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SRPSKA AKADEMIJA NAUKA

ZBORNIK
ZA
ISTORIJU, JEZIK I KNJIEVNOST SRPSKOG NARODA
TREE ODELJENJE

KNJIGA XIII

ISTORIJA KOTARSKIH
USKOKA
16841749

SVESKA II

SABRAO I OBJAVIO

DR BOKO DESNICA

BEOGRAD
1951

ACADEMIA SCIENTIARUM SERBICA

COLLECTANEA HISTORIAM, LINGUAM, LITTERAS


SERBICAS SPECTANTIA
TERTIA SECTIO
LIBER XIII

HISTORIA USCOCCORUM COTARENSIUM


1684-1749
FASCICULUS 2
COLLEGIT ATQUE EDIDIT

BOKO DESNICA

REDIGOVAO

SVETOZAR BRKI
asistent Univerziteta

Primljeno na VI skupu Odeljenja drutvenih nauka SAN, 24-IX-1948

IZDAVAKO PREDUZEE NARODNE REPUBLIKE SRBIJE

BEOGRAD, 1951
Grafiko preduvee Vuk Karadi", pogon Zadruna tamparija

1
Zadar, 6 maja 1684.
Vanredni vojni providur Domeniko Moenigo javlja senatu da je stigao u
Dalmaciju i posetio svog prethodnika providura Donata, koji ga je opirno
obavestio o svim upravnim poslovima. Javio mu je da se je bosanski paa sa
prilinom vojskom uputio k Beogradu da bi se otuda prebacio u Maarsku, a da
su Turci na ovim stranama slabi i prestravljeni; Sazvao je poglavice Morlaka
Smiljania, Posedarskog, Jankovia i Bortulaia da s njima proui nain kojim
bi se meu Morlacima zaveo red i poslunost. Po jednodunom miljenju jedini
je nain da se svakom selu postavi glavar koji je Morlacima poudan i da im se
zabrani svaki pokret bez dozvole toga glavara. Trebae da se ti glavari obdare
dolamama, medaljama i prstenjem koje mu je u tu svrhu bilo predano, a i da se
odrede plate onima koji se istaknu u revnosti. Savetno bi bilo porazdeliti
novouskoenim Morlacima zemlje naputene od Turaka, jer bi se na taj nain
priljubili za novi kraj i ustrajali u vernosti.
Serenissimo principe.
Sciolto da cotesti lidi al primo soffio d' aura propitia ho havuta la fortuna
di pervenir felicemente in provintia, avanti il spirar del secondo giorno di
viaggio e niente frapponendo di ritardo all' adempimento pontuale delle
commissioni sovrane di vostra serenit, mi sono transferito direttivamente dove
s' attrovava l' eccellentissimo signor provveditor general Donado al scoglio detto
del Lantana, discosto soli tre miglia in circa da questa citt, per ricever i lumi
necessari a norma de miei passi.
Condottomi perci replicatamente alla di lui visita, ho potuto dalla viva
voce, non ostanti l' indispositioni che lo molestavano e lo tenevano obbligato al
letto e da una relation diffusa in scritto rimaner abbondantemente instrutto dalla
maturit e prudenza sua degl' affari tutti appartenenti a questo governo e del
stato e qualit de Morlacchi, al sostenimento de quali haveva in parte savvenuto
con li tre mille cinquecento stara di biave capitate da Venetia, distribuitane
portione fra quelli habitanti di questo territorio e mandatene altre partite nelle
munitioni della provintia, perch fossero dispensate alli Morlacchi di quei luochi
ancora, a misura dell' urgenza loro.
M' ha rappresentato in oltre che dopo l' impresa di Duare, altro successo
non sia seguito. Che il bassa di Bossina si fosse con diversa

gente inoltrato verso Belgradi per passar in Ungheria, pressato da comandamenti


del gran signore. che Turchi in queste parti siano con poche forze e pieni di
timore.
Io pero, come non lascier di coglier l' aperture di proffitto agl' interessi
della serenit vostra, per quanto mi sar permesso, cosi alla venuta mia in Zara,
credei necessario chiamar in primo luogo il sardar Smoglian Smoglianich, conte
Possidaria, cavalier Gianco, e Simon Bortolazzi capi de Morlacchi, e participarli
che dall' eccellentissimo senato son particolarmente espedito per assister quella
gente, tanto vecchi come nuovi nella divotione verso la pubblica maest,
difenderli dall' insidie de Turchi e sovvenirli di ci che potesse occorrer, ma, che
nella mala regola, in cui si attrovano, si conveniva ridurli alla possibile
obbedienza. E meditanto con li capi stessi la maniere pi facili per arrivar alla
consecution di tale intento, s' creduto con unanime consentimento di parere,
che unico ripiego fosse l'instituir in cadauna villa un capo de Morlacchi che sia
persona di loro sodisfatione, quale habbi l' obbligo di reggerli, ne permetter loro
alcuna mossa, senza la di lui participatione et assenso, subordinato per sempre
ai principali capi, ogn' uno de quali tiene rispettivamente la sopraintendenza di
molte di esse ville.
Si dar dunque principio ad esequir tale divisato concerto, per veder il
frutto, che ne risulta, ma neccessario sar di riconoscer li medesimi capi delle
ville con regallo d' alcuna veste, medaglie o anelli, che mi sono stati consignati
come pure con qualche mensual assignamento a quell' in particolare che si
distinguessero nella puntualit, e nel farsi obbedire.
Per mantener poi questa gente constante nella divotione molto
conferirebbe il distribuir fra di loro massime ai Morlacchi nuovi qualche portion
dei terreni abbandonati da Turchi, acci coltivandoli havessero modo di
ricavarne il vitto, prender affetto al paese e renderlo ubertoso.
(Omissis).
Zara li 6 maggio 1684.
Domenico Mocenigo provveditore
general dell' armi.
Mlet. dr arh.
Senato, Provveditor general dell armi, Fa
112/521.
2
Zadar, 12 maja 1684.
Dalmatinski providur Domeniko Moenigo odreuje mesenu platu od
jednog dukata Kojadinu epini koji je, bijui se kao morlaki barjaktar pod
Durak-begovom kulom u Plavnu, izgubio ruku.
Noi Domenico Mocenigo per la serenissima repubblica di Venezia
provveditor general in Dalmazia et Albania.

Havendo Coiadin Zepina Morlacco di questo territorio del numero de


suditti vecchi, e volontari perduto ultimamente un braccio per colpo di
moschetto turchesco, mentre valorosamente combatteva in qualit d' alfiere dei
Morlacchi sotto la torre di Durach Begovich a Plavno ci fa riverente instanza per
qualche soccorso. Noi perci riflettendo al merito dello stesso Coiadin, et alla
condizione delle presenti emergeuze, con l' autorit del generalato nostro gli
concedemo et assignamo per atto di pubblica generosa gratitudine ducati uno al
mese per anno uno da essergli corrisposto da questa magnifica comunit di Zara,
cos che da tale rimostranza benigna consolato possi con degno animo continuar
il suo impiego fruttuoso in altre occasioni di pubblico servizio, e dar esempio
agli altri d' imitarlo con sicurezza di ricevere le pi giuste riconoscenze et cosi
ordiniamo che da chi s' aspetta sia eseguito commettendo pur il registro delle
presenti ove occorre.
Zara 12 maggio 1684.
Zad. st. arh. Spisi Moenigo, knj. jedina str. 12.
3
Zadar, 13 maja 1684.
Zabeleka o smrti Magdalene, keri Stojana Jankovia.
Adi 13 maggio 1684
Obito di Maddalena figliola del kavalier Stogian Mitrovich sepolta nella
chiesa di sant' Elia essendo di rito greco.
Parohijski arh. crkve Sv. Stoije
u Zadru. Liber obitum vol. VI.
4
Zadar, 17 maja 1684.
Vanredni providur Domeniko Moeiigo javlja senatu da e to meu
starim to meu novim Morlacima biti 56000 ljudi sposobnih za oruje ali
nedisciplinovanih, sviklih na pljaku, gotovih na mete i beg im naiu na otpor.
On strahuje da e Morlaci biti vie od tete nego od koristi, naroito ako ne budu
imali oslona na plaenoj vojsci koja bi ih pomagala i drala na uzdi.
Serenissimo principe.
(Omissis).
Di Morlacchi, fra nuovi e vecchi habitanti non credo s' uniranno pi di
cinque in sei mila atti all' armi, ma questi senza disciplina e poco obbedienti,
dediti et assuefatti al solo depredare e facili al scompiglio

et alla fuga quando incontrano resistenza, non so quanto debba da loro


promettersi, o se pi proffitto, o disavantaggio possano apportare, quando
massime non siano assistiti da mliitia pagata che l spalleggi o li tenga in dovere;
si che la matura sapienza dell' eccellenze vostre con tale riverente informatione
discernir il stato presente delle forze in queste provintie, e veder quello sia
concesso d' operare.
(Omissis).
Zara li 17 maggio 1684.
Domenico Mocenigo provveditor general
estraordinari dell' armi.
Mlet. dr. arh.
Senato-Provveditor general dell' armi, fa 521.
5
Zadar, 20 maja 1684.
Vanredni providur Moenigo javlja senatu da je meu starim i novim
Morlacima dolo do trvenja koje on nastoji ukloniti. Uplivnije glavare miti
poklonima ohe i medalja a nepokornima preti kaznom, i tim lekom koji je
meavina prividne strogosti i blagosti on postie povoljne rezultate. Da bi svima
nametnuo svoju volju naredio je da se sastane zbor (liga), starodrevni, sveani
savez sela, na kom je proglasio zabranu etovanja bez dozvole glavara i zabranu
uznemiravanja hrianja, turskih podanika, obeavajui nagrade poslunima a
pretei kaznom nepokornima. Kaznama meutim nee pribegavati nego u tekim
sluajevima i tek kad se uveri da ih javno miljenje odobrava, da bi se tako
izbegli neredi i uzbune. Snabdeo je orujem Morlake, koji su za nj bili sposobni
a nisu ga imali, deli hranu prema potrebi, ali poto broj Morlaka svakodnevno
raste a zalihe se smanjuju, preklinje senat da se postara za tu neophodnu
namirnicu, jer zaputene zemlje ne mogu da prehrane narod. Podnosi u prilogu
kapitulacije uglavljene sa etvoricom glavnih morlakih glavara u pogledu
sakupljanja etiri konjike ete te se zalae za prihvat i odobrenje tih
kapitulacija, s obzirom na korist koju e od toga imati dravna sluba. Prilae i
jednu slinu molbu kneza Ivana Radoa i preporuuje senatu da i nju prihvati.
Serenissimo principe.
(Omissis).
Qui pure insorti gi disgusti e da essi derivate diversioni tra Morlacchi
nuovi e vecchi del territorio per qualche rappresaglia da questi ultimi fatta contro
li primi o per causa di terreni ancora, oltre qualche emulatione, che verte fra i
loro capi, invigilo con ogni studio per rassettarli e ridurli al dovere. Blandisco i
capi principali col donativo d' alcun braccio di panno, o di qualche medaglia, e
minaccio di castigo g' inobbedienti e di mal genio, e sebbene quello sia un
corpo pieno di cattivi humori, spero d' espurgarlo ad ogni modo con li rimedij,

che incessantemente gli applico, meschiati d' apparente rigore, ma pi


consistenti in ingrediente di dolcezza, che uniti assai giovano, onde con tale
diligente cura vado riportando effetti salutari, molta hormai d'essa ziente
contenendosi nella rassignata obbedienza. Ad' oggetto per di meglio stabilirla
in cadauno commisi la radunanza del sboro, che un antica e solenne unione
delle ville tutte per tutte, per far universalmente intendere la risoluta mia
volont, che si proceda con queste buone regole; Non si vada in partita senza la
participatione et avento de capi; Non si molestino christiani, bench soggetti al
Turco, a fine d' atraherli volontarij per questa via sotto al dominio di vostra
serenit mentre avanti, per levar ad essi la robe e gl' animali, non s' haveva
riguardo d' uccider le persone. Et in somma che sian osservate esattamente le
mie commissioni, promettendo premio agl' obbedienti e pena severa a
trangressri, che non sara praticata per, se non in casi gravi e dove possi
comprender vi concorra l' approvatione commune, senza dubbio di sconcerti o
commotioni.
Ho dat' ordine acci Morlacchi nuovi di questo e d' altri territorij sian
provveduti d' armi, con le dovute cautele e circonspetioni di darle veramente a
quelli che se n' attrovan deficienti e pur sono habili a maneggiarle. E per
somministrargli poi qualche conveniente modo d' alimentarsi, si va distribuendo,
a misura della loro necessit, quella moderata summa di biade, che
proportionarsi possa all' urgenza del bisogno; ma venendo esser almeno e
crescendo all' incontro sempre pi nuovi sudditi alla serenit vostra, mancar la
forma di soccorrerli del requisito principale al loro sostentamento, s non v'
accorre la pubblica previdenza con li soliti effetti di paterna e generosa carit,
che doveranno esser ripartiti sempre con parsimonia, come tutt' hora si pratica,
perch non si dia di superfluo, non si ritenga il neccessario, gi che il paese
abbandonato di coltura, priva qusti habitanti di ricavarne il vitto.
Mi resta poi il debito di supplir all' esecutione delle ducali 4 corrente, e di
sodisfar insieme a quanto mi son assunto in precedenti lettere di no 8, d' humiliar
cio alla somma pubblica sapienza ridotte al maggior possibile vantaggio le
capitulationi transmesse alla serenit vostra dall' eccellentissimo signor Lorenzo
Donado fu provveditor general, et a me rimesse intorno all' institution di
campagnie di cavalleria proposte dalli quattro principali capi Morlacchi
Possidaria, Bortolazzi, Mitrovich e Smoglianich. Adempir per a quest' obbligo
unendo l' ingionto foglio e sebbene da esso la somma virt dell' eccellenze
vostre comprender l' intiero in tal particolare, devo aggiunger per atto di pura e
divota riflessione, che siccome in alcun tempo, ne in altre parti, non si sono
ammassate compagnie di cavalleria con minor dispendio, cosi al presente non
vedo in provincia interesse, che pi prema di questo, ne di pi rilevante servitio,
riguardo all' obbligo di pi continuato ripiego; poich dandosi a cadauno dei
quattro capi sopradetti una delle compagnie (molto neccessarie conforme gi
scrissi) non solo si valeranno ad esiger stima appresso Morlacchi, ma al rispetto
ancora unita la forma del seguito potranno con se meglio tenerli in obbedienza et
pi agevolmente guardar e difender li confini,

con tanto maggior zelo e vigore, quante che di tal modo reputandosi li capi stessi
generosamente riconosciuti e premiati, riceveranno vivo eccitamento nell' animo
di ben adoperarsi.
In simile proposito anche il conte cavalier Zuanne Rados mi presenta
scrittura, che parimenti sottopongo a sapientissime deliberationi della serenit
vostra; ne sopra il merito del soggetto m' estender d' avantaggio, essendo egli
molto noto per le segnalate di lui qualit, che rendono degna di esser accolta la
sua esibitione, quale in un medesimo tempo risulter di premio a lui, et alla
serenit vostra di servitio.
(Omissis).
Zara li 20 maggio 1684.
Domenico Mocenigo provveditor generale dell'
armi.
Mlet. dr. arh.
Senato-Provveditor general dell' armi, fa 112/521.

6
Kapitulacije predloene od kneza Frane Posedarskog, imuna Bortulaia,
Stojana Jankovia i Smoljana Smiljania za sakupljanje etiri konjike ete
sastavljenje od Kotaraca.
Capitoli proposti dal conte colonello Francesco Possedaria, Simon
Bortolazzi, cavalier Stoiam Mitrovich e sardar Smoglian Smoglianich per l'
ammassamento di quattro compagnie de cavalli leggieri da unirsi delle genti pi
atte di questo contado.
Primo Che le compagnie dovranno esser giusta l' ordinario de sessanta
cavalli l' una con la medesima paga cosi alli capitanij come agl' altri officiali e
soldati, che godono l' altre di questa natione.
Secondo Che dette compagnie dovranno esser sempre dirette da
suddetti capi e loro officiali per poter meglio servire ove saranno comandate.
Terzo Che le sia data sovventione de ducati mille per cadauna da
esserli trattenuta nel termine di anno uno e ci per potersi metter all' ordine.
Quarto Che le siano somministrate dalle pubbliche provvisioni le
pistole per tutti i soldati coll' obbligo di risarcimento nel termine stesso.
Quinto Che le compagnie stesse siano messe in testa delli loro figliuoli
o pi propinqui con la conditione di esser governate dalli medesimi capi.
Sesto Che non possano esser sbandate dette compagnie, se prima non
sia sodisfatto il debito al prencipe e dopo ci volendole sbandare restino li
capitani con la loro paga.

Settimo Ammassati trenta cavalli correr per ci la paga alli capitanij


et officiali et alli soldati dal giorno della rimessa guista l' ordinario.
Ottavo Per piazza d' armi servir la citt di Zara ove dovranno esser
presentati e ricoverati sino al completo.
Priloeno Moenigovoj depei od 20 Maja 1684.
7
Makarska, 20 maja 1684.
O. fra Mijo Radoni, vizitator provincije Bosne Srebrene podnosi
splitskom nadbiskupu jedan ovlaan opis Hercegovine, u koju ubraja i Dalmaciju
i deo Like. Izvetava ga o svom radu na pridobijanju hriana za mletaku stvar i
nagovara ga da poradi gde treba da bi se otpoelo sa ratnim operacijama, jer e
inae nastati obrt u raspoloenju naroda.
Copia di lettera scritta dal padre fra Michiel Radnich custode e
commissario visitatore di Bossina Argentina a monsignor arcivescovo di
Spalato.
Breve descrittone dello stato d' Herzegovina.
Herzegovina in lingua illirica vuol dire il gran ducato, cosi erano chiamati
della propria natione i duchi di questo stato, gran duchi herceghi, dalli esteri
erano chiamati duchi di san Saba, perch credo, che questo santo abbate Saba
fosse della casa di questo principato, ovvero questi principi havevano preso per
protettore questo santo, avvero trahevano origine di quel luoco chiamato San
Saba. Questi prencipi havevano stato fioritissimo, che si estendeva in larghezza
dal mare Adriatico insino al Monte Leporino chiamato volgamente Zez, che
sono miglia 150 et in lunghezza 300 miglia. Il stato ricco e dotato di tutte le
gratie naturali. Possiedevano questi duchi 70 luochi presidiati; per adesso io
non trovo altro che 25 posseduti dal Turco come li raconter: Grazaz, Obrovach,
Urana, Sidraga, Ostrovizza, Scardona, Darnis, Knin, Varglika, Sign, Glamoz,
Liuno, Prozor, Ranza, Cognich, Mostar, Blagai, Pocitegli, Gabella, Gliubuschi,
Vergoraz, Imota, Zaduarie, Stolaz, Novi, Nevesign e Gatsko. Questi prencipi
erano apparentati con li re d' Aragona, di Napoli, di Roma et ultimamente col
gran Turco, che fu la rovina della loro casa e stato. Quando tutto questo venisse
a ricuperarsi dalla serenissima repubblica, sarebbe un bellissimo regnetto. In
questo stato sono sette conventi della mia provincia e guirisditione. Di tutto
questo stato sono parrochi i fratelli dell' istessa provincia. Questo stato far sopra
150 mila anime christiane. Vescovati 3, Knin, Scardona, Macarska e
administratione di Duvno. Questo stato e irrigato da due bellissimi fiumi Cettina
e Narenta et in Narenta entra il terzo fiume Rama, tiene ancora il lago d' Jmrota.
Pure lo attraversa

10

Carca e Lika, oltre alli fiumicelli, che si guazzano. Stato fertile et abbondante di
vini, frutti, frumenti, d' armenti e di tutte le cose necessarie per il vitto humano.
Io, monsignor illustrissimo, ho spiegato la mia sodissima parola con tutta
la gente in questo stato, che sono stati da me i capi principali e li loro parrochi
per la nostra solita devotione, acci che stiano sodi e constanti e mai mancher
d' inculcare il medelimo; vostra signoria illustrisissima veda, che non siamo
delusi, perch se passa ancora il mese di giugno e non si vede la campagna, la
gente si voltar assolutamente ad altre partite, questo vi sia certo della loro
bocca. Pero ella attenda appresso chi deve, che non perdiamo questa bellissima
congiuntura; e se questi non depredassero i Turchi, i Turchi alzerebbero capo.
Monsignor illustrissimo la sollecitudine e non la tardanza ci vuole; questa
necessaria pi che il pane adesso. Iddio sia quello che cooperi, io non mancar
per certo con l' anima e corpo e qui mi dedico tutto alli suoi degni
commandamenti.
Macarska 20 maggio 1684.
Priloeno Moenigovoj depei od 28 maja 1684.
8
Zadar, 28 maja 1684.
Vanredni providur Moenigo pospeuje kod senata poiljku ita odreena
za pomo Morlacima. Javlja da je meu Biograanima i vranskim Morlacima
dolo radi zemalja i panjaka do ozbiljnih nesuglasica. Na zahtev etiri vrhovna
morlaka glavara on je uputio tamo vlastelina Pola Mikiel koji slui kao
dobrovoljac, i ovome je polo za rukom da zagladi spor na obostrano
zadovoljstvo. Providur radi na zadobijanju likih Morlaka i ve je uspeo da
nagovori 152 porodice na seobu u mletaki kraj. U toku su pregovori za prelaz
stanoviika etiri lika sela. Doseljenici su pokorni, ali ne zna koliko e u tome
ustrajati ako se bude zatezalo sa ratnom akcijom. Doseljeni u ibenski kraj
pokazuju sklonost da se nagode s Turcima a i Vranjani se tue da ne mogu da
dalje izdre jer nemaju pae za onoliko blago.
Serenissimo principe.
(Omissis).
Valeranno di qualche sovvegno all' angustie dei Morlacchi li doi mille
stara di biade ultimamente destinate e pi propria sar quanto pi solecita la
speditione di esse, molte e frequenti essendo le dimande, che vengono fatte da
detta gente, sebbene mi contengo pesato nella distributione, riservando
particolarmente qualche residuo, che me ne rimane, per consolar le case nuove,
che vanno capitando alla divotione; ma devo riflettere, che le biade stesse siano
mandate di buona cond-

11

tione, mentre le prime sarebbero certamente andate a male per la loro inferior
qualita, se non fosse stata pressante l' occasione di subito dispensarle a
Morlacchi suddetti.
Insorti gi dispareri e dissentioni considerabili fra li habitanti di Zara
vecchia e li Morlacchi di Urana venuti di nuovo all' obbedienza della serenit
vostra per causa di terreni e di pascoli, conforme in ristretto motivai con
precedenti di numero 10, vedeva imminente pericolo di gravi sconcerti. Applicai
perci ogni mio studio per divertirli col modo pi soave e ricercatomi, dai
quattro principali capi de Morlacchi del territorio di mandarvi sogetto di stima e
di prudenza, che osservasse sopra loco e decidesse le contraversie, stimai
necessario, anzi unico il ripiego, et appoggiatone l' assunto alla virt dell'
illustrissimo signor Polo Michiel, che qui appresso di me si trattiene, servendo
alla serenit vostra in qualit di venturiero, si condusse prontamente a quella
volta e con destra e savia maniera compose le differenze (bench non tanto facili
da sopirsi fra zente rozza) et acquiet gli animi con sodisfatione d' ambe le parti
et augmento del proprio distinto suo merito, stabilendo li confini fra li vecchi e li
nuovi sudditi e prohibendo a gl' uni vicendevolmente d' ingerirsi nelli luochi
degl' altri con la norma esattamente osservata delle mie prescritioni, senza venir
a division particolar de terreni, quale dovera riservarsi a tempo opportuno et in
quel modo fosse comandato dalla volont suprema dell' eccellenze vostre.
(Omissis).
Non ho lasciate in minimo punto intermesse le pratiche appresso
Morlacchi sottoposti al Turco et in particolar nella Licca per ridurli a passar di
qua et accerescer sudditi al dominio della serenit vostra. Ne vane mi riescono l'
applicationi, poich, non ostanti le accennate difficolt, che si frapponevano
veggo dalla Licca medesima capitate di presente centoquarantadoi famiglie,
consistenti in doimille e trecento persone, novecentocinquanta de quali atte all'
armi. Continuando io le corrispondenze (non lontano da speranza di buon essito)
per far venir di la ancora gl' habitanti di quattro ville, come stessamente procuro
che segua d' altri popoli dai confini di Sebenico. Et acci non succedano gl'
inconvenienti di rapine accadute per il passato, rilasciai ordini tali, che son stati
valevoli a ritener in freno la dissolutezza di qusti Morlacchi; si che pervenute
felicemente le dette famiglie, si pu riconoscere, che questa gente si va ponendo
in tanta obbedienza e si ricava frutto dalle regole tanto necessarie a tal' oggetto
disposte; bench non so quanto debba promettersi di loro constanza, mentre non
comparendo in campagna le pubbliche insegne, come pi che certo stimavano,
presente vi sia in quei del territorio di Sebenico qualche dispositione d' aggiustarsi coi Turchi e quei di Urana medesimamente vadino mormorando di non
poter durar molto tempo a causa che tenend' essi quantit d' animali (unico loro
havere) non trovano da nutrirli in paese ristretto e scarso, quando dilatati li
confini, non se gli somministri comodo de pascoli ne monti e pianure, essendo
intanto confluito la venuta de Morlacchi medesimi alla divotione della serenit
vostra non per l' allettamento d' esser ben trattati solamente, quanto per speranza

12

di potersi mantenere, dove all' incontro dubitavano, che Turchi non fossero in
stato di diffenderli.
(Omissis)
Zara li 28 maggio 1684.
Domenico Mocenigo provveditore generale dell'
armi.
Mlet. dr. arh.
Senato-Dispacci provveditor generale dell' armi in
Dalmazia, filza 112/521.
9
Zadar, 2 juna 1684.
Vanredni providur Domeniko Moenigo izvetava senat da su kotarski
Morlaci pod Jankoviem, Smiljaniem i Bortulaiem bili uglavili sa ibenskim i
trogirskim Morlacima zajedniki pohod na kninsku krajinu. Na putu k zbornom
mestu ibenani su primetili tragove prolaska jedne pljakake ete upuene u
njihov kraj te su reili da je na povratku saekaju u zasedi. Doista naskoro je
navalila eta od vie stotine ljudi, na koju su oni udarili, pobili etrdesetoricu i
oteli gotovo sav plen, a bili bi ih sve pobili da su se strpili i saekali da zapanu u
sredinu busije. Kotarci su se primakli Kninu rasporeeni u tri odreda upravo u
asu kad je iz tvrave izlazila jedna eta od 500 ljudi, na pljaku u Kotare.
Naiavi na najslabiji od ona tri odreda eta ga je estoko napala, ali su druga
dva odreda pritekla pa su Turci potueni i nagnani u beg sa gubitkom od 120
mrtvih. Od Kotaraca je poginuo jedan ovek a 3 su dopala rana, meu ovima je i
Stojan Jankovi lake ranjen u ruku. On je, kao i ostala dvojica, junaki udario
na vie Turaka, pa su njihovi ljudi, ohrabreni primerom, izvojevali pobedu. Ovi
uspesi meutim ne osvajaju drave i narode, a to se moglo postii to se sva
kopnena i morska snaga upotrebila u Dalmaciji. Na povratku providur je svakog
od trojice voa nagradio dolamom. Ostale Morlake, koji cu se istakli nagradio je
novcem i prstenjem.
Serenissimo prencipe.
(Omissis)
Havevano conceratoto nostri Morlacchi in numero di doimille circa, la
maggior parte da questa giurisditione di Zara, giudati da tre de' loro capi cavalier
Stojan Mitrovich, sardar Smogian Smoglianich e Simon Bortolazzi e gl' altri dai
territorij di Sebenico e di Trau di condursi unitamente nei contorni di Knin ad
inferir danni all' inimico e procurar anco se gli fosse riuscito di riportar qualche
vantaggio sopra la fortezza medesima. Mentre perci questi secondi s' erano
avviati verso il luoco stabilito per la massa, si abbatterono ad osservar sorpa
certa strada impresse molte pedate d' huomini, che indicavano di cammino

13

tenuto alla volta di Sebenico et a Morlacchi diedero verisimilmente a creder, che


fossero de Turchi passati sul territorio con qualche partita a depredare, onde
giudicarono bene di fermarsi in aguato ad attenderli di ritorno. Cosi gli successe
appunto vederli poche hore dopo in numero di pi di cento che seco asportavano
quantit d' animali e qualche schiavo. Assalitili dunque, hebbero fortuna di
levargli poco men che tutto il bottino e far cadere circa quaranta de Turchi
medesimi tra morti et captivi et il simile saria succeduto forse del rimanente, se
Morlacchi havessero patientato di coglierli nel mezzo dell' insidie, che a tal
oggetto havevano tese.
L' altri poi di Zara esendosi avvanzati a Knin, divisi in tre squadre, s'
incontrorono in cinquecento e pi turchi a piedi et a cavallo, che usciti dalla
fortezza erano incaminati verso questa parte.
Scoperta da Turchi la prima, sola e pi debole d' esse squadre, andorono
impetuosamente ad attaccarla, con speranza d' esserne di tutta vincitori; ma
accorse con sollecitudine l' altre doi, che per la situatione del loco non erano
state osservate da nemici, restorono li Turchi rotti e fugati con morte di circa
centoventi, oltre alquanti prigioni e novanta cavalli rimasti in poter de
Morlacchi; mancato de nostri un huomo solo e tre feriti, fra i quali leggermente
in una mano il cavalier Mitrovich sogetto valoroso, il quale, come pur gl' altri
doi capi sopradetti Smoglianich e Bortolazzi essendosi con grande coraggio azzuffati cadauno contro pi Turchi li uccisero, e con tal generoso esempio dando
animo alle proprie genti, facilitorono la conquista della vitoria.
Questi successi se ben avvantaggiosi, non possono tuttavia molto
consolarmi, poich non acquistano stati, ne sudditi, ne recano molta gloria all'
armi della serenit vostra, ne si pu attender progressi maggiori, come se n'
haverebbero conseguiti di considerabili, forse pi di quello si possa sperar in
alcun altra parte, quando s' havessero impiegate in queste provincie tutte le forze
da terra e da mare.
Al ritorno che fecero le sudette zenti, stimai bene di regalar i tre loro
prenominati capi di una veste per cadauno, a doi cio di damasco et all' altro di
raso, per atto d' aggradimento e per darli maggior animo in altre occasioni.
Convenni pure per lo stesso riguardo far qualche donativo, conforme si
praticava nella guerra passata, a quei de' Morlacchi, che si sono diportati con
distintione, e perci ristretta la mano ad uno scudo per cadaun ne dispensai
trantaotto ad altrettanti d' essi e tre anelli ad altri, che si sono segnalati con pi
valore, dubitando di pregiudicar assai al servitio della serenit vostra, se in
diversa maniera mi fossi contenuto in simile congiontura per risparmio di poco
denaro.
(Omissis)
Zara li 2 giugno 1684.
Domenico Mocenigo provveditore generale dell'
armi.
Mlet. dr. arh.
Senato-Dispacci provveditor general in Dal
mazia. fa 112/521.

14

10
Zadar, 2 juna 1684.
U popisu robe izdane od fiskalne komore u Zadru po nalogu vanrednog
providura Moeniga, zabeleenoje do je imunu Bortulaiu izdano 13 lakata
crvene svile, a Stojanu Jankoviu i Smoljanu Sminiu po 13 lakata crvenog
damaska.
Nota dell' infrascritte robbe dispensate dalla magnifica camera fiscal di
Zara per ordine dell' illustrissimo et eccellentissimo signor general dell' armi in
provincia Domenco Mocenigo alli sudetti nel' infrascritti tempi, cio:
(Omissis)
Adi 2 zugno 1684.
Domino Simon Bortolazzi capo di Morlacchi di Nadin
raso rosso brazza tredeci 13
Kavalier Stogian Mitrovich damasco cremese brazza
tredeci 13
Smoglian Smiglianich detto brazza tredeci 13
Giovanni Battista Zappich secretario di camera.
Mlet. dr. arh.
Senato-Dispacci provveditor general in Dalmazia,
fa 112/521.
Priloeno Moenigovoj depei od 10 juna 1684.
11
Zadar, 10 juna 1684.
Vanredni providur D. Moenigo javlja senatu da je i meu narodom koji je
iz Like doselio u obrovaki kraj nastalo neko kolebanje, pa je poslao Stojana
Jankovia, koji ih je i doveo iz Like, da ih uvrsti u vernosti i ispita uzroke
njihove kolebljivosti. Po optem glasu uzrok je taj, to oni, protivno svom
oekivanju, ne vide kod Mleia vojne snage dovoljne da ih zatiti. Morlaci koji
su se istakli pod Kninom i koje je hteo da nagradi novcem odbili su dar i izjavili
da trae mesene plate i bekot te hranu za porodice u ovoj gladnoj godini, kao
to su to dobili od providura Foskola u prolom ratu. On je na taj zahtev naredio
etvorici glavara da im na njihovom jeziku rastumae da su to dobili od Foskola
stoga to su bili osvojli mnoge tvrave i krajeve pa e i sada biti jednako nagraeni ako uine to su onda uinili. To ih je primirilo pa su, po-

15

kajavi se to su odbili ono 38 kuda, opet ih zatraili, ali on sada vie nije hteo
da im ih dade. Da bi se ovim odvanim i grabljivim narodom moglo upravljati
potrebne su izdane nagrade i stroge kazne. Stanje erara ne dozvoljava prve, a
primena samih potonjih mogla bi da izazove velike nevolje. Odbio je Iliji
Mitroviu molbu za dozvolu sakupljanja jedne konjike ete ali mu je stavio u
izgled da e biti nagraen ako se pokae zasluan kao brat mu Stojan. Sa Ilijom
se mora postupati obazrivo jer je on najdrskiji i najsmioniji meu svim
Morlacima, a kako je rasipan te razdava Morlacima netedice sve svoje imanje i
sve to pljakom ugrabi, imade mnogo pristaa i spada u onaj red ljudi koje treba
ili ukloniti sa sveta ili zadovoljiti. Poto pobonost senata ne pristaje da se on
ukloni sa sveta (a i kad bi se to pokualo trebalo bi izvesti stvar sa najveom oprezom, jer da on to nasluti, bilo bi jada) to ga providur tetoi ljubaznim reima,
pa izgleda da je odustao od pljakanja i da ak sprovodi one koji dolaze pod
okrilje republike. Ilijina bi skrovita elja bila da postigne platu od tridesetak
dukata na mesec, ali providur ne sme da mu je doznai bez odobrenja senata.
Providuru dnevno stiu molbe od lica koja su se istakla u prolom ratu da im se
obnove plate a on ne zna kako da izmiri politiku tednje sa zahtevima javne
slube. Ratna ekonomija ne sastoji u netroenju, ve u razumnom troenju.
Serenissimo prencipe.
(Omissis)
Anco nell' altre zenti ultimamente dalla Licca pervenute nel territorio d'
Obrovazza in numero di doimille trecento insorta qualche titubanza, fui
obbligato a spedirvi sollecitamente il cavvalier Stoiam Mitrovich (che hebbe
gran parte nel farle venire) per confirmarle nella fedelt et indagar da qual ragion
derivi l'inconstanza; ma certo per voce universale comprendo e mi sia permesso
d' esprimerlo per puro debito e con verit ossequiosa, il tutto proceder, perch
non veggono le forze, che s'immaginavano, neanche sufficienti a loro difesa non
che valevoli ad offender li nemici.
(Omissis)
Havevo contato trentaotto scudi, acci (conforme accennai in quelle di no
14) fossero dispensati per testimonio di riconoscenza ad altretanti de' Morlacchi,
che s' erano distinti di valore nel fatto recentemente seguito contro Turchi verso
Knin. Ma ricusatone il dono, si lasciarono intender che desideravano qualche
assegnamento mensuale di denaro e di biscotto, come ottennero nella guerra
passata dall' eccellentissimo signor general Foscolo, unendo altre eccessive et
importune richieste di provvisioni da mantener tutte le loro famiglie nella
sterilit dell' anno presente. Mostrai d' apprender con molto sentimento l' atione
del rifiuto e le dimande improprie, onde feci saper a coloro, che ben conoscevo il
tempo e modo di premiar li meritevoli. Che le dall' eccellentissimo Foscolo
furono rimunerati, se n' erano anco resi capaci con l' acquisto precedente di
molte terre, fortezze e paese. E quan-

16

do il simile bevessero fatto di presente, non si sarebbe mancato di generosamente ricompensarli. Ma gi che havevano ricusato le mie gratie, non
pensassero con simili maniere di conseguir alcuna ricognitione.
Tali concetti fattigli esplicar in forma seria nella loro lingua dal quattro
principali capi conte Possidara, cavalier Mitrovich, Simon Bortolazzi e sardar
Smiglianich, ogn' uno per li suoi, profittorono assai appresso Morlacchi suddetti,
tuttocch indocili, conscij per del proprio trascorso, aggiongendoli di mio
ordine, che se continuaranno a ben diportarsi contro nemici e prestaranno esatto
rispetto et obbedienza alla carica et alle mie commissioni, riceveranno anche
tutti gli factori; onde non solo si sono acquistati, ma si mostrorono pentiti ancora
e se ben par che in fine instassero di conseguir li 38 scudi, non ho creduto doverglieli ad ogni modo concedere fin a nuova occasione di vittoriosa conquista.
Per ben diriger e governare questa zente fiera, dedita solo alle rapine et ai
civanzi, si richiederia generoso premio, e rigoroso castigo; l' uno per conciliar l'
affetto, l' altro per imprimer timor e rispetto; ma come il primo non e permesso
dai pesanti aggravij, ai quali nelle presenti congiunture soccombe il pubblico
erario, cosi praticar solamente in secondo produrr l' odio, che pu partorir poi
qualche grande inconveniente e perci col riflesso a tali termini, andar
traccheggiando nel migliore modo mi sia concesso, bench in questa maniera
dubito non poter stabilire il pubblico servitio.
Da Elia Mitrovich fattami gi instanza per la concessione d' ammassar una
compagnia di cavalli per esser da lui governata, fu da me licentiato, poich non
lo conobbi sufficiente a tale carico; et acci non partisse mal sodisfatto, gli diedi
speranze di riconoscerlo, insinuandogli che bisognava farsi strada con la
benemerenza, come haveva fatto il cavalier Stoiam di lui frattello, uno dei
quattro prenominati capi de Morlacchi. Cosi lo vado tuttavia trattenendo con
buone parole, perch' egli il pi ardito, e il pi temerario fra Morlacchi, ma
libralissimo coi medesimi, profondendo prodigamente tutto quello che possede,
e che va acquistando con le rapine, onde tiene considerabile seguito et di quella
conditione d' huomini, che bisogna o levarseli, o tenerli contenti. All' uno per
dei ripieghi non consentendo la piet dell' eccellentissimo senato (e se si dovesse
esercitarlo, bisogneria operare con somma desterit e cautela, poich s' egli
scoprise o pures' immaginasse del dissegno, potrano succedere gravissime
consequenze), e vado adoperando l' altro blandendolo con espressioni cortesi,
che per quant' osservo giovano sin' hora molto, mentre dove per avanti
capitavano giornalmente reclami di svaleggi da lui commessi contro christiani et
anco sudditi della serenit vostra, hora veggo che amorevolmente s' impiega nell'
assistergli e scortar quelli passano dal paese Turchesco.
Ho procurato di penetrar la sua intentione et ho ricavato ancora che per
tenerlo ben inclinato valerebbe assai una corrisponsion di venticinque o trenta
ducati al mese, ma non ho voluto ad ogni modo farli verun assegnamento, ne l' o
praticato con alcun' altro senza il beneplacito et ordine positivo dell' autorit di
vostre eccellenze (giudi-

17

cando che sia meglio ritenersi nel donare, che dopo la rimuneratione stender la
mano a ritrattarla) bench ricevo quotidianamente instanze da benemeriti
segnalatisi nella passata guerra, che implorano modo da viver e da quei, che hora
ritornando in obbligo di guardie e di fationi, supplicano gl' antichi emolumenti
levatili con la beneditione della pace; et altri, che dimandano ricognitione per
ogni cosa che si debba operare; mentre vorrei fosse a tutto provvisto senz'
aggravio della pubblica cassa, per sodisfar al proprio humilissimo zelo, appagar
il genio degl' eccellentissimo senato e suplir al pubblico servitio; ma non veggo
come conciliar si possino in uno tutti questi riguard. E dubito che l' appigliarsi a
restringer le spese, tuttocch necessarie, far perder l' occasioni d' acquisti e di
glorie, che potevano certamente sperarsi; non essendo economia di guerra il non
spender, ma bensi il spender a proposito.
Zara li 10 giugno 1684.
Domenico Mocenigo provveditore generale dell'
armi.
Mlet. dr. arh.
Senato-Dispacci provveditor general in Dalmazia,
Fa 112/521.
12
Zadar, 10 juna 1684.
Vanredni providur Moenigo javlja da je saoptio etvorici morlakih
poglavica da senat ne pristaje na neke od odredaba predloene kapitulacije, ali
da se oni ustruavaju da ih preinae. Ono 1500 mera penice koje je papa
odredio za Morlake bie im od velike pomoi a on e ih razdeliti tedljivo i
prema potrebi, a tako e postupiti i kod podele onih 2000 stara koje je senat
izglasao. Potrebna je hitna pomo jer je sua unitila useve.
Serenissimo prencipe.
(Omissis)
Alli quattro capi de Morlacchi di questo territorio, Possidaria, Mitrovich,
Bortolazzi e Smiglianich ho rappresentata l' intentione dell' eccellenze vostre di
non accordare in testa de figlioli le compagnie de cavalli da essi proposte, ne d'
acconsentire alla contiuatione della paga doppo che fossero sbandate e che meriti
qualche miglioramento la prestanza di ducati mille ricercata. Ma se bene dall'
altro canto gli ho considerato, che la serenit vostra abbondantemente premia chi
presta buon servitio, acci l' incoragissero ad accettar l' occasioni, e cercar gl'
incontri di molto meritare nelle presenti congionture, perch poi senza dubbio la
pubblica maest trovar modo di premiarli; ad ogni modo si mostrano tuttavia
renitenti.
Valeran di notabile sovvegno a questi Morlacchi li mille cinquecento rubij
di formento concessi dalla bont del sommo pontefice e

18

quando giungano saranno distribuiti con quella parca misura, che sia richiesta
dal solo bisogno, conforme prescrive la prudenza dell' eccellenze vostre e niente
meno del praticato per l' addietro andar ritenuto anco della dispensa delle
pubbliche biade, che in altra summa di doimille stara intendo ultimamente
deliberate, rendendosi assai pressante il soccorso per mantenere la suddetta
zente, massime nuovi sudditi; attesa la sterilit della campagna che per le
correnti seccure non pu loro somministrar il vito.
(Omissis)
Zara li 10 giugno 1684.
Domenico Mocenigo provveditor general
dell' armi
Mlet. dr. arh.
Senato-Dispacci provveditor general in Dalmazia
Fa 112/521.
13
Zadar, 14 juna 1684.
Providur Dominiko Moenigo jami neprikosnovenost Plavanjcima, koji
se nude da e prei u mletako podanstvo, ali se boje osvete, to su kod navale
Kotaraca na Plavno pobili nekolicinu.
Noi Domenico Mocenigo per la serenissima repubblica di Venezia
provveditor general in Dalmazia ed Albania.
Facendoci far eshibizione li Morlacchi di Plavno di voler rassegnar suditi
volontarij del prencipe purch sian sicuri che per li passati accidenti e per la
morte d' alcuni di questi territoriali non sia poi contro di loro pretesa vendetta ne
inferitale tra tanto molestia alcuna. Noi abracciando la loro risoluzione li
assicuriamo di poter capitare con le famiglie et haveri a qusta parte con ogni
libert, e che da alcuno non le sar inferito danno o disturbi imaginabili benche
si tratasse de medesimi offesi et acci possano a suo comodo levarsi da sotto il
giogo ottomano le promettemo che dalle partite dei nostri non saranno imaginabilmente molestati sin quando segua formale invasione dei Morlacchi nel
paese turchesco a quel tempo se come s' eshibiscono, voranno incaminarsi a
questa parte haveranno sicuro e libero il passo ma trascurando tal occasione
saranno in avvenire trattati da nemici ne se le osserver promessa alcuna.
Zara 14 giugno 1684.
Zad. st. arh. Spisi Moenigo, knj. jedina strana 120.

19

14
Zadar, 24 juna 1684.
Vanredni providur Domeniko Moenigo tui se senatu na brojnu i
kvalitativnu nedovoljnost plaene vojske u Dalmaciji. Daje po tom jednu vrlo
nepovoljnu ocenu o Morlacima kao ratnom materijalu i o sposobnostima
njihovih poglavica. Zakljuuje da su Morlaci neupotrebljivi za ratne operacije
veeg stila i da se njihovim rukama ne sme da poveri dobro ime mletakog
oruja.
Serenissimo prencipe.
(Omissis)
Tremille soli fanti in carca s' attrovano a quest' hora ripartiti fra le piazze
della provincia, soldati nuovi, senza disciplina, governati da offitiali inesperti,
che mai han veduta la fronte del nemico, in maniera che dubito non alla faccia
del nemico stesso, ma alla voce sola di sentirlo venire restino sorpresi da timor
panico e si pongano in fuga abbandonando il cannon et ogn' altro militare
apprestamento, con preggiuditio considerabilissimo alla riputation dell' armi
della serenit vostra.
Da soli Morlacchi poi non so qual proffitto prometter si possa.
(Omissis)
A tale proposito permetta la benignit infinita dell' eccellenze vostre, ch' io
brevemente descrivi le conditioni de Morlacchi stessi per intiera et necessaria
pubblica notitia.
Questa gente rozza e fiera; incapace di regolar disciplina militare, dedita
solamente all' incursioni et alle rapine; habile non ad altro, che ad assalir le
persone colte fra l' imboscate; sorprender all' improvviso (radunati in molto
numero) qualche terra o luoco aperto per sac- cheggliarlo; et intanto si muovono
quanto sperano sicura la preda; ma se in caso trovano appositione o contrasto,
abbandonano l' impressa e fuggono l' azzardo con precipitoso scampo. Non
vogliono sofferir pi di pochi giorni 1i disaggi della campagna, ne star lontani da
loro tugurij ne dalle loro mandre e quando si vedessero trattener fuori,
abbandonariano indebitamente chi li conduce; ne con loro soli s' mai ottennuto
acquisto di consequenza e se nel generalato glorioso dell' eccellentissimo
Foscolo s' ebbero diversi felici progressi, si riportorono anco dal valore della
soldatesca pagata, che sosteneva somministrava vigor ai Morlacchi, dopo il
qual tempo mancata la militia, altro non successe di bene che semplici scorrerie.
Sono in somma i Morlacchi suddetti avidi et insatiabili di rapine,
incostanti et inquieti; atti al rubar e fuggire, non al combatter ne resistere.
Anco nei capi d' essi non scorgo quell' habilit e suffitienza, che si
convenirla per ben dirigerli e governarli, ne trovo fin qui altri soggetti
intieramente capaci a simile funtione.
Tale la vera qualit di questa zente, ben consciuta dalla sapienza di molti
dell' eccellenze vostre, che han sostenuto con tanta, virt il peso di questo stato.
Et io ho creduto proprio debito di rassignarne la

20

presente humilissima relatione alla sovrana maest della serenit vostra, acci
chiaramente comprenda la pubblica matura prudenza quello sperar si possa e se
convenga fidarsi a Morlacchi soli il decoro la riputatione del pubblico riverito
nome.
(Omissis)
Zara li 24 giugno 1684.
Domenico Mocenigo provveditor general dell'
armi
Mlet. dr. arh.
Senato-Dispacci provveditor general in Dalmazia,
Fa 112/521.
15
Zadar, 26 juna 1684.
Povodom spora koji je radi zemalja nastao meu Morlacima doseljenim u
Karin i Novigraanima, vanredni providur Moenigo upuuje dobrovoljca
plemia Pavla Mikiel da izvri uviaj, saslua razloge jedne i druge stranke i
nastoji zagladiti spor na nain da se i Morlaci zadovolje i Novljani ne ozlovolje.
Stavlja mu u dunost da ovom prilikom pokua da doe do izmira meu
Sinobadima i Vukeviima sa Mitroviima, plemenima budinskih Morlaka, tako
da se porodice, koje su radi te krvarine otuda otselile, opet povrate v Budin.
1684 6 giugno Zara.
All' illustrissimo signor Paolo Michiel.
Sodisfatto a pieno della molta desterit e prudenza con che vostra signoria
illustrissima ha li decorsi giorni composto i dispareri che vertiuano tra li
Morlacchi nuovi di Vrana e li habitanti vecchi di Zara Vecchia et altre ville
litorali sopra quelle adiacenti campagne, dispongo di nuovo per alcune
emergenze insorte tra altri nuovi Morlacchi venuti ultimamente alla pubblica
divotione in Obrovazzo e li habitanti del castello di Novegradi ualermi della
virt sua per ridurre quella gente nella bramata quiete e reciproca buona
corrispondenza. Coll' abbandono che hanno fatto li Turchi del predetto luogo d'
Obrovazzo et cosi anco di Carin, nasce negli huomini medemi di Novegradi gran
desiderio di dilatar all' antiche mete il loro possesso, stanchi della ristretezza e
necessit che sin hora hanno tollerata, dall' altro canto essendo li Morlacchi
capitati su la speranza di poter liberamente occupar quei luochi, ogni atto che
dall' una o dall' altra parte si tenti promoue avversione e disturbo.
Vostra signoria illustrissima si compiaccia portarsi a quella volta
servendosi del seguito di gente che le occoresse e fatti chiamar i capi e di quelli
e di questi, ascolti quanto intenderanno proponer a sostegno delle proprie pretese
e ragioni circa l' uso de boschi, comodo de molini,

21

coltura de terreni, godimento de pascoli e con riguardo di affetionar i nuovi


Morlacchi alla permaneza del vassallaggio contratto con lasciarle goder una
conueniente parte di tutto, veda che anco quelli di Novegradi restino nel
possibile provveduti e contenti e rimossa la mala sodisfatione s' uniscano nell'
affetto gli uni agli altri, promettendo e corrispondendo sovvegno e favore nelle
cose possibili e necessarie, consistendo nell' unione e nell' obbedienza il loro
profitto et il pubblico servitio insieme.
Alcuni effetti di ragione di quelli di Novegradi erano stati levati dalle mani
de loro schiavi per opera di Zavissa fratello del kavalier Stoian Jancovich; de
quali seguita di mio ordine la restituzione in buona parte, lei potr far che sia
praticata nel restante, havendo pure a tal effetto io ingionto che sia qui ridotta
alla mia obbedienza una pedotta carica di diverse robe fra quali s crede ve ne
possi esser dell' accennata ragione. Qualche altra differenza pubblica o privata
che havessero, goder sentir aggiustata e se le sortisse in questa occasione compor l' inimicita de Sinobad e Vuchcevichi con li Mitrovichi, ambi parentadi de
Morlachi de Budin molto conferirete al servitio. Dalla cancelleria di Novegradi
havera i lumi necessarri e deve esserne informato il signuor kaualier Soppe, veda
di far ntroddur trattato di pace e reconciliatione, acci le famiglie che si sono da
quel comune allontanate tornino a riunirsi e vivendo da buoni fratelli applichino
nelle correnti occorrenze a combatter e perseguitar l' inimico comune. Tutto
servir in augmento del suo merito con la patria et a conciliarle sempre pi da
me la stima et il dovuto aggradimento.
Tra tanto ecc.
Zad. st. apx. Spisi Domeniko Moenigo knj. jedina.
16
Zadar, 2 jula 1684.
Vanredni providur Moenigo javlja senatu da je dnevno sve to manje nade
da e se premamiti jo novih Morlaka iz turskog kraja. ta vie i oni doseljeni u
ibenski i trogirski kraj nose se milju da se povrate. Odrali su zbor i uje se da
su poruili Turcima u Livno da dou po njih. Sad je jasno da se oni nisu pobunili
ni iz verske revnosti ni iz ljubavi prema republici, ve iz bojazni da ih u lanjskoj
pometnji Turaka radi bekog poraza, nai ne opljakaju i u nadi da e Turcima
ugrabiti imanja. Sad u nestaici pae za blago i videi mletaku slabost, gube
raspoloenje pa je opravdana bojazan da e se opet zdruiti s Turcima. Providur
upotrebljava sva sredstva da to sprei.
Serenissimo prencipe.
(Omissis)
Vanno poi giornalmente sparendo le speranze di levar nuovi Morlacchi dai
stati ottomani e riddurli sotto al dominio della serenit vo-

22

stra; anzi continuano quei di Sebenico e Tra nel pensiero di partirsene. Sopra di
che intendo essersi da essi tenuto congresso e vien detto anche habbino inviata
persona a Cliuno per concertarne con Turchi la maniera, invitandoli ad unirsi et
venirli a dar guida.
Da queste commotioni e dalli rincontri, che tengo da pi parti, ben chiaro
si vede, che Morlacchi stessi nel principio si siano sollevati non per zelo di
religione, ne meno per genio divoto verso alla serenit vostra, ma col dubbio che
la costernation de Turchi per la rotta dell' anno passato dasse eccitamento a'
nostri di svaleggiarli e con la speranza all' incontro di riportar facilmente notabili
vantaggi sopra Turchi, pure scacciandoli dal paese e depredandogli li haveri. Ma
hora che scorgono diverse le cose, che s' attrovano angusti di terreni da pascolar
gl' animali (principal motivo della loro presente alienatione) e che osservano il
stato debole, che non si pu celare perdono la dispositione e voglia dio non s'
uniscano di nuovo con gl' Ottomani e non si provino inimici con assai maggior
pregiudicio di quello poteva supporsi di ritraher da essi profitto.
Non lascio intentata qualunque via per stornarli dal sinistro proponimento,
e tenerli constanti nella fedelt, assicurandoli che non saranno certamente
abbandonati, facendogli somministrar biade e dandogli terreni in generale da
goder, senza pregiuditio delle pubbliche ragioni, conforme mi resta prescritto.
(Omissis)
Zara li 2 luglio 1684.
Domenico Mocenigo provveditor general
estraordinario dell' armi.
Mlet. dr. arh.
Senato-Dispacci provveditor general in Dalmazia,
Fa 112/521.
17
Zadar, 13 jula 1684.
Vanredni providur Moenigo javlja senatu da je reio otii u ibenik da
lino ustanovi otkuda potiu trvenja meu Nakievim Morlacima. Naki nema
velikog autoriteta meu narodom i ostali mu glavari prebacuju da je u Mlecima
radio samo za sebe. Paa je stigao u Livno i pozvao sve age da mu se pridrue sa
to vie vojske. Republiine podanike proglasio je za sultanove dumane i
naredio da se kao takovi progone. Dobio je obavetenje da se u Kninu okuplja
3000 konjanika u nameri da provale u Kotare ili ibenski kraj. Naredio je
Jankoviu i Bortulaiu da hitno okupe teritorijalce i zaposednu prolaze, kao
pojaanje izaslao je svu konjicu i 100 peaka zadarske posade. ekalo se
nekoliko dana na Turke, ali su ovi, obaveteni o mletakim pripremama, odustali
od namere i raspustili skupljeni odred. On je povratio vojsku u Zadar, a Jankovi
i Bortulai sa Morlacima upali su u Krbavu, zapalili dva sela i povratili se sa
neto roblja i zaplenjene stoke.

23

Serenissimo prencipe.
(Omissis)
Ho risolto anch' io di prendre l' imbarco sopra la Chersina fra doi o tre
giorni per condurmi a Sebenico particolarmente, dove s' avvanzano sempre le
confusioni fra i nuovi Morlacchi del Nachich e fra i loro capi e prese sul fatto l'
informationi delle cause da cui procedono i disconzi, veder se con la mia
presenza vi sia mezzo d' acquietarli, procurando destinargli oersona di loro
sodisfatione, che li regga, gi che il stesso Nachich, per quanto comprendo, non
ha grand' autorit appresso quei popoli, anzi piutosto gl' altri capi li sono
contrarij, dolendosi ch' egli sia stato a piedi della serenit vostra a procurar per
lui solo, ad esclusione d' essi.
Intendo che arrivato a Clivuno dal luoco di Scoppia il motivato bassa col
suo numeroso seguilo di cavalli, spedi commissione risoluta a tutti l' aga et altri
comandanti circonvicini, perch immediate andassero seco ad unirsi col maggior
possibile sforzo di zente e fece pubblicamente dichiarire per nemici del gran
signore li sudditi della repubblica, ordinando che dovessero come tali esser
perseguitati e che le prese sopra di questi s' intendessero libere di chi le
riportava.
Mi giunse poi con molti messi e da parti diverse l' avviso che a Knin si
fossero radunati tremille cavalli per passar, a' danni di questo territorio di Zara o
di Sebenico.
Al sentor di tali voci disposi le necessarie cautele a scanso de' sinistri e
fatti chiamar il Gianco et il Bortolazzi capi de' Morlacchi (essendo indisposti gl'
altri doi Possidaria e Smoglianich) li ho incaricati alla sollecita e pi abbondante
raccolta de' territoriali per avvanzarsi a difender i passi e procurar vantaggi sopra
del nemico nel suo incontro, o nella ritirata che per avventura facesse. Et acci
potessero li nostri insister con maggior vigore, risolsi d' inviar la cavalleria tutta
di questo presidio per incoraggirli e sostenerli, aggiuntivi cento fanti oltremarini,
condotti dal maggior Tanussi.
(Omissis)
Transferitisi dunque tutti al luoco del bisogno e fermatisi alcuni giorni ad
attender la venuta de' Turchi, s' e risaputo che penetrata da questi la resistenza
coraggiosa a cui s' erano preparati li nostri, si disciolse l' unione, che pur non
arrivava al segno decantato; onde cessata per hora l' occasione di trattenner pi a
lungo la militia in campagna, la richiamai all citt, e li sudetti capi Gianco e
Bortolazzi con alquanti de suoi Morlacchi s' internorono, nel mentre in
Corbavia, dove abbrucciati doi villaggi, si restituirone anch' essi a questa volta,
con la presa d'alcuni schiavi e diversi animali.
(Omissis)
Zara li 13 luglio 1684.
Domenico Mocenigo provveditor general
estraordinario dell' armi.
Mlet. dr. arh.
Senato-Dispacci provveditor general in Dal
mazia, Fa 112/521.

24

18
Zadar, 4 jula 1684.
Vanredni providur Moenigo javlja senatu da je Morlake poela da
naputa nada da e postii snovane uspehe, dok naprotiv Turci poinju da podiu
glavu. Pokuaj da se sinjska posada domami u zasedu nije uspeo. Novi se
Morlaci jo uvek kolebaju. Jedna grupa od 500 dua, koju je Naki doveo u
trogirsko podruje iekuje zgodu da se povrati u turski kraj.
Serenissimo prencipe.
Nel mancar a Morlacchi la speranza di conseguir i divisati vantaggi sopra
nemici, cessa in loro il coraggio e si rallenta la dispositione; come all' incontro
col benefitio del timpo ricevendo ansa li Turchi, principiano a prender vigore,
guardar il paese e far unioni di zente; onde con tal mutationi par che anche a
vicenda si vadi cangiando l'a aspetto delle felicit, che ogn' uno si prometteva.
(Omissis)
Frequenti sono le scorrerie che fanno i Morlacchi nei paesi ottomni, tutte
per con successi di poco momento, onde m' astengo di portarne all' eccellenze
vostre il tadio del preciso racconto. Ben diro che trasferitisi Morlacchi stessi
verso il luogo di Sign, dove molti se ne posero in agguato, avvanzando una
picciola truppa di loro sotto alla piazza, con pensiero, se uscivano i Turchi, di
ridurli all' imboscata e con tal stratagema assalir poi et occupar la fortezza. Ma
stati sempre racchiusi li nemici dentro alle mura, a fosse per timor o prevedendo
l' insidia, riusci senza frutto il disegno.
Continuano i nuovi Morlacchi nell' incostanza precedentemente rifferita e
si deve molto dubitar della lor fede quando habbino campo di ritornarsene in
paese ottomano, particolarmente cinquecento del territorio di Trau, condotti dal
karambassa Nachich, quali altro non attendono che l' opportunita d' eseguirlo.
(Omissis)
Zara li 4 luglio 1684.
Domenico Mocenigo provveditor general dell'
armi.
Mlet. dr. arh.
Senato-Dispacci provveditor general in Dalmazia,
Fa 112/521.
19
Zadar, 13 jula 1684.
Vanredni providur Domeniko Moenigo svrstava sela zadarske teritorije u
osam grupa i poverava nadzor i upravu svake pojedine grupe etvorici starih
morlakih glavara, Posedarskom, Bortulai-

25

u, Jankoviu i Smiljaniu i etvorici novoimenovanih, Juliju i an Batisti Sope,


kapetanu Frani Ventura i guvernaduru Ivanu Alberti, dajui im direktive, kojih
imaju da se pridravaju pri upravljanju narodom.
1684, 13 lugli Zara.
Noi Domenico Mocenigo per la serenissima repubblica di Venezia
provveditor estraordinario dell' armi in Dalmatia et Albania.
Premendo sommamente per molti esentiali riguardi di pubblico servitio,
che li Morlacchi di questo territorio di Zara siano governati con tutta la maggior
diligenza, onde ridurre si possa con facilit quella gente alla regola et al
obbedienza, che si conviene alla importanza delle congiunture; siamo chiamati
alle deliberazioni che pi conferiscono alla consecuzione del sine bramato in tale
rileuante interesse conoscendo per noi che quattro soli cpi destinati al governo
de Morlacchi medemi, non possono intieramente supplire a tutte le parti con
quell' assistenza personale e continua, che necessaria riguardo all' ampiezza del
territorio et al numero grande delle ville, habbiamo risolto di venir ad un
proporzionato riparto delle ville stesse, onde distribuito il peso fra pi soggetti
possino ancora pi ageuolmente sostenerlo. A questo oggetto deliberiamo in
virt delle presenti e coll' autorit del generalato nostro, che a voi conte
colonnello Francesco Possidaria uno dei quattro capi suddetti resti assegnata la
sopraintendenza dell' infrascritte ville con le seguenti obbligationi et
incombenze.
Sara vostra cura principale di tener in fede et obbedienza li Morlacchi
delle ville stesse, procurando con tutta l' applicatione, che non solo tra di loro ma
con quei dell' altre ville del territorio procedano con buona e reciproca unione e
concordia al qual effetto v' intenderete occorrendo con li capi da noi destinati
alle ville stesse et aggiusterete con la vostra desterit qualche disparere, che hora
vertisse o potesse insorger tra li Morlacchi a voi subordinati, perch in tale
forma restino scanzate le confusioni e sconcerti.
V' informerete del bilogno che separatamente condauna famiglia tenesse d'
eser sovvenuta per avvisarmelo di tempo in tempo con particolar distintione,
acci col fondamento di questo lume possiamo distribuir gli ordini opportuni a
sollievo della loro neccesit.
Doverete invigilare, che resti di continuo supplito alle guardie nei posti del
confine, molto potendo giovare tali avvertenze per divertir con le ritirate per
tempo li danni, che per avventura tentassero li nemici d' inferirli. Userete pure
tutto lo studio per tener in freno li Morlacchi stessi e sar bene, che siate
avvisato delle loro mosse, per ovviare con la buona regola quei pregiuditii che li
potessero intervenire e portando la congiuntura di proseguir vantaggi sopra
nemici, potrete passar di concerto, con li altri capi sudetti, per unir le genti ad
essi soggette avvisando a noi sempre delle mosse grandi che si facessero. Dal
suo singolar zelo et sperimentata condotta palesata per il passato, con molto
vostro merito, confidemo di riportare il pi fruttuoso impiego anche nell'
occasioni un argumento delle vostre benemerenze, a misura del quale potete
assicurarvi, che sarete distinto app la pubblica predilezione.

26

Seguono le ville:
Nona Pontadura Verche Zaton Brevilaqua Poglizza e
Possidaria. Simile su fatto a domino Simon Bortolazzi per l' infrascritte ville:
Cremcina Torreta SS. Filippo e Giacomo Zaravecchia e
Pacoschiane.
Altra simile fu fatta al kavalier Stogiam Mitrovich per le infrascrite ville:
I due Obrovazzi Stari Grado Budin e tutte le genti, che sono capitate
ultimamente alla divotione de Morlacchi ivi circonvicini.
Atra simile fu rilasciata al sardar Smoglian Smiglianich per le ville:
Malpaga Carno Zlochuchiane Bibinje, Sancassan e Nadin.
Oltra del tutte simile destina:
Giulo Soppe alla sopraintendenza delle ville Diclo Cosino Peterzane
Bocagnazzo Gruhe e Dracevaz.
Giovan Battista Soppe kavalier per le ville: Vran Tign Giagodna et
altri villaggi vicini de nuovi Morlacchi, con Scardona Ostroviza Bribir et
Coslovo Poglie.
capitano Francesco Ventura per Castel Venier Rasanze Gliuba
Radovin e Polesnich.
governator Zuanne Alberti per Novegradi Charin Badagn Pridraga
Closter.
Zad. st. arh. Spisi Domeniko Moenigo, knjiga
jedina, str. 912.
20
Zadar, 1 jula 1684.
Terminacija kojom vanredni providur D. Moenigo odreuje Iliji
Mitroviu mesenu platu od 15 dukata a to iz priznanja za zasluge oca mu Janka
i brata Stojana kao i za zasluge koje je on sam stekao etujui protiv Turaka,
dovodei nove morlake porodice u podruje republike i time to se pokorio i
podvrgao autoritetu mletakih javnih predstavnika.
Noi Domenico Mocenigo per la serenissima repubblica di Venetia
provveditor general dell' armi in Dalmatia et Albania.
Sono ben degne le memorie delle valorose attioni, contribuite dal sardar
Gianco Mitrovich nel corso della passata guerra, essendosi in varie imprese
cimentato col nemico, con pubblico notabile vantaggio e suo distinto merito.
Dietro a quell' orme honorevoli camminando il kavalier Stogiam suo
figlio, ha dato in pi tempi et molte occasioni piene prove di fedelt non meno
che di coraggio, massime nelle correnti emergenze, nelle quali ha impiegato e
continua tuttavia tributar l' opera sua fruttuosa nel ridur numerose famiglie de
Morlacchi alla pubblica devotione e danneggiar i nemici supplendo con puntuale
attivit e con nostra intiera

27

sodisfatione alle incombenze tutte, che gli spettano come capo de Morlacchi.
Elia pure altro fratello si contribuisce in grado di consideratione per il suo valore
e per il servitio che presta contro Turchi, portandosi frequentemente a loro danni
coadiuvando anche a condur nuove famiglie all' obbedienza della serenissima
repubblica col mezzo delle molte adherenze che tiene, oltre che la moderatione
sua alla quiete, e la rassegnatione verso a nostri comandi e dei pubblici
illustrissimi rappresentanti gli concilia un particolar aggradimento. Per tutti
questi riguardi, rendendosi lo stesso Elia capace e degno di qualche retributione,
che gli dia modo di sostenersi inanimito degl' effetti delle pubbliche gratie, possi
meglio dimostrar la costanza della sua fede e l' ardor del spirito, all' occasioni
tutte di pubblico servitio; ne godendo esso alcuna ricognitione o assignamento,
venendo in risolutione di concedergli, come in virt delle presenti, e coll'
autorit del generalato nostro gli concedemo e decretiamo ducati quindeci al
mese da essergli corrisposti dalla cassa del generalato e ci per atto di
riconoscimento verso le di lui benemerenze, e di quelle de' suoi padri e fratello
suddetti, respettivamente, certi noi, che da questo contrassegno di prediletione di
pubblica generosit in lui ben impiegata, ricver egli maggior stimolo,
avvanzando nella gratia del prencipe serenissimo, al servitio del quale dover
intendersi obbligato secondo all' occorrenze, con speranza ferma di ricever altre
ricompense maggiori a misura del nuovo merito, che s andasse acquistando.
Zara li 15 luglio 1684.
Priloeno Moenigovoj depei od 19 jula 1684.

21
Zadar, 19 jula 1684.
Vanredni providur Moenigo javlja senatu da je Ilija Mitrovi hteo da
putuje u Mletke i izie pred senat, ali ga je on od toga odvratio bojei se da bi,
hrabar i drzak kakav je, mogao da istakne pred senatom nepriline zahteve. On
mu je terminacijom, koju prilae, odredio platu od 15 dukata na mesec, mada je
bio ovlaten od senata da mu odredi 25 dukata.
Serenissimo prencipe.
(Omissis)
Era risolto anche Elia Mitrovich, huomo valoroso, ma temerario, come
riverentamente partecipai nel no 17, di venirsene a cotesta volta per implorar
assignamento ed a lui pure ho divertito il viaggio, che poteva condurlo ad
eccedenti domande, destinando gli ducati quindeci al

28

mese coll' inserta terminatione, invece dei venticinque, che tenevo facolt di
concedergli, giusta le ducali 21 caduto.
(Omissis)
Zara li 19 luglio 1684.
Domenico Mocenigo provveditor general dell'
armi.
Mlet. dr. arh.
Senato-Dispacci provveditor general estraordinario
dell' armi in Dalmazia F. 112/521.
22
Tuba koju su prikazali dudu knez Frano Posedarski, guvernadur imun
Bortulai, kavalir Stojan Jankovi i serdar Smoljan Smiljani, radi nepravde
koju im je naneo vanredni providur Moenigo, time to je nad krajevima koje su
oni osvojili od Turaka i nad narodom, koji su oni priveli u republiino podanstvo
postavio poglavare, koji jo nisu pogledali neprijatelju u lice niti do tada imali
ikakve veze sa narodom. Energinim tonom trae da im se uini pravda i ukine
to imenovanje, a ako se tom zahtevu ne udovolji, oni e se pokoriti odluci, ali
trae da se tada poalju da ratuju u Levant jer u Dalmaciji ne bi vie mogli da
korisno poslue dravi.
Serenissimo principe.
A piedi di quest' augusta maest che il fonte delle gracie e sicuro
rifuggio ad ogni giusto ricorso, profondamente humiliati noi conte colonello
Possedaria, governator Bortolazzi, kavalier Gianco Stojan Mitrovich e serdar
Smiglianich capi di Morlacchi del territorio di Zara e sudditi humilissimi di
vostra serenit portiamo sotto li vostri giustrissimi riflessi li nostri gravami con
quella libert che permessa alli fortunati sudditi di questa serenissima
repubblica.
Ha la serenit vostra con sue ducali e noi ripartito il governo di questo
territorio e genti del medesimo e con generosa ricompensa d' honori e stipendij
premiati in noi li servizij della guerra passata e pace ultimamente spirata.
Nell' ultima sollevacione di Morlacchi sudditi ottomani sotto l' auspicij
gloriosi dell' eccellentissimo senato senza alcuna scorta di stipendiata militia, ma
con li soli Morlacchi habbiamo cooperato pubblici vantaggi dillatando in largo
giro li ristretti confini di vostra serenit con l' occupatione di folte terre et castelli
e con l' trahere a quelli quantit di famiglie e popoli gi sudditi turcheschi e che
hora contentissimi respirano sotto la protetione del vostro giustissimo impero.
All' eccellentissimo provveditor general estraordinario ne' principij del suo
governo habbiamo humiliati li nostri ossequi e dalla prudenza e valore di quell'
eccellentissimo senatore espediti contro il nemico noi quattro sopradetti con li
soli Morlacchi a noi subordinati, habbiamo tagliati a

29

pezzi da cento Turchi usciti dalla fortezza di Knin, oltre la preda d'alcuni schiavi
e nella seconda espeditione che fu anco l' ultima di sua eccellenza, portatisi noi
sudditi a fronte d' essa piazza, ne mai sortendo il nimico oltrepassando quella pi
giornate s' hahbiamo avanzato bench senza incontro di Turchi homai per l'
universali sciagure impauriti e ritirati rilevando nella prima fatione il kavalier
Gianco pericolosa ferita nel braccio e restando vostra serenit mediante le nostre
fedeli applicationi senza mai impegnare le pubbliche armi al quieto possesso di
pi popoli e castelli, qualli tutti, eccettuato ancora Knin che resiste, riconoscono
il vostro glorioso dominio.
Da quali dimostrationi di fede e devotione verso la serenit vostra
speravano il vostro aggradimento e qualche segno della pubblica sperimentata
generosit. Con improvvisa terminatione di sua eccellenza ci vediamo privi del
governo d' alcuni castelli da noi sin hora governati e reputati da noi molto per
essere posti avanzati d' honore, contro li quali potressimo havere campo
dimostrarvi ancora altri contrassegni della nostra fedelt, e medemamente ci
viene levata la diretione di quelli popoli con le nostre applicatione e dispendij
condotti al vassallaggio di vostra serenit, restando in tali cariche subrogati novi
soggetti che in questa nova guerra mai hanno veduto la faccia del nimico, ne
havendo minima ingerenza nelle corse emergenze a pubblico vantaggio, come
pure mai sono stati a parte con noi nel governo di questo contado, e questi al
presente colgono li frutti delle nostre fatiche, sudori e pericoli. Ben possono
anco questi novi capi avvantaggiar se stessi senza pregiudicarci nelle cariche e
nell' honore. Sono ancora vasti li paesi soggetti al Turco e sono infiniti li popoli
christiani che sospirano sottraersi dalla loro tirannide; a nostra imitatione
provino questi novi soggetti occupare terre nemiche e tirare alla veneta
devotione altre famiglie e popoli, e sopra questi giustamente esercitare il
governo, avvantaggiar li proprij interessi e del prencipe serenissimo senza nostro
discapito e senza rapirci li premij delle nostre applicationi e pericoli. Devi (ata ?)
la pubblica mano en hesausti sono gl' errori delle gracie; questi possono
consolare molti senza scontento di veruno.1
Prencipe serenissimo, habbiamo ricorso altre volte con nostra consolatione
al supremo vostro tribunale per atti di gratia. Questa volta imploriamo una
rigorosa giustitia; esaminate le nostre passate operationi e ritrovando in noi
demeriti confermate pure la nostra degradatione e dichiarateci indegni della
vostra gracia.
Ma se da tante ducali e pubbliche terminationi e attestati risultano le
confessioni del nostro zelante e fedele servicio, prencipe serenissimo nelle vostre
mani raccomandiamo la nostra riputatione, diminuita negl' occhi del mondo, che
forse sin hora ci giudica indegni del governo delle levate cariche.
Ma quando anco diversamente paresse risolvere alla pubblica maturit delle
nostre presenti supplicationi; noi sudditi obbedientissimi si prostriamo a vostri
voleri e n l' esecutione prontissima veneremo li vostri sopracitati decreti.

Smisao reenice nejasan.

30

Ben confessiamo, prencipe serenissimo, non saper pi come riuscire


utilmente al vostro servicio a questi confini tra gl' odii e emulacioni e sollevacioni
di popoli e genuflessi supplichiamo l' alta pubblica provvidenza a scanso di
sconcerti e perch non siamo imputati autori di quell' inconvenienti, che pur
troppo anco con pubblico pregiuditio potrebbero nascere, removerci da questo
contado e destinarci in Levante o altra parte del stato, dove possiamo continuare il
fedelissimo nostro servicio e havendovi gi conservati le nostre cure, nelle pi
pericolose occasioni vogliamo anco sacrificarvi gl' ultimi avanzi del sangue e gl'
estremi respiri della vita. Gracie etc. 1684 28 luglo.
Che sia rimessa ai savij dell' una e l' altra mano.
+ 6 de parte
0 de non
0 non sinceri
consiglieri Francesco Gritti Marin Michiel
Girolamo Zen procurator Anzolo Miani
Zaccaria Valaresso Nicolo Corner
Mlet. dr. arh.
Senato-Deliberazioni rettori, filza 104.
23
Mleci, 28 jula 1684.
Senatski dukal upravljen vanrednom providuru Moenigu kojim se
Morlaci uzimlju u zatitu od providurovih optuaba i providuru daje na znanje
da interesi otadbine zahtevaju da se sa tim zaslunim narodom postupa
obazrivo i sa mnogo ljubavi uklanjajui svaki uzrok njihovom nezadovoljstvu.
Postavljanje etvorice novih morlakih poglavica ogorilo je etvoricu starih,
koji smatraju da je time i ponieno njihovo dostojanstvo i omalovaene njihove
zasluge. Nareuje stoga providuru da ukine odnosnu terminaciju i time im da
potstreka da sa vie oduevljenja nastave slubu i zalaganje za republiina
oruja.
1684 28 luglio in Pregadi.
Al provveditor general dell armi in Dalmatia et Albania.
Portano le vostre lettere de 19 corrente la notitia dell' emergenze della
provincia e le particolarit esentiali de' Morlacchi, cosi per ci riguarda alle
differenze vertenti tra d' essi come al ritorno di qualche partita de' medesimi al
dominio Turco, disordine molesto, di molto peso e che sarebbe desiderabile non
fosse avvenuto. Il vostro viaggio pero a Sebenico con l' oggetti ottimi che tenete,
s' assicuriamo che riuscir di molto profitto e partorir buoni effetti per la quiete
de' Morlacchi

31

stessi per ridurli in placida calma tra d' essi, com della premura a voi ben
nota.
Ricerca l' ineteresse della patria, che questa natione benemerita per li
servitij prestati ne' tempi passati, considerata nelle presenti congionture come
nervo principale della provincia, da riguardarsi con molta gelosia, e dalla quale
ridotta con la desterit e cortesia in buona disciplina possono sperarsi vantaggi
maggiori, venghi coltivata con rimostranze di stima e di prediletione, che
rimanghino ad essa rimossi li motivi d' amarezze, che possono alterar li lor animi
e la divotione palesata in ogni tempo verso la signoria nostra e che con
testimonij d' affetto e distintione sij pure considerato il merito de capi d' essa
guadagnatosi con lunghi servitij, con l' acquisti ultimamente fatti e con la
ridutione di molte famiglie alla nostra divotione.
Onde voi da tali sentimenti del senato impresso e della premura insieme di
mantener contenta questa forte e vigorosa natione, siamo certi che vi dirigerete
verso d' essa tutta e delli loro capi ancora con maturit e con quelle maniere
soavi, che ricerca la congiontura, documenta il vostro servitio e che vaglino a
conciliarvi l' universal applauso. Questo potr con facilit esservi contribuito
dall' espressioni cortesi che praticherete verso d' essi, da qualch' atto di
gratitudine verso il suo buon cuore; facilitatovi gi dalla pontuale abbondante
dispensa fatta dalle biave trasmessevi e da quella che con aggiustata misura
farete pure continuar in avvenire del formento dalla piet del pontefice mandato;
nel qual proposito per vostro lume attenderemo la nota della dispensa delle biave
sin' hora fatta, da chi distribuite, in qual quantit, e con li riparti distintamente a
territorio per territorio.
Ci perviene a notitia riuscir di mala sodisfatione a quattro capi de'
Morlacchi, che prima soli esistevano la nova aggionta dei altri quattro Alberti,
Soppe, Ventura e Soppe Fortezza da voi stabilit con particular mansione, come
supposta pregiuditiale al loro decoro, al merito acquistatosi et a sudori
contribuiti nel render occupato tanto giro di paese, far la vostra prudenza che
resti tolta di mezzo la terminatione sudetta, cosi che da voi stesso consolati li
suddetti capi de Morlacchi e con il conservar loro il godimento della diretione de
popoli di Vrana e dei altri dalla loro condotta portati alla nostra divotione,
rimanghino sempre pi animati a continuar con fede il loro impiego a pr della
repubblica, a gloria delle nostre armi et a conservar costante il corpo de
Morlacchi stessi verso di noi.
Con queste maniere coltivato il loro genio, uniti alle militie, che si trovano
nella provincia gia in essere et a quelle ch' alla giornata vanno filando,
ammaestrate dai continui esercitij, aspirar potranno li vostri coraggiosi pensieri a
quei vantaggi, che v' additassero le congionture e che vengono dal senato
sommamente desiderati.
(Omissis).
+ 181 de parte
1 de non
18 non sinceri
Lecta serenissima signoria
Pietr' Ant. o gratarol segretario.

32

24
Split, 8 avgusta 1684.
Vanredni providur Domeniko Moenigo javlja senatu da je u izvrenju
zapovedi sadrane u dukalu od 28 jula smesta ukinuo izbor etvorice novih
glavara. Opravdava postavljanje glavara svojim nastojanjem da zavede to bolji
red meu Morlacima, koji nisu nerado primili tu meru. Naredie zadarskom
kapetanu da novoizabranim glavarima zabrani vrenje slube, a stare e na svom
povratku u Zadar, primiti onom istom ljubaznou i potovanjem, koje im je i do
sada ukazivao. Oni sami mogu da posvedoe da do sada ni jedan Morlak koji je
preda nj iziao, nije od njega otiao nezadovoljan.
Serenissimo prencipe.
Nel punto ch' ero per ispedir il dispaccio mi capitano le ducali riverite di
vostra serenit in data 28 del caduto, alle quali humiliandomi con tutto l'
ossequio, ho abolita immediate la elettone dei quattro capi aggionti ai primi, che
assistevano alla cura dei Morlacchi di Zara, da me fatta a solo motivo di
pubblico importantissimo interessa, vedendo in tal modo ridur con maggior
facilit li Morlacchi stessi a buon governo e renderli dipendenti da questa carica,
considerato massime, che detta eletione non era per dispiaccere in minimo punto
all' universale di essi popoli, come dimostra l' esperienza particolarmente nell'
intrapresa, che scrissi, fatta dal cavalier Soppe Fortezza uno dei nuovi, nella
quale fu seguitato prontamente e senza immaginabile renitenza da tutti quelli
erano subordinati al suo governo.
Impartisco l' ordine in conformit anche all' illustrissimo signor capitanio,
accio facci intender ad essi capi nuovi, che non debbano pi ingerirsene, ma
lascino la direttione in quattro soli, che per avanti ne tenivano il carico; e questi
al mio ritorno col saranno accolti con le medesime dimostrationi d' affetto e di
stima, che ho usata sempre verso di loro, conforme estimai di publico servitio, et
hora tanto pi lo praticare, queanto che ne ricevo particolar comando; potendo
attestar appresso con pura devotione che nessun Morlacco mai, non solo di Zara,
ma neanco d' altri luochi, dove mi son conferito nella presente visita, sia da me
partito mal sodisfatto.
(Omissis).
Spalato li 8 agosto 1684.
Domenico Mocenigo provveditore general
estraordinario dell' armi
Mlet. dr. arh.
Senato-Dispacci provveditor generar in Dalmazia,
Fa 112/521.

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25
Zadar, 14 avgusta 1684.
Vanredni providur Moenigo javlja senatu da je pozvao k sebi etvoricu
morlakih glavara i saoptio im koliko se uvaavaju njihove linosti i njihova
prava nad Morlacima, te ih je pozvao da se sa odabranom treinom kotarskih
Morlaka pridrue akciji, koju je zasnovao. I ibenski konte skupio je u istu svrhu
300 tovarnih konja i 500 ibenskih Morlaka. Prilae molbu podnesenu od
Primoraca u kojoj trae da im se za upravnike ne postavljaju zadarski plemii,
ve linosti iz njihova reda.
Serenissimo prencipe.
(Omissis)
Ho fatti chiamar a me li quattro capi de Morlacchi del territorio conte
Francesco Possidaria, cavalier Stoian Mitrovich, Simon Bortolazzi e sadrar
Smoglian Smiglianich, ai quali, rappresentata in soave maniera la stima che si fa
delle loro persone e la confidenza che si tiene del loro impiego nel governo de'
Morlacchi stessi, gli' rinovai l' attestati della mia piena dispositione; et
aggiongendoli, che son sicuro voranno accrescersi il buon concetto et avvanzarsi
maggiormente nel merito col mezzo di buon e fedele servitio, li eccitai a
sciegliere la terza e pi fiorita parte de Morlacchi di questa giurisditione da
condur meco in campagna, il che pure confido veder quanto prima eseguito,
com' hanno promesso.
Tengo aviso dall' illustrissimo signor Battista Contarini conte di Sebenico
della provisione da lui fatta di trecento cavalli da somma e dell' union di
cinquecento Morlacchi per quello spetta ad esso territorio, giust' alle prescritioni
rilasciategli nel mio breve soggiorno col, quali tutti saranno pronti ad ogni mio
cenno; dovendomi con ragione lodar molto il medesimo rappresentante
accudisce a qualunque interesse, con pubblico notabile proffitto.
(Omissis).
Unisco parimente suplicatione prodottami da Morlacchi di Zara Vecchia e
delle ville adiacenti littorali, che implorano di non esser governati da Zaratini,
ma da persone della propria loro sfera.
(Omissis).
Zara li 14 agosto 1684.
Domenico Mocenigo provveditor general
estraordinario dell' armi
Mlet. dr. arh.
Senato - Dispacci provveditor general in
Dalmazia Fa 112/521.

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26
bez datuma.
Molba upuena providuru Moenigu u ime biogradskog primorja u kojoj
navode da je u prva vremena uprava primorja bila poveravana licu iz onoga
kraja, a da se zadnjih godina prolog rata zaveo obiaj da se ta uprava poverava
zadarskoj gospodi. Istiui nezgodne strane uprave lica koje ne boravi stalno
meu njima i mole da se tom zlu doskoi poverivi upravu linosti uzetoj iz
njihove sredine.
Illustrissimo et eccellentissimo signor provveditor generale.
Ne' tempi passati il comando e governo delle ville litorali di questo
territorio di Zara fu appresso soggetto delle ville medesime e che continuamente
habitava in una d' esse. La sua assidua assistenza impediva molti disordini,
cohabitando haveva tutte le necessarie notitie e partecipe delle comuni premure,
accudiva con il dovuto calore ai bisogni di quei popoli et adempiva con intiera
pontualit al pubblico servitio. S' introdotto negl' anni ultimi della guerra
passata di scielgere signori della citt et surrogandosi soggetti della stessa
conditione, il governo di dette ville ha continuato sin hora ne medesimi. Il
talento de' medesimi stato sempre sufficiente e sarebbe temerit il riprendere in
minima parte l' elettioni che ne sono state in varij tempi fatte. Tuttavia habitando
qusti per il pi fuori di dette ville e nelle loro case in citt, molte volte sono
successi considerabili disordini et il pubblico et il privato han risentito notabil
pregiudicij, ne hanno potuto divertirli, o perch non hanno penetrato il male, o
non stato proto il rimedio. Ora che a questi confini maggiormente ogni giorno
s' accende la querra e nascono di momento in momento occasioni d' essere
comandati, e ponno nascere emergenti per ogni riguardo importanti, noi capi et
huomini delle ville predette rappresentiamo humilmente a vostra eccellenza il
disordine sin hora corso et se cosi pare all' infallibile sua prudenza ne
imploriamo il proprio compenso. Ardimo d' aricordarlo et , che la detta
incombenza e governo sij ingionto a soggetto del nostro corpo, che sar e amato
e servito, quale hbbi a soggiornare fra noi et applicere indefessamente alle
premure del pubblico servatio; pronti per sepre ad humiliare alla publica
volont quale sara prontamente insino all' effusione del sanque da noi riverita et
esequita. Gratie.
Priloeno Moenigovoj depei od 14 avg.
1684.
Mlet. dr. arh.
Senato - Dispacci provveditor general in
Dalmazia Fa 112/521.

35

27
Grahovo, 26 avgusta 1684.
imun Bortulai izvetava vanrednog providura Moeniga o pohodu
Morlaka na Glamo, sukobu i porazu bosanskog i hercegovakog pae na
Grahovu kao i o nameri da blokiraju Knin. U bici na Grahovu ranjen je u ruku
serdar Smiljani, od Morlaka nije poginuo niko, dok su Turci ostavili 150
mrtvih, a misli se da je i jedan od paa dopao rana.
Copia di lettera scritta all' illustrissimo et eccellentissimo signor
Domenico Mocenigo provveditor general estraordinario dell' armi in Dalmatia et
Albania dal signor Simon Bortolazzi, uno de' capi Morlacchi.
Do parte all' eccellenza vostra della vittoria da noi ottenuta sotto li gloriosi
auspicij di vostra eccellenza contro li nostri nemici. Partiti che fossimo da Zara,
passato il fiume Chercha, traversando montagne altissime, rissolvessimo di
andar a depredare la campagna di Glamoz, abbench con qualche sospetto per l'
avviso, che havessimo delli due passa, che s' attrovavano a Kliuno. Gionti
finalmente il quarto giorni a Glamoz, ritrovassimo che li Turchi erano avvisati,
perci havevano retirato le famiglie, et li pi pretiosi mobili nella fortezza. Ma
noi assalita riseolutamente la citt, abbench da Turchi coraggiosamente difesa,
rest tutta incendiata, eccettuata la sola fortezza; di pi abbrugiassimo una
palanca fortissima sopra un passo, da Turchi novamente construtta con dieci
villaggi grandi, come anco li palaggi del alai begh Filipovich, eccettuato il suo
castello. Restorono morti da cinquanta Turchi, tra quali il primo cadi et alquanti
aga. Di la partiti con grosso bottino di animali, ci convenne passare la montagna
di Sicevo, dalla quale s' entra nella campagna di Grahovo, dove li due bassa di
Kliuno avvisati dalli Turchi di Glamoz ci attesero con tutte le loro forze; ma noi,
fatti andare innanzi li animali per trattenire li Turchi sino che noi discendessimo
dalla montagna, furono tosto dalli detti presi; ma gionti che fossimo noi nella
campagna, disposti li pedoni, nella costa del monte et unita la nostra cavalleria
abbench stanca, investissimo le truppe delli bassa, quali doppo fatta poca
resistenza, si diedero a precipitosa fuga; ma da noi di tutta carriera inseguiti per
il corso di dieci boni miglia, restorono morti tutti li loro seimeni con trenta ag
della loro corte, tra quali due principali Bugliuch bass, con molto numero d'
interior canaglia al numero di cento cinquanta in circa e si stimo anco esser
ferito uno delli due bass. Tutta questa battaglia segui senza morte d' alcuno de'
nostri, bensi alcuni feriti, tra quali signor Smiglianich, ma lievemente in una
mano. Hora risolvessimo tutti di andar a bloccare Knin, ove staremo attendendo
li riveriti commandi di vostra eccellenza, pronti tutti di sacrificare le vite alle sue
glorie. Siamo ben provvisti di carnaggi per molti giorni, ma scarsi di pane et
monitione. Supplico vostra eccellenza di condonar la scarsezza della carta et per
fine con gli altri signori capi le baciamo humilmente la porpora.

36

Di vostra eccellenza Dalla campagna di Grahovo li 26 agosto 1684.


Humilissimo devotissimo et obligatissimo
servitore
Simon Bortolazzi
Priloeno Moenigovoj depei od 29 avgusta
1684.
28
Zadar, 29 avgusta 1684.
Vanredni providur Moenigo javlja Senatu da je 5000 Morlaka iz cele
pokrajine navalilo na Glamo i popalio i orobilo nekoliko sela i dvorove
alajbega Filipovia. Na povrattku_Morlaci su se na Grahovu sukobili sa
bosanskim paom, razbili ga i nagnali u begstvo i odluili da blokiraju Knin. On
im urno alje bekot i municiju koju su zatraili.
Serenissimo prencipe
Allettati li Morlacchi dall' esito felice che ultimamente riportorono nelle
tre nominate partite ai contorni di Clivuno, di Cettina et in Licca; incoraggiti dal
grido delle continuate vittorie si sonseguiscono dalla christianit contro Turchi e
confidati nei rinforzi, che vanno giornalmente pervenendo a questa parte per
somma provvidenza della serenit vostra, divulgatasi anco la celere sortita delle
pubbliche armi in campagna, si sono da tutta la provincia uniti in numero di
cinquemille in circa et avanzati sotto la condotta de' loro capi alla campagna di
Glamoz, una giornata di l da Knin, dov' esistono molte ville, per svaleggiarle e
riportar dai danni del nemico i maggiori possibili vantaggi. Seguito l' arrivo loro
al concertato luoco, ritrovorono che avvertiti li Turchi di tal' unione dricciata a
quella volta, havevano riposte in sicuro le famiglie con li pi pretiosi haveri. Ma
questo non diverti per a nostri d' inferir al paese notabili pregiuditij, havendo
abbrucciati diversi villaggi insieme con li palazzi dell' Alaibegh Filipovich,
uccisi cinquanta Turchi in circa e conseguito grosso bottino d' animali.
Passarono nel ritorno per la campagna di Grahovo, non molto distante da
Clivuno, dove s' attrovavano con le loro zenti li doi comandanti motivati nella
precedente di 36, avvisati anch' essi da quei di Glamoz e quivi pure attaccata
con essi la zuffa restarono fugati li nemici, rimanendone morti circa
centocinquanta e nessuno de' nostri, bensi alcuni soli feriti, fra quali il sardar
Smiglianich lievemente in una mano, come il tutto si degneranno l' eccellenze
vostre intender pi diffusamente da lettera del Bortolazzi, giuntami nel
medesimo instante, ch' ero per dar l' espeditione al dispaccio.
Havevano risolto li predetti capi d' andar di poi coll' intiero loro seguito a
bloccar la fortezza di Knin, per il che immediate ricevutane

37

da me la notitia, ho disposto l' ordine di fermar li cavalli tutti da somma, che


intrano in citt per inviargli senza immaginabile ritardo il biscoto e le munitioni
che ricercano, e gli prescrissi con lettera spedita nei stessi momenti di procurar,
se possibile fia, l' impedimento de' soccorsi da qualunque parte alla detta
fortezza e stringerla nell' angustie con espressa commissione d' avvisarmi di
quanto succedesse, per regolar i miei passi secondo ricercasse la congiontura e
fosse creduto pi opportuno.
(Omissis).
Zara li 29 agosto 1684.
Domenico Mocenigo provveditor general
estraordinario dell' armi
Mlet. dr. arh.
Senato - Dispacci provveditor general in Dalmatia
Fa 112/521.
29
Zadar, 31 avgusta 1684.
Terminacija kojom providur Domeniko Moenigo odreuje Stojanu
Jankoviu 10 dukata na mesec za trajanje rata kao nagradu za zasluge steene u
bitkama kod Knina, Glamoa i na Grahovu.
Noi Domenico Mocenigo per la serenissima repubblica di Venetia
provveditor general estraordinario dell' armi in Dalmatia et Albania.
Sono reve ben chiare le ationi con quali il kavalier Stoiam Mitrovich uno
dei quattro capi de Morlacchi di questo territorio, si segnalato in pi incontri
col nemico in questi principij di guerra, sostenendo il comando e diretione de
Morlacchi stessi. Fu notabile li fatto seguito al fine del mese caduto di maggio
verso la fortezza d Knin, dove avanzatosi egli con diversi de suoi unitamente
con gl'altri suoi colleghe, furono assaliti da numerosa unione de Turchi a piedi et
a cavallo; ma resistendo con intrepido coraggio, rimasero fugati e rotti li nemici,
molti dei quali restorono estinti et altri captivi. Di uguale merito alla sua
condotta riesce pure l' haver inferiti gravi danni nella Lika con devastatione del
paese, et uccision de' nemici stessi, oltre un rilevante numero de schiavi di la
condotti. E considerabile si rende parimente il successo avvantaggioso riportato
nei decorsi giorni nelle campagne di Glamoz e di Grahovo, dove seguite
dupplicate fationi con mortalit de molti nemici, massime a Grahovo medesimo
con la rotta dei doi commandanti, che tenivano seguito numeroso; oltre l'
incendio dato a villaggi diversi, s' attribuisce la gloria dell' imprese all' ottima e
valorasa direttione del Mitrovich, suddetto unito con li preaccennati capi suoi
colleghe. Per tali et altre riguardevoli benemerenze, rendendosi egli degno di
qualche rimostranza, che avvalori il grado di stima e di pre-

38

diletione che lo distinque appresso la publica Maest, siamo devenuti in vigor


delle presenti e coll' autorit del generalato nostro a concedergli et assegnargli
ducatti Xeci al mese, da essergli corrisposti da guesta camera durante bello acci
che vaglia il contrassegno d' honorevole freggio non meno alla di lui persona,
che di testimonio di graditudine verso il di lui fruttuoso e ben accetto impiego e
d' eccitamento appresso all' animo suo generoso a continuar i progressi e
confirmar sempre pi nella divotione i Morlacchi alla di lui fede e governo raccomandati. Commettendo il registro e l' esecutione delle presenti dove occorre.
In quorum etc.
Zara 31 agosto 1684.
Priloeno Moenigovoj depei od 9 septembra
1684.
30
Zadar, 5 septembra 1684.
Dalmatinski providur Domeniko Moenigo nagrauje platom od 2 dukata
na mesec Jovana Sinobada za hrabrost pokazanu u sukobu sa Mazul-paom na
Grahovu.
Noi Domenico Mocenigo per la serenissima repubblica di Venezia
provveditore generale in Dalmazia et Albania.
Zuanne Sinobad de Morlacchi di Budin seguendo l' esempio de suoi
benemeriti maggiori contribuisce fedel e fruttuoso servitio e fra molte altre
attioni di coraggio fatte dopo le correnti insorgenze di guerra, si ultimamente
distinto nell' incontro havutosi dalla nostra partita col Turco Mazut Pascia, che
era accorso con grosso seguito di gente sin Grahovo da Kliuno per veder di
vendicar quelli di Glamoz de danni, che havevano ricevuto, ove egli avanzatosi
fra i primi pi d' uno uccidendone stato causa in buona parte che i nemici
cadessero, e si riducesse la preda in sicuro. Meritando per qualche premio un
coraggio si grande devenimo in risolutione e per in virt delle presenti, coll'
autorit del generalato nostro assegniamo allo stesso Zuanne Sinobad ducati due
al mese da essergli corrisposti in questa camera fistale durante bello coll'
elevatione solita di bollette, e con intentione di accrescerle l' assegnamento,
quando con altri fatti di fedelt e bravura meritasse d' esser magiormente
riconosciuto. In quorum.
Zara 5 settembre 1684.
Zad. st. arh.
Spisi Moenigo knj. jedina, str. 36.

39

31
Zadar, 5 septembra 1684.
Providur D. Moenigo nareuje mletakim podanicima koji su oteli razne
komade odee Mihailu Radmiloviu kada je iz egara uskakao u mletaki kraj,
da mu otetu robu povrate.
Noi etc.
Comettemo alli infrascritti villici del territorio che veduto il presente
debbano restituir a Mihailo Radmilovich Morlacco recentemente capitato alla
diuotione da Zegar le robbe con violenza levateli in tempo che sotto la pubblica
fede si disponeva al passaggio in questo territorio con altri del suo comune, e
cosi eseguiranno in pena ad arbitrio. In quorum fidem.
Marco Mattach una gecerma di scarlattin pauonazza, habita a Rasanze.
Ivanne Berchliazza e Giacomo Bistrich dal Radovin 4 gecerme, una di
cremesin, una verde, due di menevis, una de quali in pezza, e 2 para di tocche d'
argento, un paro di valuta di reali 5 l' altro di reali 10; et una dolama verde di
panno.
Mattio Bogliach da castel Venier una dolama paonazza di menevis et una
di scarlattin.
Zad. st. arh. spisi D. Moenigo, knj. I, str.
182.
32
Zadar, 9 septembra 1684.
Vanredni providur Moenigo javlja senatu da su se Morlaci posle sukoba
u glamokom polju i na Grahovu, pobedonosno povratili svojim kuama.
Jankoviu, Smiljaniu i Bortulaiu koji su predvodili Morlake na ovom pohodu
iskazao je blagonaklonost, potovanje i pohvalu dostojnu njihovih zasluga a da
bi im dao potstreka da se i unapred zalau u korist opte stvari odredio je
svakome nagradu od 10 dukata na mesec durante belo", na osnovu terminacije,
koju podnosi u prilogu.
Serenissimo prencipe.
Dopo le accennate fationi seguite col nemico nelle campagne di Glamoz e
di Grahovo, ritornati vittoriosi li Morlacchi alle proprie case, per la strada di
Knin (dove in passando furono scaricati contro d' essi tre colpi di cannone della
fortezza) si condussero alla presenza mia i capi di questi territoriali, cavalier
Mitrovich, sardar Smiglianich e Simon Bortolazzi, che li havevan guidati, non
essendovi potuto intervenire l' altro loro collega conte Possidaria per causa di
sue particolari oc-

40

cupationi. Li accolsi con le rimostranze d' affetto e di stima pi convenevoli al


merito, che in tal nuova occasione s' erano acquistati, commendando la loro
condotta ed attestandogli l' aggradimento generoso, con cui sariano state rimirate
dalla pubblica maest le loro degne ationi. Ma perche ricevessero inoltre qualche
piu efficace controssegno di grata riconoscenza, onde maggiormente s'
obbedienza e disciplina vantaggi al pubblico interesse e mantener in obbedienza
e disciplina li Morlacchi raccomandati alla cura e governo d' essi, ho creduto
bene di conceder a cadauno dei tre capi suddetti un' assegnamento di ducati dieci
al mese durante bello, giusta la terminatione, che humilio all' autorevoli
deliberationi della serenit vostra.1
(Omissis).
Zara li 9 settembra 1684.
Domenico Mocenigo provveditor general
estraordinario dell' armi
Mlet. dr. arh.
Senato - Dispacci provveditor general in Dalmazia
Fa 112/521.
33
Zadar, 12 septembra 1684.
Zapisnik o veanju ratnog saveta na koji je vanredni providur D.
Moenigo sazvao sve vie oficire i etiri glavara Morlaka da izraze svoje
miljenje o cilju vojne akcije koja bi imala da se preduzme i o mestu koje bi
imalo da se izabere za bazu operacija. Morlaki su glavari savetovali da se udari
na Knin ili Liku dok su mletaki oficiri i inovnici bili za akciju u splitskom ili
sinjskom kraju.
1684 adi 12 settembre, Zara.
Preparate e disposte le zenti e le provvisioni tutte necessarie per
intraprender la marchia in campagna, si deve concertar anco il luoco

Terminacijom od 5 septembra 1684, Moenigo nagrauje Tomu Sinovia iz


Novigrada.
Il quale portatosi in partita a Glamoz, s' incontr colle genti di Mazulpascl a
Grahovo che erano occorse da Livno per tagliare a nost la retirata e ritoglierli la preda.
In tale incontro essendosi il suddetto Sinovcich con pochi compagni impregnato fra
nemici, gli sorti da solo ucciderne cinque e levar la vita al chiesaia dello stesso bassa,
inducendo i nemici alla fuga e facilitando a nostri di condurre in sicuro la preda.
Zad. st. arh. Spisi Moenigo, knjiga jedina, str. 36.

41

per far la massa e prefigger il fine per dove habbino a vogliersi i passi, acci che
da un moto ben ordinato e stabilito sopra sodi fondamenti, sperar si possa di
conseguir pi agevolmente quei vantaggi sopra del nemico, a gloria della
serenissima repubblica e beneficio della christianit, che sono attesi dall'
universale e bramati grandamente dall' eccellentissimo senato.
Perci l' illustrissimo et eccellentissimo signor Domenico Mocenigo
provveditor general estraordinario dell' armi in queste provincie, ha convocati a
consulta gl' illustrissimi signori Angelo Emo conte et Andrea Michiel capitano
di questa citt et il signor cavalier Bartolomeo Varisano Grimaldi governator
general dell' armi, chiamati anco li signori conte cavalier Zuanne Rados e
Marchese Nicolo del Borro sergenti maggiori di battaglia; fatti intervenir pure li
signori conte Francesco Possidaria, cavalier Stoiam Mitrovich, Simon Bortolazzi
e sardar Smiglian Smiglianich, capi de Morlacchi di questo territorio, come
pratici del paese, perche (potendosi attaccar el nemico da pi parti, cio nella
Licca, a Knin, a Sign, in Herzegovina et a Narenta) sia proposto e considerato
dove maggiori e pi facili siano creduti li progressi, col riguardo massime al
comodo che vi fosse di foraggi e d' acqua e dove in conseguenza l' habbi a
stabilir piazza d' armi per radunar tutte le genti et altro che occorre e far di la
sfilar al campo di tempo in tempo le necessarie provvisioni, perch poi sia
maturato e risolto dalla prudenza della consulta quanto venisse giudicato pi
conferente.
Havendo il signor Simon Bortolazzi, come pi giovane detto primo la sua
opinione, con la permissione di sua eccellenza consider di passarsi all' impresa
di Knin e di far piazza d' armi a Scardona.
Il signor cavalier Stojam Mitrovich approv l' opinione del signor
Bortolazzi, quando cosi fosse creduto; ma per per maggior facilit dell' imprese
e per condur anche meno bagaglio crederia bene passar si dovesse in Licca,
provincia pi vicina, dove anche le piazze sono pi deboli e con doi pezzi soli d'
artigleria picciola si pu batterle.
Il signor conte Possidaria crederia bene d' andarsi a Knin, perch di la si
pu passar con facilita in Licca con doi soli pezzi di cannon picciolo.
Il signor marchese dal Borro stima la piazza di Knin assai im portante e
per prima impresa non crede bene tentarla.
Il signor conte cavalier Zuanne Rados crede bene andar a Knin per
assicurar li confini e passar a Sign et a Clivuno.
I1 signor govvernator general Grimaldi crederia bene passar a Sign, per di
la poi inoltrarsi da quella parte a Clivuno et altrove, mentre Knin quando fusse
preso, essendo luntano, ricercaria zente assai in campagna per mantenerlo.
L' illustrissimo signor Andrea Michiel capitano crederia di passarsi a
Knin, mentre cadendo quella piazza, come pi importante, sariano facili altre
imprese.
L' illustrissimo signor Angelo Emo conte crederia bene passar dalla parte
di Spalato, dove sono pi facili gl' acquisti, dopo li quali si saria in stato di andar
anche all' impresa di Knin.

42

Angelo Emo conte Andrea Michiel capitano


Bartolomeo Varisano Grimaldi govvernator general
Zuanne Rados sergente maggior di battaglia
Nicolo marchese del Borro sergente maggior di battaglia.
Priloeno Moenigovoj depei od 1 oktobra 1684.
34
Zadar, 16 septembra 1684.
Vanredni providur D. Moenigo izvetava senat da su vranski Morlaci
najpre usmeno a po tom pismeno zatraili da im postavi za poglavicu lice iz
njihovih redova, poto su tu povlasticu uivali i pod Turinom. On je pokuao
nagovoriti ih da odustanu od tog zahteva a ujedno je obavestio o stvari
Bortulaia savetujui mu da ih nastoji umiriti. Vranjani su mu meutim podneli
jo jednu molbu sastavljenu na srpskom jeziku u kojoj izjavljuju da nee
Bortulaia za poglavicu. On je preko Jankovia i fratra utia doznao da su
Vranjani oduvek iz vie razloga bili protivni Bortulaiu, pa ga je on stoga
pozvao i savetovao da ne idu u Vranu, dok senat ne javi svoju odluku po ovom
pitanju. Bortulai je odgovorio da su sve to klevete njegovih takmaca i traio da
mu dozvoli da sa nekoliko harambaa vranskih Morlaka ode u Mletke da se pred
senatom odbrani od optuaba. Providur je nato pozvao vranske glavare da na
javnom roitu u prisustvu Bortulaia rasprave stvar. Doli su sva sedmorica
potpisnika i jednoglasno izjavila da nee Bortulaia za poglavicu. Podneli su
ponovno jednu molbu pisanu srpskim slovima, kojom trae za poglavicu serdara
Smiljania a za kapetana kneza Iliju Radainovia. Prilae original i prepis
molbe.1 Bortulai nato nije znao ta da odgovori poto su mu i harambae na
koje se on pozivao bili protivni, a providur je izjavio da nije ovlaten svrgnuti
Bortulaia dok to senat ne naredi. Podnosi stoga pitanje senatu na odluku.
Serenissimo prencipe.
I Morlacchi di Vrana in universale venuti volontarij, come asseriscono,
alla divotione della serenit vostra nel principio de correnti moti, mi fecero
instanza, prima in voce, et poi in scrittura gi alquanti giorni per mezzo de' suoi
karambass perch gli fosse assignato capo uno del loro corpo, a conservatione
del privilegio, che godevano sotto all' ottomano dominio.
Ho procurato divertirli dalla dimanda, adducendogli che dal Bortolazzi
destinato al loro governo potevano esser ben assistiti essend'

Srpski original molbe ne nalazi se u spisima.

43

egli soggetto di conditione honorevoie e discreto e che possede talenti di spirito


e di coraggio, palesato nell' occasioni di partite contro nemici; onde con tali
consideratoni l licentiai e fatto chiamar il Bortolazzi medesimo, l' ho reso
consapevole di quant' insorgeva accio vedesse d' acquietarli.
Credevo in simil guisa cooperato alla sodisfattione di quei popoli, ma
presentatami altra scrittura in idioma illirico, sotto scritta da sette de' principali d'
esso distretto di Vrana, con la quale esprimevano di non voler per capo il detto
Bortolazzi, mostrando d' esser mal contenti della forma del suo governo, e
supplicando anzi, ch' egli pi non sia col inviato a fine non segua qualche
inconveniente, ricevei motivo d' indagar le cause, d' onde ci procedeva.
Penetratosi per da me col mezzo del kavalier Stoian Mitrovich e del
padre fra Gregorio Sutich, cappellano della natione e prattico esattamente di
tutta la provincia, che li sudetti Morlacchi habbino sempre havuto avversione al
comando del Bortolazzi, e che nelle partite mai acconsentivono di riconoscerlo,
ne ubbidirlo per molti riguardi, come pur da altri mi vien affirmato, giudicai
bene chiamarlo di nuovo e fattegli vedere le replicate instanze prodottemi, gl' ho
insinuato con destrezza e soavit ad astenersi di capitar alla Vrana per ovviar alli
disordini potessero altramente accadere finch dalla somma prudenza dell' eccellenze vostre mi sia prescritta la pubblica sovrana intentione sopra il contenuto
delle accennate carte, che invio; tanto pi che gi circa doi mesi li detti
Morlacchi s' eran sollevati contro di lui per ucciderlo.
Rispose il Bortolazzi esser queste calunnie inventate da' suoi emuli e ch'
haverebbe desiderato foss' io il giudice delle accuse dategli, mentre si assicurava
saria stata scoperta la milignit dell' impostori, ma gi che divisano dipender
dall' autorit de pubblici cenni, mi chiese licenza di portarsi a piedi della serenit
vostra insime con alcuni carambassa dei Morlacchi sopradetti per addur le sue
discolpe, come dall' annessa scrittura.
Mi parve di rilevanza l' affare e per non lasciarlo all' oscuro, massime per
le male conseguenze che possono ben esser considerate dalla maturit infinita
dell' eccellenze vostre, ma dilucidar anzi se in effetto erano stati sedotti li
carambassa, o siano capi di Vrana, ordinai che fossero chiamati in pubblica
audienza ad esponer il loro sentimento, presente anco il Bortolazzi.
Comparsi tutti sette prontamente con numeroso seguito, li ho in seria
maniera ammoniti ad esponer con pura verit ci che desideravano, senz'
immagianabile riguardo ad alcuna suggestione di chi si sij, accertandoli che la
pubblica maest li rimirava con prediletione et era inclinata a consolarli nei loro
gravami, et essi concordemente affirmorono di non voler il Bortolazzi ne il di lui
comando per molte ragioni e che non intendevano di seguitarlo, presentandomi
altra scrittura in caratteri illirici, pur inserta insieme con la tradutione con cui
supplicano gli resti deputato capo il sardar Smiglianich e per capitanio il conte
Illia Radassinovaz.
A queste voci non seppe risponder il Bortolazzi (venuto egli solo, mentre
li carambassa da esso motivati erano tutti contro di lui), et

44

io soggiunsi alli carambassa e Morlacchi medesimi, che non tenevo facolt di


levarlo dalla carica, ne meno sostituir altro; ma che dovevo riferirmi alle
pubbliche autorevoli dispositioni.
Rassegno dunque il tutto ai riflessi prudentissimi dell' eccellenze vostre
per dipender intieramente dalla potest de' loro supremi comandi.
Zara li 16 settembre 1684.
Domenico Mocenigo provveditor general dell'
armi.
Mlet. dr. arh.
Senato-Dispacci provveditor general in Dalmazia,
Fa 112/521.
35
Bez datuma.
Knezovi i harambae vranskih Morlaka mole providura Moeniga da im
postavi za poglavicu linost iz njihovih redova, poto su tu povlasticu uivali i
pod Turinom i poto je to elja celog naroda.
Illustrissimo et eccellentissimo signor provveditor general.
Siamo venuti alla divotione di vostra serenit noi Morlacchi, hora
habitanti la Vrana, non condotti dalle insinuationi di alcuno, ma dalla brama di
viver sicuri nella religione e in grembo della pubblica protetione. Siamo anco
stati benignamente raccolti e gi godiamo quella pretiosa sicurezza, che
habbiamo desiderato, et speriamo dalla bont del prencipe sempre maggiori i
contrassegui di diletione, pronti noi sino all' effusione del sangue a
corrisponderli in prove di fedelt e di divotione. Ne' tempi presenti pertanto ne
quali sommamente importa che i capi siino grati alle genti, che comandano et
quelle obbedienti a loro comandanti, habbiamo previo il nostro congresso
deliberato di supplicare l' eccellenza vostra che si degui dal numero di noi
harambass e capi di detti Morlacchi Francesco Mircetich Bili Vucich, conte
Illia, Giure Giechich, Mattio Pop, Gregorio Lepur et Radco Naerlovich scielgere
a sua compiacenza il capo comandante e governatore di tutti gl' altri. Tale la
sodisfatione universale del popolo e tale il comune nostro desiderio. Il merito d'
haver condotto tante famiglie in questo serenissimo stato e la confidenza di
condurne dell' altre e nostra e non di chi se ne scansa al presente, che non del
nostro corpo e che mai hauto ne ha al presente alcun commercio con noi. La
pontualit del servitio non sar se non pronta in chi e per il carattere, che le sar
impresso dall' autorit del prencipe, e per l' inclinatione, ch' naturale verso la
propria natione, sar animato e obbedito insieme e finalmente essendo stato
questo un privileggio, che gl' ottomani hanno sempre nelle occasioni fatto
godere alla natione, speriamo da prencipe cosi giusto e cosi inclinato alle nostre
sodisfationi d' ottenere l' istesso.

45

vero che siamo stati provveduti di governatore giovane nobile e di


spirito, ma non puonno i nostri cuori non bramar la suddetta ragionevole e giusta
sodisfatione e ben scopre l' eccellenza vostra quanto importi al pubblico servitio
l' avversione del popolo verso il suo capo.
Alle instanze che habbiamo replicatamente fatte a voce uniamo la presente
in scrittura, accio habbia la bont l' eccellenza vostra di riflettere e raccoglierci,
in che non s' ardisca di esprimere.1 Consoler la gratia, che si supplica tutta la
nostra natione e riceveremo eccitamento a spargere pi volentieri il sangue in
pubblico servitio.
Io harambassa Francesco Mircetich affermo per nome di tutto il popolo la
soprascritta scrittura.
Io conte Illia affermo quanto scritto di sopra. Io Mattio Pancich
harambassa affermo per nome di tutto il popolo la soprascritta scrittura.
Io Gregorio Lepur harambassa asfermo quanto di sopra.
Prilog Moenigovoj depei od 16 septembra 1684.
36
Bez datuma.
Druga molba vranskih knezova i harambaa u kojoj istiu da su se oni
odupirali Sandak-begu i proterali ga iz Vrane kad je pokuao da ih prisili da se
pridrue turskom pohodu na Be. Tada su izili pred providura Donata i zatraili
da ih primi u mletake granice a kad im je ta molba odbijena te i oni odluili da
se potine caru, doao je fratar uti koji ih je odvratio od te namere i nagovorio
da ostanu u Vrani, dajui im veru da ih Dud nee napustiti. Oni su na to zauzeli
Vranu i zapoeli rat protiv Turaka. Izili su opet pred Donata i zamolili da im
poalje njihove serdare Smiljania i Jaikovia. Ovi su doli samo jedanput, a po
tom im je poslan Bortulai, koji niti je sazvao serdare niti se s njima savetovao,
ve je uzeo initi stvari nepriline radi ega mole providura da im ga vie ne
alje, jer bi moglo da se dogodi zlo. Oni e pak izvriti sve to im Princip naredi.
Illustrissio et eccellentissimo signor generale.
Noi infrascritti tutta uniti esponiamo all' eccellenza vostra le nostre
afflitioni e necessit. Primieramente quando capit a Vrana il sanzacco et
procurava cacciandoci, farci andare alla guerra sotto Vienna, ricusassimo d'
andarvi e combattendo col Sanzacco medesimo, lo cacciassimo fuori di Vrana
onde minacciava di voler condur contro di noi il bassa della Bossina, si
portassimo per dall' eccellentissimo Donato, ricercando che ci permettessa
luoco dentro i confini del prencipe

Smisao nejasan.

46

et egli non volle assentire, dicendo che non teniva guerra contro l' Ottomano; che
perci risolvessimo tutti d' andar sotto l' imperatore, venne un religioso, ch' fra
Gregorio Sutich, quale ci trattenne e disse che non dovessimo passar altrove, ma
d' occupar Vrana et ivi fermarsi, dandoci la fede che dal prencipe non saressmo
stati abbandonati; et cosi anco facessimo, tolessimo Vrana et principiassimo la
guerra col Turco; ritornassimo poi avanti l' eccellentissimo generale a ricercar si
contentasse far capitar da noi li nostri sardari Smiglianich e Giancovich, quali
captorno una sol volta; dopo di che ci fu mandato il signor Bortolazzi, quale,
quando venne da noi, non volse chiamar appresso di se detti capi, ne conferir
con essi, come si conveniva verso i sardari; indi diede principio ad operare certe
altre cose improprie, perci supplichiamo l' eccellenza vostra a non nviarci pi
detto signore, a fine non segua qualche inconveniente e noi eseguiremo tutto ci
che il serenissimo nostro principe c' imponer, gi che da gran tempo habbiamo
desiderato capitar alla pubblica devotione, non havendoci condotto alcuno al
vostro servitio, ma da se soli siamo venuti per la christiana fede et per i mali
trattamenti de Turchi.
(Omissis)
Baciamo la mano a vostra eccelenza. Scrivessimo noi tutti capi di Vrana.
Io Francesco Mircetich harambassa.
Io Illia conte
Io Bili Vuch
Io Gregorio Lepur
Io harambassa Mattio Baicich
Io harambassa Parissich
Io Radivoi Naerlovich conte.
Priloeno Moenigovoj depei od 16 septembra
1684.
37
Zadar, prvog oktobra 1684.
Vanredni providur Moenigo javlja senatu da e sutra otpoeti operacije
pokretom konjice prema Skradinu, za kojom e se krenuti izabrani kotarski
Morlaci, komora, saperi i stotina ljudi skupljenih na ostrvu Pagu.
Serenissimo prencipe.
(Omissis)
Marchier dimani la cavalleria verso Scardona e sar seguitata
successivamente dai Morlacchi scielti da questo territorio, dagl' animali da
somma e dai guastadori; oltre cent' huomini radunati dall' isola di Pago, per
valermene d' essi come soldati et ad altre occorrenze di bisogno.

47

(Omissis)
Zara primo ottobre 1684.
Domenico Mocenigo provveditor general dell'
armi, estraordinario
Mlet. dr. arh.
Senato-Dispacci provveditor general in Dalmazia
Fa 112/521.
38
ibenik, 5 oktobra 1684.
Vanredni providur Moenigo javlja senatu da je u ratnom savetu
odranom pre polaska iz Zadra sa princom od Parme i komandantom plaene
vojske Grimaldijem reeno da se pokua osvojiti Snnj. On je stoga uputio
konjicu i Morlake u Skradin, a sam doao u ibenik da otuda da uputstva za
koncentraciju vojske koja ima da se izvri u Solinu.
Serenissimo prencipe.
Unita da me, prima della partenza da Zara, la consulta deliberativa del
signor prencipe di Parma e col signor governator general Grimaldi, conforme
humilmente accennai che doveva effettuarsi, s' col previo rifflesso ai punti tutti
necessarij, stabilito di passar all' impresa di Sign, per di la proseguir poi a
Clivuno et altrove (quando il favore della divina assistenza cosi permetesse)
giusta il contenuto nel decreto che unito rassegno ai sublimi rifflessi della
pubblica maest.
Preso perci l' imbarco nel divisato giorno di 3 corrente, mentre havevo
incaminata anche la cavalleria e dato l' ordine ai capi de Morlacchi, perch cogl'
huomini scielti del loro seguito, con li guastadori e con gl' animali da somma, si
transferissero a Scardona e mi son condotto a questa parte per dar le
commissioni opportune, a fin che lunedi prossimo o martedi, alla pi lunga s'
attrovlno unite le zenti, et altro tutto resta a Salona, dov' e destinata la massa, per
intraprender di la immediate la marchia in campagna verso Sign antedetto.
(Omissis)
Sebenico li 5 ottobre 1684.
Domenico Mocenigo provveditor general
estraordinario dell' armi.
Mlet. dr. arh.
Senato-Dispacci provveditor general in Dalmazia,
Fa 112/521.
39
ibenik, 8 oktobra 1684.
Vanredni providur Moenigo javlja senatu da su ba u asu kad je vojska,
skupljena u Skradinu, trebalo da krene za Solin i on hteo

48

da digne sidro stigle dukale sa nareenjem senata da se snaga oruja upravi u


drugom smeru. On je stoga raspustio sakupljene Morlake, sapere i komoru, a
oklopnike i laku konjicu povratio u Zadar.
Serenissimo prencipe.
Radunata a Scardona la cavallaria, i Morlacchi, i guastadori e gl' animali
provveduti per il bisogno del campo, mentr' erano in punto d' incaminarsi a
Salona, e ch' io pure stavo per scioglier da questo porto insieme con l' altra
militia, apprestamenti e munitioni approntate, sopragiungono doi mani di ducali
riverite della serenit vostra, che mi portano la risoluta pubblica volont di
voglier altrove il vigor delle proprie armi e m' obbligano a desister dall' imprese
a questa parte divisate, come haver potuto comprendere la somma sapienza dell'
eccellenza vostra dal decreto di consulta humiliato ai loro sublimi riflessi in
lettere di 5 corrente.
(Omissis)
Ho dovuto perci discioglier l' unione gi seguita de' Morlacchi, di
guastadori e d' animali, ordinando parimenti il ritorno a Zara delle corazze e
della cavallaria leggiera, estratti prima da questa doicento de' migliori cavalli,
quali s' incaminano a Spalato, per di la poi avvanzar con pi comodo a Liesina,
giusta le pubbliche sapientissime prescritioni.
(Omissis)
Sebenico li 8 ottobre 1684.
Domenico Mocenigo provveditor general
estraordinario dell' armi.
Mlet. dr. arh.
Senato-Dispacci provveditor general in Dalmazia,
Fa 112/521.
40
Split, 17 oktobra 1684.
Ivan Krai, puten iz ropstva radi sakupljanja otkupa zapisniki
presluan izvetava da u Sinju nema vie od 70 sejmena i 200 metana
sposobnih za oruje i da svi ive u strahu zbog vesti da je Jankovi krenuo
vojsku, bojei se da udari na njih. uo je da se u Livnu okupljaju Turci u
nameri da ponovo osvoje Zadvarje. Voe su tih Turaka Ibrahim-paa i Ormuzpaa.
Adi 17 ottobre 1684, Spalato.
Contituto dinanti l' illustrissimo et eccellentissimo signor provveditor
estraordinario general dell' armi Valier Zuanne Cracich da questo borgo de
Spalato, schiavo de' Turchi, il quale riverentemente espose a sua eccellenza
come segue:

49

Hieri circa le hore 23 mi sono partito da Sign, dove fui per l' interessi del
mio riscatto, et havendo procurato come buon suddito, com' ho fatto altre volte
ricavar il stato del pressidio di quella citta et delli altri dissegni, che Turchi
tenessero contro le parti del prencipe, ho scoperto non vi essere in Sign pi di
sessanta in 70 seymeni, che sono huomini di rinforzo, oltre li habitanti del luoco,
che possono esser duecento in circa atti all' arme. Sono essi in molta
costernatione per haver sentito, che il Gianco capo de Morlacchi, sia sortito in
campagna, temendo che possi venir a danni loro, benche non habbiano alcuna
certezza del suo dissegno. Ho poi sentito, che a Kliuno si vada unendo qualche
numero de Turchi per passare verso Duare, loco acquistato dall' armi del
prencipe serenissimo, con pensiero di tentarne la ricupera. Quest' e quanto ho
potuto intendere e sapere in questo viaggio.
Interrogato se sappia il numero delli Turchi, che a Kliuno si va
unendo, come dice, e chi ne sia il capo, Rispose: del numero
non le so dir cosa alcuna; ma il capo dicono essere un tal Imbraim passa e
Armus passa che si sono trattenuti in quelle parti tutta la campagna corrente.
Quibus habitis etc.
Mlet. dr. arh.
Senato dispacci provv. gen. in Dalmazia
Piero Valier, Fa 113/522.
41
Zadar, 30 oktobra 1684.
Dalmatinski providur Alvise Paskvaligo javlja senatu da je po dogovoru sa
Stojanom Jankoviem podelio morlakim porodicama doseljenim u ibuljinu1
dvadeset stara kukuruza i deset penice. U asu kad je hteo da zapeati depeu,
stie Jankovi na povratku sa pohoda na Sinj. On ga je dao zapisniki sasluati o
dogaaju te prilae zapisnik presluavanja.
Serenissimo prencipe
(Omissis)
Sopra l' instanze fattemi dalli capi di pi famiglie Morlacche ultimamente
capitate alla divotione ricovrata nella Villa di Symbulyin sotto questo territorio
mi e parso necessari di sovvenirli col concerto del kavalier Gianco di stara venti
formenton e dieci di formento col riguardo al numero delle persone che rileva
131 cosi che partirono molto consolati Gratie etc.
Zara 30 ottobre 1684.
Poscritta

Zaselak sela Tribnja, krajnjeg dalmatinskog sela na Morlakom kanalu prema


Hrvatskom primorju. Zaselak je naseljen pravoslavnim Srbima. To je jedino srpsko
naselje u Planinskom zalivu.

50

Capita Gianco uno dei quatro capi de Morlacchi di questo territorio nel
punto che stavo per sigillar la presente dal quale fu preso l' annesso constituto,
che humilio alla serenit vostra per il successo ultimamente conseguito sotto
sign.
Alvise Pasqualigo provvevditor general
Mlet. dr. arh.
Dispacci provveditor general in Dalmatia,
Fa 520.
42
Zadar, 30 oktobra 1684.
Stojan Jankovi, zapisniki presluan, iskazuje da su sva etvorica
morlakih glavara izila pred vanrednog providura Valiera, kad je ovaj prolih
sedmica stigao u Zadar, da mu uini podvorenje i da mu izjave opte aljenje to
je bio osujeen pothvat, koji je vanredni providur Moenigo bio zasnovao i
pripremio. Valier im je odgovorio da se treba pokoriti viem nareenju, ali da
stoga ne klonu duhom, jer je on spreman da ih pomogne u njihovom nastojanju
da korisno poslue Dudu. Skupljeni na dogovor etvorica glavara reie da
pokuaju osvojiti Sinj, da bi tako skinuli sa Morlaka nabaenu im ljagu, da su
sposobni samo za pljaku i grabe. Opisuje potom potanko navalu na Sinj
izvrenu pod upravom mletakog vlastelina Alviza Marela i neuspeh tog
podviga.
Addi 30 ottobre 1684 Zara.
Il kavalier Stogian Giancovich ritornato dal campo, constituito per ordine
dell' eccellentissimo signor general Pasqualigo et addimanrato del successo di
Sign. Espose:
Capitato le settimane passate in questa citt l' eccellentissimo signor
provveditor general estraordinario Valier andai io con gl' altri capi de Morlacchi
Smiglianich, Possidaria e Bortolazzi, per rasegnarsi alla sua obbedienza, et
espressali tra le altre cose la displicenza universale di tutti, perch si fossero
divertite l' intraprese, che haveva disposte l' eccellentissimo signor general
Mocenigo e sbandatosi un corpo di valida armata, con cui si sperava di far
qualche considerabil progresso, ci rispose che bisognava acquietarsi alla
pubblica commissione le quale ad altra parte risolveva diriger l' impresa e che
non di meno non occorreva, si smarissimo, mentre egli aggradendo il nostro
desiderio di ben servire e far honore al prencipe, ci haverebbe di tutte le cose
necessarie volontieri assistito e scortato vedessimo per quello si poteva fare e lo
proponessimo a tempo; cosi licientiati da sua eccellenza noi insieme tratassimo e
considerassimo, che correndo concetto sopra i Morlacchi di non esser atti, che di
andar a rubar nel paese turchesco con superchieria e correndo buona opportunit,
per non esserci al confine molti Turchi, di cogliere qualche vantaggio sopra
alcuno de loro

51

luochi piu considerati per acquistar riputatione, deliberassimo, che il tentar l'
acquisto della fortezza di Sign sarebbe stato assai proprio, perch hravuta, che si
tosse in poter nostro si desertava la campagna di Cetina e si apriva il passo per
quel ponte all' invasion del paese, che durante l' inverno prossimo si sarebbe
potuto a nostra voglia travagliar e depredare sinch a nuova stagione havessero l'
armi pubbliche progredito ad altre imprese, piu rilevanti. Cosi andati avanti l'
eccellenza sua rappresentassimo l' intention nostra e lo supplicassimo, che se
concorreva a darci licenza di effettuarla, si degnasse concederci un pezzo d'
artigliarla di mediocre grandezza et un mortaro da bombe con alquanta
provvigione di polvere e balle, e ci soccorresse d' un poco di pane, mentre il gi
ricevuto per ordine dell' eccellentissimo Mocenigo era di gi stato consumato,
cosi mostrando di applaudirci, promise, che l' arteglieria e mortaro con le
monitoni ci sarebbe stata soministrata a Spalato o Glissa e tra tanto diede ordine
che sopra quattro mille persone ci fosse somministrato da queste monitioni il
biscotto in ragion di libre dieci per testa. Tal dispositione sentita dall'
illustrissimo signor Alvise Marcello, che era appresso l' eccellentissimo Valier si
dichiar voler esser con noi e che egli proseguiva perci verso Spalato, per far
metter in ordine le cose ed attender col il nostro arrivo, disegnando pigliar seco
cento cavalli leggeri, pagati e qualche poco numero d' oltramarini, come in
effetti fece conducendo seco il Bortolazzi uno dei capi predetti. Divulgatasi la
nostra mossa tutti immediate raccogliendo li Morlacchi alle proprie cariche sotto
posti marchiassimo unendosi per viaggio con quelli di Sebenico, comandati dal
capitanio del contado Zavoreo, poi con i Castellani della riviera di Tra et
arrivassimo il giorno di 19 cadente presso Clissa, ove arrivarono parimenti li
borghesani di Spalato e della medesima fortezza di Clissa col Bortolazzi,
levassimo di la un pezzo d' artigliaria con un mortaro da bombe, alquanto
polvere e balle con un letto, et un paro di rode da rispetto, ponendo il mortaro
sopra una slitta, facendo, che li Morlacchi dassero mano alla condotta del
cannon et mortaro. Il giorno di venerd furono li 20 si cav da Clissa l' artegliaria
il sabbato, tutto il giorno, camminassimo e verso un' hora di notte arrivassimo in
vista di Sign. Chiamati dall' illustrissimo Marcello a consulta noi capi circa il
modo, che operarsi doveva, fu da me proposto, e da tutti assentito, che quello si
doveva fare, si facesse senza ritardo, mentre consideravo, che havendo la gente
ormai, quasi tutto consumato il pane, che havevan havuto, se non le rinovava
altro sovvegno, non sarebbero lungamente col dimorati, cosi si concluse.
Intanto una truppa di nostri, inoltratasi sotto alla fortezza, haveva dato
occasione a quelli di dentro di sortire e combattendo in lunga scaramuccia, ne
erano remasti morti due, tra quali un alfiere de Morlacchi di Sebenico, a quali
levarono le teste e la bandiera dando la caccia vicendevolmente gli uni alli altri,
nel qual fatto rimase pure un de Turchi estinto; avvanzatomi in tal mentre io con
doicento cavalli in circa quelli si ritirarano rimanendo in una casa fuori della
fortezza cinque de medesimi. Tanti con alcune donne e cavalli, che furono da noi
dopo qualche contrasto tratti fuori, ammazzando alcuni dessi et

52

altri sacendo prigioni. Ci effettuato, veduto da Turchi un numero cosi grande d'
aggressori, fecero intendere, che volevano parlarmi a fede: Ma consigliatosi, se
si doveva cosi di subito darseli orecchio, o pure dopo l' esperimento dell'
arteglieria necessitarli, se dimandassero la resa a patti pi vantaggiosi, non ci
andai e si diede principio al trar delle bombe, ci diede anci avvertimento,
havendo li Turchi scoperto le case di falasco, che havevano per non restar
incendiati, li colpi poi del cannone non facendo alcun effetto nelle meraglie, fu
comandato che all' imbrunir della notte si dovesse partire lasciando un corpo di
gente sotto Sign, per reprmer qualche tentativo de Turchi, se si fossero
ingrossati da Cliuno havessero potuto tentar alle spalle. Rimasero per viaggio
alcune rode rotte dell' altegliaria con qualche numero di balle, e di bombe, tratte
fuori di strada. Tale il successo della cose da me precisamente vedute, praticate
e con tutta sincerit le rappresento.
Mlet. dr. arh.
Senato-Dispacci provveditor general. Fa 520.
43
Mleci, 18 novembra 1684.
Dukal kojim se osnauje dekret o pribiranju desetine od roblja za dravu.
Od mukih robova desetina se ima pribirati u ljudima, od dece, ena i staraca
plaae se desetina prodajne cene.
1684 18 novembre. Pregadi.
Alli rettori della provincia di Dalmazia.
Con li riguardi del nostro servizio rest decretata la riscossione della
decima sugli schiavi che si facevano, con l' oggetto di rendere provvedute le
occorrenze importanti delle galere. A maggior dichiarazione per del decreto
suddetto aggiongemo: essere intenzione pubblica che delli huomini schiavi
venga in pubblico contribuita la decima in huomini. Delli putti, femmine et
huomini vecchi sii contribuita la decima di quello si ricavara dalle vendite di
essi, et osservati in ci li ordini del provveditor general delle armi Mocenigo,
espressa questa pubblicamente, resta la vostra puntualit incaricata a darne
esecutione intiera, partecipando di volta in volta al provveditor general delle
armi Valier et in sua absenza al provveditor general Pasqualigo, il numero, la
qualita de' schiavi.
(Omissis)
Zad. st. arh. Spisi Valier, knj. II. str. 159.
44
Zadar, 26 januar 1685.
Komisar Marin Mikiel javljajui o stanju mletake konjice u Dalmaciji
istie da Stojan Jankovi i Bajo Pivljanin primaju platu

53

konjikih vojnika radi zasluga, po dravnoj milosti, ali efektivno ne vre


vojniku slubu.
Serenissimo prencipe.
(Omissis)
Nella cavalleria de corazze e leggiera si ritrovano 572 huomini; anco in
questa 32 amalati, 25 senza cavalli et 13 con cavalli amalati, cosi che destrati li
absenti con licenza, li benemeriti, Morlacchi, Gianco e Bagio che godono per
publica gratia piazze nella cavalleria, e li figlioli di qualche offitiale, che se bene
servono, non si pu il publico promettere fattione importante, restano in 469,
intendendosi sempre fra corazze i cavalli ligieri.
(Omissis)
Zara 26 genaro 1685.
Marin Michiel provveditor estraordinario
commissario
Mlet. dr. arh.
Senato-Dispacci provveditor estraordinario
commissario in Dalmazia ed Albania Fa 696.
45
Zadar, 4 februara 1685.
Dalmatinski providur Petar Valier doznauje harambai Vukainu Rosiu,
koji je sa dvadeset morlakih porolica iz itluka kod Novog u Lici uskoio u
Starigrad, katel Perui sa okolinom.
Noi Pietro Valier per la serenissima repubblica di Venezia provveditor
general in Dalmazia ed Albania.
Ridotto gi il harambassa Vucassin Rossich col seguito di vinti famiglie in
circa dei Morlacchi venuti alla devozione dal Citluch di Novi in Lica a stanziar
nell' attinenze di Starigrado sotto la montagna, non havendo coll luoco capace,
ne sufficente al sostegno suo e delle loro famiglie che vorebbero seguitarlo come
lo hanno in questi giorni dato intendere, ci supplica di destinarle il castello di
Perussich e sue pertinenze per poter stabilirvisi sudditi d' intera fede ritraendo
col mezzo delle fattiche e col lavore il dovuto e necessario alimento; stando per
in oggetto di andar rafforzando il possesso del paese riaquistato. Esaudimo l'
instanza del sudetto harambassa Rossich tanto pi quanto ci assicura del
concorso d' altri a popolar insieme con lui quella parte e con l' autorit del
generalato nostro.
Commetemmo che non sia chi ardisca perturbarli o amonirli (?) sotto pena
della pubblica indignazione, per dover posia da eccellentissimi e illustrissimi
sucessori avez prefisse le regole del ben vivere e dell' abbedienza. In quorum
fidem.
Zara febbraio 1684 M. V.
Zad. st. arh. Spisi Valier, knj. II, str. 33.

54

46
Zldar, 9 februara 1685.
Dalmatinski generalni providur Valier izvetaia senat, da je vodei rauna
o njegovim nareenjima obratio dunu panju na vernost Morlaka i na sklad
meu njihovim glavarima.
(Omissis)
Dalle prescrizioni poi di vostre eccellenze rifleto la giusta attenzione alla
costanza da Morlacchi, alla buona intelligenza tra loro capi; l' una e l' altra non
ho lasciato di caltiuare con indiferente gouerno, da cui solo pu sperarsi unione
in un corpo composto di molti capi. Spero, che leuate l' ombre, et introdotta la
quiete, caminaranno gl' ordini per la custodia di questi confini, e particolarmente
per quella d' Obrovazzo, che molto preme, et importa.
Zad. st. arh. Valierove depee knj. I, str. 1

47
Zadar, 12 februara 1685.
U sporu, koji je nastao meu bratijom crkve Sv. Ilije u Zadru (Grcima) s
jedne i oficirima hrvatske i arbanake konjice (Srbima) s druge strane, generalni
providur Petar Valier odreuje kome na skuptinama bratovtine pripada pravo
glasa. Nareuje dalje da se lica koja u budue budu izabrana za kapelane te
crkve imaju da jave providuru radi odobrenja izbora.
Noi Pietro Valier, per la serenissima repubblica di Venezia, provveditore
generale in Dalmazia ed Albania.
Nelle contese giuditiose, avanti di noi hieri seguite tra li confrati, del rito
greco nella chiesa di santa Elia in questa citt da una parte gl' officiali della
cavalleria crovata et albanese, dall' altra, risolte in via d' un aggiustata
compositione, havendo noi osservato, esservi neccessaria alcuna conveniente
provisione per stabilire regola valevole a poter, divertire tutti quei disordini, che
tra essi confrati potessero partorire qualsivoglia confusione e sconcerto, onde,
dalla buona loro corispondenza ne rissulti un ottima diretione, et governo, e ne
cresca la veneratione dovuta di quella chiesa per l' augumento della medema
confraterna pia, a gloria sempre maggiore del signor dio, e della sua santa fede.
Che per havuti sopra ci li convenienti riflessi coll' autorita del generalato
nostro terminiamo, che in avvenire nelle congregationi e radunanze d essi
confrati non possino admettersi alla ballotatione delle cariche consulte della
confraterna suddetta che li capitanij, tenenti, alfieri, caporali et officiali riformati
della cavalleria crovata et albanese esclusi i soldati. Cosi parimenoti li
ammeragl, comiti, capi

55

di scallo, scrivani, e celenti, dell' armata con altre persone honeste e civili del
rito greci di questa citta, che fossero comprese nella detta scolla e non altri
obbligando il loro scrivano tener nota distinta in un libro, ch' a tal effetto, dovvr
esser provveduto di tutti li nomi di confrati medesimi, acci possano sempre
vedersi quelli che che contributioni, ballotationi el' elletioni di esse cariche, et
officij saranno intervenuti.
Stabilimo in oltre che in avveniro quando seguir l' elletione del capellano
di essa chiesa debba l' elletto presentarsi avanti di noi e successori nostri accio,
premesse le neccessarie informationi della di lui persona e costumi possa dall'
autorit di questa carica restar confermato per dovuta consolatione delli confrati
sopraddeti, e per l' intiera veneratione, del culto divino nella chiesa e rito
medesimo. La presente terminatione sia registrata ave occurre, et esequita da chi
sospetta. In quorum fidem.
Zara li 12 febraro 1684 M. V.
Zad. st. arh. Spisi Valier knj. II, str. 43.

48
ibenik 21 februara 1685.
ibenski providur Batista Kontariii predlaui dalmatinskom providuru
Valieru da se Skradin zatiti ogradnim zidom i da se za njegovo uvanje uzmu u
slubu Morlaci izrie svoj sud o prirodi tog naroda.
Illustrissimo et eccellentissimo signor signor colendissimo.
(Omissis)
La povert miserabile di quelle genti agguerrite, e gi bastantemente
giustificata dall' evidenza; essi o perirebbero o serebbero ritornati per necessit
sotto il giogo turchesco, se la mano caritatevole del principe di tempo in tempo
non li sovvenisse. Per haverli soggetti, forza haverli da nutrire, si che crederei
conferente che facendosi la spesa certa si potesse riguardarne qualche proffitto
con attraerne alcuno per casa, e concedendole una provisione metodica et
ordinata formar ancora un corpo sicuro di genti. Queste impiegate in altre parte
nel servitio, servirebbero, pu dirsi, di ostaggio al rimanente delle loro famiglie,
che possono bensi credersi, ma non promettersi costanti nel vassallaggio. Questa
operatione parmi servirebbe mirabilmente di eccitamento a quei Morlacchi
christiani che per anco persistono sotto il dominio nemico, dicono essi per causa
che la repubblica serenissima non le conceda un sicuro mantenimento.
Il Morlacco, per natura sempre diffidente, ricerca la certezza dell' utile che
il solo suo mottore.

56

(Omissis)
Di vostra eccellenza
Sebenico li 21 febraro 1685.
Humilissimo devotissimo servitore Battista
Contarini
Prilog Valierovoj depei od 23 februara 1685.
49
ibenik, 21 februara 1685.
Na molbu Dragia Avramovia da se dodeli pomo udovici i siroadi
njegova brata Dragoja, koji je poginuo u jednom sukobu sa kninskim Turcima u
kom je ubio eivan-agu Lopuia, najopasnijeg krajinika, providur Valier
odreuje mu jednu meru bekota na mesec.
Draghich Abramovich morlacco suddito venuto nuovamente alla divotione
del principe supplica qualche atto della pubblica clemenza a sostegno della
moglie e figlioli dei qondam Dragoglia suo fratello, morto le settimane passate
nell incontro havuto con una partita de Turchi di Knin, dopo haver prima levata
la vita a Chievan Aga Lopusich de' principali e forse il pi infesto tra tutti i
confinanti, et aggiunge per motivo maggiore a' consolarlo anco il proprio fedel
servitio pi volte sin hora comprobato col spargimento del sanque professando
di voler per la fede e per la gloria publica sacrificar occorrendo se stesso. Non
pu meglio impiegarsi la munificenza del prencipe che nel riconoscer i
benemeriti, onde concorremo ad esaudirlo e pero in virt delle presenti coll'
autorit del generalato nostro assegnamo allo stesso Draghich Abramovich peso
uno di biscotto al mese da esserli corrisposto da queste munitioni sinch ottenuta
la pubblica approbatione possa vedersi stabilito questa se ben tenue sovvegno. In
quorum fidem.
Sebenico 21 febraro 1684. M. V.
Zad. st. arh. Spisi Valier, knj. II, str. 52.
50
ibenik, 23 februara 1685.
Generalni providur P. Valier javlja senatu da je posetio Skradin i naao
grad poruen ali dobro naseljen. Stanovnici se boje turskih prepada i ele da se
grad zatvori zidom sa strane kopna. Naredio je ininjeru Buko da napravi nacrt.
Nastojae da sagradi stalni most preko Krke. Izrie svoj sud o Morlacima i o
oltramarinskoj vojsci.

57

(Omissis)
1685, 23 febrario. Sebenico.
l'ho ritrovata (Scardona) con assai ruine e non pocchi abitanti: mostrano
questi nuovi sudditi costanza nella divozione, e ben coltivati da quell'
illustrissimo vice conte, non lasciano essi di coltivare le campagne, che il pi
sicuro impegno che si possi desiderare da tale gente. Ma perch aperti ed esposti
alle incursioni del nemico, temono assai di qualche improvvisa sorpresa,
massime quando dilungati li migliori o per occasione di partite o per altre
urgenze, resta il luogo deserto et abbandonato, hanno dimostrato desiderio di
poter chiudersi dalla parte di terra, et io ho osservato il sito e fatto rilevare dal
signor di Bucco (Boucaut) il disegno. Non troverei male assicurare questi popoli
et in un tempo stesso assicurarsi di loro, mentre la via del mare e dalla fiumara
porge aperta ai pubblici rappresentanti la strada dell' obbedienza.
Osservo necessario il ponte ossia passo per la comunicazione e transito
degli abitanti e delle milizie dei territori di Zara e Sebenico sopra Karcha. Vedr
di farne costruire uno permanente.
(Omissis)
Io conosco l' instabilit e la non molta disciplina de' Morlacchi, difficili
alla soggezione et all' obbedienza: ad ogni modo non impossibile ridurli con l'
interesse et obbligarli con la mercede, che non dovendo essere dispensata che all'
occasione, si ridurebbe a strepitosa apparenza ma a moderato dispendio.
(Omissis)
I soldati oltramarini hanno ben servito e ben servono in armata e nella
provincia.
(Omissis)
.....mi fermo a Sebenico per qualche risoluzione de cristiani Morlacchi iui
esistenti in numero considerabile, perch quando non risoluano risolver Io,
prima, che dileguate le nevi si dia comunicazione e ritiro a questa gente assai
simulata nelle apparenze, ma profonda nei pensieri, e nella risoluzione.
Zad. st. arh. Valierove depee knj. I, str.
12 i sl.
51
Zadar, 24 februara 1685.
Dalmatinski providur Petar Valier alje Zaviu Mitrovia da vrbuje
vojnike za jednu etu oltramarinaca, propisujui mu uslove za taj posao.
Dovendosi in ordine alle pubbliche commissioni ammassare qualche
numero di militia oltramarina per le correnti occorrenze espedimo noi Zavvissa
Mitrovich ad unire una compagnia de fanti cinquanta di simil gente,
assegnandoni il termine di mesi due e assegnandomi per piazza d' armi la citt di
Zara.

58

Havverete di soventione ducati cento cinquanta valuta della Dalmatia e


biscotto migliara doi, per i quali douarete dar idonea pieggiaria da sodisfar
subito se dentro il suddetto termine non hauerete adempito l' ammassamento nel
qual caso i soldati saranno ripartiti in altre compagnie, ma adempendolo
doverete scontar essa sovenzione nelle prime quattro paghe.
I soldati douranno esser habili al servitio esclusi i putti e vecchi a quali
dovr cominciar la paga dal giorno della rimessa. Ridotti al numer di 25 e non
prima inalberata l' insegua et allhora voi con gl' offitiali conseguirete la paga.
Perfetionata la compagnia doverete impiegarvi dove e come vi sara comandato
per poter con la puntualit ecc. ecc.
Zad. st. arh. Spisi Valier, knj. II.
str. 34.
52
ibenik, 25 februara 1685.
Vanredni providur komisar Marin Mikiel, koji je praen konjicom i
Morlacima pod Jankoviem i Smiljaniem obiao kraj naputen od Turaka od
Zadra do Knina, opisuje senatu taj kraj, izvetava ga o arki pod zidinama Knina
i daje svoju ocenu o vojnikoj upotrebljivosti Morlaka.
Serenissimo prencipe.
Partitomi da Zara, come mi diedi l' honore di ragguagliare a vostra serenit
con mie lettere di numero 7, accompagnato da un corpo di cavallaria grossa e
leggiera, sono andato vedendo li luochi distrutti, et altri liti, che mi far lecito
farne un breve racconto all' eccellenissimo senato, se bene che dalla virt et
attenta applicatione di tanti eccellentissimi signori provveditori generali di
Dalmata ne havevano l' eccellenze vostre havuta la notitia. Ad ogni modo perch
io ho veduto con l' ochio proprio ogni cosa, e sono giunto anco sino a Knin, per
questo penso, che rifferir quello, che forse non a notitia dell' eccellentissimo
senato. Dir per primo che lontano da Zara 8 miglia per levante vi e Zemonico,
che f citta cinta di mura con buon castello, attorniato da muraglie grosse e
profonda fossa, qual fu distrutto nel principio della passata guerra, et era
ressidenza del Sangiaco. A sinistra v' e la villa di Cerno, et a dritta quella di
Malpaga. Dieci miglia pi avanti per siroco quarta al levante vi la citta di
Nadino, situata sopra un monticello cinta di muro che haveva nella parte
eminente un buon castello quadro con quatro torrioni, e buona fosa. Per garbino
6 miglia distante si trovano li monti e guardie di Regozzo,1 come pure il castello
di Thin, per garbin di Nadino stesso 18 miglia lontano vi Vrana, quale sta un
miglio lontano da un bellisimo lago, lungo 10 miglia e largo 3 in circa, che piglia

Valjda Rogovo.

59

il medesimo nome. Sta Vrana stessa situata in una fertilissima valle; le sue
rovine dimostrano che fu citt quadra con 4 gran torrioni; haveva ancora doppie
mura con larga e profonda fossa. Fu sede di cavalieri Templari, e doppo che
furono questi distrutti nel pontificato di Clemente 5 del 1314 passo sotto il re d'
Ungaria, sinch nel 1512 in circa f occupata da Turchi. Si ritrova tre miglia
avanti a sinistra la torre de Morlacchi Palazzo1 habitata, et alla dritta 3 ville
rovinate. Quattro miglia per ostro si ritrova il castello di Ussich,2 come della
medesima parte la guardia Vessenich,3 per siroco Plassine4 e Cossulovaz luoco
rovinato, che haveva un ricinto di mura e 3 grosse torri; si ritrova pure il castel di
Misgluvaz5 sopra un grebano, poi si giunge ad Ostrovizza, che e per appunto 18
miglia lontano da Vrana, che resta per levante, quarta al greco; questo fabricato
sopra un monte, et ha nella cima un dirupato sasso lungo 60 passa in circa
inacessibile per ogni banda; ha per ogni parte 3 recinti, et ha solo un monte per
greco 250 passa lontano che la domina; si potrebbe con poca spesa restaurare, e
cinquant' huomini potrebbero farvi una gagliarda diffesa. Pi avanti d'
Ostrovizza 5 miglia per siroco levante v' e il castello di Birbir, quale sta sopra un
monte che scopre tutta la campagna adiacente, e potrebbe servir di guardia
avanzata, non essendo dominato da altre colline, e per mio credere lo stimo
miglior sito d' Ostrovizza; lontano 2 miglia dalla quale sorge un rio di
perfettissima acqua; a mano sinistra vi il castello di Xecevo dove stanno le
guardie avanzate. Ha sotto una bella campagna, che continua per maestro fino a
Novegradi 30 miglia; la incomincia l' bosco, che continua fino a Knin, nel
scorrer del quale si ritrova una chiesa rovinata col nome di Supglacriqua, vicino
alla quale scorre l' fiume Kerca. Finalmente sono giunto a Knin, fortezza situata
sopra un grebano, quale ha per maestro tramontana il fiume Kerca; per siroco un
altro fiumicello, che discende da greco levante e forma un laghetto, sopra di cui
il borgo, quale viene unito al castello da un muro per tramontana, e pare che da
quella parte sola possi essere attaccato. La fortezza, a quel che pare, non occupa
tutto il grebano, restandone un poco pi bassa da quella parte ha una fertile
campagna con diversi monticelli e stagnetti, che si distende da maestro tramontana sino ad ostro siroco miglia 5, e larga miglia 3; dall' altra parte del fiumicello
ha un monte che pu in qualche parte tormentarla. Una corona de monti circonda
la campagna, coperti di neve, ma particolarmente dalla parte di Turchia, ha solo
una stretta valle per siroco, che conduce a Darnis e di la a Clivano, si che quando
li monti sono coperti di neva si rende difficile il soccorrerla. Questo il puro
racconto di quanto ho veduto, et ho stimato mio debito rifferirlo all' eccellentissimo senato per suo governo, e perch si degni considerare la bella e grande
vastit del paese abbandonato da Turchi, e poco habitato da
1

Morpolaa.
Vuki.
3
isto kao i 4
4
Nije nam uspelo da ova dva mesta identifikujemo sa bilo kojim danas
postojeim u svom predelu.
5
Miljenovac na levo od Liana.
2

60

christiani; questo li potrebbe con poco sostenere, et esserne padroni assoluti, ma


quando non si stabilisse di fermar piede in qualche luoco, tutto niente, e non si
pu dir d' esserne mai possessori. Dir pure alla serenita vostra cosa m' ha fatto
rissolvere di passar tant' oltre, allettato da tante belle pianure e colline, che
havevo veduto, mi pareva strano di lasciare indietro il resto del paese
abbandonato, senza farne una diligente rivista; perci per assicurar la mia
andata, chiamai li capi de Morlacchi, ch' erano meco, Smilanich e kavalier
Gianco, e gli dissi che in momenti dovessero unir qualco corpo di Morlacchi
stessi a cavallo et a piedi senza dirgli quale fosse la mia intentione; come pure
mandai spie a Knin per vedere quanta gente sortiva di giorno da quella citta,
commettendogli di venirmi a trovare in certo sito che gli havevo insegnato, fatta
che havessero diligente osservatione, e cosi raccolti da 400 Morlacchi bellissima
gente, che in tutti formano un corpo di 600 huomini, mi sono avanzato verso il
luoco delle spie, viaggiando una notte intera; ricavai che per tutto un giorno
pochissima gente era sortita dalla citt, e che non havevano condotto a beverare
che soli 8 cavalli, la mattina per questo, e con l' assertione del kavalier Gianco,
(al quale in poca distanza partecipai il mio parere) che m' assicurava che Turchi
certo non erano in grosso numero, e che dalli luochi vicini non potevano giunger
perch non ve n' erano in paese; mi portai a Knin dalla parte di qua del fiume,
dove in una pianura ho fatto fermar la cavalleria squadronata; di la ho spedito
100 Morlacchi a piedi in poca distanza della citt per vedere se si poteva in
qualche forma tirar Turchi fuori della citt stessa, invitandoli a divertir l'
incendio di tutte le loro case, a quali feci dare il fuoco, che restorno anco
incenerite; ma non per questo si mossero, ne pur uno sorti; io mi portai a dirimpetto della citt 300 passa discosto per osservarla distintamente, e trattenutomi
per tre quarti d' ora, non ho havuto da Turchi altro saluto, che di tre colpi di
canone, ma di poca portata, essendo cadute le balle vicine, una de' quali si
ritrov e non era pi, che da 6. Doppo il spacio di 3 hore, che li Morlacchi hanno
consunto il tempo per deguastar ogni cosa, gl' sortito vedere quattro Turchi,
uno de quali ne han fatto schiavo, e li tre fuggiti, anzi ne ho ricavato il suo
constituto, copia del quale vostre eccellenze l' haveranno qui allegato;
finalmente raccolta tutta la gente, mi sono ritirato con quell' ordine, che si deve
pratticare quando s' ha alla schena l' inimico, come sempre il viaggio, tanto nell'
andare, come nel ritornare ho pratticato quella buona regola, ch' era dovuta, e
sono gionto a Scardona senza che mi succeda un minimo imaginabil sconcio,
senza perder niuno de' miei, riconducendo tutti li cavalli, a segno che per dir il
vero son restato contento. Havevo meco il signor maggior delle corazze
Municasa, et il capitan Solimano de' cavalli leggieri, quali certamente hanno
eseguito li miei ordini con tutta puntualit, v' era pure il tenente collonello
Canagetti, che spontaneamente s' esibito di venirmi a servire. Li Morlachi
erano di Vrana, di S. Cassano, di Nadin, di Malpaga, di Budin, d' Obrovazzo, di
Crencina1 e Scardona, quali ho trattato con humanit e con espres-

Krmina.

61

sioni, che gli hanno contentati, et io pure appagato di essi, perch con tutta
obedienza sono stati a quanto gli ho imposto, e con prontezza hanno eseguito l'
ordine che gli ho fatto correre di andar a devastare tutte le habitationi de' Turchi,
ancorch potessero restar offesi dal cannone, che non gli erano pi discosti di
400 passa; per questa loro prontezza e per animarli a cose maggiori gl'ho donato
sopra il fatto qualche somma de soldi, che sono anco restati contenti, e gli ho
distribuito fra tutti stara 155 formentone, et stara 11 di formento, acertandomi
che l' eccellenze vostre non disaproveranno la mia ressolutione trattandosi di
cosa lieve, ma che pu giovar molto, tanto piu che sono in una estrema penuria
di viveri, ma quello, che pi inporta sarano nella medema conditione anco un'
altr' anno, perch tutto l' tereno inculto per dubbio, che hanno Morlachi che
Turchi devastino il paese. Qui a Sebenico ho convenuto subito gionto mettermi a
letto per causa d' una rissipiglia, che m' ha colto in una gamba per una stretta,
che m' ha dato un stivale, ma non per questo ho voluto differir quello, ch' era
nella mia incombenza, cio veder le militie, le quali ho fatto radunare vicine al
mio alloggio e sforzatamente per quelle cose, che vi voleva per vederle, mi sono
trattenuto in piedi con incommodo veramente.
(Omissis).
Li Morlachi sono bellissima gente assuefata alle fatiche, che sa
maneggiare le armi, che chi li volesse per servirsene, non v' bisogno di darli
donativo; si hano sopra il luoco, insoma per fare un corpo in momenti di 6 e 7
mille, altro non vi vorebbe che il pane e qualche poca paga al mese. Con queste
gente io credo che si potrebbe fare qualsisia tentativo.
(Omissis).
Sebenico 25 febraro 1684 M. V.
Marin Michiel provveditor estraordinario
commissario.
Mlet. dr. arh.
Senato-Dispacci provveditor estraordinario
commissario in Dalmazia ed Albania. Fa 696
53
Zadar, 4 marta 1685.
Stojan Jankovi javlja providuru Valieru, koji se nalazi na obilaenju
pokrajine, da je bosanski paa doao u Majdan da kupi vojsku za Ugarsku, ali
kako mu se na tu vojnu ne ide, poslao je neke stareine Krajine u Carigrad da
mole da se paa ostavi na granici. Javlja mu dalje da i stanovnitvo i posada
danomice bee iz Knina.

62

Copia di lettera scritta all' illustrissimo et eccellentissimo signor Pietro


Valier provveditor generale estraordinario dell' armi in Dalmatia et Albania da
Stogian Mitrovich, uno de' sardari.
Illustrissimo et eccellentissimo signor signore padron colendissimo.
Si da sapere all' eccellenza vostra qualmente havendo capitato certamente
il bassa di Bosna dietro di un tal luoco chiamato Maidan con ordine del suo gran
signore per far la scielta delle genti, per andarsene contro l' imperio, ma di poi
fatta la scielta si rittir nel loco destinatoli di Olsich, a starsene in quel luoco
sino tanto, che gli capitino nuovi comandi; si come havendo l' ordine havendo
usato il detto bassa la strattagiema di fuggior il viaggio, dove effetivamente si
spera verso l' imperio. Ha unito alquanti capi di quelli confinanti, si sono quelli
verso la porta per supplicar che il detto bassa, che stia con quelli confini. Onde il
sudetto bassa attende li medesimi in Olsich per haverne qualche consolatione,
ma per quello che si va scoprendo che saranno vanne le di lui speranze, perche
mi capit un schiavo da me effettivamente mandato nella fortezza di Chnin, et
mi disse certamente senza alcuna addulatione di inganno, che quelli di Knin
fuggiono con le lor famiglie di giorno, e la notte li soldati della medesima, che
sono pagati dal loro gran signore, perche loro non possono sostentar li lochi, che
gli sono stati consegniati senza gente, e la piazza di Chnin viene giornalmente
diminuita et indebolita serva all' eccellenza vostra l' aviso certamente portatomi.
Mi ritrovo giornalmente avariti le porte della citta, attendendo il detto
Zavoreo per riccever i commandi di vostra eccellenza. Resto baciandogli
humilmente il lembo delle vesti.
Zara 4 marzo 1685.
Di vostra eccellenza
obbligatissimo devotissimo servitore
Stogian Mitrovich
Prilog Valierovoj depei od 6 marta 1685.
54
Split, 12 marta 1685.
Popis troka za nagrade dodeljene raznim Morlacima upotrebljenim kao
uhode i ulaci.
1685, 12 marzo Spalato.
Spese estraordinarie.
(Omissis).
Alli Morlacchi che portorono lettere del cavalier
Gianco da Zara per l' union de gente ..............................
A due Morlacchi che sono andati al Seraglio e nel
ritorno hanno condotto una spia .......................................

Cechini

2.

id.

6.

63

A Michiel Zavoreo capitanio del contado di Sebenico


per spedir diversi Morlacchi in paese turchesco per
osservar gl' andamenti de nemici ......................................
(Omissis).
A Vuco Voicorsich arambassa de Morlacchi de
Ciclut, venuto alla divotion con sua famiglia ...................

id.

6.

id.

2.

Prilog Valierovoj depei od 16 marta 1685.


55
Split, 15 marta 1685.
Bivi dalmatinski providur Moenigo predlagao je senatu da se tvrava
Opuzen srui i napusti. Generalni dalmatinski providur Valier opire se tom
predlogu i navodei razloge koji govore za odranje te tvrave istie strateku
vanost reka Zrmanje i Neretve.
(Omissis)
Li due fiumi Obrovazzo e Narenta distinguone e chiudono li due fianchi,
coprendo Obrovazzo il territorio di Zara dalle moleste incursioni di Corbavia e
Licca, nelle quali non potendosi estendere il nostro dominio, per non svegliar
importune contese con gl' imperiali, sar bene con la devastazione d' esse
provinzie aver una spianata per moltiplicare la difesa e sicurezza dei nostri stati.
La Narenta poi, che separa lo stato di vostra serenit, da quello di Ragusi,
e pu intieramente disgionegerlo da quello de Turchi, guarda il fianco della
Primorgja, confine pi esposto e pericoloso, et imbocca un canale, che da l'
ingresso, la sicurezza et il negozio a Curzola, Liesena e Brazza. La memoria
degli antichi armamenti dichiara la facilit de' materiali, e la ferocit degli
uomini all' uso del mare.
Le desolazioni, e le piaghe nella passata guerra inferite da Narentani sopra
l' isole sudette, fa conoscere con troppo dolore, che chi non stringe nelle fauci
Narenta, poco serve di pizzicare con due galeotte a S. Zorzi.
Dio guardi, che le partite de' kaiducci in terra prendessero piega in mare,
non sarebbe sicura, e n' abbiamo vicina l' esperienza, la navigazione tanto
neccessaria, e proficua per la Dalmazia.
Dunque se Obrovazzo si considera, non pu negligersi Narenta, e se tanto
noque, a pu nuocer contraria pu giovare soggetta, ma non questo il piano
intiero, che devo sottoponere all' occhio di vostra serenit.
La lunghezza di sopra 200 miglia di questa provinzia, tiene la largnezza
sino alla Bossina di miglia 50 la linea nel littorale pi che si prolunga, pi giova
al dominio del mare, et alla grandezza dell' imperio; per il contrario questa
dimensione di latitudine troppo difficile da possedersi, e quasi impossibile da
custodirsi; vi vuole una linea

64

media, dentro a cui attrahendosi le popolazioni, e dilatandosi la cultura, habbi


relazione con il mare, e dia termine proporzionato ai territorij. Il rimanente per
mio umilissimo sentimento, creder debba esser disertato e distrutto per fraporre
un gran spatio di paese, abbandonato a chi pensasse agredire e molestare la parte
coltivata e custodita da sudditi di vostra serenit.
Quando ci resti approvato dalla pubblica prudenza, non pu abbandonarsi
il posseso di Narenta, et il mantenimento d' Opus, sotto il cui calore avanzandosi
a stagione propria sopra Ciclut, si procuri impadronirsi del fiume Trebisat e
tagliando il paese verso Gliubuschi, traversar Imoschi, et incontrar Duare, che
imbrigliando Cettina, pu correr sino alla Karca, e chiuder fra monti e fiumi
considerabili, che sono i termini divisorij dalla natura, intieramente il paese.
(Omissis).
Zad. st. arh. Valierove depee, knj. I, str. 39-41.
56
Split, 15 marta 1685.
Hajrija, poturena Kosa Lakia iz Karina, zapisniki presluana, izjavljuje
da su je prolog avgusta zarobili graaki Turci dok je tukla proso u svom selu i
prodali je u Kninu sandak-begu Mehmed-begu Durakbegoviu koji je poturio i
uzeo za milosnicu. Kad je pre nekoliko dana doao novopostavljeni sandak-beg
i preuzeo komandu kninske tvrave, Mehmet-beg je napustio Knin i poao k
svojim kuama u Livno. U njegovoj je pratnji bilo trideset konjanika, sinovac
mu Mehmed, sin u Zemuniku ubijenog Hasan-bega, ki Zelel-age
Babametovia, koja se, ostavi udovica, vraala k ocu, pet mladih morlakih
robinja i jedan rob iz Karina. Preavi cetinski most oni su nagazili u jednom
tesnom klancu meu umama na busiju. im je iz zasede otvorena vatra
Mehmed-beg je sa sinovcem i barjaktarom na dobrim konjima utekao a ostali su
uzmakli i spasili se. Na mestu je ostala ona sa jednom drugaricom, a rob iz
Karina ubijen je nehotice. Na ostala pitanja u pogledu novog sandak-bega i o
prilikama u Kninu ne zna da da tane odgovore, jer ona nije nikad izlazila iz
kue u kojoj joj je bilo potpuno dobro.
Adi 15 marzo 1685 Spalato.
Aire detta altre volte Cosa figliola di Mattio Lachch Morlacco da Carin
territorio di Zara condotta da Morlacchi di Clissa, e Tra stati in partita a
Cettina. Constituita per comando dell' eccellentissimo signor provveditor
generale estraordinario Pietro Valier. Espose:
L' agosto passato fui fatta schiava dalli Turchi di Gracaz in compagni di
due putti della nostra villa mentre s' attrovavimo a batter il meglio, e venduti a
Knin mi compr il sanzacco Muhamed Begh Durach

65

Begovich mi fece far Turca, e mi tenne in qualit di sua favorita, venuto gi


giorni in suo luoco altro sangiacco a comandar la predetta fortezza di Knin egli
si lev il lunedi passato per andar alle sue habitationi in Hliuno; Haveva circa
trenta persone di suo seguito a cavallo, et era con lui Mehemet suo nipote del
fratello Hassam gi tempo amazzato a Zemonico e riconduceva la figliola di
Zelel Aga Babahmetovich gi schiavo della serenissima repubblica dato a
cambio del conte Sabbini nella guerra passata, che remasta vedova rittornava al
padre; e conduceva pure oltre me cinque giovani schiave figlie de Morlachi
prese in diversi tempo da questi territorij; v' era parimente un mio paesano
schiavo anc' egli, che fu da quelli ci aggredirono involontariamente amazzato.
Passato il ponte di Cettina e cavalcando in campagna il sangiacco che
primo di tutti col nipote e col suo alfiere marchiava scopri alcune vestigge o
trozzi1 che indicavano esservi passata prima altra gente onde insospetito stim
mutar strada con che anci and ad incontrar l' imboscata che per altro scansato
haverebbe; seguitato per da compagni convenendo passar una via augusa fra
boschi ove stavano ascosi i nostri aggressori e senza aspettar altro scaricarono
alquante arcobuggiate, egli col nepote, et alfiere su bravi cavalli in un tratto
scapparono, gl' altri compagni riffugirono a dietro e si salvarono, solamente io
con un' altra mia compagnia e col Morlacco amazzato come dissi restassimo in
loro potere con alquanta suppelletile che seco portavi me hanno qui condotto e l'
altra lasciato alli castelli per restituirla alli di lei congionti.
Interrogata chi sia il nuovo sangiacco, con quanto seguito sij venuto; se
aspetta altra gente; in quanto di presente consista il pressidio di Knin se vi sian
monitioni e viveri.
Rispose non so il nome del sangiacco ma dicevano era rittornato dal
campo d' Ongaria, condusse apprsso trenta compagni, non so se altri attendesse,
ne come si stia di provvigione io mai pratticavo fuori di casa ove si stava
competentemente bene.
Interrogata se sentisse discorrer cos' alcuna circa l' armi christiane.
Rispose stanno in qualche apprehentione anzi gi giorni quando li lasciassimo
veder alquanti in vicinanza della fortezza credendo qualche aggressione
principarono trar delle canonate ma veduta poca gente stimarono meglio
resparmiar la polvere.
A tergo: Constituto di schiava.
Mlet. dr. arh.
Senato-Dispacci provveditor general dell' armi in
Dalmazia, Filza 113/522. Prilog Valierovoj depei
od 17 marta 1685.

verovatno trazi, tragovi.

66

57
Split, 17 marta 1685.
Providur Valier javlja senatu da je Durakbegovi, smenjen sa uprave
Knina i pozvan u Ugarsku, na putu za Livno udario na zasedu jedne male
morlake ete i da bi bio zarobljen da se Morlaci u urbi nisu pre vremena
otkrili. Zarobljena je jedna Durakbegova milosnica, poturena hrianka.
Serenissimo principe.
(Omissis)
In tanto io non desisto d' applicar in ogni loco, e di muover in ogni parte li
Morlacchi per qualche vantaggio fosse possibile di conseguire.
La stagione non la migliore, e la milizia e assai ristreta per la campagna.
Doni dio signore per la mia mente quel lume, che dirriga il cuore, et il braccio,
ove possi cadere il colpo al bene della patria, et a gloria del suo santo nome.
Unisco curioso costituto d' una favorita di Durac Begovich, che avuto il
cambio del governo di Knin, passava a Clivno chiamato in Ungheria, quale da
una squadra de pochi Morlacchi incontrato net suo passaggio verso Clivno,
sarebbe restato preda de medesimi con alcuni principali, che seco erano, se la
troppa fretta, et inopportuni gridi non avessero scoperto l' insidia, e dato modo
alla fuga, restando solo vittima de Morlacchi questa giovane, che gi christiana
si fece Turca, et ora navigando con il vento, pensa ritornare cristiana.
Mi capit lettere con l' intiero fatto del harambassa Bajo in questo punto di
cui trasmetto copia, e ricerca grande rissoluzione. Scriver immediate all'
illustrissimo Zen, perche li nostri sudditi siano in ogni forma diffesi, e procuraro
assicurarmi de pensieri di Ragusei, et occorendo avvicinarmi a quella parte
troppo manifesta, quando cosi sia l' insolenza e l' ostilit de medesimi. Credo
per e mi pare impossibile compariscano li loro ambasciatori con le solite
escusazioni. Mi regoler con le notizie e poi con li comandi di vostra serenit
grazie.
Spalato 17 marzo 1685.
Zad. st. arh. Valierove depee, knj. I, str.
51-52.
58
Zadar, 20 marta 1685.
Povodom glasova namerno proturenih da su morlaki glavari Frano
Posedarski, imun Bortulai, Smoljan Smiljani i Stojan Jankovi u svojoj
albi senatu optuili providura Moeniga za teke zloine protiv Morlaka, dr.
Antun Bortulai, sastavljajui

67

albe, izjavljuje u svoje i njihovo ime da su te glasine klevete izmiljene od


njihovih protivnika, pozivajui na suoenje svakog koji tvrdi suprotno.
Comparvero avanti di me notaro gli signor conte colonnello Francesco
Possidaria, dottor Antonio Bortolazzi facendo per nome del signor governator
Simon suo fratello, sardar Smoglian Smiglianich per nome suo e del signor
cavalier Janco Stoian Mitrovich, li quali fecero istanza sia registrata negli atti
miei la seguente scrittura presentata da loro la quale con pi copie autentiche
dissero voler pubblicare a propria giustificazione dell' infrascritto tenore
videlicet.
Zelo d' honore e non altro motivo ha obbligato noi capi de Morlacchi
ricorrere a piedi di sua serenit per supplicare la restituzione delle nostre cariche
conferite a noi con riverenti ducali dalla publica suprema autorit.
Li nostri ricorsi puramente civili praticati dal signor dottor Antonio
Bortolazzi, fratello di uno di noi capi et a nome di tutti gli altri per le vie
legitime aperte da questo giustissimo governo all' istanze dei sudditi non furono
querele dirette contro alcuno ma divote supplicazioni drizzate al trono del
principe serenissimo per la conservazione di quelli fregi di gloria, che come doni
della sua benefica mano sono da noi con gelosa venerazione conservati e
preziati.
Se la giustizia dell' eccellentissimo senato a noi ha restituito li primi uffizii
da ci non si pregiudicato alcuno in vedersi investiti nelli primi gradi che gi
erano nostri e la publica bont nella confermazione deli nostri governi ha
confermato anco nei nostri cuori la fedelt e divozione verso l' adorato servizio
di questa serenissima republica, per le di cui glorie siamo pronti spargere gli
ultimi avanzi del sangue e gli estremi respiri della vita. Ben confessimo nella
consolazione delle publiche grazie minorarsi in noi il contento per le perfide
disseminazioni da' nostri nemici sparse al fine persuaso nell' ignoranza del
volgo; che di commisione di sua eccellenza provveditor general estraordinario
Domenico Mocenigo sian stati annegati alcuni di noi capi, altri strapazzati con le
catene e prigione, molti della nostra nazione con secrete e violenti morti levati di
vita.
Che un prete, curato d' una villa di Morlacchi sia stato strozzato o
annegato, che un capo di Morlacchi sia stato annegato.
Che per gli eccessivi rigori di sua eccellenza fossero gli popoli vicini a
prorompere in aperte ribellerie e passare nel paese ottomano.
Et altre simili buggiarde infami colunnie l' origine delle quali con
diabolico artifizio viene attribuito a noi capi et al signor dottor Bortolazzi
riuscendo gli autori di cosi enormi imputazioni con un colpo far doppie piaghe e
nella reputazione di sua eccellenza et in quella di noi altri e dopo il colpo a
sconder le proprie meni discaricando sopra noi quella nota d' infanine che
dovrebbe e dovr apparire nel volto di chi si fato autore di cosi esecrande
invenzioni.
Sua eccellenza non ha bisogno di giustificare le rette operazioni del suo
governo in contaminato e puro dalle sopradette imposture ben noi abbiamo
bisogno di giustificar noi stessi per rimuovere dalla nostra

68

reputazione ogni nota appostaci da nimici e da maligni guindi che nel presente
nostro manifesto publicamente ed espressamente dichiaramo:
Che nel nostro ricorso a Venezia altra mira non abbiamo avuto che la sola
restituzione delle nostre cariche come anco si espresso il medesimo signor
dottor Bortolazzi in scrittura presentata sotto li riflessi dell' eccellentissimo
collegio.
Che quella scrittura non puo chiamarsi da alcun uomo d' onore querella
perch concepita con il maggior e dovuto rispetto verso l' eccellentissimo
general nostro Mocenigo da noi sempre riverito et ossequiato e sua eccellenza
pu render degna testimonianza della nostra divozione e prontezza avendo
veduti ultimamente noi capi con sette in otto milla Morlacchi accampati nelle
campagne di Scardona desiderosissimi di servire sua eccellenza nella sua vicina
mossa al campo e nelle imprese che da lui erano destinate.
Che altre disseminazioni come lontane dal tenore della presente supplica
sono bugiarde infami e calunniose delle quali noi non siamo autori ne con lettere
ne con discorsi esibendoci mantenere con le proprie vite il presente impegno e
mentire publicamente cadauno che in contrario discorrer volesse.
E perch nella cognizione della verit sia apertamente conosciuta la nostra
innocenza invitiamo cadauno a publico o privato confronto chi si avesse
dichiarato aver avuto da noi o dal signor dottor Bortolazzi vaguagliao o in lettere
o in discorso dell' accenate falsissime divulgazioni et occorendo bisogno si
esibisce cosi egli, signor dottor Bortolazzi, come ognuno di essi signori capi di
portarsi a Venezia o dove occorresse per mentire chi volesse contrastare l'
accennate verit, sperando noi che negli occhi del mondo si conoscer la nostra
innocenza e la rettitudine delle nostre operazioni e sar a noi restituta quell' estimazione e concetto d' onore da noi acquistati in tanti incontri in vantaggio della
nostra riputazione e con profitto e gloria della serenissima republica.
Zad. st. arh. Spisi belenika
Nicolo Lomazzi (1678-1706)
59
Split, 22 marta 1685.
Generalni dalmatinski providur Petar Valier iz Splita, gde vri zadnje
pripreme za navalu na Sinj, javlja da su se Morlaci, koji su zimovali u Cetini,
kolebali i otezali da se opredele, da bi se kasnije bacili na stranu jaega. Stoga je
poslao na njih Stojana Jankovia i Zavorovia sa 3000 Morlaka. Na to su
Cetinjani uplaeni obnovili s njim pregovore i obeali taoce, pa je on zaustavio
Jankoviev pokret. Cetinjani su doista preli k Mleiima sa 600 ljudi sposobnih
za oruje, 30.000 glava sitnog blaga i 10.000 volova, te su

69

smeteni u zaleu Trogira. Njihov je voa glasoviti Ilija Peraica, koji je ranije
bio sumnjiv.
Scrissi gi a vostra serenit quello si poteva operare nel ridurre all'
obbedienza i Morlachi che con numerosi animali suernavano nella campagna di
Cettina. L' esortazioni, et negoziati per indurli senza sangue e senza preda alla
libert di questa dolcissima sogezione: Il dubio della loro fede, e l' artifizio di
tratener con la speranza, per poi seguire il pi forte et appoggiare, oue l' interesse
li conducesse. Ora, correndo il tempo, et apprendosi le montagne che li davan
passo verso Clivno et Ercegovina, crederei necesario mover li Morlachi di Zara,
di Sebenico e di queste adiacenze per conseguire o con forza o con il negozio l'
intento. A tal fine parti da Scardona il cavalier Gianco Mitrovich, et il capitano
Zavoreo la settimana passata con 3 mila uomini fra Zara, e Sebenico racolti e
tutti proveduti di biscotto e munizioni da signori rettori, e diretti con ordini
circospetti dal illustrissimo signor Contarini conte di Sebenico, senza riguardo di
fierissime borasche e neui e non prettermetendo un ora dalla concertata
obbedienza, si portarono a Dernis una giornata distante da Cettina, per
auuanzarsi il giorno dietro, et unirsi con questi di Spalato, Trau e Clissa, et
eseguire pontualmente gli ordini da me rilasciati. Ma perch nel stratempo di
questa mossa spaventati gli uomini di Cettina dalla tema delle nostre armi,
espedirono per rinouare trattati e si lasciarono condurre a promettere ostaggi,
con cui assicurano il dubio della loro ritirata. Stima, di trattener l' auanzamento
dal cavalier Gianco, che suponeuo fossi frastoranto dalle neui, e dalli mali tempi,
che correvano, per non ponere senz' estrema necessit in contingenza la vita, e
gl' averi de popoli cristiani, bench soggetti a principe inimico, et infedele.
Espedite per lettere a Sebenico quell illustrissimo signor conte fatte auanzare a
Dernis, fu tale l' obbedienza del cavalier Gianco, Zauoreo e de Morlachi, che
nonostante fossero vicini alla preda trattenero i passi e senza riguardo d'
interesse si ritiranno a Scardona per iui atendere con puntualit le nuove mie
commissioni. Quest obbedienza esatissima mi ha consolato assai, vedendo con
qualche rigore blandizia assicurarsi il comando sopra gente creduta indomita e
solo per questo stimata di poco servizio.
Intanto avvicinandosi il tempo della consegna et al passaggio di quei di
Cettina, ho creduto bene di far avanzar questi sudditi parte verso il ponte
Vucovich perch o li scortassero come amici, o investissero come nemici quelli
Morlacchi, che passando poi la montagna sarebbe per necessit convenuto unirsi
con Turchi et essere a nostri danni. Cosi ... senza sfoderar spada e senza
premetter rapina abbiamo condotto nei territori di Tra 600 uomini d' arme colle
loro famiglie, 30 mila animali minuti e 10 mila bovini. Di questi animali una
porzione si srede de' Turchi, e quando cosi sia, creder bene dividerla fra chi ha
servito alla fonzione, et altri che si dicono dei cristiani rimasti, ancora in paese e
soggezione de' Turchi, e questi si conserveranno per contrapposto del danno che
potessero ricevere le famiglie o nelle persone o negli averi che restano a
discrezione degl' inimici...

70

Capo di quesa porzione de' Morlacchi passati al dominio il famoso


Peraizza, altre volte sospetto. Vado pensando di poner questa gente nel pi
interno de' territori per essere assicurato nella fede e permanenza loro.
Spalato, 22 marzo 1685.
Zad. st. arh. Depee Valier, knj. I, str.
52-55.
60
Split, 9 aprila 1685.
Generalni dalmatinski providur Petar Valier izvetava senat o tekom
porazu koji je mletaka vojska pretrpela pod Sinjom, nastojei da krivicu za tu
nedau prebaci na Morlake.
Serenissimo principe.
L' infelicit di molestissimo successo nel tempo della maggior speranza
conturba, et agita totalmente il mio animo nel dubio, o che la mia mala condotta,
o la mia poco fortuna, abbi parte nello sconcerto, causato dal debil cuore de
Morlacchi, e delle milizie, ch' io non trovo principio per rappresentare al senato
l' incontro sfortunato con li bassa di Bossina e d' Ercegovina, e Clivno, sotto la
piazza di Sign. Acquistato il ponte di Cettina, e ridotto un fiero attacco, ma
bravissima resistenza il luoco di Sign, fortissimo per il sito, e commendabile
quanto Clissa, per quello si conosciuto da tutti alla necessit, o della resa, o
dell' assalto, s' ebbe aviso d' una calata de Turchi dal Prologo, per quello
scoprirono le spie avanzate et i battitori duplicati, di numero inferiore alle nostre
forze, et in conseguenza in stato d' esser battuti. Lasciatisi veder al ponte il
venerd sera, s' accamparono all' isola di Ottoc, e con fuochi assai diminuti,
nascostone parte di esso dietro le spalle, e dietro la schena del monte. Si
consigli con il signor commissario, e magiori di battaglia, se si dovesse
incontrarlo al fiume, o contenersi nel sito da noi occupato, creduto forte assai, e
necessario, per non cimentarsi contro molta cavalleria nella campagna aperta con
discapito sicuro, et al bordo d' un fiume, che si pu guazzare in diverse parti. Il
signor kavalier Gianco con molti altri sardari s' esibivano con la loro cavallaria,
e parte dell' infanteria riconoscere, et attaccare l' inimico, se lo riconoscessero
debole, e se forte guardar la riva; e la mattina del sabbato s' incaminarono al
ponte, seguiti, come il solito di quella gente, anco dalli Morlacchi non
comandati. Delusi dalle spie nel numero, passarono imprudentemente l' acque, e
nel passar d' esse, per essere il ponte rotto, bagnarono li pedoni la polvere, cosi
che sopragionti da cavallaria nemica, non avendo armi per sostenersi,
convennero ripassar il fiume, e con il solito strepito della nazione ritornar al
campo sconcertati, chiedendo polvere, bench a tale aviso da me ne fosse stata
spedita qualche quantit, ponendo confusione negli rimasti, e nelle milizie. La
cavallaria

71

dopo breve scaramucia, ritorn pi ordinata, ma lasciando il bordo del fiume


libero, diede animo, e comodo all' inimico di passarlo senza contrasto. Io
conobbi il disordine, e procurai divertire l' apprensione, gi disposto in battaglia
l' esercito, ma parte de Morlacchi postisi in confusione, passarono l montagna,
et abbandonavano alcuni siti avanzati alla custodi de quali prima disposti dal
signor collonnello Rados, s' aveva praticato molta regola, e molta obbedienza.
Comparvero intanto i Turchi in numero di 2000 cavalli, et alcuna poca
infanteria, divisi in tre squadroni ristretti, e ben ordinati, et occupando le cime
della colina al dirimpetto del nostro campo stettero fermi, attendendo d' essere
attaccati, conoscendo l' avantaggio di ridurre le nostre milizie scarse di cavallaria
nella campagna, e fuori del sito difeso. Io intanto procuravo di rimetter l' animo
nei Morlacchi, et ogn' uno ne loro posti, non risparmiando fatica, blandizia, e
rigore, ma un panico timore, concepito per il successo della mattina, e la facilita
della ritirata per la montagna, e bosco, posto alla schena, dificult il ridurne una
parte, il che osservato da Turchi li diede l' animo d' assalirci. La verit , che
dopo due sbari di cannone, s' aventarono rissoluti, e li Morlacchi cederono con
poca ressistenza; lasciando il fianco sinistro scoperto, et il destro non ben
guardato.
Questa loro debolezza fece perdere il cuore alla nostra infanteria, che con
pochi sbari prese anch' essa il monte, abbandonando l' armi publiche, il campo,
et il generale. Poso dire quello, ch' vero, et ogn' uno lo vide, che io esortando,
minaziando, e rimettendo restai ultimo, e solo con il figlio, e col marchese
Carlotti nel campo, da quali esortato non perdermi senza ragione, per la strada
del Monte procurai rimettere la milizia nel vantaggio del sito, ma il tutto
indarno. Il signor commissario non manc al proprio spirito, et incombenza, et
ebbe fortuna anch' egli di ponersi per altra strada in sicuro. I Turchi in tanto,
presi i nostri alloggiamenti, e trucidati quelli ebbero incontro d' aver nelle mani,
cercavano ansiosamente la mia persona, sopra cui avevano riposto una grossa
taglia di 12 mila zecchini d' oro, promettendo la vita a chi ne dasse la traccia. Il
signor iddio ha voluto presservarmi, forse per qualche miglior occasione, o
perch impari, nel publico pregiudizio, a conoscere le mie debolezze, e
confessarle a vostre eccellenze. Non ho per mancato alle parti di chi professa
onore, et ha sviscerato il zelo per la patria. L' avantaggio del sito, e la facilit
della ritirata per la montagna, e per il bosco ha potuto salvare la maggior parte
delle milizie, trovandosi mancare meno di 200 uomini, et intiero il numero de
Morlacchi. Il danno stato nell' armi e nella riputazione, a me grandissimo, nel
non aver potuto sacrificare la vita, e redimere con la medema la salute dell'
eserzito, e gli vantaggi di vostra serenit, il mio poco bagaglio, come li miei
pochi argenti, parte da Turchi, e parte da ladroni furono manumessi. La stessa
fortuna avendo scorso anco il signor commissario. Il mio vice ragionato stato
tagliato con la perdita di 300 cecehini in circa, per far le paghe, e terzi alle
milizie, et altre spese occorrenti.
Resisterono bravamente in un posto da me raccomandato il maggior
Tanussi, e morse combattendo da soldato, come anco Marussich,

72

Macedonia, et il govvernator Rados, ma non si sa se siano vivi, o morti. I1 capo


Palese di Zara, cosi di me comandato inchiodato il cannone, perde sopra d' esso
volentieri la vita. Il P. santo Capuzino con una bandiera con la beata vergine, e
con un brandistocco cerc come cavaliere l' incontro, e credo sia rimasto
schiavo. Alcuna di queste operazioni ho potuto osservare io stesso. Qualche altro
officiale minore perito. Quello pi preme e il povero illustrissimo signor
Lombardo, di cui, non avendosi traccia, si dubita o di morte, o di schiavit. Il
signor collonnello Rados unitosi meco, crede bene per la via di Tra divertire la
traccia de Turchi, mentre il signor commissario per quella di Clissa si port a
Spalato. Qui si vanno unendo le milizie, e riordinando le cose per tutto quello
permette il tempo, e la debolezza delle forze. Per la custodia delle piazze, e di
Duare, e di Clissa non lascio l' osservazioni maggiori, e saranno rinforzate con il
possibile. In questa ho spedito il signor sarogente maggior di battaglia Borri, et
in Duare, come esposto nei siti pi pericolosi, et avanzati, ho spedito milizie, e
monizioni, e raccomandata al Tartaglia la difesa; e vi spedir anco l' ingeniere
Camucio, bench, per dir il vero senza riguardo, non ha molta cognizione nel
proprio mestiero. L' improvisa malattia del signor di Bucc, ha molto pregiudicato alli vantaggi di quest' armi.
(Omissis)
Voglio sperare nel signor iddio, che, bench la fama divulghi l' inimico
assai cresciuto, sopra il supposto, di forze essendo aggregarij, si disperdino, e
consistendo la maggior parte in cavalleria, con poca provisione, non abbi a
sussistere in queste parti, che per poco tempo. Ad ogni modo la speranza non
fondamento della ragione, et io non mi lasciaro adormentare dalla medema,
dolendomi solo, che il mio cuore, et il mio animo resti angustiato dalla
debolezza delle forze, dalla tenuit dello spirito, e dalla contrariet della fortuna.
Gratie.
Zad. st. arh. Depee Valier, knj. I, str.
66-73.
61
Split, 9 aprila 1685.
Vanredni providur, komisar Marin Mikiel izvetava potanko senat o
itavom toku operacija protiv Sinja i o porazu Mleia pod tom tvravom.
Krivicu za poraz Mikiel pripisuje nedovoljnoj pripremi te akcije i Valierovoj
sporosti i neodlunosti.
Serenissimo prencipe.
Sono in obbligo di rifferire alla serenit vostra quello mi occorso doppo
che mi sono datto l' honore di ragguagliare l' eccellentissimo senato con mie
lettere di numero 16 sopra li commandi impartitimi dall' eccellentissimo signor
provveditor estraordinario di unirmi con Morlacchi e scorrere il paese nemico.
Partitiomi dunque da Sebenico

73

il giorno delli 21 del passato, m' incaminai con i Morlacchi dello stesso territorio
verso Dernis, dove ritrovai quelli del contado di Zara sotto il comando del
kavalier Gianco i Smiglianich, a quali pure erano sottoposti quelli del Bortolazzi
per esser questo presentato in Spalato, come pure il nuovo habitante Peraizza
con parte de suoi, che fu accolto da me con dimostrationi affettuose, et
assicurato della publica predilettione, al quale per comado di sua eccellenza ho
dato grano e pane compettente al bisogno di pochi giorni per esso, et le famiglie
asserendo il numero sopra 600 persone. Con tutti li sudetti mi sono incaminato
verso il fiume Cettina pi vicino a Sign, e non al ponte Vucovich, come era la
commissione di sua eccellenza e ci perch non vi era pi la speranza di far
passar li restanti Morlacchi, per essersi di gi inoltrati nelle montagne sotto la
prottettione de Turchi. Il viaggio riuscito difficilissimo havendo ritrovato passi
disastrosi, contrariet di tempi intensissimi e nevi copiose, ad ogni modo mai ho
interroto il camino per giungere, com' ero in appuntamento il determinato giorno
nelle campagne di Sign. Scorrendo la costa del fiume Cettina i Morlacchi hano
devastato il paese, e passato il fiume in qualche numero d' essi hanno abrugiata
la tore d' Obrovaz1 vicino al ponte con morte di sopra 30 persone, altrettanti
schiavi fra figlioli, huomini et femine, asporto di moltissimi animali e qualche
cosa altro. Finalmente dopo 5 giorni di viaggio fatto prosperamente senza niun
accidente molesto, sono giunto a Sign, dove sua eccellenza mi haveva
commandato, e come io havevo asserito d' essere. Ivi non ho ritrovato quel tanto
s' era concertato con l' eccellentissimo signor provveditor generale per intraprendere l' impresa gi divisata della piazza, facendomi sua eccellenza vedere prima
di discostarmi da lui, che tutto sarebbe stato in pronto nel punto ch' io fossi
arrivato a quel luogo. In obedienza alli commandi di sua eccellenza quali ho
mandato in copia all' eccellentissimo senato, mi sono posto con l' essercito de
soli Morlachi ascendenti a 6 in 7 mile un miglio lontano da Sign, sito sicuro e
avantaggioso. Di l ho spedito le mie lettere a sua eccellenza ragguagliandolo
del mio viaggio et arrivo a quella parte, e suplicandolo s' era intentione sua, che
si operasse come di gi haveva stabilito l' impresa di quella piazza, mandarmi li
mezi per l' effetto stesso, che per avanti diceva haver amassato. Hebbi in
risposta, che tutto s' andava provedendo, e che in momenti ogni cosa sarebbe
stata in pronto; ad ogni modo solamente a capo di 5 giorni, che fu il gioved
della mia permanenza in faccia della fortezza comparve il marchese Bori con un
battaglione di 300 fanti in circa, et con esso l' ingegner Camuccio senza altro
requisito. Non mancai con espresso di far subito a sua eccellenza premura acci
con ogni diligenza facesse avanzare li necessarij apprestamenti e fatto che il
Camuccio scrivesse con li medesimi sensi, che sopra tutto si compiacesse
spedire li minatori, condilieri, zappe e badili, si che il giorno susseguente, che fu
il venerdi verso la sera gionsero barili di polvere, sei condilieri, 8 badilli et 18
sacchi di pane. In quella note per mio ordine si prese posto sopra un grebano
eminente discosto 15 in 20 passi dalla muraglia, dove si disegnava

Obrovac na Cetini.

74

l' attacco come sito pi agevole ad accostarsi alla porta. Nel spacio di tanto
tempo ch' io stavo otioso, i Morlachi s' andavno dolendo e mal volentieri
sofferivano l' incommodo, a segno che principiavano a mormorare. Io mi lasciai
intendere che pacientassero e che haverei procurato di farli consolare scrissi a
sua eccellenza, qual in risposta mi disse, che quando vanno da se soli in partita
non hanno beneficio alcuno e che havendo in quel tempo il pane si potevano
contentare; non volsi altrimenti darli quella risposta perche sarebbe stato unico
mezzo per sbandarli, ma sono andato trattenendoli con la soavit, essendomi
anco sortito che niun mai s' sbandato dal corpo. Mi giungevano pure avisi dalle
parti di Climno che Turchi s' andavano ingrossando, e che gi erano ridotti in
quelle vicinanze doi mille per passare a nostri danni; della qual cosa pure resi
partecipe sua eccellenza con mie lettere e sensi chiari, che per quello so cadei in
concetto appresso il medesimo d' eccedente cautela, copia delle quali non posso
mandare a vostre eccellenze, perch i miei registri si sono persi con il mio
cancelliere, facendoli quelle considerationi, che credevo agiustate, pregandole di
sollecitare o l' espeditione de' materiali per conseguire quello si bramava, o
rissolver ci l' havesse parso pi proprio, conossendo molto bene, che ogni
dilatione sarebbe stata perniciosa. Hebbi in risposta dall eccellenza sua che stassi
allegro, e che presto si saressimo veduti. Finalmente doppo 7 giorni ch' io ero
sotto Sing otiosissimo, alle 24 hore il sabato comparve un mortaro da bombe et
un saltamartino. Non so per qual fatalit o per qual accidente s'e differita l'
espeditione di gente da un giorno all' altro, a segno, che dal sabato che sua eccellenza comparve, non si mand che mercoled sella sera a prenderli, e si habbero
il venerd tardi. Sempre si consultava delle operationi, at io sempre dicevo che si
operasse, ma solleciamente, il che sempre veniva approvato, ma non effettuato.
Per causa anche di scarsi convogli non si havevano nel campo li necessarij
provvedimenti di guerra a segno, che l' canone non giocava continuamente, ma
solo a lunghi intervalli, che davano campo a nemici di riparrare anco di giorno le
ruine fatte dagl' antecedenti colpi. La mina s' tentata per una notte, ma perch
un minatore da me trovato nelle corazze morse da colpo di sasso, si ferm quel
tentativo ne pi s' potuto ripigliare per difetto d' altri. Il canone solo giocava
con il quale unico s' ha dirocata la torre della porta il che osservato dalli
Morlacchi, quali erano gi atediati dalla lunghezza del tempo, si offerirono ad un
assalto, che per l' ingegner Camuccio il mercordi a tal' effetto fece fare 12 scale
con li materiali, che s' attrovavano nella Moschea per non esserne in campo. Ma
pure questo tentativo, protratto non so da qual fatalit, non stato posto in
esecutione, quale se non riussiva a pieno, cio d' impadronirsi della citt, s'
haverobbe sortito l' alloggiarsi sopra la brechi con certezza poi d' esser padroni
della medesima, perche s' haveva per cosa certa, che il pressidio era scarsissimo,
che la fortezza non haveva canone che non v' erano altri istroment da guerra che la sabla e moschetto con scarsa polvere. Osservata questa tepidezza dalli
Morlachi fattisi, come s' e detto, tediosi, hanno incominciato a sfilare di notte
tempo, talch l' esercito s' sminiuto di gran numero di quello era quando lo
consegnai a sua

75

eccelelnza. Finalmente il gioved sera si osserv dalli fuochi per lungo spacio
estesi di qua delle montagne di Proloch, avicinarsi l' inimico in soccorso degl'
assediati, e perch la distanza permetteva, che quella istessa notte potesse sfilare
e passare il fiume, si trattene sempre sull' armi, ma o non s' arrischi, o non era
all' intiero numero radunato, talch il venerd note solamente disceso dal monte,
s' accamp di la del fiume in un' isoletta Ocot, 3 miglia lontano da Sign; il che
osservatosi da noi fu stabilito, che il kavalier Gianco con la sua cavalleria s'
avanzasse per attaccarli e batterli; ma questo non si esegui non sapendo io la
ragione. Il susseguente giorno avanti il pranzo fu di nuovo commandato il
sudetto kavalier Gianco di passar il fiume con la cavalleria et infanteria di
Sebenico, accompagnato dalli altri 3 capi Smiglianovich, Bortolazzo e Zavoreo,
s' inoltr di la dal fiume, dove seguita piccola scaramuccia, osservato dall' altra
parte maggior numero di gente, che si avanzavano per unirsi con gl' altri, e
incalzati da poco numero de Turchi ripassarono a calca il fiume, per la qual cosa
alcuni di essi, perso il guado, sono restati sommersi, e li altri bagnando la
polvere e le armi, con tal mezo resisi inabili ad ogni diffesa. Inanimiti gl' inimici
da questa non sperata rittirata de' Morlachi, incominciorono a sguazzare l' acqua,
et inseguire li medesimi, quali ritiratisi in campo a piedi d' un grebanoso monte,
diedero bell' agio a l' inimici di non solo passare, ma porsi anco in ordinata
battaglia, et avanzarsi alla vista nostra sopra un montivello. Quivi fermatisi per
qualche tempo riguardandosi un l' altro, radunati a cavallo li capi di guerra con l'
eccellentissimo signor provveditor generale, fu dibattuto il punto se si doveva
aspettare l' inimico nel posto, o pure avanzarsi, et attaccarlo dove era, gi che
pareva dimostrasse qualche tepidezza, o aprensione delli nostri; nella qual
occasione f mio parere avanzarsi per attaccare, e non attender d' esser attaccati;
ma vedendo egli che noi persistevamo nei proprij alloggi, si rissolse a quello,
che noi dovevamo, et cosi incominci a filare verso li nostri alloggi, un grosso
squadrone di cavallaria alla destra, et un' altro alla sinistra. Questi fermatisi pure
in distanza d' un tiro ordinario di canone spicaronsi a briglia sciolta alcuni di
essi, et si aventarono alli Morlachi del corno destro, quali sostenendo per poco
spacio di tempo l' impeto de' nemici pareva li rigetassero; nel mentre si diedo
fuoco alli due canoni, ma senza effetto, che per l' intieri squadroni all' hora si
avanzarono d' ambe le parti, il che visto l' infanteria nostra pagata, che in tre
squadroni divisa era schierata sopra un' vantaggioso posto, non si sa da chi fosse
ordinato mezzo giro a dritta; vedendo che li Morlachi andavano prendendo
sempre pi la collina, non fu possibile di farli voltar faccia, rna gettate le armi
senza nepure scaricare una volta, cosi scompigliata da per se sola, e non dall'
inimico si diede a seguire la fuga sopra la collina. Io che d' ordine dell'
eccellentissimo signor provveditor generale assistivo al corno sinistro, non fu
tentativo clie non facessi con la spada alla mano per arrestare la precipitosa
mosa, ma tutto indarno, perch cosi per apunto vedevano l' altro corno destro
postergato il proprio honore, et la riputatione militare non fu mai possibile
rimetterla, ond' io abbandonate dalla medesima, confusi e sbandati li capi da
guerra, mi rittirai verso il scabrosissimo monte,

76

dove inoltratomi pochi passi indebolitomi sotto il cavallo d' una ferita restai a
piedi, et capitando per mia fortuna il karambassa Nachich, vedendomi a piedi in
sommo periglio, mi diede il suo cavallo contentandosi di restar in evidente
rischio per veder in sicura la mia persona; mi avanzai con questo alcuni passi, al
quale spezzatisi le cinghie e pettorale fui novamente a piedi et nel medesimo
rischio di prima, ma incontrato poi l' alfier del capitanio Segna di natione
Ongara, valoroso soldato, con some pontualit e stima verso il publico
rappresentante, smont del suo cavallo, et accomod me, che benissimo mi servi
a liberarmi dall' inseguimento delli nemici, et portatomi a Clissa verso le 4 della
notte, accompagnato dal detto alfier et Camuccio, come pure da qualche numero
di Morlachi, che andavano ricercando di me per dubio che fossi restato nella
mischia. L' eccellentissimo signor provveditor generale prese un' altra strada pi
sicura verso la destra, e si port alli Castelli a salvamento.
Questa funesta acione ha portato seco la perdita riguardevole di 3 pezi di
cannone, 2 da 20 et un saltamartino con altrettanti mortari, uno da cento, et 2 da
50. Il bagaglio di tutti assieme con le tende; ogni officiale ha perso quanto
seco haveva, et io che per sostenere fra quella gente con decoro la publica
maest haveva portato meco li migliori haveri della mia casa, sono incorso nella
medesima disgratia per non haverli voluti inviar a salvamento a causa di non
muover li animi della militia. Prima che s' avanzassero li nemici verso di noi
dalla collina, hebbe ordine da sua eccellenza il marchese Bori d' abbandonare gl'
attacchi assieme con li mortari, che ivi erano, onde sortiti gl' inimici gi dalla
brecchia, per l' istessa hanno portato lo spoglio precioso delli medesimi. In
quanto al numero degl' estinti non si pu peranco sapere, capitandone ogn' hora
delli dispersi, non sar per eccessivo essendo stata la fuga panica, e non da
combattimento sanguinoso nella quale poteva la disgracia essere molto maggiore
se li nemici havessero havuto costanza di seguitare, in tal caso pochissimi si
sarebbero salvati. Diversi officiali, che occuparono li posti avanzati restorono
sopra il campo, fra quali il governatore della natione Rados, fratello del signor
kavalier e diversi altri, che con distintione fatte le rassegne l' eccellentissimo
senato ne restera raguagliato. Di quelli che erano con me manca il nobil homo
ser Gabriel Lombardo, quale per tutto il tempo che sono stato in campagna ha
con piena puntualit et vigilanza seguitato la mia persona ad ogni rischio e
cimento; di esso non si sa veramente se sia restato vivo nelle mani de' barbari, o
che v' habbia lassato la vita.
(Omissis)
Spalato 9 aprile 1685.
Marin Michiel provveditor estraordinario
commissario.
Mlet. dr. arh.
Senato-Dispacci Provv. Estr. commissario in
Dalm. Fa 696.

77

62
Split, 10 aprila 1685.
Potureni Poljak Mustafa Jasko, zarobljen u Katelima zapisniki
presluan daje obavetenje o turskoj provali u Katelu, o stanju turske vojske, o
namerama bosanskog pae, o linostima zarobljenim pod Sinjom i o plenu koji
je pao Turcima u ruke u mletakom logoru.
1685, 10 aprile.
Condotto alla presenza dell' eccellentissimo signor Pietro Valier
provveditor general estraordinario dell' armi in Dalmatia et Albania.
Un Turco, quale venendo
Constituito, fu interrogato del suo nome, e cognome e patria, rispose: Mi
nomino Mustafa Giasco Pollaco.
Interrogato ove sij stato fermato, rispose: ai Castelli.
Interrogato sotto qual comandante sia descritto soldato, e in quanto
numero fossero li Turchi ai Castelli, rispose: Son gianizzaro sotto l' obbedienza
di un ag del bassa di Bossna, e siamo venuti da Sign in numero di 3000 cavalli
per assalir i Castelli, ma siamo stati assaliti noi dai castellani, e con tirri di
moschettate ci hanno posti in fuga, e restato anco qualche numero de Turchi
morti; io essendomi cascato sotto il cavallo, son stato fatto schiavo, et essi
castellani essendoci venuti con altri Morlachi al numero di 3000, ci hanno fatto
ritirar tre volte, che habbiamo attentato salir sopra i posti, cosi che non havemo
potuto far alcun schiavo, ne alcuna preda. Comandante di questo nostro corpo
Ahmet bassa di Hercegovina, essendo restato il bassa di Bosna a Sign, anzi verso
il ponte di Cettina.
Interrogato in che numero tutto consista l' essercito Turchesco, che s'
attrova in questi confini, e che pensieri habbino li bass, rispose: Saremo in tutto
6000, ma eravamo 12000, tutti unitisi per venir a scorrer i confini della republica
di Venetia prima di portarsi in Ungheria per dove semo incaminati, e per vero
che staremo a questi confini sei o sette giorni, e poi anderemo a serraglio per
fermarsi circa un mese per erbar i cavalli, e poi a Buda.
Interrogato s' habbi alcun aviso da quelle parti, rispose: I nostri capi
dicevano, che l' imperiali hanno tolto 300 mulli carichi di riso e caff, ch' erano
convogliati verso Ostrogon da 1500 Turchi, quali sono stati rotti, parte tagliati,
parte fugati e parte fatti schiavi.
Interrogato, rispose: Ostrogon una citta distante da Buda sei giornate, et
il successo e seguito gi 25 giorni.
Interrogato in che numero possa esser tutto l' essercito de' Turchi in
Ungaria, e chi sij il supremo commandante, rispose: Il visir grande sar il
commandante, et sar l' essercito in 150000 huomini, correndo anco voci che vi
possa capitar il gran signore, se bene non lo credo, perch si discorre che cinque
re christiani si siano uniti insieme contro la Turchia.

78

Interrogato s' habbino il bassa di Bosna et Hercegovina monitioni,


provvigioni di vito rispose: non hanno niente, hanno comprato tutto a Cliuno, da
dove portano giornalmente il vito.
Interrogato, rispose: Quando l' essercito della ripublica era a Sign, noi
eravamo a Kliuno, ove havemo havuto l' aviso col mezo di un Morlacco alto con
una barba grande ch' era amico di un Turco, qual Morlacco anco fu rispedito con
lettere al capitanio di Sing, e le fu scritto a non dover render la piazza, ma
diffenderla tanti giorni, che non so precisamente quanti, e la lettera le fu scritta
dal bass di Bosna, che promise entro quel tempo andar a soccorrerlo, onde unite
le genti li port a quella parte, et segui la rotta dell' essercito della repubblica.
Interrogato, rispose: Il bassa di Bossina tiene alla sua tavola tutti i capi e
comandanti christiani fatti schiavi a Sign, l' uno de quali grande, alto, e grasso;
altro pur grasso, vestito alla crovata, rosso, che ha alcune scrofe sotto il colo;
habbiamo anco uno con una croce d' oro. morto in bataglia un capo, che i ghe
dice Gianco, vestito de peliza verde.
Interrogato se sijno periti Turchi in Sign, rispose: Ne sono periti circa 65,
e nel combattimento ne sono morti circa 50.
Interrogato se sijno periti comandanti, rispose: Tre sono morti nel
combattimento, e nella fortezza non lo so.
Interrogato se li Turchi habbino fatte rico bottino nei padiglioni sotto Sign,
rispose: Habbiamo trovato molti habiti in lo padiglion grande, dell' argenti, cio
pironi, gunchiari,1 da lavar le mani, e dei piatti grandi, che sono stati divisi fra li
bassa.
Mlet. dr. arh.
Senato-Dispacci P. G. in Dalmazia Fa
113/522.
63
Split, 11 aprila 1685.
Generalni providur Valier javlja da su stigli u Split serdari Smiljani i
Jankovi, i da drhte od elje za osvetom i optuuju Morlake za neposlunost.
Providur nee povesti postupak protiv onih koji su se nejunaki poneli, ve e ih
obazrivo iznai i oprezno privesti kazni.
Capitati li sardari Smiglianich e kavalier Gianco, si riordinato per ogni
parte ci che serve alla sicurezza; fremono questi per la vendetta, accusano la
vilt, e l' inobbedienza de Morlachi a loro soggetti; insomma l' animo non li
manca, ma comandando quest' uomini, che non hanno, che il solo furore, non
possono regolarsi che nelle solite forme d' incursioni, et avvantaggi de siti.

cucchiai = lice.

79

(Omissis)
........ non intendo formar processi contro la vilt di alcuni per non destar
scandali ma fare indagini caute per scoprire i vili e castigarli opportunamente.
(Omissis)
Spalato 11 aprile 1685.
Zad. st. arh. Valierove depee, knj. I, str. 78.
64
Split, 1 aprila 1685.
Providur Valier javlja senatu da je u bici pod Sinjem Stojan Jankovi lino
pokazao svoju obinu hrabrost i gotovo jedini od Morlaka nije utekao iz boja,
ve je usred neprijateljske vojske pobio nekoliko Turaka.
(Omissis)
........ Il kavalier Gianco nel proprio individuo ha dimostrato la solita
bravura e quesi solo tra essi non ha fuggito il cimento, facendo nel mezzo degli
inimici pi teste. Se la prudenza avesse auto la misura con il core, e non si fosse
lasciato trasportare la mattina a imprudentemente passar l' acqua; si poteva
sperare o pi resistenza o meno confusione ....
(Omissis)
Spalato 15 aprile 1685.
Zad. st. arh. Depee Valier, knj. I, str. 80.
65
Livno, 27 aprila 1685.
Splitski plemi Ivan Alberti, zarobljen od Turaka pod Sinjem, obavetava
providura Valiera o svom dranju u toj bici, javlja mu da ga je uzeo k sebi
bosanski paa, koji se nudi da e povratiti svu providurovu srebrariju,
zaplijenjenu od Turaka u mletakom logoru. Paa mu prebacuje krivice koje se
ine sinu ain-age Mandia iz Sinja, robu Radoeva ortakluka. Otkup za tog
roba ugovoren je na 2000 reala i na raun otkupa ortacima je isplaeno 800
reala, a sad oni trae da se zameni za Radoeva brata, jer ga inae nee pustiti.
Radoev je brat ve poslan u Carigrad, pa je stoga neotkupiv, ali i kad toga ne bi
bilo, zadana se re ne sme kriti. Moli providura da se zaloi da ugovor bude
ispunjen, jer e inae paa dati posei sve mletako roblje, koje se nalazi u
turskim rukama.

80

Copia di lettera scritta dal signor Zuanne Alberti schiavo del bassa di
Bossina, all' illustrissimo et eccellentissimo signor Pietro Valier proveditor
general estraordinario dell' armi, scritta da Cliuno li 27 aprile 1685.
Illustrissimo et eccellentissimo signor mio padron colendissimo.
La devotione che proffesso al merito impareggiabile dell' eccellenza vostra
non permette che trascuri ad avanzar a sua notitia il mio state e di rasseguarle
tutti i numeri della mia ossequiosa reverenza. L' accidente occorso il giorno
funesto di 7 d' aprile tralascio a descriverlo, come anco le cause del disordine,
perch son certo che di gi di sono note, e per evitar nel suo petto novi sospiri.
Quanto a me la mattina della giornata lagimeivole io hebbi l' incontro a
dimostrar qualche segno di coraggio, e da solo, a solo e in diverse scaramuccie, e
doppo in tempo dell' assalto generale ho adempito, siami lecito il dirlo alle parti
di buon soldato, havendo battuto con replicato fuoco l' inimico per fianco.
Finalmente messo in fuga il nostro campo, e messi a fil di spada molti delli
nostri soldati fui fatto prigione ancor io, e poi tolto dall' eccellentissimo bassa di
Bossina, soggetto veramente adottato di qualit riguardevoli, e spiriti generosi,
quale si esprime, che quando l' eccellenze vostre havesse sodisfattione di
rihavere li argenti lasciati in campo, che tutti sono capitati nelle sue mani, egli le
faria delli medesimi un regalo.
Mi da' intentione sua eccellenza restituirmi alla patria, la forma per mi
iguata. E convenuto al conte Marianovich pagar il necessario tributo alla natura;
onde supplico vostra signoria si degni risservarmi la carica, ch' egli sosteneva;
quando pure mi conosca di eser meritvole di tal honore. Di gi all' eccellenza
vostra nota la mia devotione verso il prencipe ne mi occorre estendermi d'
avantaggio. L' eccellentissimo passa mi rimprovera molti torti, che vengono
inferiti al figliolo di Sain Aga Mandich uno delli principali di Sign, e minaccia
alli sciavi christiani a far pagar li torti con la vita. Si attrova in potere del
collegio Rados, Mattio Starmich, Damian Santich, et Ivissa il figliuolo del
sudetto ag, accordato dia alquanti mesi il suo riscatto per reali due mille, e
quatro cavalli, a conto del qual accordo hanno havuto li patroni del schiavo reali
ottocento in circa. Hora il sudetto collegio Rados pretende, o che Sain Ag
restituisca il frattello del collegio Rados, o che rompendo l' accordo non vole
permetter la libert al Mandich. Il fratello del Rados di gi mandato a
Costantinopoli, et impossibile poterlo havere, ma quand' anco non fosse
mandato, mi pare, che non ha che fare col Mandich. L' accordo di gi fatto,
confermato coll' esborso fatto a tal conto, e perci deve sussister. La parola deve
mantenersi, e la fede non deve mancare. Supplico perci la giustitia dell'
eccellenza vostra non permetter sia dato alcun disgresso al Mandich; ma che
continuino a condure il suo riscatto, come hanno fatto fino ad hora, ed alla fine
del pagamento sia data la libert al schiavo turco, poich altrimenti nasceriano
sconcerti infiniti al confine, e tutti li schiavi christani, che molti si rittrovano
nelle mani nemiche saressimo senza

81

dubbio tagliati a pezzi, che cosi l' eccellentissimo passa minaccia, e lo faria,
onde quando anco vi fosse da considerare qualche raggione per parte delli
padroni del schiavo, habbia la bont l' eccellenza vostra doverla a tanti poveri
schiavi, che sono sottoposti a pagar con la vita li mancamenti altri. di raggione
che li schiavi reciprocamente possano transitare, ne al confine vi sieno delle
confusioni; tanto pi che nell' avenire si faranno maggior numero de schiavi di
quello si faceva fino adesso; poich il gran signore non credeva fino al presente
che li Venetiani facessero guerra, e perci applicar con maggior attentione.
Io son restato preda delli Turchi per non darmi vituperosamente alla fuga,
che se havessi voluto seguitare le pedate altrui ancor io mi sarei (tutto ch con
rossore) salvato onde novamente supplico con tutto fervore la benignit dell'
eccellenza vostra si degni far giustitia al Mandich, e farlo trattar bene; acci all'
eccellentissimo pass non vengano novi richiami, e perch ancor io che in
servitio del mio prencipe (di che mi glorio) sofrisco la schiavit non sia per
questo capo molestato, e tormentato, con pericolo evidente di tutti gli altri
schiavi christinani. Condoni l' eccellenza vostra se la necessit mi fa tediarla cosi
lungamente, e mi permetta che anco riddotto a conditione di schiavo possi
gloriarmi di esser sopra ogni altro.
Di vostra eccellenza
humilissimo devotissimo servitore osseginossimo
Zuane Alberti
Cliuno li 27 aprile 1685.
Priloeno Valierovoj depei od prvog maja 1685.
66
Split, 30 aprila 1685.
Dalmatinski providur Petar Valier odreuje mesenu platu od 10 dukata
serdaru Iliji Peraici koji je sa 1600 dua uskoio na mletaku stranu i naselio
mesta naputena od Turaka.
Noi Pietro Valier, per la serenissima repubblica di Venezia, provveditore
generale in Dalmazia ed Albania.
Il sardaro Elia Peraizza, che col seguito di molte persone al numero di
1600, sotrattosi dalla schiavit del Turco si ricovrato in questo serenissimo
stato, e fatto suddito volontario del principe, implora dalla pubblica piet
qualche soccorso e assegnamento, perch ss sostener se stesso e le sue
povere creature. Le presenti congiunture non permettono accompagnarlo a piedi,
di sua serenit per ottenere dalla mano generosa del prencipe quanto humilmente
supplica.
Noi per intanto conosciuto il suo merito il vantaggio che pu riportar il
pubblico servitio dalla popolatione, che con le genti dello Peraizza si va facendo
nei lunghi abbandonati dai Turchi, volendo esten-

82

dere i effetti della pubblica munificenza verso lo stesso per animarlo


maggimmente della pubblica prediletione e per dar animo agl' altri di rassegnarsi
alla devotione. Con l' autorit del generalato nostro assegnamo al detto Peraizza
ducati dieci di questa valuta al mese da esserli corrisposti di mese in mese dalla
camera di Spalato, et ci sino a tanto si rappresenti opportuno pi proprio di
beneficarlo. La presente dover esser trasmessa sotto ai riflessi dell'
eccellentissimo senato per la neccessaria approbatione. In quorum fidem.
Spalato 30 aprile 1685.
Zad. st. arh. Spisi Valier, knj. II, str. 80.
67
Split, 12 maja 1685.
Prvidur Valier obavetavajui senat o svom nastojanju da spase puke,
koje je vlada bila podelila Morlacima i koje su se izgubile u sinjskom porazu,
javlja da je zabranio robovima ugovaranje otkupa u oruju, ali je teko voditi
kontrolu nad narodom drskim i sklonim prestupima.
(Omissis)
....... ho proibito agli schiavi di contrattare il riscatto con la obbligazione
delle armi: ad ogni modo, aperto il paese, et invalsa la libert, non possibile
render tutto, et difficile colpire chi viaggiando la notte per boschi per
montagne e dirupi ha la facilit delle trasgressioni, dai siti, e la disposizione di
transgredire, dalla natura. Certo che nel concetto di questa gente s' fatta
ardita, e si resa assai contumace, che la serenit vostra, o troppo gli ami, o
troppo li creda necessarii per il dominio.
Zad. st. arh. Depee Valier, knj. I, str. 125.
68
Split, 18 maja 1685.
Generalni providuru P. Valier, sasluavi advokata Ivana Radoa i
Hasanbega Mandia, presuuje da je Mandi duan platiti ostatak otkupa u roku
od mesec dana a kroz to vreme ima da ostane u vlasti gospodara.
Sua eccellenza uditi da una il conte Zuanne Rados per nome anco dei
compagni patroni del Turco Hassan Beg Mandich, et dall' altra il detto Turco
schiavo de medesimi col mezzo delli loro avvocati. Ha terminato che il Turco
Mandich resti habilitato et obligato a pagar il

83

resto del suo riscatto dentro il termine di un mese, dovendo egli restar in potere
dei patroni per loro cautione.
Zad. st. arh. Spisi Valier, knj. II, str. 287.
69
Split, 26 maja 1685.
Kako pravoslavni hriani, turski podanici prenebregavaju pozive da preu
na mletaku stranu i kako daju neprekidnih dokaza o svojoj nevernosti, providur
Valier izdaje proglas kojim nareuje da svak koji bi drao roba pravoslavne vere
ima da ga prijavi vlasti, pa ako rob ne bude mogao da se otkupi, otkupie ga
drava u koliko je sposobna za neto. Cena takovim robovima utvruje se na 200
lira i njihova je prodaja zabranjena bez naroite providurove dozvole.
Noi Pietro Valier per la serenissima repubblica di Venezia provveditor
general in Dalmazia ed Albania.
Havendo pi volta noi fatto invito ai cristiani del rito greco suditi del
Turco d' unirsi alla devozione con assicurare le loro vite, et robe, nel che non
essendosi curati molti di essi d' abbracciare cosi honesto invito et ponersi sotto la
protezione di cosi cristiano principe, havendo anco esperimentato in loro
continuata e puoca fedelt havendo con ragione fermati li medesimi cristiani,
facciamo col tenor del presente proclama intender a ciascheduno padrone, che
tenesse schiavi del rito greco, debbono denuziarli a quell' illustrissimo rettore
sotto la cui giurisdizione fossero soggetti, perch non potendo li schiavi stessi
riscatarsi per la loro povert, et essendo buoni al remo; le saranno prontamente
dai signori rettori esborsate lire 200 per cadauno come restano da noi incaricati;
non potendo per altro venderli a chi si sia senza nostra espressa licenza.
Addi 26 maggio 1685 Spalato.
Pubblicato al luoco solito in forma etc.
Zad. st. arh. Spisi Valier, knj. II, str. 320.
70
Split, 29 maja 1685.
Generalni providur Valier javlja senatu da je od generalnog providura
konjice (iz Zadra) obaveten da je Stojan Jankovi priveo u mletako podanstvo
70 kua iz Like i da su ete koje su se digle u Kninsku krajinu zarobile Mustafu
Popren-agu, koji je odreen za dravnog roba.

84

Il signor provveditor general de cavalli mi favorisce pure delle notizie, che


vanno emergendo, cosi circa la condotta del kavalier Gianco di 70 case di Lica
alla divozione, come delle partite, et osservazioni passate sopra Knin, priggionia
del Turco Mustaffa Propezan aga, e sua risserua per custodirlo a conto publico,
con altre diligenze estese alla custodia del confine, e buon concerto negli ordini
da me rilasciati, nel che tutto apparisce l' attitudine, la puntualit e la
rassegnatione che egli tiene alla carica, et al buon servitio di vostre eccellenze.
Certo che la buona regola di governo ricerca, che il tutto cada sotto l' occhio di
chi dirigge per altro potendosi prender molti equiuoci e qualche volta fabricare
supposizione non aggiustata al concerto, et alla direzione migliore di chi governa
....
Spalato 29 maggio 1685.
Zad. st. arh. Depee Valier, knj. I, str. 8-9.
71
Zadar, 31 maja 1685.
Generalni providur konjice Polo Mikiel javlja senatu da je odmah poto je
preuzeo dunost uputio serdara Jankovia u Liku i da je ovaj, zahvaljujui
svojim vezama, priveo pod mletaku vlast sedamdeset likih porodica, koje
broje devet stotina dua. Tim je uskocima podijelio neto hrane a glavarima
jednu zlatnu medalju i neto ohe, da bi time predobio za sebe taj narod koji iz
straha i iz koristoljublja naginje na onu stranu kojoj ce srea priklanja.
Serenissimo principe.
Devo molto all' arbitrio divino, che ne' principij di questa reggenza dona al
fervore de' miei voti un' augurio ben lieto, e consola le mie aspettationi. Disposte
le prattiche pi certe et accurate in paese, mi sortito con l' auspitij della serenit
vstra senza spargimento di sangue l' acquisto di nuovi sudditi. Fatto avanzar
con nuovi seguaci il sardar Gianco nella Licca, come accennai, e spesi tutti l'
impegni di buona corrispondenza, ha riddotto sotto l' ali della publica protettione
settanta famiglie in numero di novecento anime, distrahendole dalla tirannide
ottomana. Ho subito alle medesime fatta contribuire qualche portione di grano,
dispensando con discreta moderatione una medaglia d' oro, e poco panno a loro
capi somministratomi il tutto dalla puntualit dell' eccellentissimo signor general
Valier, cui lo ricercai a questo semplice oggetto. Cosi andr accarezzandoli per
radicare l' osseguio in genti, a quali hor il timore, hor l' interesse fa volgere la
veneratione, ove vede pi prospero l' aspetto della fortuna. Sar mia cura il
disporli in luochi soggetti all' ochio e alla diretione de capi piu fedeli, acci osservino i loro andamenti e possino fermare la loro instabilit con sodezza di
divotione.

85

(Omissis)
Zara li 31 maggio 1685.
Polo Michael provveditor general della
cavalleria.
Mlet. dr. arh.
Senato-Dispacci provveditor general cavalleria in
Dalmazia Fa. 716.
72
Split, 4 juna 1685.
Generalni dalmatinski providur Valier izvetavajui senat o ratnim
pripremama bosanskog pae i skadarskog sandak-bega, kae da otpadnitvo
Crnogoraca ugroava Grbalj, Patrovie i Budvu i preklinje vladu da ne preputa
Dalmaciju sudbini.
(Omissis)
.... l' alienazione de' popoli del Montenero, che in parte unitisi al
sangiacco contro li nostri, in parte obbligati con gl' incendii a darli ostaggi dopo
la fazione, resta con poche ville nella costanza della loro fede. La perdita di
questo monte che soprasta alla stessa citt di Cattaro, stringe Perasto, Budua e
Pastrovicchi, importante, per le conseguenze ma pi per l' esempio. Il
sangiaco, uomo accortissimo, si vale della occasione e non meno con la
blandizia che con il rigore va avanzado posto e dominio et il contado di Zuppa e
Pastrovicchio non fuori di pericolo, massime trovandosi Budua aperta e con
poca difesa.
(Omissis)
Supplico bene la signoria vostra non abbandonare intieramente questa
provincia che formando i litorali dell' Adriatico et aprendo la porta al Levante,
non di minor considerazione degli altri luochi del dominio. Anco con la
mediocrit della forza si puo rimediare al male e trattenere li sudditi nella
confidenza di maggior assistenza: ma senza capo di guerra, senza comparsa di
milizie, non vi resta ne consiglio ne modo per almeno accreditar la forza con l'
apparenza. Angusitiato nel danaro, privo di sovvegno, posso bene stemperare la
testa, ma non provvedere alle urgenze multiplicante, et ai remedii che molte
volte conviene ricavarsi dal vigore proprio del paese che non sar mai fermo ne
proficuo, quando non sii sostenuto da qualche interesse.
(Omissis)
Spalato 4 giugno 1685.
Zad. st. arh. Valierove depee, knj. II, str.
23-32.

86

73
Zadar, 7 juna 1685.
Providur konjice Polo Mikiel javlja senatu da je novouskoene like
porodice naselio u Koulovopolje i da je ponovo uputio u Liku Jankovia sa
2000 ljudi da izvue ispod turskog jarma druge Morlake. Ako mu to uspije
naselie ove potonje u kraj od Koulovapolja do Ostrovice.
Serenissimo prencipe.
(Omissis)
Le famiglie novamente giunte alla devotione si sono disposte nelle
campagne di Cosulonopoglie, che s' uniscono gi all' altre tenute da sudditi
ubidienti, e si vanno estendendo verso Ostrovizza; sito di tanta estimatione e per
ogni riguardo necessario a custodirsi. Mi sortito in questo tempo di espedir il
kavalier Gianco novamente verso Licca, con speranza di distrahere molt' altri
Morlacchi dal giogo ottomano accompagnato da 2000 persone in circa per il loro
spalleggie e sicurezza. Iddio secondi l' ardore de miei voti et il di lui buon
servitio, che s' accade la condotto si snervano maggiormente le forze al nemico e
s' accrescon alla serenit vostra, sotto i cui felicissimi auspicij veggo genti
straniere bramarne la soggetione et il soave dominio. Se questi giungono vado
pensando dispor loro l' habitationi da Cosulovopoglie sino Ostrovizza, che cosi
facendosi forti l' une coll' altre, possano rendersi pi atte a ressistere contro l'
invasione de Turchi, mantenersi in fede e pressidiar in parte poste cosi
avantaggioso per le di cui conseguenze, ristorati che siansi in pochi giorni i
cavalli, dissegno d' avanzarmi a quella parte, col servirmi per in diffetto de
fanti pagati, di 200 soli vecchi habitanti, senza i quali non possibille di
sostenerlo.
(Omissis)
Zara 7 giugno 1685.
Polo Michiel provveditor general della
cavallieria.
Mlet. dr. arh.
Senato-Dispacci provveditor general cavalleria in
Dalmazia, Fa 716.
74
Split, 13 juna 1685.
Generalni prvoidur Valier javlja senatu da je bosanski paa sa
hercegovakim paom i sa ranijim bosanskim paom Osman-paom, preao
Prolog i spustio se u Cetinu. Sumnja se da cu doli sa nadom da opet pridobiju
za sebe Nakieve i Peraiine Morlake, ali se on boji da e udariti na Zadvarje ili
na Norinsku kulu.

87

Serenissimo principe.
Finalmente in nembo che girava in Clivno, scoccato in Cettina, ove il
bass di Bossina, passato il Prologh insieme con quello di Ercegovine et il bass
vecchio Asman-pass ha preso posto. Il numero e la quantit dell' esercito si
rileva, da pi constituti, ascendere per ora sopra 3 mila cavalli e 2 mila fanti, ma
questi la maggior parte, morlacchi.
(Omissis)
Si suppone che i Turchi si sono avvicinati colla speranza di condur, o col
negozio o con la violenza li morlacchi di Peraiza e Nachich a seguitare le loro
insegne, mentre sparsi per le campagne avanzate coi loro animali e
particolarmente a Labin di la dai monti di Tra, e nell' estremit del territorio di
Sebenico sopra Boraia dava facile il modo al concerto e difficile la resistenza
contro le missioni che fossero fatte dai Turchi.
(Omissis)
Sn deve per temere che il basci voglia fare qualche colpo o su Duare o
sopra Norin che sono le due spine che li pungono il core.
(Omissis)
Spalato 13 giugno 1685.
Zad. st. arh. Valierove depee knj. II, str.
32-35.
75
Split, 14 juna 1685.
Providur Valier javlja senatu da treba obratiti panju na nove podavike.
Najopasniji su uskoci iz Graaca jer su staroverci i kao takovi neverni, to je
dokazano iskustvom.
(Omissis)
Inportantissimo e il riflesso sopro nuoul suditi ... queli di Grassaz sono li
pi pericolosi, perch essendo di ritto vecchio, sono creduti di niuna fede. E l'
esperienza lo dimostra.
(Omissis)
Spalato 14 giugno 1685.
Zad. st. arh. Valierove depee knj. II, str.
37.
76
Omi, 17 juna 1685.
Prvidur Valier javlja senatu da je paa sa vojskom iz Cetine pao pod
Zadvarje i stegao opsadom tvravu. On sakuplja pomonu voj-

88

sku, ali bez zadarskih i ibenskih Morlaka ne moe da suprotstavi pai


srazmernu silu. Pisao je providuru konjice da ubrza njihov pokret, pa kako je
plaena vojska brojno opala bie prisiljen da je pojaa probranim Morlacima,
poto i Turci prikljuujui Morlake svojim armijama odravaju miljenje o
njihovoj snazi.
(Omissis)
. Cosi da Turchi occupata la campagna, il bosco e li passi, resta ristretto
Duare.
Tartaglia dicchiara costanza mi promette difendersi sino alla morte; scrive
aver acqua per 15 giorni, ne dice altro se non che s' unisca gente, ad ogni modo
il loco infeticissimo la muraglia debole abbrucciata, e mal diffesa, non avendo
fianchi, et in molti luochi dominata e battuta per ogni verso.
(Omissis)
Qualche numero di gente va unendosi da ogni parte qui in Almissa, ma
senza quella dei Sebenzani e Zaratini non credo vi sia summa proporzionata e
forte a contraposto di quella del bassa anco avvantaggiato ne' luoghi forti.
(Omissis)
Se compariranno milizie, e ricapiti il signor general Grimaldi non lasciaro
di concertare col il signor provveditor general de cavalli l' unione di nostre forze,
che essendo diminuite assai alla misura de' Turchi, sar necessario valersi,
quando occora, d' una scielta de Morlacchi con quali anco li Turchi stessi
accrescono concetto a loro eserciti, e se bene non si pu sperare gran profitto, ad
ogni modo ne' luochi oportuni puono prestare qualche vantaggioso servizio.
Almisa, 17 giugno 1685.
Zad. st. arh. Valierove depee knj. II, str.
41-44.
77
Sa galije u Vruljama 19 juna 1685.
Providur Valier izvetavajui senat o toku opsade Zadvarja i o svom
nastojanju da pomogne pritenjenoj posadi, jadikuje radi slabosti snaga kojima
raspolae i kae da e morati da upotrebi jedan odred Morlaka i naroito
Jankovia kao plaenu vojsku.
(Omissis)
Ma ecellentissimi signori non possibile difendersi senza mano, e la
difesa limitata in se medema poco sicura. Attendo Grimaldi, sospiro milizie,
eccito il signor provveditor general de cavalli a poner in stato la cavalleria.
Convenir valermi anco d' un corpo de' Morlacchi con qualche ricompensa, e
particolarmente del cavalier Gianco; far tutto per ressistere, e per avvanzare
contro il bass, ma non si pu far senza mezzi, e ritrovandomi con poca polvere,
poco piombo e poco

89

danaro, e con una continua e necessaria dispensa, considerino le mie angustie, le


mie afflizioni, et il mio travaglio che redimerei volentieri con il proprio sangue
per non vedere discapiti ala patria e disturbi sopra questa afflittissima gente.
(Omissis)
Vruglie di Galera 19 giugno 1685.
Zad. st. arh. Valierove depee, knj. II, str. 51.
78
Vrulje, sa galije 19 juna 1685.
Generalni providur Valier, obavetavajui senat kako je soprakomit Vuzijo
sa Morlacima i hajducima razbio Turke pod Zadvarjem i oslobodio tvravu od
opsade, javlja da otkupljuje otseene turske glave koje mu donose, poto je takav
obiaj i poto na taj nain potie Morlake da progone Turke i pravoslavne
hriane, koji su se pokazali gori od Turaka.
... Molte teste sono state condotte e particolarmente quella del
Bugliubass, e ui l' uso di comperare le teste morte col danaro viuo; et ho
creduto in quest occasione animare quest' interessata nazione con la ricognizione
del merito di cascheduno, perch prendino animo e si proseguisca con la buona
fortuna, e con qualche decena de cechini e qualche annello, non solo la
persecuzione de Turchi, ma de cristiani greci, che si sono in quest occasione
dimostrati pi fieri nemici de Turchi medesimi.
Zad. st. arh. Valierove depee, knj. II, str. 53.
79
Zadar, 22 juna 1685.
Providur konjice Polo Mikiel javlja senatu da e se sutra sa konjicom
uputiti u Skradin i tu saekati Valierovo nareenje ili da nastavi put (k Valieru)
ili da ostane da uva ovaj kraj. Jankovieva brata (Zaviu) kojeg je ba u tu
svrhu zadrao, poslae sa besposlenim Morlacima i koristei se konjima
ostavljenim od onih koji su otili sa Stojanom da pustoi i pljaka turski kraj
(Liku).
Serenissimo principe!
(Omissis)
Io domani mi restituir alla campagne, e mi incaminer con questa
cavalleria verso Scardona, havendo delle mie mosse, e dal mio

90

avicinamento fatto partecipe sua eccellenza Valier perch possa dall' autorit sua
ricever regola alli miei passi, o di prosiguir il viaggio, o di custodire questo
confne. Fra tanto dispongo un' ordine, perch fatto a questo fine rimaner il
fratello del cavalier Gianco, unito alli Morlacchi pi disoccupati, e col beneficio
di molti cavalli qui rimasti, di ragione degl' altri gi espediti, possino dar un'
inaspetato assalto al paese nimico da questa parte, quale spogliato dei pi
valorosi combattenti, che cirocondano il bass, potrebbe ... farlo soggiacere agl'
infortunij d' una quasi certa desolatione, e ritornasene i nostri carichi di bottino e
di prede.
(Omissis)
Zara li 22 giugno 1685.
Polo Michiel provveditor general della cavalleria.
Mlet. dr. arh.
Senato - Dispacci provveditor general cavalleria, Fa
716.
80
Omi, 25 juna 1685.
Generalni providur Valier javlja senatu da upravo stiu kotarski i ibenski
Morlaci pod zapovednitvom Stojana Jankovia. On e sa ovima sa najboljima
koje odabere meu katelanskim, klikim, poljikim i makarskim sastaviti odred
kojim e zaposesti planinske klance i spreiti pai nove navale. Providur konjice
porazdelio je Morlacima neto novca, jer nije mogue drati ih dugo u akciji o
samom bekotu i vinu.
In questo mentre vanno capitando le truppe di Zara e Sebenico, comandate
dal cavalier Gianco, con quali e con la scielta dei migliori dei Castelli, Clissa,
Poglizza e Macarsca, formar un corpo di gente, con cui spero, ne' siti
vantaggiosi della montagna, per non aver cavalleria, di levare al bass l' opinione
di nuovi attacchi, che, per quello vo intendendo a riparo della riputazione e della
testa, medita con l' unione di nuove forze.
(Omissis)
Alli Morlacchi partiti da Zara e Sebenico hanno convenuto li signor
provveditor general de cavalli, e conte, oltre il biscotto, prometter et esborsare
danaro. Jo sin hora ho trattenuti questi, senza pecuniaria distribuzione, ma
impossibile che si continui lungo tempo in campagna con il solo biscotto, e
qualche barila di vino, e creda l' eccellentissimo senato, che da me pi si studia il
publico interesse, che il particolar riguardo della mia casa. Sopra tale punto
scriver pi diffusamente, e portar il mio sentimento con altra occasione,
supplicando, solo considerare la moltiplicazione delle spese e la necessit di non

91

perdere per poco danaro molti vantaggi, che si possono conseguire, e nello
stesso tempo bilanciar l' espedizione con la spesa et aggiustare la misura all'
augumento delle milizie, e di moltiplicate occorrenze.
(Omissis)
Almissa 25 giugno 1685.
Zad. st. arh. Valierove depee, knj. II, str. 56.
81
Omi, prvi jula 1685.
Generalni providur Valier javlja senatu da je stigao Jankovi sa 800 ljudi i
da je sa ovima i ostalima Morlacima zaposeo jake poloaje u planini. Providuru
konjice naredio je da ugrozi Knin, da bi tako zadrao kod kue hrabre like
Turke i spreio njihovo zdruenje sa painom vojskom. ali to ga nestaica
plaene vojske primorava da sudbinu oruja poverava kolebljivim i sumnjivim
rukama Morlaka. Jankovia je poslao da izvri noni prepad na Vrgorac i
Ljubuki te da se po tom opet vrati na poloaje kod Zadvarja.
(Omissis)
Cosi, capitato il signor kavalier Gianco con 800 uomini dei contadi di Zara
e Sebenico, espedito dal signor provveditor general della cavalleria, ho aggiunto
ad essi un corpo de' Borghesani, Castellani Clissani e Poglizzani, facendoli
prender i posti vantaggiosi della montagna, credendo che il tempo et il sito possi
giovare assai per dissipare l' inimico, senza cimento, ristretto nei viveri, e nell'
infanteria, composta con pochi simeni e molti Morlacchi. E perch non s'
aggiunga al bassa la brava gente di Licca, ho ordinato al signor provveditor
general de cavalli che con il corpo di cavalleria si trattenghi fra Ostrovizza e
Scardona, tenendo in apprensione quei di Knin, e per conseguenza non lasciando
movere, obligati alla propria difesa, i popoli della Licca.
Ho pure eccitato con lettere il signor general di Carlistot a non perdere
questa bella occasione. Cosi convengo eccellentissimi signori, in mancanza di
forza giocare, d' ingegno, e non avendo milizia pagata ponere e confidare, per
capo di necessit, la pubblica fortuna nelle mani vacillanti e dubbie de'
Morlacchi.
(Omissis)
Ho per lasciato, che il signor kavalier Gianco, prendendo il benefizio del
numero, passi con le barche verso Zaostroch, e veda di far qualche impressione
improvisa e notturna sopra Vergoraz e Gliubuschi, per veder di sminuire questa
brava gente all' inimico, e distrahere poi per conseguenza il concorso delle parti
superiori all' amassamento del grosso del bassa, con ordine poi di rimettersi
immediate con il comodo delle dette barche a Vruglie et a Duare.
(Omissis)
Almissa, primo luglio 1685.
Zad. st. arh. Valierove depee, knj. II,

92

82
Osinj, sa galije, 4 jula 1685.
Generalni providur Valier javlja senatu da je preko franjevaca poslao
pisma hrianima imotske krajine, pozivajui ih da stresu turski jaram i da se
podloe dudu. Neki su se knezovi obvezali ugovorom i ponudili taoce.
Dozvolio je Jankoviu pohod na itluk i Ljubuki da sprei sakupljanje peaka
za painu vojsku, koje se vri s onu stranu brda. Primoran je da dri na okupu
Morlake, jer se paa sprema da opet udari na Zadvarje, a plaena je vojska
neupotrebljiva u onoj vrleti. Vratili su se Morlaci poslani na itluk. Zasnovani
prepad nije uspeo radi prenagljenosti kojom je izvren, Ipak se zarobilo i pobilo
mnogo Turaka i grabljivi se Morlaci zajazili plenom.
Serenissimo principe!
Quando nella passata settimana fui a Macarsca, feci per mezzo dei padri di
san Francesco correr lettere, esortatorie ai popoli d' Imosco, cristiani, perche si
persuadessero levare a se stessi le catene dei Turchi o il flagello giusto delle
nostre armi, imminenti sopra le loro teste, quando non prendessero risoluzione di
ponersi tra il manto pietoso di vostra serenit.
Non stato inutile questo pretesto e dalle copie di scritture aggiustate con
alcuni dei conti, che unisco, rillever il senato la volontaria soggezione e gli
ostaggi esibiti, sino che maturino li raccolti e possino eseguire il capitolato,
senza atrahere ora gl' incendii e le devstazioni de' Turchi che armati con li
bass, si trattengono nelle vicinanze di queste parti.
Spero avanzare anco cogli altri superiori d' Imosco la trattazione, e se a
faccia del bass viene accreditato il nome pubblico non di poca conseguenza l'
aquisto di tali genti, con quali, ristretto fra ceppi Imosco, potrebbe conseguirsi
senza impegno delle armi di vostra serenit.
Intanto non potendo trattenere questi morlacchi, com desiderei, in quell'
avvantaggioso soggiorno per consumar l' inimico col beneficio del tempo e della
fame, convengo dar alimento al fuoco e sfogo della loro impazienza.
Ho permeso al kavalier Gianco di avanzare con le genti verso Citluk et
avvicinarsi a Gliubuschi per veder di desertare quei luoghi pericolosi ed infesti, e
divertire anco in questa forma l' unione di mille fanti che dietro a questi monti si
vanno unendo, per condursi all' esercito del bassa. Il comodo delle barche e il
beneficio de' maestrali mi fa sperare, che in doi o tre giorni si possi conseguire l'
intento, e sbrigati da questa faccenda, ridurli consolati ai primi posti. Tuttavia e
sempre difficile promettere certezza di chi ha indivisible l' instabilit e sregolata
la obbedienza.
Io li vo seguendo colla galera per tener freno alla libert et osservazione
agli accidenti che potessero richiamare questa gente secondo gli avvisi e mosse
del bass medemo.

93

Dalle lettere scritte dal confidente Nuncovich, al governator Marinovich


del Forte Opus si rileva anco quanto premi al bass il nuovo attentato sopra
Duare, ben compresa l' intenzione della raccolta d' infanteria, che procura d' ogni
parte, e che sola puo servire fra grebbani e fra il bosco petroso che circonda
Duare.
Per questo mi trovo in necessit di trattenere questo corpo di Morlacchi,
non meno per esser privo di altra forza che resisti, come per essere unico nella
positura malagevole e non praticabile alle nostre milizie di quei dirupi. Tuttavia
troppo pericoloso e l' esperienza lo dimostra, riponere l' intiera speranza e la
sicurezza dell' imperio e la riputazione nelle mani de' soli Morlacchi.
(Omissis)
Ritorna la gente portatasi questa notte per tirar in aguato il presidio e per
incendiar il borgo di Ciclut, sperando in tal forma anche divertire il concorso al
bass delle genti, che si uniscono e sfillano da queste parti. Il colpo era bilissimo
perch improviso, se svariata l' hora non ovessero confuso nelle tenebre della
notte l' ordine, che si dueua eseguire nell' alba, e con troppo anticipata fretta
preggiudicato al buon concerto. Ad ogni modo non s' fatto poco, riportati
diversi schiavi, uccisi molti Turchi, incendiate molte case, e dato alimento a
quest' auida gente con qualche botino. Ritorno con la medesima a Vruglie per
esser dietro al bass e coprire Duare confessando a vostre eccellenze, che se
questa volta non perdo la pazienza con questa confusissima nazione, non la
perder mai pi.
Zad. st. arh. Valierove depee, knj. II, str.
6667.
83
Split, 5 jula 1685.
Komisar Marin Mikiel javlja senatu da je Jankovi koji je stigao sa
kotarskim i ibenksim Morlacima u Split dao odmah brodove za podvoz kako bi
stigli to iliji na mesto potrebe.
(Omissis)
Il kavalier Gianco con cinquecento del territorio di Zara, duecento di
Sebenico, altre quelli di Tra e questo distretto, sono stati subito giunti proveduti
di barche, perch capitino al luogo del bisogno, gagliardi e pronti ad intraprender
qual si sia commando di sua eccellenza.
(Omissis)
Spalato li 5 luglio 1685.
Marin Michiel provveditor estraordinario
commisario.
Mlet. dr. arh.
Senato - Dispacci proveditor estraordinario
commisario in Dalmazia ed Albania, Fa 696.

94

84
Vrulje, 7 jula 1685.
Providur Valier, izvetavajui senat o svojoj nameri da obrazuje jedan
odred od 100 Morlaka kao stalnu plaeniku vojsku, daje svoju ocenu o
Morlacima kao vojnikom materijalu.
Manca a questa nazione la disciplina, per altro vi ferocia, robustezza
sopra il eredibile, e quello pi importa non vi patimento che la distrugga, ne
uariet di tempo che la disciolga. Dorme allo scoperto sia vento, pioggia o neve
non si stanca nel malagevole o dificile camino, et averebbe cuore, se la rapina
molte volte non la divertisse, e fosse condotta nel pericolo senza confusione per
avvanzarsi nel medemo.
Zad. st. arh. Valierove depee, knj. II, str. 68.
85
Split, 14 juna 1685.
Dalmatinski providur Petar Valier odgovara karlovakom generalu
Herbetajnu, na pismo od 14 jula 1685, hvalei njegovu odluku da sa Hrvatima
upadne u Krbavu. Valier ali to ne moe da se odazove pozivu za koncentrinu
akciju sa generalom s razloga to ga prisustvo paa vezuje za hercegovaku
granicu, ali je on dao instrukcije Jankoviu da kad mogne provali u Liku.
Copia di risposta alle lettere del signor general di Carlistot in data di 14
luglio 1685.
Le lettere di vostra eccellenza di 5 e 9 instante mi giungono in un tempo
istesso; et si come osservo la tarda rissolutione della corte nel spedir le militie,
cosi lodo molto i di lei pensieri di scorrer nella Corbavia con le sole genti croate
per poner apprensione nell' inimico che s' attrova in molta costernatione per gli
avvantaggi che ripportano l' armi della serenissima repubblica in queste parti. Io
credo infallibilmente che facendosi dalle genti di vostra eccellenza gagliarde
impressioni nel luoco dissegnato, non possano accurrervi li bass di Bossina e d'
Hercegovina, mentre doppo la loro rotta sotto Duare, tengo uniformi costituiti et
molte relationi, che il primo sia partito per Ungheria, et il secondo ha che fare
nell' Hercegovina, ove faccio continuar le scorrerie e le partite de' Morlacchi,
che mai ritornano senza proffitto; anzi l' altro giorno feci avanzare sino a Ciclut
ultimo confine della detta provincia una grossa partita che incendi tutto il
borgo, fece ricco bottino; condusse circa cento schiavi et quantit d' animali. Li
Turchi del luoco hanno ricercato agiuto a confinanti di Monstar, Gabella e quei
confini; ma alcuno non si mosso, onde mi

95

stabilisco nel credere fermamente la loro costernatione e debolezza.


ottimo dunque il pensiero di lei; et io incontrarei volentieri l' occasione
di servirla e d' ampiegare unitamente le genti contro l' inimico comune; ma le
distrattioni, et li bass che si fermano a confini non permettono che io divida le
forze, e m impegni in altra parte con le medeme. Ad ogni modo il signor kavalier
Gianco tiene instruttioni per portarsi quando possi nella Licca per riccavare il
possibile proffitto sopra l' inimico stesso; et credo possi giovare molto alli avantaggi di vostra eccellenza questa divertione dell' Hercegovina, perch da pi
parti attaccato soccombi a discapiti; e riportino l' armi cristiane quei vantaggi
che dalla divina piet fossero ordinati.
Il signor cavalier Bortolazzi si trova ferito, ma spero non stia per
pericolare.
Mi continui gli avvisi e l' honore de' suoi comandi, mentre etc.
Priloeno Valierovoj depei od 8 avgusta 1685.
86
Zadar, 27 jula 1685
Providur konjice Polo Mikiel javlja senatu da mu je providur Valier
saoptio dva pisma karlovakog generala u kojima javlja da namerava udariti na
Krbavu i pozivlje Mleie da istovremeno provale u Liku. On se dogovorio sa
Jankoviem i ostalim glavarima i pozvao na okup svu krajinu, obavestivi
generala da e na od njega odreeni dan nai biti u Lici. I doista 22 jula nai su
upali u Liku palei, robei i pljakajui itav kraj, ali se general nije pokazao.
Kad su Morlaci bili na povratku javi im geieral da je stigao u Krbavu, te se oni
opet vratie u Liku i obnovie pustoenje i palee. Glavna je korist u tome to su
priveli k Mleiima 300 morlakih kua, koje e moi da dadu oko 700 ratnika.
Posedarac se povratio, a Jankovi je sa ostalima otiao na Graac, da pokua i tu
doi do iara.
Serenissimo prencipe!
Mi communic la decorsa settimana l' eccellentissimo signor general
Valier replicate lettere del signor general di Carlistot, con le quali partecipava la
sua intentione d' internarsi con li suoi Crovati nella provincia di Korbavia et
invitava nello stesso tempo li nostri a scorrer nella Licca, per divertire l' inimico
in pi parti e difficoltarli la diffesa. Mi signific l' eccellenza sua li suoi
prudentissioni sentimenti, che si spedissero in Licca li nostri Morlacchi con
speranza di riportarne vantaggi, giacch propitia si dimostrava la congiontura.
Con la solita pontualit fu da me incontrata l' occasione d' obedire e d' esercitare
le parti mie nel procurar con indefessa applicatione il miglior servitio della
serenit vostra. Chiamai il cavalier Gianco con gl' altri capi de Morlachi, e
conferito il disegno, gl' esortai con tutte le forme che mi

96

dett il mio poco spirito a non abusarsi di quest' incontro in cui haverebbero
potuto approfittarsi. Trovata in loro ottima la dispositione, rilasciai mandati per
tutto il confine, ordinando l' unione del maggior numero di gente nel luoco e
giorno, che le fu destinato. Spedij subito l' aviso al medesimo signor di Carlistat
assicurandolo che per li 22 corrente (come egli bramava) si sarebbero li nstri
trovati il Licca invitando ancor egli a penetrar nel stesso tempo in Korbavia. Non
mancarnono li nostri all' impegno, e nel divisato giorno scorsero
coraggiosamente incendiando tutto il paese, facendo schiavi li Turchi, che le
capitorono alle mani, fuori ch' alcuni, ch' ostinati volsero piutosto abbracciar la
morte che rendersi captivi. Ma non si lasciorono vedere con la stessa prontezza
gl' imperiali, che tardorono sin al giorno seguente, che gi li nostri erano disposti
al ritorno tuttavia ricevuti avisi, che anco loro fossero gionti, e devastassero la
Horbavia, voltorono novamente il camino in Licca, repplicando gl' incendij et i
danni all' inimico. Non sono stati di poco momento, ma il miglior vantaggio, ch'
io rifletta, e l' haver sottrata dalla divotione Ottomana e ridotto sotto gl' ausspicij
del serenissimo dominio un numero considerabile di 300 e pi case de
Morlacchi, fatti passare la montagna dentro de nostri confini, calcolandosi che
da questo corpo si possano estrahere sei in settecento huomini d' arme. Io pure
per dar coraggio a nostri e per esser pronto a spalleggiarli gl' ho scortati con la
cavallaria al confine facendole somministrar biscotto e munitione per il bisogno.
Pi distinto raccoglieranno vostre eccellenze il successo dall' ingionta copia di
costituto del conte Possidaria, ritornato dalla fattione, essendosi il Gianco con gl'
altri capi inoltrato anco a Grassaz, per tentar ivi qualche altro proffitto.
(Omissis)
Zara 27 luglio 1685.
Polo Michiel provveditor general della cavalleria.
Mlet. dr. arh.
Senato - Dispacci del provveditor general della
cavalleria in Dalmazia, Fa 716.
87
Zadar, 27 jula 1685.
Sasluanje kneza Frane Posedarskog o morlakom pohodu na Liku,
izvreno sporazumno sa karlovakim generalom.
Adi 27 luglio 1685.
Comparve alla presenza dell' illustrissimo et eccellentissimo signor Polo
Michiel provveditor general della cavalleria il signor collonello Francesco
Possidaria, il quale venendo constituto f.

97

Interrogato da dove venga al presente et che cosa porti di novo


Rispose: Io torno dalla partita, che si era unita de' Morlachi giovedi della
deccorsa settimana, per unirsi anco col signor general di Carlistot giusta il
concertato domenica adunque un' hora avanti giorno s'atrovassimo a vista di
Rebaz, mezzo miglio distante cominciando a depredar quel luoco, ponendo
fuoco alle case del borgo, alli fieni, et ci riusci di fare quaranta schiavi. Si
tratenissimo quela matina in quelle pertinezze, et di poi marchiando per la Licca
abbruciando tutto quello si poteva, procurando in tutte le maniere di sentir nova
del general di Carlistot stante l' accordo, espedendo d' ogni parte messi espressi,
ne ci riusci haver nova alcuna. Credendo per noi altri, che il signor general di
Carlistot fosse tratenuto alli nostri Morlachi, con questo poco vantaggio si
ritirassimo alla montagna, tratenendosi pure tutto il giorno seguente sino l' hora
di vespero per veder pure se compariva qualche notitia del general di Carlistot,
et finalmente vedendosi privi di ogni speranza, partissimo arrivando sino alla
met della montagna. Alle doi della notte capit lettera del signor general di
Carlistot, quale esprimeva esser arivato in Korbavia havendo dato invitandoci ad
unirsi seco. Non mancassimo imediate darli risposta, principio a sacheggiar
quella provintia sino a Udbina sua metropoli, prometendo che per li 24 a qualche
hora s' haveressimo trovato a sua vista; e perch s' era dispersa alcuna parte de
nostri Morlachi, supponendo che fssimo gi di rittorno, spedissimo imediate i
nostri ciaussi acci tutti la mattina seguento s' atrovassero a Parcichi, luoco
stabilito, come pontualmente facessimo.
Si fermassimo coll tutto quel giorno et il seguente come pure anco la
note, incendiando il restante di quelli luochi, ne vedendo alcuna risposta e con
pocca provigione di potersi pi colla fermare, nel tempo stesso havessimo
fortuna di incendiar Lovinaz primo luocho in Licca verso la nostra frontiera, in
quela notte da Turchi abandonato. Segui pure quel giorno qualche altro schiavo
attrovato in quele montagne ma quel pi importa si resero sudditi tutti li
Morlachi di quella provincia che assendendo ad numero di 300 case in circa, fra
quali potrebbero farsi da sei in settecento atta all' armi, li quali scortati da noi
furono tutti riddotti sopra la montagna. Heri nel separarsi l signori cavalier
Gianco, sardar Smiglianich et Simon Bortolazzi altri capi de Morlachi, uniti da
300, o 400 cavalli si sono portati a veder Gracaz per procurar di tentar qualche
vantaggio.
Interrogato se sia successa alcuna uccisione de' Turchi rispose: Nell,
incendio di Rebaz cio di borghi ho veduto sette o otto teste.
Interrogato se siano stati condotti animali, cavalli o altri effetti, rispose:
Quanto agl' animali bovini e peccorini hanno servito per allimento del campo;
sono stati condotti da 30 ronzini, i quali sono restati in mano de Morlachi; gl'
altri effetti sono stati abbruciati, o se per non fosse stato condotto qualche cosa
in scondone, che io non sapessi.
Interrogato se il signor general di Carlistot si trattiene ancora in Carbavia,
se ha seco canone e quanta gente, rispose: Per quanto mi ha rifferto quello ci
porto le lettere, diceva potesse bavere circa sette

98

in ottomille persone la maggior parte a cavallo, e che havesse un piccolo


falconetto, con due mortari, e che il tutto conduceva sopra cavalli.
Mlet. dr. arh.
Senato-Dispacci provveditor general cavalleria in
Dalmazia, Fa 716.
88
Zadar, 28 jula 1685.
Mitar Nikoli ovlauje kavalira Ivana Krstitelja ope-Forteca da za njega,
brata mu Petra i sinovca Vuka i Jovana, sinove poginulog mu brata Baja,
predigne plate koje oni imaju da prime kao vojnici konjikih eta Posedarca i
Radoa, poto im je nareeno da po dravnoj slubi preu u Kotor.
1685 28 luglio. Sabato.
Personalmente costituito Dimitri Nicolich facendo per nome suo e di
Pietro suo fratello nec non di Vuco e Zuane Nicolich suo inipoti, ex frate Baio,
morto ultimamente in pubblico seruitio, per li quali promette de rato ne propri
beni et essendo stati comandati doversi portare a Cattaro per occasione di
servitio di sua serenit hanno istituito a loro procuratore il kavalier Giovanni
Battista SoppeFortezza a potre ricuperar le paghe mensuali che tengono nella
compagnia di canalli Possedaria Vuco e Zuane, e Pietro in quella Rados, di
riscuoter da ogni debitore colono, o contadino ogni sorte di credito.
Fatto in Zara nella cancelleria civil pretoria presenti l' abbate Sorini e
Nicolo Spachioto.
Zad. st. arh. Spisi biljenika Franceska Lantana
(Registar punomonica).
89
Zadar, 30 jula 1685.
Sasluan na zapisnik, Stojan Jankovi opisuje potanko provalu Morlaka u
Liku i uzaludne pokuaje da se uhvati veza sa karlovakim generalom.
Adi 30 luglio 1685. Zara.
Camparse dinanzi all' illustrissimo et eccelentissimo signor provveditor
estraordinario commisario in provincia, e poscia di suo ordine nella cancelaria di
sua eccellenza il signor kavalier Stoiam Mitrovich detto Janco, quale venendo
costituto cosi espose:
Domenica prossima passata sono stati otto giorni che mi portai con gli altri
tre capi de' Morlachi di questo territorio per ordine dell'

99

eccellentissimo signor provveditor general estraordinario e col seguito di


tutte le genti del territorio medesimo nella provincia della Licca per unirsi col
signor general di Carlistot, affine di saccheggiar et abbruciar quella, et lui l' altra
di Herbavia, unendosi per tra noi altri capi. Quella stessa mattina, ch' era il
concerto, principiassimo avanti giorno ad abbruciar li borghi di Rebaz, e ci sorti
di farlo, et anco di far circa 30 schiavi e sei o otto teste. Erano avvisate quelle
genti, onde s' erano ricovrate nei luoghi recinti, e per abbandonate le case, fieni
et altro che rest incendiato; e li schiavi li cavassimo fuori di due palanche. Di la
siamo andati verso Rimnich1 e Medach, incendiando il tutto, che trovavimo.
Quivi disnassimo e poi si portassimo nuovamente a Parcich, luoco stabilito, ne
havendo veduto alcun aviso del signor general di Carlistot, si retirassimo alla
montagna, dove si trattenessimo il resto del giorno, la notte et il seguente sino l'
una del vespero, e poi si retirassimo a mezo la montagna. Alle due della notte
capit messo del medesimo signor general con lettere, invitandoci ad unirsi seco
ad Udbina; e cosi le rispondessimo che la mattina seguente saressimo stati senza
fallo a sua vista, e anco andasimo a Parcich, ove fermati due giorni e due notti,
mai lo vedessimo comparire, ne meno alcun altro suo aviso. Nel tempo istesso si
diede fuoco alla fortezza di Lovinaz, posta in capo di Lica, abbandonata in quei
momenti, come pure alla culla del capitanio di Udbina, et a Comich fortezza in
Herbavia, abbandonate alla nostra vista. Pure si diede il fuoco alle ville di
Parcich, Tepsincich, Medach Paulocich sino a Rebaz, com' anco li due castelli
Citluchi, et Micirich. Ma quello pi importa, si resero sudditi circa 300 famiglie
de Morlachi christiani, e furono condotti da noi alla devotione del serenissimo
prencipe. Ne vedendo per anco comparir alcun aviso del sudetto general, si
dassimo alla marchia verso questa citt. Ma non volendo rilasciar ancora tutte le
genti, si portassimo con 400 cavalli verso Grazzaz, ove incontrata una piccioll
partita di sette Turchi, uno rest morto, quattro schiavi, e due fuggiorono.
Accorsi sotto le mura di detta piazza, segui picciol fatto d' armi, nel quale
restorno morti due Turchi, uno de' nostri e due feriti di sassate.
Tutti quei borghi restorno incendiati con li fieni, e poi si retirassimo verso
casa, ne segui altro. Dal messo spedito dal sudetto signor general habbiamo
inteso haver lui preso la fortezza di Dunich a patti in capo di Herbavia, et
abbruciati tutti li luochi aperti sino ad Udbina.
Il che havuto, fu licentiato.
Priloeno Mikieolvoj depei od 4 augusta 1685.
90
Zadar, 4 avgusta 1685.
Komesar Marin Mikiel javlja senatu da se povratio u Zadar i da mu je, im
je siao s galije, doao Jankovi i obavestio ga o po-

Ribnik.

100

hodu na Liku i o uskakanju 316 morlakih porodica, iji su glavari doli u grad
da ce poklone javnom predstavniku i zatrae pomo. On ih je primio, opomenuo
na vernost i poslunost i saoptio im zahtev da ce sa narodom uskoenim smeste
s ovu stranu Zrmanje, a kad to uine podelie im 200 mera penice. Prilae
pismo koje karlovaki general pie Stojanu Jankovmu pozivajui ga da opet
stupi u akciju i obavetavajui ga o svojim uspesima u Krbavi. To je pismo
komisar poslao providuru a Jankoviu zabranio da odgovori, dok ne uje to e
providur zapovediti.
Serenissimo prencipe!
Arrivai gia tr giorni in questa citt, dove mi sono subito applicato a dare
le rassegne all' infanteria e cavalleria cosi grossa, come leggiera; li ristretti delle
medesime non li spedisco all' eccellentissimo senato con questa occasione.
(Omissis)
Sbarcato di galera imediate capit da me il kavalier Janco, quale mi disse
che nella scorsa fatta da lui in Lica, gl' era sortito di devastare qualche tratto di
paese, e prendere un luoco detto Lovinaz incendiato, asportando trentasette
schiavi fra huomini, donne e ragazzi; che alla comparsa delle genti Morlache s'
erano volontariamente resi all' obedienza dalla serenissima repubblica trecento
sedici case Morlache, che fanno il numero di duemille cinquecento sessantauna
persona, et il capi d' esse erano qui in citt per humiliarsi a questa rapresentanza
e chiedere sovegno per il lodo mantenimento.
Li feci venir tutti alla mia presenza, e gl' ho detto che loro haveano scielto
il miglior conseglio di lasciar un paese barbaro, et il dominio di prencipe tirano,
per riccovrarsi soto quello del pi giusto del mondo; che io li ricever per nome
di vostra serenit volentieri in questo stato, e che mi prefiggevo ch' essi
havessero a corrispondere alla generosit del prencipe con humilissimi
ringratiamenti, e con rassegnatezza, prefiggendosi di vivere con modestia e
piena ubbidienza a pubblici commandi. Dissi, ch' essendo le famiglie di la della
Carca,1 intendevo che passassero l' acqua, come mi promisero di fare, e
sovenutoli di 200 stara di formento in circa, che per non gli l' ho fatto dare, sino
che non sapia che tutti essi sijno passati.
(Omissis)
Qui ingionto sar il costituto del kavalier Janco, nei quale l' eccellentissimo senato scoprir che Morlachi non si sono ritrovati con il general di
Carlistot a causa che o non bene si sono intesi, o che hanno sgarato2 nel tempo.
Esso general scrive una lettera al kavalier Janco sudetto, che sar qui alligata,
invitandolo a sortire di nuovo in campagna, e raguagliandolo delle sue imprese
fatte per il tempo che si trattene in Herbavia con il suo essercito. Io subito ho
spedito le lettere stesse all' eccellentissimo signor provveditor general
estraordinario, et

Oito pogreno mesto Zermagna (Zrmanja, jer Krka ne tee paralelno granici i
graninim planinama.
2
sgarrare = ne pogoditi, promaiti cilj, pogreiti.

101

non ho voluto ch' esso dij risposta alcuna d' impegno sino che non si sente quale
sij la volont di sua eccellenza. (Omissis) Zara li 4 agosto 1685.
Marin
Michiel
provveditor
estraordinario
commisario.
Mlet. dr. arh.
Senato-Dispacci provveditor general estraordinario
commisario in Dalmazia ed Albabania, Fa 696.
91
Split, 8 avgusta 1687.
Dalmatinski providur Petar Valier javlja senatu da je dozvolio serdaru
Jankoviu da sa svojom vojskom provali u Liku. Korisno je da se Lika opustoi
jer se time obezbeuje Obrovac, naseljuju Kotari i afirmie republiino pravo na
velebitsko podgorje, kojemu je Lika zalee.
(Omissis)
Con tali motivi ho permesso al sardar Gianco d' avanzare le sue genti
sopra la Licca, che il confine tante volte scorso dal medesimo. Non credo che
sii male a disertare la Licca per assicurare Obrovazzo, et abitare il contado di
Zara, anzi credo sii bene sostener la ragione della Morlaca, a cui la Licca forma
le spalle.
(Omissis)
Mlet. dr. arh.
Senato-Dispacci provveditor general dell' armi in
Dalmazia Fa 115/523.
92
Zadar, 8 avgusta 1685.
Vukosav Kosi, Lianin uskoen u Starigrad koji je nosio Herbertajnu
Valierova i Jankovieva pisma, zapisniki presluan javlja ta je uo o
operacijama i vojsci esarevaca i prikazuje stanje i prilike u turskoj Lici.
Adi 8 agosto 1685 Zara.
Fato venir in officio per ordine dell' illustrissimo et eccelentissimo signor
provveditor estraordinario e comissario in provincia Vucovai Cossich di
Starigrad habitante nuovo dell' anno passato, quale costituito col mezzo dell'
agente Gerolimo Alberti interprete etc. cosi espose:

102

Da 20 giorni in circa fui mandato dal signor kavalier Janco a portar lettere
dell' eccellentissimo signor provveditor general estraordinario Valier, et altre sue
al signor general di Carlistot, che si trova al campo sotto Jasevizza, e cosi un
venerd mattina arrivai in quel luoco, e consignategliele mi fece fermare sette o
otto giorni nel suo campo, remanendo colle risposte delle lettere gl' altre tre miei
compagni scortati da due suoi soldati, et hieri sera son ritornato a casa mia.
Interrogato cosa sij di nuovo in quelle parti, rispose: capitata una lettera
dell' imperatore al medesimo generale, che la sua armata sij sotto le piazze di
Budis e Seguar, e che continuamente le bersaglino, e spera bene, havendo a
quest' hora tuolti li borghi di Budin, aggiongendo haver una bella armata, che
non ne ha pi havuta un' altra simile.
Interrogato cosa pensi di fare esso general di Carlistot cola sua armata,
rispose: Brama d' unirsi colla nostra armata per portarsi insieme sotto Biaz, ch'
una piazza del Turco oltre la Licca, in sito che non so nominare, anzi attende le
risposte dall' eccellentissimo signor provveditor general nostro, con premura in
quel luoco.
Interrogato se nella Licca et Herbavia siano millitie pagate dall' inimico, et
altra preparatione di guerra, rispose: Non si sente ne meno de certe persone
pagate in queste parti solo dir che al ponte d' Ossech vi sono 40.000 soldati
pagati per gvardarlo, nel resto qui nella Licca tutte le genti di campagna sono
rettirate nella citt e palanche forti, tanto le persone quanto gl' animali, ma le
forificationi sono trinciere di legname, a segno che si prenderebbero senza
cannone e senza difficolt.
Interrogato se siano poi numerosi gl' habitanti della Licca, che s'
attrovvano nelle citt, rispose: Tra tutte le citta medesime di quella provincia a
far levata di tutti gli huomini d' armi, anco pi deboli, non sarannno pi di mille
persone.
Interrogato come stijno de viveri nella Licca, rispose: Vi sono formenti et
orzi belli et abbondanti, ma non per anco raccolti, ne li raccoglieranno, che da
qui a un mese circe, non essendo maturi.
Interrogato s' habbino poi munitioni da guerra per quello sappia o habbia
inteso nella citt predetta della Licca, rispose: Io son nato in quelle parti, e per
vi capito frequentemente; onde so dire, che s' attrova poca munitione, e gente
poco buona, anzi son tutti impauriti et avvilliti perche temono dell' armata
veneta e dell' imperio, essendo di mezzo senza speranza d' haver soccorso o
agiuto da nessuna parte. Il che havuto fu licentiato etc.
Priloeno Valierovoj depei od 13
augusta 1685.
Mlet. dr. arh.
Senato-Dispacci provveditor general dell'
armi in Dalmazia Fa 115/523.

103

93
Split, 13 avgusta 1685.
Providur Valier objanjava senatu da u Dalmaciji ne postoji teritorijalna
milicija u obliku kuluka1 ve da svaki ovek sposoban za oruje slui sa orujem
pod svojim harambaom.
In Dalmazia non v' e distinzione di cernide se anche fossero nominate per
abuso perch non sono angarie che le distinguono, ogni uomo atto all' armi serue
sotto il suo karambass e serue con l' armi.
Mlet. dr. arh.
Senato-Dispacci provveditor general dell' armi in
Dalmazia Fa 115/523.
Zadar, 21 augusta 1685.
Komisar Marin Mikiel javlja senatu da se Jankovi vratio iz Splita i doneo
mu pismo od generalnog providura u kom mu ovaj javlja da je dozvolio
Jankoviu pohod na Liku. Jankovi mu je meutim javio da se providur s njim
dogovorio da udare na Livno. U neprilici radi tako oprenih nareenja poslao je
Bortulaia k providuru u Split sa pismom u kom trai da mu javi na koju stranu
ima da uputi Morlake.
(Omissis)
E ritornato il kavalier Janco, che s' era portato a Spalato da sua eccellenza,
come humilmente accennai nelle passate mie all' eccellentissimo senato. Esso m'
ha reso le riveritissime lettere dell' eccellenza sua, ch' in copia rassegno a vostra
serenit. Contengono d' haver permissione il Janco sudetto di far qualche mossa
con le sue genti verso le parti della Lica, ma simulata, secreta e meno strepitosa
che sij possibile- credendo che non essendovi unione con gl' imperiali, non possi
meno esser mal intesa; incaricandomi di provederlo di munitioni et altro.
Io subito letti li rivveriti commandi dell' eccellenza sua ho detto al Janco,
che tutto quello mi ricercar, con protezza gli sar somministrato. Due giorni
dopo sono capitati a questa casa li quattro sardari con una supplica, copia della
quale pure humilio per lume dell' eccellenze vostre. Et osservando in essa, che si
doveva far per questa mossa un consumo considerabile di pane di libre
trentamille, polvere millecinquecento e trenta milla palle, dissi che la volta
passata non n' havevano consumato pi di sete migliara, e perch hora ne ricercassero tanto di pi. Risposero ch' il viaggio era breve per esser la Lica qui
vicino, ma che hora erano per andar (come io dovevo saper benis1

U tom je obliku postojala milicija u Istri, Friulu i drugim mletakim


pokrajinama.

104

simo) a Kliuno. A questa propositione soggionsi che s' ingannavano, e che si


prefiggessero di dover andare in Lica, e non in altro luogo, perch sua eccellenza
scriveva a me d' haver stabilito et assentito ch' andassero a quella parte. Essi mi
mostrorono le loro lettere, che dicevano diversamente da quello rappresentavano
le mie, et il kavalier Janco asser che sua eccellenza haveva con esso accordato il
viaggio per Kliuno stesso. A questo risposi che l' eccellenza sua non haveva
voluto a tutti palesare il suo secreto, e che a me solo l' havera scritto, come buon
cittadino della patria et publico rappresentante.
Riflettend' io per alla diversit degl' ordini, e perch il servitio pubblico
sij fatto con la vera sodisfattione di sua eccellenza ho senza perdita di momento
rissolto di spedir uno d' essi, che fu il Bortolazzi, che s' essibi d' andar con
solecitudine da sua eccellenza medesima con mie lettere che spedisco in copia
all' eccellentissimo senato per sentir la sua precisa volont. La mossa non dover
seguire prima di mercordi prossimo, che il Bortolazzi sar ritornato a tempo d'
andare dove veramente sua eccellenza haveva commandato.
(Omissis)
Zara li 21 agosto 1685.
Marin Michiel provveditor estraordinario
commisario.
Mlet. dr. arh.
Senato-Dispacci provveditor estraordinario
commisario Fa 696.
94
Zadar, 23 augusta 1685.
Zabeleka o smrti Janka, sina Stojana Jankovia.
Adi 23 agosto 1685.
Obito di Gianco figliolo del signor kavalier Stogian Gianco Mitrovich
sepolto nella chiesa di S. Elia.
Parohijski arhiv crkve Sv. Stoije u Zadru.
Liber Obitum Vol. VI.
95
Karlovac, 27 avgusta 1685.
Karlovaki general Herbertajn pie dalmatinskom providuru Valieru
alei se to nije primio odgovora na pismo upueno mu prilikom provale u
Krbavu u prolom mesecu julu. On namerava opet upasti u Liku pa moli Valiera
da naredi Jankoviu da mu se sa svo-

105

jim ljudima pridrui dana 14og septembra. Saoptava mu vesti sa ugarskog


ratita i javlja da je carica rodila sina.
Illustrissimo et eccellentissimo signor signor padron colendissimo.
Gionto con lode del signore a Carlistot con bona salute doppo haver fatta l'
invasione colla mia gente croata, confiniarij e maritimi del decorso mese di
luglio dalla Carbavia, e con tal' opportunit di detta invasione ho diretta una
lettera mia all' eccellenza vostra partecipandola d' ogni operato, che voglio
credere sicuramente sar capitata alle mani della medesima, di cui per sin al
presente non fui honorato di risposta.
Seguita la mia partenza da detta provincia lasciata tutta dirocata e ruinata,
mi pervenne all' orecchie che li Turchi di bel nuovo siansi uniti e ricoveravansi
sotto quelle ruinate capanne. Io senz' intervallo di tempo commandai alcuni
centinara de' Morlacchi croati ad effetto che andassero a disnidare del tutto
quella perfida gente, quali entrati in detta provincia di Carbavia, gli riusci di
farme di quelli 30 priggioni et il capitano medemo con bona preda d' animali, et
il resto di quella canaglia onninamente dispersa.
Sono di nuovo di pensiere d' accingermi ad una scorsa nella provvincia
della Lika per il bon servitio della santissima nostra fede et delli serenissimi
prencipi aleati, e non sopragiongendo ordine contrario dalla casarea corte, o altro
accidente che potesse interumpere questi miei dissegni, vuolsi palesare ci all'
eccellenza vostra con chiederne dalla medema (stante la bona congiontura) la
congiontione del signor cavalier Gianco, che colla sua gente volesse unirsi alli
miei, et in un medesimo tempo, che sar per li 14 dell' entrante settembre ritrovarsi alla medema invasione et di concerto operare, che maggiori saranno i
progressi, se pure dalla bont di vostra eccellenza verr commandato al sudeto
signore cavaliere, sperando che dalla medema sar secondato questo mio bon
pensiere. Li passati giorni rissolsi farne altre scorsione nel paese di Bihacci solo
colla cavalleria croata ad officio di scoprirne il posto e farne una recognitione di
quello, viddi esser la congiontura assai propitia, m' avanzai sino alle porte di
detto forte, ruinando et distruggendo tutti quelli confini con molti priggioni e
qualche preda d' animali, riuscendo donque d' invader e distrugger la provvincia
di Lika, pi facile si rendar l' attacco di detta piazza.
Sar gi nota a vostra eccellenza la battaglia seguita colli christiani e
Turchi sotto Grana. Il vincitore rimase il serenissimo di Lorena con morte delli
inimici di 2000 sul campo, presa di tutt' il bagaglio e 25 pezzi di canone,
essendosi quelli dati ad una precipitosa fuga et l' infanteria inseguita da 6000
ongari colli dragoni delli nostri.
Si ha anco da persona pervenuta dal campo di Lesle, che il medesimo
arrivato col suo essercito alli ponti d' Ossech habbia battuti quelli barbari, con la
destruttione della met del ponte, di che s' attende la verificatione. In tal instante
doppo dato un general assalto a Neiaisel, a viva forza fu preso senza darsi
quartiere ad alcuno. Viene accompagnata questa gloriosa vittoria da un
felicissimo parto d' un principino dell' augusta regnante.

106

(Omissis)
Di vostra eccellenza
Carlistot 27 agosto 1685.
Devotissimo obligatissimo servitore il gran prior d' Ongaria conte d'
Herberstein
P. S. Corrisponder col signor, kavalier Janko acci non segua guari come
l' altra volta, non potendosi prescrivere l' hora cosi giusta della congiontione,
baster segua il primo o secondo giorno.
Prilog Valierovoj depei od 19 septembra.
96
5 septembra 1685.
Ilija Mitrovi pozivom na zasluge predaka, brata Stojana i svoje i obzirom
na to da mnogi uskoeni Morlaci uivaju bolju nagradu nego on, koji ih je doveo
pod okrilje republike, kao i obzirom na to da nije mogue da sudelujui dnevno
u bojevima jednog dana ne podlegne, moli senat da mu mesenu platu od 15
povisi na 40 dukata.
Serenissimo prencipe!
Alle glorie della serenissima repubblica si consacrarono gli aui di me Elia
Mitrovich, e cosi fece il quandam sardar Janco mio padre, mentre nella passata
guerra diede saggi non meno della propria devotione che del valore esponendosi
a continuati cimenti et azzardosi incontri e mi sia permesso il dire, con publico
notabile vantaggio. Quello habbio operato et operi nel presente il cavalier Stoian
detto Janco, mio fratello, noto alla publica sapienza, e se nelle correnti
emergenza habbi dato prove di fedelt e coraggio lo testificano le di lui attioni,
lo comprobano la numerosit di famiglie Morlache condotte alla divotione e li
danni et incendii portati nelle viscere del paese nemico, con la schiavit di tanti,
sempre costante nell' espor la vita a pi perigliosi azzardi e sempre pronte all'
adempimento dell' incombenze addossategli.
Io pure non dissimile al stesso ho contribuito e contribuisco il mio impiego
divoto. Frequenti sono stati li danni da me a Turchi inferiti di incendii e
schiavit e molte pi sono le familgie che de Morlachi ho condotto all'
obbedienza della serenit vostra col mezzo di molte adherenze che tengo et
siccome ho gi dedicato me stesso alla pubblica grandezza cosi bramoso sempre
di sagrificarmi in vittima alla stessa. L' eccellentissimo signor Domenico
Mocenigo provveditor general estraordinario dell' armi in Dalmatia che con l'
occhio proprio vide le operationi mie con sua patente di 15 luglio 1684 mi
concesse duc. 15 al mese per atto di riconoscimento e perch habbi modo di sostentarmi.
Principe serenissimo, diffonde la publica generosit le sue gratie sopra
molti Morlachi da me condotti alla devotione molto pi ampla-

107

mente di quello io godo, e se io son l' istrumento e la principal cagione della lor
venuta con rossore rifletto vedendo questi sopravanzarmi nel conseguimento
delle gratie. So che il suddito tutto deve al principe e gi a questa parte
adempisco al mio ossequio et divotione con certezza di dover restar vittima
sagrificata alle glorie dell' augustissima repubblica essendo impossibile, che non
ne venga il caso mentre in giornaliere fattioni mi ritrovo; ben vero che bramo
veder prima estesi sopra me gli atti della pubblica generosa clemenza, affine di
poter chiuder gli occhi con questo contento. Supplico che la concessione sia
accresciuta a ducati 40 al mese, onde vagliono questi al sostentamento di mi famiglia, mentre io possa abbandonare ogni altro interesse et applicar tutto me
steso, al servitio glorioso della serenit vostra.
1685 5 settembre.
Che sia rimmessa ai savii dell' una e l' altra mano, consiglieri Bernardo
Memo, Girolamo Grimani, Agostino Barbarigo, Polo Vendramin, Marco
Ruzzini, Zorzi Corner.
Il provveditor general estraordinario dell' armi in provincia rispondi giusta
le leggi. Ger. Giacomazzi. Marc. Ant. Jiustinian nobile et sapiente viro Petro
Valerio ecc. Vi mandiamo nelle presenti copia di supplicazione presentata avanti
la serenit vostra per nome d' Elia Mitrovich sopra la quale ni commettemo che
ben informato delle cose in essa contenute dovete dirci l' opinion vostra in
scrittura giurata et scritta di mamo propria giusta le leggi. Rimandandoci il tutto
sotto sigillo con prima pubblica occasione.
Zad. st. arh. Spisi Valier, knj. I, str. 405.
97
7 septembra 1685.
Pismeni izvetaj Petra Tartalje, Jerolima Racitini i Bortola elisea o
pohodu na Bjelaj i Vakuf i o uskakanju pravoslavnih Srbljana.
Copia di lettera scritta dalli signori Pietro Tartaglia Gerolimo Razzetini e
Bortolo Geliseo a sua eccellenza provviditor estraordinario dell' armi Valier in
datta 7 settembre 1685.
Adi 31 del corrente spedij le lettere all' eccellenza vostra con una tradotta
dall' illirico, che il kavalier Gianco mi scriveva da Varbiza con aviso, che si era
stabilito dal detto kavalier Gianco andar verso Bilai, come anco si morchi il
giorno medesimo, marchiando all' usanza de Tartari, spedi l' infantaria per tior li
passi verso la fortezza di Bilai, e scorrere molti vilaggi, e la cavalleria
marchiando tutta la notte si trov la mattina alla vista della fortezza, et
imparticolarmente d' unrecinto molto spatioso con una torre molto forte, ove
circa 60 Turchi e molte famiglie de' medesimi si erano serati per diffendersi. La
fanteria s' impatroni delli borghi della fortezza incendiando quelle case

108

s ben vacue d' ogni sorte di robba, mentre li Turchi erano avisati molti giorni
prima; si trattennessimo ivi sino al vespero, unendo il postino1 quale consisteva
in animali grossi, minuti come cavalli da soma, gran quantit, se bene sminuiti
dalla rapacit de Tartari unendo il signor kavalier Gianco la marchia verso
Vacup ch' e meza giornata verso Lica, osservato da noi capi signor capitan
Geliseo, collonel Razzetine e govvernator Casotti avanzatosi con li granatieri
Abruzzesi. Li signori Abruzzesi attaccorno di dentro verso la porta, e li detti
Abruzzesi fecero continuamente fuoco verso le balestriere e la porta che
impediva l' inimico far stragge de nostri, e finalmente valorosamente i
borghesani con tutta la fantaria abbordorono la cuzza,2 e dopo molti contrasti e
combatimento, finalmente impadronendosi li christiani, ne vedendosi in stato di
pi ressistere li Turchi, cominiciorono a chiamar fede, ma avanzatosi di gi il
foco da per tutto, ridusse in cenere il forte et estinti tutti quelli che vi erano
dentro, fuori che 30 persone, che furono fatti schiavi, restando parimente
incenerita gran quantit di robba. Si diede doppo il focco a tutto quello vi era
dintorno, e si prossegui verso Vacup, e nella marchia s' incendi quantit di
fieno, et arrivati ad essa fortezza di Vacup, et ad una penisola, se ben fabricata di
travi e tolle era pure difesa da Turchi, che rest incendiata con molti cara che vi
erano di fuori, prosequissimo verso Sarp,3 una giornata discosta da Vacup; ond'
erano molte ville circonvicine di Morlacchi di fede vecchia, e quelli volontari si
resero facendo bagaglio delle loro robbe marchiorono con noi conducendo li loro
animali.
Si dice che saranno in numero di 500 moschetieri, e quelli del signor
Gianco saranno aloggiati a Zermagnia, ove radunato il bottino tutto si fece la
divisione, et il signor Gianco si avanzato verso Zara e noi s' attrovassimo
gionti a questa parte. Riverentissimi baciamo le vesti.
Priloeno Valierovoj depei od
10 septembra.
98
Skradin (?) 8 septembra 1685.
Frano Manzeki, zastavnik jedne ete Abruana koja se pridruila pohodu
Kotarana pod Jankoviem i Katelanaca pod Petrom Tartaljom na Bjelaj i
Vakuf, zapisniki presluan izvetava o pohodu i o seobi u mletaki kraj
pravoslavnih Srbljana.
Adi 8 settembre 1685.
Constituito il signor Francesco Manzecchi alfiere nella compagnia:
1

pogreno, mesto bottino.


kua ili pogreno mesto kula.
3
Srb.
2

109

degl' Alburcesi, fu interrogato sopra il contenuto della lettera scritta a sua


eccellenza provveditor general estraordinario Valier dal signor Bortolo Geliseo.
Rispose: Giovedi della passata settimana mi partij io con alcuni venturieri
dalli castelli di Tra, con li signori Bortolo Geliseo, Pietro Tartaglia et altri
signori capi de Morlacchi, et col seguito pigliassimo il camino verso queste
montagne, et il venerd si unissimo dietro le montagne di questa citt col signor
kavalier Gianco, che ci disse haver mille cavalli, e mille pedoni et il nostro
seguito era di 1500 e pi soldati oltre quelli che conducevano il bagaglio, et
avanzati poscia tutti, cio il signor Gianco spedij la sua gente a piedi da una
parte ad incendiar alcuni villaggi che circondavano Bilai, e lui con gl' altri
signori capi, con tutta la cavallaria, e Morlacchi del signor Tartaglia s' avanzo
verso la fortezza di Bilai, che fu il giorno di lunedi, e ne diede principio ad
incendiare li borghi, come ancor noi, con un Morlacco borghesano
cominciassimo a gettar della granate dentro un forte, e cosi impiciatosi il fuoco
alla porta, e poi al forte cominciorono a gridare quelli erano dentro fede, e
mandarono gi quattro schiavi christiani presi sotto Sign; Ma perche il fuoco di
gi s' era avanzato s' abbrucciorono circa cinquanta Turchi, tutta la robba che vi
era dentro, sendovi gran quantit perch avisati cinque giorni prima del nostro
arivo della nostra mossa e quella parte, tutto quello essisteva nel borgo era
ritirato in quel forte, et in un' altra torre, e si salvorono da circa 20 persone, e
queste le habbiamo anche fatte schiave. Nell' altro forte vi erano come si
discorreva pi di cento turchi d' arme, e ci tiravano delle archibugiate, ma perch
tiravano anco con una periera, e cosi fu tralasciato darle l' assalto sendo
giudicato impossibile impadronirsi, mentre quei schiavi ci dicevano ch' erano
municionati di viveri e di munitioni da guerra per qualche tempo; si fermassimo
quella notte tutta la fanteria e cavallaria, sendo stati incendiati circa, disdotto
villaggi, gran quantit di fieni, come anco di biave. Il marted s' avanzassimo
tutti unitamente verso Vachup, forte che ha borghi pi dilatati di quello a Bilai, e
rest questo incendiato, et il forte solo, soccorso dalli Turchi di Bilai rest senza
potervi attaccare il fuoco. Prosseguissimo a incendiare le campagne tutte di quei
contorni et arrivati ad un luoco chiamato Sarp,1 habitato da greci, che vi erano
scampati, ma poi andorono volontariamente all' ubidienza del signor kavalier
Gianco, e vi saranno pi di cinquecento huomini d' armi sendo in gran quantit
di famiglie e condussero seco le loro robbe et animali, che non so in che
quantit. Siamo poi venuti verso queste parti, et arrivati in un luoco chiamato
Zermagnia, ridotto ivi tutto il bottino, ne stata fatta la divisione; et il kavalier
Gianco con le sue genti andato verso Zara con li greghi venuti alla divotione,
et il signor Tartaglia e noi altri siamo arrivati a Scardona.
Priloeno Valierovoj depei od
10 septembra.

Srb u Lici kod bosanske granice.

110

99
Skradin, 10 septembra 1685.
Generalni providur Petar Valier izvetava senat da se Jankovi sa
Morlacima povratio sa velikog pohoda, koji je po njegovoj zapovedi izvren u
svrhu da se pae odvrate od nameravanih pothvata protiv Zadvarja i Neretve.
Dalle contingenze della provincia non aggiunger allo scritto, bench
auerei qualche cosa da scrivere, se il ritorno del kavalier Gianco, ch' fuori con
grossa partita per coprire il paese, per cogliere congiunture, mi dasse sicura
qualche notizia, che si va diulgando con avvantaggio de nostri sopra Bilai.
(Omissis).
Mentre ero per spedir le lettere mi sopraggiunge l' avviso del ritorno del
signor kavalier Gianco con la grossa partita de Morlacchi, che fecci unire a
contraposto delli bassa, et a divertimento degli attentati, che andavano
minacciando sopra Duare e Narenta.
Mlet. dr. arh.
Senato-Dispacci provveditor general dell' armi in
Dalmazia. Fa 660/523.
100
Skradin, 11 septembra 1685.
Dalmatinski providur Valier odgovara karlovakom generalu Herbertajnu
da je rok odreen za zajedniku akciju u Lici prekratak, tim vie to su Morlaci
zadnjih dana izvrili pohod na Bjelaj pa se jo nisu oporavili od puta. Svakako
naredie Jankoviu da sakupi to moe vie ljudi i da im pre izvri diverziju,
kako bi olakao generalu zasnovani pothvat.
Copia di lettera scritta dall illustrissimo et eccellentissimo signor Pietro
Valier provveditor general estraordinario dell' armi al signor general di Carlistot.
Mi giungono dupplicate lettere di vostra eccellenza in tempo che li Turchi
m' obligano star nell' attentione de' loro andamenti essendomi portato in questo
luoco per cuoprire il paese; intendendosi che l' inimico sia con buon corpo
ammassato sotto Sign. Io desidererei sommamente secondare li dissegno di
vostra eccellenza, et ordinare a questi sudditi l' unione con suoi; ma il tempo da
ella destinato per li 14 corrente e troppo ristretto, tanto piu che essendo i nostri
scorsi questi giorni sin a Bilai, ove hanno distrutto un luoco forte coll'
incendiarlo, e deppredato quantit considerabile d' animali, e fatto buon numero
de schiavi, ancora tutti non si sono raccolti, e sono freschi dal viaggio.
Tuttavolta far

111

quanto sar permesso dal possibile, et ordinar al signor kavalier Gianco di far l'
unione, che si potr maggiore, perch con la cellerit pi presta passi a far
qualche impressione, e col divertire l' inimico, facilitar a vostra eccellenza le
divisate imprese; e piaccia al lignor iddio continuar le sue benedittioni all' armi
christiane, gi che prosperamente sono sortite tante vittorie a sua maest cesarea,
et anco alla serenissima republica che gloriosamete a forza da' armi s'
impossessata della piazza di Coron, havendoci io ricevuti espressi avisi dall'
eccellentissimo senato. Da del pari con la gloria delle vittorie la fecilit, con cui
sua divina maest stabilisce feconda posterit a cesare, dovendosi ben
riconoscere per specioso favore del cielo, mentre si moltiplicano l' acquisti de'
regni, donarle anco successione de principi che habbino sempre pi a dilattarli. Il
mio cuore tra gl' eccessi della consolatione non ometter di riconoscere
particolar obligatione a vostra eccellenza, che con tante bont mi fa tenere queste
felici notitie, e crrispendendo con intiera divotione mi confermo.
Scardona li 11 settembre 1685.
Prilog Valierovoj depei
od 19 septembra 1685.
101
Perui, 18 septembra 1685.
Karlovaki general Herbertajn pie providuru Valieru da je njegovo i
Jankovievo pismo primio etrnaestog septembra upravo na dan kad je sa
graniarima provalio u Liku. ali to nije dolo do zajednike akcije sa
mletakim krajnicima, jer bi uspeh bio potpuniji. On je Liku opustoio, pobio i
zarobio mnogo neprijatelja sa neznatnim svojim gubicima.
Illustrissimo et eccellentissimo signor signor colendissimo.
Li 14 corrente, giorno appunto che entrai con tutti i miei confini in Lika,
ricevei l' amorevole di vostra eccellenza et un altra del signor cavaliere Janko. Et
quanto desidero servire vostra eccellenza in qualsivoglia occasione, tanto m' ha
dispiacciuto che non ho havuto fortuna di collegarmi con l' armi di cotesti
confini, che per altro pi vigorosamente s' haverebbero fatti i progressi, quali per
la bont del sommo iddio sono seguiti.
Il medemo giorno cost arrivato alle due doppo mezzogiorno doppo 4 hore
d' un incessante cimento sorprese la mia gente a forza d' assalto una torre assai
grande et forte con dentrovi 30 persone. Seguij poi il viaggio per tutta la Lika,
dove mi sono fermato 5 giorni, et fatte quell' hostilit, che un inimico comune ne
merita; assai prigioni vi ha condotti et molti morti restati estinti, con poca perdita
de' miei. Voglio operare nel signore che cotesta priovincia ne patir tanti danni d'
ambo le potenze, che dover prendere dissegni ad essa disavtntaggiosi. Se

112

in altro vaglio servire vostra eccellenza mi honori con suoi comandi, che li
ricever per dono d' una confederata amicitia riconoscendomi intanto.
Di vostra eccellenza
Dal campo sotto Perusich li 18 settembre 1685.
Divotissimo obligatissimo servitore Il gran prior d'
Ongaria conte d' Herberstein
Prilog Valierovoj depei od 27 septembra 1685.
102
Split, 26 septembra 1685.
Komesar Marin Mikiel javlja senatu da e izvriti smotru konjikih eta
obrazovanih od Morlaka, poinjui sa onom u Splitu. Robove koje mu je
Jankovi predao na ime dravne desetine smestie na galiju Balbi, a tako i roba
kojeg mu je za istu stvar predao Bortulai.
Serenissimo prencipe!
(Omissis)
Sopra li Morlacchi descritti in cavallaria, dar principio con l' occasione,
che cominiciar le rassegne di questi di Spalato, e sussegnentemente degl' altri,
quando mi possa trasferire nell' altre citt della provincia. Per quello sia alli
schiavi, che sono stati conseguati dal kavalier Gianco per conto di decima sopra
la galera Brazzana, sono passati di rinforzo nella Balbi, dove s' attrova quasi
tutta a ciurma della Brazzana stessa, con un altro consignatomi dal Bortolazzi
nel punto del mio partire da Zara per il conto medesimo.
(Omissis).
Spalato li 26 settembre 1685.
Marin Michiel provveditor estraordinario
commisario.
Mlet. dr. arh.
Senato-Dispacci provveditor estraordinario
commisario in Dalmazia ed Albania Fa 696.
103
Split, 30 septembra 1685.
Terminacija kojom generalni providur Valier u saglasnosti sa serdarima i
poglavicama Morlaka nareuje da se, ako kod kakvog po-

113

hoda neko dopane ropstva ili izgubi konja ili oruje, kod deobe plena ima da
izdvoji iz mase toliko roblja ili stvari, koliko je dovoljno da se sastavi otkup za
zarobljenoga odnosno da se oteenom namakne konj ili oruje.
Noi Pietro Valier, per la serenissima repubblica di Venezia, provveditore
generale in Dalmazia ed Albania.
Perch pu accadere, che iddio non vogli, che alle volte con l' occasione,
che i nostri sudditi si portano in partita nel paese inimico, alcuno di essi possi
restar in potere de' Turchi, et che poi per la povert non habbi modo di
riscattarsi; bramiamo noi provederci per il sollievo comune; onde con l' assenso
de' sardari, capi de Morlacchi e karambasse, con l' autorit del generalato nostro
ordiniamo che in avvenire ogni qual volta, che succedesse nella marchia,
combattimento o ritirata, che occorresse farsi d' ordine dei capi, che alcuno dei
nostri restasse schiavo, che iddio non permetti, sia prima di divider il bottino,
estratto dallo stesso tanti schiavi o effetti, quanti fossero bastanti per liberare li
nostri; mentre per la loro sciavit seguisse in occasione di obbedire a capi
altrimenti debbano riscattarsi col loro proprio, al qual effetto non dovranno
allontanarsi, ne separarsi dal grosso delle genti, ma star unita all' obbedienza, et
tanto anco dover praticarsi in caso che perdessero armi o cavalli, acci possino
ripigliar il servitio. Et la presente sar trasmessa alli signori rettori della
provincia per la sua esecutione.
Spalato 30 settembre 1685.
Pietro Valier provveditor general
Zad. dr. arh. Spisi P. Valier, knj. I, str.
134.
104
Split, prvi oktobra 1685.
Generalni providur Valier prenosi na Franu Peraicu mesenu platu brata
mu Ilije, poginulog u sukobu sa jednom gusarskom fugom pod Rogoznicom,
dok je prevozio svoju porodicu u Zadar.
Noi Pietro Valier per la serenissima repubblica di Venezia, provveditore
generale in Dalmazia ed Albania.
Godeva il serdar Elia Peraizza Ducati 10 al mese dalla camera di Spalato,
da noi, assegnatili in riconoscimento del merito da lui contratto col prencipe, per
haver condotto alla devotione 1600 anime dallo stato ottomano, et per altri
servitij prestati nella corrente guerra. Hora essendo mancato di vita ucciso
valorosamente combattendo con fusta corsara nelle acque di Rogosnizza, mentre
passava la sua famiglia a Zara, supplica Francesco suo fratello l' assegnamento
medemo come quello, che elletto dalle genti d' Elia in capo, promette eguale
puntualit, fede et rassegnatione ai pubblici cenni. Noi pero col riguardo delle
bene-

114

merenze della casa et del frutto che si pu sperare dal suo impiego et anco
perche possi mantenersi havendo perduto in quell' occasione ogni sostanza; coll'
autorit del generalato nostro terminiamo che a detto Francesco Peraizza
supplicante siano dalla camera di Sebenico contribuiti li ducati ducali 10 al
mese, che prima erano goduti dal di lui fratello, sino che si rappresenti
congiuntura di beneficarlo in qualche altra forma. La presente dover esser
registrala dove occorre per la sua esecutione et sottoposta ai pubblici riflessi dell'
eccellentissimo senato per la dovuta approvatione. In quorum fidem.
Spalato primo ottobre 1685.
Zad. dr. arh. Spisi P. Valier, knj. II,
str. 156.
105
Split, 5 oktobra 1685.
Terminacija dalmatinskog providura Petra Valiera kojom se odreuje
nain plaanja desetine od roblja, propisuje knjigovodstvo i evidencija
kancelarija u tom predmetu, ureuje pitanje putnih isprava za robove i regulie
nain prodaje roblja.
Noi Pietro Valier, per la serenissima repubblica di Venezia, provveditore
generale in Dalmazia ed Albania.
Essendo disposto dall' eccellentissimo senato, che le decime de schiavi che
vengono fatti nel paese inimico cedano a' beneffizio di sua serenit, et che dal
dinaro che di tal ragione si ricava, siano comprati schiavi per i bisogni delle
galere, et havendo anco abilitato li paroni de schiavi a soddisfar le decime di essi
in tanti huomini effettivi, come da ducali 18 dezembre 1684.
Hora con la visita da noi fatta alle camere della provincia si scoperto, che
non viene maneggiato l' affare con quella diligenza che si ricerca, dal che
succedono discapiti al pubblico interesse, et volendo noi a tale riguardo
aggiungere ordini aggiustati, perch resti sollecitata l' esatione, et da
ciascheduno sia pagato ci che obbligato, con l' autorit del generalato nostro
ordiniamo.
Che resti trasmesso nelle camere fiscali di Zara, Sebenico, Tra e Spalato,
un libro cartato nel quale sia registrata la presente terminatione et sopra cui
dovranno essere di tempo in tempo descritti li nomi de patroni de schiavi, et di
essi schiavi acci poi venendo pagate le decime o consignati huomini effettivi
habili al remo, si possa dar credito al rincontro di cadauno, mentre per le
femmine et putti doveranno sempre essere soddisfatte le decime in danaro al cui
effetto siano tenuti i cancelieri subito, che lascieranno passaporti per schiavi
notificarli a scontri delle camare, acci resti da essi appostato il debito a patroni,
et terminato il tempo del primo trimestre solito assignarsi nei pasaporti, non
possano li cancelieri rilasciar il secondo, se non haveranno fede

115

dalla camera, che siano state soddisfatte le decime. Et perch pu cadere che
alcuno transiti senza detti passaporti, cosi che resterebbe preguidicato il pubblico
interesse, possano tali schiavi da chi si sia esser retenti, che s' intenderanno
summariamente persi per contrabando, met dei quali sia del detentore et l' altra
met del rettore sotto la di cui giurisditione fosse il padron del schiavo, detratte
per in cumulo le decime di esso schiavo, ne possano li rettori arbitrar, atterar,
ne giudicar sopra questa materia; ma subito s' intendono li schiavi fermati
giudicati alli detentori, come si predetto dovendo anco tutti li schiavi transiter
per le strade ordinarie, ne mai allontanarsene sotto pena della vita.
Ogni capo di partita sia tenuto immediate notificar li schiavi di tempo in
tempo et prede all' esattore deputato da noi in ciaschedun luoco essendo anco li
karambassa et gastaldi obbligati di avvisare la venuta di essi, il numero e qualit
et patroni de schiavi.
Le monte o vendite si faccino nei luoghi determinati et con il concorso di
gente, avvisando prima l' esatore, acci possa assistere per le neccessarie note, et
restando ommessa questa prattica s' intenderanno incorsi in pena di pagar del
proprio la doppia decima che dovr ceder a benefficio dell' acccusatore.
Le fortezze di Clissa, Almissa et Macarsca, perch non hanno camere
doveranno da cancelieri essere trasmesse le note nel reggimento di Spalato di
mese in mese, acci tutto passi per il giro di quella camera.
Tutti li rettori doveranno pur di mese in mese mundar nota nella
raggioneria nostra di tutto il dinaro, che capitasse in camera d tal ragione et cosi
parimente le note de schiavi et prede, che venissero fatte nel paese nemico. Et
perch anco il premio a' chi ben serve vaglia a facilitar maggiormente la
riscossione, assignamo alli esattori, che da noi saranno elletti cinque per cento di
tutto il dinaro che col mezzo di loro diligenza sar matto capitare in cassa di sua
serenit, et cosi anco altre cinque per cento a signori camarlenghi et ministri camerali d' esser fra essi divisi giusta al solito.
La presente dover esser registrata nella libri che saranno mandati a rettori
et anco a' quelli di Clissa, Almissa e Macarsca per la loro esecuitone. In quorum
fidem.
Spalato 5 ottobre 1685.
Zad. dr. arh. Spisi P. Valier, knj, II,
str. 158.
106
Split, 9 novembra 1685.
Dalmatinski providur P. Valier javlja senatu da su zadarski serdari preko
Obrovca upali u Liku i provalili do Udbine pustoei i robei sela. Zapalili su
trideset kula turskih poglavica i na povratku navalili na Graac. Bili bi postigli
vie kad bi kod Morlaka bilo vie discipline i kad bi imali mina, bomba i vatro-

116

meta i znali njima rukovati. U Karlobag je stigao jedan carev inovnik koji radi
na tome da taj grad koji je sporan meu republikom i carom naseli Morlacima.
On je naredio providuru konjice da premami ve naseljene porodice i odvrati od
seobe one koje se spremaju da se tu nastane.
Con queste massime vo sempre procurando di riccavare profitto dalle
partite de Morlacchi, ne quali s' estende la forza e le comissioni, e permesso a
sardari di Zara d' avanzarsi con corpo poderoso di gente per Obravozzo nel pi
interno della Licca e delli confini della Corbavia, sino ad Udbina luoco non mi
pi veduto da essi hanno potuto nel incontro de grosso numero de Turchi vederli
ritirati dentro la citta, cosi che abbandonato il paese poterono distruggere et
incendiare molte ville, alcune terre e 30 torri de principali Turchi, e nel ritirarsi
aggredire Grassaz, penetrare nel primo recinto e pi averebbero fatto se in essi ui
fosse disciplina, instrumenti militari, et accompagnamento di qualche milizia,
con alcuno prattico de mine e maneggio de bombe e fuochi artificiati. Credo
per che il danno sar sensibile a Turchi e preso da nostri animo e cognizione
sar pi faclie a tempo oportuno conseguire il resto.
(Omissis).
Hebbi qualche notizia, che fosse arrivato ministro imperiale nelle
uicinanze di Carlobago, che il luoco gi contenziose con vostra serenit posto a
dirimpetto di Pago e che apre la strada alla Licca, ne tempi antichi pratticata
dalle mercantie, che s' introducevano con molto proffitto nell' isole del Quarner,
nella Bossina e nel Ungheria. Credei bene ordinare a Zara l' osservatione dei
passi del medesimo Ministro, le novit che da lui fossero promosse nel far
occupar questo luoco. Ricavo, e mi scrivo l' illustrisimo signor capitano Gritti il
costituto, che unisco in copia; et che il soggetto sudetto habbi procurato di far
alloggiar alcuni Morlacchi, promesso danaro e sovegno a chi habitasse, e dichiarito ancora d' aver l' istesso pensiero per formar in detto luoco habitazione di
comandante.
Intanto ho pure ordinato al signor capitano di Zara di far avanzar un
galeotta a Pago perch la comparsa di essa pu raffrenare le novit, scrivendo
anche al signor provveditor generale di cavallaria perch intanto procuri con
qualche allettamento di biade e di premio di levar le famiglie Morlacche da quel
sito e divertire che altre non ne capitino dalle parti superiori.
Zad. dr. arh. Valierove depee, knj.
III, str. 2.
107
Popis morlakih porodica i ljudi sposobnih za oruje uskoenih u
Dalmaciju tokom 1685 god. Ukupni broj iznosi 3051 porodica sa 10.290 ratnika.

117

Ristretto delli Morlachi nuovi habbitanti venuti alla divotione della


serenissima repubblica l' anno corrente, sotto il commando dell' eccellentissimo
signor generale Valier nella provincia della Dalmatie nelli luochi et paesi
sottoscritti sotto li sardari, come segue: Territorio di Zara:
d' arme in famiglia
Sotto il Kavalier Janco capitati da Lika, et
Sarbo1 di fede vechia
1587
5297
Sotto il sardar Smiglianich
52
171
Sotto il sardar Bortolazzi
109
283
Sotto il sardar Possidaria non si pone per non
haver le notte

Vranna
140
340
Primorie
95
255
Duare e Zupa
550
2300
Narenta
94
120
Opus
24
124
Gente del Peraizza poste in diverse ville di Zara e
Sebenico giusta le notte del suo paroco

400
1400

3051

10290

Visono poi molti nuovi habbitanti sparsi per i territorij di Sebenico, Trau,
Spalato et Castelli, de quali non sono compresi nella presente notta.
Priloeno Valierovoj depei od 9
novembra 1685.
108
Bez datuma.
ain-aga Mandi pie iz Sinja providuru Valieru molei ga da dovede k
sebi u Split njegova sina, Radoeva roba, da uini raun sa Radoem i da mu
providur isplati otkup i zadri kod sebe roba dok mu on, ain-aga, ne namiri
izdatak. Moli ga jo da se zauzme da mu Matija Strmi ili plati otkup ili povrati
roba Mihajla Milinovia, kojeg je ain-aga dao Strmiu na obveznicu.
All' illustrissimo et eccellentissimo signor signore Pietro Valier
provveditore generale estraordinario dell' armi della serenissima repubblica di
Venezia cara et amorevole salutatione da me Sainaga Mandich.
Dopo di cio ho ricevuto la lettera di vostra eccellenza et ho inteso quello
mi scrivete, quanto mi ha detto a voce il capitano Marussich; ma

Srb.

118

con tutto ci dolente, et appassionato il mio cuore non essendo venuto costa' il
mio figliolo inanti vostra eccelelnza con tuto affetto et parola supplico
infinitamente vostra eccellenza di farmi questa grazie cio, che fate venir cost
da noi il mio figliolo perch faci il vero conto col Rados, et quello haver da
dare il mio figliolo vi prego di satisfar il Rados, et teniate nelle vostre mani il
detto mio figliolo sino che io sotisfi vostra eccellenza di tutto quello spendesse et
dasse al soacennato Rados; et io do' la mia fede, et pieggio il signor iddio ch' io
di tutto vi satisfar in poco tempo, et se voi vi compiacete che siamo amici nell'
avvenire sino che saremo vivi et ovunque sar vostra eccellenza ho inteso che il
Marussich non mi puoi far venire il mio figliolo da Zara perci l' ho messo in
ferri vostra eccellenza non se lo habbi a male.
Mattio Starmich con bella maniera mi ha cavato dalle mani Michel
Milinovich mio schiavo apreciato in reali mille, vinti brazza di parangon et
quattro cavalli, come anco loro avevano aporciato il mio figliolo in 4 cavalli
sopra tutto il resto del riscatto perci prego vostra eccellenza d' obbligare il
medesimo Starmich o di mandarmi il mio schiavo o pure il denaro, et altro in
che fu appreciato, et se negasse ci io far venire cost un mio huomo con la
fede del Starmich sopra la quale ho lasciato il sodetto schiavo.
Zad. st. arh. Spisi P. Valier,
knj. I, str. 314.
109
Zadar, 17 novembra 1685.
Hasan-aga Mandi pie, verovatno, ocu ain-agi da su iz Katela stigli u
Zadar prvog oktobra te je ve est nedelja da su u tamnici. Javlja koliko se plaa
Radou za hranu i bekot i tui se da je Marui uinio da mu se ukine bekot.
Danas ga je uzaludno dva puta pitao. Preporuuje ocu da zapamti dananji dan.
Siamo arrivati a Zara dalli Castelli nel primo di ottobre doppo capitato
da me il Marussich alli 17 del detto, e parti alli 25 senza riflettere. Li otto aspri
che s ha imprestato al Marco mi furono restituiti da don Pave. Il vitto e la paga
che si da al Rados, ogni trenta giorni otto lire et una lira e mezza di biscotto, fin
hora, che il giorno felice di gioved essendo per il numero di giorni quarantasei
non vi scordate.
Sono diversi giorni che il capitan Marussich s' spartito da me per
Spalato, il quale mi ha trattenuto il biscotto, et havendolo adimandato due volte
hoggi nulla hebbi, et non vi scordate, conservando in memoria il giorno di hoggi
che il felice martedi del mese di novembre a di 17 detto.
Che si ritrova in prigione passano le settimane cinque, et il gioved
venturo saranno le sei.
Zad. st. arh. Spisi Valier, knj. I, str.
314.

119

110
Bez datuma.
Kapetan Ivan Marui pie (verovatno iz Splita) Stipanu Garkoviu
(verovatno u Raanac) javljajui mu da se nalazi u ropstvu kod ain-age
Mandia u Sinju i da mu je ovaj dozvolio da ga u ropstvu zameni pop Pava
uljevi dok on ode da se dogovori s providurom Valierom. Moli ga da
preporui glavarima krajine ako zarobe kog Turina sinjanina da ga daju u
njegovu zamenu.
Vele dragi pozdrav od mene voivode Maruia suna nevolnoga dragomu
momu pobratimu Stipanu Garkoviu a zatizim ti daem na znanie kako sam u
velikoi nevoli u sinu i ain are Mandia ucinio se tekom cinom iladu i dvista
groa z darovi i ovo me ne kti dati na viru niniu, da bi nosio moe dugovane
kako i ostali suni po Kraini, nego se nae jedan redovnik iz provicije polike
don pavao uljevi imeno(m), koi me izide dokle progovorim z gospodinom
generalom i on se kutemta priat svargo ia gvozdija, koja su na me meali, a ovo
ima(m) poi izkupiti viru moiu i oprostiti onoga redovnika, a bog ti zna to e od
mene turci uiniti a sada te molim, moi brate i pobratime, da se bratia i iunaci u
potribi gledaiu, da me priporui serdarom, kapetanom i ostaloi kraini kotarskoi,
ako vam bog i sria dade koga suna da ufatite aliti koga turina sinanina, ako ga
ne morete imati od voiske na dar na moe ime, a ti ga munti1 i u mene ti gotove
iaspre, da bi i ia iskolio moe iade nadam (?), da ga muim kako su oni mene
muili i vele drago pozdravlam gospodinu, moga dida ivu, bratiu muju i sve
kolike od poovane kue.
Original pisan bosanskom irilicom u zad. st.
arh. Spisi Valier, knj. I, str. 326.
111
Bez datuma.
Hasan-aga Mandi pie ocu ain-agi da se od kad je pred est nedelja
doao iz Katela nalazi neprekidno u tamnici. Trai da ga obavesti o stanju stvari
kod njih, javlja mu da se Jankovi sa dve hiljade ljudi digao na Liku, da su
Nojhojzel i Koron pali i da je kapetan-paa razbio mletaku flotu.
Dopo la mia venuta dalli Castelli che sono settimane sei m' attrovo
continuamente in prigione tutta via la buona fede che mantengo del nostro
profetta, et l' aiuto del profetta Ali sar quello che mi liberer non solamente da
questa prigione ma se fosse cento. Non sono curioso d' altro se non di sapere le
cose del nostro stato come passano et circa

muntati, dijalekt = prodavati na drabi, ovde kupiti na drabi.

120

l' armata di qua non habbiate paura alcuna mentre sarete avisati del tutto stante
gli avvisi che ci riferiscono gli andamenti distinti degli infedeli, altro non vi
prego se non avisarci quanto prima il stato vostro distintamente come far io d'
avisarvi di tutti li preparamenti delli infedeli. Il figliolo del Ganco partito verso
Lica due milla huomini; et se sar vero che Neixel sij cascato e Coron come
anche si dice, haver abruciato il ponte d' Essech assolutamente questi torneranno
assediar la nostra citt, et habbiatelo infalibile dove che se veniranno col Canon
non so come la sar onde stiate avvertiti; altro no vi scrivo se non che il nostro
capitano Passa ha dato la rotta alli infedeli.
Zad. st. arh. Spisi Valier, knj. I, str. 314
i sledee.
112
Bez datuma.
Hasan-aga Mandi javlja ocu ain-agi da su osmog septembra turske
gusarske lae potukle harambau Iliju Perajicu i zarobile 175 to ljudi, to ena.
Il terzo giorno del mese di settembre e stato scritto per l' amor di dio che
ne dobbiate scriver se la verit, che sij stata presa la citt di Neixel, et anco la
citt di Coron che appunto Santa Maura et abbruciato il ponte d' Essech,
mentre furono fatte grand' aleggrezze degli infedeli; l' ottavo goiorno del mese
sudetto il karambass Peraizza andando per il contado fu assalito dalle fuste
turchesche; et rotto. Havendo fatto cento e settantacinque delli suoi schiavi, tra
femine e huomini, ma nissuno degli Italiani, oltre di questi furono fatti ancora da
altri cento, e Dio sij il prottetore della setta maometana.
Zad. st. arh. Spisi Valier, knj. I, str. 314 i sledee.
113
Bez datuma.
akija-aga pie iz tamnice zadarskog kapetana bratu (?) ain-agi Mandiu,
tuei se na smrad koji ga gui u toj tamnici i molei ga da o njegovoj bedi
obavesti sinjske age. Javlja mu da Mleii imaju toliko dounika da znadu ta se
radi i u Sarajevu, stoga nek u pismima koja mu pie bude oprezan. On i u
tamnici ima prijatelja koji ga obavetavaju o svemu.
Illustrissima nostra anima. Sachia Ag doppo esposte le dovute salutationi
che alla sua amicizia s' aspettano li si dimanda, della sua

121

nobil persona, che il signore iddio la mantengi per sempre et li concedi la


benedizione, del profett Alli! Doppo di questo fratello mio caro, se desiderate
sapere di me vostro servitore, et del vostro figliolo siamo con l' aiuto del signor
iddio, et delle vostre orazioni con bona salute nella prigione del capitan grande
di Zara1 dove che dal gran fettor tutto quello che mangio bisogna che subito lo
rendi fuori, dal qual male non potr guarire se iddio non mi libera da questo
luoco. Fratello caro il figliolo del Marussich nostro schiavo, capitato a Zara alli
23 del mese di settembre il quale ci ha detto haver portato la lettera del generale
ed commissario, che il Rados ci conduca a Spalato, se non che non li basta l'
animo di dar il danaro avanti trato qui, ma che a Spalato iddio proveder, e si
dar il resto o a lui o vero al generale et sarete liberato, queste furono le di lui
parole che mi disse, e poi se ne part per Spalato, e doppo l' ottavo giorno il
Rados havendomi lasciato qui, pure fratello caro capitato Ivan Velich da me al
quale ho domandato cosa che ha da esser di noi mi respose che se li denari
fossero pronti che il Rados me haverebbe liberato. Per l' amor di dio vi prego
come anche tutti gli altri della nostra citt et l' effendi che non si scordino di me
gi che la volont di dio vuol cos che sia laudato; saluterete tutti della nostra
citt piccoli et grandi, rappresentandoli le mie miserie come anche al conte
effendi capitano Mehemet capitono cad effendi con tutti gli altri ag, e fratelli
alli quali con tutto l' interno saluto, et prego che per mezzo di vostra serenit
ricevino il bon animo. Fratello caro ho saputo per mezzo del capitano Mehemet
Ag che mia sorella andata ma non so se sia vero, onde vi prego per l' amor di
dio quanto prima farmelo sapere et avvisarmi anche di tutte le altre cose mentre
acquistarete gran merito appresso iddio, se poi habbete curioso di sapere qualche
novit, vi avviso che li infedeli nostri uscocchi vanno crescendo nelle parti di
Zara. Le lettere che v' ho mandato con il nostro conte Jure e Janco Jancovich
salvarle perch se iddio vorr che una volta mi liberi, che possi riconoscer chi mi
stato amico; Il Gianco partito con duemilla huomini verso la Lica, ma non si
sa cosa habbia da seguire, iddio sij quello che assisti li seguaci del Maometo,
amen. Sono poi capitate lettere del capitano generale dicendo d' haver ottenute
vittorie ma non da crederli a costore circa haver delle spie ne tengono tante,
che loro (sanno) cosa si fa in fino al Saragglio, mentre non temono la spesa alle
spie l' infedeli, e cosi' sij consapevole onde le lettere che mi scrivete guardate
che siano sode. Qui non mi mancano di amici, quali mi riferiscono il tutto nel
resto saluto caro.
Zad. st. arh. Spisi Valier, knj. I, str. 314
i sledee.

U nadlenost zadarskog kapetana spadalo je krivino pravosue i sledstveno


nadzor i uprava tamnica.

122

114
Split, 23 novembra 1685.
Jovan Sudarevi iz Paria u Lici i drug mu Rade Rka1 zapisniki
presluani izjavljuju: esarski komesar koji je potomak porodice Karlovia,
nastojao je da ih velikim obeanjima sklone da se sa svojim narodom nastane u
Karlobagu. Oni bi meutim radije preli k Mleiima, kad bi im se dao egarski
katel, dozvolilo da obrazuju etu od 100 plaenih vojnika i pruila potpora u
hrani do nove etve. Oni imaju jedan mali top otet udbinskim Turcima, pa bi ga
doneli u egar. Komesar je isticao pretenzije na narod u Lici i na mesta u
Podgorju ali mu je karlovaki general to osporavao pa su tu razmiricu podvrgli
na reenje dvoru.
1685 23 novembre Spalato.
Alla presnza dell' illustrissimo et eccellentissimo signor Piero Valier
provveditor general estraordinario dell' armi in Dalmazia et Albania.
Zuanne Sudarovich di Parcichi, luoco di Lika, et Rado Grego suo
compagno, esposero:
Che dopo haver scorso con li Morlacchi la Lika si sono ritirati con le loro
case consistenti in 150 e 300 huomini d' arme, parte in Carlobago e parti in
Obrovazzo superiore. Che ci inteso dal commissario imperiale, ch' un tale
della casa Carlovich, haveva procurato di fermarli, promettendo a detto
Sudarovich farlo capitano di detto luoco in vita, et concederli molti privileggi
soventioni et soccorsi.
Che anco gli haveva egli promesso di fermarsi, ma fattoli insinuare di
capitare davanti sua eccellenza incontra volentieri et essibisce la fede de' suoi
compagni al Prencipe serenissimo sotto cui pi volentieri si riduranno alla
devotione.
Che quando se gli lascij occupare qualche luoco turchesco per piantarvi il
domicilio vi verranno sotto il dominio del prencipe, supplicando quelle
assistenze fatte godere anco agl altri nuovi suditi.
Interogati che loro divisassero d' occupare, e che assistenze ricercassero,
risposero: Pensiamo di occupare il castello di Zigar situato di qua dal fiume
Zermagna, et che chiude il contado di Sebenico dalle incursioni de' Turchi dalla
parte di Knin; l' occuparlo ci sar facile havendolo abbandonato li Turchi, et
luoco difeso da buona torre et da buone mura, non volendosi altro che li coperti
et li legnami per li quartieri, et communicando con Obrovazzo haveremo la forza
unita. Intanto baster che sua eccellenza ci lascij fare una compagnia di cento
huomini per la guardia, et diffesa del luoco, et che sovenghi le famiglie di biade
sino al racolto perch levandosi da Carlobago, conveniremo lasciar tutto.
Teniamo con noi un cannone picciolo tolto a Turchi nella fortezza di
Udbina, et lo conduremo nel detto loco, et se questo loco sara oc-

U originalu Grego, prezrivi naziv za pravoslavne, koji odgovara nazivu rka.

123

cupato da noi, puo assicurarsi sua eccellenza che caleranno alla divotione assai
famiglie, mentre il lucco e ... sito di molta consideratione.
Interrogato dove fosse hora il commissario et quello operasse, risposero
che pretendendo egli, che la gente acquistata nella Lika fosse di sua raggione;
come pure li luochi della Morlacca, il general di Carlistot non intese di darli tale
possesso, onde hanno scritto alla corte dell' imperatore per la decisione di questa
causa.
Cosi fu poi da sua eccellenza con picciolo regalo di quattro cecchini per il
suo viaggio, rimandato lui et il compagno al signor provveditor general de
cavalli, et al kavalier Janco per trattenerli nella fede, assicurarsi ne fatti et
attendere i publici commandi.
Priloeno Valierovoj depei od 28
novembra 1685.
115
Sa galije u korulanskim vodama 28 novembra 1685.
Providur P. Valier javlja senatu da je, preko Jankovia dozvao k sebi
dvojicu harambaa karlobakih doseljenika od kojih je dobio obeanje da e
napustiti Karlobag i naseliti se u egar.1 Njih je 250 porodica sa 300 ljudi
sposobnih za oruje, a poto su se doselili u Karlobag uz vrlo povoljne uslove,
mopae im se dozvoliti da obrazuju jednu etu plaenih vojnika.
Avertito il signor provveditor generale di cavalli ci che poteva operare in
questo tempo per divertire li Morlacchi dall' habitatione di quel luoco ho potuto
con il mezzo del cavalier Gianco far venire a me due harambassa de medemi, da
quali ho ricavato il costituto che potrebbe essere letto a questo posto e promessa
di ridursi ad abandonar Carlobago, et habitar Zegar che un castello dalla nostra
parte del fiume Zarmagna sopra Obrovazzo avvanzato assai e che servirebbe
maggiormente per occupar detto fiume, e stringere nei fianchi il luoco di Chnin,
augustiato per il disfacimento della Licca e di Bilai e per la uigilanza de nostri
Morlacchi sopra Scardona.
Ma perch havevano havuto propositioni molto avvantaggiose, acci
habitassero esso luoco, con le loro genti che consistono in 250

Do ove seobe, rekli bi, da nije dolo. egar je i danas naseljen potomcima onih
prvih srpskih doseljenika, koji su 1648 g. sa Jankoviima preli u Budim kod Posedarja,
a u toku morejskog rata velikim delom napustili Budim i vratili se na stara ognjita. To
dokazuju porodina imena: Zeli, Radmilovi, Vukevi, Nani i dr. koja smo sretali u
Budinu, a koja i danas postoje u egaru, Budin je danas hrpa ruevina, jedino se
razaznaju temelji stare, pravoslavne crkvice u kojoj je, verovatno bilo pokopano telo
Stojana Jankovia.

124

famiglie con 300 huomini d' arme, ho creduto termine di prudenza e necessit
anche del signor provveditor general de cavalli et insinuazione del signor
cavalier Gianco quando vengano alla nostra parte e vi concorra il beneplacito di
vostra serenit permetterle la leva di una compagnia necessaria in questi
principii per la sicurezza del luoco, non credendo mal servitio di vostre
eccellenze raccogliere in ogni forma huomini, che raccolti potranno facilmente
con il premio gi deliberato allargarsi dalle proprie case.
Zad. dr. arh. Depee Valier,
knj. III, str. 22.
116
Zadar, 1 januara 1686.
Komesar Mikiel javlja senatu da mu je, na povratku iz Splita, Jankovi
predao providurovo pismo u kom mu se nareuje da da Jakkoviu na svaki
njegov zahtev hleba i municije koliko zaite. Smiljani i Posedarski vratili su se
posle etiri dana iz turskog kraja bez ikakva uspeha jer su ih, kako oni kau,
omela kina vremena.
(Omissis).
Il kavalier Gianco che l' altro giorno ritorn da Spalato m' ha consegnato
una lettera di sua eccellenza, nella quale rittrovo, che a qual si sia dimanda che
mi facci il Gianco stesso di pani e munitioni da guerra che lo sovenghi d' ogni
cosa, conforme sar da lui ricercato, cosi far quando capitar da me per l'
effetto stesso, non ostante che qualsisia sorte di munitioni che si dispensano a
Morlachi, cosi da guerra come da vivere, venghi fatta la distributione dall'
eccellentissimo signor provveditor general della cavalleria, come sua eccellenza
commanda.
Gl, altri due sardari Smiglianich e Possidaria, che partirono, come
humilmente avvisai vostra serenit per scorrer nel paese nemico, doppo quattro
giorni che sono stati fuori ritornarono senza haver operato cosa alcuna, dicono
interrotti li loro dissegni da tempi piovosi.
(Omissis).
Zara li primo genaro 1686.
Marin Michiel provveditor estraordinario
commissario.
Mlet. dr. arh.
Senato Dispacci provveditor estraordinario
commissario in Dalmazia et Albania. Fa 696.
117
Zadar, 4 januara 1686.
Komesar Mikiel javlja senatu da je izdao Stojanu Jankoviu na njegov
zahtev hleb i municiju i on se digao na put sa 2000 ljudi ali

125

ne zna u kom pravcu, jer niti ga je za to pitao niti mu je Jankovi to kazao.


Serenissimo prencipe.
(Omissis).
Il cavalier Gianco hieri m' ha ricercato quindici mille libbre di pane,
settecentocinquanta libbre di polvere, e quindicimille palle di moschetto. Subito
d' ogni cosa stato proveduto in ordine alle commussioni dell' eccellentissimo
signor provveditor general estraordinario, come con le mie passate di numero 59
n' ho humiliate le notitie a vostra serenit. Esso parti con il suo seguito di
duemille huomini per quello disse, ma dove sij andato non lo so, perche ne lui
me l' ha detto, ne io l' ho ricercato. Gratie.
Zara li 4 genaro 1686.
Marin Michiel provveditor estraordinario
commissario.
Mlet. dr. arh.
Senato Dispacci provveditor estraordinario
commissario in Dalmazia et Albania. Fa 696.
118
Zadar, 14 januara 1686.
Zapisniko presluanje Stojana Jankovia o njegovom pohodu na Lapac,
poaru dvora Ibrahima Paia, zarobljenju Idriz-are bihakog i dovoenju jedne
hiljade Morlaka iz okolice Borievca u Bribir i Ostrovicu.
Lunedi 14 genaro 1686, Zara.
Comparve innanzi di sua eccellenza e per suo ordine poi nella cancelaria il
signor kavalier Stogiam Mitrovich, quale cosi espose:
Gi 12 giorni sortij in campo giusta l' ordini dell' eccellentissimo signor
provveditor general Valier con seguito di mille duecento cinquanta tutti
Morlachi nuovi habitanti di questo contado, et portatosi in Lapaz che come una
provincia di tre citt et alcuni villaggi.
Principiassimo a scorrer le ville dintorno Borizovaz1 et ne habbiamo
rovinato quattro, cio tre di esse et un palazzo con recinto, d' un tal Passich, nel
quale anzi s' havevano retirato molti Turchi e christiani Morlachi per ressistere,
ma chiamati sopra la fede mentre non potevimo soggetarli, lasciarono venir i
christiani, e promisero loro Turchi di partire, e dar contrassegno di loro partenza
con l' incendio di tutto il palazzo stesso, e vedessimo doppo seguito ci, che
incendiavano tutte le case intorno al medesimo. La preda che habbiamo fatto poi

Borievac.

126

stata di 3000 animali, cio 2500 picioli e cinquecento grossi, oltre


quaranta cavalli in circa; cento cavalli in circa poi carichi di formento, carni
secche, bottiro e formaglio1 et altri vestimenti. Di circa 1000 anime che
habbiamo fatto venir alla devotione per forza ecetto quelli ch' erano nel palazzo.
Habbiamo fatto nove schiavi tra huomini e donne, et otto teste.
Tre ville dell' istesso paese, cio d' habitanti che non habbiamo potuto
arrivare per esser lontane et dei contorni di Vacuf et Ostrovizza, sono passati il
fiume, chiamato una et si sono ritirati vicino Riptaz in Bossina.2
In una delle ville depredate s' attrovava ai suoi poderi l' aga da Biachi,
chiamato Idris con due figlioli, questi sono foggiti, ma lui per esser vecchio
stato fatto schiavo con la moglie et una nuora, spogliandoli la casa. Nel partir da
quelle parti del palazzo medesimo, osservassimo venire trenta cavalli Turchi da
Udbina, e per lasciassimo due de' nostri a cavalo, per veder quello facevano et
dove andavano, onde videro, che principiarono a tagliar a pezzi li Morlachi, cio
quattro huomini, ch' erano rimasti, ne havevano voluto venir con noi, et pigliorono le loro creature et le condussero a vender in Turchia.
Tanto ci raccont anco un altro Morlaco che s' era nascosto in quel
palazzo, ma fu trovato da Turchi, mentre ci vene dietro ad unirsi con gl' altri,
impaurito dall' operatione de Turchi.
Mi sono trattenuto tre notte in quelle vicinanze, ad osservare se fossero
venutte de Turchi, ma non si ha veduto che qualche dieci cavalli sopra le
montagne a guardar. Queste genti condotte s' attrovano poste a Birbir et il resto a
Ostrovizza. Quibus habitis etc.
Priloeno Mikielovoj depei od 17
januara 1686.
119
Zadar, 17 januara 1686.
Komesar Mikiel javlja senatu da se dvanaest dana posle polaska, Jankovi
sa velikim plenom vratio sa pohoda na Lapac i da je doveo otuda jednu hiljadu
naroda, koji je smestio u Bribir i Ostrovicu. Od sveg tog plena dravi je pripao
jedan bedni ovek, koji nije ni za ta upotrebljiv. Doznao je da opljakano blago,
roba i namirnice pripadaju Morlacima koji su uskoili i koji su tako ostali bez
igde iega. Nepokornost i lupeki instinkt koji su Morlacima priroeni izazivaju
meu njima metee i zloine, a nesloga meu serdarima uzrok je da se operacije
ne vre kako bi to zahtevao javni interes. Bortulai mu je pokazao dva pisma na
srpskom jeziku u kojima se javlja da Turci nameravaju poslati pojaanja u Knin.
On je odmah
1
2

fromaggio = sir.
Ripa.

127

poslao Jankovia i ostale poglavice u Bribir da vrebaju na taj pomoni odred i da


ga gledaju razbiti.
Serenissimo prencipe.
Doppo essere stato fuori dodeci giorni il kavalier Gianco con il suo seguito
de Morlachi tutti nuovi habitanti nel qual tempo ha scorso le parti di Lapaz, dove
vi sono alcuni villaggi, parte de' quali incomod con il fuoco, et inoltratosi anco
verso le ville di Borizovaz,1 de quali purane rovino tre, et arrivato ad una casa di
muro, dove v' erano alogiati alcuni pochi Turchi et christiani Morlachi, quali
volsero fare resistenza, ma chiamati ad esso sopra la fede, mentre non poteva
soggettarli, si disposero di mandare li christiani all' ubbidienza, et promisero li
Turchi di partire, come fecero, incendiando nel tempo di loro mossa la casa
stessa. ritornato con una preda di duemille cinquecento animali minuti, per
quello disse, 400 grossi, 40 cavalli vuoti e 100 carichi di diversa robba, cio
grano, carne secca, formaglio, botiri et vestimenti; otto sono stati li schiavi tra
huomini et femine, et disse di haver fatto otto teste. Tutte queste spoglie hanno
portato di decima a vostra serenit un miserabilissimo huomo, che non e buono
per niente; l' ho per fatto riponer in galera, et ne ho data notitia a sua eccellenza
per quello si degnasse di commandare del medesimo. Mille anime sono venute al
dominio della serenissima repubblica parte de' quali sono state poste dal Gianco
stesso a Bribir, et parte a Ostrovizza. Questo e tutto quello, che lui ha esposto, e
ch' io notifico all' eccelenza vostra.
Ho voluto internarmi meglio per sapere la verit pi precisa delle cose, e
con l' esame d' alcuno, il costituto de' quali, come quello del cavalier Gianco
spedisco a publica riverita noticia; ho ricavato che tutti gli animali depredati, le
cose comestibili et vestimenti, erano de' Morlachi venuti alla devotione, a segno
che sono restati mendichissimi, privi affatto d' ogni sostanza, e sino de' proprij
vestiti, cosa che degna di molto compatimento.
Io non voglio lasciar di dire all' eccelelntissimo senato, che questa quantit
di sudditi nuovi e vechi sparsi chi in qua e chi in la, incapaci d' ubbidenza, non
conoscendo prencipe, ne autorit suprema a causa, che vivono lontani dalla
presenza de' rappresentanti, fa che ben spesso nascono tra essi rumori per causa
de rubbamenti, essendo instinto de medesimi il prendere quello d' altri, per la
qual cosa succedono anco de l' omicidij. Oltre di che li sardari anco non
intendendosi bene tra essi, fa che non cammino di buon concerto le cose, e non
si facino le operationi, come ricerca il servitio dell' eccellenza vostra.
Questa matina il Bortolazzi m' ha presentato due lettere scritte in illirico,
quali fatte tradurre, ho osservato che Turchi havessero unito gente per introdurre
soccorso a Knin, e che anco si fossero incaminati per quella parte. Ho immediate
commesso al cavalier Gianco et agl' altri capi in scritto espressamente di portarsi
senza minima dilatione a Birbir, et ordinare le solite pontuali guardie, perch
esse avsino con tutta diligenza ogni passo de Turchi, et li sardari procurino con
il sua
1

Borievac.

128

corpo di gente, che ad essi dovr esser unito di ropere il convoglio stesso. Ho
anco con mie lettere reso partecipe l' eccellentissimo signor provveditor general
della cavalleria delle notitie havute, per quelle rissolutioni che gli paresse di
prendere in un simile caso; unite a costituti saranno anco le copie de' fogli che
avvisano quanto ho humilissimamente partecipato all' eccellenza vostra. Vengo
avisato in questo punto, che sijno sortiti in grosso numero quelli di Sebenico e
Spalato; piaci a dio che sortischino tutti uniti qualche buon incontro a vantaggio
delle armi di vostra serenit. Gratie etc.
Zara li 17 genaro 1686.
Marin Michiel provveditor estraordinario
commissario.
Mlet. dr. arh.
Senato dispacci provveditor estraordinario
Commissario in Dalmazia, Fa 696.
120
Zadar, 17 januara 1686.
Nareenje komesara Mikiela Jankoviu, Bortulaiu i Posedarskom da
odu u Bribir i spree dodavanje pomoi Kninu.
Noi etc.
Tenendo noi avvisi che da Turchi venga spedito a Knin soccorso per
sovvegno di quelli che presidiano la piazza stessa, e volendo col solito del nostro
zelo procurar resti oviato il soccorso; commettemo a voi kavalier Gianco
Mitrovich, Simon Bortolazzi e collonnelo Francesco Possidaria, che senza frapor
dilatione alcuna dobiate portarvi a Birbir, commandando con vigilanza le solite
guardie alli soliti posti, per accudire a tall' importantissimo affare, affine non
venghi in alcuna forma portato dentro in detta fortezza il convoglio et soccorso
divisato da Turchi et tanto operarete con quella diligenza e fedelt, che sempre
in voi stata esperimentata. In quorum etc.
Zara li 71 genaro 1686.
Prilog Mikielovoj depei od 17 januara 1686.
121
Bez datuma.
Stojan Jankovi pie iz Bribira Antoniju Bardi u Zadar, molei ga da javi
komesaru Mikielu kako je, im je stigao, pozvao Skradinjane da mu se pridrue i
nada se da e doi svi ali on nema hrane

129

ni municije. Jo pre njegova dolaska Liani koje je on tu naselio digli su se iz


Bribira, ali e i pored toga u sluaju potrebe imati dovoljno snage da savlada
neprijatelja.
Carissimo amico.
Vostra signoria si contenti andar avanti l' eccellentissimo signor
commissario e dirli di mia parte, come ho (sic) arrivato a Birbir, e subito ho
mandato a Scardona, et avisar li contorni piu circonvicini che vengono qui ove
potrebbe pi occorrere et opugnar a ogni incontro, e spero che tutti saranno all'
obedienza, ma provisione non vi sar ne di vito ne di guerra. Innanzi del mio
arrivo sono parti quelli che si rittrovano sotto la mia condotta in Lica pi di
quatrocento combattenti, li quali dovevano esser meco, ma non obstante spero di
haver il numero sufficiente per poter oppugnar in ogni occorenza che fossimo
dell' imparo (?) Altre novit non vi se non quelle intese a Zara; non ostante ho
mandato dieci huomini verso Knin per indagar gli andamenti dell' inimico, et
capitadi non mancar di avisarvi acci poi vostra signoria avisi imediate l'
eccellentissimo signor commissario resto col saludarla, e di eccitar la solita sua
pontualit, che immediate sua eccellenza sia avisato.
Vostro amico
Stogian Mitrovich
(A tergo) All' illustrisismo signor osservandissimo il signor Antonio Bardi
Zara.
Mlet. dr. arh.
Senato-Dispacci provveditor estraordinario
commisario in Dalmazia ed Albania Fa 696.
122
Zadar, 21 januara 1686.
Komesar Mikiel javlja senatu da se novi bosanski paa nalazi jo uvek u
Banjaluci i da se kroz svu zimu nee otuda maknuti. U Bosni vlada oskudica pa
se paina vojska koja ne stie do 2000 ljudi dnevno smanjuje. Jankovi je sa
Bortulaiem jo uvek u Bribiru i pie mu pismo, kojim ga obavetava o svom
delanju i koje on prilae depei.
Serenissimo prencipe.
Vano sempre giungendo Turchi et altri schiavi christiani di Bossina et
Licca, quali rifferiscono, ch' il nuovo passa continua a trattenersi a Bagnaluca, e
di la non sia per scostarsi per tutto l'inverno presente. Penuriano le provincie
sudette di viveri; come il suo esercito, che tutti concludono non ascendere a
duemille huomini, e cosi scarso di provigioni da guerra e da bocca, che invece di
mantenersi al numero

130

sudetto si va sempre diminuindo. Capit l' altr' hieri per a questa parte l'
arambassa Nachich, quale disse ch' il bassa sudetto di Bossina univa gente per
correre questo contado, ma io non ricavo questo da nissun costituto che formo.
Il kavalier Gianco mi fa sapere che continua a trattenersi a Birbir con il
Bortolazzi, ma che non ha altra nuova de passi d' inimici; pensava di portarsi con
una piciola partita sino a Knin per fare qualche schiavo, et ricavare precise
notitie per darmi poi parte d' ogni cosa.
Pare che sia per ricercarmi provigione da guerra e da viver ogni volta che
havesse da continuar il soggiorno a quella parte, ma io non far passo alcuno
senza che sua eccellenza prima non lo commandi. Alcuni Morlachi di Lica, ch'
erano venuti al dominio della serenissima repubblica in numero di quattrocento,
sono rittornati di nuovo in quello del Turco si crede per che con facilit si
ridurrano in questo contado.
(Omissis).
Includo qui annesso il costituto del Nachich, e la lettera del kavalier
Gianco, con la quale mi fa partecipare quanto opera in adempimento de miei
ordini.
(Omissis).
Zara li 76 genaro 1686.
Marin Michiel provveditor estraordinario
commissario.
Mlet. dr. arh.
Senato Dispacci provveditor estraordinario
commissario in Dalmazia et Albania. Fa 696.
123
Zadar, 28 januara 1686.
Stojan Jankovi, zapisniki presluan, podnosi izvetaj o svom delovanju
u Bribiru i pred Kninom. Javlja da je od Vuia Oluia novog doseljenika iz
Biliana uo vest da je hrvatski ban pre etiri dana upao u Bosnu.
Lunedi 28 genaro 1686 Zara.
Comparse dinanzi all' eccellentissimo signor provveditor estraordinario e
commissario in provincia il signor kavalier Stoian Mitrovich quondam Janco
uno de sardari di questo contado, e poscia di suo ordine nella cancelleria, il quale
cosi espose:
Gi 10 giorni in circa non sovvenendomi il preciso, mi fu presentata
commissione dell' eccellentissimo signor provveditor estraordinario ee
commissario di dover io insieme coll' altro sardaro Possidaria portarsi a Birbir
con tutta la gente di questo contado da noi altri commandata, havend' havuto l'
eccellenza sua avisi, che potessero li Turchi capitar a far una scorreria, overo
introdur soccorsi a Knin, ma che

131

per dovessimo regolarsi sopra gl' avvisi che havessimo havuti a Birbir medemo.
Non attrovandosi per il Possidaria son partito io con cinque de' miei
huomini, et ho poi radunato nel contado cento e vinti huomini, e con quelli andai
a Birbir, ma senza pane ne altra provigione imaginabile da vivere. La mi tratteni
un giorno et una notte; ma non havendo alcuna notitia ivi, che mi potesse dar
modo d' andar o stare, rissolsi di sortir con quella gente et altri di Birbir e
Scardona in numero di 300 in circa, e portarmi sopra la strada verso Knin per
vedere di tuore, o almeno impedir l' ingresso in quella fortezza del soccorso
diffamato. Mi sono trattenuto un giorno et una notte in quelle vicinanze, ne ci
sorti veder ne poter operar altro, che solo la notte mandai dieci cavalli a
ricovrarsi e prender posto in una casa disabitata da Turchi sotto alle porte della
fortezza, con ordine che non dovessero farsi vedere ne sortire la mattina
seguente se non quando fossero usciti dalla medesima tutti quelli potevano
uscire, havendosi noi altri imboscati in ottanta cavalli affine di tuorli in mezo e
prenderli ma non havendo quei dieci pacienza subito che videro venir fuori li
primi, che furono in otto, si ievorono et vennero dietro, e noi che erimo lontani
un tirro d' archibuggio fermati per aiutarli, occorrendo, sortissimo e fatti sette
schiavi, uno fu amazzato e toltagli la testa. In questa occasione fecce presa di 25,
o 26 manzi, i quali anco furono ammazzati per stradda nel venir in qua, e
mangiati tutti, non havendo pane ne altro da vivere. Arrivassimo a Birbir, e si
trattenessimo ivi una notte con un pocco di ressiduo di quella carne, ma
mancandoci quella, ne havend' altro la gente mormorava e voleva venir via;
onde rissolsi venir anch' io, et hieri sono giunto qui in citt.
Ho ricercato a quei schiavi fatti circa tal soccorso, et loro mi hanno detto
che li loro capi li vanno nutrendo di buone speranza, che deve capitar nella
fortezza un buon soccorso, ma che non lo vedono mai comparire, bench sij un
pezzo che lo aspettano, ne ho potuto ricavar altro. Nella presa delli manzi vi
stato anco cinque o sei cavalli. Questo stato il fatto seguito in dieci giorni tra
andar, star e ritornare.
Hieri doppo rittornato, qui in citta capit un tal Vucich Oluich Morlacco
nuovo habitante a Bellissane sopra Obrovazzo, e mi raccont che era stata una
loro partita a Sinogora1 sopra una montagna tra Lica e Corbavia, et che
havevano inteso, ch' il bano della Crovatia era quattro giorni che fosse introdotto
in Bossina, e faceva dei danni grandi abbrucciando molti villaggi, che loro
medesimi havevano veduto il fumo e santite le cannonate de Turchi, che davano
all' arma. Che havesse gi mandate sei cento case de Morlachi ad habitar in
Crovacia e che facesse del danno grande. Questo pure partecipo alle notitie di
sua eccellenza.
Il che havuto fu licentiato etc.
Priloeno Mikielovoj depei od 1
februara 1686.

Valjda Siva Gora ili Sitna Gora.

132

124
Zadar, 29 januara 1686.
Stojan Jankovi preuzima jamstvo za Ostoju Gagia, likog Morlaka
nastanjena u Biljanima, koji je utamnien radi nekog duga prema Radi Tepiu.
Izjavu o jamstvu potpisuje za Jankovia Ivan Bortulai poto je Jankovi
nepismen.
Avendo sopra l' istanze di Rade Tepsich Morlaco della Lica habitante in
questa citt fatto fermar in prigione Osta Gahich Morlaco pur di Lica habitante a
Bigliane, per pretese non per anco liquidate, hora contentandosi lo stesso Rade
che possa uscir con idona pieggiaria terminiamo che presentando esso Gaghich
detta pieggiaria sia licenziato.
Marino Micheli.
Constituito il signor kavalier Stoian Mitrovich detto Janco volontariamente si costitui pieggio per il sopradetto Osta Gaghich, di ridurlo in
prigione all' obbedienza della giustizia ogni volta che venisse ricercato da quella
sopra l' istanze di Rade Tepsich.
Io Zuanne Bortolazzi fui presente et mi soto scrivo per nome del sopra
scrito signor Stoian Mitrovich per non saper lui scriver.
Zad. st. arh. Spisi Mikiel, knj. jedina, str. 5,
nalee.
125
Zadar, 1 februara 1686.
Komesar Marino Mikiel izvetava senat da se Jankovi posle deset dana
straarenja u Bribiru vratio u grad. Harambaa Naki javio je serdarima da se
paa digao iz Banjaluke i da se sporim marevima uputio prema Livnu te da e
za petnaest dana stignuti u Knin. Mikiel je stoga naredio Bortulaiu koji se
nalazi u Bribiru da budno straari i pazi na pain dolazak te je opet uputio
Jankovia u Bribir. Od ostalih serdara Smiljani lei opasno bolestan a
Posedarski se ne pokazuje pod izgovorom da mu je zlo.
Serenissimo prencipe.
Doppo essere stato il kavalier Gianco in campagna dieci giorni in
essecutione di quanto io gl' ho commendato, rittorn l' altr' hieri e mi rifferse,
che s' era tratenuto molti giorni nelli contormi di Birbir, che haveva radunato pi
numero di persone che pot per ostare al soccorso, se per fortuna fosse stato
tentato da Turchi d' introdure a Knin, ma non havendo potuto penetrar nessuna
notitia, rissolse con buona parte de' suoi pratticar imboscata sotto le mura di
Knin medemo, acci con il mezzo di quella gli fosse riuscito di far qualche
schiavo, e riccavar alcun raguaglio preciso. Non andorono vuoti totalmente li
suoi

133

dissegni non ostante chee li Morlachi impacienti di predare si fossero scoperti


prima del tempo. Otto inciamparono nella rete, uno de' quali morse, e gli fu fatta
la testa, et asport venticinque animali grossi, che gli servirono d' alimento per
quel resto di tempo che si trattene in campagna, non havendo per quella
speditione havuto sussidio di pane, ne d' altro.
Li schiavi rifferiscono che li loro commandanti tengono in speranza il
pressidio di Knin, con dirgli che deve capitar un grosso soccorso, ma che quello
mai vede comparire; che nella fortezza penuriano sommamente de viveri,
essendo arrivato il prezzo delle biade a somma esorbitante; oltre di questi sono
capitati molti schiavi Turchi e christiani dalla parte di Bosna, Licca et Horbavia,
e tutta rifferiscono, che il passi a va unendo gente in numero considerabile, e
provvigione de viveri per passare a Knin, et introddotto che havr il soccorso in
quella piazza, divisa far scorrer dal suo essercito questo contado.
L' harambassa Nachich con lettere di 27 del corrente avvisa li sardari, che
il passia medesimo di Bosna sij partito da Bagnalucca con il convoglio, e che si
va fermando di luogo in luogo due o tre giorni alla volta, per dare ristoro a
cavalli; che giunger a Cliuno, dove ritrovar nuovo seguito per incorporare a'
suoi, e che a capo di mezo mese arrivar al luogo destinato. Qui inclusi saranno
li costituti e lettere, rillevati per lume dell' eccellentissimo senato. Io a queste
notitie non ho tardato momenti a commandare al Bortolazzi, che a Birbir, di
dover star attentissimo a tutto quello li sortisse di penetrare, e sopra il tutto
applicar che le guardie de' posti avanzati accudischino con tutto lo studio ad
usare vigilanza e pontualt. Ho detto pure al kavalier Gianco di sortir di nuovo in
campagna come si mostra pronto di fare, non ostante che dice di non poter
sussistere senza il biscotto solito darsi in simili occasioni. Gl' altri due
Smiglianich e Possidaria, il primo sta guardando il letto aggravato da podagra,
che giuntagli al collo, lo rende in sommo pericolo della vita, l' altro dice d' haver
male e non si vede. Ho questa mattina per messo espresso spedito a sua eccellenza gl' avvisi, che humilio al presente all' eccellentissimo senato, e conforme
mi capitranno le risposte, cose io l' essequir con tutta puntualit e
rassegnatone.
(Omissis).
Zara li primo febraro 1686.
Marin Micheil provveditor estraordinario
commissario.
Mlet. dr. arh.
Senato-Dispacci provveeditor estraordinario
commissario in Dalmazia.
126
U polju, prvog februara 1686.
Novonaseljeni Morlaci upuuju na komesara Mikiela tubu, sastavljenu od
jednog fratra u kojoj nabeuju Jankovia i Bortulaia

134

za pljake, nasilja i ubistva koja vre nad Morlacima. Optuuju ih da su im


odneli srebrenih toka i igala u vrednosti od 500 reala i da su pod Lapcom primili
od Turaka mito. Jankovi je sa svojom braom pobio vie od 15 ljudi. Prisvojio
je sve Koulovo polje i svako selo mora da mu izore i zasije komad zemlje.
Mole da se tom zlu nae leka jer e inae morati da poine delo protivno bojem
i principovom zakonu.
Illustrissimo et eccellentissimo signor commissario padre de poveri e giudice
giustissimo.
Li Morlachi novi che sono venuti a servir il prencipe, vero che tanti sono
venuti per volont a pati, e tanti quando la vostra domanda venuta in Lika e
Udbina tutti adeso semo del prencipe e di vostra eccelenza illustrissima, dopo di
che aci save il tutto molti semo stadi inganadi soto bona fede qui menadi, e tuto
il nostro tanto animali quanto roba stada tolta per forza, e questa ultima volta,
che stado il cavalier Gianco e Bortolaci a Lapaz, ne hano tolto tutto, e quello li
havemo consignado nelle mani pi di cinquecento reali di toche, e gigie tuto di
argento, oltra la bona man che Turchi li hano dado de scondon, e tuto questo si
trova nelle mani di Gianco, e Bortolaci, et podemo parlar perch i dise di volerne
ancora far amacar ...1 questo populo che adeso del prencipe, e soto la vostra
giustitia dimanda misericordia e giusticia, e quando disemo qualcosa, i risponde
nu semo patroni, ma non basta questo, e lo credemo, perche ogni giorno i maza
ora uno ora altro; fino adesso con sui fradeli pi di quindese a fato rimacar anco
altro di capitan Zavisa che sta a Obrovaco a fato capitar2 un omo inocente, che
tuto il populo cria3 che non sa far giustitia. La a Obrovco gh' una compagna
che non ghe da se non kuelo el vol, e li soldati son' di qua e di la, ne mai son
diese insieme perch non son pagadi, e prove vostra eccellenza illustrissima,
mandar al' improviso che vedar la verit; di pi il detto Janco insieme col
Bortolaci hano mac4 un homo l' altro di, e per questo non ardimo parlar pi,
perche o lu ne da o ne fa dar degli altri; tuta la campagna di Cosulovo pogle
sua, e quando ha fato dar qualcosa di grano a noi, a voluto che ogni vila ghe
semina un pezo di tera a nostre spese, e se vostra eccellenza illustrissima ne fa
dar qualcosa per viver, vol che portemo in casa, e la tol tutto quelo vol, tanto che
semo redoti senca5 poter domandar giustitia. Adeso preghemo che remedi a sto
mal perch saremo sforzadi a far qualche cosa contra il signor dio, e nostro
prencipe ... Semo christiani, a questo sav certo che tuto il populo fa scriver sta
letera da un religioso, e a fato un' altra copia per mandar a Venetia al prencipe

umesto ammazzare = ubiti.


pogreno umesto decapitar = otsei glavu, posei, pogubiti.
3
criar mlet. dijalekt. izraz znai gridare, vikati, psovati, ruiti.
4
u dijalektu mazz = ammazzato.
5
pogreno umesto senza.
2

135

perch veda che qua non podemo parlar ne aver ragion, e tuti basemo le veste e
piedi di vostra eccellenza illustrissima. In campagna li primo febraro 1686. Il
populo novo Murlachi fece scrivere.
Mlet. dr. arh.
Senato-Dispacci
provveditor
estraordinario
comissario in Dalmazia ed Albania Fa 696.
127
Zadar, 2 februara 1686.
Zabeleka o smrti Marije, keri Stojana Jankovia.
Adi 2: febraro 1686.
Obito di Marietta figliola del signor cavalier Gianco Mitrouich del rito
greco sepolta a S. Elia.
Liber Obituum VI.
Arhiv crkve Sv. Stoije u Zadru.
128
Zadar, 12 februara 1686.
Komesar Mikiel javlja senatu kakve je mere preduzeo da bi zatitio Kotare
od navale bosanskog pae, koju mu nagovetava providur Valier iz ibenika. Od
serdara kojima je naredio da sakupe krajinu odazvao se samo Jankovi, jer je
Smiljani bolestan, a Posedarac se izgovara boleu.
Serenissimo prencipe.
Continuano le voci dalla parte di Sebenico, che il passa della Bosna habbia
radunato grosso numero de genti e molta proviggione de viveri, con la quale si
sij incaminato a Kliuno, e di la passare a Knin, per sovvenirlo e poi scorrer lo
stesso ma tutti li Turchi e christiani schiavi, che capitano dalla Turchia portano,
che il passai non s' scostato da Bagnalucca, dove sta con lo seguito di trecento
persone, ben vero che dicono che faccia raccolta di biade per mandarle a Knin,
ma che non sano quando ne far l' espeditione.
L' eccellentissimo signor provveditor general estraordinario Valier m'ha
fatto tenir le sue riverite lettere da Sebenico, dove giunse venerdi passato, che fu
li 8 del corrente, con le quali mi porta le notitie che correvano a quelle parti,
raccomandandomi, perch unito con l' eccellentissimo signor provveditor
general della cavalleria divertisca

136

quel male, che per fortuna Turchi pensassero di fare alli stati di vostra serenit.
Io immediate che ho ricevute le lettere di sua serenit mi sono ritrovato
con il signor provveditor general della cavalleria, se bene anco prima feci con il
medesimo qualche sessione e proposto ad esso tutte le novit, che tenevo, lo
pregai d' esprimere i suoi prudenti senzi sopra quello che correva. Proposi prima
che per dar coraggio a Morlachi e poner aprensione a nemici non vi esser niente
di meglio che far marchiare la cavallaria, se non tutta, almeno in parte a Vranna,
perch in caso di bisogno potesse occorrere con facilit da un luogo all' altro; poi
soggiunsi, che si mandasse fuori li Sardari, quali dovessero unir li capi, et
osservare se lo guardie de' posti avanzarti supplissero alle proprie incombenze,
che avvissasero tutti quelli del contado di star proti, perche al sparo del mascolo
dovessero esser al luogo del bisogno, come pure stimai bene di arricordare che
restasse da me avvisato il signor conte di Sebenico, prima per che sapessi l'
arrivo di sua eccellenza a quella parte, che spedir dovesse un bastimento a
Scardona con pane e munitioni da guerra, quali apprestamenti non dovessero
mai essere disposti, che in occasione di valersene contro l' inimico.
(Omissis).
Formati dunque l' ordini a sardari, non s' rittrovato che il Gianco che l'
eseguisca, a causa che il Smiglianich continua con il suo male di podagra, et il
Possidaria si scusa con dir di esser amalato, esso Gianco unir li capi et
essequir quanto humilmente ho rappresentato. Non ho mancato anco di trovar
persona che vadi in paese nemico, per spiar li passi del pascia e con celerit
portarmene aviso. Per questo ho speso qualche poca summa di denaro che
supong sua eccellenza vorr rimborsarmela come e giusto.
(Omissis).
Zare li 12 febraro 1686.
Marin
Micheil
provveditor
estraordinario
commissario.
Mlet. dr. arh.
Senato-Dispacci
provveditor
estraordinario
commissario - in Dalmazia ed Albania, Fa 696.
129
Zadar, 15 februara 1686.
Komesar Marino Mikiel javlja senatu da ne prestaju glasovi da je paa na
putu za Livno, premda se po obavestima koje je Mikiel dobio nije ni makao iz
Banjaluke. Pored svega toga on nastoji da Kotari budu zatieni. Jankovi je
vani na terenu sa glavarima i harambaama itave krajine.

137

Serenissimo preencipe.
(Omissis).
Le voci, che il passa della Bosna sia in marchia per Kliuno non cessano a
capitare da Sebenico, ma quanti avvisi io tengo di Turchia tutti concludono, ch'
esso sij a Bagnaluca, da dove non sia per scostarsi, tanto pi che le nevi sono
cadute in tantar copia, che si rendono intransitabili le strade. Io non ostante
ordino le solite vigilanti cautele, perch non si rittrovi scoperto il contado, et a
quest' effetto continua il kavalier Gianco la sua permanenza in campagna, unit' a
capi e harambasse di tutto il distretto.
(Omissis).
Zara li 15 febraro 1686.
Marin
Micheil
provveditor
estraordinario
commissario.
. . apx.
Senato-Dispacci provveditor estraordinario
commissario in Dalmazia ed Albania. Fa 696.
130
Zadar, 21 februara 1686.
Komesar Marin Mikiel javlja senatu da mu je jue predano pismo koje u
originalu prilae, uveren o potrebi da ga senat upozna i donese odluku u vezi s
njim, koju njegova mudrost nae za shodnu.
Serenissimo prencipe.
(Omissis).
Mi fu resa hieri una lettera scritta dalli nuovi habitanti Morlacchi, quale
essendo per mio parere, degna di esser sentita dall' eccelentissimo senato, perch
il medesimo vi faccia quelli riflessi, che l' alta sua virt vedera agiustati in
materia cosi gelosa per tanti capi; io l' includo nella presente, risservando
appresso di me la copia.
(Omissis).
Zara li 21 febraro 1686.
Marin Micheil provveditor estraordinario
commissario.
Mlet. dr. arh.
Senato-Dispacci
provveditor
estraordinario
commissario in Dalmazia ed Albania Fa 696.
131
Zadar, 6 marta 1686.
Kapetan Nikola Korpone, zapisniki presluan, izjavljuje da se naao sa
svojom laom pod patrovskim katelima kad su Turci

138

napali na patrovsku kulu. Patrovii iz kule zvali su ga po imenu i rekli mu da


se ne boje i da su jaki. Kad su Turci uli njegovo ime, pozvali su ga na veru i na
arbanakom jeziku zapitali gde se nalazi Jankovi i koliko vojske ima.
Odgovorio im je da je Jankovi blizu, da e one noi udariti sa 30.000 ljudi i da
se providurova flota oekuje svakog asa. Turci su se na te vesti pokupili i
napustili opsadu kule.
Adi 6 marzo 1686.
Venuto alla presenza di sua eccellenza il capitan Nicolo Corponese espose
quanto segue:
D' ordine del signor provveditor estraordinario Zen di Cattaro mi son
portato con la galeotta sopra cui v'era pure il signor sopraintendente Perini, et il
signor kavalier Cittadella sotto i castelli di Pastrovichi insieme con l' altra del
collonnello Rados, et combattevimo con Turchi, che bersagliavano la torre di
detti Pastrovichi. Mi chiamarono li Pastrovichi, che erano nella torre per nome,
dicendomi: Corponese, non habbiamo paura, siamo forti e costanti. Li Turchi,
sentito il mio nome mi chiamarono a fede, e mi parlarono dalla montagna all'
Albanese, domandandomi dov' era il kavalier Janco, et quanta gente haveva
seco. Risposi che il Gianco era vicino, e che quella notte doveva darli adosso
con 30.000 persone; et che l' armata coll' eccellentissimo provveditor general s'
attendeva a momenti. I Turchi ci sentito fecero fagotte e partirono via,
lasciando a dietro un letto di cannone, che da me fu portato sopra la galeotta e
Budua.
Interrogato rispose: Io non so precisamente quanti Turchi fossero sotto la
torre, ma erano certo assai, mentre occupavano gran tratto di paese e montagna.
Erimo lontani un tiro di schioppo, et un mio soldato vechio rest morto, e de'
Turchi morirono nove oltre li feriti dalle periere di nostre galeotte, et barche de
Pastrovichi e Budua, che fecero la parte loro.
Priloeno Valierovoj depei od 5
marta 1686.
132
Zadar, 15 marta 1686.
Providur Petar Valier odreuje Jovanu Sinobadu doivotnu platu od 2
dukata meseno za zasluge steene naseljavanjem novih podanika u Polinik i
Nadin i zarobljenjem uglednog Turina Mehrema Komanije.
Noi Pietro Valier, per la serenissima repubblica di Venezia, provveditore
generale in Dalmazia ed Albania.
Zuanne Sinobad figliolo del quondam capitan Pietro gi suddito ottomano
venuto gi alla divotione della repubblica, emulando all' ope-

139

rationi del padre e fratelo Dimitri gi morti si impiegato nel far habitare da'
novi sudditi Polisnich e Nadin havendo fatta moltissimi schiavi tra quali
Mehrem Comania Turco di consideratione, come ce lo dimostrano moltissimi
attestati de' pubblici eccellentissimi rapresentanti. Supplica perci d' esser dalla
publica carit sollevato dalle miserie, che lo circondano, et ricompensate l'
attioni sue, et de progenitori con qualche mensuale corrisponsione. Onde noi
havuti in consideratione i meriti di questa benemerita famiglia, osservati gli
attestati de nostri eccellentissimi precessori, et annuendo alle di lui instanze, coll'
autorit del generalato nostro terminiamo che al suddetto Zuanne Sinobad siano
dalla camera di Zara corrisposti ducati due al mese, sua vita durante, acci
consolate da questo effetto di pubblica munificenza possi incalorirsi
maggiormente nel servitio del prencipe. Dovr la presente esser registrato ove
occorre et appovata dall' eccellentissimo senato. In quorum fidem.
Zara 15 marzo 1686.
Zad. st. arh. Spisi Valier, knj. II,
str. 248.
133
Zadar, 12 aprila 1686.
Providur konjice Antonio Zeno javlja senatu da Turci uporno nastavljaju
opsadu Sinja. On dri na okupu 1600 Kotarana pod Jankoviem i plaenu
konjicu da bi mogao pritei gde se ukae potreba. On odailje esto manje ete u
neprijateljski kraj radi dobijanja vesti i nanoenja tete. Tako je harambaa Boo
Milkovi sa 50 konjanika saekao u zasedi i potukao jednu etu kninskih
Turaka, a obrovaki kapetan Zavia Jankovi prepadom zarobio udbinskog
kapetana dok je nadgledao oranje svojih zemalja. S njim je zarobljen i udbinski
dizdar i Ara Kumali.
Serenissimo prencipe.
(Omissis).
Continuano Turchi nell' assedio di Sign con gran risolutione, ma con
altretanta costanza lo sostengono li diffensori. Eseguendo le commissioni dell'
eccellentissimo signor provveditor generale, tengo uniti sotto la diretione del
kavalier Gianco mille seicento huomini di questo territorio tra cavalli e pedoni,
et in pronto la cavalleria pagata possibilmente rivvigorita con biada, attendendo
momentaneo il commando dell' eccellenza sua per portarmi con queste forze, ov'
il bisogno lo ricercasse, attrovandosi gi construtto un ponte a Scardona per la
facilit del passaggio. Anco in questa premurosa occorrenza ho esatto una piena
obedienza da questi Morlachi, quali sospirano l' incontro del cimento, avalorati
dall' accreditata condotta del Gianco stesso.
Queste mosse, ch' hanno obligato tener fissa l' osservatione degl'
andamenti nemici, m' hanno persuaso alla frequente spedicione di pic-

140

ciole partite ch' internandosi nel paese, non solo hanno cercato d' ispiare per
rifferire le possibili noticie, ma favorite anco dalla possibilita degl' incontri,
hanno riportato vantaggio.
Ascendono li schiavi fatti in diverse volte a 34, oltre disnove teste recise,
con la depredatione di qualche quantit d' animali.
Le fationi maggiori sono state, la prima del karambassa Bose Milcovich,
che dirigendo la guardia estraordinaria di cinquanta cavalli paesani in
Buccovizza, et incaricato da me precisamente ad haver l' attentione sopra li
Turchi di Knin, che baldanzosamente per inanzi per nanzi frequentavano le
scorrerie et i danni nel territorio, avisato dalle guardie, ch' appunto in numero di
trenta e pi cavalli fossero passati verso Scardona, accorso celeremente ad
occupare li passi, se gl' oppose anco al ritorno, combattendoli coraggiosamente
con la schiavit di due d' essi, presa d' una bandiera e morte di sette; a cinque de'
quali troncato il cape e con la bandiera a me presentati, sono stati regalati li portatori con un cechino per cadauna testa, uno per la bandiera, et il Milcovich con
una medaglia sopravanzatami da Cattaro.
Ne minor stata l' attione del capitanio d' Obrovazza, Zavissa Mitrovich
frattello del cavalier Gianco, ch' havuta relatione sicura fosse il capitanio di
Udbina per uscire dalla citt con qualche seguito, raccoltosi celeremente con
altri, and ad attenderlo nell' avisato giorno e sopragiuntolo, ch' ordinava la
coltura de suoi beni, lo fece schiavo con il disdar della fortezza, e Aga Cumalich
et altri dieci, restandone otto morti nella diffesa che pretendevano di fare.
(Omissis).
Zara li 12 aprile 1687.
Antonio Zeno provveditor general della
cavalleria.
Mlet. dr. arh.
Senato-Dispacci provveditor general cavalleria in
Dalmazia, Fa 717.
134
Zadar, 18 juna 1687.
Providur konjice Zeno daje senatu line podatke o udbinskom dizdaru
Ibrahim-agi i o udbinskom spahiji Muhamed-begu sinovcu uglednog Ibrahima
Paia iz Ripa, koje je zarobila eta Zavie Jankovia, a koje on dri u svojoj
vlasti ekajui da senat donese o njima odluku.
Serenissimo prencipe.
Tengo commissioni dall' eccellentissimo provveditor generale di render
informata la serenit vostra delle qualit e conditioni delli doi Turchi
commandanti d' Udbina, quali fatti schiavi dalla partita, dirretta dal capitan
Zavissa, fratello del kavalier Gianco, ho creduto bene haverli

141

in mio potere, e ben custoditi trattenerli, sino che pervenutane la notitia all'
eccellentissimo senato, potesse delibrare di essi quello havesso conosciuto di
publico servitio.
Imbrahim Aga viene nominato il desdar di quella fortezza, d' etta d' anni
24 in circa, huomo molto accorto, soldato coraggioso e ardito, temuto, stimato, e
da Turchi di sua giurisdittione obedito.
(Omissis).
Gode di sallario dal gran signore vinti aspri al giorno et stato comprato
dal medesimo capitan Zavissa con altri compagni per reali doicento sessanta.
L' altro denominato Mahumed Begh, spahia pur d' Udbina, d' anni
vintisei in circa; ha tre fratelli di poco spirito, non soldato. Considerato per da
Turchi, per esser di nascita nobile; nipote d' Imbrahinm Passich da Ripaz, ch'
signore di stima e facolt. Questo havr modo di riscattarsi, abench da Morlachi
gli siino stati depredati gl' animale, e distratti li contadin, possedendo qualche
capitale in armi, fornimenti d' argento e altre supeletili; e specialmente per l'
aiuto li pu esser prestato dal sudetto Ibrahim suo zio. Egli pure e stato
comprato all' incanto dal sudetto capitan Zavissa e compagni per reali seicento
cinquanta
(Omissis).
Zara 18 giurno 1687.
Antonio Zeno provveditor general cavalleria
Mlet. dr. arh.
Senato-Dispacci prov. gen. della cavalleria in
Dalmazia, Fa 717.
135
Ispod atora u Bribiru, 26 juna 1686.
Providur konjice Polo Mikiel izvetava senat, da su Morlaci pod
Jankoviem i ostalim glavarima u kninskom kraju unitili ita, zapalili 29
mlinova i sruili jednu jaku kulu na Krci koja je zatiavala mlinove. Kninski su
Turci zatraili pomo od pae.
(Omissis).
La partita de Morlacchi condotta dal kavalier Gianco et altri capi nelle
campagne di Knin, ha devastto grandemento le biave, incendiati circa
venticinque molini e distrutta una forte torre, che sopra il fiume Cherca
diffendeva la maggior parte delli molini stessi, con la priggionia delle guardie
che v' esistevano. Per quello ricavo da costituti de schiavi, li Turchi di Knin sono
assai costernati per i danni inferitili e con premura dal bassa di Bossina hanno
dimandato soccorso et assistenza.

142

(Omissis).
Dal padiglione a Bribir 26 giugno 1686.
Polo Michiel provveditor general della
cavallaria
Mlet. dr. arh.
Senato-Dispacci provveditor general della
cavalleria in Dalmazia Fa 716.

136
Split, 19 jula 1686.
Providur erolamo Kornaro obavetava senat o uspehu pohoda na Livno
izvrena po njegovoj zapovedi od 5000 morlakih peaka i 1500 konjanika pod
vodstvom etvorice kotarskih serdara. Trai da ga senat opskrbi medaljama i
prstenjem kako bi mogao da nagradi najhrabrije kad se povrate.
(Omissis).
Col motivo delle espresse novit de Turchi et delle mosse loro
considerabili, nelle vicinanze particolarmente del forte Opus e Duare, mi sono
persuaso a credere neccesaria la chiamata del cavalier Gianco, del sardar
Smoglianich, del tenente collonello della natione collonello Francesco
Possidaria, e del Bortolazzi a questo confine unitamente col loro seguito de
Morlachi an oggetto di poter con un valido corpo ressister meglio alla diffesa de
luochi minacciati, ed accorrere in ogni altra parte, che il bisogno et il servitio
publico lo ricercasse. Mentre per all' arrivo d' essa gente, parean gl' affari del
confine ridotti in aspetto pi favorevole, e particolarmente per la somma
costernatione del pass d Bossina a causa della militia di sua propria guardia
disfatta, ho perci creduto conferente la rissolutione di approfittarmi nel
vantaggio di simile congiontura, e col riguardo all' importanti corrispondenze,
che nutrivo con li principali christani di Kliuno, tentar di cogliere qualche
proffitto rimarcabile sopra quel luoco, sede ordinaria dei pass di Bossina,
frontiera stimabile del confine, fontico abbondantissimo di biade, deposito
principale de munitioni da guerra e d' ogn' altra sorte de viveri, onde fatto
rifflesso all' occasione di cosi essentiali conseguenze ho spinte a danni del luoco
stesso il corpo de Morlachi medesimi, gente tutta scielta e valorosa in numero di
5000 a piedi e di mille cinquecento in circa a cavallo, con istruttioni cosi
aggiustate a loro capi per renderli cauti ne i proprii passi, et mediante i concorsi
della prottetione divina, gli riuscito conseguir sopra nemici la vittoria segnalata
con la morte di 400 e pi d' essi tagliati a pezzi, altro numero considerabile d'
incendiati nelle proprie case, diversi fatti schiavi, trenta e pi christiani liberati
dalla loro servit, coll' abbruciamento di mille ottocento case, depositi de
munitioni, biade e fieni in campagna ed infinita quantit de grani ch' erano
inchiedati, con un grosso bottino, ma per di robba ordinaria, per

143

haver i Turchi riposto quella di maggior preggio nella fortezza; e sarebbe ad ogni
modo questo per se stesso considerabile, ma diviso, anzi traffugato da numero
cosi grande de gente, non lascia altro di visibile, che la desolatione ben grande
de nemici et il loro notabilissimo pregiuditio. Con lettera particolare m'
accompagnano quei sardari un succinto racconto del successo, dimostrando per
altro la neccessit di dover scortar il corpo della loro gente sino a proprii
territorii, e divertir in tal forma quei gravi disordini, che minacciavano le
dissentioni insorte nell' atto di ripartir il bottino medesimo, mentre per
considero che supplito da essi a questa parte, siano per rassignarsi personalmente
alla carica non posso che replicar con premura alla serenit vostra la neccessit
di provedermi di qualche numero di medaglie et annelli, acci nell' occasione
della loro comparsa riconoscer possi il merito de pi valorosi animandoli con
testimonii di publica gratitudine a decorar maggiormente la propria fede. Gratie
etc.
Spalato 19 luglio 1686.
Gerolamo Corner provveditor general.
Mlet. dr. arh.
Senato-Dispacci provveditor general in Dalmazia
fa 525/117.
137
Split, 19 jula 1686.
Frane Gaeta iz Senja, vojnik kapetana Marka Podgorice zarobljen prole
godine, zapisniki presluan opisuje svoj beg iz Beograda.
(Omissis).
Son fuggito da Belgrado con i ferri ad un piede et ho caminato sempre per
montagna tredeci giorni continui sino a Cliuno, avvendomi la carit de pastori
soccorso in questo tempo con latte e formaglio. Arrivato appresso Cliuno
credevo d' esser appresso Duare, e questo era di notte, ma conobbi diversamente
sentendo che le guardie gridavano all' erta alla turchesca. Dio ha voluto che la
mattina il cavalier Gianco e li altri nostri habbino dato l' assalto a Cliuno, e poi
incendiatelo tutto, eccetto il castello, e con quest' occasione mi son unito con li
nostri, e riddotto per gratia di dio in libert.
(Omissis).
Priloeno Kornarovoj depei istog datuma.
138
Mleci, 27 jula 1686.
Senat izraava providuru Kornaru svoje zadovoljstvo radi uspeha Morlaka
koji su pod Glamoem pobili 200 turskih konjanika, radi

144

pobedonosnog pohoda na Livno i radi uspene odbrane kule Lapanj1 na koju je


bio navalio hercegovaki paa. Odobrava da ce Morlacima prepusti plen dobiven
pod Livnom, upuuje ga da egvorici serdara izrazi zahvalnost vlade i javlja da
su odobrene zatraene medalje i prstenje.
27 detto (luglio 1686).
Al provveditor general in Dalmatia et Albania.
Dopo la carica datta al nemico con la tagliata sotto Glamoz d' altri 200
cavalli in circa pervenutaci con le vostre di numero 25, ci porge con le
susseguenti 26 e 27 la continuatione de felici progressi a cotesta parte nelle
pertinenze di Kliuno con vantaggi considerabili rilevati da Morlachi, morte de
Turchi, incendio dicase, seminati et altro, oltre la notizia dell' altro publico
profitto ricavato nella diffesa della torre di Lapsach gi ne tempi passati difficili
con valore e merito diffesa dalla ben degna memoria del cavalier Catterino
vostro fratelo, operazioni tutte prodotte dalla misericordia del signor dio col
mezzo della vostra prudente condotta, delli savvi consigli, con quali assistite alla
provincia, ben giustamente alla vostra sopraintendenza demandata, e per il
concetto proprio di abilit e per quello che vive ancora impresso in cotesti
sudditi del passato vostro governo o di quello valoroso del fratello, che uniti vi
conciliano stima e riputazione che ridonda a vantaggio delle cose nostre et
assicura il senato de piu fortunati avanzamenti alle proprie armi anco per la
maniera destra, con quale nella cognizione del valore e della natura de Morlachi
vi valete de medesimi, a quali approviamo il bottino rilasciato e verso li loro capi
Janco, Bortolazzi, Possidaria e Smoglianich sar bene esprimiate il publico
gradimento per animarli in ogni altro incontro a render quel servitio che con la
vostra matura isperienza sapete ben qual deve dalla loro ferocia et in qual tempo
e modo cogliersi.
(Omissis).
Si son deliberate le medaglie, anelli, tele incerade, et ordinata la missione
di altri materiali bisognosi, gi spedito il fustagno.
(Omissis).
De parte:
159
De non:
1
Non sinceri:
20
let. dr. arh.
Senato-Rettori reg. 61 c. 93 tergo.
139
Be, 30 jula 1686.
Matija Ilijanovi pie Stojanu Jankoviu istiui prava koja mu kao
jedinom potomku humskih i hercegovakih knezova pripadaju i
1

Mislim da je to Lapanj, stari naziv kule Gradac u makarskom primorju.

145

na kraj oko Zadra, pa ga moli da ne dozvoli svojoj soldateski da pljaka


stanovnitvo, jer on namerava da se nastani u Dalmaciji, pa ne bi hteo da mu se
kmetovi rasele.
Illustrissimo signor mio, signor e patrone singolarissimo.
Si ricorder vostra signoria illustrissima non dubito della gran stripe dei
signori de Illyanova stati conti di Gabella e di tutta Illyria Culmia ducato, e per
conseguenza signori di tutti questi contorni anco sotto Zarra, per lo che
ritrovandomi io unico di quell' alto lignaggio liberato dal barbaro giocho
ottomano dopo l' ultima pace conclusasi tra l' augustissimo imperatore romano et
il Turco al servitio di sua mest cesarea in Vienna, e sentendo hor i felici
progressi delle gloriose armi venete contro il Turco che si fanno tanto nella
Morea, quanto costi in Dalmatia, a tal causa pregar volea vostra signoria
illustrissima a ci non permettesse alla sua soldatescha che vengino maltrattati
quei poveri sudditi christiani, perch hoggi o dimani con la presa di Buda, che
ferma tengono le gloriosissime armi di cesare, quanto prima colla gratia et
indulto cessareo procurar di rivedere ripatriar e stabilirmi in Dalmatia mia
patria e giurisdittione hereditaria; di nuovo per ci prego vostra signoria
illustrissima acci che gli sijno raccomandati quei poveri contadini christani, ne
habbino causa di dessertare le terre, stante presto spero di vederla e riservirla,
mentre per tanto resto.
Di vostra signoria illustrissima.
Vienna, 30 luglio 1686.
Obbligatissimo sempre, conte Matimir Matthias
Nicolaus Illynova Illyriae et Dalmatiae haeredis
duca Culmiae. A tergo:
All illustrissimo signore, signore e padrone singolarissimo il signor
cavagliere generale ordinato dalla serenissima repubblica di Venetia in Dalmatia
monsignor Stojan Jankovich amico mio charissimo.
Per Venetia in Dalmatia recomendatur per postam cesaream humiliter.
Priloeno Kornerovom pismu dravnim
inkvizitorima od 30 oktobra 1686.
140
Zadar, 23 avgusta 1686.
Zabeleka o smrti Liberala, sina Stojana Jankovia.
Adi 23 agosto 1686.
Obito di Liberal figlio del signor kavalier Gianco del rito greco sepolto a s.
Elia.
Liber Obitum VI.

146

141
Zadar, 7 septembra 1686.
Stojan Jankovi i Smoljan Smiljani zapisniki presluani kau da su po
providurovu nalogu izvrili drugi pohod na Livno, poto se bilo proulo da su
tamo stigli novi zvorniki paa Basti i novi bosanski alaj-beg Filipovi da
oprave kue i kule popaljene u prvom pohodu. Opisuju kako su opustoili svu
livanjsku okolinu u opsegu od 50 milja, a na povratku sukobili se sa glasovitim
etobaom Karalijom, potukli mu etu, a njega sa jo dva druga ubili.
Adi 7 settembre 1686. Zara.
D' ordine dell' illustrissimo et eccellentissimo signor Girolamo Cornaro
cavaler provveditor generale in Dalmatia et Albania, costituiti il cavalier Stoian
Mitrovich et sardaro Smoglian Smoglianovich et interrogati da dove se ne
vengono di presente. Risposero come il duodecimo giorno, che siamo da qui
partiti col seguito di pi di 6000 huomini di questo contado, di Sebenico, Trau,
Clissa e Duare con oggetto di condursi per ordine dell' eccellentissimo signor
provveditor generale a Cliuno, ove s' era inteso che fosse capitato il Turco
Bastich eletto nuovamente passa di Zuornich con un capigi il turco Filipovich
fatto alaibegh di Bossina, et con essi circa 600 turchi per ristaurare le torri e case
gi da noi incendiate et riddure in stato pi diffensibile il castello del medesimo
luoco di Cliuno et una torre antica, nella magior parte dirocata, che domna lo
stesso castello et ci per impedire detta restauratione e fabriche e per batter anco
detti Turchi quando si fosse offerta occasione batter anco detti Turchi quando si
fosse offerta occasione a proposito. Avanzatisi dunque con buona regola a quella
volta, et havendo consumato pi giorni nel viaggio assalissimo finalmente la
mattina della passata domenica il nominato luoco di Cliuno, ove trovassimo
qualche ressistenza, ma furono poi obligati li nemici di rittirarsi con fugga
precipitosa nella palifficata et recinto del castello. Restorono ad ogni modo
espulsi dalla stessa pallificata e ridotti tutti nel castello, a forzo d' archibugiate
che li nostri scaricavano dalla collina detta Zarglienize, che la domina et furono
interfetti in questa fatione pi di 150 turchi, come ci riffersero alcuni fuggiti dal
castello. S' applicassimo poi ad incendiar le case e luochi ch' erano in quelle
vicinanze, et ci riusci vederli tutti inceneriti con infinita quantit di biade e fieni
che havvevano raccolto.
Cosi anco focessimo nelle ville tutte di quelle adiacenze per lo spatio di 50
e pi miglia non essendovi rimasta cos' alcuna intatta ma il tutto mandato a ferro
e fuoco. Habbiamo d' avantaggio disfatto et abbruggiato li molini, ch' erano pieni
de formenti et orzi; ne di nostri sono rimasti che soli dieci morti et altretanti
feriti.
La preda non ha consistito ch' in animali grossi e minuti, consumati e
dispersi nel viaggio dalla moltiplicit delle genti, perche li Turchi avisati tre
giorni avanti che guingessimo della nostra mossa, havevano ridotte tutte le robbe
in sicuro. Nel ritorno verso questa citt

147

ci riuscito incontrare una partita de Turchi, capo de quali era il famoso Caralia
quali da noi scoperti insegniti ci riuscito far la testa ad esso Caralia con altri
due compagni de principali. Quibus habitis etc.
Prilog Kornarovoj depei od 10 septembra 1686.
142
Za galije u Zadarskim vodama, 10 septembra 1686.
Providur Kornaro javlja senatu, da se povratio u Zadar upravo kad su se
Morlaci sa Jankoviem i Smiljaniem vraali sa drugog pohoda na Livno, kud ih
je uputio da spree Turcima opravljanje zgrada popaljenih kod prvog pohoda i
uvrenje livanjskog katela.
(Omissis).
Son capitato qui a Zara in tempo che il cavalier Gianco e sardar
Smiglianich s' andavano con li Morlachi del loro seguito restituendo dalle
campagne di Cliuno, dove col motivo di novit divisate da Turchi in quelle parti
per la rifabrica de luochi gi incendiati, e regolatione del castello a maggior
diffesa, s' creduto bene, che replichino le scorrerie da loro prontamente
intraprese, e riuscite con tanto danno de nemici, che tutte le biade e fieni in
quantit infinita sono stati consumati dalle fiame con morte di centocinquanta
Turchi e dieci soli de nostri, oltre alcuni feriti, come pi distintamente rissulta il
fatto dall' espressioni dell' annesso costituto.
(Omissis).
Di galera acque di Zara 10 settembre 1686.
Gerolamo Corner cav. provveditor general.
Mlet. dr. arh.
Senato-Dispacci provveditor general in
Dalmazia, fa 525/117.
143
Zadar, 14 septembra 1686.
Ugovor kojim Kata Grizogono ena Antonija Pierantoni ustupa Stojanu
Jankoviu pravo otkupa kue i ulice sv. imuna u Zadru, prodane, uz pridraj
tog prava, Mikel Anelu oakini i isprava kojom Jankovi ostvaruje ustupljeno
mu pravo otkupa prema prvobitnom kupcu oakiniju.
1686 indictione 9 giorno di sabbato li 14 settembre nelli tempi e
reggimento ut ante Il signor conte Giulio Soppe consigliere. Personal-

148

mente comparsa la signora Cattarina figliola del quondam signor Gregorio


Grisogono quondam signor Biasio, e moglie del signor Antonio Maria
Pierantonii spontaneamente e con ogni miglior modo e per se et heredi, stante
che s' attrova abbandonata dal marito suo suddetto sono anni uno, e mezzo in
circa, e constituita in grave necessit perci in virt del decreto del illustrissimo
signor conte del 5 luglo prossimo pasasto, al quale li uiene permessa facolt d'
alienare de beni suoi, e come pi a pieno si legge sul stesso decreto da me
nodaro visto e letto al (sic) quale ha dato cesso, uenduto, e liberamente alienato
al signor kavalier Stoian Mitrovich la gratia overo termine perpetuo che ella
signora Catarina ha di poter redimere e ricuperare dalle mani di domino Michiel
Angelo Gioachini una di lei casa posta in questa citt nella contrada di S.
Steffano ora di S. Simeone. Giusto con tutti li suoi appartamenti descritti in
publico instrumento di 24 luglio 16841 e ci mediante l' esborso che esso signor
kavalier dour fare al detto domino Gioachini, e chi avesse causa da lui ducati
260 da lire 6:4 per ducato come in esso instrumento si legge stipulato da me
nodaro e constituente al quale, e salve il livello affrancabile di D. 17 simili all
anno si pagano all eredit del q. mistro Caludio Cloder detto Zampagna, che da
qui inanzi douer pagare esso signor compratore ad hauere, e questo per quel
prezzo che le parti stesse conueniranno seguito che sia l' estimo della detta casa
col mezzo di pi periti da elegersi uno per parte a conto del qual prezzo il detto
signor compratore ha dato e con effetto numerato alla detta signora venditrice
recipiente et a se traente lire 115 alle quali agionte lire 295 avuti dalla stessa
auanti la presente stipulazione come ambi le parti con giuramento affermano,
fanno in tutto L. 410 del qual dinaro come sopra a conto riceputo detta signora
Cattarina al detto signor compratore, eredi, ha fatto, e fa fine, e perpetua
quietanza in forma valida di ragione renunciandoli, prometendoli in oltre essa
signora Cattarina eredi... d' evictione, con obligazione di tutti li beni suoi mobili,
e stabili presenti e futuri e spezialmennte li obligati al detto Gioachini dal
instrumento di 24 luglio 1684 sopradiche.
Fatto in Zara gella cancellaria della magnifica comunit presenti li signori
Giovanni Cassio dottore et alfier Antonio Bardi testimoni.
Giorno ut supra il signor Antonio Bortolazzi publico consigliere.
Personalmente costituito il signor kavalier Stoian Mitrovich il quale stante
l' acquisto oggi fatto dalla signora Cattarina Grisogono consorte del signor
Antonio Maria Pierantonii della grazia, overo termine perpetuo che essa signora
haueua di poter redimere e ricuperare da domino Michiel Angelo Gioachini col
esborso di duc. 260 una gi di
1

U ovde navedenoj ispravi, koja se nalazi u spisima istog belenika ta se kua


ovako opisuje:
camare tre una cucina e camare cinque, una corte con pozzo d'acqua dolce item
un laltra con pozzo d'acqua salmastra et un forno corridori scale e baladori, situata fra
confini da garbin strada publica' da sirocco calicella che non ha esito ma condunce a una
casetta dietro alle mura, ora albergo de padri capuzini, da maistro le ragioni des signor
maggior Midda e da borra lalbergo d'essi padri capuzini.

149

lei casa posta in questa citta in confin di S. Simeone Giusto, ha dato contato e
con effetto numerato al detto Michiel Angelo Gioachini iui presente recipiente et
a se traentei il suddetti. D. 260 in tanto effetiuo danaro delli quali esso domino
Gioachini per se eredi ha dato al signor kaualier Stoian eredi ha fatto e fa fine e
perpetua quietanza in forma ualida di ragione renunciando al ecetione del non
auuto e riceputo denaro et alle speranze di futura receptione. Retrouendendoli e
retroccedendoli la casa predetta ad hauerla per se ed eredi. Promettendo in oltre
esso domino Gioachini per se eredi d' auer sempre ferma, rata, grata la presente
retrocessionee retroendizione et a quella non contrafar, dir, o uenir per se e per
altri sotto le pene et obligazioni e qua di che (?).
Fatto ut supra.
Zad. st. arh. (Biljeniki arhiv) Spisi biljenika
Andrea Tori.
144
Iz atora u Solinu, 17 septembra 1686.
Generalni dalmatinski providur irolamo Kornaro izlae senatu razloge
radi kojih je ratni savet reio da se pokua osvojenje Sinja i obavetava o
merama preduzetim s obzirom na tu akciju.
Serenissimo prencipe.
Fatto da me palese alla virt de signori generali prencipe di Parma e S.
Polo il stato di queste provincie, le parti pi essentiali che concernono l' interesse
della vostra serenit, il numero e qualit delle militie publiche, gl' andamenti pi
precisi de Turchi et ogn' altra circostanza correlativa al ben della patria parso
alla prudenza de medesimi che il tentar qualche impresa diretta alla maggior
estensione de confini et alla sicurezza de sudditi maggior estensione de confini
et alla sicurezza de sudditi fosse invitto propitio delle congionture presenti e rissolutione molto aggiustata per cogliere l' essentialit de vantaggi che il signore
dio donar volesse a quest' armi.
Fissa con tali oggetti l' applicatione all' allestimento di ci che occorre per
la mossa in campagna s' stabilito coll' opinione de medesimi signori generali di
poter estrahere dalli pressidii intorno a doi mille fanti, mille sbarcarne dalle
galeotte, valersi della publica cavalleria et altretanta scieglerne da questi
territorii, raccogliere sotto le publiche insegne tre mille e pi Morlachi dei pi
valorosi et unire conveniente numero di sesane per trasporto delle munitioni da
viver e da guerra con ogn' altra sorte di militare apprestamento, formando in tale
maniera un corpo di gente assai vigoroso, il quale come non pu dar addito d'
impiegarlo nell' impresa per me sopra ogn' altra stimabile di Castel Novo a
riguardo di non allontanar dalle piazze la propria neccessaria diffesa cosi nelle
vicinanze de territorii considerando che, le militie benche estratte da pressidii in
campagna servir le possono di

150

frontiera e per oppositione ad ogni insulto s' perci rissolto col parere uniforme
de commandanti stessi espresso nell' inserta copia e col riflesso a ci che possa
pi complire alla serenit vostra per la conservatione massima di vasto e fertile
paese e per valido sostentamento de tanti sudditi ridotti nuovamente alla
devotione, estendere i primi attentati soto la piazza di Sign coll' oggetto che l'
aquisto di essa servi per antemurale al confine e cuopra gl' habitanti dalle
scorrerie de nemici, e massime restando sempre pi accreditata la voce che i
Turchi vengano in gran parte a prendere quartiere in Bossina l' inverno prossimo
et che il pass d' Harzegovina permanente tuttavia nella provincia a far raccolte
de fieni e biade renda osservabili i proprii andamenti.
Ho creduto bene di ripartir in diverse compagnie d cinquanta huomini per
cadauna il corpo d' essi Morlachi, coll' oggetto di ridur a maggior facilit le
speranze della loro obbedienza e mi sono anco persuaso di personalmente
intervenirvi nel dubio che al solito del loro naturale genio confonder possano le
dispositioni della marchia e divertiscano tra l' avidit delle rapine il vantaggio
alle speranze del bene gi concepito. Nel tempo che dovr tener questa gente in
campagna con gl' esercitii dell' armi per la serenit vostra son pi che certo dell'
assistenze generose di danaro anco per questo estraordinario bisogno, oltre il
solito assignamento gia supplicato per ottobre, che me lo raffiguro in pronto.
Accerto per il risparmio con gl' usi di tutta la diligenza. Non mancar dell'
applicatione pi cauta per approfittarmi delle congionture pi favorevoli e spero
il publico aggradimento per chi opera col solo fine di ben servire alla patria.
L' illustrissimo signor commissario Molin tra gl' esercitii dell' incombenze
della propria carica rimasto ultimamente a Zara, dove nel tempo stesso
addossatigli da me diversi incarichi corelativi al servitio publico et alla custodia
in particolare di quella piazza importante mi lascia nella pi certa espettatione di
sue fervide diligenze, tanto pi neccessario quanto che in questo punto mi
partecipa con ramarico infinito del mio animo essersi obligato al letto il signor
provveditor general de cavalli Michiel in tempo che egli s' andava con esultanza
estraordinaria del proprio cuore allestendo alla marchia della cavallaria per
questa parte, ansioso di poter autenticare l' opere nell' occasione d' ogni cimento
e dar saggi di quel valore che pu ben render non ostante accreditata la sua molta
habilit et accertar in ogn' incontro di servitio publico il suo fervido zelo. Da
Cattaro mi conferma quell' illustrissimo signor provveditore estraordinario Zen
la costernatione d' animo in cui ridotto Soliman passa per l' odio che gli
dimostrano quei popoli e discredito universale ch' hanno impresso della di lui
persona; applica tuttavia per ordine rissoluto della Porta ad acrescere qualche
fortificazione nel luoco di Dulcigno, non mancandosi per di tener sempre fisse
le diligenze a suoi andamenti e pensieri.
Per non abbandonar queste rive della vigilanza ch' neccessaria a
mantener libera la navigatione ho spedito una delle galere con galeotta di sua
conserva a tener l' acque superiori e nel tempo stesso esiste nel Quarner altra
squadra di publiche galeotte onde in ogni parte siano

151

estese le diligenze ne si manchi accudir per quant' possibile a tutto ci che


comple e che riguarda il publico real servitio. Grazie.
Dal padiglione in Salona 17 settembre 1686.
Girolamo Cornaro kavalier provveditor general
Mlet. dr. arh.
Senato-Dispacci provveditori da terra e da
mar. Filza 525.
145
Iz logora pod Sinjom, 30 septembra 1686.
Izvetaj generalnog providura Kornara senatu o osvojenju Sinja.
Serenissimo prencipe.
La piazza di Sign considerabile non meno per le conseguenze moltiplici
del servitio publico che per la sua importante situatione e pessima natura dele
genti che l' habitavano rimane hoggidi finalmente sottomessa con le benedittioni
del signore dio per forza d' armi al riverito dominio della serenit vostra doppo
una disperata resistenza dei diffensori al tormento continuo dell' artiglieria, agl'
incommodi essentialissimi delle bombe et al fuoco mai intermesso dei moschetti.
Fatta la recognitione della fortezza medesima dalla virt del signor general
S. Polo e dall esperienza dell' ingegner Camuccio, rest investita il giorno di 25
spirante; apperte le trinciere colla direttione del signor prencipe di Parma et
piantate le batterie colla sopraintendenza del signor de Bucc, gi investito nella
carica stessa con patenti dell' eccellentissimo precessor general Valier e in tal
incontro ha ben egli autenticato il vantaggio che pu riceverne il servitio publico
dall' impiego suo pontale e fruttuoso.
Ad oggetto d' incalorir maggiormente l' operationi de' capi ho stimato
proprio di destinare ad una delle batterie stesse il nobil homo ser Antonio
Loredan dell' eccellentissimo signor Zuanne, che patrecipe d' ogni incommodo
rissentito nell' occasioni delle precedenti cariche da me sostenute qui in
provincia e Levente ha voluto anco nel presente incontro segnalar la nobilt del
suo spirito, com' ha fatto parimente il nobil homo ser Vicenzo Gritti de ser
Alvise nell' assistere ad altra batteria e dar assieme prove del loro zelo per
sempre pi habilitarsi a ben servire la patria.
Doppo haver tormentata per quattro giorni continui con simili vigorose
operationi la piazza et esperimentate vane le chiamate alla resa de diffensori,
animati dalle speranze del soccorso promesso gli dal passa di Herzegovina non
pi distante che una giornata, essendosi levate con sbarri frequenti del cannone
le principali offese d' una torre, superate la difficolt del Grebano, sopra cui
costrutta essa piazza, con

152

qualche appertura nella muraglia, et riuscito vano l' esperimento d' una mina col
fuoco attaccato da nemici nei mantiletti s' rissolto col parere uniforme de
signori generali predetti di dargli l' assalto destinando alla sopraintendenza il
sergente maggior di battaglia marchese dal Borro, il conte collonnello Baldassar
Spolverino et il tenente collonnello Pizzamano, i quali incaloriti dalla mia
continua presenza con cinquanta degl' Abbrucesi et altro corpo di scielta militia
havendo superato con singolar coraggio la difficile ascesa della Brechia et
sottomessi doppo un sanguinoso conflitto di molte hore i nemici gl' hanno tutti
tagliati a pezzi in numero di 150 d' armi, compres alcuni perfidi rinnegati, con la
sola presservatione di poche donne e puti et 30 schiavi christiani restituiti alla
libert, recuperato il cannon di ragion publica et altri sei pezzi ritrovati nella
fortezza de Turchi della qualit espressa nell' ingionta nota.
L' esito di tale aventurato successo non ha potuto andar disgionto dalla
perdita di 25 o 30 nostri con due offitiali di conto e 120 de feriti in circa, tra
quali il conte collonello Spolverino sopradetto, che nei primi all' occasione ha
segnalato il suo valore. Come pur il tenente collonello Rizzi e l' ingegner
Camuccio ogn' uno con prove di habilit e di fede et il tenente collonello
cavalier Cittadella, se ben non commandato all' occasione, ha per tra primi
voluto segnalar il proprio coraggio, rilevando un colpo di sassata nemica.
Li condotti Barbuggio, Valvason, Gomerovil et il sargente maggiore da
Nassin con ogn' altro degli officiali commandati e militie publiche han tutti
supplito alle proprie parti con esatezza corrispondente alla loro attitudine, et i
Morlachi pure con i sardari hanno contribuito l' impiego con la solita natural
bravura, alcuni de quali essendo stati da me riconosciuti a misura delle proprie
attioni con annelli e medaglie son in obligo di supplicarne qualche nuova
provisione e massime degl' annelli stessi per haver modo di premiare in ogn'
altra occasione i pi benemeriti et animarli a continuare il loro fruttuoso servitio.
Col parere de signori prencipe di Parma e S. Polo sopra espressi che in
quest' occasione hanno degnamente supplito a tutto ci che poteva desiderarsi
per la miglior direttione al buon esito dell' impresa ho immediatamente disposto
le circostanze pi neccessarie per il restauro provisionale della conquistata
fortezza et nelli riguardi di presservare sotto il colore di essa un paese vasto,
fertile de grani, de foraggi infiniti e di tutto ci che pu dar eccitamento ai
concorsi della maggior popolatione, vi ho destinato cento e cinquant' huomini di
pressidio e due compagnie de cavalli con la sopraintendenza del tenente collonello Pizzamano soggetto d' attitudine e di fede che in quest' occasione ancora
ha ben supplito alle proprie incombenze.
Per la miglior custodia d' essa piazza e direttione d' ogni altro interesse
publico havendo stimato proprio destinarvi qualce nobile d' habilit e di
prudenza ho scielto il nobil homo ser Antonio Bollani in qualit di provveditore
con la certezza della sua esperimentata virt in molt' altri incontri e massime nel
presente riuscita sempre fruttuosa e stimabile; distintosi nel merito anco il nobil
homo di lui fratello ser Tranquillo con la condotta al campo delle genti di
Macarsca. Per il

153

neccessario tratenimento d' esso signor provveditore gl' ho assiguato il salario


medesimo che gode il publico rappresentante di Clissa, con riguardo al posto
molto avanzato et alle molte difficolta di condurre al luoco del bisogno le
proprie occorrenze, et al suo cancelliere ducati 10 al mese. L' ho premunito d'
instruttioni e d' incombenze corelative al miglior servitio della serenit vostra
sin' a tanto che formatosi un diligente dissegno e raccolti i sentimenti prudenti di
questi signori generali intorno la sussistenza e vero esser della piazza habbia
campo la publica maturit di comprendere i proprii vantaggi e stabilire con positive deliberationi il suo riverito volere.
Sarebbe pure desiderabile continuar per' qualche tempo ancora la
permanenza in campagna e progredire alle conquiste per maggiormente assicurar
i confini alla serenit vostra e massime nelle parti dell' Harzegovina ove
concorronsi pi essentiali riguardi del suo riverito servitio, ma presa l' opinione
di questi signori prencipe di Parma e general S. Polo che saggiamente riflettono
alla staggione troppo avanzata all' incommodo delle nevi gi cadute sopra i
monti di Prologh, al vento di borra furioso et alle difficolt moltiplici che pur
troppo s' incontrano per le condotte del fieno, convengo obligar il cuore a
contenersi tra le speranze di migliori congionture e disponer intanto il mio
ritorno a Spalato per la restituzione delle militie pagate nei proprii pressidii e per
solevar l' aggravio alla cassa publica col licentiamento delle genti de territorii, al
pagamento delle quali havendo per buona regola destinato il nobil homo ser
Lorenco Zorzi fu de meeser Antonio ha egli supplito all' incombente con tutta la
pontualit e dato saggio della sua attitudine a maggiori impieghi nel publico
servitio.
Con sentimento particolare del mio animo partecipar devo alla serenit
vostra il passaggio prematuramente fatto ad altra vita dal f eccellentissimo
signor provveditor general de cavalli Polo Michiel, che adorno delle pi degne
parti e sommamente stimabile per l' ottimo servitio che andava contribuendo alla
patria lascia nell' universale di questa provincia un ardentissimo desiderio di sua
qualifficata persona e merita certo con distintione il publico compatimento,
come pur neccessario sar il maggior studio dell' eccellenza vostra nella scielta
di successore ch' egualmente sostener possi l' essentialit di cosi importante
direttione.
Dal campo a Sign 30 settembre 1686.
Gerolamo Cornaro cavalier provveditor general.
Allegato.
1686 adi 29 settembre. Notta dell' altegliaria ritrovata
nella fortezza di Sign.
Falconi da 6 numero due
Periere due
Salta martini di peso libre 322 con San Marco
Detto con arma imperial, numero 1

numero
numero
numero
numero

2
2
1
2

154

Canoni da 20 di ragion di sua serenit


Detto sfogonato di ragione come sopra,

numero 1
numero 1 numero 2
numero 8

Mlet. dr. arh.


Senato-Dispacci provveditori da terra e da mar.
Filza 525.
146
Zadar, 7 oktobra 1686.
Obaveten o nameri Turaka da provale u Kotare, komesar Antonio Molin
nareuje glavarima sela da sklone neja, stoku i stvari na sigurna mesta, a borce
da dre pripravne pod orujem.
Pervenutici oggi avvisi dall' eccellentissimo provveditor general dell'
intenzione de Turchi ammassati in grosso numero di depredar questo contado si
comette a giudici e capitanii di far ritirar dalli luoghi lontani et esposti le
famiglie e persone inutili con robbe et animali, riducendoli in siti sicuri.
Dovranno far star tutta la gente habile in arme, dovendo le militie di Ostrovizza
e Bribir sodisfar alla parte dovuta sotto le pene maggiori.
Zara li 7 ottobre 1686.
Fu consegnato il suddetto mandato a kavalier Gianco sardar ch' assunse l'
obligo di farlo immediate passare nelli luochi della sua giurisdizione.
Zad. st. arh. Spisi Molin, knj. jedina, str.
24.
147
Split, 30 oktobra 1686.
Generalni dalmatinski providur irolamo Kornaro izvetava dravne
inkvizitore da Dubrovani nagovaraju esarovce dg upadnu u Bosnu i prodru do
Hercegovine. Argumenat koji istiu je taj da Hercegovina pripada Ugarskoj i da
Mleii nisu nikad imali u njoj poseda. Na tu akciju potstrekava Dubrovane
strah da bi Mleii mogli da osvoje Hercegnovi. Providur prilae depei pismo
koje Stojanu Jankoviu pie Matija Illijanovi. Spletke Dubrovana, sadraj
pisma, peat kojim je ono potpisano i naslov generala koji se daje Jankoviu
izazivaju podozrenje i prave pismo dostojnim inkvizitorske panje.
Illustrissimi et eccellentissimi signori, signri colendissimi.
Neil' obbligo che mi corre d' invigilar sopra le prattiche de Ragusei intorno
gl' affari con altre mie rassegnati al tribunal riverito di

155

vostre eccellenze, trovo incontri sempre pi certi della continuatione loro nell'
insinuar a gl' imperiali l' ottima congiontura di passar in Bossina e d' avvanzarsi
nell' Harzegovina, rinforzando tali eccitamenti con la caduta della piazza di
Buda, e costernatione universale de Turch.
I concetti ch' usano in tali prattiche, il far conoscere che l' Harzegovina
sia stata sempre incorporata nell' Ungaria, mai possessa dalla repubblica di
Venetia, et per qualunque ragione spettarsi a cesare.
La citt di Castel Novo il stimolo principale per cui eccitano l' imperio
all' acquisto; il raffigurarsi che le congnonture potessero agevolarne forse l'
impresa alla repubblica suddetta, il solo motivo che ricevono i Ragusei stessi
per procurarne il divertimento, onde come tutto operano costoro ad esclusione di
questo pubblico bene, cosi parmi sia chiamata la repubblica a rifflettervi attentamente, e non perdere il favore di occasione cosi propitia e stimabile.
Unisco pure alli riflessi prudentissimi dell' eccellenze vostre l' in- gionta
lettera dricciata al cavalier Gianco da uno dell' imperio, che vanta antichit di
possesso e giurisditione in questi confini; La persona che la scrive non m' nota,
ne so raffigurarmi quanto siano savij i di lui sentimenti, ad ogni modo le
pressenti prattiche de Ragusei predetti, il contenuto d' essa lettera, la qualit del
sigillo con cui firmata, et il titolo di generale al Gianco stesso, parmi
circonstanze tutte proprie della maturit di cotesto supremo tribunale a cui non
mancar di render continuate le notitie di qualunque altre particolarit che
traspirar render in tali materie, e con ci raffermo il proprio riverentissimo
ossequio,
Spalato, 30 ottobre 1686.
Devotissimo et obbligatissimo Gerolamo Cornaro
a tergo = 30 ottobre 1686 Ricevute 9 novembre. Spalato provveditor
general.
Mlet. dr. arh.
Inquisitori di stato Busta 275.
148
Mleci, 7 novembra 1686.
Dukal duda Marka Antonija ustijana kojim ce dozvoljava Stojanu
Jankoviu sakupljanje jedne regimente od 500 oltramarinskih (slovenskih)
peaka i propisuju uslovi za to sakupljanje. Komanda regimente pripadae
Nikoli, sinu Stojanovu, kao pukovniku, a izbor oficira Stojanu uz odobrenje
generalnog providura dalmatinskog. Dozvoljava mu se dalje i sakupljanje jedne
konjike ete na ime drugog sina, Konstantina.
MARCUS ANTONIUS IUSTINIANO DEI GRATIA DUX VENETIARUM. Universis et singulis rapresentantibus nostris quibuscunque

156

ad quos hae nostrae pervenerint, et earum executio spectat, vel spectare poterit
significamus hodie in consilio nostro rogatorum captam fuisse partem ut infra
videlicet: Bramando il cavalier Gianco Mitrovich di maggiormente accrescersi
merito colla signoria nostra nelle congiunture presenti essibisce d ammassare un
regimento di cinquecento fanti oltramarini nel termine de mesi tre prossimi, che
per gle ne sia data la carica con le seguenti conditione. Detto regimento dovr
consistere in compagnie dieci de fanti cinquanta l' una compreso la colonella,
che dovr esser commandata con la paga qui sotto dichiarita da Nicolo suo
figliolo adempite le conditioni infrascritte, altra da un tenente colonello, altra da
un sargente maggiore, et l' altre sette da sette capitani, quali tutti come il tenete
colonello e sargente maggiore dovranno essere da lui nominati, et approbati dai
proueditor general in Dalmatia, restando parimenti ad esso cavalier Gianco
permesso la nominatione degli ufficiali subalterni di cadauna delle predette
compagnie per esser approbati dal proueditor general sudetto, o da chi tenesse la
di lui vice gerenza. Le paghe, che hauranno a conseguire, douranno esser quelle
solite darsi a militia di simil natione, et in Leuante douranno goder le medesme,
che hanno le stesse militie oltramarine. Douranno essergli esborsati in
souentione ducati centocinquanta per cadauna compagnia con le forme altre
uolte pratticate e parimenti gli douranno esser date libre doimille di biscotto in
aggionta alla souentione medema per esser scontate come sopra. L
ammassamento predetto dovr seguire in quella o quelle piazze, che saranno per
maggior comodit, e facilit da lui indicate, et assignate dal proueditor general in
Dalmatia, il quale circa ci dour, dar gl' ordini necessarii. Et circa il principiar
le paghe a soldati, et inalboratione dell insegne dour esser osservato l' ordinario.
A cadauno delli soldati predetti per donativo sar fatto dare dal pubblico un
habito fornito di tutto punto con sua spada all albanese, per il che rester sempre
il capitano obligato per quelli soldati della sua compagnia, che fugissero o non
fossero all' imbarco alla publica redintegratione del importar cosi degli habiti
come delle spade suddette. L armi gli saranno date dal publico con il solito, e per
quelle si perdessero in publica fatione, gli saranno rimesse giusto il solito. Ammassati intieramente li fanti 500, predetti doura restar dichiarito per colonello
del detto regimento il sudetto Nicol Mitrovich suo figliolo, et dour conseguir
di paga ducati quaranta al mese, come pure ducati trenta il tennente colonello, e
ducati venticinque il sargente maggiore, a quali per inalborate le proprie
compagnie dour corrrer quella assignata agli altri capitani per cassargli ogni
uolta che con l' ammassamente intiero del regimento si rendesse cadauno di loro
capace respettivamente di quella di colonello, tenente colonello, e sargente
maggiore. Et in caso di rifforma di esso regimento douranno restar in piedi le
predette tre compagnie d' officiali maggiori per anni tre per servire, doue fossero
commandati. Formate che saranno una, o due d' esse compagnie gli dour esser
dato l' imbarco, oue saranno commandate dalla publica occorrenza. Ammassato
poi, ch habbi detto cavalier Gianco intieramente il sopra acennato suo regimento
gli resti permessa la facolit d ammassar una compagnia di caualleria di natione

157

pure oltremarina proprie sue spese senza alcun donativo, o prestanza, e con le
solite et ordinarie paghe; Qual compagnia dour esser posta in testa di Costantin
Mitrouich altro suo figliolo d esser commandata dal tenente della medesma sin a
tanto che si renda habile il figliolo stesso al commando; Qual compagnia habbia
a servire anni doi in terra ferma acci li soldati in esso tempo diventino d'
habilita per il publico seruitio per esser poi disposti secondo le publiche
occorrenze. Solamente l arme gli saranno date dal publico per esser scontate
nella forma solita praticarsi. Quare auctoritate supradicti consilii mandamus
uobis, ut ita exequi debeatis. Datae in nostro ducali palatio. Die septima
nouembris. Indictione nona. MDCLXXXVI.
Michiel Marino, segretario
Originalan dukal na pergamentu u arhivu B.
Desnice.
149
Zadar, 10 novembra 1686.
Komesar Antonio Molino javlja generalnom providuru Kornaru da je, im
je primio od njega vest o pokretu Turaka, izdao naredbe o okupljanju Morlaka i
zaposedanju klanaca ali je meu poglavicama Kotara naiao na mlak odziv.
Jankovia je poslao u Nadin, a Bortulaia u Tinj da skupljaju ljude, brane
prolaze i sklanjaju narod i stoku, a jutros je Jankoviu saoptio onu taku
providurova pisma kojom mu nareuje da zaposedne Bribir. Svak je obaveten o
opasnosti koja predstoji.
Illustrissimo et eccelentissimo signor mio colendissimo Accuso all'
eccellenza vostra la ricevuta delle lettere riveritissime sue di 9 corrente con la
certezza della mossa de Turchi vostra eccellenza aver compreso dall'
humilissime mie con quanta attentione habbi operato per l' unione de Morlacchi,
per l' uscita de sardari et per la custodia de passi. Questi ordini sono da me
repplicatamente stati rilasciati accompagnati a sudditi da riflessioni de proprii
riguardi et da rigorosissime pene, et dovrebbero esser ubbiditi, ma la puntualit
non della qualit che si ricerca in chi dirige le genti del contado et le carte che
umiliai a vostra eccellenza allegate alle mie ossequiosissime lettere li haveranno
palesato i pretesti per lo scanso, et ne sono susseguitate sole parole et freddezza
d' operati. La mia mossa in campagna li ha obbligati ad uscire. Il cavalier Gianco
si avvanzato a Nadin, et il Bortolazzi a Tin incarricati alla raccolta di gente all'
assistenza per la diffesa de passi et far retirare in sicuro gli inhabili, gli animali,
et gl' haveri. Mi volevo avvanzar a Nadin ancor io, come humilmente accennai
alla eccellenza vostra, ma il signor conte Possedaria me ne ha fatto distogliere
con la sicurezza, che non vi sia imaginabile provvigione de foraggi, provarono
non poca penuri anco a

158

Malpaga, e ha bisognato per cosi pochi momenti cavarne dalla citt la maggiore
parte; onde per non veder andar di male li cavalli senza proffitto, pi di quello
che sono gl' ho ritornati qui questa sera alli loro quartieri. Questa mattina ho
spedito a Nadin al cavalier Gianco il capitolo della lettera di vostra eccellenza,
acci al commando corrispondi l' obbedienza con l' opere, et dovrebbe essersi
avvanzato a Bribir come le ho fatto intendere. Ogn' uno e avvertito del pericolo.
Ho eccitato il coraggio de popoli, ne credo, che possi mancare alcuna parte della
mia debolissima attentione, che tutta vivamente contribuisce in ordine al debito,
et in rassegnatione a cenni sovrani dell' eccellenze vostre. Queste emergenze mi
hanno fatto avvertito di molte cose, et cosi della cavallera come de paesani
hanno materia da riflettere opportunamente alla somma virt di vostra
eccellenza, alla quale intanto con ossequississima riverenza bacio umilmente la
mano.
Zara li 10 novembre 1686.
Di vostra eccellenza humilissimo, devotissimo servitore.
Antonio Molin
Mlet. dr. arh. Priloeno Kornarovoj depei od 21
novembra 1686.
150
ibenik, 12 novembra 1686.
Generalni providur Kornaro javlja Stojanu Jankoviu, za kog da e udariti
na Kotare. On se pouzdava u Stojanovu hrabrost koja e potaknuti i ostale
Morlake da suzbiju neprijateljski pokuaj.
Copia di lettera scritta dal signor cavalier Girolamo Cornaro al cavalier
Gianco Stoian Mitrovich, sardaro del contado di Zara.
Intendo con particolare sodisfatione l' arrivo di vossignoria illustrissima a
Bribir mentre vivo certo che con la propria desterit et attentione disponer tutti
li Murlachi ad una necessaria diffesa et far che le cose camminino con le buone
regole a scanso di qualunque accidente Turchi saranno stati hieri sera nella
fortezza di Knin col convoglio de viveri e si dubita che di breve possano
scendere nel contado di Zara per essercitare insulti e depredazioni. Io molto
confido nel di lei corragio col quale restaranno innanimiti tutti codesti Murlachi
per reprimere in ogni evento gli attentati degli inimici et se lei avanzasse qualche
buon corpo di gente per occupar le strade et li posti nel siti opportuni credo se ne
conseguirebbe efetti al proffitto; E per non tralessi di contribuire lo studio
partecipando in diligenza tutto ci le riuscisse d' operare o di sapere sopra le
mosse de Turchi supponendo che li nostri haveranno nel mentre preso li posti di
Buccovizza, e l' auguro.
Sebenico, 12 novembre 1686.
Mlet. dr. arh. Prilog Kornarovoj depei od 12
novembra 1686.

159

151
ibenik, 12 novembra 1686.
Generalni providur irolamo Kornaro pie Stojanu Jankoviu u Bribir da
e Turci sutra udariti na Kotare. Tei ga to uje da je Jankovi doao u Bribir i
nada se da e s njim poi i ostali serdari te da e zaposesti klance i sauvati od
tete povereni im narod.
Copia di lettera scritta dall' illustrissimo et eccellentissimo signor
Girolamo Cornaro, provveditor generale in Dalmazia e Albania, al signor
cavalier Stojan Mitrovich a Bribir.
Son giunti li Turchi a Knin e dimani pensano esser nel contado. Sono
grossi di cavalleria ma per vero ch' assai fiacca, se fosse stato occupato il
posto di Buccovizza si potrebbe sperar del bene. Mi consolo per intender giunta
vostra signoria illustrissima a Bribir e mi giova sperar sar seguita dalle sue
genti e dagli altri sardari per occupar i passi stretti et impedir all' inimico di
danneggiar i sudditi del principe, che sono raccomandati alla loro fede. Ho
inviato questi borghesani a Scardona con ordine d' avanzarsi cost.
Il tempo m' ha impedito d' esser anch' io col in persona e vi sar subito
che si potr fare il viaggio. Le repplico che le notitie tengo certo dimani potr
eser costi l' inimico e perci necessario far buone guardie rittirare le famiglie e
gli animali et il resto d' huomini d' arme ponersi alla diffesa, che spero nel signor
iddio e nel coraggio de Murlachi riuscir vantaggiosa e con proffitto delle armi
christiane, e l' auguro.
Sebenico, 12 novembre 1686.
Mlet. dr. arh. Priloeno Kornarovoj depei od
21 novembra 1686.
152
ibenik, 13 novembra 1686.
Generalni providur Kornaro pie Stojanu Jankoviu u Bribir da mu je
uputio 200 ljudi u pomo i da je poslao u Skradin praha i jedan brod bekota. I
on e doi u Skradin im prestane nevreme. Nada se da e Jankovi i u ovoj
prilici pokazati svoju obinu hrabrost i ustrajnost.
Copia di lettera scritta dall' illustrissimo signor Girolamo Cornaro kavalier
della serenissima repubblica di Venezia provveditore notizie ch' ha stimato
proprio portarmi. Io la credo restituita a Bribir
Ho ricevuto la scrittami da ostra signoria illustrissima con le notizie ch' ha
stimato proprio portarmi. Io la credo restituita a Bribir

160

ove riesce necessaria tutta l' applicazione per la diffesa e per poner in sicuro le
famglie et haveri, esesndo certissimo che il nemico e molto grosso e
concordando tutti gli avvisi ch' abbia a scendere a danni di cotesto contado.
Saranno pur pervenuti a Bribir li 200 huomini spediti da Scardona, ove ho
inviato polvere e quella quantit di biscotto, che si potuto caricare nella mia
feluca; Onde bisognando polvere potr mandarne a prendere in diligenza. A
causa del vento contrario mi convien qui continuare con le galere et altri legni,
che nel resto mi sarei avanzato a Scardona per supplir possibilmente ad ogni occorrenza. Lo far tuttavia subbito che minori la forza del vento cinquanta cavalli
pocco le potevano giovare ben comprendende do di lei prudenza, ch' era di
necessit fossero opportunamente cost unite tutte le genti d' armi del contado e
poi disposti ne siti propri e vantaggiosi per impedire a Turchi il passaggio et
incomodarli. Ho per espedito lettere premurose all' illustrissimo signor
commisario acci con la cavalleria pagata assista e spaleggi quelli delle ville a
diversione possibile de danni et inconvenienti. Alla di lei virt non aggiungo
stimoli sapendo che essendo ben disposta in tutto ci concerne il pubblico
servizio e che essercitar al solito plausibilmente la sua costanza e coraggio, e le
auguro.
Sebenico, 13 novembre 1686.
Mlet. dr. arh. Priloeno Kornarovoj
depei od 21 novembra 1686.
153
Sa galije u skradinskim vodama, 14 novembra 1686.
Generalni providur Kornaro pie kotarskim serdarima da se na odbrani
Bribira nalazi samo Jankovi sa malo ljudi i da je narod jo uvek ratrkan po
poljima. On ima samo da ih upozori da e zlo koje nastane sustii one koji su ga
izazvali.
Copia di lettera scritta dall' illustrissimo signor Girolamo Cornaro kavalier
per la serenissima repubblica di Venezia provveditore generale in Dalmazia et
Albania alli sardari del contado di Zara.
Intendo il posto di Bribir assistito da poca gente e dal solo cavalier
Gianco, et anco la gente tuttavia sparsa per la campagna. Io non posso che altro
dir se non che il male sar di quelli che se l' hanno procurato son certo che
vossignorie illustrssime adempiranno le proprie incombenze et l' illustrissimo
signor commissario tien ordine a provederle di tutto. Non ho che aggiongerle
supponendole in campagna ad essercitar le proprie parti, e tengano per certo che
l' inimico sendo grosso a Knino non pu differire la comparsa nel contado e le
auguro.
Di galera dall' acque di Scardona 14 novembre 1686.
Mlet. dr. arh. Priloeno Kornarovoj depei od
21 novembra 1686.

161

154
Mleci, 14 novembra 1686.
Dravni inkvizitori piu providuru Kornaru da su saoptili vladi ono to se
odnosi na spletke Dubrovana a da e u pogledu pisma upuena Jankoviu
nastojati da se obaveste.
1686 14 novembre.
Al provveditor general in Dalmatia et Albania.
Quanto resta espresso nelle zelanti lettere di vostra eccelenz di 30
decorso intorno alle procedure de Ragusei con la lettera che stata scritta al
cavalier Gianco fa ben apparire l' attention commendabile che presta a tutto ci
che pu haver riguardo all' interesse pubblico, onde le retribuimo quel pieno
gradimento che le dovuto. Montre per li particolari toccanti li Ragusei sono
stati da noi comunicati al governo per i proprij convenienti riflessi, e sopra le
lettere scritte al detto Gianco andaremo cercando lumi, siamo certi che vostra
eccellenza continuar, la sua vigilanza in tutto per risapere il di pi che andasse
emergendo, e rappresentarcelo con la puntualit solita e sempre gradita, etc.
Nicolo Civran inquisitor
Giovanni Marcello inquisitor
B. Soranzo inquisitor.
Mlet. dr. arh.
Inquisitori di stato. Lettere al provveditor general
in Dalmazia Busta 46.
155
Skradin, 16 novembra 1686.
Zapisniki presluan, Stojan Jankovi izlae svoje delanje od asa kad je
poslan iz Zadra da kupi krajinu na odbranu Kotara i da zaposedne Bribir, pa do
asa kad je, nepotpomognut od kotarskih serdara i naputen od ibenana,
morao da se odree odbrane Bribira i da se povue u Skradin.
Adi 16 novembre 1686. Scardona.
D' ordine dell' illustrissimo et eccellentissimo signor Girolamo Cornaro
cavalier provveditor generale in Dalmatia et Albania.
Constituito il kavalier Stojan Mitrovich, qual espose quanto segue: Doppo,
che rest verificato l' arrivo del passa di Bossina a Chnin et che l' eccellentissimo
signore provveditore generaile con repplicate lettere avis in Zara della grossa
unione de Turchi l' illustrissimo signor commissario, fui chiamato dal medemo
con gli altri sardari et impose a tutti che si dovesse applicar al retiro degli
animali e delle famiglie, et che poi si raccogliessero tutte genti del contado per
accorrer dove

162

ricercasse il bisogno. Io immediate mi condussi a Bigliane, dove rilasciai gli


ordini, acci tutti si ponessero in armi, et da quel luoco mandai espressamente
Lazaro Cona per ricercar l' illustrissimo signor commissario ch' era uscito a
Malpaga e gli altri sardari, se dovevo portarmi dove anch' essi si ritrovavano o
che dovevo fermarmi nel medesimo luoco. Ebbi in risposta dall' illustrissimo
signor commissario d' applicar all' unione delle genti in maggior numero che
fosse possibile et cosi mi fecero saper anco gli altri sardari et aggiunsero che
anch' essi invigilavano d' ammassar le loro genti, et esser poi dove ricercasse il
bisogno. Dopo tale concerto, io li feci sapere, come pensauo avvanzar verso
Scardona per saper qualche altro pi preciso aviso circa le mosse de Turchi, e
per veder se tutte le famiglie si siano retirate. Avvanzatomi per verso la Torre
dell' Atlaglich, ivi sopragiunse una lettera del sudetto illustrissimo signor
commissario, che mi motivava come sarebbe stato bene che mi avanzassi a
Bribir, mentre era l' intentione dell' illustrissimo signor provveditor generale che
andassi ad assistere quel posto. Havevo mandato a chiamare nel mentre alla
Torre dell' Atlaghich tutti li cappi e carambasse delle parti superiori del contado,
quali sendo capitati le fu ingionto di preparar l' arme cavalli e tutto quello faceva
bisogno per unirsi con gli altri sardari, et attendermi poi, sin che fussi ritornato
da Scardona.
Disposti tali ordini ne havendo io potuto leggere la sudetta lettera dell'
illustrissimo signor commissario per mancanza di chi la intendesse, io
continuavo il viaggio; ma trovato per strada il caporale della compagnia Rados
et spiegatomi il contenuto risolsi di passare a Bribir con soli 15 compagni et
arrivato in quel luoco hebbi sicuro avviso, che Turchi fussero giunti a Grahovo.
Risolsi per d' espedir immediate Vuconie Zuitanovich et il Nachich per tutto il
contado di Zara, per avvisar le genti acci si retirino con le famiglie et animali,
et che d' ogni casa dovesse venir un huomo per esser meco a Bribir. Nel mentre
viaggiavo dalla Torre dell' Atlaghich verso Bribir hebbi avviso che l'
eccellentissimo provveditor generale fosse arrivato a Sebenico et che doveva
capitar a Scardona; onde dopo che giunsi in Bribir scrissi una lettera a sua
eccellenza da cui havevo ricevuto positivo incarico acci si dovesse haver cura
del sudetto luoco di Bribir, mentre haverebbe spedito 200 huomini di rinforzo da
Sebenico e Scardona Io m' avvanzai verso Scardona et arrivai sul tardi ne trovai
l' eccellentissimo signor provveditor generale, mentre il vento furioso di bora
che spirava da molti giorni non gli aveva permesso d' avvanzarsi et quella sera
stessa, capit dietro di me un messo con aviso che nella fortezza di Knin, s'
erano fatti sentire sbari di cannone, che indicavano l' arrivo del bassa di Bossina
per il che senza perder tempo da nuovo mi ricondussi in Bribir, dove ritrovai ch'
erano ivi capitati sessanta borghesani di Sebenico et la seguente mattina giunsero
altri cinque Scardonesi con vinti da Sebenico e quaranta da Velim et erano tra
tutti 170 huomini d' armi. In Bribir ritrovai che v' erano 150 huomini a quali s'
aggiungevano vinti meco condotti, et si fece vedere pure Filippo Tintor con altri
dieci cavalli, quali subito restorono da me riespediti a tutti li capi e carambass
del contado avisandoli, che non

163

stassero pensar altro se non che li nemici erano vicini et che dovessero
immediate retirar gli animali et haveri in luochi sicuri, et che tutte le genti d'
arme dovessero capitar in Bribir, per esser meco a diffender quel luoco e per
accorrer dove ricercasse il bisogno. In questo mentre mi fece tenir l' illustrissimo
signor provveditor generale sovvenzione di biscotto e m' eccitava di studiar
possibilmente alla diffesa di quel posto. Mercordi passato io giunsi in Bribir e da
quel giorno immediate furono spediti gli avvisi alli capi e carambass del
contado acci non solo invigilassero alla difesa, ma facessero avvanzar alla mia
dispositione le genti atte alle armi. Non ebbi per alcun rinforzo, ne soccorso,
che s' attendeva dal contado, ad ogni modo mi pascevo di speranza, che potesse
giungermi et far buona diffesa, benche il posto di Bribir, ricercasse per il suo
circuito, almeno mille huomini per custodirlo, et che fossero mal sicure le
semplici pallificate, che ne formano il recinto; ed io non m' attrovavo haver
altro, che soli 340 uomini compresi quelli spediti dall' eccellentissimo
provveditore generale, conforme ho detto. Ieri per doppo mezzogiorno sendosi
osservato che li Turchi principiavano a calare si sentivano li capi e genti da
Sebenico a mormorare come facevano anco li giorni avanti dichiarandosi, ch'
erano stati intentionati d' haver in loro soccorso gli altri sardari con tutte le genti
del teritorio di Zara, ma che si vedevano delusi, mentre non v' era capitato
alcuno non ostante che fusse preciso loro obbligo d' esser a quella parte. Io
procuravo a tutto potere di incoraggiarli e persuaderli alla diffesa, ad ogni modo
comprendevo poca costanza nei loro animi et essendosi avvicinata qualche
truppa de Turchi, si fece con essi vigorosa scaramuccia; ma dopo tramontato il
sole, venne a trovarmi Stipan Goretta, Palicuchia col Xinovich, che sono capi di
quei del territorio di Sebenico e Scardona, avvisandomi che le loro genti
volevano fugire. Io posi immediate le guardie alle porte del Luoco et chiamati
tutti li carambass, li persuadevo di fermar le loro genti e di farsi onore senza
abbandonar vergognosamente il posto. Veramente tutti s' esprimeva che
volevano meco perder la testa; ma nel mentre per mio ordine si facevano
allontanar le famiglie, per avvanzar in luoco sicuro; Vennero alcuni ad avvisare
detti capi e carambass, come le loro genti, havendo enudate l' armi,
sforzatamente uscivano dal recinto, et non ostante, che io vi accorressi et facessi
tutto il potere non f possibile trattenerli; onde veduta tal rissolutione ne potendo
io con le sole mie genti cola fermarmi; ne resistere alla vigorosa innondatione de
Turchi rissolsi partire con altri; et cosi levate le famiglie, con le loro sostanze, gl'
habbiamo in questa notte qui ridotto dove sono anch' io giunto, sendosi
recuperati li moschettoni da cavalletto et li morteretti, ch' ivi esistevano con un
barile di polvere. Et sic.
Mlet. dr. arh. Priloeno Kornarovoj depei od 21
novembra 1686.

164

156
Skradin, 19 novembra 1686.
Stojan Jankovi, zapisniki presluan izvetava da je, po naputanju
Bribira, po providurovoj naredbi otiao brodom u Zadar odakle je sa 50 plaenih
konjanika, koje mu je dao komesar Molin i sa 200 vlakih konjanika koji su ga
presreli u Nadinu, doao u Bribir da se zdrui sa ostalim serdarima koji su se
nalazili kod Ostrovice. Kad su stigli u Morpolau nali su da su se Turci ve
digli otuda i uputili prema Kninu, pa kako je ve bilo kasno doba nisu mogli da
ih sustignu. Turci su se povukli iz bojazni da ih providur iz Skradina i vojska iz
Zadra ne uhvate meu dve vatre. teta koju su oni naneli neznatna je, jer su
samo popalili nekoliko potleuica, a roblja i plena nisu zadobili.
Adi 19 novembre 1686 Scardona.
D' ordine dell' illustrissimo et eccellentissimo signor Girolamo Cornaro
cavalier provveditore generale in Dalmazia et Albania. Costituito il cavalier
Gianco Mitrovich qual espose quanto segue: Doppo che Turchi calorono nel
contado di Zara et che io m' ero qui trasferito all' obbedienza dell'
eccellentissimo signor provveditore generale fui dal medesimo obligato di passar
immediate verso Zara per unir li Morlachi et formar un buon corpo di essercito,
col quale da quella parte e con le genti seco raccolte si potesse o cogliere in
mezo l' inimico, o serrarli il passo nel bosco di Bucovizza. Montai dunque il
giorno di sabato sopra la felucca del governator Barre, et arrivai quella notte a
Zara dove trovai tutta quella cavalleria posta in ordine dall' illustrissimo signor
commissario Molin, a cui ricercati soli cinquanta cavalli et benignamente
concessimi, subito fatto giorno mi avanzai verso Nadin, dove vennero ad
incontrarmi circa duecento cavalli de Murlachi ch' ivi stavano pronti alla diffesa.
Con questo corpo mi avviai senza ritardo verso Bribir per riconoscere gli
andamenti de Turchi et per unirmi con gli altri sardari, che si trovavano nelle
vicinanze d' Ostrovizza. Arrivai a Morlacca Polazza dove Turchi s' havevano
accampati coll' esercito, et esteso li comandanti i loro padiglioni et ritrovai ch'
erano partiti incaminandosi verso la fortezza di Knin. L' ora era tarda ne potevo
con gli altri sardari esser in tempo di arrivar gli inimici che frettolosamente
havevano proseguito il cammino; onde sono questa mattina qui arrivato per
rappresentar il tutto all' eccellentissimo signor provveditore generale. Interrogato
se sa per qual causa si siano cosi d' improvviso li Turchi restituiti verso Knin,
risponde: Incontrai per strada una partita de nostri, che havevano presi quattro
Turchi di quei del campo con qualche numero di animali et rifferivano che
havendo inteso gli inimici come l' eccellentissimo signor provveditore generale
preparava un esercito a Scardona e che un altro doveva capitar da Zara, habbino
immediate fatto stridar per il campo che si doveva passar contro Scardona et
quando si posero tutti all' ordine intrapresero sollecitamente la marchia verso
Knin per dubbio

165

d' esser attaccati e tuolti in mezzo. Che non habbino condotto via alcun numero
di animali e de schiavi haver preso due vecchi impotenti, per il che raccontavano
detti cap di partita, che Turchi tra se stessi si deridevano con dire, una gran
vittoria habbiamo riportato, e che maledivano li comandanti da quali erano stati
costretti di capiar nel contado dove pensavano fermarsi giorni quindici et
havevano per tanto tempo fatte le provisioni, ma poi esser partiti mortificati e
senza il frutto de loro dissegni.
Interrogato che danno habbino Turchi inferito nel contado di Zara,
risponde: hanno incendiato le casupole di paglia di Bribir, Ostrovizza, Velin e
Cosullovaz, senza per condur via da essi luochi ne schiavi, ne animali d' alcuna
sorte. Erano passati parimenti contro Vrana, Perussich e Vuchssch, ma si sono
ivi valorosamente diftesi l Morlachi. Sendo rimasti morti molti Turchi sotto
Vrana e Perussich a quali sono stati anco recise le teste e sono stati ammazzati
diversi cavalli che si credevano di persone da conto ne li Turchi si sono avanzati
in altri luochi, o inferito altro danno.
Mlet. st. arh. Priloeno Kornarovoj depei od 21 novembra 1686.
157
Sa galije u Skradinu, 21 novembra 1686.
Generalni dalmatinski providur irolamo Kornaro izvetava Senat o
velikom pohodu na Kotare izvrenom od bosanskog pae sa 4 druge pae i
16.000 Turaka, u cilju da prisili odmetnute Morlake da se opet pokore Sultanu.
Pohod nije zadran ni spreen radi neposlunosti i propusta kotarskih serdara
koji se meusobno mrze te su Turci, koji su se utaborili u Morpolai, pojedinim
odredima doprli do Vrane i Peruia, ali su se ipak, iz straha da im providur iz
Skradina ne presee otstupbicu povukli u Knin ne nanevi velike tete kraju, bez
plena i bez roblja. Jankovi je ve sakupio 300 ljudi za regimentu ije mu je
sakupljanje senat dozvolio.
Serenissimo prencipe.
Minoratosi a pena l' impeto della borra, che con gran forza s' opporeva al
mio trasporto da Sebenico, in quest' acque come nell' ultimo dispaccio
humilissimo accennai alla serenit vostra ho subito intrapreso il viaggio; et alla
mia comparsa in Scardona fatto sempre pi certo dell' ingrossamento
considerabile de Turchi al numero di 16 mila in circa, con cinque passa
principali muniti di un canon da sei e rissoluti di voler scorrere, doppo il divisato
soccorso in Knino per il contado di Zara con la pi fissa mira ai posti di Bribir,
Ostrovazza e Scardona, et con intento fermo d progredir anco in altri territori,
ho per ci conosciuto di necessit pi precisa il fermarmi a questa parte media
nell'

166

oggetto di poter coprire con la citt1 ch' apperta e senza diffesa, il paese
adiacente e luochi superiori della provincia: di spalleggiare la sussistenza dei
posti di Verpoglie e Slosella et altri luochi marittimi col' ispeditione gi fatta di
tre pubbliche galeotte all illustrissimo vice comandante e capitano Giovanni
Paolo Foscarni che con merito singolare a tutto fruttuosamente accudisce; e d'
haver io modo nel tempo stesso di rinvigorire anco la diffesa delli due predetti
siti di Bribir et Ostrovizza, non pi lontani di qui che sole due hore di camino;
soccorrendo (come prontamente ho fatto) il cavaliere Gianco, ch' esisteva alla
custodia di Bribir sodetto con pronto rinforzo d' altri doicento e pi huomini da
questa parte in aggionta di quelli che prima gl' havevo spedito oltre l' ordinario
pressidio; premunendolo di pan biscotto in quantit sufficiente; de munizioni da
guerra a misura del ricercatomi ed auttorit ben piena conforme si degneranno
osservare l' eccellenze vostre dall' annessa lettera che supplico venghi letta.
Nel medesimo tempo non ho ommesso di replicare l' infrascritte a sardari
di quel contado coll' obbligo d' accorrervi personalmente e con incarichi
reiteratigli pure di mio ordine dalla pontualit commendabile e zelante dello
illustrissimo vice commissario Molin di dover astringere i Morlachi al ritiro
delle proprie famiglie animali ed haveri; di preoccupare i posti pi importanti e
massime quello di Bucovizza a motivo di contrastare a i nemici l' avanzamento e
coglier sopra d' essi il vantaggio che ben potean sperare dal benefficio dei siti e
dal proprio valore gi accreditato. Per impedire ogni altro molesto tentativo de
Turchi nel littorale del contado medesimo ho fatto che prontamente vi scorri la
galera del nobile homo sopracomito ser Benetto Zorzi Quirini, sopra cui
rittrovandosi d' imbarco il signor principe di Parma ha egli con particolare
merito voluto eshibirsi di scorrere le niviere stesse e passar anco a Zara con la
perona, per quel di pi che contribuir potesse nell' emergenze correnti. Havendo
io inoltre fatto ispeditione, anco di tre publiche galeotte ben rinforzate col
governator Marco a diffesa pi valida d' esso litorale e contorni; Et alla parte di
Novegradi ho incaricato il maggior Salamonich che si trovava nell' acque del
Quarner di accorervi con la squadra di galeotte da lui dirette, non lasciando
insomma qualunque mezzo intentato per arrivare e rinvigorire quei sudditi alla
pi pronta diffesa; Ma quando potevo ragionevolmente confidare che l' estesa di
tante diligenze e preventioni opportune havessero forza di promuovere un
rissoluto contraposto a nemici, da me particolarmente raffigurato nella persuasa
pontualit de sopraespressi sardari e nella dovuta obbedienza di quei Morlachi
sudditi. Gl' uni e gli altri deffraudando la mia giusta aspettatione (increduli forse
della comparsa de nemici) hanno vilmente abbandonato la total diffesa del
contado interno et omesso d' avanzarsi alla pronta occupazione di quel posti, che
con l' annesse replicate mie lettere n' havevo efficacemente incaricati i sardari, e
persuasi anco i medesimi a dover in congionture cosi premurose tralasciar ogn'
altro riguardo corelativo alle loro passioni particolari e reciproche; onde lasciato
con una total trascuratezza

t.j. Skradin.

167

libero ogn' addito all' introduzione de Turchi nel contado. A pena sono questi
comparsi a vista del luoco di Bribir venerd prossimo passato nel cader del sole
che la susseguente notte mossi quelli, che lo pressidiavano da un timor panico, o
da qualche altra maggior pubblica fatalit, ch' io per anco non so comprendere
distintamente si sono rissolti, ancorch numerosi di sei in sette cent' huomini atti
all' armi di abbandonarne la diffesa e pratticar la fuga nella notte stessa, non
ostante che il medesimo kavalier Gianco li animasse (com' egli mi asserisce) alla
costanza; onde conoscendo lui infruttuosi i propri sforzi, gl' ha dovuto servir di
scorta per condur al sicuro in questo luoco tutte le genti, famiglie e quel pocco di
pi che ritrovar si potevano in aggionta delle publiche munizioni et armi;
lasciando con ci libero il detto luoco a nemici i quali avanzatisi la mattina
susseguente in buona ordinanza col supposto di doverlo combattere, v' han fatto
l' ingresso senz' ostacolo immaginabile, dando al fuoco quelle poche murache, e
di nient' altro approffittandosi, fuori che d'un miserabile vechio, ed una donna
infermi, come pi distintamente comprender potranno l' eccellenze vostre dall'
annesso costituto del medesimo cavalier Gianco il quale immediatamente fu da
me rispedito nel contado con nuovo incarico d' ammassar gente nel magior
numero, che le fosse permesso ed' haver pronta la comunicazione delle proprie
forze con quelle da me unite a questa parte nell' oggetto di circondar il nemico, e
poter cogliere qualche vantaggio sopra d' esso almeno nel ritorno. L' esempio
pernitioso di Bribir ha potuto egualmente facilitar l' abbandono del luoco d'
Ostrovizza, ancorch la sua situazione render lo dovesse da se medesima pi
diffensibile; et lo stesso posso credere, che sarebbe anco successo di questo
luoco di Scardona, e d altri circonvicini, se io coll' attual permanenza e con le
blanditie, non havessi potuto alterar l' intentioni degli habitanti col fermarli, e
render sicura a loro non solo la prpria sussistenza e gl' animali ma il ricovero
nel tempo stesso a tant' altre miserabili famiglie e creature fuggite dai predetti
luochi ed accorsevi da molti altri circonvicini. Fermatosi il campo nemico nella
pianura di Morlacca Polazza, varie partite dal medesimo si sono staccate per
scorrere nel contado e vicinanze, tra quali una di 2 mila e pi Turchi a cavallo, s'
e inoltrato nel territorio per distruggere la Vrana e Perussich, con quel di pi ch'
avessero potuto sottomettere alle proprie barbare irruzioni, ma l' uno e l' altro d'
essi luochi havendo fatto valida oppositione con alcuni pochi habitanti che valorosamente si sono diffesi, han convenuto i Turchi medesimi doppo qualche
combattimento rettrocedere con la perdita di molte teste e cavalli e ritornar al
campo con la sola sodisfatione d poche case di paglia incendiate come il tutto
pi diffusamente apparisce dall' infrascritto costituto di Morlaco che si rittrov
pure presente al successo.
Altra simile partita che s' era staccata dal medesimo campo e scorrere
verso Slosella in questo territorio, non havendo potuto approffittarsi de schiavi
ad animali a causa che tutti s' erano rittirrati sotto il calore di queste vicinanze,
han solo potuto incendiar alcune picciole casette di paglia come sopra; Ma
alcuni d' essi pi avanzati e dispersi, havuto incontro con una partita de nostri, n'
seguito

168

qualche breve combattimento con la morte d' alcuni Turchi, fuga degl' altri, e
fatto schiavo un soldato che da molti mesi erasi absentato dal pressidio di Duare,
il di cui annesso costituto valer per maggiormente palesare alle eccellenze
vostre il successo, le qualit dell' esercito e molte altre circostanze essentiali, ben
degne della pubblica notitia e particolarmente osservabile il corpo dei
cinquecento Tartari espressi dal soldato medesimo. Altro numero di cavalleria
nemica scorrendo per le campagne di Velim e Daslina di questa giurisdizione, s'
avanzato qui in minor distanza di miglia doi per depredar particolarmente animali che in numero infinito si sono gi ricoverati in queste circonvicine riviere
ma havendo essi rincontrato da per tutto l' occupatione de posti et resi certi della
mia attual esistenza a questa parte con qualche corpo di gente, si sono tutti
restituiti al grosso del proprio campo senz' altri esperimenti molesti, ordinando
nel tempo stesso i commandanti la marchia di tutto l' esercito verso Scardona ma
da loro poi pratticata con estraordinara sollecitudine verso Knin nel dubio (per
quanto ricavo dall' annesso costituto del cavalier Gianco) d' esser colti nel mezzo
dall' armi pubbliche ch' havean essi traspirato andarsi qui da me raccogliendo e
dal cavalier Gianco medesimo nel contado. Haverei desiderato ardentemente che
le forze fossero state vigorose, e pronte per inseguire il nemico e cogliere sopra
di esso quell' essential vantaggio, che ben potea promettermi la confusione con
la quale egli ha pratticata la sua retirrata; ma non essendo riuscito al predetto
cavalier Gianco d' unir maggior corpo di cavalli 200 nel contado ne agli altri
sardari alcunaltra quantit immaginabile come si esprimono nell' annessa lettera
che mi fan havere da Ostrovizza s' dovuto perci perder con mio grande
ramarico l' occasione favorevole d' approffittarsi essentialmente sopra i nemici
medesimi; Consolato io per nel resto che una mossa cosi strepitosa fatta per
ordine espresso della porta coll' attual presenza del passa di Bossina, ed altri
cinque passa con tutti li principali capi del confine, sia caduta col semplice sfogo
dell' abbrucciamento di poche paglie senz' alcuna immaginabile depredazione di
schiavi ad animali, et che all' Atlagich non sia riuscito ci che ragionevolmente
pensava d' haver a ridurre i Morlachi in necessit di restituirsi alla sua primiera
soggezione: Anzi che habbia egli e Filippovich a rissentir nel ritorno alle proprie
case i danni di molti animali depredatigli e ville incendiate da nostri habitanti
nelle parti superiori della provincia ch' io in tempo delle loro scorrerie per il
contado havevo spedito in partita a motivo di farle almeno quella diversione che
m' era possibile in mancanza di forze piu vigorose. Nel mentre che star fisso
con la vigilanza, e colle ispedizioni in paese per haver traccia continua degli
andamenti e de pensieri del nemico andar pure studiando modo per assicurare
col parere del signor general S. Polo questo luoco di Scardona dalle scorrerie,
come pi minatiato et apperto; Et la forma con cui si habbi a rimettere nei
predetti posti di Bribir, et Ostrovizza le guardie necessarie per la loro sicurezza e
presservazione; havendo sin' hora varie istanze di rehabitirli e massime in
Ostrovizza dove gi i sardari mi significano con la predetta lettera d' esservi
rientrati, risservandomi per sopra tali particolari importanti, d' humiliar prima
con

169

altre mie alla serenit vostra i propri riverentissimi sentimenti. Fra diverse
patenti, ch' ho rilasciato per la nuova leva di gente Albanese e Croata mi resta il
contento di veder ammassati fin' hora trecento uomini in circa dal cavalier
Gianco al quale ho gi dato le necessarie soventioni, e spero a brevi momenti di
poterne incaminar buona parte alla obbedienza dell' eccellentissimo vostro savio
alla scrittura in conformit degl' incarichi replicatamente aggiontimi e dalla
rassegnatione mia contribuita al publico volere gratie. Di galera Scardona 21
novembre 1686.
P. S. Nel sigillar le presenti capita di ritorno il caichio di capitan Triffo
con varie ducali della serenit vostra al contenuto de quali mi dar l' honor di
supplire con altra susseguente ispeditione e in tanto humilio il cuore obligato alla
pubblica generosit per la missione dal danaro che mi consegna presentemnte
esso Triffo e per i motivi che mi lascia ben certo di dover sperare continuata l'
assistenza medesima a pronto sovegno di queste provincie. Per la nuova leva che
mi avisano l' eccellenza vostra d' haver costa accordato col cavalier Gianco, mi
consolo, che con qualche vantaggio si rittrovi gi qui avanzata a buoni passi coll'
unione delle genti sopracennate e ch' io habbi in ci foruna di prevenire le
pubbliche disposizioni, ben certo di veder soccorsa questa cassa con qualche
summa di denaro conveniente, e supplire all' obbligo delle necessarie
sovvenzioni ed haver modo pronto di dar calore all' adempimento di raccolta coli
premurosa. Gratie.
Gierolamo Cornar
Mlet. dr. arh.
Senato-Provveditori generali in Dalmazia,
Filza 118/526.
158
Zadar, 23 novembra 1686.
Kredencijali komesara Antonija Molino Jovanu Boiu iz Zadra i Nikoli
Blagojeviu iz ibenika, koje je Stojan Jankovi odredio za kapetane regimente
koju ima da sakupi.
Essendoci dall' eccellentissimo provveditor general stato commandato d'
assistere in ci ch' occoresse per facilitar al kavalier Gianco Mitrovich la leua
del regimento d' oltramarini et perci essendo stato dal medesimo destinato per
capitanio d' una compagnia d' esso regimento Zuanne Bossich di questa citta, ad
oggetto che procuri l' unione et rimessa della gente, richiesti per parte dello
stesso signor kavalier rilasciamo il presente attestato al suddetto capitano
Zuanne, acci servirgli possa di credenza ouunque occoresse per conseguire ogni
aggiunto et favore.
23 novembre 1686, Zara.
Simili sotto il medesimo giorno, per capitanio
Nicolo Blagoevich da Sebenico.
Zad. st. arh. Spisi Molino, knj. jedina,
str. 26.

170

159
Zadar, 6 decembra 1686.
Generalni providur Kornaro javlja senatu da saznaje od zarobljenika da je
uzrok naglog povlaenja turskog tabora bio glas da su serdari skupili vojsku u
Kotarima, a providur u Skradinu, pa su strahovali da e im zaposesti prolaze i
presei uzmak. Zarobljenici javljaju da bosanski paa namerava u Sarajevo, a
hercegovaki u Duvno. Vrbovanje Jankovieve regimente napreduje, pa
providur moli da mu se poalje za nju odela i oruje te e je uputiti u Mletke, jer
je opasno zadrati dugo u gradu ljude ovakve vrste.
Serenissimo principe.
Da gl' avvisi uniformi de confidenti e dalle relationi de diversi schiavi che
vengono giornalmente fatti in paese e tolti dal campo stesso de Turchi, rimango
sempre pi certo che l' accennata ritirata dell' esercito nemico dal contado, l'
habbiano pratticata i Turchi con sollecitudine precipitosa, a motivo della voce
precorsagli, che s' andasse unendo gente da me a Scardona e da sardari nelli
contorni di Zara per serargli all' uscita i passi principali e coglier sopra d' essi
quei vantaggi, che la sola trascuragine de Morlachi ha potuto con infinita
passione del mio animo deffraudar al servitio pubblico, al zelo di tante
preventioni disposte, et agli ordini respettivamente impartiti a chi incombeva.
Ricavasi pure da predetti schiavi la partenza d' essi Turchi dalla fortezza di Knin,
la mossa, che divisa il passa di Bossina per Seraglio col seguito di sua gente e l'
incaminamente di quello d' Harzegovina verso Duvno con pensieri sempre fissi
alle congionture di approfittarsi in questi confini.
(Omissis).
Pervenuto qui a Zara osservo incaminato a buoni passi la leva delle genti,
ch' ho gi scritto alla serenit vostra andarsi ammassando dal cavalier Gianco; Et
se i panni et altre robbe fossero in pronto per vestirle darei anco principio al loro
incaminamento verso cotesto lido supplicando perci l' ispeditione cellere dei
medesimi requisiti et insieme l' armi necessarie per metterle ben all' ordine, onde
supplito rimanga alle premurose incombenze et tolta ogn' ombra di gelosia, che
dar potesse a questa citt il lungo e numeroso soggiorno della gente di tal natura.
(Omissis).
Zara 6 dicembre 1686.
Girolamo Corner kavaliere
Zad. dr. arh. Priloeno Kornarovoj depei od 21
novembra 1686.
160
Kotor, 6 decembra 1686.
Vanredni kotorski providur Antonio Zeno izvetava senat da mu je peki
patrijarh saoptio nameru da se nastani na Cetinju, da

171

nagovara narod na ustanak i da se sprema poslati u Dalmaciju stotinu dobro


opremljenih konjanika da se pridrue Jankoviu, a to sve radi nesnosnog turskog
zuluma.
(Omissis).
Anco il Patriarca di Pech mi ha fatto pervenire esser la di lui intentione
risoluta di portarsi fra pochi mesi ad habitare in Cettine et andar invigorendo li
christiani di quelle parti ad insorgere con lui e si va disponendo per mandar ad
unirsi al kavalier Gianco in Dalmatia cento cavalli ben montati, non potendo
sofferire li mali trattamenti de Turchi, quali in questi ultimi giorni li hanno
interdetto l' officiatura delle chiese e l' amministratione de sacramenti anzi
attrovars lui fuori del proprio convento con molto seguito di calogeri, per non
incontrare strapazzi e vilipendi.
(Omissis).
Mlet. dr. arh.
Senato-Dispacci provveditor estraordinario
di Cattaro, Filza anno 1686.

161
Zadar, 22 decembra 1686.
S obzirom na velik broj doseljenih morlakih porodica i na
nedisciplinovanost i razuzdanost priroenih Morlacima, generalni providur
Kornaro, poto je naredio taan popis svih starosedelaca i doljaka i poto se
savetovao sa narodnim stareinama i parosima, prspisuje pravila koja imaju da
uvedu red, zapt, zakonitost i bezbednost u ivot naroda u Kotarima.
1686 22 deccembre Zara.
Noi etc. assistite da celesti beneficenze l' armi cristiane si vanno con felici
progressi avanzando con l' oppressione del comune inimico, e sospinte da
mottiui di sante vittorie e conquiste numerose famiglie de Morlacchi hanno
volontariamente scosso il giogo della tirranide ridducendosi ad habitare nella
provintia e massime in questo contado. Tali rissoluzioni vengono accompagnate
anche da un giusto stimalo di rissentimento da tante ingiurie sofferte dalla
barbarie de Turchi, e perci hanno sin hora praticate varie incursioni e danni nel
paese ottomano riportando vantaggiosi porffitti, et accreditando il loro naturale
coraggio, che resta con distinta predilezione considerato da principe serenissimo.
S' osserva ad ogni modo che queste genti, quanto valorose altretanto assuefatte
ad un viver sciolto, e poco cauto, fermane per ordinario le loro habitazioni in
campagna aperta, lontano una dell' altra, senza regola, e senza guardie, con
perricolo di soccombere all hostilit, e scorrerie e volendo dimorare in siti mal
sicuri, trascurano gli ordini, che produrebbero la loro quiete e salvezza, se
fossero puntualmente es-

172

seguiti. In altre s' attrovano tanto confuse e mescolate le famiglie stesse, che non
pu discernersi da che luoco siano, sotto qual carambassa vivano, come si
mantengano o doue lavorino le terre necessarie al loro sostenimento, de quali
vengono dalla pubblica generosit gratiosamente provedute; per dar miglior
ordine a quest importante materia, e stabilire quei metodi, che siano pi
confacenti al pubblico servitio, et al bene delle genti stesse s' da noi in primo
capo incaricata una dilligente descritione delle anime tanto de vecchi come de
nuoui sudditi con distinta specificazione, sotto qual villa habitmo, quanti sian per
famiglia et se detengan animali, o terreni.
Pratticatasi per la medesima alla nostra presenza, coll intervento delli
serdari, curati, carambass e caipi del contado s' successivamente con tutti
tenuta seria conferenza per veder, ch' all' avenire sia miglior regola a queste
popolationi, nei che havendo intieramente cadauno concordato, coll autorit del
generalato nostro decretiamo, quanto segue con espresso incarico ad ogni uno
per l' inuiolabile esecuzione.
Dovendosi principalmente applicare ad esimere queste famiglie dalle
scorrerie de nemici, e facilitarle il modo di pronte assistenze, s' e stabilita una
guardia di cento homini in Buccovizza d' esser escoporati da tutto il contado,
cio due per cadauno delli carambass, e formatone d' essi un distinto rollo, et
saranno per effetto della publica generosit riconosciuti per hora con un peso di
biscotto al mese. Correr obligo preciso alle guardie stesse d' esattamente
esercitarle senza immaginabile diminutione del numero prefisso, al qual effetto
s' intenderanno tenuti gli sardari e carambass d' espedir di tempo in tempo
persone esperte per rivederle et accertarsi della loro puntualit formando nota di
quei che ne risultassero deffetivi, per costringerli non solo alla reintegrazione del
pane ricevuto, ma per farli pagar la pena di X ci reali d' esser divisi tra li
carambass e loro genti, che praticassero l' essecutioni. Si doveranno concertare
con le medeme guardie li necessari segni de mascoli, fuochi e fumi nei siti che
fossero stimati pi propi, acci scoprendosi qualche partita de nemici, si possa
subito accorrere per prenderli la volta, coglierla nell' insidie e batterla, che si
promettiamo dal solito corraggio de sudetti Morlachi e buona direzione de loro
capi. Non essendo di publico, ne privato servitio, che le famiglie stesse stiano
sparse per la campagna espressamente comettmo, che tutte debbano star unite
nelle proprie ville, particolarmente a Cassich, Daslina, Rachitniza, Nadin, Carin,
formando iui le proprie stanze e chi havesse 5 manzi, sar tenuto di mantener
anche un cavallo arrolandosi tutti sotto le bandiere del loro carambass chi non
volesse annottarsi non dovr meno esser admesso d' allogiar nelle ville, anzi s'
intenderanno confiscati i di lui beni, d' esser sumariamente divisi tra gli
obbidienti in premio della puntualit. Se, capitassero alla deuotione altri sudditi
nuovi, dovrano anch' essi immediate descriversi sotto alcuna delle bandiere,
tenendosi nota distinta da dove siano, et se habbino seco condotto animali, o
robbe participando il tutto alli sardari et questi alla nostra carica o in absenzo agl'
illustrissimi pubblici rappresentanti. Ridotte che saranno nelle ville et lochi habitati le nominate famiglie, e descritte sotto le bandiere, che saranno di 50 huomini
per cadauna, doueranno prestar intiera obbedienza alli sar-

173

dari e carambass, et eseguir con prontezza, quanto per capo di publico servitio
le fosse da loro comandato; anzi sendosi sin hora veduto, che li Morlachi
trascurano l' esecuzione delli mandati, che per qualche occorrenza vengano loro
notificati, ne douendosi lasciar correre un fant abuso espressamente nominiamo
che ogni volta capitassero nelle ville mandati da noi sottoscritti o da pubblici
rappresentanti debba immediate esser da ogniuno eseguiti, quando per non
vogliano far sentir le loro raggioni, nel qual caso saranno ascoltati, et quelli che
si mostrassero renitenti incorreranno nella pena, oltre la contenuta ne medemi, di
ducati 10 d' esser applicati all carambass e sue genti che dovranno senza venia e
riguardo trattenir i colpevoli, et consegnarli nelle forze. Inuigilaranno
attentamento di non admetter a stanziar seco banditi maluiuenti, falliti e schiavi
senza passaporti, quali tutti douranno esser fermati et condoti nelle mani della
giustizia sendo nostra intenzione, che tutti vivano da buoni sudditi in reciproca
corrispondenza, col douto rispetto verso li sardari, carambass e capi,
astenendosi da delitti, homicidi furti, o altre deliquenze, per quali in caso
saranno severamente puniti e privati di qualunque beneficio, o favore con cui
fossero stati priuilleggiati.
Acci possano le ville et altri luochi, che devono da Morlachi abbracciarsi
per loro ricovero esser capi della necessaria diffesa, s' trasferito per nostro
ordine il signor condotto de Bonant per riconoscerli generalmente e stabilir la
forma delle habitazioni disponer quanto occore per tenirle serrate, riveder quel
che bisogna al restauro delle torri, o altri luochi forti, assegnar le mete, dove sar
proprio estender la circoferenza, considerar se habbino terre sufficenti da
coltivar, et in somma praticar ogni altra osservazione, consentanea al vantaggio e
beneficio de suddetti popoli che saranno individualmente tenuti d' applicar al
lauoro delle terre per stabilirvi il necessario alimento, et quelli, che non
havessero terreni restaranno da noi proveduti acci da tale mancanza non venghi
punto trascurata la coltura, da cui dipender l' affetto alli terreni, e stimolo pi
eficace a diffenderli dalle incursioni, che venissero da Turchi attentate. Ogni
qual volta risolvessero li Morlacchi d' andar in partita, doveranno farlo sapere a
loro sardari e carambass perch possano li medesimi rasegnar le notizie a
pubblici rappresentanti e mentre nei tempi correnti si praticavano con
grandisima confusione le partite, alcuni applicando a combattere et alcuni a
predare senza che participino poi de bottini quelli, ch' anno arrischiata la propria
vita et cimentatosi cogl' inimici, con pericolo che debba un giorno sucedere
qualche grave sconcerto tra di loro a remotione del quale sendo stati noi
supplicati dalli carambass e capi per qualche aggiustato compenso,
espressamente commettiamo che ogni volta ritorner dal paese qualsivoglia
partita, deban esser tenuti li dirtori della medesima a scanso delle confusioni
del pregiuditio, che ne potesse chi si voglia rissentire, poner le robe et cadauna
preda in monte e cumulo giusta l' antica consuetudine e quel che s' costumato
negli altri tempi per esser divisa egualmente tra tutti li compagni, senza alcuna
diminutione e parzialit, et li carambass saranno tenuti sotto pena di soccomber
del proprio, d' escorporar sempre le giuste Xme e tenir distinta nota per esser poi
con-

174

signate a domino Giacomo Zamboni, che ha l' incombenza dell' essationi.


Queste regole, et ordini a maggiore intelligenza d' ognuno, et acci non se
ne possa da chi si voglia prettender l' inscienza, saranno tradotti in idioma
illirico, et trasmesse in tutte le ville del contado, con obligo a parochi di
rannovarli alla memoria de Morlachi almeno una volta al mese, perch ne possa
tanto pi conciliare la necessaria essecutione, che vien a tutti strettamente
incaricata.
Zad. st. arh. Spisi Kornaro, knjiga jedina, str. 484.
162
Zadar, 27 decembra 1686.
Mile Dragievi pokojnog Vujice iz Petrova polja zapisniki presluan
izjavljuje da je kninski Turin Osman ehaja evrskovi sakupio jaku etu
konjanika u kojoj se naao i on. Putovali su itavu no i u jutro izbili pod
Perui, gde su napljakali mnogo stoke. Sino, na povratku sustigao ih je i
napao Jankovi koji im je ubio barjaktara Selama Topia i uzeo mu barjak. Plen
u konjima i volovima dobrim delom bio im je otet, a on je dopao ropstva.
Adi 27 dicembre 1686 Zara.
D' ordine dell' illustrissimo signor Gerolamo Cornaro kavaliere
provveditore generale in Dalmatia et Albania.
Costituito un huomo di statura comune, mostacchi e zuffo di capelli
costagni scuri, d' et d' anni 40, vestito alla Morlaca. qual interrogato del suo
nome rispose: mi adimando Mile quondam Vuizza Draghichevich da
Petrovopoglie e la mia professione di lavorare la terra. Interrogato come sia qui
pervenuto risponde: mercordi sera prossimo pasato sendosi rissolto Osman
chiehaia Giervarscovich Turco da Knin di pratticar scorreria in questo cantado;
raccolte una grossa partita di huomini tutti a cavallo, in cui restai anche io
compreso, et havendo cavalcato tutta la notte, hieri a hora di terza arrivassimo
cavalcato tutta la notte, hieri a hora di terza arrivassimo verso Perussich luoco di
questo contado depredando buon numero di animali et mentre ritornavimo col
bottino verso Knin fossimo sopragiunti et assaliti hieri sera dal cavalier Gianco
da cui rest interfetto Selam Topich, che portava la bandiera qual gli fu tuolta ed
io rimasi schiavo sendo stati nello stesso tempo ricuperati nella maggior parte li
manzi e cavalli, che conducevimo verso Knin. Interrogato come si stia de viveri
nella fortezza di Knin risponde: di pane s sta bene, mentre quando capit
ultimamente il passa della Bossina condusse seco 500 cavalli di miglio,
facendolo dispensare a tutti gli huomini della fortezza che vivono sotto titolo di
Neferi, e tirano soldo gran signore ascendenti a 500 in circa e qono toccate cento
oche per testa a cadauno.
Mlet. dr. arh. Priloeno Kornarovoj depei od 3
januara 1687.

175

163
Zadar, 3 januara 1687.
Generalni dalmatinski providur erolamo Kornaro izvetava senat da je
sazvao u Zadar serdare i harambae svih kotarskih sela da ih opomene na,
dunost da se kanu svih meusobnih zadevica i da se slono posvete vrenju
javne slube. Sporazumno je reeno da e svaki od 50 harambaa dati po dva
oveka za strae u Bukovici, koje e sluiti za sami bekot i pridravati se
pravila koja e im providur propisati. Kako su oni sami uvideli da je glavni
uzrok njihove nesree taj to ive ratrkani po poljima, zamolili su providura da
im drava da materijal za opravak nekih kula i malih katela kojih ima mnogo po
Kotarima i oko kojih bi mogli da se nasele pa da se iz njih brane u sluaju
turskih provala. Providur e izaslati inenjera Buko na teren da razvidi poloaj i
opravi ta mesta, ako spletke Atlagia koji ima tajnih veza sa mnogim Morlacima
ne osujete taj posao. Morlaci dovedeni silom iz plodnijih krajeva ive ratrkani
po umama u tolikoj nematini da su mnogi prisiljeni prodavati decu za robove.
Mnogima Morlaci starosedioci otimlju decu i prodaju je u Senj, a otuda
Turcima. Njihova je beda tolika da im jedan biljac slui kao kua i kao ogrta.
Neki su se okoristili pljakom po turskim krajevima, ali im te koristi prodire
delimino priroena halapljivost, a delimivo gramzivost glavara, pa njihova
ishrana pada na teret drave. Naredio je da se izvri opti popis stanovnitva uz
oznaku pola, kraja otkud potiu, mesta u koje su se doselili, glavara pod kojim
su razvrstali i zemalja koje obrauju. On im je razdelio ita za seme i kukuruza
za ishranu, pa moli da mu se poalje sva odreena koliina. Potvruje se vest da
je Atlagi postavljen za bosanskog pau. On nastoji da dareljivou i ljubaznou opet pridobije Morlake za sultana. Razdaje netedimice srebrna pera i
ohane dolame i upotrebljava sva sredstva koja su kadra da uzbude taj narod koji
je preao k Mleiima ne iz sklonosti ve silom a mnogi i preutnim pristankom
samog Atlagia kojemu su po prirodi privreni, jer su mnogi bili njegovi
kmetovi i subae. Sad kad Morlaci vide Atlagia na poloaju koji mu daje veliku
mo i autoritet postaje jo opravdanija sumnja u njihovu vernost. Da bi zatitio
krajinu od provala, poslao je u Kotare Jankovia sa neto Morlaka, a u Nadin
odred konjice od 100 ljudi da se nae Jankoviu u potrebi. Prolih dana Jankovi
je potukao jednu pljakaku etu od 50 koljanika i oteo joj plen.
Serenissimo principe.
Col motivo di ridurre in qualche maggior diffesa dalle scorrerie questo
contado ho fatto qui pervenire (in conformit dello scritto ultimamente alla
serenit vostra) i carambass tutti delle ville, et i sardari assieme; animati i primi
a rinvigorirsi nella sicurezza d' ogni assistenza caritatevole: et insinuato agli altri
il preciso debito d' abbandonar le passioni loro interne coll' oggetto di poter
concordemente accudire al servitio pubblico et al bene universale degli habitanti,
non senza il van-

176

taggio anco de loro medesimi nella publica predilezione e nei gradi del merito.
Doppo varii discorsi havuti con li sudetti intorno le presenti occorrenze e
massime all' incursioni che giornalmente moltiplicano col fomento dell' Atlagich
al confine s' stabilito col loro universale concorso d' escorporare dalli 50
carambass medesimi del contado due huomini per cadauno e formarne con
questi un valido corpo di cento, che servir debbano in Bucovizza per guardar il
paese dalle scorrerie a maggior sicurezza degli habitanti e degl' haveri con la
sola ordinaria contribuzione di pan biscotto, e con diverse regole, che ho stimato
pi necessarie e conferenti alla pontualit et la miglior servitio. Riconosciutosi
poi da essi quanto sensibili e gravi sian stati i pregiuditii ch' hanno sin hora
esperimentato per l' inobbedienza degli ordini da me disposti all' eccellentissimo
signor provveditor generale de cavalli intorno all' obbligo di ridursi uniti nelle
ville pi forti e scorgendo che la forma presente del loro viver in campagna
libera coll' habitazioni sparse in siti mal sicuri senza regole e senza guardie, il
motivo principale della loro infelice condizione, m' hanno instantemente
ricercato a rinovarle gli incarichi stessi e darle modo con qualche publico
materiale di restaurar alcune torri e piccoli castelletti, che esistono per il contado
ad oggetto di stabilire nelle vicinanze dei medesimi le proprie famiglie e ridurli
in stato d' una valida diffesa dall' incursioni e battarie da man come han fatto gli
habitanti d Perussich, Vrana et altri luochi nell' occasione dell' ultima scorreria
de Turchi in contado.
Mentre per tal ripiego l' ho sempre reputato per unico al bene di questa
gente et al servitio migliore della serenit vostra, m' parso proprio d' annuire
all' istanze medesime e di prender il dissegno del territorio per mano, sopra di
cui fatto particolare riflessione col signor de Bucc ai siti pi importanti e gelosi,
ho creduto di necessit obligar la di lui virtuosa esperienza ad un osservatione
occulare sopra luoco, per poter meglio distinguere l' essentialit del bisogno et
accorrervi con quei materiali, ch' egli ricontrar dovesse pi necessari all'
aggiustamento de predetti luochi, quando per l' insidie moleste dell' Atlagich e
sue secrete intelligenze con molti de Morlachi medesimi, non fossero per
frastornare l' operationi, e l' oggetto mio, ch' di render cauto il viver di guesta
gente miserabile, e confusa; tratta con violenze da paesi i pi fertili ad habitar
dispersa tra boschi; costretti alcuni a far danaro dei propri figli per sostenersi; et
altri venirgli barbaramente tolti dai Morlachi vecchi habitanti per venderli a
Segna, e di l a medesimi Turchi; e finalmente sono ridotti questi infelici ad una
mendicit cosi deplorabile che una semplice schiavina convertir la devono in uso
di habitazione e di vestito; Alcuni d' essi possono essersi avantaggiati nelle
congionture de bottini fatti con le scorrerie in paese de nemici, ma gran parte dei
proffitti donandolo per ordinario alla propria ingerdigia, et il restante venendogli
assorbito dalla indiscretezza dei capi, rimangono nel solo possesso delle miserie,
e la serenit vostra coll' aggravio continuo di pesantissimo mantenimento. Vado
pur perfettionando un' esatta descritione degl' habitanti d qualunque sorte, tanto
nuovi, che vecchi, facendo rilevar in essa ogni pi distinta cironstanza, che vagli
a specificare non solo il preciso numero di qualunque sesso di persone ma il

177

paese loro nativo; il luoco e capo sotto de quali vivono et i terreni, che
presentemente lavorano acci tali notizie dichiarir possano le qualit particolari
degli huomini, e facilitar anco il modo di ridurli tutti nelli preaccennati luochi
con la necessaria subordinazione a i propri carambasse e loro bandiere.
Dimostrano inoltre un sommo desiderio della attual persona del signor
provveditor generale de cavalli, con asseverenze costanti di voler esercitare a
qualunque incontro la pontualit e l' obbedienza; come per in questa parte non
m' stato difficile consolarli nella speranza di sua vicina comparsa per assisterli
e per diffenderli, cosi non ho ommesso d' accorrere alle loro instantanee miserie
con qualche aggiustata dispensa de formenti per le semine e di rendergli anco
men sensibile la severit della fame con quel poco sovegno de formentoni, che
m' stato permesso contribuirle dall' angustie universali della provincia, per le
quali a punto supplicar ne devo nuova ispeditione, che sii altre tanto cellere et
copiosa, non essendone capitati sin' hora che mille e trecento stara di tutta la
quantit ultimamente deliberata, et havendone perci convenuto ricever da
particolari ad imprestito buone summe, che possano render pocco men che
consunta la stessa provisione intiera, prima che capiti da Venetia. Quando potr
vedere in una conveniente sicurezza il ricovero de Morlachi medesimi applicar
pure al modo pi aggiustato per ristabilire le guardie nei posti importanti di
Bribir et Ostrovizza, estendendo in tanto l' uso delle prevenzioni necessarie all'
approntamento de materiali che ricercar si dovessero per il loro restauro, e per
stabilire essi luochi in qualche provisionale difesa.
(Omissis).
Continuano ad ingrossarsi i Turchi nel confine, e l' Atlagich, che si
verifica, essere stato eletto pass della Bossina applica incessantemente con ogni
sforzo di danaro e di blanditie a moltiplicare il numero de seimeni, meditando
insidie ai stati della serenit vostra e machinando imprese, che obbligano sempre
piu le attentioni fisse a suoi andamenti. Procura con ogni mezzo di generosit e
di finezze obligar di nuovo i Morlachi alla devotione del gran signore,
allettandoli con trattamenti cortesi, con provisioni copiose de pennacchi d'
argento, con molti vestiti di panno, e con ogni altra maggiore e pi efficace
astrattiva ben propria a commovere tale gente passata nel dominio pubblico non
per genio ma per forza, e molti anco con tacita permissione di esso Atlagich,
mentre era assente dal confine, inclinati, gi per natura alla di lui persona, nel
riguardo massime, che gran parte sono stati suoi colloni et agenti. Hora per che
lo considerano in posto di autorit e di forze, non pu il mio animo andar esente
da quelle gelosie, che formano assai sospetta la costanza de Morlachi medesimi
e particolarmente diversi di questo contado, e di quelli, che habitano oltre i
monti della giurisdizione di Trau, come pure di Scardona ... A divertimento delle
minacciate scorrerie nel contado, et altre parti della provncia, ho fatto correr gli
ordini necessari in tutti i luochi e per le guardie e per la difesa, ma la scarsezza
di forze et il lungo tratto del paese da custodirsi, son contraposti troppo difficili
per frastornare i disordini, e per rendere intieramente sicure le preventioni, e la
vigilanza; ad ogni modo

178

niente ommettendosi del possibile, ho fatto sortir in questo territorio il cavalier


Gianco con qualche seguito de Morlachi con instruttioni, autorit et assistenze d'
ogni altro pi necessario requisito a diffesa de posti pi minacciati, e gelosi et in
aggiunta ho destinato a Nadin un corpo di cento soldati della publica cavalleria
acci dando mano ad esso Gianco per tutto quello occorrer potesse vagliono in
ogni caso per rinforzo delle diffese e per render pi vigorosamente inutili gli
attentati de nemici. Introdottasi i passati giorni una partita di 50 cavalli in circa
de Turchi nel contado medesimo sono stati incontrati da nostri con la preda di
diversi animali, che sforzati da esso Gianco ad abbandonarli, et accudire alla
propria salvezza rimasto estinto nel fatto l' alfiere de Turchi con l' insegna in
potere de nostri et uno schiavo, dal costituto del quale haveranno l' eccellenze
vostre relatione intiera del successo, e di molte altre particolarit correlative agli
andamenti de Turchi, e de loro pensieri.
(Omissis).
Zara, 3 gennaio 1686 M. V.
Gerolamo Cornar
Mlet. dr. arh.
Senato-Dispacci Filza 118/526.
164
Zadar, 3 januara 1687.
Generalni providur Kornaro pie senatu kako se nada da je ve stiglo u
Mletke ono 300 ljudi Jankovieve regimente koje je tamo poslao i da se
pospeuje i sakupljanje ostalih. Dizanje vojske po Dalmaciji slabi otpornu snagu
podanika i poveava drskost Turaka. To oteava i popunjavanje eta koje slue
na galijotama, jer Morlaci sumnjaju da e biti poslani u Levant od ega silno
zaziru.
Serenissimo principe.
Sin' hora devo raffigurarmi pervenuti alle disposizioni dell' eccellentissimo vostro savio alla scrittura li 300 e pi fanti del reggimento Gianco,
che feci imbarcar i passati giorni per cotesto lido e sollecitandosi tuttavia l'
unione del restante numero con stimoli eguali alle pubbliche premure, non
mancar d' incardinarli con la stessa pontualit: se ben il lievo presente di questa
gente dalla provincia, pare che possi haver forza d diminuire il coraggio ai
sudditi costernandosi nel perdere la speranza de progressi et accrescere agli
inimici l' ardire col vedersi minorate l' oppositioni a propri molesti pensieri.
Oltre che s' esperimentano da ci molto difficoltate anco le rimesse de Morlacchi
al necessario rinforzo delle compagnie, che servono sopra le pubbliche galeotte
nel solo dubio di poter esser spediti in Levante (paese, et impiego da loro,
naturalmente aboriti).
Zara 3 gennaio 1686.
Gerolamo Cornar
Mlet. dr. arh.
Senato-Dispacci Filza 118/526.

179

165
Mleci, 22 januara 1687.
Dravni inkvizitori piu dalmatinskom providuru Kornaru da prihvataju
njegov predlog da se otruje bosanski paa Mehmed Atlagi i alju mu otrov i
upute za njegovu upotrebu, preporuujui mu opreznost, da nagrada izvriocu
bude umerena i da se da tek po svrenom poslu. U pogledu Ilijanovieva pisma
Jankoviu, javljaju da su ustanovili da to lice boravi u Nemakoj i da se nosi
idejama izraenim u pismu, pa mu preporuuju da pazi nastavlja li se ta prepiska
i da ih o tom obavesti. Upozoravaju Kornara na etiri brata, ugledna Arbanasa,
koja bi mogla da pokrenu neku akciju u skladu sa namerama Dubrovana.
Al provveditor general in Dalmatia et Albania.
E dovuta la risposta a tre mani di lettere di vostra eccellenza altrettanto
zelanti quanto diligenti, due in data di 18 decorso, l' altra de 4 del corrente con
varie notitie ricavate dalla sua applicatione che tutte riportano quel pieno
gradimento che le esprimiamo con le presenti, sicuri che lei continuer la sua pi
applicata attentione ad oggetto di penetrar nel pi certo degl' andamenti, et
intentioni de Turchi per augumentar sempre pi il suo merito con le relationi
puntuali e distinte a pubblico lume.
Quelle che parlano de Morlacchi sono state da noi comunicate al governo
con le forme solite di accortezza affinch possa rifflettervi sopra e rissolver
opportunemente quello sar di migliore consiglio.
rimmarcabile il punto dei sommi pregiudizi che apporta alle cose
pubbliche l' Atlaghich, e quei maggiori che pu ferire nell' avvenire col credito
che tiene fra suoi, e per le forme che pratica per attirar altri al suo partito.
Per questo, applandendo alle zelanti insinuationi di vostra eccellenza,
acconsentimo che tutto s' operi con cautella e circospettione proprie per levar dal
mondo un huomo cotanto infesto, e per ci unimmo alle presenti i requisiti che
ponno esser necessari per praticarne l' effetto, da esser adoprati nella forma che
comprendr dalla nota che sara con essi; sicuri noi che vostra eccellenza haver
riguardo che s' operi con cautella e con sicurezza, e che il premio a chi metter
in essecutione la cosa sar moderato, et a negotio consumato e finito.
In ordine a quanto vostra eccellenza ci signific a 30 ottobre prossimo
passato sopra la lettera che pur ci trasmette scritta al cavalier Gianco da uno dell'
imperio che vanta antichit di possesso e giurisditione in cotesti confini, usata da
noi la propria diligenza, troviamo che realmente egli si trovi in Germania, et
habbia li stessi pensieri; per questo crediamo che saranno ben impiegate tutte le
diligenze che lei disponer a fine di penetrar se continui la corrispondenza con
esso Gianco, con il di pi che potesse scuoprire per avvisarcelo a nostro lume.
Habbiamo pur relatione che nell' Albania vi siano quattro fratelli soggetti
principali, e pi stimati tra quei popoli che facilmente sareb-

180

bero capaci d' intraprender qualche movimento, attese le prave intentioni de


Ragusei.
Per questo desideriamo che vostra eccellenza estenda le diligenze sue
cautamente per haver intiera cognitione di essi stando applicato et attento sopra
qualunque loro andamento per avvisarci tutto con la solita commendabile
pontualit sempre da noi gradita.
Nicolo Corner inquisitor
Giovanni Marcello inquisitor
Francesco Soranzo inqusitor.
Mlet. dr. arh.
Inquisitori di stato-Busta 46.
166
Zadar, 29 januara 1687.
Zabeleka o smrti Antonije ene Stojana Jankovia.
Adi 29 genaro 1687.
Signora Antonia consorte del signor kavalier Gianco Mitrovich
ritrovandosi nella communione della santa madre chiesa d' anni 30 in circa
sepolta a s. Illia confessatasi e comunicata e havuta l estrema unzione dal
molto reverendo padre Bessarione Zelaita.
Parohijski arh. crkve Sv. Stoije u Zadru.
167
Split, 14 februara 1687.
Generalni providur Kornaro pie dravnim inkvizitorima da je vrlo
opravdana zabrinutost koju izaziva Atlagievo dranje, njegov ugled, autoritet i
veze. On se uveliko sprema da na prolee navali na Kotare da bi osvojio kraj u
kom lei najvei deo njegova imanja i da bi izmakao ratu u Ugarskoj prema
kojoj Krajinici imaju priroenu odvratnost. Potvruje primitak otrova, ali misli
da e pokuaj teko uspeti. Poduzee ta treba da bi doznao nastavlja li Ilijanovi
prepisku sa Jankoviem i obavestie inkvizitore. Podjednako e nastojati da se
obavesti o namerama etvero brae Arbanasa. Dubrovani rade na tome da se
Hercegovci podloe ecaru. General Gondola pisao je svojim pouzdanicima da
ga ekaju.
Illustrissimi et eccellentissimi signor colendissimi.
Ben giuste sono le apprensioni delle eccellenze vostre sopra la persona
dell Atlagich, suoi andamenti, autorit stima e intelligenze. Non manca di
procurar a tutto potere ingrossamento di forze, raccolte di

181

viveri, apprestamenti da guerra con artigliarla e munizioni d' ogni sorte. I suoi
fini tendono a far progressi in queste parti per redimere il paese, in cui tiene la
maggior portione de suoi haveri e per scansare l' incomodo della marchia per l'
Ungheria, naturalmente aborita. Il travaglio a prima staggione certo la
debolezza di queste forze gli nota. L' incostanza de Morlacchi pu fomentar i
suoi dissegni et io niete di pi vaglio a contribuirui che preventione occurate e
vigilanza mai intermessa. Le accuso il recapito de requisiti trasmessimi per levar
dal mondo il suddetto uomo infesto a praticar le diligenze piu caute, gli adempimenti dell' effetto stesso con risparmio, se ben vedo assai difficile il tentativo.
(Omissis).
Estendar le diligenze proprie per ricavare se la persona che gi scrisse la
nota lettera al cavalier Gianco continui la corrispondenza con esso et tutto il di
pi l' humiliar di tempo alla suprema auttorit di vostre eccellenze star pur
traccia di sapere le condizioni, pensieri et altre particolarit intorno li quattro
fratelli Albanesi, che mi accennano l' eccellenze vostre esser capaci di qualche
grave intrapresa a riguardo, massime l' intenzioni pregiudiziali de Ragusei, che
eccitano a tutto potere l' armi di cesare ad impossessarsi del Herzegovina
persuadendo i principali di quei popoli a rasseguarsi alla di lui divotione e
publicando voci, che a prima staggione debbano capitar le sue armi all' acquisto
di Castel Nuovo. Il general Gondola stesso ha scritto a suoi confidenti che l'
attendano.
(Omissis).
Spalato, 14 febraro 1686 M. V.
Devotissimo et obligatissimo Girolamo Corner
provveditor general
Mlet. dr. arh.
Inquisitori di stato, Busta 275.
168
Zadar, 25 februara 1687.
Providur konjice Antonio Zeno javlja senatu da mu je uspelo izgladiti
razdor koji je vladao meu morlakim glavarima radi surevnjivosti ovih na
Jankovia. On Jankoviu iskazuje najveu blagonaklonost radi njegovih zasluga
i radi njegove revne slube.
Serenissimo prencipe.
(Omissis).
Compreso il diservitio, che risultava dalla discordia di questi capi, ho
applicato tutto lo studio per ridurli ad una reciproca corrispondenza, ne m'
riuscito inutile, havend' il contento di veder composti gl' animi, e levate l'
emulationi, co' quali era riguardato il Gianco, che nel rif-

182

flesso delle sue benemerenze, e della continuatione d' un fervido servitio, viene
da me coltivato con tutte le rimostranze di benevolenza. (Omissis).
Zara 25 febraro 1687.
Antonio Zeno provveditor general cavalleria in
Dalmatia.
Mlet. dr. arh.
Senato-Dispacci provveditor general cavallaria in
Dalmazia, Fa 717.
169
Split, 28 aprila 1687.
Izvetaj providura konjice Antonia Zena senatu o osloboenju Sinja od
opsade bosanskog pae Mehmeda Atlagia.
Serenissimo prencipe.
Insistendo l' Atlaghich con vigorosa risolutione nell' attacco di Signo,
indusse la vigilanza dell' eccellentissimo signor provveditor genera kavalier
Cornaro, a far altrettanto sforzo per soccorrer la piazza.
Impartitomi l' ordine, che gi attendevo, d' intraprendere la marchia da
Zara con la cavalleria pagata, e con la gente del contado, ch' al numero di mille
ottocento tra pedoni e cavalli tenevo preparata precedentemente sotto la
diretione del kavalier Gianco, non differj l' esecutione, seguita la mossa il
marted 15 del corrente.
Solacitato il viaggio, mi ridussi con il camino di sei giornate nelle
campagne di Consco, come correva il concerto. Nel tempo stesso si trov l'
eccellenza sua accampata a Clissa con la militia di galeotte e delli pressidij, cosi
nationale, come forestiera, e con la gente paesana raccolta da Spalato, Castelli di
Tra, et altri luochi circonvicini. Ivi le portai gl' atti della mia rassegnatione, e
rest stabilita per il giorno seguente l' unione delle forze tutte, come segui,
riducendo anco sua eccellenza il campo a Consco.
Quivi trattenutisi anco l' altro giorno, per approntar ogni cosa necessaria,
si mosse poi con buon ordine, e regolata marchia l' armata, con la condotta di tre
cannoni da campagna.
Si stesero li padiglioni nel vallone di Dizmo, coprendosi immediate con
alzar terreno, con la formazione delle trinciere, e con la dispositione d' ogni altra
cautela militare.
Sopra gl' avisi, che l' inimico sempre pi ostinato tormentasse la piazza
con la frequenza di bombe, e del cannone ch' haveva brecchiato non poco la
mura dalla parte della cisterna, stringendola con avanzare gl' approcci, f
deliberato di pratticar ogn' attentato possibile per l' introduttione del soccorso,
che gi era pronto in campo.
La sera stessa fatti sopra monti a vista della fortezza li stabiliti segni da
quali compresa la mostra vicinanza, s' invigorisse maggior-

183

mente alla continuatione della difesa, fu poi dall' eccellenza sua la mattina
spedito il kavalier Gianco con buon nervo de Morlacchi per preceder il camino,
concertare con gl' assediati un' opportuna sortita, e cogliere qbel vantaggio, ch' il
signor iddio havesse permesso alle publiche armi.
Nel mentre si disponeva per seguitarlo, sopravenne aviso che l' inimico,
scoperto il. nostro avicinamento, e penetrata la risoluta intentione di soccorrere
la piazza, havesse levato frettolosamente il cannone la notte stessa, retirandosi
poi egli con l' essercito di la dal fiume Cettina, ove non f permesso a
Morlacchi, che lo seguirono alla coda, poter penetrare, havendo si assicurato con
l' occupatione del ponte, sostentato dalla cavallaria, di cui abondava, ne
permettendo l' escressenza dell' acque, ch' allagavano tutte le campagne, il guado
in altri siti.
E come l' accreditata presenza del supremo commandante instillava a
nostri incredibile l' ardenza d' incontrar il cimento, cosi l' istesso riguardo fu il
principale mottivo d' imprimere la costernatione et avilire l' inimico.
Fece subito l' eccelenza sua scortare duplicati convogli d' abondanti
provigioni di tutto il necessario in Signo, ove poco doppo si transferi servito
dalla mia persona con la cavallaria e parte della fanteria pagata.
Nell' ingresso che fece nella piazza ben dimostr chiaramente quel
valoroso pressidio il proprio giubilo, acclamando con voci di gloria, e di
beneditioni il nome del suo liberatore.
(Omissis).
Spalato 28 aprile 1687.
Antoniao Zeno provveditor general della
cavallaria.
Mlet. dr. arh.
Senato-Dispacci provveditor general cavallaria in
Dalmazia, Fa 717.
170
Zadar, 3 juna 1687.
Povidur konjice Antonio Zeno javlja senatu da je neizvesno hoe li
Atlagi na vojnu u Ugarsku od koje zazire. Oh se doepao bosanskog paaluka
bez ikakvog mita a osloboen je i od uobiajenog dara od 50.000 reala velikom
veziru, a to sve jer se obvezao da e opet privesti sultanu odmetnute Morlake.
Pre nekoliko sedmica poslao je Poprena, najljueg krajnika sa etvoricom
glavnih glavara k velikom veziru, da trae da im se on ostavi i da zaprete da e
svi ostaviti zemlju ako njega smene. Izvetava o osujeenim turskim naletima u
Kotare, o prepadu Zavie Jankovia na Rebac i o pohodu Ilije Jankovia na
Bilaj. Sazvao je morlake glavare da ih nagovori da sklone narod na plaanje
desetine od sena i itarica, to mu je, zagovorom Stojana Jankovia i uspelo

184

Serenissmo prencipe.
Resto per anco incerta la marchia dell' Atlaghich nell' Ungaria. Per
allontanarsi da questi confini repugna assai la di lui volont, ove dall' assoluto
commando ne ritrahe provechi, e considerabili vantaggi; oltre il dubbio di
perdervi la testa; mentre rapito pu dirsi da lui il bassallaggio della Bosna senz'
alcun esborso; esentato pure dal regallo di cinquantamille reali; soliti contribuirsi
al primo ministro da tutti quelli arrivano a tale dignit, lo ha ottenuto per l'
impegno assuntosi di coglier grandi vantaggi ne' stati della serenit vostra; e di
riddur li Morlachi nuovamente alla divvotione del gran signore.
Con la divina assistenza niente sin' hora gl' riuscito, e si ritrova in
Klivuno confuso e costernato.
Pi settimane son scorse ch' ha spedito il Turco Popresen il piu infesto di
questi contorni, con altri quattro principali commandanti del confine al gran
visire, accompagnati con gl' Arz di tutte le citt e terre al suo commando
soggette, per interceder la di lui permanenza; con protteste di lasciar il paese
quando si veggano dalla sua assistenza abbandonati. Ne sin hora s' saputo il
loro ritorno.
In tanto per non manca con quel corpo di gente, che sco tiene unita ad
inquietar questo contado; havendo la settimana passata fatto avanzare ottocento
cavalli, guidati dal proprio figliolo per praticarvi un' improvisa scorreria.
Penetratone opportunemente il dissegno, non mi riusci difficile (tuttoche si
ritrovi ancora la cavallaria divisa nelle ville, per coglier il benefficio dall' herba)
con li segni antecedentemente concertati, e gl' ordini agl' officiali, vederla in
poche hore unita nelle campagne di Zemonico, con la quale la notte stessa mi
portai alla volta di Ostrovizza; havendo fatto precedere con li Morlacchi il
cavalier Gianco in Buccovizza; ma avanzattisi li Turchi sino a Knin, e da suoi
esploratori avisati della nostra unione, et esser la loro intentione scoperta, non
hebbero animo di progredire, ma retrocessero a Klivuno, da dove erano partiti.
Tentorono pochi giorni dopo una imboscata di ottanta cavalli verso
Perusich per coglier qualche avantaggio sopra gl' animali, o far qualche schiavo;
ma scoperti dalla vigilanza delle guardie avanzate, furono dalli Morlachi
inseguiti e divertitone il dissegno.
Pa pi rincontri per si tiene, a lo confermano le lettere repplicate, dall'
eccellentissimo provveditor generale ricevute, andarsi preparando una vigorosa
incursione, havendo l' Atlaghich commandato tutti gl' huomini d' arme, che per il
cadder della corrente luna debbano trovarsi alla di lui obbedienza; meditando
specialmente la destruttione delle biade; riuscendoli insofferibile che una cosi
fertile coppiosa raccolta nelle terre, che erano da lui godute, si vadi con l'
assistenza del signor iddio preparando a sovegno di questi popoli miserabili, fatti
sudditi alla serenit vostra, e a lui tanto contumaci; mentre pu dirsi, vivevano
essi pi soggeti ala di lui persona, che vassalli del gran signore.
Da questa parte non si manca della maggior dilligente attentione;
commandato il rettiro degl' animali con la gente inutile, e l' unione degl'

185

atti all' armi, per contrastargli possibilmente l' intento, quando non eccedesse la
disuguaglianza delle forze; e voglio sperare ritrovar in ong' uno intrepido l'
animo e vigorosa la costanza, trattando massime di conservare quell' alimento
che da gran tempo sospirano; considerandolo pur io della maggior rillevanza,
oltre il mantenimento di tant' anime veder sottratto il publico dalli continuati
dispendij, che sin' hora con pietosa generosit ha proffuso per la loro
preservatione; oltre la speranza che mi si va rinvigorendo, d' essigere per conto
della serenit vostra le decime, cosi de fieni, come di biade, vivamente
raccomandatami dall' eccellentissimo provveditor generale havendo fatto riddure
alla mia presenza tutti li capi, per eccitarli all' adempimento di questo loro
debito; avvalorate assai le mie applicationi dall' insinuationi, fatteli pure dal
cavalier Gianco, ch' anco in questo caso palesa il suo fervido zelo, e vera
devotione per li publici vantaggi. Doppo qualche difficolt addotta dalli
medesimi, si sono finalmente rassegnati al concorso.
Piaccia a dio che non resti da qualch' accidente interrotto questo principio,
perche una volta introdotto, riuscir sempre pi di rifflesso. Vanno accrescendo
di vigore e corraggio questi Morlachi; mentre internate nel paese le settimane
cadute pi partite, sempre con fortunati e vantaggiosi successi sono felicemente
ritornate. Il capitan Zavissa fratello del cavalier Gianco inoltratosi con
cinquecento huomini nella Lika, s' imboscato in vicinanza della citta di Rebaz,
e atteso l' uscita degl' animali alla campagna, gli riusci l' acquisto di vinti cavalli,
doicento bovini et altretanti minuti, con la schiavit di otto che li conducevano.
Sortiti li Turchi dalla fortezza e tuttoch diffesi dal cannon della
medesima, recisero molte teste, e con un solo ferito et un cavallo ucciso da colpo
di cannone, si sono restituiti alle loro case.
Invigoriti dal prospero successo, di la pochi giorni sotto la dirrettione d'
Elia, altro fratello del Gianco, in numero d' ottocento, tra quali quattrocento
cavalli entrorono nel paese di Bilai (tentato l' anno decorso dagl' imperiali, ma
senza frutto) quali incontrati con vigore da Turchi, e corraggiosamente da essi
assaliti gl' obbligorono ad una precipitosa retirata nella fortezza stessa di Bilai,
che da il nome a tutto quel paese, havendone lasciato dieci in quella fattione, tra
quali il fratello e figliolo di quel capitanio con diversi feriti.
Diedero poi a ferro e fuoco tutto quel dilattato contorno abbruciando
quantita di biade, formaggi, butiri et altre considerabili provisioni da vivere, ch'
erano in quelle case raccolte; con la destruttione totale del borgo, tuttoch
diffeso dalla citta, quale senza cannone non poterono superare.
(Omissis).
Zara 3 giugno 1687.
Antonio Zeno provveditor general cavalleria.
Mlet. dr. arh.
Senato-Dispacci provveditor general cavalleria in
Dalmazia, Fa 717.

186

171
Zadar, 10 avgusta 1687.
Providur konjice Antonio Zeno javlja senatu da je estim odailjanjem
eta potpuno opustoio Liku i Krbavu. Stojan Jankovi, koji je upravljao
zadnjim pohodom posejao je strah i trepet u sav onaj kraj i sve se stanovnitvo
povuklo u utvrena mesta. Jankovi je uveren da e uskoro Turci napustiti Liku.
Serenissimo prencipe.
(Omissis).
Non ho pure in questo mentre lasciato di vista il far tormentare le provintie
di Lika e Corbavia con frequenza di partite quali hanno totalmente destrutto ed
incendiato ogni sorte di biade, fieni e paglie, risservate per allimento degl'
habitanti et animali; abbrugiando li borghi di quei luochi murati, che ridottisi ne
soli recinti, si attrovano nelle maggiori augustie. Il cavalier Gianco, ch' stato
direttore di quest, ultima scorreria, ha impresso terrore a tutto quel paese, non
havendo potuto insanguinarsi, che in una sola testa, sendosi tutti riuchiusi in
luochi forti, che con batterie da mano non possono superarsi, ma tiene per certo
siino in poco tempo nella pi parte per abbandonarli. Gratie.
Zara 10 agosto 1687.
Antonio Zeno provveditor general cavalleria.
Mlet. dr. arh.
Senato-Dispacci provveditor general della
cavalleria in Dalmazia, Fa 717.
172
Sa galije u brakim vodama,
19 augusta 1687.
Generalni dalmatinski providur irolamo Kornaro javlja senatu da je pre
svog polaska na opsadu Hercegnovog poslao u Sinj providura konjice sa
kotarskim Morlacima i poverio mu odbranu granice, preporuujui mu da pod
upravom Jankovia da izvriti pohod na Livno, Glamo i Duvno da bi time
vezao neprijatelja na tu stranu. Kako on vodi sa sobom plaenu konjicu dozvolio
je da se Zenu pridrui ona konjika eta koju je sakupio Jankovi i da meu
Morlacima izabere jo jednu etu od pedeset konjanika i jednu od pedeset
peaka, koje e, za trajanja operacija, uivati obinu platu.
Serenissimo prencipe.
(Omissis).
Havendo creduto espediente proprio, colla mira d' assicurar in tanto entro
ogni possibile il confine, di far avanzar a Sign l' eccel-

187

lentissimo signor provveditor general della cavalleria con li Morlacchi del


contado di Zara, et havuta seco conferenza su la mi mossa et sopra gl' affari del
confine stesso, ho appoggiato alla di lui virt e prudenza la custodia del
medesimo et in particolare delle preunnunciate piazze di Sign e Duare; et perch
haver presso di se un buon corpo di gente consistente in 1200 e pi cavalli de
Morlacchi, oltre la cavalleria pagata, con altro grosso numero d' essi a piedi, che
se gl' ander vie pi aumentando col concorso di quelli degl' altri territorij,
giudicato sufficiente a pratticar qualche vigoroso tentativo, che valerebbe a promover una valida diversione, gl' ho insinuato di farlo scorrer sotto la direttione
del cavalier Gianco, verso Kliuno, Glamoz e Duvno, per incendiar e distrugger i
fieni, incommodar il nemico per qualonque union di gente, che volesse fare, si
per diversione, come per soccorrer la piazza, che fusse da me attaccata, et per
cogliere ogn' altro possibile vantaggio insieme, che iddio le mandasse, e la
congiuntura le additasse verso Gabella coll' intelligenza del Noncovich, e del
sopraintendente Marinovich, a quali in correlatione ho pur rilasciato gl' ordini
proprij coll' oggetto di far tener apunto a quella parte in una vigorosa diversione
il nemico.
Acci possi il signor provveditor general sudetto sostener in questa
congiuntura col maggior vigore il publico servitio, sono concorso a sodisfarlo
coll' agregatione al medesimo della noua compagnia a cavallo che va
ammassando il cavalier Gianco prenominato, in virt delle commissioni
accordategli da vostra serenit, e di poter far la scielta di cinquanta Morlacchi
pur a cavallo, et altretanti a piedi, che le serviranno in luoco di quella portion di
cavallaria, ch' io conduco meco, per dover esser questi riconosciuti colla solita
paga, per quel solo tempo ch' egli star in campagna, ed io luntano dalla
provincia.
(Omissis).
Di galera nell' acque di, Brazza li 19 agosto 1687.
Gerolimo Cornar provveditor general
Mlet. dr. arh.
Senato-Dispacci provveditor general in Dal
mazia, Fa 119/527.
173

Bez datuma.1

Vinjeraki kapetan Juro Grgurii i sudac Tadija Kneevi kao izaslanici


Vinjerca, sela od 80 kua, mole generalnog providura da ih zatiti u posedu
velebitskih i bukovikih panjaka, koje im

Za dotaciju ovog dokumenta imamo jedan oslonac koji nam dozvoljava


utvrenje datuma post quem non, a to je oznaavanje Zavie Jankovia kao
kapetana Obrovca. Sad kad se zna da je Zavia vrio tu dunost sve dok usled
Stojanove smrti nije postao serdar Gornjeg Kotara. Stoga svrstavamo dokumenat
neposredno pred Zenovu depeu o Stojanovoj pogibiji.

188

otimlju silom Obrovani i Jaseniani podravani u tom od obrovakog kapetana


Zavie Jankovia.
Illustrissimo et eccellentissimo signor provveditor generale.
La publica sapienza sempre intenta alla conseruatione de sudditi fedeli, ha
in ogni tempo proueduto al loro bisogno dandoli modo di sostenersi, come ha
pratticato per appunto con noi habitanti di Castel Venier serui humilissimi dell'
eccellenza vostra.
Hora, che uediamo alcuni pochi uenuti ad' habitar Obrouazzo senza hauer
alcun merito, e quattro, o cinque famiglie possessi a Giassenizze sotto la
montagna, loco di gi assegnato dall' illustrissimo signor Roberto Papafaua fu
capitano di questa citt agl' habitanti di Starigrado villa sotto la montagna,
perch possino dallo stesso in parte ritraher il loro alimento, e confermata tale
assegnatione dall' autorit riuerita dell' eccellenza vostra, non curandosi questi
de mandati publici pressistono ad iui habitare, ci negano i pascoli comuni sotto
la montagna, et in Buccouiza, oue non ui alcuna meta, ne confine, amazzando
animali non solo, ma poche settimane sono scorse, che gl' habitanti a
Obbrouazzo inferiore col fomento, et esempio del capitan Sauissa Mitrouich, che
il loro capo hanno ardito di mal trattare con graue percosse alcuni nostri
fratelli, et da Starigrado, uno de quali hoggi si sta per morire, a causa di ferrite
rileuate: asserendo esso capitan Zauissa, che non uole alcuno di noi iui pascoli
gl' animali, assumendosi autorit scandalose, pernitiose a sudditi, non
permessegli dalla retta giustizia di questo augustissimo governo, e diponendo le
cose a capriccio, e secondo le proprie passioni. Siamo per comparsi noi capitan
Giuco Garguricich e Tadaia Knezevich giudice spediti da tutto il comune
fedelissimo della villa di Castel Venier consistente in ottanta case, che ha hauuto
il uanto di sostener nella guerra e pace scorsa il posto importantissimo della
Morlacca detta Velebich, perdendo nelle continue guardie da essi a quelli posti
fatte, fratelli, e congionti, quali furono da Turchi priuati di uita per implorare
dalla paterna carit dell' eccellenza vostra il giusto solieuo da tante oppressioni
fatteci dalli habitanti sudetti di Obrouazzo, e poche famiglie, fermate in contrafatione de publici comandi a Giassenizze come sopra si detto, reprimendo
tanta audacia, e uiolenze dannate da dio, e dal prencipe serenissimo, e dando
modo a noi miseri di mantenersi nel nostro stato, che sar sempre felice, quando
uenghi prottetto dalla benagna clemenza, et assistenza dell' eccellenza vostra,
come confidiamo. Grazie.
Zad. st. arh.
Atti del dragomanno veneto, filza LVIII br. 4.
174
Sinj, 26 augusta 1687.
Providur konjice Antonio Zeno izvetava senat o svojoj navali na Duvno i
o pogibiji Jankovia Stojana.

189

Serenissimo prencipe.
Nel punto steso, che segui l' imbarco in Spalato dell' eccellentissimo
provveditor general Cornaro per incaminarsi alle deliberate intraprese,1 mi sono
restituito in queste campagne, e unitomi a' Morlachi che in ordine dell'
eccellenza sua si ritrovavano raccolti, per coglier con essi qualche vantaggio nel
paese nemico, cosi a divertimento del concorso alla parte menacciata, come per
praticar la destruttione spetialmente di biade e fieni, che erano radunati per il
svernar del bass di Bosna a questi confini, conservati in Duvno, Clivuno,
Glamoz, Scopie, et altri luochi circonvicini.
L' istesso giorno del mio arrivo mi pervenne notitia esser giunto a Duvno l'
allaibeg di Harzegovina, con alquanti spahi, spedito da Esseco2 dal primo visire,
a motivo di assister a queste parti invece del bass, che veniva efficacemente
ricrcato da Turchi a riparo de' disastri, che prevedevano imminenti, e che se ne
stasse ivi sotto padiglioni accampato.
Delliberai di sollecitamente avvanzarmi a quella volta, e consumato un
giorno e doi notti di camino fra boschi per non esser scoperto, mi ritrovai il 23
corrente nel far del giorno con tutta la gente in faccia di Duvno (novanta miglia
circa discosto dalle marine) quale consisteva in mille cavalli Morlachi, doimilla
trecento pedoni, non ascendendo a trecento li cavalli pagati per essersi scielti li
migliori et imbarcati sopra bastimenti per l' Albania.
Fecci con rissolutione attaccar dalli Morlachi quel commandante, e mi
riusci in pochi momenti veder vintidoi teste de' suoi spahi recise, alcuni fatti
schiavi, disdotto padiglioni levatigli; il rimanente datosi alla fugga, che seguitati
da nostri, altri ne uccisero con molti feriti.
L' allaibeg con quelli han potuto essere seco, si salvato con il restante
delli habitanti nella gran moshea di quel luoco, quale ridotta (pu dirsi) in
fortezza con terrapieno, e fatta a volto, coperta di piombo, diffendendosi dalle
ferridore, non si pot superare; sendosi massime immediate applicati li Morlachi
al bottino, et alle rapine, com' suo solito.
Fecci per incendiare tutto quel contorno, nel quale se ben coperte di
tavole, vi si attrovano moltissime case assai capaci e ben costrutte, ripiene di
biade, quantit di provisioni comestibili e mercantili.
Fu pure praticato l' istesso di molte ville, situate in quelle gran campagne,
biade, fieni e paglie, che in molta copia in ogni luoco ne erano radunate,
risservandomi dopo riposata la gente far il tentativo per superare il recinto della
moschea. Ma per che Morlachi si fermarono uniti qualche giorno sotto la
fortezza di Sign, per il tempo che io mi portai in Spalato dall' eccellentissimo
provveditor generale, si divulg in paese tal unione; e come non fu da Turchi
penetrato il fine, cosi ogni uno viveva in sospetto, e resto fra essi concertato dar
aviso

1
2

t.j. na opsadu Hercegnovoga.


Osijek.

190

uno all' altro con segni ne menti per potersi vicendevolmente soccorrere.
Verso le hore sedici fui avisato vedersi avanzar alcune bandiere dalla parte
di Clivuno. Fatta la chiamata a Morlachi per meco unirsi, con amiratione
osservai rettirarsi tutti sotto la montagna, tre miglia discosti dalla citt, ove io ero
accampato.
Alle disdotto prencipiarono li Turchi ingrossarsi e farsi vedere sopra la
collina; e rinovando le chiamate a Morlachi anco con replicate speditioni di
offitiali, niente ha giovato per persuaderli a avicinarsi.
Non potendo il cavalier Gianco, doppo haver reciso tre teste, tollerare una
tanta vilt de' suoi, ne repprimer il suo gran valore, si avanz con disperatione e
con soli otto, dieci compagni attacc la scaramuzza co Turchi, quali per non si
allontanavano dal calor della sua moschettaria; e tuttoch pi volte li facessi
intendere non impegnarsi, ma meco doversi unire, dominato dal proprio
corragio, non fu possibile il staccarlo; si che vedendolo inoltrato, fecci avvanzare
un squadron di cavallaria, commandato dal conte capitan Rados, quale ben
adempendo gl' ordini impostigli, pales in un tempo stesso con il corraggio la
vera pontualit nell' essecutione.
Andava sempre moltiplicando il numero de Turchi, e si port alcuni
ufficiali, lanze spezzate et altri, che volontarij meco si attrovavano; ne vedendo
li Morlachi a comparire, tuttoch di luntano stassero osservanti, mi rissolsi con
tutto il corpo della cavallaria pagata, spingermi all' assistenza de nostri.
Seguito per pi hore da una parte e l' altra un vigoroso contrasto; e molti
Turchi di conditione sono rimasti estinti, tra quali il Sigglich famoso; e si dice
anco il Filipovich.
Rende amareggiata la felicit del successo la disgratia incontrata dal
cavalier Gianco, quale da una schioppettata colpito, e traversata l poi una
sablata sopra la schena, rese poche hore dopo l' anima al creatore.
La passione che io ne provo per la perdita di cosi degno e valoroso
soggetto, pu ben esser compressa dall' eccellentissimo senato, havendolo
sperimentato di tanta devotione e fede verso la serenit vostra.
morto certo, come ha vissuto, da gran soldato, ma pu dirs haverla
volontariamente incontrata, mentre con troppo disuguaglianza e contro gl' ordini
repplicati ha voluto perire; tuttoch si havasse espresso fosse l' oggetto suo di
riddur alla campagna li Turchi, e facilitare quell' intento che seco havevo
communicato.
Anco seguita la di lui morte, mi portai in persona nel corpo de' Morlachi
stessi per eccitarli alla vendetta del suo capo; ma niente ha giovato; anzi li trovai
rissoluti di partire senza di me, e con difficolt trattenuti segui la marchia
regolata a scanso de discapiti.
Si rimarc pure il conte collonello Munincasa, rilevando una moschettata
nel fianco drito, quale per non molto penetrante, spero in pochi giorni vederlo
recuperato e in stato di continuare il suo degno e comendevole servitio, che certo
nella pontualit valore e disciplina non lascia che desiderare, sospirando gl'
incontri di sacrifficarsi alle

191

publiche glorie. Rest ferito il cavallo del capitan Francesco Crutta, che
dimostr in tal' occasione la costanza ed il valore hereditato da suoi benemeriti
antenati.
Non pu credersi con quanta celerit si sono unite le forze tutte di questi
contormi per soccorrer gl' aggrediti, essendosi portato da Glivuno, Alli pass, e l'
allai beg di Bosna con doicento cavalli; trattenendosi il medesimi con altretanti
fanti in quella citt per assister alla provisione de fieni e biade, ed il Filipovich
da Glamoz, con tutti quelli che in momento ha potuto raccogliere; me grazie a
dio signore, oltre la perdita del cavalier Gianco, non si conta tra morti de nostri
che due soli Morlachi nela prima fattione, et undeci feriti, applicati al bottino.
De Turchi se ne calcola circa quaranta, non compresi li feriti e schiavi,
disdotto padiglioni, bagaglio et armi, e quello poi che non si ha potuto
particolarizzare, rapito et occultato da Morlachi, che se mai hanno dato segni di
codardia o di non sincera fede, in questa occasione l' hanno pur troppo palesata;
poich il loro abbandono mi ha fatto perder il pi bell' incontro che si potese
bramare, cosi per stabilir la quiete a questi confini, come pure senza verun
contrasto il dilattarli; metre raccoltisi insieme, puo dirsi, li migliori soldati della
Bosna, se arrivavano alli trecento non sorpassavano certamente, e quando fossi
stato da essi seguitato, e dalla divina assistenza prottetto, non potevano sottrarsi
o dalla schiavit, o dalla morte; il che seguito se fosse, non rimaneva alcun
ostacolo di inoltrarsi sin al Serraglio. Lo comproba pure il detto di uno schiavo,
preso gi quattro anni sotto Vienna, hieri fuggito da Clivuno, che rifferisce fosse
la Bosna tutta in grande consternatione, divulgatasi la fama dovessi portarmi in
Scopie, e che molti pensavano abbandonar il paese; e cosi pure a Clivuno.
In tutti gl' incontri passati, hanno gl' eccellentissimi generali conosciuto
non poter di questa gente promettersi e quello che mi ha toccato provare pur
troppo lo comproba. Stante il poco numero di questa cavallaria pagata,
havevo fatto scielta di doicento di quelli de' Morlachi, formando di essi doi
squadroni per dar maggior apparenza al corpo della militia de principe; e anco
questi nella premurosa urgenza mi hanno abbandonato; ne pur uno meco si
trattenuto, si che tutto il sforzo si dovuto sostenere da questi pochi cavalli. Si
accertino l' eccellenze vostre che tutto quello possi provenire dal mio debole
talento sar in ogni occasione e cimento impiegato, ma non potersi pare alcun
fondamento, che dala sola militia pagata; e ogni volta, che si far con poche
forze capitale sopra quelle de Morlachi, vostra serenit non sar mai ben servita,
e rester sempre esposta la reputatione di chi la serve. Mi sono augurato in tal'
occasione l' assistenza de soli 500 di quelli ho lasciato nel canal di Cattaro, de
quali in incontri molto pi ardui e stringenti ho sperimentato la loro costanza,
valore e fede, a differenza di questi che altri oggetti non nutriscono, che alle
rapine. Si avedono per del proprio mancamento e confessano che dalla
cavallaria pagata derivata la loro salvezza; che per altro aviliti e confusi, come
erano, quei pochi Turchi: se bene essi cosi numerosi, gli havarebbero trucidati;
come pure li Turchi stessi

192

si sono espressi, che la guardia del provveditor de cavalli (cosi nominandola per
la tenuit del numero) habbi salvato le loro vite. Tanto sospiravano in vedermi
seco unito in qualche intrapresa, milantandosi che all' hora farebbero conoscere
quello sanno e possono fare; ma l' essito riuscito totalmente diverso dall'
aspettatione. Li ho per ammoniti trovar forma di mettersi in credito, e con
qualche attione riguardevole ricuperrar il concentto perduto. Voglio credere
siino per applicarvi, mentre dall' espressioni, e dall' esterno patentemente
dimostrano il loro rossore. Molte famiglie christiane che sospiravano sottrarsi
dalla barbara schiavit, e farsi suddite della serenit vostra, sono state da me
caritatevolmente assistite e scortate al numero di trecento cinquanta sei anime,
cosi per la sicurezza loro, come degl' animali, che seco han condotto.
Ho di tutto partecipato l' eccellentissimo provveditor generale per
concertar anco a chi doverasi appoggiare la loro dirrettione in luoco del
benemerito cavalier Gianco, quale nel spirar l' anima mi ha fatto pregare di
caritatevole assistenza a suoi figlioli, et io non posso, che humilmente
raccomandarli alla publica piet, come derrivanti da si degno padre. Gratie etc.
Dalli campi di Sign 26 agosto 1687.
Antonio Zeno provveditor general cavalleria.
Mlet. dr. arh.
Senato-Dispacci provveditor general della
cavalleria in Dalmazia, Fa 717.
175
Split, 29 augusta 1687.
Providur konjice Zeno pie generalnom providuru Kornaru istiui sve
potekoe diverzije protiv Gabele koju Kornaro eli, a o kojoj je Zenu govorio
splitski nadbiskup. On je svakako naredio da se glavari kotarskih Morlaka, braa
Stojana Jankovia i Naki nau u etvrtak u Katelima, pa e im predloiti tu
diverziju, a ako se ne budu dali skloniti potaknue ih da provale u Hercegovinu.
Stojanovu brau i Miljkovia obavestie o providurovoj blagonaklonosti.
Copia di lettera scritta all' illustrissimo et eccellentissimo signor Girolamo
Cornaro provviditore generale in Dalmatia et Albania dall' eccellentissimo
signor Antonio Zen provveditor general di cavallaria.
(Omissis).
Sopra il discorso fattomi dal monsignor arcivescovo della desiderata
diversione alla Gabella, si comprendono molte difficolt per l' intento,
sperimentate pure in pratica dall' eccellenza vostra. Il viaggio per terra lungo e
pericoloso, senza valide forze, per mare difficile in

193

mancanza de bastimenti quando anco si provasse la facilit del concorso nelli


Morlachi ad intraprenderlo in defficienza totale del biscotto e del denaro, che in
tal occasione vi vorrebbe, non solo per alimentarli, ma anco per blandirli. Pur ad
ogni modo corrono gl' ordini perch giovedi prossimo s' attrovino alli Castelli
con li capi del contado di Zara, frattelli del deffonto cavalier Gianco e Nachich e
procurar l' unione anco delli pi accreditati di questi contorni, ove mi portar
con l' istesso monsignor arcivescovo per insinuarli, e concertar il miglior
publico servitio. E quando fossero insuperabili gli obietti, non mancar
rivigorirli a praticar vigorose scorrerie nell' Arcegovina, ma nell' una o nell' altra
parte saranno sempre necessarij li sovegni, spetialmente de biscotti; senza de
qualli non pu sperarsi la mossa per alcuna parte.
Non ho mancato, ne mancar d' inanimirli alla costanza, e procurar che la
morte del cavalier Gianco non rendi avviliti li loro animi, ma anzi da questo
prendo mottivo di inasprirli alla vendetta.
Alli di lui fratelli palesar la benigna dispositione che vostra eccellenza
verso d essi nutrisse, cosi pure al Milcovich, che pare il pi accreditato dall'
universale, cosi per il proprio valore, come per la memoria de' suoi benemeriti
antenati. Dall' essempio passato in Duvno, dal poco numero di quella cavallaria
assai infiachita de' decorsi viaggi, difficile da invigorirsi, per mancanza di biava
in queste parti, non posso persuadermi di persister nell' intentione, che nutrisco
di unirmi seco, come havevo divisato di continuare, rifflettendo di azardar con li
decoro publico queste poche forze, quali per sono tutto quello che di presente
tiene il prencipe a questi confini.
(Omissis).
Spalato 29 agosto 1687.
Priloeno Kornarovoj depei od 1
septembra.
176
Sa galije u luci Polae (Mljet),
prvi septembra 1687.
Dalmatinski providur . Kornaro pie senatu da je potakao providura
konjice Zena da na mesto poginulog Jankovia, iji gubitak mnogo ali, postavi
drugog poglavicu i da je pristao na Milkovia koji je hrabar, ugledan i uven.
Serenissimo prencipe.
(Omissis).
De vantaggi riportati in campagna dal signor provveditor general de
cavalli predetto, ne haveranno l' eccellenza vostra dal medesimo la pi distinta
partecipatione; rincresendomi molto la perdita fatale del cavalier Gianco,
abbandonato nel cimento incontrato co' Turchi, et

194

per il di pi anche, c' haverebbero i nostri potuto approffittarsi sopra i medesimi,


con la loro meditata diversione.
L' ho eccittato applicar all' institutione d' altro capo a quei Morlacchi del
maggior credito, annuendo perci alla persona d' un tal Milocovich, che mi
motiva haver dimostrato sempre molto valore e corraggio, e ritener il maggior
grido, acci procurino nella presente congiuntura di cogliere ogn' altro maggior
vantaggio sopra i nemici; et perch siano tanto pi inanimiti, le ho ingionto pure
che assicuri i frattelli, e figlioli del Gianco d' una particolar publica prediletione,
et che da me esigeranno anche tutta l' assistenza e tutto il favore in ricompensa
delle sue distinte benemerenze.
(Omissis).
Di galera in porto palazzo primo settembre 1687.
Girolimo Corner provveditor general
Mlet. dr. arh.
Senato-Dispacci provveditor general in Dalmazia,
Fa 119/529.
177
Katela, 3 septembra 1687.
Providur konjice Zeno javlja senatu da je sazvao u Katela poglavice
Morlaka iz cele pokrajine da se dogovore s njima o diverziji koju bi trebalo
izvriti da bi se olakalo osvajanje Herceg-novog. Nada se da e mu uspeti da ih
zagreje za akciju, jer se mnogi takmie na upranjeno Jankovievo mesto pa ele
da se istaknu.
Serenissimo prencipe.
Appoggiata alle mie debolezze dall' eccellentissimo provveditor general
Cornaro la dirrettione della provintia e di questi confini, doppo l' incendio e
destruttione di Duvno (essendomi frastornato il prosseguire, secondo l'
intentione dalle cause gi espresse nell' humilissime mie del numero 14) mi
restitui nelle campagne di Sign, et ivi qualche giorno dimorato; ma conoscendo
di quanta importanza sij (massime nelle congiunture correnti) il rinvigorir
possibilmente l' animo de Morlachi, rilasciai ordini perche li capi pi accreditati
delli territorij di Zara, Sebenico, Tra, Spalato, Clissa, Duare, Almissa, Poliza e
Macarsca, dovessero in questa settimana attrovarsi alli Castelli, per concertare
una nuova vigorosa unione, e conciliar qualche vantaggio sopra nemici, a
diversione ancora del concorso in sussidio di Castel Novo.
Lasciata parte della cavallaria a Clissa per assicurar li convogli,
spetialmente de biscotti, che alla prima comparsa de medesimi devonsi
introddurre in Sign tenedosen ivi urgente il bisogno; premunita pure quella
fortezza con altri cinquanta cavalli per supplire nell' occasioni alla scarsezza del
pressidio, mi sono qui portato con il poco restante.

195

attendendo la comparsa delli capi stessi per stabilire con la pi possibile celerit
il miglior publico servitio. Voglio sperare (per rimettersi in credito) siino nell'
unversale per incalorirsi e gareggiando tra molti l' occupar il posto del deffonto
cavalier Gianco, possino distinguersi nell' operare dalle passate occasioni. Io non
manco della pi infervorata attentione per coglier quelli vantaggi, che la mano
del signor iddio si degnasse concedermi a gloria della patria, tuttoch sij cosi
ristretto il numero di questa cavalleria, che detratti gli amalati, non sorpassa in
tutto li doicento e quaranta.
(Omissis).
Castelli d'i Trau 3 settembre 1687.
Antonio Zeno provveditor general cavalleria.
Mlet. dr. arh.
Senato-Dispacci provveditor general della
cavalleria in Dalmazia, Fa 717.
178
Mleci, 11 septembra 1687.
Senat izraava providuru Zenu svoje zadovoljstvo radi njegova dranja
kod pohoda na Duvno i svoju alost radi smrti Jankovia, ijoj e deci biti
priznate oeve zasluge.
MDCLXXXVII XI settembre.
Al provveditor general in Dalmatia et Albania.
Con oggetti zelanti del publico vantaggio unitovi a Morlachi nelle
campagne di Sign, et avanzativi a Duvno, dove capitato era con seguito de spahi
l' alaibeg d' Herzegovina intendemo dalle vostre di numero 14 quanto vi sortito
di conseguire sopra nemici.
Godemo per che la forma prudente da noi tenuta nel viaggio, et la
risolutione, con che fu attaccato quel comandante, habbia prodotto il frutto di
diverse teste d' alcuni schiavi, e d' essersi levati 18 padiglioni con la fugga del'
altre genti, a che si aggiunge l' incendio, che havete fatto seguire in quel
contorno di molte case in pi ville, son distributione di biade, fieni et molt' altre
provisioni con vostro merito e nostra intiera approvatione. Doppo tal fortunato
incontro molto per riseentimo, che all' ingrossamento de Turchi si fossero
Morlachi ritirati alla campagna, et che alieni di secondar gl' eccitamenti et
intentioni vostre, non habbiate meglio potuto approfittare contro quei barbari,
dei quali ne diremo periti molti principali nel vigoroso contrasto, doppo che con
la cavalleria vi siete all' assistenza de' nostri portato.
La morte per colpo d' arcobugio e sablata in tal incontro seguita del
benemerito cavalier Gianco, che dominato dal proprio sempre isperimentato
valore, tent nel cimento della vita i publici proffitti, viene

196

da noi sommamente compatita, come dalla publica munficenza nelle persone de'
suoi figlioli, il di lui merito riconosciuto.
(Omissis).
+
118

2
L. S. S.

3
Girolamo Giavarina segretario.
Mlet. dr. arh.
Senato-Rettori deliberarti R. o 62, c. 112.
179
Split, 29 septembra 1687.
Providur Zeno izvetava senat o pohodu Morlaka na Varcar Vakuf pri
kome su ce istakli Zavia Jankovi, koji je bio i ranjen, serdar Naki i harambaa
Boo Milkovi. Ova je akcija dokazala Turcima da Stojanova smrt nije
obeshrabrila naciju, kako su to oni verovali.
Serenissimo prencipe.
(Omissis).
Considerabile stata la destruttione ed incendij praticati dagl' altri nella
Bosna, quali si sono inoltrati per sei giornate nel paese; e poche hore lontani da
Bagnalucca hanno aggredito la grossa terra di Varzaren Vacup, ben diffesa anco
con vigorosa sortita da Turchi.
Il capitan Zavissa Mitrovich si fatto conoscere in quest' occasione, non
dissimile nel valore, dal deffonto fratello cavalier Gianco, havendo con ardita
rissolutione attaccato li nemici, reciso di sua mano doi teste, e con un tiro di
pistola gettatone un' altro di sella, rillevando una moschettata nella coscia, che
leggiermente l' ha offeso, et altra miracolosamente riparatali dall' arzone.
Stessamente il sardar Nachich da Sebenico con il carambassa Bozei Milcovich
da Zara, sono stati i primi a dar l' essempio a gl' altri; havendo ogni uno di essi di
propria mano fatto pure qualche testa. Doppo un confitto di tre hore rimasero
rotti e fugati con la morti di pi de vinti sul campo, oltre gl' estinti nella fattione
e gl' altri uccisi nella fugga tra boschi e ne' monti.
Tentorono poi superare il recinto, quale ben assicurato con terreno,
palizzate, non li pot sortire.
Trascielti ottocento dal corpo, furono destinati scorrer li monti per far
buona raccolta d 'animali (in che impiegandosi volentieri il Murlacco) riuscirono
mirabilmente con l' acquisto di quattro milla e pi de' minuti, doicento tra cavalli
e bovini.
Si unirono quelli di Bagnalucca, Scopie et altri luochi circonvicini al
numero di cinquecento, e comparvero la sera in vista de' nostri, quali pensavano
la mattina sussequente di attaccarli: ma sul imbrunire,

197

com' e loro costume dir l' ave maria invoccando ad alta voce ogni uno tre volte il
nome di Jes, credendo Turchi fosse il segno per aggredirli, si diedero ad una
precipitosa fuga nella vicina montagna, ne pi lasciatisi vedere.
Li Morlachi, cosi nell' andata, come nel ritorno, nel lungo giro di dodeci
giornate, hanno tutto il paese saccheggiato et incendiato; la quantit di biade
ritrovate, cosi nelle case, come in monti per le campagne, ancora nelle spighe,
non possono descriverla, perch in ogni luoco ne hanno abbruciato gran copia:
parimente de fieni e paglie indicibile la destruttione. Se le pioggie non gli
havessero in tutto il viaggio accompagnati, si sarebbero anco dillattati in altre
parti; gi che verso Clivuno, ove tenevano le commissioni per devastare, sono
stati divertiti da una vigorosa unione de' Turchi, che a passi angusti li attendevano. Devo per dire haver in quest' occasione riacquistato in parte quel
concetto, che in quella di Duuno si havevano assi preggiudicato, e sono state
molto opportune tali hostilit; mentre Turchi si lusingavano, che la morte del
cavalier Gianco potesse haver diminuito il corraggio della natione, e tanto pi
sono stati fortunati li successi, quanto che non sono periti, che due soli tra nostri,
ed uno lievemente ferito.
(Omissis).
Spalato 29 settembre 1687.
Antonio Zeno provveditor general cavallaria.
Mlet. dr. arh.
Senato-Dispacci provveditor general della
cavalleria in Dalmazia Fa 717.
180
Split, 12 oktobra 1687.
Providur konjice Zeno javlja senatu da e Zavii i Iliji Mitroviu koji e
naskoro sa ostalim Kotarcima stii u Split izraziti dudevo sauee radi smrti
brata im Stojana i blagonaklono raspoloenje senata prema Stojanovoj deci.
Serenissimo prencipe.
(Omissis).
Al capitan Zavissa et Ellia Mitrovich, che devon fra pochi giorni qui
capitare con gl' altri del territorio di Zara, attestar i pietosi sentimenti della
serenit vostra per la morte del cavallier Gianco, loro fra-

198

tello, e la benigna dispositione che nutrisce l' eccellentissimo senato verso li


miglioli del benemerito deffonto. (Omissis). Spalato 12 ottobre 1687.
Antonio Zeno provveditor general della cavallalria.
Mlet. dr. arh.
Senato-Dispacci provveditor general della
cavallaria in Dalmazia, Fa 717.
181
Split, 27 oktobra 1687.
Providur konjice Zeno izvetava opirno senat o pregovorima voenim sa
franjevcima iz Rame o njihovu prelazu u Dalmaciju, o pohodu 4000 Morlaka na
kraj oko Rame radi zatite tog prelaza, o uskakanju fratara i naroda, i o smetaju
tih uskoka po Sinjskoj krajini. Javlja da je vest o osvojenju Hercegnovoga
ispunila veseljem svu pokrajinu i da su kninski Turci koji su se vraali iz
Sarajeva sa platom za kninsku posadu, nagazili na zasedu koja je pobila petnaestoricu i otela im 10.000 reala.
Serenissimo prencipe.
Non potendo pi sofferire li padri francescani zoccolanti del manasterio di
san Pietro in Rama nella Bosna, li barbari trattamenti, e le continue vanie, co
quali venivano da Turchi tormentati; mi spedirono le settimane passate in habito
di Morlacco, un loro sacerdote, per rappresentarmi la rissolutione da essi fatta, d'
abbandonar il convento, e lasciar il paese, quando li prestessi valida assistenza,
per venirsene sicuri nel stato della serenit vostra; nutrendo l' istessa intentione
molte di quelle famiglie, in confessione glielo havevano communicato.
Hebbi pronte l' occasione di renderli essauditi; mentre in quel tempo si
andava pratticando l' unione generale de Morlacchi, destinata alle devastationi,
et incendij per quella provintia: si che stabilito il concerto, li rimandai il padre
con altre fidate persone, perch si tenessero allestiti, e alla comparsa della partita
sin loro si giuntassero. Intrapresero li Morlacchi il camino per quella volta; e
tuttoch assai remota, e distante una sola giornata, e mezza dal Seraglio, hebbero
fortuna, senz' esser scoperti nel viaggio, d' improvvisamente arrivarvi, e come in
parte, non pi aggredita della decorsa ne nella presente guerra, quanto pi si
tenevano gli habitanti dall' insidie lontani; tanto pi riuscito facile con poco
contrasto, il sorprenderli, tagliarli, e farne molti schiavi. Erano li nostri tra
cavalli e pedoni al numero di quattro mille, quali divisi in diverse ville di questo
vasto contorno diedero alle fiamme quantit de habittationi, e molte distinte dal
altre nella grandezza, con

199

pi di cento magazzeni, ove eran risservati fieni, e biade a commodo della


militia, solita in quelle vicinanze svernare; ma essendo cosi ubertoso quel paese
(come li padri stessi me lo confermano) non pu descriversi la copia delle
provisioni, commestibili, e de foraggi, che son statti in quest' ocasione distrutti, e
consumati. Molti Turchi con le famiglie intiere si sono inceneriti nelle proprie
case; altri nella difesa rimasti estinti; e sopra doicento d' ogni sesso, condotti in
schiavit; e ritornati li Morlacchi con la perdita de soli quatro de suoi, ed altre
tanti feriti; compensata pero da grande bottino, e preda degl' animali grossi, e
minuti, ascendenti tra gl' uni e gl' altri a sei, sette milla; prossequendo pure nel
restituirsi alle loro case, la destruttione del paese, per dove sono scorsi, che per
lungo tratto si rende dishabitato, e riuscir di sommo incommodo a Turchi, nel
svernare a questa parte.
Li padri al numero de quindeci, tra sacerdoti, chierici, e laici si sono qui
con loro particolare contento salui condotti; havendo seco portato le cose pi
essentiali del manastero, che per non lasciarlo con il tempio all' arbitrio, e
vilipendio de barbari, hanno creduto il meglio, dar il tutto alle fiamme, e vederlo
prima del loro partire distrutto; tuttoch fosse fatica riguardevole per l' alloggio
di ottanta, e pi padri da officio.
Si sono pure ad essi aggregate molte famiglie, quali unite a quelle
ultimamente venute da Duvno formeranno cinquecento, e pi huomini d' arme,
tra questi cento cinquanta a cavallo, ben montati.
Per riconciliare il modo di ricovrare questi religgiosi, mi sono qui portato,
ad abboccarmi con monsignor arcivescovo Cosmi, quale con la sua solita bont
gl' ha ben veduti, e con pietosa carit accolti, e trattati.
Il motivo pure di render accommodate queste nuove famiglie, mi ha qui
condotto; e come comprendevo fosse un gran bene, il situarli nelle campagne di
Sign; cosi mi sono consolato nel sentire dal medessimo prelato, esser un tal
incontro desiderato dall' eccellentisimo provveditor general Cornaro, per render
habbittato quel disertato paese; rifflettando anco, che il numero della gente atta
all' armi e de cavalli possi ben assicurar quel confine, senza publico dispendio:
Partendo per questa notte barca per Cattaro; partecipo il tutto all' eccellenza
sua, e andar fra tanto differendo le rissolutioni, sino mi giungano li di lui
positivi sentimenti; cosi pure sopra rillevanti incarichi, che mi va partendo.
Le lettere di sua eccellenza, con le notitie della resa di Castel Novo, han
colmato di giubilo la provintia tutta, per le conseguenze rimarcabili che iseco
porta quel ben conosciuto importante poste, e dalle voci universali vien
acclamato con il valore la sua prudentissima condotta.
Venticinque Turchi da Knin si erano portati in Seraglio, a ricever l'
ordinario sovegno per la paga de militie, et altre occorrenze di quella fortezza.
Questi al ritorno sono stati attesi nell' imboscata, tra Scopie, Cliuano e levatoli
dieci mila reali, che seco tenevano, e molti cavalli da sella, che conducevano;
recise le teste a quindeci di essi, gl'

200

altri salvatisi con la fugga. Per diligenze usate non mi riuscito sin hora
penetrar, chi sijno li fortunati di cosi bel bottino.
Gratie etc.
Spalato 27 ottobre 1687.
Antonio Zeno provveditor general della cavallaria.
Mlet. dr. arh.
Senato provveditor general della cavalleria in
Dalmazia, fa 717.
182
Split, 3 novembra 1687.
Providur konjice A. Zeno javlja senatu da popisuje porodice nedavno
uskoene iz Duvna i Rame koje namerava naseliti u okolini Sinja, poto su sve
katolike vere i prema tome pobuuju manje podozrenja. On eka providurovu
odluku i u pogledu smetanja ramskih fratara koje bi bilo najbolje nastaniti na
kakvo ostrvo, u toliko pre to se meu njima nalazi neki fratar Andrija, koji je
sumnjiv radi svojih intimnih veza sa Atlagiem. Tri stotine Primoraca koji su
provalili prema Skoplju napalo je po noi sela Skrobuane i Vinjane, ali su ih
nala prazna, jer se Turci, iz straha od napada, pre noi povlae sa porodicama u
ume.
Serenissimo principe.
(Omissis).
In questo mentre vado descrivendo con distintione le famiglie de novi
habbitanti, ultimamente venute da Duvno, Rama, et altri circonvicini paesi, alla
devotione della serenit vostra, per poter senza ritardo accommodarli; ove mi
sar prescritto dallo stesso eccellentissimo provveditor general; e mi raffiguro il
di lui concorso, di situarli ne contorni di Sign, che come tutti di rito cattolico, si
rendono meno degl' altri osservabili. Anco sopra l' habitatione da destinarsi alli
padri di Rama attendo li di lui sentimenti; e potendoli riddurre sopra un' isola, lo
crederi il miglior partito; tanto pi, che tra questi vi si attrova quel tal frate
Andrea, cosi intrinseco, e famigliare dell' Atlaghich, che s' e reso, se non
contumace assai sospetto, quale per anco con pretesto d' indispositione, non
comparso alla mia presenza; ma si trattiene tra Morlachi a Dugopoglie, poche
miglia da Clissa lontano. Ho per destramente insinuato al guardiano, tener
premura di seco abboccarmi, e quando continui in lui la ressistenza, procurer in
forma cauta, riddurlo alla dovuta rassegnatione; e quanto pi comprendo in esso
qualche timore; maggiormente mi acccerto, possi haver la conscienza macinata,
e mi da mottivo, a non lasciarlo di vista.

201

Trecento di quelli da mare si sono inoltrati verso Scopie, e dato l' assalto
in tempo di notte a doi di quelle grosse ville, nominate Scrobuchiani, e Visgrani,
le hanno trovate vuote de habbitanti, ma bensi tutte le case ripiene de biade,
mieli, ed altre cose comestibili, che per ordine del bass ui si custodivano.
Queste restorono da essi incendiate, come pure la molta provisione de fieni, che
si attrovavano in quelle vicinanze; ne li riusc far altro bottino, che de animali,
ed una soia schiava, qual asserisce, che la maggior parte de Turchi con le
famiglie, si rettira la notte tra boschi, per tema, d' esser aggrediti da christiani.
Si preparano pure altre partite, quali tutte restano da me incaricate alla
devastatione del paese; e certo sin hora n' hanno per lungo tratto dissertato; e non
pu che riuscir di grande incommodo, anzi difficultar assai li soliti atteggiamenti
delle militie dell' invernata.
Gratie etc.
Spalato 3 novembre 1687.
Antonio Zeno provveditor general della cavallaria.
Mlet. dr. arh.
Senato-Provveditor general della cavalleria in
Dalmaxzia, fa 717.
183
Split, 18 novembra 1687.
Providur konjice A. Zeno javlja senatu da se nalazi jo uvek u Splitu gde
oekuje Kornarovu odluku gde da smesti ramske fratre i mnogobrojne, veinom
katolike porodice koje dnevno uskau. Uskoilo ih je dvadeset iz Rakitna,
mostarske oblasti, a poslao je odred Morlaka da prevedu druge iz Skoplja iji je
glavar neki pravoslavni pop ura. Morlaci se rado zalau kad je u izgledu
njihov lini iar, a opiru se i izmiu kad je u pitanju samo dravni interes. I
hriani iz Livna trae da im da sprovod kod uskakanja u mletako podruje, ali
on pre nego izloi Morlake u onom kraju, gde su Turci najjai, hoe da bude
siguran u iskrenost njihove namere, pa je stoga zatraio taoce. Dobio je vest da
se njihov pouzdanik vratio u Sinj sa 26 porodica i 50 oruanih ljudi, koji su
uvali veliku kulu Durakbegovia.
Serenissimo principe.
Sto per anco qui attendendo li sentimenti dell' eccellentissimo provveditor
generale, sopra il modo di alloggiar li padri di Rama, e dar ricovero alle famiglie
capitate alla devotione della serenit vostra doppo la partenza di sua eccellenza,
le quali sempre pi ne van crescendo di numero, spetialmente nel rito cattolico.
Non manco intanto con trattamenti cortesi andarli blandendo, per allettarne ancoi
degl' altri al'

202

concorso; come pure mi riuscito il farne portar vinti case da Rachitno, distretto
di Mostar; tra queste quaranta atte all' armi, per sicurezza delle quali a loro
richiesta ho spedito settecento huomini di questi castelli Clissa, e Duare,
inanimendoli con la sicurezza del bottino, che li medesimi si havevano meco
impegnato di facilitarle, e sono hoggi con esse ritornati, doppo l' incendio di
diverse case, biade, e fieni, con la preda di doi mille e pi animali minuti;
quatrocento in circa bovini e qualche testa ancora recisa de Turchi interfetti.
Altra partita pure attendo in momenti, passata verso Scopie,1 per assicurar il
camino ad altre famiglie di quel contorno, da qual ne il capo, un tal prete Zorzi
d rito greco, che sin l' anno decorso (per quello mi viene rappresentato) premeva
assai all' eccellentissimo provveditor general il riddurlo a questa parte, e dal
medesimo pure deve esser data in mano de Morlacchi altra sicura preda, quali
inanimiti da tali speranze, mi si rende facile, il moverli, e l' occasione di simili
viaggi produce il bene nel render senza publico aggravio desolato il paese; che
doppo impossessati del bottino, poi ben volontieri si applicono agl' incendij, et
alle hostilit; ma quando comprendono, esser le mosse dirrette al solo publico
servitio, e non al loro particolar interesse, senza, che corra il soldo, s' incontrano
sempre in molte appositioni, come ne ho havuto l' esperimento nelle tre generali
unioni di tutta la provintia, in poco tempo praticate, con le quali resta disertato
un gran tratto di camino (e se ben commandati) con desterit mi son sottratto da
qualunque contributione di denaro, che mi veniva intavolata, e che pi volte
stata praticata; si che nelli tre mesi di mia permanenza a questa parte, non rimane
disposto di publica ragione, che di soli zechini trenta doi; cosi per qualche
premio di teste recise, e altre distinte attioni; come il contribuito ad esploratori e
confidenti, che andavano di tempo in tempo assicurando con le notitie a nostri, l'
avanzamento nel paese nemico. Certo che quando vi fosse stato a questi confini
un piciol corpo di militia pagata, sicuri dell' obedienza, s' haverrebbe poituto per
molte gornate maggiormente inoltrarsi, ed incontrar nel concorso universale delli
christiani, che lo sospirano, ma dalli soli Morlachi conviene ricevere quello si
pu; se non si pu ottener quanto si brama.
(Omissis).
P. S. Mi fu ricercato li giorni passati, in nome delli christiani di Cliuno,
qualche valida assistenza, per scortarli con le famiglie a questa parte; ma
dovendosi esponere la gente in siti, ove radunato il maggior nervo delle forze
de Turchi, ho creduto bene assicurarmi (con li ostaggi) della loro fede; nel tempo
massime, che si doveva fraponere all' unione della cavallaria dal contado di
Zara, necessaria in quelle vaste campagne.
Con tali commissioni rispedito il messo, lo sento in questo punto ritornato
ne contormi de Sign, con vintisei famiglie de medessimi; tra

Verovatno da se radi o Uskoplju u Hercegovini. Ova nam seoba objanjava


postojanje pravoslavnih oaza (Dicmo, Bileti, Broanac) u cetinjskoj krajini koja je
inae sva katolika.

203

queste cinquanta huomini de armi, quali erano di guardia nella gran torre del
Duragbegovich, che prese da essi l' armi contro li Turchi, che la custodivano,
hebbero fortuna questi di salvarsi in un forte posto delle medessima; ma non gi
impedire a christiani, il levarli doi piccioli pezzi di cannone di bronzo; cio un
mortaro incamerato, et un falconetto, l' impronto antichissimo del glorioso S.
Marco, che hora si attrovano risposti in sicuro nella fortezza di Sign, come in
questo punto vengo avisato dall' illustrissimo Zorzi, che ivi risiede. Tanto in
succinto posso humiliare alla serenit vostra, sino mi pervenghino pi
particolarizzate le notitie.
Antonio Zeno provveditor general della cavallaria.
Mlet. dr. arh.
Senato-provveditor general della cavalleria in
Dalmazia, fa 717.
184
Zadar, 8 decembra 1687.
Providur konjice Zeno javlja senatu o uspehu postignutom od pohoda
katelanskih, splitskih i klikih Morlaka na mostarsku krajinu, ibenskih na
bihaku, a kotarskih na Udbinu. Ramskim fratrima odreena je privremeno kao
sklonite opatija Sustipan van Splita, a uskoene porodice smetene su u sinjsko
i dicmansko polje. On se povratio u Zadar na molbu Morlaka da ukloni mnoge
nerede koji su nastali u Kotarima za njegova otsustva. Obavetava najzad senat o
rasporedu straa oko mletakog poseda u Dalmaciji.
Serenissimo principe.
Osservando, che la staggione ancora favorevole si rendesse, per continuare
l' hostilit nel paese nemico e che le nevi (contro il solito di questi tempi) non
potevano impedire a Morlachi l' inoltrarsi; mi son applicato con tutta
sollecitudine, all' unione di tre grosse partite, poich in un giorno stesso prendino
la marchia in siti diversi, e praticassero le devastationi, et incendij. Mille e
quattrocento huomini, estratti dalli castelli di Trau, Spalato, Clissa, et altri luochi
adhiacenti, per la parte di Mostar, cinquecento scielti, tra Sebenico, Scardona e
Velim, ne contorni di Bilai; altretanti dal contado di Zara, contro Udbina nella
Lica, quali tutti favoriti dalla divina assistenza, hanno ottenuto considerabili
vantaggi, cosi per quello riguarda al publico servitio; come per il particolar loro
interesse, nel bottino riportate. Quelli passati a Mostar, assalite molte ville, che
comprendono pi di ottocento case... con altre cose comestibili d' ogni genere. S'
unirono quatrocento Turchi, tra pedoni, e cavalli, e in siti avantaggiosi, tentorono
divertirle il prosseguimento. Morlachi con buona risolutione li urtarono, e riusci
sbandarli; neccessitandoli alla fugga; parte dispersi per quelle vaste compagne;

204

altri ricovratisi nel recinto, in vicinanza del quale si fermorono mezza giornata,
eccitandoli con rimproveri di novo all' uscita, da essi non acconsentita. Sole
quattro teste, e due schiavi con qualche numero d' animali hanno riportato,
perch tre giorni prima del loro arrivo a quella parte, furono li Turchi avisati, e
come rissolsero lasciar le case in abbandono; cosi hebbero tempo di incontrarsi
con le famiglie, et animali ne monti e boschi vicini.
Gli altri da Sebenico, portatisi sotto Bilai, depredorono in tempo di notte,
mille docento animali minuti, e sessanta tra cavalli e bovini, che scoperti a dato
il segno dell' arma, obligorono Turchi li Christini di quel distretto passar i
monti Zarvovizza per traversarli il camino, ove pure in tre siti erano state
antecedentemente baricate le stradde, con grossi alberi, seguitandoli poi alla
coda, con buon corpo di cavalleria, che dal calpestio de cavalli furono da
Morlachi scoperti, quali favoriti dall' oscurit della notte, hebbero commodo d'
imboscarsi, e coglier il vantaggio sopra di essi, con recider quindeci teste; e ne
tocc la sorte al capitanio de Bilai, e desdar di Cliuz, che preservato intanto il
bottino (mottivo principale di cosi generosa attione) con un sol ferito si sono
restituiti alle loro case.
Cinque teste pure, e alcuni schiavi, hanno riportato quelli inoltratisi nella
Lica, e tuttoch contrastatali l' intentione da cento, tra pedoni, e cavalli sortiti
dalla citt di Udbina combattendoli con viggore, gl' hanno respinti; ed ivi ancora
dato alle fiamme biada forraggi, e depredato buon numero d' animali.
Provo il contento, che l' espeditioni tutte, habbino fatto rissentir ddanni
considerabili agl' inimici, e gratie a dio signore, ritornate sempre le partite senza
discapiti, ne pregiuditij.
Resta alli padri di Rama, con il concorso d' eccellentissimo provveditor
general Cornaro, assegnata per modo di provisione, l' abbatia di san Steffano
fuori della citta di Spalato, a commodo di loro habittatione, e il frate Andrea gi
intrinseco dell' Atlaghich, ricuperato dall' indispositione, che l' apprimevano, s'
rassegnato; e meco lo trattengo con l' oggetto di ricavar da esso quello, mi
potesse riuscire di publico vantaggio; tutto ch non lo scorghi huomo di gran
maneggio: vero che tiene cognition particolare da questi circomvicini paesi, e
qualche confidenza con Turchi di credito, spetialmente in Knin; sopra il quale ne
tengo la mira. Concorrendo lo stesso eccellentissimo provveditor general, che le
numerose famiglie de christiani catolici, ultimamente venute alla devotione della
serenit vostra restino situate nelle campagne di Sign, e Dismo; ma non
havendomi particolarizzato la di lui intentioni, ne la quantit delle terre, se li
devon assegnare per cadauno; ne l' obligationi da imponerli per l' essatione de
publici riti; e per non esservi pure nella provintia persone perite per far riparti, e
perticazioni, spetialmente per la risserva de pradi, a commodo della cavallaria
pagata, non ho potuto effettuarlo. Ho creduto meglio, differirne l' essecutione,
con rappresentare all' eccellenza sua questi riflessi, che veder anco in quella
parte introdotto il disordine, invalso nel principio della guerra, e che tuttavia con
publico disservitio, si osserva correre in questo contado.

205

Repplicandomi l' instanza premurose li Morlachi per la mia comparsa a


questa parte, a remotione de molti disordini; con gl' assensi pure dell'
eccellentissimo provveditor general, mi sono qui hieri condotto, e per non privar
le parti superiori totalmente d' assistenza di qualche copro di cavalleria, ho ivi
lasciato cinquanta cavalli, che meco tenevo, e con peotta ne ho preso il camino.
Non ho per mancato lasciar gli ordini opportuni per la buona dispositione delle
guardie, a scanso di sinistri, da quali ho procurato nel corso di mesi quatro con il
continuo motto, tenerne lontana la provintia; e nella mia permanenza qui, viver
applicato per rimetter nelle buone regole il contado, havute l' informationi de
disordini, invalsi nel tempo di mia absenza. Nel passaggio per li castelli u e
Sebenico, ho tenuto discorso con li capi; e carambasse di quelli territorij, perch
le guardie sin hora praticate, fossero in posti piu avanzati situate; cosi per esser
pi opportunamente avisati li sudditi, in caso di qualch' improvisa scorreria a
loro danni; come per dillattar il canfine, a commodo delle semine, e pascolo d'
animali, ma sopra tutto per render maggiormente angustiata, e blocata la fortezza
di Knin; e ne trovo il concorso universale, conoscendo loro servitio essentiale si
comprende pure, tener occupato il posto di Dernis al quale s' obligarebbero
quelli del territorio, e contorni de Sebenico, di ben guardarlo con doicento
huomini. Quelli di Tra, a Ribigna Cula, sopra Petrovo poglie, con vinti; trenta
da Clissa, al Bosco di Malcouno in Cettina; otto da Cettina sopra il ponte e
Inliseta (?); vinticinque di Scardona nella fortezza di Nezuen, appresso il fiume
Carcha, che con li cento di questo territorio ch' ordinariamente guardano
Bucovizza, rimarebbero custoditi li confini d' ogni parte e strettamente
incommodata quella piazza. Oltre li doicento in Dernis, non vi s' accrescerebbe il
numero di quelle, che di presente si mantengono; ma venendo intavolato appresso il solito biscotto, che li viene contribuito qualche pretesa paga, li ho
incaricati, esprimersi in scrittura per rassegnarla all' eccellentissimo provveditor
generale, perch fattone con la sua prudenza il riflesso, possi deliberare quello
conoscer di miglior publico servitio e maggior sicurezza de sudditi.
(Omissis).
Zara 8 decembre 1687.
Antonio Zeno provveditor general di cavallaria.
Mlet. dr. arh.
Senato-provveditor general della cavalleria in
Dalmazia, fa 717.
185
Zadar, 22 decembra 1687.
Providur konjice Zeno javlja senatu o merama koje je preduzeo da bi se
spreio uvoz namirnica u turske tvrave, naroito u Knin,

206

te o svojoj akcijm na suzbijanju kriminaliteta meu Morlacima. Obavetava


senat o ponaanju ramskog fratra Andrije koji je ranije bio pobudio izvesno
podozrenje radi svog prijateljstva sa turskim poglavicama.
Serenissimo principe.
(Omissis).
Nel tempo anco che ho girato la provinzia ho tenuto fissa la mira, per
divertir li sovegni alle piazze nemiche, e spetialmente a quella di Knino,
havendo fatto scorrere in quelle vicinanze, piciole partite, poich stando qualche
giorno imboscate, potessero con maggior facilit coglier alcun soccorso ch' alla
sfillata ne fosse tentato l' ingresso. Non ho mancato pure (destinando altri a passi
opportuni) rendermi assicurato da qualche trasgressione, che potesse essere
praticata con trasporti di vittuarie da schiavi, che per il proprio riscatto transitano
a quella parte; ne m' sortito haver riscontro esserli stata cesa alcuna introdotta,
doppo quello, li fecce pervenire l' Atlaghich, prima dell' andata sua nell'
Ongaria; anzi che tengo continuate relationi, attrovarsi quella citt in grande
penuria; e tanto pi se gl' accresce; quanto ch' invigilo ad ogni potere; venghino
esseguiti i prudentissimi proclami dell' eccellentissimo provveditor general
Cornaro, prohibenti a schiavi la condotta di qualunque materia comestibile; e
posso accertarmi dell' obedienza, doppo esser state ben adempite le commissioni
imposte ad una squadra, da me obligata con qualche piciola recognitione, a
scorrer le stradde in traccia de trasgressori, quali gi due mesi incontrati, doi
Morlachi schiavi a Velim con tre cavalli di biade, gl' hanno sul fatto privati di
vita ed appopriate a se (come gl' havevo permesso) e la biada e li cavalli.
(Omissis).
Inoltratomi pure nell' indagar le delinquenze ch' eran invalse in questo
territorio nella mia lontanazza, ho liquidato sin hora qualche reo, cosi de furti,
come d' homicidij, ed obligato quelli del comun di Vurana, ad arrestarli, che con
pontualit le hanno anche esseguito; e scortati da una squadra de cavalli, tre de
medessimi si ritrovano nelle forze. Questo principio (non pi praticato tra
Morlachi) mi fa sperare potersi introddur l' obbedienza anco negl' altri, e con
qualche essemplar correttione, riddur l' universale alla moderatezza, che viene
nella maggior parte sommamente desiderata; al qual effetto ho rilasciato mandati
circolari in tutte le ville a consolatione degl' appressi; eccitand' ognuno portar
alla giustitia senza alcun riguardo li proprij gravami.
(Omissis).,
Il padre Andrea de Rama, come nelle precedenti mie ho motivato, si
trattiene appresso di me con tutta la rassegnatione, senz' alcuna prattica; ne mai
s' allontana, servendomi di lui come capellano; e si mostra infervorato assai,
bramando gl' incontri di prestar qualche buon servitio; tenendo esso in Knin
degl' amici e spetialmente il capitanio della fortezza, al qual preme assai la
recupera d' un figliolo, che si attrova schiavo de particolari nelli castelli di Tra;
apprezziate mille seicento

207

realo. Tuttoch per anco con iui niente habbi comunicato penso pure
(conoscendolo con fondamento opportuno) sotto tale pretesto, riccavar qual
fosse l' intentione del capitanio stesso, quando non mi riuscisse quella del
rinegato; e in questo caso crederci potermi valere dell' impiego del medessimo
padre.1 Se pero sij rissoluta la volonta della serenit vostra del di lui passaggio
nella dominante, sara senza ritardo fatto seguire.
(Omissis).
Zara 22 decembre 1687.
Antonio Zeno provveditor general di cavalleria.
Mlet. dr. arh.
Senato-Provveditor general della cavalleria in
Dalmazia, fa 717.
186
Zadar, 11 januara 1688.
Providur konjice Zeno alje senatu prevod pisma, koje je na srpskom
jeziku senjski vice kapetan Portner pisao harambai Luki Njegovanu2 povodom
nekog pograninog incidenta u Velebitskom podgorju. Njegovan je u prolom
ratu bio esarev podanik i stanovao u Krmpotama,3 pa je otuda uskoio sa 40 do
50 porodica u Vinjerac, a sad stanuje vie Raanca u Podgorju.
Serenissimo principe.
Doppo retrocessi li sudditi imperiali nell' adhiacenze di Carlobago, come
humilmente ne rassegnai le notitie alla serenit vostra, in quelle del numero 26,
mi viene presentata dal carambassa Luca Nigovan lettera, scrittali in illirico dal
vice capitanio di Segna Portner, con suo sigillo in cera spagna all' imargne della
sottoscrittione, quale tradotta, conosco debito, rassegnarla a publici sapientissimi
riflessi;
(Omissis).
Questo nella passata guerra era suddito imperiale, dimorante in Carmpot,
quale con quaranta in cinquanta famiglie, si ridusse alla devo-

Mislim da se ovaj pasus odnosi na pokuaj da se otruje Atlagi.


Porodica Njegovan postoji i danas u Tribnju, selu koje lei suelice Raancu na
drugoj obali Planinskog zaliva.
3
U Krmpote i Sv. Juraj u Hrvatskom primorju uskoili su prvih godina
kandijskog rata Morlaci iz Krmpota (Medvia) u Bukovici, pa otuda opet posle
kandijskog mira uskoili u Podvelebitsko podgorje (Starigrad i Vinjerac).
2

208

tione della serenit vostra a Castel Venier in questo contado, e la di lui persona
di presente habbita sopra Rasanze nella Morlacca, che essendo commodo, e di
molto credito, hanno gli Austriaci sempre nudrito contro d' esso grande
aversione, e chiaramente lo confermano l' espressioni del medessimo capitanio,
chiamandolo per ribelle e traditore.
(Omissis).
Zara 11 genaro 1687. M. V.
Antonio Zeno provveditor general della cavalleria.
Mlet. dr. arh.
Senato-provveditor general della cavalleria in
Dalmazia, fa 717.
187
Zadar, 21 januara 1688.
Poto je Marica udovica Smoljana Smiljania podmirila dravi desetinu od
plena Smoljanova alaja, providur Kornaro nareuje svim deonicima tog alaja da
joj naknade plaenu desetinu.
Sopra riverenti instanze della signora Maricca relitta quondam serdar
Smoglian Smiglianovich, come quella che per nome di Lazzaro so figlio pupillo
col detto procreato ha sodisfatto le decime de bottini che doveva esiger esso
quondam serdar da quelli del suo alay, in rissoluta maniera cometemo a tutti li
capi di ville, harambass et altri che erano del detto alay, che andassero deffettivi
delle dette decime, dover medesimi sodisfar quanto sono tenuti in mano di Boxe
Grubich era scrivano del medemo quondam Smiglianich a sollievo del detto
pupillo altrimenti incorreranno etc.
1687, 21 Gennaro M. V., Zara.
Zad. st. arh. Spisi Kornaro, knj. jedina, str. 573.
188
Zadar, 31 januara 1688.
Providur . Kornaro nareuje svima onima koji su pripadali alaju Stojana
i Zavie Jankovia da plate Zavii desetinu od plena, koju je on podmirio dravi
u ime svoje i sinovca kapetana Konstantina sina Stojanova.

209

1687, 31 genaro M. V. Zara.


Noi etc.
Sopra riverenti istanze del capitano Zavissa Mitrovich, come quello che
per nome suo e et del capitano Costantin figlio del quondam cavalier Stoian
Mitrovich suo fratello ha soddisfato le decime de bottini che doveva esiger esso
cavalier Stoian et lui medesimo da quelli del loro alay, in rissoluta maniera
comettemo a tutti gli capi di ville carambasse et altri chi erano nel detto alay, che
andassero deffettui, d' esse decime a dover imediate soddisfar quanto sono,
tenuti in mano dello stesso capitano Savissa a proprio sollievo et del nipote
pupillo; altrimenti incoreranno in quelle pene pi seuere tam pecuniarie quam
corporali riservate all arbitrio della giustizia nostra, per l' inobbedienza et d'
avantaggio saranno con ogni summaria forma astretti et nelli effetti et nelle
persone alla detta soddisfazione con le forze della medesima giustizia.
Zad. st. arh. Spisi Kornaro, knj. jedina,
str. 296.
189
Zadar, 2 februara 1688.
Providur . Kornaro javlja senatu da je on na molbu vie harambaa koji
su traili da im postavi Milkovia za poglavicu postavio ovog na mesto
preminulog Smiljania, a na Stojanovo mesto brata mu Zaviu.
Serenissimo prencipe.
(Omissis).
Per incontrar ne desiderij di diversi harambassa che m' han fatto premura
d' haver il Milcovich per capo, in luoco del deffonto sardaro Smiglianich, ho
creduto proprio destinarlo alla loro direttione; et cosi anche sostituir al gi
cavalier Gianco il capitano Zavissa suo frattello, che posso confidare ben
adempirano le sue parti.
(Omissis).
Zara 2 febraro 1687 M. V.
Gerolimo Corner provveditor general
Mlet. dr. arh.
Senato-Dispacci provveditor general in Dalmazia,
Fa 119.
190
Zadar, 5 marta 1688.
Providur konjice Zeno obavetava senat o merama preduzetim na vest da
se u Banjaluci sprema veliki konvoj odreen za Knin i

210

da paa namerava osvojiti Drni. Izvetava o stanju konjice i navodi razloge radi
kojih Morlaci nisu podesni za popunjavanje praznina u tom rodu oruja.
Serenissimo principe.
(Omissis).
Concordano le relationi de schiavi, e di esploratori da me spediti nel paese
nemico a quello, mi partecipa l' eccellentissimo provveditor general del
preparamento di grosso convoglio in Bagnalucca, con oggetto d' introdurlo nella
fortezza di Knin, e d' ammassamento numeroso di gente, per spalleggiarlo, con
qualche apparenza, di dover esser assistito dal bassa medessimo di Bosna, che vi
dimora, per scorrer poi a danni di questo contado, o volgersi alla parte di Dernis,
a cui molto preme veder quel posto occupato dalle publiche armi.
Sono gi in marchia per quella part le doi compagnie di cavallaria Rados
e Begna in essecutione degl' incarichi ricevuti da sua eccellenza per
maggiormente rinvigorirlo; havendo pure spedito doi grosse partite di questi
Morlachi, perch bene intendendosi con quelli di Sebenico, et altri luochi
superiori possino in siti opportuni contenderli il passo, e coglier quelli vantaggi,
che la mano del signor iddio si degnasse di benedire. Qui rimangano le tre
compagnie del reggimento Munincasa e sei nationali, conpresa quella
ultimamente ammassata del figliolo del deffonto cavalier Gianco, qualti tutte
(detratti quelli si attrovano a Castel Novo) formano con li offitiali il numero di
trecento sessanta cavalli montati, e dieci sette a piedi con la paga da fante, sino
la rimonta; e all' eccellentissimo savio alla scrittura ne trasmetto distanto il piedelista, fondamentato dall' ultima rassegna da me praticata.
Con questo piciol corpo, che appresso di me essiste, procurer all
occasioni, che insorgessero divertir possibilmente li pregiuditij, venissero a
questa parte tentati; ne lasciar pure di vista quella di Dernis, quando il tempo e
la distanza me lo permetti; tenendo perci per l' illustrassimo signor conte di
Sebenico le commissioni dell' eccellentissimo provveditor general, per la
construttione di un ponte a Scardona, a facilit de celere passaggio, e della
necessaria communicazione.
Non mancano questi capitanij di cavalleria sopra li continuati stimoli, che
da me ricevono di applicarsi alle reclute; ma le difficolt, che provano nel
ritrovar, non solo soldati, ma cavalli, non possono esser maggiori.
L' aggregar Morlacchi alle compagnie passate, accresce bensi il numero, e
la spesa a vostra serenit, ma nelle marchie di premura la vicinanza alle loro
case, e l' interesse di raccoglier il frutto delle terre da essi godute, li fanno
abbandonare il servitio, nel tempo del maggior bisogno; e l' esperienza me lo ha
fatto conscere; havendone nella passata campagna in una rassegna, doppo
ritornato da Duvno, ritrovati molti diffettivi, a quali trattenni nelle paghe, la
summa di 160 cechini, e riconsegnati nella raggionataria dell' eccellentissimo
provveditor general quando ultimamente capit in questa citt. Gente forestiera
qui non ne capita, onde scorgo difficile l' intento, di vederne

211

accresciuto il numero che pur si rende tanto necessario, essendo diviso il corpo
per ogni parte dalla provintia.
Gratie etc.
Zara 5 marzo 1688.
Antonio Zeno proweditor general de cavallaria.
Mlet. dr. arh.
Senato-provveditor general della cavalleria in
Dalmazia, fa 717.
191
Mleci, 13 marta 1688.
Senat javlja providuru Zenu da mu se je prikazao kapetan Zavia Mitrovi
popraen njegovim pismom pa je odlueno da se za Stojanove zasluge nagradi
sin mu i brat Zavia.
XDCLXXXVIII XIII marzo in Pregadi.
(Omissis).
Comparso di qua il capitan Zavissa Mitrovich accompagnato da vostre
lettere, siamo devenuti a riconoscere nella sua persona il merto del quondam
cavalier detto Gianco suo fratello, e cosi pure il figliolo di questo, come
osservarete dalla patente, che vi sar presentata; certi di haver a ripportar da
questa benemerita casa prove continuate di valore e di fede.
De parte:
127
De non:
0
Non sinceri:
2
Lecta, serenissima Signoria.
Girolamo Giavarina segretario.
Mlet. dr. arh.
Senato-deliberazioni rettori registro 63 carte 13.
192
Mleci, 13 marta 1688.
Dukal duda Mark Antonija ustinjana kojim na mesto poglavice
Morlaka upranjeno usled smrti Stojana Jankovia imenuje njegova brata Zaviu
odreujui mu mesenu platu od 30 dukata, a jedinom sinu Stojanovu
Kostantinu, poto je stariji sin, Nikola, umro vojujui u Levantu, platu od 10
dukata.

212

Marcus Antonius Justiniano dei gratia dux Venetiarum etc. Uniuersis et


singulis rectoribus et rappresentantibus nostris eorumqe ministris tam
presentibus quam fucturis, ad quos harum executio spectat, nel spectare poterit,
et praesertim proueditori nostro in Dalmatia et Albania significamus, hodie in
consilio nostro rogatorum capitam fuisse partem tenoris infrascripti. Videlicet.
Sono palesi a questo consiglio le molte proue di ualore date in pi tempi dalla
persona del f caulier Stoian Mitrouich detto Gianco; et li uantaggi prodotti dal
medesimo al pubblico interesse nell esercitio della carica di capo di Morlacchi,
nell' accrescer popoli alla diuotione della repubblica e nell' impiego di se stesso
con uarie fruttuose operationi, espresse da replicati dispacci de proueditori nostri
generali in Dalmazia et Albania. Mancato egli ultimamente di uita per colpo di
moschettata combattendo con Turchi, lasci herdi del proprio merito un tenero
figliolo e due fratelli, questi di ugual coraggio al deffonto, il maggiore dei quali
nominato Zauissa temuto da Turchi, et in molto credito appo Morlachi, come
tutto vien rappresentato dal provveditor general Cornaro, che capace lo reputa a
prestar non dissimile seruitio. Proprio per conoscndosi dar a questa benemerita
casi ueri testimonii della pubblica benigna riconoscenza, l' andar parte che a
motiuo delle cose sopra espresse sia conferita nella persona di Zauissa Mitrouich
la carica di capo de Morlachi, ch' era prima sostenuta dal quondam caualier
Stoian Mitrouich detto Gianco suo fratello et ci coll' assegnamento di ducati
trenta al mese in uece delli cinquanta che godeva lo stessa. Ne douendo rimaner
senza qualche testimonio della publica gratitudine Costantin Mitrouich unico
figliolo del predetto, mentre l' altro maggiore mori pure ultimamente in pubblico
serutio militando in Leuante in carica di collonello della sua natione; sia pur
preso che restino assegnati ducati dieci al mese allo stesso suo figliolo sino a
tanto che sia capace di seruire con paga maggiore, onde tali dimostrationi di
beneficenza uerso li suditi uagliano per inferuorarli a dar continuate proue di
fede ad imitatione de predetti benemeriti deffonti; quare auctoritate supradicti
consilii mandamus uobis ut ita exequi debeatis. Dato in nostro ducali palatio die
XIII marti indictione XI.
MDCLXXXVIII.
Gir. Giauarina seg.
(In margine)
1688: 13 aprile. Sebenico Presentata nelle mani dell illustrissimo et
eccellentissimo Cornaro caualier provveditor general in Dalmazia et Albania dal
sardar Zauissa Mitrouich, quale osseruata da se ha ordinato sia la medema
puntualmetnte eseguita e registrata dou' occorre per i necessarii lumi.
Girolamo Corner etc.
Originalan dukal na pergamentu sa olovnim
peatom u posedu B. Desnice u Obrovcu.

213

193
Zemuniko polje, 30 marta 1688.
Providur konjice Zeno javlja senatu da su Morlaci i starosedeoci posle
dvadesetosam dana zasede u oekivanju konvoja za Knin ne mogavi vie
odoleti patnjama i studeni napustili poloaje i razili se. Njihovi glavari,
harambaa Milkovi i Ilija Jankovi, bojei se prekora ne smeju da uu u grad
ve su uputili providuru pismo kojim se opravdavaju. Providur nastoji da skloni
Morlake blagim reima i obeanjima da se ponovno okupe, pa je u tu svrhu iziao sa konjicom u Kotare. Potajni dolazak u Knin biveg pae Atlagia kojemu
je povereno ovo pogranije namee najvei oprez radi ugleda koji on uiva
meu Morlacima. Ako jo doe paa sa jakom pratnjom on ne zna kako e moi
da sprei nesreu. Bilo bi nuno prisustvo generalnog providura sa svim
snagama da bi se uspeno otklonila opasnost.
Serenissimo prencipe.
In dupplicate espeditioni per le gelosie correnti, han consumato vinti atto
giorni questi Morlachi e territoriali nel trattenersi in grosso numero a posti
avanzati per tentar qualche vantaggio sopra il convoglio, che da molto tempo si
attendeva per introdursi in Knin. Ma dilungatosene il passaggio, stanchi da
dissaggi et oppressi dalla rigidezza de' tempi passati (oltre la loro solita
impazienza) non hanno potuto pi sofferirne la permanenza. Prima che restituirsi
alle loro case han voluto portarsi sotto quella fortezza, che sortiti gl' habitanti ne
segui qualche scaramuzza; e l' escrescenza dell' acque gl' impedi trapassar il
fiume per coglier sopra di essi qualche vantaggio, si che con reciproche schioppettate e buon numero di cannonate si allontanarono senza altro danno, che di
quattro cavalli feriti. E perch tenevano li capi commissione di continuare in
quelli contorni la dimora, e di ben intendersi con il governator Fenzi, per
assistere al posto di Dernis, dubbitando il carambassa Milcovich et Ellia
Mitrovich di qualche rimprovero, non ardivano entrare nella citt, e mi
portorono per loro discolpa con sue lettere la neccessit del ritorno, adducendo l'
impossibilit di poter pi intratenner la gnte unita, come lo esprimono nell'
occluso foglio, che prendo l' ardire d' humiliar alla serenit vostra.
Riflettendo alla congiuntura de' tempi, ne havendo il modo ne facolt di
renderli con qualche recognitione consolati (massime nelle correnti
essentialissime emergenze) ho procurato con le blanditie e promesse inanimirli a
nova riunione, perch ritornino ad avanzarsi e starsene in sito, non solo per
coprir da qualche invasione il contado minacciato, ma di poter all' occorrrenze
dar braccio al posto di Dernis, che viene conosciuto di rilevanti conseguenze;
mentre introdottavi la militia pagata dalla serenit vostra, e dato qualche
principio per riddurlo in diffesa, non pu esser da Turchi tollerato: ben
comprendendo il pregiuditio, che ad essi ne possi risultare.

214

Con questa poca cavallaria, che appresso di me essiste, mi son portato a


scorrer il territorio per facilitar l' unione ma per le cause sopra espresse, non so
quello promettermi.
Lo arrivo improvviso dell' Atlaghich, fu gi bassa di Bosna, furtivamente
seguito in Knin la settimana decorsa con ordine di trattenersi in quella fortezza, e
di accudire a questi confini, merita grande rifflesso per il concetto tiene tra
Morlachi; e se l' imminente comparsa del bass (come s deve supporre) sar
accompagnata da vigoroso seguito, non veggo il modo con questa gente
disordinata e confusa poterne divertir li pregiuditij, ne raddur questi habitanti all'
abandono delle proprie case per portarsi altrove. Ho in diligenza d tempo in
tempo partecipato il tutto, cosi a Lesina, com' a Curzola all' eccellentissimo
provvedior general Cornaro; sicuro pure che dalli rappresentanti delle citt superiori della provincia, n' haver ricevuto anticipate le notitie; e sarebbe
desiderabile la vicinanza dell' accreditata presenza dell' eccellenza sua con tutte
le forze, per poter validamente procurar il divertimento al male. Quello dipender
possi dalla mia debolezza, tutto sar impiegato; ma privo de mezzi, e il
fondamentar ne soli Morlachi, l' esperienza ha fatto sempre conoscere gl' essiti
poco fortunati. Gratie etc.
Dalle campagne di Zemonico 30 marzo 1688.
Antonio Zen provveditor general cavalleria
Mlet. dr. arh.
Senato-Dispacci provveditor general della
cavalleria ih Dalmazia, fa 717.
194
Mleci, 13 aprila 1688.
Senat izrie ukor harambai Milkoviu i Iliji Jankoviu i odobrava Zenovu
odluku da poveri Zavii zadatak da potakne naciju na vrenje dunosti.
Meritan per seria ammonitione il carambassa Milcovich et Elia
Mitrovich, acci ad altri incontri (che per volemo confidar lontani) si faccian
conoscer pi pronti, et ressignati, et molto bene havete incaricato il capitano
Zavissa Mitrovich di noi cost con publiche beneficenze riespedito ad animar la
natione e ben essequire le proprie parti.
Mlet. dr. arh.
Senato-Deliberazioni rettori registro 63 carte 48.

215

195
Petrova crkva, 23 marta 1688.
Boo Milkovi i Ilija Mitrovi piu providuru konjice Zenu navodei
razloge radi kojih su se Morlaci i teritorijalci razili i opravdavajui sebe to nisu
mogli da ih i dalje odre na okupu,
1688 23 marzo.
Nel nome di dio.
All' esaltato illustrissimo et eccellentissimo signor provveditor general
della cavallaria etc.
Doppo di che avisiamo vostra eccelenza d' haver riceputo la sua nobil
lettera, et inteso quello ci scrive; et questo popolo, che s' attrova con noi due, noi
habbiamo esseguito quanto ci stato commandato, ne d' avantaggio potiamo
fermarsi, perch unitamente andamo di male per l' abbandono dell' entrata, con
una libra di pane senza paga; doppo a ci, eccellentissimo signore ci refferiscono
gl' amici e gl' esploratori, che s' attrova unito il convoglio per esser condotto in
Knin mille e cinquecento sechsane, e pensiamo vigorosamente batter e romper i
Turchi; bisogna unire almeno sei milla humoini, ne con meno potiamo
impegnarsi per non restar svergognati. Habbiamo li territoriali sino marted, et
hora questi andaranno alle case loro, e noi gl' habbiamo detto, che si trattenghino
ancora sino ci pervenga qualche aviso, ma la gente cominci a dire, noi tanto
non potiamo fermarsi, ne in questa forma, ne con questa forza romper li Turchi,
e la gente andata a casa e siamo restati noi due con li nostri compagni et Jvesco
Giovich, et attendiamo i comandi di vostra eccellenza, e doppo a che domenica
siamo stati sotto Knin, et ivi con quelli di Knin habbiamo fatto le schioppettate,
habbiamo sguazzato l' acqua, ma non potessimo passarla per causa del fango, e
ci hanno ferrito il cavallo d' Elia, et altri tre nel fango, e di loro ne sono rimasti
feriti; e se havessimo potuto passar il fango, ci sarebbero nelle mani venti
persone et anco delle teste turchesche et animali; inoltre eccellentissimo signore,
la polvere che ci ha mandato, due barilli, subito che vedessimo, che non vi cos'
alcuna, et la gente partita per le loro case, non l' habbiamo voluto dividere, ma l'
habbiamo mandato a Ostrovizza sino altro ordine. Doppo a che, eccellentissimo
signore, stiamo in certa forma male, il popolo esclama di tanta delusione
asserendo non poter pi sopportare; siamo d' avantaggio delusi, e quando vi sar
il bisogno, all' hora s' attrovaremo al medesimo; e poi siamo ripresi da vostra
eccellenza, et ho mandato la spia verso Knin; con quel pane che mi haveva dato,
esploratori mandar non posso, ma col proprio pane e paga, e vedda se cosi viver
potiamo e noi, e li nostri cavalli con questa spesa. Ci scriva quello pensa di noi,
restando di vostra eccellenza et io Bosce Milcovich et Elia Mitrovich habbiamo
scritto li 23 marzo 1688 appresso Petrova Crichua.
Mlet. dr. arh.
Senato-Dispacci del provveditor general
della cavalleria in Dalmazia, fa 717.

216

196
, 31 1688.
Zabeleka o pogibiji na Grbama.1
MARA
31 1688 God Lui Ostrichiu i ostalim kojsu poginuli na Garbam.
Godovna knjiga parohiske crkve Sv. Marija u
Novigradu.
197
1 aprila 1688.
Generalni providur erolamo Kornaro postavlja Filipa sinovca Zavie
Jankovia za kapetana ete oltramarinaca kojom je do tada upravljao Zavia,
poto je ovaj sad zauzet poverenom mu dunosti poglavice Morlaka.
1 aprile 1688.
Patente del provveditor general Girolamo Cornaro che considerato lo
spirito e benemerenze singolari che accompagnano Filippo Mitrovich
attualmente destinato al servigio militare, li conferisce titolo prerogative rango e
paga come pure la direzione della compania di oltramarini goduta da Zavissa suo
sio, stante il laborioso addossatogli impiego di capo de Morlachi, accioch abbia
congiunture di segnalarsi nel valore e fedelt a simiglianza de suoi maggiori che
sparsero il proprio sangue.
Izvod iz originalne patente
u posedu pisca.
Trassunto delle benemerenze della famiglia
Mitrovich
198
Dragaevac, 2 aprila 1688.
Providur konjice Zeno obavetava senat o velikom pljakakom upadu
bosanskog pae u Kotare i Bukovicu. Paa je preko Livna doao u Knin a otuda
se sa 5000 konjanika zaletio do Popovia. Tu je zadrao kod sebe jedan deo
vojske a ostalo podelio u ete i izaslao u pljaku. Opljakan je kraj od Nadina do
Novigrada, zaplenjeno mnogo stoke i zarobljeno mnogo enskinja i dece koji su
je uvali. Kari-

Jedno poljice u selu Pridrazi, istono od Novigada naziva ce Grbe.

217

njani, zatvorivi se u grad, dali su hrabar otpor i odbili Turke, a na druga


zatvorena mesta nisu ni navaljivali ve samo prokrstarili po poljima. Krivicu za
ovu nedau Zeno baca na Iliju Jankovia i Bou Milkovia. Na prvog to nije na
vreme prisilio Bukovane da sklone stoku u planinu, ma da je u Obrovcu osam
novigradskih brodica bilo spremno da je preveze na drugu obalu Zrmanje, a na
Milkovia to nije sakupio Morlake kod Otresa. Zaviu Jankovia, koji se uprav
povratio iz Mletaka sa dukalom o imenovanju za morlakog poglavicu, uputio je
u Ostrovicu ne bi li, potaknut primljenom poasti, iskupio dobro ime nacije i
pretrpljenu tetu.
Serenissimo principe.
Per facilitar la nuova rinnione di questi territoriali (quali dopo la scorreria
accennata sotto Knino, si erano retirati alle proprie case) e per le notitie certe
pervenutemi dell' arrivo in Scopie del bass di Bosna con molto seguito e mille e
cinquecento comme de provisione, per introddur in quella fortezza; mi sono
portato in campagna, scorrendo le ville del contado. Giunto poi esso bass a
Clivuno, fermatosi pochi momenti, scielto tre mille de migliori cavalli, per
assicurar li passi al convoglio, che teneva incontri, esser da nostri occupati,
capit in poco pi d' una giornata, lunedi passato sotto quella piazza, e il giorno
susseguente con tutte il corpo, assistito dall' allaibeg, di la si mosse. Precorsami
la notitia di notte (con l concertati segni dell' arma) si videro la mattina, le
campagne del territorio dalla cavalleria inondate. Mi avanzai celermente verso
Nadin, con oggetto d' ancalorire, e spalleggiar li Morlachi, supponendoli
radunati ad Otres, come correva il concerto; ma nel viaggio hebbi li rincontri,
che pur uno vi si attrovasse; si che convenni ivi fermarmi, per la disuguaglianza
delle forze. Arrivato il bassa sino Popovichi, messe lui piede a terra, trattenendo
sino mille cinquecento cavalli, e divisi li rimanenti in squadre, scorsero, e
depredarano la campagna, principiando da Nadn, sino Novegradi.
Non valsero trepplicati gl' ordini, antecedentemente rilasciati, per il rettiro
sotto la montagna Villebich degli animali, spetialmente di quelli popolavano in
Buccovizza, com' altre volte si praticato, e che otto barche da Novegradi
stassero sei giorni ad Obrovazzo allestite per il trasporto; anzi ostinatamente
esprimendosi li padroni di essi, veler pi tosto, restino preda de Turchi, che farli
passar l' acqua.
L' unione poi degl' huomini d' armi ad Otres, non fu esseguita havendo li
medesimi penetrato, esservi intentione, di rispedirli la terza volta nelle vicinanze
di Dernis, per assister a quel minacciato, e geloso posto; siche l' uno e l' altro di
tali esentiali mancanze, ha dato fomento a Turchi di tant' inoltrarsi. Hora
conoscono e piangono il fallo commesso, perch ne hanno provato rigoroso il
castigo, con la perdita considerabile d' animali cosi grossi, come minuti; ma
quello pi addolora il mio animo l' infortunio di molte femine, e creature
innocenti, che li custodivano, quali pure in buon numero sono rimasti in preda de
barbari. Doppo provata la renitenza in quello di Carin, che dentro

218

il recinto, valorosamente si sono diffesi, non hanno tentato altri luochi murati;
ma scorsi semplicemente la campagna.
Procurai alla confusa unito in poco tempo qualche numero de Morlachi,
per traversarli il passo nella Buccovizza, ma essendo stati questi, occupati da due
milla pedoni, spediti doppo per ordine del bass, non pot riuscir l' intento; si
che con il bottino verso la sera s' incaminato alla volta di Knin. Non posso
attribuir tal' incontro, ch' alla troppo spaccata negligenza del carambassa Bose
Milocovich e Ellia Mitrovich; il primo per non haver adempito l' ordine dell'
unione, e spedito doicento sehzane a Scardona, per trasporto de biscotti in
Dernis, come ne correva l' obligo; l' altro per l' impegno assuntosi, di far rettirare
quegl' animali, ch' a tal oggetto gl' imparti tutta l' auttorit per essigerne l'
obedienza, ma questi in luoco d' impiegarsi stettero quatro giorni nelle proprie
case, doppo haver ricevuto le commissioni, ne sono di l sortiti, che al segno
dell' arma, e arrivati in tempo, che li Turchi erano gi calati.
Ho procurato supplire alla mancanza del Milcovch, per quello riguarda
alle sechsane, havendo spedito a quella volta quelle di mio bagaglio, e di tutti gl'
altri dell' ordine della cavallaria. Il danno e di qualche rifflesso per il numero
degl animali, e delle creature, che non posso esprimerlo, per non haver havuto
ancora distinte le rellationi. Trenta teste haveranno reciso e qualche schiavo de
Turchi rimasto in potere de nostri, da uno de quali, ho assunto il constituto, ch'
humilio alla serenit vostra. Non ho per mancato l' uso delle diligenze, nel
rimovar gl' ordini rissoluti, perch tutti si partino ad Ostrovizza; cosi a scanso de
novi pregiuditij nel contado; come per quello potesse insorgere contro il posto di
Dernis, che sino il bassa si ferma con queste forze alli confini; molto da una e
l'altra parte si deve temere; e il solo fondamento de Morlachi ne gl' impegni di
rimarco, riuscir sempre di gran rischio, per l' esperienze che da essi in tante
occasioni si sono conosciute.
Capita in questo punto il Zavissa con l' elletione, destinatale dalla serenit
vostra per loro capo; e nel tempo stesso l' ho fatto avanzar pur in Ostrovizza, ben
instrutto di quanto emerge, e inanimito (corrispondendo al debito di tante gratie
impartiteli dalla publica generosa munifficenza) procurar redimer (con il
concetto della natione) anco li pregiuditij, che per loro mancanza sono stati da
Turchi inferiti.
Prego iddio vederne gl' effetti; spetialmente nell' assistenza di Dernis
(venendo il caso del bisogno) al quale ho commesso, con li maggior sforzo
prontamente soccorrerlo; essequendo le prescrittioni, impartitemi dall'
eccellentissimo provveditor general Cornaro. La vigilanza dell' illustrissimo
capitanio Papafava, va provedendo per quanto pu (nelle gelosie correnti) la
fortezza di Novegradi, e con la pi desiderabile pontualit supplisce ad ogni
essigenza del pubblico servitio.
Grate etc.
Malpaga 2 aprile 1688.
Antonio Zeno provveditor general di cavallaria.

219

199
Drni, 4 aprila 1688.
Jerko Alat, eh, izbegli rob iz paina tabora zapisniki presluan izjavljuje
da je paa kod provale u Kotare imao sa sobom do 4000 konjanika meu kojima
1000 Tatara, est barjaka Arnauta i osam barjaka sejmena. Poseeno je trideset
glava, zarobljeno je do trideset enskinja i dece, veinom od Tatara, a
napljakano 1100 glava sitnog i krupnog blaga. Popren sa Krajine i Osman iz
Knina bili su vojsci kalauzi.
Adi 4 aprile 1688 Dernis.
Gerco Alat Boemo schiavo fuggito dal campo turchesco, quale amonito et.
Interrogato quando sia fuggito dal campo, rispose hieri di notte, et son qui
hoggi capitato, doppo haver vagato un pezzo per non saper la strada.
Interrogato in qual luoco fosse all' hora detto campo; rispose al sorgente di
Cettina, e dicevano che questa mattina per il ponte detto Vucovichia Most,
dovevano prosseguir il viaggio verso Hliuno. Interrogato di quanta gente sia
formato detto esercito; rispose di cinque milla combattnti; cio quattro milla, e
piu cavalli; e di fantaria sei bandiere di Harnauti o Albanesi, et otto di seimeni;
tra la cavallaria erano mille tartari in circa.
Interrogato di che qualit era la gente, et i cavalli nell' essercito; rispose
buona cavallaria; et buona fantaria.
Interrogato quanti Turchi scorsero nel contado di Zara; rispose tutto l'
essercito col bass medesimo, la cavallaria fece la scorreria, e la fantaria rest a
guardia de passi.
Interrogato che habbino operato. Rispose hanno fatto trenta teste, et ho
veduto da vinti in trenta schiavi tra femine putti e qualche huomo nella maggior
parte in de Tartari. D' animali poi mi disse Ahmet Bugliu bassa da Uscopie, ch'
era mio padrone, che siano stati condotti, via mille, e cento animali, tra grossi, e
minuti, eccetuati li cavalli che non so quanti siano stati. Popresen da Craina et
con Osman da Knin sono state le guide dell' essercito. (Omissis).
Mlet. dr. arh.
Senato-provveditor general della cavalleria in
Dalmazia, fa 717.
200
Nadin, 6 aprila 1688.
Providur konjice Zeno javlja senatu da se paa, posle provale u Kotare
vratio u Knin a otuda, sutradan, preduzeo sa vojskom put za

220

Livno. teta je manja nego se je mislilo. Odseenih glava nema vie od 23,
sitnog blaga 4500, konja i volova 600, roblja oko 100 to ena to dece.
Uspelo mu je da u Ostrovici sakupi 300 ljudi, koje e raspustiti kad pouzdano
sazna da se paa povratio u Bosnu. U Kninu je ostao svrgnuti paa Atlagi i
Durakbegoviev sinovac. Nastojae da morlake porodice ratrkane po poljima
zakloni u obzidana sela, a bilo bi nuno i da se pristupi meusobnom
razgraniavanju sela.
Serenissimo principe.
Doppo praticata dal bass di Bosna la scorreria in questo contado,
restituitosi a Knin (come humilmente partecipai alla serenit vostra) il giorno
susseguente ha preso la marchia con tutto l' essercito verso Clivuno; con dubbio
per, che nel camino possi intraprender altrove qualche hostilit, e spetialmente
alla parte di Sign, contro li novi sudditi, che dimorano in quelle campagne. Sono
per avisati della vicinanza di queste forze; e se vorranno scansar il colpo, con la
vigilanza e la prudenza potranno essimersi dalli pregiuditij; come sarebbe
riuscito a questi territoriali, se havessero ben esseguiti gli ordini, tante volte
volte replicati per il loro bene. Il danno per (gratie a dio) assai minore di
quello, che confusamente la fama haveva publicato; mentre le teste recise, non
sono pi di 23; gli animali minuti quattro, in cinque milla; e li bovini, con
qualche caval da somma, non passeranno li 600; havendo incendiato poche case
di paglia. Il numero de schiavi, tra femine, e fanciuli potr arivare a cento anime,
quali se ben inocenti, devono sogiacer alla pena de peccati de loro ostinati
genitori; ma la divina assistenza li prottegge, mentre nel viaggio la notte stessa,
pi de 20 ne sono fuggiti, e ritornati alle loro case. Spero, svaniti li sospetti
contro Dernis, per l' assistenza del quale con l' uso delle maggiori diligenze, mi
era riuscito finalmente, di unir il corpo di tre mille huomini, che tuttavia si
ritrovano ad Ostrovizza, per giunatarmi poi col signor sargente general di
battaglia marchese dal' Borro, quale con seicento scielti dalla militia di Spalato,
la galera balbi e alcune marcelliane si port a Scardona, per deliberar poi,
secondo l' urgenze le rissoluzioni. Continuar tuttivia per qualche giorno, e di
concerto con il medesimo in tale positura, per assicurarmi, che la mossa del
bass non fosse accompagnata da qualche artifficio; e comprobata poi la di lui
lontananza, discioglier l' unione, ed esso signore, si restituir, con la militia
pagata a Spalato. Rimane per certo nella fortezza, d Knin, il deposto bassa
Atlaghich, et il nipote del Duracbegovich e dicesi sar rinforzato quel pressidio
con doicento cavalli, che riusciranno infesti con la frequenza delle partite; ma
potrebbero un giorno con l' uso delle diligenze, cogliersi nella rete. Andar fra
tanto scorendo il territorio, e riddur ne luochi murati le famiglie sparse per la
campagna, tuttoche pi volte commessoli il rettiro; come pure per far la
descrittione de molini, e procurar di renderli affittati per conto della serenit
vostra, come ne tengo gl' incarichi dall' eccellentissimo provveditor general
Cornaro. Anco il poner li confini alle ville, a scanso de dssidj fra popoli, si
rende necessario; ma come questa materia, che richiede tempo e qualche persona
perita; cosi non mi veggo il'

221

modo in questa caualcata poterio effettuare; massime per la privatione totale de


forraggi; a che ne viver applicato, permanendo in campagna, cresciuta l' herba,
nella stagon pi radolcita. (Omissis). Nadino 6 aprile 1688.
Antonio Zeno provveditor general de cavallaria.
Mlet. dr. arh.
Senato-Dispacci provveditor general della
cavalleria in Dalmazia, fa 717.
201
Zadar, 17 aprila 1688.
Providur konjice Zeno javlja senatu da je tri stotine morlakih konjanika i
peaka upalo u Bosnu dva dana hoda od Obrovca i u noi velikog etvrtka
navalilo na Klisu na Uni, opustoivi celi kraj i zapalivi jednu redutu sa 40
Turaka koji su branili. Na povratku su se odvano borili sa poterom koja ih je
dugo gonila i uneli znatan plen u blagu i 20 robova. Morlaci sada uviaju da su
oni svojim nehatom skrivili tetu pretrpljenu kod paina upada, pa e se u
budue pridravati pravila koje e doneti zbor svih Kotara ureen za pravoslavni
urevdan, u kom e sudelovati i on lino.
Serenissimo principe.
L' impulsi dati a questi Morlachi di vendicar l' insulto fattoli con la
scorreria praticata dal bassa di Bosna in questo territorio ha prodotto sollecita
unione di trecento, e pi di essi tra cavalli, e pedoni quali inoltratisi per doi
giornate di la da Obrovazzo nella Bosna; hanno la notte del gioved santo,
assalito la terra di Klisa, vicino il fiume Una, nelle pretinenze di Ripaz,
incendiato, e distrutto le case tutte di quel contorno, e spetialmente dato alle
fiame un recinto, ove s erano radunati alla diffesa da quaranta Turchi, che con il
medesimo rimasero inceneriti; reciso dodeci teste, e fatto circa 20 schiavi, con
buona preda d' animali grossi e minuti, e alquanti cavalli. Raccoltosene poi in
poche hore buon numero da quelle vicinanze, gl' hanno per lungo tratto inseguiti,
per ricuperare il bottino, ma combattendoli nostri con ressolutione; infruttuoso
gl' riuscito l' attentato; essendosi con il medesimo ricondotti nel contado, con
cinque feriti e 2 morti.
Tale fortunato successo haver in buona parte rissarcito il danno dal bassa
inferito, quale per sempre pi minore si va comprobando; e voglio sperare, che
avedutisi li Morlachi, esserne derivate dalla propria negligenza, si faranno
conoscere nell' avenire piu pronti all' obedienza; con le regole massime, che si
anderan formando, cosi per il publico, come per il loro servitio, nell' unione d
tutto il contado, che

222

per il prossimo San Giorgio alla vecchia resta con il mio intervento in campagna
stabilita, perch sia con pontualit ben adempita da sudditti la volont dell'
eccellentissimo senato, espressa in varij decreti e rinnovata dalla prudenza di
molti eccellentissimi provveditori generali, spetialmente con matura
terminatione dell' eccellentissimo signor Pietro Valier.
Gratie etc.
Zara 17 aprile 1688.
Antonio Zeno provveditor general di cavallaria.
Mlet. dr. arh.
Senato-provveditor general della cavallaria
in Dalmazia, fa 717.
202
Zadar, 30 aprila 1688.
Providur konjice Zeno javlja senatu da mu je glavni providur saoptio da
se sprema nova provala u Kotare te je on zabranio etovanje da se u sluaju
potrebe ne bi oslabila odbrana. I pored te zabrane na poziv harambae Gavrana
iz ibenika, tri stotine Kotaraca diglo se na etovanje pod vodstvom harambae
Kalinia iz Korlata. Kako nisu mogli da se sloe kojim putem da se udari,
Kotarci su se odvojili od ibenana i udarili prema Kanii, pet dobrih dana hoda
u unutranjost. Uspelo im je da ugrabe golem plen u blagu, roblju i robi, ali
sustignuti od potere upustie se u borbu koja je trajala sav dan, a kad je navalio
Turin Dukajtar sa 100 konjanika koji je tuda kupio paine harae, moradoe
napustiti plen i traiti spasa u begu. Po izvetajima nekih koji su se vratili na
mesto sukoba da trae svoje srodnike, na razbojitu je ostalo 15 do 20 mrtvih.
On je opet naredio da niko ne ostavlja Kotare, ali je vrenje naredaba kod ovog
naroda stvar vrlo sumnjiva.
Serenissimo principe.
Per le correnti gelosie di nova incursione, dall' eccellentissimo provveditor
general partecipatemi; fecci correr gl' ordini per il contado, acci alcuno non
unisse partite, ne si allontanasse per non indebolir all' occasioni la diffesa; bensi
data l' incombenza al Zavissa, far avanzar ad ogni parte in puoco numero
esploratori, per riccavar qualche fondata notitia, ma eccitati dal carambass
Gavran da Sebenico, alcuni di questi territoriali, per seco giuntarsi, se ne fecce
capo, senza permissione, il carambassa Calinich da Corlat; e in numero de 300
(non ostante che il Milcovich, quale si attrovava ad Ostrovizza con cento cavalli,
fecce di tutto per divertirlo) volse prosseguir il viaggio; ne essendosi tra essi
accordati, e insorte difficolt sopra il camino, dove-

223

vano intraprendere, si disunirono. Quelli del contado prsero la mossa verso


Kaniza, cinque buone giornate fra terra, e il sabbato decorso, li riusci far preda di
50 schiavi; quatro mille animali minuti, 500 tra cavalli e bovini, e copiosissimo
botino di varie spoglie; ma inseguiti da grosso numero de pedoni, per ricuperar
la preda, combatterono tutto il giorno, ben diffendendosi li nostri; e sopra guinto
poi il Turco Ducaitar, quale casualmente con 100 cavalli ivi s' attrovava, per essiger da quei popoli di ordine del bassa la contributione, convennero lasciar il
bottino, e procurar salvarsi. Alle prime voci qui divulgate, maggiore si
considerava il danno; ma da relatione de alcuni, che sono ritornati nel luoco del
conflitto, in traccia de loro congionti, asseriscono non esser rimasti nel campo,
che quindeci, o vinti cadaveri, e qualche schiavo; restituitisi gli altri nella
maggior parte alle proprie case, e ne vanno ad ogni hora giungendo.
Nel combattimento di sei hore con li pedoni, molti Turchi pure rimasero
estinti (come questi asseriscono) e diversi cavalli hanno qui condotto.
Ho di novo repplicato gl' ordini perche ogn' uno si trattenghi per hora nel
contado, sino almeno capiti qualche fondata relatione dell' unione divulgata, con
il ritorno di quelli, a tal effetto spediti; ma l' essecutione e l' obedienza rimane
sempre con questa gente dubiosa.
Ne siti proprij resta destinata in tre squadre, questa poca cavalaria ad
herbarsi, e dimani pur io m' incaminer a Novegradi, et Obrovazzo, per scorrer
poi di novo il contado, e assicurarmi del rettiro degli animali, e delle famiglie,
ch' alloggiavano sparse, per la campagna. Gratie etc.
Antonio Zeno provveditor general di cavallaria.
Mlet. dr. arh.
Senato provveditor general della cavalleria in
Dalmazia, fa 717.
203
Nadinsko polje, 16 maja 1688.
Providur konjice Zeno javlja senatu da je na glas da se paa sprema na
novu provalu u Kotare iziao sa konjicom na teren kako bi postigao da se
Morlaci koji ive ratrkani po poljima okupe u obzidana sela od ega oni zaziru.
Uspelo mu je da neke na to nagovori, a druge da prisili time to im je sruio
nekoliko kua pokrivennh slamom. Iz Drnia mu stiu vesti da se Turci
okupljaju u Banjaluci sa namerom da najpre provale u Kotare, a po tom udare na
Drni, a ni Skradin se ne sme gubiti iz vida. Sve je to on javio providuru Kornaru u Hvar i zatraio od njega upute na koju stranu da pritekne sa ono malo
konjice. Obiao je sve Kotare, naroito Novngrad i Ostrovicu. Ova potonja lei u
takvom poloaju da bi, da joj se oprave

224

zidine, bila neosvojiva. Na ovom putu njega je pratilo 500 Morlaka, koje je
uputio u Drni, a on ostao u Nadinu. Kako je voama tih Morlaka u putu stigla iz
Drnia vest o skorom painom pohodu na Kotare, vratili su se i uhvatili poloaj
na Zeevu, na to je on naredio i ostalima da im se pridrue. On ne moe da
veruje da e paa, koji ima pred sobom esarovce gotovo na samoj obali Save
napustiti tu stranu radi beznaajnog zaletanja u Kotare, ali mu guvernatur Fenzi
iz Drnia javlja da to uporno tvrde sve brojne uhode koje alje u Bosnu.
Obilazei primorska sela u Planinskom zalivu bio je poverljivo obaveten da je
est Kotaraca i dva Vinjerana doekalo u zasedi zagrebakog biskupa koji se
vraao sa Rijeke i otelo mu novac, tri konja i sve to je imao uza se, ubivi
jednog oveka iz pratnje. Svestan ozbiljnosti tog dogaaja otiao je u Vinjerac
da pohvata krivce, ali mu nije uspelo, jer se jedan pridruio Zavii, a drugi je sa
blagom u Velebitu. Kako se jedan od opljakanih konja nalazio kod oca ovog
potonjega, on je zaplenio konja, a oca mu uhapsio i poslao u Zadar. Uzaptio je i
svu robu naenu u oevoj mu kui. Dovren je popis stanovnitva prema kojem
Kotari broje 16.273 due. Broj ratnika iznosi 4.470, meu kojima 893 konjanika.
Vodenica u pogonu imade 28 sa 42 vitla, a sruenih koje bi se dale popraviti 61.
Morlaci su prisvojili mline i zemlje i dre ih bez ikakva javnog nameta. On je
nameravao da mline da pod zakup i da uvede decimu od ita i sena, ali se
Morlaci tome opiru pa je, s obzirom na teinu vremena, odgodio stvar.
Serenisimo dominio.
Nella renitenza, che dimostravano molti di questi Morlachi sparsi con le
loro habitationi ne siti esposti per la campagna, e le voci di nuova vigorosa
unione del bass di Bosna, dirretta a danni di questi confini; mi hanno obligato,
portarmi con la cavallaria per il contado, anco prima, che il commodo de pascoli
servirli potesse di nutrimento, e saranno doi settimane, che lo vado scorrendo;
ridducendo con la possibile desterit li pertinaci all' obbedienza tuttoch
concerni il loro servitio, e salvezza delle proprie famiglie. Alcuni finalmente si
sono da se stessi persuasi, e con la distruttione di qualche cosa di paglia, che li
serviva di ricovero, si hanno indotto gli altri ad essequirlo. Frequenti mi
pervengono gl' avisi da Dernis, quali confermano l' ammassamento in
Bagnalucca; e che la prima incursione sij per praticarsi in questo contado, per
poi volgersi a quella parte, che come considerato da Turchi di somma
essentialit per li pregiuditij, possi in qualche tempo proddurre alla fortezza di
Knin; cosi dall' altro canto e di grande rifflesso l' impegno, quando massime si
valessero Turchi del cannone per superarlo, che in tal caso non potrebbe far
lunga diffesa, se non vi fossero forze valevoli per batter in campagna l' inimico.
Anco Scardona non devesi lasciar di vista, quando si veriffichi la di lui
comparsa; poich se da seguito numeroso fosse accompagnato il bassa, come
deve supporsi, puo in un tempo stesso, attaccar in una parte, e tener in gelosia le
altre tall considerationi ho anticipatamente rassegnate alli sapienti rifflessi dell'
eccellentissimo provveditor general

225

Cornaro in Lesina, per restar (venendo il caso) dalla sua virt documentato, a
qual parte con questa poca cavallaria io habbi accorrere, perch in tanta distanza
applicando ad una non pu prestarsi l' assistenza all' altre; nutrendosi in me l'
oggetto del solo publico servitio, e della pontualit nell' obbedienza, per quanto
possino valere le deboli forze, che mi servono; tanto pi, che in queste acque
non ne essistono pure legni armati, che in simili occasioni servono di valida
diffesa a siti littorali. Come vanno augumentandosi li sospetti; cosi in me s' accrescono le abitazioni, non havendo per anco sopra questo punto essentiale
ricevuto alcuna instruttione.
Ho fatto il giro tutto del territorio; visitato spetialmente Novegradi e
Ostrovizza; al primo ho creduto proprio l' assistenza di qualche numero di
soldati pagati, e ne ho scritto all' illustrissimo capitanio di Zara, perch ne facci
una compagnia avanzare; considerato l' altro, quando non fsse diffettiuo di
qualche neccessario requisito, cosi nelle mura distrutte, e mancante dell' arte per
chiudersi nel recinto, pu dirsi insuperabile; mentre isolato in grande emineza, e
lontano assai da altre sommit, non puo esser del cannone brechiato, e con assito
quasi impossibile superarlo, ne altra forma per mio credere vi potrebbe essere,
che angustiar li difensori con la fame. Alla prima appertura ne partecipar all'
eccellentissimo provveditor general il suo vero essere perch dalla sua auttorit,
ne venghino prescritti gl' ordini, che stimer proprij, per il necessario riparo. In
questa visita mi han seguitato cinquecento Morlachi a cavallo, da quali
bramando riccavarne qualche proffitto, e perch nel paese resti divulgata l'
unione ho creduto bene spingerli dalla parte di Dernis, e di la farsi vedere in
vista di Knin, ed io nel mentre trattennermi sopra Nadin, per la custodia del
contado; ma trapassati che furono la met della stradda, pervenne lli cap di essi
lettera de Dernis, con aviso della momentanea comparsa del bassa in questo
territorio; si che rissolsero retrocedere, e stabilirsi nel posto di Zecevo in
Buccovizza; che da me ci inteso, ho fatto ad essi giuntar gl' altri, e obligati
portar seco provisione per dieci giorni, senza, che il publico ne rissenti alcun
discapito, riguardo havuto pure nell' ultima unione, fatta seguire in tempo, che il
bassa si trovava sotto Knin, per li sospetti che correvano contro Dernis, nella
quale non vi corsa alcuna contributione di denaro. Procuraro tenerli uniti, sino
se ne vegga l' essito, e continuar pure la mia dimora in campagna, per regolarmi
secondo l' emergenze. Non manco delle piu caute preventioni, per essimer li
sudditi da pregiuditij; ma non poso totalmente persuadermi, che il bass di
Bosna, con gl' imperiali a fronte, pu dirsi alle rive della Save in stagione cosi
avanzata, sij per abbandonar quell' importante sito, per applicar a scorrerie, e
devastationi, che finalmente a principi sono di poco rimarco; ma le continuate
relationi, e premurosi impulsi, ricevo dal governator Fenzi da Dernis (assai
zelante di quel posto) riccavati da esploratori, che frequenti fa avanzare nel
paese; tutti confirmanti la venuta certa del bass; mi obligano a qualche rifflesso.
Scorrendo le ville litorali nel canal di Novegradi (omissis) con tutta
secretezza fui avisato, che doi habitanti in castel Venier, et altri

226

sei del contado si fossero inoltrati per 120 miglia nel stato imperiale e atteso in
imboscata il vescovo di Zagabria, partito da Fiume lo havessero svalleggiato,
levandoli il denaro, tre cavalli, e quanto seco portava; e tagliato uno di suo
seguito; poi incontrato alcuni mercanti con tellami, habbno pure praticato lo
stesso. Considerando la materia di grande rillevanza, mi son portato senza
ritardo, con pretesto di visita in quel castello; insperanzito pure, d' haver li
principali nelle forze; ma perch l' uno si era unito al Zavisa; l' altro con gl'
armenti sotto la montagna di la dall' acqua, non me ne pot riuslcir l' intento.
Penetrato, che uno de cavalli rubbati, si attrovasse custodito dal padre di
questi, ho creduto bene farglielo levare, et ispedirlo a Zara, per esser conservato;
come pure ivi mandar priggione il vechio, e con diligente inventario far
consignar in mano del capitanio di Nvegradi gl' effetti tutti, che in sua casa si
sono ritrovati, perch come benestante e possedendo anco quantit d' animali,
capitando l' indolenze, (che non possono tardare) ne sij pronto il modo per il
rissarcimento, quando non si potessero conseguir gl' effetti rubbati, e haver in
potere li malfattori, per farli provare il meritato castigo.
(Omissis).
Perfettionata la descrittione di questo territorio, ascendono le anime, a
sedeci mille doicento, settanta tre, compresi quatro mile, quatrocento, e sessanta
de armi; tra questi ottocento novanta tre a cavallo; e se corrispondesse al numero
l' obbedienza e la disciplina si potrebbe nell' occasioni promettersene qualche
essentiale proffitto. Li mollini, che di presente macinano, sono vinti otto, che
formano ruode quarantadoi, e diroccati, che si possono rifabricare ascendono al
numero di sessata uno, e del tutto con distintione ho trasmesso, all' eccellentissimo provveditor general.
Havevo pure formato li proclami, per procurarne a conto publico l' affitto;
ma li correnti motti me ne han differito l' effetto; mentre essendosi li Morlachi
da tanti anni impossessati senz' alcun aggravio; cosi de mollini; come de terreni;
d' ogni novit (tuttoche confessata raggionevole) se ne rissentono; e havendoli
pure intavolato di nuovo la dovuta contributione delle decime; cosi de biade;
come de fieni; pare ancora (benche l' anno passato accordata, e dagl' accidenti
divertita) di presente ne mostrino renitenza.
Se la mano del signor iddio, tenir lontane le disgratie, sar cosi fertile di
ogni sorte di grani questa raccolta, ch' impossibile, il descriverne la quantit;
mentre non si vede (pu dirsi) un palmo di terra in tutto questo vasto territorio,
che non sij seminata; cosi pure de fieni, se ne scorgie una copiosa abbondanza.
(Omissis).
Dalle campagne di Nadin 16 maggio 1688.
Antonio Zeno provveditor general di cavallaria.
Mlet. Dr. arh.
Senato-provveditor general della cavallaria
in Dalmazia fa 717.

227

204
Zadar, 24 maja 1688.
Providur konjice Zeno javlja senatu da je od uhoda i od presluanih robova
doznao da Turci nee udarati na mletaki kraj, jer je paa dobio od vezira nalog
da okrene prema Savi i da brani Gradiku. Radi toga je raspustio 3000 Morlaka
koji su mu se bili pridruili i o svom troku ostali deset dana na okupu. On se
povratio u Zadar da se lei od bolesti koje je na sebe navukao.
Serenisimo dominio.
Per le frequenti sollecite relationi che mi pervennero dal governato Fenzi,
di vigorosa unione andasse facendo il bass della Bosna (inserita all' eccellenza
vostra in quelle 36) che momentanea ne dovesse seguire la di lui mossa da
Bagnalucca per queste parti (tuttoch da me non intieramente concepita, ne d'
altri rincontri confermata; mi trovai in obligo riddur in valido corpo questi
Morlachi, quali al numero di pi di tre milla vi sono concorsi. Mi trattenni pur io
in campagna, per prender le rissolutioni, a misura dell' occorrenze e restorono
anco avisati gl' illustrissimi rappresentanti tutti della provintia, perche pronti
fossero (occorrendo) li loro territoriali, e concertato con il signor sargente
general di battaglia dal Borro, quanto credei opportuno, per guintarsi insieme, et
accorrere (quando il bisogno havesse ricercato) all' assistenza di Dernis. Nel
tempo stesso, per ricavarne fondate le notitie, fecci da pi parti avanzar
esploratori, perch indagando il vero essere delle cose, mi rendessero in
diligenza avisato; non solo con il ritorno di questi; ma da constituti de schiavi
ancora rimasi assicurato; non esservi per hora alcun sentore, che Turchi fossero
intentionati, di muoversi per questi confini; ma bensi esser stato il bassa
commandato dal supremo ministro, volgersi a quelli della Sava, per le gelosie
andavano crescendo, che gli imperiali fossero per tentar il passo di quel fiume; e
quando ci gli fosse riuscito, ben assistere Gradischi. Con tale fondamento,
doppo dieci giorni, che uniti meco si sono tratenuti li Morlachi, senz' alcuna
publica contributione, restorono licentati; Disposte ne siti ordinarij al pascolo
queste campagne di cavallaria pagata; et io restituitomi alla citt; obligato a
vivere qualche settimana a regola de medici (quando da nuovi accidenti non
venghi frastornato) per ripara mi possibilmente da qualche indispoitione
contratta ne riddurmi del tutto inhabile, nel fine di questa carica, a prestar il
debolissimo mio impego, nel servitio ossequiato dell' eccellenza vostra.
(Omissis).
Zara 24 maggio 1788.
Antonio Zeno provveditor general di cavallaria.
Mlet. dr. arh.
Senato-provveditor general della cavallaria
in Dalmazia, fa 717.

228

205
Zadar, 1 juna 1688.
Providur konjice Zeno javlja senatu da je spasao konje i vei deo novca i
stvari ugrabljenih sveteniku zagrebakog biskupa, pa e mu sve biti vraeno
kad uskoro doe u Zadar.
(Omissis).
La maggior parte degl' effetti, levati al religgioso dei vescovo di Zagabria
sono gi ricuperati, e li cavalli tutti si attrovano in questa citt custoditi.
Liquidata la summa del denaro rapitoli, ne seguir pure la restitutione; e il tutto
rester consegnato al religgioso stesso, che pressento in breve sij per qui
capitare.
(Omissis).
Zara primo zugno 1688.
Antonio Zeno provveditor general di cavallaria.
Mlet. dr. arh.
Senato-provveditor general della cavalleria in
Dalmazia, fa 717.
206
Zadar, 26 juna 1688.
Providur konjice Zeno javlja senatu da je sakupio u Zemuniku morlake
glavare i suce i odluno ih pozvao na saradnju kod uterivanja decime. Rekbi da
su se pokorili toj dunosti te su se seoski stareine i parosi ponudili da e u
svojim selima uterati deo koji pripada dravi i sve dopremiti u Zadar i ve je
neto jema ulo u dravna skladita. Odrao je drabu za zakup obrovakih i
karinskih mlina i postigao nekoliko ponuda. Zavia je sa 400 konjanika napao
kninske Turke zauzete poljskim radovima i posekao 15 glava. Mnogi su Turci
beei podavili se u reci, mnogi su ranjeni, a meu ovima Atlagiev sinovac.
Upljakano je 40 konja i sagorena velika koliina sena.
Serenisimo dominio.
(Omissis).
Prima di essere obligato al letto, ordinai l' unione in Zemonico de capi de
Morlachi, capitanij, e giudici di tutte le ville, per rinovarli con rissolutione gl'
eccitamenti al concorso delle decime, per ogni raggione al publico dovute delle
terre di nuova concquista; fatto precedentemente capitar alla mia, presenza
alcuni de pi torbidi, che seminavano concetti preggiuditiali, e scandalosi, quali
seriamente amoniti, restorono

229

troncate quelle tumultuanti oppositioni; che nell' antepassata ridutione in


Ostrovizza havevo incontrato; si che unanimi parvero rassegnati alla dovuta
obedienza; essibendosi concordij li capitanij, giudici, e parochi di ogni villa
riscuoter da cadauno la giusta portione; cosi de biade; come de fieni; condur il
tutto in questi publici depositi, e con loro giuramento attestare, di haver essatto l'
intiero. Nella mancanza de soggetti in questa citt per appoggiarne tale
incombenza, havevo fissato l' ochio, per trascieglierne dal corpo della cavallaria;
ma l' esser prive queste compagnie de offitiali rifformati, ma ne contender l'
intento, con le difficolt, che vi si aggiongevano nel custodir in campagna
apperta quello andassero riscuotendo; oltre le oppositioni delle condotte nella
citta; mi han persuaso, con l' apparenza di compiacerli, abbracciarne la
propositione, caminando alli capi l' obligo di rissarcimento, per qualunque
fraude, a pubblico pregiudizio potesse esser scoperta. Per dar un principio in
materia di tanto rimarco, e che dal progresso del tempo veniva sempre pi
difficultata; ho creduto bene andarla con destrezza maneggiando e renderle
possibilmente facilitata, perch arrivatone una volta al possesso, non riuscir pi
difficile, l' introddur quelle regole, che dall' auttorit dell' eccelenza vostra
venissero di tempo in tempo comandante; e facilitar al successore, render in ci
sempre pi avantaggiato il publico interesse.
Qualche portione d' orzo stata gi introdotta nelle monitioni, ma la
stravaganza de tempi dilunga, cosi le tibie come la condotta de fieni; e di quanto
mi sortir d' unire, ne rester l' eccellentissimo senato distintamente raguagliato;
come pure l' eccellentissimo provveditor general.
Alcune delle ville littorali, che contro repplicati divieti si sono dilattate nel
lavoro de terreni, oltre li confini gia assegnatili dall' auttorit dell'
eccellentissimo signor Domenico Mocenigo, nel tempo del suo applaudito
estraordinario generalato, con preggiuditio delli vicini novi habbitanti; pretende
in contrafatione de medesimi sostenerne il possesso, anco con la forza; da che
pi volte stato tra di essi, per nascere gravi sconcerti; Per troncarne con
rissolutione la radice, ho impartito commissione al sopraintendente San
Boniffacio, e sargente maggior Ventura, perch diviso il corpo della cavallaria in
siti opportuni, non permettino a trasgressori sopra le terre stesse farne la
raccolta, ma venghi praticata per conto publico; e li preggiudicati vi sono
volentieri concorsi all' opera, senza alcuna recognitione; e di gi ne e seguita
qualche consegna nelle munitioni.
Per l' affittanza de mollini d' Obbrovazzo, e Carin vado procurando pi
vantaggiose le offerte; e di gi se ne son date piu voci all' incanto; quali
deliberati; procurero a parte a parte andar lo stesso praticando degl' altri.
(Omissis).
Penetrato, che li Turchi di Knin erano applicati alle facende della
campagna, ho fatto unire 400 cavalli Morlachi, con alquanti pedoni; concertato
prima con l' illustrissimo conte, capitanio di Sebenico, perch da quel contorno,
et altri da Dernis nel tempo stesso si movessero per coglierli nel mezzo e che gli
uni e gl' altri il giorno del mercordi pas-

230

sato concordemente urtassero. Si avanzarono questi del contado; e tuttoch


ricevessero in quelle vicinanze lettere di Dernis, con aviso, fosse arrivato in
Knin un grosso corpo di cavallaria; ne essersi da quella parte per tal cusa
praticata l' unione, come era stabilito, volsero ad ogni tentar la fortuna, e scorrer
con rissolutione quelle campagne, dove li riusci fare quindici teste tra quali
hanno qui portato quella d'un capo bombardiere rinegato, fugito da Sebenico, e
che fu il principale dirrettore del cannone nell' ultimo attacco di Sign. Alcuni
nella fugga restorono nel fiume sommersi; molti feriti tra quali si nomina pure il
nipote dell' Atlagich; altri precipitatisi in alcune grotte; preso 40 cavalli; et
incendiato quantit considerabili de fieni, quali erano preparati, per condur in
sicuro sotto la cita. Le notitie pervenute al Zavisa dell' ingrossamento de Turchi,
che non furono poi verificare da constituti de pi schiavi, lo oblig (nel dubbio
d qualche imboscata) contenersi con cautella maggiore di quello haverebbe
praticato. Mi cansolo per, che l' essito sij riuscito favorevole; spetialmente nell'
incendio de fieni (principal motivo di tal espeditione) e che servir potr di
eccitamento a Morlachi, d' inferirli frequenti le molestie, anco nelle biade.
(Omissis).
Zara 26 giugno 1688.
Antonio Zeno provveditor general di cavallaria.
Mlet. dr. arh.
Senato-provveditor general della cavallaria in
Dalmazia, fa 71.7
207
Zadar, 3 jula 1688.
Providur konjice Zeno javlja senatu da je za dva vitla mlinice u Karinu
postigao zakupiinu od 675 lira za tri godnne, a da mu za obrovake nude lira
3000 za isto razdoblje. Otkrio je da se mnogi ustruavaju da uzmu u zakup
obrovakih mlina, jer se oni nalaze u posedu Zavie i Ilije Jankovia. Ne
postigne li bolju ponudu on e odrediti lice koje e voditi mline za dravni
raun, pa e, kad se razvlaste Jankovii biti vie nudilaca i prihod e se
izjednaiti onome skradinskih mlinova koje je providur Valier dao u zakup.
Drabu zakupa ostalih mlinica rasutih po Kotarima odgodie za neko vreme, dok
se prikupi decima, da ne bi time umnoio terete koji su s poetka uvek teki
narodu, naroito narodu koristoljubivu kao to je novodoseljeni. Sadanje su
prilike takve da se u ovom redu pitanja narod mora da spretno dovede do
saznanja onoga to je red i dunost.
Serenissimo principe.
(Omissis).
Doi ruode di mollino in Carin restano delliberate al publico incanto, e
perch in molti mesi provano mancanza di acque, non si sono

231

potute affittare per maggior summa di lire 675 per tre anni, per il qual tempo
pure vien essibito lire tre mille di quelli d' Obrovazzo. Vado scoprendo, nutrirsi
in molti grande repugnanza, nell' assumersi di questi tale impegno, per
attrovarsene di presente al possesso, il Zavissa e Ellia fratelli Mitrovich. Quando
non mi rieschi, incontrarne maggiori le offerte, penso destinarvi persona, che per
conto publico vadi essigendo l' utilit de medessimi; perche spossessati li
Mitrovich; svellate l' ombre concepite, le sperarei con il maggior concorso
accresciute; tenendo fissa la mira, di riddurli al segno di quelli di Scardona, quali
dalla sempre pi comendabile applicatione dell' eccellentissimo signor Pietro
Valier, fu proveditor general estraordinario di queste provintie, restorono
deliberati. Per gli altri sparsi nel contado, come ne vado procurando cautamente
l' essibtioni, Cosi stimo conferente, il dif ferir qualche settimana, esporgli all'
incanto, fino, che veghi effettuata la corrisponsione della decima de biade, e
fieni, per non moltiplicar in un tempo stesso le impositioni, che sempre da
principio riescono gravese a popoli; massime della qualit, che sono questi di
nuova deditione; deminati non solo dall' incapacita, ma dall' interesse; e le
congionture presenti (spetialmente in tale materia) persuadeno, riddurli con
desterita alla convenienza, et al dovere. Spero per, poter in breve riverir l'
eccellentissimo provveditor general Cornaro in queste parti; e documentato dalla
sua prudenza, andar dirrigendo i miei passi et essequendo le di lui prescrittioni.
(Omissis).
Zara 3 luglio 1688.
Antonio Zeno provveditor general di cavallaria.
Mlet. dr. arh.
Senato-provveditor general della cavallaria
in Dalmazia, fa 717.
208
Zadar, 4 jula 1688.
Kako kapetan Zavia Jankovi ne moe radi posla koji mu namee dunost
poglavice Morlaka, poverena mu dukalom od 13 marta, da se bavi upravom ete
oltremarinaca kojom je do sada zapovedao, generalni providur Kornaro imenuje
za kapetana te ete Zaviina sinovca Filipa Mitrovia.
1688, 4 luglio Zara.
Col riflesso alle benemerenze contratte col publico della casa Mitrovich
particolarmente dal cavalier Gianco, uno di quella famiglia, quale sostenendo
con molta lode e frutto il titolo di capo de Morlachi di questo territrio di Zara,
contrassegn col proprio sangue la fede professata al pubblico servitio
rimanendo nel mentre valorosamente

232

combateua con Turchi da quelli ucciso fu perci con ducale del eccellentissimo
senato di 13 marzo suddetto trasferita tale carica nella persona del capitan
Zavissa Mitrovich, fratello del deffonto, quale pure in cadaun incontro di
pubblico servitio ha dimostrato distinti segni di sufficenza e corraggio, coll'
assegnamento di ducati 30 mensili. Ne potendo per causa di questo laborioso
impiego assister il suddetto Zavissa al governo della compagnia d' oltramarini,
che viene dallo stesso goduta, consciamo di necessit istituire sopra la medesima
altra persona che la dirriga, et con affetto assista li soldati della stessa; per il che
considerato da noi non meno lo spirito che le benemerenze singolari da quali
viene scortato Filippo Mitrovich, nipote del sopradetto Zavissa che attualmente
s' esercita nell' arte militare e volendo noi rederlo consolato, coll autorit del
generalato nostro lo sostituimo et elleggemo per capitano sopra la compagnia
sudetta, con le paghe honori et obblighi all' impiego attinenti; ben certi noi, che
non degenerando dalle uestigia impresse da suoi maggiori, vorr anche esso rintracciare le congiunture di segnalarsi con attioni lodevoli. Dovr per tanto essere
per tale da chi si aspetta riconosciuto e nell occorenze pubbliche obbedito e le
presenti reggistrate, dove occorre.
Zad. st. arh.
Spisi Gerolamo Cornaro. str. 522.
209
Zadar, 23 jula 1688.
Providur konjice Zeno obavetava senat da je do sada predano za naslov
decime 170 mera jema i 100 tovara sena. Obrovaki su mlini, privolom
generalnog providura, dani u zakup za 1000 lira na godinu.
Serenissimo dominio.
(Omissis).
Con tale appertura, gl' ho rappresentato, l' operato da me in materia delle
decime de beni di nuova conquista, e l' introdutione sin allora seguita di stara
cento, e settanta d' orzo; e aggiontevi poi dalla sua prudenza altre dispositioni, ne
vado sollecitando ad ogni potere l' essecutione. Anco de fieni sin hora ne sarano
capitati cento cavalli. Restano pure deliberati, con l' assenso di sua eccellenza li
mollini d' Obrovazzo, per lire mille all' anno; e si va procurando l' incontro per
gl' altri; gratie etc.
Zara 23 luglio 1688.
Antonio Zeno provveditor general di cavallaria.
Mlet. dr. arh.
Senato-provveditor general della cavallaria
in Dalmazia, fa 717.

233

210
Mleci, 24 jula 1688.
Dukal duda Franeska Morozini kojim s obzirom na zasluge Smoljana
Smiljania, a na molbu njegove udovice i siroadi udeljuje sinu mu Lazaru
doivotnu platu od 10 dukata na mesec, a keri mu Margariti dar od 200 dukata
kad se uda ili zamonai.
1688 24 luglio ducale. Il serenissimo morosini etc.
(Omissis).
Quanto benemerita si sij resa alla signoria nostra la famiglia Smiglianich
ben lo palesano molte operazioni contribuite in publico servizio risultanti da pi
attestazioni de publici rapresentanti con prove della maggior costanza e fede.
Morto ultimamente in Dalmazia Smoliano Smiglianich dopo aver comprobata la
sua costante divozione con la condotta de Morlachi con invigilare alla custodia
de confini e con altre degne intraprese ha lasciato dopo di se la moglie con due
figli, che privi del marito e del padre non hanno modo di sostenersi, onde in tal
caso implorano gl' effetti della publica munificenza, soliti compartirsi verso li
superstiti di quelli che han fedelmente servito. Conoscendosi per proprio
esaudir le suplicazioni di questi benemeriti, avvalorati anco da lettere del
provveditor general in Dalmazia et Albania Corner ora lette, L' andera parte che
a Lazaro Smiglianich discendente di padre benemerito siano per benignit di
questo consiglio concessi ducati 10 al mese in vita ma da esserli corisposti da
quelle camere dove sar rimesso; perch possa disciplinarsi fra la milizia, e a
Margarita sua sorella siano pure per effetto di benignit publica assegnati per
una volta tanto al tempo del suo maritare, o monacare ducati doicento valuta
corrente da esserli corisposti dall' offizio dei camerari di comun, previe le fedi
legali, e necessarie, il che vaglia, a grata retribuzione del riferito merito del
padre potendosi credere di riportar oportunemente anco dal figlio sudetto un
fedele e fruttuoso servizio.
Drutvo Biha. Smiljania zbornik
str. 2728.
211
Split, 11 avgusta 1688.
Nikola Ivanovi poljski poturenjak izbegli rob Turina Fazlagia iz
Sarajeva, zapisniki presluan izvetava o stanju u Sarajevu o vestima sa ratita
koje se pronose i o snagama bosanskog Topal-pae i beogradskog Jegen pae.
Adi 11 agosto 1688, Spalato.
D' ordine dell' illustrissimo et eccelentissimo signor Girolamo Cornaro
kavalier procurator provveditor general in Dalmazia et Albania.

234

Constituto Zuan q. Nicola Ivanovich dalla citt di Cameniz in Polonia,


hoggi qui capitato, qual.
Interrogato da dove al presente viene, rispose: corrono quindeci anni che
send' io andato in partita con diversi compagni fui incontrato e preso da una
truppa grossa de Tartari e poi venduto ad un tal Faslaga dalla Bossina che mi
fecce passar in Saraio sua patria con altro schiavo detto Petar Gargurou, dove
fossimo sforzati d' abiurare, ma con intentione di ritornar tra christiani quando ci
fusse sortito, come coll' aiuto divino succeduto, mentre sabbato prossimo
passato siamo ambidue fuggiti et hoggi siamo qui arrivati.
Interrogato di qualche novit, rispose: gi quindeci giorni in circa furono
per ordine del bassa della Bossina chiamati alla sua obbedienza tutti gl' huomini
di Saraio atti all' ardi et molti mostrarono prontezza d' andare, ma diversi si
liberorono dal viaggio coll' esborso di danaro. S' intese pure che detto passa
fosse stato rotto da una parte dell' essercito imperiale appresso il luoco detto
Brod vicino al fiume Sava, dove poi si fussero detti christiani trincierati per
attender il restante essercito. Quando detti imperiali passorono la Sava nacque
una grandissima consternatione in tutti li Turchi di Saraio et col benefitio della
notte fuggirono pi d' ottanta famiglie, incaminandosi verso Costantinopoli et se
non havessero timore delli superiori restarebbe di certo affatto abbandonata da
Turchi quella citt, mentre tutti hanno concepito grandissimo timore non solo
degl' imperiali, m' anco dell' armi della serenissima republica, dubitando d' esser
dalle medesime attaccati. Tre giorni prima della mia fugga capitorono al mio
padrone Faslaghich lettere da Gieghen passa con quali lo chiamava immediata
alla sua obbedienza in Belgrado per esser egli huomo assai prudente et
accreditato, si che senza veruna dilatione intraprese la mossa con circa cinquanta
huomini et a noi diede maggior commodo alla fugga. Ho sentito discorrere i
Turchi com' anco Topal passa fosse stato chiamato dal sudetto Jeghem, ma non
poteva sapersi se sarebbe andato, mentre veniva di certo asserito che l' essercito
imperiale fosse sotto Gradisca pervenuto et che da tre giorni batteva quella
fortezza. Si sentiva pure che l' essercito grande cesareo s' era avvicinato a
Belgrado si che nascevano sempre maggiori le confusioni de Turchi, tanto pi
che non vedevano d' esser da alcun vigoroso essercito assistiti.
Interrogato quanta gente d' armi puo raccogliersi in Saraio, rispose: Io
stimo che da quella citta coll' altre contigue possano sortire tre in quattro mille
Turchi, compresi pero gl' artisti et sono dirretti dal Musselin e dal Mula.
Interrogato quanta gente habbia appresso di se Topal passa, rispose: io
stimo che non vi sia gran gente, perch se tenisse essercito vigoroso non
haverebbe mandato con ordini rigorosi chiamar alla sua obbedienza le genti del
Saraio et altri luochi in suo aiuto doppo che gl' imperiali passorono la Sava et
che gli diedero la rotta.
Interrogato come si stia in Saraio de viveri, rispose: Si trova copiosa
provisione di pane, carne, rissi et ogn' altra cosa neccessaria al vitto.

235

Interrogato quanto essercito habbia Jeghen passa sotto Belgrado rispose:


Si parlava potess' essere 12.000, mm non si sapeva la certezza; ben discorrono
Turchi che dalla Porta gli capitano frequenti olachi1 con ordini di custodir
Belgrado et veder d non combatter per questa luna in campagna, perch sarebbe
rotto, ma nella ventura luna che sarebbe vittorioso ecc.
Priloeno Kornarovoj depei od 15 avgusta
1688.
212
15 augusta 1688.
Zabeleka o polasku Kotaraca na opsadu Knina.
1688 na 15 augusta kada jidoe nai pod Knin Bog jin daj sriu divice
slavna Amen. To pisa ja don Gargo Sladkonja. Fala Bogu.
I uzee ga to jisto godie. Fala Bogu i divici Mariji.
I bih nisto kruto zele volje zaradi nike stvari.
Beleka je pisana glagoljicom na zadnjoj praznoj
strani glagolicom tiskane knjige: Ispravnik za
jereje. Knjiga je vlasnitvo gosp. Kaimira
Perkovia u Biogradu n/m.
213
Iz logora u Skradinu, 1 augusta 1688.
Generalni providur Kornaro navodi razloge radi kojih se je ratni savet
reio za navalu na Knnn, izvetava senat o pripremama te operacije, tui se na
nestaicu sredstava radi neredovnog snabdevanja novcem i hvali visoki moral
trupa.
Serenissimo dominio.
Havute colla feluca le riverite ducali di vostra eccellenza che mi portano la
deliberatione d' ispedir a questa parte il reggimento di Limburgh, acci si
possino cogliere per la patria i possibili vantaggi; humiliato io con proffondo
rispetto all' honore de publicci incarichi e delle loro benignissime ispressioni che
avvalorando gl' atti del mio divotissimo zelo mi fanno concepir altretanto
maggiore la brama d' impiegar le proprie debolezze nel loro adorato servitio; ho
voluto comunicar subito l' espeditione di detto rinforzo al sargente maggiore S.
Polo et tenuta conferenza col medesimo, il signor commissario Michiel, sargente
maggiore Borri e sargente maggior di battaglia conte di Mutti,

Ulaci.

236

per ci s' havesse dovuto intraprendere; fattigli vedere gl' avisi havuti da
confidenti negl' allegati constituti, del stato et andamento de Turchi, ben
ponderate queste forze e quelle de nemici al confine; considerato fraponersi per
l' andata in Albania l' oppositioni di gi rappresentate con mio precedente
dispaccio di 144, per l' esistenza in Bossina del grosso de Turchi et
avanzamento degl' imperiali in detta provincia; non proprie nella detta stagione
le mose in Narenta, per le malatie sono ordinariamente prodotte dalla male
influenza di quell' aria che tiene pur di presente oppresso la maggior parte del
pressidio del Forte Opus; l' obligo de Turchi d' accudire nelle parti superiori alla
propia diffesa contro gl' inmperiali che si dicono esser passati gi sotto Gradisca,
com' intenderano da constituti stesi, soministrar ragionevolmente l' opportunit
di tentarsi nel medesimo tempo l' acquisto dell' importante piazza di Knin,
universalmente desiderato da questi popoli, per potersi poi assicurata questa
parte prosseguir in altra l' operationi a misura delle forze e delle congiunture.
Stabilitosi dunque l' attacco di detta piazza, impresa bench difficile per la
sua situatione, per gl' accidenti in altro tempo occorsi sotto la medesima1 e per il
numero di cinque in seicento diffensori vi sono in essa con la persona del fu
bassa Atlaghich e del Duracbegh non meno che per la marcia di pi di tre
giornate vi vogliono per la condotla del cannone, ma di quella gran importanza
che a vostra eccellenza ben nota per le conseguenze, per il sicuro possesso d'
un si vasto paese e per il stabilimento di tanti nuovi sudditi, giornalmente
inquietati da quel pressidio, dal quale nel corso della presente guerra oltre tante
teste sono stati fatti pi di 600 schiavi sudditi di vostra eccellenza, praticata
anche in questi giorni una scorreria coll' asporto di sette persone et alcuni
animali, repressa per dalle genti del govvernator Fenci che speditegli dietro
hanno ricuperato la preda e fatto tre teste de Turchi.
Sendo per stata scielta per piazza d' armi Scardona, fatto seguir imediate
l' imbarco delle militie che in pronto tenevo gi tutte a Spalato coi bastimenti
neccessarii per queste, per le munitioni e apprestamenti, mi sono solecitamente
qui transferito; ordinato pura al signor provveditor general de cavalli l'
avanzamento suo a questa parte con la cavalleria e genti del contado di Zara;
incaricatolo di condur anche li cavalli de soldati amalati per montarvi altretanti
dragoni e render vigoroso quanto pi sia possibile il corpo di detta cavalleria.
Distribuiti nell' istesso tempo gl' ordini per la calata a questa volta delle genti
degl' altri territorii di Sebenico, Tra e Spalato; proveduto il maggior numero
stato permesso d' animali da somma per il treno dell' artiglieria e bagaglio; ed
applicatomi nel mentre ad allestir quant' occorre per la mossa che col nome del
signor dio intraprendar subito capitate le genti da cost incontro de quali ho
spedito feluca acci a dritura venghino a questa parte.
Tenuto per humiliarmi col maggior ossequio all' honore degl' ordini
rilasciati per la subita continuata ispeditione de biscotti tanto neccessarii com' ho
pi volte rappresentato; degl' apprestamenti delibe-

Aludira na mletaki poraz pod Kninom u martu 1654.

237

rati che pur si rendono premurosi; e per la benign' assistenza mi promettono;


devo supplicarle della solecita missione della mesata corrente per cui essiste gi
in Istra la galeota ad attenderla.
Da genaro in qu non ho havuto che cinque mesate, ritardata anche quella
di luglio, sino la mett d' agosto, con la quale non ben supplito alla restituzione
del danaro havuto ad imprestito per soccorrer in detto mese le militie. Per render
le medesime consolate nella presente mossa con qualche sovegno acci possino
fare le provisioni neccessarie, m' convenuto obligarmi a nuove imprestanze.
Rimasti anche per tal causa in avanzo di tutta la paga li pressidii di Cattaro e
Castel Novo et diversi legni armati, con quel notabile sconcerto che la prudenza
dell' eccellenza vostra puo figurarsi provenir dall' alteratione dell' ordine de terzi
antecipati alle stesse e dal ritardo degl, esborsi che le rendo altretanto maggiore l'
incommodo. Confido che l' eccellentissimo senato comprendendo la neccessit
di tenerle con pontualit soccorse in congiuntura si pressante degner haver la
bont di donar un benigno condono alle mie premure che riguardano l' esigenza
maggiore del loro servitio. Consolato nel rimanente del buon cuore di dette
militie che tutte corraggio sospirano l' occasione d' impiegarsi per le maggiori
glorie di vostra eccellenza e che i sudditi pure ansiosi d' un acquisto si
rimarcabile vi concorrino con egual fervore e prontezza, rendendomi l' ardenza
degl' uni e degl' altri vi pi incoragito ad accingermi all' impresa in cui come m'
accompagna l' unico oggetto del publico bene, cosi non lascier di contribuir le
parti tutte del pi fervido zelo e d' una fine applicatione, acci sortisca l' esito
bramato.
(Omissis).
Dal campo a Scardona, 15 agosto 1688.
Gerolamo Corner kavalier provveditor general
Mlet. dr. arh.
Senato-Dispacci provveditor da terra e da mar.
Filza 528.
214
Iz logora pod Kninom, 29 augusta 1688.
Generalni providur irolamo Karnaro izvetava senat o svom dolasku pod
Knik i o poetku opsade grada.
Serenissimo domino.
Doppo cinque giorni di continua marchia superate con gran struscio e
fatica le difficolt di strade pessime e disastrose mi sono presentato hieri sotto
questa piazza, coll' intiero treno dell' artiglieria condotto gratie a dio a
salvamento dalla fervorosa diligenza del nobil huomo ser Francesco Grimani
provveditor in campo, ch' adempisce tutti i numeri del proprio zelantissimo
instinto verso la patria.

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Fatte approntar subito le batterie e fatta la chiamata a nemici non havendo


risposto che con moschetate s' dato principio a bersagliarli col cannone e
bombe per espugnarla colla forza dell' armi; dispostosi perci in forma propria l'
accampamento e datosi di mano agl' approcchi per approssimarsi alla mura. La
situatione della piazza serata da due recinti oltre quello della fortezza piantata
sul Grebano, l' esistenza in essa dell' Atlaghich, la qualit e numero de diffensori
futti bellicosi et arditi rendono la medesima molto considerabile, tenuta pur in
gran stima appresso tutti questi popoli. Incaminata niente dimeno la brecchia alla
parte bassa a tal effetto batuta vi contribuir quanto si ricerca per sottometterla,
sendo ben adempite da tutti le proprie parti.
Vedendomi per hormai fuori d' agosto, non pervenuta per anche la
mesata e privo del modo di tener le militie consolate con la pontualit delle
paghe, mentre capitata che sia la medesima e fatta a mercanti la restitutione del
danaro soministratomi nella mossa quand opportunamente non mi sopragiunga l
altra di settembre rester tuttavia in difficienza di requisito tant' esentiale ne so
qual risolutione mi potesse convenir prendere. A solo fine di solecitar la
missione di sovegno si premuroso e quello insieme de biscotti e materiali
deliberati per presente ispeditione.
Resta confirmato il danno rilevantissimo ripartito da Selman bassa nella
rotta sotto Dernis con perdita dell alaibegh Filipovich e diversi principali del
confine. Questo successo con la sorpresa e distrutione fatta praticare della torre
di Varlicca presso Imosco per tener i nemici in diversione et l' uscita mia in
campagna posti i medesimi in gran confusione vanno facendo qualche union di
gente. Rifferiscono confidenti la presa di Costagnizza et altri vantaggi degl
imperiali, esser Turchi in Bossina nella magior costernatione, trovarsi Topal
bassa di detta provincia nelle vicinanze di Bagnalucca con sei in sette milla
huomini, pervenuto a Hliuno l' Ali passa di Harzegovina con mille in circa tra
cavalli e fanti, non sapersi di preciso se siano per tentar il soccorso di questa
piazza ne quali forze siano per unire. In ogni caso non si manchera di sostenere
con tutto il spirito e vigore il maggior servitio d vostre eccellenze. Gratie.
Dal campo sotto Knin 29 agosto 1688.
Gerolamo Corner cavaliere procurator provveditor
general.
Mlet. dr. arh.
Senato-Dispacci provveditor da terra e da mar, F.
528.
215
U logoru pod Kninom, 7 septembra 1688.
Milovan Babi izbeglica iz Knina, zapisniki presluan prikazuje stanje u
opsednutom gradu.

239

Adi 7 settembre, 1688, in campo sotto Knin.


D' ordine del' illustrissimo et eccellentissimo signor Gerolamo Corner
kavalier procurator provveditore generale in Dalmazia et Albania.
Constituito Milovan Babich dalla villa di Sunaie in vicinanza di Bilai
condotto da granatieri, sendo stato preso nella decorsa notte nelle trinciere, quale
Interrogato come sia uscito dalla fortezza, rispose: nella decorsa primavera
capitai dentro in Knin col turco Alaga Chizia e stavo seco in qualit di servitore,
ma capitato l' essercito christiano all assedio della piazza cercai congiuntura di
fuggire, ne prima ci m' sortito della decorsa notte, sendomi calato dalle mura
con una corda per una cannoniera e poi per il grebano, ma giunto vicino alle
trinciere fui fermato da soldati e sono stato condotto questa mattina nel' campo.
Interogato quanti Turchi s' attrovano alla diffesa di Knin rispose: erano nel
principo circa seicento, ma da che la piazza attaccata ne sono stati interfetti
molti e diversi sono li feriti. Nel giorno particolarmente dell' assalto ne saranno
restati pi di cento tra morti e feriti, essendo stato pur ferito in detto giorno anco
il Firdussovich capitanio della piazza che poi morse e giornalmente ne perisse
qualche duno, onde adesso credo che siano pi di trecento gl' atti all' armi, oltre
alcuni pochi christiani. Vi sono dentro il passa Atlaghich con un suo figliolo et
un suo nipote, Mehmed Cernizich sangiacco di Karca, Lica e Corbavia, il
disdaro, quaranta aghe che dovrebbero avere 40 e 50 huomini per cadauno, ma
hora ne hanno alcuno d' essi solamente cinque o sei, altri dieci o dodeci et alcuni
al pi quindici, non essendo capitati a tempo d entrarvi avanti la venuta dell
armata gl altri che s' attendevano.
Interrogato come stiano di munitione, rispose: hanno ancora molta polvere
e piombo perch sono stati in diverse volte proveduti.
Interrogato come stiano de viveri et acqua, rispose: de viveri sono ben
proveduti, havendo molti animali e grani in quantit con dei molini da mano per
macinarli; d' acqua credo pure che n' habbino ancora in fortezza qualche quantit
perch hanno impito tutti gl armari, mastelle et altro che havevano.
Interrogato cosa pensino di fare, rispose: vogliono certo diffendersi ne vi
alcuno che ardisca parlar di resa perch gli farebbero la testa. Attendono a
momenti il passa di Bossina in loro soccorso, ma sono anche molto confusi
perch non hanno veduto mai ritornare alcuno dei 15 o 20 messi spediti a
sollecitarlo.
Interrogato, rispose: dietro la brecchia si va facendo al secondo recinto
hanno fatto una trinciera, terrapianata quella casa che gl' pi vicina e le serve
di traversa, guardata questa da 25 huomini. Tengono in pronto molta quantit de
sassi per adoperarli quando le sar dato l' assalto, al quale vogliono opponersi in
tutti li modi che potranno; anzi che alla parte destra della brecchia tengono
rivoltato il cannon grande per battere per finco gl' assalitori in caso le sortisse
montar la medesima.
Interrogato se habbino sospetto d' esser assaliti dalla parte di dietro,
rispose: dubitano certo anco da quella parte havendo posto gran

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quantit de sassi sopra tavole e travi legati assieme con intentione di gettarli
contro gl' assalitori etc. Quibus habtis etc.
Priloeno Kornarovoj depei od 8
septembra 1688.
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Iz logora pod Kninom 8 septembra 1688
Generalni providur Kornaro izvetava senat o toku opsade Knina i o
predaji i zaposedanju Vrlike.
Serenissimo dominio.
Nella costante ressistenza de Turchi in sostenere con tutto il vigore la
diffesa di questa piazza, non lascio d' impiegarvi tutto il studio e sforzo
maggiore per sottometterla. Stabilite con molto travaglio le batterie riguardo il
paludo ch' occupa di fuori la parte bassa del primo recinto della citt, nell
erretion delle quali ha ben impiegato le sue parti il sopraintendente dell'
artiglieria Bucc col condotto Francesco Gomervil e collonnello Lorenzo
Tarasconi, datigli per assistenti; aperte dall' ingegnere Camuccio e Barbieri le
trinciere; ed apertasi anche la brecchia che se ben ampliata nel possibile si
rendeva ad ogni modo difficile per esser in ogni parte delle mura fiancheggiata;
rissolsi perci di far passare l' acqua al nobil huomo ser Francesco Grimani
provveditor in campo con cinque cannoni di campagna, il regimento de nationali
delle galeote corponese et li Sebenzani, perch aggredisse alla schena i nemici
come con merito pontualmente esegui, occupando con trinciera i posti che
bersagliavano la brecchia. Deliberatosi poscia di portarsi gioved passato, due
del corrente, all' assalto furono dal signor general San Polo disposti per esequirlo
li granatieri col capitano Gran Vale, il colonnello Strel co' dragoni a piedi e il
colonnello Rot co' fucilieri, aggiontovi a medesimi altro corpo di scielta militia
con diversi ufficiali. Destinati a praticar le scaljate li borghesani di Spalato e
Clissa per tener Turchi in pi parti divertiti e ponerli in magior confusione et
fatto passare alla parte opposta il signor provveditore generale de cavalli per
sostenere i Morlacchi di Zara e cogliere quei Turchi che per di la havessero
voluto tentare la fuga.
Condotti dunque e spinti all' assalto, inanimiti dalla mia assistenza l' hanno
tutti intrapreso con tant' ardire e bravura che col favore del signor dio rest
valorosamente montata la brecchia. Tormentati per ed assaliti nell' istesso
tempo i nemici con incessante fuoco dal nobil huomo Grimani sudetto che fatti
passar a nuoto nella citt buon numero de nostri, li confuse in tal maniera che
convenero abbandonar affatto la brecchia e dar campo a nostri d' entrar in citt;
ritrattisi loro nel secondo recinto sopra ertissimi grebani e nelle due fortezze che
sovrastano alla medesima. Ma succeduto che nel mentre il signor generale

241

marchese dal Bozzo, che haveva la diretione dell assalto, adempindo le parti
tutte del suo fervoroso zelo verso il servitio della patria, andava occupando in
essa i posti e stabilindo l alloggiamento, datisi li Morlacchi e parte de soldati
alla preda. Turchi avedutisi, fatta vigorsa sortita sopra i medesimi posero in
confusione li Morlacchi che si diedero a precipitosa fuga. Ci da me veduto,
fatte avanzar subito le genti di Stirom ch erano nelle trinciere con altro corpo di
milizia e cavalleria a sostenerli segui nuovo conflitto e sorti di rimetterli in
vigore in che ch molto pure vi contribui la fervida attentione del nobil huomo
Grimani che f pronto ad opporsegli dall altra parte, rispinti li Turchi rinchiusisi
nell accennato secondo recinto e nelle due fortezze, fu la citt nuovamente
occupata. Restorono morti sul fatto circa trenta de nostri con un tenente de
dragoni, oltre 150 feriti, tra quali il capitan Santo Lucido d Abbruccesi, huomo
di molto valore, il capitan Iseppo Battaglia, un tenente delle truppe Stirom,
alcuni ufficiali con diversi soldati della natione e molti dragoni periti anche de
Morlachi pi di quaranta, oltre buon numero de feriti e de diffensori circa cento
tra morti e feriti col capitanio e qualch altro turco di conditione, come intenderano dall unito constituto di schiavo. Devo nel rimanente attestare a vostra
eccellenza il gran corraggio e braura di tutti questi ufficiali e militie, ne quali
puono certo per il proprio servitio molto compromettersi.
Ogn un altro pure ha con fervore e corraggio contribuito le proprie parti;
adempite con pieno spirito dal signor general San Polo, sergente magior di
battaglia colonnello di Mutie suo figliolo, dalli nobil huomini ser Lucio Balbi
con ser Antonio Maria Semitecolo camerlengo di Tra che salita la brecchia
hann esercitato un lodevol corragiio, particolarmente nel reprimere li Morlacchi
quando s erano dati alla fuga, dal signor commissario Michiel, ser Ruberto
Papafava capitanio di Zara, ser Zuan Paulo Foscarini, ser Antonio Loredan di ser
Zuanne, ser Vicenzo Gritti di ser Alvise, ser Andrea Longo camerlengo di
Lesina, ser Pasqual Antonio Dolfin castellano di Sebenico, ser Lorenzo Priuli,
ser Fantin Dandolo e ser Pietro Dona fu di ser Vicenzo, tutti in quest incontro
diportatissi con ardore e corraggio, azzardando se stessi alle glorie della patria.
Anche tutti li venturieri e volontari sudditi di vostra eccellenza et esteri
che qui si trovano hanno contrassegnato il desiderio loro di acquistarsi la publica
gratia, in particolare molti soggetti francesi, col signor Francesco Capello da
Mantova et altri de quali trasmetto nota all eccellentissimo signor savio alla
scrittura. L' ingeguere Alberghetti pure, ispedito da vostra eccellenza adempisce
con spirito, pontualit e corraggio le sue incombenze, assistendo alle batterie e
supplindo con zelo a tutto ci che rihavendo seco qui condotto come venturiere
Giust Emilio suo fratello per far apparire tanto magiore la sua divotione.
Sono continuate nel mentre 1 operationi per sottommetter anche i predetti
due recinti, batuti con incessante tormento di bombe e cannoni, ancor che l
espellersi gl inimici da medesimi sia molto difficile per li grebani e situatione
che li favoriscono. E rifferto da confidenti continuarsi in paese l union di gente;
se sar per il soccorso non man-

242

cher di sostenere con tutto vigore il magior servitio di vostra eccellenza, altro a
me non premendo che i vantaggi e le glorie loro.
Havuto da molto tempo fisso l' occhio alla fortezza di Verlicca, posto di
conseguenza per il sito e per le fertili vastissime sue campagne, ho pi volte
procurato sino da che si fece l' acquisto di Sign di disponer quei Turchi che la
custodivano ad abbandonarla, ma come l' importanza della medesima li obligava
conservarla, sendo certi di non poter esser facilmente espulsi neanche col
cannone riguardo la sua situatione tra monti e sul erto d' inacessibile grebano che
la rende quasi inespugnabile, ben proveduti d' ogni cosa e d' acqua in particolare,
non temendo nemeno d' assedio, cosi vane mi cono sempre riuscite le pratiche
fatte tenere col disdaro di essa dal governator Fenci che non ha ommesso alcuna
parte di diligenza per conseguirne l' intento. Colta per io la congiuntura che mi
trovo qui, fattogli penetrare ch ero per ispedire il Fenci medesimo con un
staccamento di due o tre mille huomini col cannone e bombe per distruggerli, se
imediate non l' havessero cessa all' armi gloriose di vostra eccellenza vi sono
infine condescesi, e mandato il Fenci a riceverne il possesso col copitano Bose
Cerniza, postovi con la sua compagnia di pressidio, resta anche questa, lode a
iddio, aggregata ai stati dell eccellenza vostra et aperta con ci la comunicatione
libera tra Sign e Dernis, assicura quei territorii e i sudditi.
Una partita de Morlacchi ispedita a Hliuno per cogliere qualche vantaggio
sopra nemici invase le habitationi del turco Zepar, fatte sei teste, e ritornata con
botino di diversi animali, rapportando degl' andamenti de medesimi quanto
vostra eccellenza raccoglierano dall' altro ingionto constituto. Gratie.
Dal campo sotto Knin 8 settembre 1688.
Gerolamo Corner cavalier procurator provveditor
general
Mlet. dr. arh.
Senato-Dispacci provveditor da terra e da mar.
Filza 528.
217
Iz logora pod Kninom, 11 septembra 1688.
Izvetaj generalnog dalmatinskog providura irolama Kornara o predaji
Knina.
Serenissimo dominio.
Superata, come scrissi, per assalto a forza d armi la citt con bravura e
corraggio di queste militie che nella vigorosa diffesa de Turchi non potevano dar
magior prova del loro valore non ho perduto momenti di tempo in ben assicurar
la medesima con un buon corpo di militie, con quei magiori ripari ch stato
possibile per la qualit del sito tutto infilato dal secondo recinto e dai grebani di
esso ove Turchi si

243

erano da tutte le parti ben fortificati; postovi dentro il nobil huomo ser Francesco
Grimani mio nipote col signor sargente generale di battaglia marchese dal Borro
per dirigere col solito suo fevore e corraggio la continuation dell' impresa.
Perfetionate nell' istesso tempo intieramente le linee della contravalatione
per esser in stato di ressistere a qualsisia attentato ch' avessero nemici fatto per
introdurvi il soccorso, ho convenuto per a scanso delle confusioni per la
neccessit d' haver soggetti che assistino alle linee e a tanti posti dar il titolo per
modum provisionis di sargenti maggiori di battaglia al colonnello conte Lunardo
Porto e colonnello marchese Cesare degl' Odi acci il tutto camini con ordine e
regola migliore; rilevata havendo anche il Porto, che ha sempre ben adempito le
sue parti, considerabile ferita di rnoschetata in una spalla. Fatte avanzar poi le
batterie per aprir anche nel secondo recinto la brecchia; condotti con gran
difficolt sopra il grebano i morteri; occupati coll' impiego de venturieri e de pi
scielti ufficiali e soldati tutti li posti al di fouri per levar interamente l' acqua
sono state continue e sanguinose le fationi giorno e notte havendo Turchi fatto
tutti i sforzi per provedersene, ma sempre da nostri rispinti con continuo fuoco.
Ridotta non ostante a tal pertinacia la sua diffesa che fattegli molte chiamate
invece di ascoltarle hanno sempre risposto con moschetate.
Aperta per la brecchia, veduto da Turchi disposto per hoggi un rissoluto
assalto, constituiti nella pi estrema neccessit d' acqua, hanno rissolto spiegar
bandiera bianca ricercando parlamento per nome del bassa et altri aghe della
piazza. Spediti dal detto due de principali Aga con dimande ellatissime
pretendendo l' uscita con le famiglie, armi, bagaglio e scorta. Rispostogli per
che abbusatisi troppo della cortesia agl' inviti fattigli non erano pi in tempo di
meritar clemenza; con troppa eccedenza haver repugnato all' armi gloriose di
vostra eccellenza, che li volevo a discretione. Portatogli da medesimi la risposta
sono tornati colla rissolutione d' assoggettarsi al mio arbitrio. Poco doppo
accompagnato dal nobil huomo Grimani capit il bassa col figliolo e nipote
sangiacco di Kerca e cinque aga a rassegnarsi al mio padiglione.
Lode a iddio dunque restano vostra eccellenza in potere d' una piazza, la
pi considerabile per le consequenze e forte per il sito che sia in questa
provincia, risarcito il decro all' armi publiche e ricuperato il cannone in altro
tempo perduto sotto la medesima. Quindeci giorni di continuo strettissimo
assedio, quanto sforzo e fatica v' habbi voluto per sottometterla da ben a
comprendere la sua importanza e quanto validamente sia stata diffesa. La
medesima che stabilisce a vostra eccellenza l' intiero, libero possesso di tuta la
Dalmatia, adesso totalmente spogliata de Turchi sino di la da monti fa una gran
frontiera al confine e unita con Sign e Verlicca coprono i territorii di Zara,
Sebenico, Tra e Spalato, dando a vostra eccellenza un vastissimo confine con
fertilis-

244

sime campagne. Altro pi non restando che la parte di Citluc e Narenta in


Harzegovina per stabilirsi la comunicazione con Castel Novo.
Centocinquanta sudditi di vostra eccellenza che nelle pi strette catene
erano tenuti da barbari nella fortezza in schiavit sono stati posti subito in libert
e benedicono il nome di vostra eccellenza. Goderano pure l' istesso vantaggio
pi d' altretanti ch' erano da Turchi stati lasciati sula fede per procurar il suo
riscatto. Ad alcuni perfidi rinegati esercitatisi nella piazza col cannone fatto
pagar il fio della propria sceleratezza.
Sopra mille anime sono uscite dalla piazza, tra quali trecento scielti d'
armi; oltre duecento e pi periti nell' assedio. Tutti gl' atti alla galera sarano posti
nella medesima a publica dispositione. Il bassa Atlaghich soggetto della nota
stima e credito a questi confini ch' ha sostenuto il bassallaggio d' Alba Real,
Bossina et altri comandi e s' ritrovato nell' importante assedio di Buda, suo
figliolo e nipote alibegh, la pi brava spada et houmo il pi fiero e molesto a
questi confini, col sangiaco di Kerca il disdaro e diversi altri principali capi,
espressi nell' ingionta nota, come persone di conditione, li trasmetto cost pure a
publica dispositione, non potendosi in alcuna forma qui tenerli custoditi,
massime per la gran corrispondenza hanno co' Morlachi.
Portatomi a veder la piazza nella quale sono stati trovati undeci pezzi di
cannone di bronzo, ch' hanno saputo Turchi farsi ben valere, non ho potuto che
restar persuaso havessero ragione di non stancarsi nella diffesa della medesima.
tale la sua situatione che la rende certo considerabile sopra ogni altra, ne vi
voleva niente minor studio, vigore e rissolutione per sottometterla.
In questa altretanto gloriosa che riguardevole espugnatione per la forma
massime con cui seguita il signor general San Polo ha adempito tutti i numeri
del piu fevoroso zelo. Contribuite pure dal signor sargente general marchese Dal
Borro le parti tutti del suo lodevol corragio, rincrescendomi esser il medesimo
stat' hoggi gravemente offeso nel mentre si portava in citt con calciata di
cavallo in una gamba che gli render un considerabile incommodo, et cosi anche
il sargente magior di battaglia conte di Mutie figlio del signor general San Polo
ha con tutt' ardore adempito le proprie parti.
Del nobil huomo ser Francesco Grimani proveditor in campo molto
doverei dire se non fossi obligato a qualche sorpasso dal riguardo della
congiuntione. Non posso per che farle giustitia considerando haver egli la
magior parte nell' acquisto di questa piazza, mentre in tutto tenendo impiegata
con indefessa applicatione la sua habilit (niente mai risparmiatosi a fatiche et
azzardi) spinte con altretanto corraggio, com' accennai in precedente dispaccio,
nel giorno dell' assalto le genti oltre l' acqua ad aggredir i nemici, dalla qual
attione provenuto l' esito felice di questa impresa, non ha mancato di
contribuire anch' in altre multiplici operationi il pi ferovoroso esericitio del suo
ardore.
Nel resto tutti li venturieri e volontari che qui esistono e de quali n' haver
nota l' eccellentissimo signor savio alla scritura hanno con-

245

tinuato dimostrar il desiderio loro di rendersi degni della publica gratia, et cosi
pure il marchese Tiberio Dondi Orologgio che in pi incontri ha adempito le
proprie parti e contrassegnato l' ardente brama d' acquistarsi la gratia di vostra
eccellenza.
Monsignor illustrissimo Calegari vescovo di Sebenico sempre qui meco
fermatosi, tenuti con tutto spirito ben inanimiti i suoi distrituali ha inoltre
esercitato gl' atti pi caritatevoli e pietosi verso i feriti con visite continue all'
hospitale e con pienissime rimostranze del suo zelante instinto verso la patria.
Non poco difficile stata la condotta de convogli coi viveri a' campo per
la distanza e strade tanto disastrose. Impiegato in questa ch' e stata una delle
magiori incombenze il collonello Marco Pizzamano ch' e stata una havute dal
medesimo in varie operationi sotto la piazza l' ha adempite con tanta pontualit e
distrubo che ben merita i publici aggradimenti.
Domino Zuanne Arneri da Spalato che volontario ha voluto seguitarmi in
tutte l' imprese si sono fatte in provincia con cavalli e cinque e sei huomini a
proprie spese col sol' oggetto di dimostrar l' affettuosa sua dispositione verso il
publico servitio stato nell' istessa forma anche in questa abbracciando tutti gl'
incontri de cimenti per meritarsi la publica gratia.
Tutti della natione oltramarina, il sopraintendente Alberti co' borghesani di
Spalato, il capitanio del contado Simonich con quei distrituali hanno prestato
nell' impresa il pi fruttuoso servitio, impiegati loro soli particolarmente nel tiro
del cannone con gran struscio e fatica. Qualche riconoscimento di colane e
medaglie alli stessi sar effetto proprio della publica generosit che valer molto
e renderli sempre pi infervorati nel loro servitio.
L' ingegnere Alberghetti rilever un diligente dissegno della piazza che
sar humiliato a vostra eccellenza e trasetter anche l' inventario della polvere et
altro sar trovato nella medesima. Ho in essa posto per proveditore coll' istesso
salario che ha quello di Sign il nobil huomo ser Antonio Loredan di ser Zuanne
ch' essendo stato sempre meco da che sono in questa carica e servitio vostra
eccellenza in tutte le campagne con fervore e spirito lascia un' ottima espetativa
della propria attivit in sostenere il loro servitio. Et perch neccessario si rende
anche un castellano vi ho in detta carica destinato nobil huomo ser Andrea
Longo che terminata quella di camerlengo e castellano a Lesina nell' istesso
modo eserciter anche qui l' impiego per i giri de pagamenti e rendite che s'
andarono stabilendo, con assegnamento a questo di ducati sessanta al mese di
salario. Ander disponendo il presidio et altre occorrenze della medesima, di che
con altre sarano a vostra eccellenza rassegnate le notitie.
Non capitata per anche la mesata, privo di danaro, fermate restano l'
operationi. Come tutto zelo per il publico bene non ho mancato di contribuir
sempre le parti pi infervorate della mia divotissima atentione al loro magior
servitio, cosi non posso che assicurar vostra

246

eccellenza d' un ugual ardenza nel desiderio de vantaggi e glorie maggiori della
patria. Gratie.
Dal campo a Knin 11 settembre 1688.
Girolamo Corner kavalier procurator provveditore
generale.
Mlet. dr. arh.
Senato-Dispacci provveditor da terra e da mar.
Filza 528.
218
Popis turskih poglavica zarobljenih u Kniiu i poslanih u zatoenje u
Mletke.
Allegato.
Nota de turchi capi principali di Knin.
Il passa Mehmed Atlaghich.
Il sangiacco di Kerca e Lica Muhamed Begh Cernicich.
Alibegh Atlaghich, nipote del passa.
Mehmed Begh Atlaghich, figliolo del passa.
Mahmut Begh, disdaro castellano della fortezza, figliolo del sangiacco.
Alibegh Firdussovich, capitanio di Knin.
Quaranta due dovrebbero essere li aghe ma circa trenta saranno li trovati
nella resa. Li pi inquieti e molesti de quali che sopravivessero essendone
diversi d' amalati e feriti saranno mandati a Venetia. Gl' altri tutti posti con gl'
altri turchi in galera, ne alcuno degli uni o dell' altri sar lasciato andare in
libert.
Prilog Kornarovoj depei od 11 septembra 1688.
219
Iz logora pod Kninom, 13 septembra 1688.
Providur konjice Zeno javlja senatu da su se branioci Knina, posle
petnaest dana junakog otpora, predali na milost generalnom providuru Kornaru.
Istie znaenje i vanost te pobede, kojoj uveava slavu zarobljenje glasovitog
Atlagia, biveg bosanskog pae, sa sinom i sinovcem. Njegovim se
zarobljenjem istraila jedna porodica koja je bila vrlo ugledna meu Turcima, a
podjednako tovana i od hriana.
Serenissimo dominio.
Doppo quindeci giorni de ostinato contrasto hanno finalmente dovuto, li
difensori della fortezza di Knin cedere all' armi vittoriose della serenissima
repubblica, e soggettarsi alla discretione, e clemenza dell'

247

eccellentissimo procuratore provveditor general Cornaro. L' acquisto per ogni


rifflesso si rende rimarcabile, cosi per la forte situatione della piazza, come per
le conseguenze, che seco porta non solo a coprire un vasto paese e assicurar li
sudditi dalle incursioni, come a riddur all' riputatione all' impresa la obbedienza
li Morlacchi. Accresce grande riputatione all' impresa la schiavit del famoso
Atlaghich gi passa della Bosna con il figliolo, e nipote, che vuol dire estinta una
famiglia considerata assai da Turchi, ma altretanto stimata da christiani. Molti
agh et altri soggetti di stima, quali di continuo infestavano il confine sono pur
essi ridotti alle catene, e liberato dalla tirana barbarie buon numero di anime, che
tra ceppi languivano. Certo, che tale considerabile acquisto devesi riconoscere
dalla prudenza, e valore dell' eccellentissimo provveditor general, cosi per l'
intrapreso in congiontura opportuna, come per la dirrettione. nell' attacco,
mentre il di lui essempio obligava ogn' uno alli maggiori cimenti. La mia
debolezza altro, che obbedienza vi ha potuto contribuire, mentre l' eccllenza sua
con indefessa costanza a tutto applicato, non lasciava apertura agl' altri, che di
bramar l' occasioni d' imunitarlo.
(Omissis).
Dal campo sotto Knin 13 settembre 1688.
Antonio Zeno provveditor general di cavallaria.
Mlet. dr. arh.
Senato proveditor general della cavallaria in Dalmatia ed Albania
220
Iz logora pod Kninom, 17 septembra 1688.
Generalni providur Kornaro izvetava senat o merama koje je preduzeo u
osvojenom Kninu, istie vanost pobede, prostranost i plodnost osvojenog kraja
koji e privui mnoge doseljenike iz zalea koji mu se ve nude. Od zarobljenih
Turaka dvadeset glavnijih vodi sobom i poslae ih u Mletke, ostale je odredio za
galije i predlae da se poalju floti u Levant, jer su to okoreli etnici i pljakai,
pa je dobro da se poalju to dalje od ovih krajeva.
Serenissimo dominio.
Seguito l' acquisto di quest' importante piazza fatta riddur subito una delle
moschee in buona chiesa mi sono portato nella medesima a render in primo
luoco le dovute gratie a sua divina maest e poi a riveder et esaminare col signor
generale S. Polo et ingegneri cadaun sito di essa. Cert' che la sua situazione la
rende molto considerabile sopra ogn' altra in provincia, pi forte di quello pu
raffigurarsi e che la sua espugnatione deve solo riconoscersi dalla bont del
signor dio, ch' ha impartito a queste militie tanto corraggio e vigore nel superar

248

a forza d'armi la citt e tanto di costanza e braura nell' operationi tutte si sono
fatte per levar a' nemici l acqua, tenerli strettamente assediati e neccessitarli alla
resa, con tanta riputatione e gloria delle publiche armi. Perfetionato ch' habbi l'
ingegner Alberghetti il dissegno della medesima l' humiliar a vostra eccellenza.
Con esso haverano anche l' opinioni del signor generale San Polo et ingegneri.
Comprenderano la qualit del sito suo posto fra acque, paludi e sopra un
inacessibile la qualit del sito suo pochissima spesa riddursi in stato quasi inespugnabile.
La fertilit nel resto di queste vastissime campagne e di Verlicca con molti
villaggi, bench hora per gli accidenti della guerra tutte incolte e distrutte, fa
sperar il concorso di numerosa populatione. Vederano dall' ingionta lettera e
constituto la dispositione e brama de popoli di Zagorie di ridursi con' le famiglie
a questa parte. La mossa de medisimi non pu che da molti esser seguitata, tanto
pi che in Bossina intesa la caduta di questa piazza sono nella magior costernatione; sbandate le genti erano state ispedite dal bassa per soccorrer la medesima.
Le far haver scorta per facilitarglela e il signor provveditor general de cavalli
havera l' incombenza di riceverli et accomodar col riparto a cadauno de terreni
da coltivare.
Mi sono poi subito applicato a far sgombar la citt dalle ruine, nettarla
dall' immonditie e cadaveri, serar con buona palificata la brecchia, che sar
questa sera anche perfetionata, agiustar l magazeni per le munitioni e stabilir
ogn' altra occorrenza del publico servitio.
Ho ispedito pur in essa il signor commissario per far l' inventario della
polvere e piombo di cui m' asseriscono Turchi esserne buona quantit com'
anche di biade che tutte ho fatto fermare per conto publico e valeranno per
sovenir i nuovi habitanti nelle semine senz' aggravio di vostra eccellenza e cosi
d' ogn' altro capitale trovato nella medesima.
Vi lascio il battaglione del collonello marchese degl' Odi con un
sufficiente pressidio, maestranze e manoali acci il signor provveditor Loredan
soleciti i restauri neccessarii. Reputo pur servitio di vostra eccellenza hora che
coll' occupatione di questa piazza resta chiuso il confine di tutta la provincia che
a queste frontiere vi si fermi il signor provveditor general della cavalleria,
tenendo la medesima divisa tra Dernis, Verlicca e Sign che con essa coprono
tutto il resto della provincia, appoggiatagli la sopraintendenza di detta
importantissima piazza e l' assistenza all' operationi della medesima.
Privo di danaro e in scarsezza di biscotto, senza i quali esentialissimi
requisiti vedono ben vostra eccellenza non potersi tener in campagna le militie,
mi convien restituirmi a Scardona. Verso dove ho fatto precedere
duecentosessanta dei Turchi schiavi habili per la galera, detrati gl' amalati e feriti
che procurer ricuperare. Altri vinti sono gl' altri tra capi e qualche servente del
bass e sangiacco che conduco meco per ispedirli cost. Consistono tutti gl' atti
alli' armi che furono alla resa n 300 come scrissi, gente la pi fiera e molesta
che fusse a questi confini, solita vivere solo colle depredationi e schiavi che in
quantit hanno fatto nel stato di vostra eccellenza. Con l' estirpatione

249

di questi non vi resta pi in paese persona capace di dirigere alcun tentativo d'
incursione sopra i loro sudditi. Sono tutti a publica dispositione et perch tutte
queste galere sono ben armate crederei potessero vostra eccellenza ispedir quelli
da remo in armata, tra quali vi sono diversi ag et huomini molto feroci ch'
neccessario sluntanar da queste parti acci la stipre loro non possi pi repulular
al confine, essendo riusciti ugualmente inquieti e pessimi in pace e in guerra. Lo
accenno a vostra eccellenza a scarico del mio dovere e in atto di quell'
humilissimo zelo che accompagna il mio divoto instinto verso il magior servitio
della patria.
(Omissis).
Dal campo a Knin 17 settembre 1688
Girolamo Corner cavalier procurator provveditor
general.
Mlet. dr. arh.
Senato-Dispacci provveditor da terra e da mar.
Filza 528.
221
ibenik, 23 septembra 1688.
Generalni providur Kornaro javlja da je jednim peratanskim brodom
poslao u Mletke turske poglavice zarobljene u Kninu koje nabraja poimence
istiui da su sve to linosti mone, od velikog ugleda i opasni krajinici. Tu se
nalazi sva Atlagieva kua. Iz pisma upuenih Atlagiu saznaje se da mu je opet
bio dodeljen bosanski paaluk.
(Omissis).
... spediti a Venezia con la tartana di Zuanne Mattosevich da Perasto e
accompagnati da sufficiente scorta il pasici Mehmed Atlaghich, suo figlio, suo
nipote, il sangiacco di Carca e Lika Muhamed Begh Cernicich e suo figlio
Mahmut Begh, Smail Selimovich, Ussain Issaicovich, Mehmed Ahmetovich,
Imbraim Oderlagovich, Alia Mehmetovich, Ahmet Assanovich, Mehmed
Solacovich, Mustafa Biglias, Mustafa Usufovich, Annoie Mahmutovich, Soter
Amailnasufacich, Ibraim Standelicich, Selin Aga Usseinovich, Bechir Chiehaia
Barich, Mehmed Beliecevich. Sono tutti huomini di conditione e molto infesti a
questi confini et ci che pi rileva l' intiera casa dell' Atlaghich ben nota a vostra
eccellenza Da lettere dirette al medesimo si ricava la sua riconferma nel
bassallaggio di Bossina che ha il posto d' uno de sette visiri della Banca. Sar
sempre capitale publico tenerli luntani da questa Parte.
Mlet. dr. arh.
Senato-Dispacci provveditor da terra e da
mar. Filza 528.

250

222
Knin, 5 oktobra 1688.
Providur konjice Zeno javlja senatu da po nalogu generalnog providura
odlazi sa konjicom iz Knina u Sinj i izvetava o radnjama izvrenim na
poruenim kninskim utvrenjima i da je damija popravljena i pretvorena u
katoliku crkvu.
Serenissimo dominio.
In tempo che vivevo applicato a dar l' ultima mano alli provisionali ripari
di questa piazza vengo incaricato dall' eccellentissimo provveditor general
Cornaro di solecitamente condurmi nelle campagne di Sign con quella parte di
cavalleria che meco s' attrova e tutto che mi credessi vicino al solievo ne
essequisco con pontualit senza ritardo il commando e dimani seguir la mia
mossa.
(Omissis).
Provo il contento di lasciar queste mura risarcite in molte parti che dal
cannone erano rimaste pregiudicate e assicurata la brecchia grande con doppia
palizata e grosso terrapieno e stabiliti li rastelli alle porte, fatta abbundante
proviggione de pali per altre occorrenze, restaurata la gran moschea gi ridotta
con le dovute solennit in chiesa cattolica come pure altre abitationi cosi per le
publiche monitioni come per il ricovero de soldati infermi, ne sar sorpassata la
spesa sin hora de cecchini quaranta, somministrati di sera in sera agl' operarii da
questo illustrissimo provveditor Loredano quale adempisce con la pi
desiderabile pontualit ogni incombenza. Si pure dato mano alla facitura di
calcine per esser poi impiegate secondo la publica volonta e le ordinationi dell'
eccellentissimo provveditor generale.
(Omissis).
Knin, 5 ottobre 1688.
Antonio Zeno provveditor generale di cavalleria
in Dalmatia.
Mlet. dr. arh.
Senato Dispacci dei provveditori da terra e da
mar, filza 525.
223
Zadar, 15 februara 1689.
Generalni providur Kornaro nareuje da se plata glavara Obrovca ima da
prenese na ime Filipa Mitrovia sa danom imenovanja, t.j. sa 13 marta 1688.
1688, 15 febraio . V.
Assignati con ducali del eccelentissimo senato 13 marzo 1688 a Zavissa
Mitrovich come capo de Morlachi ducati 30 al mese ed

251

havendo egli precedentemente goduta la paga di capo della compagnia di


Obrovazzo conferita poscia a Filippo Mitrovich elletto in tale carica a rimotione
di cadaun sconcerto nella scrittura decretiamo, che la paga di capo d' Obrovazzo
correr debba in testa del nominato Filippo Mitrovich dal sudetto giorno 13
marzo et cometemo ai maestri della camera et a chi incombe, d' aggiustar la
scrittura di nome in nome, et che dal vice collaterale siano al perfato Savizza
levate le bolette per saldo in conformit degl' altri salariati.
In quorum fidem et. c.
Zad. st. arh. Spisi Kornaro, ctp. 538.
224
Split, 11 marta 1689.
Terminacije generalnog dalmatinskog providura irolama Kornaro o
administrativnoj podeli i ureenju Kotara, Bukovice i Biogradskog primorja.
Terminacijom se obrazuje devet administrativnih podruja poverenih upravi
devet guvernadura" i propisuju pravila za naseljavanje kraja, popis
stanovnitva, ureenje sela, vrenje naredaba vlasti, prevoenje zemljita kulturi,
pobiranje decima, odravanje seoskih zborova, proganjanje zloinaca, zasedanje
lige, prosuivanje sporova, popisivanje stoke za komoru itd.
Noi Girolamo Cornaro, per la serenissima repubblica di Venezia,
provveditore generale in Dalmazia ed Albania.
Contribuendo per quanto richiede il pubblico esenziale servizio e i
riguardi della quiete, sicurezza et utilit dei sudditi, l' illustrissimo ed
eccellentissmo signor kavalier procuratore Girolamo Cornaro provveditore
generale di queste provinzie le pi vive applicazioni per stabilire in ottima regola
questo confine e territorio di Zara, gi che ha piaciuto al signor iddio favorire l'
armi publiche e riddurlo non solo all' antiche ma a maggiori estensioni, acci
diretto coll' ordinazioni sue non soggiaccia a quei disordini che sogliono portar
seco gl' accidenti della guerra, et i distrettuali sparsi coll' habitazioni per le compagne, privi de capi, non soccombano ad evidenti giatture, e dissastri; habbino le
terre di nuovo acquisto la pi diligente coltura, e col beneficio degl' operarij ne
rissenta per i suoi dritti il dovuto emolumento la cassa publica. Per procedendo
col dettame della sua poterna carit et vigilando al bene publico et privato
stabilisse, et coll' autorit del generalato promulga gl' infrascritti capitoli da
essere per tutto questo distretto inviolabilmente esseguitti.
l-o Che questo contado con tutte le sue nuove adgiacenze et acquisti fatti
dalla felicit dell' armi pubbliche sia et s' intenda in virt anco di ducali dell'
eccellentissimo senato di 21 febraio 1687 m. v. divso nell' infrascritte
pertinenze e cadauna d' esse habbia un capo o vero governatore, quele dover
dirigerle colla norma addatateli nelle seguenti commissioni.

252

2-o Sar sua cura particolare invigilare il governo della pertinenza a se


toccata e distribuita, col procurare ch' i luochi in essa compresi e nominati si
rendono habbitabili col concorso delle genti. Che cadaun castello, e villaggio che
s' habbitasse, si formino i loro capitanij e giudici con un rollo distinto delle
persone atte all' armi et un essata descrizione d' ogni altra condizione, e sesso di
persona. Habbino il loro parocco, vivano in amore fra se e nella dovute quiete,
col timore verso il signor iddio, verso il principe, e le leggi, e sian pronti ad ogni
publica chiamata, et occorenza.
3-o Facia ogni governatore distrugere le case de morlacchi et altri sudditi
che fossero sparse per le campagne, acci quelle si riducano in unione,
compartendo le famiglie ne luochi proprij e sotto a capi e giudici predetti perch
possano cosi uniti maggiormente diffendersi da nemici, e con modo pi facile
esser diretti e governati. In caso di renitenza chiamato il comune pi vicino, si
dovra i medemi d' ordine nostro incendir ogni allogio e caponna, che tenessero
asportati tutti i mobili, che vi fossero, questi s' intenderanno imediate applicati
agl' essecutori et alla liga che per tal effetto dovr formare il suo canceliere
Chiaussi et ufitiali.
4. Che di tutti mandati saranno da questa carica, rilasciati, e dagl'
illustrissimi rappresentanti in ordine a commissioni della medesima sia
particolare incombenza delli governatori il fare con puntualit esseguire;
esigendo contro i trasgressori et inobedienti quelle pene, che saranno in essi
precetti contenute quali s' intendano alla medema liga applicati.
5. Doveranno acudire, che ne luochi delle pertinenze a se commese sieno
coltivate le terre in particolare di nuovo acquisto, gi che col favore del signor
iddio si sono amplamente dilatate, animando i coltiuatori a prestarne l' opera pi
diligente, tanto per avantaggio publico come per servitio de loro medemi
esigeranno sino ad altra publica dispositione tuti, i diritti di cadaun frutto, che
nascesse a sua serenit aspettanti, quali a spese del colono faranno condur in
queste munitioni, tenendo nota distinta de nomi delli coloni, della suma e qualit
de grani, che havessero contribuito, assegnando noi a cadaun d' essi governatori
la decima di tutto ci h per tale publico indulto venisse da loro essato. Chi
fosse renitente a praticar essi diritti, o verso chi quelli defraudasse, sia obbligato
pagarli triplicatamente et essa pena vada la met in camara, e l' altra al predeto
governatore delle pertinenze, et al commune di cui si servisse in esigerla.
6. Debbasi ogni due mesi formar un' congresso in luoco pi comodo a
tutti, e da destinarsi da essi governatori, ove fatti radunare tutti i capitanij delle
ville si discorra di tutte l' emergenze, che ricercassero proviggione per buona
regola di governo, e per ogn' altro publico interesse, e riguardo, darne anco parte
agl' eccellentissimi generali, che vi fossero, et in assenza loro agl' illustrissimi
rappresentanti attuali, e succesori per le proprie deliberationi. Sia ivi aperto l'
adito a ricorsi de poveri aggrevati nelle materie de furti danni dati, di defrando di
dominicali, in particolare quando i padroni havessero sentenze ottenute a fori
ordinarij, restino quelle asseguite con ogni via

253

sumaria per il modo difficile d' haver i debbitor qui in citt, e fatti sodisfar per i
loro danni e defraudi. Possano anco giudicar l' altre cose lieni, et ordinarie della
liga secondo le consuetudini et antichi instituti del paese.
7. Siano i malviventi, i falliti e banditi, biastematori, et ogni altra sorte di
gente di malfare, che vi fossero nel distretto fatti inseguire, coi concorso de
comuni, giuste le leggi e dati in mano della giustizia per havere il condegno
castigo. I villici che ne casi d' inseguir i predeti rei venissero da governatori
dello pertinenze a ci comandati, prontamente ubidiscano contribuendovi tutto il
potere, e diligenze, altrimento cadauno che mancasse sia condannato in lire 25 di
pena da esser applicata la metta alla cassa publica e la met alla liga, et in caso
ch' il comune medemo mancasse, incorra nella pena di reali 100, da esser
applicati come sopra.
8. Dovranno per formare tal liga intervenire tutti i capitanij, e giudici delle
ville, quali havranno da decidere le contese in prima istanza, terminandole poi,
confermandole in via d' apellazione i governatori delle pertinenze e facendole
esseguire prontamente.
9 .Non sia chi ardisca d' essi capitanij delle ville, et altri intervenienti del
congresso negar di venirvi a tempi, e luoco deputato in pena d' essere sentenziato
della liga nelle forme solite salvo per legittimo impedimento, che mostrasse.
Non pressuma ne meno alcuno in tale radunenza, tumultuare, usar parole
improprie o far alcuna imaginabile violenza, contro i giudici delle pertinenze,
giudici e capi delle ville, sotto qual si vogla causa o pretesto in pena di spoglio di
tutti gl' animali, ch' havesse, e d' esser dato in mano della giustitia per riportare
castigo corrispondente all' azione.
10. Possa, e debba la deta liga far inseguire i rei che rapissero vergini o
altre donne di buona fama, con pena di reali 100 applicati alli medemi da esser
ostratti da beni di rei, facendoli arrestare et consignare alla giustitia de publici
rappresentanti.
11. Sia fatto una nota distinta di cadaun animale da soma e fatti andar per
rotolo a convogli, che per publico servitio fossero ordinati s che il peso sia
ripartito, ne cadaun de sudditi, possa d' ascuna partialit dolersi dovendo al
comando tutti ubbidire, in pena a trasgressori di perder gli animali stessi che
havessero e ducati dieci da essere applicati alla liga.
12. Habbino mira particolare che da chi si sia di qualli del distretto non
siano comperati cavalli arrolati da solditi, che servono nell cavallaria
facendoglieli perder et applicandoli ad essa liga con 25 reali d' avantaggio di
pena per cadaun trasgressore.
13. Debba cadaun delli govvernatori invigilare sulle ville della pertinenza
da lui governata, non sia chi esser si voglia ch' ardisca far mocello di pi carne,
che sia necessaria per quel villaggio, e faccia esseguire in tutto e per tutto il
proclama di sua eccellenza de di ..... prossimo passato ch' a presservatione de
publici dazii si dato ordine resti pubblicato in cadauna villa, procurandone l'
esatione sotto quelle pene che nel medesimo sono state dichiarati.

254

Risservendosi nel resto sua eccellenza d' aggiungere, sminuire, levare,


modernare e stabilir altre regole secondo porteranno le congiunture.
Le pertinenza sono.
P.o Sar quella di Nona et haver sotto di se Zaton, Bevilacqua,
Pontadura, Verche, Poglizza, Draccevaz e Mahunzi.
2-o Sar Possedaria, havr sotto Rasanze, castel Venier, Starigrado,
Radovin e Gliuba.
3-o Sar Islam et havr sotto di se Poliznich, Stossia, Budin, Cassich,
Vegliane e Suhovare.
4-o Sar quella di Novegradi et havr Carin li due Obrovazzi, Crussevo,
Xegar, Hrvenik, Zelengrad, Drinazi, Ottavac, Popovich, Lussichi (?) con tutta
Buccovizza.
5-o Sar Nadin, havr Bigliane, Sopot, Bencovaz, Perussich, Cosulovaz,
Corlat, Cula-Atlagich con tutto Cossulovo Poglie sino Ostrovizza.
6-o Sar quella di Zemonico et havr Gruhe, Malpaga, S. Cassan, Bibigne,
Cerno, Christagna (?), Boccagnzzo, Cosino, Ghunpuri (?), Porto Schiavina e S.
Bartolomeo.
7-o Sar quella di Vrana et abbracciar sotto di se Bagnaze, Polazza con
due Giagodne, Varzevo, Ting, Leraglie o sia Ceragne.
8-o Sar Ostrovizza et havr sotto di se Vucssich (?), Morlat Polaza,
Zazuich, Zecevo, Chistagni in Buccovizza fino Supplia Gorgna, Piramotovzi,
Stancovzi, Bagnevzi e Dobra Voda.
9. Sar Zaravecchia et havr sotto di se Cherzina, Toretta, SS. Filippo e
Giaccomo e Pacostiane.
sopra la prima pertinenza deputa domino Francesco Cassio,
sopra la 2. domino Pietro Calcina,
sopra la 3 .....
sopra la 4 .....
domino Antonio Belglava,
sopra la 5. domino Giulio Begna,
sopra la 6 .....
sopra la 7 .....
sopra la 8 .....
sopra la 9. domino Francesco Spingaroli.
Decretando d' avantaggio, ch' entrino nel congresso, come capi principali
il collonnello Francesco Possedaria, il govvernator Simon Bortolazzi, Zavissa
Mitrovich e Boze Milcovich, quali havranno anch' essi voto con i govvernatori
delle pertinenze nel 2.o giudizio.
Spalato li 11 marzo 1689.
Zad. st. arh. Spisi Kornaro, knj. jedina,
str. 540.

255

225
Zadar, 30 marta 1689.
Uverenje generalnog providura irolama Kornaro kojim se posvedouju
ratne zasluge Zavie Jankovia.
1689, 30 marzo.
Attestato del provveditor general Girolamo Cornaro che pareggia il
Zavissa capo de Morlachi al merito, prodezza, zelo e divozione del deffunto
kavalier Gianco suo fratello; mentre internatosi nei paesi ottomani incendi
villaggi, pred animali e schiavi, ed uccise buon numero di Turchi; acquistato
poscia Sign all' armi gloriose ebbe animo di sostenerlo coll arresto del disdaro di
Udbina capo di quel luogo; avvicinatosi poscia alla piazza di Zara astrinse a
vergognosa ritirata il passa Atlaghich gi disposto a batterla col cannone; passato
indi sotto Verzerev Vacup ivi rimasto ferito si tosto vendicato colla morte di
16 Turchi ed asporto di loro animali; e finalmente accorso all espugnazione di
Knin divertiti gli inimici gli riusci di asportare buon numero di schiavi.
Trassunto delle benemerenze della famiglia
Mitrovich.
U posjedu B. Desnice.
Zadar, 7 jula 1689.
Zadarski konte Roberto Papafava pie guvernaduru Petru Kalini da je
primio njegov detaljni izvetaj o porazu glasovitog krajikog poglavice
Poprena.
Roberto Papafava capitano di Zara a Pietro Calcina gouernator della
pertinenza di Possedaria oue s' attrova.
Per altre parti sino ieri mi peruenne la notitia della considerabil rotta
rillenata da Popresen ne confini della Croatia il che mi resta dalla sua diligenza
confermato con distinzione dell' accaduto.
(Omissis).
Zara 7 luglio 1689.
Zad. st. arh.
Arh. Drag. LVIII, 6.
226
Nauplija, 19 novembra 1689.
Vrhovni Komandant mletake vojske u Levantu, irolamo Kornaro,
dozvoljujui Marku bratu Smoljana Smiljania da se radi svojih linih poslova
povrati u Dalmaciju, izdaje mu svedoanstvo o sposobnosti pokazanoj u minuloj
vojni naroito u sukobu kod Malvasije.

256

1689 Napoli di Rommania 19 novembre.


L' eccellentissimo Girolamo Corner cavalier procurator provveditor
general da Mar coll' auttorit di capitan general imitando il capitan Marco
Smiglianich l' azione de suoi maggiori e quelle in spezialit del fratello, che ha
rese chiarissime prove di lode per il corso della presente guerra in Dalmazia ha
nelle occasioni, che sono insorte nella scaduta compagna, dati espressi
contrassegni dell' abilit sua nell' incontro massime che s' avuto sotto Malvasia
li 12 agosto decorso Mentre per egli obbligato da suoi urgenti interessi, ha da
noi implorato la permissione di restituirsi alla patria. Le rilascimo le attestazioni
presenti, per marca del suo merito, e delle condizioni che lo rendono degno della
publica grazia. In quorum.
Drutvo Biha, Smiljania zbornik str. 28.
Obrovac, 23 januara 1690.
Generalni dalmatinski providur Aleksandar Molino, doavi u Obrovac da
vaspostavi skelu, koja je, dok je varo bila turska, donosila velike koristi i
Paanima koji su prodavali so i Turcima koji su pobirali treinu od te trgovine,
poverava kapetanu Cezaru Kazanovi dunost da uteruje za dravu treinu
prihoda od prodaje soli i decimu od itarica, sena i vina sa zemalja u podruju
obaju Obrovaca. etu od 55 domaih vojnika smanjuje na 24 oveka, a za kapetana istoj postavlja Kazanovu, kojeg imenuje za guvernadura Obrovca sa
platom od 14 dukata na mesec, podreujui ga vlasti novigradskog providura.
Noi Alessandro Molin per la serenissima repubblica di Venezia,
provveditore generale in Dalmazia ed Albania.
Fissa la nostra attenzione d' avvantaggiar da un canto le pubbliche rendite,
e dall' altro di minorar possibilmente il dispendio alla pubblica cassa, per il cui
oggetto ci siamo personalmente condotti qui in Obbrovazzo per ristabilirvi et
aprire la scala che gi in altri tempi fioriva tanto utile ai sudditi di Pago, et anco
al gran signore, che ritraheva il terzo di tutti i sali venivano, da medemi qui da
quell' isola trasferiti. Successa per colle beneditioni del signore sua serenit
nelle medeme giurisditioni e piegatesi quelle comunit et universit a pratticar la
stessa recognitione col proprio principe, dovendo noi deputar persona fedele, ch'
applichi a tal esatione per fatto riflesso al fruttuoso servitio sin hora alla
serenissima repubblica prestato dal capitan Cesare Casanova in particolare in
queste vicinanze, ove si molti anni colla di lui galeotta trattenuto, perci coll'
autoritt del generalato nostro quello elleggemo e destiniamo ad esiggere in
nome pubblico l' intiero terzo del ritratto, de sali che da Paghesani sudetti verr a
questa scala fatto da quell' isola tradurre, e ci nelle forme prescritte nella
terminazione nostra di 15 corrente decretata e conclusa col giudice, di quella
magnifica comunit et ambasciator spedito da quella honoranda universit de
cittadini, e popolo, ch' in forma autentica le

257

lasciamo per norma esatta e precisa, con cui dovr diriggersi nell' esationi
sudette. Gl' ingiongiamo d' avvantaggio l' ebbligatione di rilasciar in bollettino i
responsali a cadauna barca che capitasse a queste rive con sali, da essere
confrontata con i libri del scrivano de sali di Pago e ci a divertimento d' ogni
defrando et inconveniente, che vi potesse succedere nelle sudette condotte.
Dovr tener conto distinto di tutto il ritratto in un libro bollato, ch' a tal
fine le faremo dare col nome del paron de sali ch' avr fatta la contribuzione e
destinatagli gi la casa per suo alloggio e che le servir per magazzeno degl'
effetti concambiati, darne parte, di quando in quando per le proprie
deliberazioni. Havr di pi l' incombenza d' esiggere tutte le decime, a sua
serenita spettanti de beni di nuova conquista, posti nelle tenute e territorij d'
ambi gl' Obrovazzi, cosi di biade, fieni e vini se ne facessero per renderne pur
esato e fedel conto col nome e cognome de contribuenti, per la qual fatica, le
resta pur da noi assegnata la decima di tutto quello ne riscuoter nell' avvenire
nella forma, che viene concessa agl' altri governatori dell' intiera provincia, per i
beni di nova conquista. E perche habbiamo osservato, esservi qui una compagnia
di paesani in numero di 55 soldati, che sono casalini, che poco o nulla operando
con paga considerabile di lire 31 al mese, per rissolti di levar tanto dispendio al
principe e con minor soldati ricever maggior servitio, deliberiamo di regolarla e
scieglier miglior huomini 24 parte de quali dovranno stare, alla custodia di
questa fortezza, e parte a quella di Obbrovazzo superiore, con un solo officiale
oltre la persona d' esso casanova, che elleggemo non solo capitano a tal gente,
ma anco governatore de luoghi stessi con paga di ducati 14 al mese, e con
obbligo di supplire all' une et all' altre incombenze obbligandolo per a ben
intendersi coll' illustrissimo signor prov- veditor di Novegradi, alla di cui carica
lo sottoponiamo. Nell' affare de molini e rote che girano sopra questa fiumera
vicino alle cadute ci risserviamo parimenti d' andarne decretando dell' altre,
secondo le occorrenze, che nasceranno e ci verranno rappresentate dal predetto
govvernator Casanova, dalla cui puntualit e fede ci promettiamo ogni buon
servitio. In quorum fidem.
Obbrovazzo inferior 23 gennaro 1689 M. V.
Zad. st. arh. Spisi Molino, knj. II, str. 81.
227
Zadar, 25 januara 1690.
Terminacija generalnog providura Aleksandra Molina kojom rasputa etu
kapetana Filipa Mitrovia od 56 peaka a obrazuje novu etu od 25 peaka
postavljajui joj za upravitelja kapetana Cezara Kazanovu, odreuje platu
kapetanu i vojnicima i propisuje Kazanovi nain raunovodstva.

258

Noi Alessandro Molin, per la serenissima repubblica di Venezia,


provveditore generale in Dalmazia ed Albania.
Con terminatione nostra di 23 gennaro cadente, stabilita nell' occasione
della visita d' Obbrovazzo, rest a maggior vantaggio della publica cassa,
riformata la compagnia, che gi di cinquanta sei fanti (diminuita per di numero)
ivi sussisteva in testa del capitan Filippo Mitrovich, e da cui non si ritraheva quel
buon servizio, che da minor numero di gente ben diretta potrebbe
abbondantemente esiggersi. Instituita perci da noi altra compagnia di soli
ventiquattro fanti adequati al bisogno ne destiniamo et appaggiamo in virt delle
presenti, e coll' auttorit del generalato nostro il comando e la direzione al
capitan rifformato Cesare Casanova con sicurezza, che dalla di lui attivit e
provetta esperienza riporter sua serenit il pi fruttuoso e lodevole impiego nell'
incombenze ingionteli nella precitata terminazione, ed in ogn' altra Publica
occorrenza.
Dover egli conseguire ducati quattordici di paga et li soldati a lire 18 et
un peso di biscotto per cadauno al mese, come si prattica con le militie
oltramarine, concedendoli in oltre un alfiere con paga di lire 24, al mese, et il
solito peso di biscotto.
Dovr dal ragionato nostro, esser formato il rollo della compagnia
medema da esser conservato nell' officio della collettosia di questa citt per le
opportune rassegne et a' lume del lievo de mandati e de biscotti a qual fine
dover ad esso Casanova esser consignato un libro, bollato, sopra il quale dover
di tempo in tempo essere a publica cautione appostato debitore di tutto quello
che andr ricevendo per bisogno e servizio della stessa compagnia, dalle genti
della quale dover esser per loro capo riconosciuto, et all' occorrenze tutte di
publico servizio puntualmente ubbidito; e perch ad esso Casanova habbiamo
gi concesso il titolo di governatore per altri impieghi ingiontili nella sopracitata
nostra terminazione, dichiarimo, espressamente che dalla publica cassa non potr
ne dover egli conseguire, che la suddetta semplice paga assegnatali nelle
presenti de quali commettemo il registro et esecutione dov' occorre, et a chi
spetta. In quorum fidem.
Zara 25 gennaro 1689 M. V.
Zad. st. arh. Spisi Molino, knj. II, str. 86.
228
Zadar, 30 januara 1690.
Generalni dalmatinski providur Aleksandar Molino poto je obiao Kotare
i posetio Novigrad i Obrovac sa ciljem da se obavesti o prilikama u tom kraju, a
naroito da vaspostavi red i autoritet vlasti u Obrovcu, gde je zloglasni Ilija
Jankovi despotski gospodario, izvetava senat o stanju i prilikama u Novigradu
i u Obrovcu i o merama koje je u Obrovcu preduzeo. Obavetava iscrpno senat o
produkciji i uslovima prodaje pake soli, o pregovorima sa

259

proizvoaima i o vaspostavljanju obrovake skele. Javlja o presizanjima


esarovaca u podvelebitskom zalivu i o pripremama koje je vrio Herbertajn na
tetu Mleia, a koje je generalova smrt u pravom asu presekla. Daje podatke o
stanovnitvu obrovakog podruja koje je doseljeno iz Like i koji bi se, sad kad
je Lika osloboena, rado tamo povratilo, ali on blagim i smiljenim postupcima
paralie te tenje.
Serenissimo principe.
Offertasi nella mia dimora in Zara propizia la congiuntura di giovare agl'
interessi della serenit vostra a quali consecrai et i pensieri e gl' arbitri, ho
stimato di pubblica utilit l' avvanzarmi colla persona in Obbrovazzo. Osservai
nel passaggio a quella parte a che termini deplorabili et angusti fosse nella
passata pace ristretto, dalla pura avidit il di lei confine non estendendosi, che al
villaggio di Cerno, distante sol tre miglia da questa metropoli e notai con gloria
dell' augutissimo vostro nome e dell' armi pubbliche dilatate in tal forma le
tenute, che misuratane coll' idea e coll' occhio da due parti opposte l' ampiezza
nel giungere da Ostrovizza a questa citt e nel passar da questa ad Obbrovazzo,
ne ho concepito un estremo contento, vedendo vendicate con usura l' ingiurie de
tempi, e del destino, che favorendo per secoli le fortune degl' ottomani, ristrinse
un territorio si vasto a mete tanto infelici. Non humilio all' eccellenze vostre
sulla penna l' interno mio giubilo e le rappresento haver veduto Zemonico coll'
annesse sue terre adjacenti, le campagne d' Islam, Stossia, Cassich e Vegliane
tutte di spatij grandi con diversi villaggi da una e l' altra parte, e nel corso felice
della guerra presente fatte di publica ragione. M' innoltrai a Novegradi, terra di
qualche grido, non solo per il traffico che vi fiori, quanto per essere rissorta fra
gl' incendij, incenerita si puo dire dai nemici nella passata funestissima guerra e
ritolta a medesimi con oltraggio di tanta forza, hora tutta riedificata gode la
maggior parte delle case fabbricate in muro munita d' una fortezza, che la
domina e di 150 huomini d' armi, commodi di fortune in riguardo al paese e nel
travaglio di doppia guerra fatti prodi et agguerriti. Oltre i pochi terreni, che
godevano in quelle vicinanze, hanno estesa la loro industria a coltivare i beni di
nuova conquista, pure verso Carin, come verso Zablachiani e quello
osservabile si sono distinti dagl' altri di questo distretto, havendo piantati molti
vignali ch' hora principiano a fruttare, e che col tempo potranno rendere buon
frutto alla publica camera. Ci che non pot far intieramente il governator di
quella pertinenza, l' ho fatto io, e bench in questi principi siano languide l'
esationi, posso sperare che col tempo s' accrescano, si facciano piu vigorosi e si
ponga finalmente il morso in bocca anco a questo contado contumace. Passai
finalmente alla visita d' Obbrovazzo inferior, che fu l' oggetto della mia mossa,
rappresentatomi per asilo di gente inquieta a cui con tirannica prepotenza
presiedesse Elice fratello del kavalier Savissa Mitrovich, non lasciatosi al mio
giungere ne meno vedere per la machiata sinderesi di sue gravissime colpe. Ivi
pochi punti caderono a miei riflessi. Il veder un loco di tale conseguenza,
prossimo agl' arciducali in cui s'

260

arrogasse certa dispotica autorit un huomo senza amore al suo principe e senza
timore alle sue leggi. Guardata la fortezza e tutto quel sito da una compagnia di
terrazzani, il cui capitane era un fanciullo e le genti casaline in numero di 55
pagate dalla cassa pubblica a guisa di soldati, degl' altri presidij, et unite dagl'
eccellentissimi provveditori in tempo che s' havea prossimo il nemico e che
sussistevano in altro vigore le gelosie. S' osservava in che otio e languidezza
giaccia quel sito in cui gi fioriva una scala abbondante e dove s' hattrahevano
quasi tutte le mercantie della Licca e della Corbavia confinanti. Per rimediare al
primo punto condussi meco il capitan Cesare Casanova, quale sebben huomo di
accreditata fede ed attitudine e di lungo servizio s' era ritirato verso Spalato alla
sua quiete. Tenendo egli un ottima esperienza di quei siti in particolare della
Morlacca e di tutto quell' intiero canale, ho stimato proprio di destinarlo ivi per
governatore del luoco et assignarli piu incombenze, che spero eserciter tutte
con fedelt e perfezione e rimedier agli invalsi disordini. Ristrinsi la compagnia
a soli 24 fanti dei pi sicuri alle vigilie et all' opera da ripartirsi tra l' uno e l'altro
degl' Obbrovazzi, cui feci capo lo stesso Casanova che coll' unico salario di
ducati 14 al mese supplir all' uno et all' altro impiego. Allo stesso concessi
facolt d' esiggere nell' avvenire le decime di tutte le terre che lavoreranno tutti
gli abitanti del loco, ch' hanno pur principiato ad estendervi l' industria. E ben
vero che vi nascono frequenti dispareri per le medeme tra quelli di Starigrado ch'
esistono sotto la Morlacca e che preme per le note controversie e competenze
cogl' imperiali tenerli consolati tra quelli di Castel Venier, che passano l' acqua,
e lavorano parte di essa Morlacca e tra quelli di Obbrovazzo che vorrebbero tutte
l' attinenze di Buccovizza, e Giassenizze. Ella una gara difficile da svolgersi
per reciprochi riguardi per impegni de miglioramenti, et opere gi fatte con
Vignali, e per la confusione de confini gli uni volendo mischiarsi nelle tenute,
degl' altri. Vado, estendendo tutte l' applicationi per riuscire et i pareri e gl'
interessi ma l' haver il solo ingegnere Barbieri che non pu eser in cento luoghi
colle perticationi ne dilunga l' ultimazione con scontento dell' animo mo, ch' in
facende tanto esenziali, prova penuria di pi d' un perito e che per tali, diffetti
restano inculte le terre con discapito delle pubbliche rendite.
Il punto pi rillevante, che mi chiam a quella parte fu il ristabilirvi la
scala col concorso de Paghesani, per traddurvi i sali, del loro legittimo quarto.
Due mottivi mi fecero capitare a tal deliberatione. Una le lagrime di tutta quell'
isola e l' estrema neccessit in cui s' attrova per l' intermesso commercio, l' altro
l' interesse della serenit vostra, che sar per risultarne.
Circa il primo sar noto all' eccellenza vostra che quei poveri sudditi di
dieci in dieci anni rinnovano il partito, avver mercato, de sali col magistrato al
Sale in cotesta dominante. Di tutto ci che fabbricano sulle loro private saline,
ne cedono tre portioni al publico, et una se ne ritengono per loro. All' incontro
per patto, espresso vengono a medemi date le scale arciducali, et inparte quello
d' Obbrovazzo per esitarle. Nel tempo che i Turchi tenevano quel sito del detto
loro quarto

261

contribuivano quelli di Pago il terzo all' emino che ivi risiedeva per il gran
signore. Successa per a serenit vostra coll' acquisto del loco nel jus medemo e
ricusando i Paghesani di corrisponderle esso terzo fu ai medesimi sospesa gia
tempo la scala stessa con sussistenti pretesti, che sbarcassero i sali a Novegradi,
e che indi se ne facessero gl' asporti e le dispense per l' altre giurisditioni della
provincia, in pregiudicio sensibile di questa gabella di Zara. Non havendone
per l' esito han empiti i magazzeni e le case, e rimastane quantit considerabile
sul l' aie esposta all' ingiurie de tempi et alla rapacit de malviventi tra il sale
publico et il privato se ne contano dispersi otto in dieci milla mozza, tanto pi
che le marciliano et i bastimenti, che ne tengono l' appalto tardi e rari nel
giungere hanno aportato questo detrimento alla publica cassa, e mancato quel
mezzo per divertirne i contrabandi, gl' ha con tanto disservitio pubblico
moltiplicate. A me per coll' esempio di si nociva resistenza sortito di dispor
ambi gli ordini di Pago alla cessione del terzo stesso e con parti prese nei loro
consigli stata data facolt a presone, espresse di comparir alla mia presenza e
prender l' impegno con una terminatione che humilio a prudentissimi riflessi
dell' eccellenza vostra, non essendomi dipartito nella prohibitione de discarichi
in Novegradi dalle leggi e proclami del deto eccellentissimo maggistrato. Non
pu esprimersi l' allegrezza, con cui in Pago stesso stato dall' universale
accolto il decreto e riddotto in atti publici qui in Zara, fu da me fatto pubblicare
et a Novegradi et ad Obrovazzo, apertasi quella scala con contento estraordinario
di quegl' habitanti che senza negotio perivano tra la disperatione e la penuria. Il
capitan Cesare Casanova sudditto provisto senza dispendio e d' habitatione e di
magazzeni havr la cura d' elsigger e custodir nella forma con Paghesani
convenuta deto terzo, cosi, in premio di sue fatiche, ho assegnato dodeci soldi
per mozzo che vuol dire un unico soldo per staro, come potranno l' eccellenza
vostra comprendere, dall' unita sua patente che sottopono alla publica sovrana
maturit. Minorato il numero de soldati, e cresciuta la rendita voglio sperare che
col ritratto, annualmente si paghino e ne avanzi ancora alla camera.
Nella dimora mia in Obbrovazzo feci venire all' ubbidienza Francesco
Cattalinich capitano di Starigrado posto alle radici della Morlacca e luoco tanto
insidiato da quelli di Carlobago. Indagate le loro procedure mi rafferma che di
continuo s' avvanzano coll' usurpar il confine; arrivar sino a Sibugline che in
faccia a Rasanze, due sole miglia, distante da Starigrado et ivi pascolar i loro
animali; non poter essi reprimere gl' insulti se non s' unissero a quelli di Castel
Venier e Rasanze. Che in Carlobago siasi omai edificata la fortezza e costrutto
un Palazzo per habitatione del comandante. Che resti presidiato da 200
archibuggieri pagati, levate ad alcuni Morlacchi certe maracche grandi per
fabbricarvi magazzeni da sale. Ho poi raccolto da molti come il gi generale, di
Carlistot Erbestain si fosse provveduto di un gran bastimento con cannoni per
trasportar i sali di Barlette a quella volta e con essi soccorrere le provincie di
Licca e Corbavia, dove ne castelli di Ribnich, Rebaz, Bilai' piccolo, Perussich,
Udbina et altri luochi havea fermati presidij facilitatone l' acquisto dall' armi
della serenit vostra,

262

che devastarono in buona parte ambe quelle provincie e nel sangue sparso dalli
di lei sudditi e da questi territoriali esaltandone il trionfo. Alle macchine per ch'
egli haver disegnate la morte ne ha interrotto e troncato il filo, e l' harapito a
pregiuditij, ch' andava tessendo. La scala per d' Obbrovazzo riaperta attraher
per opinione comune molte genti della Licca e della Corbavia stessa, non
restando per senza continue apprensioni il mio zelo, che nella pendenza e
controversia della Morlacca, per cui ho all' eccellenza vostra nel mio dispaccio
segnato numero 18 humiliata la scrittura del fiscale della provincia Pellegrini
con le ragioni che ha sapute addurre in publica diffesa, il pi forte vada sempre
usurpando e quando non si ultimi la differenza con un giusto concordato, i
politici rispetti e riguardi pregiudichino sensibilmente a publici titoli e possessi.
Ho scielta anco una galeotta delle migliori e con gl' indrizzi del Casanova ch'
prattico di tutti quei siti far scorrer il canale e quelle rive a fine d' impedire i
trasporti de sali, esteri et attrahere tutto il concorso alla scala suddetta.
Viene habitato al presente Obbrovazzo inferiore da anime 600 in circa, fra
quali vi sono 200 huomini d' armi et il superiore che e dall' altro distante tre
miglia, posto sopra un eminenza contiene pur in se anime 225 con 60
archibuggieri. Queste genti sono la maggior parte da Licca, et hora ch' ella si va
habitando degl' imperiali, invaghite dal natio clima e de commodi di quella
pingue provincia, vanno sfilando se bene molta la mia attenzione per tenerli
uniti e fermati nel stato blandendoli con tutte le forme possibili e rimosso il
predominio d' Elia, credo respireranno animandoli alla permanenza, anco la
rissolutione di riaprirvi la scala col concorso de sali dal quale sperano ritrahersi
pi abbondante il loro vitto.
In poca distanza da Obbrovazzo superiore v' la caduta dell' acque del
fiume Zermagna che formando un semicircolo ha sopra ambe le estremita due
casali da molino il cui impeto e corso gira sette in otto ruote, e per affittanza
contratta ancora sotto l' eccellentissimo precessore ne raccoglie la serenit vostra
cento reali di rendita annuale; quella terminata i mesi decorsi vedr se sar
possibile d' avvantaggiarne le conditioni con nuovi incanti, havendo penetrato
esservi qualche concorrente. Se l' acqua corresse tutto l' anno in quella parte
sarebbe molto maggiore l' utile pubblico, ma ella lavora ne' tempi, che in questo
contado operano anco gl' altri molini mossi da torrenti, quando terminano questi
l' uffitio loro suole anche essa ivi disseccarsi. Tale lo stato della parte inferiore
di questo contado e sue attinenze confinanti con gl' arciducali e col paese
nuovamente dall' armi di cesare conquistato. Tutto per esso contado come s'
estende uno de belli possessi, che possano in queste provincie tenersi quando s'
habbi fortuna la serenit vostra ch' egli tutto s' habiti, invalsa ne Morlacchi un
opinione che o l' acqua o l' aria non siano salubri. Viene per da medemi goduto
senza locationi ne altro publico precario titolo e non vi sono che due o tre privati
investiti in poca terra dall' eccellentissimo precessore Cornaro. Io uso tutto la
dolcezza per fermarli coll' habitationi e l' esationi della sola decima si vanno
praticando con i piu soavi riguardi, non pretermittendo l' applicationi mie
maniera ne studio veruno per rendersi frut-

263

tuose all' eccellenza vostra e per stabilirle indefesso il mio servitio. Gratie.
Zara 30 gennaro 1689. M. V.
Zad. st. arh. Spisi dragomanata.
Filza LVIII str. 16.
229
Bez datuma.
Zavia Jankovi izvetava providura da se mnoge morlake porodice sele
u Liku radi bojazni od veih nameta. Trai da se konjica ne alje na ispau u
kotarska sela, jer ih upropatava time to im potroi sve seno. Nabraja mesta
koja su nai osvojili u Lici i savetuje da se Graac naseli dalmatinskkm
Morlacima i veruje da bi se i graaki Turci u tom sluaju povratili na stara
ognjita.
Ricorda Sauissa che diuerse case de Morlacchi del contado di Zara uanno
sotto l' imperiale. Esserne andate due da Ostrouizza, cio Zuio Podiognach e
Radoizza Bubich. Che l' incertezza di corrisponder pi della decima, opera
questo, perch dubitano, che si oblighino in maggior peso. Che Francesco
Catalinich mediti d' andare in Medach di Licca, e che certo ha corrispondenze
con gl' imperiali. Por in ogni castello di Zara poluere, e balle, con obligar una
persona di tenerne conto, perch solamente sia speso nelle occorrenze publiche.
Che alle compagnie de caualli non dia permanenza ne villaggi, perch li
rouinano con prender tutto il fieno. Hora che la Licca e tanto uicina, non si pu
assolutamente impedire che le famiglie non uadano. In Licca hanno i nostri
preso Grazzaz, Louignaz, Medach, Paulouci, Raduz, Parcich Comnich e Brauno.
Dicono i nostri Morlacchi, che applicherebbero ad habitare Grazzaz, anzi
Sauissa ha opinione, che i Turchi stessi di Grazzaz che prima u' erano uerrebbero
ad habitre.
Zad. st. arh. Spisi dragomanata.
Filza LVIII.
230
Bez datuma.
Stanovnici Obrovca tue se generalnom providuru da im kapetan
Kazanova prodaje co po ceni skupljoj od propisane i da krade na meri i da im
neki Novigraani otimlju i prisvajaju zemlje, te mole providura da ih uzme u
zatitu.
atentione al loro magior servitio, cosi non posso che assicurar vostra
Illustrissimo et eccellentissimo signor cavalier provveditor generale.

264

Sin dal principio della corrente guerra noi poveri habitanti d' Obbrovazzo
inferiore habbiamo fatto al principe serenissimo un divoto sacrifizio di noi stessi
e come per parte nostra e ne cimenti col Turco e nelle difesa del confine non
habbiamo risparmiato ne il sangue ne la vita, cosi per parte pubblica siamo stati
benignamente raccolti e con tutta prediletione e giustitia protetti. Al presente che
l' avidit et estorsioni d' alcuni agitano la nostra quiete con la suddetta
confidenza riccorriamo alla autorit di vostra eccellenza et imploriamo
protezione et sollievo. Potevamo una volta provvederci di sale per i bisogni e
delle famiglie e delle greggie alle barche di Paghesani col concambio de nostri
poveri effetti, ma ora domino Cesare Casanova ci obblig a comprarlo
solamente da lui, e con mostruoso et intollerabile aggravio havendo il principe
prescritto il prezzo, altera il medemo et ci che vale per le deliberationi
pubbliche duodici fa pagare quattordici e invece di venderlo con le misure
bollate pratticando il peso tal ora altera il medemo con defrando del giusto et
pregiudicio de poveri. Essendo inesplicabile per tanto quanto sij grande l'
afflitione del popolo ascendente a settanta e pi case, supplichiamo l' eccelelnza
vostra a porvi il compenso opportuno e quale rimedio che vaglia a preservare i
diritti del principe, ma insieme il comodo e la libert de sudditi e impedire i
defraudi e l' Ungarie de ministri.
Si stendono in secondo luoco alcuni di Novegradi specialmente Tommaso
Sinovcich, Mede Milcovich et altri ad occupare le terre che devono servire al
sostegno di noi poveri habitanti d' Obbrovazzo. Hanno gi in alcuni luochi
scacciato gl' antichi cultori di la dall' acqua ch' ha separato sempre i confini d' un
distretto dall' altro hanno piantato vigne e prettendono esiggere da noi altri
infelici, come padroni e proprietarij le portioni dominicali. Non contenti delle
vaste loro tenute con dette occupazioni vanno restringendo a noi il modo di
vivere, e promovendo di quei disordini, che possono riddur, alla disperazione i
popoli et dar inquietudine infinita al principe. Supplichiamo pertanto humilmente l' eccellenza vostra estendere anco in questa parte i suoi prudentissimi
et autorevoli provvedimenti e comandando a queli di Novegradi il doversi
contenere ne loro limiti consolare le nostre lagrime e provvedere alle presenti
nostre grandissime esiggenze.
Zad. st. arhiv. Arhiv mletakog dragomana,
Filza LVIII str. 19.
231
Zadar, 4 februara 1690.
Generalni dalmatinski providur Aleksandar Molino na molbu O. Josipa
Zavalca i O. Stefana Janokog ustupa privremeno krkim kaluerima stotinu
kanapa oranice u blizini manastira u predelu Crvene stene ili eline, jedan
vinograd i jednu ruevinu u Laanima i tri vitla mlina u Miljackoj, te im
dozvoljava da se slue ga-

265

jem zvanim Krslac, sve pod uslovom da plaaju decimu i predaju ujmove kao i
ostali njihovi susedi.
Noi Alessandro Molin, per la serenissima repubblica di Venezia,
provveditore generale in Dalmazia ed Albania.
In nome della serenissima signoria di Venetia, e coll' autorit del
generalato nostro concediamo in titolo di semplice locatione alli reverendi
monaci di rito greco, habitanti nel monastero di San Michiel Arcangelo in Kerca,
humilmente per i medemi ricercanti il reverendo don Guiseppe Zavalac et il
reverendo Steffano Janoschi dell' ordine medemo, campi cento di terra da
coltivare e potersi alimentare, posta nella vicinanza del deto manastero in pi
pezzi nominati Zervene stine od Celine, sino alla strada publica di Scardona, e
sino Atlum Greb, Biela Vlaha e Giama Colubinca, e sino alla Kerka medema, et
in loco detto Lachiane un vignale derelitto con una muracca, con obbligo di
corrisponder alla camarai publica la decima, di tutte e cadaune entrate, che sopra
essi beni raccogliessero. Item in loco detto Migliaska, in tre ruote da fabbricar
molini e con obbligo di pagar le minelle, che daranno gli altri circonvicini non
dissentendo, che per servitio del monastero medemo possano servirsi del
boschetto deto Karslaz. Rilasciando le presenti in atto provisinale salve.
Zara 4 febbrajo 1689. M. V.
Zad. st. arhiv,
Spisi Molino knj. II, str. 87.
232
Zadar, 20 februara 1690.
Generalni dalmatinski providur Aleksandar Molino, po nareenju senata,
odreuje mesenu platu od 10 dukata cetinjskom episkopu (Visarionu
Boriloviu?) kao nagradu za to, to se meu crnogorskim narodom zalae u
korist mletake stvari.
Noi Alessandro Molin, per la serenissima repubblica di Venezia,
provveditore generale in Dalmazia ed Albania.
L' inclinatone propensa e divota verso la serenissima republica di
monsignor reverendissimo vescovo attuale di Cettigne in Montenero, le parti di
christiano zelo, che l' adornano, e l' attentione, che contribuisce per promovere e
coltivare tra quei popoli (gi ben affetti al Veneto Nome) i publici maggiori
vantaggi chiamano in grata retributione gli effetti di quelle generose rimostranze,
che l' eccellentissimo senato solito d' estender verso chi con lodevoli
operationi, se ne rende degno.
Con tali riflessioni dunque devenimo in deliberatione di distinguere con
publica rimostranza il merito dello stesso prelato, e per in virt delle presenti
coll' autorit del generalato nostro, e col fondamento di

266

ducali del medemo eccellentissimo senato di primo corrente, assegnamo al


sudetto attuale monsignor vescovo di Cettigne, ducati dieci al mese da esserli
corrisposti contribuiti dalla camera fiscale di Cattaro con le solite forme a qual
sine commettemo il registro et l' esecutione delle presenti ove et a chi s' aspetta.
Viviamo sicuri che inanimito esso prelato da quest' atto di publica
prediletione, rinvigorir a tanto maggiormente le proprie zelanti applicationi per
rendere sempre pi vivi testimonij della sua fedele, dispositione e per conciliarsi
maggiormente la publica e nostra esistimatione. In quorum fidem.
Zara 20 febbrajo 1689. M. V.
Zad. st. arhiv, Spisi Molino, knj. II, str. 87.
233
Mleci, 21 maja 1690.
Dukal Duda Franeska Morozini, kojim se kapetanu Marku Smiljaniu
koji se vratio iz Levanta, jer mu je kua usled smrti brata Smoljana ostala bez
glave i bez prihoda, udeljuje obzirom na hrabrost pokazanu u Morejskom ratu,
plata od 10 dukata na mesec.
1690 21 maggio. Francesco Morosini serenissimo.
(Omissis).
Appresa da benemeriti maggiori la forma di ben servire alla signoria
nostra ha il capitan Marco Smiglanich, fratello del benemerito defonto Smiglian
Smiglianich uno de capi de Morlachi nella provincia, della Dalmazia, sino da
principi della guerra presente incontrate l' apperture di rendersi meritevole nella
pubblica grazia, comandato capo d' un battaglione nell' impresa di Calamata,
espose se stesso a pericoloso azardo di morte, continuando negli assedii
susseguenti di Navarin, Modon e Napoli di Romania. Infervoratosi
maggiormente nelle brame di rendersi con operazioni pi sempre distinto, non
manc alle parti di sua incombenza, ne susseguenti succedute intraprese dalle
publiche armi e nel fierissimo assedio di Negroponte, venuto di qui con
permissione del capitan generale per accorrere all' assistenza della sua casa,
priva d' alcun provento per la morte del detto Smiglian Smiglianich suo fratello,
con cui le manc non solo sa direzzione, ma la sussistenza, cessati con esso i
stipendij generosi che in riguardo di sue benemerenze per publica benignit
godeva ci humilia le sue suplicazioni, lette a questo consiglio, per ottenere
qualche rimostranza di benignit, solita praticarsi verso quelli, che fedelmente
servono, e conoscendosi conveniente retribuire al riferito suo merito qualche
testimonio di Publica grattitudine che maggiormente l' animi alla continuazione
del suo fruttuoso servizio, L' ander parte che al capitan Marco Smiglia-

267

nich siano assegnati ducati 10 di capo soldo al mese valuta corrente da esserli
corisposti aggiunti alla paga che godesse davanti l' impiego suo da quelle camere
dove servir ben certi che con lo stesso fervore imiegher l' abilit sua dove sar
comandato per avvanzare sempre pi lo stesso servizio.
Drutvo Biha, Smiljania zbornik str. 29.
234
Split, 24 maja 1690.
Generalni providur Aleksandar Molino postavlja Jovana Sinobada za
guvernadura Zvonigrada sa nalogom da sakupi etu od pedeset domaih peaka
koja e uvati tu tvravu. Sinobada imenuje za kapetana te ete sa platom od 14
dukata na mesec.
Noi Alessandro Molino etc.
All' importanza del posto avanzato di Zvonigrad sul fiume Zermagna del
contado di Zara, devastato nella presente gloriosa guerra dall' armi venete, con
espulsione de sudditi ottomani, che ivi habitavano, contribuitesi dalla maturit
dell' eccellentissimo senato le proprie riflessioni, ci ha in ducali di 11 corrente
ingionta commissione di non lasciarlo in abbandono; ma d' introddurvi anzi
quella custodia, che conferise a publici interessi. Rivolte per le nostre attentioni
all' adempimento della pubblica volont, le habbiamo in primo luoco estese a
sciegliere soggetto di attavit, che vagli a sostenerne la diretione, et il comando
con la dovuta puntualit, et con intiera fede. Et concorrendo tali reguisiti nella
persona del governator Zuane Sinobad, che in ogni tempo ha dati saggi di valore
e di buon zelo verso il publico servicio, come si raccoglie da attestati degl'
eccellentissimi nosti preccessori, e l' esperienza ha pur fatto a noi in varie
occasioni comprendere, risolvemo di darne a lui l' incarico con le seguenti
conditioni:
Dover egli come li esibito ammassar imediate una compagnia di
cinquanta fanti nationali compreso un alfiere, con la quale dover continuamte
permanare alla guardia del predetto luogo di Zvonigrad, custodendolo con quella
diligenza et applicatione, che sono ricercate dall' esiggenze dal publico serevitio.
Sar egli capitanio della medema, con paga di ducatti quattordici al mese, e
governatore di qual posto senza alcun publico aggravio e persister nell' impiego
sino ad altra publica deliberatone; haver di paga l' alfiere ducati sei et li soldati
ducati 4 per cadauno, oltre il solito peso di biscotto al mese, et in ragione di
mese, come si contribuisce alla natione oltramarina, et alla compagnia da noi
stabilita in Obbrovazzo. Dover essere formato il rollo d' essa compagnia et
conservato nella colletoria di Zara per le opportune rassegne et per regola del
lievo dei mandati, e pagamenti che le saranno fatti. Sar ad esso Sinobad
consegnato un libro bollato

268

per apprestarlo di tempo in tempo debitore di tutto ci, che ricever a sovegno
delle compagnie dalle genti della quale dever essere pienamente ubbidito, in
tutto quanto che fosse corelativo al publico servizio, che siamo certi sara da lui
sostenuto con vigore, e con la maggior vigilanza, per avanzarsi sempre pi nei
gradi di merito e nella publica gratia, le presenti siano registrate ove occorre et
eseguite da chi s' aspetta.
Spalato 24 maggio 1690.
Zad. st. apx. Spisi A. Molino, knj. II, str.
115.
235
Zadar, 8 februara 1691.
Dalmatinski providur Aleksandar Molino postavlja kneza Franu
Posedarskog za nadintendanta Kotara i svih krajeva osvojenih i pripojenih
Kotarima.
Noi Alessandro Molino ecc.
Fu sempre neccessaria la carica di colonnello e sopraintendente a questo
intiero contado di Zara per istruire le Cernide negli essercizii militari e dirigere
un corpo valido di tanta gente. Ultimi possessori di questo grado furono li conti
Francesco e Zorzi fratelli Possidaria. Il conte Francesco, figlio e nipote
respective de medemi, avendo per nuoe anni esercitato l' uffizio di vice
colonnello e concigliatosi l' estinazione e credito appresso Morlacchi, et
essendosi senza paragoni dilatato il nuovo confine coll' amplizione di tante terre
e col numero di tanti sudditi uentuti nel corso dell' attual guerra alla diuotione, a
quall neccessaria la disciplina nel maneggio dell' armi, ellegemo esso conte
Francesco a colonnello sopraintendente di questo contado con tutte le tenute al
medemo unite et adiacenti, ordinanto che per tale sia da tutti riconosciuto et
obbedito in pena etc.
Zara, 8 febraro 1691, M. V:
Zad. st. arh. Spisi A. Molino, knj. II, str. 164.
236
Zadar, 20 februara 1691.
Da bi se izbegli sukobi u pitanju nadlenosti meu dvama serdarima,
generalni providur Aleksandar Molino deli Kotare u gornje i donje, odreuje
koja sela imaju da pripadnu gornjim, a koja donjim i doznauje serdaru Zavii
Mitroviu gornje, a serdaru Boi Milkoviu donje Kotare. To se nareenje ima
da prepie slavenskim pismom i objavi od mesta do mesta na opte znanje i
izvrenje.

269

Noi Alessandro Molin per la serenissima repubblica di Venezia etc.


provveditore generale in Dalmazia Albania.
A fine questo contado di Zara che colle pertinenze de nuovi acquisti fatte
colle benedizioni del signor iddio nel corso della presente guerra riesce
amplissimo, possa colle vie pi aggiustale dirriggersi in particolare ne correnti
sospetti, e comerci interdetti, e che il corpo di gente numerosa in particolare de
sudditi venuti nuovamente alla divozione di sua serenit sia sotto l' obbedienza
delli due sardari loro Zavissa Mitrovich, e Bose Milcovich, ricever gli ordini per
boca loro, che da noi, dagli eccellentissimi successori nostri, e dagl' illustrissimi
publici rappresentanti verranno di quando in quando impartiti, rendersi pi docili
alle funzioni, che saranno loro comandate, viver nella dovuta quiete e rispetto
verso la leggi del principe et applicare alla cultura di tante terre di publico
caratto, che giaciono inculte, abbiamo rissolto di ripartire detto contado in due
distinte parti, e numerando qui di sotto a rimozione di qualsisia confusione
luochi per luochi, villaggio per villaggio acci cadaun sardaro sappi, ove s'
estender il commando e l' incombenze, che gl' impartiamo e cadaun suddito
abbitante ne castelli e ville espressevi possa ubbidire, e star sotto la dirrezione
del sardaro, che gli tocher, commettendo, che le presenti riddotte in carattere
illirico siano fatte circolarmente passare a notizia commune di tutti i distrutuali
da luoco a luoco et a loro intelligenza fatte publicare in giorno festivo per la
dovuta inviolabile esecuzione etc.
Contado superiore al sardar Zavissa Mitrovich. Gliuba, Rasanze, Radovin,
C. Venier, Starigrad, Possidaria, Novegradi, Carin Obbrovazzo Superiore,
Obbrovazzo Iinferiore, Polissane, Rupagl, Islam, Suhovare, Stossia, Vegliane,
Cassich, Cula Atlaghich, Bencovaz, Cossulovaz Ostorvizza, Gevarschi Xaxvich.
Contado inferiore al sardar Bose Milcovich.
Nona e suo territorio, Gruhe, Dracevaz, Diclo, Petarzane, Cosino,
Boccagnazzo, Cerno, Malpaga, Bibigne, S. Cassan, Cranzina, Torretta SS.
Filippo e Giacomo, Zara vechia, Pacostiane, Gorizza, Tign, Polazza doi
Giagodne, Pristegh, Vrana, Bagenevci, Dobravoda, Radiasinovic Zemonico,
Nadin, Rastevich, Sopot, Perussich, Vuchich.
Zara 20 febraro 1690. M. V.
Zad. st. apx. Spisi Molino, knj. II,
str. 173.
237
Zadar, 20 februara 1691.
Generalni dalmatinski providur Aleksandar Molino zabranjuje serdaru
Zavii Jankoviu da daje zatitu pripadnicima serdara Miljkovia koji bi poinili
neko zlonnstvo. Isto tako zabranjuje Miljkoviu da kanjava Jankovieve
pripadnike koji izvre neko krivino delo. Stavlja u dunost Jankoviu da hvata
razbojnike, ubice,

270

bogohulnike, otimae devojaka i sve ostale zloince, da obavetava providura o


svakom zloinstvu i o svakom vanom dogaaju, da sa seoskim stareinama
presuuje o kraama, potricama, utaji decima dravi i dohodaka vlasnicima
zemalja i u svim sitnim parnicama koje padaju u nadlenost lige, a to po
obiajima i starim zemaljskim ustanovama. Nareuje mu da nastoji da se to vie
javnih zemalja privede kulturi, da povea broj stanovnitva i da narod ivi u
meusobnoj ljubavi u potovanju zakonu i u gotovosti da se odazove svakom
pozivu vlasti u sluaju potrebe
Noi Alessandro Molin per la serenissima repubblica di Venezia etc.
provveditore generale in Dalmazia Albania.
Destinato voi Savvizza Mitrovich nelle correnti gelosie di salute per l'
interdetta communicazione della citt colla terra ferma a dirigere in qualit di
sardar la parte superiore di questo intiero contado etiam con i luochi di nuovo
acquisto espressivi per vostro documento nella terminazione del giorno d' oggi, e
data l' istessa incombenza per quanto riguarda la parte inferiore del medesimo al
sardar Bose Milcovich, con ogni distinzione de castelli, villaggi e giurisdizioni
acci niuno confonda l' opera dell' altro in si esenziale publico servizio, sar cura
particolare delle vostre applicazioni di far praticare inviolabilmente, quanto negl'
infrascritti capitoli di commissione ingiongiamo alla vostra pontualit.
Primo se qualsisia subordinato al sardaro Milcovich, commettesse
qualsivoglia misfatto, non dovrete voi sotto qualsisia escogitato pretesto,
prenderlo in prottezione, ne ricovrarlo ne luochi, che saranno da voi in virt
della terminazione suddetta diretti e cosi parimenti dovr dipportarsi in casi
simili lo stesso Milcovich con quelli che voi comanderete.
Secondo se qualunque suddito o nuovo o vecchio sottoposto alla vostra
dirrezione commettesse qualsisia estorsione e qualsivoglia altra delitto, ovver
mancamento, con un altro suddito, o nuovo o vecchio soggetto al comando del
Milcovich non dovr egli aver l' arbitrio di casticarlo, ma bensi darvi notizia del
suo mancamento, acci nelle cose possibili s facia seguire il rissarcimento al
dannificato, et all' offeso, et in caso di aggravio, o in altri casi gravi si ricorra a
questa carica, et in absenza della medesima agl' illustrisimi rappresentanti e cosi
vice versa. Terzo: avrete inconbenza di far fermare i banditi, gl' assassini, gli
anicidi, i biastematori, i rattri delle vergini, et ogn' altro reo d' eccessi gravi,
potendone commetter l' opera a commemi con le pene espresse ne captoli della
liga, e far li condur in questa citt per il loro castigo.
Quarto: avrete cura di portar a noi, et in nostra absenza agl' illustrissimi
rappresentanti notizia d' ogni emergente, che succedesse in materie gravi cosi de
delitti, come d' ogni altro particolare importante il publico servizio.
Quinto: attese pure le congiunture presenti, che non admettono il radunar
lighe formali, coll' unione de governatori delle pertinenze e d' altri capi
maggiori, potrete ne luochi a voi commessi, convocar i capi del villaggio, o
castello ove fosse il delinquente, et ivi decider

271

sopra le materie de furti, de danni dati, di defraudi delle decime a sua serenit
spettanti, e delle dominicali de patroni, che avessero ottenute in particolare
sentenze a tori ordinari, facendole eseguire con ogni summariet, acci cadauno
conseguisca il suo. Potrete anco colla formalit suddetta giudicar ogn' altra cosa
lieve, et ordinario della liga, secondo le consuetudini et antichi instituti del
paese.
Sesto: tenirete mira di far coltivar pi che sia possibile le terre del
principe, et invigilarete, che i luochi a voi commessi si rendano sempre pi
abitati. Che i sudditi vivano in amore tra se, col timor verso il signor iddio, verso
le leggi di sua serenit, e sian pronti ad ogni publica chiamata, et occorrenza.
Settimo: avrete facolta di commetter in virt degl' ordini nostri a chi si sia
de sudditi a voi sottoposti d' andare a Comogli et in caso di rennitenza
condannerete ogni trasgressione in ducati dieci, la meta de quali s' intendera a
voi applicata, e l' altra meta agl' obbedienti, et a quelli, che faranno l' esecuzioni.
Ottavo: di tutti i mandati saranno da questa carica rilasciati dagl'
illustrissimi rappresentanti in ordine a commissiori della medesima sara vostra
particolar incombenza farli con pontualita eseguire esigendo contro gl'
innobedienti e trasgressioni quelle pene che sono ne medesimi contenuti.
Nono: invigilarete, che senza dilazione siano riscossi tutti i debitori per le
guardie, che servirono l' estate passato per il che procederete con ogni via
summaria, accio sodisfatte passino anche nell' avvenire prestare pronti
opportuno servizio etc.
Zara 20 febbraio 1690. M. V.
Zad. st, arh. Spisi Molino, knj. II,
str. 174.
238
Zadar, 13 marta 1691.
Patent kojim generalni providur Aleksandar Molino dozvoljava Iliji
Mitroviu vrbovanje jedne ete od 50 oltramarinskih konjanika kojoj e on biti
postavljen za kapetana.
1691 13 marzo, Zara.
Desideroso il strenno Elia Mitrovich di dar saggi della propria devotione
al principe serenissimo, nelle correnti graui emergenze che persuadono a
prommover con vigore le nuove leue di caualaria, ci ha fatta esibizione di
ammassar una compagnia da esser riposta in testa sua, per contribuir col impiego
della sua persona quel fruttuoso servizio che la sua casa, con particolar merito e
lode ha sin hora prestato. Noi, abbraciando l' obblazione, gli consedemo l'
espedizione di far detta compagnia di soldati 50, di natione oltremarina, Crouata
et Albnese, dovendo adempirla nel termine di mesi 2 prossimi venturi, assegnan-

272

doli per prazza d' armi questa citt. La paga sar la solita di questa natione, e far
l' ammassamento con tutti li patti e condizioni che dall' eccellentissimo senato
sono stati accordati al govvernator Simon Bortolazzi per la leva di lui intrapresa.
Presenter i soldati ben montati a quali subito rimessi correr la paga e la
cornetta sar inalberata a consonanza delle capitolazioni del Bortolazzi.
S' assicuriamo che esso Mitrovich cosi nella sollecitudine dell' unione
come nella scelta di gente e cavalli atti al servitio far spiccar le parti etc.
Zad. st. arh. Spisi A. Molino, knj. II, str.
176.
239
Knin, 20 juna 1691.
Dalmatinski providur A. Molino postavlja Jovana Sinobada za
guvernadura kninske krajine uz mesenu platu od 20 dukata sa zadatkom da
odrava narod u zaptu, pokornosti prema vlasti i vernosti prema dudu.
Noi Alessandro Molino etc.
Portatisi alla visita di questa piazza alle frontiere dell' inimico, et esservata
la quantit delle genti che popolono questi borghi, et i villaggi del di lei distretto
la pianura in particolare di Cossouo, il tutto ripieno di nuovi sudditi non ostante
le scosse del passato lacrimevol contaggio e fatto riflesso che di continuo
capitano altre genti dal paese ottomano alla devozione del serenissimo principe,
conoscemo sempre pi necessario il stabilirgli un capo o governatore di questo
intero contado che ne habbi la direzione vada disciplinando le genti alla
soggezione et alla obbedienza l' instruisca nell' esercizio dell' armi, et insinui
loro continuamente la fedelt e la veneratione verso il suo principe. Per
havendo havuto riguardo all' habilit del govvernatore. Giovanni Sinobad che
dopo il corso di tanti anni di continuato servizio ha sempre dato segni del suo
valore e di una buona attitudine in simili impieghi, ben diportatosi anco a quello
di Svonigrad, ove noi ho destinassimo, risolviamo coll' autoritta del generalato
nostro, e col tenore delle presenti quello eleggiamo in govvernatore di questo
contado, si che habbi l' incombenze suddette, et a diriggere con la pi accurata
regola questa genti, tenendogli in freno, facendo che riconoscano i loro capi,
stijno sotto le loro bandiere e si rendino pronti ad ogni pubblica occorrenza. Per
tale dover esser da tutti riconosciuto et ubbidito, assegnando al medesimo di
paga ducati 20 correnti al mese, e subordinandolo a quest' illustrisimo
rappresentante.
Chnin 20 giugno 1691.

273

240
Zad. st. arh. Spisi A. Molino, knj. II, str.
198.
Kako je governadur Jovan Sinobad odreen na drugu dunost providur A.
Molino postavlja Jovanova brata Filipa za kapetana ete koja uva tvravu
Zvonigrad.
Noi Alessandro Molini etc.
Destinato ad altro comando il governator Zuane Sinobad, che dirigeva la
compagnia de fanti paesani permanente alla custodia del forte di Zvonigrad,
comprendemo urgente la premura di sostituire in dilui vece altra persona che
posseda necessarij raguisiti di attivit, coraggio, et esperienza militare; onde il
publico servizio rimanga sempre perfettamente adempito. Idoneo a questo
impiego viene da noi considerato l' alfiere Filippo suo fratello, quale sostenendo
attualmente simil posto nella compagnia stessa, suplisse con suo merito e nostro
aggradimento cadauna publica esigenza. Pertanto con l' autorit del generalato
nostro ellegemo in capitanio della sopraccennata compagnia esso Filippo
Sinobad con tutti gli incarichi, obblighi, utili, e paga, che godeva detto suo
fratello, confidati noi, che come sino hora ha voluto constradistinguersi con
opere puntuali, e fedeli, non mancher sreggiato di tal carica di farla scorger ben
appoggiata et accudire tuttavia col dovuto fervore al miglior publico servizio.
Sar dagl' ufficiali subalterni e soldati per tale riconosciuto, et ubbidito, e le
presenti registreransi ove occorre, per la loro puntuale esecuzione.
Spalato 24 zugno 1691.
241
Knin, 1 decembra 1691.
Dalmatinski providur A. Molino dodeljuje guvernaduru Jovanu Sinobadu
kue, ezdeset kanapa zemlje i jedan vinograd kod Bulina mosta i vode
Radiljevac to je sve pripadalo Turinu Hadi-Kurtoviu, a u Kninu mu daruje
kuu i batu koje su pripadale Turinu Hadi-Emoriu. (Omoroviu?).
Noi A. Molino ecc.
In nome ecc, e coll autorit ecc. concedemo al strenuo Giovanni Sinobad
capo e governatore delli Morlacchi del territorio, e tenute di Chnin campi
Padoani numero sessanta di terra posta nel detto distretto fra confini Bulin Most,
et Aqua Radeglievaz da un canto con le case del Turco Agi Curtovich, e strada
publica dall' altra, con obligo di coltivarli, e corispondere la decima di cadaun
frutto a sua serenit e cosi anco concedemo al medemo un campo di vigna inter
la strada fu di ragione del Turco predetto, con obligo parimente di farla zappare
e

274

corispondere poi la dominicale a sua serenit. Item gli concedemo la casa dentro
alla piazza di Chnin, fu di Agia Emorich Turco fra confini altra casetta fu del
Turco medemo, che serviva allo stesso per stalla, coll' orto ancora, il tutto fra
confini da ponente casa fu del Turco Acmet Aga Livacovich, da ostro strada
commune, da Tramontana Grebbano, con obbligatione di ristaurarla, e ci in atto
di pura provisione, salve nel resto qualsisia altre ragioni Chnin primo decembre
1691.
Zad. st. apx. Siisi A. Molino, knj. II, str. 230.
242
Zadar, 19 januara 1692.
Zabeleka o pogibiji imuna Bortulaia.
Adi 19 genaro 1692.
Il cadavere del molto illustre signor Simon Bortolazzi fu portato in Zara
per douer esser sepolto nella chiesa delle molto reverende madri di S. Maria,
qual morse li 16 del corrente a Urana per esser stato all' improviso assalito et
ammazzato con archibugiate da suoi nemici al quale furono persolute le essequie
il giorno suddetto et al detto cadavere fu data sepoltura nella suddetta chiesa,
ritrouandosi gi nella comunit della santa madre chiesa rese l nima al signor
iddio in et di anni 31 in circa. Il suddetto non hebbe alcun sacramento perch
gli accadde morte improuisa da detta uccisione bensi fu affermato dalli suoi casa
hauer il medemo riceuuto il prossimo passato giubileo.
Matice umrlih u par. uredu crkve S. Stoije u
Zadru.
243
25 februara 1692.
Generalni dalmatinski providur Danijel Dolfin javlja senatu da je ve kod
prvog stupanja na dunost zatekao u Kotarima potpunu anarhiju koju treba
pripisati zloinakim postupcima krvolonog Ilije Jankovia. Njegov je primer
zarazio ne samo Morlake ve i stare podanike. Tako su Biograani i Pakotanci
na jednom svom zboru osudili na smrt vranskog guvernadura imuna
Bortulaia i 16og januara poli u Vranu k njegovoj kui i ubili ga iz puaka, a
po tom se povukli u planine. Posledice tog zloina su u toliko tee to Ilija
Jankovi hoe da sveti Bortulaia koji mu je bio prijatelj, pa je nedavno ubio
jednog Morlaka za kog je mislio da je iz

275

onih sela koja su se bila zaverila protiv Bortulaia, dok su njegovi gristae ubili
brata serdara Boe Milkovia. Milkovi je na to okupio dve hiljade svojih ljudi i
iz Draevca, pred vratima Zadra, uputio pritubu providuru Molinu, traei da
mu dozvoli da osveti bratovu smrt. Molinovoj umenosti je uspelo da razvrgne
taj skup, a da bi ukrotio Iliju pozvao je u Zadar brata mu Zaviu koji se jo tu
nalazi kao talac. Ilija ima mnogo pristaa, pa se sa slabim snagama ne bi nita
postiglo, a upotreba vee sile izazvala bi njegov prelaz u drugu dravu i seobu
velikog broja naroda koji bi za njim poao. Dozvola Milkoviu da se sveti
izazvala bi graanski rat. Meu tolikim tekoama ne ostaje nego pritvornost i
neujna osveta.
Serenissimo principe.
Ne primi instanti del mio arrivo a questa parte fissato l' animo a prendere l'
instrutioni pi conferenti al buon servitio della serenit vostra, et al maneggio
delle gravissime incombenze del generalato, non ho saputo ove meglio
rintracciarne li lumi, che dalla prudenza singolare, et esperimentata cognitione
dell' eccellentissimo processore Molino. Corrispondendo la generosit sua alle
publiche et alle mie premure, doppo haver con tanta gloria, e con tanto frutto
sostenuto questo gran peso, ha voluto documentare la mia poca esperienza con
essattissime informationi estese in lunghi fogli, e rinovate nelle conferenze; che
m' ho preso l' honore di tenere con l' eccelenza sua; onde devo confessare
sempre pi giustamente dovuti al suo gran merito gl' applausi universali ch'
accompagnano la sua partenza. Bilanciate le materie tutte pi rilevanti, che
concernono questa parte, mi s' affronta di primo passo affare altrettanto scabroso
e difficile quanto degno de pi alti rifflessi.
Questo vasto contado di Zara camina, anzi pu dirsi precipitato nelle pi
licentiose et abominevoli dissolutezze; rimossa l' obedienza postergato il
rispetto, vincolata la libert, et esposte all' insidie de malviventi le sostanze e le
vite.
Promotore di concerti cosi detestandi un tal Elia Mitrovich, il cui nome
sar stato forse per le sue pessime conditioni pi di una volta rammemorato all'
eccellentissimo senato, ha gettato i primi semi di scandalosa libert, da cui ne
sono derivati esencialissimi disconci. Iniquo e protervo di genio, sanguinario e
crudele non ha freno nelle proprie passioni, e si fa lecito ogni pi esecrando
delitto, gi che di tanti e tanti commessi non solo in oppressione privata, ma in
onta della stesse publica rappresentanza, non so per qual fatalit pu ancora
vantarsi impunito.
Ma tra le peggiori conditioni considero che l' esempio di sua mala vita s'
esteso ad infettare gran parte non solo de Morlacchi suoi sudditi, ch' uniformi di
temperamento facilmente si sono impressi delle di lui massime, ma nelli stessi
vecchi habitanti, che declinando dalla rassegnatione in altri tempi praticata, si
sono accinti ad effettuare la pi barbara e seditiosa risolutione.
Quelli delle ville littorali di Zara Vecchia e Pacoschiane sollevatisi a
furore di populo, proposta e decretata in un loro conciliabolo la morte

276

de signor Simon Bortolazzi nobile di queste citt, e che sosteneva la carica di


governatore di Vrana confinante alle ville stesse, condotti da tal enorme
deliberatione a ritrovarlo nella sua cassa, che teneva nel luoco medesimo di
Vrana, ove si tratteneva ad oggetto di far seguir il riparto de beni di nuovo
aquisto nel territorrio predetto di Vrana esistenti, in conformit de commandi
dell' eccellentissimo signor generale, a quali anche mostrorono apparentemente
non repugnare li capi de' communi di Zara Vecchia e Pacoschiane, fatti capitar a
tal fine avanti l' eccellenza sua, come raccolgo dalle di lui lettere e scaricatogli
contro gran numero d' arcobuggiate, rest il giorno 16 genaro prossimo scorso
trucidato et estinto; incrudelendo nello stesso cadavere con ferite di sabla, e
finalmente coprendolo sotto una grande congerie de sassi, che da cadauno d' essi
le furono con baldanzosa mano sopra gettati.
Quali veramente sijno li mottivi che possano haver promosso e concitato
lo sdegno di queste genti, non pu ben comprendersi; ma quando pure fosse vero
il divulgato preteso aggravio, o di qualch' austerit di commando, o di qulch'
asserta estorsione, o pur il dispiacere d' esser imminente nel nominato riparto l'
esclusiva loro dall' usurpato possesso di quei beni, ch' havevano ad altri a
distribuirsi, non pu gi mai, ne deve permettersi una si fatta scandalosa
vendetta, quando sono sempre aperti i ricorsi a tribunali et a rappresentanti della
serenit vostra, che con tanto studio invigilano al contento et alla raggione de'
sudditi.
Conscij questi scelerati dell' enormit del fatto, vivono hora circospetti,
ritirati in numerosa unione e fatti forti nelle montagne transportati in sicuro e gl'
animali e gl' altri effetti.
Gravissimo per se stesso il delitto, non sono inferiori le conseguenze. Il
prenominato Elia pretendendo farsi vindice del sangue del Bartolazzi, o come
amico, o come fautore del suo partito, senza distintione di reit o d' innocenza
trucid poco dopo un povero Morlacco che non haveva altra colpa che d' esser
creduto di quelle ville, ch' avevano conspirato contro la vita del Bortolazzi.
Ma il pessimo d' ogn, male che le procedure di questo perfido e scelerato
hanno posto in contingenza tutt' il contado. Si divide questo in superiore et
inferiore, distinti dalla prudenza dell' eccellentissimo precessore, il primo sotto
la diretione di Savissa frattello d' Elia, l' altro di Bose Milcovich, con separatione
de' luochi a' quali ognuno deve sopraintendere, perch nel promiscuo governo
non insorgesse alcun mottivo di mal animo tra questi capi, l' unione de' quali e di
tanta essenza e necessit.
Nel tempo stesso che il Morlacco sopradetto fu trucidato da Elia, fu anco
da suoi seguaci interfetto d' arcobuggiata un fratello del Milcovich. Se ne
commosse altamente il superstile frattello, che raccolto delle genti del suo
seguito un numero di due mille persone, fece da Malpaga non pi di tre miglia
distante da questa citt, pervenir in diffusa scrittura li suoi reclami all'
eccellentissimo Molino, stringendo in sostanza in una lunga ramemoratione delle
maggiori delinquenze d' Elia, essendo bensi le sopra espresse le pi recenti, non
le

277

pi abominevoli da lui commesse, imputandole la morte del frattello, e


ricercando la libert di prenderne vendetta.
La prudenza di sua eccellenza studiando divertire con qualche lenitivo l'
humore commosso, interpose li pi aggiustati ufficij, e con promessa che la
giusticia haverebbe assonte le proprie parti, si disdolse l' unione. Fatto inoltre
capitar in citt il sardaro Zavissa (quale, tuttoche si finga ignaro, e detesti le
sceleraggini del fratello, ad ogni modo si pu dubitare almeno di qualche
scienza) fu obligato et tuttavia continua nella risserva del sequestro in questa
citt. E per togliere tal vigorosa adherenza ad Elia, e per frenarlo nel riguardo di
veder il frattello in potere della giusticia, da quegl' altri inhumani disegni, che
potesse andar machinando in oppressione della libert et in sconvolgimento
totale del confine.
Tale devo raffigurar all' eccellenza vostra la ritrovata presente
constitutione del territorio, agitandosi l' animo tra le considerationi d' un punto
difficile, importante e geloso. Tante enormit richiedono pesante il castigo, ma
nel rintracciarsi le forme non v' e passo, che non incontri gagliardi intoppi.
Quelli di Zara Vecchia e Pacoschiane, gi predissi, haver confidato la loro
sicurezza all' asprezza de' monti, ove sussistono numerosi e guardinghi. Elia
circondato da moltitudine de seguaci, non teme di poche forze, ne le molte vi si
possono muover contro, senza che gliene traspiri il sentore, et ingelosito s' esima
dal pericolo, nel qual caso l' attentato inutile porterebbe altissimi pregiudicij,
mentre costui non haverebbe ne difficolt, ne rossore d' esequire ci che con
voci temerarie gi s' espresso, di prender altro partito nella comoda vicinanza
di due confini, e la sua mossa attraerebbe seco quella di tant' altri, ch' hanno gi
concepito e si lasciano trasportar a consimili sentimenti et espressioni.
Il non dissentire ch' il Milcovich si sodisfi, sarebbe l' introdutione d' una
guerra civile, et evidente il rischio d' una sanguinosa fatione.
Fra tante difficolt er mio humilissimo sentimento non discerno
pratticabile che la dissimulatione e le vendette meno strepitose. Forse quelli di
Zara Vecchia e Pacoschiane, sperando nella mutatione della carica, intermesso l'
operar con vigore, potranno credere o rallentato il zelo, o compatito l' eccesso, e
recedendo dalle cautele apriranno da se stessi l' adito all' intentioni della
giustitia, impossibile essendo ch' il tempo e la necessit non produca la loro
separatione, e non gl' oblighi abbandonare quell' asilo, ov' hanno di presente il
ricovero. D' egual passo convenir procedere con Elia, e procurare altre vie quel
bene che non pu promettersi dall' aperte dimostrationi; per estirpare questa
radice cosi infesta e venefica, ch' ha preso vigore, per non essersele nel primo
spuntare soppresso quel spirito, che faceva ben chiare transpirare le di lui turpi
inclinationi. In tutto per dovendo prevalere li dettami della publica riverita
sapienza, io mi contenir rigorosamente all' esecutione di quanto mi sar dalla
stessa prescritto: non lasciand' intanto d' adoperarmi con tutta desterit per
migliorare la conditione presente delle cosse e se non si pu conciliar un' intiero
bene, almeno

278

divertir il maggior male, sino che la congiontura et il tempo faciliti qualche pi


salutare partito.
(Omissis).
Zara li 25 febraro 1691 M. V.
Daniel Dolfin kavalier provveditor general
Mlet. dr. arh.
Senato Dispacci, provveditor general in Dalmazia,
Filza 125.
244
Zadar, 27 februara 1692.
Zabeleka o smrti Konstantina sina Stojana Jankovia.
Adi 27 febraro 1692.
Signor capitano Constantin Mitrouich detto Giancouich ritrovandosi nella
comunione della santa madre chiesa d' anni 12 in circa. sepolto nella
chiesa greca di sant Elia non fu confessato ne ebbe l' estrema unzione per
esser morto all' improuiso, ma da quelli di casa fu affermato a me don Andrea
Caldana curato essersi il suddetto confessato gi 2 mesi mentre era il giubileo.
Par. Arhiv Crkve Sv. Stoije u Zadru.
245
Zadar, 12 marta 1692.
O. Teodosije Mitrovi na ime svoje i ostalih kaluera ranije manastira Sv.
Save u Hercegovini, a sad Sv. Arhangela (Krka) odustaje od tube podnesene
protiv Zavie Jankovia izjavljujui da je krivo obaveten i podgovoren
neosnovano obedio serdara koji mu nije naneo nikakve uvrede.
1692, 12 marzo.
Constituito in offo il Calogero Teodosio Mitrovich il quale, facendo tanto
per se, come per nome degli altri calogeri del manastero prima di san Saua in
Erzegovina huora di san Arcangelo alla riua del fiume Cherca, si rimmosso e
rimuoue da ogni e qualunque istanza da lui fatta contro il sardar Zauissa
Mitrovich nella supplica da lui fatta all' eccellentissimo provveditor general
cavalier Dolfin, essendosi certificato che appresso il detto sardar non vi siino li
effetti e robbe pretese, dichiarando pure d' esser stato mal informato e seddotto
ad esprimer li concetti contenuti nella supplica medema contro il predetto sardar,
dal quale non ha ricevuto alcun oltraggio ne peretende soddisfazione.
Zad. st. arh. Spisi Daniele Dolfin, knj. II,
str. 335.

279

246
Zadar, 17 marta 1692.
Serdar Zavia Mitrovi obvezuje se pod pretnjom isplate iznosa od
2000. dukata da e drati u zaptu narod Gornjeg Kotara, da e spreiti svako
nasilje i svaki zloin svojih ljudi, a ako se dogodi kakvo zlodelo da e predati
sve zlikovce bez razlike, a naroito svog brata Iliju u ruke pravde te da e na
svaki providurov poziv bez odlaganja doi u Zadar na pokornost. Poruku za ovu
obavezu preuzima zadarski plemi Oracije Lantana.
Adi 17 marzo 1692, Zara.
Essendosi obligato il sardaro Zavissa Mitrovich con l' illustrissimo et
eccellentissimo signor Daniel Dolfin quarto cavalier provveditor generale di
tener in dovere tutte le genti del contado superiore di Zara subordinato alla di lui
diretione non meno, ch' Elia Mitrovich suo frattello, rimovendo tutto le rubbarie,
assassinij, homicidij, et ogn' alt' inconveniente, da quali s' veduto fin hora
infestato questo territorio impegnatosi ch' ogni, e qualunque volta sar
commesso alcun delitto, sar egli per far havere nelle mani della giusticia li rei,
et etiam il medemo suo frattello, come pure lui sardar di comparir avanti di sua
eccellenza in questa citt, o in qualunque altro luoco, ove dall' eccellenza stessa
venisse chiamato alla sua obedienza, ha esibito anco per maggior sicurezza dell'
impegno contratto sufficiente pieggiaria d' adempire prontamente quanto di
sopra s' espreso; la qual essendole dall' eccellenza sua stata limitata a ducati
duemille correnti; quindi , che constituito in officio il signor Oratio Lantana
quondam signor Marc' Antonio si constituisce spontaneamente e con ogni
miglior modo etc. pieggio e sigurt di ducati due mille correnti. Che il sardar
Zavissa Mitrovich tenir in freno tutte le genti del contado superiore di Zara, de
quali capo non permettendo loro di pratticar insulti, violenze, furti, assassinij,
homicidij, ne qual si sia altro misfatto, e massime tra quelli del suo partito, e gli
altri del contado inferiore tanto nell' universale, quanto nel particolare anzi li
divertir et impedir totalmente. E se pur alcuno ardisse commetterne li far
fermare, e pervenire nelle mani della giusticia tutti, niun' eccettuato, e
specialmente Elia suo frattello ogni volta ch' incorresse in qual si sia
mancamento, et che in oltre esso sardaro sempre che dall' eccellenza sua venir
chiamato alla sua obedienza o in questa citt, o in altri luochi, comparir con
tutte puntualit. In caso che mancasse, all' esecutione d' ogni e cadaun punto
delli sopraespressi, s' obliga esso pieggio all' effettivo esborso e pagamento delli
sopradetti ducati due mille, sottoponendo perci tutti e cadauni suoi beni mobili,
e stabili presenti e futuri in forma etc.
Et in avantaggio esso sardar Zavissa per quello riguarda la specialit d'
Elia suo frattello s' obliga anco, e sottopone tutti, e cadauni suoi beni, et haveri
per qualunque delitto grave, che da lui venisse sussitato, originato e promosso,
cosi che la giusticia possa contro li

280

stessi esercitare li suoi effetti nella forma stessa, che far potrebbe, se fossero di
ragione del deliuquente.
Dichiarando in oltre sua eccellenza ogni volta, che seguisse il caso, ch'
alcuno dei rei fuggisse dallo stato del principe, e da questa giurisdittione, e si
ricoverasse in alieno luoco, per il che non potesse esso sardaro Zavissa haverlo
nelle mani, e ridurre nelle forze, sij tenuto assicurare li di lui effetti di qualunque
sorte, e farli pervenir' alla giusticia, per dover esser disposti, come sar creduto
proprio obligandolo per se per aventura sapesse mai e penetrasse il ritorno de
stessi rei fuggiti altrove nello stato della serenissima republica di dover
procurare il loro arresto, e condotta nelle forze, come sopra tenuto, ad effetto di
che occorrendole, e ricercando le sar da sua eccellenza somministrata quell'
assistenza, che fosse bisognosa, e conveniente.
Tali pieggiarie rispettive habbino la sua sussitenza per il presente
generalato, e per segno della verit saranno sottoscritte dal deto pieggio, come
anco dal sardaro Zavissa.
Io sardaro Zavissa Mitrovich affermo quanto di sopra.
Io Horatio Lantana mi instituisco pieggio di ducati due mille correnti da
lire 64 giusto, come sopra.
Prilog Dolfinovoj depei od 30 marta
1692.
247
Zadar, 30 marta 1692.
Generalni providur Dolfino javlja senatu da mu je uz neopisive tekoe
uspelo izmiriti dva zavaena serdara i njihove stranke. Pozvao je k sebi Zaviu
Jankovia i Bou Milkovia i postigao da se pokaju, zagrle i na uvrenje mira
pobrate u crkvi. Tako su se izmirili i krvno zavaeni harambae obeju stranaka.
Ali mir ne bi mogao da bude trajan, ako bi se iz izmirenja iskljuio Ilija, te mu je
dat oprost za prola zlodela i salvum konduktum za dolazak u Zadar, gde se
pokajao za svoje prestupe i obeao da e se popraviti. Radi jaeg obezbeenja
zakljuenog mira providur je postigao od Zavie jamevnu obavezu koju prilae,
a da ne bi ostala ni jedna varnica nesloge izgladio je ovom prilikom i staru
vradu meu kuom Jankovia i kuom Sinobada. Jedini koji su ostali iskljueni
iz opteg izmirenja to su Biograani i Pakotanci, autori Bortulaieva ubistva.
Serenissimo principe.
Importante non meno, che necessaria per tanti essencialissimi riguardi l'
intrapresa riconciliatione delli due sardari capi principali del contado, e d' altri
loro subordinati, mi sono con ogni pi vigorosa insistenza internato o conciliarne
intiero l' effetto. Quali difficolt quali intoppi mi si sijno affrontati ne maneggi,
la serenit vostra ben pu

281

comprenderli fissando i suoi prudentissimi riflessi alla naturai ruvidezza di gente


indomita, non avezza a rimetter invendicate l' offese, esacerbata da tanti rancori,
inviscerata negl' odij, e solita rendere da se stessa raggione alle proprie passioni.
Pure contraposti tutti li ripieghi pi opportuni, e risoluti, che valessero a spianare
l' incontrate oppositioni, ho finalmente condotto le cose al termine della
sospirata concordia. Fatti in un tempo stesso capitar alla mia presenza li due
sardari Zavissa Mitrovich e Bose Milcovich, e con le forme pi addattate fatto
loro comprendere, quanto discordino dalla publica intentione le loro procedure,
quanto a se stessi pregiudiciali le discordie e quant' in somma detestabili le
confusioni doppo rassegnatisi con rimostranze di cordoglio per i passati
transcorsi alle mie insinuationi, si sono poi scambievolmente abbracciati con
segni di sincera pace e per consolidarla con vincoli piu tenaci, e renderne un
soleme publico testimonio, hanno voluto interponervi la beneditione del signor
iddio, giurandone tra la celebratione de sacri officij della messa una perpetua
constantissima sussistenza.
Le mie attentioni per che si sono prefisse il bene e la quiete non solo de
due sardari ma di tutti gli altri loro dipendenti e fautori, hanno tenuto la mira a
questo scopo e con l' esempio di quelli chiamati avanti di me tutti gli altri
carambass delli due partiti, tra quali bollivano non meno ardenti le dissnzioni,
gli ho convertiti tutti alla professione di buona e sincera pace.
Ma come li disgusti pi gravi delli due sardari erano promossi dall'
iniquit d' Elia fratello di Savissa, a cui massime addossava il Milcovich la
morte del proprio frattello, ultimamente commessa da di lui segnaci, cosi non
poteva gia mai ben cencatenarsi quest' unione, quando vi restasse escluso lo
stesso principale Elia. Per che le sue sceleraggini lo rendevano per sempre
indegno degl' atti della publica elemenza, pure la necessit e le congionture
facendo variare le massime e prevalendo il riguardo del bene universale al
particolare ha dovuto anch' egli comprendersi ne trattati e nella conclusione.
Assicurato con l' impegno della pubblica fede sopra le passate colpe s' ridotto
in questa citta, ov' io con le serie ammonitioni non ho lasciato considerarle la
gravit de suoi eccessi e quanto debba retribuir ad effetto di pietosa indulgenza il
gratioso condono. Raccolto in se stesso, ha detestato i passati trascorsi, con
asseveranti proteste di rifformar i suoi costumi a termini della pi limitata
moderatione, ma non contento l' animo mio delle sole apparenze, ho pur studiato
di ridur i negociati a termini pi sostantiosi, et annodare con vincolo ancor piu
forte il publico con il privato, et il particolare con l' universale interesse.
Ho obligato, et ha assentito il sardaro Savissa alla sottoscritione dell'
ingionto constituto, in cui l' eccellenze vostre lo vederanno impegnato non solo
alla manutentione della pace, ch' a rendere conto d' ogni delitto, che succedesse
in questo contado col far pervenire nelle mani della giusticia ogni delinquente,
esibita a tal oggetto non solo la pieggiaria di ducati dumille fattale dal mercante
Lantana ma pur anco sottoposta a quest' obligo la propri vita, et il rimanente
tutto delle sue dovitiose facolt, inclusovi con speciale dichiaratione l' incarico d'

282

essere tenuto massime per qualunque delinquenza del fratello medemo la cui
famiglia pur ridotta ad habbitar in citt, quand' egli non declinasse
spontaneamente dal suo mal genio, sperar si pu che le servano di gran freno
uesti riguardi vedend' obligati in ostaggio delle sue operationi la moglie, li
figlioli, il fratello, la casa, e le sostanze: oltre che sotto l' occhio dela
rappresentanza esperimentar ristretta a libert, che le permetteva il commodo
della campagna, e pu ben congetturare, ch' ogni nuovo, bench picciolo,
trascorso darebbe adito di riassumere tutte le precedenti malvagit, e forgliene
pagare rigorosa la pena.
E per non lasciar viva la minima favilla atta a produrre nuovi turbolenti
incendij, mentre raccolgo che per antiche cause ha regnato hengamente
implacabile l' odio tra le due case Mitrovich e Sinobad, ne quali sono a vicenda
accaduti il pi tragici avvenimenti, ho voluto, che restino sopiti anco tra questi li
rancori, chiamato con miei ordini il governator Giovanni, principale della casa
Sinobad a questa parte dal territorio di Knin, ove sostiene la diretione di quei
Morlacchi, convenutosi col pretesto di quell' impiego allontanarlo dalla propria
habitatione che teneva in questo contado, anzi nelle vicinanze dell' altra delli
Mitrovich, onde nella separatione si togliesse il fomento alla continuatione de
funesti accidenti che sempre andavano l' uno in oppressione dell' altro
meditando, bench fosse giusto mottivo di gelosia il considerare due capi inimici
inreconciliabili preposti al commando di due contadi, divisi bensi, ma per
confinanti, e contigui, e l' uno, e l' altro di forze considerabili. Non posso negar
alla serenit vostra l' estrema consolatione dell' animo mio nelle concepite
speranze d' un sommo bene, che tale parimente raffigurato dall' universale di
questi popoli esigge comuni le benedittioni, e gli applausi.
Sradicato il seme gi profondato di tante discordie, tolto il fomite alle
divisioni de partiti, procederanno li capi del contado con passi di buona
intelligenza, e coll' unione degli animi unite le forze d' un tratto di paesse, si
vasto e numerosamente popolato, si produrr quel frutto ch' tanto desiderabile
agl' interessi della serenit vostra; resta con duri legami inceppata la licencio
sit, che fin hora ha caminato senza freno. E se pur alcuno deviar dal retto
sentiero, havr la giusticia i suoi diritti, o con il castigo delle persone, o con l'
esecutioni contro gli effetti de colpevoli, ben certo che l' obligato Savissa
preponer sempre la propria all' altrui salvezza.
Potr ogn' uno senza timore usare le sue raggioni, godere di suoi beni
tranquillamente, e vedransi li sudditi rimessi in quella libert, in cui ha sempre la
publica mente mirato di conservarli con ogni pi pietosa attentione.
Non sono compresi ne trattati, e nel perdono quelli di Zara Vecchia, e
Pacoschiane, sudditi vecchi, e Littorali, auttori, et esecutori della seditiosa morte
del governator Bortolazzi, mentre la qualit del fatto in persona, che faceva
figura di publico ministro, rende necessaria qualch' esemplare dimostrazzione, a
cui spero, ch' il tempo, e la dissimulatione porger opportunamente l' incontro.
Hanno il merito li collonelli Antonio Canaletti e collonello Francesco
Possidaria, di haver cooperato alle mie brame, e secondati i miei

283

disegni, insinuando alle parti con desterit li ripieghi da me suggeritili di tempo


in tempo per andar sciogliendo quelle difficolt che mi contrastavano la
conclusione di questi maneggi, dalla sostanza de quali non pu che argometarsi
il miglior servitio della patria, la quiete de sudditi, e l' universale contento.
Gratie etc.
Zara li 30 marzo 1692.
Daniel Dolfin cavaliere provveditore generale.
Mlet. dr. arh.
Senato-Dispacci provveditor general in Dalmazia,
filza 125.
248
Zadar, 1 aprila 1692.
Terminacija generalnog providura Dolfina kojom nareuje da se Iliji
Jankoviu stavi opet u tok plata od 15 dukata meseno koja mu je bila dodeljena
od providura Moeniga, a kasnije mu bila obustavljena.
1692, 1 aprile Zara.
Col fondamento di tante particolari benefficenze contratte dalli qu. sardari
Gianco Mitrovich, cavalier Stogian suo figlio e d' altri di tal fedelissima famiglia
fu riconosciuto dall' eccellentissimo provveditor general Mocenigo anco il
fruttuoso servitio d' Elia Mitrovich, figlio, e fratello delli nominati, assegnatoli
havendo 15 ducati al mese per suo dispendio come appare della term, 15 luglio
1684. Interrottagliene pero la corrisponsione ci fa pervenire humili instanze di
rinovargli tal publico indulto, onde possa con maggior animo prosseguire nell'
adempimento di sue rilevanti incombenze. Fattosi da noi riflesso a quanto stato
esposto terminiamo che dalla pubblica cassa siano corrisposti al mentonato Illia
Mitrovich ducati 15 al mese, secondo che godeva sotto il provveditor general
Mocenigo ben certi etc.
Zad. st. arh. Spisi Dolfin, knj. III,
str. 56.
249
Zadar, 1 aprila 1692.
Kako je usled smrti Konstantina sina Stojana Jankovia ostalo upraljeno
mesto kapetana konjike ete sakupljene u svoje vreme od Stojana o svom
troku, generalni providur Dolfin, na molbu serdara Zavie Jankovia, postavl,a
za kapetaia toj eti Nikolu sina Ilije Jankovia, a sinovca Zaviina.

284

1692, primo aprile, Zara.


Il fruttuoso servitio prestato alla serenissima republica dalla famiglia
Mitrovich, rimane amplamente auttenticato da pi ducali dell' eccellentissimo
senato terminazioni et attestati degli eccellentissimi nostri precessori e d' altri
publici rappresentanti. Uno per de pi rimarcabili e che fra gli altri le ha
conciliato particolari benemerenze fu dimostrato nel corso della presente guerra
dal quondam cavalier Stoian Mitrovich nell' unione di 500 fanti oltramarini sotto
la condotta del collonello Nicol suo figlio e d' altra compagnia de Crouati a cavallo senza pubblico dispendio posta in testa di Costantin altro suo figlio minore,
come il tutto uiene chiaremente esposto in pubbliche riverite ducali 7 novembre
1686. Sagrificatosi per il primo per le publiche glorie in Levante e rimasto gi
giorni imaturamente reciso dala fatalit del destino lo stanne vitale dell' altro
rimane la compagnia da lui diretta priva di capo che la dirigga. Estinta in tal
guisa la linea dell' accennato cavalier Stoian, ha preso animo di suplicarci il
serdar Zavissa, suo fratello, acci ci compiacessimo col fondamento di tanti
meriti particolari acquistati a prezzo di sangue sparso da suoi auttori e congionti
e con la rammemorenza d' esser stata quella compagnia ammassata dalla loro cas
senz' aggravio del prencipe, sostituirne l commando Nicol, altro suo nipote,
figlio d' Ellia suo fratello. Fatisi da noi li dovuti riflessi a quanto c' stato
soposto, e considerato havendo esser di tutta convenienza render consolata si
benemerita famiglia, coll autorit del generalato nostro ellegemo detto Nicol
Mitrovich figlio d' Elia in capitanio della compagnia de Croati a cavallo
governata dal fu Costantin suo germano douendone auer la diretione et
ammaestrar li soldati il tenente della medesima, fino che esso capitan Nicolo
pervenga nell' et di poter sostener il preso dell' armi ben sicuri ecc.
Zad. st. arh. Spisi Dolfin, knj. III,
str. 55.
250
Zadar, 6 juna 1692.
Generalni providur Daniel Dolfin odreuje Juki Vukmiroviu iz Knina
jednu meru bekota na mesec kao nagradu to je, kod opteg pohoda na Bjelaj,
ubacio est runih bomba u dizdarevu kulu to je izazvalo njezinu predaju.
Noi Daniel Dolfin, per la serenissima repubblica di Venezia provveditore
generale in Dalmazia ed Albania.
Portatosi nella partita universale di Bilai Giuca Vuchmirovich, Morlacco,
habitante a Chnin, et havendo azzardata la propria vita nell' esponersi al cimento
quanto lodevole altrettanto pericoloso di gettar con le proprie mani sei bombe da
cinquanta nella torre del

285

disdar, il buon effetto delle quali ne ha causata la resa, che per altro si rendeva
impossibile l' acquisto, mentre era diffesa bravamente dagl' inimici, che dentro si
erano rinchiusi; meritando per un operatione cosi degna, qualche congrua
ricognitione; In virt delle presenti con l' autoritt del generalato nostro
terminiamo che al predetto Giuca Vuchmirovich sia concesso e mensualmente
corrisposto dalle munitioni publiche di Ghnin un peso di pan biscotto e ci per
incoraggiarlo a prestare nell' avvenire ugual fruttuoso servitio in ogni altro
incontro, che se gli rappresentasse; La presente sar registrata.
Zara 6 giugno 1692.
Zad. st. arh. Hid.
251
Zadar, 6 juna 1692.
Generalni dalmatinski providur Daniel Dolfin odreuje knezovima Pavlu
uriu,1 Nikoli Piriu i Todoru Zoriu i glavarima Bjelajaca koji su uskoili u
kninsku krajinu sa 5000 dua od kojih 1300 sposobno za oruje platu od 10
dukata i jedne mere bekote na mesec.
Noi Daniel Dolfin, per la serenissima repubblica di Venezia, provveditore
generale in Dalmazia ed Albania.
Capitati alla pubblica divotione e ridottisi a vivere sotto il soave governo
della serrenissima repubblica il conte Paolo Giurich, Nicolo Pirich e Todoro
Zorich, capi principali della provincia di Bilai, con il seguito di circa 5000 milla
anime, tra quali 1300 huomini d' arme, ci rappresentano haver loro adempito a
quanto si erano obbligati ne capitoli di 21 marzo prossimo passato con noi
stabiliti, e supplicandoci perch in ordine alle promesse fatteli si degnassimo
stabilirle l' assegnamento delli dieci ducati, et il peso di biscotto mensuale per
cadauno. Noi per non volendo mancare alla fede pubblica, e per attestarle l'
aggradimento, et il merito, che si sono acquistati nella ridutione delle preddette
famiglie in cosi copioso numero condotte, ad habitare come sudditi i stati del
prencipe; In virt delle presenti con l' autoritt del generalato nostro assegnamo
alli suditi conte Paolo Giurich, Nicolo Pirich e Todoro Zorich il stipendio di
ducati dieci per cadauno al mese da esesrli corrisposti dalla camara di Sebenico,
ne comparti di Chnin, come pure mensualmente per cadauno un peso di pan
biscotto da esserle somministrato dalle pubbliche munitioni di quella piazza;
sicuri noi, che abbracciato volontariamente da loro il vassallaggio della
repubblica, et animati maggiormente da questa

Terminacijom od 11 avgusta 1693 providur Dolfino prenosi platu kneza Pavla


uria koji je poginuo u jednom sukobu s Turcima na brata mu kneza Vuka.

286

ricognitione sapranno con fedele, puntuale e fruttuoso servitio, acquistarsi


sempre pi le gratie del prencipe. La presente sar registrata, ove occorre et
eseguita da chi spetta. In quorum fidem.
Zara 6 giugno 1692.
Zad. st. arh. Spisi Dolfin, knj. III, str. 60.
252
Zadar, 7 juna 1692.
Geveralni dalmatinski providur Daniel Dolfin odreuje Bjelajcima koji su
prema ugovoru zakljuenu s njim dana 21 marta iste godine uskoili k
Mleiima, zemlje u Plavnom, Zrmanji, Paenama, Mokrom Polju i Otonu, s
time da dravi imaju da plaaju decimu u znak priznanja njenog vrhovnog
vlasnitva i uz obeanje da e se trojici glavara kod premeravanja zemlje priznati
izvrtina.
Noi Daniel Dolfin, per la serenissima repubblica di Venezia, provveditore
generale in Dalmazia ed Albania.
Giunti volontarij alla divotione di sua serenit li conti Paolo Giurich,
Nicolo Pirich e Todoro Zorich, capi principali della provincia di Bilai, col
seguito di anime cinquemille in circa, fra quali mille e trecento huomini d' arme
giusta alla scrittura stipulata con loro li 21 marzo prossimo decorso, con cui a
noi in nome della serenissima signoria di Venetia, giurarono il vassallaggio
esibendosi di abbandonare, come fecero con lodevole puntualit, il paese
nemico, et insanguinandosi con Turchi, et essendosi all' incontro stabilito ne
capitoli della scrittura preddetta di conceder a medemi le terre di Plavno,
Zermagna, Paieni, Mocro poglie et Otton acquistate dall' armi publiche in questa
attual guerra per poter ivi stabilire i loro domicilij, quelle arrare, e seminare e de'
luochi boschivi e prativi servirsi per pascolo de loro animali. A fine per si
conseguisca aggetto si neccessario e si mantenga a medemi inviolabile la fede
pubblica, col tenor della presente terminazione assegnamo a medemi collonello
Paolo Giurich, Nicolo Pirich e Todoro Zorich, assieme colle prefate anime
cinque mille in circa di loro seguito le suddette terre di Plavno, Zermagna,
Paieni, Mocropoglie et Otton da esser a medemi e famiglie loro a proportione
ripartite concedendogli noi in nome della serenissima signoria di Venetia facolt
di goderle, piantarvi le case, arrar e seminar le terre, servirsi delle acque, boschi
e gaj cosi per uso e servitio loro, come di tutti gli animali, che havessero, con
obbligatione per di contribuir la decima di tutti e cadauni frutti, che
producessero le terre stesse alla camera pubblica in recognitione del dominio
diretto che vi ha' sopra sua serenit non dovendo nel rimanente da chi si sia
essere perturbati nel godimento de luochi sudditti, nel riparto de quali si
risserviamo conceder qualche distintione a capi sopranominati in riguardo delle

287

loro benemerenze, e farglieli anco agl' altri tutti per opera di pubblico
agrimentore perticar e distribuire, rilasciando loro le presenti coll' autorita
impartitaci in pi ducali dell' eccellentissimo senato, che li dichiarano coloni del
serenissimo dominio, e salve qualsisia publiche ragioni quomodo cumque.
Zara 7 giugno 1692.
Zad. st. arh. Hid.
253
Split, 14 avgusta 1692.
Generalni providur Dolfin dozvoljava Bejlajcima da se poslue kuama
koje se nalaze u odreenim im selima a kulu Muhamedbega Durakbegovia u
Plavnom dodeljuje knezu Nikoli Piriu.
Noi Daniel Dolfin per la serenissima repubblica di Venezia, provveditore
generale in Dalmazia ed Albania.
Venuti alla devotione di sua serenit i popoli della provincia di Billai,
(omissis) concedemo anco a' medemi, che possano in quelle case, che vi
esistessero fermarsi et in particolare a conti e capi loro permettendo l' uso della
casa di Muhamed Beg Duracbegovich, al conte Nicolo Pirich loro capo anco ivi
possa fabbricarsi, e resister colle genti all' invasion nemiche in posto tanto
avvanzato e nella frontiera del confine, salve nel resto qual si sia ragioni
pubbliche. In quorum fidem.
Spalato 14 agosto 1692.
Zad. st. arh., knj. III, str. 73.
254
Zadar, 20 avgusta 1692.
Ortaki ugovor meu serdarom Zaviom Jankoviem i Ivanom i Bartulom
braom Gambirai po kome prvi ulae u posao kapital od 1000 dukata i svoju
kuu u Obrovcu, a drugi se obavezuju otvoriti u tom mestu duan. Dobit od te
trgovine delie se po pola.
1692, 20. agosto.
Nel nome di Cristo amen l' anno della sua nativit 1692 indizione 15a
giorno di mercordi li 20 agosto nelli tempi et alla presenza del magnifico signor
Zuanne Gliubavaz honorando consigliere.
Personalmente costituite le parti infrascritte cio il signor sardar Zauissa
Mitrovich et dall altra D. Zuanne e Bortolo fratelli Gambirasi li quali
volontariamente e con ogni miglior modo sono divenuti, si come per tenor del
presente publico instrumento divengono all' infrascritti patti, conuenzioni et
accordi di compagnia cio:

288

Che egli signor Zauissa dia si come ha di gi dato ed effettivamente


consegnato et esborsato alli suddetti signori Zuanne et Bortolo presenti e lo
stesso con loro giuramento affermanti in tanti effetti mercantili e denari contanti
ducati mille per dover questi metter in negozio a benefizio comune nella fortezza
d' Obrovazzo, ad uso di mercanti di questa citt.
Che egli signor Zauissa dia alli suddetti signori Gambirasi nel suddetto
luoco di Obbrovazzo casa e bottega per loro habitazione e per comodo del
negozio medemo senza alcuna sorte d' affitto o altro aggravio.
Che la presente compagnia durar debba anni sei prossimi venturi, douendo
ogni tre anni esser fatto bilanzo giusta l' ordinario e stile mercantile ne possa
disfarsi la compagnia senza consenso delle parti medeme.
Che debba distrahersi dal corpo degli utili che ui saranno ogni anno ducali
quaranta per le spese di uitto et altro delli predetti signori Gambirasi.
Che tutto il rimanente degli utili debba tra le parti medeme esser diuiso
ugualmente per met e cosi guardi dio ui fosse discapito debba andar a danno
comune delle parti medeme.
Che li crediti ui fossero nel scioglimento della compagnia siano anco essi
diuisi egualmente per met tra le suddette parti le quali uicendeuolmente
promettono d' attender et osservar per se quanto nel presente publico
instrumento si contiene sotto le pene et obligazioni.
Nicolo Lomazzi instrumenti quinterno XII.
Zad. st. arh. (Biljeniki arhiv)
255
Zadar, 23 augusta 1692.
Zabeleka o smrti Mijata sina Ilije Jankovia.
Adi 23 agosto 1692.
Obito di Michiel alias Mijat figliolo di sardar Illia Mitrouich sepolto a san
Elia.
Paroh. arh. crkve Sv. Stoije u Zadru,
Liber obitum VI.
256
Zadar, 27 septembra 1692.
Izvetaj serdara Zavie Jankovia o stanju koje je naao u Obrovcima,
egaru, Erveniku i Mokrom Polju prilikom obilaska tih mesta. Doseljeni
Bjelajci odlaze u Liku da pomau Lianima pri etvi to bi trebalo spreiti, jer bi
mogli da zavole one krajeve i napuste doznaena im sela.

289

Sulla uisita del sardar Mitrouich nella fortezza di Obbrouazzo e nelle ville
di Aruenich, Mocropoglie ed altri diuersi villaggi del contado, e sopra alcuni
provvedimenti d' attiuarsi a maggior sicurezza de nemici, e per contese d' alcuni
abitanti.
Adi 27 settembre 1692. Spalato.
Venuto dal contado di Zara il serdaro Sauissa Mitrouich espone a sua
eccellenza cavalier provveditor generale. Come essendosi portato a riuedere i
due Obrouazzi, non hebbe in posti tanto gelosi, esposti all' insidie degl'
imperiali, rittrouato dell' intiera compagnia che iui essiste, o essister deue di
guardia, altro che un soldato sano, un infermo et il solo caporale alle porte. Che
passato a riueder la fortezza, non ui rittrou altri, che due sani et un ammalato.
Doppo di che sia capitato l' alfiere, e ricercato oue fosse l' insegna, rispondete,
che fosse in casa del gouernator Cesare Casanoua. Che le porte della fortezza
stessa sono tutte sdruscite et in mal' hora stando di notte e di giorno aperte.
Passato poi uerso la fortezza superiore hebbe per uiaggio rittrouati due soli
soldati, e che nella fortezza stessa, stando pur anche iui sempre aperte le porte,
tutte rotte, e rouinate.
Essersi poi portato a Zegar. Iui attrouarsi un mascolo, esser a guardiani
state date funti 15 di poluere per ordine del signor capitan grande di Zara, et
esser ci stato cagione, che la partita de Turchi, che uolea questi passati giorni
far de danni nel contado, uedutasi scoperta collo sparo d' esso mascolo e
oltrepassata uerso Licca a danno degl' imperiali.
In Haruenich non rittrouarsi, ne mascolo, ne poluere, essere pi che
necessario d' ordinare che gli sia dato; tanto pi che necessario d' ordinare che
gli sia dato; tanto pi che ui un casale, uoe le genti in caso di ponte nemiche
possono ricourarsi, e difendersi.
In Mocro paglie esserui un cassalletto, oue pure potr seguir l' istesso
ricouero, e diffesa; ma non esserui ne poluere, ne mascolo.
In Zermagna, in Aruenich, e nello stesso Mocro poglie hauer osseruato,
come anco in Zegar, che li sudditi nuoui uenuti da Bilaj, si sono in buona parte
portati in Licca appresso quelle genti ad aggiutar le medesime ne raccolti delle
biaue, et in conseguenza far qualche ciuanzo per esse. Dubitare per, che s'
inuaghiscano di quelle parti, et abbandonino i posti loro assegnati nello stato.
Ricorda che sarebbe bene blandire i loro capi perch ne tenessero maggior cura.
Che li due capitanij Morlacchi, l' uno d' Obrouazzo inferior, e l' altro del
superior, hanno sempre, doppo pressidiati i detti luochi, goduta una piazza per
cadauno nella compagnia che d' ordinario era di guardia in quelli luochi. E che
ora doppo partita la compagnia Lucich siano senza tale emolumento. Raccorda
per che, quando paresse a sua eccellenza sarebbe bene tenerli, contenti, e
rauiuargliela.
Che essendoui poco terreno per quelli d' Obrouazzo, uogliono le genti
uecchie di Novegradi, che hanno alcune inuestite impedire a quelli d' Obrouazzo
il lauoro, per il che sia stato da sua eccellenza rilasciato precetto, acci ne l' una,
ne, l' altra parte ardisca porui l' arratro, sino alla diuisione. Che tale ristretteza
pu cagionar in quelli d' Obrouazzo che passino l' acqua, e uadano dagl'
imperiali, i

290

quali fanno loro essibitione di dare, quante terre uogliono nella Licca. Supplica
per il serdaro sua eccellenza, che permetta a quelli d' Obrouazo d' arrare in
Riuniza, e Giasine, senza pregiudicar delle parti.
Supplica nel resto d' essere subito espedito esso serdaro.
Che cosi il contado superiore, come l' inferiore ua a molestare quelli
pouerissimi uenuti da Bilay, usurpando loro i terreni, che sua eccellenza ha
assegnati per loro sostentamento. Essere pero necessarij ordini rigorosi.
Zad. st. arh. Spisi mletakog dragomana, filza
LVIII Num. 26.
257
Mleci, 22 oktobra 1692.
Dukal duda Franeska Morozini kojim potvruje imenovanje Nikole
Lomaci za ilirskog tumaa na mesto preminulog Dra Lantane, stavljajui mu u
dunost da bude od pomoi seljacima iz okoline i gradskoj sirotinji.
1692, 5 novembre Zara. Presentata in mano di sua eccellenza cavalier
Dolfin 4-to dall' infrascritto signor Nicol Lomazzi quali vedute da sua
eccellenza ne ordin pontuale esecutione et il registro,
Franciscus Mauroceno, dei gratia dux Venetiarum, nobili et sapienti viro
Danieli Dolfino equiti, provisori nostro generali in Dalmatia et Albania, fidel
dilecto salutem et dilectionis affectum. Osservatasi dal senato l' elletione fatta
dal conte et capitano di Zara, di 18 ligulio dell' anno scorso approvata dal
provveditore generale Molin sotto li 24 del medemo nella persona, di Nicolo
Lomazzi nella carica d' interprete illirico in quella citt, vacata per la morte del
dottor Lantana. Persuasi dalle giurate informationi del medemo preccessore, che
s' esprime indotto dall' habilit et integrit del stesso a dargliene il suo assenso.
Rissolvemo per col senato di devenire alla confermatione con che nella forma
che s' esercitava il defonto Lantana, habbia il preddetto Lomazzi ad impiegarsi
in essa a sollievo de villici del territorio, e de poveri della citt, e voi ordinarete
che con decreti sia adempito.
Date in nostro ducali palatio die 22 otobre 1692.
Agostino Gadaldini segretario
Zad. st. arh. Spisi Dolfin, knj. III, str. 9.
258
Makarska, 28 oktobra 1692.
Generalni providur Daniel Dolfin dodeljuje narodu iz mostarske oblasti
koji je u broju od 200 dua katolikog obreda doselio u

291

makarsko podruje pod vodstvom Ivana Raia iz Rusia sela Zavoane, Stilji i
Hadi Lukovo sa zemljama i kuama koje su pripadale Salin-agi ikiu.
Noi Daniel Dolfin, per la serenissima repubblica di Venezia, provveditore
generale in Dalmazia ed Albania.
Fra i popoli della giurisditione di Mostar, che hanno scielto di scuoter il
giogo ottomano e riddursi alla soave protetione della serrenissima repubblica
gode il privilegio di si fortunata antianit Giovanni Rassich da Rusich, che
abbandon i proprij haveri posti in Blatto et venute seco 200 anime in circa,
consistenti in 25 famiglie, e giunto in queste vicinanze, dopo esser stato ostaggio
per i popoli medemi, supplica luoco proprio per formare il villaggio, habitarlo e
coltivar le terre, che gli saranno assegnate con tutte le genti venute alla
divotione, promettendo perpetuo vassallaggio, e costante ubbidienza con tutti li
di lui seguaci ed attrahere continuamente genti del suddetto distretto per farle
suddite a questo serenissimo dominio. Noi per aggradite le di lui esibitioni, la
pronta venuta e l' offerta rassegnatione volontaria, concorriamo, e coll' autoritta
del generalato nostro a sostenimento proprio d' esse famiglie, et a regola ordinata
della loro permanenza col tenore della presente terminatione, decretiamo et
ordiniamo quanto segue: Primo. Ch' egli Rassich sia e s' intenda da noi elletto in
capo et harambass di tutte le genti venute seco, e di tutte quelle, che veniranno
dal suddetto paese per giuntarsi col medemo.
2.do. Che sia fatto un rollo d' esse genti, alle quali esso come harambass,
dovr commandare, per eseguir quanto da questa carica, e dagl' illustrissimi
provveditori di questo luoco di Macarsca, in esecutione degl' orini generalitij gli
sar commandato.
3.zo. Che sian al medemo con dette genti, di suo seguito concessi i villaggi
deserti di Zavogiane, Stigli e Hagi Lucova, con le terre furono di Saliaga
Gichich, casamenti, possessioni e terre del loro distretto furono di ragione de
Turchi, poste oltre monti nelle provincia di Zuppa confinante con la chiesa della
beata vergine in detto luoco di Zavognane esistente per esercitio della religione
cattolica, che tutte quelle genti proffessano.
4.to. Che dette terre siano alle stesse genti ripartite a misura del numero
delle famiglie e con risserva di farle distribuire all' altre che capiteranno coll'
esempio loro alla divotione.
5.to. Che di tuti i frutti, che dalla coltura di esse terre riceveranno, siano
obbligate a corrisponder la decima a sua serenit in recognitione del dominio
diretto e s' intendano dette terre a' loro assegnate in titolo di locatione et in atto
provisionale.
6.to. Che nella distributione e comparto delli suddetti terreni habbi a
godere il prenominato harambass quella distintione et avvantaggio che hanno
goduto e godono gl' altri capi di queste provincie.
7.mo. Tutte le differenze che havessero habbino ad esser loro giudicate da
questo illustrissimo rappresentante salva l' approvatione al tribunale generalitio.

292

8.vo. Habino per altro gli obblighi prescritti anco a questi popoli di
Macarsca da capitoli della liga instituiti con terminatione dell' eccellentissimo
precessore cavalier provveditor Cornaro.
Le presenti registrate nella segretaria nostra dovranno al detto harambassa
essere restituite a sua consolatione e delle genti seco venute. In quorum fidem.
Macarsca 28 ottobre 1692.
Zad. st. arh. Spisi Dolfin, knj. III. str. 80.
259
Split, 8 novembra 1692.
Generalni providur D. Dolfin daruje serdaru Jovanu Sinobadu jednu kuu
u Modrinu selu kod Petrove crkve, koja je pre pripadala Turinu Modri,
Sinobadovu srodniku, a koju je ovaj potonji popravio.
1692, 8 novembre Spalato.
Noi Daniel Dolfin etc.
Coll' autoritt del generalato concendemo al sardar Giouanni Sinobad un
casale per esso accomodato in Bucouizza nel villaggio detto Modre, appresso la
chiesa di San Pietro, fu prima d' un Turco detto Modre, congionto dell'
impetrante fra confini da borra monte detto Smistach, da pronente Parchichi, e
dall' altra parte la cula del Turco Alemin con campi 60 di terra iui contigui,
lauorati gi sotto il T. dagli autori d' esso Sinobad, con obbligo ecc.
Zad. st. arh. Spisi Dolfin, knj. III, str. 81.
260
Zadar, 10 januara 1693.
Kako je usled smrti Cezara Kazanove ostalo upranjeno mesto
governadura Obrovca, generalni providur Dolfin imenuje za governadura
Dimitrija Vlasto.
Noi Daniel Dolfin etc.
Essendo passato ad altra vita il governator Cesare Casanova, a cui dall'
eccellentissimo predecessor nostro Molino era stata appoggiata non solo la
diretione di ambi gli Obbrovazzi, ma anco l' esatione del 3.o de sali, che
vengono da Paghesani a quelle scale condotti, siamo

293

chiamati dai motivi del publico servitio di sostituire nelle stesse incombenze,
altro soggeto di fede, et habilit che habbi da invigilare cosi alla custodia de
posti medemi come all' interesse de sali. Informati per noi della persona di
domino Dimo Vlast, che in altri impieghi pure da lui sostenuti he dato prove di
intiera sufficienza e pontualit rissolvemo di elleggerlo e nominarlo in virt delle
presenti con l' autorit del generalato nostro in governatore degl' accennato Obbrovazzi, con la paga di duct 14, utili, e prerogative dal suo precesore goduti, e
con l' obbligatione di essigere in nome pubblico il 3.o del ritratto de sali, che dai
Paghesani sudditi verr fatto coll da quell' sola tradurre, e ci nelle forme
prescritte nella terminatione del predetto eccellentissimo nostro preccesore
Molino di 15 gennaro 1689 m. v., che le resta in copia consegnata; dovendo in
avvantaggio rilasciar in bollettino i responsali a cadauna barca, che capitasse con
sali a quelle rive, da essere confrontata con il libro del scrivano de sali di Pago, e
ci a divertimento d' ogni defraudo et incombenze (?), che vi potesse succedere
nelle suddete condotte. Sar tenuto a tener conto distinto di tutto il ritratto in un
libro bollato, che a tal fine le faremo dare, col nome del provveditore de sali, che
havr fatto la contributione, e destinatogli, gi la casa per alloggio, e che le
servir per magazzeno degl' effetti concambiati. Lo sottoponiamo poi alla carica
dell' illustrissimo signor provveditor di Novegradi, con cui dovr ben intendersi,
sicuri noi di esiggere anco in questo incontro uguale fruttuoso e puntuale
servicio, con la mira di conciliarsi sempre pi la gratia stimatissima del suo
principe. La presente dovr esser registrata ov' occorre.
Zara 10 gennaro 1692. M. V.
Zad. st. arh. Spisi Dolfin, knj. III,
str. 93.
261
Zadar, 12 januara 1693.
U sporu nastalom meu petnaest porodica naseljenih pre tri godine od
serdara Zavie Jankovia u Modrino selo i serdarom Jovanom Sinobadom oko
jedne ruevne zgrade, generalni providur Dolfin dosuuje uivanje zgrade
doseljenicima.
1692 . V. 12 genaro, Zara.
L' illustrissimo et eccellentissimo signor cavalier provveditor general
Dolfino uditi da una parte col mezzo dei loro auocati i Morlacchi nuovi sudditi,
habitanti nella villa Modrino in Bucouizza dentro il contado di Zara, humilmente
supplicanti che essendosi gi tre anni in circa ricouerati in essa villa mediante la
disposizione et ordine del sardar Zauissa e stabilito per 15 famiglie le proprie
habitationi in una muracca sola non essendouene, altra in quel luogo, aggiustata
con modo possibile per attrouarsi discoperta e poste anco in cultura le

294

terre, li sia gratiosamente concesso poter continuare nell' habitatione e nella


coltura; dall' altra il serdar Giovanni Sinobad domandante la conferma dell'
inuestitura essendo detta muracca stata ab antiquo habitione de suoi antenati e da
lui medemo aggiustata e chiusa per douerla ridurre in stato habitabile; ha
terminato che gli habitanti di Modrino habbino a continuar nell' abbitatione e
coltura.
Zad. st. arh. Spisi Dolfin, knj. III, str. 91.
262
Manastir Lepavina 10 januara po starom
(21 januara) 1693.
Srpski patriarh Arsenije Crnojevi postvalja episkopa Teodosija za svog
egzarha i zamenika, nareujui svim pravoslavnima svetenog i mirovnog reda
da ga kao takvog imaju da priznaju i sluaju, a ako u tom svojstvu ne bi imao
prihoda dovoljnih za ivot pozivlje ga da doe k njemu.
Copia di tradutione di lettera illirica.
Arsenio Zarnoevich per iddio gratia patriarca de Serviani, et altri. Pace
nostra scriviamo che ogn' uno sappi qual vorr antender questa nostra lettera,
come instituisco et raccomando il nostro jelisara vescovvo Teodosio, che sia in
luoco nostro e nostro vice gerente, et in qualsisia luoco si trovasse alcuna
ordinatione del nostro rito, o qualsisia altra cosa sia del vescovo, caloiero o
prete, che debba ricercare et esaminare ogni cosa il suddetto nostro Jelizara, ne
che alcuno ardisca ingerirsi in alcuna cosa eccelesiastica senza permissione del
medemo nostro Jelisara, e che debba ricercare da nostri vescovi ci che a noi s'
appartiene, e che sin hora ci hanno amministrato, debbano contribuire al
suddetto vescovo Theodosio senza alcuna contraditione ne parola, ne che alcun
altro lo debba molestare, ne secolare, ne ecclesiastico del nostro rito, perch
quest' nostro fedele servo, et in luoco nostro e se cosi non haveste modo di
mantenervi venite immediate alla mia obbedienza, e che cosi si sappia e quello
ci havete scritto per il Sava,1 che tutti lo ricercano per vescovo, che prima vi
consegni ci che del vescovo morto rimasto, e che poi pigli la lettera dalli
signori i giurisditioni, come lo ricercano, e che venga con voi, e cosi lo faremo
vescovo.
Lepavivo manasterio li 10 gennaro alla vecchia 1693.
Zad. st. arh. Spisi Dolfin, knj. I, str. 141.

Verovatno da se ovo odnosi na episkopa Savu Oinia.

295

263
Zadar, 21 januara 1693.
Na molbu harambae Mede Milkovia koji je naselio sela Krmpote i
Pari u Bukovici sa po petnaest kua svako, generalni providur Dolfin
dodeljuje atare tih sela doseljenim porodicama, a Milkoviu pedeset komada
zemlje u predelu Medvia kod crkve.
Noi Daniel Dolfin, etc.
Essendosi coll' opra dell' harambass Mede Milcovich habitate le due
villette di Crampote e Parcich poste in Bucovizza appo Zelen Gradi, con
quindici case per una, e non havendo ancora impetrata l' ordinaria locatione per
arrar quelle terre, benche' in realt v' habbino posta la mano, s' alimentino colle
stesse, e corrispondano la decima a sua serenit, per esso harambassa a nome di
quei villici, humilmente richiedendola; noi pertanto coll' autorit permessa a'
questa carica in piu ducali dell' eccellentissimo senato, concedemo in titolo di
semplice locatione al predetto harambassa Milcovich, et alli prenominati villici
le tenute delle sudete due villette, con tutte le loro habenze, et pertinenze, quali
saranno anco da pubblico agrimensore ripartite a' medemi e con risserva di
concederne, anco ad altri, quando fossero in quantit eccedente; promettendo
anco ad esso mede locatione di campi cinquanta in loco detto Medvichia appo la
chiesa, gi per esso coltivati con obbligo a tutti di continuarne la coltura e
corrisponder la decima alla campera pubblica, potendo anch' essi servirsi dell'
acque boschi e pascoli per uso loro e de' loro animali, rilascinando le presenti in
atto provisionale, e salve qualsisia, altre ragioni del serenissimo dominio, o di
chi ne havesse anciana concessione. In quorum fidem.
Zara li 21 gennearo 1692 M. V.
Zad. st. arh. Spisi Dolfin, knj. III, str. 92.
264
Zadar, 23 februara 1693.
Zabeleka o smrti kapetaia Marka Smiljania.
Adi 23 febraro 1693.
Signor capitan Marco Smiglianich nella sua communione della santa
madre chiesa rese l' anima al signor iddio in et d' ani 46 in circa, il di cui corpo
f sepolto nella chiesa delli molto reverendi padri di s. Domenico non f
confessato ne comunicato perch all' improviso perse la loquela dando
solamente atti di contriziono col stringer la mano a don Andrea Caldana, curato
del duomo di Zara, dal quale fu munito con la sacra estrema nuzione li 22 del
sopradetto.
Parohijski arhiv crkve Sv. Stoije u Zadru. Matice
umrlih knj. VI.

296

265
Zadar, 23 februara 1693.
Harambaa uro Popovi reeni Opai iz Mokrog Polja obvezuje se da
e uterati od svog naroda i povratiti dravi proso koje je drava podelila za seme.
Adi 23 febraro 1693.
Constituito in officio il harambass Jura Popovich da Mocropoglie detto
Opacich, il quale essendo stato gratiato da sua eccellenza di quindici stara di
miglio per esser prestato alle sue genti con conditione di seminarlo e quindi
restituire essi quindici stara al principe; perci ricercandolo esso e dovendolo
esso distribuire s' obbliga anco con la propria persona e propri haveri a
riscuoterlo et a ridurlo di nuovo l' anno venturo in queste pubbliche munitioni e
ci alla presenza degli infrascritti testimoni, cio il sardar Zavissa Mitrovich et
alfier Vido Giurgevich.
Zad. st. arh. Spisi Daniele Dolfin, knj. II,
str. 387.
266
Kotor, 24 aprila 1693.
Kotorski providur izvetava senat da je pravi peki patrijarh koji se,
premamljen, sklonio u carevinu postavio episkopa Teodosija za svog zamenika i
da ga poziva k sebi, pismom koje prilae.1 On se doista spremao na odlazak a
zapitan od providura za uzrok, izjavio je da je usled ratnih dogaaja ostao bez
prihoda, pa je prisiljen da trai hleba kod patrijarha. Njegov bi odlazak bio tetan
po dobar glas republike, a i radi popularnosti koju uiva u narodu. Stoga je
providur, sumnjajui u patrijarhove namere, doznaio Teodosiju platu od deset
dukata na mesec koju je ranije uivao cetinjski episkop Visarion. Ako senat
potvrdi to doznaenje, providur je uveren da se Teodosije nee odmetnuti, a ako
ne odobri providur nee moi da mu uskrati dozvolu za odlazak.
Ricoveratosi son gi anni ne' stati di cesare il vero pattriarca di Cattaro del
di 24 aprile 1693.

Okolnost da se i prepis depee i prepis patrijarhova pisma nalaze u spisima


dalmatinskog providura Dolfina upuuje na to da je ili sam kotorski providur ili senat
naao za nuno da obavesti generalnog providura o patrijarhovu pokuaju da dobije k
sebi episkopa Teodosija.

297

Ricoveratosi con gi anni ne' stati di cesare il vero pattriarca di Pech


fuggito dalla propria residenza per le persuasioni ottenutene, ha presentemente
eletto in suo vicegerente monsignor Theodosio vescovo di vecchio rito, et lo
invita seco colla lettera, che in copia sottopongo a pubblici sapientissimi riflessi.
Si persuadeva anche a partire, ma chiamato alla mia presenza, e richiestole il
motivo, mi fece vedere la lettera stessa, et' m' asser, che privato di sue rendite
dagl' accidenti della guerra costituito hormai in miseria lo chiamava questa a'
mendicare il vitto appo il pattriarca, quando la pubblica munificenza non volesse
estendersi a' commiserarlo. Lo consolai con promesse, ma nel dubbio alla fine di
perderlo con discredito della piet di questo glorioso dominio, e con pubblico
diservitio oper l' affetto, che possiede de popoli, ingelosito de fini del pattriarca,
mi persuasi conferirli l' assegnamento di ducati dieci mensuali, quale prima
godeva il quondam monsignor Vissarione vescovo di Cettigne, per concederle in
tale maniera il poter di mantenersi con cinque di lui calogeri nello stato,
havendole in tanto contribuito una mesata per levarle ogni mal conferente
opinione. Se gl' oggetti in ci havuti saranno, di pubblico sovrano beneplacito,
da cui si richiede l' approbatione, son certo di non vederlo alienato, et in caso
diverso non potr ricusarle l' andata, dove lo chiama la neccessit di vivere.
Zad. st. arh. Spisi Dolfin, knj. I, str. 140.
267
Zadar, 5 oktobra 1693.
Testament Marije udovice Smoljana Smiljania.
Nel nome di Christo amen, l' anno della sua nativit 1693. Indizione prima
giorno di lunedi li 5 del mese di ottobre. Nelli tempi del serenissimo principe et
signor nostro eccellentissimo il signor Francesco Morosini per l' iddio gratia
inclito doxe di Venetia et del reggimento dell' illistrissimo signor Giovanni
Mirelli conte di Zara e suo distretto. Alla presenza del nobil homo zaratino il
magnifico signor Biagio Soppe dottor onorando consigliere della corte di Zara,
di me nodaro dottor e cancelliere e delli testimoni sottoscritti.
Essendo statuito a cadauno di morire una volta e non sapendo l' anno, l'
hora ne il punto della morte sua per considerando volubilmente le predette cose
la signora Maria relitta del quondam signor sardar Smoglian Smiglianich sana
per gratia del onnipotente signor dio della mente, sensi et intelletto sebene di
corpo gravemente ammalata e non volendo partire da questo mondo senza
ordinare delle cose sue. Questo suo nuncupativo testamento qual si dice fine
senza scritti ha procurato che si facci, et ha fatto nel modo, che segue.
Primariamente ha raccomandato l' anima sua all' onnipotente signor dio
suo creatore, alla santissim vergine Maria madre et a tutta

298

la corte celeste e quando piacer a signor dio massimo di levarla dalla presente
vita ha ordinato che il suo cadavere sia riposto nella chiesa di san Domenico
nella loro sepoltura.
Commissari instituisce li amici il signor dottor Biagio Soppe consigliere et
il signor colonnel Antonio Canaietti dandoli facolt in forma. Alli quattro luoghi
pii et a poveri.
Schiavi disse lasciare a san Simeone trenta zecchini d' oro disse lasciare
alla madonna del bon gaudio a san Simeone vinti zecchini d' oro. Disse lesciare
al signor Casseretti suo commissario un tallaro dorato con l' arma del quondam
signor suo padre. Disse lasciare al signor dottor Biogio Soppe altro commissario
una tazza d' argento ... con due lioni attaccati. Disse alla signora figlia lasciar
dodici camice che port la testatrice dalla casa di sua madre in casa Smiglianich.
Disse lasciare a Caterina Pizzocara in santo Caterina sua fiolla adue camice et
una vestura negra.
Disse lasciare alla detta sua figliola una delle due lettiere di fezzo a
elettione del suo figliolo Lazzaro, et una coltra di panno d' oro rossa. Disse
lasciare al signor quartier mostro Luca Sbizza suo compare una colara di seta
gialla.
Disse lasciare a Aloisi suo nipote una muta di bottoni d' argento li pi
belli, che furono del quondam signor suo nonno, et marito di lei testatrice, Disse
lasciare a Giovanni altro suo nipote una fascia di seta sguarda con li carsi a fiori
d' oro.
Disse in caso, che Zuanne suo servo non volesse stare con suo figliolo lo
raccomanda al molto reverendo padre Scutari e facendosi religioso li lascia la
casa della quondam signora sua madre e non volendo essere religioso li lascia la
casacca pi piccola di color meneuis con bottoni d' argento esclusa la casa
lasciando anco al medesimo se sar religioso come sopra una pezza di tella et
una pezza di rascia turchina. Disse lasciare ai padri di san Dominico zecchini
cento doppie diciotto et scudi quarantasette con obbligo alli detti padri di
investire tutto esso denaro e del pro dei medesimi li debbino celebrare sopra il
suo altare tante messe quanto importaranno i pro che si ricavaranno, qual messe
dovranno essere celebrate in perpetuo con obbligo alli detti padri di tenere un
libro dove dovranno essere notate le dette messe da essere riveduto esso libro
dalli commissari ad ogni loro richiesta questo in caso che detti padri non
volessero accettare esso legato, o non adempissero alle messe in tal caso lasso
detto legato alli confrati della madonna del rosario con l' obbligo sopradetto.
Disse lassare alla beata vergine del rosario un fil di perle con un gioello all'
antica essere appeso al collo della beata vergine sopra l' atare ove debba stare
perpetuamente. Disse lasciare al padre provvinciale Scutari una vera d' oro
grande fu del quondam fratello di essa testatrice per segno d' affeto che ha
dimostrato verso il suo figliolo.
Disse lasciare al signor governator Salentich suo genero una casacca di
veluto verde con bottoni ..... di seta e oro et una fascia di seta da esserli data a
beneplacito del suo figliolo.
Disse lasciare la massaria che era della quondam signor sua madre
esistenti in una cassa a Lazzaro suo figliolo con conditioni di

299

far celebrare tante messe a san Domenico quanto importava il valore e non
volendo da lui sia venduta e dal ricavato fatte dire le sopradette messe.
Disse lasciare a Margarita sua figliola un secchiel d' ottone nuovo et un di
bronzo da essere dato a beneplacito del suo figliolo.
Item ordin che li tocchi, che sono nel fendo della cassa della biancheria
con li bottoni d' argento che sono sopra la cosacca di saio rossa siano dati in
acrescimento, della lampada che sta appesa aventi la statua, che s porta in
processione della beata vergine del rosario che ci raccomanda alli signori
commissari con li armi, come di presente stanno.
Item ordino che sia ...... la lana e rascia bianca e negra.
Item ordin che doppo la sua morte sia vestita in una camicia, e (abito?)
nero con calze di seta verdi con una uera che li fu data d' oro della quondam sua
madre, e sia posto il suo cadavere in una cassa et con la medema sepolta et
immediate dire cento messe.
Disse lasciare a Catterina Pezzocara che habita appresso terra ferma
zecchini cinque obbligando lo medesima di portarsi in Assisi per l' anima di lei
testatrice da esserli somministrata la messa dal suo herede.
Disse che dal suo herede siano venduti i drappi, che erano della quondam
Ellena sua serva et del ricavato siano fatti celebrare trenta messe per l' anima di
essa detta Ellena e non volendola vendere debba per l' importar che avanza del
salario ditratti li funerali farli celebrare tante messe.
Disse lasciare alla signora Ellena figlia del signor dottor Cassio un anello
con diamanti per segno d' affetto.
Diss lasciare la vestura negra che fu lasciata dalla quondam sua madre ad
Antonio ...... figliolo di Vincenza Pastrouich alla detta Vincenza.
Disse lassare la centura d' argento che era del quondam suo fratello al
signor Luca Sbizza suo compare per l' affetto sempre dimostratoli.
Lascia alla serva della sua figliola una vestura gialla et una passizza di
seta. Item ordin che della tela chiara che si ritrova ...... sia fatto un camice e
dato alla madonna in san Michele, et una vestura di scoto bruno da essere fatto
doi antipendi.
Item ordin che dal cuscino pi bello alla turchesca siano fatto un cuscino
sopra il suo altare a san Domenico, e siano guarniti con passaman d' argento che
si trova in cassa.
Nel resto veramente di tutti i suoi beni mobili e stabili presenti e futuri suo
universal herede h instituito nominato e voluto che sia il signor Lazzaro suo
diletissimo figliolo e questo disse e vuole che sia il suo testamento, et ultima
volonta il quale, e la quale vuole che vaglia per uso di testamento per codicilli
donatione causa mortis, et di qualsivoglia altra ultima volont che meglio valer o
tener potesse non ostante che abbia il suo debito effetto.
Fatto in Zara in casa di essa testatrice presenti li signor Quartier mastro
Luca Sbizza et Ceapo Antonio di Biagio testimoni.

300

In relectione.
Disse lassare a Maddalena fu sua serva una schiavina negra e bianca, et
una stagnata a beneplacito del herede suo lascia a Ivanizza sua serva li drappi di
suo uso e sei lire che ha in salvo di sua ragione.
Disse lasciare alla sua figliola un padigliolo da letto a beneplacito del
herede.
Item disse attrovarsi un scritto di essa Angiolina Dominis di zecchini
quattoridici di quali ne ho trovati tredici. Item disse essere creditrice dal
quondam don Gregorio Begna da ...... di zecchini quattro et alcuni soldi di rascia
vendutali.
Ego Andreas de Toris dottor cancelliere mag. com. hoc testamentum
scripsi et ita ordinante ipsa testatrice.
Adi 13 aprile 1694.
Stante la morte della suddetta testatrice fu aperto il presente testamento
alla presenza del signor dottor Biagio Soppe qual intravenne alla facitura del
medesimo come consegliere et di presente giudice esaminatore et pubblicato da
me nodaro suddetto alla presenza del reverendo don Andrea Caldana curato, et
di Domino Zorzi Smirich testimoni ecc.
Ego Andreas de Toris dottor notarius qui supra.
Zad. st. arh. Notarski arhiv, spisi belenika Andrea
Tori.
268
Zadar, novembra 1693.
Krivini proces protiv Jakova Uzelca, Nikole Klanca, Mihaila Ivankovia,
Martina Milatovia i Stanie Graovca iz Islama koji su, po nalogu Ilije
Jankovia, oruanom etom u nono doba navalili i opljakali selo Goricu, ubili
Mirka Vidovia i ranili Jakova Peria.
Sopra morte di Mirco Vidovich ferite di Giacomo Perich et altri insulti et
attentati alla villa di Gorizza
contro:
Giacomo Oselaz
Nicola Clanaz
Michiel Ivancovich
da Islam
Martin Milatovich
Stanissa Gracovaz
I.
Zapisniki presluan ranjeni Jakov Peri opisuje dogaaj.
Adi 5 novembre 1693 giouedi.
Comparse Giacomo Perich di Isgorizza, sotto la direttione del sardar Boxe
Milcovich ed espose: hauendo l' illustrissimo signor prov-

301

veditor de cavalli passato Thiepolo fatta incendiare la nostra villa, perch ui


fossero in essa dieci banditi della medema, ha anco dopo dato ordine che sia
rihabitata, con conditione per che gli habitanti non destro: che mostr offeso et
insanguirato: senza conoscer il mio femiglie, e ritornata la villa a rimettersi:
nella notte passata circa l'hore 5 sono capitate da 30 persone in circa armate, d'
Islam soggetti a Zavissa, a far insolenze, et a rubare; fattasi da me opposizione
con l' armi alla mano, mi fu sbarata un archibusata di ballini nel braccio destro:
che mostr offeso et ansanguirato: senza conoscer il mio feritore, e poi da
Giacou Osselaz mi fu data una sablada sopra il dito indice della mano sinistra,
che fece veder legato; agginugendo aver lasciato morto nella propria casa Mirco
Vidovich con archibugiata nel collo et altre molte ferite per la vita. Suplicando
sia data parte all' eccellentissimo provveditor general Dolfin per sapere se
habbino da combattere come se havessero a fare con Turchi.
II.
Providur konjice Stefano Kapelo izvetava pismeno o dogaaju
generalnog provudura Dolfina, koji se nalazio u ibeniku.
1693, 6 novembre:
Giunto qui ieri sera il sardaro Milcovich della villa di Gorizia, rifferi che
capitate hieri l' altro verso le tre della notte, nei contorni della villa stessa trenta
in quaranta persone, dopo d' haverla in gran parte sacheggiata di robba, e d'
armenti, inoltratisi nel cuore della medema, tentassero anche il taglio degl'
habitanti; toccata la mala sorte a Mirco Vidovich di restar estinto dal lore furore;
ferito in piu parti Giacomo Perich, e salvatosi, tuttoch attorniato, dal loro
impeto Andrea Osmanovich con la fuga. Dall' esposizione del ferito Perich, che
feci subito assumere in questi ufficio, ricauasi, che interogato da lui il capo di
quella truppa dell' esser della medesima, rispondesse con ardire: io sono
Giacomo Oselaz, d' Islam, e siamo gente del Giancovich venuta qui per tagliare
questa canaglia. Altra causa non resta dall' offeso introdotta, se non, che ucciso
sin l' anno passato da Elia Giancovich un huomo di quella terra di nome Andrea
Tomisich, alcuni parenti di questo per uendicar la di lui morte, ferissero il
predetto Elia, e non ostante, che per tal fatto s' attrovino questi in presenti
absenti dalla terra, e banditi, couando forse sin qui, l' odio implacabile anca
contro gl' innocenti, habbia commessa a suoi la barbara esecuzione.
Di tutto ci che sin hora pervenuto a mia notizia, n' humilio all'
eccellenza vostra il ragguaglio, perche trattandosi di caso assai considerabile, la
suprema sua autorit prenda quelle deliberazioni che stimar pi opportune.
III.
Presluanje Boice udove ubijenog Mirka Vidovia.
Bosizza vedova del quondam Mirco Vidovich espone: l' anno passato Elia
Giancovich, alias Mitrovich, ammazz un huomo di Gorizza di nome Jadre
Zuppanovich. In capo a mezzo anno, quelli da Gorizza,

302

per uendicar la morte del suddetto, ammazzorno un huomo di detta Elia di nome
Radoe Gelicich e ferirono anche il memo Elia.
(Omissis).
IV.
Filip Jaki i ura Stankovi zapisniki presluani naznauju robu koja
im je prilikom navale oteta.
(Omissis).
Filippo Jachich:
...... uidi venire da 30 a 40 persone, le quali al parlar conoscendo essere da
Zegar, gente d' Elia Mitrovich portarono via: una giapunza, un schioppo, una
gecerma di panno cremese, una schiauima grande, una velata alla schiavona da
putto, un berettone, una fascia, una vestura turchina di rassa, un gelecco alla
morlacca di rassa, due camisie da donna, due sacchi, due pera di beneureche,
uno di panno, e l' altro di rassa, un sugamano da donna, una cinta da donna.
Zorzi Stancovich:
(Omissis) ......
la robba rubatami e la seguente:
una sciabla nuova un schioppo, una schiavina nuova un altra usata, una
gecerma di rassa nuova, una beretta di panno nero, per il parlare ho compreso
essere gente da Zegar.
(Omissis).
V.
Gavrilo Vidovi brat ubijevoga Mirka oprata ubicama bratovu krv.
23 decembre 1695.
Gabrilo Vidovich da Coslovaz, fratello del quondam Mirco, dichiara che si
rimuove da qualunque ricorso et istanza che fosse stata fatta contro uccissori del
quondam Mirco suo fratello con quali havendo fatto buona e sincera pace le
perdona suplcando la giustizia d volerli perdonare.
Zad. st. arh. Spisi Alvise Mocenigo, knj. V,
str. 560584.
269
Zadar, 7 januara 1694.
Generalni providur Dolfin javlja senatu da i pored postignutog stiavanja
razdora u Kotarima nije bio potpuno zadovoljan, jer je poznavao razuzdanost i
neukrotivost Ilije Jankovia. I doista ili on ili njegovi pristae davali su i dalje s
vremena na vreme povoda nemilim dogaajima. Sad je napokon smrt Ilijina
oslobodila providura tog trna, obezglavila njegovu stranku, a ispunila veseljem
protivnike. Uspelo mu je bilo i da uhapsi Tomu Antiia glavnog zaet-

303

nika bune protiv Bortulaia, ali mu je ovaj, ma da ranjen i prebijen, umakao.


Sad mu je polo za rukom da se dokopa jo dvojice kolovoa koji su odreeni za
stratite i njihovo pogubljenje posluie kao zastraujui primer za ostale i
zadovoljiti pravdu te omoguiti providuru pomilovanje ostalih uesnika u tom
zloinu.
Serenissimo dominio.
A quali termini di confusione, e d' inquietezza fosse ridotto questo contado
di Zara nel tempo ch' intrapresi li primi esercitii di questa pesantissima carica,
non solo fu alla serenit vostra raffigurato ne miei riverentissimi disparii, ma pur
anco nella prudentissima relatione dell' eccellentissimo predecessore Molino.
Quali siino stati li miei studij per ricalmare le turbolenze, e reintrodure la
sicurrezza, ch' era gi apertamente violata, non pu meglio compendersi, che nel
riflesso delle difficolt, che s' affrontano nell' imponer il giogo dell' obbedienza,
a chi s' gi assuefatto ad una libera rilassatezza. Pure posso consolarmi d' haver
esperimentate non inutili l' applicationi et il zelo, essendomi sentito di
reconciliare le dissentioni, che quantanque private ferivano per il publico
interesse, d' haver restituito alla desiderata felicit il paese, e d' haver incatenata
con vincoli di grosse pieggiarie la fermezza dell' introdotta quiete. Tutto fu
minutamente espresso alla notitie dell' eccellentissimo senato in adempimento de
miei doveri; ma quantunque compreso negl' agiustamente Elia Mitrovich et
assicurata dalla pieggiaria di Zavissa suo fratello la di lui moderatione, ad ogni
modo considerata la sua rilasciata natura, che ne tempi de predecessori era
caduta in tanti abominevoli transporto, raccolti in moltissimi processi che
esistono in questi archiuij, non era intieramente contento l' animo mio che
conoseva non bastanti tutte le maggiori cautele per ridurlo al dovere. Ed il fatto
guistificava i miei sospeti, mentre o egli o li suoi seguaci porgevano di quand'in
quando materia se non a cosi gravi, almeno a molesti accidenti. Mi s' levata
finalmente quest' acuta spina dagl' occhi, havendo ne scorsi giorni pagato l'
humano tributo alla natura, lasciando la di lui morte il proprio partito senza capo
di credito e d' autorit, gl' emoli, e malcontenti delle sue procedure con infinito
giubilo, e spianata la radice piu infetta, che poteva pulullare in nuove pessime
contingenze. Altro riguardo di non minor importanza mi chiama all' attentione
piu fissa di dover risarcire l' oltraggio fatto alla giustitia con la morte
tumultuariamente concertata et esequita sotto l' eccellentissimo precessore
Molino nella persona benemerita del Governator Simon Bortolazzi dalli comuni
di Zaravecchia, e Pacoschiane. Ne primi bollori del sangue stavano li rei in
avvertenza tale, che rendeva inutili tutti li tentativi, per haverli nelle mani senza
pericolo di qualch' impegno delle publiche forze. Conobbi necessaria, e salutare
la dissimulatione, et attendere dal tempo l' opportunit di dar esecutione a
disegni, ed il castigo a colpevoli con lunga e studiosa traccia ho sempre fissati
gli occhi nelle persone de principali autori, et era anco felicemente sortito
cogliere nelle rette Tomaso Anticich capo primario de seduttori. Fu prodigio
fatale che potesse sottrarsi dalle forze, tutto che per cosi mal' acconcio, ferito, e
sbigottito, che

304

risolv abbandonar il paese, e con la lontananza esimersi da nuovi peruicoli d'


inevitabile supplicio; bench dalle rilevate ferite o poco ha potuto, o poco ha
potuto, o poco puo sopravivere. Pure non lasciando cadere da miei riflessi la
necessit di qualche esemplare dimostratione in vendetta d' un fatto de pi
atroci, et abominevoli, invigilai continuamente all' arresto d' altri, o pari o poco
inferiori nella colpa. E riuscito in quest' ultimi giorni alle diligenze senz' alcuna
confusione ne impegno, veder condotti due pure de principali in queste carceri in
tempo ch' addormentato l' affare vivevano nella maggior fiducia, et essendo gi
destinati al patibolo, non ho dubbio, che l' esempio non serva a malviventi di
freno, et il spettacolo, publico non imprima in tutti quella moderatione, che si
conviene; onde sodisfatta la giustitia, e vendicato il sangue di benemerito
soggetto, resti poi aperto l' adito anco agl' esercitij dell' induglienza, per gl' altri
compartecipi del delitto, a se la serenit vostra presta i suoi benigni concorsi,
possa divisarsi il modo di restituire l' universale delle ville in gratia publica per
non renderle abbandonate alla disperatione, sperando che in memoria del severo
castigo de compagni, sar una bastante, e salutifera medicina, per espuragare la
malignita degl' humori.
(Omissis).
Zara 7 gennario 1693. (more veneto).
Daniel Dolfin provveditor general
Mlet. dr. arh.
Dispacci del provveditor general dell' armi in
Dalmazia, filza da 8 marzo 1693 a 23 luglio 1694.
270
, 13 1694.
Serdar Zavia Jankovi obvezuje se da e na svaki zahtev predvesti
generalnom providuru Vida urevia iz Obrovca.
Adi 13 gennaro 1693 more veneto Zara.
Constituito all' officio il sardar Zauissa Mitrouich, il quale si obliga et
instituisce pieggio di presentar all' obbedienza dell' eccellentissimo signor
provveditor generale cavalier Dolfin la persona di Vido Ziurgeuich habitante ad
Obbrouazzo ogni uolta, che da sua eccellenza sara comandato, sottoponendo
perci se stesso et li proprii beni.
Ja Zavia Mitrovi
potrugjem

305

271
Mleci, 28 januara 1694.
Senat izrie svoju pohvalu generalnom providuru Danijelu Dolfinu to je
uspeo da povrati mir u Kotare, daje izraza svom naroitom zadovoljstvu radi
prirodne smrti Ilije Jankovia, radi hapenja i pogubljenja Bortulaievih ubica,
te ga ovlauje da da amnestiju Biograanima i Pakotancima.
1693. 28 gennaio in Pregadi.
Al provveditor general in Dalmatia et Albania.
Nell' estesa accbrata e distinta del gradito vostro dispacio del 7 del mese
corrente spicca in ogni parte la pontualit, la virt, e la diligenza, con la quale si
va da voi invigilando alla miglior diretione del publico interesse, e quanto viene
a rendervi sempre pi fruttuoso il vostro fervido impegno nella condotta di
coteste gravi occorrenze. Ne rileviamo continuate le prove anco dallo studio et
applicatione, ch' havette saviamente contribuita per ricalmare, e restituire la
quiete nel contado di Zara, ricercando motivo di particolar sodisfattione il senato
nell' intender secondati i vostri lodevoli oggetti, non meno dal caso della morte
naturalmente seguita d' Elia Mitrovich principal capo delle discensioni, e capace
a produrre le pi fastidiose contingenze che dall' esservi sortito con l' uso della
propria desterit, attesa l' opportuna congiontura del tempo di veder arrestati due
de primarii autori della morte del governator Bortolazzi, che da voi giustamente
condannati all' ultimo supplicio contribuir, non vi ha dubio, a servir di freno a
malviventi et a ridurli, nella dovuta moderatione, e rispetto; non dissentendo noi
che possiate estender gli atti di clemenza verso l' universale delle ville di
Zaravecchia e Paschoniano, e rimetterle nella publica gratia, quando lo
conosceste opportuno e conveniente.
(Omissis).
+ 88
1
2
Giuseppo Ruccato segretario.
Mlet. dr. arh.
Senato-Deliberazioni Rettori.
272
Zadar, prvi februara 1694.
Zuane Mineli, zadarski knez, i Anelo Lazari, zadarski kapetan,
postavljaju zadarskog belenika Nikolu Lomaci na in kanelira ilirskih i srpskih
pisama, upranjen usled smrti doktora Grgura Kaline.

306

Noi Zuanne Minelli secondo conte, e Angelo Lazzari capitano per la


serenissima repubblica di Venezia, rettori di Zara e sua giurisditione.
vacata per la morte del quondam domino Gregorio Calcina dottor
cavalier la carica di canceliere delle lettere illiriche e serviane, e siccome riesce
neccessario per le pubbliche e private occorrenze di trovar persona che l' eserciti,
cosi havendo noi fissa l' intentione di appoggiar tal impiego a soggetto di tutta
habilit fede et esperienza, conoscendo che in domino Nicolo Lomassi vi
concorrono non solo li requisiti suddetti, che quello di inscritto ancora per l'
esercitto, che ha di pi di venti anni ne pubblici offitij, con particolar sua lode e
soddisfatione universale, l' habbiamo per scielto et elletto, si come in virt delle
presenti, e coi l' autorit della nostra carica l' elleggemo in cancelliere delle
lettere illiriche e serviane suddette, con tutti gli obblighi e salario a detta carica
spettanti nel modo e maniera che l' haveva e godeva il defonto cavalier Calcina;
si come dalla di lui esperimentata pontualit e fede siamo certi che sar,
adempito alle proprie incombenze, cosi per tale dovr esesr riconosciuto e le
presenti registrate ove occorre et eseguite da chi spetta. In quorum fidem.
Zara primo febraro 1693 more veneto.
Zuanne Minelli secondo conte Angelo Lazzari
capitano
Zad. st. arh. Spisi A. Moenigo, knj. V,
str. 644 i dalje.
273
Zadar, 18 aprila 1694.
Generalci providur Daniel Dolfin nareuje Stipanu Kneeviu iz Vinjerca
da preda Ursuli Troi jedan sadak od zelenog skrleta, jedan jamak, jedan
nadak i druge predmete koji su joj bili ukradeni.
Noi Daniel Dofin etc.
Attrovandosi nelle mani di Steffano Cnesevich da Castel Venier la qui
sottonominata robba di ragion di Orsola relitta del quondam Gregorio Troich
asportata furtivamente dalla di lei casa da Filippo fu suo servo, hora esistente
nelle forze della giustizia et essendo ragionevole che la robba stessa ritorni al
suo padrone; Commettemo pertanto al prefato Cnesevich di dover nel termine di
giorni tre dopo l' intimatione del presente, restituire alla prefata povera vedova
un sadach di scarlatto verde con una tocca d argento, sei materasse, un giasmach,
un agnus dei d' ottone, un manarino, un schioppo et una brattola, con altre
bagatelle, in pena di ducati 50 et altre maggiori ad arbitrio; Ma sentendosi
aggravato, fatta la restituzione, compara servatis servandis dinanzi il faro
pretoreo. In quorum fidem.
Zara 18 aprile 1694.
Zad. st. arh. Spisi Dolfin, knj. II,
str. 322.

307

274
Split, 8 maja 1694.
Generalni providur Dolfin odreuje mesene plate serdarima i
harambaama koji su sa pet hiljada naroda iz Brona, Blata i Goranaca naselili
kraj oko Zadvarja i Vrgorca.
Noi Daniel Dolfin ecc.
Scostatesi dal partito inimico si sono con generosa rissolutione gettate in
grembo della serenissima repubblica le numerose popolationi christiane delle tre
provintie di Blato, Brochno e Goranze. Per riddur al termine sospirato operatione
di tanto rimarco si sono fermamente maneggiati li sottoscritti loro sardari,
capellano et harambass, quali rassegnatisi tutti all' obbedienza nostra
intercedono qualche testimonio della pubblica gratitudine, in ricompensa della
fedelt palesata nell' attraher seco loro sopra cinque milla anime, promettendo in
oltre esser sempre pronti di diffendere non solo da qualunque insulto le fortezze
di Duare e Vergoraz, attorno le quali sono per ora alloggiati, ma d' occorrer con
intiera pontualit in qualunque occorrenza di pubblico servitio. Considerato per
da noi quanto importi il mantener contenti li capi di si copiosissmo stuolo di
persone che per viver sudditi del principe serenissimo hanno di buona voglia
abbandonate le proprie opulenti sostanze, che godevano in paese inimico, ed
havuto riguardo al fruttuoso servitio, che potr contribuir la sudetta valorosa
gente non meno nella difesa di questi confini, che nell' eseguire quegl' incarichi
le fossero imposti, coll' autorit del generalato nostro, in virt delle presenti
terminiamo, che alli sottonominati cinque saradari sijno contribuiti ducati dieci
al mese da questa fiscal camara di Spalato, al capellano una piazza d' oltramarini
a tutta paga, ed alli vinti due harambass pur una piazza d' oltramarini di lire
disdotto ed un peso di pan al mese, ed agl' ultimi due il solo pane d' esserle il
tutto corrisposto dai depositi di questa citt. E perch rassegnatisi ancor l' anno
passatto alla publica devotione l' harambassa Zuanne Marsich da Bochno una
delle sudette provincie assieme col prete Gian Francesco Radnich con buona
parte di famiglie, che hanno potuto condur seco, dando anco speranza d' atraher
il rimanente di quelle che vi erano rimaste, gli furono da noi con tale riguardo
assegnati ducati dieci per uno; Cosi all' harambassa Marsich come al prete
Radnich hora che hanno ridotto ad effetto la loro esibitione, decretiamo, che
anco a' questi continuar debba la corrisponsione della sudetta paga; ben certi che
animati questi capi da rimostranze si liberali della pubblica munificenza, si
rassodaranno maggiormente nella divotione, e procuraranno con opre fruttuose
aumentare il merito, che l' accompagna. Commettemo il registro e pontual
esecutione delle presenti ov' occorre ed a' chi spetta. In quorum fidem.
Serdar Zorzi Dugarsevich da Brochno superior ducati dieci al mese;
serdar Zorzi Prolossich da Gorenze ducati dieci al mese;

308

serdar Zorzi Zucovich ducati dieci al mese;


serdar Giacomo Voevich da Blatto ducati dieci al mese;
serdar Zorzi Gelicich da Brochno ducati dieci al mese;
capellano fra Francesco Marinovich lire vinitiquatro col biscotto al mese.
Harambassa Doimo Cvitcovich lire disdotto col biscotto al mese.
harambassa Abram Gnesovich ut sopra;
harambassa Simon Arzovich, ut supra;
harambassa Giuseppe Relich, ut supra;
harambassa Michiel Giosich, ut supra;
da
harambassa Illia Glaverdich, ut supra;
Geranze.
harambassa Michiel Torbich, ut supra;
harambassa Gregorio Voich, ut supra;
harambassa Crisan Lesadich, ut supra.
harambassa Zuanne Radich lire disdotto col biscotto al mese;
harambassa Zuanne Biliotovich, ut supra;
harambassa Crestich, ut supra;
harambassa Steffano Bronzar, ut supra;
da
harambassa Illia Grbisich, ut supra;
Blatto
harambassa Giozich Mihatovich, ut supra;
harambassa Illia Gurisich, ut supra;
da
harambassa Steffano Dorimich, ut supra;
Blatto
harambassa Illia Giuricich, piazza e biscotto, ut supra;
harambassa Vido Zigo, ut supra;
harambassa Giacomo Gelicich, ut supra;
harambassa Zuanne Valinovich, ut supra;
da
harambassa Nicolo Prolosich, ut supra;
Brochno
Miho Ducanevich a solo pan,
Michel Duhacovich a solo pan.
Spalato 8 maggio 1694.
Zad. st. arh. Spisi Dolfin, knj. III, str.
186.
275
Zadar, 9 marta 1694.
Terminacija generalnog providura Daniela Dolfina kojom povraa javnu
milost optinama Biograd, Pakotane i Vrane, te postavlja za governadure
Biograda i Pakotana i za nadintendanta Vrane zadarskog plemia Franu
Spingaroli.
Noi Daniel Dolfin, per la serenissima repubblica di Venezia provveditore
generale in Dalmazia ed Albania.
Permasa a noi facolt dall' eccellentissimo senato di rimetter nel grembo
della pubblica gratia li comuni di Zara Vecchia, Pacoschiane e Vrana,
conosciamo nell' istesso tempo di pubblico esentialissimo

309

servitio destinar al governo d' essi luochi un soggetto accreditato, spiritoso e di


stima, che sapia mantener esse genti nella dovuta rassegnatione, e pontuali all'
adempimento, di cadaun pubblico incarico. Considerate per le riguardevoli
conditioni, che accompagnano la persona di domino. Francesco Spingaroli
nobile di questa citt, i di cui fruttuosi servitij volontariamente prestati nella
corrente guerra in queste provintie tanto nell' acquisto delle piazze di castel
Novo e Knin, quanto in altre urgentissime occorrenze chiaramente espresse in
pi mano d' attestati degl' eccellentissimi nostri precessori, e d' altri pubblici
rappresentanti, lo palesano ben degno germe de suoi benemeriti antenati,
rendendolo a pieno capace per il sostenimento di tale impiego, onde noi
riflettendo lo stesso munito di cosi degni ed esentiali requisiti, coll' autorit del
generalato nostro in virt delle presenti l' elleggemo e nominiamo in
govvernatore delli sudetti luochi di Zara Vecchia, Pacoschiane e con la
sopraintendenza di Vrana, dovendo esser da tutti queql' habitanti per tale
riconosciuto, rispettato e nelle occorrenze di pubblico servitio prontamente
ubbidito. Godr tutti gli honori e prerogative che s' appartengono alla carica,
restandole assegnati in riconoscimento delle sue fatiche ducati vinti mensuali,
stipendio goduto anco d' altri che sostennero simil impieghi in quelle parti. Ben
certi nel rimanente, che applicando egli con viva attentione alla miglior disciplina e quiete di quei territoriali, vorr in tal guisa render paga la nostra
espettatione et accrescersi novi gradi di merito appresso la pubblica grandezza, a
cui dovranno assoggetarsi le presenti per la loro neccessaria approvatione.
In quorum fidem.
Zara 9 marzo 1694.
Zad. st. arh. Spisi Dolfin, knj. III, str.
169.
276
Zadar, 28 marta 1694.
Generalni dalmatinski providur Dolfin dozvoljava episkopu Nikodimu
Busoviu da obnovi crkvu i manastir na poluostrvu zvanu Dragovi izmeu dva
rukava reke Cetine, koji je od davnine pripadao kaluerima, dodeljujui bratstvu
manastira 15 kanapa zemlje na istom mestu.
Noi Daniel Dolfin etc.
Humilmente supplicati dal reverendissimo Nicodemo Buscovich del rito
greco di permettergli il luoco over penisola chiamato Dragovich fra due rami del
fiume Cettina, ove situata una chiesa e monastero antico habitato da calogeri
per ravvivar ivi il culto divino, e gi che coll' ajuto del signor iddio stato ritolto
a Turchi, ivi trattenire qualche religioso e promuover il vantaggio del' anime e
quello del

310

principe. Conoscendo pero noi, che nato suddito, e che render coll' opera
sempre maggiori testimonij della di lui originaria divotione a sua serenit,
coltivando nel timore, del signor iddio, santi, nuovi sudditi, et instillando negli
animi loro la piet verso la religione di Cristo, e la fedelt verso il serrenissimo
dominio; Consorriamo coll' autorit del generalato nostro a concedergli facolt,
di ristaurare quella chiesa; e monastero, et ivi celebrare i sacrificij, e far l' altre
fontioni degl' offitij divini pregando sua divina maest per la prospert dell' armi
pubbliche, e far anco lavorare quindeci campi di terra contigua, e d' altri non
posseduta qual concendiamo a monaci in quel luoco, dimoranti in titolo di
semplice locatione, coll' obbligo, di corrisponder la decima a sua serenit in
ricognitione del diretto dominio, e salve qualsisia ragioni. In quorum fidem.
Zad. str. arh. Spisi Dolfin, knj, III,
str. 178.
277
Split, 21 avgusta 1694.
Kako je usled smrti Filipa Sinobada eta domae vojske koja uva
Zvonigrad ostala bez kapetana, generalni providur Daniel Dolfin postavlja joj za
kapetana Mihaila Sinobada, sinovca preminulog Filipa, i serdara Jovana, koji je
do tada bio zapovednik kule na Topolju.
Zara 28 marzo 1694.
Passato agli eterni riposi il capitan Filippo Sinobad, che con compagnia
paesana guardava il posto avanzato di Svonigrado, ricerca la sua importanza che
resti subrogato altro soggetto capace alla di lui custodia. Michiel Sinobad nipote
del deffonto e del sardaro Giovanni e che sostiene in qualit di capitanio l' altro
posto torre di Topolie, ha talento sufficiente per subentrar in luoco dello zio; e
perci con l' autorita del generalato nostro elleggiamo esso Michiel per capitanio
al posto di Svonigrad con la paga goduta dal preccessore e con tutte le altre
prerogative et incombenze allo stesso carico dovute, intendendosele cassata l
altra paga, che gode per il posto di Topolie, anzi quella truppa che vi esiste di
guardia havra ad esser incorporata alla compagnia di Svonigrad e correre tutta
sotto una sol bandiera per estrarsi poi una squadra di tempo in tempo et armare
con essa la detta torre di Topolie. Le presenti siano eseguite e registrate ove
occorre e da chi spetta. In quorum et c.
Spalato 21 agosto 1694.
Zad. str. arh. Spisi Dolfin, knj. III,
str. 237.

311

278
Zadar, 23 decembra 1694.
Generalni providur Daniel Dolfin postavlja Janka Vrsalja za harambau
novonaseljenih porodica u Plavnu kao nagradu za to, to je u dolini Plavna
sagradio jednu jaku ogradu koja titi od svake neprijateljske navale vie od
pedeset porodica nastanjenih u njenom opsegu.
Ereto per opera di Gianco Vrsagl nuovo habitante a Plavno un forte
recinto nello stesso piano che copre da ogni insulto inimico cinquanta e pi
famiglie da esso alloggiate, conosciamo di pubblico rilevante servitio instituir
sopra gli huomeni d' arme delle medeme un capo che li dirigga e faccia esserli
puntuali ad ogni motivo di publici comandi; Riconosciuto per il merito et
attitudine dello stesso Gianco Vrsagl coll' autorit del generalato nostro in virt
delle presenti l' elegemo e nominiamo per harambass dell accennate famiglie e
d altre che vi capitassero, sicuri d' esiger dal suo impiego seruitio corrispondente
a cadauna pubblica premura et alle nostre aspettationi. Dovr da chi incombe
esser per tale riconosciuto e le presenti registrarsi per la loro puntual esecutione.
I quorum fidem.
Zara li 23 decembre 1694.
Zad. str. arh. Spisi Dolfin, knj. III, str. 276.
279
Zadar, 23 decembra 1694.
Ugovor o liferaciji soli zakljuen meu pakim solarima i serdarom
Zaviom Jankoviem, kog na ugovoru potpisuje drugi, poto Zavia ne zna pisati
talijanski.
1694, 23 decembre.
Hauendo il sardar Zauissa Mitrovich, humiliato sotto li 25 nouembre
prossimo spirato una scrittura con cui esibiua pigliare il sal da Paghesani alla
scala d' Obbrouazzo, che fu trammessa a quella magnifica comunit e capiti li
suoi diffensori e giudici fu conchiuso:
Che il signor Zauissa Mitrouich abbi a comprar il sale che essi Paghesani
conduranno a Obrouazzo a lire 9 la quarta La prima barca che capitar a quella
riva sia fatta di lui scaricare, e tutto l' importar del carico della mema si pagato la
condutor in soldo contente. Che la seconda barca non possa partirsi da Pago
prima ch' esso Zauissa non notifichi che al fine del spazzo della prima;
pagamento ut sopra, e cosi di uolta in uolta.
I Paghesani non si terranno obligati bonificar calo. Durata del presente
contratto un anno dal giorno che capiter la prima barca.

312

Nicolo Carletta giudice, Giorgio Carletta difensor, Aurellio Mircovich


difensor.
Io Gerolamo Tomadelli sottoscriuo la soprascritta per il signor Sauissa qui
presente cosi da lui pregato per non saper lui scriuer in italiano.
Stessa data.
Zad. st. arh. Spisi Dolfin, knj. II, str. 500.
280
Kotor, 9 oktobra 1695.
Na molbu egzarha pekog patrijarha, Laliia koji u Boki zamenjuje
episkopa Teodosija, generalni providur Dolfin odreuje da se egzarhu Laliiu
izdaje plata od 10 dukata na mesec koju je ranije uivao episkop Teodosije.
Noi Daniel Dolfin etc.
Fattasi humilissima istanza da monsignor jexara Lalixich vice gerente del
patriarca di Pechi in queste parti, che sostiene le veci di monsignor vescovo
Teodosio, ad oggetto che a' lui pure sia continuato l' assignamento di ducati dieci
moneta corrente, che quegli esigeva del dinaro, che dalla cassa del generalato
nostro venivano trasmessi mensualmente all' illustrissimo rettor provveditor
estraordinario di questo luoco; et riflettutosi da noi a motivi giusti e convenienti,
che restano espressi in terminatione dell' illustrissimo signor Nicolo Erizzo 2do
provveditor estraordinario precessore di 15 marzo 1653 da noi approvati,
esaudendo le supplicationi del medemo instante, coll' autorit del generalato
nostro terminiamo: Che allo stesso monsignor jexara sia continuata la
contributione de' predeti ducati dieci moneta corrente, che anteriormente godeva
il prefatto monsignor vescovo Teodosio del dinaro di sopra espreso. Cicuri noi,
che egli continuer il solito suo fruttuoso servitio a vantaggio del pubblico
interesse, come ha fatto sino ad hora; Commettendo l' esecuttione et il registro
delle presenti ove et a chi spetta. In quorum fidem.
Cattaro 9 ottobre 1695.
Zad. str. arh. Spisi Dolfin, knj. III, str. 341.
281
Novi Vinodolski, 8 novembra 1695.
Izvetaj novskog kapetana ainta Peri, Korzikanca prognana iz mletake
drave, podneen Gradakoj komori o naseljima i vojnoj

313

snazi Like, Krbave i turske Hrvatske za turskog vdadanja i o stanju na


bosanskom pograniju u doba kad je izvetaj pisan. Savetuje da ce Lika i Krbava
obezbede od turskih provala gradnjom ardaka na klancima n rrolazima koji
vode u Bosnu. Preporuuje poreski sistem decime koji je zaveden i kod Mleia
i kod Turaka, to bi likim Morlacima oduzelo povod za iseljavanje u te drave.
Istie da Lukovo nije prava granica prema Mleiima, ve da je po privilegiji
ugarskih kraljeva granica Starigrad koji su Mleii uzurpirali, kao to su
uzurpirali i Obrovac koji rripada Gornjoj Lici. O ovom rredmetu imao bi jo
dosta toga da istakne, ali ce boji da bi izvetaj mogao da padne u ruke kome ne
treba, pa e u svoje vreme obrazloiti ovo pitanje usmeno.
COPIA DI INFORMAZIONE NEL' 1695 SULLA LIKA E CORBAVIA
INFORMAZIONE
L' anno f presa dall' armi ottomane la Lika, e Korbavia scacciatouene,
Giovanni Carlouich padrone, et ultimo possessore (quale dell' anno 1531 morse
in Medeuichgrado vicino a Zagabria) non ostante detta presa di Lika e Korbavia
la fortezza di Scrisia, cosi dagli antichi scrittori chiamata, m poi con altro nome
Carlobago, si mantenne alle frontiere del mare Adriatico verso la Dalmatia
sempre illesa, et immune da dette armi ottomane, bench dell' anno 1592
havendo gl' uscocchi di Carlobago fatto danni notabili in Pago il generale veneto
di Dalmatia, assalt detta fortezza, e la prese, e pochi giorni dopo mando alli
commissarij cesarei che all' ora erano in Segna, significare non haver avuto
altro fine che di castigar gl' uscocchi con ogni rispetto alla maest dell'
imperatore; per mandassero altri soldati, ch' uscocchi per guardia, che gli l'
havrebbe consignata, il che quando non havessero fatto, egli p non intendeva di
tenerla, m l' avrebbe spianato, acci li Turchi non seh' impadronissero.
Li commissarij mandarono un capitano Tedesco, che con loro era, al quale
f consegnata imediate, si che l' imperatore udi prima la consegnatione che la
presa, e cosi sua maest, come l' arciduca Ernesto, ch' allora governava per la
minore et di Ferdinando, intese cause del successo, non reputarono che fosse
contro la buona intelligenza.
Dell' anno pui 1615 nella guerra degli uscocchi, per certo tradimento fatto
da quelli, che guardavano detta fortezza di Carlobago, il conte di Pago nobile
veneto, e comandante in detta isola, havendov lasciato la vita con altri officiali e
soldati, f dell' armi venete assalito, preso e disfatto, devastate le mura, e tutto
quello v' era, e ridotto inhabitabile, e cosi stato sino all' anno 1684; che
successivamente si andato habitando per da Morlacchi, e particolarmente
essendo state dell' anno 1689 riprese dall' armi augustissime di Leopoldo nostro
invitissimo imperatore la Lika, e Karbavia sotto il comando del signor conte d'
Erbestein, generale di Carlistat e conte gi di Segna, si sono

314

andati quelli nuovi habitanti di Carlobago avvanzando il Lika, si che all' inverno
stanno in Carlobago, e nell' istate nella Lika, et in tal modo ne bene abitata la
Lika, ne Carlobago nelli confini verso il mare, che perci a questo bisogna
imponerli rimedio con assegnare a quelli di Carlobago li proprij, et antichi
confini, e che con quelli si contentino, et habitino in detto Carlobago, suo
teritorio; per sempre pronti quello fosse di bisogno in detti luochi, e di questi
tenerne li suoi registri distinti.
Questo Carlobago per li tempi andati f un porto di negotio, nel quale
concorrevano diversissime mercantie, a v' era un datio di grandissima
conseguenza, e da particolari viene detto che vendesse Ongari detto Pazarischia,
ch' altro non vuol dire in lingua italiana, che luoco quatordeci mille all' anno d'
utile all' errario regio. Sotto questo Carlobago distante, miglia italiane dieci, vi
r una villa chiamata Luca,1 della quale oggi giorno se ne vedono le vestiggia, e
doppo di essa vi il porto di Stertenizza2 con una chiesa d' una madonna,
distante da deto Luco miglia sinque, e qui pretendono li Venetiani, che sijno li
confini imperiali, il che non vero, stendendosi li confini imperiali di l di
Starigrado nella Dalmatia, il quale Starigrad hoggi girono usurpano li Venetiani
e questo il vero confine antico, e per prova della verit credo, che si trovav il
privilegio concesso alla citt di Carlobago dalli regi d' Ungheria, nel quale vi
sono specificati li veri confini, del qual privilegio, come bene noto a vostra
signoria illustrisima, spero in breve haverne la copia, e dal medemo si potr
vedere il tutto.
Partendosi da Carlobago per andar in Lika strada cattivissima, e quasi
impratticabile, perci quella bisogna farla accomodare per poter introdur negotij.
Arrivati in Lika, la quale si divide in due Like, una chiamata Lika Superiore, e
l' altra inferiore, nella quale s' attrovano li seguenti castelli:
Noui, il quale in tempo delli Turchi era obligato dar in bisogno all' arme
turchescha soldati cavallo 150, et altri 300 piedi.
Belai similmente era obligato dare cavalli 100 e pedoni 200.
Grabenec 20, e pedoni 60.
Sicroua culla3 cavalli 20, e pedoni 60.
Budach cavalli 30, e pedoni 100.
Berlet cavalli 6, e pedoni 60.
Rebaz cavalli 60, e pedoni 100.
Perusich cavalli 80, e pedoni 50.
E nella Lika superiore:
Mali Grazaz cavalli 40, pedoni 100.
Velli Grazaz cavalli 40, pedoni 100.
Velli Obrovaz cavalli 30, pedoni 100.
Mali Obrovaz cavalli 20, pedoni 80. Uno di questi Obrovazzi usurpano li
Venetiani, benche sij compreso nelli coifini e territorio
1

Lukovo.
Trstenica.
3
iroka Kula.
2

315

della Lika Superiore, e loro ne fanno scalla di negotio, e conducono il sale, cosa
da non tollevarsi.
In Karbavia sino li seguenti luochi:
Udbina cavalli 300, e pedoni 800.
Bunich cavalli 150, e pedoni 300.
Bidach cavalli 15, e pedoni 30.
Oltre li suddetti luochi in detta Korbavia, vi Curiach, qual' dishabitato,
come anco Cornich,1 e Coremill,2 Suignaraz, non esser altro che in Proso la
guardia per esser passo (?) d' importanza.
Siche tutte le due Like erano obligate di dare in campo in tempo del Turco
cavalli 696, e pedoni 1610, e la Korbavia dava cavalli 465, pedoni 1130.
Summa summarum delli cavalli sono 1161, e delli pedoni 2740. Siche tr
cavalli e pedoni mettevano questi paesi 3901.
Oltre tutti questi luochi, ch' erano habitati da Turchi, hoggi giorno se n'
attrovano degl' altri, ch' hanno principiato ad habitare li nostri, che per brevit
tralascio, ma devono questi paesi crescere assai di forza, mentre cresceranno d'
habitatione; come si fatto in Pazarischia, che di presente in questo saranno
cavalli 100, e pedoni 60, e questo Pazariscia, che in linqua italiana altro non vuol
dire che luochi di mercati, si facevano negotij, et la strada pi vicina al mare,
che si va verso Jablanaz, che f bene Frangipaniano, et ivi in blanaz pagano il
datio per transitare per il mare con le mercantie. Di questo Jablanaz a suo luoco
si dira quello deve esser detto.
Per assicuratione di tutti questi paesi, altro non vi manca che la presa di
Bicach, perch con questo si stabilirebbe una tranquillit quegli habitanti, che
non s' havrebbe pensare cosa veruna e s' habitarebbero in tal modo, che
verebbe l' eccelentissimo camera ad haverne proventi non ordinarij, oltre d che
si verebbe ad ingiungere questa Lika, e Korbavia con li territorii di Bicach e sue
giurisdizioni sno al fiume Una con Costagneuizza, e paesi ivi in questa guerra
conquistati.
Anzi mi sij permesso, che facci una breve digressione dalla materia
principiata della Lika e Korbavia, e uadi contando le forze presenti ch' ha il
Turco sino li luochi dall' armi cesaree conuistati, e uadi ponendo (sic) con li suoi
castelli e terre:
Bicach h cavalli oggi giorno 600 e pedoni 800.
Sotkolach h cavalli 40, pedoni 140.
Kruga cavalli 200, pedoni 300.
Ostrosach cavalli 100, e pedoni 150.
Presnich cavalli 20 pedoni 60.
Tarzach cavalli 80 pedoni 150.
Krekovizza cavalli 10, pedoni 50.
Mutuizza cavalli 15, pedoni 40.
Kurlich cavalli 12, pedoni 50.
Zudurovo cavalli 30, pedoni 80.
Pech cavalli 20, pedoni 40.
1
2

valjda Komi.
Korenica.

316

Vellica Cladussa cavalli 60, pedoni 200.


Mala Cladussa cavalli 20, pedoni 30.
Posmid cavalli 6, pedoni 40.
Vranognach cavalli 20, pedoni 80.
Casin cavalli 150, pedoni 300.
Billa Stena cavalli 60, pedoni 150.
Busin cavalli 50, pedoni 100.
Sgodagraschi cavalli 40, pedoni 60.
Corica cavalli 12, pedoni 30.
Pedal cavalli 20, pedoni 60.
Stari Novi, che per gratia di dio oggi giorno nostro, preso due volte dall'
arme cesaree, perch da Turchi fu ripreso, questo in tempo turchesco dava
cavalli 100, e pedoni 200.
Similmente nostro il paese, di Sdrin, che in tempo delli Turchi dava
cavalli 50, e pedoni 80.
Castragneuizza,1 che nostra, in tempo d Turchi dava cavalli 800, e
pedoni 1500, tralasciando di pi discrivere le rive del fiume Una coi suoi paesi,
cio Dubizza, Gassenovaz, quali luochi per esser nostri, et tutti notorij, non m'
affattacher di descriverli, ne passar pi avanti, m asolo mi parso nominare
quelli, che sono tutti in pianura, e separati da pochi monti e boschi uno dall' altro
che in tempo antico hebbero communicatione con quelli di Lika e Korbavia.
La presa di Bicach assicura similmente la contea di Modrussa, bench
Modrussa sij assicurata col passo di Blasco fabricato nel fiume detto Dritbuglia
dal quondum Pietoro di Sdrino, che li Turchi non possono passare essendo
questo posto ben guardato, che perci da tutti questi paesi sopranominati pu l'
eccelsa camera congietturare quando venirebbe di traffico dall' unione de simili
territorij passi suoi di Lika, e Korbavia, e quante forze havrebbe la maest dell'
imperatore in queste parti, e con quanta sicurezza viverebbero tutti li paesi marittimi, e tutto ci dipende solo dalla presa di picciola fortezza, cio di Bicach.
Ma poniamo il caso, se non si prendesse Bicach (il che dio non voli) non
ostante l' eccelentissimo camera pu assicurare la Lika e Korbavia, e questo e il
vero modo. Li Turchi possono venire nella Korbavia, e Lika per cinque passi,
cio cinque strade, cio: la prima strada di Zelova sopra Pleticevaz; la seconda
Vratinert; la terza la Kamengio; La quarta na Kukai; la quinta na Mazin, e questa
la pi vicina Bicach.
Sopra ogniuno di questi passi l' eccelentissima camera facci fabbricare una
buona torre, o chiardach, per ponervi le sue guardie, che per l' angustia del passo
non solo rester assicurata la Lika, e Korbavia da Turchi, m anco da Veneti
confinanti, e basta in questi cinque passi poner in tutto huomeni cinquanta di
guardia, e gl' habitanti della Lika, e Korbavia sono obligati fabricare senza spesa
dell' eccellentisima camera, facendo questo assicurare da tutti li nemici mentre
per altre parti non pu il paese essere sorpreso, ne invaso.

Kostajnica.

317

Fato questo bisogner pensare si li detti ciardachi o torri si devono dare in


custodia detti della Lika e Korbavia, ponervi soldati stipendiati, il che stimo
pi proposito vi sij introdotta militia forastiera, perch bisogna cercare d
serrare gl' habitanti della Lika e Korbavia, acci non possano pi andare ne da
Turchi, ne da Venetani.
Essendo ridotte le cose in questo stato si deve considerare similmente, se
si deve mantenere li detti habitanti nel stato, che f sollo li Carlouichi ue tempo
antico, o uero come li mantenena il Turco. Sotto li Corlovichi ogni terreno
pagava fiorini quattro e mezzo, e sotto il Turco non pagavano ragione di
terreni, ma la decima d' ogni cosa ch era in Lika e Korbavia; ed io veramente
posso dire, che la mia opinione , che si debbono ridurre quelli habitanti
pagare la decima, che pi sar d' utile all' eccellentissima camera, e poi li vicini
Venetiani fanno da loro Morlachi pagare le decime; che pi a similitudine da
medesimi deve esser ancor da noi fatto il simile, n Morlacchi potr venire in
campo di voler fuggire, n al Turco, n al Venetiano, perch tanto al Turco,
quanto Venetiani devono pagare le decime, n potranno dire di farsi novit
veruna medesimi.
Questi habitanti di Lika, e Korbavia, per esser provintie vaste non posono
tutti concorrere al porto di Carlobago, come anco anticadi mercati, ch' ivi si
facevano, la loro strada era Jablanaz, e Starigrad, che per eser strada pui vicina
e commoda al mare veniva dalli mercanti pratticata.
Questo Jablanaz, e Starigrad furono beni Frangipaniani e bench a
Ferdinando di felice memoria, per la protensione, ch' aveva Solimano sopra la
citt d Segna, come pertinente del regno d' Ungharia fu renovata dalli
Frangipani; non ostante si riservarono detto Starigrad e Jablanaz, et ivi tenevano
li suoi datiari; e chi passava; doveva pagare il suo datio. Questi beni per le
guerre de Turchi e Venetiani furono disfatti e dishabitati, e li Segnani se gl'
appropriavono, e li tennero per pi anni usurpandoli alla famiglia Frangipanina,
la quale addimandandone la restitutione avanti cesare, f dell' anno 1649 adi 3
del mese di zugno nella dieta de Posonia nell' articolo 32 restituiti detti beni alla
famiglia Frangipaniana, e quelli godettero sino al giorno della sua morte,
riscuotendo nelli medesimi datii tre vaccine, cio ricognizione d' animali, ch' ivi
pascolavano, essendo ancor vivi qui un Toni Francesco Sokolich, et altri, che
furono a riscuotere in detti luochi sino al tempo dell' ultimo Frangipani. M
doppo la sua morte li Segnani di nuovo hanno apreso (sic) et usurpato detto
Starigrad e Jablanaz, si che nel contratto dell' eccelentissima camera, assendo
che sua maest deve meter li confini, come furono nel tempo antico, similmente
aspettano li detti Starigrad e Jablanaz all' eccelentissima camera come subintrata
nelle regioni Frangipaniane, e tanto maggiormente, ch' ancor furono compresi
nell contratto del conte di Zizendorf; n li Segnani possono pretendere in detti
beni cosa veruna, tanto pi che il loro statuto non li include nel suo confine
estendosi il medesimo fino Lucovo, e non pui oltre, anzi segnifica, ch' oltre
Lucovo sono beni Frangipaniani, il tutto si vede dal medesimo statuto di Segna.

318

Questi Starigrad e Jablanaz renderanno utile non ordinario non solo per
servizio della Lika e Korbavia, m anco per li Segnani, che in detti si fanno (?), e
sar negotio profittevole all' eccelentissima camera; et io tanto in questo merito,
quanto in altri doverei scrivere pi cose, le quali non possono mettersi in carta
per pi rispeti, dubitando che questa informatione possa passare sotto occhio d'
altre persone, et in particolare, che pi me ne risservo suo luoco e tempo di
dovere spiegare il tutto. Accettino intando questa breve informazione, ch' in
brevissimo tempo h fatta, non quanto il bisogno sij, ma quanto mi h concesso
la brevit del tempo, e raccomandandomi alla gratia dell eccelentisima camera, e
di vostre signorie, et illustrissimo signore commissario (?) divotamente resto,
quale mi sottoscrivo.
Novi li 8 novembre 1695.
Zad. st. arh.
Filza 31-a
Zad. st. arh. Spisi mlet. dragomana.
282
Zadar, 18 decembra 1695.
Kako Morlaci dre mnogo ornih volova, a zanemaruju uzgoj jahaih
konja, radi ega, prilikom sukoba, podleu Turcima koji imaju jaku konjicu,
providur Dolfin nareuje da svak ko ima pola pluga volova mora da zavrgne
jednog sedlanika, a ko ima itav les jednog sedlanika i jednog jedeka.
Noi Daniel Dolfin ecc.
Col comodo di tante terre acquistate dall' armi pubbliche si sono
industriati li Morlacchi di prouedersi di molti manzi da aratro, ma non applicano
se non pochi a ritrouar cavali da sella, si che nell' occasioni contro Turchi, quali
d' ordinario sono forti di caualleria lauguiscono le nostre genti, mancanti di si
rileuante requsito. Commettemo perci coll' autorit del generalato nostro a tuti
quelli che tenessero mezzo aratro di manzi di prouedersi di un cauallo da sella et
a quelli che ne possedessero uno intero due culli, cio uno ordinario et l' altro da
condurre a mano e cosi in proporzione, in pena agli inobbedienti di esserli levati
due manzi et altre maggiori ad arbitrio.. In quorum etc.
Zara, 18 decembre 1695.
Zad. str. arh. Spisi Dolfin, knj. III,
str. 378.
283
Mleci, 30 januara 1696.
Dukal duda Silvestra Valiera kojim se dodeljuje dostojanstvo viteza
Sv. Marka Jovanu Sinobadu, governaduru Kninske krajine.

319

Silvestro Valier, dei gratia dux Venetiarum ad perpetuam rei memoriam.


Sopra la base di honorevoli prerogative convalidata da molte prove di fede
ininterotta, e da lungo contribuito servitio ha fondamertate le proprie
benemerenze con republica nostra il governatore de Morlacchi Zuanne Sinobad.
Abbandonate le proprie habitationi per sradicare ogni seme di dissenzione che in
pregiuditio pubblico correva tra Morlacchi sostenne coragiosamente le proprie
partite dall' assalti de nemici con l' incendio di molto tratto di paese con la
schiavit di buon numero de Turchi e particolarmente del Turco Muharem
infesto al confini, sormont tra primi la breccia di Sign e condotto pi volte il
suo seguito sotto Ciclut diede nell' espugnatione di quella piazza prove di non
ordinario valore e lo conferm maggiormente nel felice successo seguito con
Turchi nelle vicinanze di Klivno. Da tali e tante dimostrationi di pontualit, fede
e coraggio si mossa la generosit del senato a decretare sotto li 10 decembre
passato che in contrassegno della pubblica gratitudine resti fregiato con il titolo
di cavaliere di san Marco. Che per noi concorrendo volontieri a quanto dal senato si viene ricercato nominiamo e dichiariamo esso governatore Zuanne
Sinobad cavalliero di san Marco impartendoli come tale facolt di usar le vesti,
spada, sproni d' oro et ogni altro militar et equestre ornamento con tutte le
prerogative giurisditioni, libert e privilegij che a cavalliero militare eet equestre
dignit appartengono. Dovendo in ogni luoco e da chi si sia essere per tale
riconosciuto. In fde di che li habbiamo rilasciato il presente privilegio segnato
di nostra mano e del nostro sigillo munito a perpetua memoria dei posteri.
Datae in nostro ducali palatio die trigesima mensis jannuarii MDCXCV
M. V.
Mlet. dr. arh.
Senato-Secreta, filza 127.
284
Zadar, 3 februara 1696.
Da bi se naselili Obrovci i time ouvali u posedu repubdike, generalni
providur Dolfin nareuje dvadesetipetorici stareina starih i novonadolih
porodica da se stalno nastane u opsegu njihovih zidina, te odreuje granice
zemalja koje e im biti podeljene u jednakoj meri na svaku glavu uz izvrtinu od
5 kanapa za guvernadura, glavare i harambae. Za kapetana tog naroda postavlja
Mirka Jokia.
1695, 3 febraro more veneto Zara.
Gelosissimo il posto degli Obrovazzi chiama le nostre pi uiue
applicazioni a renderlo ben habitatto e pressidiato, acci quelli che iui
dimoreranno impegnati di fede e d' aver iui le loro famiglie e sostanze possino
uarentarlo (sic) da ogni disastro e sostenere luochi in potere

320

della serenissima repubblica che li ha espugnati e dal principio della corrente


guerra mantiene. Supplicati per da diuersi capi di famiglia che sono sudditi
vecchi di permetter loro l' habitazioni in esse fortezze insieme con altri di nuova
dedizione e farli tutti capaci delle terre che sono nelle loro tenute. Per
decretiamo:
I. Che tutti gli espressi nella presente terminatione habbino nel termine d'
un mese capitar ad habitar negli Obbrovazzi, cio nel recinto di quelle mura.
Fermarui il loro domicilio, traducendoui le famiglie, qual famiglie habbino a
stare di posto fisso, e mancando alcuno d' essi habbino a perder il godimento
delle terre e reali 50 da essere estratti dei loro animali.
II. Che tanto i sudditi di vecchia dedizione quanto della nuova, habbino a
numerrarsi assieme colle loro famiglie et assegnarsi pro rata a cadauna testa
tanta terra quanta fatto il colcolo cadar in sua portione, distinguendo il
governatore, i capi, li harambasse con 5 campi di pi per cadauno.
III. Il confine delle terre che douranno a tal genti ripartirsi s' intender
principiando dal mare ove si diuidono l' antiche mete d' Obbrovazzo e Carin,
luoco oue un fonte d' acqua salmastra, indi in Grauizza intagliata in un sasso
uiuo, andando poi per il monte il monte et acqua Bucovaz, e di l al sasso Greda
Giuissina, chiamata Kitta e di la all' acqua Meduidia passando fino a Verch Mali
Bogatich di la a Mandina Kamenizza et indi al posto chiamato Giankez e poi
sino a Duresseua Draga, arriuando all acqua Zermagna. Indi passando detto
fiume al vallon et acqua chiamto Zaton e per Sirocco Demini Dolzi indi in
Prosseni Dolaz di maestro fino al confine di Giassenizza che sebben del distretto
d' Obbrouazzo resta per quelli habitanti, cominciando dall' acqua Stazza indi a
Zeleni Klanac et arriuando sino alla cima pur della Morlacca detta Bucqua.
IV. Che le acque siano communi da parteciparsi indifferentemente da tutti
i sudditi di questo serenissimo senato in particolare quelle di Zermagna e
Meduidia.
V. Che a quelli di Bigliane essendo ben proveduti di terre ed altro in
quella villa, sia espressamente prohibito il tener horti, l' arar e goder terre entro
le mete espresse nel suddetto capitolo, douendo distrugger pur le casupole che
hanno fatte ne suddetti siti, e ritrouandosi arar o lauorar terre di detta ragione
perdano i manzi e gli s' intendano confiscati.
VI. Che capitanio di dette genti Mirco Giochich che attuale ancho al
presente in Obrovazzo.
Nomi di quelli che dovranno habitar in Obrovazzo:
Vido Giurgeuich alfiere del serdaro Zauissa
Andrea Annich
Elia Buglat
Simon Annich
Stoico Buich
Mattio Annich
Giuizza Marinovich
Rade Mitrovich
Michiel Mazura
Vido Annich
Giadrijem Miglianich
Martin Annich
Mattio Buhouaz
Mattio Caramano
Martin Perauizza

321

Mattio Miglianich
Stipan Miglianich
Nicolo Brainovich
Nicolo Clanaz
Tomiza Zupan
E ci con risserua di beneficar
domicilio nella fortezza.

Ivan Mazar
Martin Giurgevich
Vucich Ciaccich
Boso Miglianich
Nicolo Miglianich.1
degli altri che uolessero uenir a fermar il

Zad. str. arh. Spisi Dolfin, knj. III, str. 398,


399.
285
Zadar, 8 februara 1696.
Generalni providur Daniel Dolfii raskida ugovor zakljuen od Zavie
Jankovia sa pakim solarima, stoga to je Zavia, prodavao preskupo so
bosanskim karavanama, tako da su se ove odbile od obrovake skele i navratile
na Karlobag.
8 febraro 1695 more veneto
Essendosi scoperto nel corso d' un anno pregiudiciale l' accordo, tra la
communit di Pago et il sardar Zauissa Mitrovich, perch pagandolo esso
Zauissa a coratadori a lire 9 la quarta e contribuendo al principe lire 3 : 20 per
cadauna d' esse misure, lo uendeua alle carouane, a lire 16, il che caus essersi le
stesse suiate ritrouandolo a molto maggior mercato a Carlo Bago, luoco
imperiale. E douendosi rimediar a tal inconueniente per rimetter il concorso de
sudditi ottomani nella stessa scala, e per riordinare il corso alle carauane di Licca
e Corbavia commettemo:
Che cessar s' intenda alli 9 del corrente l' accordo stiputato col sardaro
Sauissa.
Zad. st. arh. Spisi Dolfii, knj. III, str. 339.

U jednom spisu providura Alfiza Moeniga iz 1699 god. nailazimo na ovaj


pasus: Se gli Obrouazzi fossero habitati, sarebbero muniti da se stessi, stato fatto dall'
eccllentissimo provveditor generale Dolfino decreto in questo proposito, ma i morlacchi
l' hannv mal eseguito. In alcuni luochi le muraglie sono aperte, v stato dissegno di
chiuderle ma manca esecutione." Otuda se dade zakljuiti, da je ova Dolfinova naredba
ostala mrtvo slovo. Porodice Gjurgjevi (sada Jurjevi) Ani, Karamarko, Miljani,
Klanac, Buljat i Marinovi ive i daias u Kruevu, selu koje neposredno granii sa
Obrovcem.

322

286
Zadar, 12 februara 1696.
Generalni providur Daniel Dolfin udovoljavajui pretstavci, koju su mu
podneli devetog februara kotarski serdari, kapitani i harambai, saziva ligu, te,
pridravajui se odredaba Kornarove terminacije od 11 marta 1689, propisuje
trinaest kapitula" u pogleda sastava, postupka, nadlenosti i dunosti lige.
Noi Daniel Dolfin 4-to. caualier, per la serenissima repubblica di Venezia,
provveditore generale in Dalmazia, et Albania.
Intenti a rimouer tutte l' inconuenienze che si sentono nascere alla giornata
per questo intiero territorio habbiamo rissolto a causa di rimetterlo nella douuta
tranquilita e quiete, di far a noi chiamar li sardarij, capitanij e harambasse di
questo contado e comparsi alla nostra presenza l' esponessimo le graui continue
indolenze de sudditi ch' esclamauano esser trauagliati da maluiuenti coll'
esprimer loro la nostra rissoluta uolont di uoler rimouer ogni disordine e
castigare tutti i delinquenti a freno de futuri pregiuditij e sconcerti. Essi per con
scritura presentataci li 9 corrente ci supplicarono che concedessimo a medesimi
l' ordinaria liga onde conoscendola ancor noi per gl' essempij pratticati dall'
eccellentissimi nostri precessori molto proficua habbiano a tal proposizione
donato il nostro beneplacito, e concorriamo ch' ella sia congregata douendo
principiare lunedi prossimo uenturo affine sia in essa pratticato quanto ne
sequenti capitoli sarx prescritto et ingionto.
1-mo. Che siano giusta il consueto scielti dodici capitanij delle ville di
questo contado de pi accreditati et intendenti, quali habbino facolt di decidere
le controuersie aspettanti alla liga in qualit di giudici di prima instanza.
2-do. Che faccino figura di giudici d' appellazione li signori cavalier conte
Francesco Fanfogna, e governator gio: Alberti nobili di questa citta, li signori
Francesco Cassio e Sebastiano Ponte nobili di Nona da noi scielti et a questo
deputati assieme colli signori conte Francesco Possidaria collonello di questo
contado, et il signor Francesco Spingaroli governator di Zaravecchia, e colli due
sardari Sauissa Mitrouich, et Boxe Milcouich, inanti a quali sar aperto l' adito
di ricorrere a tutti quelli che dal primo giudicio de capitanij se ne aggrauassero;
decidendo essi, regolando, limitando annullando et approbando tutte le sentenze
de primi secondo detar loro la propria conscienza.
3-zo. Le sentenze de primi giudici, che non fossero appellare, non possano
mandarsi da capitanij all' essecuzione se prima non saranno notifficate et
approbate dalli sudetti signori giudici della seconda instanza.
4-to. Che uenendo cosi inanti i giudici di prima instanza promossa
qualsisia pretesa in cui alcuno d' essi ne hauesse qualsiuoglia interesse, debba
quel tale, per quel caso, solamente esser eccetuato dal giudicare.

323

5-to. Che le motioni della liga habbino ad esser pratticate ne luoghi del
maggior bisogno a giudicio delli sudetti signori deputati douendo gl' altri
capitanij et harambass dipendere dalle loro prescrizioni.
6-to. Che il predetti signori deputati habbino l' arbitrio d' ellegger il
cancelier, chiaussi, et altri officiali necessari per essa liga.
7-mo. Che tutti i mandati e sentenze saranno da questa carica rilasciate e
dagl' illustrissimi rappresentanti, sia particolare incombenza il farli con
pontualita esseguire leuando a trasoressori inobedienti quelle pene che saranno
in essi precetti contenute, quali s' intendano alla medesima liga applicate,
compresi li signori deputati che ne faranno le giuste distribuzioni.
8-mo. Giudicheranno a scrittura le matterie de furti danni dati, defraudi de
dominicali in particolare quando i patroni hauessero sentenze ottenute a fori
ordinarij, restino quelle esseguite con ogni uia sommaria per il modo diffcile di
hauer i debitori qui in citt, e fatti sodisfar per i loro dani e defraudi possano
anco giudicar le altre cose lieui et ordinarie della liga secondo le consuetudini et
antichi instituti del paese.
9-no. Che i maluiuenti, i falliti, i banditi, biastematori et ogni altra sorte di
gente di mal affare, che ui fossero nel distretto, fatti inseguire con concorso de
comuni, giusta le leggi, e dati in mano della giustizia per hauer il condegno
castigo. I villici che ne casi d' inseguir li predetti rei uenissero dalli detti signori
deputati a ci comandati prontamente obediscano, contribuendoui tutto il potere
e diligenza; altrimenti cadauno che mancasse sia condannato in lire 25 di pena
da esser applicata la mett alla cassa publica et la mett alla liga, et in caso che il
comune sudetto mancasse, incorra nella pena di reali cento, da esser applicati
come di sopra.
10-mo non sia chi ardisca d' essi capitanij delle ville intervenienti nel
congresso negar di uenirui a tempo e luoco deputato in pena di esser pretesserato
dalla liga stessa nelle forme solite, saluo sempre legitimo impedimento. Non
presuma nemeno alcuno in tale radunanza tumultuare, usar parole improprie e
far alcuna immaginabil uiolenza contro li signori deputati, giudici, e capi delle
ville sotto qualsiuoglia causa o pretesto, in pena di spoglio di tutti gli animali che
hauesse e d' esser dato in mano della giustizia per riportare castigo corrispondente all' eccesso.
11-mo Possa e debba la detta liga far inseguire i rei che rapissero vergini
o altre donne di buona fama in pena di ducati 100 applicati alla medesima da
esser estratti da beni de rei, facendoli arrestare e consegnare alla giustizia de
publici rappresentanti.
12-mo Sia cura principale d' inuigilare sopra quelli che hauessero comessi
homicidij, et procurar che in tutte le forme restino arrestati, applicandoli noi
sopra i beni dei medesimi malfattori li reali 100 giusta gl' antichi usi del contado,
e giusta alla terminazione dell' eccellentissimo precessor nostro Molin di 3
maggio 1689 decretata dall' eccellentissimo senato risseruato il giudicio d' essi
casi grauissimi

324

all' illustrissimi rappresentanti et a questa carica secondo essa terminazione.


13-zo E perch difficilissimo il modo di rileuare gl' eccessi graui che
furono e uengono commessi cosi per terra come per mare diamo facolt alli
signori, deputati predetti di publicar d' ordine nostro l' impunit a complici,
premio e segretezza agl' accusatori, et indagare i delitti con le forme pi
accurate, far arrestare de comuni et da chi si sia altro de sudditi del contado i
delinquenti, incendiar barche e praticar tutte le forme possibili per fermar anco li
loro beni facendo capitar nelle mani della giustizia essi rei per l' esemplare loro
castigo.
Con risserua a questa carica d' aggiungere altre commissioni secondo i
reccordi che nell' essercizio dell' incombenze ci ueniranno dati da essi signori
deputati coll' occasione che conosceranno nelle conuocazioni de congressi
esserne di bisogno. Decrettat le presenti regole col fondamento della
terminazione dell' eccellentissimo signor precessor nostro Girolamo Cornaro 11
marzo 1689 per il tempo della presente guerra, risseruato agl' eccellentissimi
successori lo stabilir altre consuetudini in tempo della pace correlatiue a quanto
s' usaua per il passato, et a quanto prescriuono gl' altri pubblici decreti in tali
aperture, promulgati. La presente dourx esser tradotta in illirico acci in
congresso possa esser intesa da tutti oue comettiamo douersi publicare. In
quorum.
Zara, 12 febraro 1695 more veneto.
Zad. st. arh. Spisi Dolfin, knj. III, str. 401.
287
itluk, 16 juna 1696.
Generalni providur D. Dolfin dodeljuje Dmitru, bratu Baja Pivljanina,
dvanaest kanapa zemlje u selu Podglibje u trebinjskoj oblasti i oteenu kulu to
je pripadalo Mustajbegu erinagiu.
Daniel Dolfin 4 cavalier provveditor general
Noi Daniel Dolfin etc.
In nome eccellentissimo concendemo in titolo di semplice locatione a
Demetrio Nicolich figliolo1 del quondam benemerito Baio campi dodeci di terra
furono di ragione del Turco Aga Mustibegh Chierimaghich, posti nelle
pertinenze di Trebigne in loco chiamato Padglivie d' essergli estratti e perticati
dal publico agrimensone con obbligo di pagare annualmente in camera di Castel
Novo 1 : 3 : 10 per cadaun campo vignato, e 1 : 2 : 10 per li aratorij, e farne gli
esborsi a tempi debiti, con facolt pure di poter fabbricar, e ridur habitabile la
muracca, che sopra essi esiste inutile, per la quale, similmete dovr pagare quel

pogreno umesto fratello.

325

canone, che dal perito stesso le sar con giuramento liquidato rilasciando ecc.
salve ecc. e le presenti habbino d' esser registrate nella segretaria nostra, e nell'
offitio di Castel Novo in pena di nullit. In quorum fidem.
Citluch 16 zugno 1696.
Zad. st. arh. Spisi Dolfin, knj. III, str. 441.
288
Mleci, 27 juna 1696.
Dukal duda Silvestra Valiera kojim se Zavii Jankoviu za ratne zasluge
dodeljuje dostojanstvo viteza sv. Marka.
Silvester Valerio dei gratia dux Venetiarum etc.
Ad perpetuam rei memoriam.
Molteplici e riguardeuoli sono le benemerenze della famiglia Mitrouich,
che abbandonata non solo la patria e il paesse turchesco, ma indottene col suo
consiglio ed esempio altre ad eseguire lo stesso, si diede uolontaria alla
diuotione della repubblica nostra impiegandosi sempre a uantaggio della
medema ne trascurando uerun incontro, in cui a prezzo ancora di sangue e di uita
potesse dar uere proue della sua fede e ualore. Ben note sono quelle del
carambass Gianco Mitrouich capo principale de Morlachi di Obrouazzo, e
niente meno l' altre del sardar Stojan Mitrovich detto Gianco pur capo de
Morlachi, per' le quali riport contrassegni del pubblico gradimento con il
freggio del cauallierato e con il dono d' una collana d' oro, toccatoli poi combattendo con Turchi dopo hauer pi uolte trionfato de medemi lasciar degna
memoria di se stesso col sacrifficio della uita in pubblico sruitio colpito di
moschettata; il tutto ben chiaro scaturendo da pi parti del senato e da moltiplici
attestati de pubblici rappresentanti. Da questi che seruono di gloriosi testimoni a
uantaggio anco d' altri di si benemerita famiglia, ben si comprende quanto
uguale nelle attioni e nel merito si sia fatto conoscere sino al presente il sardar
Sauissa Mitrouich, che destinato dopo la morte del frello Stojan a sostenere la
carica di capo de Morlachi ha dato saggi della sua gran fede, coraggio e buona
diretione, sortito al di lui ualore il diuertire le forze nemiche al tempo del
acquisto de Sign, accorso pure colle genti del contado di Zara nella piazza stessa
al hora, che il bassa Atlaghich tent di batterla col cannone, obligandolo alla
ritirata. Gloriose sono pure le ferite riportate a Vercereu Vacup, il coraggio
dimostrato nel espugnatione di Knin, l' operato per assicurare il passaggio delle
genti di Bilai, la rotta data due uolte a Turchi a Scopie, l' assistenza prestata alla
conquista di Gabella, la prontezza nel accorrer alla prima e seconda difesa di
Ciclut, non meno profficuo essendo riuscito l' impiego suo ualoroso a Cuprez
nella rotta d' Ismael pass, e nel di lui auanzamento a Biach con

326

strage, schiauit e danni considerabili inferriti a nemici, come pur fece in


ognuno de sopradetti e altri incontri con pubblico considereuole uantaggio e con
azzardo continuato della propria uita esposta sempre con uera fede e coraggio ad
ogni cimento per le publiche glorie. Col riguardo per a tali e tante benemerenze
uoiendo noi per effetto di gradimento consolare con gradi d' honore le sue
travagliose fatiche, e impegnar maggiormente la sua fede al seruitio della
repubblica nostra, siamo uenuti in deliberatione di creare il predetto sardar
Sauissa Mitrouich caualier di San Marco, si come hoggi l' habbiamo effettiuamente e sollenemente creato, seruate le solite cerimonie, compartendo al
medemo facolt di portar la croce, veste, cintura, spada, spironi d' oro e ogni
altro militare et equestre ornamento e di goder tutte le prerogatiue giurisdittioni,
libert e priuilleggi che sono propri e consueti a cauallieri e che alla uera militia
et equestre dignit s' apartengono douendo in ogni luogo e da chi si sia esser
riputato e riconosciuto per tale; in contrassegno di che li habbiamo rilasciato il
presente priluileggio firmato di nostra mano e del solito nostro sigillo comunito
a memoria de posteri.
Datae in nostro ducali palatio die vigesima septima mensis junii.
M.D.C.L.X.X.X.X.V.I.
Silvestro Valier doge di Venetia.
Original na pergamentu u posedu
B. Desnice u Obrovcu.
289
Zadar, 28 jula 1696.
Testament Lazara sina Smoljana Smiljania.
Nel nome di Christo amen ali 28 lugio 1696 Zara.
Douendo portarmi all' ocasione di publico seruicio io Lazaro
Smiglanouich e considerando eser il huomo mortale ne saper hora nel ponto ho
uolsuto far li presente testamento di mia propria mano e disponer come sar qui
soto dicarito et uoglo che il presente uagla come si fato fose per mano di publico
nodaro ho altra persona publica.
In primo racomando l' animo miga1 al signor idigo ala gloriosa vostra
maest atuta corte celeste e a li santi miegi devoti che ano misericordia di me e
di miegi pecati.
I tem lasigo ala signora Mariga Bolich miga legitima consorte che siga
patrona asoluta di tute mige robe cosi mobili come stabili solamente per
uedouando e in caso pasase amarito sia patrona della sua dote portatami. E
perche deta signora Maria satroua grauida e parturendo mascio o femina uoglo
che deta creatura siga mio herede
1

U ovom je natpisu za glas j stalno upotrebljavano slovo g.

327

di tutte le mie robe e in caso morise senza lasiar dopo di se creature ho legitimi
figliuoli in tal caso lasigo la met di tuta miga facolta ali poueri sciaui christiani
che satrouasero de la nacione slauona in mano di turci aci pregino dio per
lanima miga.
Item lasigo la altra unit di tuto ili migo hauere che sia il tuto uenduto al
publico incanto sidi mobili come stabili he fato il tuto in danaro contante dela
sola met del migo e deto danaro sia contanto ali reuerendi padi di san
Domenico aci esi padri posano perpetuamente celebrar dele sante mese peri l'
anima mia e di miegi magori quela quantit che inmportase deto danaro perla
perpetuit che potesero di conueneca stare per la celebracione dele mese intese
et in caso che esi padri di san demenico di questa cit non uolesero posino
iutrauenire li padri di san Zuane coi la condicion pero come di sopra.
Item iustituisco per miei comesari l' illustrissimo signor colonelo Antonio
Canaeti et il signor Sebastian Matiazi dandoli facolta in forma e pregando dele
sue asistenze.
E in caso che la creatura morise e restase ueduando la sudeta signora
Maria miga consorte e uolese uiuere uedua posi godere tuto il migo e dopo la sua
mrte siga fato come di sopra ho espreso per li sciaui la mit e la mit per la
celebratione dele sante mese.
Io Lazaro Smiglianouich di mano propia feci il presente testamento il qual
non posi esseda nisuno taglato ne reucato ma uiua come se fose di publico
nodaro. Amen.
Original u posedu B. Desnice u Obrovcu.
290
8 oktobra 1696.
Knez Frane Posedarski izaslan od providura Valiera u Podgorje i Obrovac,
podnosi mu izvetaj o stanju i prilikama u tom kraju, o odnosima sa susednim
esarevcima i o njihovim namerama. Predlae ta bi trebalo da se u svakom
pojedinom mestu uradi.
Illustrissimo et eccellentissimo signor kavalier provveditore generale.
Dal signor collendissimo Salamoni vengono consegnate le riverite
commissioni di vostra eccellenza a me collonelo Francesco Possidaria suo
ummillissimo servo, de di primo ottobre e come in esse. Immediatamente presi l'
imbarco sopra la galeotta stessa per rivedere li posti et esaminare le dispositioni
di quegl habitanti e la costanza, e fede del capitan Cattalinich; ne mi riusci
difficile, mentre li 5 del corrente s' arriv a Starigrado ove si vide solamente esso
capitano con pochi d' essi. E dopo alcuni quesiti da me fatti gli ricercai ove
fossero gl' altri villici, non essendo di ragione, che quel luogo esposto, alla
frontiera fosse cosi malamente regolato. Rispose, che la maggior parte di quelli
s' attrovavano in Lika a causa degl' animali, che per scarsezza d' acque si
trattenevano non potendo sussistere nella Mon-

328

tagna, o che li conveniva se volevano sostentarsi anco lavorare le terre in detto


luoco. Nel tempo stesso gli comisi di mandar, chiamar tutti, e mentre proseguivo
verso Dracevaz, Giassenizze et Obbrovazzo, ch' al mio ritorno fossero pronti. S'
arriv il giorno seguente a Obbrovazzo, ove non si vidde alcuno, che la sola
compagnia di guardia, non essendovi nel luoco stesso, solo due case d' habitanti
Morlacchi, quella del kavalier Zavissa, et una botteghetta del Tomasoni. Di
quanta considerazione sia quella fortezza per le molte conseguenze, la sa
benissimo l' eccellenza vostra ma essendo in molte parti fori nelle mura, stimarei
per mio riverentissimo parrere accudire, al rifacimento, per decoro del principe
serenissimo e per sicurt della fortezza, che purtroppo spinosa, alli confinanti.
A Dracevaz poi v' la guardia di cinque soldati, con il capitan Giochich, d'
Obbrovazzo, morlacco pagato, e per hora sufficiente il numero a quel posto,
quando per non nasca altra novit a Starigrado, ch' l' antemurale.
Quelli di Giasenizze anco essi s' attrovano con gl' animali in Lika, voglio
vedere per che ritornaranno a momenti; Ma quello che pi preme, ho scoperto
che gli cesarei obbligati portarsi alle frontiere, procurano con lusinghe, per far
passar alla loro divottione li morlacchi sudditi, et in segno del loro dominio
hanno condotto tre pezzi di connone da 14 a Carlo Bago, alcuni a Novi, e ne
tengono degl' altri a Fiume, per armar gli luochi gi habitati, la verit di questo
fatto mi fu a voce rappresentata di Francesco Grasso habitante a Pago, che da me
a tal effetto fu mandato a levare, quale s' attrov nel tempo che misero, alla
fortezza li detti cannoni, et anco a lui convene strascinarli sino alla porta; Questi
sono stati caricati a Fiume, sopra la Tartana del padron Francesco Pocupich da
Cherso havendoli anco pagato il nolo; Presento pure che tentano ogni via, per
distaccare esso Cattalinich col riflesso d' occupare Starigrado, il che stento
persuadermi, che mi manca di fede; e quando ci gli sortisse, gli sarebbe facile il
conseguire ogni suo intento, che sarebbe di non permetter ad alcuno de nostri i
pascoli nella Montagna e per la quantit d' animali tanto di quelli di castel
Venier, come quelli d' Obbrovazzi e Bucovizza sarebbero sforzati a qualche
dannosa rissolutione. Si ritorn a Starigrado, ove erano capitati alquanti d' essi, e
rimproverandogli l' abbandono del luoco e la loro instabilit il soave e pietoso
governo della repubblica, pronto sempre di soccorrer a loro bisogni e sostentarli
con vigorosa diffesa, quando venissero molestati; mi risposero che non erano per
sciogliersi dalla divotione, ma che procuravano il vito anco in quelle parti per la
total mancanza di terre. Procurai di farli capaci e che l' eccellenza vostra
haverebbe havuto a memoria oni suo vantaggio. Mi riusci pure abboccarmi con
amico ch' al presente habita a Carlobago quale fermamente mi disse, ch'
intendevano aprir la scalla nel detto luogo per sminuir i vantaggi d' Obbrovazzo.
Concludo per mia riverentissima opinione, far serar li fori in Obbrovazzo,
come luoco assai geloso, applicar far qualcosa in Starigrado, in segno di
possesso e dominio, che la frontiera con gl' Austriaci havendo cosi loro
incominciato. Che mancando il detto iuoco sarebbe di sommo pregiuditio, per le
tante fatiche fatte nella corrente

329

geurra e spese del prencipe serenissimo, in accumular Morlacchi alla devotione,


a quali mancando la Montagna per il comodo loro, potrebbe succeder sinistro
assai pernicioso. Quest quanto posso humiliare con tutta fede all' eccelelnza
vostra per debito in virt, delle supremi commissioni, per li prudentissimi
rifflessi.
Zad. dr. arhiv.
Arhiv mletakog dragomana
Filza LVIII, . 18.
291
1696.
Starigradski glavar Frane Katalini i imun Vukosaljki na jednom
sasluanju izjavljuju da je Stinica naseljena ovim Bukovanima koji su za
kandijskog rata uskoili u Sv. Juraj kod Senja, a sada se rairili prema Karlobagu
i prema velebitskom podgorju.
(Omissis).
Dicono esser questo luoco di Stenizze al presente habitato da sudditi
imperiali cio da quelli che sotto il Turco habitavano in Bucovizza ma nella
guerra prossima passata riddottisi a sen Zorzi di Segua essersi al presente
dilungati verso Carlobago e sotto la montagna.
Zad. st. arh. Arh. Drag. sv. LVIII, 1.
292
Skradin, 12 oktobra 1696.
Generalni providur D. Dolfin, ustanovivi da je uzrok radi koga je Skradin
opustio taj, to Morlaci vole da ive po selima gde se lake otimlju isplati
decima, nareuje glavarima i harambaama Morlaka, koji su sainjavali posadu
Skradina, da se vrate u grad, te onima koji se vrate dodeljuje 50 kanapa zemlje u
blizini varoi, dok kapetanu Milovanu Pavasoviu i njegovom narodu odreuje
240 kanapa.
Noi Daniel Dolfin etc.
Capitati alla visita di questo luoco di Scardona habbiamo osservato con
stupore il poco numero degl' habitanti che vi sono tra il numeroso che prima vi si
contava, et havendo penetrato, derivar le cagioni di tal inconveniente dall' astutia
de Morlacchi, che ridotti ad habitar fuori ne villaggi si sottraggono dall'
ubbidienza, si che con difficolt possono haversi nelle premure del pubblico
servitio e con facilit maggiore defraudano le dominicali aspettanti al principe
del

330

suo dominio diretto, che ha sopra tutte le terre di nuova conquista lontani dagl'
occhi degli esattori pubblici o di chi ha causa dal principe. Fatti per chiamar i
capi e li cinque harambasse che rendeano con le genti delle loro bandiere
presidiata questa citt e commandato loro il restituirsi alle primiere habitationi,
si sono rassegnati al nostro rissoluto volere, esibendosi di ripartirsi tra la citt
stessa et i villaggi del distretto medemo per incontrar la publica intentione da un
canto e per soccorrere a bisogni della campagna e dei loro animali dall' altro
supplicandoci humilmente che fossero a medemi concessi in queste vicinanze,
campi cinquanta di la da questo primo prossimo prato vicino all' acqua senza
obbligo di riconoscer, altri che il principe serrenisimo dell' ordinaria decima
come anco con terminatione degl' eccellentissimi preccessori nostri Mocenigo e
Molin erano in molto maggior summa sufragati, dovendo questi essere fra loro, e
genti, che veranno habitare ripartiti; non ostante qualunque locatione di chi si
voglia privata persona, quals' intender ritrattata per quanto importa la summa d'
essi cinquanta campi ed altri 240 al capitan Milovan Pavassovich, e sue genti
con distinta terminatione del giorno, d' hoggi destinati. Dovranno per
immediate riddurs a proportione in questo luoco dichiarandoli all' hora capaci
del beneffico e comunione d' essi cinquanta campi quali con titolo di semplice
locatione a medemi assegniamo obbligandoli a corrisponder la sola decima a sua
serenit dichiarando caduta ogn' altra locatione rilasciata in atto puro provisionale e permettendo loro, che possano goder gli orti, che prima tenevano nelle
vicinanze del loco stesso; ma se non eseguiranno quanto loro ingiongiamo,
portandosi ad habitare la citt stessa nel numero a proportione divisato, s'
intenderanno non solo decaduti d' ogni benefitio d' esse terre, ma per quelle, che
godono ne villaggi suddeti dovranno esser tenuti d' contribuir il 5-to d' ogni
frutto a sua serenit, oltre ogn' altra pena pecuniuria e corporale che risserviamo
d' imporli a nostro arbitrio e degl' eccellentissimi nostri successori. In quorum
fidem.
Scardona li 12 ottobre 1696.
Zad. st. arh. Spisi Dolfin, knj. III,
str. 483.
293
Knin, 16 oktobra 1696.
Generalni providur D. Dolfin postavlja kavalira Jovana Sinobada za
nadintendanta kninske krajine, a to kao nagradu to je, dok je providur opsedao
Ulcinj, suzbio provalu hercegovakog pae u tu krajinu, pri emu mu je poginuo
jedan sinovac.
Noi Daniel Dolfin ecc.
Applicatosi dagl' anni pi teneri Giovanni Sinobad a servire sua serenit
nell' esercito dell' armi a questo travagiioso confine sofferse

331

gl' incomodi d'una lunga e penosa schiavit dopo essersi esercitato in tal
mestiere nel contado di Zara, ove contro nemici ha praticate prove di valore non
ordinario, fatto passare a questa frontiera di Knin, ch' la pi esposta all'
incursioni nemiche, et elletto in sardaro e governatore di questo distretto ha
quello custodito colla pi vigilante gelosia e difeso con coraggio non ordinario,
diportandosi, anco sempre bene nell' imprese che si sono fatte contro nemici, et
in particolare negli acquisti delle piazze cosi che della pubblica generosa gratitudine stato decorato della croce e titolo di kavaliere. Passati noi a devastare
Dulcigno ha represso un grosso considerabile, de Turchi che espediti dal bass di
Bossina col Selman Passa d' Ercegovina, et il di lui chiechiagia nella absenza a
depredare in queste vicinanze, fece stragge de medemi, uccidendone con suoi
seguaci e facendone schiavi pi di cento sacrificatosi in tal incontro il proprio di
lui nipote. Colmo pero d' ingenui attestati de suoi militari diportamenti noto
anco a noi per il corso quasi d' un lustro che governiamo questa provincia,
crescendo sempre pi ne gradi di merito, risolviamo coll' autorit del generalato
nostro d' elleggerlo, come con le presenti nostre lo destiniamo in sopraintendente
delle genti paesane sottoposte a tutta questa giurisditione non comprese quelle di
Dernis ch' hanno il loro governator e sopraintendente si che habbi nell' avvenire
ad essere per' tale da Morlacchi et altri nuovi e vecchi sudditi, ch' albergano in
tutte queste tenute riconosciuto et obbedito colla subordinatione sempre a quest'
illustrissimo rappresentante onde incoraggito da si frequenti atti di benigna
recognitione con quali si premiano le sue militari fatiche possa sempre pi
infervorarsi nell' adorato servitio del suo principe alla cui sovrana autorit
sottoponiamo le presenti. In quorum fidem.
Knin li 16 ottobre 1696.
Zad. st. arh. Spisi Dolfin, knj. III,
str. 486.
294
Zadar, prvi novembra 1696.
Generalni providur D. Dolfin osniva u Starigradu pod Velebitom etu od
pedeset ljudi iz tog kraja pod upravom kapetana Vida Katalinia sa zadatkom da
uva velebitsko podgorje na koje pretenduju esaravci. Kao razlog za tu meru
providur navodi tenju vlade da pomogne stanovnitvu, jer je kraj tako neplodan
i tako oskudan da ne moe da ga ishrani.
Noi Daniel Dolfin etc.
F altre volte a misura delle pubbliche importanze instituita una
compagnia paesana di 50 huomini per guardia del posto geloso di Starigrado,
con la contributione d' un peso di biscotto mensuale per

332

ciacheduno. Cessati li riguardi dell' institutione, ne f anco sospeso l' effetto; ad


oggetto di non dar al prencipe innutili aggravij. Hora militano nuove insorgenze
di ravivare la stessa compagnia in testa del capitan Vido Cattalinich non solo per
invigilare alla preservatione di quel posto geloso riguardolo sempre con occhio
geloso de confinanti austriaci, che per facilitar maggiormente la sua popolatione,
e dar modo agl' habitanti di sostenersi, mentre la sterilit e ristrettezza di quei
terreni non le permette poter dalla coltura rittraher sufficientemente il loro
bisogno. Con l' autorit per del generalato nostro ordiniamo e terminiamo
doversi hora nuovamente formare la sudeta compagnia di 50 fanti paesani per
custodia del posto di Starigrado con la contributione d' un peso di biscotto al
mese, con obbligo a quelli che saranno arruollati di condurvi le loro famiglie ad
habitare di diffender il luoco da ogni violente insulto che venisse tentato in suo
pregiuditio e di prestar quel servitio, che ricercassero l' esecutione. Dovr
formarsi il suo rollo e registro, bollato. Commettendo il registro et esecutione.
Zara li primo novembre 1696.
Zad. st. arh. Spisi Dolfin, knj. III,
str. 496.
295
Zadar, 2 novembra 1696.
Generalni providur D. Dolfin dodeljuje Ivanu Preeviu i njegovim
bratiima Avakumu i Vojinu, sinovcima beogradskog episkopa Simeuna
Preevia, osim ranije dodeljenih im 15 kanapa jo drugih 1 kanapa zemlje u
Trebinju.
Noi Daniel Dolfin, etc.
In nome etc. Concedemo ad Ivan Presevich et ad Avacume e Voin suoi
sugini, nipoti di monsignor Simon Presevich, vescovo di Belgrado, campi 15 di
terra di nuovo acquisto posta in Trebigne, d' esserli per assegnati dal corpo di
quelli, che sopravanzassero dopo il riparto delle terre, che' seguir deve a quei
popoli per li quali saranno tenuti corrisponder ogn' anno alla camera fiscal di
Castel Novo l' ordinario canone in ragione di L: 3 e mezzo per li campi vignati, e
soldi cinquanta per gli aratorij, e questi in oltre agl' altri 15 pur alli sudetti nel
predeto luoco di Trebigne precedentemente concessi, rilasciando le presenti in
atto puro provisionale, e salve qualsisia altre ragioni del serrenisimo dominio e
di chi ne havesse anterior concessione, e con obbligo di registrar le presenti tanto
nella segretaria nostra, quanto in quella fiscal camera in pena di nullit. In
quorum fidem.
Zara 2 novembre 1696.
Zad. st. arh. Spisi Dolfin, knj. III,
str. 494.

333

296
Zadar, 10 decembra 1696.
Posvedoenje generalnog providura D. Dolfina da je Zavia Jankovi pod
Livnom, ma da ranjen kopljem u levu ruku, ubio jednog Turina, a jednog
zarobio, i doveo 75 robova.
1696, 10 decembre.
Attestato del provveditor general Daniele Dolfin che conferma l' indefesso
valore del kavalier Zauissa nel rintuzzar l' orgoglio degli ottomani a Clivno che
sebbene da un colpo di chiavarina nemica rest ferito nel braccio sinistro ne
imprigion nondimeno 75 di loro, e con le proprie mani lev ad uno la vita, ad
altro la libert.
Ekscerpt originalnog posvedoenja u Transunto
delle benemerenze della famiglia Mitrovich
u posedu B. Desnice u Obrovcu.
297
Zadar, 10 decembra 1696.
Kako je trajanje poruanstva Oracija Lantane za Zaviu Jankovia
odreeno trajanjem Dolfinova generalata a kako se ovaj primakao kraju,
providur nareuje Lantani da povrati Zavii novac i stvari koje mu je ovaj dao u
zalog radi obezbeenja poruka.
1696, 10 decembre Zara.
Sotto li 17 marzo 1692 f prestata dal sardaro kaualier Sauissa Mitrovich
pieggiaria di ducati 2000 di tener in freno le sue genti e per altre cause come in
essa, al qual effetto s' istitui pieggio il signor Oratio Lantana con dichiarazione
che douesse durare per tutto il corso del nostro generalato hora che siamo agli
ultimi periodi ci rappresenta esso kavalier Zauissa, hauer lasciati in mano e per
sicurezza del pieggio denari et altri effetti per il ualore d' essi ducati 2000, facendo istanza di poterli riauere. Commetemo al predetto signor Orazio Lantana
che restituir debba al predetto Zauissa li denari et effetti da lui avuti.
Zad. st. arh. Spisi Dolfin, knj. III,
str. 504.
298
Zadar, 12 decembra 1696.
Generalni providur D. Dolfin izdaje Zavii Jankoviu posvedoenje o
junakim delima izvrenim u slubi republike za vreme njegova generalata.

334

Noi Daniel Dolfin 4-o kaualier per la serenissima republica di Venezia,


provveditor general in Dalmazia et Albania.
Sardar Sauissa Mitrouich emulo de benemeriti suoi maggiori et in
particolare del caualier Gianco suo fratello, che con strenue singolari proue s'
rimarcato il titolo di prode e fedel soldato, morto in guerra combattendo; non
men nel ripulsar l' inuasioni de nemici in questo confine che nel procurar la loro
depressione, come da molteplici attestati si raccoglie; ha egli seruendo col
generoso esempio de medemi nel corso del generalato nostro illustrato con zelo
nella di lui persona la fede et il ualore dei stessi, come uno de quattro capi de
Morachi di questo contado in pi partite da noi ordinate; in cui considerabile si
reso il fruttuoso suo impiego al hora quando uenero alla pubblica deuotione le
genti di Bilai; mentre per assicurar il loro passaggio s' ha egli condotto con la
cauallaria morlaca sotto Ripaz e Biach ad attacar il fuoco a molte case, come ha
praticato al suo ritorno anco con la Culla del succitato Bilai, con uccisione e
schiauit di 100 turchi et uinti teste fatte. Ne minore fu l' opera sua in quella di
Scopio doue con la combustione di Vacup superiore e di altre 300 case, ruppe
due uolte in campo i barbari, facendoui con l' acquisto d' un stendardo, solito
portarsi auanti i passa, et una bandiera che lui stesso leu con le teste di due
infedeli et ad un altro che prese schiavo cento altre teste da sui seguaci;
restandoli nel ritorno sotto Sarampor di Suizza ammazzato il cauallo. Uguale
pure alle riferite riussi la sua applicatione nel incendio datosi a Goraze in quello
di Mostar il di cui borgo dalla parte del ponte don lui animosamente alle
fiamme. In oltre assisti con uirile ardire alla conquista di Gabella con 1000
huomini del suo seguito; abbruciando al suo ritorno i borghi di Zaglaua; ne ha
pure mancato con desiderabile prontezza accorrir alla prima et seconda difesa di
Citluc, contro l' irruttioni nemiche con frutto. Arse parimenti il borgo di Cliuz
con farne molti schiaui e condur uia quantit d' animali. Prese altresi a Scopie
sotto Pruzzaz e Vacup inferiore molti schiaui e greggi. Milit a Cuprez quando
fu rotto Ismael bassa incendiando nel ritorno il borgo di Clamoz con farvi prede
di quantit di schiaui et animali. Ed infine auanzatosi egli con la conatural sua
intrepidezza con le sole sue genti e capi subalterni a Biachi fece spiccare il
marciai suo coraggio nel far fra molti interfettti et 300 annegati da quel ponte 44
schiaui turchi incenerendo d' auantaggio quantit di case nel borgo; nel qual
azardo essendossegli pur sotto ammazzato altro cauallo fece conoscere a
mussulmani coll' appiccare il fuoco anco nelle case di Ripaz, che se haueua
perduto il cauallo hauea uinta la pugna, e per uittorioso andaua celebrando con
i splendori delle uampe il trionfo delle publiche glorie. Accresciute dunque
queste proprie all' hereditarie speciose benemerenze habbiamo uoluto rilassiarli
il presente attestato in testimonio del nostro gradimento et a manifestattione del
suo buon seruitio affine gli serua d' adito al conseguimento della publca riuerita
gratia. In quorum et c.
Zara li 12 decembre 1696.
Daniel Dolfin
Aluise Marchesini, segretaio.

335

299
Zadar, 18 decembra 1696.
Pohvalnica izdana od generalnog providura Daniela Dolfina Lazaru
Smiljaniu u kojoj se naroito istie hrabrost pokazana prilikom opsade Ulcinja.
1696, Zara 18 decembre. Attestazione. Benemerita la casa Smiglianich
risplendono le azioni de suoi auttori nelle esigenze, de publici vantaggi contro l'
ardir ottomano in questi contadi. Lazaro figliolo di tali parenti, et erede non men
di essenza che di nome nel fior degl' anni da saggi d' animo maturo, si nelle
scorte, come nelli seguiti, capo tra Morlachi, ove s' impiega comandato ne
cimenti d' importanza. Molte sono le fazioni, nelle quali intervenuto a diversione
degl' innimici, inoltrandosi nel paese Turcho a dar sacchi, incendiar e far schiavi,
colge tra li primi i frutti d' applauso e l' onore del suo diportamento.
Ultimamente nel campo sotto Dulcigno fatto l' sbarco sul contrasto nemico, non
ha lasciato indietro i studij d' avvanzare, ma sui posti necessarij, et alle linee
gelose dava freguenti tutti i numeri di pontualit e coraggio. Pi volte
presentavano il suo favore gl' inimici, e portavano l' impeto dell' armi nostre, ma
sempre ribbutati e respinti hanno finalmente cesso con molta perdita loro e vile
abbandono del suo accompamento. Per essendo giusto contrassegnar il merito e
gradir un buon servizio estendiamo il presente attestato ad esso Lazaro
Smiglianich, perch li serva di maggior fervore nel militare, e testimonio allo
sperare dalla publica grazia. In quorum etc.
Drutvo Biha, Smiljania Zbornik,
str. 52.
300
Zadar, 29 januara 1697.
Generalni providur Alvize Moenigo dozvoljava da se Redep Budisali,
Turin iz starog (gornjeg) Obrovca, iji se brat pokrstio i ivi u Bilianima,
otpusti sa galije na kojoj e ga zameniti Redep Bajramovi iz Vakupa.
S' attrova nella galera dell' illustrissimo signor sopracomito Giovanni
Balbi Resep Budisalich Turco da Obrouazzo superior il di cui fratello Nicol
venuto con tutta la famiglia gi tempo alla pubblica diuotione si rinovato nell
acque del santo battesimo et habita di presente nell villa di Bilissane vicino a
quella di Obrovazzo. Nutrendo perci anco questo il lodevole desiderio di farsi
cristiano e di viver unitamente con la famiglia stessa, desidera d' esser liberato
dalla galera medema, esibendo il Turco Resep Bairamouich da Vacup al seruitio
di remigante in sua vece; Conoscendo noi giusta l' instanza, habbiamo anche
rissolto esaudirla e perci col' autorit del generalato nostro

336

decretiamo che il predetto Repcep Budissalich resti liberato dalla galera e


rimesso in sua vece il suddetto Repcep Bairamovich, ordinando perci ai
ministri di dover far seguire le note necessarie et il registro et esecutione delle
presenti ove et a che spetta. In quorum et c.
Zara 29 genaro 1697.
Zad. st. arh. Spisi A. Moenigo, knj. IV, str.
369.
301
Zadar, 30 januara 1697.
Generalni dalmatinski providur Alvize Moenigo zabranjuje1 pod
pretnjom strogih kazni Krmpoanima i njihovom glavaru Milkoviu da
uznemiruju u posedu zemalja i crkve dvadesetpet morlakih porodica koje su se
pred pet godina iz Turske doselile u Parie u Bukovici.
Noi Alvise Mocenigo, per la serenissima repubblica di Venezia,
provveditore generale in Dalmazia ed Albania.
Essendo gi cinque anni venute alla divotione di sua serenit vinticinque
famiglie de Morlachi dalla Turchia, et alloggiate in luogo chiamato Parcich villa
in Bucovizza; assegnateli case, terre e chiesa per loro bisogno e vitto; Venendoci
hora rappresentato che li villici di Crampote perturbano la loro quiete
pretendendo d' arar le loro terre e fabbricar la chiesa, ch' esiste in Parcich per
impatronirsi d' ogni cosa e far andar raminghi li detti villici, di Parcich.
Ricercati, d' opportuno suffraggio; Commettemo in rissoluta farma a Mede
Milicovich capo di Crampote, et a tutti quelli villici, che alcuno di loro non
ardisca angerirsi nelle terre case e chiesa assegnati alli villici suddetti di Parcich,
ma lasciarli godere e vivere pacificamente in pena di 1 : 500, bando, priggion,
galera et altre maggiori ad arbitrio Verum si. In quorum fidem.
Zara li 30 genaro 1696 more veneto.
Zad. st. arh. Spisi Moenigo, knj. II, str. 23.
302
Zadar, 6 februara 1697.
Kako su Rado i Sava Kresovi prisvojili kuite i zemlje u Modrinu selu
kod Petrove crkve poverene im na uvanje od kavalira

Iz terminacije istog providura od 5 marta 1697 (Spisi Moenigo II, str. 40) izlazi
da su Krmpoani uverili providura da je crkva u Pariima bila latinska, stoga on
nareuje Jurainu Vuini glavaru Paria da se do donoenja konane presude ima da
okani svakog uplitanja u tu crkvu.

337

Jovana Sinobada, providur Alvize Moenigo nareuje im da pod pretnjom kazne


ostave i zemlje i kuite na slobodno raspolaganje Sinobada.
Noi Alvise Mocenigo ecc.
Essendo stato investito il kavalier Zuanne Sinobad sotto li 14 novembre
1692 in un casale per lui accomodato in Bucovizza nel villaggio detto Modro
appresso la chiesa di san Pietro fu prima d' un Turco detto Modre congiunto dl
detto Sinobad con sessanta campi di terra tra la confini come in detta investita et
havendo lo medemo lasciata in custodia il casale et terre prefate a Radas et Sava
fratelli Cressevichi a beneplacito del detto Sinobad et resistendo vanamente li
detti fratelli di lasciar in padronia al medemo il casale et terre contro ogni
ragione et giustitia Ricercati d' opportano suffragio commettemo espressamente
alli detti fratelli Cressevich a non dover per se o per interposte persone ingerirsi
nel casale, et terre nell' investita descritte, ma lasciarle a libera dispositione d'
esso kavalier Sinobad in pena di ducati 500, bando, priggion, galera, et altre
maggiori ad arbitrio, e sentendosi aggravato compara servatis servandis et citatis
citandis. In quorum fidem.
Zara 6 febbraro 1697.
Zad. st. arh. Spisi Moenigo, knj. II, str. 25.
303
Mleci, 21 februara 1697.
Molba Zavie Jankovia upravljena dudu Silvestru Valieru u kojoj,
pozivajui se za zasluge svojih predaka i svoje i istiui da je ovo prvi put to
lino dolazi da moli pred dudev presto, trai da mu se da plata koju je uivao
brat mu Stojan i da mu se dodele zemlje u egaru i Erveniku. Dukal duda
Silvestra Valiera kojim prepis molbe alje na izvetaj dalmatinskom providuru
Moenigu.
Serenissimo principe
Il sangue sparso dal auo, dal padre, da fratelli, figlioli e nepoti di me
sardaro kaualier Sauissa Mitrouich detto Gianco nel seruitio di vostra serenit si
vede espresso nei decreti dell' eccellentissimo senato, ne quali degn di
registrarlo esprimendosi che sono note le benemerenze della mia famiglia, e dei
vantaggi da lei portati al pubblico interesse nella carica de sardari e direttione
della natione morlacca.
Questa, principe serenissimo, la mia heredit raccolta in un volume di
attestationi de popoli ridotti alla divotione, e di teste de Turchi, fatte dal
harambassa, dal kaualier Gianco, dal kaualier Stoian e da me medesimo.

338

Ma non deuo estendermi perch so menar la spada non la penna, come


soldato di vostra serenit che opera, non parla ne scriue.
Morto in battaglia il kavalier Gianco mio fratello mi trouo haver la sua
carica, non per il suo stipendio, ch' era di ducati 50 al mese e due piazze di
caualleria, se bene ho rinouato l' esempio suo nelle ferite, e cimenti con li stessi
nemici in tante occasioni.
Doppo si lungo tempo di fatica e di sacrifizii sempre douti a vostra
serenit, mai sono corso di persona a prostrarmi a pi del trono publico e questo
la prima volta che porto le memorie antiche e nuove della mia fedelissima
casa, epilogate in me co nun posso dir inventario d' attestati e ducali et
aggradimento.
Non uoglio per riferirle perch conosco che quanto da e fa il suddito per
il suo signore tutto meno di quaello che li deue.
Suplico solamente vostra serenit di riguardarmi con la sua munificienza
et imploro la gratia d'esser investito per me e discendenti maschi della casa e
delli terreni liberi di Zegar e Ervenich lontani 30 miglia da Zara, incolti e parte
montuosi, bagnati dal sangue de Turchi et anco de miei ualorosi autori.
Pu render questa quantit di terra R. 10 al mese alla cassa pubblica ma
render cento molte pi nel brauo e buon servitio della mia persona e famiglia e
la render popolata ed a coltura. So che alla grandezza del mio principe poca
questa domanda, ma la riesce molta perch eterner nelle nostre vene la
gratitudine. In questa forma mi inchino a vostra serenit e vostre eccelelnze e
son del Gianco loro seruitor e soldato e la prego consolarmi presto perch presto
possi ritornare in campagna a far il mio debito nel uero servitio di vostra
serenit. Gratie.
21 febraro 1696, more veneto.
Che si rimetta i sauii dell' una e, e dell' altra mano, consiglieri. E.
Girolamo Pisani, Giouanni Gabrielle Contarini, Antonio Giustiniani, Gabriele
Marcello, Marco Bembo e kavalier Giouanni Renier.
Silvester Valerio dei gratia dux ecc. Alvisio Mocenico provisori generali
in Dalmatia ecc. Vi mandiamo nelle presenti copia di supplicatone presentata
avanti la signoria nostra per nome del caualier Sauissa Mitrouich, sopra la quale
ui commettiamo che, ben informato della cosa in essa contenuta dobiate dirci l'
opinione uostra in scrittura priuata sottoscritta di mano propria giusta le leggi,
rimandandoci il tutto sotto sigillo, con occasione di primo pubblico sicuro
passaggio.
Data in nostro ducali palato die XXII februarii XDCXCVI a 6 marzo 1697
recepte.
Foris: riceuano informationi sopra la supplica del kaualier Sauissa.
Risposto a 16 marzo 1697.
Zad. st. arh. Spisi Moeiigo, knj. I, str. 5.

339

304
ibenik, 14 marta 1697.
Kako je usled smrti Mihaila Sinobada ostalo upranjeno mesto kapetana
zvonigradske ete, generalni providur Daniel Dolfin imenuje za kapetana te ete
Jandriju, sina Jovana Sinobada, uz obavezu da se postara za lice koje e ga
zamenjivati dok poraste da sam njom upravlja.
Passato ad altra vita il capitan Michel Sinobad della compagnia paesana
del posto avanzato di Zvonigrad, resta vacuo il posto che egli occupava e per
conseguenza deve sostituarsi in suo luoco persona che adempisca alle
incombenze che, dall impiego stesso le vengono appoggiate. Fatto da noi riflesso
alle molte benemerenze che accompagnano il kavalier sopraintendente Zuanne
Sinobad, alle quali rendendosi conveniente dare qualche testimonio della
pubblica gratitudine, ellegemo non l' autorita del generalato nostro et in vigore
delle presenti in vece del deffonto Michel, Andrea figliolo dello stesso kavalier
Zuanne in capitanio della compagnia medesima del posto avanzato di Zvonigrad
dovendo pero dallo stesso esser proveduta d' un governatore che la diriga sino a
tanto che Andrea predetto venga negli anni di poter da se stesso dirigerla.
Haver di paga ducati quattordici almese, come per l' adietro a suoi anteccessori
stato pratticato contribuirsi, dovendo per tale esser riconosciuto e le prenti
registrarsi dove e da chi spetta. In quorum et c.
Sebenico li 14 marzo 1697.
Zad. st. arh. Spisi A. Moenigo, knj. IV, str.
277.
305
Mleci, 20 marta 1697.
U izvetaju o svojoj upravi Dalmacijom podnesenom senatu po povratku
sa te dunosti bivi dalmatinski providur Dolfin pripisuje sebi u zaslugu to je
povraen mir i red u Kotare istiui ponovo da je kamen smutnje bio neukrotivi
Ilija Jankovi. Iskorenjena su i dva brata Crnice, buntovnici iz vrlike krajine, a
smrtna osuda izvrena nad glavnim vinovnicima Bortulaieva ubistva imala je
blagotvorno zastraujue dejstvo. Opisuje fizike odlike Morlaka i njihovu
vojniku upotrebljivost, prikazuje njihovu ud i priznaje da je od njih postigao
sve blagou primenjenom u meri koja nije putala maha njihovoj drskosti.
Postigao je od njih da ostave berbu i jesenje oranje da bi, o svom kruhu
prevalivi peke 200 milja pritekli odbrani Gabele i da se, kad je spremao
ulcinjsku ekspediciju, njih 5000 na broju ukrcaju na slepo u brodove, ne znajui
ni kud idu

340

ni kakva ih sudbina eka. Njihova je zasluga to Bosna, koja je pre neprekidno


ugroavala mletaki posed u Dalmaciji, sada moe jedva da brani sebe. Sad
republika moe, da u sluaju potrebe, prebaci na svoje kopno 10.000 krnih
Morlaka, pa e stoga trebati spretno kultivisati njihovu ud i njchove sklonosti.
1697 20 marzo.
Relazione de ser Daniel Dolfin 4-to kavalier provveditor generale di
Dalmazia.
(Omissis).
Trovai ancor fumante di sangue il cadavere del benemerito governator
Bortolazzi sacrificato al furore tumultuario di tre villaggi congiuarti al suo
eccidio, per cause non meno detestabili del fatto stesso, mentre ferivano
direttamente la publica auttorit nell' impedito riparto dei beni con evidentissimo
rischio di peggiori emergenze. Mancando la forza, fu necessario l' impegno di
tutta l' arte per svellere si radicati abusi, e per rendere ministre della giustizia
quelle stesse mani, che prima servivano alle private vendette. Hebbi la felicit di
conciliare le discordie de capi, da quali stillavano li mali fomenti ne membri, di
rimovere quei sospetti, che li tenevano in continue diffidenze, e col castigo
severo di pochi contumaci, insinuar a tutti l' obbedienza. Il mantice pi fiero de
disordini era l' indomito Elia Mitrovich fratello del glorioso kavalier Gianco, e
del vivente kavalier Sauissa, che carico di colpe enormi, riponeva la sua
sicurezza nella libert della campagna, e nell' assistenza del numeroso e
prepotente suo seguito. Si ridusse ad abitar in Zara con la moglie e figli resi
ostaggi della riforma de suoi costumi. Ma il rimedio pi salutare scatur dal
cielo, perch incapace di tollerare la quiete chi era accostumato alle licenza,
poco dopo quella mano che ad Elia diede l' essere, glielo tolse e con la sua morte
s' estinse l' incentivo pi molesto delle discordie. Con la stessa felicit mi sorti di
estirpare li due fratelli Cernizza, che poco prima del mio arrivo in provincia
abbandonata Verlicca erano passati con le militie del pressidio e con le insegne
del principe nel paese nemico, ed arditi di mano, pratici del confine lo tenevano
inquielo con frequenti insulti, ma richiamati con passaporto al ubbidienza,
assegnatoli commodo soggiorno, contaminati da nuove colpe perirono nelle
prigioni di Sebenico. Da simili piante imbevute d' impuri succhi vano sperare
frutti soavi e per sar sempre consiglio salutare o farle inaridire opportunamente o trasportarle con cautelle in altro tereno.
Espurgati gli muori pi contumaci, e framischiato con gli altri il rigore con
la clemenza, quello gener il rispetto questa l' amoro. Il supplizio esercitato coi
principali autori della morte del Bortolazzi, qualche capanna depurata col fuoco,
servi di gagliarda impressione ed il perdono donato graziosamente dalla pubblica
piet agli altri correi l tenne pi lontani da nuovo colpe ridotti a farsi istrumenti
della giustizia, consegnando con insolita, et impraticata puntualit li malfattori
nelle forze.

341

(Omissis).
Coltivati poi con allettamenti e preziosi doni li capi, da quali ciecamente
dipendono, devo renderli giustizia col confessare, che abbiano pienamente
corrisposto alle mie aspettazioni ed alle pubbliche premure, nelle quali il loro
moto stato cosi pronto e l' operare cosi ardente che niente ha ceduto a quello
delle milizie pagate, come di tempo in tempo ho esposto.
E formidabile il corpo de Morlacchi che nelle superiori provincie passano
col nomedi kajduchi, e non v' ha dubbio che nella presente costituzione il
maggior nervo dell' offesa e della difesa non consista nel loro braccio,
contandosi in numero di circa trenta mille atti all' armi. Sono di buona
corporatura, di temperamento robusto tolleranti delle fatiche, vigilie ed
incomodi, avvezzi ad una vita rustica e rozza pi che ad alcun lusso ne di vestito
ne di abitazione, servando ogni piccolo tugurio di ricovero a numerose famiglie.
Non hanno regola ferma nel guereggiare ma maneggiano egualmente a piedi che
a cavallo con bravura e rissoluzione lo schioppo e sciabla ed altretanto pronti di
cuore, quanto veloci di gambe, sono agili ad inseguire chi fugge e nel ritirarsi
non ricevendo discapito. L' esperienza m' ha fatto conoscere, che sono capaci di
disciplina, poich framischiati con soldati aggueriti hanno suplito senza
diferenza a cadauna fazione. Si sono rinserrati nelle trincee, l' hanno sostenute, si
pu dire a petto aperto, e sino nell' esercizio delle granate hanno fatto conoscere
non pensata desterit. Il loro genio e per feroce, e si renderebbe indomito, e
forse geloso, se non fosse con opportune massime rafrenato. Io non posso negare
d' averli, mediante la divina assistenza, diretti con gran fortuna, e con molta
felicit, facendo prevalere all' autorit la dolcezza con tal misura per, che non
possi fomentare la natural arditezza, che poi chiederebbe tutto lo sforzo dell'
autorit per piegarla. Prima di valermente nelle pi importanti occasioni, credei
bene di far esperimento della loro fede, e del poter de nemici, cimentandoli con
frequenti fazioni per inviscerarli tra l' effusione del sanque e fra l' ostilit sempre
pi inestinguibile e l' odio contro Turchi, drizzando i colpi a quella parte, ch' era
gi concepita nell' idea per primo oggetto delle applicazioni e per primo sfogo
dell' armi.
(Omissis).
Era la stagione delle vendemmie, che va unita a quella delle semine, onde
li poveri Morlacchi si trovavano occupati non meno a raccogliere l' alimento per
l' anno che correva, che a prepararlo per il venturo; e quello che pi rileva
mancando nelle piazze di confine il biscotto solito contribuissi alle mosse, non v'
era modo di alimentarli nel viaggio. Con tutto ci chiamati all' ubbidienza della
carica con esemplare rassegnatione lasciarono tutto e fecero col loro pane per la
terza volta una lunga disastrosa marchia di circa 200 miglia: Eppure fu unico
prezzo del sengue sparso e di tante tollerate fatiche lire 21 per fante e lire 42 per
cavallo ripartite nelle tre accennate spedizioni. Con la comparsa loro si rinvigor
la diffesa...

342

(Omissis).
Cosi con opportuni maneggi mi sorti rompere il corso all' elezione di
provinciale di padri minori osservanti di San Francesco della Bossna Argentina,
che sempre cadeva in sudditi austriaci, perch maggiori di numero, ed ho potuto
in due capitali successivi l' uno all altro veder promossi due sudditi di vostra
serenit con quel bene che pu sperarsi dalla molta autorit che possedono
spirituale e temporale sopra Morlacchi, appresso quali mi sono stati questi
religiosi in pi incontri fruttuosi e fedeli ministri.
(Omissis).
Ma qual maggior prova poteva desiderarsi della fede, dell' ubbidienza,
della tolleranza, del valore de Morlacchi condotti in numero di 5 milla
ciecamente all' imbarco, ignari delle publiche deliberazioni ed inscii del proprio
destino, sempre pronti alle fazioni pi ardite, contenutisi in esatta disciplina e
senza altro aggravio della pubblica cassa, che di soli dieci soldi al giorno, con i
quali si sono trattenuti lungamente cosi disgiunti dalle proprie case, che a gran
parte di essi sarebbe stata pi vicina qualunque parte pi remota dell' Italia.
(Omissis).
In tale superiorit e predominio si stabilito in tempo che ho servito a
quelle provincie, il valor dei Molacchi nelle fazioni che succedono ben frequenti
con confinanti, che dove una volta la contigua provincia della Bossina,
Ercegovina ed Albania considerata in altri tempi come braccio pi forte della
potenza ottomana, per se stesse senza soccorso d' esteri agiuti erano bastanti ad
opprimere l' augusto dominio che le eccellenze vostre tenevano nella Dalmazia,
appena ora hanno vigore per sostenersi ne sono capaci senza l' impiego di validi
soccorsi a turbar il confine; dove all' incontro la serenit vostra provveduto non
solo di tutta quella forza che neccessaria per la difesa di quella rimota parte,
ma nel caso (che dio signore tenga sempre lontano) di moleste consegnenze in
questa provincia sicura di poter nel breve periodo di poche settimane riddur a
questi lidi dieci milla rabusti Morlacchi; e per giovar sempre coltivare con
attenta desterit il loro genio e regolar temperamento non lasciando languire
senza esecuzione l' obbligo da me ingionto ad ogn' uno, ch' abbia beni di nuovo
acquisto bastanti per l' impiego di un aratro, di mantener un cavallo da sella per
marchiare con esso all' occasioni ...
(Omissis).
Mlet. dr. arh.
Relazioni, busta 57.
306
Mleci, 11 aprila 1697.
Dukal duda Silvestra Valiera kojim se kavadiru Zavii Jankoviu
povisuje plata od 30 na 50 dukata na mesec uz nareenje da

343

mu se sin Ilija upie u jednu od konjikih eta koje slue u Dalmaciji.


Silvester Valerio D. . Dux Venetiarum etc c. Non dissimile s' e
dimostrato il kavalier Zauissa detto Janco dal fratello kavalier Gianco Mitrouich
che in tante publiche occorenze nella Dalmatia ha dato uiui testimontii con
operationi proficue della fede e diuotione sua uerso la signoria nostra fino agli
ultimi respiri di sua uita mentre seguendo l' orme dello stesso non ha lasciato che
desiderare nella diretione de Morlachi nel inuadere il paese turchesco et a
reprimere li tentatiui dei nemici; brama egli la continuatione del suo servitio e
suplica modo di poter sostenersi con le grazie publiche che gi godeua il fratello
deffonto e conoscendosi coueniente rendrlo esaudito onde consolato
progredisca nei proprii oggetti di ben seruire, et accrescer maggior il merito nella
pubblica gratia. L' ander parte, che al kavalier Zauissa Mitrouich siano concessi
ducati 20 al mese aggionti alli 30 concessili a 13 marzo 1688 cosi che in tutti
siano ducati 50 al mese valuta corrente da essergli corrisposti nel modo che li
conseguiua il kaualier Gianco suo fratello et in oltre concessa la rimessa in una
delle compagnie di caualleria in Dalmatia ad Elia suo figliolo che douer esser
ordinata da quel provveditor generale cosi che anco questo benemerito godi gli
effetti delle pubbliche benefficienze e con l' imitazione de parenti presti
opportunemente il suo seruitio. Quare et c.
Die undecima aprilis indictione quinta XVCLXXXXVII.
Marin Angelo di Negri segretario
Adi 23 luglio 1697 Spalato. Presentate in mano di sua eccellenza
provveditor general Mocenigo dall' infrascritto kavalier Zauissa qualo ueduta ha
la medema admessa, ordinando la sua esecutione e registratione fu registrata nel
officio della regioneria, Vendramino Bianchi segretario.
1697 24 luglio Spalato registrata nel libro ducali e terminationi tenuto nell'
officio della regioneria del generalato eccellentissimo Mocenigo 30 Casa 34.
Pietro Bianchi segretario.
Adi 21 marzo 1698 Zara registrata nel libro ducali e terminazioni 5 tenuto
nella colletoria di Zara Casa 48. Gio. de Medici vice colletore.
Originalan dukal na pergamentu, sa
olovnim peatom u posedu B. Desnice u
Obrovcu.
307
Hercegnovi, 31 maja 1697.
Dalmatinski providur Alvize Moenigo daje na uivanje prinosa
beogradskom episkopu Simeonu Preneviu vinograd u selu Vodmac, predelu
Podhumnica, koji je ranije pripadao Turinu Resulagi Baboviu.

344

Noi Alvise Mocenigo ecc.


In nome della serenissima repubblica di Venetia e coll' autorit impartita
alla carica con pi ducali dell' eccellentissimo senato, concedemo in titolo di
pura locatione et provisionalmente al reverendissimo Simon Prancovich vescovo
di Belgrado, campi uno, qarti tre tavole 150 di terra vignata di nuovo acquisto
posta nella villa di Valmaz loco deto Podhumniza furono del Turco Resul Aga
Babovich confini d' ostro e tramontana strada, da levante altre terre de reverendi
calogeri, e da pronente colonnelo Paolo Magazinovich con obligatione di dover
pagar in camera di Castel Novo il solito canone, di ducati tre lire 10 per campo
in recognitione del dominio diretto e sovrano del principe quale terra gli stata
gi assegnata dal pubblico agrimensore Agostini sotto li 2 settembre 1696 in
ordine a commissioni dell' illustrissimo et eccellentissimo precessore nostro
provveditore generale Dolfin non per anco ridotte in pubblica investitura, e ci
senza pregiudicio d' ogni altra pubblica ragione, e di chi havesse anteriore
concessone e possesso alle sudette commissioni et assegnationi. In quorum
fidem.
Castel Nuovo 31 maggio 1697.
Zad. st. arh. Spisi A. Moenigo, knj. IV, str.
300.
308
Zadar, 16 januara 1698.
Generalni providur Alvize Moenigo zabranjuje episkopu Nikodimu
Busoviu da uznemiruje Nikanora Stankovia iz Vrlike.
Essendo intenzione pubblica che li sudditi fedeli e pronti ad ogni seruitio
con pericolo della propria uita non siano in qualunque tempo ne da alcuno di
qualsinoglia autorit molestati, commettemo in rissoluta forma a Nicodemo
Bussouich vescovo del rito greco che non debba ne per se ne per interposte
persone molestar Nichinor Stancouich da Velicca dal Sarampor di Calinich, ne
ingerirsi in lui tanto pi, che sin hora diede saggi della sua puntualit e tanto
dovr dal vesco suddetto esguirsi in pena ad arbitrio.
Zara 16 gennaro 1697 M. V.
Zad. st. arh. Spisi Moenigo, knj. II, str. 303.
309
Zadar, 22 januara 1698.
Generalni providur Alvize Moenigo nareuje Iliji Naniu, glavaru Islama
i Kaia da zabrani pripadnicima tih sela svako uz-

345

nemiravanje Novigraana u obradi i uivanju neobraenih zemalja na prostoru


meu Novigradom i Kaiem, u Hrvacama i u Blaanima koje im je raniji
providur Dolfin doznaio.
Noi Alvise Mocenigo etc. Perch le terre di nuovo acquisto non stiano
inculte habbiamo investito sotto il giorno di hieri in ordine anco del precetto dell'
eccellentissimo signor preccessor nostro Dolfin di 7 maggio 1697 agli habitanti
di Novegradi nelle terre inculte che sono situate tra Novegradi e Cassichi come
in quelle di Hervazze vicino Blachiane e perch li villici di Cassichi e d' Islam
non li hanno finora permessa la coltura delle terre sunominate con grave
pregiudizio non solo del principe, ma delli detti huomeni di Novegradi.
Commettemo in rissoluta forma ad Ilia Nanich capitanio d' Islam e di Cassich,
perch debba far pubblico comandamento agli habitanti delle dette due ville,
perch ognuno debba contenersi nei limiti del proprio dovere e lasciare libera la
coltura delle terre gi concesse a quelli di Novegradi in pena tanto al detto
capitano come a cadaun altro di quelli villici della confiscazione de loro animali,
bando e galera. Incaricando il kavalier Savissa Mitrovich di far tanto eseguire in
pena della pubblica indignazione. In quorum fidem.
Zara 22 gennaro 1697 more veneto.
Zad. st. arh. Spisi Moenigo, knj. II, str. 307.
310
Mleci, 18 maja 1698.
Dukal duda Silvestra Valijera kojim se popu Lazaru Lazariu za rane
dobijene sluei dravu od kojih je ostao sakat, daje kao nagrada jedna vojnika
plata u konjikoj eti.
Silvester Valerio dei gratia dux Venetiarum nobili et sapienti viro domino
Aloysio Mocenico provisori nostro generali in Dalmatia et Albania fideli dilecto
salutem et dilectinis afectum.
Essendosi reso benemerito del pubblicoprete Lazaro Lazarich per li servitii
contribuiti in cotesta provincia rimarcati con il rilievo di pi mortali ferite per le
quali rimasto struppio come si raccoglie dagli attestati e dalle cicatrici che
visibilmente si osservano in lui, conviene perci chiamata (sic!) la pubblica
benignit renderlo consolato con qualche testimonio di gratitudine che vaglia a
darle il modo di sostenersi, col senato vi dicemo di farlo rimettere in una di
coteste compagnie di cavalleria come ha benevolmente supplicato, ordinerete
perci le note necessarie per l' effetto onde habbia a godere gli effetti delle
pubbliche beneficienze per il rifferito suo merito.
Datae die 18 maij indictione 4 1698.
Marin Angelo de Negri

346

Adi primo luglio 1698.


Presentata in mano di sua eccellenza dal soprascritto prete Lazaro
Lazarich, quale veduta ha admesso ordinando la sua esecuzione e registro.
Giovanni Pietro cavalli segretario.
Zad. st. arh. Spisi A. Moenigo, knj. IV,
str. 36.
1698.
Natpis na naleu etiri prestolne ikone u crkvi Sv. ura u Islamu
grkom.

311
Split, 10 juna 1698.
Generalni providur Alvize Moenigo postavlja kneza Franu Posedarskog i
Kavalira Zaviu Jankovia za dobre ljude u sporu meu Islamljanima i
Posedarcima sa zadatkom da ih nagode za uzajamna ubistva, krae i upanja
vinograda. Ako oni ne uspeju spor e zagladiti liga, koja e se odrati uz
uestvovanje samih gradskih pretstavnika, a uz iskljuenje svih kotarskih
glavara.
1698, 10 giugno, Spalato.
Sino si ritrouauimo il passato verno a Zara si sono da noi estesi gli ordini
opportuni onde comporre con interposizione di arbitri le diffferenze uertenti tra
villici d' Islam e di Possidaria. Non essedosi ancora adiuenuto ad un
aggiustamento per quel che concerne homicidii seguiti,

347

lotrocini, terre suegrate et altri pregiuditii, decretiamo che dal conte Francesco
Possidaria e dal caualier Zauissa Mitrouich, con l' uditione delle parti siam
sopite le contese. Quando per auentura i oue arbitri douessero incontrar ostacoli
per sortir appieno con i risarcimenti, dovr unirsi il sboro e con condizioni della
liga dar componimento al emergente, non douendo in caso tale prender parte,
allo stesso nessuno delli sardari colonnelli e gouernatori di quel territorio, ma
soltanto rappresentanti di Zara. Il presente dour esser spedito al capitano di
Zara per la puntuale esecutione.
Zad. st. arh. Spisi Moenigo, knj. IV, str.
400.
312
Zadar, 10 februara 1699.
Generalni providur Alvize Moenigo nareuje generalu Batisti Fanfonji,
knezu Anelu Fanfonji, kavaliru Ivanu Antunu Bolici (Zanu Grbiiu), kavaliru
Ivanu Marinoviu, kavaliru Andriji Butkoviu i Petru Kalini da u sporu meu
Islamljanima i Posedarcima donesu presudu za ije e izvrenje imati da ce
staraju knez Posedarac i serdar Zavia.
10 Febraro 1698 more veneto Zara.
Sentiti i torbidi e dissapori che tuttavia passano tra gli habitanti d' Islam e
Possidaria ed essendo mente del provveditor general che tutti i sudditi uiuano
nella quiete neccessaria al pubblico seruitio, destina gl' infrascritti, perch si
uniscano domani in una camera di questo palazzo, e gi che qui si trouano gli
habitanti sopradetti stabilir debbano quanto crederanno conferenteme che i
suddetti douranno eseguire. Quanto fosse stabilito douranno far osseruare il
conte Francesco Possidaria ed il sardar Zauissa con l' impiego di tutta la loro
autorit, tenendo in douere chi tentasse d' intorbidare con nuoui motti la quiete.
Il sergente maggiore di Bataglia Fanfogna
Il conte Angelo Fanfogna
Il caualier Giovanni Antonio Bolizza
Il caualier Giouanni Marinouich
Il caualier Andrea Butcovich
Pietro Calcina.
Zad. st. arh. Spisi Moenigo, knj. IV, str.
437, 438.
313
Zadar, 31 marta 1699.
Generalni providur Alvize Moenigo nareuje Gvozdenu (Radasoviu?)
da povrati Aneliji Kolundija dolamu sa srebrom primljenu od nje na poslugu.

348

Noi Alvise Mocenigo ecc.


Commettemo a Guosden, che zio del cavalier Zuanne Sinobad di
restituire ad Angelia Crisanova Colundzia una uestura hauta da lei in prestito
qual fu di furetto1 col suo ergento sopra.
Zara 31 marzo 1699.
Zad. st. arh. Spisi A. Moenigo, knj. III, str.
169.
314
Zadar, 24 aprila 1699.
Razrez doprinosa u teretnim i jahaim konjima za pratnju i komoru
mletakog komisara za razgranienje, Grimanija.
1699, 24 aprile, Zara.
Per seruitio importante dell eccellentissimo commissario Grimani
comettemo:
al kavalier sopraintendente Giovanni Sinobad ed a Tomaso Zauoreo
gouernator di Dernis di far che restino approntate 60 sessane con basto e uinti
caualli da sella, per douer il tutto star allestito per intraprendere la mossa ad ogni
cenno che uenisse portato. Douranno cominar pene agli inobediente in ragione di
25 reali per testa.
al governator Francesco Spingaroli per sessane 25 e caualli da sella 8.
al kavalier Zauissa Mitrouich per sessane 50 e caualli da sella 15.
al kavalier Simonich per sessane 20 e caualli da sella 5.
al sardar Boxe Milcovich per sessane 25 e caualli da sella 8.
Zad. st. arh. Spisi A. Moenigo, knj. III, str.
182.
315
3 septembra 1699.
Kako je meu esarevcima i Mleiima nastao spor o tome kome treba da
pripadnu neki krajevi i mesta liko-dalmatinskog pogranija osvojena od Turaka
tokom ovog rata, zadarski gradski fiskal Dr. Nikola Sfakioto presluao je, po
nalogu dalmatinskog providura A. Moeniga, a na zahtev mletakog poslanika u
Beu A. Loredana, veliki broj uesnika u ovom ratu, svetenika, staraca i
Turaka, da bi se njihovim svedoanstvom utvrdilo prvenstveno pravo Mletake

furetto = fioretto, vrsta ohe.

349

republike. Rezultate tih presluanja fiskal Sfakioto zabeleio je u pet zapisnika,


podnesenih providuru Dolfinu, a od ovog dostavljenih poslaniku Loredanu.
Kratki izvod iz zapisnika sauvan je u Dolfinovnm spisima, pod naslovom:
Summario degli esami e delle
deposizioni dei testimonii.
Processo primo.
1699, 3 settembre. Commissione del provvevditor general Mocenigo
stante che il fiscale della provincia dottor Lorenzo Fondra s' attrova impiegato in
pubblico servitio con il kavalier Grimani ai confini, si commette al fiscale di
Zara kaualier dottor Nicol Sfachioto, raccogliere tutti i lumi e fondamenti de
ueri confini e delle ragioni pubbliche sopra le piazze di Knin e Sign.
Rilevare con numerosi testimonii massime religiosi, attempati, Turchi e
sudditi imperiali i possessi della Morlacca ed attinenze della Zermagna.
Investigare tra quali termini venisse limitato e riconosciuto il territorio di
Zvonigrad.
Gouernator Giovanni Alberti habile Zaratino, d' anni 60: Probat possesso
della Morlacca a ricordo e per relazione de suoi vecchi. Preso Knin s' esteso il
principe fino oltre Popin e di qu e di la della Zermagna.
Gouernator Francesco Spingaroli d' anni 32 giurato: Probat possesso della
Morlacca. Grassaz pi uolte abbrugiato e poi occupato, cosi anche Zvonigrad.
Abbate e canonico don Francesco Mazarachi d' anni 61: Probat per
relazione anco di suo auo il possesso della Morlacca. Il prete Sorich ha condotto
sudditi da Lica e sono stati iui alloggiati. Don Luca Vlatcouich cononico d' anni
65, giurato: Probat possesso della Morlacca a suo ricordo. Don Vincenzo Marsio
quondam Marco Primicerio e canonico di Nona d' anni 50: Probat possesso ed
acquisti.
Kaualier Sauissa Mitrouich sardar d' anni 50: Probat possesso. Fattioni.
Scacciati pi volte i Turchi. Acquisti intorno la Zermagna.
Alfier Lorenzo Vlachin d' anni 60: Probat possesso. Fattioni contro Turchi
specialmente contro Poprezen Turco famoso
Conte kavalier Francesco Fanfogna, nobile zaratino d' anni 61: Probat a
memoria hominum.
Conte Pietro Possidaria, nobile zaratino d' anni 43: Probat possesso,
acquisti. Ibrahim Sarich da Cliuno, sciauo:
Gli habitanti di Starmizza, Bosgnazi, Comalich, Golubich, Starcouich e
tutti gli altri di quella parte erano giudicati dal Cadi di Knin. Grahovo da quello
di Cliuno. Otton, Pageni, Zvonigrad, Mocropoglie, Zegar, Obrovazi, Iuosenzi,
Bariuode, Raducich e tutti gli altri che sono al confin di Zara e Birbir erano
parimenti giudicati dal cadi di Knin. Anco il cadi di Scardona aueua gurisditione
sopra alcuni luochi, ma era subordinato a quello di Knin detto il cadi grande,
ovvero cherca. Doppo

350

la rotta riceputa da Turchi sotto Vienna i Morlacchi principiarono scorrer per la


Dalmatia i Turchi si ritirarono tutti indentro. Rest poi preso Knin e vacuo tutto
il suo territorio.
Zvonigrad era nel cadilagio di Knin. Seih Mehmed da Costagniza era ag
di detto luogo. Habitava con la famiglia a Knin, doue fu fatto schiauo. S' attrova
sopra la galera barbaro in Levante.
Ivesco Giouich capitano di Rasanze d' anni 80:
Probat invasione della Lica prima degli imperiali ed occupazione di
Zvonigrad.
(Omissis).
Zad. st. arh. Spisi A. Moenigo, knj, V, str.
468.
316
7 septembra 1699.
Trei zapisnik sastavljen od zadarskog gradskog fiskala Dra Nikole
Sfakiota na zahtev mletakog poslanika u Beu Antonia Loredana.
Processo terzo.1
1699 7 settembre.
Lettera d sua eccellenza ambasciatore di Vienna Loredano all'
eccellentissimo senato.
Desidera provato che le armi pubbliche abbiamo fatto le prime invesione
nella Lica ed anteriormente ad ogni mossa imperiale.
Che da Zvonigrad siano stati scacciati i Turchi in virt dei Veneta e prima
che i cesarei si avvicinassero. Li 29 detto. Commissione del proueditor generale
al kaualier Sfachioto in ordine ut supra.
Zuanne Marlatich quondam Simon capitano di Bibigne:
Verso il fine della quadragesima l' anno 1684 si portassimo in Lica sotto
Grassaz deuastando et incendiando.
Lazzaro Dortinouich da Ribnich:
Del 1684 l' armi venete inuasero la Lica, deuastando fino sotto Grassaz. Si
portarono poi con partite Bortolazzi, Possidaria, Gianco, Smiglianich e
abrugiorono tutti i contorni di Ribnich e Medach. Turchi di Udbina furono rotti
alquanti mesi dopo sotto Rebaz. noto a tutto l mondo ed a stessi Turchi che l'
armi imperiali 4 o 5 anni dopo s' auanzarono fino Cula Siroca e Budach a danno
de Turchi. Caduto Knin i Turchi lasciarono in abbandono Zvonigrad, Starmiza,
Plauno ed altri luoghi della Zermagna. Gli imperiali si sono auicinati a
Zvonigrad solamente il mese di giugno passato, cio Coronini e prete Mesich.
Simon Bisacouic da Otozaz suddito imperiale e germano del Mesich:
1

Drugi i etvrti zapisnik nevani su i po postavljenom shema prabandi i po


sasluanim licima, stoga ih ne donosimo.

351

I Veneti furono prima in Lica. Il generale Herbestain venne dopo e


saranno 10 anni solamente. Io rimasi alla custodia di Ribnich ed allora i Veneti
presero Grasaz. molto che Veneti possedevano Zvonigrad quest' estate
occupato dagli imperiali.
Bose Milcouich sardaro:
Del 1684 i nostri Morlacchi invasero la Lica, gli imperiali alcuni anni
dopo.
Dopo preso Knin Zvonigrad fu ritrovato vacuo ed occupato.
Fu ravinato nella guerra passata da mio barba.
Kavalier Sauissa Mitrouich sardaro:
Probat omnia ma non dice il tempo quando gli imperiali furono in Lica
dopo.
(Omissis).
Zad. st. arh. Spisi A. Moenigo, knj. V,
str. 476.
317
Split, 10 septembra 1699.
Generalni providur Alvize Moenigo dodeljuje na uivanje prinosa
Stratonikom episkopu Nikodimu Busoviu i dragovikim kaluerima 50
kanapa zemlje u selu Meupuu.
Noi Alvise Mocenigo ecc.
In nome ecc. concedemo in titolo di semplice locatione al reverendissimo
monsignor vescovo Nicodemo Bussovich di Stratonica,1 et a suoi padri calogieri
di Dragovich, campi 50, di terra nella villa di Megiupuchie territorio di Zara;
confinano da Scirocco Strada, che conduce da Scardona detta Prispa, verso il
convento di sant. Arcangelo, da Borra la villa di Chistagne o Radin Bunar da
maestro Vlaca, salve, con obbligo ad esso reverendissimo vescovo et a padri
calogieri di corrisponder a sua serenit o al pubblico decimario la decima de
frutti, che sopra esse terre si raccogliessero sin ad altra pubblica dispositione,
dovendo la presente concessione haver luogo quando in jure non fosse stato
alcun altro investito. In quorum fidem.
Spalato 10 settembre 1699.
Zad. st. arh. Spisi Moenigo, knj. IV, str. 457.
Mila. Pravoslavna Dalmacija, str. 322

Nikodima je filadelfijski episkop Melentije hirotonisao za episkopa 24 juna


1693 g. i dao mu naslov episkopa stratonikog".

352

318
Zadar, 11 oktobra 1699.
Generalni dalmatinski providur Alvize Moenigo javlja senatu da novski
kapetan ainto Peri, Korsikanac, prognan iz mletake drave, sugerie bekom
dvoru da Obrovac kao deo konfiskovane frankopanske batine ima da pripadne
esaru. Providuru je uspelo da dobije prepis izvetaja koji je Peri 1694 g.
podneo gradakoj komori i u kome nema spomena o Obrovcu i alje ga senatu
da ga upotrebi za dokaz Perijeve nevere. Javlja dalje da fiskal Sfakioto prikuplja
podatke koje trai mletaki poslanik u Beu Loredano, a glavni dravni
pravobranilac Fondra napisao je raspravu za dokaz republiina prava na tvrave
Knin i Sinj.
Da persona confidente tengo rincontri che il capitanio di Novi, luogo
imperiale sul mare tra Carlobago e Segna habbi suggerito alla corte di Vienna,
che Obbrovazzo sia attinenza dell' antico feudo dei conti Frangipani e non
aspettarsi ad altri, che a cesare, in ordine alla confiscatione seguita del feudo
medemo. Esso capitanio che si intitola anco fiscale un tal gio: Francesco
Giacinto Peri, Corso credo di natione esiliato pei suoi misfatti dallo stato di
vostra serenit huomo di genio torbido, avverso a pubblici interessi et attento a
procacciarsi per via di ricordi fortune nella gratia di cesare. Mi riuscito con
cauta maniera d' haver copia di lunga relatione da lui l' anno 1694 fatta alla
camera di Graz, illuminandola delle ragioni che le appertengono sopra li beni
Frangipani, e sebbene in quella non parla di Obbrovazzo, vi tocca per punto
assai pi delicato e geloso, che quello dell' isola di Veglia. Conosco debito di
mia humilissima rassegnatione d' inchinare sotto l' occhio di vostra serenit la
relatione medema che potrebbe somministrar qualche lume conferente alle
pubbliche esigenze e voler con sua destra pubblicatione porre in mala fede et in
discredito presso la corte le procedure di quel pernicioso ministro.
Sono attenti il kavalier Sfachiotto e conte Possedaria alla raccolta delle
notizie ricercate dall' ambasciator Loredano. Fondra, quantunque occupato nel
seguitar il commissario Grimani, ha esteso la scrittura che accludo, in cui espone
quanto stima conferente nel sostener le pubbliche ragioni sopra le piazze di Knin
e Sign.
Zad. st. arhiv.
Spisi dragomana, f. CXX, str. 3.
319
Zadar, 13 decembra 1699.
Zadarski gradski fiskal Dr. Nikola Spakioto izvetava providura A.
Moeniga o svojoj delatnosti na prikupljanju dokaznog materijala zatraena od
poslanika Lopedana; javlja da je Zavia Jan-

353

kovi obolio, a da se Milkovi uopte ne die iz kreveta, stoga e morati da ode


do njih, jer su to lica koja u Kotarima igraju glavnu ulogu, pa su njihova
svedoanstva od presudne vanostn.
(Omissis).
Caduto infermo il kavalier Zauissa, ne staccendosi dal letto il Milcovich,
per avere le loro desposizioni, mi poter da essi, conoscendole neccessarie per
accreditare la verit raccolta con le voci dei capi che nel contado fanno la prima
figura, ben nota a cesarei stessi.
(Omissis).
Zara 13 decembre 1699.
Zad. st. arh. Spisi A. Moenigo, knj. V, str.
425.
320
Mleci, 13 maja 1700.
Molba kapetana Lazara Smiljania upravljena dudu kojom, pozivom na
zasluge svojih predaka i svoje, moli da bude postavljei za serdara.
Serenisimo principe.
Sin dall' anno 1647 la famiglia Smilanich sottrattasi dal giogo dell'
ottomana potenza con l' abbandono delle proprie sostanze, venne alla divotione
della serenisima republica in Dalmatia. Gelosa per d' incontrare ne pi gravi
cimenti l' occasioni tutte di segnalarsi per le publiche glorie fu un primo
principio quello di Pietro Smilanich capo di Morlacchi, che mori in fattione
combattendo fra barbari in Lica nel 1648; l' altro col nome di Giovanni interfetto
in fattione sotto Nadin nel medesimo anno. Elia Smilanich harambass eletto
capo de Morlacchi nello stesso anno che poi insignito del titolo di condotto nel
1652 con ducati 600 annui mori in fattione dopo dati molti saggi del suo valore
negl' incontri haversi con nemici. Filippo harambassa peri pure fra Turchi1 l'
anno 1654 e nella gi caduta guerra termin anche i suoi giorni con molta gloria
combattendo con barbari in Dalmazia nella presa di Sign Smigliano2 harambass
e capo de Morlacchi. Da questi motivi di gloria chiamato io capitano Lazzaro
Smiglianichi rimasto solo descondente di tale famiglia ho l' onore d servire alla
serenit vostra ... non ho mancato nelle gi trascorse congiunture di guera di

Podatak o smrti Filipa Smiljania nije taan: Filip je poginuo pijan u jednoj
tunjavi sa mletakim vojnicima u ibeniku, ali se u molbi, da bi se uveliale zasluge
predaka, njegova pogibija premeta meu Turke''.
2
Ni otkuda se ne vidi da je Smoljan Smiljani poginuo pri osvojenju Sinja.

354

ben servire nelle conquiste tutte della provintia della Dalmatia, e come capitano
di una compagnia della natione; et come capo de Morlacchi, essendomi
parimenti pi volte inoltrato nel paese, ottomano con l' incendio de pi luoghi,
trasporto di schiavi, e fatto sbarchi in altre parti con danno grande del nemico,
come il tutto resta autenticato da publici antecessori. Non dissimile per di genio
da miei congionti, che si sono tutti sagrificati per il servitio augusto di vostra
serenit nella conditione di serdaro, ho l' onore di esser acclamato da quei popoli
per la carica stessa nel contado di Zara, come dall' ingionta carta, che resta
humiliata; e perch a tal passo si deve prima emmettere la dispensa delle
publiche deliberationi; humilio con profondo rispetto le pi ossequiose
supplicationi, acci in retribuzione di tanto sangue sparso sia a me permesso il
godimento di quelle gratie, che furono gi impartite agli ???? tutti della mia
discendenza, e benedir sempre una cosi generosa beneficenza col sagrificio
pure di me stesso per le maggiori esaltationi di questo serenissimo dominio.
Gratie ecc.
1700, 13 maggio.
Zad. st. arh. Spisi Moenigo, knj. I, str.
232.
321
7 juna 1700.
Peti Sfakiotov zapisnik.
Processo quinto.
Capitolo:
che Zvonigrad sia stato habitato da Turchi sino al tempo dell' acquisto di Knin,
dove rest schiavo il disdaro del detto luogo e che seguita la resa di Knin i
Turchi abbandonarono Zvonigrad e gli altri luoghi della Zermagna, quali furono
occupati da Veneti.
1700, 7 giugno.
Jusuf aga Dervisaghic gi aga di Knin, Turco hora habitante a Scopie:
Sino alla presa di Knin in Zvonigrado vi furono i Turchi. Un tal Mehemet
aga commandava come disdaro; era subordinato all' Atlaghich comandante di
Knin e parimenti vi teneva un chiecaia.
Al tempo dell' attacco di Knin detto disdaro si ritrov in detta piazza,
rimase schiavo e mori in galera.
Seguita la resa di Knin li Turchi abbandonarono Zvonigrado e cosi ogni
altro borgo vicino alla Zermagna e furono occupati da veneti e poi pressidiati.
So tutte le cose predette perch son stato a Knin e v' ero al tempo dell'
assedio.
Lazaro Vulinovich sardaro di Scardona:
Probat omnia ut supra. nativox da Knin et al tempo della resa era nella
piazza.

355

Monsignor Giovanni Domenico Calegari, vescovo di Sebenico:


Fu all' acquisto di Knin coll' eccellentissimo Cornaro in campo.
Kavalier Zauissa Mitrovich sardaro:
Probat plane ut supra. Intervenne all' assedio di Knin ed a tutte le fattioni.
Don Vincenzo Mersio della cattedrale di Nona: Probat piane ut supra.
Intervenne all' acquisto.
Alessandro Corner, Turco fatto cristiano da Knin: Probat ut supra omnia.
stato a Knin ed stato alla resa.
Tadia Knezevich capitano di Castel Venier:
Probat plane ut supra.
Matio Nechich capitano di Giassenizze:
Probat plane ut supra. E intervenuto all' assedio, f all' acquisto e parla di
scienza.
(Omissis).
Zad. st. arh. Spisi A. Moenigo, knj. V, str.
484.
322
7 jula 1700.
Molba harambaa i staraca Donjeg Kotara upuena generalnom providuru
Alvizu Moenigu kojom ponovno trae da im se za serdara postavi Lazar
Smiljani, jedini potomak te zaslune porodice.
Illustrissimo et eccellentissimo signor provveditore generale.
Ha con tutta somisisone supplicata l' eccellenza vostra per mezzo d' altri
capi altre volte il contado inferiore, perch si degnasse destinare per loro sardar
il capitan Lazaro Smiglianich, unico superstite di cosi benemerita famiglia, da
tutti acclamato e sommamente desiderato tutto ch d' eta giovenile le sue
procedure per e l' animo dimostrato in pi occasioni lo rendono degno di questo
grado. Novamente per nome di tutti li capi col mezzo nostro vien con tutta
divotione supplicata l' eccellenza vostra volerci donare questo contento a
nominare per nostro serdar il sopra accennato Smiglianich. Sperando che
serenissimo principe rester ben servito dal medesimo, vostra eccellenza pienamente soddisfatta e noi tutti contenti di soggetto cosi benemerito. Grazie. 1700,
7 luglio. Presentate in mano di sua eccellenza da Antonio Vujanich harambass
di Camegnane e Percos, Marco Jucovich harambass di Nadin, Simon Rebaz
harambass di San Cassan e Mattio Pezzerich capitanio di San Cassan per nome
proprio e d' altri vechiardi e compagni del contado inferiore di Zara.
Zad. st. arh. Spisi Moenigo, knj. I,
str. 233.

356

323
Mleci, 14 augusta 1700.
Dukal duda Alviza Moeniga kojim, s obzirom na providurova razlaganja
i na elje harambaa, nareuje providuru da usled smrti (Boe Miljkovia)
upranjeni serdarski in dodeli kapetanu Lazaru Smiljaniu, a nejakog sina
umrloga serdara uputi da se obrati molbom na duda s tim da e mu biti priznate
oeve zasluge.
1700 14 agosto. Ducale. Il serenissimo Alvise Mocenigo etc. Persuasi
delle prudenti considerazioni vostre, a quali si son pur unite quelle del savio alla
scrittura, vi dicemo col senato che atteso il buon servizio deve confidarsi dal
capitan Lazaro Smiglianich desiderato et accetto dai karambass e popoli,
abbiate a sostituirlo nel carico d' uno dei sardari di Zara, mancato di vita, con gli
obblighi et emolumenti naturali dell' impiego, e quanto sia poi alle convenienze
e riguardi del tenero figlio del defunto potrete lasciar traspirare che portandovisi
a di lui nome i propri riccorsi non si mancher dei dovuti riguardi al merito del
padre e de suoi, come proprio della pubblica generosit e gratitudine.
Drutvo Biha, Smiljania zbornik,
str. 32.
324
Split, 11 decembra 1700.
Knez Frano Posedarski i kapetan imun Nai procenjuju na 40 reala konja
surca koji je pao pod vrlikim governadurom Franom Franeski dok je na njemu
trao alku na splitskoj obali o pokladama te godine.
Addi 11 decembre 1700 Spalato.
Comparvero nell' officio della segretaria di sua eccellenza signori
colonnello Francesco Possedaria e capitan Simon Nassi et instarono che fosse
annotato quanto segue:
Mentre il prossimo passato carnevale si correva la giostra su la riva di
questa citt, vedessimo il signor tenente colonnello Francesco Franceschi
governator di Varlicha accorrere sopra un cavallo stornel chiaro, che gli cade
sotto nella corsa, et havendo noi prima di quell' accidente diligentemente
osservato il cavallo medesimo, io Possedaria a stimolo di dilettatione che ne
tengo, et io Nassi anco essaminatolo, e considerato con ogni maggior esattezza,
mentre son stato in trattato di comprarlo, attestiamo con nostro giuramento,
tacts scripturis, che lo stesso cavallo per la perizia che ne professiamo, non
poteva valore prima che cadesse sotto il Franceschi pi di reali quaranta, e tanto
lo

357

valutiamo in nostra conscienza sopra l' instanza fattaci in nome d' esso signor
Franceschi et in essecutione alla generalizia di sua eccellenza provveditor
generale Mocenigo di 10 maggio prossimo passato, pronuntiate tra lui et il
capitan Matteo Cvitanovich per occasione di detto accidente di caduta del
predetto cavallo.
In fede di che, sottoscrissero di meno proprio.
Io Co: Francesco Possedaria affermo la
controscritta attestazione in mia conscienza.
Io Simon Nassi affermo la controscritta
attestazione in mia conscienza.
Zad. st. arh. Spisi A. Moenigo, knj. V,
str. 117.
325
Split, prvi maj 1701.
Kako javni interes zahteva da ljudi Zavie Jankovia koji ve dve godine
uvaju utvrenje Keglevi ostanu na toj strai i po svrenom razgranienju,
providur Alvize Moenigo obrazuje od tih ljudi jednu etu teritorijalaca,
postavlja joj za kapetana Zaviina sinovca Stojana i odreuje plate oficirima i
vojnicima.
1701, primo marzo, Spalato.
Scorsi due anni interi da quando d' ordine nostre per motiui di pubblico
importantissimo interesse sono state destinate nel posto di Chieglieuich le genti
del kavalier Zauissa Mitrouich per immunit e pressidio di quel luogo; sono state
alle genti meme corrisposte le paghe a loro necessario mantenimento.
Partecipata questa disposizione all' eccellentissimo senato stata anche con
duplicate ducali 26 settembre 1699 pienamente approuata. Continuando le genti
meme a guardare il posto sudetto e stabiliti hora i confini come si riconosce per
urgenti pubblici riguardi indispensabile la permanenza iui di esse genti, cosi
reputiamo conferente, uniformandosi alle pubbliche sourane intenzioni di ridurre
e di stabilire le predette in una compagnia in testa di Stoian, nipote del
benemerito kavalier Zauissa, che non dour eccedere il numero di 50, compresi
gli offitiali e che dour auere speciale incarico di custodire il medesimo posto di
Cheglievich. Con tali oggetti decretiamo perch nella conformit che sii stabilita
con altre compagnie paesane, siano al capitanio mensualmente corrisposte 1. 62,
all alfiere 1. 37 :4, al sargente e caporali 1. 24, et ai soldati 1. 18, oltre il biscotto
di libre 42 al mese per ogni uno.
Zad. st. arh. Spisi A. Moenigo, knj. III,
str. 479.

358

326
Zadar, 19 aprila 1701.
Generalni providur Alvize Moenigo postavlja pukovnika konta Franu
Viskovia za nadintendanta dvaju Obrovaca i Velebitskog Podgorja, na mesto
potpukovnika Jovana Belglave koji je po sopstvenoj molbi razreen te dunosti.
Noi Alvise Mocenigo etc. Concorsi noi ad accordare al tenente collonnello
Zuanne Belglava il sollievo da lui supplicato dal carico che egli da molto tempo
sostiene di sopraintendente nelli due Obbrovazzi et altri posti alla parte della
Morlacca, conosciamo di presisa pubblica habilt, isperienza e fede supplisca a
quelle importanti esigenze. Per conciliare tale riguardo, habbiamo fissato l'
occhio sopra la persona del conte colonnello Francesco Viscovich, il quale per il
lungo e puntual servizio reso negli incontri pi spinosi nel corso intiero dell'
ultima caduta guerra in queste provincie et in Levante, si riconosce adorno delle
maggiori e pi distinte benemerenze e che nell occupazione e nel sostenimento
anco di tale impiego promette la pi desiderabile applicazione. In virt pertanto
delle prenti e con l' autorit del generalato nostro elleggemo e destiniamo lo
stesso conte colonnello Francesco Viscovich per sopraintendente delli due
Obbrovazzi et altri posti della Morlacca, senza altra paga ne emolumento fuori di
quello gode presentemente dalla pubblica cassa, con tutte quelle prerovative e
preminenze godute dal Belglava suo preccessore e che sono appartenenti al
grado. Sar pertanto da chi si deve per tale riconosciuto e nelle occasioni di
pubblico servizio obbedito ordinandone delle presenti il registro ove occorre. In
quorum fiden.
Zara 19 aprile 1701.
Zad. st. arh. Spisi A. Moenigo, knj. III,
str. 487.
326
Zadar, 17 maja 1701.
U parnici nastaloj meu knezovima Posedarskim i Zaviom Jankoviem
radi toga to je ovaj kao zakupac decima uteravao taj danak i od prihoda zemalja
koje nisu dravno vlasnitvo ve batina Posedarskih, providur A. Moenigo
poziva Zaviu da podnese dokaze za svoju tvrdnju i urie roite za presuenje
spora.
Zad. st. arh. Spisi A. Moenigo, knj. V, str.
619. (original pisan irilicom)
327
Zadar, 23 maja 1701.
Pretstavka podnesena generalnom providuru A. Moenigo od zadarskog
beleiika Nikole Lomaci1 povodom pokuaja kapetana Pe1

Na poleini jednog zvaninog spisa ovog notara autor ovog zbornika naao je
1913 g. i poslao pok. prof. Pavlu Popoviu jednu lirsku pesmu napisanu na srpskom
jeziku irilskim pismenima.

359

tra Kaline da mu otme poloaj ilirskog kanelira Lomaci navodi da je na molbu


zadarskih graana mletaki senat dukalom od 1 aprila 1410 ustanovio in
tumaa ilirskog jezika i da su taj in uvek imali zadarski graani, pa ga i on, kao
takav, sada upranjava, a in kanelira ilirskih i srpskih pismena nije drugo nego
jedna uporedna funkcija ina ilirskog tumaa, pa se stoga nudi da e slubu
kanelira on vriti bez ikakve nagrade.
1701, 23 maggio Zara. Presentata dal signor Nicolo Lomazzi.
Illustrissimo et eccellentissimo signor provveditore generale.
Senz' alcun fondamento di ragione anzi con evidente ingiustitia professa il
signor capitan Pietro Calcina far, amover me Nicolo Lomazzi dalla carica di
cancelliere illirico appoggiatami con decreto degl' illustrissimi signori rettori di
primo febraro 1694 confermato dall' autorit dell' illustrissimo et eccellentissimo
signor kavalier provveditor generale Dolfino li 8 marzo susseguente. Professa
egli signor Calcina, che ancor li 18 giugno 1675 sia egli stato investito in detto
carico e confermato li 31 maggio 1680 dall' eccellentissimo signor provveditor
general Valier; Ma siccome tal sua investita non si trova al mondo ne registri
delle pubbliche terminazioni, come ci consta dalla fede, della cancelleria
prettorea, di 21 maggio corrente e da quella della colletraria, di 5 settembre
1698, cosi la confermatione fatta dall' eccellentissimo signor provveditor general
Valier non puo far alcun effetto, mentre conferma una cosa da se stessa nulla e
tale dichiarita dalle leggi per non esservi ne pubblici registri, onde se e nullo il
principale, anco nullo l' accessorio, ma dato che anco vi fosse non ha, mai
havuto alcun effetto, mentre il signor capitan Pietro mai si esercitato in tal
impiego, e sempre si in quello conservato come cancelliere, non gi come
sostituto del figlio, il quondam signor kavalier di lui padre, et in nome di questo
sono sempre sino alla sua morte state levate le bollette, come di ci ne fa piena
testimonianza la fede, di colletraria, di 4 settembre sudetto; Che se fosse vero
come si asserisce, che il quondam signor kavalier Calcina havesse esercitato le
veci del figlio, dov' questa permissione, o dove la licenza con cui il signor
capitan Pietro si partito, et andato in levante, che pure dal tempo, della sua
asserta investitia del 1678, sino al tempo che and in levante sono scorsi circa
dodeci anni, ne mai ha avuto alcun possesso della carica stessa, quale e per la di
lui absenza mentre partito senza licenza con abbandono dell' impiego, quando
realmente l' havesse havuto e per la morte del quondam signor kavalier suo
padre, che come cancelier attuale come si detto l' esercitava rimasta la carica
stessa vacante, onde giusta e legittimamente ne sono stato investito io Nicolo
Lomazzi sudetto.
Il dire poi che il signor capitan Pietro sia stato con gli eccellentissimi
signori generali ultimamente in Dalmatia, et esercitatosi nelle lettere illiriche et
serviane questo poco pu giovare alle sue ingiuste pretese, mentre con ducali
dell' eccellentissimo senato era stato spedito come militare all' obbedienza degl'
eccellentissimi signori generali con

360

stipendio di ducati quaranta al mese, e se con tall' occasione havesse via da


questa citta tradotto, qualche cosa, era tenuto di farlo come suddito, e come
quello che d' un si grosso stipendio era mensualmente provveduto.
Vi poi la carica d' interprete della lingua illirica, che con ducali dell'
eccellentissimo senato, di primo april 1410 stata instituita sopra instanze de
signori provveditori da cittadini di questa citt, sempre dai cittadini goduta, e che
come a cittadino stata mia debolezza appoggiata dagl' illustrissimi signori
rettori con loro terminazione, confermata dall' eccellentissimo signor
provveditor generale, corroborata con ducali, dell' eccellentissimo senato, e che
mi stata anco data in retributione delle fatiche prestate per ricomporre e ridur
in buon ordine le scritture del pubblico archivio restate sconvolte dal fortuito
accidente et d' incendio in quello accaduto, ch' essendo la carica di cancelliere
illirico correlativa a quella d' interprete e quasi una cosa stessa; Perch
maggiormente spichi di fedelt e divotione con cui sempre pi bramo servire al
mio adorato prencipe, se bene col fondamento delle preaccennate ragioni non
posso esser, amosso dalla suddetta carica di canceliere illirico, m' esibisco d'
esercitarla nell' avvenire senz' alcun emolumento, ne pubblico, aggravio, ma con
la sola paga che ho d' interprete, onde ristretto nei confini d' un riverente
ossequio, imploro dall' incorotta giustitia che risplende nel grand' animo di
vostra eccellenza perch si degni tanto terminare e sottoporre ai purgati riflessi
dell' eccellentissimo senato copia della presente, mia humilissima instanza, e
delle scritture che per comprobatione di quanto riverentemente rappresento
unisco, acci servano di lume dovuto alle sapientissime pubbliche deliberationi.
Gratie.
Zad. st. arh. Spisi A. Moenigo, knj. V,
str. 644.
329
Zadar, 3 juia 1701.
Knez Frano Posedarski nudi Zavii Jankoviu zakletvu na moti Sv.
imuna na broj volova koji su mu orali u godinama 1699 i 1700 u selima u
kojima je Zavia imao nepokretnog imanja.1

Radi boljeg razumevanja ovog dokumenta potrebno je napomenuti da je knez


Frano Posedarski bio dostao na drabi zakup decima u Kotarima u 1699 i 1700 g. a da se
decime nisu pobirale od faktinog prihoda zemalja, ve paualno po svakom ornom volu.
Bilo je u interesu da dokae postojanje to veeg broja volova, a poreznici su nastojali da
pravi broj prikriju. Otuda se izrodio ovaj spor.

361

1701, 3 giugno, Zara.


Costituito il conte Francesco Possedaria ed osseruata la negatoria fatta dal
Kavalier Zauissa Mitrovich, all' incontro della citazaione del detto conte, con
una nota presentata della quantit di manzi che arano per conto d' esso kavalier
Zauissa deludendo in tal forma la quantit di arati estesi nella citazione di 8
maggio, onde per non dilungare in litiggio, si contenta che il prefato kavalier
Zauissa giuri all' arca di san Simeone giusto:
che a Bigliane nelli due anni 1699 e 1700 non abbi hauto manzi che
habbino arato per conto suo se non 20 et che non ne habbi avuto alcun altro in
compagnia d' alcuno.
Islam 25
a Cosulovaz 2
a Nunich alcuno
a Corlat 3
a Bencovaz 2 e mezzo
a Biocino selo alcuno
in Arvenich alcuno
a Zegar 5
a Colarine 1
a Perussich 2
Che non habbi hauto in 2 anni pi che 24 caualli di fieno, che non habbi
avuto in 2 anni sudetti che barilli 100 di uino. Che giurando le cose suddette si
contenta che il kavalier Zauissa lo paghi secondo la nota da lui presentata et non
giurando resti sententiato secondo la sua domanda.
Zad. st. arh. Spisi A. Moenigo, knj. V, str.
631, 632.
330
Zadar, 5 juna 1701.
Zavia Jankovi poloivi ruke na moti Sv. imuna kune se na broj
volova koji mu oru u svakom pojedinom selu.
Adi 5 giugno 1701.
Conferitomi io Nicol Capogrosso coadiutore della segretaria di sua
eccellenza nella chiesa di San Simeone unitamente col signor kavalier Zauissa
Mitrouich et iui letto il retroseritto costituto al detto kualier con cadauno dei
capitoli e tesi sopra quali gli fu esibito il giuramento, accostatosi all' area del
santo e poste sopra la stessa le mani giur:
che a Bigliane non ha havuto altro che 40 soli manzi, 4 de quali servivano
per il custode de manzi medemi detto volar, che a Islam non ha havuto che 20
manzi il primo anno, 8 de quali per servivano per l' aratore, et l' anno seguente
27 de quali 11 servivano per l' aratore.

362

a Cosulovaz 2 : 1 per lui uno per l' aratore,


a Nunich alcuno,
a Corlat 8 : 4 per lui 4 per l' aratore,
a Bencouaz 5 : 2 per lui 2 per l' aratore,
a Biocinoselo e Arvenich alcuno,
a Zegar: 10 : 5 per lui 5 per l' aratore,
a Colarine: 1 solo per se,
a Perussich 4 per lui 4 per l' aratore.
Per quello che riguarda il fieno e il vino non poter in sua coscienza
attestarne la quantit, ne sopra ci voler giurare.
Zad. st. arh. Spisi Moenigo, knj. IV, str.
631, 632.
331
Knin, 16 juna 1701.
Ispitan kao svedok u sporu meu selima Lisii i Brgud i upitan da li je u
srodstvu ili u neprijateljstvu sa kojim od pripadnika sela koja se parnie, serdar
Jovan Sinobad izjavljuje da mu je Milija Baljak iz Brguda rod, ali ne zna u kom
stepenu, a da na Radanu Matia ima da izvri krvnu osvetu stoga, to mu je na
poetku minulog rata ubio na pravdi boga oca Petra.
Adi 16 giugno 1701.
Venuto a citazione in officio il signor kavalier Giovanni Sinobad quondam
Pietro, testimonio ut ante prodotto, citato, monito et esaminato col protesto di
giuramento in fine della sua depositione, fu interrogato sopra il particolare primo
delle terre contentiose per parte di quelli di Lisicich in cui stato introdotto,
rispose: quando veramente verte la contesa delle terre situate in Rusichia Draga
est Kragliza io so di vera scienza che sin la decorsa pace furono queste
possedute da Gregorio Lepur, Doimo Cutrata (?), da certi Zilich, Zurcovich,
Pastuhovich, Doimo Golarevich et altri al numero di 20 famiglie delle di cui
terre corrispondevano il dritto al Turco et habitavano in Lissicich, principiata poi
la guerra andarono ad habitar in Perussich, dove non ostante possedevano e
coltivavano le medesime, non so poi se al presente le possiedano.
(Omissis).
Interrogato di che villa sia? Rispose: io sono nato a Possedaria et hora
habito qui a Knin.
Interrogato se sia parente congionto, attinente a quelli di Lissicich e
Podgragie? Risponde: non sono parente, congionto ne attinente a quelli di
Lissicich ho bensi parenti a Bargud et sono Millia Bagliach, ma non so in qual
grado.

363

Interrogato se sia avverso o nemico a quelli di Bergud? Rispose: nutro


odio di vendetta contro Radan Matich per aver ucciso indebitamente sin dal
principio della decorsa guerra il quondam Pietro mio padre, qual Matich se non
fuggiva li decorsi giorni da Zara, dove mi ero portato per miei affari da sua
eccellenza generale, haverei tentato di privarlo anch esso di vita.
(Omissis).
Zad. st. arh. Spisi A. Moenigo, knj. V,
str. 596.
332
Zadar, 30 jula 1701.
Episkop Nikodim Busovi, da bi oslobodio tamnice Petra Bankovia iz
Pakotana, obvezuje se da e opet privesti odbeglog vojnika radi kojeg je
Bankovi utamnien ili predati istog Bankoviu u bjegunevu etu da slui
mesto njega.
Adi 30 luglio 1701.
Constituito monsignor Bussovich vescovo greco il quale volontariamente
e con ogni miglior modo si costituisce pieggio per Pietro Bancovich da
Pacoschiane essistente in queste forze, perch il medemo sii posto in libert con
impegno di far capitar all' obbedienza et alle dispositioni di sua eccelelnza il
soldato fuggito dalla compagnia Fantovich (?) o di restituire lo stesso Bancovich
e rimetterlo al servitio della compagnia predetta nelle veci del fuggito; et
mancando all' uno et all' altro de suddetti impegni, d' esborsare egli monsignor
Bussovich reali sessanta. E tanto con obbligazione generale di tutti e cadauni
suoi beni.
Nicodemo Bussouich vescovo afermo
In margine: Adi 4 agosto.
D ordine di sua eccellenza provveditor general si depenna la con troscritta
pieggieria, stante il ritorno al servitio del soldato.
Alvise Mocenigo terzo manu propria
Zad. st. arh. Spisi A. Moenigo, knj. V,
str. 156.
333
Zadar, 10 septembra 1701.
Popis darova odreenih bosanskom pai i njegovim doglavnicima, a
predanih knezu Frani Posedarskom, kojeg je generalni providur Alvize
Moenigo slao k pai radi ureenja meusobnih susedskih odnosa.

364

Nota delle robbe, che si consegnano al signor conte Possedaria nella sua
espedizione al passa di Bossina, da distribuirle, come segue.
Al passa di Bossina
Un orologio
Una veste di pano rosso
Una detta di lattesin
Due dette di color verde
Quattro vesti di seta con oro, cioe
Una gialla
Una bianca
Una verde, et
Una sguarda
Sei scattole di odori
Due dette di mantecca
Sei pettini d' avorio
Due pippe alla chinese
Una scattola per tabacco
Sei bozzette con bocchini d' argento per acqua della Reina
Ventiquattro pani di zucchero
Dodici scattole di confetti da Bergamo
Sedici vasi di gelo da Bergamo
Una scatola con conditi
Una scattola con cioccolata, e cilelle
Due casse con vetri
Una cassa di limoni
Al chiehaia del sudetto Passa
Due vesti di panno, cio
Una di color lattesin,
Una di color menevis
Due altre di seta con oro, cioe
Una color lattesino,
Una color sguardo
Doi scattole di odori
Due bozzette per acqua della Reina, una delle quali son bocchino d'
argento
Dodici pani di zucchero
Quattro petteni d' avorio che sono fuori della cassa
Ad Ali' Passa, se sara alla corte.
Duo vesti di pano cioe
Una color rosso
Una color menevis
Due vesti di seta con oro, cioe
Una color lattesino
Una color sguardo
Quattro scattole d' odori
Quattro petteni d' avorio

365

Otto scattole di confetti da Bergamo


Una pippa alla chinese
Due bozzette per acqua della Reina, una delle quali con bocchino d'
argento
Dodici panni di zucchero.
A disposizione del signor conte Possedaria
Un orologio
Una scattola di ciocolatta, e confetti
Sei bozzette per acqua della Reina, quattro delle quali con bocchini d'
argento
Una scattola di odori
Dodici pani di zucchero
Una bozza di acqua della Reina, da empire le bozzette piccole nel
dispensarle.
Zad. st. arh.
Arh. mlet. drag. sv. LXXVIII.
334
ibenik, 10 oktobra 1701.
Generalni providur A. Moenigo postavlja Iliju Mitrovia (sina Zaviina)
za kapetana jedne od eta koje se u Dalmaciji regrutuju da bi zamenile
veteransku vojsku koja je povodom rata za pansko naslee prebaena u Italiju.
1701, 10 ottobre, Sebenico.
Chiamate dall' eccellentissimo senato con ducale 24 settembre caduto, per
le presenti occorrenze di terraferma molte milizie veterane Italiane et
oltramarine, ci ha nell' ordinarcene l' espedire imposto di far ammassar
compagnie de sudditi per seruir con l' ordinaria paga della nazione ne pressidii di
queste piazze. Applicati all' obedienza, abbiamo fatto adempire l' unione delle
nuove leue a supplemento delle genti che marchiar deuono in Italia, et essendo
necessario destinar capitani alle compagnie raccolte, abbiamo col autorit del
generalato nostro, eletto per capitanio d' una d' esse compagnie Elia Mitrouich
del contado superiore di Zara. Conseguir egli la solita paga di ducati 14 al
mese, l' alfiere di ducati 10 il sargente caporale e soldati quanto agli altri si
contribuisce e l' ordinario biscotto. Dour per tale ecc.
Zad. st. arh. Spisi A. Moenigo, knj. III,
str. 528.

366

335
Zadar, 24 novembra 1701.
Upuujui serdara Zaviu Jankovia na elu eta sakupljenih u Kotarima
na slubu u Italiju1 generalni providur A. Moenigo postavlja mu za zamenika u
serdarstvu Gornjih Kotara kapetana Gvozdena Radasovia.
1701, 24 novembre, Zara.
Inuiandosi il kavalier Zauissa Mitrouich, sardaro del contado superiore
alla testa delle genti estratte da questo contado, per servire nelle presenti
occorrenze di terra ferma, conosciamo di pubblica premura il sostituirui altra
persona che nel tempo della di lui absenza sostener debba la direttione del
contado medemo. Suggeritoci perci dallo stesso kavalier Zauissa il capitano
Guozden Radassovich, che si distigue nel credito appo le genti predette, lo
ellegemo in sardar del contado superiore sino al ritorno del kavalier Zauissa con
la paga di ducati 15, sicuri ecc.
Zad. st. arh. Spisi A. Moenigo, knj. III,
str. 529.
336
Zadar, 26 novembra 1701.
Ugovor kojim Zavia Jankovi kupuje od konta Jakova Kalifi polovicu
ostrva Oliba za cenu od 8000 dukata.
NEL NOME DI CHRISTO
AMEN.
L' anno della sua nativit 1701. Inditione giorno di sabato li 26 novembre
nelli tempi del serenissimo principe e signor nostro il signor Aluise Mocenigo
per l' iddio gratia inclito dose di Venetia etc. e del regimento dell' illustrissimo
signor Vicenzo Badoer conte di Zara et alla presenza del nobil homo zaratino: il
magnifico signor gouernator Giouanni Battista Soppe Fortezza honorando
consiglier etc.
Personalmente constituito il signor conte Giacomo Califfi, quondam
signor conte Francesco il quale con ogni miglior modo ha dato, cesso venduto, e
liberamente allienato al signor kavalier Sauissa Mitrouich qui presente, per se
heredi, successori suoi stipulante, comprante, aquistante, e per nome anco delli
figliuoli del quondam Illia

Radi rata za pansko naslee koji je tada buknuo, republika je te i sledee godine
digla i poslala u Italiju nekoliko regimenta "Skjavona" sakupljenih u Kotarima i u
kninskoj i sinjskoj krajini.

367

suo fratello l' intiera, e retta metta di tutto il scoglio d' Ulbo nell' acque di questa
giurisditione circondato d' ogni intorno dal mare proindiuiso, esistente con l'
altra mett con gli heredi del quondam signor Gio Battista Soppe Fortezza con
tutte le raggioni attioni, habentie e pertinentie con la mett delle fabriche che
sono in commune con essi signori heredi Soppe Bottami materiali, e con gl'
animali di special raggione d' esso signor conte il tutto nella presente vendita
compreso e niente eccetuato ne per se riseruato ad' hauer, tener, goder e far da
qui in poi tuto ci ch' ad' esso signor COMPRATORE heredi, e successori suoi,
e col nome di sopra parer, e piacer di fare come di cosa sua propria, e questo
per prezzo e stabilito mercato di ducati otto mille d' argento da lire sei, e soldi
quattro per ducato di moneta di Venetia il qual tutto prezzo hora alla presenza ut
ante egli signor COMPRATORE ha dato, contato, e con effeto numerato ad egli
signor conte ui presente, e a se trahente delli quali ducati otto mille d' argento
come sopra riceputi ne fa ad esso signor kavalier COMPRATORE heredi e. t. c.
fine saldo, e quietanza perpetua, promettendo cosi in giuditio, che fuori a proprie
spese diffenderlo contro chiunque molestar lo volesse con heredi e. t. c. per
ocasione della presente vendita, e di mantenerlo al possesso della detta mett di
scoglio, e effetti venduti inuestendolo in ogni raggione, e attione che esso signor
conte haueua uso, e consuetudine, come godono gl' altri patroni dell' altra mett.
Dichiarando esso signor kavalier COMPRATORE far detto aquisto con questa
espressa conditione, che detta mett di Scoglio come sopra comprato sii, e s'
intenda per mett de suoi figli maschi, e l' atra metta de figli maschi del
quondam Illia suo fratello heredi, e descendenti loro maschi in perpetuo cosi de
propri figli, che di quelli d' Illia preddetto con reciproca sostitutione d' esse linee
in mancanza di maschi, e estinguendosi ambe le linee de maschi in alcun tempo
intende, che all' hora succedano le femine pi prossime al detto signor
COMPRATORE, e si conseruino nella discendenza d' esse femine prima
successe perpetuamente, con conditione, che li discendenti di quelle femine si
chiamino di casa Mitrouich, che godessero essa mett di Scoglio, douendo cosi li
maschi come le femine far perpetuamente celebrar dodeci messe all' anno a Sant'
Illia, con la solita elemosina per l' anima sua, e de suoi deffonti.
Fatto in Zara in casa del sudetto signor kavalier COMPRATORE posta nel
confin di San Simon presenti il signor conte kavalier Nicolo dottor Sfachiotto,
domino Marco Belato testimoniy e. t. c.
Otpravak ugovora u posedu B. Desnice u
Obrovcu.
337
Zadar, 26 januara 1702.
Kako se vie morlakih porodica doselilo u Tribanj u nameri da tu osnuju
selo, a kako se Raanani i Starigraani tome opiru

368

generalni providur Moenigo zabranjuje da se tu osniva selo, nareuje da se


sagpaene kue porue, a doseljenici nastane ili u Raanac ili u Starigrad gde e
uivati ista prava kao i stanovnici tih sela.
Noi Alvise Mocenigo ecc.
Essendosi, dopo alcuni dispareri et accidenti nati tra quelli di Starigrad e
Rasanze ridotte diverse famiglie de Morlacchi e formate case a Tribagn con
disegno di rinovarvi un villaggio separato; sopra di che fattosi da noi maturo
riflesso, e sentiti i motivi delle preddette famiglie passate a Tribagn, e di quelle
di Starigrad e di Rasanze che ne han preteso aggravio, fissatavi tutta quella
consideratione, che ricercano non meno i riguardi del pubblico servitio, che della
quiete de sudditi, siamo venuti in deliberatione di terminare e decretare.
Che resti prohibita l' unione e lo stabilimento della nuova villa in Tribagn,
e che le case da nuovo ivi construtte s'habbino a distruggere, dovendo le
famiglie, che l' anno ivi ridotte ritirarsi nel pi breve termine o in Starigrado o in
Rasanze, dove gi concorrono le stesse, come avanti di noi, si sono espressi di
stabilirsi e di fermare le loro habitationi; salvo se alcuna di loro volesse fermarsi
in altro villaggio, il che sia in loro elletione. Che se bene ridotte a Rasanze o
Stariogrado, habbino da godere sotto la montagna le terre che godevano per l' assegnationi fatteli dagli eccellentissimi precessori nostri; cosicche per quest' atto
d' ubbidienza non habbino da perdere in alcuna parte il godimento delle
medeme, anzi se le aggiunga l' habilit di coltivare di qu del canale insieme con
gli altri Rasanzani o Starigradani le terre vacue di quel contorno. Che i pascoli
acque, boschi et ogni altro comodo per vantaggio della montagna siano
communi tra tutti e le dette ville e loro habitanti, e nuovi e vechi senza alcuna
distintione, o separate e senza ch' uno possa impedire all' altro l' uso e godimento
de benefitij predetti.
Dovrano dette famiglie essere raccolte amichevolmente dai Rasanzani e
Starigradani, datoli luoco per formarvi i loro casali, et essere trattati gl' altri
rimossa ogni amarezza e dissapore.
La presente terminatione e decreto dovr esser pontualmente eseguito
sotto pena della pubblica indignatione e dei piu severi castighi nelle vile e
sostanze de trasgressori e ci salva sempre ogni altra pubblica deliberatione, e
provvedimento.
Zara 26 gennajo 1701 mare veneto.
Zad. st. arh. Spisi A. Moenigo, knj. III, str
542.
338
Zadar, prvi februara 1702.
Kako se serdar Lazar Smiljani upuuje u Italiju sa vojskom sakupljenom
u zadarskom kotaru, generalni providur A. Moenigo postavlja mu za zamenika
u serdarstvu Donjeg Kotara kapetana Antu Vujanovia.

369

Noi etc.
Incamminandosi il sardar Lazzaro Smiglianich del contado inferiore con le
genti che vengono estratte da questo territorio per servire nelle presenti
occorrenze della terra ferma, conosciamo di publica premura di sostituire il
capitano Antonio Vugiacovich in sardaro del contado inferiore e diretorre delle
genti del medesimo...
Zara primo Febraro 1701 more veneto.
Zad. st. arh. Spisi A. Moenigo, knj, III,
str. 544.
339
Zadar, prvi marta 1702.
Na molbu Kotarskih glavara providur A. Moenigo rezervie serdarstvo
Gornjih Kotara, upranjeno usled smrti Zavie Jankovia, njegovom nejakom
sinu Iliji uz platu od 20 dukata na mesec, a za privremenog serdara imenuje
kapetana Gvozdena Radasovia, koji e imati da tu dunost preda Iliji, kad ga
povremeni providur nae sposobnim da je vri.
Noi Aluise Mocenigo per la serenissima repubblica di Venezia
provveditor generale in Dalmazia et Albania.
Il degno conceto della casa Mitrouich si aument distintamente dalle
valorose azioni del prode caualier Stoian detto Gianco, che dopo auer con
lodevoli proue di coraggio dato in moltissimi incontri pieni saggi di perfetta
diuozione al publico uenerato nome, chiuse finalmente con gloria i suoi giorni
sigillandoli con l' effusione di tutto il sangue, caduto nella passata guerra vittima
sotto il ferro nemico, combattendo contro Turchi, mentr' era attual sardaro di
questo contado superiore. Nell' impiego medesimo subentr Zauissa Mitrouich
suo fratello, che ben imitandolo l' ha' per molti anni sostenuto con prudenza e
ualore, con publico profitto, con soddisfazine de Morlacchi e con incremento di
merito che in lui pure fu dalla publica maest decorato con grado di caualiere.
Mancato egli ultimamente di uita ha lasciato superstiti e heredi non meno della
fede, che delle benemerenze della famiglia Elia suo figlio e due nipoti figli del
quondam Elia suo fratello, giouinetti di ottima espettazione che promettendo
opportunamente a pubblico uantaggio seruizio fruttuoso non inferiore al prestato
dai defonti loro zio e padre respettiuamente, degni anche si rendono delle
publiche clementissime gazie. Aci si aggiunge che considerati essi con
parzialit di affetto dall' uniuersale del contado medesimo sono comparsi auanti
di noi i suoi capi supplicandoci con premurose istanze di estendere uerso questi
teneri rampolli di benemerita prosapia gli effetti della pubblica piet, con
istabilire in alcuno di essi il uacante sardarato, per reseruar a loro pure il
contento di poter a suo tempo sotto la direzione di prole

370

teneramente amata continuar i tributi della propria fedelt alle glorie della
serenissima repubblica ponderatosi da noi con maturi riflessi tutte ci che
conferir possa al miglior pubblico seruizio e che uaglia insieme a palesare uerso
discendenti di casa sempre prediletta la pubblica graziosa propensione;
Concoriamo a riseruare, come con l' autorit del generalato nostro riserviamo la
carica di sardaro uacata per la morte del quondam caualier Zauissa ad Elia
Mitrouich suo figlio, per douerla assumere quando a cognizione dell'
eccellentissimo signor provveditor general di quel tempo sar capace a
sostenerla col necessario uigore, per esserne allora admesso al possesso. Ma
perch anche nella sua minorit non resti escluso dall' effettiue pubbliche
beneficenze e riconosca non interrotti i testimoni di pubblica generosa
gratitudine alla degna memoria de predetti benemeriti defonti, assegnamo ad
esso Elia ducati uinti al mese dal corpo dei cinquanta che godeua Zauissa suo
genitore, mentre non sar poi scarsa la munificenza dell' eccellentissimo senato
di accrescergli anche le retribuzioni a misura della puntualit del suo attuale
seruizione, dell' applicazioni fruttuose, con quali si distinguesse e se ne rendesse
capace. Ma ricercando intanto il publico seruitio la sostituzione d' altra persona,
che con abilt e fede supplisca all' incombenze h porta seco si importante
impiego ci sembra a ci adeguato il capitano Guozden Radassovich, che dallo
stesso quondam caualier Zauissa ci fu suggerito per ottimo a sostener le di lui
veci et a ben diriggere i Morlacchi fino al suo ritorno dall' Italia, oue con la
cauallaria paesana ueniua chiamato da publlici comandi e gli rilasciamo anche a
24 nouembre decorso la patente. In ordine a questa dunque con l' autorit della
nostra carica eleggiamo prousionalmente per sardaro del contado seperiore
capitan Guozden con paga di ducati uinti al mese da conseguirli e sostenir il
posto sino che uenga il tempo di rassegnarlo al suddetto Elia Mitrouich; con
sicurezza che per meritar egli Guozden con le proprie operazioni la publica
grazia contribuir le pi uiue applicazioni, per ben promuouer il publico seruitio
cosi nel caritateuole trattamento de Morlacchi, come nell' esigenze tutte delle
gelose frontiere, a che douranno tendere fissamente tutte le sue attenzioni:
douendo essere per tale riconosciuto e nell' occorrenze di publico seruitio da chi
si deue puntualmente ubbidito. Il registro delle presenti comettendo oue occorre
col esecuzione a chi si espetta, doppo che ne sar seguita la suprema
approuazione dell' eccellentissimo senato, a cui sar perci da noi umiliata. In
quorum etc.
Zara di primo marzo 1702.
Aluise Mocenigo
Originalni patenti u posedu B. Desnice u
Obrovcu.
340
Zadar, 3 marta 1702.
Generalni providur A. Moenigo postavlja za harambau Obrovca Vida
urevia, barjaktara pokojnog serdara Zavie Jankovia i upravnika
Jankovieve ete u Obrovcu.

371

1702, 3 marzo, Zara.


Ridottosi alla divotione nella passata guerra Vido Giurgeuich ha dato
proue del suo valore negli incontri havuti con nemici che merito le testimonianze
del nostro pieno gradimento, con doni dalla nostra mano havuti, fatto pure
alfiere del defonto sardaro kavalier Zauissa Mitrouich, ha nell' occasioni tutte
adempito con intiera puntualit alle parti proprie, presiedendo al presente al
gouerno della compagnia Mitrouich a Obrouazzo, e volontariamente si esibi alla
diretione di una delle compagnie del contado a cauallo, quando si disposero per
la marchia in Italia. Inclinati a renderlo consolato, coll' autorit del generalato
nostro lo dichiariamo harambassa d' Obrouazzo, ordinando ecc.
Zad. st. arh. Spisi A. Moenigo, knj. III,
str. 550.
341
Zadar, 13 marta 1702.
Generalni dalmatinski providur Alvize Moenigo javlja senatu da je serdar
Zavia Jankovi umro ba u asu kad se bio spremio da se na elu morlake
konjice prebaci na mletako kopno. Na jednodunu molbu Gornjih Kotara, koji
su naseljeni narodom pravoslavne vere, kojoj je pripadao i Zavia, providur je
rezervisao serdarstvo tih Kotara Zaviinom nejakom sinu Iliji odredivi da ga,
dok on doe u godine, zamenjuje u toj dunosti kapetan Gvozden Radasovn,
koji je takoer pravoslavac.
Serenissimo prencipe
(Omissis).
Il degno cavalier Zavissa Mitrouich, che con distintione si palesava
disposto di secondare anco in ci le prescrittioni di questa carica, e ultimamente
mancato di vita, quando appunto si trovava allestito a venerare la publica volont
col suo passaggio in terra ferma alla testa della cavalleria paesana. La sua morte
viene con particolar dolore del mio animo sentita, perche vostre eccellenze han
perduto un suddito di perfetta fedelt, di pontualit intiera e di uguale zelo per i
publici vantagi et un capo accreditato, temuto da confinanti, e che esigeva tutta
la stima et obedienza da' Morlachi, che pur con afflitione se ne vedono privi.
Il genio affettuoso e partiale che tengono verso questa famiglia, ha dato
impulsi all' universale del contado superiore composto nella maggior parte di
genti di rito greco, che lui proffessava ad implorare la sussistenza e la
continuatione nella medesima del posto di sardaro, nel sostenimento del quale
cosi lui, come prima il gi valoroso kavalier Gianco suo frattello, si sono sempre
con prove singolari contrasegnati e distinti. Havendo per egli lasciato dopo di
se la moglie con tre creature, tra quali un figlio maschio di pochi anni, e due
nipoti pur giovinetti figli del quondam Elia suo frattello, uno de' quali
capitanio di

372

cavalleria, ho creduto conferente a publici interessi di non escludere dal


continuato godimento delle generose beneficenze di nostra serenit rampolli di
casa veramente benemerita, riuscita sempre fruttosa alle publiche esigenze.
Ho per riservata ad Elia figlio dello stesso quondam Zavissa il sardarato,
ma perch sino ch' egli giunga in stato di assumerne il possesso, e sostenerne il
comando, conveniva dare al contado altro dirrettore, ho havuto la mira di
scegliere sogetto capace et il pi aceto insieme per congiungere con i riguardi
del servitio di vostra eccellenza, anco la sodisfatione et il contento del
subordinato.
Vi ho dunque surrogato provisionalmente il capitan Gvozden Radassovich
dello stesso rito greco, inspettion necessaria per conciliarli maggior rispetto et
obedienza pi rassegnata da gente della stessa credenza, e voglio sperare che sia
per suplire con habilit alle sue incombenze mentre da Zavissa pure quando si
trattava la sua partenza per Italia, mi fu suggerito per ottimo a sostener le di lui
veci sino che fosse ritornato, e l' havevo anco con mio decreto stabilito.
Per darli poi qualche modo di sostener il peso dell' impiego e riconoscere
le sue fatiche sino al tempo di rinonciarlo, e per non lasciar intanto destituta
della publica caritatevole assistenza la casa Zavissa, che conseguiva ducati
cinquanta al mese, vinti ne ho assegnato al di lui figlio, et altri vinti al
Radassovich, come il tutto esprime l' alligata patente che il mio ossequio humilia
sotto le ... censure, dell' eccelentissimo senato, per l' aprovatione quando l'
operato da me con motivi certamente di puro zelo per il miglior servitio della
patria, non si credesse alieno dalla publica venerata intentione.
Defficiente il defunto sardaro della cognitione di lettere italiane, tratteneva
apresso di se t Vincenzo Mersio, primicerio della chiesa di Nona, vecchio
suddito dell' isola di Pago, valendosi dell' opera sua nel carteggiare, massime con
questa carica, che ha frequenti occasioni di distribuir a capi ordini e commissioni
per publiche premurose occorrenze.
Per esso prete una piazza di soldato d' infanteria assegnatali dall'
eccellentissimo precessor Dolfino li 22 giugno 1692, e confermata con ducali 26
aprile 97 col mottivo di sue benemerenze, e mentre riportava qualche
retributione alle sue fatiche anco dalla gratitudine di Zavissa, poteva sussistere, e
volentieri contribuiva il suo impiego in questo, si pu dire, publico servitio, nel
quale riuscendo assai pi necessario al nuovo sardaro, ho dovuto obligarlo a
continuare anco a lui l' assistenza, potendo, oltre la fontione ch' essercitava
presso Zavissa, ben impossessato delle sue massime coadiuvar molto
particolarmente in questi principij le dirrettioni di quest' altro, e drizzarle, alle
mete del miglior publico servitio.
(Omissis).
Zara 13 marzo 1702.
Alvise Mocenigo provveditor general
Mlet. dr. arh.
Senato Dispacci provveditor general in
Dalmazia, filza 543/134.

373

342
Mleci, 22 marta 1702.
Mletaki senat izraava svoju alost radi smrti Zavie Jankovia i
odobrava providurovu odluku kojom je serdarstvo preneo na Zaviina sina Iliju,
odredivi mu za privremenog zamenika kapetana Gvozdena Radasovia.
MDCCII XXII marzo.
Al provveditor general in Dalmatia et Albania.
(Omissis).
Non pu che rimarcarsi con vivo sentimento degl' animi nostri l' infausto
accidente del cavalier Zavissa Mitrovich, che distintosi nel merito per il degno
fruttuoso servitio del fu cavalier Gianco suo fratello e per quello di lui in pi
azzardosi cimenti nella passata guerra con Turchi s' era conciliato giustamente il
consenso delle publiche beneficenze. Intendemo i ricorsi promossivi doppo la
sua morte dall' universale del contado superiore di Zara per la sussistenza e
continuatione nella sua famiglia del posto di sardaro, ch' egli doppo il fratello
predetto sosteneva, e li motivi che v' hanno persuaso a conferire a Elia suo
figliolo il sardaroto medesimo, e destinarvi provisionalmente sin che giunga all'
et di sostenere il comando il capitan Guozdan Rassadovich, coll' assegnare all'
uno ducati vinti al mese dalla summa delli ducati cinquanta che godeva il
predetto suo padre defonto, et altri vinti al capitano Radassovich medesimo,
come s' inteso dalla patente, che ci havete accompagnato, e che troviamo
proprio e conveniente confermarla per la sua puntuale osservanza a rimarco della
grata publica memoria verso cosi benemerita famiglia, e nel concerto che resti
nella sua vece in propria forma supplito all' essentialit dell' incombenza.
(Omissis).
+ 142

0
Lecta serenissima signoria 4/5

4
Iseppo Zuccato segretario
Mlet. dr. arh.
Senato-Rettori, str. 77.
343
Travnik, 22 marta 1702.
Bosanski valija Halil-paa javlja dalmatinskom providuru Alvizu
Moenigo da je Travnianin Seifulah, rob, Jovana Sinobada priznao da je sa
Sinobadom ugovorio otkup od 200 reala, jedne srebrene sablje i jedne srebrene
konjske opreme.
(Omissis).
Dipoi abbiamo fatto venire auanti di noi Seifulah habitante della terra di
Traunich che rea prima schiauo del Sinobad habitante della fortezza di Chnin.

374

(Omissis).
Il schiavo del Sinobad Seifulach interrogato perch abbia trascurato di
pagar il debito rimanente per il suo prezzo accordato, confess che il suo prezzo
fosse duecento reali et una sciabla d' argento, et un fornimento di cauallo di
argento ...
(Omissis).
Zad. st. arh.
Arh. mlet. drag. sv. LXXVIII.
344
Zadar, 10. aprila 1702.
Pohvalnica generalnog provvdura Alviza Moeniga novigradskom glavaru
Luki Otriu za hrabrost pokazanu u minulom ratu naroito kod pohoda na
Zmijanje, osvojenja Vakufa i opustoenja Glamoa.
Noi Alvise Mocenigo terzo per la serenissima republica di Venezia
provveditor general in Dalmatia ed Albania.
Pel corso intero della passata guerra Luca Ostrich capo di Novegradi ha
contrassegnato la puntualit del suo servizio, e la sua fede verso il principe
serenissimo. In diversi cimenti e partite contro Turchi in quella specialmente di
Zmiagne, nella presa di Vacup e nella destruzione di Glamoz, diede di se stesso
le maggiori prove. Seguito sempre il quondam kavalier Zauissa suo sardaro e
diresse le genti paesane non meno di questo contado che le altre di Novegradi.
Anco nelle vertenze al confine sulla Morlacca nell invigilare ala custodia dell'
importante posto di Cheghlevich e per tener lontani li sconcerti adempi
pienamente alle proprie parti e nell' absenza del predetto sardaro Zauissa
sostenne con tutta rassegnazione l' unione delle genti raccolte. Fu puntuale
stessamente nell' umiliare a questa carica gli avvisi e nel eseguire gli ordini che
gli restaron ingiunti. Concigliatosi pertanto il pubblico ed il nostro pieno
gradimento l' accompagnamo con le presenti. In quorum etc.
Zara 10 aprile 1702.
Alvise Mocenigo
Originalna isprava u posedu porodice
Otri-Kapitanovi u Novigradu.
345
Mleci, 27 aprila 1702.
Dukal duda Alviza Moeniga kojim javlja dalmatinskom providuru
Alvizu Moenigu da je postavio Otaviana Lazari za governadura Obrovca pa mu
nareuje da ga uvede u dunost, a otpusti lice koje sad pokriva taj poloaj.

375

Aloysius Mocenico dei gratia dux Venetiarum etc.


Abbiamo questo giorno col senato spedito governatore a Obbrovazzo
domino Ottaviano Lazzari, soggetto d' attitudine e sufficienza, che ha servito
altre volte con frutto e merito nei governi d Argos, Cattaro, Budua e nella
trascorsa guerra in Levante, essendosi portato nelle pubbliche occorrenze da
provetto ufficiale come il tutto apparisce da suoi attestati; onde al suo arrivo lo
farete edmettere alla carica stessa, licenziando chi in quella servisse e per il
tempo che si tratenir nella medema gli farete corrisponder la paga di ducati 20 e
le solite due lanze spezzate. Omissis.
Datum ih nostro ducali palatio die 27 aprilis, indictione 8, 1702.
Marin Angelo de Negri segretario.
Zad. st. arh. Spisi Moenigo, knj. IV,
str. 70.
346
Travnik, 1 juna 1702.
Bosanski valija Halil-paa javlja generalnom dalmatinskom providuru
Alvizu Moenigu da su Sinobadov sestri i Vid Petrovi iz Kosova sa 60
hajduka zaseli u Prologu i da pljaka putnike i napadaju i ubijaju nefere i da su
napali i porobili jedno selo u blizini Atlagievih kua.
(Omissis).
... le significhiamo che il figliolo della sorella del Sinobad et il Petrouich
habitante di Cossouo questi due guidoni con 60 persone di haiduci allogiatisi nel
monte Prologh nel luogo detto Bucoua Clauizza oltre che spogliano e
sualeggiano li passeggeri che trausitano per quelle parti; incontratisi in costoro
510 persone neferi della guardia della torre che e sul detto monte Prologh,
mentre andavano verso il ponte di Cettina quelli li assalirono e ne vecisero uno
et il giorno seguente pure hanno ferito un nefer con archibugio. In altre di notte
assaltorono una villa di 4,5 stani nelle bande della casa dei Atlaghich e la
spogliorono e sualegiorono delle sosstanze et haueri.
(Omissis).
Zad. st. arh.
Arhiv mlet. dragomana, sv. LXXVIII.
347
Mleci, 21 septembra 1702.
Dukal duda Alviza Moenigo kojim, s obzirom na zasluge predaka,
potvruje kapitanima Nikoli i Stojanu Jankoviu doivotno uivanje konjike i
peake ete koje su oni sakupili.

376

1702 3 ottobre Zara. Presentata in mano di sua eccellenza provveditor


generale Mocenigo dal infrascritto capitano Nicolo Mitrouich della quale ne ha
sua eccellenza ordinado la douta esecuzione e registrazione Giovani Pietro
Caualli segretario.
Aloysius Mocenigo dei gratia dux Venetiarum etc.
Eredi del merito delli signori Gianco, Stoian e Sauizza della benemerita
famiglia Mitrouich, sono li capitani Nicolo e Stoian loro nipoti e figlioli
respectiue del capitano Elia fratello delli sopra riferiti benemeriti officiali. Le
loro operationi contribuite in prouintia in tutti gli incontri del nostro seruitio
sono gi note e comprobate dai rescritti di questo conseglio e dall' attestationi de
nostri generali per essersi sacrificati ogni uno d' essi per le glorie della signoria
nostra. Con l' imitatione e con l' esempio nel primi anni della loro giouent si
sono anch' essi dati all' eseritio dell' armi cio Nicolo in qualit di capitano di
caualleria e Stogian nel grado stesso d' infanteria, riguardati sempre con occhio
di predilettione, fu concesso al prmo la compagnia stessa per anni 10 per il
merito d' hauerla ammassata del proprio onde con terminatione del provveditor
general Dolfini 1 aprile 1692 fu a medesimo assegnata uita sua durante, come
pure la sudetta d' infanteria. Hora humiliando le loro suplicationi per il
stabilimento delle pubbliche gratie, proprio si conosce che a grata rettributione
del lungo et assiduo seruitio, prestato da progenitori con auuantaggio delle cose
nostre di uedere li medesimi consolati: L' ander parte che al capitano Nicolo
Mitrouich et al capitano Stoian suo fratello siano confermate le loro compagnie
respectiue di caualleria e fanteria loro uita durante con la paga che al presente
godono e con l' obbligo di soggiacere alli debiti che la stessa tenesse con il
publico, sicuri d' esigere dalli medemi frutti corrispondenti al nostro seruitio.
Quare etc. Die vigesima prima septembris indictione 11 XDCCII.
Marin Negri segretaio
1702 3 ottobre Zara. Registrato nel regisrature delle ducati e terminationi
30 tenuto nelo offitio della raggioneria del I. E. Mocenigo casa 79 Bianchi
segretario.
Originalni dukal u posedu B. Desnice u
Obrovcu.
348
Zadar, 1 decembra 1702.
U sporu meu selima Lisii i Podgrae s jedne, a Brgud s druge strane,
parniari se stavljaju po sud dobrih ljudi, te prvi postavljaju za svog oveka
imuna Rusia iz Turnja, a drugi Iliju Nania iz egara.
Adi primo decembre 1702
Constituiti in officio serdar Vido Milanovich facendo per nome suo e degli
habitanti di Lissicich e Podgragie d' una et Millin Pral-

377

covich facendo per nome suo e degli habitanti di Bergud dall' altra, li quali in
esecuzione della sentenza di sua eccellenza Mocenigo tra loro seguita hanno
concordemente nominato il primo Simon Rusich dalla Torretta, et il secondo
Illia Nanich da Segar, li quali debbano nel termine di giorni dieci prossimi
estimar e liquidar in loro conscienza il danno fatto da questi nella devastazione
delle semine fatta agli altri in conformit della sentenza sopradetta et ci ad
effetto restino li primi soddisfatti giusta l' estimo che seguir presenti li signori
Salustio Torri et Antonio Caristo, testimonij.
Zad. st. arh. Spisi Marin Zane, knj. I,
str. 92.
349
Zadar, 14 oktobra 1703.
Toma ankovi iz Sinja izjavljuje zapisniki da je kod serdara Gvozdena
Radasovia poznao sablju svog strica harambae Nikole ankovia, koji je pre
etiri godine bio ubijen u planini Prologu, pa trai da se Radasoviu zabrani
otuivanje sablje, kako bi pravda mogla da ue u trag ubicama.
Addi 14 ottobre 1703.
Constituito all officio nostro Toma Xancevich da Sing, il quale con ogni
miglior modo inst annotarsi qualmente esserli venuto a notizia ritrovarsi nelle
mani del sardar Guosden Radassouich la scimitarra da lui veduta e conosciuta
per quella che cingeva il quondom Nicolo Xancouich harambass suo zio, ucciso
gi quattro anni in circa in compagnia d' un Turco in Prologo e per protesto con
ogni pi solerte forma all' antedette sardar Guosden Radassovich, a non dover
dar fuori delle sue mani la detta scimitarra, ma quella tenire appresse di se acci
la giustizia possa venir in chiaro del delitto da chi commesse, e chi a lui ha dato
detta scimitarra, tanto disse et inst.
Zad. st. arh. Spisi Marin Zane, knj. I,
str. 123.
350
Novigrad, 26 oktobra 1703.
Novigradski providur Paolo Vituri, svedoi da je kapetan Luka Otri u
maju 1702 god. kad su se esarovci okupljali oko Zvonigrada, pohitao u
Obrovac i ostao tamo da uva granicu dok god nije prestala opasnost od
austrijskog prepada.
Noi Paolo Vitturi provveditor di Novegradi e sua giurisdizione con la
sopraintendenza dei posti della Morlacca.

378

Nell' intiero giro di questa nostra reggenza ha il capitano Lucca Ostrich


sempre dati segni della sua pontualit e fede in ogni incontro di pubblico
servizio e specialmente nell' occasione che fu comandato dall' eccellentissimo
provveditor general Alvise Mocenigo nel mese di maggio 1702 tempo che gli
imperiali andavano unendosi per raccogliersi a Zvonigrad non ommise punto di
tempo nel portarsi agl' Obrovazzi e con tutta attenzione invigil alle gelosie di
quelle frontiere per quello concerne il pubblico interesse senza risparmio di
fattica e spesa propria avendosi col tratenuto sinoche dur qualche gelosia o
suspizione. Non ha pure mancato di dar maggiori prove del suo zelo ed
applicazione per i pubblici vantaggi in tempo che e stato ordinato dal
eccellentissimo provveditor general Marin Zane per la riscossione della
travazina ossia erbatico sopra gl' animali degl' Austriaci avendo con feuore non
solo eseguito quello anzi avvantaggiato a pubblico benefizio. Per tale e tanta sua
fede pontualit ed attentione gli rilasciamo le presenti nostre attestazioni, che
vogliamo a conciliar le merite, e che servir si possa ovunque gli occorresse per
pubblico gradimento. In quorum fidem.
Novegradi 26 ottobre 1703.
Paolo Vitturi provveditor
Originalna isprava u posedu porodice
Otri-Kapitanovi u Novigradu.
351
Split, 27 decembra 1703.
Generalni providur Marin Zane pie novigradskom providuru Pavlu Vituri
da poalje k njemu u Split kapetana Vida urevia kojemu e ne samo
dozvoliti da sakupi etu domaih vojnika za posadu Obrovca, ve e i povesti
rauna o molbi u pogledu uivanja zemalja od strane onih koji se obveu sluiti
u toj eti.
(Omissis).
...... mi sono pervenuti li diligenti fogli di vossignoria illustrissima dai
quali ho raccolto l' operato della di lei desterit e zelo appresso il capitan Vido
Giurgevich per il particolare gi accennatole sull' ammassamento d' una
compagnia di paesani per servire in Obbrovazzo. Si contenter incaricarlo, ond
egli si trasferisca a questa parte, mentre non solo gli veranno accordati nel modo
solito, e praticato cogli altri le capitolazioni neccessarie, ma donato entro li
riguardi del giusto il riflesso all' istanze di quelli s' arroleranno concernenti il
godimento delle loro terre.
Stabilita che fosse la compagnia predetta non lascierei senza riflesso li
motivi che vossignoria illustrissima mi porge per la perme-

379

nenza costi d' una squadra a decoro della di lei carica e perche nell occasioni che
nascer possono non le manchino i mezzi per render incontrate l' occorrenze.
(Omissis).
Spalato li 27 decembra 1703.
All provveditor di Novegradi.
Zad. st. arh. Spisi Marin Zane, knj. I,
str. 211.
352
Split, 27 juna 1704.
Dalmatinski generalni providur Marin Zane izvetava potanko senat o
uzrocima i toku buntovnog pokreta u Bukovici Kotarima i biogradskom
primorju, izazvana od pravoslavnog svetenika Petra Jagodia - Kuride.
Serenissimo prencipe
La riverentissima e rassegnata mia ubbidienza si da finalmente l' honore d'
humiliarle distinta relatione del movimento risvegliato da Morlachi nel territorio
di Zara, alquanto ritardata dal debito e dal desiderio c' ho havunto, di raccogliere
con diligente formatione di processo l' intiera delle forme tenute, delle cause e
de' fini havuti dagli auttori dello stesso. Devo per premettere alcuni particolari
che se ben lontani, possonoo portar lume, mentre han servito di seme, o pure di
colore e pretesto.
L' anno 1701 fu dall' eccellentissimo signor provveditor generale
precessore espedito il conte Francesco Possidaria ad Alil Bassa di Bossina sopra
diversi importanti motivi da lui promossi, tra quali pretese rissarcimento de
depascimenti fatti da Morlacchi sudditi nell' anni corsi doppo la position delle
linee nelle tenute ottomane, quale in nome de morlachi fu aggiustato coll'
esborso di mille cecchini e li stessi concorsero al rimborso et a tal conto
contribuirono certa quantit d' animali.
L' anno passato 1703 quando l' Alaibeg Mustafa fu a correr il confine,
publicando di voler estirpare i malviventi, fu commesso al conte Antonio
Canagetti d' avicinarsi alla linea con qualche numero di gente, non solo per
cooperare alla publica estirpatione come lo stesso turco haveva desiderato, ma
per costeggiare le sue mosse con' attentione agli altri publici riguardi; come il
tutto fu rassegnato a notitia dell' eccellenza vostra con 3 riverenti dispacci
numero 26 e 28.
In tal occasione minacciando l' Alaibeg d' invader e depredare l' armenti
de Morlacchi, che s' attrovavan al monte fuori della linea, il Canagetti lo diverti
con l' esborso di 200 cecchini ad instanza de Morlacchi con dissegni, d' esser
reintegrato da medesimi.

380

Deve finalmente sapersi che se bene i possessori delle terre de nuovi


acquisti sono obligati a contribuire la decima di tutti i frutti, che nascono sopra le
medesime, tanto essendosi sempre espresso nelle polizze d' incanto, ad ogni
modo stato introdotto da conduttori d' esiger per maggior commodo de
Morlacchi la decima in denaro, et hanno ridotto l' esattione a lire 10 per manzo
sopra cadaun aratro; cosi han pratticato non solo nel territorio di Zara, ma
dovunque i Morlacchi han desiderato esentarsi da obligo di render conto del
raccolto, e dall' incommodo di portare la decima alla casa de' conduttori. Fra li
decimarij c' hanno ritirato vantaggio s' e svegliata della competenza e del
concorso, e l' anno passato il conte Simon Fanfogna col nome d' Ilia Verbnizanin
per essere preferito agli altri ha fatto l' esibitione di reali 7800, ma come negli
anni antepassati li capi de Morlacchi, perch s' interessavano e contribuivano al
raccoglimento andavano esenti da ogni pagamento, cosi in quest' ultima condotta
ablocata a prezzo rigoroso, volse il conduttore esiggere da tutti la dovuta contributione con qualche incommodo e spiacere de' capi.
Ora nel mese di genaro prossimo passato mentre il sardar Guosden
Radassovich procurava ad istanza del conte Canagetti riscuoter da Morlacchi di
Buccovizza la tangente portione delli 200 cecchini, rittrov ressistenza alla
contributione, e passando le doglianze da questa alla gi praticata per il conte
Possidaria, ne nacque susurro; E perch in quei stessi giorni il governator d'
Obbrovazzo haveva fatto arrestare due disobbedienti Morlacchi da Xegar,
mescolando un aggravio con l' altro, condotti da Ilia Nanich, huomo
seditiotissimo capitano di detta villa, si presentarono ad Obrovazzo ricercano i
due arrestati, e ritrovati gli animali d' un tal Vido Jurgievich, ch' erano dei gi
contribuiti al Possidaria glieli depredarono.
Fatto questo primo passo essendo la carica lontana, e perci senza timore
di quel compenso, che poteva rafrenarli li capi di Bucovizza presero l' ardire di
convocare il loro sboro, et al primo ne aggiunsero il secondo, attrahendo altri
capi dell' inferior territorio, e coll' opera di Petar Zagotich detto Curelia prete
greco fattosi principale sugestore e ministro, estesero una scrittura temperaria
ripiena di doglianze e deliberarono di rassegnarmela, ma i comessi havendola
fatta vedere a qualche loro conoscente, che non rest di riprenderli, et avertirli
del castigo che meritavano la riportar in dietro.
Invece di correggersi, passando d' errore in errore convocarono l'
assemblea novamente, e con forma veramente scandalosa espedirono biglietti e
mandati scritti dal detto prete non solo a quei capi e ville del territorio di Zara,
che si mostravano alieni, ma anco alle popolationi di Scardona, Dernis, Knin e
Sebenico, minacciandoli in caso che non s' unissero con loro di abbrugiarle le
case, depredarle gli armenti et esterminarli, e come quelli del contado v'
intervennero, cosi gli altri, da quali s' attrovava men lontana la carica, s'
astennero.
I capi che apparvero pi ardenti in queste unioni furono e sono:
Il sudetto prete greco Cureggia,
Ilia Nanich capitan di Xegar,
Mattio Zabetich capitanio di Zara Vecchia,

381

Mattio Miglianich capitanio di Crussevo,


Toma Corelia capitanio di Gevossevaz,
Cuitan Cuitignanich capitanio di Parcich,
Radovan Radossau capitano di Vegliane,
Radovan Corda capitanio di Gervesco,
Novac Vugianich capitanio d' Arvenich.
Furono proposte molte doglianze a compiacenza dell' uno e dell' altro
cumulando aggravij, e specialmente su la contributione de sopradetti danari e
sull' esattione delle decime, insinuando che pi non dovessero pagarsi in danaro,
che solo dovesse contribuirse la decima delle biade in biade e non de vini ne de
fieni, o d' altri frutti che non dovesse pagarsi canone alcuno de molini pi
piccioli, e per attraher la moltitudine nel loro dissegno, v' aggiunsero
lamentationi su la condotta de biscotti sull' impiego delle sessane, su gli alloggi a
quartieri della cavalleria, sopra il prezzo e commutatione de sali agli
Obbrovazzi, e sopra il rigore e forme che pratticavan gli esattori delle decime.
Passarono anco a considerabili violenze contro alcuni che s' erano impiegati in
dette essattioni, cio contro il conduttore Verbnizanin e due suoi compagni, e
contro altri che non vollero intervenire alle assemblee, depredandole le case e gli
armenti e spogliandole d' ogni havere.
Subito ch' hebbi l' avviso di queste scandalose unioni che veramente non si
sarebbero, ne meditate, ne raccolte se la carica si fosse trovata vicina, non puotei
se non dar ordine all' illustrssimo signor capitanio di Zara, che commettesse a
coloro l' astenersene sptto le pi severe pene, e che se alcuno haveva qualche
aggravio, avvanzasse le sue instanze, e perch non era distante il tempo d'
esporsi le decime all' incanto, fecci estendere proclama con le polizze solite e
con quelle dichiarationi, che potevano togliere ogni pretesto alle doglianze. Stimolati dalle comminationi fattegli, si portarono in considerabile numero in
vicinanza di Zara, e mandarono a chiamare il collonello conte Possidaria, e li tre
sardari Guosden, Smiglianich e Spingaroli, a quali, usciti di citt insieme ed
cancellier dell' illustrissimo signor capitanio, furono incontro li capitanij delle
ville in numero di settanta. Il Nanich e Zabetich esposero gravami con termini
molto temerarij, e mentre li proponevano di punto in punto alzavano le mani, et
esigevano dalla moltitudine con voci strepitose gli assensi.
E perch il conte Possidaria loro propose che scegliessero due o tre
vecchiardi che portassero le loro istanze con le forme proprie a questa carica,
non v' assentivano dicendo ch' essendovi tre de loro sardari, questi erano obligati
a portar le loro ragioni, e che questi andassero se volevano esser loro
commandanti, altrimenti non li haverebbero pi riconosciuti per tali; sopra che
scrissero a medesimi biglietti dello stesso tenore, e le diedero suppliche scritte, e
composte dal sudetto prete Curelia, esprimendosi nel dividersi, che quando non
fossero essauditi, sapevano et havean gi pensato quello dovevano fare.
Condottisi a Spalato i sardari, giovani d' et e di pocca esperienza de' quali
non devo dissimulare l' insufficienza, e quanto mi siano riusciti e mi riescano
ineguali alle loro incombenze et incarichi, et esposte le cose predette, hebbero
commissione di ritornare a Morlacchi,

382

et imprimerle, che le loro unioni contro i divieti e nelle forme praticate erano
delitti che le loro premure dovevan essere rappresentate con sommissione e
rassegnatezza; e che come erano sempre stati benignamente raccolti e nelle cose
giuste erano certi d' ottenere ogni gratia, cosi continuando i principiati trapassi,
non potevano che soggiacere a severissimi castighi.
Riceputa tale amonitione da sardari nel mese d' aprile s' unirono li soli
capitanij col pretesto di formare la supplica, poi cola fida mandatagli dall'
illustrisismo signor capitanio, alcuni s' introdussero a Zara, e non solo
presentarono la supplica con le sotoscrittioni distinte in tre fogli per le tre
Craine, dirette dai sardari, ma mentre il rappresentante seriamente li ammonisce,
il prete Cureggia che dirigeva li altri, molto s' accese, e proruppe in temerarie
espressioni.
Non potendo in questo tempo staccarmi da quell' attentione alla quale m'
obligavano le mosse de Turchi vicini et armati, e le voci che correvano, ne
alontanarmi da queste parti, tutte circondate dalle maggiori gelosie, e che
potevano temersi pi insidiato da nemici, presi partito di publicare l' unione della
cavalleria a Scardona, e il dissegno che veramente concepij, non solo di
soggettarla alla rassegna, ma di rivoglierla con rigoroso et essemplare
rissentimento quando continuassero nella contumacia contro le persone de'
sodetti capi, loro case et haveri. Et havendo raccolto che molti havevano aperto
gli occhi al lume della ragione e tutti insieme persuasi dal dovere e molto piu dal
timore bramavano humiliarsi, ma apprendevano la correttione dovuta a loro
trascorsi. Fecci animarli a comparire, e si condussero alla mia obbedienza in
numero di dodeci, e perche m' ero espresso che non sarebbero ascoltati, se
havessero posto in alcuna difficult l' intiera corrisponsione della decima m'
hanno presentato due scritture; in una han fatto riverente oblatione delle decime,
ommesse tutte le pretese di esentione per i vini, fieni e molini, supplicando
permissione di poter implorare dall' alta mano del prencipe qualche sollievo per i
fieni e molini piccioli, e nell' atra hanno esteso alcuni de' loro aggravij. Admessi
poi alla mia presenza, loro ho prima fatto conoscere a capo per capo l' ingiustitia
della maggior parte de medesimi, e poi l' irregolarit dei passi praticati, e come
sopra i torti da loro riceputi, e sopra quelli che loro han fatto ad altri, li ho
assicurati c' havra luogo la giustitia, cosi col pi rigoroso sentimento gli ho
espresso che le loro vite e l' esterminio delle loro case, haveri e famiglie saranno
inevitabile castigo delle loro colpe et eccidi.
Quanto alla licenza di passar a Venezia, le ho dato qualche speranza, ma a
conditione, che prima resti ratificato l' impegno di tutti li capitanij, che dalle loro
ville saranno pagate puntualmente le decime, facendosene essi i principali
debitori, in che confido siino per discendervi tutti per l' impegno gi preso da
loro commessi per la forza della ragione e per il timore di qualche grave castigo,
e per conseguire la licenza, oggetto de' loro dissegni, sugeritili forse con seconda
intentione.
Non ostante per tutte le sodette insorgenze e l' infelicit dell' annata,
come ho potuto vedere sostenute e deliberate le decime di quasi tutte l' altre
pertinenze della provintia, cosi spero di ridurre in condotta

383

anco queste di Zara havendone gi per parte delle medesime discreta oblatione,
ma in ogni caso con gli ordini, che vado disponendo, procuraro col minore
discapito che sar possibile farne pratticare intiero raccoglimento nelle quali
importanti applicationi mi si resa fruttuosissima l' opera del conte Fondra,
fiscale della provincia, che in questa et ogni altra delle sue incombenze col solito
suo buon cuore e nota pontualit giustamente si concilia il publico benignissimo
gradimento.
Non si pu negare che dalla serie de sodisfatti accidenti non si rillevino
conculcati i riguardi dovuti all' auttorit della giustitia e del principe, violato il
debito della soggettione e dell' obbedienza, e colle ingiuste violenze oppresse
non men le fortune che la libert de' sudditi. L' essempio e la forma raddopiano
colle odiosissime conseguenze e circostanze gli eccessi.
Considerabilissimo poi e il danno, che possono risentire le publiche
rendite, mentre col pretesto di non pagarle in danaro si sono mostrati alla
corisponsione delle decime, e sfogandosi contro gli essattori, come al presente
difficilmente si rittrova chi voglia assumerne l' esattione e la condotta, cosi
possono per l' avvenire restar in discredito per il pericolo e per la difficolt nel
raccoglierle: essempio che pu riuscire contagioso a tutta la provincia attenta all'
esito degli aspiri di costoro, non essendovi ragione per una pertinenza che non
possa servir al' altre; anzi se fossero capaci de pretesi indulti quei del contado di
Zara, e specialmente li sudditi vecchi e littorali, ch' abbondano di terre e di
comodi, molto maggior compatimento dovrebbe danarsi ai pi lontani et ai
nuovi della Cettina, di Verlica e di Knin.
chiaro poi ch' rinforzato questo foco da estrinseco fomento; perch s'
veduto nascere assai debile per causa dell' esattioni procurate o fatte per i
pascoli, e cresciuto col pretesto delle decime, e si sono accusati d' estorsioni gli
ultimi conduttori e decimarij, e finalmente s' andato rivogliendo contro i
commandanti, divisi i seditiosi, alcuni in bramare apertamente per direttore il
conte Canagetti, altri in ressistervi et aderive agli attuali; il che dimostra le varie
impressioni che ricevono costoro dall' ambitione e dall' interesse d' altri, e
discopre che un, imprudente emulatione va producendo duelti scandalosi e
pernitiosi effetti.
evidente che i capitanij delle ville hanno ancor loro particolari fini, e gli
oggetti d' alcuni non sono communi agli altri. Questi godono spatij immensi di
terra e v' impiegano pi aratri. I pradi e la maggior parte de molini sono in loro
potere; e le ville littorali sono quelle, che hanno pi copiosi impianti di viti,
essendo il Morlacco alieno da simile lavoro e solo per attrahere la moltitudine e
per coprire col nome della plebe e del popolo, cumulano gli altri pretesti.
Ma nessuno meno tolerabile dei littorali sudditi vecchi, che quantunque
possedano tutte le terre d' antico dominio, e siano stati admessi a dilattarsi sopra
i nuovi acquisti, ad ogni modo piu seditiosi e pi pretendenti degli altri,
intendono espeller dalle loro vicinanze non solo quelli de' prossimi scogli, ma
anco li sudditi nuovi ressistono alle investite, e pretendono che l' alta mano del
principe non possa beneficar

384

alcun benemerito: malitia e temerit che va serpendo in pi luoghi della


provincia, attrovandosi attualmente in tali dissegni a Venezia al presente quei di
Zara vecchia e di Pacoschiane, territorio di Zara, quelli di Vodice e Morter del
territorio di Sebenico e quelli dei castelli del territorio di Tra. Bench
conoscano inesaudibili le pretese, danno ad intendere alla plebe di superarle,
sforzano li renitenti, persuadono ricorsi alla dominante, e nutrendoli di vane
speranze li aggravano di contributioni, e consumano spetialmente il danaro delle
fraggie, et essendo cadute in disuso le terminationi, che severamente
prohibivano l' unione delli sbori e possoppe senza notitia e licenza de' rappresentanti, e a chi si sia di assumere il nome de communi senza la permissione di
questa carica, s' arogano francamente li sedutori la comissione delle ville, si
tratengono lungamente a Venetia a spese del popolo, vessano i sudditi,
inquietano il governo e cagionano infinite confusioni con notabilissimo
pregiuditio e publico e privato: disordini gravissimi, ma che ponno ricever
adequato compenso dalla mano vigorosa della giustitia, con la correttione de
pi seditiosi e contumaci spetialmente tra sudditi vecchi riddurli alla dovuta
rassegnatione e disciplina.
Non ha potuto il mio riverente zelo non aggiungere all' historia del seguito
li sodetti humilissimi rifflessi, e come ho creduto mio debito sin hora procedere
con l' uso della maggior desterit per calmare il movimento e sottrare da
maggiori pregiudicij il pubblico reggio interesse, cosi hora non mi resta che
attendere e venerare quelle sapienti deliberationi, che la sovrana prudenza e
giustizia potesse prendere, e prescrivere a compenso non meno dei scandalosi
trapassi seguiti, che dei disordini che potesse con tali essempij susseguitare e
rinascere. Gratie etc.
Spalato 27 luglio 1704.
Marin Zane provveditor general
Mlet. dr. arh.
Senato-Dispacci provveditor general in Dalmazia,
filza 137.
353
Zadar, 24 septembra 1704.
Generalni providur Marin Zane prihvata ponudu kapetana Luke Otria da
e od obrovakih stanovnika sakupiti etu od 50 vojnika koji e sluiti kao
posada gornjeg i donjeg Obrovca.
Noi Marin Zane ecc. S' offerto a questa carica il capitan Luca Ostrich di
unire una compagnia per armare li posti degli Obrovazzi e da noi raccoltasi nelle
correnti ristretezze di milizie la sua esibizione gli abbiamo accordato l' ammasso
con le seguenti condizioni.
Aver obbligo di ammassar una compagnia composta di abitanti dello
stesso luoco e sudditi vecchi.

385

Dover esser in numero di 50 tra ufficiali e soldati ne mai potr eccedere


lo stesso numero. Le paghe doveranno esser quelle solite corrispondersi alle
compagnie oltramarine oltre l' ordinario peso di biscotto.
Dal giorno che comparir la compagnia completa di genti abili e
sufficienti vestiti et armati e che si presenter all' illustrissimo provveditor di
Novegradi, le comincer a correr la paga e dovr prestare un puntuale e fedel
servizio presidiando gli Obrovazzi Superiore et Inperiore con la loro ferma
permanenza in quelli posti e come le sar comandato. In quorum ecc.
Zara 24 settembre 1704.
Zad. st. arh. Spisi M. Zane, knj. II,
str. 141.
354
Bez datuma.
Dvadesetpet morlakih porodica koje su nekad ivele u Trnbnju, pa bile
prisiljene da napuste to selo, mole providura Marina Zane da im dozvoli da se tu
nastane, navodei razloge koji dokazuju da je osnivanje tog sela u dravnom
iteresu.
Illustrissimo et eccellentissimo signor provveditore generale.
Vinti cinque case di Morlacchi sudditi vecchi una volta habitanti nella
villa di Tribagn e poi astretti ad abbandonarla dimorando dispersi in pi lochi
lontani uno dall' altro, hora desiderano nuovamente riunirsi, e rihabitare la villa
suddetta. Da questo loro desiderio nascono diversi riguardi e pubblici e privati,
questi perche aspirano li Morlacchi ad un' habitatione unita, e quelli perch
essendo Tribagn un luogo vicino a confini, diverse famiglie e persone da stato
estero confluiranno a cohabitare la villa preddetta. Queste vinticinque case
formano circa settanta huomini d' arme oltro le femmine e fanciulli onde il
numero e sufficientissimo a popolare una villa di questo territorio, e diffenderla
in caso di bisogno col riguardo anche della fortezza del sito che cade in
consideratione. Il moltiplicare li luoghi del serenissimo dominio, et il ristabilire
le ville che prima erano diffesa de confini aggiungono maggior motivo all'
instanza con questa supplica pertanto s' humiliano li suddetti Morlacchi col
mezzo di alcuni di loro spediti a questo fine a piedi di vostra eccellenza
implorando un generoso compenso a loro giustissimi desiderij, che sono attestati
della loro fede e del loro zelo per tanti anni, e in tante congiunture,
esperimentato, e pronto sempre a segnalarsi nelle pubbliche glorie. Grazie.
Zad. st. arh. Spisi Marin Zane, knj. I,
str. 336.

386

355
Zadar, 24 oktobra 1704.
Generalni providur Marin Zane nareuje glavarima Jesenica, Vinjerca,
Starigrada, ibuljine i kaluerima manastira Krupe, da, bez odlaganja, predaju
decimu i od ita i od vina kapetanu Luki Otriu koji po njegovom nalogu
uteruje decime.
Noi Marin Zane et c.
Appoggiata da noi l' esatione delle pubbliche decime al capitan Luca
Ostrich da Novegradi anco di nostra rissoluta intentione perch gli sia fatta la
pontual corrisponsione dei diritti spettanti al principe. Pertanto col presente
ordine nostro commettemo et espressamente comandiamo alli capitani di
Giassenizze, Castel Venier, Starigrad e Sibuglina, cosi pure alli calogeri del
convento di Crupa, di dover senza alcun ritardo et appieno corrisponder allo
stesso capitan Luca Ostrich le decime intiere cosi di biade, come di vini,
conforme sono obbligati e come lo ricerca il giusto e la ragione; in pena ai
renitenti o trasgressori di prigion, galera et altre corporali e pi severe risservate
all' arbitrio nostro. In quorum fidem.
Zara 24 ottobre 1704.
Zad. st. arh. Spisi M. Zane, knj. I,
str. 303.
356
Zadar, 18 decembra 1704.
Kontumacijalna presuda generalnog dalmatinskog providura Marina Zane
izreena nad kolovoama bune Ilijom Naniem, Matijom Zabetiem i popom
Petrom Jagodiem.
Che li sottoscritti
Illia Nanich da Xegar Mattio Zabetich da Zaravecchia Petro Giagodich
detto Cureggia siano e s' intendano perpetuamente banditi da questa citt di Zara
territorio e da tutte le altre terre e luoghi delle provintie di Dalmatia et Albania, e
del serenissimo dominio terrestri e marittimi, navilij armati, e disarmati, e dall'
inclita citt di Venetia, e dogado; riservandole per confine da Fortezza della
Suda, e se in alcun tempo, rotti li confini fossero presi e venissero nelle forze
della giustitia, cadaun d' essi siano appiccati per la gola, si che muoiano, e i loro
cadaveri sopra forche piantate in osservabile luoco fuori delle mura di quseta
citt siano, e stiano esposti sino alla loro conformazione alla vista de popoli e distrittuali che transitano; con taglia alli captori, o interfettori di cadauno

387

d' essi di lire mille in terre aliene, e lire seicento dentro al dominio, da esser ai
medesimi prontamente esborsate dal tratto de lor beni, se ne saranno, se non per
met della cassa publica.
Da tutte e cadaune concessioni de publici beni a loro in qualunque tempo
et in qualunque luogo fatte, siano et s' intendano decaduti et i medesimi devoluti
a publica dispositione come anco siano e s' intendano confiscati tutti e cadauni
loro beni presenti e futuri. Le case della loro abitatione che non fossero state a
quest' ora incendiate, e demolite dovranno essere senza ditatione distritte.
Non possano in alcun tempo liberarsi se non haveranno restituito e
reintegrato tutti li danneggiati et i da loro depredati sudditi, e se non haveranno
fatto in cassa publica cadaun d' essi il deposito di reali cinquecento, estorti con
indebite inpositioni dai Morlacchi del territorio.
Se per alcuno d' essi uccidesse il compagno, fatta legitima fede dell'
interfettione o con l' esibition della stessa, o con altra forma possa liberarsi dal
bando presente et essere rimesso in gratia senza l' adempimento d' alcun' altra
conditone.
Siano intanto obligati i comuni, i sardari e governatori delle pertinenze del
territorio in caso, che scoprissero, che cadauno de sodetti ardissero poner piede
nel territorio d' inseguirli, perseguitarli, e prenderli o vivi o morti, il che
succedendo, non solo conseguiranno i benefitii delle taglie, ma aceresceranno i
gradi del merito, et i testimonii della loro fedelt, et all' incontro ommettendo di
esseguire l' ordine predetto, saranno severamente corretti; restando proibito a chi
si sia l' accettarli, aggiustarli, e con essi havere qualunque sorte di comunicatione
sotto pena di galera, prigion, e bando, secondo la qualit della trasgressione.
E ci per li gravissimi eccessi di seditiose unioni scandalose sollevationi,
violenze, estorsioni et inobbedienze commesse con quell' altre circostanze di
detestabile fellonia e temerit come in processo.
Il presente bando non solo sii publicato in questa citt ma, tradotto in
idioma, e carattere illirico, sii trasmesso a Zaravecchia, e Xegar, perch ivi sii
nel tempo, e luoco soliti da sudditi, e capitanij, a quali incombe, fatto republicare
a notita, et intelligenza universale.
Marin Zane provveditor generale
Priloeno Zanovoj depei dravnim inkvizitorima
od 22 decembra 1704.
357
Zadar, 22 decembra 1704.
Generalni dalmatinski providur, Marin Zane, izvetava dravne inkvizitore
u Mlecima o zloinakim delima koja su krivinim postupkom dokazana na teret
Ilije Nania, Matije abetia i popa Petra Jagodia-Kuride, zaetnika bune koja
je ba stiana. Oni su se

388

sklonuli u Liku, pa kako se nisu predali u roku predvienom u proglasu od 15


oktobra, on ih je osudio na smrt, konfiskaciju imanja i da im se kue porue do
temelja. Sad je doznao da se, i pored osude abeti, nalazi u Mlecima gde
namerava da izie pred Duda, pa dostavlja to inkvizitorima s molbom da narede
da se odmah uhapsi.
Illustrissimi et eccellentissimi signori colendissimi.
La nota rivolutione de Morlacchi del territorio di Zara, che ha tenuto in
lunga, e sudatissima applicatione questa carica stata principalmente e suscitata
e fomentata da Illia Nanich capitanio di Xegar, Mattio Zabetich capitano di
Zaravecchia, e Pietro Godovich detto Cureggia.
Hanno ardito costoro di sedurre et insinuare ai Morlacchi del contado, che
non tollerino i quartieri di cavalleria nelli loro villaggi, che resistano alla
condotta delle munitioni alle piazze di frontiera, che non somministrino animali
da somma ne publici bisogni, e che non solo non paghino le decime in danari
giusta il solito, ma nulla contribuiscano per vini, per fieni, per molini, e per altro,
ma solo quella delle biade. Convocate perci seditiose unioni non solo senza
permissioni ma in sprezzo de divieti, usando violenza contro quelli che
aborrivano tali novit con depredarli le case, e gl' armenti, procurato con invitati
e minaccie d' attrahere i comuni degl' altri vicini territorii alle citt, che
disaprovavano queste scelerate operationi, prohibito, che nessuna sorte de viveri
fosse condotta da medesimi, imposte e riscosse contributioni sopra cadauna
famiglia, e non solo proposte le ardite e temerarie istanze sopradette, ma
aggiontivi protesti e minaccie di passar sotto altri principi, anzi con enorme
infedelt e fellomia praticato diligenze in tal proposito con i confinanti e con i
comandanti vicini austiaraci. Havendo portato di questi fatti quali emergevano
dal processo sopra ci formato diligente relatione all' eccellentissimo senato
hebbi dall' infallibile maturit del medesimo eccitamento e facolt d' applicarvi
quel vigoroso compenso che havessi stimato di giustitia, e conferente a publici
riguardi onde come quest' insorgenze havevono preso piede per la luntananza
della carica, cosi ridotta a questa parte, accoppiando all' uso della desterit il
vigor del comando sostenuto dalle publiche forze ho potuto sortire di veder
dispersi gli autori, dissipate l' unioni, e ridotto l' universale al riconoscimento del
dovere, cosi che tutti i capitanij conosciuto l' inganno de sedutori, e detestata l'
iniquit delle sugestioni si sono rassegnati in obbedienza, et han contribuitole
decime de vini, de grani e de molini; li soli autori suddetti abbandonati da tutti,
fouri che dalla loro sinderesi si sono ricovrati in Licha stato cesareo dove sempre
hanno tenuto vive le corrispondenze, onde sono stato astretto di chiamarli con
proclama publicato sotto li 15 ottobre, ma havendo abusato la tolleranza di due
mesi in circa ho dovuto devenire a sentenza publicata in quest' ultimi giorni di
bando deffinitivo, e perpetuo con pena capitale confiscation de beni e
devolutione de loro case, o tugurii, essendo giusto che non rimanga in esempio
tanta temerit senza corretione et apparisca a questi popoli l' autorit del principe
et il decoro della giustitia.

389

Hora venendo acertato che Mattio Zabetich da Zaravecchia, anzi il pi


scelerato di questi di famiglia solita a cadere in simili delinquenze, il di cui
fratello stato squartato gi pochi anni per il sedittoso le barbaro trucidamento
del governator Bortolazi s' attrovi in questa e che non ostante il bando e li
gravissimi eccessi sudetti habbia disegno di valersi del nome universale di questi
distrituali (il che sarebbe un' altro eccesso di temerit, e d' inganno) per
soggettare qualche istanza all' offesa maest del principe, ho creduto proprio
rasegnare dell' intiero sollecita notitia all' eccellenza vostra perch se cosi
paresse all' infinita loro prudenza ne comandino senza dilatione l' arresto, troppo
importando ai diritti della giustitia, alla quiete del territorio et a tutti gl' altri
riguardi del publico interesse, che di questi felloni, e scelerati banditi, come
sopra se na vegga qualche esempio. Ha costui l' amicitia e qualche parentella col
capitan Tomaso Tubich da Zaravecchia. che fu correo e bandito per il
sopracennato delitto della morte del Bortolazzi, ma poi rimesso in gratia, e che
hora con la sua galeotta all' ubbidienza degl' eccellentissimi signori inquisitori
sopra datii, et apresso del medesimo s' attrova essendo stato veduto in Venetia
dal padre Francescano Pavlo Vuscovich degno sacerdote de minori osservanti
alloggiato in c Mocenigo. Come gi del rilevato in processo, et hora delle cose
susseguenti in adempimento del mio riverente debito ne ho humiliato all'
eccellentissimo senato distinte relationi, cosi del particolare, che riguarda la
persona del Zabetich ardisco di solamente rassegnarla al gravissimo tribunale
dell' eccelelnze vostre persuaso da quei rispetti, che la loro somma virt
comprende e che il mio divoto zelo mi suggerische, e perch le rissolution; che
l' alta autorit di vostre eccelelnze credesse opportuno e necessario di prendere
siano con sollecita, cauta e rissoluta maniera essequite e bacio all' eccellenze
vostre divotamente le mani.
Humilissimo e devotissimo servitore
Marin Zane provveditor generale
Zara 22 decembre 1704.
Mlet. dr. arh.
Inquisitori di stato, busta 275
358
16 juna 1705.
Molba Ilije Jankovia upuena mletakom dudu u kojoj pozivom na
zasluge predaka, trai da bude odlikovan on, njegova kua i njegovo potomstvo
te da bude potvrena investitura providura Barbara od 1670 g. na kue i zemlje u
Islamu koje se i sad nalaze u njegovu posedu.
Savetnici alju molbu na izvetaj ministru vojnom i poslednjem providuru
koji se povratio sa uprave Dalmacijom.
Serenissimo prencipe
Il patrimonio pi spezioso, che habbia studiato di promoversi la casa
fedelissima Mitrovich doppo l' utile risolutione di gettarsi volon-

390

taria nel grembo regio fu la gloria di servire la serenit vostra. Conta Ella molti
lustri di cosi prezioso possesso, et in pi tempi, et a fronte di pi publiche
emergenze ha contrasegnato la sua divota complessione con la profusione delle
sostanze e con i testimonij del sangue. Fra i molti soggetti ch' ha contribuito
nella serie successiva de molt' anni, numera ella con fasto il karambassa Gianco
et il sardaro Stoian, che doppo continuate prove di corraggio ed ossequio,
rimarcate all' aspetto de pi pericoli, colpito di moschettata nemica compi
valorosamente col periodo de suoi giorni il sagrifizio intiero della sua fede. Ad
esempio di questa vittima onorata, come successe nel suo posto di sardaro l' altro
frattello Savissa cosi fu virtuosamente geloso di non ceder all' altro il preggio di
ben servire il suo prencipe. Mostr egli il frutto di' queste massime nell' assedio
e nell' acquisto di Sign, nell' espugnatione di Knin, in repplicate rotte date in
Scoppie al nemico nella prima e nella seconda diffesa di Citluc, e finalmente
nelle ferite rilevate a Varcereu Vacup ultime differenze del valore e tributi pi
preziosi, che possano esigersi da un' anima suddita e fedele. Anche questo doppo
d' haver fruttuosamente travagliato in pr della serenit vostra chiuse li suoi
giorni gi due anni in tempo apunto che con molto seguito della sua gente s'
andava disponendo di passar al servitio in terraferma. Erede fortunato d' un
patrimonio cosi vivo di benemerenze m' attrovo io Helia Mitrovich figlio di
quest' ultimo e nipote del primo, ambeduo insigniti, merc la pubblica generosit
del titolo di kavaliere e di sardaro. Anche io pure se bene di presente sono
condannato a piangere i pregiudicij dell' et ancora tenera sono chiamato con
benigno decreto dell' eccellentissimo senato al posto medesimo, e per intraprenderlo attendo con impazienza il solo arrivo degl' anni che tanto pi mi sembra
pigro quanto l' affrettano i miei desiderij; ma perch non vorrei eser dissimile a
miei maggiori, imploro dalla reale munificienza qualche freggio che valesse ad
illustrare me stesso, la posterit e la casa tutta, e gi che mi trovo in possesso d'
alcune casette in Islam e di 400 gognali di terra nel loco stesso sin dall' anno
1670 con precisa investitura dell' eccellentissimo signor provveditor general
Barbaro, ardisco al tempo steeso di supplicarne la confermatione. E l' uno e l'
altra di queste beneficenze valerano a consolare le ceneri de benemeriti antenati,
et a riscuotere all' occorenze dai successori beneficati pari testimonianze di
fedelt e di devotione. Gratie etc. 1705, 16 giugno.
Che sia rimessa a savij del' una et l' altra mano.
Consiglieri:
+ 6
0
0
Ser Nicolo Contarini
Ser Piero Vitturi
Ser Vido Avogadro
Ser Alvise Dolfin
Ser Angelo Maria Priuli

391

Ser Angelo Michiel.


Illico.
D' ordine il Savio alla scrittura s' informi e rifferisca.
Steffani segretario
1705, 22 luglio.
D' ordine lo stesso faccia l' ultimo ritornato di provveditor general in
Dalmatia et Albania.
Gasparo Marini segretario.
Mlet. dr. arh.
Senato. Terra, filza 1346.
359
Mleci, 28 jula 1705.
Bivi dalmatinski providur Marin Zane izvetada povoljno o molbi Ilije
Jankovia i s obzirom na zasluge predaka, a naroito strica mu Stojana, ije je
ime u ovim krajevima slavno, preporuuje da bude prihvaena.
Serenisimo principe.
stato umiliato al trono della serenit vostra da Ellia Mitrovich, figliolo
del gi benemerito kavalier Savissa divoto memoriale, in cui con la scorta del
sangue sparso da suoi maggiori, specialmente dal kavalier Gianco suo zio,
caduto uittima per il suo principe, e del quale si conserva tuttavia a quei confini
uno honorato nome, implora qualche freggio, che vaglia ad illustrare e lui e la
sua posterit con la casa tutta, onde questa distintione gli serva di cattenna
gloriosa nello stabilimento delle publiche generose beneficenze. Supplica il
medesimo pure l' approvatione dell' eccellentissimo senato d' alcune casette, e di
400 gognali di terra posti in Islam, ch' nel territorio di Zara, concessi a suoi
maggiori sino l' anno 1670 dall' eccellentissimo signor provveditor Barbaro, e
nelli quali si ritrova in possesso.
Comandato io con ossequiato decreto 22 del corrente di rassegnare sopra
di ci i miei riveritissimi sentimenti come veramente il ricorso del supplicante
nasce dali stimoli d' un fedele, lungo e fruttuoso servitio, prestato nell' occasioni
pi ardue da questa benemerita famiglia, e sembra degno de publici benignissimi
riflessi l' implorata marca di qualche freggio cosi per quello riguarda alla
confermatione delle cassette o delli 400 gognali di terra, dagl' arbitrij benefici, e
dalle mature sovrane dispositioni dell' eccellenze vostre dipende a supplicata
gratia che dovrebbe non far alcun pregiuditio n al publico diretto dominio, n
alli soliti universali diritti della decima.
Gratie.
Venezia 28 luglio 1705.
Marin Zane ritornato di provveditor general
in Dalmatia et Albania.
Mlet. dr. arh.
Senato Terra, filza 1346.

392

360
Mleci, 20 augusta 1705.
Dukal duda Alviza Moenigo kojim se Iliji Jankoviu sinu Zaviinu,
njegovoj brai od strica Nikoli i Stojanu i njihovom potomstvu dodeljuje titula
konte".
Aloysius Mocenigo dei gratia dux etc. Resasi uolontaria della signoria
nostra la famiglia Mitrouich hanno uoluto li progenitori della stessa dar proue d'
una costante deuotione e fede uerso il pubblico nome. Discendente da questa
benemerita famiglia fu il karam bassa Gianco et il sardaro Stogian che dopo
continuate proue della loro costanza in molti incontri difficili, colpito di
moschettata nemica conuenne lasciarui la uita. Con l' imitatione di questi
benemeriti offitiali ademp alle proprie incombenze il kavalier Zauissa, fratello
degli acennati nell' assedio e nel acquisto di Sign, nell' espugnatione di Chin,
nella prima e seconda diffesa di Ciclut, termin di uiuere dopo si lunghe e
laboriose fatiche. Herede di questo merito s' appresenta alla signoria nostra Elia
Mitrouich figlio del sudetto kavalier Zauissa, per ottenere qualche saggio che
illustri la di lui persona e bene merita famiglia, et concorrendosi a renderlo
esaudito l' ander parte, che il sardar Elia Mitrouich, Nicolo e Stogian suoi
germani siano insigniti del titolo di conti in perpetuo con loro legitimi
discendenti, con prerogatiue al medesimo attinenti; onde animati da tali
rimostranze d' aggradimeno continuino anch' essi a rendersi sempre pi accetti
alla signoria nostra.
Quare etc. Die XXa augusti inde XIII M. D. C. C. V.
Giacomo Capello segretaio
Adi 22 nouembre 1705 Zara Presentate in mano de sua eccellenza dall
infrascritto sardar Elia Mitrouich quali uedute ha sua eccellenza admesso
ordinando la sua puntual esecutione e registratio.
Originalna dukala na pergamentu u posedu
B. Desnice u Obrovcu.
361
Novigrad, 31 oktobra 1705.
Novigradski providur Polo Minoto tvrdi da je kapetan Luka Otri sakupio
etu vojnika za posadu Obrovca, koji je ostao bio bez vojske, jer je eta, koja ga
je uvala, bila poslana u Italiju i da je u Obrovcu neprekidno i bolestan boravio,
ma da je mesto nezdravo.
(Omissis).
...ammass senza alcun pubblico aggravio o donativo una compagnia
per presidiare gl' importanti posti delli due Obrovazzi esausti di milizie per la
spedizione nella terraferma delli soldati che li

393

guardavano. Ivi sempre si ferm con esemplare costanza anche infermo nell' aria
insalubre.
Nel comporre le differenze al confine tra gli austriaci e nostri sudditi non
risparmio sudore e dispendio.
(Omissis).
Novegradi 31 ottobre 1705.
Polo Minoto provveditor
Antonio Gurili canceliere provviditoriale
Originalna isprava y posedu porodice OtriKapitanovi u Novigradu.
362
Zadar, 26 januara 1706.
Geieralni dalmatinski providur ustin da Riva javlja senatu da je, na putu
za Mletke, stigao u Zadar sa velikom pratnjom hrvatski velika baron Josip
Vojnovi, Rakocijev emisar. On prividno putuje u Lombardiju da tamo stupi u
vojniku slubu pod Starembergom, ali u stvari on ide u Mletke k opatu od
Pompone koji ima da ga uputi francuskom kralju od koga e traiti pomo za
akciju koju Rakoci sprema za prolee. On nosi sobom jedan proglas sa
Rakocijevim potpisom i peatom u kom se ratoborni narod (Hrvati) poziva da
strese cesarski jaram i osveti tolike muenike za slobodu Ugarskog kraljevstva,
zaklinjui se da e toj svrsi posvetiti svoj ivot ne traei kao nagradu vladarsku
krunu. Vojnovi je poverljivo saoptio, da e za proletnju akciju Rakocijevu
vedski kralj poslati 10.000 ljudi i da e mu i Turci potajno dati veliku pomo.
Providur smatra da je predmet vrlo vaan i da mu je dunost da urnim
obavetenjem senata, pretekne Vojnoviev dolazak u Mletke.
Serrenissimo principe.
Nel punto ch' ero per intraprendere la divisata visita del contado
comparso a questa parte dalli Stati Austriaci soggetto accompagnato da 15 o 16
seguaci, e non ho potuto che rimetter agl' illustrissimi rettori di questa citt l'
esaminare d' onde provenga, e la facolt d' admetterlo alla pratica.
Ritornato poscia dalla visita predetta ritrovo che la prudenza de suddetti
illustrissimi rettori previe le neccessarie diligenze dell' annesso constituito et
accertati che non progredisca da parti sospette, l' haveano admesso con le forme
solite. Cadutami in osservatione la qualit, l' accompagnamento, e qualche
espressione riffertami del soggetto medemo, ho desiderato di penetrar pi
internamente l' intentioni dello stesso. Havendo spetialmente incaricato l'
illustrissimo signor conte Lemenzi, non ha mancato d' applicarvi e con l' uso di
tutta la pi commendabil attentione desterit e diligenza, gl' sortito di ritrahere
che questo

394

sij veramente quale era nominato il baron Giuseppe Voinovich di famiglia


riguardevole e nobile tra Crovati, Feudataria nell' attinenze di Carlistot;
corrisponder egli col principe Ragozzi, e tener commissione di concitare li
sudditi della Crovatia a prender l' armi, e seco intendersi: Per ben condurre tal
negotio haver alcune settimane fermata la sua dimora nel proprio feudo, et
concertate l' opportune intelligenze. Al presente simulando di passare in
Lombardia per abbracciar impiego militare o appresso il generale Starembergh,
o nelle truppe alleate di Savoia, diriggersi all' abbate di Pompona in Venetia,
dover esser dal medemo spedito senza indugio al re di Francia in Versaglia per
svelargli li progetti, dell' Olanda et Inghilterra che offeriscono mediatione agl'
accordi e alla pace, e per concluder le desiderate assistenze del monarca nella
futura campagna, non restando appagati li ribelli del signor di Sansur, che
trasferitosi da Parigi con spetioso carattere presta consiglio, agita gli affari e
risiede nelle tende dell' armata.
Restano giustificate le sue espressioni con un foglio firmato col sigillo e
sottoscritione del Ragozzi, nel quale si legge un invito efficace a spiriti della
bellicosa natione perch scuotano il barbaro e tirannico giogo cesareo e
vendichino il sangue sparso da tanti martiri per la libert e redentione del regno
Ungarico, giurando Ragozzi d' esser rissoluto di consecrare se stesso a questo
glorioso oggetto alieno da qualunque disegno e fortuna di meritare la corona di
sovrano, non aspirando a maggior vantaggio, che a quello della comune salute.
Ha in oltre lasciato veder le credentiali munite con le solite formalit d' impronto
e sottoscititione seguente ai 16 novembre decorso nel campo di Bethen in
Ungheria colle quali resta qualificata la persona se le concilia fede, e si patuisce
rattificatione d' ogni, ampla promessa, ch' egli' facesse. E finalmente disceso a
non nasconder la ziffra col sigillo della quale dovr riferire i suoi maneggi e la
serie dell' operato. In atto di confidenza poi ha soggionto poderosissime forze
doversi aggregare nella prima nuova stagione agl' Ungheri, che il re di Svetia
contribuir sotto l' insegne del Ragozzi 10 mille huomini, che il Turco
nascostamente porger gagliardi aiuti, e che possedendosi gi le miniere tanto
dell' Ungheria, quanto della Transilvania dalle quali si pu traher oro sufficiente
a contentar e sostener gli eserciti non mancher il vigore neccessario al vasto,
disegno dello stesso Ragozzi. notabile la di lui non intiera circonspetione ma
le insinuationi di timore e le blanditie praticate con piena desterit l' han
persuaso ad aprirsi e svelar ogni arcano considerandosi in paese di principe
neutrale sicuro et esente da ogni rischio e pericolo; per altro nell' et sua
giovanile si fa veramente conoscere superiore a gl' anni e si scopre soggetto di
spirito, assai vivo e capace. Come per la materia importantissima e degna
della notitia dell' eccellentissimo senato cosi ho creduto di mio debito il prevenir
la comparsa d' esso col presente riverentissimo dispaccio humiliando d' ogni
particolare rilevato sollecito e distinto raguaglio. Grazie.
Zara li 26 genaro 1705 more veneto.
Zad. st. arh. Depee general proveditor
ustin da Riva, knj. I, str. 1.

395

363
Zadar, 23 decembra 1706.
Generalni dalmatinski providur ustino da Riva javlja senatu da je
suzbijanje hajduije, koja zahvata sve to veeg maha na podruju, poverio knezu
Antunu Kanaeti, poto koluneli i serdari, iz obzira prema svojim
sunarodnicima, nisu pokazali dovoljnu revnost u vrenju te dunosti. Uhvaen je
barjaktar harambae Vida Petrovia sa jednom dravnom zastavom pod kojom
su hajduci napadali na turske karavane, to je davalo Turcima povoda za
neugodne pritube.
(Omissis).
... fra gli altri mi caduto nelle mani l' alfiere del Petrovich con una
bandiera publica, usando la kuale nell' agressioni delle carauane han dato a
Turchi motiuo di molestar le pubbliche cariche con reclami. Perche le diligenze
de colonnelli e serdari entro alle proprie tenute non riuscivano uguali al bisogno
e procedevano languidamente per qualche rispetto, se non per convivenza verso
le genti a loro soggette e verso la natione, ho douoto ualermi del sergente
maggiore di battaglia conte Antonio Cauagetti ...
(Omissis).
Zara, 23 decembre 1706.
Zad. st. arh. Depee
ustino da Riva, knj II, str. 26.

364
Zadar, 20 aprila 1706.
U sporu sa esarovcima o granicama Velebitskog Podgorja, Mleii su
tvrdili da njihov posed dopire do Lukova i da je Lukovo prava granica. Meu
dokazima za tu tvrdnju generalni providur Justino Da Riva u depei upuenoj
senatu povodom tog spora, istie da su svi megdani meu mletakim i esarskim
podanicima deljeni uvek u Lukovu kao zajednikoj mei. Lukovo je bilo
poprite i megdana meu Jankoviem i popom Mesiem.1

Ovo je jedini pomen o nekom megdanu meu popom Markom Mesiem


eksponentom esarevaca i Jankoviem, eksponentom Mleia. Izvor ne spominje ime
Jankovia koji je delio taj megdan. Stojan ne dolazi u obzir, jer je poginuo pre osvojenja
Like od strane esarevaca, dakle pre nego su meu saveznicima nastala trvenja, koja su
verovatno dala povoda megdanu. Megdan sa Mesiem mogao je da bije ili Zavia ili Ilija
Jankovi, a kako izvor za te megdandije kae da su lica visokog ugleda (soggetti del
primo concetto) a Ilija takav nije bio, sva je prilika da je megdan sa Mesiem delio
serdar Zavia Jankovi.

396

(Omissis).
Lucovo per stato fino a tempi presenti conosciuto per il uero confine e
qui si uede eretta una masiera, solito contrassegno determini confinanti, et
notabile, che essendo alcune volte seguite disfide tra confinanti, anco tra soggetti
del primo concetto, come fu quella del Messich e del Mitrouich, stato sempre
scielto Lucovo per campo del duello, come luoco men sospetto e d' uguale
uantaggio e di reciproco estremo confine.
(Omissis).
Giustino da Riva
Zara 20 aprile 1706.
Zad. st. arh. Depee ustino da Riva,
Depea br. 54.
365
Zadar, 20 septembra 1707
Generalni providur ustino da Riva javlja senatu da je zloglasni razbojnik
Vid Petrovi zapao u zasedu postavljenu od konta Kanaeta i poginuo sa jednim
drugom, sinom bruvanjskog kneza Obradovia.
(Omissis).
... Finalmente il scellerato Vido Petrouich tanto noto, molesto e temuto a
questi confini ha terminato con la vita le sue scelleragini mentre accompagnato
da sete seguaci sudditi imperiali dissegnava vendicare la morte del Cresseuich
famoso bandito ed opprimere la famiglia Rascouich, colto negli aguati disposti
dal conte Canagetti con un suo compagno, figlio del conte Obradouich da
Bruuno.
(Omissis).
Zara, 20 settembre 1707.
Zad. st. arh. Depee ustino da Riva, knj. II,
str. 209.
366
Hercegnovi, 15 oktobra 1707.
Generalni providur ustin da Riva javlja senatu da je cetinjski episkop
doao da mu uini podvorenje. Po njegovom izgledu, dranju i govoru uverio se
da je to ovek zlomislen, nemiran i neprijateljski nastrojen, ali i pored toga nije
propustio da bude s njim ljubazan i da ga dariva.
Or Brana dobro raspoloenih nisu se prikazali jedini Klimenti, stoga to
su napustili Peteru, gde su ih bili preselili, pa su se tom prilikom iskrvili s
Turcima.

397

Serrenissimo principe.
(Omissis).
Anco il vescovo di Cettigne stato a rassegnarsi e quantunque m' abbia
accertato dal sembiante, dal tratto e dal discorso, come ne avevo relacione, che
egli sij uomo di mal genio, inquieto, e di male dispositioni, non ho ommesso di
blandirlo, e d' insinuarle le dovute corrispondenze col regalarlo.
(Omissis).
De popoli montani ben affetti, li soli Clementi non si sono veduti, ma
restano giustificati per la neccessit di custodirsi dalle insidie de Turchi irritati
dal loro ritiro a monti e per l' abbandono, del luoco di Pastera ove erano stati
collocati, nella quale occasione si sono valorosamente insanguinati con i Turchi,
che se gli sono opposti e li hanno aggrediti, ed avendo avuto del successo una
distinta relacione non resto d' umiliarla a pubblico lume.
(Omissis).
Castel Novo li 15 ottobre 1707.
Zad. st. arh. Depee ustino da Riva, knj. II,
str. 225.
367
Zadar, 20 februara 1709.
Generalni dalmatinski providur Vienco Vendramin rezervie serdarstvo
Donjeg Kotara, upranjeno usled smrti potpukovnika Lazara Smiljania
njegovom malodobnom sinu Marku.
(Omissis).
... Ha questa (porodica Smiljani) da antichi tempi havuta la direzione
delli Morlacchi sino che nelli passati giorni cesse al comune destino il tenente
colonnello Lazzaro Smiglianich, era serdaro di questo contado inferiore. Eredi
delle sue benemerenze e della sua casa sono rimasti tre di lui figliuoli, una
femina e due maschi, il primo dei quali di nome Marco con la scorta del merito
degli antenati decorato gi del titolo di capitano, ha anco goduta la paga perfino
che la compagnia che aveva in sua testa di genti paesane servi l' occorrenze della
terraferma. Quantunque giovinetto in et immatura, nutrendo non dimeno spiriti
generosi implora la risserva del sardarato perch a suo tempo possa anch' egli
segualarsi nello stesso posto in cui si sono segnalati tanti di lui antenati.
Concorrendo noi in grata retribuzione delle benemerenze de suoi maggiori a
renderlo esaudito, destiniamo al sopradetto capitano Marco il sardarato del
contado inferiore di Zara con tutti gli emolumenti e prerogative che godeva il
defunto suo genitore. In quorum etc.
Zara, li 20 febbraio 1709.
Zad. st. arh. Spisi Vienco Vendramin, knj. IV,
str. 290.

398

368
Zadar, 20 februara 1709.
Generalni providur Vienco Vendramnn postavlja za privremenog serdara
Donjeg Kotara kapetana Antu Vujavia, koji e tu dunost vriti dok doe vreme
da je ustupi serdaru Marku Smiljaniu.
Cessato di vivere li passati giorni il tenente colonnello Lazzaro
Smiglianich fu sardaro del contado inferiore di Zara et hauendo con patente di
questo giorno destinato in risserva il posto a capitano Marco di lui figliuolo,
ellegemo et dessiniamo il capitano Antonio Vujavi in sardaro del contado
inferiore, per dover sostener et esercitar l' impiego fino a che venga il tempo di
farne la cessione al sardaro Smiglianich sopradetto.
Zara 20 febbraio 1709.
Zad. st. arh. Spisi Vienco Vendramin, knj. IV,
str. 291.
369
Zadar, 30 decembra 1709.
Generalni providur Vienco Vendramin imenuje Stojana Jankovia siiovca
zaslunog kavalira Stojana, za kapetana konjike ete njegovog nedavno
preminulog brata Nikole, uz obavezu da o svom troku izdrava zamenika, koji
e upravljati etom dok on doe u godine da sam njom upravlja.
Noi Vincenzo Vendramin etc. Tiene la famiglia Mitrovich per la
devozione, fede e puntualit sua nel pubblico servitio titoli di distinte
benemerenze e quella principalmente che ha ereditato dal valor celebre e
singolare del quondam cavalier Stoian, estinto nella passata guerra. Hanno li
discendenti di questa famiglia in premio delle fatiche de loro maggiori goduti
sempre gli effetti di pubblca generosa munificenza, di cui ne resta presentemente
implorata la continuazione da Stoian Mitrovich, nipote del benemerito cavalier
dell' istesso nome, supplicando che sii conferita in sua testa la compagnia de
Crovati a cavallo, rimasta vacante ultimamente per la morte del capitano Nicol
suo fratello. Al riflesso del merito de suoi maggiori si uniscono li riguardi di
essere stata la compagnia medema ammassata dalla casa senza pubblico
aggravio e persuadono ad esaudire le instanze del supplicante, alle quali noi
annuendo in virt delle presenti e coll' autorit del generalato nostro elleggemo e
destiniamo il soprariferito Stoian Mitrovich in capitano della compagni fu del
quondam capitano Nicolo di lui fratello del reggimento difnico, con quella paga,
prerogative et emolumenti ch erano goduti dal deffonto. Ma perch egli non
ancora in et di poter

399

assumer la direzione, sar tenuto mantenervi un governatore senza pubblico


aggravio, dal quale assistita sino che lui si riduca in stato di coprirla, habbia
nella sua minorit ad esigersi il buon servizio, che si confida possa per lui prestar
fruttuosamante a suo tempo, ad imitazione de progenitori. Dovranno le presenti
essere reggistrate dove occorre: per la sua puntual escuzione. In quorum fidem.
Zara li 30 decembre 1709.
Zad. st. arh. Spisi Vienco Vendramin, knj.
IV, str. 288.
370
Zadar, 7 aprila 1711.
Kako je itavo nepokretno imanje serdara Gvozdena Radasovia u selu
Kaiu pripalo fiskalu stoga to je Radasovi iselio u drugu dravu, generalni
providur Vinenco Vendramin ustupa neke delove tog imanja serdaru Jovanu
Sinobadu.
Noi Vincenzo Vendramin ecc.
Caduti in publico potere li beni tutti, che possedeva il sardar Guozden
Radassovich per esser lo stesso passato colla sua habittazione in alieno dominio,
ci ha riverentemente supplicati il kavalier sardar sopraintendenle Giovanni
Sinobad perch volessimo dal corpo de beni stessi assegnarli campi due in circa
di terra vignata nella villa di Cassich di questo contado, posti, e giacenti sotto la
casa era habitata dal sopranominato Radassovich. Havendo per voluto
consolare l' instanze del suplicante, le sono stati d' ordine nostro assignati li
suddetti campi due di terra vignata previe le necessarie stime, e l' esborso fatto
nell' officio della ragioneria nostra di lire seicento correnti. Acquistatosi con ci
da esso kavalier Sinobad predetto il pieno dominio, e padroma delli capi vignati,
ci supplica novamente ad investirlo anco nel fondo, che di publica indubitata
ragione, e d' unirle ancora il godimento d' altri due campi e mezzo in circa di tera
prativa era detenuta dal medesimo Radassovich nella sudetta villa sotto il
dirocato monastero, che ivi s' attrova. In nome pertanto della serenissima
signoria di Venezia, e coll' auttorit impartita in pi ducali dell' eccellentissimo
senato alla carica; Cncedemo proviggionalmente, e con titolo di semplice locazione all' oltrenominato kavalier Giovanni Sinobad, che continua con indefessa
sviscerata attenzione ad acrescersi gradi di merito nel publico supremo servizio
essi due campi, e mezzo di terra prativa, e gli altri due di terra vignata, con
condizione, che possa dallo stesso in riguardo alli capi vignati acquistati coll'
esborso del proprio danaro, esser goduti sino all' estinzione de capi vignati
medesimi, e con obbligo di corrispondere annualmente cosi dall' una, come dall'
altra ragione di essi campi, la vera e giusta decima d' ogni frutto, che vi nascesse
sopra, in recognizione dell' alto diretto dominio di sua sere-

400

nit, e ci senza pregiudizio, anzi con espressa riserva d' ogn' altra publica
ragione e di chiunque ne havesse relativa anterior Investita, o legittimo possesso.
In quorum.
Zara 7 aprile 1711.
Zad. st. arh. Spisi Vienco Vendramin, knj. IV,
str. 402.
371
Zadar, 13 januara 1713.
Na molbu Stojana Jankovia koji je prilikom opte redukcije hrvatske
konjice bio reduciran, senat je naredio generalnom dalmatinskom providuru
Karlu Pizani da otpusti iz slube najmlaeg konjikog kapetana i na njegovo
mesto postavi molioca. Kako je, meutim, umro kapetan imun Jere providur
Pizani imenuje Jankovia za kapetana njegove konjike ete.
Noi Carlo Pisani per la serenissima repubblica di Venezia provveditore
generale in Dalmazia et Albania.
Nell' ultima regolazione de Crouati a cauallo seguita nella terraferma ed in
queste prouincie, ha douto soggiaccere alla suentura della riforma, la compagnia
del capitano conte Stogian Mitrouich. Colpito da tale disgrazia l' uffiziale che s'
attroua in et' di coprire, anzi haueua coperta la stessa compagnia, s' accinto
con la scorta del merito de suoi maggiori di supplicare gli effetti della sourana
munificenza per qualche opportuno prouedimento. Vanta egli oltre quello degli
antenati, che tutti a gara si sono segnalati nel publico seruizio il merito recente
del valoroso e degno karambassa Stoian suo zio, segnalatosi nel ultima decorsa
guerra, quello del sardar kavalier Sauissa altro zio, ed Elia suo padre tutti con
proue di valore e di fede distinti nell' attualit dell' occasioni. Raccolta dal
eccellentissimo senato con sentimento conaturale della sua reggia minificenza, l'
instanza di detto capitano Stoian, ed assieme di tutta questa famiglia benemerita,
e per darle testimonii di gratitudine corrispondente alle marche riguardevoli, che
uanta, ha con ducali riverite commesso a questa carica di douer essaminare li
requisiti di tutti li capitanii del reggimento di cauallaria Croata esistente in
questa prouincia per deuenire alla riforma di quello, che mancante di seruizio di
guerra fosse meno anziano degl' altri, e sostituir in sua vece il capitano Stoian
predetto. Nel mentre erimo per dar essecuzione al comando cade l' incontro della
uacanza d'una d'esse compagnie per la morte ultimamente seguita del capitano
Simon Jerra, che la dirigeua, inherendo per tanto alla publica uolont espressaci
nelle predette ossequiate ducali col autorit del' generalato nostro e per virt
delle presenti elleggiamo e destiniamo esso capitano Stoian Mitrouich in
capitano della compagnia de Crouati a' cauallo

401

gi diretta dal deffonto capitano Jerra con la paga che godono gli altri capitani di
tale milizia, e che era goduta dal suo predecessore. Dour per tale essere
riconosciuto, e nel insorgenza di publico seruizio puntualmente obbedito
volendo confidare sar per corrispondere colle propie azioni al merito
riguardevole e distinto dei suoi maggiori. Le presenti douranno registrari ed
eseguirsi oue e da chi spetta. Zara li 13 Gennaro 1712 more veneto.
Carlo Pisani m. p.
Ciacomo Busenello segretario
Originalni patent u posedu
B. Desnice u Obrovcu.
372
Split, 10 jula 1715.
Generalni dalmatinski providur Anelo Emo postavlja pukovnika Andriju
Butkovia za nadintendanta kninske i vrlkke krajine, mesto kavalira Jovana
Sinobada, poginulog u jednom sukobu s Turcima. na Glamou.
Noi Angelo Emo ecc. La mancanza del defonto kavalier Giovanni Sinobad
sagrificatosi nell' ultima azione co Turchi a Glamoz ha lasciato senza direttore le
genti del territorio di Knin e sue adiacenze, delle quali teneva la
sopraintendenza. Le gravi congiunture correnti, che chiamavano un celere
compenso hanno sollecitate le nostre attenzioni alla traccia di persona che colli
requisiti del valore e del credito, potesse succedere all' incombenza e risarcire la
perdita del benemerito antecessore. Considerato da noi con distinzione di riflesso
(ancorch si ritrovasse, in Italia) il colonnello di cavalleria croatta cavalier
Andrea Butcovich, adorno di coraggio e molte benemerenze per le azioni
valorose con le quali ha rimarcata nalla guerra decorsa la propria fede in queste
provincie, habbiamo humiliati i propri sentimenti alla pubblica maturit per
quelle disposizioni, che havesse stimate pi conferenti al suo reale servizio.
Abbracciato il progetto ed accompagnatoci con lettere dell' eccellentissimo savio
alla scrittura per la dissegnata sua destnazione, conviene stabilirlo nel posto a cui
lo abbiamo considerato necessario e perci coll' autorit del generalato nostro, e
per virt delle presenti, lo elleggemo e destaniamo in soprainetendente del territorio di Knin, Verlicca con i posti di quelle frontiere, dovendo per quello che
riguarda la sua paga continuar a conseguirla dalla cassa pubblica nell' Italia in
quelle camere dove prester servizio la sua compagnia. Dovr per tale essere
riconosciuto e nelle occasioni di pubblico servizio puntualmente ubbidito, e le
presenti reggistrarsi et eseguirsi ove e da chi spetta.
Spalato 10 luglio 1715.
Zad. st. arh. Spisi A. Emo, knj. IV,
str. 137.

402

373
Rim, 23 januara 1717.
Kardinal Paului pie zadarskom nadbiskupu Zmajeviu da Papa
namerava da naorua 4 galiote protivu ulcinjskih gusara i da bi hteo uzeti u
slubu 300 Morlaka kao posadu za te lae poto su oni naroito veti ratovanju
na toj vrsti brodova, pa mu nareuje da regrutuje za Papu tu vojsku.
Copia di lettera scritta dal cardinale Paulucci all' arcivescovo di Zara.
Illustrissimo et eccellentissimo signore.
Convenendo alla santit di nostro signore di armare nella prossima
staggione di primavera quattro galeotte, che attualmente si trovano nel porto d'
Ancona per opporle alle Fuste Dalcignotte, che da quel tempo fino all' entrar
dell' autunno infestano le spiaggie dell' Adriatico, et auendo particolar credito a
cotesti Morlacchi, i quali hanno una particolar esperienza di combatter sopra
simili legni, desidera che vossignoria quando stimi che ci possa farsi con
profitto della sede apostolica aroli 300 de sopradetti uomini, intendendosela col
capitano Bonacich, che presentemente si trova nella Marca per fare, come a lei
ben noto proviggione de Minuti, giacch il medesimo in congiuntura d' attrovarsi
qui in Roma ha asserito che potr con tutta facilit trovarsi la sopraddetta gente
con il soldo di un zecchino il mese per claschedun soldato oltre il pane e
biscotto. Per render poi pi agevole la medema leva potr far intendere a detta
gente, che nostro signore si compiaccer ammetterla a qualche parte delle prede,
che si faranno e che ogni galeotta aver un ufficiale, cio a dire un tenente della
loro natione con paga proportionala a quella de soldati e procurer di trovar
persone capaci di ben servire in tal impiego insistendo sopra tutto che la leva sii
faccia con tal sollecitudine che verso la fine di marzo possa esser giunta in
Ancona suppone sua beatitudine, che ci non possa incontrare alcuna difficolt,
ma quando fosse diversamente e che prima di fare alcun passo giudicasse
necessaria la permissione della repubblica di Venezia, ella passi tutti gli offitii
pi opportuni per ottenerla. E la santit sua persuasa che vossignoria user tutta
l' attentione possibile per secondare cosi giuste premure eper senza dar altro
eccitamento al di lei zelo le auguro dal cielo veri contenti.
Di lei
Roma 23 gennario 1717.
Zad. st. arh. Spisi Alvize Moenigo,
Libro ducali, s. 10.
374
Zadar, 15 marta 1717.
Zadarski nadbiskup Zmajevi javlja kardinalu Pauliiu da su Morlaci
neveti pomorskom ratu i da zaziru od opasnosti na moru.

403

Jedino su Primorci sposobni za morske ekspedicije, ali su oni u tolikom broju


regrutovani za mletaku flotu u Levantu da nema nade da bi se mogao sakupiti
traeni kontingent.
Copia di lettera scritta in risposta da monsignor arcivescovo di Zara all'
eminentissimo cardinal Paolucci in data 15 marzo 1717.
(Omissis).
Sono li Morlacchi lontani'dal mare inesperti nella guerra marittima, et
inetti certamente per l' armo delle galeotte. Se alcuni sono riusciti utili in questa
professione, hanno riconosciuto il merito della valorosa condotta dal tempo che
gli ha accostumati al mare. Per altro essi non vantano altro campo di battaglia
che la terra solamente, aversi per natura agli azzardi maritimi. Riguardati con
amore dalla serenissima repubblica abboriscono anzi ogni altro servizio attenti
alla diffesa del confine et alle prede che riportano dalle terre nemiche. Il sourano
stesso, che li considera per il forte propugnacolo dello stato, non pu privarsi
della sua valida diffesa nelle contingenze presenti della guerra che anzi ha
scemato il numero e fa conoscer il bisogno maggiore di quelle genti. Li soli
popoli maritimi che s' intendono per le spiaggie della Dalmazia, sono veramente
idonei per le navali espedizioni, ma di questi pure si sono fatte tante leve per
rinforzo dell' armata in levante, che non resta luogo di sperare alcun ammasso.
L, istesso principe serenissimo tutto che esibisca 14 ducati con un abito di panno
in donativo, et un zecchino col biscotto al mese non raccoglie tutto il proffitto
dalle sue diligenze ...
(Omissis).
Zad. st. arh. Spisi Alvize Moenigo,
Libro ducali c. 10.
375
Split, prvog augusta 1717.
Generalni providur Alvize Moenigo koji je za svoje prve uprave
Dalmacijom imenovao Iliju Jankovia za nominalnog serdara Gornjeg Kotara,
vrativi se na upravu zemlje i naavi ga odrasla i sposobna za vrenje dunosti
postavlja ga za stvarnog serdara te mu kao takovom povisuje platu na 40 dukata
na mesec.
Noi Alvise Mocenigo ecc.
In riguardo alle molte e rimarcabili benemerenze della casa Mitrovich non
meno che del kavalier Stoian detto Gianco, che sempre tutti di questa famiglia
hanno occupato il posto di sardar del contado di Zara con tanto merito, e frutto
del publico servitio, investissimo con nostra patente di primo marzo 1702 nel
passato generalato, dopo la morte del kavalier Zauissa Elia suo figlio del
sardarato in aspettativa

404

col riflesso alla sua immatura et. Perche le genti in questo frattempo non
restassero senza il loro capo per il pubblico servitio e diretione, le destinassimo
il capitan Guosden Radossevich, che havesse ad accudire alle neccessarie
incombenze sino che Elia preddetto si credesse capace d' intraprender il carico.
Pervenuti noi novamente al governo di queste provincie trovamo Elia Zauissa
sunominato non solo accresciuto, e riddotto in stato di poter supplire a tutte le
occorrenze del sardarato, ma a imitazione de' suoi maggiori esigger dai villici
rispetto, timore et ubbidienza; essendosi anco distinto nelle campagne passate, e
nella ultima partita sotto Mostar alla testa delle sue genti, con prove non
ordinarie di valore e coraggio. Con tali riflessi dunque lo consideriamo degno d'
appoggiarle il peso; cosich in virt delle presenti e con l' auttorit del
generalato nostro lo destiniamo all' esercitio del sardarato del contado di Zara,
gi prima investito con la paga di ducati venti al mese in aggiunta alli altri ducati
vinti, che guode, cosich dover esiggere ducati quaranta al mese moneta
corrente, obbligo, rango e prerogative solite godersi dagl' altri sardari. E perch
dopo la mancanza del capitan Guosden Radossevich, che fu destinato nella di lui
tenera et per direttore delle genti, fu sostituito il capitan Luca Ostrich, questo
dover rimanere come capitanio, risservandoci poi in riguardo alle di lui non
ordinarie benemerenze farle godere gl' effetti delle pubbliche generose
benefficenze. Riddotto dunque lo stesso Elia al posto e benfficato, dell'
accrescimento di paga confidiamo che animato da tali pubbliche rimostranze
impiegher negl' incontri tutti del pubblico servitio quella pontualit, fede, e
coraggio, per quali sempre i di lui maggiori si segnalarono. Per tale dunque sar
riconosciuto e nel publico servitio ubbidito e rispettato e le presenti saranno
registrate et eseguite ove e da chi spetta. In quorum fidem.
Spalato primo agosto 1717.
Zad. st. arh. Spisi A. Moenigo (drugi regalat), knj.
III, str. 33.
376
Zadar, 23 februara 1726.
Poto je usled smrti Andrije Sinobada ostala upranjena kninska serdarija,
generalni providur Nikolo Erico postavlja Petra Mitrovia za serdara kninske
krajine.
Noi Niccolo Erizzo ecc.
Passato a miglior vita il sardar di Knin Andrea Sinobad, insorge il bisogno
di sostituire nelle di lui veci altro soggetto di abilit e sufficienza, che ben
adempisca l' inspetioni tutte del carico medesimo. Dotato di tali requisiti il
capitan Pietro Mitrovich siamo persuasi di prescieglierlo, anche come il pi
idoneo tra concorrenti, restanto con ci sollevata gure la cassa publica della paga
che conseguisce in figura

405

di capitano rifformato. Nelle maggiori combustioni dell' ultima tramontata


guerra, ha egli ammassata una compagnia d' oltramarini col fine plausibile di
contrassegnare nell' attualit del pubblico servitio la propria fede e valore, ad
imitatione de suoi benemeriti autori, quali in ogni tempo si distinsero con azioni
illustri, come pienamente rillevasi da pi pubblici rescritti. In virt pero delle
presenti e coll' autorit del generalato nostro elleggemo e destiniamo egli capitan
Mitrovich in sardaro nelle veci del deffunto Sinobad, con tutti gl' obblighi, prero
gative e paga di ducati vinti al mese, ch' appartengono al carico preddetto e che
venivano goduti da esso suo preccessore ben certi d' esiggere dalla di lui attavit
un ottimo servitio. Per tale dunque sar, riconosciuto, rispettato et ubbidito dalle
genti e capi delle Craine dipendenti dal sardarato medesimo commettendone
delle presenti il registro et esecutione ove et a chi spetta. In quorum fidem.
Zara li 23 febbraro 1725 more veneto.
Zad. st. arh. Spisi N. Erico,
knj. I, str. 121.
377
Zadar, 10 augusta 1726.
Generalni dalmatinnki providur Pietro Vendramin izvetava senat o
administrativnim i verskim prilikama i o demografskom stanju zadarskog zalea.
Javlja da je sa uenjem uo za bulu In coena Domini" koja bi mogla da u
Dalmaciji izazove nerede.
Il contado di Zara il pi vasto e pi prezioso fra quanti ne numeri il
pubblico dominio fra le antiche e moderne conqiuste in Dalmazia. La di lui
ampienza ha persuaso la publica maturit a ripartirlo in superior, medio ed
inferiore. Alli superiore e medio sono stati destinati due sardari, titoli che
presentemente sono conferiti a due ragazzi delle famiglie Mitrovich e
Smiglianich: Collazione con la quale ha voluto la pubblica generosit segnalare
ne figli ed eredi le benemerenze veramente distinte de genitori e degli avi. L'
inferiore raccomandato a F. Spingaroli col titolo di governatore di Zaravecchia.
Oltre questi tre capi vi e il collonello, offizio, che con decoro copre il conte F.
Possidaria appresso di cui rissiede la primaria autorit e commando.
Si pu dividere questo contado in 7 pertinenze. La I. quella di
Novegradi, che s' estende anco nella riscossione delle publiche decime sopra
Dolac, Zablachiane, Zegar, Ervenich, Zelengrad, Prinovci Petrovo, Popovich,
Lussich con tutta la Bucovizza. II. Islam con Polsnich, Vissozane, Rupagl,
Stossia, Budin, Cassich, Vegliane e Suchovare. III. Castello di Nadin, Bigliane,
Cula Smilcich, Bencovaz, Boista, Perussich, Coslovaz, Colarine con tutto
Cossulovo Poglie. IV. Zemonico con San Cassan, Bibigne, Malpaga, Cerno,
Bocagnazzo, Gruhe, Smocovich, Chistagne (?) e Scabergne. V. Vrana con
Bagnane, Polazza,

406

Gagodne, Vercevo, Tign, Radasinovaz, Pristegh, Ceragne, Rastane e Gorizza.


VI. Ostroviza con Vussich, Morlach, Zavissich, Geversche, Zecevo,
Dobropoglie, Suplia Crikva, Stancovzi. VII. Zaravecchia con San Filipo e
Giacomo, Bibigne, Paccoschiane ...
Il contado di Zara diviso tra vecchi e nuovi abbitanti. Li primi sn quasi
tutti cattolici, ma la maggior parte de secondi sono di rito greco e per lo piu
serviacco. Si deve per invigillare sopra le vertenze tra Latini e Greci volendolo
se ragioni del principato. Li greci tra gli altri disordini spesso introducono nello
stato qualche loro vescovo di estere nazioni, e con loro calogeri, anche ignoti, tra
le questue ed estorsioni paliate col manto di piet, asportano altrove
considerabili somme di denaro. Li latini vescovi e ministri sturbano ben spesso
la crassa ignoranza de greci, per non disgustarsi colla curia dalla quale attendono
pensioni ed onori. E per ad onta di mancanza di lingua slava, facile ad
apprendersi, sarebbe meglio che li vescovati e primarie ecclesiatiche dignit
conferite fossero a nobili veneti, come pi attaccati alla quiete del serenissimo
dominio.
Con grande sorpresa della primaria carica s' intesa la pubblicazione della
bolla in coena domini, che in Dalmazia ove ambi li riti dal publico egualmente
amati sono potrebbe produrre ulteriori disturbi alla publica trangiullit.
La popolazione del contado minore del bisognevole. Prima che fosse
devastato da Turchi la sola terraferma contava pi di 80.000 abitanti. In quest'
anno e terraferma e scogli numerano soltanto 37.750 e tra questi 10.000 uomini
d' arme.
Rukopisni zbornik nepoznatog autora, nazvan
L'Anonimo" u biblioteci zadarske porodice Filipi.
Str. 329.
378
Mleci, 7 augusta 1727.
U pretstavci upuenoj senatu, Jakov Sinobad, srodnik poslednjeg kninskog
serdara iz porodice Sinobad, Jandrije, tui se to je povredom opte
praktikovanog pravila da se prednost kod popunjavanja upranjenih inova daje
lanovima iste porodice, kod postavljanja kninskog serdara on mimoien, a za
serdara proizvedevo lice iz drugog kraja i druge porodice.
(Omissis).
... il sardarato di Knin da quando fu istituto in quel territorio stato
sempre sostenuto da quella casa (Sinobad) avendo voluto gli eccellentissimi
signori provveditori generali e l' eccellentisismo senato ancora nelle misure
appunto praticate in ogni altro contado che un tal preggio si conservasse nelle
case che avevano saputo guadagnarselo: Contro una tal massima fatta sacra dagl
assensi di vostra sere-

407

nit dalle esecuzioni continuate che vi vennero in seguito venuto di vacare in


questi ultimi tempi l sardarato per la morte di Andrea Sinobad che degnamente il
sosteneva piaque all' eccellentissimo signor provveditor generale di Dalmazia
precessore di promover a tal carica soggetto d' altra famiglia anzi d' altro
territorio ad esclusione di me cornetta rifformato Giacomo Sinobad cugino del
defunto et ultimo superstite della famiglia medessima. Protestata suddetta
massima approvata anche in progresso da vostra serenit mi sar permesso senza
offendere le risserve d' un rispettoso dovere di sciogliere la voce de miei
guistissimi aggravi ed implorare dall' autorit sovrana dell' eccellentissimo
senato la redenzione dei patiti pregiudizi.
(Omissis).
1727 7 agosto che sia rimessa al savi.
Giulio Quevini
Nicolo Corner
Ottavio Gritti
Nicolo Dolfin
Auzolo Zusto
Lodovico Pollani.
Bortolo Giacomazzi, segretario.
Mlet. dr. arh.
Senato Mar. filza 5 (17281729).
379
Zadar, 20 augusta 1729.
Dalmatinski generalni providur Petar Vendramin na poziv senata izvetava
ga da je kninski serdar Petar Mitrovi stvarno sin Vuena Stojisavljevia i
Marije keri pokojnog Ilije Mitrovia (Jankovia), da je radi rane oeve smrti
odgojen u kui Mitrovia, pa se stoga prozvao tim imenom, pod kojim je i
izabran za kapetana jedne oltramarinske ete jo 1716 god.
Serrenissimo principe.
Il sardar di Knin Pietro Mitrovich come spicca da terminazioni 23 febbraio
1725 fu a tal carico destinato dall' eccellentissimo provveditor Erizzo appunto
con il cognome di Mitrovich. Egli veramente per quanto si rileva da esami e
pubbliche carte figliuolo legittimo del quondam Vucen Stoissaglievich
quondam Nouco da una villa sotto Verlica, Maria di lui madre per f figliola
del quondam Elia Mitrovich in casa di cui uenne allevato; per la morte poi
imatura del padre aquist universalmente il cognome di Mitrovich sotto cui
tuttavia continua. Anco nell' anno 1716 l' eccellentissimo provveditor Emo con
lo stesso cognome lo ellesse capitano d' una compagnia d' oltramarini

408

che nella general regolatione fu riformata Questo guanto in obbedienza delle


venerate ducali 31 ...... decorso m' e permesso d' umiliare a vostre eccellenze.
Grazie.
Zara 20 agosto 1729.
Pietro Vendramin provveditor di Dalmazia et
Albania.
Mlet. dr. arh.
Senato Mar. filza 5.
380
Mleci, 1 decembra 1729.
Dukal duda Alviza Moeniga kojim se na osnovu izvetaja dalmatinskog
providura i ministra vojnog kapetan Petar Stojisavljevi-Mitrovi smenjuje sa
serdarstva, a za serdara kninske krajnne postavlja Jakov Sinobad.
Aloysius Mocenigo dei gratia dux Venetiarum et. c.
Dalla diligenza del precesor vostro e del savio nostro alla scrittura
liquidata la verit de fatti sopra le riverenti esposizioni del corneta rifformato
Giacomo Sinobad; vengono pienamente a rilevarsi dall' inforinazion loro le
benemerenze distinte delli di lui ascendenti, che sempre han sostenuto il
serdarato del contado di Knin conforme alla publica massima di tener ferma tal
carica nelle case e famiglie, che tradussero quei popoli alla publica devozione.
Essendo per in presente ocupata da persona estranea e d' altro teritorio con il
scontento innoltre di quelle Craine, risolvemo col senato di togliere l'
inconveniente, rimovendo dallo stesso sardarato di Knin il capitan rifformato
Pietro Stoissaglievich, che se bene oriondo dal contado di Zara vi s' intradusse
col cognome di Mitrovich e destinarvi il predetto corneta riffornato Giacomo
Sinobad onde abbia a continuare in questa famiglia erede delle degne azioni e
del merito de suoi autori e nello stesso tempo sia conciliata con la volont postra
la quiete e consolazione della popolazione medesima. Voi per ordinarete in
consonanza l' adempimento delle Ducali presenti.
Datae in nostro ducali palatio die prima decembris indictione octava
MDCCXXIX.
Zad. st. arh. Spisi Sebastiano
Vendramin, knj. II, str. 6.
381
Zadar, 1 novembra 1731.
Da bi udovoljio molbama kotarskih seoskih glavara, generalni providur
Sebastian Vendramin imenuje za serdara Gornjeg Kotara Kirijaka Dede
Jankovia, sestria preminulog serdara Ilije.

409

Noi Sebastian Vendranin per la serenissima republica di Venezia


provveditor general in Dalmazia et Albania.
Li meriti prestantissimi della famiglia Mitrovich se anche non fossero
come sono regitrati a caratteri distinti in molti rescritti dell' eccellentissimo
senato, et attestati degli eccelentissimi preccessori nostri, risplendono chiari per
la viva memoria delle prodi e segnalate azioni de suoi degnissimi progenitori.
Non ui incontro accaduto ne bollori di tutte le antepassate guerre, nel quale
ognuno di questa casa non abbia dato proue euidenti e singolari di ualore,
illustrando in tutti li cimenti contro gli nimici la reputazione delle publiche armi,
col sangue col coraggio la propria uita e condotta. Quind' che con giusta ragione riportarono sempre mai molta stima, e pari publica comendazione li
soggetti da essa di quando in quando prouenuti, li quali di pi' sono stati reputati
in grado e concetto non meno dell' uniuersale delle Craine, ma' dalli popoli di
questo contado, in cui per lunga continuata serie d' anni sostennero qualche
comando e direzione. Passato ultimamente fra morti l' ultimo superstite della
famiglia sopradetta, Ellia Mitrouich, era sardaro del contado superiore, nella
neccessit di passarsi all' ellezione di suo successore riconosciamo conveniente e
giusto non sorpassare senza riflesso l' istanze umiliate delli capi de villaggi del
contado medesimo, che ui desiderano trascielto l' alfiere Chiriaco Dede Mitrouich figliolo della sorella del deffonto, considerando di ueder in lui trasfusi
colle raggini del sangue, eguali sentimenti di ualore e di corraggio che fa
confidare appunto lo spirito suo pronto e vivace. Presuasi di tale fondamento,
non che dalli riflessi del merito, che spiega, appartato la di lui casa, coll' autorit
del generalato nostro l' elleggemo e col uigore delle presenti lo destiniamo in
sardaro del contado superiore, con rango, paga e prerogatiue, che sono naturali d'
un tale incarico, e ch' erano godute dal deffonto zio suo preccessore. Ordiniamo
per, che per tale debba esser riconosciuto e nelle publiche occasioni obbedito,
ben sicuri noi che all' inclinazione uerso lo stesso concepita dalli popoli, egli
sar per corrispondere con quei trattamenti di carit e di buon gouerno, che
vagliano ad' augumentar in essi maggiomente l' ossequio e la deuozione al
publico nome. In quorum et. c.
Data li primo novembre 1731.
Sebastian Vendranin m. p.
Girolamo Caualli segretario
Originalna terminacija u posedu
B. Desnice u Obrovcu.

410

382
Zadar, 12 novembra 1731.
Generalni providur Sebastiano Vendramin javlja senatu da je vrlo teko
sauvati Kotare od navale Liana1 koji su nauili da svake godine tu zimuju sa
blagom u naknadu za letnju ispau koju vre mletaki podanici na likoj strani. I
uprav usred tih potekoa dogodila se i smrt serdara Ilije Jankovia, poslednjeg
izdanka one glasovite porodice, koji je upravljao onim delom Kotara koji granii
sa Likom. Na optu molbu svih sela one serdarije odredio je naslednika u
serdarstvu Kirijaka Dedia-Jankovia sina Ilijine jedine sestre, momka bistre
pameti i vrlo omiljena u narodu.
Serrenissimo principe.
(Omissis).
Si prova intanto gran fatica in custodirsi questo contado dall' irruzione
delli popoli della Lica, sudditi imperiali, soliti ogn' anno di penetrar d' inverno in
questo, stato con animali, in concambio di eguale cortesia, che ricevono di estate
li sudditi dello stato nella Lica.
Umilio a vostra serenit in copia la risposta datami dal commandante di
quella provincia a due lettere, che gli avevo scritto in questo importante
proposito. Egli non pu esser pi persuaso della necessit avutasi di segregar il
comercio del contado dalla Lica, consigliato dalla qualit de tempi e delle
congiunture. Conclude per brutale il temperamento de' suoi Morlacchi, niente
disposti all' obbedienza, e lui essendo senza forze, essersi non solo chiuso dalla
comunicazione con essi loro, ma averle pur implorato a Vienna per poterli tener
in dovere e moderazione.
In tale ardua positura di cose venuto apunto di mancar di vita il sardar
Elia Mitrouich, che comandava quella parte del contado, che viene di
congiungersi con i stati cesarei. Era questo l' ultimo superstite di quella famiglia,
dalli auttori della quale ha la serenit vostra esate tante prove di valore e di
corraggio in tutti le passate guerre, considerata dal prencipe, ben vomuta da
sudditi, e dalle Craine.
Sopra l' instanze universali fattemi pervenir in molte suppliche dalli
villaggi di tutta quella sardaria, ho destinato in sardar successore Chiriaco
Dedich Mitrovich di lui nipote, perch figliolo di sua unica sorella, di franco e
vivace spirito, amato dalli popoli e molto accetto, in cui confidemo con le
ragioni del sangue colar possano i requisiti appunto di valore, col quale si resa
celebre per tante segnalate azioni

Verovatno da je tada saobraaj sa Likom bio iz zdravstvenih obzira prekinut pa


je odravanje sanitetskog korduna" kod Liana sviklih da se sputaju u Kotare na
zimnicu pretstavljalo jedan teak zadatak.

411

la benemerita distinta famiglia, fra gli ascendenti della quale si conta il gi


famoso kavalier Gianco zio della madre del prescielto.
Manca ancora in Bossina il nuovo pass destinatovi, di maniera che prima
della sua comparsa venuto ad occupare il supremo posto di primo visir quell'
Osman passa di lui precessore, che nella scorsa campagna aveva dati tanti motivi
di occupazione alla mia mente, e di gelosia a queste confinazioni.
(Omissis).
Zara li 12 novembre 1731.
Sebastian Vendramin provveditor general
Mlet. dr. arh.
Senato-Dispaci provveditor general in Dalmazia,
Fa 572/160.
383
Mleci, 29 novembra 1731.
Senat odobrava odluku providura Sebastiaia Vendramina da na mesto
umrlog serdara Ilije Jankovia postavi Kirijaka Dedia Jankovna naroito s
obzirom na molbe naroda podnesene provnduru.
MDCCXXXI i XXIX novembre in Pregadi.
Al provveditor general in Dalmatia et Albania.
(Omissis).
Propria stata pure (massime nelle gelosie correnti l' avvertenza vostra,
mancato di vita il sardar Elia Mitrovich che custodiva il contado medesimo) di
sostituare prontamenta l' altro sardar Chiriaco Dedich Mitrovich discendente da
famiglia benemerita, e munito principalmente dei requisiti necessarij di valore e
di fedelt.
Noi concorremo ad approvarla in riflesso anche alle instanze portatevi da
quei popoli per la di lui destinatione.
(Omissis).
+ 87
1
8

Lecta serenissima signoria


Piero Gradenigo segretario
Mlet. dr. arh.
Senato-Rettori Nro 108 240.
384
Zadar, 29 decembra 1731.

Posle smrti Ilije Jankovia serdara Gornjeg Kotara nasledio ga je u


serdarstvu po odobrenju senata sestri Kirijak Dedi-Janko-

412

vi, ali kako ovaj nije jo doao u godine da bi mogao da vri dunost, generalni
providur Sebastiano Vendramin postavlja mu za zamenika Nikolu Zelia iz
egara, zeta pokojnog serdara Zavie Jankovia.
Noi Sebastiano Vendramin ecc. Passato agli eterni riposi il conte Ellia
della benemerita famiglia Mitrovich, che sosteneva l' impiego di serdaro in
questo contado superiore, subentr nelle sue veci con pubblica approvazione il
sardar Chiriaco Dedich Mitrovich di lui nipote. Attrovandosi per questi in et
non ancora ben matura conviene per qualche anno destinarli in suffraggio l'
assistenza di qualche altra persona di credito, all' oggetto importante di sostenere
in fede et in amore verso il pubblico nome li sudditt et egualmente in quiete e
moderazione nonch per promover l' esecuzioni, che fossero ricercate dalla
premura del pubblico servizio. Propostovi a tal fine Nicola Zelich da Xegar suo
sio, perch cognato del fu kavalier Zavissa Mitrovich, l' elleggemo coll autorit
del generalato nostro e col vigore delle presenti in vice sardaro del contado
superiore medemo, per doverle esser corrisposta dall' attuale quella conveniente
recognizione, che meritar potessero le di lui fatiche, sino a tanto che se le
rendar bisognosa la di lui assistenza. Tutti li capitanii dei villaggi subordinati e
villci stessamente dovranno riconoscer per sardaro attuale esso Chiriaco Dedich
Mitrovich e per vice serdaro il sopradetto Nicolo Zelich, rispettarli per tali e
nelle pubbliche occasioni obbedirli. In q. f.
Zara 29 decembra 1731.
Zad. st. arh. Spisi Sebastiano Vendramin,
str. 169.
385
Mleci, iz tamnice, 23 juna 1734.
Pop Petar Jagodi-Kurida pie svom bratu od strica popu Mihailu
Jagodiu u Biliane da je doznao da mu je brat Petar preminuo jo prole godine
i da njegova udovica hoe da smete ne samo muevljev deo pokretnog i
nepokretnog imanja, ve i deo koji pripada njemu, jer se on nije bio podelio sa
bratom. Moli ga stoga da u njegovo ime zabrani njegovoj nevesti da smee to
od imetka, a ako hoe da ivi u kui i da uiva plodove imanja on joj to
dozvoljava. Ako htedne da proda to od blaga ili suvinih pokretnina nek novac
koji se otuda dobije zadri do njegove dalje naredbe kod sebe na uvanju. Moli
ga da mu poalje neto novca, jer je u velikoj bedi i da bude u pomoi njegovoj
eri, ako se ona jo nalazi u ivotu. Novac nek mu poalje preko Nikole
Stojanovia.
Signor germano carissimo.
Venezia dalli carceri
Camerotti li 23 gugno 1734.
Con mio estremo dolore ho intesa la morte del quondam povero Petar mio
dilettissimo fratello, che il signor iddio abbia nella sua gloria,

413

la quale mi stato rifferto sia seguita fino nell' anno decorso, che mi ha visitato
con questa gran disgrazia, sperando nella sua misericordia mi prester il divino
suo aiuto ne miei bisogni. Mi dispiaciuto ancora molto a sentire che mia
cognata voglia disponere, alienare e vendere tutti gli effetti mobili e stabili ch'
erano di ragione del detto mio fratello, de cui, per ius di sangue e per legge, io
devo essere il legitimo unico erede, per esser morto egli senza prole, ma che
voglia ancora nel tempo stesso arbitrare di quello che a me per giusta met si
spettava e si spetta, non essendo tra di noi mai seguita divisione, e molto meno
mi stato contribuito dal medesimo in soccorso di queste mie grandi indigenze
dinaro, che solamente ne primi anni qualche bagatella. Perci signor germano
carisimo, che ora considero e tengo anco per fratello, vi prego a far intendere a
detta mia coqnata che per grazia del signore son ancora vivo e che non voglio ch'
essa si ingerisca in niun conto a vendere la robba che non sua, bens mia, come
fratello e erede; se per essa vuole godere li frutti, volontieri glielo acordo e
fermarsi in casa dove si trova patrona o pure accasarsi con voi, che come mio
pi propinguo di sangue vi faccio adesso commissione e curatore di detta facolt
nella forma che posso per far poi questo atto con legalit se bisognasse
impetrando la permissione dal tribunale supremo veneratissimo, alla cui giustizia
io sono saggetto; come pure sono soggetti tutte le dette mie sostanze al di lui
beneplacito. E se alla medesima paresse di vendere col uostro assenso li bestiami
o altri mobili superflui, la mia volont che il danaro, che si ricaver della
vendita di ogni cosa sia posto in deposito e conservato appresso di voi con la
dovuta fedelt fino vi capiter nuovo mio ordine, subordinato sempre e
dipendente dalla volont e dal supremo commando degl' eccellentissimi nostri
padroni, arbitri delja mia vita e delle mie sostanze. Onde germano carissimo
tanto vi prego e vi raccomando di eseguire e me ne farete capitar per mia regola
e quiete con la brevit posibile le notizie dell' operato e nel tempo stesso
procurate in ogni forma di mandarmi un poco di soldo, di cui ne ho estrema
necessit per supplire ne miei bisogni di vitto e vestito in queste miserie; cosi
pure vi raccomando di assistere nelle sue occorrenze e soffranze col mio la mia
figlia, se ancor viva, e di tutto ne tenirete conto distinto. Di grazia non mancate
di cosi fare e che la cognata si rimetta al dovere e alle cose di giustizia, mentre di
cuore salutandovi con li uostri di casa avvertendoui di spedirmi ci ch vi
ricerco per il signor Nicolo Stoianovich, e vi dicharo.
Vostro affezionatissimo osservandissimo
germano D. Pietro Jagodich
Na poleini:
Al molto Reverendo Signor Patron Colendissimo il
Signor D. Michiel Jagodich Nabelissane.
Napomena:
Na poleini pisma, u desnom. vrhu, nalaze se irilicom napisane ove rei:

414

budui se braa sastavila i


pomenuli o smutne koja se
prigodi zato potpisa se Mitar
i Ilia da su podligi pod svaku
tetu to, se nagodi.
Priloeno dopisu providura D. Dolfina
dravnim inkvizitorima od 23 septembra
1737.
386
Zadar, 23 septembra 1737.
Dalmatinski generalni providur Daniel Dolfin pie dravnim inkvizitorima
da im po njihovu nalogu alje pismo koje je pravoslavni pop Petar Jagodi koji
se nalazi u mletakim tamnicama pisao bilianskom parohu Mihailu Jagodiu.
Javlja im da je pre 2 meseca izila predanj pop Petrova ki Magdalina da tui
popa Mihaila radi stvari svog oca koje je on delom prodao, a delom prisvojio.
Pozvao je popa Mihaila na polaganje rauna, a ovaj se izgovara da je nalog koji
Petrova ki ima dobijen prevarom. On je dao ovoj vremena da dobije od oca
nalog koji ponitava ovlatenje dodeljeno popu Mihajlu, a kroz to je dobio od
inkvizitora nareenje koje eto izvrava.
Illustrissimi et eccellentissimi signori signori colendissimi.
In esecuzione degl ossequiati comandi di vostre eccellenze marcati 9
cadente umilia l' ubbidienza mia a loro sovrani voleri la lettera scritta in via d
procura dal prete greco Pietro Jagodovichi, esistente in coteste carceri all' altlro
prete, pur greco,, Michiel Jagodovich, paroco di Belissane.
In vigor di essa non truovai che seguiti siano in alcuno di questi officii atti
di sorte.
Comparse bensi gi due mesi circa inanti di me Madalena figlia di Pietro
sudetto e pretese convenir in giudicio Michiel per la robba di suo padre da lui
parte venduta e parte violentemente tenuta.
Chiamato al confronto credei obligarlo a render conto.
Si scans Michiel che era capita ed io misi la figlia in tempo di far venir
altro ordine dal padre distrutivo del primo.
In tempo che si in tale attenzione mi giunge il comando dell' eccellenze
vostre che adempisso con rassegnarmi, Zara, 23 settembre 1737.
Di vostre eccellenze
Umilissimo devotissimo obligatissimo servitore
Daniel Dolfin provveditor general
Mlet. dr. arh.
Inquisitori di Stato, busta 276.

415

387
Zadar, 2 januara 1738.
Generalni dalmatinski providur Daniel Dolfin javlja dravnim
inkvizitorima da je izvrio njihovo nareenje i prilae zapisniku izjavu popa
Mihaila Jagodia. On e pomoi keri popa Petra Jagodia da dobije upravu
oeva imanja, a nevesti da uiva plodove dela mua joj Petra, koji je, poto ovaj
nije ostavio testamenta, po pravdi i po volji inkvizitora pripao u vlasnitvo bratu
mu popu Petru.
Illustrissimi et eccellentissimi signori signori colendissimi.
Dall' inserta copia di costituto annotato nell' offitio di questa secretaria dal
prete greco Michiel Jagodoevich paroco di Bilissane rileverano l' eccellenze
vostre, ubbidito il loro comando contenuto nel foglio 5 novembre, ma alli 14
solo decembre pervenuto in mie mani.
Anche alla figlia e respettive cagnata sar dalla carica suministrata ogni
assistenza perch la prima abbia la disposicione de beni et effetti di ragione del
prete Pietro, il di lei padre, e la seconda vita sua durante nell' usufrutto dell' altra
porcion de beni che godeva il quondam Petar caduti nel prete Pietro di lui
fratello per mancanza di testamento atenore del giusto e degl' ossequiati voleri
dell' eccellenze vostre, a quali baccio umilmente le mani.
Zara, 2 gennaro 1737 more veneto.
Umilissimo devotissimo obligatissimo servatore
Daniel Dolfin provveditor general
Eccellentissimi signori inquisitori di stato.
Mlet. dr. arh.
Inquisitori di Stato, busta 276.
388
Zadar, 2 januara 1738.
Pop Mihailo (Mijat) Jagodi zapisniki izjavljuje da se odrie punomoi
dodeljene mu od brata strievia popa Petra Jagodia i obvezuje se da e u roku
od 15 dana njegovoj keri Mandi poloiti taan raun o upravi oevim joj
imanjem od dana kad je postavljen za delovou pa do danas.
Copia trata dal libro de costituti, tenuto nell' officio della secretaria dell'
illustrissimo et eccellentissimo signor Daniel Dolfin, signor provveditor general
in Dalmatia et Albania.
Adi 2 genaro 1737 more veneto, Zara.
Costituto personalmente in officio della secretaria il Pop Miat Jagodich,
come quello il quale fu istituto procuratore del pop Pietro

416

Jagodich, suo primo germano, per aggire ne di lui affari, perci con questo et
ogn' altro miglior modo dice cede e rinuncia all' impegno della procura
medesima, non intendendo in avvenire prendervi alcuna cura e ingerenza come
in fatto col presente s' obliga ed impegna di devenire alla resa de conti, in mano
di Madalena, figlia, di egli pop Pietro nonche della di lui cognata, di quanto
avesse aministrato principiando dal tempo che fu nominato in procuratore fino al
giorno d' oggi nel termine di giorni quindeci prossimi venturi. Tanto inst
anottarsi e promise d' essequire, presenti il signor govvernatore Marco Draganich e signor Michiel sono testimonii.
Zorzi Antonio Melli coadiutore
In segretaria di sua eccellenza ha copiato,
sottoscritto e sigillato.
Noi Daniel Dolfin quarto per la serenissima repubblica di Venezia
provveditor general in Dalmazia et Albania.
Ovunque attestiamo essere il controscritto dottor Zorzi Antonio Melli tale
quale si sottoscritto alle sottoscrizioni d cui se gli presta ed in ogni luoco,
magistrato et officio se gli potr prestare ampla et indubitata fede. In quorum
fidem etc.
Zara, 2 genaro 1737 more veneto.
Zuanne Carcartis segretario
Prilog prethodnom Dolfinovom dopisu.
389
Bez datuma.
Pop Petar Jagodi-Kurida izlae dravnim inkvizitorima uzroke i
prikazuje svoj ulogu u buntovnom pokretu radi kojeg je bio osuen i moli da
obzirom na duboku starost, potpunu oronulost, slepilo, gluvou i predugo
tamnovanje bude povraen u dudevu milost.
29 marta 1746.
Beleka o putanju na slobodu popa Petra Jagodia.
Nell' anno 1702 fu spedito a me don Pietro Jagodich un mandato da sua
eccelelnza provveditor general Zani affinch dovessi publicarlo nella mia chiesa
parochiale di San Pietro in Bocovizza, contado di Zara. Questo ordinava lo
sborzo di 300 zecchini da farsi al signor Antonio Canaeto, colonello di dragoni,
al che fattene da me subitamente la publicazione fu apposto dal popolo dicendo
che non avevano alcun debito col detto colonello. Sortiti di chiesa e consigliatisi
questi tra loro vennero a pregarmi di formare una supplica a nome del commune
per sua eccellenza provveditor general, la quale estesi in tre capi. Nel primo
aducendo la ragione del ritardato pagamento al canaeti conciasiach con esso
non avesse niun debito il commune, quale per si pro-

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testava d' esser pronto anche a maggior summa e di spargere sino il sangue
qualora fosse stato per servizio del prencipe. Nel secondo siccome nell' anno
precedente il signor colonello delle cernede aveva usurpato 100 manzi dal
commune, senza aver mai per essi pagato un soldo, si supplicava sua eccellenza
di ordinare la sodisfazione. Nel terzo siccome il decimario non voleva ricever in
cassa propria il pagamento delle decime, ma scorreva di luogo in luogo facend
l' esequzione coll' accompagnamento di 60 dragoni, che poi si pagavano
ripartitamente e con doloroso aggravio de communi, si supplic sua eccellnza d'
ordinare al decimario di dovere ricevere anche in propria cassa, affinch li
pontuali non fossero ingiustamente partecipi de dispendi contumaciali. Nel
quarto supplicava sua eccellenza di volergli concedere la grazia di poter dare
tanto formento in luogo di denaro per le decime offerendosi in questo caso di
condurlo a proprie spese ovunque gli verebbe commandato.
Presentata la supplica a sua eccellenza provveditore generale rispose che
averebbe fatto giustizia, e doppo 20 giorni avendo io avuto un commando di sua
eccellenza di portarmi da lui, subito son andato con altri 6 capi del commune, ed
avendomi ricercato conto del tumulto (come gli fu riferito) seguito nella sudetta
publicazione del mandato di sua eccellenza, l' informarono meglio 6 capi, in
questo non avendo io avuta altr' ingerenza che nella sola estensione della
supplica, il di cui modo e sentimento mi fu parimento prescritto dal commune.
Rest appagata la saviezza di sua eccellenza e perci tutti unitemente ci
licenzi. Ma li 6 capi parendogli di non poter sperar della giustizia dell'
eccellentissimo signor generale un pronto provedimento alle loro gi riferite
doglianze mentre si trovavano col, consultarono un avvocato da cui fecero
estendere altra supplica simile alla gia datta.
Si presentarono essi stessi all' eccellentissimo provveditor generale che
clementemente gli rispose aver gi ordinato al Canaeti di non pi molestare il
commune per li 300 zecchini, ed al Posidaria di dover soddisfare li 100 manzi,
ma circa li due altri articoli riguardanti le decime disse sua eccellenza che non
erano in sua facolt e che conveniva ricorrere alla dominante.
Fu subito dalli 6 capi supplicata la licenza di radunare il commune per
eleggere 3 capi di spedire a Venezia e siccome niuno di loro sapeva scrivero f
anche impetrato che io dovessi servirlo per scrivere in tutto ci che gli sarebbe
abbisognato in questo riccorso.
Ritornati tutti insieme al nostro paese fu dalli 6 capi convocato il
commune, eletti 3 capi per spedire a Venezia e destinati 300 ducati per
la loro spese. Ma penetrata la risoluzione dal Posidaria, cui forse pesava il
commando di sua eccellenza provveditor general del pagamento di 100 manzi e
temendo ch' in tal congiuntura si potessero unire anche le doglianze del
commune contro di lui, mando ordine al serdaro o sia governatore di commune
di portarsi da lui in Zara.
Ritornando di Zara il serdaro riffleri al commune che il colonello Posidaria
aveva in pronto la somma per soddisfazione di 100 manzi, ma che ad altri non
voleva consegnarla se non l mmun in corpo. Ed aggionse che andando
questi da lui gli averebbe suggerito la stradda

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per ottener ci che desideravano riguardo al pagamento delle decime da sua


eccellenza provveditor general appresso di cui egli si sarebbe impegnato per
fargli conoscere che non conveniva mandar Ricorrenti alla dominante per cose
cosi leggere, e cui esso poteva provedere di sua auttorita.
Ricusava, il commune d' andarsi in numero di tante persone. Ma tanto
seppe dire e speranzare il serdaro che gli persuase di portarsi al meno sin al un
certo sito in cui sarebbe stata sua cura di far venir da loro il colonello Posidaria.
Si condusse per tanto sino a Zerno, e non volendo questi pi oltre avvanzare gli
disse il serdaro di trattenersi col mentre andava a prender il Posidaria. Si parti il
serdaro, and a Zara e conduce il Posidaria, che giunto a cavallo gl' interrog
che volevano da lui. Risposero li capi esser venuti a sua richiesta e condotti dal
serdaro per ricever il pagamento dei 100 manzi, e sentire ci ch' era per
suggerirli rispetto alli altri loro emergenti per le decime. Si trasport allora
furiosamente il Posidaria e gli disse che non voleva pagarli cosa alcuna sinch
non avess fatto appicare una dozena di loro e rivolto il cavallo, se ne and col
serdaro a Zara. Rimasti attoniti, delusi ed abbandonati dal sardaro li 30 capi se se
n' andarono alle loro case.
Da questo dio sa qual rapresentanza ne over mascherato alla saviezza
dell' eccellentissimo provveditor generale che ordin di formar contro di noi un
processo di rito e segretezza.
Alla fine sorti un bando contro li 3 capi gi destinati con licenza di sua
eccellenza provveditor general per Venezia ed in esso mi trovai io pure inchiuso
senza aver avuto mai altr' ingerrenza che l' esposizione della detta supplica e l'
obbedienza da sua eccelelnza provveditor general di dover scrivere per il
commune qualora fossero stati spediti per Venezia li ricorenti.
Intesa la dolorosa sentenza fuggimo ne' confini dell' impero, e sostituito
poi nella carica generale a sua eccellenza Zane l' eccellentissimo ignor Agostino
Riva; scrissi al signor colonello Fanfogna, acci che informasse delle nostre
disgrazie sua eccellenza. Egli benignamente chiamandoci a se ed avendo sentito
il fatto disse: Se questa povera gente avesse potuto sottomettere al prencipe le
loro esclamazioni, si sarebbe veduto qual giustzia ne averebbero riportato. Ci
licenzi e diede a ciascuno di noi un salvocondtto dicnd che con qusti ci
rimetter in grazia per ritornare alle case nostre e che pregassimo iddio per la
felicit e conservazione del prencipe.
Al sudetto eccellentissimo Riva successe sua eccellenza Vicenzo
Vendramini, a cui non si pu sapere ci che gli sar stato rapresentato da nostri
nemici, conciosiach non pass molto che io fui mprovisamentre arrestato e
condotto alla prigione di Clino. Ivi il gi mentovato Canaeti, colonello de
dragoni mi fece dire dal suo tenente che dovessi sborasare 300 zecchini (somma
che ancor forse gli restava sul cuore di non aver potuto esiggere dal commune)
promettendo con questo di rimettermi in libert e minacciandomi altrimenti di
precipitarmi; imperoch risposi che non avevo alcun debito seco lui, ma che se
ancor gli rimaneva tal pretesa non ostante l' esclusione dell' eccellentissimo

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provveditor Zane, s' indrizzasse al commune a cui l' aveva spiegata a principio.
La fine triste e lagrimevole f che li capi eletti per Venezia furono banditi
di vita con essersi poi questi liberati nel 1715. Io fui dopo 4 mesi da Clino
spedito s' una galera in Venezia. Quivi fui riposto nelle pi orride carceri
chiamati Pozzi. Stetti in questi 10 mesi, che poi fui cambiato in altre carceri ma
sempre oscure, come mi trovo da 40 anni piangendo la mia sventura e la
disgrazia1 del mio veneratssimo prencipe a cui non s d'aver mai mancato d'
obbedienza n d' amor ne di fedelt.
I sentimenti ed il lungo corso del tempo congionto colla miseria m' anno
privato affatto della luce, estennuato gravemente l' udito e reso tutto il corpo cosi
fiacco e tremante che non posso far altro movimento che da una sedia al letto.
Vivo perch dio lo vuole, ma la mia et di 80 anni e le mie indisposizioni m'
anno per gia levato la piu gran parte de sentimenti vitali e logorato gli altri in
tal forma che mi resta lo spirito solo per conoscerne la privazione ed il
pregiudizio. In tale stato cosi prossimo alla fine de miei giorni infelici ancor non
cesso di desiderare d' esser rimesso nella grazia del mio prencipe, ch sempre ho
fisso nel cuore, imperoch non lascier mai di pregar l' altissimo per ogni
maggior sua felicit e per chiunque si degner d' intercederla. Gratie.
Na poleini, u vrhu, rukom sekretara dravnih inkvizitora napisano: 1746,
29 Marzo. D. Pietro Giadovich, carcerato da 40 Anni, per la causa indicata dlla
relazione dell anno passato. Fu posto in liberta, giusta l' occlusa nota, negl' anni
ottanta.
Mlet. dr. arh.
Inquisitori di Stato, busta supplicahe.
390
Mleci, 29 marta 1746.
Zabeleka da je pop Petar Jagodi bio predan Grku Petru Spiro koji ga je
hranio za sve vreme tamnovanja sa nalogom da mu ne dozvoli izlaziti iz grkog
reona i da ga prvom prilikom otpremi u domovinu.
Don Pietro Giadovich, greco ritento fin dall' illustrissimo provveditor
general in Dalmazia et Albania Marin Zane e Giustin Riva per colpa di
seduzione di quei popoli e bandito con sentenza capitale.
1746 29 Marzo.
Posto in libert. Fu consegnato a Piero Spiro Greco ch'e quello che lo
mantenne per tanto tempo per il corso cio d' anni 40 in circa, con ordine di non
lasciarlo sortire dal circondario de Greci e con disposicione di trasmetterlo a
prima appertura al suo paese. F scritta lettera in questo giorno al provveditor
general in Dalmazia affinch sian fatti le anotationi che occorrono per liberarlo
dal bando.
Ibid.
1

disgrazia u ovom kontekstu ne znai nesrea ve nemilost.

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391
Mleci, 30 marta 1746.
Dravni inkvizitori javljaju dalmatinskom generalnom providuru da su
posle vie od 40 godina tekog tamnovanja pustili na slobodu popa Petra
Jagodia, pa mu nareuju da ga brie iz spiska osuenih i zabelei njegovo
osloboenje, a inkvizitore obavesti o izvrenju naredbe.
1746, 30 marzo.
Al provveditor generale in Dalmazia ed Albania.
Doppo 40, in pi anni di dura priggionia, sofferta dal sacerdote greco d.
Pietro Giadovich, bandito da cotesto generalato, nell' anno 1702, o poco pi,
habbiamo rissolto di ridonarlo alla primiera libert, Affinch per viver possa
esente da qualunque pericolo nel rimanente dell' et sua, che giunge agli anni 80
si rende necessaria la depenation sua di raspa, a vostra eccellenza cometter, che
ci siegua imediate, tosto notificandoci li di lui operati all' effetto stesso il che ci
promettiamo celeremente eseguito dalla nota di lei benemerita attenzione; e far
seguire distinta annotazione della di lui deliberatione.
Mlet. dr. arh.
Inquisitori di stato, busta 47, p. 277.
392
Zadar, 9 aprila 1749.
Zabeleka o smrti popa Petra Jagodia-Kuride.

Matica umrlih u parohijskom uredu pravoslavne crkve Sv. Ilije u Zadru.

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