hittp://www.edizionicec.it E-mail: radiokit@mbox.queen.it
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OMMARIO
CONSULENZA RADIO-INFORMATICA:
Lo scelta del cavo coossiale {1 PC al servizio dell OMSWL
COSTRUIAMO UN: CIRCUIT! E COMPONENTI:
Portatile HF per 40 e 80 m \oristor per la protezione da ESD ed cltro
RICETRASMISSIONE:
Convertitore VLF-LF per Trio 9R-59DS TELECOMUNICAZIONI OGGI:
e simili Lo spazio ci parla ascoliamolo!
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Ten Tec RX 1254, prova di montaggio ¢ ANNIVERSARI:
funzionale Ricordando Poldhu e Terranova
COMPONENTI E CIRCUITI: NOVITA’ - REDAZIONALI:
33 Display CD of numer integer 73 Yaesu FT 817
VHF-UHF-SHF:
‘Anfenna per 50 (0 28) Mo spile NOTIZIARIO AEROSPAZIALE:
con occoppicmen ink Shute -Rodaso - NOMA MIR 1S ete
TECNICHE AVANZATE: HF NEWS-VIEWS:
4 | sntizot gi requenza (2p. 16 Nel mondo de OX
ONDE:
Indice di ifacione,propogaione stndad,
4g formazione de candati 79 INDICE ANNATA 2000
LABORATORIO-MMISURE:
5l Analzotre di segnal HP 3581 A 80 PICCOLI ANNUNCI
3COSTRUIAMO UN: [Sse
Portatile HF
per 40 e 80 m
i fa particolarmente piace-
re iniziare, sulfanno | del
‘nuovo millennio, la pubbli-
cazione di qualcosa di veramen-
te notevole. Realizzare, ai giorni
nostri, un transceiver (anche se
solamente bibanda) di imposta-
zione a dir poco semiprofessio-
nale, affrontandolo come auto-
costruzione, comporta un impe-
gno notevole: direi, oltre che
tecnico, da OM della vecchia
guardia.
Aquesto primo modulo (limpo-
stazione di un lavoro di questa
mole non poteva che essere mo-
dulare) faranno seguito via via i
vari stadi dell'apparato (una de-
cina in tutto), che appariranno
con cadenza, nei limiti del possi-
bile, pressoché mensile.
** &
In tempi di libera trasferibilita,
Tidea di autocostruire un appa-
rato capace di operare sulle
gamme piti popolari con buone
prestazioni si é fatta strada rapi-
damente. Ho dato un’ occhiata al
materiale disponibile e mi sono
reso conto di avere quasi tutto’
non volevo realizzare niente di
eccezionale, doveva essere il so-
lito transceiver con circuiti classi-
ci, semplici ¢ supercollaudati
Ma, poi, pensando che avrei do-
yuo operare in due bande nor-
malmente atfollate, specie nel
week-end, e soprattutto di sera
con decine di broadcasting a
pochi chilohertz di distanza, ho
Capito che avrei dovuto prende-
re delle precauzioni che saranno
EEE di Giancarlo Ancora IK8LGL
ampiamente descritte in seguito.
Non é pensabile descrivere un
intero ricetrasmettitore in poche
pagine di rivisia, anche perché,
per quanto semplice, la realizza~
zione é comunque impegnativa,
ma mistorzeré di essere breve ed
esauriente
Lo schema a blocchi (tig: 1)
evidenzia l'assoluta normalita
del circuito che @ una superete-
rodina a semplice conversione,
e, tranne che per il VFO, 'appa-
rato & realizzato interamente su
moduletti stampati per favorime
al massimo la duplicazione. Sié
ipotizzato un valore di IF a 9
MHz, anche se nel mio caso il fl-
tro disponibile era 8,250 MHz.
Per ridurre le dimensioni ogni
modulo ingloba spesso circuiti
comunisia al trasmettitore che al
ricevitore e soprattutto con com-
ponenti di piccole dimensioni ¢
resistenze montate in verticale,
ma gi tratta in ogni caso di mate-
ale facilmente reperibile.
Modulo n° 1 (MCR 9)
Amplificatore-compressore
microfonico, modulatore
bilanciato, rivelatore a
prodotto, bassa frequenza.
I circuito (fig. 2)
Modulatore bilanciate e rivela~
tore a prodotto non meritano
particolari commenti. Gli inte-
grati_utilizzati sono i classici LM
1496 (MC 1496) di tipo plastico
a 4 pin. Lo schema é quello
suggerito dalla Motorola nei suoi
data-sheels e funziona senza
problemi, La funzione di Q3@ di
sbilanciare U1 restituendo la
portante in uscita per la sintonia
di un eventuale accordatore
d’antenna, La bassa frequenza
monta un TDA 2003 capace di
oltre 2 W di uscita con bassa ci-
storsione: lo preferisco perché i
component di contorno sono ve-
ramente pochi ed il rapporto se-
gnale rumore é molto favorevole.
L’amplificatore microfonico &
un po’ pitt complesso del solito
perché dotato di compressore. Si
tratta di un compressore della di-
namica, e non di uno speech~
processor, che ha una duplice
funzione: eliminare l'esigenza di
un comando estemo del mike
gain (il relativo potenziometro
pud essere sostituito da un trim-
mer intemo all'apparato) e, se la
catena di amplificazione RF &
ben studiata, by-passare il pro-
blema dell ALC nel trasmettitore
o, almeno, semplificarne al mas-
simo la progettazione
La tecnica del compressore di
dinamica nel canale microfonico
& stata da sempre volutamente
snobbata dai costruttori di appa-
rati amatoriali per motivi pura-
mente commercial l'assenza sul
pannello di una manopola (che
diventano tre con i comandi di
uno speech-processor) sarebbe
stato motivo di una possibile de-
bacle nei confronti della concor-
renza. Cosi, mentre a livello pro-
fescionale il compressore micro-
fonico si imponeva perché
semplificava uso dell'apparato
garantendo una modulazione
sempre pulita ed efficace. a livel-
lo amatoriale da anni si @ inne-
scato un tormentone di intermi-
nabili QSO a base di infiniti rap-
porti di modulazione, uno per
acca di tegolazione delle
manopole del mic-gain, proces-
sor INe processor OUT con tutte
le possibili combinazioni di livel-
lo, col risultato finale che, in
omaggio ai gusti del corrispon-
dente di turne oa quelli persona-
Ii, spesso Yemissione finale é
meno pulita ed efficace di quella
che in realta 'apparato pud con-
sentire. L’awvento del DSP, che
consente di variare la banda
passanie audio trasmessa, ha
15TxRx 80-40 m]_f XTAL
BPF /RFomple| | RX MIXER >) cui ter
FREQUENCY|
ANT. METER
if ee
| fanpl.| | VFO LOCK
SL II
4 eae
Ler || 2ow TX AMPL. |__| 4 ALC MIC.ompl.
ata FINAL | [2w oRIVER SUMIXER ap Gavel| alee see compressor |
Fig. 1 - Schema a blocch ricetrasmettitore
peqgiorato alla fine la situazione
moltiplicando all'infinito le possi-
bilita di intervento dell'operatore
che costringe il trasmettitore ad
irradiare fete di bande passanti
audio che, lungi dal contribuire
all'ntelleggibilita dell'informa-
zione, servono solo ad allargare
il canale, sprecare potenza ed
inquinare le bande HF in uso
li canale microfonico @ stato
progetiato per |'uso di una cap-
sula dinamica a bassa impeden-
za (la classica saponetta tipo CB)
e mantiene il livello di bassa fre-
quenza assolutamente costante
allingresso del modulatore bi-
lanciato a partie da 3 mV p.p. Si
possono ovviamente usare altri
tipi di capsule, ricordando che
quelle Electret vanno alimentate
tramite una resistenza da 3,3 k
connessa tra la resistenza di col-
lettore ci O1 (lato 330 Q) ed il
punto di giunzione tra J] ed il
condensatore da 10 F sulla
base: in tal caso perd il conden-
satore in questione va sostituito
con uno di pari valore non pola-
rizzato.
2 @ un FET a canale P che
serve da elemento di controllo
del guadagno.
Ilfunzionamento di tutto il resto
@ intuitivo.
La costruzione (figg. 3 - 4)
I modulo misura 4,5x14 cm ed
@ siato realizzato su piastrina ra-
mata a doppia faccia per ridurre
Je dimensioni e per una migliore
schermatura totale dei circuiti.
Dopo aver praticato i fori sulla
piasirina bisogna svasare sulla
parte ramata superiore solo i fori
di quei reofori che non devono
essere collegati a massa. La con-
nessione tra la massa lato salda-
ture e quella lato componenti
pud essere effettuata approfit-
tando dei reofori dei componenti
che vanno a massa, saldandoli
sia sopra che sotto il circuito, op-
pure si possono praticare appo-
siti fori tra le face collegandole
con spezzoni di filo di rame sta-
gnato da saldare sui due lati, Un
eccellente viatico per questo tipo
di tecnica costruttiva é Yarticolo
ai Rinaldo Briatta a pagina 25 di
Radiokit di ottobre 96
La piastrina si regge meccani-
camente con tre viti: dal lato bas-
sa frequenza é U3, che sara avvi-
tato tramite un piccolo dissipato-
re ad una paratia dell! apparato,
a fissare meccanicamenie il lato
destro del circuito
Icomponenti
Sono tutti facilmente repenibili
Faccio solo notare che per l'az-
zeramento della portante nel
modulatore bilanciato é previsio
un trimmer multigiri per una re-
golazione piti accurata. Q] é un
élemento a basso rumore e, visto