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Fondamenti della Misurazione

Concetti di base di metrologia

A.A. 2015/16
Significato delle misure

“Possiamo conoscere qualcosa dell’oggetto di


cui stiamo parlando solo quando possiamo
compiere su esso misure al fine di descriverlo
mediante numeri; in caso contrario la nostra
conoscenza è scarsa e insoddisfacente”
Lord Kelvin, 1883
Perché misurare?
• Misurazione = conoscenza quantitativa della
realtà oggettiva (grandezze e fenomeni fisici)
• Misura = ineludibile supporto e linguaggio
universale per:
– Scienza/tecnologia
– Produzione
– Scambio di beni/economia
– Salute
– Sicurezza
Le misure come linguaggio

• L’esigenza di misurare una grandezza per


attribuire agli oggetti un valore commerciale è
antica quanto l’uomo ma solo di recente si è
avvertito il bisogno di unificare i sistemi di misura
a livello internazionale.
• Problemi di comunicazione:
– Intersoggettività dell’informazione
– Accordi per la comprensione del messaggio
comunicato
– Ripetibilità e riproducibilità dell’esperimento
Le misure come confronto
• La storia delle misure cominciò dal
confronto tra due oggetti, ancor prima di
imparare a contare

• La misura è proprio una forma di confronto,


perché è un numero che esprime il rapporto
tra la grandezza in esame e un’altra analoga,
scelta come unità campione di riferimento.

• Nell’antichità le misure erano basate su


confronti di grandezze unitarie
“trasportabili” come il piede e il cubito
(misura dell’avambraccio) per le lunghezze,
l’anfora per le misure di volume o sassi e
chicchi per misurare masse.
Le misure come confronto
Riferimenti (unità di misura) antropometrici molto
approssimativi perché variabili e quindi poco oggettivi

Spesso queste unità di misura avevano lo stesso nome ma


valori diversi in Paesi o città diversi.
Piede mesopotamico = 32 cm; egizio = 34,9 cm
Cubito egizio = 52,4 cm; israelitico 44,5/51,8/38 cm (l’arca di
Noè poteva esser lunga da 114 m a 155,4 m)
Riferimenti nazionali

Cubito Egiziano
• Usato per costruire le piramidi
• Stabilito dal faraone
• La mancata taratura era punita
con la morte !
Riferimenti nazionali
Unità standard di lunghezza - Il “Cubito
Reale”
la lunghezza dell’avambraccio del faraone più
la larghezza del palmo della sua mano

Campione primario in granito


Realizzazione del Cubito: un bastone di legno

Standard Operativo / Comparabilità L’uniformità delle misure di


Ri-taratura del Cubito di legno in lunghezza in Egitto fu ottenuta con
corrispondenza di ogni luna piena una incertezza relativa dello 0.05
% su una distanza di 230 m
Taratura/ Riferibilità
Punizioni severe per ogni non conformità
Riferimenti nazionali
• In Inghilterra Enrico I , decretò che una yard doveva considerarsi
come la lunghezza tra la punta del suo naso ed il pollice della
sua mano tesa (XII secolo)

• Per le scale di multipli e sottomultipli si adottava la stessa logica:


Unità di misura di lunghezza adottate nel Ducato di Parma
oncia = 1/12 braccio = 4,54 cm
braccio da muro = 0,545 m
pertica = 6 braccia =3,271 m
miglio = 3000 braccia =1,629 km
Riferimenti nazionali?
Nel XVIII secolo ‘braccio’ significa
• 59,5 cm a Milano
• 68,3 cm a Venezia
• 59,9 cm a Torino
• 67,9 cm a Bergamo,
• 54,0 cm a Parma,
• 64,0 cm a Bologna,
• 58,3 cm a Firenze,
• 66,1 cm a Napoli,
a Verona c’era il "brassio longo" di 64,8 cm e il "brassio corto" di
64,2 cm.
Riferimento supremo
Là dove non poteva l’uomo, si chiamava Dio a
testimoniare la correttezza e, soprattutto l’univocità
delle misure:
“Non commettere ingiustizie nel giudicare, come pure
nelle misure di lunghezza, di peso e di capacità. Usate
bilance giuste, fate pesi giusti, siano esatti l’efa e l’hin”
(Levitico 19, 35-36)
In pratica
• Definizioni di competenza politica
• Campioni materiali che realizzano la
definizione (a parte il tempo)
– Campioni nazionali sotto il controllo dello stato
– Campioni di uso comune
• Verifiche periodiche dei campioni per
garantirne la correttezza
• Tabelle di conversione per il commercio
internazionale
Riferimenti universali
• 1790 – Obiettivo: riferimenti di lunghezza e
massa da proprietà egualmente disponibili per
tutti gli uomini in tutti i tempi.
• Chiunque, dotato di adeguate conoscenze e
strumentazione deve essere in grado di realizzare
da sé l’unità di misura riferendosi a fenomeni
naturali.
Riferimenti universali: la teoria
• metro riferito alla lunghezza del meridiano
terrestre che passa per Parigi

• kilogrammo come massa di un dm3 di acqua


distillata in particolari condizioni
(livello del mare - 4 °C – 45° longitudine)

• litro come volume di un dm3 di acqua distillata in


particolari condizioni
Riferimenti universali: in pratica
1799 - Si ritorna ai manufatti! (metro = lunghezza di
un’asta di platino-iridio; kilogrammo = massa di
un cilindro di platino-iridio)
1870 – Maxwell propone di far riferimento a
caratteristiche dell’atomo
1967 – Definizione del secondo: le proprietà di un
atomo sono le uniche costituenti della definizione
Riferimenti universali: il Sistema
Internazionale
• 1795 - Napoleone impone un sistema unico di misura per
il suo impero, il Sistema Metrico Decimale
• 1875 - ratifica della Convenzione del Metro da parte di
17 Stati (nasce la Conference Generale des Poids et Mesures
- CGPM): i Paesi aderenti accettano come unità di misura i
campioni (di lunghezza, peso e volume) conservati a
Parigi.
• 1960 - i Paesi della Convenzione si impegnano ad
introdurre il Sistema Internazionale (11a CGPM) con i
conseguenti organismi di controllo e studio, nonché gli
istituti metrologici primari che hanno il compito di
realizzare, conservare e disseminare i campioni.
Un po’ di definizioni…
• Norma UNI CEI 70099:2008
Vocabolario Internazionale di Metrologia Concetti
fondamentali e generali e termini correlati (VIM)
Ripubblicato con correzioni minori dal Joint Committee
for Guides in Metrology (JCGM) WG2 come norma JCGM
200:2012
• Norma UNI 4546:1984
Misure e misurazioni - Termini e definizioni fondamentali
Un po’ di definizioni…
• Grandezza (misurabile): Attributo di un fenomeno od una
sostanza distinguibile qualitativamente e determinabile
quantitativamente.
• Si dicono omologhe grandezze della stessa natura, cioè
grandezze che possono essere ordinate secondo valori crescenti o
decrescenti e quindi confrontate direttamente fra loro.
• Il valore di una grandezza viene espresso mediante un’unità di
misura ed un numero che rappresenta il rapporto tra la grandezza
stessa e l’unità.
• Il risultato di una misura consiste nell’assegnare al
misurando il suo valore (per ora…).
Grandezze misurabili e classificabili
• Grandezze misurabili: grandezze per le quali si può
definire e realizzare fisicamente un’operazione di
somma e applicare il concetto di rapporto
rispetto ad un campione (es. lunghezza, forza,
carica elettrica, quantità di calore, energia, …)
• Grandezze classificabili: grandezze cui si possono
applicare uguaglianze o disuguaglianze ma non ha
senso un rapporto numerico (es. temperatura,
durezza, …)
• Nel seguito si farà sempre riferimento a
grandezze misurabili, salvo indicazione contraria
Il processo di misurazione

• Misurare significa valutare quantitativamente


una grandezza fisica, il misurando, mediante il
confronto con una grandezza fisica ad essa
omogenea, l’unità di misura, presa a
riferimento.

• La misurazione è il processo che porta alla


valutazione oggettiva del misurando.
Il processo di misurazione
• Cinque diversi “agenti” contribuiscono al
processo di misurazione:
Il misurando
• Il misurando è la grandezza fisica
sottoposta a misura, valutata nello
stato assunto dal sistema di misura
durante la stessa misura (es.
resistenza di un resistore,
Misurando lunghezza di un tavolo).
VIM: Grandezza in senso
determinato sottoposta a
• Generalmente il misurando viene
misurazione. rappresentato mediante un
UNI4546: Parametro modello matematico (es. V=RI).
sottoposto a misurazione • E’ necessario avere una preventiva
e/o regolazione, valutato
nello stato assunto dal
conoscenza approssimativa del
sistema al momento della misurando (stima grossolana)
misurazione stessa
Il campione
• Il campione realizza fisicamente
l’unità di misura con la quale si
vuole confrontare il misurando
• Un campione deve essere:
– assoluto: il suo valore non deve
dipendere dal luogo in cui è
conservato; Campione materiale
– stabile: il suo valore non deve VIM:
variare nel tempo; Apparecchio per misurazione o
– riproducibile e disseminabile: sistema di misurazione inteso a
deve essere possibile realizzare definire, realizzare, conservare o
delle copie fedeli da conservare in riprodurre una unità ovvero uno o
luoghi diversi. più valori noti di una grandezza
per trasmetterli per confronto ad
altri strumenti per misurazione.
Il metodo

• Il metodo di misura è la modalità con cui si esegue


il confronto
• Il metodo generalmente si basa su una legge o un
fenomeno fisico
• Si sfrutta un modello matematico dei fenomeni in
gioco
• Per scegliere il metodo più adatto è necessaria
una stima grossolana della natura e dell’entità dei
fenomeni in gioco
Metodi di misura
• La misura può essere ottenuta in modo diretto, ovvero
per confronto diretto con l’unità di misura e i suoi
multipli o sottomultipli, o in modo indiretto, ovvero
tramite l’applicazione di leggi fisiche che legano la
grandezza incognita ad altre misurabili direttamente.
• Si parla di misura diretta, di una grandezza, quando
per ottenerla non serve nessun altro attributo.
• Si parla di misura indiretta, di una grandezza, quando
per ottenerla è necessario misurare una o più
grandezze differenti. In genere si ottiene una misura
indiretta tramite formule matematiche (modello) che
coinvolgono altre misure (dirette o indirette).
Esempi
• Per misurare la lunghezza di un
tavolo non serve altro che un
confronto con la lunghezza di
un’asta graduata: misura diretta

• La densità di un oggetto è pari al


rapporto fra la sua massa e il suo
volume. Si misura quindi la massa
dell’oggetto (M = 100 g), se ne
misura poi il volume (V = 1 m3) e si
calcola densità = massa/volume =
100 g/m3: misura indiretta
Lo strumento

• Lo strumento è l’oggetto, o l’insieme di oggetti,


con cui si esegue il confronto fra misurando e
campione.
• Il confronto va eseguito con le modalità prescritte
nel metodo di misura impiegato.
L’operatore
• L’ operatore coordina e
supervisiona la sequenza di
operazioni previste dal
metodo di misura impiegato
(procedura).
• Legge le indicazioni degli
strumenti (letture)
• Elabora le letture per
ottenere il risultato di
misura.
• Può non essere umano
(sistemi automatici di
misura)
Scelte da effettuare
• Determinare il campione adeguato
• Scegliere il modello adeguato per il misurando
• Definire il metodo di misura
• Individuare lo strumento di misura
• Selezionare un operatore addestrato ad
effettuare la misurazione seguendo una
procedura ben definita
Indipendentemente dalle scelte
• Il risultato di misurazioni diverse e ripetute del medesimo
misurando non è sempre lo stesso.
• E’ lo stesso processo di misurazione ad alterare più o
meno significativamente il misurando rendendo
impossibile la conoscenza del “valore vero”.
• Tutti gli agenti che intervengono nel processo di misura
contribuiscono a rendere il risultato della misura diverso
dal “valore vero” del misurando
• Si parlerà di valore vero riferendosi al valore che il
misurando assumerebbe se la misurazione non fosse
affetta da errori.
Cause di scostamento: il misurando

• La conoscenza del misurando è spesso


incompleta (incertezza di definizione)
• Il modello matematico del misurando è spesso
incompleto (incertezza di modello)
• Lo stato del misurando non è completamente
noto (incertezza sullo stato)
• Il processo di misurazione modifica lo stato del
misurando (incertezza di inserzione)
Cause di scostamento: il campione
• Il campione è la migliore realizzazione disponibile
dell’unità di misura, non è l’unità di misura.
• Non ne fornisce il valore esatto, solo una buona
approssimazione
• Lo scostamento fra il campione e l’unità di misura
non è completamente noto
• La capacità di mantenere inalterata nel tempo la
realizzazione dell’unità di misura non è infinita
(stabilità del campione)
Cause di scostamento: il metodo

• Il modello matematico del fenomeno utilizzato


per il metodo è spesso incompleto (incertezza
di modello)
• Spesso vengono trascurati gli effetti di
grandezze o fenomeni che interferiscono con il
misurando (grandezze di influenza)
Cause di scostamento: lo strumento
• La conoscenza della relazione che sussiste fra
misurando e sistema di misura è incompleta
• Il principio operativo impiegato differisce da
quello ideale a causa di:
– Componenti non ideali
– Rumore generato internamente
– Sensibilità alle condizioni ambientali
– Taratura inadeguata
– Età
– …
Cause di scostamento: l’operatore

• Esperienza e competenza tecnica


dell’operatore sono essenziali per la buona
riuscita di una misurazione:
– Esecuzione tempestiva delle operazioni
– Valutazione della posizione di un indice su una
scala graduata
– Corretta interpretazione dei risultati di una misura
– Elaborazione corretta delle letture degli strumenti
Cause di scostamento: il resto del mondo

Grandezze di influenza
Valore vero e valore vero convenzionale
• Il valore vero di una grandezza, accessibile sperimentalmente,
è di per sé non conoscibile; sia perché non definibile in modo
rigoroso, sia perché non completamente accessibile dalla
strumentazione.
• Si può identificare il valore vero con un valore di riferimento
misurabile con un strumento di migliore qualità rispetto a
quello effettivamente usato per la misurazione. Si parlerà in
questo caso di valore vero convenzionale.
• VIM: valore vero convenzionale = Valore attribuito ad una
grandezza in senso determinato ed accettato, a volte per
convenzione, come avente un’incertezza adatta per un
dato scopo.
Precisione ed accuratezza
• Accuratezza di misura (VIM): Grado di concordanza tra il
risultato di una misurazione ed il valore vero del misurando.
• In genere viene usato per esprimere la vicinanza tra i risultati
di successive misurazioni dello stesso misurando ed il suo
valore vero convenzionale.
• Precisione di misura: esprime l’accordo tra i risultati di
successive misurazioni dello stesso misurando.
• VIM: grado di concordanza tra indicazioni o valori misurati
ottenuti da un certo numero di misurazioni ripetute dello
stesso oggetto o di oggetti similari, eseguite in condizioni
specificate.
Precisione ed accuratezza
Accuratezza
elevata scarsa
 
Risultati di 50 misurazioni
Elevata

di un medesimo
misurando con valore
vero θ eseguite con 4
Precisione

 
differenti metodi:
1 2

  1 preciso ed accurato
2 preciso ed inaccurato
Scarsa

3 impreciso ed accurato
4 impreciso ed inaccurato

 3  4
Ripetibilità
• Ripetibilità delle misure: esprime l’accordo tra i risultati di
successive misurazioni dello stesso misurando realizzate nelle
medesime condizioni di misura.
• VIM: Grado di concordanza tra i risultati di successive misurazioni
dello stesso misurando effettuate nelle stesse condizioni di misura.
• Le condizioni di ripetibilità comprendono :
– lo stesso procedimento di misurazione
– lo stesso osservatore
– lo stesso strumento di misura usato nelle stesse condizioni
– lo stesso luogo
– ripetizione entro un breve periodo di tempo
• La ripetibilità può essere espressa quantitativamente in termini
delle caratteristiche di dispersione dei risultati.
Riproducibilità
• Riproducibilità delle misure: esprime l’accordo tra i risultati di misurazioni
dello stesso misurando realizzate facendo variare le condizioni di misura
• Grado di concordanza tra i risultati di misurazioni dello stesso misurando
effettuate cambiando le condizioni di misura.
• Perché un’espressione della riproducibilità sia valida è necessario
specificare le condizioni che sono state fatte variare.
• Le condizioni che si fanno variare possono comprendere :
– il principio di misurazione ed il metodo di misurazione
– l’osservatore
– lo strumento di misura
– il campione di riferimento
– il luogo
– le condizioni d’uso
– la data
• La riproducibilità può essere espressa quantitativamente in termini delle
caratteristiche di dispersione dei risultati.
Misura e incertezza
• Norma UNI 4546 - Misura: “Informazione costituita da un
numero, una incertezza ed una unità di misura, assegnata a
rappresentare una grandezza in un determinato stato del
sistema”.
• VIM: Incertezza = Parametro, associato al risultato di una
misurazione, che caratterizza la dispersione dei valori
ragionevolmente attribuibili al misurando.
• L’incertezza rappresenta “il grado di indeterminazione” con
il quale il processo di misurazione ha ottenuto il risultato.
• Essa associa al risultato di una misurazione una indicazione
sulla dispersione dei valori che possono ragionevolmente
essere attribuiti al misurando.
Risultato di una misurazione
• Il risultato della misurazione della grandezza Y sarà così
espresso:

• dove u.m. è l'unità di misura;


• y ± i rappresenta una fascia di valori entro cui cadrebbe il
valore vero;
• i è l'incertezza della misura.
• L'insieme dei valori da (y - i) a (y + i) contiene il valore del
misurando con una data probabilità e prende appunto il nome
di fascia di valore.
Esempio
• Accostando l’asta al tavolo si vede che
quest’ultimo è lungo poco più di 200 tacche e
si stima che l’incertezza sulla misura non sia
maggiore di 1 tacca.
• Si potrà pertanto affermare che: “il tavolo è
lungo 200 centimetri, con un'incertezza di un
centimetro”.
• Tale risultato viene solitamente riassunto con
la notazione:

lunghezza = (200 ± 1) cm
Compatibilità delle misure
• Compatibilità delle misure: condizione che si
verifica quando le fasce di valore assegnate in
diverse occasioni come misura della stessa
grandezza nello stesso stato hanno almeno un
elemento in comune.
• Perché diverse misure siano compatibili è
necessario e sufficiente che esista un elemento
comune a tutte le fasce di valore.
• Un insieme di misure che soddisfa questa
condizione si dice mutuamente compatibile.
Compatibilità delle misure
Perché diverse misure siano compatibili è necessario e
sufficiente che esista un elemento comune a tutte le
fasce di valore.
Delle tre misure eseguite
sullo stesso parametro x
nello stesso stato solo 1-3 e
2-3 sono mutuamente
compatibili.
La compatibilità non è una
proprietà transitiva.
Fondamenti della Misurazione

Riferibilità delle misure

A.A. 2015/16
Riferibilità delle misure
Che ore sono?

• Strumento
• Taratura
• Strumento di riferimento
• Organismo ufficiale per la gestione degli
strumenti di riferimento
• Norme e leggi internazionali
Obiettivi
• I risultati di misura devono poter essere riferibili
a campioni di unità di misura riconosciuti nel
contesto più ampio possibile.
• E’ necessario determinare un parametro di
qualità della misura che ne consenta
un’interpretazione corretta ed un uso efficace:
l’incertezza

• Ottenere misure compatibili operando ovunque


nel mondo.
Riferibilità (traceability)
• Proprietà del risultato di una misurazione consistente nel poterlo
riferire a campioni appropriati, generalmente nazionali o
internazionali, attraverso una catena ininterrotta di confronti, tutti
con incertezza dichiarata.
• L’unicità del riferimento (da cui riferibilità) è garantita da un unico
sistema di unità di misura valido internazionalmente (il Sistema
Internazionale o SI).
• Le incertezze devono essere valutate ed espresse rigorosamente
adottando gli stessi criteri e metodi (norme internazionali).
• Il metodo più sicuro per produrre misure confrontabili tra di loro è
quello di produrle tutte mediante strumenti tarati da laboratori
accreditati dagli organismi di accreditamento dei vari Paesi
Strumenti
• Un unico sistema di unità di misura (SI)

• Regole per rendere disponibili campioni


riferibili all’unico SI

• Metodi per la stima dell’incertezza

• Regole di scrittura dei risultati di misura


Strumenti
• Un unico sistema di unità di misura (SI)

• Regole per rendere disponibili campioni


riferibili all’unico SI

• Metodi per la stima dell’incertezza

• Regole di scrittura dei risultati di misura


Cos’è un sistema di unità di misura?

• Un Sistema è un insieme di grandezze tra le quali esistono


delle relazioni definite.
• Le grandezze fondamentali di un sistema sono in un
insieme di grandezze convenzionalmente accettate come
indipendenti.
• Le altre, esprimibili attraverso le precedenti, si dicono
grandezze derivate.
• Particolari grandezze possono essere adottate
convenzionalmente come Unità di Misura per grandezze
omologhe.
Condizioni per la realizzazione di un
sistema di unità

• Accordo tra Paesi (piano diplomatico)


• Una sola unità di misura per ciascuna grandezza
fisica.
• Una sola scala di multipli e sottomultipli per
ciascuna unità di misura.
• Possibilità di impiegare oggetti o apparecchi
(campioni) che si possano confrontare
facilmente (piano tecnico/scientifico).
Il Sistema Internazionale
• ASSOLUTO
le unità di misura in esso adottate sono invariabili in ogni tempo
ed in ogni luogo, sono state definite in via teorica;
• COMPLETO
le grandezze fondamentali sono in numero sufficiente a
rappresentare ogni campo della fisica;
• COERENTE
il prodotto o il quoziente di più unità di misura di grandezze
differenti forniscono una grandezza derivata il cui valore è
unitario;
• RAZIONALIZZATO
i coefficienti numerici che compaiono nelle leggi vengono scelti in
modo che i fattori irrazionali 2 o 4 appaiono soltanto in leggi che
implicano configurazioni circolari, sferiche o cilindriche e non in
formule relative a configurazioni piane.
• DECIMALE
i multipli e i sottomultipli delle sue unità di misura sono scelti
secondo le potenze di dieci;
Il Sistema Internazionale
Unità fondamentali
metro m lunghezza
kilogrammo kg massa
secondo s tempo
ampere A corrente elettrica

kelvin K temperatura
mole mol quantità di sostanza

candela cd intensità luminosa

Unità supplementari

Radiante rad Angolo piano

Steradiante sr Angolo solido


Il Sistema Internazionale

Unità derivate
Esempi:
newton N m·kg·s-2 forza
watt W m2·kg·s-3 potenza
metro quadro m2 area
metro al secondo m·s-1 velocità

In generale:
Unità SI = mα1·kgα2·sα3 ·Aα4 ·Kα5 ·cdα6 ·molα7 ·radα8 ·srα9

αi può solo assumere valori interi


Strumenti

• Un unico sistema di unità di misura (SI)

• Regole per rendere disponibili campioni


riferibili all’unico SI

• Metodi per la stima dell’incertezza

• Regole di scrittura dei risultati di misura


Organismi, ruoli e responsabilità

La compatibilità delle misure è assicurata soltanto se il


sistema di misura presso ogni laboratorio presenta
una continua riferibilità ad un unico sistema di
riferimento
• Comité International des Poids et Mesures
(CIPM)
• Bureau International des Poids et Mesures
(BIPM)
• Istituti Metrologici Nazionali (INRIM, ENEA)
CIPM

• Comité International des Poids et Mesures


(CIPM)
Organo tecnico/scientifico che prepara le
riunioni della CGPM.
Ha compiti di supervisione del BIPM.
Ha insediato comitati consultivi su materie
specifiche. (il CCE, ad esempio, si occupa delle
unità elettriche)
BIPM

• Bureau International des Poids et Mesures


(BIPM)
E’ responsabile della unificazione delle misure di
grandezze fisiche.
Deve realizzare campioni e scale di misura.
Deve conservare i campioni.
Deve organizzare confronti internazionali.
Eseguire e coordinare la determinazione delle costanti
fisiche di interesse in metrologia (ad es. μ0, c)
Istituti Metrologici Nazionali

• Istituti Metrologici Nazionali


Realizzano e conservano i campioni nazionali.
Svolgono attività di ricerca nell’ambito della
metrologia e di sostegno all’industria
nazionale.
Mantengono i collegamenti con gli organismi
internazionali.
Istituti Metrologici Italiani

• Istituto Nazionale di Ricerca Metrologica (INRIM): unisce le


funzioni dell’Istituto Gustavo Colonnetti (unità di massa,
temperatura, lunghezza, forza) e dell’Istituto Elettrotecnico
Nazionale Galileo Ferraris (unità elettriche, fotometriche, di
tempo e frequenza) – Min. Università e Ricerca

• Ente per le Nuove tecnologie l’Energia e l’Ambiente (ENEA):


radiazioni ionizzanti – Min. Attività Produttive
Riferibilità delle misure

Come è possibile garantire la riferibilità ad un


unico sistema di riferimento?
• Definizione
• Realizzazione
• Riproduzione
• Mantenimento (o conservazione)
• Disseminazione
Le unità di misura del SI

Le definizioni delle u.m. fondamentali sono


raggruppate in tre categorie, a seconda che
siano riferite:
• Ad un prototipo (kg, mol)
• Alla caratteristica di un fenomeno o uno stato fisico
(s, K, cd)
• A costanti fisiche fondamentali (m, A)
Le unità di misura del SI

Unità di massa: kilogrammo


Definizione
Il kilogrammo è la massa del prototipo internazionale conservato
presso il BIPM
Realizzazione
Campione materiale
Conservazione
INRIM
Instabilità temporale relativa
Nell’ordine di 10-9
Le unità di misura del SI

Unità di quantità di sostanza: mole


Definizione
La mole è la quantità di sostanza di un sistema che contiene tante
entità elementari quanti sono gli atomi in 0.012 kg di carbonio
12
Realizzazione
Non esiste un campione di mole ma si fa riferimento a materiali di
concentrazione nota e certificata (materiali di riferimento)
Osservazioni
1) La definizione di mole è riferita al kg
2) Il numero di entità elementari contenuto in una mole (costante
di Avogadro) è NA = 6,022 141 99 x 1023 mol-1, nota con
incertezza tipo relativa di 7,9·10-8
Le unità di misura del SI
Unità di tempo: secondo
Definizione
Il secondo è l’intervallo di tempo che contiene
9 192 631 770 periodi della radiazione corrispondente alla transizione tra i
due livelli iperfini dello stato fondamentale dell’atomo di Cesio 133
Realizzazione
Orologio atomico a fascio di cesio
Conservazione
INRIM
Incertezza
±1·10-14
Le unità di misura del SI

Unità di temperatura: kelvin


Definizione
Il kelvin è la frazione 1/273.16 della temperatura termodinamica
del punto triplo dell’acqua
Realizzazione
Termometri campione, punti fissi di temperatura ed
equazioni di interpolazione
Conservazione
INRIM
Incertezza
±3·10-7
Le unità di misura del SI
Unità di intensità luminosa: candela
Definizione
La candela è l’intensità luminosa, in una data direzione, di una
sorgente monocromatica di frequenza 540·1012 Hz e la cui
intensità energetica in quella direzione è 1/683 watt/sr
Realizzazione
Radiometro e lampade ad incandescenza di riferimento
Conservazione
INRIM
Incertezza
±5·10-3
Osservazione
La definizione di candela dipende da quelle di m, kg, s, sr
Le unità di misura del SI
Unità di lunghezza: metro
Definizione
Il metro è la lunghezza del tragitto compiuto dalla luce nel vuoto
in un intervallo di tempo di 1/299 792 458 di secondo
Realizzazione
Laser elio-neon stabilizzati i frequenza
Conservazione
INRIM
Incertezza
±2.5·10-11
Le unità di misura del SI

Unità di corrente elettrica: ampere


Definizione
L’ampere è l’intensità di corrente elettrica che, mantenuta costante
in due conduttori paralleli di lunghezza infinita, di sezione
circolare trascurabile, e posti alla distanza di un metro l’uno
dall’altro, nel vuoto, produrrebbe tra i due conduttori una
forza di 2·10-7 newton su ogni metro di lunghezza

Osservazioni
1. Non è possibile applicare alla lettera la definizione
2. La definizione di ampere dipende da quelle di m, s, kg
Le unità di misura del SI

Unità di corrente elettrica: ampere


Realizzazione
Bilancia di corrente
Conservazione
Non è possibile conservare campioni dell’ampere
Incertezza
Nell’ordine di 10-7
La relazione F = µ0 (I2·l)/(2π·a) fissa il valore della costante
µ0 a 4π ·10-7 H · m-1 (m·kg·s-2·A-2).
Alcune unità derivate di tipo elettrico

volt V W·A-1 differenza di


potenziale
ohm Ω V·A-1 resistenza
farad F s·A·V-1 capacità

Il campione di ampere non si può conservare ma i


campioni di volt, ohm e farad si!
E’ possibile riprodurre l’ampere a partire da campioni
di differenza di potenziale e resistenza
Realizzazione e riproduzione

• Realizzazione: realizzazione fisica dell’unità di


misura a partire dalla sua definizione
• Riproduzione: realizzazione dell’unità di misura
dalla predisposizione di un campione di misura
altamente riproducibile basato su un fenomeno
fisico. Esempi:
– campione di f.e.m. ad effetto Josephson
– campione di resistenza ad effetto Hall quantizzato
– campione di capacità a condensatore calcolabile
Effetto Josephson
I

Ai capi di una giunzione di due superconduttori debolmente accoppiati, polarizzata


con una corrente continua ed irradiata da un’onda elettromagnetica a frequenza
f, si generano valori quantizzati di tensione secondo la relazione V = (h/2e)·n·f
con n intero.
2e/h = 483.597898 THz/V con un’incertezza relativa di 4·10-8, costante di Josephson.
Mettendo in serie migliaia di giunzioni si arriva a valori che vanno da 1 a 10V.
L’effetto Josephson garantisce una riproducibilità nell’ordine di 10-8
Effetto Hall quantizzato

La resistenza dovuta all’effetto Hall in un gas elettronico bidimensionale in


presenza di elevati livelli di induzione magnetica (B ≈10 T) e basse
temperature ( T ≈ 1 K ) assume valori discreti secondo la relazione
RH = h/(n·e2) con n intero.
h/e2 = 25812.807 Ω con un’incertezza relativa di 2·10-7, costante di von
Klitzing
L’effetto Hall quantizzato garantisce una riproducibilità nell’ordine di 10-9.
Condensatore calcolabile

Se la capacità Ca fra gli elettrodi 1 e 2 e la capacità Cb fra gli elettrodi 3 e 4


sono uguali, per il teorema di Lampard la capacità fra due elettrodi
opposti vale:
C0 = ε0 ·ln2/π = 1.95354849 pF/m
se gli altri due sono collegati fra di loro.
Tale valore è indipendente dalla sezione degli elettrodi purchè siano a
simmetria cilindrica.
Le unità di misura del SI

Unità di angolo piano: radiante


Definizione
Il radiante è l’angolo piano al centro che su una circonferenza
intercetta un arco di lunghezza uguale a quella del raggio

Unità di angolo solido: steradiante


Definizione
Lo steradiante è l’angolo solido al centro che su una sfera
intercetta una calotta di area uguale a quella del quadrato
il cui lato ha la lunghezza del raggio
Le unità di misura del SI

La tendenza è quella di definire le u.m. rispetto a


fenomeni e costanti fisici
Le u.m. effettivamente indipendenti sono tre:
kg, s, K
Vengono fissate tre costanti fondamentali:
Velocità della luce: c = 2.99792458·108 m·s-1
Permeabilità del vuoto: μ0 = 4π ·10-7 m·kg·s-2·A-2
Numero di Avogrado: NA = 6.02214199·1023 mol-1
Costanti fondamentali
Velocità della luce:
Si indica con la lettera c (celeritas) e rappresenta la velocità di propagazione della radiazione elettroma-
gnetica nel vuoto; il suo valore costituisce il limite superiore delle velocità raggiungibili da qualunque corpo. La
velocità della luce nel vuoto è un invariante relativistico: ossia la velocità di un corpo che viaggia alla velocità
della luce è indipendente dal sistema di riferimento dal quale si osserva il moto. I primi esperimenti di
laboratorio che permisero di determinare il valore di c con buona approssimazione furono quelli effettuati
da Fizeau e da Foucault e risalgono alla metà del XIX secolo. Il valore della velocità della luce è c = 2,99
108 m/s.

Permeabilità magnetica del vuoto:


Costante fisica che rende conto delle proprietà magnetiche del vuoto. L'intensità del campo magnetico
generato nel vuoto da una corrente elettrica I rettilinea e infinitamente estesa, a una distanza r da essa, è data
ad esempio da B = (µ0 / 4 p) (I / r), dove µ0 è appunto la permeabilità magnetica del vuoto. Nel sistema di unità
di misura MKS questa costante è adimensionata, e il suo valore numerico è µ0 = 4 10-7. Per ogni materiale si
definisce una costante dielettrica specifica, che per alcune sostanze (materiali ferromagnetici) non ha valore
precisamente costante, ma è funzione della corrente e della "storia magnetica" del materiale.

Numero di Avogrado
La costante di Avogadro, chiamata così in onore di Amedeo Avogadro e denotato dal simbolo
N_A o \mathcal{N}, è il numero di particelle (solitamente atomi, molecole o ioni) contenute in una
mole. Tale numero di particelle è pari a circa 6,022 × 1023 . È formalmente definito come il
numero di atomi di carbonio isotopo 12 presenti in 12 grammi di tale sostanza. Anche se definito
con riferimento al carbonio-12, la costante di Avogadro si applica a qualsiasi sostanza.
Corrisponde al numero di atomi o molecole necessario a formare una massa pari
numericamente al peso atomico o al peso molecolare in grammi rispettivamente della sostanza.
Mantenimento

1. Realizzazione di un gruppo di riferimento


2. Conservazione nelle migliori condizioni
ambientali
3. Periodico confronto con:
 Realizzazione dell’u.m.
 Riproduzione dell’u.m.
 Campioni primari di altri laboratori
4. Confronti ciclici all’interno del gruppo
Disseminazione: i campioni

Campioni primari (es. riferimenti di tensione


ad effetto Josephson)
Campioni secondari (es. pile Weston, diodi
Zener)
Campioni di lavoro di prima linea (calibratori)
Campioni di lavoro di seconda linea
• Ogni strumento di misura contiene un campione di
riferimento, quindi va periodicamente confrontato con
uno di precisione migliore.
• Ogni stato aderente al SI ha un’organizzazione
nazionale che garantisce la disseminazione attraverso
una rete di laboratori accreditati.
Catena di riferibilità metrologica

International Primary Standards, set by


SI International Committee of Weights and Measures
Units (CIPM) (Paris)

Primary Maintained by National


standards Measurement Institutes

Used by industry and checked


Industrial reference standards periodically against Primary
standards

Industrial working standards

Balances, thermometers, pressure gauges etc found in


(for example) undergraduate laboratories
Disseminazione: la taratura (VIM)
Operazione eseguita in condizioni specificate, che
- in una prima fase stabilisce una relazione tra i valori di
una grandezza, con le rispettive incertezze di misura,
forniti da campioni di misura, e le corrispondenti
indicazioni, comprensive delle incertezze di misura
associate, e
- in una seconda fase usa queste informazioni per
stabilire una relazione che consente di ottenere un
risultato di misura a partire da un’indicazione

Certificato di taratura (o rapporto di taratura) documento


in cui è registrato il risultato di una taratura
Taratura e riferibilità

Campione
Campioni
primario Campioni di
secondar
i prima linea Strumenti di
lavoro
• Se ad ogni passo della catena metrologica si valuta
correttamente l’incertezza e ad ogni passo successivo si ha
che il valore di riferimento rimane sempre compreso entro le
diverse bande di incertezza si ha che le misure ottenute con
due strumenti riferiti allo stesso campione primario sono
compatibili.
• Le bande d’incertezza di due strumenti entrambi riferibili allo
stesso campione devono essere parzialmente sovrapposte.
Catena metrologica e incertezza
Organizzazione della metrologia

• Enti tecnico-scientifici (BIPM, IMN, IMEKO,…)


• Enti normatori
– Normativa tecnica (internazionale, nazionale,
categoria)
– Normativa legale (solo nazionale)
• Disseminazione e riferibilità
– Uffici metrici provinciali
– Centri LAT (Laboratori accreditati)
Standards e standardizzazione
• Norma tecnica/standard (AFNOR): documento, prodotto
mediante consenso e approvato da un organismo
riconosciuto, che fornisce, per usi comuni e ripetuti, regole,
linee guida o caratteristiche, relative a determinate attività
o ai loro risultati, al fine di ottenere il miglior ordine in un
determinato contesto (Semplicemente un documento che
dice come fare bene le cose... )
• Standardizzazione (ISO): attività svolta per stabilire,
relativamente a problemi effettivi e potenziali, disposizioni
per gli usi comuni e ripetitivi, miranti ad ottenere l’ordine
migliore in un determinato contesto
Standards e standardizzazione
• Effetti socio-economici dell’attività di normazione
– miglioramento e l’economicità del processo produttivo,
– miglioramento delle modalità di controllo, di prova e di
collaudo
– migliore qualità del prodotto finale;
– semplificazione della comunicazione tecnica mediante
l’unificazione della simbologia, della codifica e delle
interfacce;
– tutela degli interessi dei consumatori;
– definizione chiara e precisa dei rapporti commerciali
evitando il rischio di contenziosi;
– tutela della sicurezza
Norme e normatori
• Tipologie di norma
– standard volontari
– regolamenti tecnici cogenti
– standard proprietari
• Enti normatori
– organismi qualificati e riconosciuti a livello nazionale
ed internazionale che producono le norme
mediante il contributo, il consenso e l’approvazione
di tutte le parti interessate (stakeholders = utenti,
autorità competenti, produttori, …)
Norme tecniche
Enti normatori

Livello internazionale ISO/IEC

Livello europeo CEN/CENELEC

Livello nazionale UNI/CEI

Livello di categoria IEEE, ...

ISO: International Organization for Standardization


IEC: International Electrotechnical Commission
CEN: Comitato Europeo di Normazione
CENELEC: Comitato Europeo di Normazione Elettrotecnica
UNI: Ente Nazionale di Unificazione
CEI: Comitato Elettrotecnico Italiano
IEEE: Institute of Electrical and Electronics Engineers
Metrologia legale

Livello internazionale OIML

Livello nazionale Uff. Centrale Metrico

Livello locale
Uff. Metrici Provinciali

Utilizzatori

OIML: Organizzazione Internazionale di Metrologia Legale


Le organizzazioni della metrologia legale servono a garantire la
correttezza delle misure utilizzate per le transazioni commerciali.
Gli uffici metrici provinciali (Camere di Commercio) controllano gli
strumenti di misura utilizzati a tal fine (come la bilancia del
supermarket ad es.)
Normatori internazionali in metrologia

• Joint Committee for Guides in Metrology (JCGM)


– International Bureau of Weights and Measures (BIPM)
– International Electrotechnical Commission (IEC)
– International Federation of Clinical Chemistry and Laboratory Medicine (IFCC)
– International Organization for Standardization (ISO)
– International Union of Pure and Applied Chemistry (IUPAC)
– International Union of Pure and Applied Physics (IUPAP)
– International Organization of Legal Metrology (OIML)
– International Laboratory Accreditation Cooperation (ILAC)
• Ha prodotto due sole norme, per noi fondamentali:
– JCGM 100:2008 (ISO IEC Guide 98-3) “Guide to the expression of uncertainty
in measurement ”
– JCGM 200:2012 (ISO IEC Guide 99) “International vocabulary of metrology.
Basic and general concepts and associated terms”
Riferibilità – Accreditamento
Obiettivo: valutare la competenza tecnica e l'idoneità professionale degli operatori di
valutazione della conformità (Laboratori e Organismi), accertandone la conformità a
regole obbligatorie e norme volontarie

Organismi
Livello internazionale ILAC

Livello europeo EA

Livello nazionale ACCREDIA

ILAC: International Laboratory Accreditation Cooperation


EA: European co-operation for Accreditation
ACCREDIA: Ente Italiano di Accreditamento (Ministero dello Sviluppo Economico)
Accreditamento e certificazione
• Accreditamento: Attestazione e riconoscimento della
competenza tecnica
• Procedura in base alla quale un organismo
autorevole riconosce formalmente che un altro
organismo o una persona ha la competenza di
eseguire determinati compiti.
• Certificazione: Conferma della conformità a esigenze
prestabilite
• Procedura in base alla quale un esterno conferma
che un prodotto, un procedimento o una prestazione
è conforme alle esigenze prestabilite.
Laboratori di taratura
• La disseminazione delle unità di misura avviene mediante
la rete di centri LAT (laboratorio di taratura accreditato)
sotto la supervisione del Dipartimento laboratori di
taratura di ACCREDIA.
• L'accreditamento dei laboratori attesta: la competenza
tecnica del laboratorio ad effettuare tarature, la riferibilità
dei campioni utilizzati, la conformità alle norme
internazionali.
• I centri LAT emettono certificati di taratura che hanno la
stessa validità tecnica di quelli rilasciati dagli Istituti
metrologici primari (nell’ambito dei livelli d’incertezza
dichiarati) e garantiscono la riferibilità della
strumentazione tarata.
Riferibilità
Mezzi per garantire la riferibilità

• Un unico sistema di unità di misura (SI)

• Regole per rendere disponibili campioni


riferibili all’unico SI

• Metodi per la stima dell’incertezza

• Regole di scrittura dei risultati di misura 1


Regole di scrittura per le u.m.

1024 yotta Y 10-1 deci d


1021 zetta Z 10-2 centi c
1018 exa E 10-3 milli m
1015 peta P 10-6 micro µ
1012 tera T 10-9 nano n
109 giga G 10-12 pico p
106 mega M 10-15 femto f
103 kilo k 10-18 atto a
102 etto h 10-21 zepto z
101 deca da 10-24 yocto y
(per evitare di scrivere numeri con troppe cifre prive di significato)
Regole di scrittura per le u.m.
• I nomi di tutte le unità SI e dei loro multipli e sottomultipli sono
nomi comuni e devono avere l'iniziale minuscola.
• Nella lingua Italiana i nomi delle unità SI sono invariabili al plurale
(es.: 2 volt e NON 2 volti oppure 2 volts)
• Eccezioni:
– metro (un metro, due metri)
– kilogrammo (un kilogrammo, due kilogrammi)
– secondo (un secondo, due secondi)
– candela (una candela, due candele)
– mole (una mole, due moli)
– radiante (un radiante, due radianti)
– steradiante (uno steradiante, due steradianti)
– le unità derivate in cui essi compaiono (un metro al secondo, due metri al
secondo)
Regole di scrittura per le u.m.
• Il simbolo del multiplo o sottomultiplo deve precedere il simbolo
della u.m. senza l'interposizione di un punto o di uno spazio.
Esempio:
– 5 mm (corretto)
– 6 µ·F (sbagliato)
– 7 k m (sbagliato)
• Non si devono usare prefissi composti. Esempio:
– 2 nF (corretto) e non 2 mµF (sbagliato)
– 4 M (corretto) e non 4 kk (sbagliato)
• L'unità di misura, se non accompagna la misura a cui si riferisce,
deve essere espressa con il suo nome e non con il simbolo.
• Fra le eccezioni a questa regola le più comuni sono quelle che
riguardano il caso in cui si indichi l'u.m. di un asse coordinato in
un diagramma.

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