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AGIP S.p.A.5 San Donato Milanese SEPARATORI DI VAPORS, ‘TIPO CIGLONICO Rapporto di Dinensionanento ELC+Electroconsult $.p.A, Milano Luglio 1981 MoF“D-5286 INDICE SOMARIO 1 Contenuto del Rapporto e sua Struttura 2 Conelusiont © Raccomandaziont TNTRODUZTONE 2 21 Funzione del Separatore Clelonico 2.2 Metodologia dello Studio REVERT FUNZEONALT FONDAMENTALL 1 Premessa 2 Separazione Primaria con Centrifugazione 3. Separazione Secondaria per Gravita 4 Estrazione del Vapore Separato 5 Raccolta dell 'Aequa 6 Regolazione del Deflusso dell'Acqua DIMENSIOKAMENTO DEL SEPARATORE 1 Dati di Progecto 2 Gondotte in Ingresso @ in Uscita 3. Proporaionanente del. Corpo Principale 4 Sistema di Raccolea Acqua 5 Regolazione del Deflusso 6 Dati per Verifica MoP-D-5286 wt sOMMARTO Contenuto del Rapporto e sua Struttura TL presente rapporto espone 1 risultati di uno studio sul progetto di un separatore di vapore di tipo ci- clonieo per un inpiego in campi geotermict ad acqua dominan Dopo un esane delle caratteristiche funzionali principali, ed un esame critico dei mdelli costruiti, vie~ he propost un modello parzialmente ridisegnato, adatto al~ Le caratteristiche del fluido di Mofete; Ltentaipta & fissa ta in 1 600 kJ/kg, mentre per le portate di miscela sono sta ti adottati due valori: 70 t/h (corrispondente alla portata del pozzo MDF-2) @ 150 t/h (valore tiplco per un pozzo di of time prestaztont). Conclusion’ « Racconandaziont I separatori ctelonict sinora adottatt nella mag~ gloranza dei campi geotermic! presentane molti aspetti coms AL per quanto concerne’ il Lore. proporzionamento. Un elenento d{stintive tra i vari modelli & rappre sentato spesso dal sistena adottato per estrarre L'acqua se- parai Ltanalisi critica det differenti modelli, condotta alla luce dei eriteri funzionali del processo, ha individua~ fo un mudeliv mudLficate tispette alla tipologia eototente, spectalmente nella parte di estrazione dell 'acqua. Viene pertanto suggerita la costruzione di un pro~ tottpo di separatore, Naturalmente sara del massimo {interes se controllare L'effettiva rispondenza del nuovo modello al Le esigenze di efficienza e di stabilita di funzionamento pre Eissates a questo scopo viene suggerita L'installazione di al, OF-D-5286 cunt dispositivi di misura e controllo supplementart rispet to a quelli normalmente montati su un separatore gla speri~ wwentato. NOP-D-5286 2 Det 2.2 INTRODUZIONE Funztone del. Separatore Giclonice Nello sfruttamento di un campo geotermico ad ac~ qua dominante, si pone Lesigenza di separare dal fluido estratto dal pozzo le fasi acqua e vapore ad una pressione appropriata. Questa operazione viene effettuata universalmente in separatori di tipo ciclonico, che sfruttano la differen te densita delle due fast per separarle in un reciptente in cut viene {ndotto un moto centrifugo a velocita nedio-alta (15-30 m/s), uesto proceso ~accoppiato ad una separazione secondaria per gravita~ consente di ottenere all 'uscita vapo re quasi secco (umidita percentale <0,1) che richiede tutta via una deumdicazione finale prima dell'anmissione in turbi. Ltacqua separata, raccolta in un recipiente dt cal ma, viene fatta affluire mediante uno scarico regolato al si ‘stena di elimtnazione (reiniesione 0 altro) 0 ad un flasher di basa pressione per il suo ulteriore sfruttanento. Metodologia dello Studie CLL studi © 1a Letteratura relativi al progetto di separatori per impiego geotermico sono basati fondanentalnen te su esperienze condotte in Nuova Zelanda, dove per la pri- ma volta vennero adottati i separatori ciclonict. T tipi costruttivi adottati successivamente sono so stanz{almente derivati da dette esperienze, in particolare quelli adottati ad Ahuachapén (progetto giapponese) e a Cerro Prieto. TL nostro studio ha analizeato £ prineip! funztona~ Li dell "appareechio, tenendo presenti gli obiettivi pit impor, MOr-D-5286 22 tantt (purezza del vapore e controllo del deflusso dell tacqua qua). Ha poi esaminato criticanente 1 nodelli costruiti per individuarne differenze, pregi e difetti costruttivi e funzio nali, per definire la forma costruttiva pid razionale, MOF-D-5286 3 3.2 CRITERI FUNZICNALI FONDAMENTALT Prone Nei separatori di tipo ciclonico é possibile di~ stinguere le seguenti sezioni corrispondenti alle fasi del 1a separazione acqua-vapor = separazione -rinaria (attraverso 1a centrifugaztone)3 ~ separazione secondarta (affidata alla gravita); = estrazione del vapore separatos ~ raccolta dell"acqua verso il recipiente dt calnas ~ searico regolato dell 'acqua. Le differenze tra i diversi tipi di separator! adottatt consistono fondanentalnente in una diversa inpor~ tanza relative attribuita alle due sezioni di separazione ein diverse configurazioni del afstena di raccolta e sca~ rico delL'acquas Per L'estrazione del vapore, imwce, é nettanente prevalsa la tendenza all'adozione dello searico dal basso, detcata peraltro pid da considerazioni costrutt ve e di layout che da valutazioni di efficienza della separa zione (vedi cap. 3.4). Si espongond nel seguito alcune osservazioni sulle seziont ora deZinite, che costituiscono 1a base dei eriteri adottatt nella progettazione. Separazione Primaria Con Centrifugazione Lfobiettivo principale della centrifugazione & quel, Jo di effettuare, in uno spazio ed in un tempo limitato, la eeparazions della grande quantita di acqua presente nella mi~ scsla, Le vilevanti acceleraziont centrifughe in gioco (del~ MOP-D~5286 3-2 Loraine dt 20 g per uim velucitd di ingresso di 20 m/e od tin raggio di?) risultano utili nel concentrare 1 "acqua hella regione esterna del recipiente clrcolares Le grandi masse dlacqua in gioco e le forti turbo Lenze det flusso non consentono di ottenere con la sola cen trlfugazione untefficacia di separazione molto spinta: 1'ir regolarita della corrente provoca spruzzi e quindi disperde goceioline d'acqua nel Flusso ascendente di vapore. La de~ Unidificazions spinta (99.93) del vapore & quindi sostan~ zialmente affldata alla separazione per gravitde Un separatore a sola gravita non 2 dtaltra parte adatto al nostro caso, caratterizzato da rilevanti quantita di acqua: rictlederebbe infatti, per svLluppare le sue pre~ Stazionl, una permanenza molto pid Lunga del flutdo al suo Enterno, LL cre imporrebbe di adottare voluml molto magelo~ ri di quelli sonsentiti da un separatore ad azione combinat: Le sonsiderazion{ precedenti si riflettono anche sulle scelta del tipo di ingresso delle tubazioni di misceli Sono state a volte adottate soluzioni con ingresso cosiddet, to Nelicoldate" anzich® tangenziale, al fine di ridurre lo impatto del flusso sulle pareti interne, regolarizeando in tal modo La corrente (Fig. 1)} allo stesso scopo si sono im Piegati raccordi di ingeesso a sezione rettangolare anziché cireolare. Questi accorgimenti, di esecuzione conplessa © co- stosa, riducono ma non annullane gli effetti prima accenna~ ti: iL raggiumgimento di una buona effictenza resta affida~ to alla separazione per gravit. Il possibile vantaggio co struttivo che ne consegue (per esenpio una Leggera riduzio- he della sezione di passaggio del vapore o della lunghezza deL separatore) non glustifica dunque 1a Loro adozione. Separatore cou Separatore con Angresso elicoldale Ingeesso tangenziale A Fig. 1 Mor-D-5286 3.4 Suparusione Secondavia per Geavitd TL paranetro determinante per questa fase della sepatazione la velocita del flusso verticales al diminulre di questa ei siduce la forza di trascinanento agente sulle goceloline d'acqua disperse nel vapore, che ricadono pid fa eklmente vers> 1L basso sotto Ltazione della gravitas In qesta e nelle altre apparecchiature che effet tuano la sepazazione per gravita La pressione di esereizio 2 un daco progettuale importante; all'aunentare di essa st eiduce infatel la differenza di densita tra L'acqua ed LL vapore, che governa (insiene alla velocita) Lo svolgimento del proceso. Maggiori pressioni di esercizio impongono quindt minori velocita: questa non implica perd necessaria~ mente un aumento di dimension, dato che = a pari portata in massa ~ la maggiore densita riduce la portata volumetrica, Lo aviluppo in senso assiale del separatore & de~ terminato da due esigenze: = regolarizzaze il flusso di vapore, dissipando La componen~ te rotatoria della sua velocita; ~ consentixe i rallentanento delle particelle d'acqua tra~ seinate nel flusso turbolento della sezione inferiore, Provocando in tal modo la Loro ricaduta, Estragione del Vapore Separato I primi nodelli di separatori ciclonici prevedeva no Liuseita dal vapore dall'alto, attraverso un condotto saldato alla sonmita del corpo. ‘Si é ormai pord imposta la tendenza all'adozione diun condotto di uscita del vapore dal basso; questo é costituite da un Cubo coassiale al sepa ratore, con L'imbocco nella parte alta di questtultino e che eace attraverso il Fondo del corpo. Questa configura~ Zione si ® fatta preferive per La magelore razionalica che consente nella disposizione delle tubazioni. Raccolta delL'Acqua Liacqua separata dalla miscela deve ventre avvia: ta verso una zona di calma, con Limitate osctllaioni di i vello, necessaria per permettere un Flusso regolare verso Lorificio di regolazione del. deflusso; nel caso in cul que sta regolazioxe sia effettuata con valvole di controtlo, La vasca di calna ¢ indispensabile per garantire la stabilita dol regolator!. Mor-p-s2a6 11 Liquide separate deve quindl perdere Le compo~ enti rotazionali e vorticose di velocita acqulstate nella fase di centrifugazione ed innettersi ordinatanente nella vasea di calma. Quest ‘ultima - cone si descrivera nel se- guito ~ pud essere disposta in vari modi rispetto al corpo Principale del separatore; in ogni caso, il percorso del~ Lacqua dalla sezione di centrifugazione sino alla vasca deve avere Le seguenti caratteristiche: = evitare L'interferenza tra L'acqua separata ed il flusso i miscela entrante, per non rischiare trascinamenti di acqua nella corrente ascendente di vapore; = garantire un deflusso ordinato dell'acqua, che favorisca Ta dissipazione delle componenti vorticose. Nei diversi tipi di separatori in uso La vasea dt calme viene varlanente disposta riapetto al reciptence prin cipale; 1a tipologia fondamentale @ la seguente (Fig. 2,3, 45) a. Reciplente di Calna Separato In questa solu zione la vases di ealna consiste in un reciptente connesso al corpo princtpale da un tubo di grande sezione che esce orfzzontalmente al Livello del fondo del separatore, L'ac~ qua scorre nel tubo senza occuparne L'intera sezione e sboc~ ca alla somitt di un reciptente provvisto di una grighia orizzontale che rallenta e regolarizza il flusso in cadutas La vasca @ collegata al separatore anche da un tubo di equi Libramento, che consente al vapore trascinato nella vasca di ritornare al corpo principale. IL difetto principale di questa configurazione ri- stede nella sua complessita strutturale: la conpensazione della dilatazione termica del separatore impone infatti di sostenere 1a vasea di calma con support elastict, di esecu zione assai costosa (Fig. 2)3 b. Reciptente di Gala Interne al Corpo con Gon nessione Esterna In questo tipo il separatore presenta un Glaframa cleco che sopara la sezione di contrifugazione dal 1a vasea di celma (costitutta dal fondo del corpo del separa tore). Ltacqua viene raccolta da un tubo di minor sezione rispetto al céso a. che 81 Innosta Cangenzialmente mel. man~ tello al di sotto della sezione di ingresso della miscela; una volta entrata nel tubo, scende Lungo un percorso curvo sino ad una "precamera” costituita da un tronchetto saldato in direzione radiale al mantello. Da questa precanera L'ac qua passa (attraverso una specie di stramazzo) alla vasca principale. MOF-D-5286 35, Questa configurazione risulta costruttivanente un poco macchinosa; dal punto di vista funzionale, inoltre, Taseta adico ad alcunt dubbt wulla guraucle di xegolartea del funzionanento soprattutto in condizioni transitorie, Questi dubbi si riferiscono da un lato al. possibile dissqui, Librio di pressione tra le due canere e dalitaltro al fatto che il percorso dell"acqua,tortuoso e discendente, possa pro, vocarey nel caso di tvascinanento di bolle di vapore, oseillaziont di pressions e quindi irregolarita nel flusso, Tl psinetpio funzionale della connessione esterna tra le due canere appare comunque valid, con qualche modi~ fice alla configuraztone qui deseritta, (Fig.3) cs Reciptente di Gala Interno al Corpo, con Connessione Interna In questo caso, I'acqua separata rag- Blunge 1a sozione Inferfore del corpo attraverso una plastra Forata disposta sotto la sezione di ingresso,con fori dispo- stl prevalentenente verso il centro. Questa ‘configurazione impedisce eccessivi accumu Lie conseguenct oscillazioni del livello del. Ligitdo nella camera superiore. Non appare invece del tutto convincente sotto 11 profi.o della possibile interferenza tra acqua se~ parata e flusso di miscela entrante; L'acqua tende infacet 2 disporsi secondo un paraboloide di rotazione (a causa del La accelerazione centrifuga) risalendo quindi Lungo Le pa reti del recipient. Lo searico attraverso la plastra non senbra poter contrastare effleacemente questa tendenza, so- prattutto in fasi di transitorio. (Fig. 4) 4, Gonfiguraztone Proposta per il Sistena di Raccolta Acqua La disposizione propesta accoppia sostan~ zialmente Le caratteristiche dei due sistent con vasea di calma interna (b-e), adottando un doppio circuito di raccol ta dell tacquas IL diafranma di separazione all.'interno del. corpo presenta infatti aleune aperture che consentono il deflusso verso 11 basso dell 'acqua raccoLta nel settore centrale del Separatore, smaltendo raptdanente eventual! accumuli di Li~ guide dovati a transitori di funztonamento. ‘Sul nantello, tnoltre, vengono praticati alount fori a cavallo della piastra; Liacqua, uscendo dat fori su~ periori, rientra nella sezione {nfertore passando attraver~ $0 una Camera costituita da un settore toroidale saldato al mantello, In questo modo si etfettua uno scarico dell 'acqua disteibuito sulla cireonferenza, intervenendo quindi a con~ trastare la tendenza del fluido ad accumulars{ nella zona pe riferica; 11 deflusso attraverso i fori ® factLitato dall tac celerazione centrifuga posseduta dali 'acqua. (Fig. 5) Mor-p-5286 ‘SEPARATORS OON SERBATOTO DI CALMA ESTERNO pSerbatoto (at cana cSeparatore Fig. 2 SEPARATORE GON SERBATOIO DI CAIMA INTERNO AL CORPO CON CONNESSIONE ESTERNA at calma, NoF-D-5286 3-6 SEPARATORE CON SERBATOTO DT CALMA INTERNO AL CORPO CON CONNESSIONE INTERNA --Serbatoio ai calma SEPARATORE CON SERBATOTO DI GAIMA TWIERNO AL OOEPO CON CONNESSIONE INTERNA R ESTERNA j-Sexbatoio J di caina Fig. 5 MOF-D~5286 3.6 Regolazione del Deflusso del 'Acqua GLE obiettivi della regolazione del deflusso sono: Impedize L'innalzamento del Livello nella cassa dtacqua, che potrebbe risultare pericoloso per £1 Funaionamento; Limitare al minino le perdite di vapore (con con Seguente perdita energetica) quando il Livello & basso. GLi schemt comunenente adottati sono: a. Orifizios b. Valvola di controlLo con regolatore. Liorifizio @ dimensionato in modo che, in condi zioni normali, La sezione sta parzialmente (pit del S04) oc, cupata dalla corrente Liguida, mentre il resto 2 occupato da un flusso di vapore. Una variazione del flusso d'acqua & compensata da una variazione contraria del flusso di va~ pore, ed il Livello rimane sotto controllo. La quantica dt vapore perduta dipende dal margine di sicurezza adottato, @ risulta coaunque inferiore all't% della portata d'acquas Il sistema con valvole di regolaztone deve mante nere costante il Livelle con ample oseillazioni di porta: tas Bt meno diffuso perché pitt costoso ¢ delicato, © anche perché spesso Le piazzole non sono faciimente raggiun gibili con L'alimentazione (elettrica o pneunatica) delle servo-valvole. Mor-p-5286 4 DIMENSTONAMENTO DEL, SEPARATORE, Dati dt Progetto TL dimenstonanento & stato effettuato per due se~ paratori di diversa capscita; la pressione di esercizio © Tentalpia del fluido in ingresso sono stati fissati tenen~ do presenti i dati di produzione sinora disponibili del poz 20 MOF-2 (7Ot/h); si & pot considerato un dimenstonanento Superiore nell!ipotesi di un pozzo di ottime caratteristi~ ches Per quanto riguarda 1a pressione, si & adottato tun valore piuttoste basso rispetto all‘ottimo termodinamico alltentalpia di progetto; si tratta comunque di una ipotest Conservativa dal punto di vista funzionale, che si traduce {in un aumento delle dimenstoni del separatore e dunque della sua efficienza e flessibilita di impiego. I dati di proget, to sono! casoA Caso B Portata di miscela in ingresso 70 t/h 150 t/h Bnealpia della miscela 1.600 kes/keg Pressione di esercizio 10 bar In cette condiziont, il titolo della miscela ri- sulta part a 0416, Le portate in gioco sono dunque, nef due cast: caso A caso B Miscela 70 tfh 150 t/h Vapore 29.1 th 6264 tf Acqua 40.9 th 87-6 t/h Mor-D-5286 4.2 43 Le densita dell'acqua @ del vapore valgono, ri- spettivanente, 887 kg/m? © 5.15 kg/n's Condotte in Ingresso e in Uscita La velocité della miscela in ingrasso viene nor~ nnalmente fissata nel campo minore di 30 m/s, per ottenere una efficiente azione di centrifugazione senza causare ec~ cessive turbolenze che si rifletterebbero in maggiori per~ dite di carico e potrebbero limitare 1a stessa efficienza del separatore. 1a velocita della miscela viene {dentifi- cata con quella del. vapore, trascurando 11 contribute volu metrico della fase Ligutda. ‘La bassa velocita (13.6 m/s ¢ 18 m/s) favorisce Llefficienza e consente un anpio margine di elasticita di EunzLonamento. Per il vapore estratto dal separatore, si adotta generalmente una velocitd Leggermente inferiore, La velocita dell'acqua deve essere mantenuta en~ tro Limitt molto basst per evitare possibilita di flash nel 1a fase di imbocco e, in generale, per favorire La regola~ Tit deli'efflusso e della sua regolazione. Imponendo al~ L'acqua una velocita di 0.5 m/s sf ottengono diametri in u- sefta di 8" @ 12" rLepettivanente. caso A caso 8 (70 tfh) vets (150 t/h) vel. Ingresso miscela 16" 13.6 a/s 20" 18 af Useita vapore 20" 8S als 29 32.4 m/s Usetta acqua BY OS as 2" .45a/s Proporeionanento del Corpo Principale IL diametro del corpo varia, net separatori di in piego corrente, tra 2.5 ¢ 3.5 volte il diametro del tubo di selta del vapore, se questo 8 maggtore dell"ingresso; non & comunque inferiore a 3 diametr! di ingresso. Adottando un valore medio (3p) si ottengono nei due casi seziont arulari di passaggio per il vapore di 1.46 € 2:14 my con velocita media ascensionale del vapore i 1.06 ¢ 1:55 m/s. Quest valori sono di poco superior a quelli adot kati nel dispositivi di separazione a pura gravita, © appaio no quinds senz'altro accettabili. Va rilevato tra L'altro che una ultericre riduzione del diametro del reciptente avreb be come consegenza quella di far investire il condotto di u= Mor-D-5286 bal scita del vapore dal getto di miscela entrante, con perico- Ii dL erostone del tubo e di accentuata turbolenza @ irre golarita del flusso, La distanza tra La zona di ingresso della miscela @ 1a sezione di entrata del condotto vapore deve garantire contro {L rischto di ingresso in quest ultimo di eventuali gocctoline d'acqua proiettate verso L'alto nella fase di cen Urifugazione. I valori correnti di questa distanza sono di cirea 3D, anche se non mancano esempi di distanze mori. Non si rittene comunque conventente scendere sotto 11 valo~ xe di 3D, anche considerando 1'opportuntta di consentire al vapore di. ridurre le componenti rotazionali della sua velo~ cit cosl da assicurare un mbocco pid ordinate nel condot to di estrazione. Lo s2azio tra L'imbocco del cendotto vapore e la somnita del cozpo & spesso molto ampio, anche al di 1A del Le esigenze cul deve soddisfare, ossie permettere un inboc- co gratvale © senza variazioni di direzione troppo brusche al condotto di vapore. Si ritiene che um valore dt 1.5 D tra L!imbocco del tubo e L'attacco del fondo banbato sia senz!altro adeguato. La distanza tra 1'ingresso della miscela ¢ la pla stra forata che delimita la cassa d'acqua pud essere conte~ nuto in circa 1.5 Dj infatti, si stima che la zona interes~ sata dal flusso vorticoso di'miscela non si estenda per pit, di un diametro (del condotto di entrata, quindi < D) dalla generatrice inferiore del tubo di ingresso verso Ll bass Non & dlaltvonde da prevedere un forte accumulo d'acqua al di sopra della’ plaatra, grazie al doppio sistema di doflus~ 80 adattato. Le dimensiont della cassa d'acqua sono determinate sostanzialmente da esigenze di regolazione; devono cicd con sentire senza rischi un accumilo di acqua tale da far inter venive (attraverso la variazione del livello) 1 dispositivi di regolazione. Si giudice che un'altezza pari a un diane tro del condotto delltacqua tra il livello dei fori ctrcon- Ferenziali e La generatrice inferiore del condotto di scari co sia sufficiente allo scopo. Sistema di Raccolta Acqua Wel mantello vervanno praticate due serie di 12 £ori per il deflusso circonferensiale dell'acqua. Questi For’, dimenstonati per smaltire 1'intera portata di acqua con velocita di 0.5 m/s (componente radiale), avranno un Glanetro di SOmmnel caso Ae di 75 nel. caso Be MoF-D-5286 45 4.6 aa I eri saranno disposti in quattro gruppi collo- cati simetricamente, 11 passaggio deli 'acqua avverra acti verso quattro canere costituite da settor{ torotdali salda~ ti al mantello, @ cavallo del fori. TI toro (ben dimensionato € opportunamente sada co al mantello) contribuisce alla stabilita del mantello Foratos Regolazione del Deflusse TL separatore permette di adottare per la regola~ zione sia Llorifizio sia sl sistema con valvola di control~ lo. In questo secondo caso, L'uscita dell 'acqua aver. a attraverso una curva saldata alla faccia interna della flangia. Questultima aved un diametro superiore a quello della condotta di uscita, in modo da poter fungere anche da asso d'uomo. Dati per Verifien Per la verifica meccanica si fara riferimento al- Le norme A.5.MeEs ~ Sec. VIII e alle norme ANCC. La pressione di progetto del conponenti disposti immediatanente a valle di un pozz0 & genaralmente determing ta dalla "pressione di chiusura!, ossia a portata nulla del pozza stesso. Poiché perd il separatore 8 dotato di un disposi tivo locale di sicurezza contro la ssovrapressione (disco di rottura efo valvole di sicurezza) si pud adottare come valore di progetto per 1a verifica meccanica una pressione inferiore a quella di chiusura. Net nostro caso, poséiamo supporre che La massima pressione di esercizio sia di 15 bar; 1a pressione di pro~ getto si poted fissaze dunque in 20 bar, adottando por i di. Spositivi di slcurezza un valore di taratura intermedio (in dicativanente 18-19. bar). Cone temperatura di progetto si potra adottare quella di saturazione alla massina pressione di esercizio (98.3 °c). Su tuted gli spessori sard previsto un sovraspes sore di corrostone non inferiore a 2.5 nm. Nelle zone di ingresso miscela sl applichera alla superficie interna det mantello una fascia di altezza part MOF-D-5286 45 a 2 volte 11 dlanetro di ingresso; questa fascia, ‘che ha funzioni di protezione anti-crosione, avra uno spessore dt 10 mm € sara di acciaio inossidabile (tipo AISI 304). 31 Luglio 1981 er/nct. Nor-p-5286

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