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Inferno Vi
Inferno Vi
Inferno Vi
CANTO VI
SPAZIO
Il terzo cerchio, de la piova
etterna, maladetta, fredda e greve (vv. 7-8),
dove vengono puniti i golosi.
TEMPO
La tarda serata del Venerd santo, 8 aprile 1300.
PERSONAGGI
Dante narratore e personaggio narrato;
Virgilio personaggio narrato e narratore di secondo grado;
Cerbero personaggio narrato;
Ciacco personaggio narrato e narratore di secondo grado.
INTRECCIO
CERBERO E I GOLOSI (vv. 1-33).
Dopo lo svenimento provocato dal racconto di Francesca,
Dante si risveglia nel terzo cerchio, dove i golosi
giacciono sdraiati in un fango puzzolente, colpiti
incessantemente da una pioggia sporca e gelata,
assordati e squartati da Cerbero, un cane a tre teste:
Cerbero, fiera crudele e diversa, / con tre gole cainamente
latra (vv. 14-15).
CIACCO E LA PROFEZIA SU FIRENZE (vv. 34-93).
Tra i golosi, vi un certo Ciacco che, interrogato da Dante,
predice un lungo periodo di crisi per la citt di
Firenze e la sconfitta dei Bianchi, sconfitta nella quale
sar coinvolto anche Dante.
Ciacco individua nellavarizia, nellinvidia e nella
superbia le principali cause di questo declino.
Dante chiede a questo punto notizia del destino eterno
dei grandi fiorentini della generazione a lui precedente
e scopre che le loro anime sono tra le pi nere (v. 85)
dellInferno perch, nonostante il loro amore per la
patria, si sono macchiati di gravi peccati nella sfera
privata.
IL DESTINO DEI DANNATI DOPO IL GIUDIZIO
UNIVERSALE (vv. 94-115).
Mentre attraversano la sozza mistura / de lombre e de
la pioggia (vv. 100-101), Virgilio spiega a Dante la
condizione delle anime dannate dopo il Giudizio
universale: esse, pur non potendo raggiungere la
completa perfezione dei beati, saranno comunque pi
perfette in quanto potranno riunirsi al corpo e quindi
proveranno pene maggiori di quelle che gi subiscono
allInferno. Camminando lungo il bordo interno del terzo
cerchio, i due giungono di fronte a Pluto, il gran nemico
(v. 115), il guardiano del cerchio successivo.
Quando mi tornarono i
Al tornar de la mente, che si chiuse sensi, sopraffatti davanti
dinanzi a la piet di due cognati, all'angoscia dei due
cognati (Paolo e
che di trestizia tutto mi confuse, Francesca) che mi
riemp di tristezza, mi
vedo intorno nuove
novi tormenti e novi tormentati pene e nuovi dannati, in
qualunque modo mi
mi veggio intorno, come chio mi mova muova, e mi guardi
intorno.
e chio mi volga, e come che io guati.
Sono nel III Cerchio,
dove cade una pioggia
Io sono al terzo cerchio, de la piova eterna, maledetta,
fredda e molesta; il suo
etterna, maladetta, fredda e greve; ritmo e la sua qualit
regola e qualit mai non l nova. non mutano mai.
Nell'aria oscura si
riversano una grandine
Grandine grossa, acqua tinta e neve spessa, acqua sporca e
per laere tenebroso si riversa; neve; la terra che ne
bagnata manda un
pute la terra che questo riceve. odore sgradevole.
La pioggia li fa urlare
come cani; cercano di
Urlar li fa la pioggia come cani; proteggersi l'un l'altro
de lun de lati fanno a laltro schermo; coi fianchi; i miseri
peccatori si voltano
volgonsi spesso i miseri profani. spesso.
Quando Cerbero, il
Quando ci scorse Cerbero, il gran vermo, mostro orribile, ci vide,
spalanc le fauci e ci
le bocche aperse e mostrocci le sanne; mostr le zanne; non
aveva parte del corpo
non avea membro che tenesse fermo. che non tremasse.
E il mio maestro apr le
E l duca mio distese le sue spanne, mani, prese un po' di
prese la terra, e con piene le pugna terra e la gett coi pugni
pieni nelle fauci
la gitt dentro a le bramose canne. fameliche del mostro.
Voi fiorentini mi
Voi cittadini mi chiamaste Ciacco: chiamaste Ciacco: a
causa della colpa della
per la dannosa colpa de la gola, gola, come vedi, sono
fiaccato dalla pioggia.
come tu vedi, a la pioggia mi fiacco.
E io non sono l'unico
dannato qui, poich
E io anima trista non son sola, queste altre anime sono
soggette alla stessa
ch tutte queste a simil pena stanno pena per lo stesso
per simil colpa. E pi non f parola. peccato. Poi non disse
pi nulla.
Cos oltrepassammo la
S trapassammo per sozza mistura sozza mescolanza delle
anime e della pioggia, a
de lombre e de la pioggia, a passi lenti, passi lenti, parlando un
poco della vita
toccando un poco la vita futura; ultraterrena;