perch ivi sii
nel tempo, e luoco soliti da sudditi, e capitanij, a quali incombe, fatto republicare
a notita, et intelligenza universale.
Marin Zane provveditor generale
Priloeno Zanovoj depei dravnim inkvizitorima
od 22 decembra 1704.
357
Zadar, 22 decembra 1704.
Generalni dalmatinski providur, Marin Zane, izvetava dravne inkvizitore
u Mlecima o zloinakim delima koja su krivinim postupkom dokazana na teret
Ilije Nania, Matije abetia i popa Petra Jagodia-Kuride, zaetnika bune koja
je ba stiana. Oni su se
388
389
390
taria nel grembo regio fu la gloria di servire la serenit vostra. Conta Ella molti
lustri di cosi prezioso possesso, et in pi tempi, et a fronte di pi publiche
emergenze ha contrasegnato la sua divota complessione con la profusione delle
sostanze e con i testimonij del sangue. Fra i molti soggetti ch' ha contribuito
nella serie successiva de molt' anni, numera ella con fasto il karambassa Gianco
et il sardaro Stoian, che doppo continuate prove di corraggio ed ossequio,
rimarcate all' aspetto de pi pericoli, colpito di moschettata nemica compi
valorosamente col periodo de suoi giorni il sagrifizio intiero della sua fede. Ad
esempio di questa vittima onorata, come successe nel suo posto di sardaro l' altro
frattello Savissa cosi fu virtuosamente geloso di non ceder all' altro il preggio di
ben servire il suo prencipe. Mostr egli il frutto di' queste massime nell' assedio
e nell' acquisto di Sign, nell' espugnatione di Knin, in repplicate rotte date in
Scoppie al nemico nella prima e nella seconda diffesa di Citluc, e finalmente
nelle ferite rilevate a Varcereu Vacup ultime differenze del valore e tributi pi
preziosi, che possano esigersi da un' anima suddita e fedele. Anche questo doppo
d' haver fruttuosamente travagliato in pr della serenit vostra chiuse li suoi
giorni gi due anni in tempo apunto che con molto seguito della sua gente s'
andava disponendo di passar al servitio in terraferma. Erede fortunato d' un
patrimonio cosi vivo di benemerenze m' attrovo io Helia Mitrovich figlio di
quest' ultimo e nipote del primo, ambeduo insigniti, merc la pubblica generosit
del titolo di kavaliere e di sardaro. Anche io pure se bene di presente sono
condannato a piangere i pregiudicij dell' et ancora tenera sono chiamato con
benigno decreto dell' eccellentissimo senato al posto medesimo, e per intraprenderlo attendo con impazienza il solo arrivo degl' anni che tanto pi mi sembra
pigro quanto l' affrettano i miei desiderij; ma perch non vorrei eser dissimile a
miei maggiori, imploro dalla reale munificienza qualche freggio che valesse ad
illustrare me stesso, la posterit e la casa tutta, e gi che mi trovo in possesso d'
alcune casette in Islam e di 400 gognali di terra nel loco stesso sin dall' anno
1670 con precisa investitura dell' eccellentissimo signor provveditor general
Barbaro, ardisco al tempo steeso di supplicarne la confermatione. E l' uno e l'
altra di queste beneficenze valerano a consolare le ceneri de benemeriti antenati,
et a riscuotere all' occorenze dai successori beneficati pari testimonianze di
fedelt e di devotione. Gratie etc. 1705, 16 giugno.
Che sia rimessa a savij del' una et l' altra mano.
Consiglieri:
+ 6
0
0
Ser Nicolo Contarini
Ser Piero Vitturi
Ser Vido Avogadro
Ser Alvise Dolfin
Ser Angelo Maria Priuli
391
392
360
Mleci, 20 augusta 1705.
Dukal duda Alviza Moenigo kojim se Iliji Jankoviu sinu Zaviinu,
njegovoj brai od strica Nikoli i Stojanu i njihovom potomstvu dodeljuje titula
konte".
Aloysius Mocenigo dei gratia dux etc. Resasi uolontaria della signoria
nostra la famiglia Mitrouich hanno uoluto li progenitori della stessa dar proue d'
una costante deuotione e fede uerso il pubblico nome. Discendente da questa
benemerita famiglia fu il karam bassa Gianco et il sardaro Stogian che dopo
continuate proue della loro costanza in molti incontri difficili, colpito di
moschettata nemica conuenne lasciarui la uita. Con l' imitatione di questi
benemeriti offitiali ademp alle proprie incombenze il kavalier Zauissa, fratello
degli acennati nell' assedio e nel acquisto di Sign, nell' espugnatione di Chin,
nella prima e seconda diffesa di Ciclut, termin di uiuere dopo si lunghe e
laboriose fatiche. Herede di questo merito s' appresenta alla signoria nostra Elia
Mitrouich figlio del sudetto kavalier Zauissa, per ottenere qualche saggio che
illustri la di lui persona e bene merita famiglia, et concorrendosi a renderlo
esaudito l' ander parte, che il sardar Elia Mitrouich, Nicolo e Stogian suoi
germani siano insigniti del titolo di conti in perpetuo con loro legitimi
discendenti, con prerogatiue al medesimo attinenti; onde animati da tali
rimostranze d' aggradimeno continuino anch' essi a rendersi sempre pi accetti
alla signoria nostra.
Quare etc. Die XXa augusti inde XIII M. D. C. C. V.
Giacomo Capello segretaio
Adi 22 nouembre 1705 Zara Presentate in mano de sua eccellenza dall
infrascritto sardar Elia Mitrouich quali uedute ha sua eccellenza admesso
ordinando la sua puntual esecutione e registratio.
Originalna dukala na pergamentu u posedu
B. Desnice u Obrovcu.
361
Novigrad, 31 oktobra 1705.
Novigradski providur Polo Minoto tvrdi da je kapetan Luka Otri sakupio
etu vojnika za posadu Obrovca, koji je ostao bio bez vojske, jer je eta, koja ga
je uvala, bila poslana u Italiju i da je u Obrovcu neprekidno i bolestan boravio,
ma da je mesto nezdravo.
(Omissis).
...ammass senza alcun pubblico aggravio o donativo una compagnia
per presidiare gl' importanti posti delli due Obrovazzi esausti di milizie per la
spedizione nella terraferma delli soldati che li
393
guardavano. Ivi sempre si ferm con esemplare costanza anche infermo nell' aria
insalubre.
Nel comporre le differenze al confine tra gli austriaci e nostri sudditi non
risparmio sudore e dispendio.
(Omissis).
Novegradi 31 ottobre 1705.
Polo Minoto provveditor
Antonio Gurili canceliere provviditoriale
Originalna isprava y posedu porodice OtriKapitanovi u Novigradu.
362
Zadar, 26 januara 1706.
Geieralni dalmatinski providur ustin da Riva javlja senatu da je, na putu
za Mletke, stigao u Zadar sa velikom pratnjom hrvatski velika baron Josip
Vojnovi, Rakocijev emisar. On prividno putuje u Lombardiju da tamo stupi u
vojniku slubu pod Starembergom, ali u stvari on ide u Mletke k opatu od
Pompone koji ima da ga uputi francuskom kralju od koga e traiti pomo za
akciju koju Rakoci sprema za prolee. On nosi sobom jedan proglas sa
Rakocijevim potpisom i peatom u kom se ratoborni narod (Hrvati) poziva da
strese cesarski jaram i osveti tolike muenike za slobodu Ugarskog kraljevstva,
zaklinjui se da e toj svrsi posvetiti svoj ivot ne traei kao nagradu vladarsku
krunu. Vojnovi je poverljivo saoptio, da e za proletnju akciju Rakocijevu
vedski kralj poslati 10.000 ljudi i da e mu i Turci potajno dati veliku pomo.
Providur smatra da je predmet vrlo vaan i da mu je dunost da urnim
obavetenjem senata, pretekne Vojnoviev dolazak u Mletke.
Serrenissimo principe.
Nel punto ch' ero per intraprendere la divisata visita del contado
comparso a questa parte dalli Stati Austriaci soggetto accompagnato da 15 o 16
seguaci, e non ho potuto che rimetter agl' illustrissimi rettori di questa citt l'
esaminare d' onde provenga, e la facolt d' admetterlo alla pratica.
Ritornato poscia dalla visita predetta ritrovo che la prudenza de suddetti
illustrissimi rettori previe le neccessarie diligenze dell' annesso constituito et
accertati che non progredisca da parti sospette, l' haveano admesso con le forme
solite. Cadutami in osservatione la qualit, l' accompagnamento, e qualche
espressione riffertami del soggetto medemo, ho desiderato di penetrar pi
internamente l' intentioni dello stesso. Havendo spetialmente incaricato l'
illustrissimo signor conte Lemenzi, non ha mancato d' applicarvi e con l' uso di
tutta la pi commendabil attentione desterit e diligenza, gl' sortito di ritrahere
che questo
394
395
363
Zadar, 23 decembra 1706.
Generalni dalmatinski providur ustino da Riva javlja senatu da je
suzbijanje hajduije, koja zahvata sve to veeg maha na podruju, poverio knezu
Antunu Kanaeti, poto koluneli i serdari, iz obzira prema svojim
sunarodnicima, nisu pokazali dovoljnu revnost u vrenju te dunosti. Uhvaen je
barjaktar harambae Vida Petrovia sa jednom dravnom zastavom pod kojom
su hajduci napadali na turske karavane, to je davalo Turcima povoda za
neugodne pritube.
(Omissis).
... fra gli altri mi caduto nelle mani l' alfiere del Petrovich con una
bandiera publica, usando la kuale nell' agressioni delle carauane han dato a
Turchi motiuo di molestar le pubbliche cariche con reclami. Perche le diligenze
de colonnelli e serdari entro alle proprie tenute non riuscivano uguali al bisogno
e procedevano languidamente per qualche rispetto, se non per convivenza verso
le genti a loro soggette e verso la natione, ho douoto ualermi del sergente
maggiore di battaglia conte Antonio Cauagetti ...
(Omissis).
Zara, 23 decembre 1706.
Zad. st. arh. Depee
ustino da Riva, knj II, str. 26.
364
Zadar, 20 aprila 1706.
U sporu sa esarovcima o granicama Velebitskog Podgorja, Mleii su
tvrdili da njihov posed dopire do Lukova i da je Lukovo prava granica. Meu
dokazima za tu tvrdnju generalni providur Justino Da Riva u depei upuenoj
senatu povodom tog spora, istie da su svi megdani meu mletakim i esarskim
podanicima deljeni uvek u Lukovu kao zajednikoj mei. Lukovo je bilo
poprite i megdana meu Jankoviem i popom Mesiem.1
396
(Omissis).
Lucovo per stato fino a tempi presenti conosciuto per il uero confine e
qui si uede eretta una masiera, solito contrassegno determini confinanti, et
notabile, che essendo alcune volte seguite disfide tra confinanti, anco tra soggetti
del primo concetto, come fu quella del Messich e del Mitrouich, stato sempre
scielto Lucovo per campo del duello, come luoco men sospetto e d' uguale
uantaggio e di reciproco estremo confine.
(Omissis).
Giustino da Riva
Zara 20 aprile 1706.
Zad. st. arh. Depee ustino da Riva,
Depea br. 54.
365
Zadar, 20 septembra 1707
Generalni providur ustino da Riva javlja senatu da je zloglasni razbojnik
Vid Petrovi zapao u zasedu postavljenu od konta Kanaeta i poginuo sa jednim
drugom, sinom bruvanjskog kneza Obradovia.
(Omissis).
... Finalmente il scellerato Vido Petrouich tanto noto, molesto e temuto a
questi confini ha terminato con la vita le sue scelleragini mentre accompagnato
da sete seguaci sudditi imperiali dissegnava vendicare la morte del Cresseuich
famoso bandito ed opprimere la famiglia Rascouich, colto negli aguati disposti
dal conte Canagetti con un suo compagno, figlio del conte Obradouich da
Bruuno.
(Omissis).
Zara, 20 settembre 1707.
Zad. st. arh. Depee ustino da Riva, knj. II,
str. 209.
366
Hercegnovi, 15 oktobra 1707.
Generalni providur ustin da Riva javlja senatu da je cetinjski episkop
doao da mu uini podvorenje. Po njegovom izgledu, dranju i govoru uverio se
da je to ovek zlomislen, nemiran i neprijateljski nastrojen, ali i pored toga nije
propustio da bude s njim ljubazan i da ga dariva.
Or Brana dobro raspoloenih nisu se prikazali jedini Klimenti, stoga to
su napustili Peteru, gde su ih bili preselili, pa su se tom prilikom iskrvili s
Turcima.
397
Serrenissimo principe.
(Omissis).
Anco il vescovo di Cettigne stato a rassegnarsi e quantunque m' abbia
accertato dal sembiante, dal tratto e dal discorso, come ne avevo relacione, che
egli sij uomo di mal genio, inquieto, e di male dispositioni, non ho ommesso di
blandirlo, e d' insinuarle le dovute corrispondenze col regalarlo.
(Omissis).
De popoli montani ben affetti, li soli Clementi non si sono veduti, ma
restano giustificati per la neccessit di custodirsi dalle insidie de Turchi irritati
dal loro ritiro a monti e per l' abbandono, del luoco di Pastera ove erano stati
collocati, nella quale occasione si sono valorosamente insanguinati con i Turchi,
che se gli sono opposti e li hanno aggrediti, ed avendo avuto del successo una
distinta relacione non resto d' umiliarla a pubblico lume.
(Omissis).
Castel Novo li 15 ottobre 1707.
Zad. st. arh. Depee ustino da Riva, knj. II,
str. 225.
367
Zadar, 20 februara 1709.
Generalni dalmatinski providur Vienco Vendramin rezervie serdarstvo
Donjeg Kotara, upranjeno usled smrti potpukovnika Lazara Smiljania
njegovom malodobnom sinu Marku.
(Omissis).
... Ha questa (porodica Smiljani) da antichi tempi havuta la direzione
delli Morlacchi sino che nelli passati giorni cesse al comune destino il tenente
colonnello Lazzaro Smiglianich, era serdaro di questo contado inferiore. Eredi
delle sue benemerenze e della sua casa sono rimasti tre di lui figliuoli, una
femina e due maschi, il primo dei quali di nome Marco con la scorta del merito
degli antenati decorato gi del titolo di capitano, ha anco goduta la paga perfino
che la compagnia che aveva in sua testa di genti paesane servi l' occorrenze della
terraferma. Quantunque giovinetto in et immatura, nutrendo non dimeno spiriti
generosi implora la risserva del sardarato perch a suo tempo possa anch' egli
segualarsi nello stesso posto in cui si sono segnalati tanti di lui antenati.
Concorrendo noi in grata retribuzione delle benemerenze de suoi maggiori a
renderlo esaudito, destiniamo al sopradetto capitano Marco il sardarato del
contado inferiore di Zara con tutti gli emolumenti e prerogative che godeva il
defunto suo genitore. In quorum etc.
Zara, li 20 febbraio 1709.
Zad. st. arh. Spisi Vienco Vendramin, knj. IV,
str. 290.
398
368
Zadar, 20 februara 1709.
Generalni providur Vienco Vendramnn postavlja za privremenog serdara
Donjeg Kotara kapetana Antu Vujavia, koji e tu dunost vriti dok doe vreme
da je ustupi serdaru Marku Smiljaniu.
Cessato di vivere li passati giorni il tenente colonnello Lazzaro
Smiglianich fu sardaro del contado inferiore di Zara et hauendo con patente di
questo giorno destinato in risserva il posto a capitano Marco di lui figliuolo,
ellegemo et dessiniamo il capitano Antonio Vujavi in sardaro del contado
inferiore, per dover sostener et esercitar l' impiego fino a che venga il tempo di
farne la cessione al sardaro Smiglianich sopradetto.
Zara 20 febbraio 1709.
Zad. st. arh. Spisi Vienco Vendramin, knj. IV,
str. 291.
369
Zadar, 30 decembra 1709.
Generalni providur Vienco Vendramin imenuje Stojana Jankovia siiovca
zaslunog kavalira Stojana, za kapetana konjike ete njegovog nedavno
preminulog brata Nikole, uz obavezu da o svom troku izdrava zamenika, koji
e upravljati etom dok on doe u godine da sam njom upravlja.
Noi Vincenzo Vendramin etc. Tiene la famiglia Mitrovich per la
devozione, fede e puntualit sua nel pubblico servitio titoli di distinte
benemerenze e quella principalmente che ha ereditato dal valor celebre e
singolare del quondam cavalier Stoian, estinto nella passata guerra. Hanno li
discendenti di questa famiglia in premio delle fatiche de loro maggiori goduti
sempre gli effetti di pubblca generosa munificenza, di cui ne resta presentemente
implorata la continuazione da Stoian Mitrovich, nipote del benemerito cavalier
dell' istesso nome, supplicando che sii conferita in sua testa la compagnia de
Crovati a cavallo, rimasta vacante ultimamente per la morte del capitano Nicol
suo fratello. Al riflesso del merito de suoi maggiori si uniscono li riguardi di
essere stata la compagnia medema ammassata dalla casa senza pubblico
aggravio e persuadono ad esaudire le instanze del supplicante, alle quali noi
annuendo in virt delle presenti e coll' autorit del generalato nostro elleggemo e
destiniamo il soprariferito Stoian Mitrovich in capitano della compagni fu del
quondam capitano Nicolo di lui fratello del reggimento difnico, con quella paga,
prerogative et emolumenti ch erano goduti dal deffonto. Ma perch egli non
ancora in et di poter
399
400
nit, e ci senza pregiudizio, anzi con espressa riserva d' ogn' altra publica
ragione e di chiunque ne havesse relativa anterior Investita, o legittimo possesso.
In quorum.
Zara 7 aprile 1711.
Zad. st. arh. Spisi Vienco Vendramin, knj. IV,
str. 402.
371
Zadar, 13 januara 1713.
Na molbu Stojana Jankovia koji je prilikom opte redukcije hrvatske
konjice bio reduciran, senat je naredio generalnom dalmatinskom providuru
Karlu Pizani da otpusti iz slube najmlaeg konjikog kapetana i na njegovo
mesto postavi molioca. Kako je, meutim, umro kapetan imun Jere providur
Pizani imenuje Jankovia za kapetana njegove konjike ete.
Noi Carlo Pisani per la serenissima repubblica di Venezia provveditore
generale in Dalmazia et Albania.
Nell' ultima regolazione de Crouati a cauallo seguita nella terraferma ed in
queste prouincie, ha douto soggiaccere alla suentura della riforma, la compagnia
del capitano conte Stogian Mitrouich. Colpito da tale disgrazia l' uffiziale che s'
attroua in et' di coprire, anzi haueua coperta la stessa compagnia, s' accinto
con la scorta del merito de suoi maggiori di supplicare gli effetti della sourana
munificenza per qualche opportuno prouedimento. Vanta egli oltre quello degli
antenati, che tutti a gara si sono segnalati nel publico seruizio il merito recente
del valoroso e degno karambassa Stoian suo zio, segnalatosi nel ultima decorsa
guerra, quello del sardar kavalier Sauissa altro zio, ed Elia suo padre tutti con
proue di valore e di fede distinti nell' attualit dell' occasioni. Raccolta dal
eccellentissimo senato con sentimento conaturale della sua reggia minificenza, l'
instanza di detto capitano Stoian, ed assieme di tutta questa famiglia benemerita,
e per darle testimonii di gratitudine corrispondente alle marche riguardevoli, che
uanta, ha con ducali riverite commesso a questa carica di douer essaminare li
requisiti di tutti li capitanii del reggimento di cauallaria Croata esistente in
questa prouincia per deuenire alla riforma di quello, che mancante di seruizio di
guerra fosse meno anziano degl' altri, e sostituir in sua vece il capitano Stoian
predetto. Nel mentre erimo per dar essecuzione al comando cade l' incontro della
uacanza d'una d'esse compagnie per la morte ultimamente seguita del capitano
Simon Jerra, che la dirigeua, inherendo per tanto alla publica uolont espressaci
nelle predette ossequiate ducali col autorit del' generalato nostro e per virt
delle presenti elleggiamo e destiniamo esso capitano Stoian Mitrouich in
capitano della compagnia de Crouati a' cauallo
401
gi diretta dal deffonto capitano Jerra con la paga che godono gli altri capitani di
tale milizia, e che era goduta dal suo predecessore. Dour per tale essere
riconosciuto, e nel insorgenza di publico seruizio puntualmente obbedito
volendo confidare sar per corrispondere colle propie azioni al merito
riguardevole e distinto dei suoi maggiori. Le presenti douranno registrari ed
eseguirsi oue e da chi spetta. Zara li 13 Gennaro 1712 more veneto.
Carlo Pisani m. p.
Ciacomo Busenello segretario
Originalni patent u posedu
B. Desnice u Obrovcu.
372
Split, 10 jula 1715.
Generalni dalmatinski providur Anelo Emo postavlja pukovnika Andriju
Butkovia za nadintendanta kninske i vrlkke krajine, mesto kavalira Jovana
Sinobada, poginulog u jednom sukobu s Turcima. na Glamou.
Noi Angelo Emo ecc. La mancanza del defonto kavalier Giovanni Sinobad
sagrificatosi nell' ultima azione co Turchi a Glamoz ha lasciato senza direttore le
genti del territorio di Knin e sue adiacenze, delle quali teneva la
sopraintendenza. Le gravi congiunture correnti, che chiamavano un celere
compenso hanno sollecitate le nostre attenzioni alla traccia di persona che colli
requisiti del valore e del credito, potesse succedere all' incombenza e risarcire la
perdita del benemerito antecessore. Considerato da noi con distinzione di riflesso
(ancorch si ritrovasse, in Italia) il colonnello di cavalleria croatta cavalier
Andrea Butcovich, adorno di coraggio e molte benemerenze per le azioni
valorose con le quali ha rimarcata nalla guerra decorsa la propria fede in queste
provincie, habbiamo humiliati i propri sentimenti alla pubblica maturit per
quelle disposizioni, che havesse stimate pi conferenti al suo reale servizio.
Abbracciato il progetto ed accompagnatoci con lettere dell' eccellentissimo savio
alla scrittura per la dissegnata sua destnazione, conviene stabilirlo nel posto a cui
lo abbiamo considerato necessario e perci coll' autorit del generalato nostro, e
per virt delle presenti, lo elleggemo e destaniamo in soprainetendente del territorio di Knin, Verlicca con i posti di quelle frontiere, dovendo per quello che
riguarda la sua paga continuar a conseguirla dalla cassa pubblica nell' Italia in
quelle camere dove prester servizio la sua compagnia. Dovr per tale essere
riconosciuto e nelle occasioni di pubblico servizio puntualmente ubbidito, e le
presenti reggistrarsi et eseguirsi ove e da chi spetta.
Spalato 10 luglio 1715.
Zad. st. arh. Spisi A. Emo, knj. IV,
str. 137.
402
373
Rim, 23 januara 1717.
Kardinal Paului pie zadarskom nadbiskupu Zmajeviu da Papa
namerava da naorua 4 galiote protivu ulcinjskih gusara i da bi hteo uzeti u
slubu 300 Morlaka kao posadu za te lae poto su oni naroito veti ratovanju
na toj vrsti brodova, pa mu nareuje da regrutuje za Papu tu vojsku.
Copia di lettera scritta dal cardinale Paulucci all' arcivescovo di Zara.
Illustrissimo et eccellentissimo signore.
Convenendo alla santit di nostro signore di armare nella prossima
staggione di primavera quattro galeotte, che attualmente si trovano nel porto d'
Ancona per opporle alle Fuste Dalcignotte, che da quel tempo fino all' entrar
dell' autunno infestano le spiaggie dell' Adriatico, et auendo particolar credito a
cotesti Morlacchi, i quali hanno una particolar esperienza di combatter sopra
simili legni, desidera che vossignoria quando stimi che ci possa farsi con
profitto della sede apostolica aroli 300 de sopradetti uomini, intendendosela col
capitano Bonacich, che presentemente si trova nella Marca per fare, come a lei
ben noto proviggione de Minuti, giacch il medesimo in congiuntura d' attrovarsi
qui in Roma ha asserito che potr con tutta facilit trovarsi la sopraddetta gente
con il soldo di un zecchino il mese per claschedun soldato oltre il pane e
biscotto. Per render poi pi agevole la medema leva potr far intendere a detta
gente, che nostro signore si compiaccer ammetterla a qualche parte delle prede,
che si faranno e che ogni galeotta aver un ufficiale, cio a dire un tenente della
loro natione con paga proportionala a quella de soldati e procurer di trovar
persone capaci di ben servire in tal impiego insistendo sopra tutto che la leva sii
faccia con tal sollecitudine che verso la fine di marzo possa esser giunta in
Ancona suppone sua beatitudine, che ci non possa incontrare alcuna difficolt,
ma quando fosse diversamente e che prima di fare alcun passo giudicasse
necessaria la permissione della repubblica di Venezia, ella passi tutti gli offitii
pi opportuni per ottenerla. E la santit sua persuasa che vossignoria user tutta
l' attentione possibile per secondare cosi giuste premure eper senza dar altro
eccitamento al di lei zelo le auguro dal cielo veri contenti.
Di lei
Roma 23 gennario 1717.
Zad. st. arh. Spisi Alvize Moenigo,
Libro ducali, s. 10.
374
Zadar, 15 marta 1717.
Zadarski nadbiskup Zmajevi javlja kardinalu Pauliiu da su Morlaci
neveti pomorskom ratu i da zaziru od opasnosti na moru.
403
404
col riflesso alla sua immatura et. Perche le genti in questo frattempo non
restassero senza il loro capo per il pubblico servitio e diretione, le destinassimo
il capitan Guosden Radossevich, che havesse ad accudire alle neccessarie
incombenze sino che Elia preddetto si credesse capace d' intraprender il carico.
Pervenuti noi novamente al governo di queste provincie trovamo Elia Zauissa
sunominato non solo accresciuto, e riddotto in stato di poter supplire a tutte le
occorrenze del sardarato, ma a imitazione de' suoi maggiori esigger dai villici
rispetto, timore et ubbidienza; essendosi anco distinto nelle campagne passate, e
nella ultima partita sotto Mostar alla testa delle sue genti, con prove non
ordinarie di valore e coraggio. Con tali riflessi dunque lo consideriamo degno d'
appoggiarle il peso; cosich in virt delle presenti e con l' auttorit del
generalato nostro lo destiniamo all' esercitio del sardarato del contado di Zara,
gi prima investito con la paga di ducati venti al mese in aggiunta alli altri ducati
vinti, che guode, cosich dover esiggere ducati quaranta al mese moneta
corrente, obbligo, rango e prerogative solite godersi dagl' altri sardari. E perch
dopo la mancanza del capitan Guosden Radossevich, che fu destinato nella di lui
tenera et per direttore delle genti, fu sostituito il capitan Luca Ostrich, questo
dover rimanere come capitanio, risservandoci poi in riguardo alle di lui non
ordinarie benemerenze farle godere gl' effetti delle pubbliche generose
benefficenze. Riddotto dunque lo stesso Elia al posto e benfficato, dell'
accrescimento di paga confidiamo che animato da tali pubbliche rimostranze
impiegher negl' incontri tutti del pubblico servitio quella pontualit, fede, e
coraggio, per quali sempre i di lui maggiori si segnalarono. Per tale dunque sar
riconosciuto e nel publico servitio ubbidito e rispettato e le presenti saranno
registrate et eseguite ove e da chi spetta. In quorum fidem.
Spalato primo agosto 1717.
Zad. st. arh. Spisi A. Moenigo (drugi regalat), knj.
III, str. 33.
376
Zadar, 23 februara 1726.
Poto je usled smrti Andrije Sinobada ostala upranjena kninska serdarija,
generalni providur Nikolo Erico postavlja Petra Mitrovia za serdara kninske
krajine.
Noi Niccolo Erizzo ecc.
Passato a miglior vita il sardar di Knin Andrea Sinobad, insorge il bisogno
di sostituire nelle di lui veci altro soggetto di abilit e sufficienza, che ben
adempisca l' inspetioni tutte del carico medesimo. Dotato di tali requisiti il
capitan Pietro Mitrovich siamo persuasi di prescieglierlo, anche come il pi
idoneo tra concorrenti, restanto con ci sollevata gure la cassa publica della paga
che conseguisce in figura
405
406
407
408
409
410
382
Zadar, 12 novembra 1731.
Generalni providur Sebastiano Vendramin javlja senatu da je vrlo teko
sauvati Kotare od navale Liana1 koji su nauili da svake godine tu zimuju sa
blagom u naknadu za letnju ispau koju vre mletaki podanici na likoj strani. I
uprav usred tih potekoa dogodila se i smrt serdara Ilije Jankovia, poslednjeg
izdanka one glasovite porodice, koji je upravljao onim delom Kotara koji granii
sa Likom. Na optu molbu svih sela one serdarije odredio je naslednika u
serdarstvu Kirijaka Dedia-Jankovia sina Ilijine jedine sestre, momka bistre
pameti i vrlo omiljena u narodu.
Serrenissimo principe.
(Omissis).
Si prova intanto gran fatica in custodirsi questo contado dall' irruzione
delli popoli della Lica, sudditi imperiali, soliti ogn' anno di penetrar d' inverno in
questo, stato con animali, in concambio di eguale cortesia, che ricevono di estate
li sudditi dello stato nella Lica.
Umilio a vostra serenit in copia la risposta datami dal commandante di
quella provincia a due lettere, che gli avevo scritto in questo importante
proposito. Egli non pu esser pi persuaso della necessit avutasi di segregar il
comercio del contado dalla Lica, consigliato dalla qualit de tempi e delle
congiunture. Conclude per brutale il temperamento de' suoi Morlacchi, niente
disposti all' obbedienza, e lui essendo senza forze, essersi non solo chiuso dalla
comunicazione con essi loro, ma averle pur implorato a Vienna per poterli tener
in dovere e moderazione.
In tale ardua positura di cose venuto apunto di mancar di vita il sardar
Elia Mitrouich, che comandava quella parte del contado, che viene di
congiungersi con i stati cesarei. Era questo l' ultimo superstite di quella famiglia,
dalli auttori della quale ha la serenit vostra esate tante prove di valore e di
corraggio in tutti le passate guerre, considerata dal prencipe, ben vomuta da
sudditi, e dalle Craine.
Sopra l' instanze universali fattemi pervenir in molte suppliche dalli
villaggi di tutta quella sardaria, ho destinato in sardar successore Chiriaco
Dedich Mitrovich di lui nipote, perch figliolo di sua unica sorella, di franco e
vivace spirito, amato dalli popoli e molto accetto, in cui confidemo con le
ragioni del sangue colar possano i requisiti appunto di valore, col quale si resa
celebre per tante segnalate azioni
411
412
vi, ali kako ovaj nije jo doao u godine da bi mogao da vri dunost, generalni
providur Sebastiano Vendramin postavlja mu za zamenika Nikolu Zelia iz
egara, zeta pokojnog serdara Zavie Jankovia.
Noi Sebastiano Vendramin ecc. Passato agli eterni riposi il conte Ellia
della benemerita famiglia Mitrovich, che sosteneva l' impiego di serdaro in
questo contado superiore, subentr nelle sue veci con pubblica approvazione il
sardar Chiriaco Dedich Mitrovich di lui nipote. Attrovandosi per questi in et
non ancora ben matura conviene per qualche anno destinarli in suffraggio l'
assistenza di qualche altra persona di credito, all' oggetto importante di sostenere
in fede et in amore verso il pubblico nome li sudditt et egualmente in quiete e
moderazione nonch per promover l' esecuzioni, che fossero ricercate dalla
premura del pubblico servizio. Propostovi a tal fine Nicola Zelich da Xegar suo
sio, perch cognato del fu kavalier Zavissa Mitrovich, l' elleggemo coll autorit
del generalato nostro e col vigore delle presenti in vice sardaro del contado
superiore medemo, per doverle esser corrisposta dall' attuale quella conveniente
recognizione, che meritar potessero le di lui fatiche, sino a tanto che se le
rendar bisognosa la di lui assistenza. Tutti li capitanii dei villaggi subordinati e
villci stessamente dovranno riconoscer per sardaro attuale esso Chiriaco Dedich
Mitrovich e per vice serdaro il sopradetto Nicolo Zelich, rispettarli per tali e
nelle pubbliche occasioni obbedirli. In q. f.
Zara 29 decembra 1731.
Zad. st. arh. Spisi Sebastiano Vendramin,
str. 169.
385
Mleci, iz tamnice, 23 juna 1734.
Pop Petar Jagodi-Kurida pie svom bratu od strica popu Mihailu
Jagodiu u Biliane da je doznao da mu je brat Petar preminuo jo prole godine
i da njegova udovica hoe da smete ne samo muevljev deo pokretnog i
nepokretnog imanja, ve i deo koji pripada njemu, jer se on nije bio podelio sa
bratom. Moli ga stoga da u njegovo ime zabrani njegovoj nevesti da smee to
od imetka, a ako hoe da ivi u kui i da uiva plodove imanja on joj to
dozvoljava. Ako htedne da proda to od blaga ili suvinih pokretnina nek novac
koji se otuda dobije zadri do njegove dalje naredbe kod sebe na uvanju. Moli
ga da mu poalje neto novca, jer je u velikoj bedi i da bude u pomoi njegovoj
eri, ako se ona jo nalazi u ivotu. Novac nek mu poalje preko Nikole
Stojanovia.
Signor germano carissimo.
Venezia dalli carceri
Camerotti li 23 gugno 1734.
Con mio estremo dolore ho intesa la morte del quondam povero Petar mio
dilettissimo fratello, che il signor iddio abbia nella sua gloria,
413
la quale mi stato rifferto sia seguita fino nell' anno decorso, che mi ha visitato
con questa gran disgrazia, sperando nella sua misericordia mi prester il divino
suo aiuto ne miei bisogni. Mi dispiaciuto ancora molto a sentire che mia
cognata voglia disponere, alienare e vendere tutti gli effetti mobili e stabili ch'
erano di ragione del detto mio fratello, de cui, per ius di sangue e per legge, io
devo essere il legitimo unico erede, per esser morto egli senza prole, ma che
voglia ancora nel tempo stesso arbitrare di quello che a me per giusta met si
spettava e si spetta, non essendo tra di noi mai seguita divisione, e molto meno
mi stato contribuito dal medesimo in soccorso di queste mie grandi indigenze
dinaro, che solamente ne primi anni qualche bagatella. Perci signor germano
carisimo, che ora considero e tengo anco per fratello, vi prego a far intendere a
detta mia coqnata che per grazia del signore son ancora vivo e che non voglio ch'
essa si ingerisca in niun conto a vendere la robba che non sua, bens mia, come
fratello e erede; se per essa vuole godere li frutti, volontieri glielo acordo e
fermarsi in casa dove si trova patrona o pure accasarsi con voi, che come mio
pi propinguo di sangue vi faccio adesso commissione e curatore di detta facolt
nella forma che posso per far poi questo atto con legalit se bisognasse
impetrando la permissione dal tribunale supremo veneratissimo, alla cui giustizia
io sono saggetto; come pure sono soggetti tutte le dette mie sostanze al di lui
beneplacito. E se alla medesima paresse di vendere col uostro assenso li bestiami
o altri mobili superflui, la mia volont che il danaro, che si ricaver della
vendita di ogni cosa sia posto in deposito e conservato appresso di voi con la
dovuta fedelt fino vi capiter nuovo mio ordine, subordinato sempre e
dipendente dalla volont e dal supremo commando degl' eccellentissimi nostri
padroni, arbitri delja mia vita e delle mie sostanze. Onde germano carissimo
tanto vi prego e vi raccomando di eseguire e me ne farete capitar per mia regola
e quiete con la brevit posibile le notizie dell' operato e nel tempo stesso
procurate in ogni forma di mandarmi un poco di soldo, di cui ne ho estrema
necessit per supplire ne miei bisogni di vitto e vestito in queste miserie; cosi
pure vi raccomando di assistere nelle sue occorrenze e soffranze col mio la mia
figlia, se ancor viva, e di tutto ne tenirete conto distinto. Di grazia non mancate
di cosi fare e che la cognata si rimetta al dovere e alle cose di giustizia, mentre di
cuore salutandovi con li uostri di casa avvertendoui di spedirmi ci ch vi
ricerco per il signor Nicolo Stoianovich, e vi dicharo.
Vostro affezionatissimo osservandissimo
germano D. Pietro Jagodich
Na poleini:
Al molto Reverendo Signor Patron Colendissimo il
Signor D. Michiel Jagodich Nabelissane.
Napomena:
Na poleini pisma, u desnom. vrhu, nalaze se irilicom napisane ove rei:
414
415
387
Zadar, 2 januara 1738.
Generalni dalmatinski providur Daniel Dolfin javlja dravnim
inkvizitorima da je izvrio njihovo nareenje i prilae zapisniku izjavu popa
Mihaila Jagodia. On e pomoi keri popa Petra Jagodia da dobije upravu
oeva imanja, a nevesti da uiva plodove dela mua joj Petra, koji je, poto ovaj
nije ostavio testamenta, po pravdi i po volji inkvizitora pripao u vlasnitvo bratu
mu popu Petru.
Illustrissimi et eccellentissimi signori signori colendissimi.
Dall' inserta copia di costituto annotato nell' offitio di questa secretaria dal
prete greco Michiel Jagodoevich paroco di Bilissane rileverano l' eccellenze
vostre, ubbidito il loro comando contenuto nel foglio 5 novembre, ma alli 14
solo decembre pervenuto in mie mani.
Anche alla figlia e respettive cagnata sar dalla carica suministrata ogni
assistenza perch la prima abbia la disposicione de beni et effetti di ragione del
prete Pietro, il di lei padre, e la seconda vita sua durante nell' usufrutto dell' altra
porcion de beni che godeva il quondam Petar caduti nel prete Pietro di lui
fratello per mancanza di testamento atenore del giusto e degl' ossequiati voleri
dell' eccellenze vostre, a quali baccio umilmente le mani.
Zara, 2 gennaro 1737 more veneto.
Umilissimo devotissimo obligatissimo servatore
Daniel Dolfin provveditor general
Eccellentissimi signori inquisitori di stato.
Mlet. dr. arh.
Inquisitori di Stato, busta 276.
388
Zadar, 2 januara 1738.
Pop Mihailo (Mijat) Jagodi zapisniki izjavljuje da se odrie punomoi
dodeljene mu od brata strievia popa Petra Jagodia i obvezuje se da e u roku
od 15 dana njegovoj keri Mandi poloiti taan raun o upravi oevim joj
imanjem od dana kad je postavljen za delovou pa do danas.
Copia trata dal libro de costituti, tenuto nell' officio della secretaria dell'
illustrissimo et eccellentissimo signor Daniel Dolfin, signor provveditor general
in Dalmatia et Albania.
Adi 2 genaro 1737 more veneto, Zara.
Costituto personalmente in officio della secretaria il Pop Miat Jagodich,
come quello il quale fu istituto procuratore del pop Pietro
416
Jagodich, suo primo germano, per aggire ne di lui affari, perci con questo et
ogn' altro miglior modo dice cede e rinuncia all' impegno della procura
medesima, non intendendo in avvenire prendervi alcuna cura e ingerenza come
in fatto col presente s' obliga ed impegna di devenire alla resa de conti, in mano
di Madalena, figlia, di egli pop Pietro nonche della di lui cognata, di quanto
avesse aministrato principiando dal tempo che fu nominato in procuratore fino al
giorno d' oggi nel termine di giorni quindeci prossimi venturi. Tanto inst
anottarsi e promise d' essequire, presenti il signor govvernatore Marco Draganich e signor Michiel sono testimonii.
Zorzi Antonio Melli coadiutore
In segretaria di sua eccellenza ha copiato,
sottoscritto e sigillato.
Noi Daniel Dolfin quarto per la serenissima repubblica di Venezia
provveditor general in Dalmazia et Albania.
Ovunque attestiamo essere il controscritto dottor Zorzi Antonio Melli tale
quale si sottoscritto alle sottoscrizioni d cui se gli presta ed in ogni luoco,
magistrato et officio se gli potr prestare ampla et indubitata fede. In quorum
fidem etc.
Zara, 2 genaro 1737 more veneto.
Zuanne Carcartis segretario
Prilog prethodnom Dolfinovom dopisu.
389
Bez datuma.
Pop Petar Jagodi-Kurida izlae dravnim inkvizitorima uzroke i
prikazuje svoj ulogu u buntovnom pokretu radi kojeg je bio osuen i moli da
obzirom na duboku starost, potpunu oronulost, slepilo, gluvou i predugo
tamnovanje bude povraen u dudevu milost.
29 marta 1746.
Beleka o putanju na slobodu popa Petra Jagodia.
Nell' anno 1702 fu spedito a me don Pietro Jagodich un mandato da sua
eccelelnza provveditor general Zani affinch dovessi publicarlo nella mia chiesa
parochiale di San Pietro in Bocovizza, contado di Zara. Questo ordinava lo
sborzo di 300 zecchini da farsi al signor Antonio Canaeto, colonello di dragoni,
al che fattene da me subitamente la publicazione fu apposto dal popolo dicendo
che non avevano alcun debito col detto colonello. Sortiti di chiesa e consigliatisi
questi tra loro vennero a pregarmi di formare una supplica a nome del commune
per sua eccellenza provveditor general, la quale estesi in tre capi. Nel primo
aducendo la ragione del ritardato pagamento al canaeti conciasiach con esso
non avesse niun debito il commune, quale per si pro-
417
testava d' esser pronto anche a maggior summa e di spargere sino il sangue
qualora fosse stato per servizio del prencipe. Nel secondo siccome nell' anno
precedente il signor colonello delle cernede aveva usurpato 100 manzi dal
commune, senza aver mai per essi pagato un soldo, si supplicava sua eccellenza
di ordinare la sodisfazione. Nel terzo siccome il decimario non voleva ricever in
cassa propria il pagamento delle decime, ma scorreva di luogo in luogo facend
l' esequzione coll' accompagnamento di 60 dragoni, che poi si pagavano
ripartitamente e con doloroso aggravio de communi, si supplic sua eccellnza d'
ordinare al decimario di dovere ricevere anche in propria cassa, affinch li
pontuali non fossero ingiustamente partecipi de dispendi contumaciali. Nel
quarto supplicava sua eccellenza di volergli concedere la grazia di poter dare
tanto formento in luogo di denaro per le decime offerendosi in questo caso di
condurlo a proprie spese ovunque gli verebbe commandato.
Presentata la supplica a sua eccellenza provveditore generale rispose che
averebbe fatto giustizia, e doppo 20 giorni avendo io avuto un commando di sua
eccellenza di portarmi da lui, subito son andato con altri 6 capi del commune, ed
avendomi ricercato conto del tumulto (come gli fu riferito) seguito nella sudetta
publicazione del mandato di sua eccellenza, l' informarono meglio 6 capi, in
questo non avendo io avuta altr' ingerenza che nella sola estensione della
supplica, il di cui modo e sentimento mi fu parimento prescritto dal commune.
Rest appagata la saviezza di sua eccellenza e perci tutti unitemente ci
licenzi. Ma li 6 capi parendogli di non poter sperar della giustizia dell'
eccellentissimo signor generale un pronto provedimento alle loro gi riferite
doglianze mentre si trovavano col, consultarono un avvocato da cui fecero
estendere altra supplica simile alla gia datta.
Si presentarono essi stessi all' eccellentissimo provveditor generale che
clementemente gli rispose aver gi ordinato al Canaeti di non pi molestare il
commune per li 300 zecchini, ed al Posidaria di dover soddisfare li 100 manzi,
ma circa li due altri articoli riguardanti le decime disse sua eccellenza che non
erano in sua facolt e che conveniva ricorrere alla dominante.
Fu subito dalli 6 capi supplicata la licenza di radunare il commune per
eleggere 3 capi di spedire a Venezia e siccome niuno di loro sapeva scrivero f
anche impetrato che io dovessi servirlo per scrivere in tutto ci che gli sarebbe
abbisognato in questo riccorso.
Ritornati tutti insieme al nostro paese fu dalli 6 capi convocato il
commune, eletti 3 capi per spedire a Venezia e destinati 300 ducati per
la loro spese. Ma penetrata la risoluzione dal Posidaria, cui forse pesava il
commando di sua eccellenza provveditor general del pagamento di 100 manzi e
temendo ch' in tal congiuntura si potessero unire anche le doglianze del
commune contro di lui, mando ordine al serdaro o sia governatore di commune
di portarsi da lui in Zara.
Ritornando di Zara il serdaro riffleri al commune che il colonello Posidaria
aveva in pronto la somma per soddisfazione di 100 manzi, ma che ad altri non
voleva consegnarla se non l mmun in corpo. Ed aggionse che andando
questi da lui gli averebbe suggerito la stradda
418
419
provveditor Zane, s' indrizzasse al commune a cui l' aveva spiegata a principio.
La fine triste e lagrimevole f che li capi eletti per Venezia furono banditi
di vita con essersi poi questi liberati nel 1715. Io fui dopo 4 mesi da Clino
spedito s' una galera in Venezia. Quivi fui riposto nelle pi orride carceri
chiamati Pozzi. Stetti in questi 10 mesi, che poi fui cambiato in altre carceri ma
sempre oscure, come mi trovo da 40 anni piangendo la mia sventura e la
disgrazia1 del mio veneratssimo prencipe a cui non s d'aver mai mancato d'
obbedienza n d' amor ne di fedelt.
I sentimenti ed il lungo corso del tempo congionto colla miseria m' anno
privato affatto della luce, estennuato gravemente l' udito e reso tutto il corpo cosi
fiacco e tremante che non posso far altro movimento che da una sedia al letto.
Vivo perch dio lo vuole, ma la mia et di 80 anni e le mie indisposizioni m'
anno per gia levato la piu gran parte de sentimenti vitali e logorato gli altri in
tal forma che mi resta lo spirito solo per conoscerne la privazione ed il
pregiudizio. In tale stato cosi prossimo alla fine de miei giorni infelici ancor non
cesso di desiderare d' esser rimesso nella grazia del mio prencipe, ch sempre ho
fisso nel cuore, imperoch non lascier mai di pregar l' altissimo per ogni
maggior sua felicit e per chiunque si degner d' intercederla. Gratie.
Na poleini, u vrhu, rukom sekretara dravnih inkvizitora napisano: 1746,
29 Marzo. D. Pietro Giadovich, carcerato da 40 Anni, per la causa indicata dlla
relazione dell anno passato. Fu posto in liberta, giusta l' occlusa nota, negl' anni
ottanta.
Mlet. dr. arh.
Inquisitori di Stato, busta supplicahe.
390
Mleci, 29 marta 1746.
Zabeleka da je pop Petar Jagodi bio predan Grku Petru Spiro koji ga je
hranio za sve vreme tamnovanja sa nalogom da mu ne dozvoli izlaziti iz grkog
reona i da ga prvom prilikom otpremi u domovinu.
Don Pietro Giadovich, greco ritento fin dall' illustrissimo provveditor
general in Dalmazia et Albania Marin Zane e Giustin Riva per colpa di
seduzione di quei popoli e bandito con sentenza capitale.
1746 29 Marzo.
Posto in libert. Fu consegnato a Piero Spiro Greco ch'e quello che lo
mantenne per tanto tempo per il corso cio d' anni 40 in circa, con ordine di non
lasciarlo sortire dal circondario de Greci e con disposicione di trasmetterlo a
prima appertura al suo paese. F scritta lettera in questo giorno al provveditor
general in Dalmazia affinch sian fatti le anotationi che occorrono per liberarlo
dal bando.
Ibid.
1
420
391
Mleci, 30 marta 1746.
Dravni inkvizitori javljaju dalmatinskom generalnom providuru da su
posle vie od 40 godina tekog tamnovanja pustili na slobodu popa Petra
Jagodia, pa mu nareuju da ga brie iz spiska osuenih i zabelei njegovo
osloboenje, a inkvizitore obavesti o izvrenju naredbe.
1746, 30 marzo.
Al provveditor generale in Dalmazia ed Albania.
Doppo 40, in pi anni di dura priggionia, sofferta dal sacerdote greco d.
Pietro Giadovich, bandito da cotesto generalato, nell' anno 1702, o poco pi,
habbiamo rissolto di ridonarlo alla primiera libert, Affinch per viver possa
esente da qualunque pericolo nel rimanente dell' et sua, che giunge agli anni 80
si rende necessaria la depenation sua di raspa, a vostra eccellenza cometter, che
ci siegua imediate, tosto notificandoci li di lui operati all' effetto stesso il che ci
promettiamo celeremente eseguito dalla nota di lei benemerita attenzione; e far
seguire distinta annotazione della di lui deliberatione.
Mlet. dr. arh.
Inquisitori di stato, busta 47, p. 277.
392
Zadar, 9 aprila 1749.
Zabeleka o smrti popa Petra Jagodia-Kuride.