Ambiente Acquatico

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AMBIENTE ACQUATICO

L’acqua costituisce una grande porzione del nostro pianeta, ricoprendo circa il 75% della Terra. In
atmosfera, la stessa presenta un minore tempo di turnover (tempo necessario per sostituire
completamente la materia in un luogo o in un processo): ogni 9 giorni viene ricambiata.

Ciclo dell’acqua

Processo mediante il quale, l’acqua passa continuamente dalla Terra all’atmosfera. Il motore di tutto è la
radiazione solare che determina l’evaporazione dell’acqua. Mediante le precipitazione a carico delle nuvole
(umidità condensata sotto forma di nubi in atmosfera), l’acqua viene intercettata dalle superfici che
possono essere vegetali, rocce etc.

- Negli organismi l’intercettazione avviene differentemente, attraverso il fenomeno


dell’evaporazione in cui rimandano l’umidità verso l’atmosfera: EVAPOTRASPIRAZIONE

Che destinazioni prende l’acqua che arriva sul suolo?

- Parte dell’acqua che arriva al suolo scorre su di esso arricchendosi di sostanze e attraverso fiumi e
terreni raggiunge il mare
- Parte dell’acqua si infiltra nel terreno dove può accumularsi o entrare nelle falde acquifere
(LISCIVAZIONE)

L’acqua che arriva dall’atmosfera è pura. Entrando in contatto con sostanze e ioni, però arriva sul terreno e
assume azione di dissoluzione delle sostanze presenti e poi successivamente trasportate via.

L’acqua presenta proprietà fisiche uniche, con la sua particola struttura: idrogeno e ossigeno costituiscono
un dipolo, una carica negativa e una carica positiva, che tendono a mettere insieme le molecole; questa
caratteristica è la polarità. Allo stato liquido l’acqua presenta delle molecole separate, mentre nel ghiaccio
le stesse tendono ad aggregarsi costituendo una struttura a lattice; questa condizione spiega la minore
densità assunta dall’acqua allo stato solido rispetto allo stato liquido.

Se la temperatura a un dato punto diventa 0° in superficie si forma il ghiaccio, ma al di sotto la temperatura


dell’acqua è maggiore. La massima densità dell’acqua è intorno ai 4°C, più precisamente a 3,98°C, a questa
temperatura è più pesante e tende a scendere mentre ad esempio in superficie rimane il ghiaccio.

Ricapitolando:

 È un solvente polare
 Legame caratteristico tra molecole d’acqua è il legame a idrogeno
 Bassa densità allo stato solido
 Elevato calore specifico (bisogna fornire molto calore per far cambiare di 1°C la temperatura
dell’acqua, quindi ci mette di più a riscaldarsi ma rilascia anche più lentamente il calore che ha
accumulato);
 Elevata viscosità
 Elevata coesione molecolare (tensione superficiale, che favorisce l’esistenza di molti organismi).

La viscosità è fattore determinante i moti turbolenti dell’acqua, essa diminuisce tanto più gli organismi
hanno una forma affusolata.

Altra proprietà caratteristica dell’acqua è la capacità di riflettere e assorbire la luce: solo una piccola
percentuale raggiunge gli strati più profondi.

- Le alghe in superficie sono di colore verde perché è il colore che riflettono ma quello che assorbono
è il rosso (il complementare), mentre quelle più in profondità sono quelle rosse che assorbono la
redazione verde.

La ridotta penetrazione della luce influenza gli ecosistemi acquatici: fotosintesi e produzione decrescono
all’aumentare dalla profondità. Questa condizione ha portato allo sviluppo di adattamenti per gli organismi
di profondità: sono scuri, hanno dei grandissimi occhi per captare la poca luce, producono luminescenza..

L’acqua presenta un elevato calore specifico, tuttavia la sua temperatura non è costante ma segue una
zonazione:

Prevalentemente Orizzontale nei corsi d’acqua

Prevalentemente Verticale in laghi e oceani: varia a seconda della profondità del corpo idrico, della fascia
climatica e della stagione

- EPLIMINIO: acque superficiali calde e poco dense


- TERMOCLINO: zona di rapida variazione termica
- IPOLIMNIO: acque profonde fredde e molto dense

Nei corpi idrici molto profondi non si assiste alla scomparsa del termoclino ma si sposta in alto/basso;
nei corpi idrici poco profondi la stratificazione è poco marcata poiché basta il vento, differenze di
pressione lungo il corpo idrico perché avvenga il rimescolamento.

Nelle zone tropicali, dove la temperatura è costante e sempre elevata, il termoclino è permanente
(quindi le acque sono stratificate). Nelle zone temperate la stratificazione si può alternare a fasi di
rimescolamento (periodo autunno e primavera quando le acqua cominciano a riscaldarsi). Quindi in
autunno l’acqua superficiale si raffredda, si addensa, precipita verso il basso e si ha rimescolamento.

Mentre in inverno se si forma ghiaccio lo strato più freddo galleggia: stratificazione inversa. In estate il
vento rimescola soltanto le acque dell’epilimnio, in quanto il termoclino limita il rimescolamento agli
strati superficiali. Con la rottura del termoclino durante i mesi autunnali e primaverili ha luogo il
turnover, che rimescola l’intera colonna d’acqua permettendo ai nutrienti di risalire in superficie.
ANCHE I GAS SI SCIOLGONO IN ACQUA!

Nello strato di contatto aria-acqua i gas tendono a diffondersi da zone a concentrazioni più elevate a
zone con concentrazioni più basse. L’anidride carbonica diffonderà dall’aria all’acqua di superficie fino a
una condizione di equilibrio. Questo gradiente di diffusione dipende dal grado di saturazione e la
solubilità dei gas:

- direttamente proporzionale alla pressione (forza che spinge dentro all’acqua le molecole di CO2)
- inversamente proporzionale alla temperatura e alla salinità (acque più fredde presentano
quantitativi di gas maggiori)

La concentrazione di CO2 e O2 in acqua dipende:

- dalla diffusione
- dai processi metabolici

O2 viene assorbito per la respirazione e rilasciato dalla fotosintesi

CO2 viene assorbita per la fotosintesi e rilasciata dalla respirazione

- la solubilità della CO2 è maggiore di quella dell’O2

È possibile analizzare la situazione del tardo autunno e del periodo estivo, in termini di quantitativo di
ossigeno presente si osserva:

- un andamento lineare dalla superficie fino al fondo nel periodo autunnale


- una diminuzione della presenza di ossigeno in corrispondenza del termoclino fino a scomparire
completamente

Da cosa dipende questa diminuzione di ossigeno? Dal consumo dello stesso da parte degli organismi
decompositori colonizzatori di fondali (acqua senza ossigeno: ANOSSIDA)

QUINDI: Perché in estate sul fondo c’è meno O2 rispetto all’inverno? Perché in estate si ha la
stratificazione dell’acqua.

L’ossigeno rappresenta un possibile fattore limitante, che può limitare la crescita degli organismi qualunque
sia il livello degli altri fattori.

Nelle acque correnti la turbolenza garantisce continua diffusione con l’atmosfera e l’ossigeno è spesso
prossimo al 100% di saturazione (quantità di ossigeno rispetto a quella massima che si può stare). In
ambiente terrestre la temperatura è un fattore limitante degli organismi.

L’anidride carbonica reagisce maggiormente con l’acqua costituendo l’acido carbonico; che può andare
incontro a dissociazione costituendo ione bicarbonato e successivamente in ione carbonato.

L’acqua tende ad assorbire molta CO2 dall’aria e si crea un equilibrio chimico; a seconda della
concentrazione di CO2 presente, l’equilibrio tende a spostarsi verso destra o sinistra, questo equilibrio
funge da sistema tempone per limitare le variazioni di Ph.
- A Ph elevati si identifica la presenza di carbonati
- A pH minori si identifica la presenza di bicarbonati

Caratteristiche:

• il pH delle acque naturali varia da 2 a 12;


• substrati di rocce carbonatiche à pH più elevati;
• substrati di arenarie e graniti à pH più bassi;
• gli oceani sono debolmente alcalini (pH tra 7,5 e 8,4) per presenza di Na, K e Ca;
• le specie differiscono per limiti di tolleranza al pH;
• gli organismi non tollerano acque con pH inferiori a 4,5: in acque acide diventa solubile l’Al, tossico
per molte specie acquatiche e insolubile a pH neutro-basici

il pH delle acque marine superficiali ha assunto un valore stabile di circa 8,2; tuttavia a seguito di
industrializzazione si è assistito a un innalzamento della CO2 atmosferica che ne ha conseguito una
riduzione del pH di 0,1.

Osservazioni: è chiaro che il potere tampone del mare, degli oceani è enorme, perché enormi sono le
riserve di carbonato di calcio che è quello che in presenza di anidride carbonica si scioglie a bicarbonato;
però siccome l’acqua è stratificata gli strati superficiali stanno abbassando il proprio pH e questo
preoccupa, perché l’aumento di pH impatta gli organismi dotati di strutture calcaree.

UPWELLING: risalita di acque profonde, cariche di nutrienti. Conseguenza dei movimenti dell’acqua

Negli oceani la forza gravitazionale della luna e del sole innalzano le masse d'acqua provocando le maree;
nel corso di una rotazione giornaliera, la Terra passa per due zone dove si generano innalzamento (alta
marea) e due zone senza innalzamento (bassa marea).

La zona intertidale è una zona compresa tra le linee di alta e bassa marea; in questa zona vi è un ambiente
estremo, popolato da grandissima quantità di organismi che si sono adattati a questo ambiente.

Questi ambienti di confine (zona intertidale) sono detti ambienti di ecotono, zona di transizione tra due
comunità differenti

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