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Essentials of Contemporary Management Canadian 5th Edition Jones Solutions Manual
Essentials of Contemporary Management Canadian 5th Edition Jones Solutions Manual
Essentials of Contemporary
Management Canadian 5th Edition
Jones Solutions Manual
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CHAPTER TWO
MANAGING THE ORGANIZATIONAL ENVIRONMENT
INSTRUCTOR MANUAL
In this chapter, we explore the nature of the external forces—the forces and conditions
that operate beyond an organization’s boundaries but affect a manager’s ability to acquire and
utilize resources. The two levels of the external environment, often referred to as the specific
and general components, create opportunities and threats managers must deal with and thus
affect the way organizations plan, organize, lead, and control resources to achieve
organizational goals. We discuss the ways that managers can adjust and respond to forces in
the organization’s environment to capitalize on opportunities and minimize threats. By the end of
the chapter, you will understand the steps managers must take to ensure that organizations
adequately address and appropriately respond to the external environment to meet the
challenges they face in the global economy.
LEARNING OUTCOMES
LO1 Explain why the ability to perceive, interpret, and respond appropriately to the
organizational environment is crucial for managerial success.
LO2 Identify the main forces in an organization’s external environment and the challenges these
forces present to managers.
LO3 Explain the changes in the global economy that lead to opportunities and threats.
LO4 Explain the ways managers can minimize threats and uncertainty from forces in the
external environment.
LO5 Evaluate the major challenges managers face in gaining a competitive advantage in the
global economy
KEY TERMS
Lecture Outline
Opening Case Questions from the text: Answer can be found on page 74 of the text.
Globalization: is the set of specific and general forces that work together to integrate and
connect economic, political and social systems across countries, cultures, or geographic regions
so that nations become increasingly interdependent and similar.
I. Explain why the ability to perceive, interpret, and respond appropriately to the
organizational environment is crucial for managerial success.
II. Identify the main forces in an organization’s external environment and the challenges
these forces present to managers.
2. Distributors.
— Eh! Che dicevo? Dicevo il vero quando asserivo che Buck vale
per due diavoli.
Fu questo il discorso di François la mattina dopo, quando scoprì che
mancava Spitz e che Buck era coperto di ferite. Lo tirò vicino al
fuoco e alla luce del fuoco mostrò le ferite.
— Quello Spitz combatte come un diavolo, — disse Perrault, mentre
esaminava gli squarci e i tagli.
— E questo Buck combatte come due diavoli. — fu la risposta di
François. — Ed ora potremo guadagnar tempo. Non più Spitz, non
più disordine, per certo.
Mentre Perrault impaccava gli attrezzi dell’accampamento e caricava
la slitta, il conducente incominciò a porre i finimenti ai cani. Buck
trottò subito al posto che Spitz avrebbe occupato come capo del tiro;
ma François, non badando ad esso, condusse Sol-leks alla bramata
posizione. A suo giudizio, Sol-leks era il miglior cane che rimaneva
per dirigere il tiro. Buck si slanciò furioso su Sol-leks, spingendolo
via e prendendone il posto.
— Eh? eh? — gridò François battendo le mani allegramente. —
Guardate un po’ Buck. Ha ucciso Spitz, e crede ora di prenderne il
posto.
— Via! via di qui, stupido! — gridò, ma Buck non si mosse.
Afferrò Buck per la collottola del collo, e benchè il cane ringhiasse
minacciosamente, lo trascinò da un lato e rimise a posto Sol-leks. Il
vecchio cane non era punto contento, e mostrava chiaramente che
aveva paura di Buck. François era cocciuto, ma quando voltò le
spalle, Buck scacciò via nuovamente Sol-leks, che era contento di
andarsene.
François si stizzì. — Ora, perdio! t’insegno io a ubbidire! — gridò,
ritornando con una pesante mazza in mano.
Buck, che ricordava l’uomo dalla maglia rossa, si ritirò lentamente,
nè ritentò di scacciare Sol-leks quando fu rimesso a posto. Girava
intorno, fuori del tiro della mazza, ringhiando furiosamente e
amaramente; e mentre girava intorno, teneva d’occhio la mazza per
schivarla se mai François gliela avesse gettata contro, giacchè era
diventato saggio nei rapporti con le mazze.
Il conducente continuò i suoi preparativi, e chiamò Buck quando fu il
momento di porlo al vecchio posto davanti a Dave. Buck indietreggiò
di due o tre passi. François lo seguì, ma il cane continuò a
indietreggiare. Dopo un po’ di questo gioco, François depose la
mazza, pensando che Buck temesse d’essere picchiato, ma Buck
era, invece, in piena rivolta. Non voleva sfuggire alla mazza, ma
avere il comando del tiro. Gli apparteneva di diritto. Se l’era
guadagnato, e non avrebbe rinunciato.
Perrault venne a dare una mano a François. Tutt’e due lo rincorsero
per quasi un’ora. Gli gettarono mazze: egli le schivò. Lo maledirono,
e maledirono i suoi genitori, e la sua semente sino alle più remote
venture generazioni, e tutti i peli del suo corpo e ogni goccia di
sangue delle sue vene; ed egli rispondeva ad ogni maledizione con
ringhi e si teneva lontano dal loro raggio d’azione. Egli non cercò di
scappare, facendo intendere chiaramente che quando l’avessero
accontentato, sarebbe rientrato al suo posto e sarebbe stato buono.
François alla fine si sedette grattandosi la testa. Perrault guardò
l’orologio e bestemmiò. Il tempo fuggiva, ed essi avrebbero dovuto
essere in cammino già da un’ora. François si grattò nuovamente la