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-_ HERBERT MARCUSE EROS E CIVILTA Con una nuova prefazione dell'autore Introduzione di Giovanni Jervis \Coptiahe 1933, © ap6é by The Bescon Press Ticleriginle Errand Canton A Poop Inet in red | Conrish © 16401967 Gino Ena ne 9.4, Trina ime enone «Sato, 964 ime eon rll «PBE>, 967 { | en eine 980 Todos Leen Ba Piccola Biblioteca Einaudi Introduzione te ator UW army 8 AR Ben Wa ae Reperarine nhs Seeds Liaffermazione di Freud che Ia civilta @ basata sulla re- pressione permanente degli istinti umani, & stata accolta senza discussione. II suo interrogativo, se la sofferenza in- flit in questo modo all'individuo valga i benefici della cultura, non @ stato consideraro con troppo impegno — tanto pit che Freud stesso riteneva doversi trattare di un }) processo inevitabile e non reversible. La libera soddisfa- zione dei bisogni istintualidell'uomo & incompatibile con Ia societa civile: la rinuncia ¢ il dfferimento della soddi- dice Freud, ~ non ? un valore culturale, La felicita va ‘ubordinata a un lavoro che occupa tutta la giornata, alla disciplina della riproduzione monogamica, al sistema co- stituito delle leggi e dell’ordine. Il sacrificio metodico del- la libido, la sua deviazione, imposta inesorabilmente, ver- s0 attivita espressioni socialmente utili, sono la cultura, I sacrifcio ha reso bene: nelle zone del mondo civile _tecnicamente progredite, la conquista della natura pra- ticamente completa, e cresce la soddisfazione dei bisogni in-un numero sempte maggiore di persone. Né la mecea- nizzazione e standardizaazione della vita, né impoveri- iniento psichico, né Ia sempre crescente distruttivita del progresso dei nostri giorni, offrono ragioni sulficienti per ‘meitere in dubbio il « principio » che ha governato il pro- _stesso della civiltd occidentale, L’aumento continuo dell ;produttivitd rende sempre meno utopistica la promessa di luna vita ancora migliore per tuttio~ ~~~ ~Liincremenito del progresso éembra tuttavia legato a tuna crescente restrizione della libert3. Ovunque nel mon- fazione sono i prerequisiti del progresso. « La felicitd, ~ * | 32 BeTRODUZIONE do della civiltd industrial, il dominio dell le, il dominio dell'vomo sull' ‘mo aumenta in estensione ¢ in efficienza. E questa oo 2a non sembra costituire una regressione episodica, transi toria, sulla via del Progreso, Leampi di concentramento, ali stermint in massa, le guert€ mondiali € le bombe at riche non sono una «ricaduta nella barbarie », mail com- mento non represso di cid che le conquiste moderne of- Frono'alTuomo ella cena nels tevin alfonso del potcre. Ei soggiogamento e la distruzione dell vomo da parte dell'uomo, hanno luogo con Ia massima efficacia al punto culminante della civilt’, proprio quando le con- ‘quiste materiali c intellcttuali dell'umanita sembrano con- saris ne dim mondo reramente ibe esti aspetti negativi della cultura attuale potrebbero essere anche un indsio del fatto che le istituzion cotta te sono antiquate ¢ superate, ¢ che nuove forme di civilt stanno sorgendo; forse la repressione viene conservata tanto pid rigidamente, quanto meno diventa necessaria, 1 Se essa facesse parte dell’essenza della civilta come tae, il dubbio espresso da Freud sul prezzo della ciilta perde “tebe ogni significato — poiché non esisterebbe un‘alter- nativa. Ma la teoria stessa di Freud offre argoment cettare la sua equiparazione di civil e repress prio sul terreno delle sue conquiste teoriche va riaperta la discussione del problema. La correlazione antagonistica di liberta e repressione, produttivitd e distruzione, dominio progreisa, costituisee realmente il principio della civil- Bogus Fone stato dl > ta spectcnorganizzasione stric del esistena Tetetmnnt Treudiant i eonfitto tra principio del p | = principio della realta & inconciliabile al punto da rende- re necessaria la trasformazione in senso repressivo della, {) struttura istintuale dell'uomo? O consente invece il con | ~Cetto di upa ciyilta non repressiva, basata su.un'espetien- see fens i amentatmeme divers su_un rapporto Fondamentalmente diverso tra Uomo € natura, e su rela Zioni esistenziali fondamentalmente diverse? 7 Ta nozione di una civilt non-repressi ‘gard discussa non come una speculazione astratta e utopistica. A nostro INTRODUZIONE- 33 rise, I" By justificato da due ragioni concrete € Tes avvisn, esas mo luogo, la concezione. teoricn stesst di Tice contutare [a sua costante eferma ncgaziong Erg geile storca duna cviltd non-rcpressiva fp ison J Fares or Jo scopo di chiarite questi Fe erm dl reintetpretare la concezione teoTice “gee cermin del suo contenuto stoico-sociale.| “Questo procedimento: implica una presa di posizione cose suole revsioniste neofreudiane, Contraiamen- {eal revisionist, io sono del parere che ii Fread 2, gid nella sua sostanza, ‘«sociologica»', € che non & ne- uae eienament cular 0 feo per tivelare questa sostanza, Il «biologismo » EFS FS eoria sociale in una dimensione profonda che 2 stata sistematicamente appiattita dalle scuole neofreu- Giane, Spostando laccento dallinconscio sul conscio, dai fart Boogie sui fattori cultural, esse hanno recso le “radi istintuali della societa, considerando invece la socie- TH sul plano in cui essa si opponeallindividuo come « am- biente» bell’e fatto, senza che venga posto il problems delle sve origin c della su legitimith. neofreu diana di questo ambiente soccombe quindi jistifica- zine delle relazioni sociali, ¢ la critica si aggira intiera- ‘mente nella sfera, ben sanzionata ¢ ben protetta, delle isti- trio’ vigenti. Ne consegue che Ia critica neofreudiana rimane ideok nel senso piti stretto: essa non ha basi ‘concettuali al di fuori del sistema costituito; ¢ la maggior parte delle sue idee e dei suoi valori viene fornita dal si- ‘tema stesso, L'idealismo morale € quello religioso cele: ‘brano la loro felice resurrezione; e il fatto che siano ador- ‘nati della terminologia di quella psicologia che in origine 2 Tn merit alla scsione del carte secolosio det conti poe cana cr ses nurse, The Applicaton of Pochecnlye ‘arto Seed Scene, in =Paychoanalte Quarts, vol XIX (1930), i, cme kivcuron, Marr for an, McGrew Hil, New York 949, tae Comet or sCatne oad Benoni, i Penmaes ‘pac Comets on'sCatone is im Prcborays Gar Eastin Honor of Ca Robo, oir Unvein re, New Yerk 1938. in ITRopuzione pebava i loro diritti, masconde male la loro identi con gli © propagandati', atteggiamenti uffcialmente desiderati Tnoltte, siamo d’avviso che le idee pit ttanti sulla scrattura storica dell i, fanno parte di questi cone i considerava sempli pote flac oa certe oscurita, per stabilire in via tentativa spinel edn 2 nai meson nessioni sempre soggette a correzioni, e destinate a essere scartate se non avessero pit contribuito a facilitare il pros fresso della teoriae della praticapsicounalitca. Neg svi luppi postfreudiani della psicoanalisi, questa metapsicolo. it & stata quasi completamente eliminata. Man mano che Ia psicoanalisi & diventata socialmente e scientifcamente Fispettabile, essa si 2 sbarazzata di speculazioni compro- mettenti. Ed erano veremente compromettenti, in pit di ion solo trascendevano il regno dell csservazio- i ¢ dell'utlitd terapeutica, ma interpretavano an- ©, che 'uomo in termini molto pid offensivi peri tabu sociali Psd quanto lo Tose il « panseasalism» dll prima fase freudiana termini che rivelavano Ia base esplosiva della civiled, L’analisi che segue tentera di applicire quelle in- {Bont psicoanalitiche respinte come tab perio all i- terno della psicoanalisi stessa,utilizeandole pet una inter Pretazione delle tendenze fondamentali della civilta. Questo saggio 2 stato concepito come contri uoise della psicoanalisi — non alla psicoanalisi stessa, s0 non esorbita dal campo della teoris in quella disciplina tecnica che la psicoanalisi& diventata. Freud elabord una teoria dell'uomo, una « psico-logia » “nel senso stretto della parola, Con questa teoria, Freud | insert nella grande tradizione flosotica,e $1 expose ad ex re giudicato secondo criteri filosofici. Il nostro compito jon € un'interpretazione riveduta 0 corretta dei concetti fay * Per una discussione pid specia del revisionisno neofreudiano ct. VEpitogo. | \ sagio della civiltd di Freud. 35 ernoDUZIONE i, ma lo studio delle implicazioni filosofiche e so: ta na nse ni on Gologijalla sua scienza; { neofreudiani hanno negato ofr parte della prima, In campo terapeutico, la loro posi- vronc pu essere perfettamente giustificata. Ma nessun ar- Jonemto terapeutico dovrebbe ostacolare lo sviluppo di sor costruzione teoticaintesa non gid a curare una malat- tinindividuale, ma a diagnosticare il disturbo generale. TRiteniamo opportuno spiegare alcuni termini in via , preliminare: T termini « civilta» ¢ «cultura sono usati Indifferentemente per la stessa accezione — come ne It di- OM Repressione » ¢ « repressivo » sono usati in senso non tecnico, ¢indicano processi consci inconsci, esterni e in- ‘emi, di costrzione, restrizione, e rimozione. ‘[stinto», conformemente alla nozione freudiana di Trieb, si riferisce alle tendenze primarie dell’organismo lumano, soggette a modificazioni storiche; queste tenden- ze possono rappresentarsi tanto psichicamente quanto so- maticamente. 1 | La tendenza nascosta della psicoanalisi — tills La concezione dell’'uomo che emerge dalla teoria freu- diana, 2 il pit irrefutabile atto di accusa della civilta occi- dentale - ed & al tempo stesso, la difesa pid incrollabile di ‘questa civil, Secondo Freud, la stori 02 ria della sua_repres La cultura impone costrizioni fav elo alla-wu elstenat nella societ, me anche alla sun esistenza biologica, e non solo a settori della sua esisten- za umana, ma alla sua struttura istintuale stessa, Ma que- joni sono la condizione preliminare del progres- | so. Lasciati liberi di perseguire i loro obiettivi naturali, ali istinti fondamentali dell'uomo sarebbero incompatibili con ogni duratura associazione e conservazione: distrug- zerebbero perfino cid che abitualmente uniscono. L’Eros sfrenato 2 altrettanto funesto del suo antagonista, l'istinto di morte. La loro forza distruttiva deriva dal fatto che essi tendono a una soddisfazione che la cultura non pud con- cedere: alla soddisfazione come tale e fine a se stessa, in 4qualsiasi istante, Gli istinti devono quindi essere deviati dalla loro meta, ed essere ini nel loro scopo. La civiled somincia quando si 8 rinunciato efficacemente all obietti- io~alla soddisfazione integrale dei bisogni, i. degli istinti sono le vicissitudini del ico nella civiltd. Gli impulsi animali i sotto linfluenza della realtA esterna. La loro « localizzazione » originale nell’organismo ¢ la lo- 10 direzione fondamentale rimangono le stesse, ma i loro le loro manifestazioni sono soggetti a muta- menti, Tutti i concetti psicoanalitil (sublimazione, iden- tificazione, proiezione, repressione, introiezione), implica- \ I; \\ SOTTO IL DOMINIO DEL PRINCIPIO DELLA REALTA no ¢ indicano la mutabilica degli istinti. Ma I ° ola i istinti. Ma la realta che istinti ed anche ai loro bisogni Hteione di quest, 2 an monde eee Sala sod storicosociale. Lume ino soltanto in virtd dy {tasformazione fondamentale della sua natura, bene Gide soltano sulle sue mete istintuall, me ana Hp istintuali~ cio’ sui princpt che governed a Bimento dele mete, Si pu tenure define ne Sa, seguente il cambiamento del sistema di valor i ‘Questa funzione di governo; 4 lor che esercta 4 soddisfazione immediata soddisfazione differita | piacere limitazione del piacere Bioia (gioco) fatica (lavoro) recettivitd produttivita assenza di repressione sicurezza. ha descritto. questo cambi sformazione del principio del piacere in principio dala _sealta. V'interpretazione dell «apparato péichicos nel er, mini di questi due principt, 8 uno dei fondamenti della teoria freudiana, e lo rimane malgrado tutte le modifica oni della concezione dualistica Essa corrsponde empia, nte (anche se non completamente) alla isngione ta si it i i Liindividuo esiste per », caratterizzate da pro- cessi e principi psichici diversi. La differenza tra queste due inesonk é aoe di ordine entice stoi, quanto ai ordine struturale: Pinconscio, overnavo dal pneiplo del piacere, comprende vf PIOSe put antic, rina reslduf afte fase di evluppo nella quale eal eran Pani co genere di process! psichici ». Essi lottano unicemente per «conquistare piacere. Di fronte a qualsiasi azione che potrebbe provocate dispiacere (“dolore”), l'attivita psi- chica si ritira »'. Ma il principio del piacere, non frenato, entra in confltto con ambiente naturale e umano. L'in- dividuo viene costretto ad accorgersi in modo traumatico » Rormalierunten ber die xget Primipien des prebichen Gerche- densi Gesammelte Werke, vl. VILL. 6r 11a pSICOANALISI ENDENZA NASCOSTA DE ae ora addsterone pie indole del UO] NOE che una soe opo lesperienza di questa deus — rm nuvO principio ‘di funzior Se pe dla al OPS er smo impor tiv, in favore dun piacere rizione, il principio del = ents ME anes | m2 rincipio del piacere, difica » anziché nega i incipi e8 face ping ii ieee ogame Pio oe at mome 10 del piacere, ma anche della sua forma eel momen del piacere me 2 tacgd ie pio dela realea implica il soagiogamento ¢ la deviasion’ SE ptere nro del sodlstaion tna, lr spetto incompatible con le norme Be elas e pur cb sto, pla I ‘Jansustanziazione del piacere medesimo. ee Collistituirsi del principio della realta, l'essere umano «he sotto il principio del piacere era stato poco pi e nTaccozzaglia di tendenze animali, ¢ diventato un Lo osga- to. Ora lotta per «cid che @ utile », per cid che pud ‘ottenere senza causare di se stesso ¢ al proprio am biente vitale, Sotto il principio della ealta, I ‘essere uma- no sviluppa la funzione della ragione: esso impara a«va- late» Lrveal, a dstinguere tra bene e male, vero fal-_ “So. tile e dannoso, L'vomo acquista le facola di attenzio= ‘ne, memoria, e giudizio; diventa un soggetto conscio ‘Febane insite in. sistema sabonae che gl sien i ‘posta dall'esterno. Una sola attivitd del pensiero @ « scis- ‘n> dilla nuova organizzazione dell apparato psichico, ¢ | ‘timane libera dal dominio del principio della realt 1 taiechet carota conto ltczion curls ¢ rine te legataal principio del piacere, Per ruttoil resto, Pappa- rato psichico rimane di fatto subordinato al principio del- Ia realta. La funzione di « scarica motoria », che sotto la supremazia del principio del piacere « servive a alleggerire Vapparato psichico dagli stimoli accumulatisi », ora viene 2 “condo Freud, questo episodio non ha avuto luogo un'uni | tibellione, dal dominio dei fgli, il clan fraterno, svilup- 6 sermnmmosnirnenosuasan | | arvconaust 6 ScOSTA DELL impiegata nell’ alterazione appropriata della realta»: vie. jummoncs vena ¢ insicurezza del suo trionfo sul ne convertia in azione". indica Tinto cere, Nella concezione freudiana, la civil In questo modo ill campo dei desideti dell'uomo lo | bincp cfise una volta per tute lo «stato di natura»: strumentatio per la loro soddisfazione sono immenarne> Boon a mevta ba dominato e represso — le richieste te aumentati, ¢ la facolta di alterare con: civilta ha sciamente la reat Qa facere — continua a esistere nella civil in armonia con «cid che & utile » sem iio li obie i ifitto, : promettere ace principio de! Pip eustodisce gli abiettivi dello sconfitto, luale eliminazion tessa. L'incons s realta esterna, © ire in uate de dete asumes eensce. ' | Np dalpacye. Fat ee lena fora del prince: suoidesiderin¢ a sua alterazione della reat gl upeareee perfing incapace di apa es pravvve nel inconscio, ma 8000 pit: ora sono « organizzati» dalla sua sotieth gee, Pi det iat fn vari modi su quella realta che aveva sop- Sta «ormanizzasone» eprime eransustanzia | suo iso. Panta il principio del piacere, IL ritorno del represio ani istintuali originali. Se Passenza di Par a ‘storia ostracizzata e sotierranea vilta. hetipo della ber, la cvila la Tota conto questa consinoe La sonia ost indagine a storia non rive soltanto il segreto Finda age quello della cit, La pscalo gia individuale di Freud ® nella sta essenza psicoloj i aa nga wane del Bile: La repressione ¢ un fenomeno storico, L’asservimen- -viluppo dell’uomo ~ tanto dello sviluppo della specie (fr se ee dita reprees —logenesi) quanto di quello dellindividuo (ontogenesi). Se Peto nan dalla nawura ma dall'uomo, Tl padre pr fpordale, come archetipo del dominio, da inizio alla rea | Zone acatena di asservimento, ribellione e riconguista del La sostituzione del Principio della realta al principio del piacere costituisce i ca volta, ma ricorre durante tutta la storia dell umanita di ogni singolo individuo. Filogeneticamente, esso avvie. ‘* dominio, che caratterizza la storia della Ma fin dal- ‘nc per la prima volta nell’orda primitiva, quando padre laprima restaurazione preistorica del dominio seguita dal- primordiale monopoliza potere ¢ piacere, e costing | Ja prima ribellione, la repressione dall’esterno & stata coa- figli a rinunciarvi. Ontogeneticamente, ess0 ha luogo di- dliuvata dalla repressione dallinterno: V'individuo non li- ante il periodo della prima infanzia, ela sottomissione all bero introietta i propri padroni.¢ le imposizioni di questi ‘Principio della realta viene imposta da parte dei genitori e, ultimi, nel proprio apparato psichico. La lotta contro la libertd si riproduce nella psiche dell’uomo come autore- ' pressione dell'individuo represso, e la sua autorepressione ‘sua volta sostiene il padrone e le sue istituzioni. E que- sta dinamica psichica che, secondo Freud, costituisce la di- namica della civila. degli educatori, Ma sia sul piano della specie che su quello dell individuo, la sottomissione si ripete continuamente. Ul dominio del padre primordiale & seguito, dopo la pr pandosi, si trasforma in dominio sociale e politico istitu- ionalizeato. Tl principio della tealtd si materaliza in un_- Secondo Freud, la modificazione repressiva degli istinti sisterna di istituzioni. E l'individuo che cresce nell'ambito sou il principio della realta viene imposta e conserv: di un sistema di questo genete, sente le esigenze del prin- all's eterna lotta primordiale per l’esisten: .... che conti- iio della rea come cigense depp ori, lt. pus io a ori ost» La pena (Lebensnot: Anan. smette alla prossima generazione. ; insegna agli uomini che non & possibile soddistare I Il fatto che nel corso dello sviluppo dell’uomo sia conti- beramente i propri impulsi tintusli che mt g asa nuamente necessario ristablire il principio delle realtd, cit ipio del piacere motivo ner 7 ‘ocietd impone la modificazione decisiva della strutty- * Formalierunen ier die wel Pripen et. ct economico; poiché essa non ha 64 SOTTO DOMINIO DEL PRINCIPIO DELLA REALTA mezzi sufficienti per mantencre in vita i suoi membri sen- za lavoro da parte loro, essa deve fare in modo che il nu. mero di questi membri sia limitato e che le loro energie vengano deviate dalle attivith sessuali verso il loro la: vyoro>'. ‘Questa concezione & antica come la civilta stessa, e ha sempre fornito le razionalizzazioni pid efficatt in favore della. repressiosie. Toraisuraconsiderevole, la teoria di Freud condivide questa razionalizzazione: Fr | ta eterna la «lotta primordiale per Tesistenaa, e cre. de quindi a un antagonismo «eterno ta princ piacere € principio della realta. Il convincimento che una, | civilta non repressiva sia"impossibile, 8 una pietta ango- > || lar della costruione teorca frediaba, Mata tcoria i" Freud contiene anche alidano quest ionalizzazioné, che stuotono Ta tradizfone predominate | “nel pensiero occidentale, che contengono perfino accent ae “ontrario. La sua opera é caratterizzata dall'insistenza e illa mancanza di compromessi nello svelare il contenuto repressivo dei valori supremi ¢ delle si della cultura. E cid facendo, egli nega | | exrepressione, sulla quale & costruit | ‘ura. La metapsicologia di Freud & un continuo tentativo \ i scoprize e mettere in dubbio la terribile necessita della stretta connessione tra civilta e barbarie, progresso e sof- ferenza, liberta e infelicita — connessione che in ultima analisi si rivela come connessione tra Eros e Thanatos. Freud formula i suoi dubbi a proposito della cuftura non ‘da un punto di vista romantico o utopistico, ma conside- rando le sofferenze e la miseria implicite in essa. La liberta culturale si presenta in questo modo sotto la luce della di liberta, ¢ il progresso nella cultura sotto la luce della costrizione, Questo perd non nega il valore del- Ta cultura; mancanza di liberta e costrizione sono il prez- 120 che deve essere pagato. Ma svelando Ja loro ampiezza e la loro profondita, cud difende le aspirazionirepresse.dell'umaniti: le x di una condizione. dove liberti¢ nesessi * Introducione allo studio dell pricoanals,Astrlabio, Ror 197. ILA TENDENZA NASCOSTA DELLA PSICOANALIST 6 ai ibetaexstente nel egno della coscienza svi {202 OF ond che esa ba creat, 2 scare ue Aa eat, Erato dun compromessO, a Her et a completssoddifarione dei bisoant,E pol se ai a sodisfaione dei bisogn & felicia I Ir ge ed cov nell cv, nella sua esena, Vani Wa dela flict: essa comport o sera aibimasione) dl feb. Oppostament, Tip area ee prrrato pid antico e profondo della personal one 2 Timpuls verso une soddistazione integral, Pe senza di bisogno e repressione. Come tale, i €5s0 Steeuheibert sono immediatamenteidentiche, Secor- pect Cerone freudiana, Vequiparazione di liberth¢ {aiaiarepresen dala cosclenan, 2 conservata nell'nco Henk veri, benché rifutata da quest ‘ultimo, cont Sa a preoceupare la psiche; quest ultima conserva il ri rag B for passae della vita individual, nelle quali era Sehr sealzata una soddisfzione integrale. E il passato continua afar valere le propre esigenze verso il Faturo: € “[fnascere il desiderio di un paradso r-creato in base alle conquiste della civilta. 7 ST fatto che nella psicoanalisi la memoria abbia una po- sitione centrale come modo decisivo di cogrizione, & mol- to pit cheun semplice espedienteterapeutico; a funzione {erapeutica della memoria deriva dal valoe di verta della. tremor suo valore di vert sta nella sua funsione spe- cifica di conservare promesse ¢ potenzialitA che sono sta * te tradite, o perfino dichiarate fuori legge, dall’individuo * ‘maturo e civile, ma che una volta, nel suo passato nebulo- + 0, furono Fealizzate, e che non sono mai state completa mente dimenticate. I principio della realt impone una ‘ostrizione alla funzione cognitiva della memoria ~ al suo attaccamento allesperienza passata di felicita che acuisce idesieio i rctealaconsciamente La iberaione pat coanaltica della memoria sconvolge e distrugge la posizi ne rzioale del indviduo reprsso, Quandoilconoscene cede il passo al riconoscere, le immagini proibite e gi im- pulp cominciano a proclamare quel {a vert che la ragione nega. La regressione assume una | funzione progressiva, II passato’riscoperto offre normi > dina futura liberaziong', 66 SOTTO. DOMINIO DEL PRINCIPIO DPLLA RuaLTA PLLA REALM _titche che sono represse dal presen Fardone della memoria & accompagna del contenuto cognitivo della fantasia, Latesrn ey tica sposta queste facolta psichiche dalla sleet pegnativa dei sogni ad occhi apertie dellimmanhers € riconguista le loro rigorose verti, Tl peso di ne perte dovri alla fine infrangete la cornice ents ioe, ense furono fatte ¢ confinate, La liberasione del maa fon finisce nella su ticonciliavione eol presente. Cann Iacostrizione autoimposta di chi ha fatto queste scoperse, Torientamento aul paasato tende verso un orlemaeenss I futuro, Larecberche du temps perdu divent ll veel _Inoltre, la dalla rertaures Ta discussione aucnte sari centrat annua dla pcan = Vanalin di Freud dello sviluppo dellapparato pichi repreasivo w avolye su due pianlt Ppaeato pulchlen 4) Ontogenctico: la crexcita dell'individuo represso dl Ja prima infanzia fino alla sua existenza consci nella vocieth, 6) Filogenetico: 1a erescita della civiltd repressiva dal. Forda primitiva fino allo stato eivilizeato complete mente costituito, Questi de piant sono in continua cortelazione. Questa correlazione & riassunta nella nozione freudiana del ritor no del represso nella storia: Vindividuo theaperimenta ¢ rieagisce i grandi event! traumatici che hanno avuto Iuogo durante lo aviluppo della specie, ¢ la dinamica isintuale rispecchia, dal principio alla fine, il conflitto tra individuo €¢ specie umana (tea particolare e universale), nonché le varie soluzioni di questo conflitto, Dapprima seguiremo lo sviluppo ontogenetico fino ak Che ato, envitolo XT, Lo atu dl anwar 0. scaacarr, On Mer imorjand Chilthood. Aneiia in A Study of Interperonal elation, ue Passick Millay, Herning Pres, New York 190, cntiene Tu ‘les Ineepetstonepalcoaalticnadenunia dela flo de tite sl indivi che velo wa mf Ineraente ce tro sulla oa Inscerversione Haralone dl ave ova du epoch ral con —_—-”-—sM— responsabile, se il regno del gioco fosse un regno di orna- enti, di lusso, di vacanze, in un mondo sotto tutti gli altri aspetti repressivo. Ma qui la funzione estetica ¢ con- cepita come un principio che governa l'intera esistenza umana, ¢ cid pud avvenire soltanto se essa diventa « uni- wersale», La cultura extetica presuppone « una rivoluzio- ne totale del modo di concepire e di sentire »*,€ una rivo- luzione di questo genere diventa possibile soltanto se la Civilta ha raggiunto la massima maturita fisica e intellet- 208 [AL DI-LA DEL PRINCIPIO DELLA REALTA. tuale, Soltanto quando le «costrizione imposta dal biso- gno & sostituita dalla «costrizione imposta dal super. fluo» (abbondanza), lesistenza umana sari portata ¢ un «movimento libero che & a un tempo fine e mezzo", Li. berato dalla pressione di scopi e di prestazioni penose resi necessari dal bisogno, 'uomo si troverd restaurato nella «libertd di essere cid ‘che egli doveebbe essere »'. Ma cid che « dovrebbe » essere, sari la liberta stessa: la liberta di giocare. La facolta psichica che esercita questa liberta & jmmaginazione’. E essa che traccia e progetta le poten- ialita di ogni esistenza; liberate dall'asservimento alla materia costrittiva, queste potenzialitd si presentano co- me « forme pure ». Come tai, costituiscono un ordine per proprig conto; esistono « in armonia con le leggi della bel- ezza»*, Affermatosi come un principio di civilta, limpulso del gioco trasformerebbe letteralmente la realtd. A questo punto la natura ei mondo oggettivo non verrebbeto pig intesi principalmente come dominatori dell'uomo (come nella eiviltd primitiva) mé come dominati dall'uomo (co- ime nella civilta costituita), ma piuttosto come oggetto di ««contemplazione »'. Con questo cambiamento dellespe- rienza fondamentale e formativa, cambia Poggetto delle spetienza stesso: liberata dal dominio violento e dallo sfruttamento violento, e formata invece dall'impulso di stebbe anche liberata dalla propria bru- i sviluppare la piena ricchezza delle sue forme « inutili », che esprimono la « vita interna » dei suoi oggetti*. E un cambiamento corrispondente avverrebbe rnel mondo soggettivo. Anche qui, 'esperienza estetica fa- rebbe cessare la produttivita violenta e sfruttatrice che ha trasformato I'uomo in uno strumento di lavoro, Ma que- sti non verrebbe riportato a condizioni di passivita dolo- rosa. La sua esistenza continuerebbe a essere attvita, ma 1 segues. Leer nl daceone eee delwomo ce 3 Ibid, ‘Ibid. 3 Tad “Ibid. 0 LA DIMENSIONE ESTETICA 209, itt le tracce «cid che egli possiede e produce non porta pitt ; dels schiavtd il marcio pauroso del suo scopo al di IW del bisogno ¢ dell angoscia, Yativitd. umana. diven libero gioco» ~libera manifesazione di potencalth "A questo punto, viene messa a fuoco la qualita esplosi- va della concerione di Schiller. Egli aveva diagnosticato fa malattia dela civilta come il conflitto tra i due impulsi umani fondamentali (quello sensuale ¢ quello di forma), (0 meglio come Ia « soluzione » violenta di questo confli to: Finstaurazione della tirannide repressiva della rag ne sulla sensualita. Di conseguenza, la conciiazione de impulsi in confit porterebbe alleliminazione di quest tirannide ~ vale a dire ala restaurazione dei diritti della sensualita, La liberta andrebbe ricercata nella liberazione della sensualird anziché nella ragione, nonché nella limi- tazione delle facolta« superiori» a favore di quelle « ine- riori». In altre parole il salvataggio della cultura porte- rebbe con sé l’abolizione dei controlli repressivi che la ci- vilta ha imposto sulla sensualita. E questa ¢ effettivamen- te l'idea che impronti lucazione estetica. Essa tende a fondare la morale su un terreno sensuale' le lexpi della ione vanno conciliate con linteresse dei sensi il domi nio dellimpulso di forma deve venir limitato: In « sensua- lita deve conservare trionfalmente la propria provincia, € tesistere alla violenza che lo spirito (Geist) le infliggereb- bbe volentieri con la sua attivita abusiva »'. Effettivamen: te, se la liberta deve diventate il principio che governa la Ita, non ai rende necessaria sltanto una trasformasion ne restrittiva della ragione, ma anche degli dei sensi, La liberazione addizionale di energia sensuale de- ve armonizzarsi con l'ordine universale della libertd. Ma ualsiasi sia Vordine che verrebbe imposto allimpulso sensuale, esso stesso dovrebbe essere «un'operazione di liberta, L'individuo libero deve creare Varmonia tra soddisfazione individuale e universale. In una eivilta ve- ramente libere, V'individuo detta a se stesso le proprie 4 $oILLm, Letee sul edacaione exetcedellwomo cit, aro AL DI LA DEL PRINCIPIO DELLA REALTA legai: «dare libertd per mezzo di liberta 2 la legge uni tale dello «stato estetico» in una civil veramente bera, la « volontd dellinsieme» si compie soltanto « per mezzo della natura delVindividuo »’, L'ordine & liberth soltanto se si fonda sulla libera soddisfazione degli ind ‘se @ sostenuto da questa, Ma ill nemico inesto della soddistsione duratura i ine interiore, la brevita di ogni condi- idea della iberazione integrale dell uomo contie. necessariamente la vi n imagini orfiche e narci stiche sono simboli della ribellione contro la transitorietd, del tentativo disperato di arrestare il flusso del tempo — sono simbolo della natura conservatrice del principio del pitcere. Se lo « stato estetico » deve diventare veramente lo stato di liberta, esso deve, alla fine, sconfiggere il corso distruttivo del tempo. Soltanto questo 2 il contrassegno di una civilta non repressiva. Per questo, Schiller attribuisce all'impulso del gioco liberatore, la funzione di « abolire il tempo nel tempo », di conciliare essere e divenire, mute- volezza ¢ identita’.'In questo compito culmina il progres- so dell'umanita verso una forma superiore di cultura, Le sublimazioni idealistiche ed estetiche che predomi- nano nell’opera di Schiller non falsano le sue implicazioni radicali. Jung riconobbe queste implicazioni \ debitamente spaventato. Egli ammonf che - Timpulso del gioco provocherebbe un « allentamento del- a repressione» che porterebbe con sé un « deprezzamen- to dei valori finora considerati supremi », una « catastrofe della cultura » — per farla breve, Ia « barbarie »*. Schiller stesso, a quanto sembra, era meno incline di Jung a crede- re all'identita di cultura repressiva e cultura come tale, € iti propenso ad accettare i rischi di una catastrofe della cultura repressiva e di un deprezzamento dei su: se cid dovesse portare a una cultura superiore. Egli si ren- deva pienamente conto che nelle sue prime manifestazioni pm ae ia nec ae 4 jon, Tipiprcoogit ci. fo LA DIMENSIONE ESTETICA an libere, limpulso del gioco « non sard quasi riconoscibile » iché limpulso sensuale si interporra continuamente con Pivot « desder! selvaggi'. Ma eg riteneva che simili explosion’ «barbariche » verrebbero superate man mano che la cultura si sviluppa, e che soltanto un «salto» pud portare dalla civilta vecchia a quella nuove. Egli non si preoccupava dei mutamenti catastrofici della struttura so- ciale che sarebbero stati la consequenza di questo « sal : essi erano al di Id di limiti della filosofiaidealistica, direzione del cambiamento verso un ordine non re pressivo & indicata chiaramente nella sua concezione este- tica, \ Se tiuniamo gli element pri risulta: (1) La trasformazione del lavoro faticoso in gioco, e di produttiviea repressiva in « libera espansivita » ~ tra- sformazione che deve essere precedute dall’abo ne del bisogno (penuria) come fattore determinante dicivika’, QLautosublimazione della sensual (dell'impulso sensuale) ela de-sublimazione della ragione (de pulso allo scopo di conciliare i due impulsi _- fonda ntagonistic, Qlacoi oil Soddisfazione durat § scxntum, Lettre sll'edueaone exec dell somo ct 2 Taentaio d dense su base ological berth omuoa in termin i sogo 8 mato fat ecentemente de cosTav LEY inion iiouae. Cuomo, die: ‘ena deal anal, non determinate necntiment i aot tat ea Bowieds un entipents Fld, uno Speraum tel que eal sa ene d- ante dal ool cbc inal, ga cone eres omc mondo, Getta eucesamento el eonantedones dai bictvo wane Foe Pigeon Ball vicina quella ‘eee 8 vicina a quella Seiler ma rerenivado- Sle erent La bend cond dir & tile 4 slnunclae, Al resitere ¢tetaioly I delauoreprastone. E guindh, coeeniement Ibert fre angncac monte, actuated lel tempo in quanto il tempo distrugge \ ‘AL DILA DEL PRINCIPIO DELLA REALTA del. one tra principio del piacere € principio vila icordiamo la parte costitutiva attribuite alling ne (nella fantasia) ¢ alla « ibera espansivita re Vimmaginazione conserva gli obiettivi di quel, proces Psichici che non sono stati toccati dal principio della real. 18 repressiva; nella loro funzione estetica esti possono ve, nire incorporati nella razionalitA conscia della civilta ma. tura, L'impulso del gioco rappresenta il denominatore co, mune dei due opposti processi e principl psichil. Anche un altro elemento college la filosoia esteticaal- Je immagini orfiche e narcisistiche: la prospettiva di un ordine non reptessivo nel quale mondo soggettivo o gettivo (uomo e natura) si armonizzino. 1 simboli orf sono centrati sul dio del canto, che vive per sconfiggere la morte ¢ redimere la natura, in modo che la materia che su- bisce ¢ impone costrizioni, finisce col liberare le forme belle € gioconde degli oggetti animati e inanimati, Non Pit costrette a lottare e a desiderare « qualcosa di non an. ‘cora raggiunto » ', queste forme sono libere da paura ¢ da vincoli = ¢ quindi libere in sé. La contemplazione di Nar- ciso rifiuta ogni altra attivita nella dedizione erotica alla bellezzs, in un’unione inseparabile ta la propria esistenza ela natura, Analogamente, la filosofia estetica concepisce un ordine non repressivo tale che la natura (dell'uomo esterna all’uomo) diventi liberamente suscettibile di « leg- gi» — leggi di gioco e di bellezzs. — L’ordine non repressivo @ essenzialmente un o1 di abbondanza: 'a costrizione necessaria & dovuta pi ‘«superfluo» che alla necessia. Soltanto un ordine di ab- bondanza & compatibile con la libertd. A questo punto la critica idealistica della cultura si incontra con quella mate- Fialistica. Tutte e due sono d’accordo sul fatto che un or dine non repressivo & possibile soltanto al livello di matu- ritd massima della civiltd, quando tutti i bisogni fonda- sen pessono softs con un dspendio minimo di energia fisica e psichieae in un tempo minimo. Ta nozione di libertd pertinente al governo del pr No praticamente con * um cin endlich noch Erseichte (Rilke). c 1 LA DIMENSION ESTETICA ay, li ‘esse riservano la liberta al nuovo modo di sree jongerebbe dala soddisfazione universale de f sta nella « ame per I’ i I] possesso € la conquista dei , toho il prerequisit, pit che il contenuto, di una societd libera. Il regno della necessta, del lavoro faticoso, mance di libertd poiché in questo regno l'esistenza umana & de- terminata da obiettivie funzioni che non le sono propri, ‘¢ che non consentono il libero gioco delle facolta e dei Gesideri dell uomo, L'optimum viene quindi determinato in questo regno pid dalle norme della razionalita che da quelle della liberta - ¢ precisamente da una produzione distribuzione organizzate in modo tale che, per mettere a disposizione di tutti i membri della societa tutti i mezzi necessari all'sistenza, venga speso il minimo tempo in- dispensabile. I] lavoro faticoso necessario & un sistema di attivita essenzialmente disumane, meccaniche, di pura routine; in un siffatto sistema, l'individualita non pud co- stituire un valore e un fine in se stessa. Ragionevolmente, il sistema di lavoro andrebbe organizzato piuttosto con Tintento di risparmiare tempo spazio per lo 3 individuale al di la del mondo del lavoro, inevitabi "epressivo, loco liberaespansivit come princi vilta, non implicano una trasformazione del lavoro, ma la sua assoluta subordinazione al libero evolversi deile po- tenzialita dell'uomo e della natura. Ora si comincia a it travvedere la vera distanza tra i concetti di gioco e di li bera espansivita, ei valori di produttivita e di prestazio- ne: il gioco & improduttivo ¢ inutile proprio perché ess0 cancella teat epressiv esfrttatort del lavoro e delle gio; esso « semplicemente gic ‘con Ia realta. Ma cancel- In anche i loro tratti sublimi - i « valori superiori » corri- spondenti al principio di prestazione. La desublimazione. della ragione & un processo altrettanto essenziale per il sorgere di una libera cultura quanto lo & Pautosublimazio- ne della sensualitd, Nel sistema del dominio costituito, la struttura repressiva della ragione € Vorganizzazione ‘re pressive delle facoled sensuali si completano e si sostengo- ogni del'esistenza, Il regno della libertd & prospet- i dell itd: Ia libertad non ome adit del reqno della neces I ber non mezai necessariall’esistenza, EES ang AL DEL pit. 10 DELLA RuALTA fo a vicenda, In terming freudlani: a el del itn repre; loro lberzione oh foo frudazione » della morale della civiltt, Ma tgs, izlone dei valori superior! potrebhe fatl rience, ell struttura organic dellesitenca uma dll i? furono separati,€ Ia loro tiunione potrebhe teaslon ueatastruttura steasa Se {valor superior hanno ponte to il loro carattere remoto, cick ll loro isclamente fale contro le facolta inferior queste ultime potrebbat Ie ventate liberamente pavsbill di culture, morale | mo desunta da una tendenza marginale del x La trasformazione della yessualitA in Eros quale Pabbia- ologia € La visione di una cultura non repressiva, ‘un nuovo rapporto tra ist ibertd istintuale e l'ordine, la mora- iberati dalla tirannide del 1. repressiva, gli istinti tendono verso relazioni esi vial libere e durature, € generano un nuovo prin della realta. Nellidea se 1 di uno « stato ext Ia visione di.una cultura non repressiva & z Fivello a matura, Su qu i one degli istini diventa un problema sociale (politico nella terminologia di Schiller), e questo avviene anche nel- Ia psicologia di Freud. I processi che creano Io e Super-Io formano e perpetuano anche istituzioni if che della societa. Concetti psicoanalitici quali sublimazio- ne, identificazione e introiezione, non hanno soltanto un contenuto psicologico, ma anche un contenuto sociale: sfociano in un sistema di istituzioni, leggi, azioni, cose € costumi che vengono incontro all'individuo come entita ‘opgettive. Entro questo sistema antagonistico, il confitto intrapsichico tra Io e Super-lo, tra lo e Es, & allo stesso momento un confitto tra l'individuo ¢ la sua societa. Que- stultima incorpora la razionalita dellinsieme, e la Torta dellindividuo contro le forze repressive diventa una lott -contro la ragione oggettiva. Per questa ragione, il sorgere i un princ tealtA-non repressivo che porti con sé la liberazione degli istinti, costituirebbe una regressio- ze tispetto al livelo di razionalita civile raggiunto. E co- ituirebbe una regressione tanto psichica quanto sociale:

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