RaimondoManuscript

The

LIBRO DE SONATE DIVERSE

Domenico Cerasani lute

Pietro Paolo Raimondo (after 1578-1647)
Libro de Sonate diverse
1. Toccata 1’20
2. Ricercata 1’22
3. Gagliarda del Cavagliero
(Vincenzo Pinti) 1’57
4. Fantasia (Lorenzo Tracetti) 3’14
5. Corrente francese 1’33
6. Brandle 1’19
7. Casandra 1’54
8. Vestiva i colli (Giovanni
Pierluigi da Palestrina) 3’44
9. Entrata per la mano – Balletto 2’20
10. Toccata con una fuga 1’44
11. Fuga (Francesco da Milano) 3’08
12. Preludio (Lorenzo Tracetti) 1’30
Domenico Cerasani lute
8-course lute by Matteo Baldinelli, Assisi 2013
13. Corrente francese 1’17
14. Toccata di Fil
(Filippo Piccinini?) 1’24
15. Fuga (Francesco da Milano) 3’27
16. Volta 1’14
17. Fuga 1’11
18. Gagliarda 1’47
19. Toccata 2’06
20. Fuga 1’01
21. Volta 1’29
22. Susanna del Cavagliere
(Vincenzo Pinti) 5’14
23. Paganina 1’32
24. Gagliarda 2’00
Pietro Paolo Raimondo – Libro de Sonate diverse
The Lake Como, literary place for excellence in the first half of the seventeenth
century, tells us in this recording an extraordinary musical history. In a “branch” of
that lake, precisely in the city that gives to him the name, an obscure lord compiles a
manuscript of lute music that came to us: it is Pietro Paolo Raimondo, noble of Como.
The manuscript 1.1.20 of the Biblioteca Civica of Como represents one of the most
important sources for the literature of lute between the 16th and 17th centuries and it’s
traditionally referred as Raimondi manuscript, by the name of its main extensor.
Pietro Paolo Raimondo (or Raimondi as often it finds in the papers) writes in
fact his name in the first pages of the notebook and adds the date of July 1, 1601.
The figure of this notable of Como is still quite fragmentary, but in any case secure
information are known. Son of Pirro Raimondi and of Costanza Volpi di Defendente,
Pietro Paolo was a prominent figure in the city so much that he had to occupy the
decurione charge since 1630, an important place in the town administration. We
know for sure his membership in the Accademia dei Larii, a cultural cenacle founded
in Como in 1560 that brought together important city personalities with the purpose
of creating “songs, prayers, poems, companies, readings of sacred theology and
similar other virtuous retentions”. In this context, the activity of Pietro Paolo as a
lutenist is well integrated, with its non-professional character but certainly of a level
that allows him to execute the fine repertoire of his manuscript. Here we find in
fact all the most popular genres of that period, along with pieces that have steadily
entered the repertoire. So, alongside a rich series of dances of different characters,
mostly of anonymous authors, we find some fantasias by Francesco da Milano and
Lorenzino del Liuto, or intabulations of vocal works such as the famous Vestiva i colli
and Susanne ung jour. That’s about 69 pieces that, like a mosaic tiles, give us a unique
musical image. This recording is therefore only a personal selection of the performer,
far from exhaustive but certainly representative of the contents of the manuscript.
Precious object of study, the Raimondi manuscript allows us to enter into the lute
habitual practice of a high-level amateur of the time, embellishing a first-hand version
of the cultured music world of the seventeenth-century Italy. Lute lived at that time

Recording: December 2016, Lo Studio Spaziale, Bologna, Italy

Recording, mix and master: Roberto Rettura
Editing: Domenico Cerasani and Roberto Rettura
Cover: Cena con suonatore di liuto (Dinner with a lute player) (1619-1620), by Gherardo delle Notti
(Gerrit van Honthorst), Utrecht (1592-1656)
Artist photo: Arianna Scaglione
p & © 2017 Brilliant Classics
a period of extraordinary flowering throughout Europe, in this sense the manuscript
is witness to both the musical aspect and the aspects of lofty technique. In this
regard, the manuscript is in a phase of great transformation for the instruments of
the lute family and, thanks to its geographical origin, can also help in rebuilding the
practice of a good amateur of the time. The instrument that is required to perform the
manuscript is, in most cases, an 8-course lute. This kind of lutes became widespread
since the last quarter of the 16th century and, judging from the manuscript sources,
were the most widely used instruments in Italy at least until the 1630s, and therefore
enjoyed great popularity among professionals and amateurs. Beyond the historical
and philological information that comes out of it, the Raimondi manuscript is,
however, extremely valuable for his being a substantial source of charming music.
Here we find all the Renaissance lute represented at its twilight, a world of great
suggestion, able to still move the listener today, thanks to the rare beauty of
masterpieces that deserve more and more to be rediscovered and appreciated.
© Domenico Cerasani
Translation: Sara Storione
Pietro Paolo Raimondo – Libro de Sonate diverse
Luogo letterario per eccellenza, il lago di Como nel primo Seicento ci racconta
in questo disco una straordinaria storia musicale. In un “ramo” di quel lago,
precisamente nella città che gli dà il nome, un oscuro signore compila un quaderno
manoscritto di musica per liuto che è giunto fino a noi: è Pietro Paolo Raimondo,
nobile comasco. Il manoscritto 1.1.20 della Biblioteca Civica di Como rappresenta
una delle più importanti fonti per la letteratura liutistica tra il XVI e XVII sec. ed è
tradizionalmente denominato manoscritto Raimondi, dal nome del suo principale
estensore. Pietro Paolo Raimondo (o Raimondi come spesso si trova nei documenti)
scrive infatti il proprio nome nelle prime pagine del quaderno e aggiunge la data
del primo luglio 1601. La figura di questo notabile comasco è ancora piuttosto
frammentaria, ma in ogni caso si conoscono alcune informazioni sicure. Figlio di Pirro
Raimondi e di Costanza Volpi di Defendente, fu figura di spicco nella città tanto da
ricoprire dal 1630 la carica di decurione, importante posizione nell’amministrazione
cittadina. Sappiamo per certo della sua appartenenza all’Accademia dei Larii,
cenacolo culturale fondato a Como nel 1560 che riuniva importanti personalità
cittadine con lo scopo di dare vita a “canti, orazioni, poemi, imprese, letture di
teologia sacra e simili altri virtuosi trattenimenti”. In questo contesto ben si inserisce
l’attività di Pietro Paolo come liutista, di carattere non professionale ma sicuramente
di un livello tale da permettergli l’esecuzione del raffinato repertorio presente nel suo
manoscritto. Qui troviamo infatti tutti i generi più in voga a cavallo tra ‘500 e ‘600,
insieme a brani ormai entrati stabilmente nel repertorio. Così a fianco di una nutrita
serie di danze di diverso carattere, per lo più di autori anonimi, troviamo alcune note
fantasie di Francesco da Milano e di Lorenzino del Liuto, o intavolature di opere
vocali come le celebri Vestiva i colli e Susanne ung jour. In tutto si tratta di 69 brani
che, come tessere di un mosaico, ci restituiscono un’immagine musicale unitaria. Il
presente disco è quindi soltanto una personale selezione dell’interprete, tutt’altro che
esaustiva ma sicuramente rappresentativa del contenuto del manoscritto. Prezioso
oggetto di studio, il Raimondi ci permette infatti di entrare nelle frequentazioni Born in the italian region of
liutistiche di un amatore di alto livello dell’epoca, regalandoci una versione di prima Abruzzo, Domenico Cerasani
mano del colto mondo musicale dell’ Italia secentesca. Il liuto viveva all’epoca in graduated in classical guitar at the
tutta Europa un periodo di straordinaria fioritura, in questo senso il manoscritto Musikhochschule in Hannover with
ne è testimone sia per quanto riguarda l’aspetto musicale, sia per gli aspetti di Frank Bungarten. He decides then to
tecnica liutistica. A questo proposito il manoscritto si colloca in una fase di grandi dedicate himself to the early plucked
trasformazioni per gli strumenti della famiglia del liuto e, anche grazie alla sua instruments, studying with Massimo
provenienza geografica, può essere d’aiuto nel ricostruire la pratica di un amatore di Lonardi at the ISSM in Pavia, where
buon livello dell’epoca. Lo strumento che viene richiesto per l’esecuzione dei brani del he obtained the Master of Music
manoscritto è, nella maggior parte dei casi, un liuto ad 8 cori. Liuti di questo genere with distinction. In the following
divennero molto diffusi a partire dall’ultimo quarto del XVI sec. e, a giudicare dalle years he attended masterclasses
fonti manoscritte, furono gli strumenti più utilizzati in Italia almeno fino agli anni with Hopkinson Smith and had
’30 del Seicento, godettero perciò di grande favore presso professionisti e dilettanti. important international experiences,
Al di là delle informazioni storico-filologiche che se ne ricavano, il maggior pregio both as soloist and in chamber
del manoscritto Raimondi è però il suo essere una cospicua fonte di musica raffinata. music ensembles. He completed
Qui troviamo infatti rappresentato tutto il liuto rinascimentale al suo crepuscolo, un then a Master at the Musikhochschule in Trossingen with Rolf Lislevand, specialising
mondo di grande suggestione, capace di muovere ancora oggi l’ascoltatore grazie a in chamber music with the highest mark. He recorded a solo guitar cd with music
capolavori di rara bellezza che meritano sempre più di essere riscoperti ed apprezzati. by Fernando Sor and a cd dedicated to Luca Marenzio, together with Angela
© Domenico Cerasani Alesci and Massimo Lonardi. Always fascinated by research in music, he published
several articles on musicological topics. Currently he teaches guitar and lute at the
Musikschule in St. Gallen, trying to develope teaching methods based on empathy. He
is furthermore graduated in classical philology. His main interest is the italian music
of the 17th century, focusing on the musical heritage of Bologna, a city where he finds
very interesting documents and enjoys the best ice creams together with Valentina.

Special thanks to Massimo Lonardi for the diminutions on

track 8 and for his ideas and suggestions.