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Edizioni CD ... T nostri volumi: COMPILATE IL MODULO CON LE FORME DI PAGAMENTO PRESCELTE E SPEDITELO IN BUSTA CHIUSA A H EDIZIONI CD VIA AGUCCHI, 104 - 40131 BOLOGNA OPPURE VIA FAX ALLO 051-312300 O TELEFONICAMENTE ALLO 051-388845 Se VOGLIATE INVIARMI | SEGUENTI VOLUMI: Manuale per radioamatori e SWL. 35.000 RADIOCOMUNICAZIONI neilimpresae nei servizi | 20.000 ANTENNE teoria e pratica 20.000 QSI ing around the world 70.000 ‘Scanner VHF-UHF confidential 18.000 [antenna nel mirino 18.000 ‘Top Secret Radio 2 20.000 Canale 9 CB 18.000 II fai date di radiotecnica 24.000 Dal transistor ai circuit integrati 12,000 ‘Alimentatori e strumentazione 10.000 - Radiosurplus ieri e oggi 20.000 - i computer facile programmiamolo insieme 8.000 Raccogliton 15.000 Spese fisse di spedizione 15.000 Per spedizione contrassegno + L. 3.000 Totale MODALITA DI PAGAMENTO assegni personali o circolari, vaglia postali, a mezzo conto corrente posta- le 343400 intestati a Edizioni CD srl - BO FORMA DI PAGAMENTO PRESCELTA: BARRARE LA VOCE CHE INTERESSA. (A Altega assegno 1 Altego copia del vaglia (2 Altcgo copia det versamento postale sul c.c. n, 343400 {1 Contrassegno con spese L, 5.000 +L. 3.000 COGNOME MIA N, _ crrraA, CAP PROV. __ NOME xX [MANUALE 1 STAZIONE per RADIOAMATORI © ‘sm awa Marwan, NANI value csi in wa vera miner iosrsaont he gt Rasioanaore e SL cara a vot ivan. [Gauue, un eeo Raiosalore oan una icc espe ‘ena negli organi nazional dellAssociazione Raioaatc aan, a clo nut ue est te leitornin, bel, tarsi damn, rs radio, beacons, requeue, legge nosmatve Sut Fal oe ‘Una vera enciclopedia data radi, indispensable in og stained Rast oS ANTENNE TEORIA E PRATICA aR Gale ‘Gita comet per retry ne! mondo dele antrne Cuil afannssceioe prepare para eosin sizion? Came turiana? Ql sero gl eleren che la cositvircono? Gome si ginensiona? Come 5 castisce una rappol? A gest 2 ali neous tispande est iro ara quia eli sua par ch ‘ona conto conta npoRaM eopavent ‘EANTENWA NEL MIRINO ‘i Mauro Maz rio vero manual sul anor. Dale aaersticne ‘la pronaparnee delfeissione dona rao, si nap el vin dla desi cela varie anna ut requsae ger gus. anche nf a perce vergons descito ie poge tion dele anne i lassie. Conte ure gara- ravi dei site liao ot sega TV cal sate We | FALDATE RADIOTECNICA GR Gale (Queso fo re uno spac volo ben indvidta essed ura guia praca sample eh con Ie! tnoica ron ancora peso cone, ‘OSL ing around the world di Guseppe Zola ‘Primo ef ufico in Wala ecco un agile ed tlissino ‘vate quits pe ascot BC irtrional ¢ pe e tnt Wopleal Bolivia, enue Pes ‘TOP SECRET RADIO 2 1 MISTERI DELLETERE GF Magna @ I, DeRegry Dag ssi avor, Top Sere fala € uintodzione allscante mond dele smite vi sam ano aun ais eres seo con ua visa. ne agra game goo eonasc i srla- no fount rapid appassionali iste! del lore Cena rouurze were, un mare da ere sempre acca al ceva -RADIOSURPLUS Unger Birt vice gue dale aoparccatre sus Fa grr ings edesche, arcane SCANNER VHF/UKF CONFIOENTIAL i Fabio Magne e Meed cas esploatore daaltsciars mondo dele VHF/UHF tennant I mando dean sale VHF-URF baja iro CCANALE 9 CB Mauri Maze Case ze | oacenao signa eon a su peeseva una stanerto Wu saga, La te aa od aE che ga eteto O- ove srs ule gga casiorazone A serpice taracarinn 23 canal AM de, 0 ‘ alahcano i plea, gl praral SSB, in FM eghapllicat teat 2 ELECTRONICS/PRIMAVERA 1996 Sommario Primavera 1996 Impianto di illuminazione - M. Nizzola 5 Telephonia: GSM ... Miamoci! - G. Dentici 10 Around the world by radio 1996 - G. Focosi 14 Termostato elettronico - I]. Brughera 17 Microricevitore CB - F. Veronese 21 Inserto MELCHIONI: - quando hobby diventa professione 25 applic ioni domestiche, audio/HI-FI, allarmi e dispositivi per auto, telecomandi, sistemi di interfaccia, effetti luminosi, strumenti di misurazione, timer/controller, alimentazione e prodotti vari Encoder virtuale per azionamenti elettrici Fontana 41 Progetto Milliohmetro - S. Chessa a7 Generatore di rumori e canti d'uccelli - M. Minotti 50 Guida all'autocostruzione: antenne - A. Gariano 52 Batore pismBuZioNe per LITALIA Sligo CD sh Sor oa ttle 18 BiETOR! HeSronsance 35082 Cie Bnet Te. 02) 660201 REDAZIONE, AMMINISTRAZIONE, ABBO- NAMBNT. PUBBLICTTA 40131 Bologna via Agucehi 104 ‘Tel. (051) 388675 SeBea5 Fe (001 I a s75 GeP 16/6/1569: bunts mproduson! adv Sion! weet a termine dt legge Tseritta. Reg. Naz Stampa di cis alla legge n, 416, Ere 11 det 9/8/81 col'n, 00059 40.7 Togo 4307 tn data 16/12/82 Pubblcazione bimestrae Publeta tnleriore al 506 La “EDIZIONI CD" ha disito esclusivo per ITALIA di-tradurre e puballcare articolt elle rviste! "CQ Amnatcur Radie™ “Modern Electronics" Popular Communicauon™ "73" ABBONAMENTO ELECTRONICS italia anno L. 20,000 ABBONAMENTO ESTERO L. 33.000 BOSTA AEREA » L. 20.000 Mandat de Poste internations) Poatanelaing ide das Ausland payable zahibar an Edbtoni CD "40131 Bologna ia Aguceht 108 - alia Cambio incitiz20 1.000 ARRETRATI L, 10.000 cadauno MODALITA di pagamento: assegni personali Seercola, vasa postal a mesz0 conto Cor ente postale' 343400 INDICE INSERZIONISTI Melchioni 4 STAMPA BETAGRAF sei Via Mareaboto 25/33, 540030 Fire (80) Tel, (081) 6646792 OTOCOMPOSIZIONE & FOTOLITO BICART et Via Zago.7 = Bologna ‘Tei. (051) 250052" Fax (051) 241942 Manosctits, dlsegnt, fotografie, anche se ‘non pubblleas nod ai restecena La Casa Editrice non & responsabile ai ‘Guanto pubbiicate su ansiunes pubbiietan a Pagamnento in quanto ognt Inseraionista € Ehlamato a rispanderne in propria, PRIMAVERA 1996/ELECTRONICS 3 Orologio Radiocontrollato Abbonamento a CQ elettronica 12 numeri e il meraviglioso orologio radiocomandato da tavolo 72x75x46mm L. 99.000 Abbonamento a CQ elettronica 12 numeri e l'utilissimo termometro L. 89.000 sun vre nego pagent Abbonamento a ELECTRONICS 4 numeri + CQ elettronica 12 numeri L. 85.000 Abbonamento a C@ elettronica 12 numeri Termometro temperciura interna/esterna} L. 75.000 Ritenvto def valor! minimi © massimi {complet di sonda per la misuro esterna} Abbonamento a ELECTRONICS L. 17.000 SV conto AAA lovonenio | oma 80 117aHO7x2 (1359) MODALITA DI PAGAMENTO ‘Assegni personali o circolari, vaglia postali, a mezzo conto corrente postale 343400 intestati a Edizioni CD - Bologna FORMA Di PAGAMENTO PRESCELTA: BARRARE LA VOCE CHE INTERESSA 1 Allego assegno [7] Allego copia del vaglia 7 Allego copia del versamento postole sul ¢/c n. 343400 Abbonamento formula © @ @ @ ® Barrare la casella ‘Cognome, Nome Via. N. ina Cap Prov Tel / correre dal mese Impianto di illuminazione Massimo Nizzola opo Fimpianto d irrigazio- Ine automatico é la volta dell'illuminazione del giardi- no che pud essere fatta in di- versi modi: dal manuale puro al comodissimo tutto auto- matico. Liesigenza di un au- tomatismo é dovuta soprat- tutto alla mia innata pigrizia e alla continua dimenticanza delle luct accese tutta la not- te e, per finire, alla praticita di trovare tutto acceso la sera quando si torna a casa. Ini- zialmente era stato sfruttato un canale lasciato libero dal- Yimpianto di irrigazione e, successivamente, é stata stu- diata un’applicazione ad hoc per il servizio richiesto. Il problema principale é rela tivo alla gestione degli orari che sono diversi tra estate ed inverno; nella stagione estiva @ necessario avere la luce ar- tificiale dalle 21 circa a mez- zanotte per un totale di tre ore, al contrario dell'inverno dove le ore sono almeno sei € Taccensione viene anticipata. Limportante @ che si accenda appena scende la sera e si spenga dopo urt numero pre- Veduta frontale della centralina completa. Sulla sinistra é visibile il dip-switch relativo alla pro- grammazione det tempi di illuminazione. PRIMAVERA 1996/ELECTRONICS 5 Figura 1. Schema elettrico dell'impianto di iltuminazione. 6 _ ELECTRONICS/PRIMAVERA 1996 fissato di ore, diverso tra estate ed inverno, evitando accensioni inopportune. I] circuito @ chiaramente un ti- mer con un qualcosa in pit, pur mantenendo un’estrema semplicita circuitale. La pos- lita di rendere semplici le cose complicate é una prero- gativa dell’elettronica e credo Che questo valga anche per le soluzioni circuitali. Definito questo vediamo il nostro cir- cuito come funziona pratica~ mente: il componente che de- termina I'inizio del ciclo é la fotoresistenza collegata al connettore jp] che offre una resistenza molto bassa in pie- na luce per abbassarla in modo proporzionale alla ridu zione delf'illuminazione nat rale per cui sul piedino 11 del 40106 avremo una ten- sione positiva di giorno ed una prossima allo zero al buio. Il trimmer RI ha la fun- zione di settare la soglia di intervento, ovvero quale ¢ il livello minimo di luce dopo il quale deve intervenire quella artificiale. In questo circuito ho “sprecato” le porte, cioe le ho usate tutte, quindi chi vo- lesse ottimizzare il circuito. per abbellirlo con fronzoli quali un led lampeggiante col timer attivo, é liberissimo di farlo recuperando due porte senza grossi stravolgimenti del circuito. La quinta porta viene collega- ta alla quarta cosicché il li- vello presente sul pin 11 lo troviamo rigenerato sul pin 8 e quando “scende la sera” il piedino viene portato a mas- sa cominciando a scaricare lentamente il condensatore C2 tramite la R2. Due sono le cose importanti a questo punto: la prima é la scarica piuttosto lenta fatta per ev tare accensioni occasionali, ovvero si deve accendere quando fa proprio buio. La seconda é il diodo D3 che serve per evitare analoga mente partenze non volute, infatti, la sua funzione é quella di differenziare i due tempi di carica in modo da rendere la prima velocissima € la seconda pari a circa un minuto. Come vedremo pitt avanti. per quanto riguarda il timer vero € proprio, il condensato- re si carica e si scarica se condo una legge fisica ben precisa che si pud approssi- mare al prodotto della res stenza per la capacita. Nel nostro caso la carica é rapi- dissima essendo la resistenz: quasi nulla (il diodo é collega- to in parailelo alla R2 ed es- sendo polarizzato direttamen te presenta una resistenza diretta bassissima), la scarica al contrario col diodo polariz: zato inversamente dura molto di piti, circa 100 (C2) X 670K (R2) diviso un milione (il 1 sultato é in secondi). Quindi se rimane buio per almeno un minuto senza interruzioni il piedino sei del 40106 com- muta a livello alto facendo commutare il flip-flop. Natu- ralmente per quello visto pri- ma se qualcosa oscura la fo toresistenza in modo transi- torio, appena riappare la luce il “contatore” viene resettato € riparte il minuto. Sperando di essere stato chiaro andiamo a vedere il flip-flop: premetto che € stato usato un 4027 per il semplice fatto che nel cassettino mi era rimasto solo quello; & possibile usarne altri, quali il vecchio 4013 con modeste variazioni cireuitali. IL 4027 é definito come “dual j-k ma: ster/slave flip-flop with set and reset” la traduzione é inutile in quanto eredo sia chiaro a tutti cosa significa, Vimportante é sfruttare il componente per i propri sco- pi, isolando i piedini necessa- Hn Il lavoro che deve fare il no stro [/f € quello di commuta- re, in presenza di un fronte di salita sull'ingresso clock, lu scita Q1 a livello alto (nel no- stro caso verra sfruttato Q2 ma la sostanza non cambia) Inoltre dovra azzerare tale uscita con un potenziale po- itivo all'ingresso R (Reset) Nella figura 2 é visibile la ta- bella della verita completa dove si nota che qualunque variazioni dello stato dei pie dini (esclusi movimenti su S e/o R) awiene solo esclusiva- mente in presenza di un fron- te positivo sul clock. Una no- ta importante, per chi volesse sviluppare il circuito, va fatta sulla gestione del clock che deve essere rapido nel modo che se collegassi per esempio un condensatore sull'ingres- so, il fronte sarebbe talmente poco ripido da lasciare l'input per un tempo troppo lungo in una fase intermedia facendo- lo commutare apparentemen- te sia in saliia che in discesa. Quindi collegare, nei limiti del possibile, sempre un trig- ger sull'ingresso di un flip- flop. Torniamo ora ai nostri piedini da collegare: il 4027, come la maggior parte di que- sti componenti, contiene pit di un dispositive quindi tutto cid che vedremo sara relativo al primo ignorando completa- mente la Seconda unita en- trocontenuta. I pin dinamici, ovvero quelli che cambiano stato durante il funziona- mento, sono solo tre € cioé: il clock € le due uscite comple- mentari tra di loro, Nella con- figurazione in cui é posto il dato” positive presente sul Vingresso J, viene traslato sulluscita Q1 quando il clock passa da basso ad alto igno- rando quindi la transazione inversa cosa che a noi torna molto utile, come vedremo piu avanti. Vediamo ora bre- vemente il passaggio da_po- meriggio a sera ...: finché cé luce il pin 11 del 40106 si trova a livello alto cosi come il piedino cinque, la lumino- sita ambiente si abbassa len- tamente fino a far commuta- PRIMAVERA 1996/ELECTRONICS 7 re il quinto e di conseguenza il sesto NOT... il condensato- re C2 che fino ad ora era “ca- richissimo” comincia lenta- mente a scaricarsi, arrivando a far camblare di stato il pin 6 che da basso passa alto fa: cendo commutare finalmente il flip-flop. L’uscita Q1 pas: sera da basso ad alto e, di conseguenza, la sua comple- mentare Q2 scendera a mas- sa. Il piedino due del 4027 corrispondente all'uscita Q2 € collegato ad una NOT che invertira e, soprattutto, buf- ferizzera il suo stato essendo bassissima la corrente resa disponibile sulle uscite da questo componente. Alla commutazione del f/f la NOT UIF, come abbiamo visto, avra un positive sul pin 12 permettendo la funzione di ti- mer, cosa per la quale questo circuito é nato, caricando tramite il gruppo R7-SW1- R3/4/5/6 il condensatore C1. | tempi da me previsti so- no tre, anche nelle foto appa: re un dip switch da otto vie ma é possibile sfruttarli, creando salti da un’ora, tutti € otto. Il discorso precedente Lista enti =2.2 Mohm TRIMMER 10K 670K = 1M [valore in- dicativo per eir- ca due ore} =1.5 M (valore indicativo per circa tre ore) =1.8 M (valore indicativo per circa quattro ore) =2.2 M [valore indicativo per circa sei ore) ork = 3300 uF 16v 100 pF i6v CD 40106 cb 4027 D1-D2-D3= 1N4148 0 equiv. R\ RL R R3 R4 RS sulla carica del condensato- re, in queste condizioni, va ri- visto in quanto la costante, variabile da condensatore a condensatore, non é pitt tra- scurabile (uguale a uno) ma assume un valore considere: vole per cui, con i miei com- ponenti, i ritardi sono multi pli di due ore; con compo- nenti diversi i tempi potreb- bero variare di qualche per- cento. Visto come si calcola- no i tempi vediamo cosa suc cede mentre il condensatore si carica: la resistenza R1 connessa anch’essa al pin 12 del 40106 saturera il transi stor che eccitera il relé accen dendo finalmente le luci desi- derate. Pud capitare che la nostra fotoresistenza venga illuminata dai lampioni quin- di analizziamo cosa succede .. Appena il sensore capta la luce il pin 11 di Ule si por- ta a livello alto cosi come il pin 8 ed il condensatore C2, grazie al diodo D3, si carica istantaneamente portando il pin 5 alto ed il pin 6 basso, insieme al clock. La commu tazione é gia avvenuta quin. di, qualunque cosa succeda [™ Table sul clock, gli stati dell'uscita non variano fino a quando il piedino 4 che corrisponde al reset rimane a livello basso. Quindi la carica procede “se. renamente” fino a quando il C1 non raggiunge una tensio ne di circa nove Volt, momen- to in cul tramite Ula ed U1b il famoso pin 4, quello di re- set, viene portato a livello al- to. A questo punto il flip flop torna nello stato di riposo az- zerando la propria uscita Q1 © spegnendo di fatto, tramite la Ulf, il transistor ed i lam. pioncini. Spegnendo la luce la fotoresistenza torna a far sparire il proprio effetto ed il clock, ora basso, dopo circa un minuto torna alto ripeten- do in teoria il ciclo ma la R7, opportunamente dimensiona~ ta, mantenendo il reset alto per pitt di un minuto, (il ne- cessario a C2 per caricarsi) lascia tutto nello stato in cui si trova cioé clock alto e Ql bassa. Durante la notte, di ciamo da mezzanotte in poi tutto si spegne ed al mattino, il sole, illuminando la fotore sistenza riabbassa il clock senza che questo abbia effetti Fx 8 8 ef, 0 S «consi o Sox 00 clos sx oorlos Nk 0 0 x mo chang xox xe _| Tabella della verita del flip-flop 4027 8 ELECTRONICS/PRIMAVERA 1996 sul circuito infatti, come ab PZ] National bi ib iamo visto precedentemen- {A Semiconductor te, il flip-flop commuta solo in presenza del fronte di sali- ¢04027BM/CD4027BC Dual J-K Master/Slave | ta, cosa che avverra quando fip-Flop with Set and Reset tornera a far buio, Realizzazione pr ica ee ieee i ehcretaoe sovewe La realizzazione @ banalissi- seaeee ewes es ma, i componenti sono pochi remotes cravat ¢ per niente critici; 1 consigli © Low pomer TTL amour ot Bair sono | soliti: chi vuol realizza- re lo stampato é liberissimo, chi lo vuol fare in filatura, co- wttagae! | me ho fatto fo, impieghera meno tempo, la cosa comun- que é soggettiva. Cunica avvertenza é l'alimen- tazione di 12 Volts che deve essere perfettamente stabiliz- u, | zata e la presenza della 220 a scheda pud portare a scosse indesiderate. La tara- tura @ semplicissima e verra fatta ponendo il puntale del tester sul piedino otto del 40106 e regolare il trimmer RI fino a quando la tensione tennection Diagram misurata vale zero all'ora in cui volete che si accendano le Lihacthl luci: fatto questo abbassate uno switch alla volta per otte- nere la durata voluta. Nel mio caso i tempi sono tre: due/quattro e sei ore ma é possibile rifare tutti i tempi a ento, come curatamente nel corso dell'articolo. Data sheet CD 4027 a In un mercato sempre piu affollato, 4 | é necessario farsi ricordare: | PER LA VOSTRA PUBBLICITA SU QUESTA RIVISTA RIVOLGETEVI A: EDIZIONI CD Ufficio pubblicita: 051/388845 - 388873 IL PRODOTTO E IMPORTANTE L MA IL SEGRETO E NEL MARCHIO PRIMAVERA 1996/BUBCTRONICS 9 GSM. Gianluca Dentici Sz ormai dappertutto, ferescono, si moltiplicano, ef tormentano lesistenza e ce la schiavizzano: sono | telefo- ni cellulari, i veri nemici del- T'uomo, capaci con il loro “trillo” di rendere elevata la nostra posizione culturale ri- spetto agli altri, o di aban donarci nella completa vergo- gna se suonano a teatro, o magari in chiesa durante un funerale. Ma quell'incredibile macchi- na che si chiama EVOLUZIO- NE TECNOLOGICA, avanza inesorabilmente senza curar- st del fattore umano e della sua Teazione di fronte ad in- novazioni di questo genere, travolgendolo, come avvenuto MIAMOCI! in questo caso, senza alcuna pieta. Ma la teenologia deve comun- que andare avanti; cosi non é pid bastato il sistema radio- mobile RTMS a 900 MHZ, la fame di progresso ha infatti portato alla creazione del si- stema radiomobile PAN-EU. ROPEO GSM, valido risultato di una cooperazione di forze tecniche, politiche, cormmer- ciali ed industriali Lo scopo di questo articolo @, pero, quello di rendere acces” sibile a tutti il funzionamento prettamente tecnico riguar- dante l'architettura di base di questo evoluto sistema, Come premessa dobbiamo necessariamente ricordare le ASP LONLA origini del GSM, nato grazie all'iniziativa del CEPT (confe- renza europea delle poste e telecomunicazioni), nel 1982, attraverso la costituzione dei gruppo di lavoro denominato GROUPE SPECIAL MOBILE, da cui ne deriva il nome, che aveva il compito di definire le specifiche tecniche di uno standard radiomobile a livelio continentale. Per quanto concerne invece Tarchitettura di base, essa & costituita fondamentalmente da tre sottosistem! - NSS (NETWORK SUB-SY- STEM) = BSS (BASE STATION Sy- STEM) NMC (NETWORK MANAG! | NSS 5 Figura 1, Architettura di base del sistema GSM 10 ELECTRONICS/PRIMAVE! MENT CENTRE) (vedi Figura 1) Il sottosistema NSS compren- de essenzialmente 1 centri di commutazione per il servizio radiomobile (MSC) che sono interconnessi con la rete te- lefonica pubblica ¢ con i regi- stri VLR e HLR. Il complesso BSS @ una struttura composta da un controllore BSC (BASE STA- TION CONTROLLER) e da un determinato numero di rice- trasmettitori BTS (BASE TRANSCEIVER STATION) che consentono iI collegamento radio tra le stazioni mobili (MS) ¢ la rete di telecomuni- cazione. LINMC é invece il sottosiste- ma che consente il monito- raggio ¢ il controllo della rete. In ogni sistema radiomobile infatti necessario l'uso di par- ticolari procedure che per- mettono di collegare un ter- minale radio alla rete-tle, con un clevato grado di sicurezza dell'accesso in rete e, chiaré mente, con ottimale qualita di trasmissione. Liidentificazione del termina- le radio come anche la sua localizzazione e la sua auto- rizzazione all’accesso per il collegamento sono i requisiti richiesti per poter attuare, at traverso un canale radio, il collegamento con le stazioni base interconnesse alla rete tle (PSTN), Nel caso di telefonia cablata i terminali d'utente sono inter- connesse alla rete di commu- tazione attraverso un punto d'accesso dedicato; i dati in- dicanti localita, numero utente, tipo di terminale, ta- riffazione ecc. dipendono pe- raltro da quest'ultimo. Nei sistemi radiomobili, non esistendo collegamento tra terminale utente e punto accesso, i dati devono ob- bligatoriamente essere scritti in speciali data-base HLR ¢ VLR; essi possono essere cosi consultati, aggiornati e asso- ciati momentaneamente al punto di accesso radio asse- gnato all’utente che sta per intraprendere un collegamen- to, La struttura di rete del siste- ma GSM, rappresen modo schematico in figura 2, basa il suo funzionamento sullausilio delle “stazioni ba- se” (BTS), situate in aree de- nominate CELLE connesse ai BSC, controllori capaci di ge- stire’al massimo 16 stazioni. Questo complesso apparato, utiliza dunque la teenica di copertura radicelettrica di ti po cellulare, i BSC sono cost collegati alla rete tle attraver~ so Je centrali di commutazi ne del servizio radiomobile MSC. PSTN Figura 2. Struttura di rete del sistema GSM PRIMAVERA 1996/ELECTRONICS 11 1 dati di indentificazione di ogni stazione mobile, ap partenente ad una determi- nata area, vengono memoriz- zati su base permanente in data-base locali, chiamati ELR (HOME LOCATION RE- GISTER) mentre quelli relati- vi alle stazioni mobili che transitano di area in area (potrebbe essere il caso di un utente in viaggio su di un‘au. tovettura), sono temporanea- mente memorizzati nel data base dell'MSC adiacente, de- nominato VLR (VISITOR LO- CATION REGISTER}. Attraverso i collegamenti fra BSS e I data-base HLR e VLR, € possibile localizzare ed identificare le stazioni mobili, rendendo possibile i collega” menti da e verso la rete tlc; quindi, aggiornando conti- nuamente le informazioni di gestione relative al singolo utente, si costruira la base dati del servizio radiomobile. A questo punto, possiamo scendere piti a fondo per ve- dere cosa bolle in pentola, scoprendo come possano av- venire praticamente e su quali frequenze, questi parti- colarissimi collegamenti a “ragnatela” Le bande di frequenza utiliz- zate dal sistema radiomobile GSM sono visibili in Figura 3. 890 - 915 MHZ (TERMINALE MOBILE PER STAZIONE BA- SE) 935 - 960 MHZ (STAZIONE BASE PER TERMINALE MO- BILE) In questa banda, sono pre- sent 124 portanti radio, spa- ziate di 200 KHZ tra loro, mentre il passo di duplice per ottenere il FULL-DUPLEX é di 45 MHZ. Ogni portante radio, € cam- pionabile in 8 canali a 16 Kbit/s 0 1984 CANALI a 8 Kbit/s. La differenza risiede nel fatto che mentre nella prima i ca- nali sono utilizzat! per la tra- smissione della fonia e di dati B90MAz || SEMAz __SSMiz SMAZ (SO5MHz) (SI4MHz) — (S50MHz) (959MHz) seeeao-CH 200KH2 )2oMHz “[___DUPLEX 45MHz Figura 3. Bande di frequenza utilizzate dal sistema GSM ad alta qualita, i secondi so- no impiegati in un primo mo- mento per la trasmissione di dati sotto 1 4.8 Kbit/s e suc- cessivamente per la fonia a 8 Kbit/s. Altro discorso é da fare per quanto riguarda la qualita di trasmissione, imfatti la codifi- ca é basata sulla “CODIFICA LINEARE PREDITTIVA”, ad eccitazione residua (RELP), peraltro migliorata grazie ad un predittore a lungo termine (LTP). Questa speciale tecnica, per- mette di eliminare la “ruvi- dezza” della fonia, in partico- lare modo quando I'utente é una voce femminile, quindi con toni molto acuti La velocita di cifra provenien te dal codificatore della voce, é di 13 Kbit/s. con un pro- cessamento dell'informazione in blocchi di 20 ms Quindi, il risultato della se- quenza. verra poi ordinato in modo da allocare i bit pid si- gnificativi in testa. Per quanto concerne invece i canali radio, utilizzati dal GSM, essi si suddividono in 2 categorie: CANALI DI TRAFFICO TCH (Traffic Channel) CANALI DI SEGNALAZIONE CCH (Control Channel) ITCH, vengono impiegati per 12 BLECTRONICS/PRIMAVERA 1996 a trasmissione delle informa- zioni sotto forma numerica, che contengono dati o fonia codificata, essi sono di due ti pi * canali FULL-RATI canali HALF-RAI I canali CCH, sono invece im: piegati per le segnalazioni ne- cessarie al controllo delle chiamate ¢ per la gestione di tutto il sistema, si suddivido- no in: - canale BCCH (Broadcast Control Channel) = canale CCCH (Common Control Channel) = canale DCCH (Dedicated Control Channel) Il canale BCCH, é un canale di DIFFUSIONE UNIDIRE- ZIONALE verso le stazioni mobili, esso consente pertan- to di inviare messaggi per la sineronizzazione delle stazio- ni mobili, per identificazione della stazione base, e la sua configurazione, lidentificazio ne delle celle adiacenti e il ri ferimento per le procedure di Roaming e Updating da parte delle stazioni moi Il canale CCCH, @ un canale di controllo comune suddivi- so a sua volta nei seguenti canali: = canale PCH (Paging Chan- nel) - canale AGCH (Access Grant Channel) ~ canale RACH (Random Ac- cess Channel) - canale DCCH (Dedicated Control Channel) Il canale PCH, impiegato nel- la direzione stazione base- stazione mobile, @ utilizzato per inviare il messaggio di paging alle stazioni mobili. Il canale AGCH @ utilizzato er assegnare una risorsa (SDCCH-TCH) dopo una pre- ventiva richiesta effettuata dalla stazione mobile, attra- verso il canale di accesso random RACH. Il canale RACH, tra stazione mobile € stazione base, viene impegnato dal terminale mo- bile per inviare le chiamate alla stazione base 0, dalle “puove” stazioni mobili, per la richiesta di Updating dopo aver individuato il nuovo BC- CH. Tl canale DCCH, viene utiliz- zato per trasmettere le segna- lazioni di connessioni specifi- che che si svolgono sui TCH, questo si suddivide in: - canale SACCH (Slow Asso- ciated Control Channel) - canale FACCH (Fast Asso- ciated Control Channel) - canale SDCCH (Stand Alone Dedicated Control Channel) Il canale SACCH, é utilizzato per 'invio della Segnalazione nel corso di una conversazio- ne, ma specialmente per il controllo dinamico della po- tenza. SACCH pud essere associato sia ad un canale di traffico, TCH, che ad un canale di controllo, SDCCH. Il canale FACCH, @ utilizzato per inviare la segnalazione relativa alla procedura HAND-OVER, ed @ ottenuto eliminando slot (Frame Stea- ling) del Canale TCH. Per finire, il canale SDCCH, viene utilizzato nel corso di “instaurazione” di un collega- mento radio, come canale di segnalazione dedicato al sin- golo utente. * Traffic Channels (TCH) Canali vocali full/half rate ((CH/FS-TCH/HS) Canali dati full/half rate (TCH/H2.4-TCH/F9.6) * Control channels (CCH) Broadeast channel Frequency correction channel (FCCH) Synchronisation channel (SCH) * Common control channel (CCH) Paging channel (PCH) Random access channel Access grand channel (AGCH) * Dedicated control channel Slow, TCH associated control channel (SACCH) Fast, TCH associated control channel (FACCH) Stand alone dedicated control channel (SDCCH) Per questa volta, abbiamo fi- nito, per la seconda ed ultima parte di questa trascrizione, vi raccomando il prossimo numero di CQ; esamineremo infatti la MODALITA di SIN- CRONIZZAZIONE del sistema GSM, il FREQUENCY HOP- PING, la MODULAZIONE GMSK ece; per ora buona te- lefonata, ed attenti alla bol- letta, perché questa é Tunica cosa imprevedibile!!! A pre~ stotl! Legenda MSC = centro di commutazio- ne servizi mobili BSS = sistema stazione base BSC = controllore stazione base BTS = stazione base ricetra- smittente OMC = centro operativo ¢ di manutenzione NMC = centro di gestione del- la rete EI R = registro di identita di apparato ‘AUC = centro di autenticazio- ne HLR egistro utenti locali VLR = registro utenti ospiti NSS BS oitosistema di rete stazione base stazione mobile ANTENNE, TEORIA E PRATICA di Roberto Galletti 208 pagine L. 20.000 Indispensabile gutda per Vorientamento fel mondo delle antenne da richiedere a edizioni CQ via Agucchi 104 - 40131 BO PRIMAVERA 1996/ELECTRONICS 13 Around the world by radio 1996 II parte Gabriele Focosi ome certamente ricorde rete, nello scorso numero di Electronics (Inverno 1996) abbiamo “incontrato” nume: rose emittenti europee con servizi per lestero, ma ci sia- mo lasciati con I'intenzione di incontrare piti da vicino quel- Ie con trasmissioni in lingua italiana: iniziamo allora que- sta seconda tappa del nostro viaggio proprio con queste stazionil L'Europa parla italiano Logicamente I'Europa offre grandi possibilita di ascolto nella nostra lingua, anche perché molti Paesi dell'Euro- pa Orientale (appartenenti al- Tex blocco comunista) tra- smettono ancora in italian anche se a ben sei anni di di- stanza dall’emblematica ca- duta del muro di Berlino, una profonda riorganizzazio- ne ha interessato numerose di queste stazioni radiofoni che, tanto che aleuni celebri servizi nella nostra lingua, come quelli di Radio Praga ¢ Radio Budapest, sono stati addirittura soppressi. Lremittente in onde corte for- se pitt conosciuta dai radi scoltatori italiani é RADIO SVIZZERA INTERNAZIONALE, (Swiss Radio International) e forse anche la pitt ascoltata dagli italiani all'estero, a cau- sa di un’ancora non facile ri cezione dei programmi in on- de corte R.A. al di fuori del- TEuropa, nonostante gli am- modernamenti degli impianti effettuati negli ultimi anni. Come del resto tutte le altre stazioni internazionali, la ra- dio di Berna inizia i suoi ap- puntamenti in italiano con un notiziario la cui obiettivita € unanimamente riconosciu- ta; ad esso seguono una serie di rubriche a carattere cultu- rale € sportivo. ‘Sempre in Svizzera opera RA- DIO SVIZZERA ITALIANA, con sede a Lugano e facil” mente ascoltabile anche nel- "italia centro settentrionale, nonostante si tratti di un ser” vizio interno in onde medie (658 KHz) rivolto ai residenti nel Canton Ticino ed attivo 24 ore su 24, Spostandoci pid a Nord e varcando 1 confini tedeschi, troviamo il BAYERISCHER RUNDFUNK e le altre emit- tenti del circuito radiotelevi- sivo ARD (HR. NDR, SFB e SDR): si tratta’di programmi quotidiani di quaranta minuti trasmessi anch’essi in onde medie e diretti esclusivamen- te agli italiani residenti in Germania. ma ascoltabili an- che nel Nord Italia durante i mesi invernali: ovviamente nella programmazione viene dato grande spazio agli avve- nimenti del nostro Paese, considerata T'utenza costitui” ta essenzialmente da immi- grati ttaliant Per quanto riguarda invece Vinformazione “made in Ger- many” diretta agli ascoltatori 14 ELECTRONICS/PRIMAVERA 1996 residenti in Italia, é questo il caso della DEUTSCHE WEL- LE, colosso della radiofonia mondiale. Nl programma “Germania se- ra" irradiato dall'ente radiote- _ levisivo tedesco per l'estero, oltre alla parte dedicata al notiziario, contiene anche un largo spazio occupato da va- rie rubriche con cadenza set- timanale, fra cui il celebre appuntamento “Club DX” per chi del radioascolto ha fatto un'hobby, realizzato con la collaborazione dei pid validi DX-ers italiant. Rimanendo nel “cuore” del continente europeo, incon- trlamo RADIO LUXEMBURG che dallomonimo Granduca- to trasmette un programma quotidiano di quindici minuti realizzato dalla R.A.I. per i nostri connazionali residenti nel’Europa Centrale: infatti, essendo I'emittente lussem- burghese una delle pit po- tenti staziont europee in onde medie, la ricezione di tale programma non presenta particolari difficolta neppure in Italia. A soli 12 km da Trieste tro- viamo invece RADIO CAPO- DISTRIA, Temittente slovena che raggiunge il pubblico ita- Kano con ben 13 ore giorna- liere di trasmissione. Per quanto riguarda invece Varea orientale del nostro continente, si é gia detto co- me una profonda riorganizza- zione abbia colpito in questi ultimi anni le stazioni ra diofoniche, oramai non pi meri strumenti di propagan- da del decaduto regime co- munista nei confronti dei Paesi del “bloceo” occidenta- le, ma organi di informazione sicuramente pid liberi ed obiettivi. Sono stati cosi enormi i cam- biamenti avvenuti all'interno di queste emittenti nel recen- te passato, da renderle irrico- noscibili a chi le ascoltasse da non pochi anni. II colosso della radiofonia est-europea rimane la VOCE DI RUSSIA (ex Radio Mosca). l'emittente ufficiale del'Unione Sovietica prima e della Russia attual- mente: il suo programma in italiano é il pit anziano dei servizi esteri nella nostra lin- gua (risale infatti al 1939). Ogni trasmissione, della du- rata di un‘ora, inizia con il notiziario internazionale cui segue l'approfondimento di alcune notizie; numerose le rubriche che vanno dalla consueta panoramica turisti- ca all'appuntamento con le lettere degli ascoltatori. Spostandoci in Bulgaria, nel- la capitale Sofia troviamo la redazione italiana di RADIO BULGARIA (cx Radio Sofia) che si rivolge a noi con servizi quotidiani della durata di mezzora, ripetuti ben tre vol- te al giorno. II programma inizia anche in questo caso con un notiziario, cui seguo- no varie rubriche fisse tra le quali la consueta Casella Po- stale per la corrispondenza dalt'italia. Dalla Bulgaria trasferiamoci in Romania, ove opera RADIO ROMANIA INTERNAZIONALE (ex Radio Bucarest), all'inter no della quale ancor ogg! é in atto la ristrutturazione dei programmi iniziata dopo la fi- ne dell’atroce dittatura che ha sconvolto per anni il Pae- se, sprofondato in una diffici- lissima crisi economica: que- sto € anche l'argomento spes- so affrontato nei commenti che seguono il consucto noti- ziario, durante la duplice programmazione serale di trenta minuti in lingua italia- na. Altra emittente dell’Europa Orientale, voce di un Pacse altrettanto economicamente arretrato, € RADIO TIRANA, che irradia programmi nella nostra lingua dall’Albania, a breve distanza quindi dalle nostre coste sud-orlentali. II Paese si sta lentamente risol- levando, grazie anche al me siccio intervento umanitario Italiano, dal pietoso stato di miseria in cui é vissuto per decenni: notizie ¢ commenti da questa area di crisi sono contenuti quindi negli ap- puntamenti quotidiani in ita- liano della stazione albanese. Per concludere questa rasse- gna, spostiamoci in Grecia, Paese nettamente pit vicino alla civilta occindentale, da dove la VOCE DELLA GRE- CIA irradia ogni sera un noti- ziario in lingua italiana di soli dieci minuti: c’é solo da au- gurarsi che in un prossimo futuro la programmazione nella nostra lingua venga estesa, magari con la creazio- ne di alcune rubriche sugli usi ed { costumi della terra di Omerot Passiamo ora all'Africa, dove per la verita non ci aspettano molte stazioni. Nel continente nero... Le misere condizioni di vita nei Paesi africani, da noi ben conosciute attraverso i mass- media e le sempre pit nume- rose campagne di sensibiliz- zazione verso i gravi problem! del sottosviluppo (epidemie, carestie, guerre civili), hanno un indubbio riflesso anche sulla situazione della radiofo- nia in questi stessi Paesi. L'e- sistenza di reali servizi in- ternazionali é cosa rarissima: spesso s} tratta infatti di ser- vizi destinati a varcare di po: che migliaia di chilometti i confini nazionali 0, ancora peggio, di vere ¢ proprie ritra- smissioni sulle onde corte det gid scadenti servizi interni, Riuscire a captare|questi se gnali dal nostro Patse (ardua impresa per il livello dilettan- tesco qual @ quello a cui et stiamo occupando di radioa~ scolto) @ comunque una grande soddisfazione facil- mente immaginabile. Nell’a- scolto delle emittent! extra- europe, la selettivita del ri- cevitore usato diviene cosa indispensabile, essendo ele- vata la necessita di isolare il vanale sintonizzato dalle in- terferenze di quelli adiacenti, per meglio ascoltare un se- gnale magari debole che, se interferito, diviene spesso in- comprensibile. Per quanto riguarda il conti- nente africano, l'unica emittente internazionale de- gna di questo nome, perché possiede realmente uf servi- zio per Vestero, @ CHANNEL AFRICA (I'ex Voice of South Africa - Radio R.S.A), con i suoi programmi in. sette lin- gue fra le quali inglese. Iran- cese, portoghese ed afrikaans. (Valtra lingua ufficiale del Paese dopo l'inglese, derivata dall’olandese dei primi colon boeri) 1 programma in lingua ingle- se (della durata di un‘ora) viene replicato otto volte al giorno e consiste in un notl- Ziario seguito, nei soli giorhi feriali, da Africa Today, ma- gazine di approfondimento sui maggiori avvenimenti sociopolitici del Paese. ma anche dellintero Continente. Alfordine del giorno di questi programmi @ Stato per anni e continua tuttora ad essere il problema del conflitto razzia le, da tutti conosciuto come “apartheid”, tra bianchi e “co- loured man”: una dranimati- ca situazione che sembrereb- be essere sulla via della solu- zione, anche grazie alla re- PRIMAVERA 1996/ELECTRONICS 15 cente elezione a Presidente della Repubblica di Nelson Mandela, leader dell’African National Congress e rappre- sentante def diritti della po- polazione nera per anni sot- tomessa allo strapotere bian- co. Channel Africa, per far me- glio comprendere la realta del suo Paese, ci offre non solo news ma anche rubriche tu- ristiche (Touring RSA), musi- cali come South African Hit Parade e non poteva certo mancare il radioascolto con DX Corner. Come gia precisato, nessun altra emittente africana pos- siede un servizio per lester degno di essere chiamato ta- le, tranne due stazioni medi- terrance che incontreremo meglio nell'apposito spazio dedicato alle trasmissioni afro-asiatiche in italiano: si tratta cioé di RADIO CAIRO ¢ RADIO TUNISI. | Esistono poi altre due emit- tenti dell’Africa settentrionale che trasmettono in onde cor- te ma prevalentemente in arabo, difficilmente per noi comprensibili: RADIODIFFU- SION TELEVISION MARO- CAINE dal Marocco e LIBYAN JAMAHIRIYA BROADCA- STING dalla Libia. | Siamo giunti cosi alla fine anche di questa seconda tap- | pa del nostro “radio-tour”: Ppossiamo percid darci appun- | tamento al prossimo numero | di Electronics (Estate 1996), | dove lasceremo il continente africano per trasferirci in Asia, precisamente in Medio Oriente. Arrivederci alla prossima! pe Per ricevere i raccogitori inviate richiesta in busta chiusa a: EDIZION! CD Via Agucchi, 104 ETE ELC MANUALE TECNICO to) aay Nahe} Giulio Cavalli I2KVI Manfredi Vinassa De do. Diventare radioamator dei due milioni di persone 40131 BOLOGNA y RADIOAMATORE MANUALE TECNICO OPERATIVO di Angelo Pinasi I2PKF Regny W2BND Ecco la chiave per diventare cittadini del mon- entrare a far parte he dagli Stati Uniti all'Unione Sovietica, dal Giappone ai paesi det Terzo Mondo hanno scoperto l'entusiasmante hobby delle radiocomunicazioni, Con questa pubblicazione impariamo a scoprire la radio, a come organizzare una stazione, su quali bande Si pué trasmettere e scopriamo {uti segreti per diventare un buon operatore Radio, in grado di collegare tutti i paesi del mondo. Una guida sincera, comprensibile e fedele rivol- ta'a tutti coloro che vogliono intraprendere'af- fascinante viaggio nel pianeta radio. L. 18.000 Richiedere a: EDIZIONI CD VIA. AGUCCHT, 104 40131 BOLOGNA MODALITA DI PAGAMENTO: assegni personali o citcolari vaglia postali,a mezzo conto corrente postale 343400 inte stata Baipiont CD BO. pd 16 ELECTRONICS/PRIMAVERA 1996 TARTAR TRINA bY Termostato elettronico IGIBE, Ivo Brugnera alvel! chi di voi non é mai incappato in problemi di surriscaldamento di alimen- tatori o ricetrasmettitori?? tutti eh!!! Infatti uno dei maggiori pro: blemi che affliggono il mo derno radioamatore é il sur- riscaldamento della parte alimentatrice ... quasi nes- uno apparecchio HF attual- mente in commercio, soprat- tutto se miniaturizzato, in corpora l'alimentatore quindi bisogna procurarsene uno. Chi compra quello di serie 0 dotazione casca benissimo, costano si un occhio della testa, ma supportano benis- simo l'amperaggio richiesto dal RTX e spesso sono so- vradimensionati, quindi scaldano pochissimo anche con cicli di trasmissione lun- ghi (sstv, Rtty, ecco) ... ovvia- mente i 30 ampére sono supportati per ciclo conti- nuo, per un uso standard si intiepidiscono appena, se poi sono del tipo moderno, swit- 42 volt +@ «Gx wre & goLLoNE. Vre woRWALE | re la proveten 78 consallo eon TeRnestaro PER Diss PATOR! \wre. 0558 cownetine PRIMAVERA 1996/ELECTRONICS 17 f collattore ‘visto da sopra emttore Figura 1. Schema elettrico del termostato elettronico ching, ancora meglio, stanno comodamente all'interno di apparecchi piccolissimi da cui fuoriescono { soli fill per i collegamento alla rete luce ebbene si, per un simile alimentatore, il solito mer- cante ve lo regalera al modi- co prezzo di 500-600 mila li- re (arghrrn Chi invece “non pud” deve per forza procurarsi alimen- tatori molto economici; ce ne sono tanti, 20 ampére sono sufficienti per far tirare fuori al TX j fatidict 100 watt, ma sono bruttissimi, senza stru- menti di controllo e hanno un ripple pauroso, nessuna protezione contro { rientri. di RF e scaldano da matti .. addio, d'inverno fanno como- do, specialmente se li mette- te sul pavimento a mo’ di scaldapiedi.... Qvviamenie hanno i loro di- 18 ELECTRONICS/PRIMAVERA 1996 rte) y | : 7 Figura 2. Il circuito stampato lato rame. Scala 1:1 transistor BC140 2Ni711 visto da sotto Figura 3. Disposizione dei componenti lato rame fetti, non hanno protezioni salvo qualche rara eccezio- ne, se scaldano troppo, fon- dono facilmente, vanno in corto, 1 28 volt forniti dal trasformatore (sempre sotto- dimensionato) andranno a fi- nire sullingresso del ricetra- smettitore che dopo pochi secondi fumera, il finale ere- pitera e con un forte bagliore della lampada dell'S'meter tutto diverra un ammasso inservibile di componenti elettronici. Un paio di milioni buttati via in un attimo. Che fare? Semplice basta costruirsi questo semplice termostato integrato molto sensibile e preciso, procurarsi una ven- tolina da 12 volt ¢ collegare il tutto al vostro alimentato- re. Appena la temperatura del dissipatore sale a livelli pre- fissati di 60 gradi (controllati a scotta dito) verra rilevata dalla sonda formata dalla NTC che fara scattare il relé del termostato che attivera la ventola posta a ridosso del dissipatore riportando il tut- to, in pochissim! minut a li- velli accettabili. Irischi dovuti al surriscalda- mento verranno cosi ridottt al minimo ... idem per il ri- cetrasmettitore qual'ora si realizzi un identico circuito per esso. Il cireuito € molto semplice, il cuore é costituito da un amplificatore operazionale pA 741; la sonda, che @ un comune elemento resistivo NTC da 10 KOhm (varia la sua resistenza in funzione della temperatura) é collega- ta sul piedino 2 dell'integra- to, il cireuito di bilanciamen- to é sul piedino 3; il trimmer va regolato in modo che il termostato scatti alla tem- peratura prefissata. Il segnale amplificato esce dal piedino 6 e inviato alla base di un comune transi- PRIMAVERA 1996/ELECTRONICS 19 stor BC140 0 2N1711 che, polarizzato opportunamente, fara scattare il relé posto sul collettore attivando la vento- la. Non appena la temperatura scendera sotto la soglia pre- fissata, il circuito si disatti- vera automaticamente e ri- marra pronto qual’ora la temperatura dovesse salire nuovamente. La sonda esterna (NTC) va applicata al cireuito da pro- teggere a stretto contatto termico utilizzando comune pasta siliconata conduttiva o meglio scegliendo tra i vari tipi di NTC posti in commer- cio, quelle metalliche a for- ma di bullone che puod esse- re avvitata direttamente sul dissipatore, stabilendo un sicuro contaito. La taratura risulta molto semplice, basta alimentare i] circuito e collegare la sonda sul dissipatore il pid vicino possibile ai transistor finali appena si nota che la temperatura @ aumentata notevolmente (basta un dito 0 il palmo della mano) ruota- te lentamente il trimmer fino a che il relé si ecciti € la ven- tola entri in funzione, tutto qui! La ventola si spegnera auto maticamente quando la tem- peratura del circuito in esa- me scendera al livello prefis- sato. Va da sé il fatto che questo circuito puo essere utilizzato anche per le piti svariate ap- plicazioni. Inserendo la son- da dentro una provetta di vetro ¢ sigillando il tutto con il silicone otterrete una son- da per liquidi, ottima per sviluppi fotografici ... insom- ma, limiti alla fantasia non ce ne sono, ognuno si regoli di conseguenza e usi il cir- cuto per le applicazioni che gli sono congeniali. A tutti buona realizzazione, 73 de IVO email iGibe i6dqa- 8 bbs a NON PERDETE CQ ELETTRONICA DI APRILE CON IL NUOVO CATALOGO INTEK I fai da te di radiotecnica R. Galletri (L. 24.000) Che cos'é una radio? Come funziona? Quali sono i suoi componenti essenziali? Come e perché & possibile ricevere e tra- smettere segnali da e per ogni parte del mondo? Quali Ie tecnologie che ne rendono pos- sibile I’attuazione? E quali fenomeni fi- sici che lo consentono? Questo libro riempie quindi uno spazio ‘vuoto ben individuato essendo una gui- da pratica e semplice per chi con I’elet- tronica non ha ancora preso confidenza. i testo scorrevole ¢ immediato, ricco di paragoni e similitudini con le cose di tutti i giorni, e le numerosissime figure (pin di 170 fra schemi e disegni), ne rendono immediate le idee e i contenuti traceiando un ponte meraviglioso sulla via della conoseenza. SPESE POSTAL: L. 5.000 per pagamento anticipato, L. 10.000 per contrassegno. | PER AVERLO & FACILE! BASTA FARE RICHIESTA A EDIZIONI CD VIA AGUCCHL 104 - 40131 BOLOGNA 20 ELECTRONICS/PRIMAVERA 1996 Radio, primo amore Microricevitore CB Fabio Veronese | piccolo, simpatico sinto- nizzatore descritto in que- ste pagine ha un costo quasi nullo, non richiede tarature e consente di coprire la banda radio compresa tra 18 € 30 MHz circa. Qui operano i CB (27 MHz circa), i radioamato- ri propriamente detti (21 e 28 MHz) e numerose stazioni broadcasting, cioé di radiodif- fusione internazionale (18, 21,5 e 24 MHz circa). Sono queste ultime a dare le sor- prese pitt grosse, date le no- tevoli potenze in gioco. Se le condizioni di propagazione {o- nosferica lo consentono, € S0- prattutto nelle prime ore del mattino, é pressoché normale ascoltare emittenti lontanis- sime, addirittura dagli anti- podi: persino con un ricevito- Te senza troppe pretese come questo. Funziona cosi Il principio della superreazio- ne, al quale il nostro appa- recchio deve tutte le sue virti, consiste nell'impiegare un oscillatore d'alta frequen- za al limite dell'innesco. Que- sto, infatti, viene bloccato sul nascere da un segnale trian- golare di frequenza compresa tra 10 e 20 kHz circa (quindi non udibile perché ultrasuo- nico), generato dallo stesso transistor che funziona come oscillatore. Se, adesso, si ap- plica al transistor in questio- ne un segnale radio alla stes- sa frequenza sulla quale in- nescherebbero le oscillazioni, questo verra rivelato (cioé: verra estratta l'informazione audio contenutavi, sotto for- ma di segnale in bassa fre- quenza) con una sensibilita a dir poco spaventosa, conside- rando la scheletrica sempli- eita del circuito, Un buon ri- velatore in superreazione, in- PRIMAVERA 1996/ELECTRONICS 21 Figura 1. Schema elettrico del microricevitore CB fatti, é in grado di trattare se- gnall minimi, ampi appena 1 AV o poco pitt. Quasi la stes- sa sensibilita di un ricevitore a doppia conversione di fre- quenza equipaggiato con un ottimo preamplificatore d'in- Bresso! Lo stesso, purtroppo, non vale pita per la selettivita (la capacita di separare due o pit segnali a frequenza vicl- ne), che é pfuttosto limitata. Inoltre, il segnale ultrasuont- co produce con le sue inter- ruzioni un intenso e tipico fruscio di fondo, simile al ru- more delfolio che bolle. Attenuabile ma, impossibile da sopprimere, questo sot- tofondo - che tende a sparire in presenza di segnali molto ampi - @ pico dei superreat- uvi che, comunque, restano tra { pitt efficienti dei ricevito- Hi “minim”, ‘Tornando allo schema, visibi le in Figura 1, si osserva che il segnale d'antenna viene ap- 22 ELECTRONICS/PRIMAVERA 1996 plicato allo stadio di rivelazio- ne facente capo a QI attra- verso il collettore sintonizzato sulla frequenza voluta men- diante il circuito accordato formato dalla bobina LI e dal condensatore Cl. Quest’ulti- mo, varlabile, consentira la ricerca delle emittenti. Molto importante anche il conden- satore C3, collegato tra emet- titore e collettore di Q1, che mantiene lo stadio prossimo all'innesco. Regolando con cura il trimmer R1, il control- Jo della superreazione, ci si pud portare sul limite esatto dell’oscillazione. Superandolo, si percepisce in cuffia un forte fischio che av- verte di come il nostro ricevi- tore si sia messo a ...trasmet- tere. Sull'emettitore di Q1 si trova Vimportantissima impedenza Jl che blocea i segnali RF e soprattutto determina I'inne- sco delle oscillazioni di bassa frequenza insteme a C6, Il suo valore @ abbastanza criti- co: se non @ quello giusto, il ricevitore certamente non funzionera. T segnali audio, disponibili subito a valle dell'impedenza, vengono poi filtrati dalla rete passabasso formata da R4 e C5 prima di raggiungere, at- traverso C6, il semplice am- plificatore di bassa frequenza costruito attorno al transistor Q2. Il resistore di controrea- zione R5 definisce il guada- gno del circuito ¢ ne stabiliz- za il funzionamento, mentre R6 forma un carico per il col: lettore e impedisce che il se gnale audio si disperda sul ramo positivo dell'alimenta- zione. Questo secondo stadio, a emettitore comune, consen- te Iascolto diretto attraverso un auricolare o una cuffia ad alta impedenza collegati al collettore attraverso C7. I li- vello d'ascolto é gia pit che accettabile, ma in alternativa @ sempre possibile il pilotag gio del solito ampli BF a cir- Cuito integrato (LM386 0 aff ni) In pratica Il componente pit critico, la bobina, é compreso nel cir cuito stampato di Figura 2, si tratta della spirale quadrata, quindi per una yolta non pud creare problemi, Incisolo, si passera a installa. re i componenti seguendo con attenzione 1] piano di montaggio suggerito dalla Fi- gura 3 E’ consigliabile saldare per primi il ponticello in filo nu- do e i resistori, pai passare ai condensatori fissi, quindi via via al trimmer e al compensa- tore di sintonia. Per ultim{ si installeranno i due transistor, unici elementi che presentino una certa sensibilita al calo- re. I collegamenti a filo riguarda- no antenna € presa di terra, (quest'ultima facoltativa, ma — Figura 2. Circuito stampato, in scala 1:1 — el Figura 3. Disposizione dei componenti PRIMAVERA 1996/ELECTRONICS a ae ae tS 5 23 molto utile, alimentazione e useita audio. Li si realizzera con brevi tratti di filo per col- Jegamenti, utilizzando gli ap- positi capicorda per circuito stampato. Come utilizzarlo Data tensione e collegato un po' di filo per collegamenti co: me antenna, si regoli R1 fino a ottenere un forte soffio. Agendo ora su C2 si potran- no gid captare le varie emit tenti. Conviene, a questo punto, ritoccare RI fino a ot- tenere la massima sensibilita e la miglior resa sonora. Un. po’ di pratica, e questa rego- lazione diventera un fatto spontaneo; in ogni caso - a differenza di quanto accade con altri apparecchi di questo tipo - non sara necessario ri toccare spesso il controllo della superreazione. Se si pensa di voler fare un uso continuativo del ricevitore coniverra installare la basetta in un piccolo contenitore per prototipi, incollando alla vite di regolazione di C2 una ma- nopola in plastica “a mone- ta", del tipo usato nelle radio tascabili, onde poter effettua- re pitt comodamente la ma- novra di sintonia. Il pezzo di filo potra essere sostituito vantaggiosamente da un di- polo esterno 0, meglio anco- ra, da un‘antenna boomerang © ground plane per { 27 MHz ed eventualmente completato da una presa di terra ricava bile dal terminale di centro della presa di rete 0 dal colle- gamento a una tubatura me- tallica (non in plastica) del- Tacqua o del termosifone. Qualche modifica Innanzitutto, se si é disposti a Investire qualche lira in pit, conviene senz’altro rim piazzare C2 con un vero e proprio condensatore variabt le di capacita pari a quella in- dicata nell'elenco componenti 0 leggermente superiore (15 - 20 pf massimi). Utilizzando un variabile di capacita assai maggiore fino a 50-60 pf massimi si sconfinera nelle Onde Corte fino a circa 10 MHz, ma attenzione: @ possi bile, in certi casi, che non si riesca pitt a ottenere un inne sco uniforme e soddisfacente lungo tutta lescursione di sintonia. Analogamente, cor- tocircuitando con una goccia di stagno una o due spire esterne di L1 si potra provare ad avventurarsi sulle basse VHF e provare, per esempio, a ricevere i telefoni senza fili sui 49 MHz, I pitt intrepidi ed esperti potranno tentare di avventurarsi anche pitt in al to, cortocircuitando altre spi re di L1 oppure tagliandola via e sostituendola con una bobina cilindrica di 2 0 3 spi- re di filo di rame argentato 0 smaltato da 1 mm, con dia- metro esterno di circa 10 mm. In questo caso si posso no raggiungere e superare i 100 Miz, pero risultera ne- cessario: = ridurre il valore di C2 a 10 PF massimi; = ridurre il valore di C3 a cir- ca 10 pF: - ridurre il valore di J2 a va- lori compresi tra 5 € 10 pH. a NON PERDETE CQ ELETTRONICA DI MAGGIO 2 RIVISTE AL PREZZO DI UNA 24 ELECTRONICS/PRIMAVERA 1996 3 OFFERTA SPECIALE ARRETRATI Stascicoll LBOeaT L. 24.000 Gtasccoll LBW] L. 45.000 Bfasccoli L_BOe L. 63.000 12fascicoll L. T2D-K 78,000 oltre sconto 40% costtrcnics Fsolol a seta da et. 1961! 1905- exe 1 eeguent sumer git esau 561" 1261-22-90 462-183-969. 868-568 172-8179- 1774-874. 974- 1078 {78-74-97 - 1080 - MBO- 1260.81 281-462-985 606-986-687 1087 560. ‘390-689. 190-480-5E2. ELECTRONCS Fascicol a soete da icembee 2089 al 1986 numero esatrto 100 Richiedete le riviste arretrate in- dicando il mese, l'anno @ la testata CQ 0 Electronics. 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