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01 copertina :01 copertina 191 27-07-2017 8:58 Pagina 1

IL MODELLISMO IN SCALA MONDIALE


Italia € 7,00 Greece €12,00 Spain €11,50
DPI 1/9/2017

MENSILE
n° 254 Settembre 2017
www.aurigapublishing.it
1:48
GLOSTER METEOR
F.8 KOREA
A09184
GLOSTER METEOR
F.8 KOREA
The Gloster Meteor was Britain’s
first jet fighter and the only Allied
jet aircraft to see operational service
during the Second World War. The
post-war F.8 variant of the Meteor was
fitted with new more powerful Derwent
turbojet engines and was perhaps the
definitive incarnation of this famous
aircraft and was the main RAF fighter
throughout the 1950s, until superseded
by the Hawker Hunter. A stable and
reliable aircraft, the Meteor F.8
soon became outclassed as an
air superiority fighter, but the
effectiveness of the basic design
allowed the aircraft to be used in
a variety of other roles.

GLOSTER METEOR F.8


Aircraft A77-851 flown by Sergeant George Spaulding Hale,
No.77 Squadron, Royal Australian Air Force, Kimpo,
Korea, March 1953

GLOSTER METEOR F.8


Aircraft A77-854, No.77 Squadron, Royal Australian
Air Force, Kimpo, Korea, 1953.

GLOSTER (FOKKER-BUILT) METEOR F.8


No.327 Squadron, Ruiten Vieró (Diamonds Four) display team,
Koninklijke Luchtmacht (Royal Netherlands Air Force), Commando
Lucht Verdediging (Air Defense Command), Soesterberg Air Base,
The Netherlands, 1952.
Length 287mm Width 236mm Pieces 190

Airfix.com Start as you mean to finish


and all good retail stockists
Official Product

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03 sommario :03 sommario 27-07-2017 9:14 Pagina 1

Mensile di tecnica modellistica n° 254 - Settembre 2017

6 Africa 1/35
di Andrea Cingolani

12 B-47E Stratojet 1/144


di Fausto Muto

18 NATO Boxer MRAV 1/35


di Fabrizio Pincelli

32 Cannoniere d’appoggio Segugio (SE) e Spinone (SP), 1951 1/350


di Marcello d’Andrea

48 JEEP RAT ROD 1/24


di Pietro Ballarini

58 S.79 Prototipo I-MAGO 1/48


di Cesare Pigliapoco

RUBRICHE

40 Materiali e metodi
66 The Penguin's Corner
64 a 66 new sa agosto:base steel art 4 colonne 10-07-2017 8:08 Pagina 65
05 editoriale:05 editoriale 27-07-2017 9:18 Pagina 1

MODEL TIME
Direttore Responsabile
Thomas Abbondi

Editore
Auriga Publishing International S.r.l.
Via Bressanone 17/1 - 16154 Genova
www.aurigapublishing.it

Capo redattore
Thomas Abbondi (T.A.)

Direttore editoriale
Alessandro Bruschi

Servizi fotografici
Alessandro Bruschi (A.B.)

Grafica
Cristina Bonanno
Partire con il piede giusto
Consulenti e Collaboratori Questa volta faccio il furbino e l'Editoriale lo riempio con parole
Simon Antelmi, Pietro Ballarini, Riccardo Casati,
Andrea Cingolani, Marcello d’Andrea, Sandro Degiani, non mie.
Daniele Guglielmi, Enzo Maio, Marcello Marchetti, È uno scambio di opinioni apparso su un social tra il sottoscritto e
Fausto Muto, Cesare Pigliapoco, Fabrizio Pincelli un amico da poco entrato nel nostro meraviglioso mondo modelli-
Sped in A.P. 45% comma 20/B art 2 legge 662/96 stico. Gli ho chiesto se potevo usare le sue parole per la rivista e ho
Filiale di Genova. Pubblicazione registrata avuto il suo permesso. Non ho riscritto niente perché nel tentativo
presso il tribunale di Genova il 03/04/2001 al n° 19.
Tutti i diritti sono riservati. di ripetere il suo pensiero avrei potuto sbagliare e travisare senti-
Nessuna parte dei testi e delle illustrazioni può essere menti e opinioni, per cui trascrivo fedelmente le sue parole che
riprodotta senza l'autorizzazione scritta dell'Editore.
© 2017 Auriga Publishing International S.r.l. esprimono la sensazione ricevuta all'ingresso nel mondo del model-
Abbonamenti e arretrati lismo e le sue speranze, intenzioni e speranze.
Abbonamento annuale a 12 numeri € 60,00
Abbonamento annuale Europa € 110,00 “... ho seguito con interesse la discussione odierna in merito agli
Overseas yearly subscription € 120,00
Copie arretrate/Back issues € 10,00 editoriali delle riviste mensili. Francamente per me è un mondo
+ spedizione/postage: tutto nuovo, ho iniziato a fare modellismo circa due anni fa, per cui
+ 4,30 € Italia corriere espresso
+ 10 € Europe surface mail non conosco le dinamiche che ruotano intorno a questo mondo e
+ 15 € Overseas surface mail francamente non mi appassionano né le polemiche e né i rancori,
Copie arretrate per abbonati Italia € 9,00
+ 4,30 € di spedizione con corriere
proprio perché non capisco come possano nascere intorno a quel-
(previa conferma disponibilità) lo che alla fine è solo un hobby! Continuerò a leggere Model Time e
Pagamento: C/CP 27524131 intestato a: Steel Art con la stessa passione che ho avuto fin dal primo numero
Auriga Publishing International S.r.l.
Via Bressanone 17/1 che ho acquistato di queste riviste, cercando di carpire spunti per
16154 Genova - Fax 010 6001907 migliorare la mia modesta tecnica, osservando con interesse i lavo-
Specificando sulla causale il nome della
rivista, i numeri richiesti, l’indirizzo ri degli altri modellisti e cercando avidamente nelle ultime pagine
del richiedente e recapito telefonico. delle stesse le ultime novità di mercato! Questo è un mondo fanta-
Informazioni:
E-mail: info@aurigapublishing.it stico e meraviglioso, fanciullesco direi per essere rovinato da ste-
Stampa rili e inutili polemiche… questo è solo un mio modesto pensiero e
PRONTOSTAMPA Zingonia BG
spero di non aver offeso nessuno. Siamo un gran bel gruppo di
Distributore per l’Italia e per l’estero: amici coeso e intrigante, aggiungerei con grandi modellisti, conti-
SO.DI.P. SpA, Via Bettola 18, nuiamo ad esserlo con simpatia!...”.
20092 Cinisello Balsamo(MI)
Tel +3902/66030400, FAX +3902/66030269
sies@siesnet.it - www.siesnet.it
Corrispondenza e Pubblicità Sarebbe bello, bellissimo che questo fosse il modo di approcciare il
Auriga Publishing International S.r.l. modellismo da parte di tutti, Neofiti, Apprendisti e Maestri, sareb-
Via Bressanone 17/1 - 16154 Genova - Fax 010 6001907
modeltime@aurigapublishing.it be bello che questo approccio non cambiasse mai, che non si
Valido listino prezzi n° 1 lasciasse che rancori, gelosie, vendette, invidie, frustrazioni si
riversassero nel nostro Mondo.
Sarebbe bello che il Modellismo rimanesse un hobby puro, limpido,
Questo periodico è associato pulito, esemplare.
all’Unione Stampa Periodica
Italiana Non è così, non è così per qualsiasi cosa abbia a che fare con gli
Garanzia di riservatezza
esseri umani, che purtroppo perfetti non sono. Ma possiamo fare
L’Editore garantisce la massima riservatezza dei dati persona- sì, ognuno nel suo piccolo, che l'Utopia sia un pochino più vicina,
li in suo possesso. Questi saranno utilizzati esclusivamente
per la gestione degli abbonamenti e per l’eventuale invio di un pochino più possibile. Basta smorzare, assorbire, non replicare
informazioni commerciali inerenti alle proprie iniziative Art. o replicare con tono calmo e sereno, magari scegliere di frequenta-
13 legge n° 675/96. Si potrà richiedere in ogni momento la
cancellazione dei dati scrivendo a: Auriga Publishing re modellisti positivi e lasciare cuocere quelli più aggressivi nel
International S.r.l. - Via Bressanone 17/1 - 16154 Genova loro brodo; l'ambiente che ci circonda lo creiamo e lo modifichiamo
noi, tutti insieme, non ci viene imposto, ce lo scegliamo o semplice-
La redazione si riserva il diritto di adattare e riassumere i testi
per esigenze di stampa ed obiettività. I manoscritti e le foto- mente non agiamo per migliorarlo.
grafie anche se non pubblicati non si restituiscono. La reda- Spero che l'amico che ha scritto queste belle parole sia ancora un
zione declina ogni responsabilità per i danni derivanti dal-
l’incorretta applicazione delle tecniche descritte nella pubbli- modellista fra una decina di anni, più esperto, più abile, eventual-
cazione.
mente più premiato, e che possa un giorno guardarsi indietro e
Created and printed in Italy pensare che un piccola spintarella al mondo modellistico per esse-
re migliore l'ha data anche lui!
Sandro Degiani
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Fin dall'infanzia sono sempre stato


affascinato dalla natura e dalle crea-
ture che popolano il nostro pianeta,
così ogni tanto mi ritaglio uno spazio
di tempo rilassante, per creare scenet-
te di vita animale.

di Andrea Cingolani
1/35
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sfazioni e anche parecchi consensi da

AFRICA
L'occasione me l'ha data la scoperta di corridoio preferenziale attraverso
tramite internet di un signore france- il quale passano gli animali. parte delle persone che l'hanno osser-
se che scolpisce fauna (soprattutto Questi ultimi sono un rinoceronte vata, e che molto probabilmente in
africana) in maniera davvero molto nero, tre fenicotteri, un airone bian- futuro si arricchirà di altri scorci di
convincente. co (quello a terra) e un airone guar- questo nostro fantastico mondo sel-
Acquistato quindi il rinoceronte dabuoi (quello sulle fronde dell'albe- vaggio.
nero, mi sono subito messo a pensa- ro). Per la pittura di tutti ho utilizza-
re a come rappresentarlo in natura to una base acrilica Tamiya, lavorata
con una scenetta che lo mettesse sì in poi con colori Vallejo e rifinita con
risalto ma senza concentrarsi solo su colori a olio.
di esso. In definitiva una scenetta inconsue-
Ho quindi ritenuto di aggiungere ta, che mi ha regalato molte soddi-
diversi volatili tipici dell'Africa, per
dare più vita alla scena; non essendo
però presenti sul mercato li ho dovu-
ti interamente scolpire con stucco bi-
componente.

Passiamo ora alla costruzione del dio-


rama. La scenetta è ambientata in
Africa, proprio all'inizio della stagio-
ne secca, per questo motivo la pozza
d'acqua è sovrastata da una porzione
di terreno che (complice le alte tem-
perature africane) ha crepe molto
accentuate.
Per crearle ho utilizzato della norma-
le terra con l'aggiunta di un po' di
colla vinilica (non troppa, altrimenti
poi compatta il terriccio e non si
crepa), per facilitare il formarsi delle
stesse è bene aiutarsi con un asciuga-
capelli, che accelera l'asciugatura del-
l'impasto e ci aiuta nell'aumentarne
lo spessore.
Formatesi le crepe è bene passare
velature di acqua e colla vinilica
molto diluite e leggere, per fissare il
tutto ed evitare che saltino via al
minimo tocco.
Per l'erba ho usato le palline di posi-
donia. Le tante marche produttrici di
tappeti erbosi che troviamo sul mer-
cato fanno ottimi prodotti, ma forse
troppo precisi e che danno un aspet-
to da "giardino di casa", mentre con
la posidonia si riescono a creare tap-
peti erbosi totalmente casuali e non
regolari (nelle altezze e nella direzio-
ne dei cespugli), proprio come si può
osservare in natura.
I cespugli sono stati dipinti con una
tonalità di verde non troppo accesa,
in quanto siamo all'inizio della sta-
gione secca e quindi nel passaggio tra
il verde accesso del periodo della
piogge e il giallo del periodo della sic-
cità.
Ovviamente ho cercato di dare vita
alla scena aggiungendo piccoli rami,
l'escremento di un elefante (costruito
con stucco e fili d'erba, molto reali-
stico ma… senza cattivi odori!) e
creando con erba calpestata una sorta

MODEL TIME 254/17 7


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Gli uccelli li ho
scolpiti tutti
partendo da un
abbozzo del
corpo in filo
metallico, rico-
perto e inciso
poi con stucco
Magic Sculpt;
sempre con filo
metallico ho
creato le lunghe
zampe degli ani-
mali.

A destra
L'albero è stato creato ad hoc, per
cercare così di riempire al meglio
gli spazi, ed è stato scolpito con
stucco bicomponente e inciso con
cutter e attrezzi vari da scultore,
mentre per la verniciatura ho utiliz-
zato colori acrilici Tamiya e Vallejo,
lavorati poi con lavaggi selettivi a
olio.
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AFRICA
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Per l'acqua ho utilizzato il prodotto


appositamente creato dalla Prochima,
che richiede pazienza nel creare le onde
ma che una volta asciutto è altamente
realistico. Per dare un po' di movimento
alla pozza, ho aggiunto delle leggere
strisce di schiuma bianca all'apice delle
piccole onde create dal vento e dal pas-
saggio dei tre fenicotteri.

10 MODEL TIME 254/17


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AFRICA
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La missione principale del B-47 era quella di sganciare bombe nucleari


sull’Unione Sovietica. La macchina risultò troppo complicata per quegli anni e
non riuscì a prendere parte alla guerra di Corea come bombardiere conven-
zionale e nemmeno a mantenere un'operatività a livelli accettabili.

Anche fra gli equipaggi non riscontrò


simpatie, i piloti la temevano e al
tempo stesso rispettavano, ma non ci
fu mai amore. Alle alte quote era dav-
vero difficile da controllare, special-
mente a pieno carico, non perdonava
nessun tipo di errore e specialmente
nei primi anni Cinquanta diventò
una trappola mortale per gli equipag-
gi in caso di problemi. Inoltre,
dal 1955 in poi la strategia di
bombardamento cambiò, si passò
dalle alte quote ad attacchi "Pop Up",
cioè la parte finale della missione
prevedeva un avvicinamento al ber-
saglio volando a bassa quota per ter-
minare con una brusca risalita e
sgancio dell’ordigno nucleare.
Questa nuova strategia portò a seri
problemi strutturali delle ali, creando
numerosi incidenti mortali.
Il B-47E è la versione di gran lunga
più importante, prodotta in 386
esemplari.

di Fausto Muto
ACADEMY 1/144

12 MODEL TIME 254/17


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B-47E STRATOJET
Incorporava molte modifiche rispet- ricerca e attacco automatici, migliore
to alle precedenti versioni: i motori rispetto al precedente B-4 che si era
erano i General Electric J47-GE-25, dimostrato sostanzialmente impreci-
che consentivano circa 3.000 kg di so e scarsamente affidabile. Era dota-
spinta con iniezione d'acqua al decol- ta di sonda standard per il riforni-
lo in aggiunta ai razzi ausiliari JATO mento in volo, carburante ridotto a
(Jet Assisted Take Off), con ben 33 circa 60.000 litri inclusi due serbatoi
unità da 454 kg di spinta l'uno. subalari con circa 15.000 litri di car-
L'armamento fu aumentato a due burante, paracadute-freno, sistema di
cannoni calibro 20 mm, controllati eiezione per i sedili dei piloti e del
da un sistema radar A-5, capace di navigatore.

Come consuetudine procediamo con l’assemblaggio seguendo i passi indi-


cati dal foglio istruzioni. Il cockpit è semplice da assemblare e una buona
colorazione, seguita da ombre e luci, contribuisce a un buon realismo.

MODEL TIME 254/17 13


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La chiusura dei due gusci della fuso-


liera avviene non prima di aver colo-
rato gli interni dei pozzetti carrello.
Anche in questo caso si procede con
un lavaggio che serve a dare profon-
dità; l’unione dei due gusci fusoliera
procede senza particolari intoppi.
Le linee di giunzione vengono evi-
denziate con un pennarello in modo
da porre in risalto eventuali fessure
che in genere in questi casi si crea-
no. Dopo averle individuate si proce-
de a chiuderle e a reincidere le linee
che risultino cancellate dall’utilizzo
della carta abrasiva.

IL KIT COSTRUZIONE alcol denaturato, si procede alla fase


di modulazione del colore. Questo
Un modello Hobbycraft, riproposto Il montaggio del kit è piacevole e passaggio ha due effetti, il primo è
dalla Academy. Nonostante la scala, i lineare in tutte le sue fasi, eccezione quello di una stendere una base di
dettagli sono ottimi e le pannellature fatta per l'assemblaggio dei carrelli, primer necessaria alla stesura del
fini e ben fatte contribuiscono a una in particolare quelli alari posti nelle colore definitivo e il secondo scopo è
buona riproduzione di questo velivo- gondole motore. Qui occorrono quello di iniziare a creare le prime
lo. diverse prove e bisogna accorciare i ombre e luci al modello.
Il kit inoltre fornisce due serbatoi gambi dei carrelli per avere una reali- Iniziamo dalla zona inferiore sten-
subalari e differenti postazioni di stica posizione dell’aereo. dendo ad aerografo un primer nero.
armamento caudale. Concludiamo la fase di montaggio Per le superfici laterali del modello
Le decal disponibili sono per due ver- assemblando il pezzo E1 alla parte utilizziamo un primer grigio, mentre
sioni: inferiore della fusoliera. per la zona superiore è stato utilizza-
B-47B, 51-2212, 306 BW 1951 to un primer bianco.
B-47E, 51-2320, 441 BS / 320 BW COLORAZIONE Il colore base della mimetica consiste
in un bianco lucido per le superfici
Dopo un'accurata pulizia dell’intero inferiori e un metallico per quelle
modello, avvenuta con l’utilizzo di superiori. I colori utilizzati sono acri-

Uniamo i due pezzi che formano la


grande ala e lasciamo in pressione
con i morsetti. Una volta asciutto il
collante procediamo a fissare l’ala
alla fusoliera; lo stesso procedimen-
to avviene per gli stabilizzatori oriz-
zontali.

14 MODEL TIME 254/17


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B-47E STRATOJET
Il kit prevede due versioni, la B e la E, quindi nella con-
fezione troviamo due musi differenti. La nostra scelta
cade sulla versione E, quindi andiamo a utilizzare il
muso con la dicitura F1. Per evitare che il modello sia
sbilanciato sulla coda occorre inserire dei pesi nell’in-
cavo del pezzo F1.
Prima di fissare la capottina procediamo a mascherare
quest’ultima per la successiva fase di verniciatura.
Fortunatamente i frame non sono molti, perché in que-
sta scala l'operazione risulta complicata. Per il resto il
trasparente si fissa agevolmente alla sua posizione.

I carrelli d'atterraggio e le ruote


sono davvero ben fatti, considerata
la scala. Dopo un'attenta pulizia dei
pezzi e un effetto appiattimento
degli pneumatici si procede a colo-
rare questi particolari. I lavaggi
mirati daranno una profondità e
realismo.
In questa fase ci limiteremo a puli-
re e dipingere i portelli dei vani car-
relli. Come consuetudine, i carrelli
principali verranno fissati al model-
lo solo al termine della fase della
colorazione.

Passiamo al montaggio dei motori. Qui occorre un po’ di lavoro in più,


perché l’incastro dei pezzi porta a particolari difetti di giunzione.
Nulla che non si possa risolvere con un po’ di stucco e
conseguente passaggio di carta abrasiva.
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lici, applicati molto diluiti in modo


da ottenere trasparenze interessanti
con i primer dati in precedenza.
Con l’aiuto di nastro adesivo
mascheriamo alcuni pannelli e utiliz-
ziamo tonalità più chiare e scure per
creare un effetto cromatico interes-
sante e non monotono.
Prima di applicare le decal stendia-
mo, sempre ad aerografo, un lucido
trasparente acrilico. Le decal hanno
presentato molte difficoltà nell’appli-
cazione, ma con un apposito ammor-
bidente abbiamo ridotto i danni al
minimo. Concludiamo il tutto sigil-
lando il lavoro con altre mani di luci-
do acrilico.

INVECCHIAMENTO

Per creare maggiore realismo utiliz-


ziamo lavaggi mirati con smalti nelle
linee dei pannelli.
I toni dei lavaggi sono in varie tona-
lità di grigi e gli eccessi del prodotto
vanno eliminati con un pennello
intriso nell’apposito diluente per
smalti. Si procede in questo modo
fino a ottenere il grado di invecchia-
mento desiderato e gradevole secon-
do i propri gusti personali, senza
eccedere.

CONCLUSIONE

I lavaggi effettuati in precedenza ten-


dono ad opacizzare eccessivamente
l’intero modello. Allo stesso modo,
documentandosi con filmati d’epoca
e le poche foto a disposizione risulta
che il metallo dell’aereo dopo poco
tempo tende a perdere la brillantez-

16 MODEL TIME 254/17


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B-47E STRATOJET
za. Per ovviare a questo inconvenien-
te sigilliamo l’intero modello con un
mix di trasparente lucido acrilico e
satinato. La miscela ideale è di un
60/70% di trasparente lucido e del
restante di trasparente satinato.
A questo punto non ci resta che pre-
parare la vistosa antenna che dalla
deriva va al trasparente principale e
posizionare i carrelli, che daranno

qualche grattacapo per centrare l’e-


satto posizionamento del velivolo al
suolo.

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18 a 29 MRAV:06 a 11 saipang 27-07-2017 9:46 Pagina 18

Il Boxer è un veicolo corazzato da combattimento multiruolo tedesco-olande-


se, progettato per compiere una serie di operazioni tramite l'utilizzo di modu-
li di missione installabili; viene prodotto dalla ARTEC GmbH e il programma è
gestito dall'OCCAR (Organizzazione congiunta per la cooperazione in materia
di armamenti).

di Fabrizio Pincelli
HOBBY BOSS 1/35

18 MODEL TIME 254/17


18 a 29 MRAV:06 a 11 saipang 27-07-2017 9:46 Pagina 19

NATO BOXER MRAV


Tutto il materiale è pronto per ini-
ziare questo nuovo lavoro.

ARTEC GmbH risiede a Monaco di Per modificare la posizione delle A questo punto inclino l’albero di
Baviera, le sue società madri sono quattro ruote anteriori creo un’inci- trasmissione fino alla posizione
sione a V sul giunto cardanico con desiderata, rispettando quella crea-
Krauss-Maffei Wegmann GmbH e
una sottilissima lama a seghetto. ta in precedenza sugli altri assi.
Rheinmetall Military Vehicles GmbH
(RMMV) da parte tedesca e
Rheinmetall MAN Military Vehicles
Nederland B.V. per i Paesi Bassi. Nel
complesso, Rheinmetall ha una par-
tecipazione del 64% nella joint ven-
ture. Altri nomi del progetto sono
GTK (veicolo di trasporto blindato) e
MRAV per il multiruolo.

Incollo il sistema di sterzo e con- Ora procedo col dettagliare i pistoni


trollo l’esatta inclinazione rispetto idraulici dello sterzo. Utilizzando la
agli altri assi. lama usata in precedenza per il giun-
to cardanico rimuovo l’aggancio del
pistone alla struttura.

In seguito elimino tre millimetri di Con una punta da 0,5 mm eseguo


pistone, lasciando il posto allo un foro che servirà da guida al
stelo non presente nel pezzo origi- nuovo stelo.
nale.

Lo stelo è realizzato in tubo in pla-


stica da 0,5 mm di diametro, incol-
lato con colla cianoacrilica e ada-
giato nella sua corretta posizione.
Con filo di rame ho realizzato il
tubo dell’olio che serve per il rien- Entrambi i pistoni
tro dello stelo. sono completati.

MODEL TIME 254/17 19


18 a 29 MRAV:06 a 11 saipang 27-07-2017 9:46 Pagina 20

PROGETTO

Come per l'autoblindo Luchs, anche


il Boxer ha sempre creato in me il
desiderio di costruire un grosso vei-
colo ruotato, adatto al trattamento
che ormai adotto su tutti i miei
modelli. In questo caso però ho volu-
to rappresentare il mezzo solamente
ricoperto da uno strato di polvere,
abbandonando per questa volta la
Il passaggio successivo consiste nel Con una lima da unghie rifinisco la
riproduzione del fango che tanto mi
rimuovere la parti in plastica per superficie appena trattata. sta a cuore. Per tale scopo ho usato i
sostituirle con quelle in metallo. pigmenti e i colori a olio, che eccel-
Utilizzo la lama affilata del cutter in lono per le loro caratteristiche di opa-
più passaggi per evitare di danneg- cità, sfumatura e semplicità di appli-
giare il resto del modello.
cazione. Dopo aver studiato molte
foto del veicolo mi sono imbattuto in
un video che mostra alcuni Boxer
(GTK in questo caso) impegnati in
azioni di addestramento e guerra
simulata, che presentavano sulle
fiancate e nella parte anteriore dei
drappi in tela utilizzati per mimetiz-
zazione e come filtro per ridurre la
polvere nelle parti alte. Ho deciso che
quell’accorgimento doveva essere
rappresentato anche sul mio model-
lo. Dopo aver pensato a lungo su
Per incollare le parti in metallo uti- Utilizzando sempre una lima da quale materiale usare, ho deciso che
lizzo l’ottima cianoacrilica Colla 21, unghie elimino il lucido sulle fotoin- per sostenere i drappi avrei utilizzato
applicata con un sottilissimo filo di cisioni, in modo da poter realizzare della corda per navimodellismo
rame per evitare eccessi. ottime saldature con lo stagno.
ancorata ai ganci di traino posteriori
e agli specchietti retrovisori. Una sola
corda per tutto il contorno del
mezzo. I drappi invece li ho realizza-
ti con un foglio di carta lucida, taglia-
to col cutter e bagnato con colla vini-
lica diluita in acqua. Il risultato non
ha deluso le mie aspettative.

IL MODELLO

Il kit della Hobby Boss è ben struttu-


rato e facile da montare, ma presenta
Prima di staccare i pezzi dalla matri- Per staccare i pezzi utilizzo la lama molti ritiri della plastica sui pezzi più
ce realizzo i rivetti con un punzone, del cutter, ottima per precisione di grandi. Inoltre si notano evidenti
aiutandomi con un piccolo martello. taglio e robustezza. bave sulla mezzeria dei pezzi, che
sono poi da eliminare e ripulire; vada
Per realizzare le forme più comples- per i pezzi grandi, ma per quelli pic-
se utilizzo la piegatrice e una plac- coli bisogna fare attenzione a non
Rifinisco i bordi con una lima finis- chetta di plastica per eseguire una romperli perché sono molto fragili.
sima. piega perfetta e lineare. Visto il costo del kit non ci si può
aspettare di meglio, ma consente
comunque di avere tra le mani un’ot-
tima base per un bel lavoro. Per det-
tagliare il modello mi sono affidato
all’ottimo set Voyager (PE35441) per
le fotoincisioni, che prevede tutti i
lancia fumogeni in metallo tornito e
supporti in resina. Le gomme del kit
sono di scarsa qualità e ho deciso di
acquistare il meglio che offre il mer-
cato per questo tipo di dettaglio: Def
20 MODEL TIME 254/17
18 a 29 MRAV:06 a 11 saipang 27-07-2017 9:56 Pagina 21

Per una perfetta e duratura stagna- Nella zona desiderata faccio colare Posiziono il pezzo da saldare nella
tura, con un piccolo pennello appli- dello stagno, che mi servirà come giusta posizione e lo riscaldo con lo
co un abbondante strato di flussan- base per la saldatura utilizzando la stagnatore. Per magia, lo stagno
te. punta dello stagnatore. sottostante si fonde e crea una sal-
datura compatta e uniforme.

Tutte le maniglie sono realizzate in Anche i supporti degli specchietti L’aggancio dei supporti degli spec-
filo di rame piegato con delle pin- sono realizzati in filo di rame salda- chietti retrovisori è stato modifica-
zette a becchi lisci. to a stagno. to forando la parte a contatto con
questi ultimi.

Gli specchietti retro-


visori sono pronti
per essere incollati.

Come in precedenza, l’incollaggio


tra rame e plastica avviene median-
te colla cianoacrilica.

Model DW 35015, realizzate unica-


mente per questo modello. Le ruote
riproducono l’effetto di schiaccia-
mento dovuto al peso del blindato e
presentano un eccellente dettaglio.
L’unica modifica strutturale che ho
realizzato sul modello è stata quella
di variare la posizione delle quattro
ruote sterzanti anteriori. Per realizza-

MODEL TIME 254/17 21


18 a 29 MRAV:06 a 11 saipang 27-07-2017 9:46 Pagina 22

Il modello completato.

re questa modifica ho dovuto detta-


gliare i pistoni idraulici dello sterzo e
inclinare il giunto cardanico della
trasmissione su tutte e quattro le
ruote. Ne è valsa la pena, poiché que-
È sempre meglio suddividere il sta modifica dona realismo e dinami-
modello in sottoinsiemi, per esegui-
cità al modello.
re i passaggi successivi in tranquil-
lità e senza sorprese.

22 MODEL TIME 254/17


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NATO BOXER MRAV


Ho provato un esperimento riguardo Dopo una completa pulizia con Utilizzo il nero acrilico Ammo appli-
i vetri della postazione della mitra- alcool spruzzato ad aerografo appli- cato ad aerografo, per ombreggiare
gliatrice, usando il prodotto Ammo co il primer grigio Ammo su tutto il la griglia di aspirazione del motore
per le mascherature che risulta esse- modello. Diluito al 50% con il visto che non è presente la feritoia
re molto pratico e lavorabile. Ne pre- Thinner, applico più passate legge- sottostante.
levo una piccola quantità e la stendo re per ottenere una superficie liscia
su tutta la superficie del vetro con e uniforme.
una piccola pinzetta.

Tutto il modello viene ricoperto da Ora viene il momento di realizzare Con la stessa tecnica usata per il
uno strato di A.Mig 084 NATO la mimetica. Visto l'ottima qualità nero applico il marrone NATO A.Mig
Green usato come colore base e dei colori acrilici Ammo ho preferi- 085, ottenendo piccole macchie irre-
applicato ad aerografo. to applicare il colore con il pennel- golari attorno a quelle nere.
lo. Inizio con il nero opaco A.Mig
046, creando grandi macchie irre-
golari nere.

La plastica degli specchietti retrovi- Dopo la completa asciugatura della


sori viene verniciata con il colore vernice rimuovo il Camouflage
A.Mig 033 Rubber and Tires. Putty e ripulisco la superficie con
un piccolo pennello.

MODEL TIME 254/17 23


18 a 29 MRAV:06 a 11 saipang 27-07-2017 9:46 Pagina 24

Il modello è pronto per ricevere l'invecchiamento. Gli indicatori di direzione laterali sono stati verniciati prima con
il colore A.Mig 121 Steel e successivamente con il A.Mig 097 Crystal Orange.

Prima di iniziare il vero processo di invecchiamento Ora viene il momento di simulare residui di fango secco
applico un lavaggio selettivo diluendo il colore a olio e polvere nella parte bassa del modello. Realizzo una
A.Mig 3512 Dark Brown con il Thinner, applicato con mistura al 50% di A.Mig 3002 Light Dust Pigment e
un piccolo pennello. A.Mig 1701 Thick Soil diluiti al 50% con il Thinner.
Questa mistura viene applicata con un vecchio pennello
sull'intera superficie.

Dopo la completa asciugatura, con un vecchio pennello Il colore acrilico A.Mig 072 Dust viene utilizzato per rea-
elimino gli eccessi creando zone distinte di polvere e lizzare la polvere depositata nella parte bassa delle piastre
fango secco. Il fatto di aggiungere i pigmenti a un colo- verticali. Per ottenere un effetto sfumato conviene diluire
re a smalto consente di eliminare e sfumare il risultato il colore al 50% con Thinner e realizzare più passaggi,
finale anche dopo la completa asciugatura. aumentando sempre di più la zona di applicazione.

24 MODEL TIME 254/17


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NATO BOXER MRAV


Ora inizia la fase di impolveramento del modello, realiz- Usando un pennello umido di solvente ho sfumato il
zando passaggi successivi, piastra per piastra. Per rea- colore a olio depositato. Questa tecnica consente di
lizzare questo passaggio uso il colore a olio A.Mig 3516 variare il colore sulla superficie in modo da ottenere
Dust applicato con il pratico pennellino in dotazione, l’effetto desiderato.
che consente di applicare la giusta quantità nel punto
desiderato.

Il passaggio successivo consiste nel simulare i residui di Come fatto in precedenza per il colore Dust, anche in
polvere negli angoli e nei recessi del modello. Utilizzo il questo caso utilizzo il Thinner per sfumare il colore a
colore a olio A.Mig 3517 Buff, applicato nell'area desi- proprio piacimento utilizzando un piccolo pennello.
derata.

Per realizzare contrasto attorno alla griglia di aspirazio- Per simulare il colore del vetro applico sui visori il
ne utilizzo il colore a olio A.Mig 3512, Dark Brown. In colore A.Mig 098 Crystal Light Blue, diluito con il thin-
questo caso prelevo una piccola quantità con un pen- ner per non esagerare con la tonalità blu.
nello e lo applico a "secco" attorno all'area, cercando
di creare una sfumatura uniforme.
MODEL TIME 254/17 25
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Le ruote in resina della Def Model vengono trattate con Dopo la completa asciugatura del primer, con l'aerogra-
il primer specifico della Mr.Hobby, applicato diretta- fo applico il colore A.Mig 033 su tutta la superficie
mente da bomboletta. delle ruote.

Il passaggio successivo consiste nel applicare a pennel- Aggiungo una piccola quantità di bianco A.Mig 050 al
lo il colore NATO Green A.Mig 084 sui cerchi. colore base per far risaltare i bulloni più grandi. Con un
piccolo pennello applico il colore sulla testa del bullone.

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NATO BOXER MRAV


Ora viene il momento di realizzare Quando il Pigment fixer è ancora Per variare la tonalità delle ruote
la polvere sulle ruote. Inizio ad fresco, con un vecchio pennello creo delle zone umide mescolando
applicare con l'aerografo il Pigment applico il pigmento A.Mig 3200 al 50% i colori a olio A.Mig 3508
Fixer A.Mig 3000 su tutta la ruota. Light Dust su tutta la superficie. Dark Mud e A.Mig 3512 Dark
Brown, diluiti a sua volta con il
Thinner. Applico la miscela con un
piccolo pennello, cercando di cam-
biare le zone di applicazione sulle
varie ruote.

Con il colore a olio A.Mig 3517 Buff


schiarisco i bulloni più grandi, appli-
cando direttamente il colore con il
pratico pennellino incluso.

Ecco il risultato finale e i prodotti utilizzati per questo trattamento.

27
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Per realizzare i drappi in tela latera-


li utilizzo un foglio di carta liscia
per la stampante. Con il cutter
taglio una striscia alta due centime-
tri e creo le strisce verticali di
diversi spessori.

A questo punto bisogna creare il


supporto per questi drappi in tela.
Utilizzo della corda per modellismo
navale e la poso attorno al modello,
cercando i vari punti sui quali nella
realtà si farebbe passare e fissare
la corda.

Nella parte della striscia di carta dove non sono pre- Il passaggio successivo consiste nell'incollare i fogli di
senti le strisce creo una bordatura in modo da realizza- carta. Per fare ciò uso della colla vinilica rapida diluita
re un appiglio sulla corda posata in precedenza. con un po’ d'acqua e applicata con un vecchio pennel-
lo. Durante la fase di asciugatura modello le strisce
cercando di variarne la forma e la lunghezza.

Utilizzando un vecchio pennello applico il pigmento


A.Mig 3002 Light Dust per creare depositi di polvere
Il colore base di questi drappi è il A.Mig 1400 Kursk sulle gonne, cercando di insistere maggiormente nella
Soil, applicato a pennello direttamente sul modello. parte bassa.

28 MODEL TIME 254/17


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Modello ultimato.

MODEL TIME 254/17 29


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30 a 31 smm:66 a 67 smm4 27-07-2017 9:59 Pagina 27

Il modellismo in scala è probabilmente il modo più realistico di rappresenta-


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Il modello rappresenta un pezzo di mondo in scala, concentrandosi su una
specifica situazione.
Abbiamo una collocazione geografica e temporale, ogni lavoro racconta
una storia e cristallizza un istante in scala.
Possiamo rappresentare paesaggi naturali, scenari urbani, fiumi, mari,
cascate, tutti i tipi di terreno, tutta la vegetazione, mondi fantascientifici,
aerei, navi, carri, mezzi vari ed interi eserciti!
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to, dopo diversi mesi di duro lavoro. Il momento è pura magia
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Non si effettuano spedizioni in contrassegno
32 a 39 segugio:06 a 11 saipang 27-07-2017 10:02 Pagina 32

Segugio e Spinone appartenevano a un gruppo di 6 unità (con Alano, Bracco,


Mastino e Molosso) acquisite dalla Marina Militare italiana negli Stati Uniti
(ex LCS/LSSL, navi per il supporto ai mezzi da sbarco): trasferite nel 1951,
furono classificate cannoniere d’appoggio (classe Alano) e utilizzate per il
pattugliamento costiero, rimanendo in servizio fino al 1974.

di Marcello d’Andrea
AUTOCOSTRUZIONE 1/350

32 MODEL TIME 254/17


32 a 39 segugio:06 a 11 saipang 27-07-2017 10:02 Pagina 33

Un disegno accurato di queste navi si 2003 (foto di riferimento per i model-


trova nell’articolo “Sei brutti anatroc- li) proprio nella loro configurazione
coli” apparso su Storia Militare di iniziale. Su youtube troviamo il cine-
maggio e giugno 2003, autore giornale Incom n. 689 (“Navi ameri-
Erminio Bagnasco (in passato cane all’Italia”) con l’arrivo delle can-
comandante del Molosso). Segugio e noniere a Brindisi nel 1951. Foto
Spinone in particolare compaiono essenziali per la comprensione di
nella foto di copertina del giugno questo tipo di navi si trovano su

Per gli scafi ho utilizzato il solito sistema degli strati sovrapposti di com-
pensato, lisciati e rivestiti di plasticard da 0,5 mm incollato con cianoacrili-
ca.

Ho aggiunto i cordoli (bottazzi)


lungo le fiancate utilizzando tondi-
ni da 0,5 mm di diametro: in
Spinone i due bottazzi sono di
uguale lunghezza, in Segugio quello
superiore è più lungo (le navi furo-
no costruite in cantieri diversi).

Ho centinato il lato interno delle


fiancate e aggiunto il castello di
prora, il paraonde e una sottile stri-
scia di plasticard che forma il capo-
dibanda delle murate.

Il mio semplice sistema per fare i


passacavi chiusi (o anche aperti)
sulle fiancate con listelli di plasti-
card di altezza adeguata.

MODEL TIME 254/17 33


32 a 39 segugio:06 a 11 saipang 27-07-2017 10:02 Pagina 34

La tuga di centro nave è costruita


con un blocchetto di legno con gli
angoli smussati, fasciato con una
striscia di plasticard.

www.navsource.org.
Ho scelto di riprodurre le cannoniere
Segugio e Spinone proprio nel 1951
per partecipare alla campagna “La
rinascita delle Forze Armate italiane”
del forum www.modellismopiu.it: su
Ho preparato le postazioni delle
questo, come su www.betasom.it, ho
mitragliere Bofors usando dischetti sempre trovato preziosi consigli e
di plasticard da 0,5 mm, poi ho consulenze per la realizzazione dei
incollato il paraschegge: per un miei modelli di navi italiane.
risultato preciso si incolla prima da
una parte e solo in seguito – dopo
che la colla ha fatto presa – si
incolla il resto.

Sulla tuga si possono poi fissare il


ponte e le postazioni circolari delle
Bofors. Si noti la diversa forma del
ponte della tuga nelle due navi, più
arretrato in Spinone.

La torre di comando è un tondino


di legno rivestito in plasticard. Nel
punto di sovrapposizione della pla-
stica (brutto da vedere) si aprirà
l’accesso alla controplancia, elimi-
nando la sovrapposizione.

Lo stesso metodo per incollare i


paraschegge delle Bofors vale per
ogni altro dettaglio simile (la posta-
zione della direzione di tiro Mk51
davanti alla controplancia, i bordi
della controplancia stessa e le piaz-
zole semicircolari delle mitragliere
Oerlikon). Si noti l’assenza di un'a-
pertura di accesso alla direzione di
tiro Mk51: si entrava scavalcando la
battagliola della controplancia.

34 MODEL TIME 254/17


32 a 39 segugio:06 a 11 saipang 27-07-2017 10:02 Pagina 35

SEGUGIO (SE) E SPINONE (SP), 1951


Per queste navi non esiste un set di
fotoincisioni dedicato. Gli alberi
sono tondini di ottone con dettagli
in plastica e fotoincisioni di recupe-
ro. Tutte le scalette provengono dal
set di scale generico della GMM
350-9, le battagliole dal set GMM
per i DE classe Buckley (350-38).

A poppa, i verricelli per la manovra


dell’ancora sono in plastica con i
cavi in filo di rame. Per la torretta
della Mk51 ho utilizzato il solito
sistema del tondino di legno rivesti-
to in plasticard. I paraeliche (dove
si agganciano anche le ancore)
sono in filo metallico.

35
32 a 39 segugio:06 a 11 saipang 27-07-2017 10:03 Pagina 36

Gli oblò intorno al ponte di comando sono 10. La foto illustra il mio siste-
ma per realizzare dischetti sottili (da un tondino di plasticard) alti uguali,
spianandoli con la carta abrasiva dopo averli fissati su un pezzo di nastro
biadesivo.

Con le tughe ancora separate, ho


sistemato le battagliole a due cate-
nelle tipiche di queste navi. Dopo
aver steso il primer ho verniciato ad
aerografo in grigio cinerino chiaro
(bianco Tamiya con qualche goccia
di grigio oceano), modulando verso
l’alto con il bianco. I ponti sono in
grigio ferro scuro acrilico dipinto a
pennello, lavato con grigio di Payne;
una foto coeva delle cannoniere
mentre sfilano controbordo al
Vespucci (da
www.mondovespucci.com) mostra
anche il ponte di castello dipinto in
grigio scuro. Si notino i teli di canapa marrone (cartine di sigarette) che coprono le rastrelliere delle munizioni
delle Bofors (come da foto di riferimento).

Ora si possono incollare la tuga al


ponte e aggiungere le colonnine
che sostengono le piazzole delle
Oerlikon. Le ottime decal, fissate
tra due mani di trasparente satina-
to, sono state gentilmente realizza-
te da Enrico Bai del forum modelli-
smopiù.it; il font è “amarillo USAF”.

36 MODEL TIME 254/17


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SEGUGIO (SE) E SPINONE (SP), 1951


Le navi erano armate con una mitragliera Bofors singola e due binate da 40/56 mm (l’Arsenal in resina e fotoinci-
sioni), quattro Oerlikon singole da 20/70 mm e quattro mitragliatrici da 12,7 mm (autocostruite; le armi da 20/70
con mirini e poggiaspalle fotoincisi di recupero).

MODEL TIME 254/17 37


32 a 39 segugio:06 a 11 saipang 27-07-2017 10:03 Pagina 38

Le mitragliatrici da 12,7mm a prora


erano alloggiate in due postazioni
dotate di battagliola e safety rail
(guide per evitare di sparare sulle
sovrastrutture della nave, qui in filo
di rame).

Le ancore e le direzioni di tiro Mk51 sono autocostruite di plastica.

Il diorama mostra le due navi affian-


cate, in una situazione simile a quel-
la della foto di riferimento. La ban-
china è di legno compensato. Il
“mare” è un foglio da disegno
Fabriano artistico 100% cotone,
grana Le navi erano armate con una
mitragliera Bofors singola e due
binate da 40/56 mm (l’Arsenal in
resina e fotoincisioni), quattro
Oerlikon singole da 20/70 mm e
quattro mitragliatrici da 12,7 mm
(autocostruite; le armi da 20/70 con mirini e poggiaspalle fotoincisi di recupero).grossa da 300 gr, dipinto a smalto
in grigioverde e blu e schiarito a pennello secco: è meglio dipingerlo prima, per evitare di macchiare i modelli. Il
“mare” e i modelli (una volta incollati alla base) si collegano fra loro con gel acrilico Pebeo (belle arti), una pasta
che si scioglie facilmente in acqua e si può dare a pennello. Il gel si riprende con i colori di base, infine si copre
tutto con tre mani di Vernidas lucido.
32 a 39 segugio:06 a 11 saipang 27-07-2017 10:03 Pagina 39

SEGUGIO (SE) E SPINONE (SP), 1951


Una volta fissate le navi alla base e completato il “mare”,
si possono sistemare tutti i dettagli finali, tra cui le ban-
diere in carta dipinta a pennello e alcuni figurini
(L’Arsenal in resina) dell’equipaggio in divisa blu inverna-
le, come da foto di riferimento.

MODEL TIME 254/17 39


40 a 45 mat e metodi:18 a 23 mat e metodi 27-07-2017 10:20 Pagina 40

di Riccardo Casati 68a parte

AUTOCOSTRUIRE a vari tipi di diorami riferiti alla


seconda guerra mondiale: il pino. Il
I PINI IN 1/35 processo illustrato è per la scala 1/35,
Osserviamo come autocostruire un
ma ovviamente il sistema è praticabi-
particolare tipo di albero, molto pre-
le anche per scale adiacenti.
sente in nord Europa e adatto quindi

1 2 3

1-2-3 Per realizzare i pini per prima cosa bisogna procurarsi dei rametti di micro felce stabilizzata o asparagina,
che si possono trovare dai fioristi (servono per dare volume ai mazzi di fiori), dei tondini di legno (ho usato quelli
Striati da 8 mm che servono per fare i tasselli di giunzione dei mobili) che si reperiscono facilmente nei centri fai
da te, pasta Das, colla vinilica, filo di ferro fine e grosso e una pasta acrilica per decorazione di oggetti in terra-
cotta della Maimeri, anch’essa reperibile nei negozi di fai da te.

4 5 6

7 8 9

4-5-6-7-8-9 Esecuzione
Per prima cosa decido l'altezza dei pini; per esempio, nel mio diorama Hurtgen Forest apparso su Steel Art variano
da 300 a 400 mm. Fatto questo taglio un pezzo di tondino di legno e dai pezzi di rametti delle felci, quelli centrali
più grossi, seleziono le parti adatte e che saranno poi unite al tondino di legno: saranno le punte del mio pino.
A questo punto pratico dei fori, uno sulla sommità da una parte e uno sull'altra del tondino di legno della giusta
dimensione per ospitare un pezzetto di fil di ferro incollato con cianoacrilica che servirà per piantare il pino nel
diorama, mentre l'altro sarà utile per inserire il pezzetto di rametto che sarà la punta.

40 MODEL TIME 254/17


40 a 45 mat e metodi:18 a 23 mat e metodi 27-07-2017 10:20 Pagina 41

10 11 12

10-11-12-13 Dopo aver inserito quest'ultimo e averlo incollato, con un cut-


ter comincio ad assottigliare il tondino di legno qua e là per dargli una
forma un po’ conica e cercare di raccordarlo il più possibile al rametto di
13
felce che ho innestato.

14 15 16

17 18 19

20 21 24

14-15-16-17-18-19-20-21-24 Con un pennello stendo un po' di colla vinilica sulla punta e vado a raccordare rametto e
tondino di legno con un po' di Das. Faccio la stessa cosa alla base del mio pino, solo che qui, oltre a raccordarla dol-
cemente con il resto del fusto, cerco di darle un po’ di forma per renderla irregolare e non perfettamente tonda, come
è la base dei pini veri. Foto 22.23.25.26 Quando il Das è ben secco spennello tutto con la pasta per decorare e un pen-
nello a setole dure e rade: almeno due mani dall’alto al basso con pennellate corte per ricreare un effetto corteccia.

22 23 25 26

MODEL TIME 254/17 41


40 a 45 mat e metodi:18 a 23 mat e metodi 27-07-2017 10:20 Pagina 42

27 28 29

30 31 32

27-28-29-30-31-32 Per ricreare i rametti secchi sul tronco dei pini taglio dei pezzetti di fil di ferro da 0,5 mm di varie
lunghezze. Dopo averli resi irregolari, con un punzone segno dove andranno innestati e con il Dremel eseguo dei fori,
incollando poi con la cianoacrilica.

33 34 35

36 37 38

33-34-35-36 Do altre due mani di pasta Maimeri per decorare, facendo


39 attenzione a coprire anche i pezzetti di filo di ferro e i fori fatti per inserir-
li, se si vedono troppo.
37-38-39-40-41-42 Ora vernicio il tutto ad aerografo con una base di primer
nero e poi con un grigio medio.

40 41 42

42 MODEL TIME 254/17


40 a 45 mat e metodi:18 a 23 mat e metodi 27-07-2017 10:20 Pagina 43

43-44-45-46 Una volta che il colore


è asciutto do una mano di gel
medium lucido a pennello e lascio
43 44
asciugare bene.

45 46

47 48 49

50 51 52

47-48-49-50-51-52 Questo serve per poter effettuare un lavaggio con un colore a olio terra bruciata diluito in white
spirit (acquaragia), che andrà a insinuarsi nelle fessure create dalla pasta Maimeri e a creare le zone scure della
corteccia.

53-54-55 Fatto questo lascio asciugare e poi stendo una mano abbondante di gel medium opaco per portare tutto
a una buona opacità ed eliminare quell’effetto lucido che il colore a olio potrebbe aver dato; a questo punto lascio
asciugare.

53 54 55

MODEL TIME 254/17 43


40 a 45 mat e metodi:18 a 23 mat e metodi 27-07-2017 10:20 Pagina 44

56 57 58

56-57-58-60 Con un grigio molto


60 chiaro eseguo più o meno su tutta
la corteccia la tecnica del pennello
asciutto, per far emergere le creste
di corteccia e metterle in risalto.

Adesso il mio tronco è pronto. Seleziono i rametti di felce e aiutandomi con un punzone segno dove posizionarli;
con il Dremel faccio un piccolo foro, metto una punta di cianoacrilica sul rametto e lo inserisco. Parto dall'alto
con dei rametti più piccoli e mentre scendo ne attacco di più grossi e ampi, sempre con lo stesso metodo, fino a
ultimare il pino, che sarà più o meno folto variando la quantità di rametti incollati sul tronco.

44 MODEL TIME 254/17


40 a 45 mat e metodi:18 a 23 mat e metodi 27-07-2017 10:20 Pagina 45

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46 a 47agenda:24 a 25 agenda 27-07-2017 10:33 Pagina 36

AVVISO AGLI ORGANIZZATORI


Al fine di ottimizzare i tempi redazionali preghiamo gli organizzatori di utilizzare esclusivamente l’ap-
posito modulo sul sito www.aurigapublishing.it per inviare direttamente alla redazione di Model
Time e di Soldatini le Informazioni dell’evento! È sufficiente compilare un modulo per entrambe le rivi-

25
ste. Si prega di non inviare e-mail generiche e materiale cartaceo.

NON TUTTI I DATI RIPORTATI IN QUESTA RUBRICA SONO DI PRIMA MANO, GLI ORARI E LE DATE POSSONO
SUBIRE CAMBIAMENTI: È SEMPRE OPPORTUNO ACCERTARSI TELEFONICAMENTE PRESSO

8
I SERVIZI DI INFORMAZIONE PRIMA DI PARTIRE.

29 - 30 settembre - 1 ottobre 2017 1 - 5 novembre, Lucca


Hobby Model Expo NKGC Model Contest - XVI edizione
Sede: Parco Esposizioni Novegro, MI Note: Modellismo Sede: Luccacomics Consegna: Giorni dal 01/11 al
ferroviario, militare, navale, aereo, auto, meccanico. 03/11 ore 09:30-18:30 il giorno 04/11 ore 9:30 - 13
Hobby Model Expo è unanimemente riconosciuto Note: L’unico concorso modellistico italiano dedicato
come il più importante appuntamento fieristico dedi- esclusivamente al mondo sci-fi/fantasy Informazioni:
cato al modellismo che si svolge nel nostro Paese. www.nkgcommunity.it
La data di settembre - nel 2016 i giorni di svolgimento
sono il 23, 24 e 25 - è ben nota al cuore di tutti gli

4
appassionati che da anni seguono la Manifestazione,
giunta al 40° anno, in un passaggio continuo di gene-
4-5 novembre, Sion, Svizzera
razioni a cui vengono trasmessi i valori e l’attrattiva 17th model show and contest
sempre verde di questo fantastico hobby. Sede: Swiss Army barracks Salle Barbara, in SION Note:
orari 4/11 dalle 12 alle 19 e 5/11 dalle 9 alle 17, ingres-
so libero Informazioni: Club Historia Sion
www.clubhistoria.ch, Eric Iven: +41 774745470 e-mail:
21 - 22 ottobre, S.Maria Capua iverof@gmail.com
Vetere, Caserta
XXIII Mostra Internazionale di
Modellismo Statico
Sede: Tenuta Re Ferdinando - S.Maria C.V. Consegna:
Entro le ore 20 del giorno 13/10 oppure previo accordi
Note: Tutti i settori del modellismo statico. Formula
open Informazioni: M.A.S.C. Raffaele 3392227371
Massimo 3384186441.

46 MODEL TIME 254/17


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di Pietro Ballarini
ITALERI/HACHETTE 1/24

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48 a 55 jeep lunga:06 a 11 saipang 27-07-2017 10:25 Pagina 49

JEEP RAT ROD


Da circa vent’anni modello ‘inconsueto’ da realizzare.
La scenetta che ho pensato per valo-
Stupire i propri simili con certe tro-
vate e strapparci un sorriso è una
avevo nel cassetto il rizzare il modello rappresenta un pic- cosa rara e da coltivare. Nella scenet-
colo infortunio di guida dove due ta ho aggiunto anche un pizzico di
modello Italeri della ragazze ‘militariste’ (non ci sono solo orgoglio italiano (la moto) ed una
Willis Jeep ma non le pacifiste) dirette ad un raduno si situazione ironica.. cosa chiedere di
‘imbattono’ in un cartello di STOP. più ?
riuscivo a trovare un’i- Non è facile sterzare con certe auto!
dea originale per stimo- Subito presente l’agente della strada- ANEDDOTO
le cerca di scrivere il verbale.
larmi alla sua costruzio- Riusciranno le nostre ragazze ad La scritta che compare sul cofano
ingraziarselo per evitare la multa? KILROY WAS HERE era fatta dai sol-
ne. Ultimamente stavo La moto dell’agente colloca la scena dati americani sui luoghi raggiunti in
per realizzarne la ver- nei primi anni ’70 quando negli USA, Europa. Essa compariva in varie parti
la Moto Guzzi fu la prima marca stra- delle Liberty Ship con le quali attra-
sione color rosso della niera a soppiantare l’americana versavano l’Atlantico. Era il nome
polizia del dopoguerra Harley Davidson nelle forze di polizia dell’ispettore che approvava il lavoro
stradale, riscuotendo anche un certo fatto sulla nave in costruzione. Allo
con tanto di figurino successo. stesso modo i soldati, scrivendolo,
confermavano il loro lavoro di avan-
autocostruito in divisa CONCLUSIONI zata nella guerra. Rintracciato a fine
d’epoca. Per rilanciare conflitto l’ispettore venne gratificato
Questa improbabile auto, che esiste di questo suo supporto involontario
il modello l’Italeri ha veramente, è un altro esempio della con una carrozza tranviaria che usò
avuto poi la stessa pen- fantasia dell’uomo che si vuole come ‘giocattolo’ per i figli. ….
affrancare dai prodotti di massa. Americani !
sata!
A soppiantare tale proposito è stata Il poliziotto è una vecchia referenza Verlinden dipinto a smalto anni fa.
Le ragazze sono entrambe della Masterbox in plastica. Entrambe sono state
l’immagine molto affascinante di modificate per adattarsi alla scena anche con l’aiuto del Milliput bianco.
una Jeep Rat Rod scovata sul web I colori usati per questo lavoro sono
stati gli acrilici Vallejo e Modelcolor
su sfondo a smalto Humbrol 6.

mentre ricercavo questo tipo di auto.


Il soggetto in questione appariva con
molte foto di particolari e anche nei
diversi momenti della sua storia.
Le RAT ROD sono un misto tra le
famose HOT ROD e le RAT CAR.
Mentre le prime hanno il fascino
della personalizzazione e valorizza-
zione di un vecchia auto di serie, le
altre nascono come assemblaggio di
pezzi di recupero (anche arrugginiti)
di varie auto e sono caratterizzate dal
basso profilo dell’insieme.
Finalmente avevo trovato il mio

MODEL TIME 254/17 49


48 a 55 jeep lunga:06 a 11 saipang 27-07-2017 10:25 Pagina 50

La moto GUZZI Questo è un kit in plastica e zamek della


Hachette uscito in edicola. Per renderlo adatto ad una moto della
polizia ho fatto gli interventi richiesti all’epoca alla ditta italiana e
qualche miglioria estetica.
-inserito un cavalletto lungo con una graffa bloccata sul fondo col
Milliput.
-costruito le pedane con plasticard.
-tagliato il doppio sedile e rimodellato quello singolo col Milliput.
-costruito il bauletto della radio con Forex e filo di stagno.
-creato le borse laterali con cartoncino nero (bristol) incollato su blocchetto di Forex e rifinito col tra-
sparente satinato.
-sostituito le sospensioni posteriori in plastica stampata nera con filo di stagno avvolto
su Plastirod.
-costruito il parabrezza ritagliando acetato e rinforzandolo con strisce di alluminio
adesivo nonché della scritta Police. Questo andrà attaccato alla moto con
una piccola striscia di biadesivo.
-modificato lo stop posteriore da rettangolare a tondo.
-gli specchietti sono pezzettini di un albero di colata (dove c’erano i
numeri)
Sagomati e rivestiti con alluminio adesivo, li incollo al manubrio con
aste di stagno.
-aggiunto i fari dei lampeggianti anteriori con materiale di recupero.
-dipinto la stella sette punte della polizia stradale sui fianchi (di fanta-
sia).
-per ultimo ho sostituito/aggiunto le barre cromate dipinte d’argento del
modellino con quelle più realistiche in stagno lucidato.

MODEL TIME 254/17


48 a 55 jeep lunga:06 a 11 saipang 27-07-2017 10:26 Pagina 51

JEEP RAT ROD


Comincio questo lavoro disassemblando la carrozzeria della Jeep. Il retro va accorciato e di conseguenza taglio il
pianale. Le fiancate invece le rifaccio in plasticard da 1mm e le incollo con striscioline per compensare il minor
spessore. Nei fianchi posteriori non c’è più il passaruota in quanto queste saranno arretrate fuori dalla carrozzeria.
Nel retro compare un portello ribaltabile del quale riproduco le nervature dello stampo in rilievo.

L’idea più simpatica di questo progetto è il la riproduzione della stella di riconoscimento americana forata. Col
compasso taglierino foro il cofano e incollo lo stencil di plasticard della Stella rinforzandone i punti di contatto
all’interno.
48 a 55 jeep lunga:06 a 11 saipang 27-07-2017 10:26 Pagina 52

Il lavoro più difficile riguarda la


modifica delle barre delle ruote e
relative sospensioni. In quella ante-
riore bisogna rialzare i lati e sposta-
re in centro il differenziale. Per fare
ciò creo una barra con tubo in pla-
sticard e anima in tondino di rame
robusto ma malleabile.
Taglio ulteriormente questa barra
per inserire i pezzi in plastica del
kit. Col Milliput raccordo le curve
della barra. Sulle barre sporgenti
del telaio anteriore incollo le bale-
stre lamellari. Nel frattempo creo la
sede per accoglierle sulla barra con
‘farfalle’ e tondi di plasticard, pur-
troppo non conosco il loro termine
tecnico. Su queste ultime vanno
inserite le balestre che verranno
ancorate meglio sul telaio con pia-
stre e bulloni.
A questo punto incollo il motore
sul telaio completo di sospensioni.
Con una mano di smalto Humbrol
64 do il fondo a tutti i pezzi. Dopo
aver colorato di rosso lucido il
motore lo incollo sul telaio nero
lucido. Ad esso adatto gli scarichi
in filo di stagno da 2mm. Con pla-
sticard e sprue riproduco ed incollo
candele, fili, tubi e quant’altro
serve al motore che rimarrà parzial-
mente in bella vista.

52 MODEL TIME 254/17


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JEEP RAT ROD


Un’altra idea molto carina di questo progetto è il sellino posteriore
del mitragliere che è quello dei trattori. L’ho riprodotto utilizzando
un pezzo del Panzer IV allungato con plasticard e raccordato con
Milliput; il tutto andrà poi forato col minitrapano. Il supporto del
sellino è il solito tondo di stagno da 2mm piegato e verniciato in
nero lucido.

Ho allargato le ruote posteriori con spessore in plasticard e chiuso


i solchi laterali del vecchio battistrada col Milliput. Ho inciso il
nuovo battistrada in una striscia di plasticard e l’ho incollata alle
ruote raccordandola infine col Milliput.

Ripeto lo stesso procedimento


usato sulle sospensioni anteriori,
anche per le sospensioni posteriori
basandomi sulle foto.

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48 a 55 jeep lunga:06 a 11 saipang 27-07-2017 10:26 Pagina 54

54 MODEL TIME 254/17


48 a 55 jeep lunga:06 a 11 saipang 27-07-2017 10:26 Pagina 55

JEEP RAT ROD


Il volante è soppiantato da una cloche aeronautica
assembrata con Forex, plasticard e Milliput. Lo spec-
chietto a ‘croce tedesca’ è ritagliato da pezzettino di
alluminio adesivo su plasticard. I fari sono stati assotti-
gliati, dipinti d’argento e ricoperti con una lente di
acetato termoforata sul manico di un pennello. Le luci
di direzione sono piccole lampadine al led tagliate e
rivestite con un anello di filo di stagno. Alla tanica ho
rifatto la sede d’appoggio la cinghia ed il tubo della
benzina.

Per la mitragliatrice CAL.30 tutta cromata ho rivestito i


vari volumi con alluminio adesivo o carta cromata
incollata. Un tondo di stagno lucidato, segnato col
punteruolo e forato col minitrapano Simula il manicot-
to forato dell’arma. Il supporto è ricavato da un bloc-
chetto di resina lavorato ed un tubo in plasticard con
anima in metallo.
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di Cesare Pigliapoco
CLASSIC AIRFRAME 1/48

Nato all’estro dell’ingegner Alessandro Marchetti, il prototipo dell'S.79 imma-


tricolato I-MAGO con motori Piaggio PIX a stella da 650 CV volò per la prima
volta a Cameri lunedì 8 ottobre 1934. Stava nascendo un mito. Il giorno prima
Guerra aveva vinto ancora una volta una gara in bicicletta e Taruffi aveva
fatto sua una corsa di auto in salita; scusate la divagazione e torniamo a noi…

La bella linea della fusoliera era dota- sostanziali modifiche, gli aspetti avvolse anche la cabina dei piloti e la
ta di una lunga finestratura tipica strutturali e i concetti costruttivi pra- Naca dei motori. La scritta I-MAGO
degli aerei di linea della SIAI, doven- ticamente non mutarono più negli cambiò i caratteri, adesso più raccolti
do ospitare 8 passeggeri. Già dai anni a seguire. e stretti, facendo crescere in molti il
primi collaudi si constatò come i sospetto che esistesse più di un esem-
motori fossero poco potenti e poco COLORAZIONE plare.
affidabili. L’aereo si dimostrò tecnica-
mente indovinato, ma quei motori Quando il prototipo uscì di fabbrica
gli impedivano di essere brillante. con i suoi luccicanti motori Piaggio,
Agli inizi del 1935 l’I-MAGO fu dota- la sua colorazione avorio recava una
to dei più sicuri Alfa Romeo 125 decorazione azzurro mare piuttosto
RC35 da 650 CV Pegasus e l’anno cupo. Una volta installati i motori
seguente l’apparato motore venne Alfa Romeo 125 la linea del decoro
definitivamente potenziato con i rimase invariata ma l’azzurro diven-
nuovi AR 126 RC34 da 780 CV. Da ne rosso. Nel 1936, con i nuovi
civile a militare l’aereo non subì motori 126 la fascia laterale rossa

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58 a 64 sm79:36 a 37 lucca 27-07-2017 10:38 Pagina 59

S.79 PROTOTIPO I-MAGO


Il primo intervento consiste nell’eliminare la gobba chiudendo l’apertura con del plasticard sagomato; i disegni in
scala sono essenziali per non falsare forme e linee generali. Chiuse e raccordate le due finestre laterali non rimane
che modificare il trasparente.

Eliminata la gobba del trasparente e i due vetrini laterali, quello centrale trapezoidale rimasto libero viene riposi-
zionato, previa leggera incisione interna. Con il plasticard si raccorda il profilo sul dorso.
I due vetrini laterali sono stati ritagliati da
una vecchia capottina con la stessa convessità.

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58 a 64 sm79:36 a 37 lucca 27-07-2017 10:38 Pagina 60

L’abitacolo del prototipo è molto più spoglio del modello militare, ho usato gli interni del kit Trumpeter che sono
molto spartani. I posti a sedere sono stati ricavati dalla conversione di un seggiolino.

Ho tracciato il punto esatto e poi ho


realizzato lo scasso delle lunghe
finestre di fusoliera, realizzando una
cornice di plasticard. Una striscioli-
na di acetato fissata internamente
ha concluso il lavoro.

La cabina piloti è verde, si tratta di una mia supposizione. Il pavimento in legno e le fiancate in giallo chiaro, che
conferisce un aspetto caldo e accogliente.

60 MODEL TIME 254/17


58 a 64 sm79:36 a 37 lucca 27-07-2017 10:38 Pagina 61

S.79 PROTOTIPO I-MAGO


Il timone va ampiamente modificato e i piani orizzontali devono essere arro-
tondati. Il ruotino ha una carenatura. Vanno eliminati il collettore della ben-
zina, la gondola inferiore, la carenatura del motore centrale, le finestre e
deve essere realizzato un nuovo portello, quello per l'accesso passeggeri.
Il carrello è diverso e va ricostruito sulla base di disegni e foto.
I motori Alfa Romeo si devono autocostruire. Le
Naca sono di provenienza americana, gli sca-
richi appaiono diversi per forma e dimen-
sioni.
Il color avorio è composto dai seguenti
Humbrol: 148-55%, 130-30%, 103-10%, 71-
5%, riferimento FS 33717. Previa mascheratu-
ra ho steso il rosso opaco scurito col marrone
26. Ho lisciato con carta finissima e acqua per eli-
minare ogni rugosità.

MODEL TIME 254/17 61


58 a 64 sm79:36 a 37 lucca 27-07-2017 10:38 Pagina 62

Decal in commercio non ce ne sono,


per fortuna esistono gli amici come
Rodolfo Mugianesi, che le ha ricrea-
te a computer. Dopo l’applicazione
ho montato tutto: motori, tubi di
Pitot, generatore Marelli, tubo
Venturi, maniglia della porta d’ac-
cesso etc.

62 MODEL TIME 254/17


58 a 64 sm79:36 a 37 lucca 27-07-2017 10:39 Pagina 63

S.79 PROTOTIPO I-MAGO

MODEL TIME 254/17 63


58 a 64 sm79:36 a 37 lucca 27-07-2017 10:39 Pagina 64
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QUALE È STATO IL MIGLIOR CACCIA presto fuori produzione), ma mediocri a quote Centauro, rimasero inorriditi dai suoi costi e
DELLA WW2? medio alte. Il P-51D con il Rolls-Royce aveva tempi di costruzione: tre volte tanti quelli di un
Questa è una frase troppo ricorrente (ahimè) prestazioni eccellenti a quote medio-alte, ma Bf.109G. I due caccia montavano lo stesso DB e
nei forum storici e modellistici della rete. Esiste solo discrete a bassa quota. 3) Un caccia che è lo stesso armamento, ma un solo G.55 non
in due varianti. Sotto forma di domanda nuda formidabile per compiere un certo lavoro può valeva ovviamente in combattimento quanti
e cruda, come nel titolo, oppure accompagnata essere invece una ciofeca per farne un altro. Il tre Messy contemporaneamente.
da un elenco di soggetti popolari (Spitfire, Thunderbolt era semplicemente eccezionale Teoricamente, nello stesso tempo in cui la Fiat
Me.109, Mustang, P-38, Corsair, Zero, ect. ect.) per lo strafing al suolo, il mud mover: potenza avrebbe costruito cento Centauri, poteva con-
ai quali i partecipanti scelgono di dare il pro- di fuoco, carico bellico, robustezza, capacità di segnare al cliente pagante – cioè la ANR – ben
prio voto. Una votazione democratica? Sì, ma incassatore. Ma per la caccia alle bombe volan- trecento Gustav. Come prestazioni tecniche
anche una buffonata da bimbiminkia senza ti V1 si rivelò una frana: aveva velocità ma non pure, l'Heinkel He.219 fu il miglior caccia not-
alcun valore storico-tecnico. Una votazione accelerazione. Già, l'accelerazione, questa sco- turno tedesco, ma il suo costo, spaventosamen-
popolare da televoto per l'Isola dei Citrulli. nosciuta... I dilettanti considerano solo la velo- te alto, era il triplo di un Me.110; oltre ad avere
Nessuna analisi comparativa, solo scelte emoti- cità massima tra le prestazioni che contano di un rateo di efficienza inferiore (errori di denti-
ve. La domanda corretta da fare sarebbe "Qual più in un velivolo, gli expert guardano anche al zione mai corretti, manutenzione complicata,
è il caccia della WW2 che vi piace di più?". In tempo in cui impiega a raggiungere una certa più delicato come pilotaggio, carrello triciclo). I
questo caso tutti i gusti sono gusti, se uno è velocità e/o quota. Immaginate una moto e tedeschi hanno perso più He.219 per incidenti
amante dell'orrido e trova bello il Poliminkiam un'auto ferme al semaforo rosso. Scatta il verde che in combattimento. Quindi la storia della
I-69 sono fatti suoi. Ma un'analisi comparativa e la moto balzerà sempre per prima in avanti, caccia notturna tedesca decretò che i Me.110 e
seria dei caccia della seconda guerra mondiale è sulla corta distanza non c'è match. La velocità Ju.88 furono complessivamente migliori dello
un'altra cosa. Uno deve mettere la parte le tifo- massima di un P-47D era solo leggermente Uhu nel corso del conflitto come quantità tota-
serie personali e attenersi scrupolosamente ai superiore a quella di una Buzz Bomb. Durante i le di esemplari prodotti, quantità disponibili in
dati tecnici e alle testimonianze dei veterani voli di pattugliamento sul Kent a velocità di servizio operativo e numero di kill effettuati sui
che hanno volato su quei velivoli in combatti- crociera per risparmiare carburante, quando bombardieri avversari. 5) A volte il Migliore e il
mento. Non si tratta di una sfilata in passerella uno Jug vedeva uno dei piccoli bastardi a rea- Peggiore convivono contemporaneamente.
per la quale si vota l'aereo più bello, ma la War zione in volo sotto di lui, si buttava subito in Dopo la BoB del 1940, sia la RAF sia la Luftwaffe
Machine più efficiente. Il Fiat Cr.42 era molto picchiata sulla preda. Ma il P-47 era bello gros- giunsero separatamente alla stessa conclusione:
più maneggevole e piacevole da pilotare del P- so, aveva potenza da vendere ma non sprint. l'era del Me.110 come caccia bimotore diurno da
47, ma la guerra l'hanno vinta i Thunderbolt, Accelerava lentamente. Quando aveva final- superiorità aerea era terminata, non poteva
non i Falco. Potenza di fuoco, autonomia, velo- mente raggiunto la V1, questa era già sopra i competere nemmeno contro il più sfigato dei
cità, tangenza, affidabilità; il carico bellico mas- sobborghi di Londra. Solo con il P-47M si avrà caccia monomotore alleato. Però, come caccia
simo trasportabile del Republic equivaleva una versione sprint ad altre prestazioni, capace notturno conobbe una nuova giovinezza. Di
quasi al peso a vuoto del povero Fiat. Ma allora di accelerazioni degne di un dragster, ma – aha- notte le prestazioni di volo (maneggevolezza,
cosa ce la stiamo a menà? Non c'è confronto. hah – a guerra oramai finita. Pensate che il velocità di accelerazione, virata, ect.) sono irrile-
Cari CSE (Cinghiali Storici Evoluti), ho deciso Bearcat era stato progettato avendo come vanti. Contano di più l'autonomia, le prestazio-
di preparare un vademecum per i CDLI requisito primario solo la velocità di salita, l'ac- ni del radar e la potenza di fuoco. Fino all'ultima
(Cinghialetti Da Latte Sprovveduti) affinché celerazione in verticale; tutte le sua altre pre- notte di guerra, i Me.110G si rivelarono letali
pongano le giuste domande e le corrette rispo- stazioni erano inferiori ad aerei più vecchi. Per contro gli heavy del Bomber Command. Ma se
ste. 1) Enunciare sempre un anno specifico per l'attacco al suolo era un caccia mediocre, ma volavano di giorno contro gli heavy dell'USAAF,
la comparazione, 1938, 1941, 1942 e così via. come caccia intercettore rappresentava il mas- il suicidio era garantito. Un altro esempio è lo
La WW2 è durata ben sette anni, in cui le sco- simo. 4) Soldi, quattrini, denaro. Il rapporto Spitfire, uno dei migliori caccia terrestri della
perte/evoluzioni tecnologiche hanno fatto costo/qualità e delle ore di lavoro; è facile con- RAF, mentre il Seafire fu indiscutibilmente il
passi da gigante. Quasi ogni mese si inventava siderare un caccia solo per la sua estetica, ma è peggior caccia imbarcato della FAA. Il suo rateo
qualcosa di nuovo. Quindi è ovvio che gli aerei criminale non mettere sul piatto della bilancia spaventosamente alto di incidenti in appontag-
prodotti nel 1945 erano più avanzati di quelli anche il suo cartellino del prezzo. Le guerra gio spinse Churchill a chiedere un'interrogazio-
del 1939. Un confronto obiettivo deve essere moderne sono uno spreco spaventoso di mac- ne parlamentare, chiedendo se non fosse meglio
fatto sempre sulle stesse basi. Se si dovesse chine e munizioni, in combattimento gli aerei destinare tutta la produzione di Spit al solo
usare come parametro unico tutta la guerra, le si consumano come le munizioni. C'è bisogno impiego terrestre. Altro caso è il Me.262: ecce-
risposte ovvie (banali, scontate e sciocche) di un flusso costante di nuovi rifornimenti e un zionale come distruttore di bombardieri diurni,
vanno a cadere sui velivoli che erano al top del- caccia facile/veloce/economico da costruire è mediocre caccia notturno e un disastro come
l'hi-tech alla sua fine: Mustang, Fw.190, migliore (sulla lunga durata di un conflitto) di bombardiere veloce. Semplicemente, il pilota
Tempest. Solo che questi aerei non esistevano un caccia parigrado ma di costo superiore. Nel non poteva vedere il bersaglio con il muso trop-
ancora ai tempi della Battle of Britain, eppure 1940 uno Spitfire costava 1,5 volte un po lungo/alzato a causa delle bombe che sposta-
la BoB c'è stata eccome. Un'altra domandona Hurricane; con gli stessi tempi e costi di lavora- vano il baricentro troppo in avanti. Un disastro,
seria potrebbe essere "Qual'era il miglior caccia zione di dieci Spit si potevano completare si sganciava alla cieca. 6) L'armamento di bordo
terrestre nel 1940 al tempo della BoB?" oppure quindici Hurry. Quindi, durante la BoB, quan- istallato è più importante del velivolo. Il caccia è
"Qual'era il miglior caccia imbarcato nel 1942 do la RAF consumava/perdeva aerei come solo una piattaforma di tiro, l'importante è la
al tempo della Battaglia delle Midway?". Così si mosche, fu lecito porsi il dubbio se la leggera distruzione del bersaglio, e il merito (o la colpa)
restringe di molto il lasso temporale/location differenza qualitativa (i due aerei montavano è del calibro giusto (o sbagliato) delle armi di
per un'analisi comparativa razionale. 2) Non lo stesso motore e lo stesso armamento) giusti- bordo. I primi Spit e Hurry avevano otto mitra-
generalizzare MAIIIIII dicendo solo “Spitfire” o ficasse una grossa differenza quantitativa gliatrici di piccolo calibro, 7,7mm, adatte contro
“Me.109”, è il massimo delle semplificazione e (casualmente è lo stesso rapporto esistente tra i caccia ma non contro i bombardieri. Quando
della pasticcioneria. Tra le prime versioni del P-47 e P-51, ma lo Zio Sam aveva i dollari che passarono al 20 mm la musica cambiò. E nel
1937 di questi caccia e le ultime costruite nel gli uscivano dalle orecchie e non si pose il pro- 1943 un aereo oramai superato nel dogfight
1945 c'è un abisso. Ma che dico? La Fossa delle blema). Il Cr.42 era già obsoleto prima ancora come l'Hurricane ebbe nuova gloria nel ruolo
Marianne. Se la Luftwaffe avesse potuto usare i che entrasse in servizio, ma se fosse costato controcarri con due cannoni Vickers S da 40
Bf.109K contro gli Spit Mk.I durante la poco si potrebbe ancora chiudere un occhio. mm. Idem per lo Stuka, irrimediabilmente obso-
Battaglia d'Inghilterra, le cose sarebbero forse Invece il suo costo (come tempi di lavorazione) leto nel 1945 ma ancora micidiale contro i T34
andate diversamente. Se i Bf.109A della Legion era superiore a quello di un Messerschmitt 109! se aveva il Bordekanone da 3,7 cm. Il Me.262
Condor avessero avuto come opponenti gli Spit Una cosa che vale poco deve costare poco, possedeva quattro cannoni da 30 mm, ideali
Mk. XIV, sarebbe stata un'altra storia. Quindi, sennò perde il suo scopo. Quando i tedeschi contro i lenti e grossi bombardieri pesanti ma
non indicate solo il nome di un velivolo ma la valutarono il G.55 nel 1942 furono favorevol- non contro i piccoli caccia agili e veloci. 6) Dal
sua sigla completa di versione costruttiva. Idem mente impressionati dalle sue prestazioni, punto di vista dei genitori, della moglie e dei
per il Mustang. Il P-51A con l'Allison aveva pre- soprattutto dalla velocità ascensionale e dalla figli di un pilota, qual è il miglior caccia in asso-
stazioni eccellenti a bassa quota (la variante A- maneggevolezza ad alta quota (per forza, gli luto della WW2? Quello che ha fatto portare a
36 da bombardamento in picchiata poi era facemmo provare un velivolo senza armi, senza casa la buccia tutta intera al proprio caro, facen-
semplicemente superba per l'attacco al suolo, munizioni, senza radio, senza corazzatura). dolo scampare alla vecchia megera con la falce!
molti piloti hanno rimpianto che sia andata Quando nel 1944 esaminarono nel dettaglio il
66 MODEL TIME 254/17
02 vallejo:Layout 1 15-05-2017 11:15 Pagina 1
BattleSet
BattleSet No 6181 model kit
modèle réduit 1:72 scale
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El Alamein La stazione
ferroviaria
La confezione
contiene:

El Alamein Railway Station MDF laser cut Water Tank German Afrika Korps Pz. Kpfw. IV Ausf. F1/F2 Cannone da 149/40 with Crew M4A2 Sherman III Morris Quad/25 pdr. Gun British 8th Army Rail Tracks
MDF 50 figures 18 parts fast-assembly model with 9 figures 15 parts fast-assembly model with 7 figures 50 figures 30 cm
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