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La via citoplasmatica

perossisomi
The Nobel Prize in Physiology or Medicine 1974
Albert Claude, Christian de Duve, George E. Palade
http://www.nobelprize.org/nobel_prizes/medicine/laureates/1974/duve-facts.html

Christian de Duve
Born: 2 October 1917, Thames Ditton, United
Kingdom
Died: 4 May 2013, Nethen, Belgium
Affiliation at the time of the award: Rockefeller
University, New York, NY, USA, Université
Catholique de Louvain, Louvain, Belgium
Prize motivation: "for their discoveries
concerning the structural and functional
organization of the cell"
http://www.nobelprize.org/nobel_prizes/medicine/laureates/1974/duve-facts.html
… Then serendipity entered the picture.
… Then serendipity entered the picture.
[...] One day, by chance, a scientist purified some cell fractions
and then left them in the fridge. Five days later, after returning to
measure the enzymatic activity of the fractions, they observed the
enzymatic activity levels they were looking for! To ensure there
was no mistake, they repeated the experiment a number of times.
Each time, the results were the same: if they measured the
enzymatic activity using fresh samples, then the activity was only
10% of the activity obtained when they let the samples rest for
five days in the fridge. How could they explain these results?

Enzyme Latency
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[…] Owing to impermeability of particle


membranes to one or
more of the substrates used in the assay of
enzymes, many particle-bound
enzymes fail to display activity
“in vitro” as long as the membrane
surrounding them is intact. Various means,
mechanical, physical or chemical, can be
used to disrupt the membrane and to
release the enzymes, as we first showed
for rat-liver acid phosphatase (Fig. 6).
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[…] If two or more enzymes are present together in the same particles, they will be released together in
this kind of experiment; if in different particles, they may come out separately (Fig. 7).
http://www.nobelprize.org/nobel_prizes/medicine/laureates/1974/duve-lecture.html

[…] If two or more enzymes are present together in the same particles, they will be released together in
this kind of experiment; if in different particles, they may come out separately (Fig. 7).

By 1955, our results were

sufficiently advanced to allow us

to propose with a certain measure

of assurance the existence of a

new group of particles with lytic

properties, the lysosomes, and to

hint at the existence of another

group of particles, the future

peroxisomes
I PEROSSISOMI

Coinvolti in due processi fondamentali:


•Metabolismo dei lipidi e difesa verso specie reattive dell’ossigeno
(producono ed eliminano H2O2)

•Ossidazione acidi grassi (soprattutto a lunga catena) con produzione di


AcetilCoA
• Ossidazione di composti nocivi (es. metanolo, etanolo, formaldeide, fenoli).
• Catabolismo delle purine (Es. ossidazione acido urico)
• Catabolismo sostanze insolite (D-amminoacidi, idrocarburi)
• Biosintesi di plasmalogeni
PEROSSISOMI E PEROSSINE

Le proteine implicate nella

importazione e nella biogenesi dei

perossisomi sono dette perossine Le proteine della matrice


e vengono abbreviate con
e della membrana sono
l’acronimo PEX# per i geni e
incorporate attraverso vie
Pex#p per le proteine, dove # è un
differenti
numero ad indicare l’ordine di

scoperta.

Al momento sono state identificate

più di 30 perossine e si conosce

l’ortologo umano per 14 di esse


PEROSSISOMI E PEROSSINE

La maggior parte delle proteine della membrana (PMPs)


contiene una sequenza target per la membrana (mPTS) che è
riconosciuta dal recettore di importazione Pex19p. Dirige alla
membrana dei perossisomi… o ad altra membrana?
Pex3p: proteina àncora del complesso Pex 19p-PMP
Modello di biogenesi e divisione dei perossisomi
Meccanismo di trasferimento nella matrice

Molte proteine (ad es la catalasi)


posseggono una sequenza segnale
Ser-Lys-Leu o SKL, chiamata PTS1.

La catalasi assume la propria conforma-


zione definitiva e si assembla in tetramero
legando l’eme già nel citoplasma.
Meccanismo di trasferimento nella matrice

Molte proteine (ad es la catalasi)


posseggono una sequenza segnale
Ser-Lys-Leu o SKL, chiamata PTS1.

La catalasi assume la propria conforma-


zione definitiva e si assembla in tetramero
legando l’eme già nel citoplasma.

L’intero tetramero viene legato dalla


perossina Pex5p, il recettore che riconosce
SKL e veicola il complesso ad un’altra
perossina, la Pex14p.

Il segnale non viene rimosso e le proteine


non devono svolgersi per essere importate
Meccanismo di trasferimento nella matrice
PTS2
Altre proteine (es tiolasi) invece di PTS1
(SKL) contengono come segnale PTS2,
un nonapeptide con una sequenza
consenso Arg/Lys-Leu-X5-Gln/His-Leu
localizzata vicino all’N-terminale.
7
PTS2 viene legato dal recettore Pex7p
che, in associazione con Pex18p/Pex21p,
le trasporta a Pex14p.

Al termine del trasferimento il segnale


viene rimosso.
L’importo delle proteine della matrice
I complessi coinvolti
L’importo delle proteine della matrice
I complessi coinvolti

ATPasi

docking-complex

RING-complex

E3 ubiquitin ligases
L’importo delle proteine della matrice

Peroxisomal IMPORTOMER and its associated receptor recycling machinery.

1. Riconoscimento nel
citosol da parte di
recettori solubili

2. Docking

3. Traslocazione
attraverso la
membrana del
complesso recettore-
cargo

4. Rilascio del cargo


L’importo delle proteine della matrice
Il rilascio del cargo

1° gradiente di pH

2° interazioni tra Pex5 e Pex8

3° interazioni sequenziali tra Pex 14, 13, 17, 8


L’importo delle proteine della matrice
Il rilascio del cargo

• Pex5 è una proteina sensibile allo stato redox

• La cisteina Cys 10 forma ponte disolfuro intermolecolare, si formano homo oligomeri

• Complessi ad alta affinità per il cargo

• Nelle diverse fasi dell’importo si formano oligomeri o dimeri in base allo stato redox

• Il rilascio è mediato dalla transizione da oligomero a dimero

• Pex8 facilita il rilascio legandosi all’N-terminale di Pex5, segue cambio di

conformazione del dominio di legame a PTS1

• Allo stato ridotto la Cys 10 può essere mono-ubiquitinata…


L’importo delle proteine della matrice
Il RADAR Pathway

(5b) RADAR pathway:


Receptor Accumulation and Degradation in the Absence of Recycling
L’importo delle proteine della matrice
Ruolo della Ubiquitinazione nel riciclo di Pex5
L’importo delle proteine della matrice
Ubiquitination of the PTS1-receptor and the PTS2-receptor in mammalian cells.
L’importo delle proteine della matrice
Assemblaggio del poro transiente
L’importo delle proteine della matrice
il poro si può espandere per accogliere cargo di diversa dimensione
Working model for the PTS2-mediated protein import

docking/translocation machinery (DTM)


Contributo del RE alla biogenesi dei perossisomi

La maggior parte
delle PMP sono
importate nel RE.
DRP: Dynamin-
related proteins
Ruolo alternativo di Pex19 nell’inserimento delle PMP nella
membrana perossisomiale

Pex19p non è necessaria per l’inserimento


delle PMP nel RE
ma lo è per l’uscita delle PMP dal RE
(compresa Pex3p)
Modello per la divisione e proliferazione dei perossisomi
LA SINDROME DI ZELLWEGER
Gli enzimi perossisomiali vengono sintetizzati normalmente ma si verifica una
carenza funzionale dei perossisomi.

Esistono numerose varianti genetiche, ciascuna delle quali sembra interessare


una delle proteine implicate nel trasporto delle proteine all’interno del
perossisoma.

La forma meglio conosciuta interessa Pex5p, il recettore di SKL.

Caratteristiche tipiche della malattia includono fegato ingrossato, alti livelli di ferro e rame nel sangue.
I sintomi comprendono tratti grossolani della faccia, ipotonia, difficoltà di alimentazione, convulsioni, problemi
cardiaci, epatomegalia, emorragie gastroenteriche.
La prognosi è scarsa. La morte avviene entro il primo anno di vita, causata soprattutto da complicazioni
respiratorie e problemi gastroenterici.
Non esistono cure. Il trattamento è sintomatico e di supporto.
LA SINDROME DI ZELLWEGER
ADRENOLEUCODISTROFIA (ALD)

Nell’ALD, i perossisomi sono privi di Acil CoA sintetasi, l’enzima che lega il CoA agli
acidi grassi a catena lunga.
L’enzima viene però normalmente sintetizzato e la carenza sembra riguardare le
ATPasi Pex1p/Pex6p, o altri specifici trasportatori.

L'Adrenoleucodistrofia (ALD) è una malattia ereditaria legata al cromosoma X, con progressiva


demielinizzazione cerebrale e atrofia delle ghiandole surrenali.
E' caratterizzata da una diminuita capacità di degradare acidi grassi a catena molto lunga (VLCFA)
con conseguente accumulo nel plasma e nei tessuti. Ciò porta ad una demielinizzazione progressiva.
In genere i pazienti muoiono entro i 10 anni di età
ADRENOLEUCODISTROFIA (ALD)
L’OLIO DI LORENZO
Il film è tratto dalla storia vera di Augusto e Michaela Odone e del loro figlio
Lorenzo.
Nel 1984 Lorenzo fu colpito dall' adrenoleucodistrofia (ALD). I medici
dissero che avrebbe perso tutte le sue funzioni e sarebbe morto in due o
tre anni. Rifiutando di accettare questo verdetto i coniugi Odone si
proposero di trovare un trattamento per l'ALD e di salvare loro figlio. Nell'
incessante ricerca di un rimedio per la malattia, gli Odone si scontrarono
con i dottori, gli scienziati e i gruppi di sostegno: essi erano scettici che
due non addetti ai lavori potessero mettere a punto una terapia per l'ALD.
Dopo aver consultato testi medici, rivisto gli esperimenti sugli animali e
posto domande ai migliori scienziati di tutto il mondo, gli Odone arrivarono
alla soluzione in un momento di ispirazione. Essi commissionarono ad una
azienda britannica uno speciale tipo di olio che normalizzava l'accumulo
degli acidi grassi a lunga catena nel cervello, la caratteristica dell'ALD.
PROGETTO MIELINA
Lorenzo è morto nel 2008 all’età di 30 anni.
Michaela è scomparsa prematuramente, a
causa di un cancro, nel giugno 2000.
Augusto, che continua a combattere per suo
figlio, lavora presso la sede centrale del
Progetto Mielina in Virginia (USA) a Dunn
Loring, nei pressi di Washington D.C.

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