Alcesti (Struttura)

You might also like

Download as pdf
Download as pdf
You are on page 1of 5
EURIPIDE — 2.3 Le innovazioni alla favola e al mito Si 2 gid detto dell’ apporto di Frinico al racconto tradizionale: la lotta di Eracle con Thanatos e, probabilmente, il dettaglio dell’ubriacatura delle Moire. Quanto Euripide debba a Frinico @ impossibile capire, data la scarsitt dei frammenti, ma si pud presumere, con una certa icurezza, che l'organizzazione generale della trama sia di matrice curipidea, se non altro perché, prima della meta del V secolo a. C. sarebbe stata inconcepibile una tecnica drammatica cosi elaborata, ricea di variazioni di tono, di sfumature nell’alternarsi di speranza e desolazione, di tenebre e luce. Cosi come, rispetto al materiale folklorico ¢ figurativo, sicuramente euripidea @ la soluzione drammaturgica di frapporre un lasso di tempo tra il momento della scelta volontaria del sacrificio € il sacrificio stesso. Nelle varie versioni della leggenda, invece, la Morte giunge subito a portar via la donna (0 I'uomo, soprat- tutto nell’area germanica) che, mentre tutti gli altri parenti esitano, si offre spontaneamente. Lungi dal comportare, come dice Wilamowit un ripensamento di Alcesti (che il poeta avrebbe voluto mostrare pentita della propria scelta), tale innovazione drammaturgica consente (27) Introduzione alla traduzione di Alcesti, Berlin, 1906. — MCESTI all’autore di evidenziare il sacrificio della donna non come frutto dell’'emozione ¢ dello slancio di un momento, ma come libera e con- sapevole scelta, ribadita e lucidamente accettata nei ragionamenti con il marito, affrontata e superata in tutta solitudine nei reiterati assalti del delirio di morte. Tra altro, questo “tempo” rimane assolutamente indefinito: gia nel corso della prima parte (Alcesti muore al v. 415), infatti, viene annunciato (vy. 21, 27, 105, 158) che sta per giungere il giorno supremo, il kipiov Fwap, con un effetto altamente drammatico per T'angosciosa attesa della sciagura, cosicché la morte di Alces avviene attraverso una lunga preparazione, configurandosi come vera € propria «morte premeditata»®. Laltra innovazione si trova nell’epilogo (vedi commento all’esodo, vv. 1006-1163): né il coro né Admeto sanno che la donna velata che Bracle porta con sé @ Alcesti. E verosimile che questo “inganno”, benevolmen- te giocato dall’eroe a Admeto, non comparisse in Frinico, per quanto dato di arguire dal frammento citato da Esichio®. Sta di fatto che, con questa innovazione, alla fine della tragedia lo sconvolgimento e lo sbalordimento di Admeto, il suo trascorrere dal pianto al riso, dal verde terrore della morte alla luce della vita, toccano il sublime. 244 Struttura e contenuto PROLOGO [we ue Si articola in due part, Nella prima, Apollo da informazioni sugli antefati del dramma, mentre la seconda si apre con Tringresso in seena di Thanatos, che, risentito, accusa il dio di aver impedito con Vinganno la morte di Admeto ¢ di pretendere, ora, di sottrargli anche Alcesti, vitima a lui do- vuta. Quindi, i due personaggi dibattono le proprie ragioni (Cuno della vita, Paltro della morte) in una serrata sticomitia, nella quale Thanatos pare avere la megtio su Apollo. (28) Vedi Dale, cit, p. XVI (29) Vedi in questo volume: 2.1 ~ Favola ¢ mito, EURIPIDE — PARODO w. 77-135 Si compone di una parte anapestica seguita da due sistemi strofici, cantati alternatamente dai due semicori. Si tratta di tun canto contrassegnato da stati d'animo ondeggianti tra la paura che la regina sia morta e la speranza che possa essere ancora viva. Apollo e Asclepio vengono invocati come coloro che possono salvare gli uomini dalla morte. PRIMO EPISODIO vv, 136-212 Un'ancella esce dal palazzo e informa il coro sulle condi- zioni della regina. La pijais dell’ancella assume particolare ilievo per il racconto dell’addio di Alcesti al letto nuziale (in stile diretto) € del comportamento della donna ormai prossima alla morte (in stile indiretto). Si insiste, inoltre, sul tema dell’eccellenza di Alcesti PRIMO STASIMO 213-243 Corrisponde a un breve canto composto da un sistema strofico ed & diviso in due semicori come Ia parodo, della quale continua i temi: lincertezza sulla sorte della regina ¢ a preghiera ad Apollo, che, solo, pud trovare il rimedio contro la morte. Si annuncia poi Pingresso in scena di Aleesti, sorretta da Admeto, SECONDO EPISODIO Di struttura varia © complessa, costituisce la parte fonds- mentale del dramma, ‘Comprende: a) il delirio di Alcestis b) il successive dialogo tra i due sposi, in cui Admeto proclama con toni accorati — e, nello stesso tempo, solenni — l'impegno a non risposarsi; ©) la morte di Alcesti sulla scena; 4) il canto det figlio sul corpo della madre; ©) _le disposizioni di Admeto per le esequie. SECONDO STASIMO. wy, 438-475 Composto da due sistem strofici, introduce, accanto ai motivi che gia percorrono gli altri cori, il tema nuovo della celebrazione di Alcesti nei canti dei poet TERZO EPISODIO vv, 476-567 Dominato dalla figura di Bracle, costituisce la parte centra- le della tragedia e contiene gli elementi che porteranno alla risoluzione del dramma. Si sviluppa, prevalentemente nella forma della sticomitia, in due dialoghi dell'eroe, prima con il coro, poi con Admeto. I! secondo dialogo, in particolare, & contrassegnato dall’ambiguita ¢ da una forte ironia tragi- ca, poiché Admeto, dimostrandosi ospite estremamente -generoso, tace all’eroe della morte della moglie. TERZO STASIMO Wy. 568-605 Composto da due sistemi strofici, ha per tema Apollo ¢ il suo soggiorno nella terra di Fere. Costituisce una sorta di intermezzo idillico, con un effeto ritardante, prima che arione tragica riprenda EURIPIDE Monstt QUARTO EPISODIO. ESODO wv, 606-961 ‘Di struttura assai varia e complessa, rappresenta sia il punto vv, 1006-1163 Eracle rientra in scena con una donna velata ¢ muta, dicen- culminante della tragedia di Admeto, poiché mette in scena do di averla ottenuta come premio di una gara. Admeto, la sua crisi e Melaborazione del suo lutto, sia la chiave di preso da turbamento e sconvolto per la somiglianza della volta nella trama del dramma. Eracle, infati, viene a cono- giovane con Alcesti, alla quale aveva giurato fedelta oltee scere dal servo che la persona morta & Alcesti, cosicché Ja morte, non vuole accettarla in casa, ma alla fine Eracle decide di partie per scontrarsi con la Mort. riesce a persuaderlo. I! dramma si conelude con il (proba- bile) “disvelamento”, ovvero con il riconoscimento della Pertanto, episodio comprende: sposa, allusione ai gesti che ripetono il rito matrimoniale € Tingresso in casa dei due sposi, non prima, perd, che 8) il dialogo tra Admeto e Ferete, con brevi interventi del | Admeto abbia proclamato solenni este b) il saluto del coro ad Alves ©) il monologo del servo ¢ il successivo intervento di Eracle, concluso da un dialogo fra i due personaggi, 5 Le dnodéoeig di Alcesti spesso serrato nella forma della sticomitia; 4 na ta peestone fa so ne a Ade I edizione seguita & quella di J. Diggle, Oxford, 1984. Per le osserva- foro dialogs (epiparodo commatica: vv. 861-934), sioni sulle bnoBécets si rimanda al precedente 2.2 (Il genere di appar- e) la desolazione di Admeto, inconsolabile, in attesa solo fenenza). della morte YTIO@EEIE AAKHETIAOE ‘AndAAOV Tttoato Rape THV Motpav mag “ASWNTOS wevTaV LAoV mopdoyn Tov dnép ExVTOD ExdvtO QUARTO STASIMO wOvngdpevoy, iva isov tH mporépw xpdvov Cron. Ket 5H ‘vv. 962-1005 Il canto dei coreuti, articolato in due sistemi strofici, s'in- “AdNOTIG, H Yovit Tod ‘ASOD, éxédoxev Eavtry, OdSetEPOD nalza sublime ad Ananke, la legge suprema della Necessit’, i cui niente 2 pid forte, a cui né uomini né dei possono sfuggire. Dopo aver ricordato la vicenda di Admeto e Alcesti, il coro conclude che Munica consolazione possibile & la fama gloriosa, tov yoveoy sedroavtos dnkp tod naLdd¢ éobaveiv. Met ov odd 8 TadtNS Tg OVMOOPES YevonévNs ‘HpaKhits noporyevopevos Kai haBdv apd tIvos Bepdovtos ta Rept tiv "AAKNot éxopevon Emi tov tédov Kai Odvatov Gmootiven noujoog éoOin KOAURTEL THY yovaiKG, TOV 8 Aduntov Teiov AoBdvta. tnpEiv. EVAndévon yap oxbthy ndAns GOov Eheyev. Mi Bovkonévon 8 exeivon énoKaddwas Fdetkev fv enéveer. EURIPIDE — Argomento di Alcesti . Mp@tog iv LogoxAtic, Sevtepos Ebpuniéng Kpricous, ‘AAKpéavt 16 S16 Vongids, THEO, TAAKHOTAL, . TO de Soper Kaptxwtépay Eyer TV Katastpodriv. "H HEV GKNVA TOO Spdportog dndKertor év epatic, 1nd nOAeL Tig OettaALac: 6 8 yopds cvvéotHKev EK tivev mpecputev évtomi@v, ol Kai mapayivovtan OvpRaOroovtes TH Tig "AAKYOTISOg GUNOOPG. Mporoyiter Be ASA. telord Exopnyot. To b¢ Spay tou catuprKstepov, bt Eig Yapa Koi NSoviV Kataotpéder napd to tpayixdv. "ExBdAAETa dg civoixera tis tpayiKii noujoems & te "Opeome Kai H "AAKNOTIG, Og ALCESTI 8k ovpdOpGE HEV dpydueva, cic EdSoApoviay Ko! yaIpsev Inbovta, «tb tom [aAAOV Kopediag ExSpeva. «Argomento attribuito al grammatico Aristofane» figlia di Pelia, avendo acconsentito a morire al posto del proprio marito, passando Eracle dalla Tessaglia viene salvata da lui, che fece violenza agli di inferi e strappd loro 1a donna. Il racconto mitico non si trova in nessuno dei due poeti tragici. II dramma fu composto per diciassettesimo. Fu rappresentato sotto I'arconte Glaukino «nel secondo anno della ottantacinquesima olimpiade>. Ottenne il pri- mo premio Sofocle, il secondo Euripide con Cretesi, Alemeone a Psofis, Telefo, Alcesti,

You might also like