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Medi
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cina e eibemetica: _
implicazioni metodologic~e
della· teoria dei sistemi
app~icata al pi~de '

Medicine and cybentetic: - _..-


application of the _system theory
to the human foot_

G. M. GRIPPI
U.'S.L. n. 65 - Alba (Cuneo) .
Ospedale-Civile,,.,« S. Lazzàro »
·Divisione di Ortopedia- e Trauma tologia
·(Primario: Pr.of: G. Pisani) -'

Estra tto da CHIRURGIA DEL PIEDE


Vol. 7 • N. 1 • Pag. 9..15 (Gennaio-Febbraio 1983)
Medicina e cibernetica: G. M. GRIPPI

implicazioni metodologiche U.S.L. n. 65 - Alba (Cuneo)


Ospedale Civile (( S. Lazzaro »
Divisione di Ortopedia e Traumatolog ia
della tieoria dei sistiemi ( Primario: Prof. G. Pisani)
applicata al piede
Medicine and cybernetic:
application of the systen1 theory
to the human foot

ExrRACT. - Reference is made to the generai role of systems theory in biologica]


structures, and its possible application to the human foot. The foot is thus
compared to a summation of functional peculiarities in a hierarchy of cybernetic
systems extending to the organism as a whoole. The functions associated with this
cybernetic foot form part of the following hierarchy: a) locomotor system; b) anti-
gravity system; c) load transmission system; d) maintenance and architectural
trophism system; e) proprioceptiv e system. Each of these systems includes that
which follows it. They are all at the service of the body's homeostatic requirements .
These interconnect ed and reciprocally interdepende nt systems have the characte-
ristics of open cybernetic systems. They are self-regulated by feedback mechanisms
and their activities are equifinal. Their relations with pathological events are those
between an incident that destabilises the system (negative information) and
retroactive and equifinal maintenance mechanisms (functional reserve). Analysis
of the functional roles and reciprocai inter-relation ship of these systems when faced
with such an event could offer an explanation in cybernetic terms for many
structural and functional diseases of the foot. I t would also explain why some
of these progress, and the primary nature of others, or their secondary origin from
intercurrent forms in the suprasegmen tary districts. In addition to providing a
new conceptual basis for experimental research unimpeded by structural anato-
mical or biomechanic al consideration s, this view would involve a different metho-
dogical approach to symptoms, a different diagnostic approach, and different
disease classification, plus a different approach to treatment. This would have
significant repercussion s at the professional levels, since a doctor would be called
on to play a cybernetic role as « an informing event » capable of restabilising
impaired systems in cybernetic terms. These premisses involve the development
of cybernetic medicine and surgery in generai pathology as well. This method is
but a particular application to the foot of a generai model that seems to fit
the body as a whole and each of ils parts.
1 PAROLE CHIAVE. - Cibernetica - Feedback - Informazione - Teoria dei sistemi.
Kev WORDS. - Cybernetic - Feedback - Information - System theory.

Questo studio vuole rappresenta re un ten- te il concetto di piede viene ad assumere si-
tativo di teorizzazion e e codificazione ciber- gnificato diverso, tanto da ritenere che si
netica del piede 9 alla luce della teoria gene- debbano superare i modelli anatomici o bio-
rale dei sistemi, nata ed evolutasi col pro- meccanici per poterlo rappresenta re in quan-
gredire delle conoscenze sul funzionamen to to « sommatoria di peculiarità funzionali ap-
dei calcola tori 1 3 5 17 18 • partenenti a gerarchie di sistemi cibernetici
Molte perplessità ed incertezze sono parse estesi a tutto l'organismo » 6 8.
durante la stesura del testo. Ciberneticam en- Nello svolgimento di questa analisi verrà

Chir. del Piede, 7, 1983 9


Chirurgia del Piede
Lavori originali

plessi funzio nali dirett i verso uno scopo (la


fatto riferim ento, per maggi ore ~hi.arezz~, al
percez ione del mond o estern o, la nutriz ione,
ruolo genera le che la teoria dei s1stem1 ha
. 1 • h I 2 4 15 16 la riprod uzion e ecc.).
nelle struttu re b 10 og1c e • Solo artific iosam ente, noi possia mo isolare
in qualch e organ o o strutt ura una certa fun-
Concetto di sistem a zione; parlia mo cioè, di appar ato digere nte
respir atorio ecc. Quest o è solo uno schem~
Entità costituita da un insieme d~ e~emen~i
fra loro in interazione reciproca ed m mterdi- di classif icazio ne anato mica avente finalit à·
pendenza, riuniti a realizzare un fenom~no, una descri ttive ma in realtà , bisogn erebb e par-
funzione, un evento; ogni elemento puo e~sere lare di sistem i funzio nali rivolti ad un certo
esso stesso un sistema costituito da altn ele- scopo . (Prop riame nte « sistem i cibern etici») .
menti , essi stessi sistemi, e così via. Per esemp io, il m~nte nimen to dell'omeo-
Generalmente, un sisten1a lo possiam.o indi- stasi-i dro elettro litica ha i suoi centri fun-
viduare nell'am bito funzion ale che gli con1pete. zional i nel cervel lo, nei polmo ni, nei reni
Un sistema si dice « aperto » se è capace di nelle ghian dole endoc rine; organ i tutti appa-I
scambiare materia ed energia con il mondo rentem ente ben distin ti.
non vivente, in continuo equilibrio dinamico Analo gamen te il sistem a di elimin azione
(o stato stazionario) grazie a meccanismi auto- delle scorie è locali zzato nei polmo ni, nei
matici di regolazione. Tali servomeccanismi ven-
gono chiamati omeostatici, mentre si indica con reni, nell'in testin o, nella pelle.
omeostasi il loro complesso 16.
Nel caso dei sistemi biologici essi hanno le Il piede stesso, ad esemp io, è coinvolto tra-
seguenti caratteristiche: mite ii tessut o spugn oso delle sue ossa nelle
funzioni eritrop oietica , o nella funzione emun-
1) Sono concreti: occupano uno spazio eu- toria e termo regola trice attrav erso le numerose
clideo. ghiandole sudori pare della sua pelle. Nessuno
2) Si compongono di sottosistemi tra loro però parla di funzione eritrop oietica emuntoria
integrati. o termor egolat rice del piede, sebben e esso pos-
sieda « anche » queste funzioni.
3) Sono ordinati, ma molto flessibili, perché
ad alta neghentropia (capaci, cioè di auto-ordi- Questo fatto è conseg uenza del ruolo anato-
narsi e di adattarsi). mico tradizi onalm ente assegn ato al piede. Alla
luce della teoria dei sistem i è possibile invece,
• 4) La loro attivit à è diretta verso uno scopo afferm are che nel piede anatom ico sono pre-
ed una finalità. senti .elementi del « sistem a» eritropoietico, ele-
5) Sono attrave rsati da un flusso di materi a, menti del « sistem a» emunt orio ed elementi del

energia, informazione. « sistem a» termor egolat ore, che nulla


I

hanno a
che vedere con i « sistem i» funzionali cui il
6) Sono regolati da circuiti a retroazione. « piede cibern etìco » appart iene, e che fanno
7) Mantengono uno stato stazionario (equi- parte, semm ai di studi separa ti.
librio dinamico) dissipando energia.
8) Hanno equifìnalità; sono, cioè, capaci, Ognun o dei sistem i funzio nali suacce nnati
oltre che di dirigersi verso la loro attivit à finale è. embri cato, interd ipend ente, in intima rela-
di riprod urre ed automantenere i microsistemi ~1one con gli altri a costit uire e « spiega re»
che li costituiscono. 11 tutto, e posso no essere studia ti separa ta-
mente solo a condiz ione che siano conside-
Noi possia mo rappre sentar ci l'orga nismo rati parte di sistem i compl essi che li inglo-
un:iano come un sistem a biolog ico aperto bano e li rappre sentan o.
coinvo lto, a vari livelli di compa rtecip azione Conce tto fonda menta le da tener presen te
e co1:te mpora neame nte, in sistem i più com- è che l'attiv ità funzio nale del sistem a, e di
plessi ed embri cati. E così l'uomo è l'ele- ogni singol o sottos istema , è qualit ativam ente
men.t? del sistem a della coppia , del sistem a su.ddi visibil e in altre compo nenti sottosist~-
farr.nhare del sistem a sociale , del sistem a eco- m1che (a loro volta ulteri ormen te suddivi-
logico ecc. sibili in sottos istem i inferio ri).
!1- ~ua volta, l'organ ismo umano risulta co- L'attiv ità funzio nale di tali sottos istemi ne
sti.t~1to da gerarc hie di macro sistem i costi- rappre senta l'aspe tto qualit ativo.
tu1~i, loro volta, da « n » n1icro sistem i e Un altro conce tto è che ogni sistem a è
cos~ via, a partir e da macro molec ole, orga- suscet tibile di destab ilizzaz ione· in ambito

nuli, cellule, organi , appar ati riunit i in com- P.atolog1co ciò si esprim e attrav erso l'immis-
I

sJone di una « inform azione » sbagli ata (noxa


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Chir. del Piede, 7, 1983


-
Lavori originali Chirurg ia del Piede

destabil izzante) . Quando ciò avviene il siste- capsulo-articolo-tendineo-muscolare, e cuta-


ma mette in atto tutta una serie di risposte neo di appoggio; di esso fanno parte gli
di tipo retroatt ivo effettua te nel tentativ o element i ossei, le capsule, le articola zioni,
di ripristin are l'equilib rio dinamic o prece- i legamenti, i tendini le superfici articola ri,
dente: se le risposte sono adeguat e alla noxa i muscoli, la cute oltre agli element i vasco-
si _ottiene. !l compen_so ed un nuovo equili- lari e nervosi che manteng ono il loro tro-
brio; se cio non avviene, vengono progressi- fismo.
va~ente coinvo_lti ordini sistemic i più ele-
vati: fino Suo compito è condizio nare la « forma»
arrivare , qualora la noxa superi
ogni possibil e compen so alla distruzi one del del piede per consent ire il support o strut-
comp_lesso. sistem~co per un process o pro- turale al
gressivo di decadim ento entropic o. 3) sistema deputato alla trasmissione del
. La ~ecrosi cellular e o la morte biologica, carico ed alla deambulazione di cui il piede
inf~tti non sono altro che l'espres sione di rappres enta solo l'elemen to termina le; esso
un increme nto entropic o irrevers ibile. è infatti rappres entato anche a livello sovra-
segmen tario nel ginocchio, nell'anc a, nel ba-
cino, nella colonna, e risulta element o costi-
I sistemi del « piede cibernetico »
tutivo del sistema antigrav itario e, quindi
Se si rapport ano questi concetti al piede del sistema locomot ore.
questo può essere conside rato come il risul- Ognuno di questi microsi stemi non è rap-
tato ciberne tico struttur ato, termina le, della present ato da un organo o una struttur a ben
funzione antigrav itaria e locomot oria. distinta anatomi camente , ma da una « fun-
Queste due funzion i possono essere rap- zione » prevale nte al cui svolgim ento coo-
present ate come due sistemi gerarch icament e perano element i apparte nenti ad unità ana-
correlat i il secondo al primo: tomiche ben distinte e topogra ficamen te, al-
cune, lontane.
a) Il sistema locomotore.
Ad esempio, il sistema proprio cettivo è di-
b) Il sistema antigravitario. slocato in tutti i tessuti che costitui scono il
Del secondo fa parte il sisten1a vestibo- piede ma la trasduzi one proprio cettiva av-
lare, il cervelle tto, alcuni nuclei della base viene per vie nervose ed è integrat a in centri
e del mesencefalo, alcuni muscoli, alcune nervosi che pur anatom icament e lontani dal
ossa ecc. Il primo, gerarch icament e più im- piede apparte ngono funzion almente al siste-
portante , compre nde oltre al secondo, strut- ma stesso.
ture cerebra li cortical i alcune ghiandole en- Nell'int erpretaz ione clinica del piede nor-
docrine, gli organi ed i centri nervosi senso- male e patologico ognuno di questi sistemi
riali (vista, udito) ecc. e possied e attività può essere studiato ·separat amente e analiz-
decisionale comples sa, capace di modificare zato attraver so l'analisi dei suoi parame tri
funzion almente e « delibera tamente » gli ele- funzionali. Natural mente, semp:re tenendq
menti del sistema antigrav itario per permet- conto che essi fanno parte « integran te » di
tere lo spostam ento del corpo nello spazio. sistemi funzionali gerarch icament e più im-
Il sistema antigrav itario è rappres entato portant i e che fanno capo alle necessit à omeo-
nel piede, in ordine funzionale crescen te, dai statiche dell'inte ro organism o.
seguent i ordini gerarch ici di microsi stemi:
1) sistema proprlocettivo antigravitario, L'inferenza cibernetico sistemistica nella cli-
nel piede è rappres entato da recettor i capaci nica del piede
di rispond ere agli stimoli meccanici ( mecca-
no recettor i) se li designamo in relazione con Cosa si può trarre dall'ana lisi ciberne tica
l'agente che più facilme nte li stimola (ener- di questi sistemi ad esempio suppone ndo che
gia meccanica) e che danno informa zioni che una noxa destabil izzante interven ga sul siste-
riguarda no i movime nti e la posizione del ma proprioc ettivo? L'uso non corretto di
piede nello spazio ( proprio cettori, propria- scarpine ortoped iche in un piedino sano può
mente detti) 14. Questi sono topogra ficamen te determi nare una « disinfor mazione proprio -
dislocati nel cettiva » capace di destabi~izzare successiva-
mente il sistema architet turale sino ad otte-
2) sistema di mantenimento e trofismo nere come effetto finale la stabilizz azione di
architetturale, o di connessione scheletrico- un piede inizialm ente piatto « fisiologico » in
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11
Lavori originali Chirurgia del Piede

piedino piatto « iatrogeno ». Per la destabi- termine di « riserva funzionale » di quel si-
lizzazione del sistema di trasmission e del stema 4 . Scopo ultimo del sistema è allon-
carico; in età adulta potrà comparire un tanare la noxa, ma se ciò non è possibìle il
piede piatto artrosico doloroso, con risenti- sistema utilizzerà la sua riserva funzionale
mento ai livelli sovrasegme ntari 7, e talora nel tentativo di neutralizzar la; se ciò riesce
con ripercussion i sul sistema di relazioni si ristabilisce un nuovo equilibrio e come
interperson ali dell'individuo che in regime di effetto finale, nel sistema si avrà una dimi-
libera competitivi tà naturale, può essere con- nuizione della riserva funzionale. Se, invece
siderato biologicamente handicappa to. la riserva funzionale è sopraffatta dalla noxa'
Una lesione lcgamentosa, intervenuta sul la destabilizzazione coinvolgerà il sistema 0
sistema architettual e può destabilizzare, per- i sistemi correlati gerarchicam ente più im-
ché gerarchicam ente subordinato , il sisten1a portanti, i quali reagiranno con la loro ri-
propriocetti vo e se il danno è imponente alte- serva funzionale, e così via fino a quando
rare la distribuzion e del carico, il sistema la noxa potrà essere neutralizzat a.
antigravitar io e quello locomotore. Naturalmen te alla fine si avranno dei si-
La lesione del tibiale posteriore è in grado stemi completame nte destabilizza ti, e la per-
di destabilizza re altri elementi del sistema dita di una quota parte della riserva funzio-
architettura le fino a condizionale la protru- nale del sistema neutralizzan te. In ambito
sione astragalica con destabilizzazione del patologico, ciò si esprimerà con un danno
sistema di trasmission e del carico. o limitazione funzionale.
La destabilizza zione propriocetti va, archi-
tetturale o del carico, primitiva o secondaria La frattura di un metatarso determina
ai vari livelli sistemici, spesso rappresenta immediatam ente un danno ad un elemen-
la causa efficiente di una metatarsalg ia. Lo to del sistema architettura le e come con-
stesso può dirsi per la patologia evolutiva seguenza, in attesa che il sistema ripa-
della coxa pedis (Pisani) 10 11 12. ri con il callo di frattura il danno, si
avrà la destabilizzazione del sistema di di-
La noxa può esprimersi primitivame nte stribuzione del carico. L'individuo poggia
sugli elementi del sistema di distribuzion e solo il tallone e cammina con zoppia realiz-
del carico e deambulato rio. Nel piede, diret- :z.ando un nuovo equilibrio con un danno fun-
tamente, come conseguenz a secondaria di zionale residuo, anche se nel caso di resti-
una alterazione già silente, asintomatic a o tutio ad integrum, transitorio. Se, il meta-
in atto degli altri due sottosistem i; indiret- tarso consolida invece in equinismo, nell'am-
tamente, per patologie sovrasegme ntarie che bito del sistema architettura le sarà la riserva
hanno coinvolto o coinvolgono il ginocchio, funzionale a riportare l'equilibrio attraverso
l'anca, il bacino, la colonna, l'innervazione l'elasticità dei legamenti e delle strutture cap-
motoria o l'integrazio ne nervosa. Ne conse- sulari alla Linsfranc; ciò diminuirà la riserva
gue, pertanto, che in una patologia da « alte- funzionale di tali strutture con un danno
rato carico», bisogna ricercare nel piede un funzionale residuo asintomatic o pur potendo
danno in atto o passato sui due altri sotto- considerare l'individuo clinicament e guarito.
sistemi; o un danno attuale o passato sugli Lo stesso individuo però, ad esempio per
altri elementi sovrasegme ntari del sistema aumento ponderale, può esaurire la riserva
di trasmission e del carico di cui il piede è funzionale residua delle strutture legamen-
elemento terminale. tose precedentem ente impegnate a compen-
Come già accennato i sistemi biologi ed i sare l'equino del metatarso con destabilizza-
microsisten1i che li costituiscon o sono ad alta zione del sistema di trasmission e del carico,
neghentrop ia, e tendono verso un equilibrio antigravitar io e locomotore . Il soggetto incon-
dinamico mediante un controllo svolto da sapevolmen te comincerà a caricare di più
vari tipi di circuiti retroattivi 1 11 . Ciò signi- da un lato, cercherà di stare il meno pos-
fica che la noxa destabilizza nte un determi- sibile in piedi, avrà dei riflessi posturali più
nato sistema farà scattare nel suo ambito impegnati; in altre parole, i sistemi suaccen-
delle risposte autoregolat rici capaci di op- nati reagiranno con una quota parte della
porsi all'effetto della noxa stessa 3 . L'inter- loro riserva funzionale. Esaurendos i anche
vallo di intervento possibile senza il coinvol- questo compariran no la stanchezza, l'ipoci-
gimento di un sistema superiore e la sua nesia, la contrattura muscolare, la metatar-
destabilizza zione può essere definito con il salgia; alla fine la zoppia e la perdita della
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Lavori originali Chirurgia del Piede

funzione. Quel piede verrà sottratto al carico, L'indirizzo olista si base sul principio op-
non parteciperà alla funzione antigravitaria, posto della sintesi. Esso tende ad una visione
non consentirà all'individuo la deambula- generale della scienza medica, cercando di
\ zione. correlare conoscenze diverse in quadri gene-
u rali, nei quali aspetti morfologici, fisiologici
L'ipotesi cibernetica delle deformità del piede e patologici vengono riuniti in una sintesi

I Meccanismi analoghi, seppur più comples-


si, ed etiopatogeneticamente differenziati, po-
tendente a ridurre il peso degli aspetti stret-
tamente localizzativi di funzioni e quindi di
stati morbosi.
trebbero spiegare « ciberneticamente » la Nell'interpretazione sistemistica, l'indiriz-
patologia evolutiva di alcune deformità del zo riduzionista rimane se al posto di appa-
piede: l'alluce valgo, il piede piatto evolutivo, rati organi tessuti ecc. si comprendono si-
il piede cavo essenziale, o l'insorgere di pato- stemi e sottosistemi di funzioni, con elementi
logie tipiche dell'adulto quali le metatarsal- dislocati nei vari distretti dell'organismo. E
gie, il dito a martello, le griffes, o le defor- considerato che i sistemi sono ordinati in
mità involutive proprie del piede senile. gerarchia e che non è possibile comprendere
Nei casi suesposti la noxa può avere diver- appieno il significato di un sistema se non
sa origine ed intensità sia da un punto di in relazione agli altri, ciò riporta ad una
vista qualitativo che quantitativo, e può agire sintesi di tipo olista. Da questo il fatto che
a livello di ognuno dei diversi microsistemi lo studio localizzato, specialistico di un di-
non soltanto del piede, ma anche delle strut- stretto deve sempre ricercare possibili ele-
ture sovrasegmentarie, o dei sistemi che a menti che in distretti anche lontani possono
quel sistema compartecipano. Per esempio, in qualche modo avere influito sullo sviluppo
una alterazione primitiva del sistema di con- di una qualsivoglia patologia, anche se, appa-
trollo nervoso è spesso alla base dello svi- rentemente, strettamente localizzata.
luppo di un piede cavo essenziale. Influssi psicosomatici, ad esempio, possono
La noxa può essere considerata come una intervenire nello sviluppo di patologia da
informazione errata; sarà la sua intensità alterato carico del piede nel rispetto del noto
e continuità che determinerà il livello siste- aforisma:
mico capace di neutralizzarla. Nei casi più « Non esiste la malattia, esistono malati ».
gravi, quando la noxa è già presente nell'in-
formazione genetica o si manifesta nel pro-
cesso embriogenetico, il danno è imponente Implicazioni episte1nologiche
e la sua neutralizzazione è biologicamente
impossibile; la funzione rappresentata dal Questa ipotesi interpretativa non è fine
sistema o dai sistemi interessati è in gran a se stessa, ma ha ripercussioni in campo
parte perduta. Sarà possibile un compenso diagnostico ed in campo terapeutico.
vicariante di componenti sistemiche diverse, In ambito di accertamento diagnostico è
ma mai il recupero totale. indispensabile un bilancio globale « a ritro-
so » sui vari sistemi, alla ricerca del sistema
Il modello sistemistico adottato in questa compromesso per primo della noxa destabi-
analisi interpretativa sulla cibernetica del pie- lizzante o di questa stessa, o del sistema la
de può essere utilizzato per l'interpretazione cui riserva funzionale è in rapido depaupe-
di altre strutture organiche e rappresentare ramento. Questo metodo ha inoltre il van-
l'anello di congiunzione fra le due opposte taggio di prevedere una patologia potenziale
concezioni dottrinarie che hanno guidato lo (secondaria).
sviluppo della medicina dal XIX secolo in poi: In ambito terapeutico consente un inter-
la concezione riduzionista, e la concezione vento differenziato a vari livelli:
olista 4.
1) Controllo del potenziale morbigeno de-
L'indirizzo riduzionista, cioè scompositivo stabilizzante attraverso interventi diretti sul-
e classificativo, analitico che conduce alla
l'ambiente o sul genoma della specie (inter-
suddivisione della patologia umana in nume- vento preventivo).
rose singole malattie, considerate relativa-
mente indipendenti l'una dall'altra, ha por- 2) A destabilizzazione avvenuta:
tato alla divisione dello scibile medico in
a) Liberare l'organismo dalla noxa (in-
diverse discipline. tervento eziologico).
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B
Chirurgia del Piede
Lavori originali

b) Potenziare la riserva funzionale del In merito al punto 2 (c):


sistema o dei sistemi interessati magari im- Un adatto trattamento rieducativo funzio-
mettendo in quelli irreparabilme nte compro- ale del sistema propriocettivo permette di
messi una « informazione ristabilizzante » ;ecuperare il danno ~onseguente a lesioni le-
(intervento ricostitutivo ). gamentose o quello ~~pend~nte ~a pr~lun_gati
c) Recuperare, vicariare o sostituire i trattamenti immobihzzan tl; un ~nchllos1 di
sistemi destabilizzati (intervento integrativo). tibiotarsica allo stesso modo di un alluce
rigido può ess~r~ trat~ata. ~on u~a pr~tesi;
d) Impedire una destabilizzazio ne dei la molla di Codivilla puo mitigare 1 esito inva-
sistemi potenzialment e minacciati seconda- lidante di una lesione dello SPE, ma lo stesso
riamente {intervento profilattico). effetto può ottenersi con una trasposizione
tendinea; una gamba artificiale può sostituire
Qualche esempio: in merito al punto 1):
un arto amputato ecc.
L'incidenza del piede piatto può essere
diminuita se l'ambiente, la cultura sociale, In merito al punto 2 ( d):
le pratiche educative o i presidi sanitari per- Una zoppia può favorire un'insorgenza di
metteranno un maggior impegno funzioJ}ale un'artrosi di ginocchio o di anca o una evolu-
del piede nel bambino; analogamente , me- zione scoliotica; la prolungata immobilizza-
diante opportuni interventi eugenetici sulla
zione può condurre ad una miopatia atrofica.
popolazione si potrebbe ridurre l'incidenza
del piede torto o in generale delle malforma- In questo ambito e da un punto di vista
zioni del piede. cibernetico, l'intervento del medico in gene-
rale, o del chirurgo ortopedico che si occupa
In merito al punto 2) (a): di piede non rappresenta altro che un« even-
to informativo» immesso nei sistemi; se vo-
Un'artrite settica di tibiotarsica può evol- gliamo una « noxa ristabilizzant e ». Noxa nel
vere verso l'anchilosi. È opportuna, pertanto, senso che l'intervento nuoce in qualche modo
una terapia antibiotica eliminante la noxa, ed in varia misura al sistema, ma il danno
antiflogistica per evitare il risentimento delle prodotto risulta alla fine minore del danno
strutture viciniori, immobilizzan te (ma fino risolto.
ad un certo punto) per ovviare alla desta- La noxa ristabilizzant e introdotta nel siste-
bilizzazione o al depauperame nto della riser- ma, ha il compito di opporsi agli effetti o alle
va funzionale di altri sistemi. sequele della noxa destabilizzan te.
In altre parole, un'informazio ne data al
In merito al punto 2 {b ):
sistema perché possa ritornare ad uno stato
L'equino stabilizzato di un metatarso e la di equilibrio dinamico compatibile con le
conseguente metatarsalgia possono essere ri- necessità generali di quell'individu o integrato
solti con una osteotomia; si introduce in tal nei suoi sistemi interpersonal i, sociali, e di
modo un nuovo equilibrio sistemico con il adattamento biologico. Quando questa infor-
recupero di una aliquota di riserva funzio- mazione è errata od insufficiente, si potrà
nale, o se vogliamo, si condiziona la redistri- avere l'insuccesso o peggio ancora il danno
buzione del danno ad altre unità sistemiche iatrogeno.
vicine che immettendo una parte della loro Il successo, viceversa, rappresenta l'infor-
riserva funzionale servono al recupero, ma- 1nazione giusta data al momento giusto.
gari parziale. Naturalmente , la scelta dell'informazi one
Analogo è il concetto informatore dell'in- da dare rimane compito delicato del medico
tervento di neolegamento plastica intermeta- il cui intervento informaziona le sarà control-
tarsea proposto da Pisani 12 o degli interventi lato a feedback dai risultati ottenuti in pas-
diretti al trattamento del piede valgo evolu- sate esperienze o dal suo bagaglio culturale.
tivo dell'infanzia pure proposto dallo stes-
so A. 13•
Analogo criterio informativo vale per tutte BIBLIOGRAFIA
le ortesi, che purtroppo, però possono essere 1) Ashby R.: « Adaptiveness and equilibrium ». In:
considerate, eccetto alcuni casi, un presidio Journal of Mental Science, voi. 86, 478, 1940.
terapeutico palliativo, sintomatico, quasi mai 2) Burton A. C.: « T,be properties of steady rate
composed to those of equilibrium as shown in
risolutivo. characteristic biology behaviour ». Journal of

14
Chir. del Piede, 7, 1983
Lavori orlglnall Chirurgia del Piede

cellular and comparative phisiology, Philadel- 11) Pisani G.: « La sindrome pronatoria dell'avam-
.phia, 14, 327, 1939. piede ». Minerva Ortopedica, 27, 1976.
3) Cannon W_. B.: « Self-regulation of the body». 12) Pisani G., De Doncher E.: « The foot is a struc-
In: The w1sdom of the body. W. W. Norton and
Company Inc., New York, 1939. ture for a variable load ». Relazione Congresso
SICOT. Rio de Janeiro, 8, 1982.
4) Ciaranfi E., Schlechter P., Bairati A.: « Automa-
tis-mi biologici e malattia». Edit. EST Mon- 13) Pisani G., Milano L., ,Pisani C.: « Il piede val.go
dadori. evolutivo dell'infanzia ». Chirurgia del piede,
5) Cibernetica e teoria dell'informazione: a cura voi. 6, 1, gennaio-marzo 1982.
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6) Dioguardi N.: « Il sistema epatico: la sua fun- fisica» di J. F. Fulton, W. H. Howell. Ed. SEU,
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[ Indirizzo dell'Autore:
G. M. Grippi
Unità Sanitaria Locale n. 65
Div. di Ortopedia e Traumatol.
Ospedale Civile « S. Lazzaro »
12051 Alba (Cuneo)]

Chir. del Piede, 7, 1983

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