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Alfredo Casella UTET, GROVE + Def. Siciliana e Burlesca
Alfredo Casella UTET, GROVE + Def. Siciliana e Burlesca
Alfredo Casella UTET, GROVE + Def. Siciliana e Burlesca
the t wo
two
wars
world w
world Italian
between
music his
After studying
with mother, he
1. L pianist, first playine in. showed
ious promise as a
tensely interested
inter in public in
1894. He also
became
wone
promuigata
GldelTorres, stipendio
doctor in organo, con Jose LoPEz CALo
si stabilis un se-
inoltre vi
pulsanda
Buri ALBANIA, I.
lam ad
m a n a v e d i s e s ;
«
diodi20
maravedises,
Burlesca (anche burla, burletta. Fr.
olemntat1bus
quam ad reparanda
»
Se ne
Ro Con mpiego trova un esempio nella Ill Partita (BWV
i ntele cattedral1 spagnole-se
non in tutte di Bach; citiamo inoltre 2 compos. di 827) per clav.
nche quella in di B,, a partire approssimativa-
goút burlesque » nel Livre I, XVIII' ordreCouperin (« au
e del sec. XIV, si sia
smesso
di interpretare po- Livre 1V, XXIII ordre [1730]) e una di [1722], e nel
gli uttici divini cantati esclusivamente in Krebs (Parthia
do tutti I). Walther (1732) la definisce
Marerso la metà del 400 la politonia
rientrò nelle
innovazio.
schertzhafft,«
kurtzwei
lig ». Può essere definito B. anche il Musikalischer
Qunle. B. fu una delle prime n questa della (K. 522) di Mozart. Spass
Za che sembra alludere all'esistenza po-
gSa Catedrale è del 1445, quando il Capitolo au- Nell'Ottocento, cospicuo è il ruolo della B., specie nella
adere una casa dei ragazzi cantori; nel 1486, poi, mus. per pt., il
suo sviluppo corre
e
etolo decise di stabilire una dotazione giuridico della consimile > UMORESCA. Nella parallelo a quello
do scopo di stabilizzare la situazione del cantor letteratura pianisti-
CEStro di capp.). Questo dimostra che tale incarico
ca
spiccano i brani di F. Hiller, S. Heller e Kirchner,
ma su tutte è famosa la
uo da un certo tempo, da un altro accordo capito- Burla dagli Albumblätter op.
124 di Schumann
o pima sappiamo, d'altronde, che la polifonia si (questi definì B. anche la parodia del
aora nella cattedrale « nelle domeniche e nelle fe- Dies irae nella Symphonie phantastique di Berlioz). Ri
Qulepoca in poi la cattedrale di B. è legata ai nomi
i del mus. spagnola: Gonzalo Martínez de Biz-
cordiamo ancora i brani di Paderewski (op. 14, n. 4, per
pt.), Strauss (per pf. e orch., con citazioni dalla
a 28), autore di importanti trattati teorici; Anto-
wagneriana), Reger (6 B. per pf. a 4 mani, op.Walküre
Schumann, S. Karg-Elert, Thuille (Burla), Bartók58),(3 G.
aon, 1 più grande organista spagnolo di tutti i
m mormo al 1510 in un paese della provincia di B., B.
captale; Francisco de Salinas, importante per pf., op. 8c, e B. per orch., op. 2),
aanà di B. nel 1513; e poi i grandi maestri diteorico, 31), Casella (Siciliana e B. per pf. e fl.,Jarnach, Toch (op.
xtak. Diego de Bruceña, Bernardo capp. vcl.), Rorich poi
(B. per pf. e 3 fl.), Siegel (Burleskkespf., vl. e
per
an García de Salazar, Manuel dePeralta, Juan de quartett), Fr. Schmitt (Ronde B. per orch.), Streich-
d llana, Andrés de Veana (o Egüés, Franci-
Viana), Plácido
acsco Reyero, Enrique Barrera, Federico (Symphonische B.), Kattnig (B. Suite, per orch.).Mraczek
In cam-
Che alcuni tra i principali, Olmeda, po teatrale si chiamò burlao burletta
inine opere.García de e dei
quali ci sono farsa, quale L'infedeltà delusa di Haydn un'operina,
(1773;
tipo
ma forse
8, studio in questaSalazar, anche se non mae preceduta da un Midas di Kane O'Hara,
tTanse legato ad essa tutta cattedrale
la vita.
come ragazZO no nel 1762) e, rappr. a Dubli.
più recentemente, Schwergewicbt
e Krenek, nonché le Scènes burlesques da di
8., sinconseguentemente
dalla fine quella musicale) nella Pétrouchka di
2 uthci divini chedel '400, di una ricchezza no Stravinskij
maggiore celebrava il Capitolo nella
BRL: F. HAND, Asthetik der Tonkunst, Lipsia, 1847. K F.
e nel coro der FoGFL, Gescbrchte
Grotesk-Komischrn, ivi, 1888, R. Su12,
gChe erano svolte anchecentrale,
in varie chiostro,
in MGG
de Bizcargui era
0 starzo chierico in una dicappciie Burra mocha. Danza
processionale colombiana, ese
peitvi liturgi«ccori»,
o-musialcuni
cale rimangonoqueste
oE8
guita da danzatori travestiti da asini (burros). Il
acunik ibri corali, che molto belli deriva dal fatto che l'asina i cui movimenti nome
sono mimati
lamentazioni riportano impor- dai danzatori ha un solo orecchio. La danza è
, ttC ), t ben Smozarabiche, prost con accomp. di tamburi, maracas e canas de escguita
nrs org, tra i
della fine del '60, quali uno aggiu
giunge canto. millo, cui si
a tta ambcdue Bürü. Antica tr. turca e
turcomanna,
UR
bqeila
e mxKa etbe
dela considerevole a dalla banda dei» GIANNIZZI RI. d'ottone, impiega
parotch
cha d sanir
P i a t tg
i l i
dedic
edicò il suo oncerto per cello. Anche il
zione Casella, Alfredo 135
ioaccbino tu violoncellista
artistica "del
llista e
compositore, figlio come musicista
Pur nonpremessa alla produz.
Cenare ( Violon
di o, nella
migliore delle ipotesi,
fparclo
2-IV-1848 ?, ca. 1905). Mori in disconoscendo l'utilitàsuccessiva.
(Málaga,
di cura in Francia, che ci interessa pratica di tali schemi, caso
isata casa tività
caselliana preferiamo
e l
25-VI-1883
-
sur une chaconne per pf. e la lirica La cloche fêlée). la data di compos.
mus. (tu
1915, riecheggia modi di un passato già lontano). La nervosità
dedico inoltre all'organizzazione segretario della linea melodica, la capacità di sintesi
Société Musical Indépendante promossa da Ravel evocativa, affidata al
disegno più che al colore, e l'uso discreto della politonalità,
ella ital. sono tipici dell'arte caselliana: la berceuse delle
enresentò nel 1914 un concerto di
mus. contempo- Pagine di guer
ra è da considerare, in modo speciale, come prototipo di tutte
anee, con
pagine di Pizzetti, Malipiero,Bastianellie al
lepagine cullanti » che s'incontrano in altre compos. succes
«
rilealla critica, collaborando al quotidiano « L'Hom- SIve: uno psicanalista sarebbe tentato di dare a quel ritmo in
me Libre » di Clémenceau. Nel 1916, per interessamen- 6/8 il valore di un ricordo di una vita anteriore insopprimibl-
to del conte
Enrico Valperga di S. Martino, fu chiamato le. Quanto al minuetto dei 9 pezzi è da sottolineare l'affinità
al Liceo Mus. di Santa
ad occupare la cattedra di pf. che esso presenta con quello che ta parte degli 11 Pezi infan-
Cecilia Roma, trasterendosi cosi definitivamente in
a tili del 1920, nei quali, come si è detto, qualche critico ritrova
uf- l'inizio di un nuovo periodo. A questi schemi di danza antica,
questa città. Abbandonò però presto l'insegnamento suscitati dalla moda del « ritorno al passato » che nella mus.
ficiale, incompatibile con la tervida attività concertistica europea caratterizzò gli anni del primo dopoguerra e oppone
in patria e all'estero. Propugnatore entusiasta delle nuo- la semplicità, spinta sino all'infantilismo, alla problematica in-
della nuova produz. ital.,
ve correnti mus., soprattutto quieta e torbida tipica del periodo mahleriano, a cavallo dei 2
fondò società e gruppi esecutivi (la Società ltaliana di sec., C. affida la manitestazione del suo alterno sentire: ora
Musica Moderna nel 1917 e la Corporazione delle Nuo- di-
grave e triste (ma di una tristezza nordica,orasenza contrasti,
e scherzoso
alcuni periodici. fondo unitorme di grigio), gaio
ve Musiche nel 1923), creò e diresse stesa su di un
dire
Settimane Musicali Senesi » pres ma di una gaiezza che si rivela sempre un po esteriore,La sa-
noltre, promosse le « risate che non suscitano il buonumore).
Chigiana, di cui fu direttore artistico. La razionale, con
50
TAccademia rabanda e la bourrée sono le 2 facce di questa vicenda,
con
di e co
Levoluzione
pubbl. 23 (cioè quando
stile » . 1919
II perfetta, scritto nel aveva esaurirs1) e ri
terzo
rieTt la ento musicale italiano).
«
stava per
t o chiave critica (o iirittura lo slogan) dopo l'ap-
motrvato
lo
l'esperienza che aggiornamenti del
compositore ingl.
1920, degli 11 Pezzi infantili, con 1 9 nel 64 con
stampato
rebte tutto ciò che li ha preceduti è
(comodamente)
Rubbra.
oidy
PTato ocof riguare
della contigura
11pnificante nei
136 Casella, Alfredo
Nel suo saggio, C. giustifica e
chiarisce direttamente la crisi maggior splendore del melodramma che Wagner con.
dell'Espressionismoe le ragioni del suo avverarsi in quel mo- tribui a umiliare. « La fiaba del eGozzi
mento, ma nello stesso temp0, sia pure indirettamente, ci pre scrive C.
para al nuovo orientamento della sua poetica e del
nell'art. cit.- m'interessò soprattutto per -le sue
straor.
ch'egli pone in atto subito dopo (A notte alta, ch'èlinguaggio,
del 1917, dinarie qualità musicali: quello stile
grandioso, fantasti.
può considerarsi come l'ultimo omaggio al predominio armo co, fatto di eroismobarocco, di passioni
nistico) ma di cui le radici affondano negli anni giovanili. di tragicità, di comico drammatiche.
Se il ritorno al passato fu
butonesco e popolaresco, di
cende varie intinee tutte dinamiche, era veramente vi.
incoraggiato in C. dalla particolare
atmostera di nazionalismo e di autarchia che gravò sull'Italia fat.
durante i 20 anni della dittatura tascista, tuttavia i termenti
to per
associarsi ad una musica melodrammatica ». Tut-
ti questi elementi conteriscono
ital., s'è già detto,
erano sempre stati attivi nel
giovine musici- una molteplicità di
indubbiamente all'op.
sta esule
volontario a Parigi e lo avevano aiutato a non lasciar stimoli che la rendono dilettevole
senza pervenire tuttavia alla
si incantare dalle sirene del'Impressionismo. La ripresa di coerenza stilistica, ch'è, per
contatto con la sua terra, con la conseguente scoperta- poi- converso, la qualità più spiccata dell'op. da cam. La fa
vola d'Orfeo. Nella Donna serpente
ché, com'egli stesso diceva senza esitazioni, di scoperta vera e contluiscono le nu-
propria si era trattato da parte sua-dell'arte ital, architettu- merose esperienze caselliane, Ciascuna
delle quali trova
ra e
pittura, nelle grandi e medie città del nostro Paese, e so la sua collocazione
in una trama che la mus. riesce
quasi
prattutto il tascino di Roma (determinante nel temperamento sempre a rendere viva e rapida, soprattutto attraverso il
della gente che vi scende dal Settentrione), lo portarono gioco dell'orchestra. Ed è appunto negli interventi di
ad
approtondire il nuovo indirizzo. Ed esso ebbe le sue punte di essa che sono da segnalare 1
momenti più riusciti
maggior evidenza nel periodo compreso fra il 1924e i'39, dal dell'op., dove i personaggi si configurano essenzialmen-
Concerto per org. alla Sintonia, durante il quale sono da se-
te in atteggiamenti mimici, ad eccezione di quello di
gnalare, insieme con pagine di alto pregio, come la deliziosa
Serenata op. 45 per 5 strum. e l Concerto per Miranda, la cui vocalità tuttavia, riecheggiando modi di
quart., alcune
op. « occasionali » e celebrative, sia pur sempre di alto livello gusto decisamente romantico, apre uno spiraglio sul
artigianale, che preteriamo dimenticare, e che egli stesso, più mondo dei suoi sentimenti. A personaggi di balletto si
tardi, non giudicava molto diversamente. possono accostare tutti gli altri, cui il librettista ha affi.
I cima « strumentale » nel quale si formò il giovanissimo C. dato ruoli di tal rilievo nell'economia della fiaba, da so-
nella città natia ha lasciato un'impronta che il tempo non è verchiare talora il nucleo centrale dell'azione rendendo-
riuscito a cancellare. Ci sembra importante, a questo la addirittura incomprensibile. Inutile aggiungere che il
propos-
to, richiamarci a quegli anni in cui, in contrasto con il sover musicista si afferma nel modo più convincente nelle più
chiante dominio dell'op. veristica, un gruppo di
ital.
compositori sviluppate pagine sint. (ouv., battaglia e finale, marcia
presentava i primi saggi di mus. strumentale, sint. e da ca-
guerriera, ecc.) con le quali sono state formate 2 suites.
mera. Ad essi, fra i quali Martucci che aveva rapporti con la
sua tamiglia, C. guardò con molta simpatia, considerando la Considerate fuor del quadro operistico, esse si riallac-
ciano al barocchismo monumentale, ispiratore, con ri-
vocalità quasi come un aspetto meno significativo della crea sultati non sempre felici, di op. dello stesso periodo, dal
zione musicale. Le pagine vocali scritte da C. su testi franc.,
tra i 20 e Concerto romano per org. e orch. alla Sinfonia e al Con-
i30 anni, non contengono alcun tratto neppur lonta
namente rivelatore della personalità che, invece, sia pur vaga- certo per pf., vil., vcl.e orchestra. Sarà la crisi spirituale
mente, è sensibile nei lavori sinf. dello stesso periodo: se il degli ultimi anni della sua vita a dare dimensioni più
compositore pensa di cimentarsi sulla scena, la prova è fatta umane e interiorità alle pagine in cui C., rivolgendo lo
con il balletto (o commedia coreografica, come l'autore la de- sguardo al suo passato d'uomo e d'artista, ne ripropone
finisce per sottolineare l'importanza della sceneggiatura di J. approtonditi i tratti tondamentali, i temi costanti. Ed è
L. Vaudoyer) Le couvent sur l'eau, di cui i momenti migliori,
signiticativo, a questo punto, ritrovare le tracce più o
raccolti in una suite sinf., conservano ancora oggi un loro fa-
meno insistite d'un
scino. Al balletto C. non dedicò in seguito molta parte della cromatismo, rinnegato in nome di
sua attività, ed è una tradizione nazionale ma sempre all'agguato nelle
peccato perchéé in questo campo egli aveva
sempre ottenuto il consenso del pubblico, come ne La Giara op. che diremmo più apertamente autobiografiche, non
(soggetto tratto da una novella di Pirandello), in cui l misura- essendo condizionate a motivi esterni, occasionali o po-
to inserimento del folklore mus. siciliano ha dato vigore e vi- lemici, vere e proprie confessioni di un artista spesso
brazione al linguaggio, e come dimostrano anche altri saggi
ballettistici, basati su mus. concertistiche (o parti di esse), che,
portato inconsapevolmente a nascondere i suoi veri sen-
timenti, e le sue torturanti passioni. Nelle ultime sue op.
a prescindere dalla maggiore o minor fortuna dello spettacolo, e in
rivelarono una vitalità, forse ancor più evidente che nell'esec. particolar modo nei 3 canti sacri, nella Sonata per
arpa, nella Missa solemnis « Pro Pace », tanto lontane
in sala (ad es. La rosa del sogno con mus. in gran parte del di-
vertimento Paganiniana). dall'estetica del divertimento, o del pastiche, cui si è in
tormata una gran parte della produz. della sua maturità
Anche per La donna serpente C. pensò a una trama per
balletto prima di trarne, con la collab. di C. V. Lodovi
('ultimo saggio, in ordine
è la
di tempo, e forse il più felice,
Paganiniana per orch.
del 1942), egli subisce in cer
ci, un libr. per l'op. che gli costò una lunga fatica di to modo l'influenza delle mus. di coloro ai quali ha
compos. (3 anni e più), oltre al periodo di preparazione, aperto la via contribuendo all'affermazione della loro
da lui narrato in un art. pubbl. pochi giorni prima della personalità.
rappr. di Roma (1932). La concezione dell'op. che vi è L'attività « ufficiale » di (C. docente di pf. non si limitò,
esposta nelle sue linee fondamentali, appare fortemente comè
influenzata tacile immaginare, all'insegnamento della tecnica
quella di F. Busoni, sia
da nella
dichiarata
contrapposizione al dramma mus. per l'essenza fonda-
esecutivae dell'interpretazione della letteratura dell'1+
strumento, ch'egli conosceva come forse nessun pianista
mentalmente mus. (la mus. è la ragion d'essere dell'op. ha conosciuto fra quelli suoi contemporanei, ma si allar
e tutto deve esserle subordinato) sia nella scelta dei
sog- gava al campo della compos. ponendo l'allievo di fronte
getti, che devono avere tigure e sviluppi in un mondo ai problemi formali e linguistici attuali, insistendo sulla
fantastico, assolutamente fuori d'ogni realismo e d'ogni necessità di averne consapevolezza (che non voleva dire
esigenza di verità. Inoltre il cantante deve riprendere adesione). Ciò ch'è contenuto nel libro II Pianoforle
quella posizione di preminenza ch'ebbe nel periodo di pubbl. per sollecitazione del sottoscritto nel 1937, èda
Casella, Pietro 137
considerare come un disegno nmario, un avviamento La Prora», ivi, 1924 (id.); « The Christian Science Monitor », Bo
allo studio, gioverà, soprattutto a coloro che
e
1oi corsi a Santa Lecilla o seguiro- ston, 1924-29; L'ltalia letteraria », Roma, 1931-36
« condire
(anche
a zione).
spirito delle sue Frescobaldi, J. S. Bach,
conversazioni, a ascoltare ompos. perpf. di Chopin, Beethoven,
idealmente
rcon particolare impegno nella le esec., ch'egli
Mozart e Musorgskij.
dialettica delle BnN.: G. M. GAT
DIL.M. GATTI, A C., in Critica musicale », Firenze, 1918 (poi in Musicistt
TOderni d'lialia e di fuori,an Bologna, 1925); eil SuO
lezioni.
1925); M. CASTELNUOVO-TEDESCO, C.
CASTHLNUOVA
OD. teatr.) La LARRoCA, A. C., in RM, 1927:
1927; L. CoRTE
L. CORTE
donna ]l Pianoforte », 1925;
Crzo. sile, inGenova, M.
1932); La favola d'serpente
«
COMam,
Goz
op. 50 (C. V.
Orfeo, op. da cam. Ludovici, da C. 1930; P, Luzi, C. e il teatro musicale, in « Nuova Antolo
1937; M. MILA, La
n, Poliziano; Venezia, 192 51
deserto
op.
tentato,
(C. Pavoli. 9 2 , I", GoLunMCK, Quelgues aspects deLaC., RM,
di A. C, In RaM, 1942; I».,
in
Donna serpente, guida critica,
0 (ld.; Firenze, mistero in1 onia op. 63n. unlco
»
etto per Fuleia, o Drvertimento La amera dei disegni (o G . M . GATTI, In memoria diA. C., in MQ, 1947; V. MoRTARI, LA morale
per Fulvia) op. 64 1947; G. M. GATTI, I nenC
t e dal'op. 24 35 per pt.); La osa
e (Roma, 1940; tsicsla (a proposito di A. C.), in « Quaderni dell'Accademia Musicale Chi
del
ini OD. 66 (Roma, 1943; in parte dall'op. sogno,
su di mus. N. Pa- , C., Sicna, 1947; M. GLINSKI, A. C., in RM, 1948; G. GAVAZZENI, Ri-
gan 65 per orch.). cordidi. in « Letteratura », 1947 (poi in ll suono è stanco, Bergamo, 1990);
3 sinfonie (op. 5,
Per orch.
JO Ttala, rapsodia op. 1l
1905-06; op. 12, 1908-09; op. 63, 1939. WEISSMAN, A. C.: an Introduction, in « The Listener », 1990; F. DAMICO0,
Sulla« Messa» di C., in RaM, 1952; D. MAxwELL WHITE, A. C, in The Musc
cut l'eau onventO Denezian0, Suite
op. I5
(1909-10); Le couven vol. IV, inLondra, 1954; R. VLaD, Riflessi della dodecafonia in C.,
Mali.
Mus. da cam.3 Serenata per ., tag t. vl. e vcl. op. 46 (1927; anche Casella, Enrique Mario. Compositore arg. (Montevi-
Der orch. da cam. op. 46 bis, 1950); ) Pei deo, 1-VII-1891 San Miguel de Tucumán, 10-XI.
per quart. op. 34 (1920);
Concerto, id. op. 40
I925-24; trascr. per orch. d'archi di
E.
1948). Studiò in patria il vl. con F. Cattelani e la com-
1927); Sintonia per pf., vc., cl. Stein,
e tr.
op. 55 (1932); Sonata a tre
per
pos. con E. Pellemaerts, si perfezionò a Bologna (1907)
Df., vl. e vcl. op. 62 (1958), Barcarola et scherzo
per
(1903); Sicilienne et burlesque, id. op. 25 (1914; anche per pt.
. e
vl., vcl.e op. 4 e a Bruxelles (1909), ove ebbe lezioni di vl. da C.
pf. op. 23 bis, 1917); 2 sonate per pt. e vcl. (op. 8, 1906 e op. 45, Thomson e di compos. da Estaminet. Dopo una breve
1927); 3 Trascrizioni per vl. e pt. s. n. d'op. (1928); Sonata per arpa permanenza a Buenos Aires, ove diede concerti, si recò
op. 68 (1943). a Parigi e terminò quivi gli studi di compos. con P. Vi-
Per pf.: Valse-caprice (1901-02, perd.); Pavane op. 1 (1901-02); dal. Nel 1914 si stabilh a San Miguel de Tucumán, ove
tions surchaconne op. 3 (1905);
Varia-
10 (1908; anche per arpa
'Toccata op. (1904);
6
op. Sarabanda fondò lInstituto Musical, dedicandosi all'nsegnamen-
cromatica); Notturnino (non oltre il 1909); to. Fu attivo anche come direttore d'orchestra.
Berceu triste op. 14 (1909); Barcarola op. 15 (1910); A la manière
de.., 2 serie op. 17 e, in collab. con M. Ravel, op. 17 bis (non oltre il
1913); 9 Pezzi op. 24 (1914); Sonatina op. 28 (1916); A notte alta op. CoMPOS.: Op. teatr: Corimayo (Tucumán, 1926); La Tapera (Buenos
Aires 1934); Chasca (Tucumán, 1939); La vidale (1940); Gualicho
30 (1917; anche con orch. op. 30 bis, 1921); 2 Contrastes op. 31
1942); non rappr. sono: Las hijas del Sol, El embrujo de la copla, El
(1916); Ineie, 3 pezzi facili op. 32 (1918); 1l Pezzi infantili op.
(1920); 2 Canzoni italiane op. 47 (1928); 2 Ricercari sul nome BACH 35 maleficio de la luna, El país del ensueño. Inoltre, il balletto Los Poemas
del Agua. Per orch.: 4 Aquarelas; 7 poemi sint. (tra cui
op. 52 (1952); Sinfonia, arioso e toccata op. 59 (1936); Ricercare sul Don Quijote;
M. Cambres de Tucumán; Suite incaica con coro, 1925; Nahuel-Huapi,
nome
Guido (1942); 6
Gatti Studi
op. 70 (1942-44).
Inoltre, per
a 4 mani: Pagine di guerra, 4 film mus. op. 25 (1915), Pupazzeti,pt.5
1929; Brujerias, 1930); Serie Indo-americana; Concerto per pt.; Home
pezzi tacili op. 27 (1915, trascr. per orch. op. 27 bis, 1920, e per 9
najes per chit. e orch. da cam. Mus. da cam.:Quintetto per vl., vla,
v l ,cOr.e pIquartConcrerto incaico per 4 liuti;, Sonata per vl. e
strum. op. 27 ter, 1918); Prélude, valse et ragtime per piano automati- pianotorte. Inoltre pezzi per pt., Cori e liriche, alcune anche con or-
cO op. 35 (1918). chestra.
Liriche perv. epf, fra cui: 5 Lyriques op. 2 (1902-03); La cloche felée
op. 7 (Ch. Baudelaire; 1903); L'adieu à la vie op. 26 (R. Tagore, trad. Casella, Pietro (Caselli). Compositore ital. (Pieve, Um-
A. Gide, 1915 [anche perv.e l6strum. op.26 bis, 1926]); 3Canzoni bria, 1769 - Napoli, 12-XII-1843). Studiò a Napoli con
trecentesche op. 36 (1923); 4 Favole romanesche op. 38 (Trilussa,
G. Insanguine al Cons. di S. Onofrio
1923); 3 Vocalizzi (1929; trascr. di L. Siva per vcl. e pt. orchestrata
ziandosi nel 1798. Scrisse per i teatri di Napoli, Roma,
a
Capuana, licen
dal'autore come Notturno e tarantella op. 54, 1934). Inoltre, 3 Canti
perBar. e org. op. 67 (1943; anche con picc. orch. op. 67 bis, Firenze, Milano fino al 1813; quando nel 1817 furono
1943). istituite presso il Collegio di Mus. di S. Sebastiano
Trascr., elab. e riduz. di op. di M. Balakirev, L. Ch. Bruneau, Beetho
S. Pietro (poi
ven, dchubert, Mahler, D. Scarlatti, M. Clementi, Vivaldi e altri. a Majella) le scuole esterne, vi insegnò part
SCRITTI: L'evoluzione della musica a traverso la storia dela cadenza per- menti e accomp. e tenne I'incarico fino alla morte. Fu
jeta (Londra, 1923, in ital., franc. e ingl.; nuova ediz. ampl. a cura di anche maestro in varie chiese e conventi
E. KUBBRA, ivi, 1964); lgor Strawinski (Roma, 1926; Brescia, 1947; a napoletani.
cura di G. BarBLan, ivi, 1961'); 21 + 26, racc. di art. (Roma, 1930); COMPOS.: Op. teatr.: La donna di buon
carattere (Roma, 1800); L'in-
" panoforte (Roma-Milano, 1937; Milano, 1967*); I segreti della giara, nocenza
conosciuta (lbr. D. Picinni; Napoli, 1801); ll cantante per
amore (E.
autobiografia (Firenze, 1941); G. S. Bach (Torino, 1942); In memo Pace; Roma, 1803); L'equivoco (G. B. Lorenzi; Napoli,
iam di B.Bartók (Roma, 1947); Strawinski (Brescia, 1947); Beethoven 1804); Paride (Muazzo; Napoli, 1806); Virginia (L. Romanelli; Mila-
Una viha del Maestro attraverso il suo epistolario (Eirenze, no,1811); Maria Stuarda regina di Scozia (F. Gonella; Firenze,
L a tecmica dell'orchestra moderna, in collab. con V. MoRTARI Il Tamerlano (1840, non rappr.). Inoltre, mus. sacra (messe, 1813);
(Milano, 1950). mottetti,
Magnificat, salmi, ecc.), 3 sintonie (1802, 1834 e 1839), arie e liriche.
nolire, collab. a vari quotidiani e riviste, principalmente: « L'homme Op. didattiche: Libro di solfeggi per Soprano.
Dre, Parigi, 1912; « Ars Nova », Roma, 1917-19 (anche direzione); BBL.: G. TarTTO, Lacrime e fiori sparsi sulla tomba di P. C.,
Napoli, 1844.