BELA BARTOK
T capolavori
1911 TI castello di Barbablit 1930 Concerto n. 2 per pianoforte ¢ orchestra
1916 Suite op. 14 per pianoforte 1936 Musica per archi, celesta e percussioni
1917 Danze popolari rumen 1937 Sonata per due pianoforti e percussioni
1918 Il mandarino meraviglioso 1938 Concerto per violino ¢ orchestra
1921 ¢ 1922 Sonate per violino e pianoforte 1939 Quartetto n. 6
1927 Quartetto n, 3 1943 Concerto per orchestra
1928 Quartetto m. 4
Liitinerario artistico di Béla Bartok (1881-1945) & assai complesso, ¢ non potrebbe essere diversamente, dal momento che
‘questo sensibilissimo compositore visse ed operd in uno dei periodi pit ricchi di fermenti della recente storia culturale
europea. Voce tra le pi significative del Novecento, compositore ¢ studioso amico di Kodély, impegnato anche dal punto di
vista politico nella rinascita postbellica dell” Ungheria (nel 1919 fece parte del governo di Béla Kun), pose le basi della sua
estetica nel nazionalismo ottocentesco da cui tuttavia si distaccd progressivamente grazic all'interesse scientifico verso la
musica popolare che utilizz6 anche nel suo lavoro di compositore.
La prima fase della produzione di Barték parte pero da concezioni tardo-romantiche ed espressioniste ("opera in un atto
I castello di Barbabli eit balletto HI mandarino meraviglioso), nonostante che la dissonanza armonica, la sferza ritmica e la
varieta timbrica vengano accolte, quasi non mediate, dalla tradizione musicale ungherese e romena,
In questa prima fase non mancano perd lavori come le Danze popolari rumene, in cui appare chiara la concezione
‘popolare’ dell’estetica del musicista.
Col passar del tempo, Bartdk adotté le strutture della musica popolare come punto di partenza per claborare un sistema in
grado di soddisfare le esigenze di rinnovamento avvertite dai compositori. Sistema che venne sviluppato prescindendo
dalla dodecafonia. Giunse cosi negli anni ‘20 a risultati assai significativi, specie nella musica da camera dove le forme della
grande tradizione europea sono arricchite da una particolarissima spinta ritmica ¢ da un uso innovativo degli strumenti
(Sonate per violino).
Non ingeriori appaiono le pagine pianistiche, con I'uso delta tecnica pereussiva in lavori come Suite op. 14 ¢ Allegro
barbaro (1911) ripreso ¢ rielaborato in modo non banale dal tastierista rock Keith Emerson (si ascolti The Barbarian
dall'album “ELP” del 1970 di Emerson Lake & Palmer) a dimostrazione dell'influenza del compositore anche in
ambiti ‘altri rispetto alla classica.
Un discorso a parte meritano i sei quartetti: collocati non regolarmente nel corso della vita dell’autore, hanno
ciascuno la particolarita di porsi al culmine di un momento creativo, di riassumeme i problemi, le tendenze ¢ le
aspirazioni essenziali. Lavori ancora ineguagliati per molte ragioni, non solo per la sapienza costruttiva, Vinventiva ¢
la logica strutturale, in essi Ia tecnica viene allargata attraverso il richiamo al patrimonio etnofonico e a inconsueti
modelli strumental
E infine Pindagine sul suono a caratterizzare lo stile delle composizioni preparate da Bartok negli ultimi anni della sua
permanenza in Ungheria: in capolavori come Musica per archi, celesta e percussioni e Sonata per due pianoforti e
‘percussioni si smorzano le sonorita pitt sfavillanti a favore di un contrappunto basato sull’alternanza di addensamenti e
rarefazioni timbriche.
‘Sonata per due pianoforti e percussioni
La ricerca delle potenzilitiespressive del ritmo & un dato significativo di questo capolavoro dove i valori della musica etnica sono
assimilate distillat nella forma storica della sonata. Git Bartdk aveva in passato trattato il pianoforte come strumento a percussione,
superando 'effetto romantico del ‘pianoforte-arpa’. Qui i due pianofort si integrano con una vasta serie di percussioni amalgamate con
varieta e potenza quasi orchestrale: anche i temi sono di caratere percussivo, al punto da determinare una struttura ritmicamentc
contrappuntistica. La stessascelta della sonata, lungi dal recuperare nostalgicamente la forma antica, seve ad organizzare wn materiale
complesso e in apparenza difforme dove la tensione & costante dalla lentaintroduzione al primo tempo fino al rondd conclusivo, Con
{questo brano Bart6k died il suo addio al pubblico nel 1943. _
Con l’avvento del governo filonazista, Bartdk emigrd negli Stati Uniti, dove dal 1940 visse quasi ignorato dalla cultura
ufficiale ¢ dove compose gli ultimi eapolavori (Concerto per orchestra, presentato alla Carnegie Hall di New York
Vincompiuto Concerto per viola)
‘Sepolto a New York, la sua salma é stata riportata in Ungheria nel 1988 dopo la caduta del regime comunista, salutata con
grandi onori ¢ con il funerale di stato.