Bertinetti PDF

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Pree a Paolo Bertinetti Il teatro inglese de! Novecento Nuova edizione riveduta © 1992 2003 Giu! wwmn.einautl Einaudi editore s.p.a., Torino joteca Einaudi Saggistica letteraria e linguistica 1390 88-06-16775-8 aa ¥ Capitolo testo Samuel Beckett Beckett e quella ‘La premessa € suggestioni, che presentaval'uomo come immutabile, che creava una te ne emotiva riguardo all’esito della vicen- da, poteva rappresentare soltanto un mondo immobile © non modificabile, Solo la forma epica del teatro, che face- va dello spettatore uit osservatare, che lo costringeva a de> Gisioni, Che To poneva Gi fronte agli argomenti della ragio- ne, che ritraeva 'uomo come mutabile e modificatore, che creava la tensione rispetto all’ andamento della vicenda, sol- tanto tale forma, che faceva appello alla, x ithe non al sentimento, che reppresentava i meee, mente dato e modificabile, poteva esprimere il mondo con- temporaneo', Il teatro epico apparteneva, come spiegava Brecht, alla drammatica non-aristotelica, a una drammatica che non fa- ceva, contrariamente a quella aristotelica, un uso «sconsi- derato» dell'immedesimazione e che stabiliva invece un ef- fetto di disrcee razio1 i C ttatore. Gli strumenti con cui d ee sono quelli dell’interruzione della finzione, attra- — rendere il mondo presentare la'fealt& novecentesca. La stesea convinzione ¢ alla base della scelta di Beckett, che inoltre, come diceva > afee, il maggior interprete «filosoficon del toate eckettiano, si trova di fronte un mondo in cui «gli uomi- ni sono strappati gli uni dagli altri e da se stessiv?e quindi bili elf uni agi al, nella societ§ anch’essa in- le uscita dall'Olocausto ¢ dall'illuminazione ac cecante dell'arma stomig==— jeckett ha a disposizione una forma incapace di rap- presentae il suo oggetto, Nel suo primo Javoro teatrale?, thai pubblicato e mai rappresentato, [Eleuthera Beckett prende le versione pid convenzionale ta teeshis forma, piece bien faite, e Ia sottopone al vaglio dello stravolsi- mento parodico, come in fondo aveva fatto coi il suo pri- mo romanzo, Murphy, iiei confronti della forma romanze- sca. Ma come nella narrativa la soluzione parodlica era sta- ta abbandonata per {a strabiliante avventura della parola letterarie della Trilogia, cos{ anche nel teatro la parodia la- scid il posto a un’operazione pis sottile e pitt radicale. Gia con En citendant Godot, scritto alla fine degli anni Qua- ranta‘, tra il secondo e il terzo romanzo della Trilogia, Beckett afferma pienamente la sua idea di teatro, pren- dendo a prestito la forma dominante fin dalla fine del- POttocento, quelle che Szondiehians «dremme convss sazione», svuotarla ‘sud interno, riducendo la con- ee dialogo fine a se stesso ¢ privato della sua fanzione significante. ao Aearieeasecietio det caictingioiviel confront di Samuel Beckett (1906-89), un itlandese che scriveva in 10 il dramma: ii dia _togo non conduce mai all’azione ed @ interrotto soltanto Ga “singole sce ‘alt Ghiara come un vuoto con versare, un succedersi di frasi per passare il tempo, per in. gannare I’attesa in cui consiste l’essenza della pitce stessa. Sul significato di questa commedisa in due atti in cui, se- condo una definizione famosa, «non succede niente, per dus volte», Je interpretazioni sono state le pit dispacete, a par- tire dall’identita del misterioss Godot. Per alcuni é Dio, vi. sto che in inglese Dio si dice God e che, come dice il ragazz0 che ne annuncia il non arrivo, ha la barba bianca. Beckest ‘ha affermato che neppure lui sapeva chi era Godor, alts menti lo avrebbe detto nella commedia. Effectivamente ¢ da qui che dobbiamo partire, 8 «nella commedia» che dob- biamo trovare il significato, In questo caso Videntita di = Godot diventa isrilevante e ci8 che conta é edaltzonde il nucleo comune delle interpretazioni piti con- vincenti. I due protagonisti aspettano, e colmano il voto dell’attesa ~ ¢ della vita - attraverso una conversazione che ha continuamente bisogno di trovare un motivo, un prete- sto, per proseguite; e che continuamente si esaurisce per proporre il problema centrale, aspettare Godot, Poich Beckett pone al ceniro dell commedia!'sto el Vattendere, Pattesa di qualcuno che forma attraverso cui si rivela il significato dell’esiscenza umana, Questo non vuol dize che Godot abbia un conte- auto filosofico o metafisico riconducibile a una qualche po-

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