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Sentenza n, 2836/2022 subbl. il 06/09/2022 RG n. 1644/2020 i i i I i | i i N.RG. 1644/2020 REPUBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE D’APPELLO DI MILANO Sezione prima eivile nelle persone dei seguenti magistrai Domenico Bonarett Presidente Rossella Milone Consigliere rel. Silvia Giani Consigliere hha pronunciato la seguente SENTENZA nella causa iscrtta al n. rg. 1644/2020 promossa in grado d'appello DA clettivamente domiciiata in 1 — * presso lo sfudio della... eonensine exrrccene ‘che la rappresenta ¢ difende come da delega in atti, unitamente allavy. all APPELLANTE CONTRO, some di 3s Sentenza n. 2836/2022 publ. il 06/09/2022 RG n, 1644/2020 BANCO BPM SOCIETA’ PER AZIONI (CF. 09722490969), elettivamente domiciliata in VIA ADDA, 87 00198 ROMA presso lo studio dell'sv> D, che la rappresenta e difende come da delega in atti, unitimente all avy. APPELLATA, sulle seguenticonctusioni 2 > Voglia I'Bee.ma Corte d’Appello adita, ogni contraria istanza deduciore ed eccezione disattesa, in riforma della sentenca del Tribunale di Milano, Sez. V1 Civile, Giud Dottssa Ambra Carla Tombesi, n. 9976/2019, prommciata in udiewza in data 5 novembre 2019, cosi decidere: 1. Accertare e dichiarare la multi, per le ragioni di cui in narrativa, dell’art. 4 del ‘modello di contratto di mutuo fondiario immobiliare ai consumatori (nonché di ogni precedente modello di documento contrattuale adotato dalla Banca convenuta contenente 1a stessa clausola) nella parte in cui prevede la clausoia floor (come descrita nello stesso modello); 2. Inibire alla convenuta adozione e Uapplicazione nei rapporti con i consumatori della predewta clausola contrattuale 0 di altra clausola equivalente, in quarto lesiva degli interessi dei consumator, ¢ per l'effeto condannare la Banca a ricalcalare il plano dl ammortamento di ciascun mutuo immobiliare a tasso variabile al quale abbia applicato la stessa clausola floor: 3. Condannare la convenuta a correggere ed eliminare gli effeti dannosi della propria e613 ] E Sentenza n, 2836/2022 pubbl. il 06/09/2¢ RG n. 1644/26 violazione, ‘a. in via principale, mediante il riaccredito sul conto corrente dei propri clienti ha proposto contro Banco BPM S.p.A. una azione inibitoria colletiva ai sensi degli ant. 37 e 140 Codice del Consumo (cella formulazione vigente ratione femporis), per ottencre, previa declaratorie di nullita, Vinibitoria alluso della clausola cd. floor nelle condizioni genersii dei contrat di ‘mutuo a tasso variable stipulati da Banco BPM S.p.A. (eid Banco Popolare di Verona soe. coop.) con i propr clienti consumatori, nonché per attenere la condanna del Banco ‘ad eliminare gli effeti dannosi della propria condotta, A fondamento delle doman hha dedotto, in sintsi, che Papplicazione della suddetta clausola determinave un eccessivo squilibrio trai dilti¢ gli obblighi delle partic risultava contrarie agli art. 34 € 35 Codice del Consumo. La clausola floor, insesta nei contrati di mutuo a tasso variable suindicati, implicava, infatt, che, ne valore negativo, lo stesso sarebbe stato considerato pari a zero, con la conseguenza che il in eu il parametro di riferimento del tasso (Euribor) avesse assunto tasso globale, composto dal parametro di riferimento sommato allo spread concordato, ‘non sarebbe stato in alcun caso inferiae allo spread concordat. pom di 13 a. 38 Sentenza n. 2836/2022 pubbl. il 06/09/2022 RG n. 1644/2020 I Tribunale di Mitano, nel contraddittorio con la parte convenuta zostituitasi per resistere alla domanda, ha definito il giudizio respingendo M'azione collettiva con sentenza n, 9976/19. 11 Tribunale, dopo aver richiamato la normativa e la giurisprudenza comunitaria sulle lausole abusive nei contrat tipulai con i consumatori, ha, infatti,rtenuto che non potesse considerarsi vessatoria una clausola come quella contestata, la quale, regolando Ja misura degli interessi dovuti dal mutuatario, contribuisce a definire le prestazioni cssenziali del contrat. Secondo il Tribunale tale clausola attene all’oggetto e non & quindi sindacabile come vessatoria poiché definisce gli interessi dovuti dal mutuatario, che cosituiscono una prestazione essenziale del contratto sinallagmatica di mutuo, ed impedisce che il contratto da sinallagmatico diventialeatoro. Il Tribunale ha ritenuto inoltre che la clausola contestata fosse chiara nella sua formulazione letterale riportata nelle condizioni generali, mentee ha sitenuto di non dover prendere in considerazione Ia doglianza relativa all'inserimento di tale clausola prima di una certa data solo in fogliett informativi e non anche nelle condzioni general i contrat. baa appellato la sentenza davanti a questa Corte sulla base di te motivi ravame, Lappellante ha riproposto altesi le domande svolte in primo grado che sono rimaste assorbite nella decisione e quindi ha insistito per Padozione delle misure idonee a ccomreggere ed eliminare gli affeti dannosi delle violazioni accertat. La Banca appellata si & costituita anche in appello ed ha eccepito Unammissbilita dell"impugnazione, chiedendone nel merito i igeto Con riferimento alle domande assorbite l'appellata ha ribs ammissibilita delle misure richieste Ia contestazione di pro S13 en MLS SLA nD NARA AL PA nar xtonfea Ed ‘Sentenza n. 2836/2022 publ. il 06/09/2022 RG n. 1644/20P0 [La causa é stata posta in decisione sulle conclusion’ di cui in epigrafe, con assegnazione di termini per gi sciti conclusvi ‘MOTIVI DELLA DECISIONE Primo motivo: sull’spplicabilita del giudizio di vessatorieta alla clausola flor. L’appellante ha contestato, in sintesi, 'inquadramento della clausola nella nozione ‘cggetto principale del contratto, dovendosi invece la stessa qualificare come accessoria, ced essere quindi soggetta al giudizio di vessatorieti. Secondo Wappellante “nel caso di specie, non si discute della vessatorietd dell'obbligo del mutuatario di restituire alla Banca la somma presa a mutwo mageiorata degli Interessi, ma della vessatorieti di una clausola adotata dalla Banca che prevede wna particolare modaliti di caleolo degli interessi e che per di pitt trova applicacione solamente nell'potesi eccezionale in cui il parametro di riferimento (U'Exribor)abbia ‘assunto wn valore negative. In questo caso, non si pub dire che anche questa particolarissima clausola costtuisca una “prestazione essenziale e carattertzzante” del ‘coniraito di mutuo a tasso variabile. Infatti, 1a clawsola di cui si diseute non 2 né cessenziale né soprattutto caratterizzante di quests tipo di contratto, Elementi essenziali .¢ caratterizzanti di un contratio di mute a tasso variabile - per quanto riguarda le ‘obbligazioni del consumatore - sons l'obbligo di restture i capitale preso a mutuo, la durata del mutuo, Ia frequenca e Ventité di ciascuna rata, il parametro di riferimento, Tentta dello spread” (pagg, 11/12 att di appello). Secondo lappeilante il Tribunale sarebbe giunto alla conclusione della potenziale ‘rasformszione del contratfo in aleatorio in difetto della clausola ragionando ‘evzoneamente in una prospettiva ex post Ritiene la Corte che il motivo sia fondato. ‘anh Su st ro 0 UMTS EOLA te nl oA ne RAFAL tr eo m6 13 Ed Sentenza n, 2836/2022 publ. il 06/09/ RG n. 1644/21 Come ha corretiamente ritenuto il Tribunale, & necessario richiamare la normativa comunitaria ¢ Pinterpretazione data dalla Corte di Giustizia per valutare se la clausola contestata possa essere vessatoria, Le norme di dirito intemo di cui viene invocata lapplicazione (art. 33 e ss. D. Les. 205/06, Codice del Consumo) costtuiscono, infatt, la trasposizione nell’ordinamento italiano della Diretiva 93/13/CEE del Consiglio 5.4.1993, concemente le clausole abusive nei contrat stipulati con i consumatori Llart. 3 par.1 della Direttiva prevede che una clausola contrattuale, che non & stata ‘oggetto di nezoziato individuale, si considera abusiva se, malgrado il requsito della buona fede, determina, a danno del consumatore, un significative squilibrio dei diritti e ‘degli obblighi delle parti derivanti dal contrat, Lrart, 4 della Direttiva stablisce testualmente che “J, Fatto salvo lartiesio 7, il ‘carattere abusivo di una clausola contrattuale & valutato tenendo conto della natura dei beni o servizi oggetto del contrat e facendo riferimento, al momento della conelusione del contrat, a tute le circostance che accompagnano detta conclusione ea tute le altre clausole del contratto 0 di un altro contratto da cui esso dipende, 2 La valuacione del carattere abusivo dele clausole non verte né sulla definizione delloggetio principale del contratic, né sulla perequazione tra il prezto e la remunerazione, da un lato, e j servisi 0 i beni che devono essere forniti in cambio, dall'altro, purché tal claxsole siano formulate in modo chiaro e comprensibile, art, 33 det Codice del Consumo, riprendendo Tart. 3 della Direttiva, prevede che nel contratto concluso tra il consumatore ed il professionista si considerano vessatorie le clausole che, malgrado la buona fede, determinano a carico del consumatore un significative squilibrio dei dist e degli obblighi derivanti dal contrat. Liart. 34 del Codice del Consumo stabilisce, per quanto qui interessa, che “J. La vessatorieta’ di una clausola @ valuta tenendo conto della natura del bene o del sine 713, BS E ) Sentenza n. 2836/2022 publ. il 06/09/21 RG n. 1644/21 servizio oggetio del contratto ¢ facendo riferimento alle circostanze esistenti al ‘momento della sua conclusione ed alle alte clausole del contratto medesimo 0 di un altro collegato 0 da cui dipende, 2. La valutazione del carattere vessatorio della clausola non attiene alla determinacione dell oggetto del contratto, né all'adeguatezza del corrispetivo dei beni € dei servizi, purche' tali elementi siano individuati in modo chiaro ‘comprensiile”. Nella motivazione della sentenza Cone di Giustizia 304.2014 Kasler C26/13 Gichiamata anche dal primo giudice) viene precisato che “.. poiché Varticolo 4, paragrafo 2, della direniva 93/13 sancisce un'eccesione al meccanismo di contollo nel merto delle clausole abusive quale prevsto nellambto del sistema di twtela det consumatoriattato da tale diretiva, occorre dare un interprewione resritiva alla disposizione in parola” (§ 42 sentenza cit) Sulla definizione delVoggetto principale del contralto la Corte di Gius uindi, che “le clausole contattualirienirant nella nozione di coggetto principale del chiarisee, ‘contrattoy ai sensi di tale disposizione devono intendersi come quelle che fissano le presiazionl essensiali dello stesso contratto e che, come tai, 1o caratterizzano” (§ 49 sent. cit) e che “Per contro le clausole che rivestono un caratiere accessorio rispetto a ‘quelle che definiscono I'essenza stessa del rapporto contrattuale non possono rientrare nella nozione di coggetto principale del contratio» (§ 50 sent. cit). Alla luce i tali riferimenti normativi © giurisprudenziali ritiene questa Corte che VVinterpretazione restitiva che deve essere data alla disposizione applicabile nella fattispecie non consenta di qualificare la clausola floor come attinente ad una prestazione essenziale e quindi carattrizzante del contatto. peti 8613 e ss Sentenza n. 2836/2022 publ. il 06/09/21 RG n, 1644/2 11 contrato di mutuo can previsione di un tasso di interesseindicizzato, che & il contratto ‘ongetto di esame, non tichiede,infatt, per la sua valid ed effcacia la pattuizione della clausola qui contestat, ben potendo le pati stipulace validamente il negozio senza la previsione di tale clausola, [Non risulta, pertnto, correta Ia valutazione del primo giudice che ha ritenuto di non, potersinducare i vessatoriei per inerenza deta clausolaaff‘oggetto def contrat, Secondo motivo: sulla vessatorietd della clausola aor in mancanza di una comelativa clausola cap. Sevondo l'appellante, posto che il sindacate di vessatoried deve easere svolto, si dovrebbe utilizzare il criterio desumibile dalla giurisprudenza comunitaria © quindi “verificare se un professionista di buona fede e wn consumatore che non si trovasse nella situazione di debolezza che lo caraterizza (sia dal punto di vista informativo, che dat punto d vista cea forza conirattuate) avrebbero convenuto wna elausola del tipo di eu! 3 dicate nell ambi at swe megariata individu, anche altirtuce del regotamento conirattuale gpplicabile in mancarca di questa clausola” (pag. 14 ato di appello} Lesito di tale verifica condurrebbe al risultato che “il consumatore non accetterebbe ‘mai la clausola floor, che determina una diversa distribusione dei rischi ¢ dei benef dei contrat di mutuo a tasso variabile, senza ottenere in cambio un qualche vantaggio corrispettivo, quale pub essere una corrispondente clausola cap (che ponga un texto ‘massimo al parametro di riferimento), oppure una riduzione -evidenciata in contraio - deo spread applicabite” (pag. {5 ato di appetto) Ritiene la Corte ehe anche tale motivo sis fondato. Deve essere, infati, ricordato che si considera vessatoria Ia clausola che determina a carico del consumatore un significative squilibrio dei divtie degli abblighi derivanti dal contratto e tale situazione certamente ricorre nel caso di applicazione della clausola floor prea 13 nnn = Sentenza n. 2836/2022 pubbl 16/09/2022 RG n. 1644/20p0 (non accompagnata da analogo meccanismo correttivo quale potrebbe essere quello derivante dall’applicazione di una clausola cap né da una riduzione dello spread, che non emerge nella modulistica prodotia nel presente giudizio): la considerazione ell'indice Euribor come pari zer0 nel caso che assuma valore negativo implica, infati, Pobbligo del mutuataro di corispondere gli interessi ad un tasso comungue pari allo spread pattuito, senza poter beneficire interamente della variazione favorevole ellindice, come invece pud fare la Banca mutuante, che non & soggeta ad aleuna Iimitazione nel caso di rialzo dellindice. ‘Tale situazione di significaivo squilibrio non riguarda la convenienza economica, che non & sindacabile dal giudice (v. art 4 Diretiva cit. e art. 34 Codice del Consumo) ma attiene proprio ai diritti e agli obbt La disciplina negoziale derivante dalla clausola floor non incide infatti sulla congruita nascent dal contrat. della remunerazione (che non potrebbe essere oggetto di valutazione in termini di abusivit) bensi determina uno squilibrio giuridico e normativo, conseatendo ad una sola parte (Ia Banca) di trare pieno beneficio dalle variazioni a sé favorevoli dll'indice e di limitae il pregiudizio derivante dalle variazioni a sé sfavorevoli La sentenza appellata deve essere, quind, riformata e deve essere accolta la domanda volta ad inibire 'uso della clausola contestata, -Terzo motivo: sulla natura non chiara ¢ trasparente della clausola floor prima del novembre 2016. tha contestato la decisione anche per non aver consideraio non chiara & twasparente la clausola suddetta, descritta, prima di una certa data, solo nei foglieti informativi enon inserita nei moduli contattuali, L'appellante insiste nellaffermare che “Ia clausola floor applicata da Banco BPM & vessatoria, perché, almeno sino al mese di novembre del 2016, essa nan era chiara e comprensibile per il consumatore, dal momento che essa era riportata solamente nel pein 1013 mn SSZA SM nA AMAA ER CERO ee Ene MLE PEELED HALA GALA ete 3S Sentenza n. 2836/2022 pubbl. il 06/0: 9/21 RGn. i foglioillustrativa, mentre non era riportata, né nel capitolato delle condiioni generali de contratto, né net modelo dl contrato i mutto Secondo Iappellante la civeostanza,evidenziata del Tribunal, che le clausola non fasse inserita nelle condizioni generali non escluderebbe 1a natura di clausola contratuale, ppoiché il contenuto del contratto pud essere determinato anche per relationem e la Banca, che Iaveva inserita nei foglien ilustrativi proprio per applicarla nei contrat ‘non ha mai negato di averla applicata prima del 2016. Ritiene Ja Corte che tale motive, volto a valorizeare il proveso ditetta di chisrezze dells lausola che ne consentirebbe il sindacato anche ove fosse ritenuta atingnte al’ eggetto 4el contrato,rimanga assorbito nell accoglimento degli altri due. La parte appellante insiste ancora affinché lire all'inibitoria all'uso della clausola engano disposte fe misure correttive come indicate nelle conclusion’ trascritte in ‘pigrafe In particolare sulle misure comettive l'appellante richiama la “sentenza dela Corse dl iustivia della UE nelle cause viunite C-154/15, C-307-8/15, Gutiérrez Naranjo, del 21 dicembre 2016, la quale ha affermato (proprio in un caso in cui st discwteva del divi dei consumatori di otenere la restiuzione delle somme pagate in esecuzione delle elausoie floor contente nei contrat di mutuo ipotecario stipulati con le banche -spagnole) che iI principio di effettiviee del diriio comeuntigro impone che éconsumator? tengano Ia restituzione di tune le somme pagate in esecucione di clousole vessatarie dichiarate mulle: “assenca di tale effeto restitworio, infati, porrebbe pregiudicare effeto deverrente che Varticolo 6, paragrafo 1, della dretiva 93/13, in combinata disposto con Varticolo 7, paragrafo 1, della stessa, mira a collegare alla dichiarazione det carattere abusive dette clausole contenute in contratt stipultl tra un consumatore & wo professionista” (punto 63). soins 1 1S 2am Sennen rm see raceme cmt Sentenza n. 2836/2022 pubb. il 06/09/2022 RG n. 1644/20p0 Ritiene la Corte che il richiamo alla suddetta decisione non sia pertinente poiché dalla lettura del?intera motivazione si evince che la Corte di Giustizia ha adotato tale pronuncia in relazione a ftispecie che riguardavano azioni individuali e non eollettive, affermando i principio suindicato a fronte di una interpretazione della giurisprudenza spagnola che aveva negato gli effeti retroattivi delle dichiarazioni di nullith delle clausole abusive: in altre parole, la Corte di Giustzia ha ritenuto che dovesse essere riconosciuta (contrariamente a quanto avevano ritenuto i giudici spagnoli) I'eficacia retroattiva delle dichiarazioni di abusivita delle clausole vessatore in favore dei sing contraenti che avevano formulato richieste restitutorie 0 risarcitorie, ma non ha certamente afTermato che il principio di effetivita imponga 'adozione di concreti ordini ripristinatori a richiesta delle 1 portatrici di interessi collettvi, Ritiene, pertanto, questa Corte che nessuna misura volta ad incidere sug effetti concreti che sono derivati dall'avvenuta esecuzione dei singoli contrat possa essere qui adottata su richiesta_ dell” appellante, poiché la rimodulazione dei piani i ‘ammortamento o la resttuzione di somme versate richiede aocertamenti della situazione solo i fatto, che & diversa per ogni singolo contraente e che pud essere rico mediante Vesercizio di azioni individuali, non costituendo ragione suffciente ad cescludere la necessit di tale accertamento in concreto Paffermata modestia degli import che ogni singolo interessato potrebbe richiedere. E possibile, invece, proprio perché si tratta di misure che possono riguardare indistintamente tutti i soggetti interessati senza la necessitd di specific! accertamenti disporre la pubblicazione della presente sentenza, dopo il suo eventuale passaggio in siudicato, sulla pagina iniziale del sito intemet della Banca ¢, pet una volta, sul 108 diffusione nazionale Corriere della Sera, termine per Padempimento dei suddetti obblighi viene fissato ai sensi dell'art, 140 co. quotidi 7 Codice del Consumo in giorni trenta dal passaggio in giudicato della presente sentenza pass 213 ‘rn: BL rm ho GHAICAA PR ODELOAE Sed OP na e MLOERMNE:A Ene DMM CHFANALILEATA tr eee e Sentenza n. 2836/2022 publ. il 06/09/21 RG n. 1644/2( nel caso di inosservanza degli stessi si dispone a catico dell'odiema appellata il ‘pagamento della somma di euro 1.032,00 per ogni giomo di rtard, La novité della questione tattata giustifca ai sensi dell'art. 92 e-p.c, Ia compensazione per intero delle spese di entrambi i gradi di giudizio. Pom. La Conte 4’ Appello di Milano, definitivamentepronunsiando, coi dispone -accoglie V'appetio e, in riforma della sentenza del Tribunale di Milano a. 9976119, inibisce @ Banco BPM SpA. T'uso della clausola floor descritta nella parte finale dear. 4 delle Condizioni Generali del “Contratto di Muto Fondiario Immobiliare ai Consumatori" (do. 9 appellate; -ordina ¢ Banco BPM $.p.A. di pubblicare, eno tentagirni dal passagaio in giudiato della presente sentenza, il presente dispositivo sulfa pagina iniziale del proprio sito Internet e, per una vota, sul quotidiano a diffusione nazionale Corriere della Sera; -Aispone a carico di Banco BPM S.p.A. il pagamento della somma di euro 1032,00 per ‘ogni giomo di eventuale ritardo nell’adempimento degli obblighi stabiliti dalla presente sentenza; compensa interamente le spese di entrambi i gradi di giudizio. Cosi deciso in Milano il24,3.2022 MConsigliere est Presidente Rossella Milone Domenico Bonarett peso 136113 SS Sap ne Saeed ee Pras cen sree enema cance ane

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