AU T O S A G

MASSONERIA UNIVERSALE
SUPREMO CONSIGLIO PER L’ITALIA E SUE DIPENDENZE
DEL 33° E ULTIMO GRADO DEL RITO SCOZZESE ANTICO ED ACCETTATO

RITUALE E ISTRUZIONI
PER IL FRATELLO MAESTRO SEGRETO

4° GRADO

32
 CATECHISMO
(in forma di dialogo)

D. - Siete Maestro Segreto?

R. - Mi glorio di esserlo.
D. - Dove siete stato ricevuto?
R. - Sotto gli ulivi e sotto gli allori.
D. - Come siete stato ricevuto?
R. - Passando dalla Squadra al Compasso.
D. - Che cosa avete visto?
R. - La tomba del Maestro Hiram, sulla quale ho ver-
sato molte lacrime insieme ai miei Fratelli.
D. - Che cosa vi è stato insegnato?
R. - A conservare il segreto, ad essere obbediente e
a rimanere fedele.
D. - Quale è il vostro dovere?
R. - Praticare la virtù, istruire e sorvegliare gli Operai
e rimanere in silenzio.
D. - Che cosa avete visto di altro?
R. - Un'urna chiusa ed una chiave spezzata, una
fronda d'alloro e d'olivo.
D. - Spiegate queste allegorie.
R. - L'urna chiusa e la chiave spezzata rappresentano
il silenzio, il segreto e la prudenza; l'alloro inse-
gna a trionfare sulle passioni, l'olivo ricorda il
dovere di conservare la pace con tutti i Fratelli.
D. - Che cosa significa il colore bianco del collare?
R. - La purezza e la fedeltà.
D. - E l'occhio aperto?
R. - La vigilanza.
D. - Che cosa significa la lettera Z al centro della
Stella fiammeggiante ?
R. - E' la iniziale della Parola di passo dei Maestri
Segreti.

2 31
insegnamento, ricordiamoci che noi abbiamo contratto
l’obbligo di studiare la Libera Muratoria:
1) nella sua storia
2) nei suoi simboli, poiché il Libero Muratore non
deve mai dimenticare che i simboli velano ed in-
segnano le più profonde verità e che la Legge, la
cui osservanza è dovere, è esaltazione del diritto
e condanna della tirannia:
3) nella sua morale.
La parola è al Fr Oratore. ( l’Oratore non mancherà di
illustrare ai nuovi Fratelli l’importanza del grado)
Dopo eventuali altri interventi si passa alla chiusura dei
lavori.
N°…………..
ISCRIZIONE NOMINATIVA
La presente copia è stata consegnata personalmente al
Fr Maestro segreto ………………………………..…….
Iniziato il ………………… nella R L di Perfezione
del IV° grado……………………………………………
allOr di ……………………………………………………
Il Pot.mo Maestro
………………………….

Nihil obstat

Il Sovrano Gr Comm

…...……..…………….

Il Gr Segr Gen

……………………..

N.B. Ciascuna copia dovrà essere numerata, intestata al Fr  cui si conse-

gna, firmata da Pot.mo Maestro e bollata con il sigillo della RL di
Perfezione.

30 3
 di non abbandonarli mai nel bisogno e nel pericolo, e di
aiutarli e di sostenerli nel compimento del loro dovere.

Pot.mo M. - Fratelli tutti, in un medesimo slancio di fe-

deltà e di amicizia stendiamo la mano destra e diciamo:
Lo giuro.

Tutti - Lo giuro.

Pot.mo M. - Fratello mio, ricevendovi nella qualità di

Maestro Segreto, vi eleggo custode del Tempio del Si-
gnore e vi cingo la fronte di questa corona di alloro e di
ulivo.

Il Potentissimo pone sulla testa del candidato una coro-

na di alloro e di ulivo

Pot.mo M. - Vi insegni essa a vincere le vostre passio-

ni ed a vivere sempre in pace con i vostri Fratelli. E
questo simbolico collare, del quale vi decoro (cinge il
candidato con un collare), vi insegni col suo colore
l’innocenza e la fedeltà e con la sua chiave di avorio la
circospezione ed il silenzio, suprema virtù pitagorica
che nella meditazione prepara gli uomini agli eventi del-
la vita ed alle grandi opere dell’avvenire. Fr:. Adonhi-
ram, date a questo nuovo Maestro Segreto l’istruzione
del grado. Nel frattempo concedo ai Fratelli qualche
minuto di riposo (-- * --).

La loggia è posta in breve ricreazione

Adonhir. - Potentissimo, il neofita ha ricevuto

l’istruzione del grado.

Pot.mo M. - Fratelli miei, come conclusione di questo

4 29
paese, della mia famiglia, di un mio Fratello, di un mio
amico, e di non abbandonarli giammai nel bisogno, nel
pericolo e nella persecuzione.
Pot.mo M. - Fratelli, questo giuramento si riassume in
queste parole: fedeltà al dovere così come ve la impon-
gono la vostra ragione e la vostra coscienza.
Siete voi disposti a giurare questa fedeltà? (I candidati
rispondono uno alla volta).
Fratello Maestro delle Cerimonie, liberate i Neofiti dal
vincolo della schiavitù e dal velo che copre i loro occhi.
La mano sinistra sul cuore, la mano destra distesa sul
libro della Legge Sacra, dite: Lo giuro.
Neofita - Lo giuro.
Pot.mo M. - L'altro Neofita si avanzi verso l'Ara e dica:
Lo giuro.
(Si esegue). Fratello Adonhiram e Fratello Oratore, vo-
gliate venire accanto a me. (Si esegue. Tutti e tre sten-
dono le spade sulla testa dei Neofiti. Per ciascuno, il
Pot.mo ripete):
Ad Universi Terrarum Orbis Summi Architecti Gloriam
in nome del Supremo Consiglio d'Italia e San Marino,
ed in virtù dei poteri a me conferiti, vi creo Maestro Se-
greto e vi investo di tutte le prerogative che i Liberi Mu-
ratori riconoscono a tale grado.
Venerabile Fratello Adonhiram, leggete la formula del
giuramento con il quale, a nostra volta, ci leghiamo a
questi Fratelli.
Adonhir. - Giuriamo di essere fedeli a questi Fratelli e
28
Il libro dell'obbedienza e del segreto
I gradi superiori, alcuni dei quali sono conferiti per co-
municazione, trovarono e trovano una esoterica giustifi-
cazione nella necessità di una più completa ed idonea
espansione del pensiero muratorio e di raccogliere in
essi quelle anteriori scuole iniziatiche che trovarono
nella Libera Muratoria il loro naturale complemento e
l'Officina più adatta alle loro speculazioni: cosi gli Alchi-
misti, i Franchi Giudici, gli Illuminati, i Neotemplari, ecc.
Il primo tentativo di costituzione di Alti Gradi viene attri-
buito al Baronetto scozzese Cav. de Ramsay, che attuò
in Francia, nel 1728, un sistema di tre gradi a carattere
Neotemplare:
Scozzese;
Novizio;
Cavaliere
(che successivamente -nel 1736- furono portati a sette)
sovrapposto ai tre gradi simbolici tradizionali (1° Ap-
prendista; 2° Compagno; 3° Maestro) istituiti dalla Gran
Loggia di Londra.
Un quarto grado, con il titolo di «Maestro Perfetto», è
frequentemente citato da autori massonici, attribuito a
Riti diversi da quello di De Ramsay.
Tutti questi vari sistemi, pur nella loro primitiva sempli-
cità, debbono essere considerati come i più sicuri ante-
cessori dei gradi del Rito Scozzese Antico ed Accetta-
to, sia dal punto di vista iniziatico, sia da quello storico.
Sulla originale nomenclatura di tali gradi superiori, le
opinioni degli studiosi non sono concordi: sembra tutta-
via che essi venissero allora genericamente chiamati
“Architetti”, ma più spesso “Scozzesi”, con richiamo,
quest'ultimo termine, ad una leggendaria tradizione,
rivelata dal De Ramsay, secondo la quale la Massone-
5
ria, decaduta ovunque, si era conservata in Scozia in
tutto il suo splendore, raccogliendo gli ultimi Templari,
profughi dal continente europeo.
Secondo uno storico contemporaneo, questi scozzesi
erano “estremamente gelosi dei loro segreti che na-
scondevano anche ai Maestri”, sui quali sembra aves-
sero diritto di fraterna vigilanza
Il nome di "Maestro Segreto", attribuito al 4° grado, ap-
pare per la prima volta nel 1748 nel “Rito degli Scozze-
si Fedeli” (o Rito de la Vieillebru) sorto a Tolosa e com-
posto di nove gradi, divisi in tre Concistori.
Nel 1762 costituendosi a Bordeaux, per decisione del
Consiglio degli Imperatori d'Oriente e d'Occidente, il
“Rito di Perfezione di Heredom” -sistema che poté rac-
cogliere in una sola grande famiglia quanto di più nobi-
le ed elevato esisteva allora in campo esoterico- il Mae-
stro Segreto assunse il suo posto definitivo come 4°
grado, primo della seconda classe. Con l'articolo 2 del-
la Costituzione del predetto Rito, venne fissato a tre
mesi il periodo minimo occorrente per la promozione
dal 3° al 4° grado.
Le Costituzioni attribuite a Federico (1786) svilupparo-
no il sistema del Rito di Perfezione portando i gradi da
venticinque a trentatrè, dando cosi vita all'attuale Rito
Scozzese Antico ed Accettato: il Maestro Segreto restò
nella gerarchia al quarto posto e venne a costituire il
grado fondamentale del Rito, ed il primo dei gradi di
Perfezione, protraentisi sino al 14°: gradi chiamati a
ragione ineffabili o sublimi. E poichè questi traggono la
loro origine dalla costruzione del Tempio di Salomone,
allegoria accolta e sviluppata dalla Massoneria Simboli-
ca e dai primi gradi del R. S. A. ed A., quello di Maestro
segreto è chiamato anche grado ebraico.
Affinchè il cerimoniale, con il suo simbolismo, arrivi fino
all'animo degli iniziandi e ne esalti la immaginazione, la
6 27
duemila, tremila anni?
- Il più illuminato tra noi non ha egli, forse, quasi sem-
pre, nella mente una folla di pregiudizi, idoli che l'avve-
nire distruggerà?
Fratelli miei, l'ideale della Massoneria è la verità. Ogni
concezione dell'uomo è progressiva, e, di conseguen-
za, relativa; perciò la Massoneria non ammette alcuna
concezione come definitiva.
Essa impone un solo dovere: la ricerca di questa Veri-
tà; non ammette nel compimento di tale dovere alcun
temperamento, alcuna sosta. Se il vostro spirito è trop-
po debole, fortificatelo con il lavoro. Se i bisogni della
vita assorbono il vostro tempo, disponetene per gli altri
vostri doveri senza trascurare il principale.
Abbiate un solo culto: quello della verità.
Fratello Oratore, vogliate dare lettura dell'antica formula
del giuramento dei Maestri Segreti.
Fratelli, in piedi e all'ordine (si esegue).
Oratore - Io…………………., alla presenza dei Fratelli
qui convenuti, mi unisco sinceramente e solennemente
ad essi.
Di mia volontà prometto di non rivelare ad alcuno i se-
greti di questo grado.
Accetto la protezione del Supremo Consiglio di Rito
Scozzese Antico e Accettato. Giuro di obbedire ai suoi
Statuti e decreti fino a quando essi non saranno contra-
ri agli impulsi sinceri della mia ragione. Prometto di
conformarmi alle leggi interne ed alle decisioni di que-
sta Loggia di Perfezione dei Maestri Segreti, fino a
quando ne farò parte.
Infine prometto e giuro di essere fedele fino alla morte
ad ogni segreto che mi verrà affidato, ad ogni compito
che mi sarà legittimamente imposto, ad ogni dovere
che mi sarà richiesto per il bene dell'umanità, del mio
Hiram, e perché aspirano a elevarsi. Ma, purtroppo la
parola perduta non è stata ancora ritrovata. Fratello
Maestro delle Cerimonie, andate con loro dinanzi all'A-
ra dell'Alleanza; il candelabro dalle sette lampade li illu-
minerà (il Maestro delle Cerimonie accompagna all'Ara
uno solo dei candidati, mentre l'altro, o gli altri resteran-
no alquanto indietro. Pausa).
Pot.mo M. - Chi è dinanzi all'Ara, sotto il segno del se-
greto?
M. d. Cer. - Un Fratello fedele.
Pot.mo M. - Fratelli, voi avete ben compreso che que-
sto rito si riallaccia alla liturgia ebraica: si tratta soltanto
di una tradizione che non vuole però essere di osse-
quio a quella religione.
I Fratelli del Medioevo l'avevano ricevuto da quelli
dell'antichità, quando il maggiore sforzo dell'intelligenza
era nella lotta contro l'adorazione degli astri e il culto
degli idoli materiali.
E' questa una specie di archeologia che noi rispettiamo
e che amiamo; voi avete inteso tutto ciò come una evo-
cazione di secoli passati.
Le voci e le sentenze che avete ascoltato traducono la
perpetua preoccupazione della Massoneria di parlare di
verità e di luce, contro pregiudizi o superstizioni, men-
zogna o ignoranza, idolatrie e tirannie, idoli di credenze
o idoli politici.
La Massoneria ha conosciuto epoche in cui l'idea di un
Dio unico era la più alta concezione di cui l'uomo fosse
capace. Intorno a questa idea si aggiunsero altre su-
perstizioni e nacque una nuova idolatria.
Noi, a nostra volta, formuliamo quelle nuove concezioni
di cui siamo capaci. Come saranno esse giudicate fra
26
Massoneria Azzurra, nella sua recezione al 3° grado,
ha posto in atto un mito intorno al personaggio biblico
di Hiram, il quale, godendo la fiducia di Re Salomone,
ebbe da questi l'incarico di «compiere tutta l'opera per
la casa dell'Eterno (I. Re, 4, 41) ».
Attorno alla realtà storica di Hiram si è intessuta la leg-
genda della sua morte, leggenda non conosciuta dai
Liberi Muratori delle Fratellanze di Mestiere.
Tutto questo non altera per nulla l'esoterismo della vi-
cenda e non impedisce di valutare la importante neces-
sità di questo mito che conduce ad una sintesi di pro-
fondi ed essenziali insegnamenti morali e filosofici e
nessuna parola, per quanto elevata e colorita, sarebbe
in grado di farlo penetrare. Non va dimenticato che le
misteriosofie dell'antichità adottarono analoghe rappre-
sentazioni, come le più idonee ad avvincere il cuore e
la mente dei neofiti.
Il Maestro Libero Muratore partecipa, nel terzo grado,
al rito della morte di Hiram, preparata e posta in atto da
tre perversi Compagni e con la morte dell'innocente il
recipiendario viene a conoscere le misteriose vie che
sole conducono alla risurrezione in una nuova vita.
Nel rituale del 4° grado, la vicenda di Hiram è ancora di
palpitante attualità: la morte dell'Architetto illustre ha
sconvolto Salomone e lo ha costretto a sospendere,
per breve periodo, la costruzione del Tempio, ma alla
fine egli viene alla determinazione di affidare la direzio-
ne dei lavori al proprio Intendente, Adonhiram, figlio di
Abda (I. Re, 4, 6). Costui era, prima della uccisione di
Hiram, il capo degli operai inviati a tagliare il legname
per il Tempio sul Monte Liban.
Ad assisterlo nell'ardua impresa, Salomone crea un
Collegio di Maestri, i quali vengono elevati al rango di
Leviti. Il Collegio è composto di sette Membri, compre-
so il Re ed Adonhiram. In tal modo i lavori per l'edifica-
7
zione della Casa dell'Eterno, riprendono forza e vigore.
Il silenzio ed il segreto sono in questo grado esaltati a
virtù: l'uno è in funzione dell'altro. Ne derivano senno e
prudenza, senza i quali nessuna costruzione, tanto me-
no interiore, è possibile.
Il Maestro Segreto si impegna a combattere con ardi-
mentoso coraggio non soltanto quei pregiudizi che in-
quinano ogni civiltà, ma anche i nefasti assalti delle
proprie passioni, affinché la simbolica corona di alloro
non sia sterile simbolo, ma vittoria seguita da una pace
serena.
Il Maestro Segreto è fatto passare dalla squadra al
compasso, per cui è ritenuto capace di meglio misurare
le proprie azioni ed assurto al rango di Levita, è ricevu-
to nel Sancta Sanctorum dove si sottopongono alla sua
meditazione alcuni particolari simboli posti all’Oriente: il
cerchio, il triangolo, la stella fiammeggiante ed infine
una “Z”, fusi in una mirabile sintesi. E’ la divinità, nella
pienezza del suo splendore e con i suoi più alti attributi.
Colui che perviene a questo grado deve esercitare la
sua mente all’interpretazione del simbolismo e del Rito,
interpretazioni che non hanno altro limite che la logica.
Aiutato dalla lettura e più dalla meditazione del rituale
del grado, il neofita mediti sulla chiave spezzata,
sull’urna, sul suo grembiule bianco orlato di nero con
bavetta azzurra, sull’occhio aperto ricamato sul grem-
biule stesso, sul colore della sua fascia, su tutti i simbo-
li infine che lo circondano.
In tale intima meditazione, faccia tesoro di quelle verità
che il Potentissimo gli ha ricordato durante la cerimonia
di iniziazione, elementi essenziali per il trionfo della Lu-
ce e non dimentichi infine che ritualmente egli è sem-
pre alla ricerca della Parola Perduta.
Il male e la menzogna minano dalle fondamenta il tem-
pio interiore di cui il Maestro Segreto è chiamato a pro-
8 25
compiuto.
Pot.mo M. - Fratello Maestro delle Cerimonie, chi viag-
gia con voi fra la servitù e le tenebre?.
M. d. Cer. - Sono dei Fratelli che cercano la parola per-
duta (fa fare ai Neofiti un secondo viaggio, durante il
quale si sente la solita voce).
Una voce - Il cammino delle generazioni non si ferma:
Troni, Templi, Imperi, Popoli sono come la polvere del-
le strade. La storia, eco della tomba, non è che il rumo-
re di tutto ciò che cade sulla via del genere umano.
Esperto - Potentissimo Maestro, il secondo viaggio è
terminato.
Pot.rno M. - Fratello Maestro delle Cerimonie, che co-
sa desiderano questi Fratelli?
M. d. Cer. - Desiderano di essere ammessi fra i Maestri
Segreti (fa fare il terzo viaggio, e ugualmente si ascolta
la voce ammonitrice).
Una voce - La verità si avanza; si asside sul suo trono
di luce, e nel Tempio pone le basi per l'eternità.
M. d. Cer. - Potentissimo Maestro, il terzo e ultimo vi-
aggio è compiuto.
Pot.mo M. - Venerabile Fratello Adonhiram, perché
questi Fratelli desiderano di essere ammessi tra noi?
Adonhir. - Perché vogliono passare dalla squadra al
Compasso, perché hanno veduto la tomba del Maestro
Pot.mo M. - La Massoneria ha conosciuto i tempi nei
quali le trasgressioni al dovere erano vendicate col
sangue. Oggi basta il disprezzo per punire gli spergiuri.
Non dimenticate però che tale disprezzo vi costerà più
lacrime che i tormenti del corpo.
Esperto - Il dovere è sempre in voi, inflessibile come il
destino.
Esp. Agg. - Sia che siate sani, sia che siate ammalati,
nella prosperità o nell'avversità, il dovere è in noi, pre-
sente come l'ora succede all'ora.
Oratore - Esso si leva con noi al mattino e veglia du-
rante la notte. Nel tumulto della città, nel silenzio del
deserto, il dovere è in noi, implacabile come la morte.
Pot.mo M. - Il dovere è l'inevitabile necessità dell'uo-
mo, come il lavoro è la necessità dell'intelligenza, come
il nutrimento è la necessità del corpo. Violatene la leg-
ge ed avrete il disordine e la morte.
- - - Fratello Maestro delle Cerimonie, fate eseguire ai
Neofiti i viaggi di rito (il Fratello cerimoniere fa compiere
ai Neofiti un giro della Loggia, indi si ferma al centro del
Tempio. Nel frattempo, durante cioè questo primo viag-
gio, una voce solenne quasi lontana, ammonitrice, si
farà sentire).
Una voce - Il cielo è un libro aperto che la Natura offre
all'uomo per la sua intelligenza; ogni epoca ne decifra
una pagina; ma fino a quando l'opera non è compiuta,
l'uomo è ancora lontano dalla luce.
Esperto - Potentissimo Maestro, il primo viaggio è
24
seguire la costruzione, sotto la guida di Salomone ed
Adonhiram: chi è stato iniziato in una Loggia di Perfe-
zione deve ormai conoscere quali materiali egli debba
accogliere perché il Tempio si innalzi alto e sicuro a
gloria ed onore del GADU.
DECORAZIONE DEL TEMPIO
Non sempre i locali sono adatti alla decorazione del
Tempio come il Rituale prescrive. Ci si adatterà come
meglio è possibile, cercando di non eliminare gli oggetti
indispensabili alla celebrazione dei lavori.
Drappeggio nero cosparso di lacrime bianche. Il Tem-
pio rappresenta il Sancta Sanctorum. All'Oriente, un
gran cerchio nel quale è contenuto un Triangolo. Nel
centro di questo Triangolo vi è la Stella Fiammeggiante
e in essa la lettera «Z». Sedici colonne, quattro per la-
to.
Il Tempio è illuminato da ottantuno lampade, poste su
nove candelieri a nove bracci: si può ridurre questo nu-
mero a nove, cioè tre candelieri a tre bracci.
Davanti al Potentissimo un Altare triangolare sul quale
è posto un mazzuolo ricoperto di stoffa nera.
In altro Altare una piccola urna cineraria, il libro delle
costituzioni del R.S.A. ed A.con sopra una corona di
alloro e di ulivo.
Il Presidente si chiama Potentissimo e rappresenta Sa-
lomone; egli siede all'Oriente.
Vi è un solo Sorvegliante, che prende il titolo di Ispetto-
re: rappresenta Adonhiram. Siede all'Occidente, di fron-
te al Potentissimo.
9
Il Potentissimo, Adonhiram ed il FrOratore sono mu-
niti di spada.
Il Potentissimo porta una larga fascia azzurra, scen-
dente da destra a sinistra, alla quale è sospeso un Tri-
angolo. Non ha grembiule.
Il Copritore interno assume il titolo di “Capitano delle
Guardie”.
I FFprendono la qualifica di Rispettabilissimi.
La Bibbia si apre all'Epistola di Giacomo, I, 26-27: « La
religione pura e immacolata dinanzi a Dio e Padre è
questa: visitare gli orfani e le vedove nelle loro afflizio-
ni, e conservarsi puri nel mondo».

I Maestri Segreti, da “buoni custodi della soglia del
Tempio”, debbono vigilare affinché nel Rito entrino sol-
tanto coloro che ne siano degni per la loro istruzione e
per la loro condotta tenuta nei gradi inferiori. Si ricordi
che attraverso una saggia selezione fatta sin dai primi
gradi , si preparano gli elementi atti a governare
l’Ordine con intelligenza e dignità, in modo da renderlo
rispettabile e rispettato
 senza comprenderlo.
10
di quello di una loggia simbolica. Il nostro lavoro è co-
stante come il lavoro del solitario che nel silenzio ana-
lizza nella sua mente i propri pensieri. Accettate questo
lavoro?
(I candidati rispondono)
Pot.mo M. - Vi ho detto che vi si imporranno rigorosi
doveri: doveri relativi a lavori personali adeguati alle
vostre forze, al tempo di cui potrete disporre ed ai sa-
crifici che i vostri mezzi vi consentono.
Accettate questi doveri?
(I candidati rispondono).
Il Maestro Hiram morto è lo spirito dell'uomo asservito.
La Massoneria è il mezzo di elevazione: bisogna eleva-
re il vostro spirito. Siete pronti?
(I candidati rispondono).
Pot.mo M. - Il primo dovere è un profondo sentimento
di obbedienza: essa è l'origine d'ogni energia, la sola
arma ben temprata.
Riconoscete il dovere come una necessità assoluta di-
nanzi alla quale ogni libertà scompare, ogni debolezza
è colpa?
(I candidati rispondono. L'Esperto si porta all'Occiden-
te).
Esperto - Sciagura all'insensato che afferma il dovere
Esp. Agg. - (Si porta a Settentrione). Sciagura a colui
che accetta un carico che già è cosciente di non poter
sopportare.
Oratore - Sciagura a chi promette e dimentica.
23
Pot.mo M. - Fratelli miei, voi siete entrati in un Tempio
che fu radioso e che gli empi hanno gettato nelle tene-
bre e nel lutto. Fratello Maestro delle Cerimonie fate
sedere questi Fratelli. (il M.d. Cer. Fa sedere gli inizian-
di su uno sgabello). Fratelli miei, ascoltatemi in silenzio.
Se voi credete di trovare in questo luogo soddisfazioni
alla vanità e all’ambizione potete ritirarvi: non andate
incontro che a delusioni. Ma se voi credete sincera-
mente che la felicità sia nella carità, nello studio, nella
esaltazione delle virtù, allora potete rimanere fra noi e
sforzarvi di liberare il vostro essere dalle passioni che
lo avviliscono ancora e che gli impediscono di gioire
della serenità del saggio. Voi avete pianto con i vostri
FF per la morte di Hiram. L’intelligenza, unica potente
direttrice dei lavori, è stata soffocata dall’ignoranza e
dalla tirannia. La parola di vita è perduta. Durante i se-
coli lo spirito è stato ucciso e voi sapete bene che i suoi
assassini vivono ancora. Il lutto che qui ci avvolge ve lo
indica: ma la Libera Muratoria è fatta per liberare lo spi-
rito dell’uomo. La lotta che ci attende ha bisogno di uo-
mini provati e risoluti: fornire all’umanità questi condut-
tori resi abili dallo studio, implacabili dal dovere, è lo
scopo dell’insegnamento e dell’azione della Libera Mu-
ratoria nelle sue successive iniziazioni. Mentre state
per entrare fra noi, esigiamo una solenne promessa.
Voi sapete che la Libera Muratoria non può condurvi
che al bene e sapete pure che essa ha il più assoluto
rispetto delle idee di ciascuno. Voi resterete quindi libe-
ro di obbedire alla vostra coscienza, ma non sarete più
libero di seguire la vostra indifferenza od il vostro ca-
priccio. In questo senso ci presterete giuramento e non
potrete scioglierlo senza diventare spergiuro. La since-
rità è la Legge Universale della Libera Muratoria: è ap-
punto alla vostra sincerità che io mi rivolgo. Il lavoro
nella Loggia di Perfezione non ha lo stesso andamento
22
ISTRUZIONI
ETA’ - Il cubo di 3 (81 anni: 3 volte 27).
BATTERIA - 6 + 1 per l'apertura e chiusura dei lavori;
3 + 1 durante i lavori.
ORDINE - L'indice e il medio della mano destra sulle
labbra, a mo' di silenzio.
SEGNO - a) all'ordine; b) fare il medesimo segno con la
mano sinistra.
APERTURA DEI LAVORI - All'aurora.
CHIUSURA - Al tramonto.
TATTO - Si prende la mano ad artiglio, come per il gra-
do di Maestro e poi si fa scorrere la mano sino al gomi-
to incrociando la gamba destra con la gamba destra del
Fratello.
PAROLA SACRA - IOD ADONAI IVAH. (anche come
domanda e risposta).
La prima parola è una lettera dell’alfabeto ebraico, che,
presa cabalisticamente, significa: Dio-Principe. La se-
conda è il nome che gli Ebrei sostituivano a Yaheweh
(Jahvè, che vuol dire: Egli è), perché per riverenza non
pronunciavano mai quest'ultimo nome. « Il Dio vi ebbe
nome di Adonai o Adone... vogliono alcuni che Adone
sia corruzione della voce semitica Adonai “Signore mi-
o” (DE CASTRO, Le iniziazioni semitiche, I, pag.135-
136). La terza parola sembra una contrazione di J (e)
(ho) vah: Geova. Ora le scritture, composte prima della
nostra Era, furono, praticamente, scritte quasi tutte in
ebraico e una parte in siriaco; ed in queste scritture, dal
primo all’ultimo libro appaiono le lettere alfabetiche più
sopra specificate, e, quindi abbreviate (XHWH), appun-
to perché gli Ebrei evitavano di pronunciare questo no-
me integralmente. Ma JEHOVAH, che è, indubbiamen-
te, una sostituzione di pronunzia di JAHVE, non è ac-
cettata come esatta, secondo alcuni commentatori.
11
PAROLA DI PASSO - ZIZA.
In ebraico ha il significato di Splendore. Ziza è un figlio
di Roboamo, che ebbe la Maaca, figlia di Absalon, che
amò sopra tutte le altre donne « la quale gli partorì Zi-
za» (BIBBIA, Cronache, Il, 11, 20). Fra i discendenti di
Simeone, è menzionato, tra gli altri molti, un « Ziza, fi-
gliolo di Scifi... » BIBBIA, Cronache, I, 4, 37). « Questa
parola viene dall'ebraico Ziz... ed è il nome di lonatan
» (Farina, Il Libro dei Rituali del Rito Scozzese Antico
ed Accettato, pag. 228, nota 1). «Ziza rammenta il no-
me del figlio di Gionatan » (TAXIL, I misteri della Mas-
soneria, cap. VIII, pag. 311). Forse trattasi di Jonatan,
figlio di Shammai di Onan, della diretta stirpe di Giuda.
«Anche Jeter lmorì senza figli, mentre Jonatan generò
Falet e Ziza » (BIBBIA, Paraliporneni, I, 23, o; Crona-
che, I, 2, 33). « ... altri figli di Samei: Let e Ziza ». Sia-
mo sempre in fase di interpretazione: per essere precisi
occorrerebbe conoscere non solo la ragione per la qua-
le la parola è stata posta in un determinato grado, ma
anche, e soprattutto, l'analogia che questo ha con quel-
la; i commentatori sono discordi; ma, forse, la verità si
perde nei meandri dell'età remota, tra gli enigmi del
tempio, non ancora dissepolti.
 volontà?
I Maestri Segreti portano un collare triangolare formato
da un largo nastro bianco, orlato di nero, con un ricamo
nero nell'angolo inferiore: tale ricamo, rappresenta
un'urna chiusa e una chiave. Vi è appeso il gioiello del
grado, cioè una chiave di avorio con incisa la lettera «
Z ».
 sciolgo le vostre labbra dal sigillo del segreto e della
Il grembiule è bianco, orlato di nero; la bavetta è azzur-
ra ed ha un occhio aperto ricamato nel mezzo. Nella
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Esp. Agg. - Hanno adempiuto ai doveri dei Maestri?
M. d. Cer. - Ne sono garante.
Esp. Agg. - Rispondete della loro fedeltà?
M. d. Cer. - Ho in loro la fiducia che il Fratello ha nel
Fratello.
Esp. Agg. - (Ai candidati): attendete in silenzio (chiude
la porta).
Esp. Agg. - Pot.mo, il Maestro delle Cerimonie condu-
ce alcuni Fratelli che hanno visto la tomba del Maestro
Hiram e che domandano di essere iniziati al segreto.
Essi sono preparati, hanno soddisfatto ai doveri dei
Maestri e il Maestro delle Cerimonie assicura della loro
fedeltà.
Pot.mo M. - Che siano introdotti secondo i nostri anti-
chi usi (i candidati entrano, si fermano tra le colonne e
il Maestro delle Cerimonie tiene loro la cordicella).
Adonhir. - Fratelli miei, entrate qui di vostra e libera
(I candidati rispondono). Conduceteli davanti all'Ara
Sacra (i candidati si inoltrano fino a metà del Tempio
guidati degli esperti, l'Esperto toglie loro le dita dalle
labbra dicendo).
Esperto - Entrando in questa Loggia di Perfezione
fedeltà; che il vostro onore ne sia il solo custode.
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 INIZIAZIONE parte inferiore del grembiule sono pure ricamati un ra-
Pot.mo M. - L'ordine dei lavori porta l'iniziazione di al- mo di alloro e uno di ulivo intrecciati e racchiudenti nel
cuni Fratelli Maestri, i cui nominativi sono stati approva- mezzo la lettera « Z ».
ti dal Supremo Consiglio del Rito che ha fatto pervenire Guanti neri
il suo nulla osta. 
Fratello Maestro delle Cerimonie, assicuratevi della
presenza di questi Fratelli nella Sala dei passi perduti e
rendeteci conto delle vostre indagini. EMBLEMA ARALDICO
(Il Maestro delle Cerimonie esce dal Tempio, dopo aver
salutato il Pot.mo. I candidati (si raccomanda di evitare,
per quanto possibile,di iniziare più Fratelli contempora-
neamente in ogni caso mai più di tre e avendo cura di
integrare gli Esperti) portano i distintivi dei Maestri. Il
Maestro delle Cerimonie spoglia i candidati dei distintivi
di grado e pone loro una piccola squadra d'argento sul-
la fronte fermandola a ciascuno con una benda nera
che copra, contemporaneamente, anche gli occhi. A
ciascuno passa una cordicella intorno al collo; pone
nella mano sinistra una fiaccola e fa mettere l'indice ed 4° GRADO
il medio della mano destra sulle labbra. Fatto ciò il Ma- MAESTRO SEGRETO
estro delle Cerimonie batte alla porta del Tempio tre
colpi (o-o-o). L'Esperto aggiunto si aftaccia alla porta,
chiedendo:

Esp. Agg. - Chi è che osa battere così? Chi si avvicina

a questo luogo di dolore?

M. d. Cer. - Conduco alcuni Fratelli che hanno visto la

tomba del Maestro Hiram e che domandano di essere
iniziati in questa Loggia di Perfezione.

Esp. Agg. - Sono preparati?

M. d. Cer. - Sono stati preparati secondo la Legge.

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Simboli caratteristici del Maestro segreto sono:
un’urna chiusa e una chiave spezzata, allegorie del si-
lenzio e del segreto;
l’alloro che insegna al Maestro Segreto a trionfare sulle
proprie passioni;
l’ulivo che gli ricorda il dovere di mantenere la pace con
i propri Fratelli;
il colore bianco del collare, simbolo della purezza e del-
la fedeltà;
l’occhio aperto simbolo della vigilanza;
la chiave d’avorio spezzata che simboleggia la pruden-
za;
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CHIUSURA DEI LAVORI
Pot.mo M. - Fratello Segretario, avete ancora qualche
comunicazione da farci? (Il Fratello Segretario riferisce
sulle eventuali comunicazioni).Venerabile Fratello A-
donhiram, domandate ai Fratelli se abbiano da avanza-
re qualche proposta.
Adonhir. - (ripete la domanda ai Fratelli, poi). Pot.mo
Maestro, il silenzio regna nell'Officina.
Pot.mo M. - Fratello Maestro delle Cerimonie, fate cir-
colare il sacco delle proposte insieme a quello della
beneficenza. (Il Maestro delle Cerimonie fa circolare i
due sacchi e ne rende conto, secondo la prassi seguita
nei gradi precedenti).
Pot.mo M. - Venerabile Fratello Adonhiram, che ora è?
Adonhir. - La fine del giorno.
Pot.mo M. - Abbiamo altri Lavori da compiere?
Adonhir. - No, Potentissimo Maestro.
Pot.mo M. - Fratelli, in piedi e all'ordine. Fratello Adon-
hiram, interessatevi all’ara (il Fratello Adonhiram si reca
all'Ara a chiudere la Bibbia, poi ritorna al suo posto).
Pot.mo M. - Silenzio e fedeltà. A me per il segno… (Si
esegue). e per la batteria: o-o-o-o-o-o - o-. Fratelli, la
Loggia di Perfezione dei Maestri Segreti è chiusa; se-
pariamoci in pace.
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Pot.mo M. - Riconosco questa verità e questo dovere.
Venerabile Fratello, che età avete?
Adonhlr. - Il cubo di tre.
Pot.mo M. - Che ora è?
Adonhir. - Le tenebre si sono dileguate dinnanzi all'au-
rora.
Pot.mo M. - Venerabile Fratello Adonhiram, interessa-
tevi all'Ara. Fratelli tutti, in piedi e all'ordine.
Adonhir. - (Si reca all'Ara, apre la Bibbia in 4° grado
poi torna al suo posto). Potentissimo Maestro, la gran
luce risplende nella nostra Loggia di Perfezione.
Pot.mo M. - Annunciate ai Fratelli che apro i lavori del-
la Loggia di Perfezione dei Maestri Segreti nei Numeri
misteriosi (batte sette colpi o-o-o-o-o-o -o-, seguito dal
Fratello Adonhiram).
Adonhir. - Fratelli del Settentrione e del Mezzogiorno,
il Potentissimo Maestro apre i lavori.
Pot.mo M. - Ad Universi Terrarum Orbis Summi Archi-
tetti Gloriam e sotto gli auspici del Supremo Consiglio
del 33° e ultimo grado, dichiaro aperta questa Loggia di
Perfezione all'Oriente di ……. nella Vale del ……... dal
titolo distintivo ……. (batte sette colpi o-o-o-o-o-o -o-).
La Loggia è aperta. Fratelli, sedete. Il Fratello Segreta-
rio ha la parola per la lettura della Tavola architettonica
disegnata nell'ultima tornata.
(Segue lo svolgimento dei Lavori).
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APERTURA DEI LAVORI
Pot.mo M. - (Quando tutto è in ordine e i Fratelli hanno
preso posto nel Tempio, il Potentissimo Maestro si ac-
certa se vi è il numero legale per iniziare i lavori, quindi
rivolgendosi al Fratello Adonhiram, battendo un colpo
con l'elsa della spada): Venerabile Fratello Adonhiram,
i Fratelli presenti sono tutti Maestri Segreti?
Adonhir. - Fratelli, in piedi e all'ordine (si esegue). Fra-
telli sedete Potentissimo Maestro, i Fratelli presenti so-
no tutti Maestri Segreti.
Pot.mo M. - Qual'è il primo dovere di un Maestro Se-
greto in Loggia di Perfezione?
Adonhir. - Assicurarsi che il Tempio sia coperto.
Pot.mo M. - Compite questo dovere: annunciate al Fra-
tello Capitano delle Guardie che la Loggia apre i suoi
Lavori ed invitatelo a vigilare.
Adonhir. - Fratello Capitano delle Guardie, vigilate af-
finché la porta del Tempio sia ben custodita. Informate
il Fratello Copritore Esterno che il Pot.mo Maestro apre
i lavori della Loggia dei Maestri Segreti ed invitatelo a
vigilare. (Il Capitano delle Guardie esce, informa il Fra-
tello Copritore esterno e richiude la porta: quindi ritorna
al proprio posto).
Cap. d. G. - Venerabile Fratello Ispettore, siamo al co-
perto.
Adonhir. - In che modo, Fratello mio?
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Cap. d. G. - Un Maestro Segreto vigila la porta del
Tempio con la spada in pugno.
Adonhir. - Qual'è il suo dovere?
Cap. d. G. - Tener lontani quanti non abbiano diritto ad
entrare in Loggia di Perfezione e non permettere l'in-
gresso che ai Fratelli da voi autorizzati.
Adonhir. - Pot.mo Maestro, siamo al coperto ed al si-
curo.
Pot.mo M. - Venerabile Fratello Ispettore, siete voi Ma-
estro Segreto
Adonhir. - Sono passato dalla Squadra al Compasso:
ho visto la tomba del Maestro Hiram e su di essa, insie-
me ai Fratelli, ho versato lacrime.
Pot.mo M. - Dove siete stato ricevuto Maestro Segre-
to?
Adonhir. - Sotto il lauro e l'ulivo.
Pot.mo M. - Quali insegnamenti vi avete ricevuto?
Adonhir. - Quelli del segreto, dell'obbedienza e della
fedeltà.
Pot.mo M. - Fratello Esperto Aggiunto, dov'è il vostro
posto in Loggia di Perfezione?
Esp. Agg. - Ad Occidente, a destra e dinnanzi al Vene-
rabile Fratello Adonhiram.
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Pot.mo M. - Qual'è il vostro dovere?
Esp. Agg. - Custodire i segreti che mi sono stati affida-
ti.
Pot.mo M. - Fratello Esperto, dov'è il vostro posto in
Loggia di Perfezione?
Esperto. - Ad Oriente, a destra e dinnanzi al Pot.mo
Maestro.
Pot.mo M. - Qual'è il vostro dovere?
Esperto - Essere obbediente alle Leggi del Rito e se-
guire le istruzioni del Pot.mo Maestro.
Pot.mo M. - Venerabile Fratello Adonhiram, qual'è il
vostro posto in Loggia di Perfezione?
Adonhir. - Ad Occidente, fra le Luci.
Pot.mo M. - Qual'è il vostro dovere?
Adonhir. - Essere fedele fino alla morte.
Pot.mo M. - Ove siede il Maestro in Loggia di Perfe-
zione?
Adonhir. - Ad Oriente, dinnanzi alla tomba del Maestro
ucciso.
Pot.mo M. - Qual'è il suo dovere?
Adonhir. - Vigilare per il bene del Rito ed insegnare
agli Operai quale sia il loro dovere, e poi ricordare che
tutti sono uguali dinnanzi alla Massoneria.
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