Virgilio 20 04 20

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PUBLIO VIRGILIO MARONE.

Fuga di Enea da Troia, con il padre Anchise e figlio, all’inizio della fuga c’è la moglie Creusa che da un certo
punto in poi sparisce, riappare solo per poi dirgli di partire e non cercarla.
Secondo libro narra l’ultima notte di Troia.
Non fu un personaggio pubblico, nonostante fama crescente che lo accompagnò in vita e lo caratterizza da
quel momento in poi, e pertanto comportò nel mondo antico la copiatura delle sue opere poichè sempre
fama di Virgilio.
Perciò sua opera ci è giunta integralmente e attraverso codici medievali. Es. Virgilio di Petrarca che contiene
le note a margine di Petrarca mano a mano che rileggeva testo infatti lui cercò per tutta Europa manoscritti
anche acquistandoli iniziando recupero dei testi antichi.
Vigilio è nato ad Andes (centro pianura padana a Mantova) 70 a.C., anno del consolato di Pompeo e Crasso,
vede le campagne di Pompeo contro Nitridate e i pirati caldeggiate da Cicerone.
63 anno consolato di cicerone e congiura di Catilina, lontano da Roma Virgilio cresce e prosegue i suoi studi
che inizialmente condotti in casa con precettore primato, Cremona, Milano, poi per studiare retorica si
trasferisce a Roma (come Catullo e Neoteroi da nord-est Italia per ricchezza principalmente agricola che
aveva stabilito un legame con Roma, per studiare poi lì, non assolvono compito di dedicarsi a carriera
politica e volgersi alla poesia).
Studi di retorica sono stati solo inizio di una formazione completata dallo studio della filosofia a Napoli dove
l’epicureo Sirone teneva una scuola molto nota e frequentata.
La Campania ampiamente frequentata soprattutto da epicurei che noi conosciamo grazie alla “Villa dei
Papiri a Ercolano”.
Quando si trova a Cremona Cesare non era lontano da lì poiché in qualità di proconsole delle Gallie
svernava nelle città della Gallia e amministrava la giustizia (ospite genitori famiglia di Catullo).
Gli anni tra il 60-50 difficili: esilio di Cicerone per lotta tra optimates e populares e omicidio di Clodio.
La città vive momenti di fortissima tensione, nel 44 Cesare viene assassinato, e dopo sua morte comincia la
carriera poetica di Virgilio.
La fama di Virgilio fu motivo per cui vennero scritte biografie dettagliate del poeta, ma anche riferimenti a
Virgilio in poeti contemporanei che fanno parte di gruppo di artisti che ricevono protezione di Augusto con
Mecenate es.: Orazio lo cita e personaggio satira di viaggio Roma-Brindisi in cui Virgilio Orazio e amici fanno
per accompagnare Mecenate.
42-39 composizione delle Bucoliche ma anni di tensione, in anni precedenti a Napoli studia e pratica la
filosofia ma anni da morte di Cesare a battaglia di Filippi (Ottaviano combatte contro Bruto e Cassio,
cesaricidi, e li scoonfigge: nella propaganda augustea presentata come vendetta dell’erede di Cesare che si
assume il compito di vendicare la morte del padre).
In seguito ad accordi presi da Antonio e Ottaviano che portano a liste di proscrizione in cui muore Cicerone
e vaste confische di aree pianura Padana per veterani buona parte delle terre della famiglia di Virgilio
vennero confiscate.
La pubblicazione delle Bucoliche, ovvero cede il suo manoscritto ad un editore che fa copiare a suoi schiavi
certo numero di copie che circolano, vendute, si può far copiare il testo: comunque numero lettori
circoscritto dal punto di vista numerico e anche dal punto di vista dei tratti distintivi di questo lettore
(ristretta elite socio-politica della Roma augustea: aristocratici dal punto di vista culturale e sociale) ma
quanto basta per far conoscere Virgilio a Mecenate e farsi apprezzare.
Dopo il 39 fa parte del circolo di Mecenate.
Dal 38-30 composizione delle Georgiche.
La composizione Bucoliche per scelta tutta di Virgilio mentre le Georgiche soddisfa richiesta da Ottaviano e
Mecenate.
Scontro ad Azio (costa nord-orientale Grecia), la sofferta vittoria di Ottaviano porta a trasformazioni
costituzionale, ma comunque anni di guerra, liste di proscrizione, conflitti.
Ottaviano ottiene pieni poteri dopo Azio con l’obbiettivo di restaurare la pace (da 31 a morte di Virgilio).
Virgilio si concentra in seguito sulla composizione dell’Eneide sulla volontà di Ottaviano Augusto e
l’adesione a quella richiesta né spontanea né priva di richieste.
Lui morì in un viaggio in Grecia, che Virgilio compie per poter visitare alcuni luoghi dell’Eneide per farne
conoscenza, rientrò prima del previsto per salute precaria e torna a Brindisi morendo poi lì.
Sul letto di morte ordinò a Vario e Tucca di bruciare rotoli dell’Eneide, che portava sempre con sé: richiesta
motivata poiché ritiene che l’opera non sia pronta per la pubblicazione, rivederla e versi non finiti.
Richiesta non accolta perché per committente anche se non finita e perfetta merita la pubblicazione.
I due sono editori, si dedicano al completamento dei versi non terminati e pochissime altre modifiche
quindi sostanzialmente rimane ciò che ha scritto Virgilio.

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