La Metopa

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LA METOPA E IL TRIGLIFO

La metopa e il triglifo è un'opera di Alberto Monestiroli, nato a Milano nel 1940, si laureò
in Architettura al Politecnico di Milano nel 1965 con Franco Albini. Iniziò la professione con Paolo
Rizzatto che diventerà uno dei più importanti designer italiani. Dal 1968 al 1972 fu assistente e
collaboratore di Aldo Rossi. Dal 1970 insegnò Composizione architettonica alla facoltà di Architettura
del Politecnico di Milano e dal 1997 alla facoltà di Architettura Civile. Dal 2000 al 2008 fu Preside
della Facoltà di Architettura Civile del Politecnico di Milano. Dal 2007 insegnò Teorie dell'architettura
contemporanea presso la stessa Facoltà. Dal 1999 fu Accademico di San Luca. Nel 2010 gli venne
conferita la laurea Honoris (ausa dal Politecnico di Cracovia.
I loro e suddiviso in nove lezion1. tutte attorniano molteplici argomenti. ma tutte le lezioni hanno lo
scopo di trovare la definizione di una "teoria dell'architettura
Si parte da lezioni più generali che affrontano il significato dell'architettura facendo riferimento anche a
altri autori come Le Corbusier. Alberti. Loos, affrontando poi nei capitoli successivi discorsi sul metodo
e sulla forma.
Ogni lezione e incentrata su un tema
Dalla definizione di architettura, all'idea di architettura di Mies, al dibattito tra storicismi e tecnicismi, al
rapporto fra costruzione urbana e luoghi naturali fino alla distinzione tra ornamento e il decoro.
Nella prima lezione che porta il nome di "Continuità dell'esperienza classica", l'autore introduce il tema
dell'esperienza classica come punto di partenza per la definizione di una teoria della progettazione. In
questa lezione Monestirol fa notare che non e ma1 stato costruito un sistema teorico alterativo a aul
classico, limitandosi a contestarla o rinnovando le teorie nel corso del tempo. L'autore atterra che
l'architettura classica è caratterizzata da due punti termi principali:
dal realismo poiché rappresenta la realtà
dall'intangibilità delle forme, sulla quale si definisce un sistema di norme basate sui tre grandi
capitoli dell'architettura ovvero il rapporto architettura-città che si basa sul riconoscere che ogni
genere di edifico ha una propria identità, la questione della costruzione, che definisce le regole
del buon costruire e le regole del linguaggio basate sulla ricerca adeguata alla costruzione degli
elementi.
a seconda lezione intitolata "Otto definizioni di architettura". In quest'ultima l'autore afferma che
cercare la definizione dell'architettura e testimonianza della volontà di delizierà principi di costruzione.
di fondare l'architettura su un sistema razionale. L'architettura afferma Monestiroli, è una scienza e si
costruisce attraverso un insieme di regole individuate ed è per questo che è necessario dare una
definizione generale che descriva i suoi principi costitutivi, inoltre sottolinea che non esiste una solo
definizione ma tanto che rappresentano 1 diversi modi di intendere I architettura
Nel capitolo seguente vengono proposte anche definizioni di architettura di vari esponenti di varie
epocne
Minestiroli prosegue nel capitolo seguente individuando cinque punti fondamentali sul metodo
la conoscenza del tema. ovvero l'architettura deve conoscere la cultura a cui appartiene;
rapporto con il luogo, l'architettura si deve inserire in un luogo con cui instaurerà un rapporto, 1.
quale può essere naturale o urbano:
tipo edilizio, dipenda dalla volontà di definire relazioni stabili tra le parti di un edificio che
contengano e rivelino un valore per una determina cultura del abitare, si basa sul tema e sul
caratteri del luogo;
atto costruttivo, viene inteso come costruzione. Il momento centrale del progetto di un edificio.
Strettamente collegato alle forme tecniche che assolvono una funzione pratica, con il valore
dell'opera;
decoro, ricerca delle forme in grado di tradurre le forme tecniche in forme architettoniche.
Il quarto capitolo propone l'esempio di Ludwig Mies van der Rohe. L'obbiettivo di Mies rivolge la sua
attenzione alla definizione di un'architettura propria del suo tempo. La funzione determina il passaggic
dalla vita alle forme, quanto più questa sarà considerata in generale quanto più ci si avvicinerà alla
conoscenza d ci dobbiamo dare una torma
Mies sostiene che gli elementi di cui si compone la casa sono il tetto e il recinto, attraverso di essi si
inStaura il rapporto con il passaggio si definisce la loro identità.
Nella quinta lezione si affronta il tema della città. La città può essere intesa come forma d'arte in guanto
rappresenta la cultura dell'abitare, è un luogo di relazione. Nel corso del Novecento maturarono dei
cambiamenti nella concezione dello spazio urbano:
- Il rapporto tra città e natura: la natura diventa 1l contesto di costruzione della città, obbligando
ad una- Il rapporto tra città e natura: la natura diventa il contesto di costruzione della città, obbligando
ad una teoria degli spazi aperti in cui la natura intesse le relazioni tra gli elementi urbani:
- Nuove parti elementari: all'isolato si sostituisce l'idea dell'unità residenziale circondata dalla
natura come elemento fondamentale della città;
- Città policentrica: l'espansione incontrollata delle città, ha prodotto nel Novecento estese
Periferia prettamente residenziali, Creando invece nuovi centri urbani, dotati di funzioni
pubbliche e commerciali nel tessuto quasi totalmente privatizzato della periferia s1 creano nuove
relazioni tra le unità residenziali incrementando la vita collettiva. teoria degli spazi aperti in cui la natura
intesse le relazioni tra gli elementi urbani:
- Nuove parti elementari: all'isolato si sostituisce l'idea dell'unità residenziale circondata dalla
natura come elemento fondamentale della città;
- Città policentrica: I' espansione incontrollata delle città, ha prodotto nel Novecento estese
Periferia prettamente residenziali. (Creando invece nuovi centri urbani. dotati d1 tun7ioni
pubbliche e commerciali nel tessuto quasi totalmente privatizzato della periferia si creano nuove
relazioni tra le unità residenziali incrementando la vita collettiva
Nel capitolo successivo si affronta il tema della costruzione.. I' autore afferma che il tipo, la costruzione
e Il decoro sono tre nozioni inscindibili nel progetto architettonico. Il tipo edilizio ordina le parti
dell'edificio le
loro relazioni, la costruzione da forma a questo concetto. il sistema costruttivo esalta il
carattere generale dell’edificio
La settima lezione non fa riferimento all architettura, ma all arte in generale, si pone come obiettivo
la definizione dello stile in cinque note:
- Stile è la creazione di un ideale
- Lo stile si raggiunge quando ci si accorda sulla forma rispondente
Lo stile è raggiungibile tramite una forma generale o astratta riconoscibile
- L'ordine nell'arte è necessario in quanto è condizione di riconoscibilità delle forme.
-'obiettivo in architettura è l'inita tra costrizione tradizione
Nell'ottava lezione l'autore presenta alcuni suoi progetti relativi ad edifici collettiva o parti di città con
cui si propone
di presentare un metodo di lavoro.
Tra gli edifici presentati:
- Asilo a Segrate: Per il progetto dell'asilo l'architetto paragona l'asilo ad una casa riprendendo la
distinzione degli elementi operata da Mies Van Der Rohe: un tetto e un recinto
- eatro di dine
Durante 1 primi passi verso 1l progetto e risultato importante capire 11 senso di cu1 si sta cercando
la forma, ovvero definirne l'identità.
Nell'ultima lezione Monestiroli sostiene che nell'architettura classica c l'unità dei riferimenti alla
.. alla tecnica e al a storia è torte e inscindibile. tuttavia nel Novecento ha nerso questa sua unita
- Le Corbusier ha studiato le forme naturali e le ha assunte come riferimento alle sue forme
plastiche;
- Mie Van Der Kohe ha prestato grande attenzione alle forme della costruzione, le formo
tecniche,
- Loos ha misurato il suo linguaggio sulle forme storiche dell'architettura.
- Frank behry porta avanti con risultato estremo la ricerca aperta da Le Corbusier

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