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Cultura significa anzitutto creare una coscienza civile,

fare in modo che chi studia sia consapevole della dignità.


L’uomo di cultura deve reagire a tutto ciò
che è offesa alla sua dignità, alla sua coscienza.
Altrimenti la cultura non serve a niente.
Oriana Fallaci
Carmine de Leo

Storia e cultura a Foggia


Associazioni e circoli dal ‘600 al ‘900
Con particolare riferimento agli Amici del Museo

con disegni di
Angela Maria Buonarota, Anna Maria Del Giudice, Franco Maruotti,
Francesco Saverio Russo, Carolina Spagnoli

Amici del Museo Civico di Foggia


25 anni di attività 1990 – 2015
Questo interessante libro di Carmine de Leo è, oltre che una ricerca storica documen-
tata e attenta, un omaggio all’Associazionismo culturale e, in particolare, all’Associazione
Amici del Museo Civico di Foggia, di cui attualmente de Leo è Presidente.
Stare insieme per operare a favore degli altri: questo è lo scopo di fondo di qualsivo-
glia forma di associazione di volontariato. E nell’operare per un comune interesse c’è anche
il piacere di occuparsi di temi o problemi cari a ognuno di noi e che quindi enfatizzano la
nostra parte migliore. Operare nell’associazionismo culturale, poi, risponde a una richiesta
di conoscenza e nello stesso tempo di amore per la cultura che fa onore a quanti ne fanno
parte e che può avere effetto moltiplicatore dell’interesse per la storia dei singoli territori e
per la crescita di quella coscienza civica che ancora non è diffusa come si vorrebbe.
Il lavoro dedicato all’associazionismo culturale ripercorre secoli della nostra storia
dalle accademie del ‘600, legate soprattutto ad un sapere erudito, ai circoli dell’ottocento
e dei primi del secolo scorso, fino ai nostri giorni. È l’occasione per ripercorrere luoghi e
istituzioni di questa nostra città e riannodare i fili della sua storia culturale
I 25 anni dell’associazione degli Amici del Museo vengono ricordati, giustamente, in
un apposito capitolo e vengono collegati alla prima istituzione fondata nel 1966. Il sodalizio
voluto nel 1990 da Carmine Tavano, ex sindaco e suo primo presidente, viene raccontato
con dovizia di particolari, con riferimenti precisi ai principali eventi e alle persone che lo
hanno animato, a partire dai presidenti che a Tavano sono seguiti, Nicola Spagnoli e Mim-
mo di Conza, per arrivare all’attuale. Tanti i contributi in questi anni, umani e culturali, che
hanno arricchito la vita del Museo Civico e per i quali ringrazio di cuore. Poter dire di avere
un’associazione, pronta a seguire e ad appoggiare le varie iniziative del Museo e a crearne
di autonome, è sempre stato per me motivo di orgoglio.
Un ulteriore e oltremodo significativo apporto è formato, ora, dalle splendide illustra-
zioni dovute ai nostri soci ”artisti” che hanno voluto ispirarsi proprio al Museo. Di loro e di
tutti gli amici abbiamo ancora bisogno per continuare nell’opera di valorizzazione dei nostri
beni culturali, in un operativo coinvolgimento della comunità.

Gloria Fazia
Direttrice del Museo Civico
Questo volume nasce col cuore, esso rappresenta tanti anni ricchi di emozioni, ricchi di
fare, ricchi di volontariato, un corposo bagaglio di esperienze culturali realizzate tutti insieme,
una vera squadra di volontari della cultura!
Quando nel direttivo è stata lanciata l’idea di ricordare i venticinque anni di attività, 1990-
2015, della nostra Associazione, tutti, all’unanimità, abbiamo aderito prontamente all’iniziativa.
Messa in campo la squadra del direttivo, insieme al presidente si è riusciti in poco tem-
po a programmare la pubblicazione di questo bel volume, decidendo di arricchirlo con i dise-
gni di alcuni bravissimi amici, mentre il presidente si tuffava nella ricerca presso polverosi ar-
chivi per scrivere il testo del volume attraverso una certosina ricerca di documentazione storica.
Tutti siamo stati coinvolti in questa bella esperienza culturale, contribuendo insieme al-
la riuscita del volume, con consigli editoriali, collaborando alla correzione delle bozze, all’im-
postazione dell’impaginato ed alla scelta delle stesse immagini, che sono state realizzate da al-
cuni di noi.
Il ricordo di questi anni vissuti nella comune passione per il volontariato culturale ha ce-
mentato in noi la voglia di fare, di realizzare; da questo desiderio è nato il presente volume, che
resterà come valida testimonianza dell’attività della nostra Associazione.
La nostra soddisfazione più grande è comunque quella di aver raggiunto il traguardo di
un quarto di secolo di attività culturale, mai interrotta e finalizzata alla realizzazione di confe-
renze, convegni, mostre, visite culturali, pubblicazioni e tante altre iniziative che hanno arric-
chito non poco il patrimonio culturale del nostro territorio, contribuendo ad una maggiore co-
noscenza e valorizzazione della città in cui viviamo: Foggia, ma anche la sua vasta provincia.
Il Museo, certamente, è stato sempre il nostro punto di riferimento e dalla sua valorizza-
zione ci siamo poi mossi anche verso altri interessi culturali più vasti, senza però dimenticare
dove siamo nati.
La nostra Associazione fu fondata presso il Museo Civico di Foggia in un lontano mese
di ottobre dell’anno 1990, seguendo le orme di tanti altri sodalizi culturali che hanno operato
in passato nella città di Foggia e di cui in questo volume la ricerca storica del nostro presidente
Carmine de Leo ci fa conoscere compiutamente le vicende e l’attività.
Il nostro augurio, infine, è quello di continuare ancora per molti anni nella nostra attivi-
tà di volontari della cultura e raggiungere sempre nuovi traguardi insieme a tutti i nostri soci!

Buonarota Angela Maria, Del Giudice Anna Maria,


Iannucci Anna, Maruotti Franco,
Palmieri Lidia, Pernice Michele Maria

Consiglio Direttivo Amici Museo Civico Foggia


Una storia un po’ particolare è rappresentata da questo volume che raccoglie uno stu-
dio che si incrocia con la mia vita personale, ci riferiamo agli ultimi venticinque anni di attivi-
tà dell’Associazione Amici del Museo Civico di Foggia, anni che da socio fondatore nell’otto-
bre del 1990 e fino ad oggi, mi hanno visto impegnato assiduamente dapprima come segretario
e poi come componente del consiglio direttivo ed oggi come presidente.
Da tempo, la frequentazione di archivi locali e nazionali, per altre mie pubblicazioni si
apriva, qua e la, verso altri e diversi interessi storico-culturali: notizie sull’attività di Accade-
mie letterarie, Circoli culturali, Università Popolari, ecc. che non mancavo di annotare per fu-
turi lavori.
Questi preziosi appunti giacevano da tempo in una cartella che s’ingrossava sempre di più
e si arricchiva di nuove notizie sui fermenti culturali della città di Foggia, a partire dalle Acca-
demie Letterarie presenti nel Seicento e fino al secolo scorso.
Finalmente, nell’occasione della ricorrenza dei primi venticinque anni di attività dell’As-
sociazione Amici del Museo Civico di Foggia, si è pensato di realizzare una vera e propria sto-
ria dell’associazionismo culturale a Foggia, sia sfruttando le notizie già raccolte in preceden-
ti studi, che scandagliando ancora biblioteche ed archivi alla ricerca di nuove fonti; il materiale
raccolto è frutto di una parte del presente volume, l’altra, è una storia di emozioni!
Emozioni accumulate nella gioia di fare associazionismo culturale in questi venticinque
anni, a partire dalla fondazione dell’Associazione e scoprire poi attraverso la ricerca nel passa-
to che già prima di noi, vari benemeriti cittadini, per vari secoli hanno cercato sempre di asso-
ciarsi per mantenere sempre più alto l’interesse culturale nella nostra città.
Ecco rivivere le antiche Accademie letterarie che videro impegnati vari intellettuali, tra
cui spicca la figura di Giovanni Battista Vitale, detto il poetino e noto negli ambienti letterari
del ‘600.
E poi tanti altri illustri nostri concittadini che fondarono nel Settecento l’Accademia degli
Illuminati e riuscirono a realizzare anche alcune Cattedre Accademiche; ancora nell’Ottocen-
to ecco una fioritura di circoli letterari per giungere fino al XX secolo con la presenza dell’U-
niversità Popolare e, nel dopo-guerra, con la fondazione di una prima Associazione Amici del
Museo, fino al 1990, anno di fondazione della nostra Associazione, attiva con decine e decine
di convegni, mostre, pubblicazioni e tante altre manifestazioni culturali, fino ai nostri giorni, in
ben 25 anni di attività.
Le vicende dell’associazionismo culturale a Foggia sono state esaminate fra tante picco-
le e grandi storie con particolare riferimento all’Associazione Amici del Museo Civico di Fog-
gia e ci auguriamo che questo studio sia da stimolo per la realizzazione di nuove ricerche anche
per le altre associazioni più recenti che operano nella nostra città e di cui sarebbe stato disper-
sivo tracciarne in questo volume la storia.
Un doveroso ringraziamento per la disponibilità e collaborazione sempre prestata va al-
la direzione ed al personale tutto del Museo Civico di Foggia, ai vari assessori alla cultura che
si sono succeduti in questi 25 anni; sentiti ringraziamenti anche ai soci tutti ed al consiglio di-
rettivo per averci sempre incoraggiato e stimolato a scrivere e pubblicare questo volume ed agli
amici Buonarota, Del Giudice, Maruotti, Russo e Spagnoli per aver arricchito l’edizione con i
loro disegni, quasi una piccola vetrina del nostro Museo Civico!
Infine, vivono ancora tra noi il sorriso ed i guizzi d’idee e suggerimenti dell’amico arti-
sta Michele Maria Pernice, componente del nostro direttivo, che prematuramente ci ha lasciati
mentre questo volume era in stampa, insieme al caro socio ed amico Felice Clima, che ci rapi-
va con le sue narrazioni garganiche, passione che sempre vivrà nei nostri ricordi.

Carmine de Leo
Presidente Amici Museo Civico Foggia
Angela Maria Buonarota - Antico stemma di Foggia, Museo Civico
Le Accademie letterarie


All’uomo buono s’allarga lo spazio della vita:
il poter gioire del proprio passato
è infatti vivere due volte.
Marco Valerio Marziale
L’associazionismo in tutta la vasta provincia di Capitanata ha radici molto antiche,
infatti, già nel Seicento, nella città di Foggia erano fiorenti più di un’accademia letteraria.
Questi sodalizi, importanti momenti di aggregazione sociale per gli iscritti, erano stati
fondati e poi frequentati da artisti che si distinguevano nel campo della musica, oppure da
poeti e letterati che si dilettavano nel campo della scrittura, ma anche da semplici cittadini
che sentivano il bisogno di creare delle aggregazioni sociali.
Foggia appariva ai viaggiatori dell’epoca una città ricca e vivace per la presenza di
una notevole attività commerciale.
Il frate cappuccino Agostino Mattielli da Stroncone, in una sua cronaca manoscritta,
relativa ad un viaggio da lui effettuato in Puglia nel 1683, ci fa sapere che a Foggia: vi
sono grandi ricchezze, palazzi commodi e casuppole ancora, e tutte di stima grande per
la moltitudine della gente e per le fiere che vi si fanno in particolare tutto maggio che
guadagna assai e di locazione chi ha una stanza …Ha spessissimi pozzi e profondi assai
d’acque e sorgenti delicate..1
Proprio nel Seicento, com’è attestato da vari documenti dell’epoca citati da più autori
locali, erano presenti a Foggia vari sodalizi culturali, come L’Accademia dei Fantastici,
omonima di altre fiorenti nello stesso periodo in varie città d’Italia, fra cui ricordiamo anche
Roma, ove ne fece parte anche un canonico e letterato pugliese di Grottaglie, Jacobo Pignatelli,
appartenente all’omonimo casato di origine napoletana presente anche a Foggia.2
Altra Accademia attiva a Foggia nel XVII secolo era quella degli Invogliati, così
chiamata forse in antitesi ad altre fiorenti in quel secolo nella nostra penisola, ma dette degli
Svogliati; nel Settecento si ha poi notizia della presenza di un’Accademia degli Invogliati
in Calabria; la fondazione a Foggia nel Seicento di questa Accademia, insieme a quella dei
Fantastici ed altra detta dei Volubili è attribuita al poeta foggiano Giovanni Battista Vitale,3
ma probabilmente fondata da Giacomo Alfieri e Marcantonio Coda.4
Di questo poeta foggiano, detto il poetino per la sua minuta figura, ci parla un erudito
pugliese di Nardò, Giovanni Bernardino Tafuri che nella sua incompiuta storia degli scrittori
del regno di Napoli, scrive che il poetino foggiano Vitale: studiò tutte quelle scienze che
stimò necessarie a divenir dotto; e, quantunque avesse fatto nelle medesime gran profitto,
pure, tirato dal suo genio, attese alla poesia, nella quale tanto s’avanzò che scriveva a

1
Cfr. C. de Leo Foggia, origine e sviluppo urbano, Foggia,. 1991, p. 71 ed in nota n. 36 a p.86. C. de
Leo La ricerca delle fonti locali e nazionali sulla storia del nostro territorio per un connubio tra cultura ed
economia in I luoghi dell’abitare, Atti del Convegno, Foggia 8-28 maggio 1997, p. 27. C. de Leo Foggia
nelle cronache seicentesche…Una città cosmopolita di fiorenti commerci, in Rassegna Dauna…, n.1 del
gennaio-marzo 2000. Per il manoscritto seicentesco originale del padre Agostino Mattielli Viaggio nelle
Puglia…, Archivio della Porziuncola di Assisi, fondo manoscritti, il documento è formato da 25 fogli scritti
sul recto e sul verso.
2
C. de Leo Palazzi e famiglie dell’antica Foggia, Foggia, 1995, pp. 166-168.
3
C. de Leo Cattedre Accademiche ed Universitarie a Foggia nei secoli XVIII-IX, Foggia, 1991, p. 16. G.
Gabrieli Postilla alla Bibliografia delle Accademie in Puglia, in Iapigia, anno III (1932), p.112. M. Menduni
Le antiche accademie di cultura in Capitanata, in Il Corriere di Foggia, del 16-3-1950, p. 3 ed il più recente
C. de Leo Dalle antiche e prestigiose Accademie ai circoli e sodalizi. La voglia di far cultura in città c’è
sempre stata, in Gazzetta del Mezzogiorno del 9-6-2002.
4
Cfr. www, prolocodeliceto.it

13
meraviglia sonetti, canzoni ed altri somiglianti componimenti poetici in stile bernesco e
serio, onde si rese stimatissimo presso ognuno. 5
Altri autori, come il Perifano e Ferdinando Villani, ci parlano ancora del poetino; 6
il Villani, in particolare, sottolinea come questo nostro concittadino Fu acerrimo difensore
del Tasso contro l’Accademia della Crusca, siccome affermano Raffaele Liberatore e Vito
Buonsanto.7
Di Giovanni Battista Vitale, un vecchio e mezzo affumicato ritratto ad olio fors’anche
apocrifo era un tempo conservato sospeso alla parete della biblioteca comunale di Foggia
verso i primi anni del Novecento. 8
Il Vitale gareggiò con ardore col cav. Giovan Battista Marino, noto poeta barocco
frequentatore di varie accademie letterarie; le composizioni del Marino contro il Poetino
e del Poetino contro il Marino si trovano stampate in fine della Strage degl’Innocenti del
Marino, impresse in Venezia.9
Restano oggi alcune delle rime scritte dal nostro poetino, che pubblicò un volume di
80 pagine in 8° di Rime piaceuoli di Gio. Battista Vitale da Foggia con alcuni centoni di
versi del Petrarca et altre compositioni del medesimo, edito in Orvieto nell’anno 1598 dai
tipografi Antonio Colaldi e Ventura Aquilini, di cui si conserva una copia presso la stessa
biblioteca comunale di Orvieto.10
Un’altra testimonianza a noi pervenuta del Vitale è una sua lettera diretta al gentiluomo
Vincenzo Filangeri e pubblicata in un’opera di Carlo Noci: La Cinthia.11
Tornando alle Accademie attive a Foggia sin dal Seicento, di esse non si hanno molte
notizie, ma sicuramente quella dei Volubili era forse la più prestigiosa, perché raccoglieva le
personalità più in vista del mondo socio-culturale di Foggia e della nostra provincia; la sua
fondazione, come già detto, oltre che al Vitale, è attribuita a Marcantonio Coda e Giacinto
Alferio.
All’Accademia dei Volubili aderirono tal Carlo o Carolo Ciccarello, medico e rettore
della prestigiosa Confraternita dei Morti di Foggia,12 revisore nella seconda edizione di
un volume di tal Flavii Iunii Andriensis, titolato: Centum Veneres. Sive Lepores, In hac
secunda Editione purgati à Carolo Ciccarello Artium Medicinae Professore, edito a Foggia
nel 1645, dal tipografo Lorenzo Valeri, che dopo essere stato attivo nella nativa Roma, si era
trasferito a Trani verso il 1619, su probabile sollecitazione dell’arcivescovo Diego Alvarez;
da quest’ultima cittadina, con i suoi torchi itineranti, negli anni 1645 e 1646 operò anche a
Foggia ed in altre località della Puglia.13

5
G. Tafuri Istoria degli scrittori nati nel regno di Napoli, 6 voll. Napoli,1744 – 1760.
6
Del Vitale, detto il poetino, ci parlano: C. Perifano Diomede in Puglia…, Napoli, 1825, p. 190 e F.
Villani La Nuova Arpi.. op.cit., parte II, pp.235-236.
7
R. Liberatore sulla Pubblica Biblioteca di Foggia, in Annali Civili del Regno delle Due Sicilie, anno IV,
p. 125 ed anche: V. Buonsanto Introduzione alla geografia antica e moderna del regno di Napoli, Napoli,
1814, p.107; F. Villani La Nuova Arpi…,op. cit., parte II, p. 235, in nota n.2.
8
C. Villani Scrittori ed artisti pugliesi antichi, moderni e contemporanei, Trani, 1904, p.1173
9
L. Nicodemo Addizioni copiose di Lionardo Nicodemo alla Biblioteca Napoletana del dottor Niccolò
Toppi, Napoli, MDCLXXXIII, p.18 e G. Marino La strage de gl’innocenti. Del Cav. Marino, Venetia, edizione
di G. P. Brigonci, 1675.
10
Biblioteca comunale Luigi Fumi di Orvieto, raccolta delle cinquecentine, pp.80 in 8°.
11
C. Noci La Cinthia fauola boscareccia del sig. Carlo Noci, Napoli, 1594.
12
Sulla Reale Arciconfraternita dei Morti, vedasi M. Di Gioia Foggia Sacra ieri ed oggi, Foggia,1984,
pp. 210-214 ed anche: C. de Leo Guerre tra confraternite nella Foggia dei Seicento, in La Gazzetta del
Mezzogiorno del 12 luglio 2008.
13
Copie di questo volume sono conservate presso le seguenti biblioteche italiane: Sagarriga Visconti

14
Franco Maruotti, testa in rilievo, Museo Civico
Dell’Accademia foggiana dei Volubili fece parte anche il medico Giacinto Alfieri,
autore di alcune pubblicazioni scientifiche; nativo di Deliceto, indicato a volte come foggiano
perché residente nella nostra città per un certo tempo,14 egli aveva studiato in Napoli ove
si trasferì poi definitivamente per dedicarsi anche all’insegnamento ed allo studio delle
malattie renali.15
Hyacinthi de Alpherio, questo il suo nome in latino, pubblicò vari volumi, che
ebbero notevole successo; uno di essi: Opus de modo consulendi, sive, ut vulgus
vocat, collegiandi, stampato a Foggia per i tipi di Lorenzo Valeri nel 1646, contiene la
presentazione dell’amico medico ed accademico dei Volubili già citato Carlo Ciccarello
e ed una poesia di Matteo Romano, segretario della stessa Accademia dei Volubili.16
Altra opera a noi pervenuta di Giacinto Alferio è: De praeservatione a calcoli, stampato in
Napoli nel 1632; quest’ultimo volume, oltre a quello già citato Opus de modo consulenti…
sulla peste, risultano anche in un catalogo dei volumi conservati presso la prestigiosa
biblioteca del Museo Britannico di Londra, ciò a testimonianza dell’importanza degli studi
dell’Alferio17
Altre opere stampate da Giacinto Alferio di cui si ha notizia sono uno studio sulla
peste, che in quell’epoca faceva molte vittime: De peste, et vera distinctione inter febrem
pestilentem, et malignam…, edito in Napoli nel 1648 ed altro volume: Apologia, in qua
de balneorum et lactis caprini vel asinini usu in emaciatione disseritur, edito anch’esso a
Napoli nel 1653.18
Oltre a Giacinto Alfieri, della prestigiosa Accademia dei Volubili di Foggia fece parte
anche il già citato Matteo Romano, poeta e segretario della stessa Accademia verso il 1646,
nato a Foggia ed autore di un poema intitolato: L’Innocente.19
Altro più famoso accademico dei Volubili fu Marco Antonio Coda20 avvocato presso
l’antico Tribunale della Regia Dogana, nato a Foggia da una delle famiglie gentilizie più
in vista di questa città,21 fece parte nel 1648 del consiglio municipale di Foggia, allora

di Bari; Centro APICE presso Università degli Studi di Milano; Vittorio Emanuele III di Napoli e Società
Napoletana di storia patria di Napoli.
14
C. Minieri Riccio Notizie biografiche e bibliografiche degli scrittori napoletani fioriti nel secolo XVII,
Milano-Napoli, 1875, pp. 19-20.
15
www.prolocodeliceto.it ove, oltre a riportare la tesi che a fondare l’Accademia dei Volubili sia stato
lo stesso Giacinto Alfieri insieme al foggiano Marcantonio Coda, sono pure elencate le opere pubblicate
dall’Alfieri: Opus de modo consulendi, sive, ut vulgus vocat, collegiandi (opera sulla maniera di consultare); De
proeservatione a calculis, atque cunctis fere morbis, deque renalium medela (come preservarvi dai calcoli e da
quasi tutti i mali, all’incirca rimedio dei reni); l’ultima dedicata al marchese di Deliceto, Alessandro Miroballo,
ed è intitolata De peste et vera distinctione inter frebem pestilentem et malignam, non hactenus perspecta etc,
(della peste e della vera differenza fra febbre pestilenziale e maligna, non solo per quanto riguarda ecc.).
16
A. Gambacorta Stampatori e librai a Foggia dal 1645 al 1741, in La Capitanata, anno X, n.1-3 gennaio-
giugno 1972, parte II, pp. 68-69.
17 Librorum impressorum qui in Museo Britannico adservantur. Catalogus, Vol. I, Londra,
MDCCCXIII.
18
C. Minieri Riccio Notizie biografiche e bibliografiche degli scrittori napoletani …, op. cit. p. 20.
19
C. Villani Scrittori ed artisti pugliesi… op.cit., p. 905.
20
Marcum Antonium Coda V.I.D. Academicum Volubilem, così è citato dal concittadino Giacinto
Guglielmone in un anagramma a lui indirizzato, mentre da altro autore è definito: Juris Peritus Academicus
Volubilis, cfr. Michelangelo Gizzii Observationes Michaelis Angeli Gizzii Sivi Giptii I.C. Neapolitani. Ad
Decisiones Sacri Regij Neapolitani Consilij, Napoli, XVI sec. ed anche: M. Papa Economia ed economisti di
Foggia, Foggia, 1933, p. 127.
21
Sulla famiglia Coda vedasi: S. Coda Difesa per la città di Foggia e per le famiglie nobili della medesima,
Napoli, 1728, p.18 (20) e seguenti.

16
chiamato Reggimento e fu autore di varie opere giuridiche, tra le quali si ricorda un corposo:
Compendium iudiciarii oridinis civilis…, oltre ad un Breve discorso del principio, privilegi
et instructtioni della Regia Dogana delle mena delle pecore di Puglia… ed un Compendio
delle lagrime umane, pubblicato dalla stamperia Regia in Napoli nel 1640.22
Un’attività letteraria non indifferente, quindi, quella che animava la città di Foggia nel
Seicento, con varie Accademie, studiosi e poeti ed i primi libri stampati a Foggia.
Nel XVIII secolo, Foggia continua ad essere una città ricca di commerci e scambi socio-
culturali e in un manoscritto stilato nel primo quarto del Settecento dal canonico Girolamo
Calvanese, ecco un’altra lusinghiera descrizione della città: Tiene la città nobilissimi palagi
ed edificio li quali recano stupore a’ forestieri… La città cresce di giorno in giorno di
abitatori forestieri, li quali fuggendo, per così dire, le Terre e i luoghi Baronali intorno a
Foggia, concorrono alla libertà di questa città mercantile.23
Purtroppo, in seguito, Foggia sarà quasi distrutta da un terribile terremoto che nel
marzo del 1731 danneggiò notevolmente il centro abitato e fece molte vittime. 24
Non era la prima volta che movimenti tellurici colpivano il nostro territorio, ma dopo
questi eventi, certamente negativi per l’economia foggiana, un nuovo impulso interessò
ogni campo dell’attività cittadina.
Gli anni successivi al 1731, infatti, rappresentano un punto di partenza per una ulteriore
espansione urbanistica della città fuori dell’antico perimetro delle mura di difesa.25
Verso la metà del XVIII secolo nuovi edifici, palazzotti gentilizi e file di casupole
minori, attirano nella nostra città, oltre a nuove maestranze, pure vari artisti incaricati di
ricostruire alcune facciate di chiese e palazzi, un nuovo impulso culturale parte dal campo
architettonico per estendersi anche ad altri interessi e si concretizza ben presto nella
formazione di nuovi sodalizi culturali e cattedre accademiche.
Nell’antico Largo di Porta Reale sarà costruito il nuovo palazzo per ospitare gli
uffici della Regia Dogana della Mena delle Pecore, antica istituzione governativa che
sovraintendeva alla transumanza degli armenti e presso la quale operava anche una importante
corte speciale: il Tribunale della Regia Dogana, organo di vastissime competenze sia in
campo civile, che penale, che attiverà, in parallelo allo sviluppo urbanistico ed economico
della città, anche un maggior stimolo giuridico e culturale.26

22
C. Villani Scrittori ed artisti… op. cit. pp. 267-268, oltre a A. Gambacorta Stampatori e librai a
Foggia… op.cit., p.79 per il Ciccarello e l’Alfieri e p.81 per il Romano. In quanto al Coda vedasi: M. Papa
M. Economia ed economisti di Foggia (1089-1865), Foggia 1933, p. 125 e seguenti. Dell’Alfieri ci parla pure
F. Villani La Nuova Arpi…, op. cit., parte II, p.232. Sulle accademie vedasi pure: M. Maylender Storia delle
Accademie d’Italia, voll. I-V, Bologna, 1926-1930. Minieri Riccio Cenno storico delle Accademie fiorite
nelle provincie napoletane e nella città di Napoli, in Archivio Storico Napoletano, II – III (1878-1880). P.
Sorrenti Le Accademie in Puglia dal sec. XV al XVIII secolo, Bari, 1965.
23
G. Calvanese Memorie per la città di Foggia. Manoscritto esistente presso la Biblioteca Comunale
di Foggia illustrato da Benedetto Biagi, Foggia, 12931, pp.87-88. Il manoscritto originale si conserva in:
Biblioteca Provinciale di Foggia, fondo manoscritti, n.20.
24
Per il terremoto del 1731 e le distruzioni arrecate vedasi: Distinta relazione dell’orribile tremuoto
accaduto in quasi tutto il Regno di Napoli, ma col danno maggiore nella città di Foggia nella Puglia…,
Napoli, 1731. Relazione dello spaventoso tremuoto intesosi la mattina de’ 20 Marzo di quest’anno 1731 con
danno indicibile delle città della Puglia e specialmente di quella di Foggia, Napoli, Palermo, 1731 ed anche:
C. de Leo Tra terremoti e bombardamenti – Distruzioni e riscoperta del centro storico, in Qui Foggia del
27-2-1986, pag.7.
25
C. de Leo Foggia, origine e sviluppo urbano, Foggia, 1991.
26
Sulla storia e le competenze del Tribunale della Regia Dogana: C. de Leo Storia dell’Amministrazione
Giudiziaria a Foggia ed in Capitanata da Federico II di Svevia ad oggi, Foggia, 1990, in particolare pp. 31-
38, oltre a D. de Leo I Tribunali di Capitanata: la contesa ottocentesca tra Foggia e Lucera, Foggia, 2004,
pp.25-27.

17
Il foro del Tribunale della Regia Dogana era un fermento di giureconsulti e letterati;
risiedevano nella nostra città numerosi avvocati, venuti anche da altre regioni italiane, come
i Ricciardi da Pistoia, parecchi magistrati e funzionari governativi e, soprattutto, famiglie
benestanti arricchitesi con il commercio e stabilitesi ormai definitivamente a Foggia.27
Fra questa emergente classe media, scomparse ormai le antiche famiglie del ceto
nobile, erano prescelti i reggimentari cittadini. 28
Si sentiva pure il bisogno di un arricchimento culturale finalizzato anche ad una
migliore educazione ed istruzione dei giovani, che a Foggia non era comunque trascurata;
numerosi erano infatti gli esercenti l’avvocatura, notai, mastrodatti, scritturali e librai, che
appaiono citati nel catasto di Foggia iniziato nel 1741.29
A queste figure laiche si affiancava una fiorente cultura religiosa testimoniata dai
numerosi conventi cittadini, descritti verso la fine del Seicento dal Pacichelli come: ricchi
di librerie.30
Le biblioteche dei conventi contenevano centinaia di preziosi volumi aperti anche alla
consultazione esterna; più ricche erano senza dubbio le raccolte dei padri Cappuccini31 e dei
Minori Osservanti di Gesù e Maria, cui si aggiungeranno, proprio dopo il 1731, quelle degli
Alcantarini di San Pasquale.32
Già nel Seicento, peraltro, a Foggia erano stati pubblicati alcuni libri da stampatori
come Lorenzo Valeri e Novello de Bonis, già attivo per un certo periodo a Napoli e poi a
Foggia, che furono entrambi residenti per qualche tempo nella nostra città.33

27
Per i Ricciardi e le altre numerose famiglie gentilizie foggiane dell’epoca vedasi: C. de Leo Palazzi e
famiglie dell’antica Foggia, Foggia, 1990.
28
Struttura e funzione dell’amministrazione cittadina in quegli anni sono descritte in P. Di Cicco Il libro
rosso della città di Foggia, Foggia, 2015.
29
Archivio di Stato di Napoli, Serie Catasti Onciari, Vol. 7040 ed anche Sezione di Archivio di Stato di
Lucera, fondo: Atti dei Notai.
30
G. B. Pacichelli Il Regno di Napoli in prospettiva…, Vol. III p.114. L’abate Pacichelli (1641-1695) era
un diplomatico che visitò il Regno di Napoli e raggiunse la Capitanata verso il 1680.
31
Quest’Ordine continua oggi la sua antica tradizione culturale con la ricchissima Biblioteca Provinciale
dei Cappuccini presso il Convento dell’Immacolata di Foggia, ricca di manoscritti, cinquecentine e rare
edizioni di storia locale.
32
Con la venuta dei Francesi nel Regno di Napoli nel primo quarto dell’Ottocento furono soppressi
molti ordini religiosi ed i loro beni, mobili ed immobili, passarono al demanio dello Stato ed in parte alle
municipalità, cfr. C. de Leo Le biblioteche degli antichi conventi foggiani, in Tholus – mensile di cultura ed
attualità, Novembre 1990, pp. 9-10.
A Foggia furono stilati alcuni elenchi dei beni mobili, compresi centinaia e centinaia di libri,
per quelli dei Padri Cappuccini vedasi: Archivio di Stato di Foggia, (d’ora in poi A.S.FG.) In-
tendenza di Capitanata, Amministrazione Interna, B.146, fascicolo 142, ff. 14 v. -17 r.
Per Gesù e Maria: A.S.FG. come sopra, B.146, fasc.143, ff.9 v. – 19 v.
Per gli Alcantarini non abbiamo un elenco preciso, ma sappiamo che i loro libri passarono
anch’essi al Municipio: A.S.FG., Intendenza Governo e Prefettura di Capitanata – Affari Eccle-
siastici, B.8, fasc.302.
Sul soppresso convento di Sant’Antonio, poi trasformato in Distretto Militare: A.S.FG., In-
tendenza di Capitanata Amministrazione Interna, B. 141 fasc.9, ff.2 v. e 3 r. ed anche B. 142,
fasc.66.
Per i Padri Scolopi delle Scuole Pie: come sopra, B.2, fasc.1, allegato 1. Catalogo dei libri dei
Padri Scolopi.
Su questi due stampatori vedasi. L. Giustiniani Saggio storico critico sulla Tipografia nel Regno di
33

Napoli, Napoli,1793, che a p.185 scrive: Novello de Bonis pose una stamperia nella città di Foggia. F. Villani

18
Carolina Spagnoli - antico vaso Appulo, Museo Civico
Accanto ad una non trascurabile attività tipografica, era fiorente anche la vendita di
libri.
34

Essa avveniva, oltre che nelle librerie, pure in occasione dell’annuale fiera di Maggio,
come possiamo ricavare da una relazione di tal Giacomo Migliaccio, anch’egli libraio in
Foggia negli anni a cavallo fa il Seicento ed il Settecento.35
In tutto questo fiorire di librerie e stampatori, alle varie accademie letterarie che, come
abbiamo già visto, erano sorte a Foggia numerose nel corso del Seicento, dopo alcuni anni
dal terribile terremoto del 1731, quasi a voler sottolineare lo spirito di rinascita della città,
ecco che alcuni gentiluomini foggiani, soprattutto avvocati e reggimentari del governo
cittadino, verso la fine del 1733, fondano un’altra importante accademia, quella detta degli
Illuminati.36
In una missiva a firma di alcuni notabili foggiani datata 7 novembre 1733, quindi soltanto
due anni dopo il terremoto che danneggiò notevolmente la città, è descritta la situazione
delle Accademie a Foggia in quegli anni e vengono richieste al Cappellano Maggiore del
Re, il nostro conterraneo monsignor Celestino Galiani, istruzioni per l’istituzione di una
nuova Accademia: Reverendissimo Monsignore, è vissuto sempre in questa città, che è pur
sua, il desiderio di coltivar le scienze e le belle arti per le quali si innalzarono ben due
Accademie frequentate da spiritosi ingegni, non senza laude ed onore. Ma poiché il tempo e
le turbolenze fra le quali la città è stata oppressa fecero dismettere il buon uso e non curare
l’esercizio delle virtuose gare, i virtuosi ad altro intenti ne soprassederono il proseguimento.
Si sono sperduti i diplomi del signor Vicerè dai quali quelle venivano autorizzate. Vedendosi
adesso qualche picciola calma hanno lodevolmente stimato richiamare al pristino esercizio
i loro ingegni ed istituir una nuova Accademia. La quale sommo decoro ed altissima stima
suole nel suo primo nascimento, dal pubblicarsi sotto gli auspizi e protezione di V.S. Ill.
ma come Mecenate della Medesima… semo con questa devotissima a pregarla della sua

La nuova Arpi…op.cit., parte II, p. 237. G. Bertrani Lorenzo Valeri tipografo romano in Puglia durante il
secolo XVIII, in Rassegna Pugliese, IX (1892)), pp.240-249, 271-281,365-371. A. Caterino La Puglia nella
storia della stampa nei secoli XVI-XVIII, Bari, 1961. A. Gambacorta Stampatori e librai a Foggia… op.cit.,
pp.61-84. M. Ferri Editori e tipografi in Capitanata…, Foggia, 2014. M. T. Tafuri e M. Virno Edizioni
pugliesi dei secoli XVI-XVIII, in Archivio Storico Pugliese, 1983, p.59 e M. T. Tafuri Ulteriori contributi alla
storia della stampa in Puglia, in Archivio Storico Pugliese, 1984, p.125.
34
In un processo civile tenutosi innanzi al Tribunale della Regia Dogana di Foggia nell’anno 1662 è detto
che: L’Abbadessa del Monastero di S.ta Chiara… possiede una poteca sita in mezzo alla piazza e proprio
contigua al libraio che sta accanto a S. Giuseppe, la piazza è l’antica via Pubblica o de Mercanti oggi Via
Arpi e la chiesa di San Giuseppe, da non confondersi con l’omonima e più recente sita in via Manzoni,
sorgeva anticamente nel luogo dello sconsacrato convento di San Gaetano, poi passato ai Padri Scolopi ed
oggi sede del Conservatorio Musicale Umberto Giordano; per questa citazione vedasi: A.S.FG., Dogana,
S.II, Processi civili, B.39, fasc.1178, f.1 r. Sull’antica toponomastica cittadina vedasi: C. de Leo Foggia
origine e sviluppo urbano, Foggia, 1991 ed ancora C de Leo Luigi Mongelli e la pianta di Foggia del 1939,
Foggia, 2010. Per la vecchia chiesa di San Giuseppe: M. Di Gioia Foggia sacra…op.cit., pp.67-68 ed in una
iscrizione in latino murata in P.zza V. Nigri presso Porta Arpi, che ricorda la donazione avvenuta nel 1673, da
parte del municipio di Foggia, di un’area pubblica per l’ampliamento dell’atrio di questa stessa chiesa.
35
Questa relazione è riportata in G. Rossi Della vita di Mons Emilio Giacomo Cavalieri Vescovo di Troia,
Napoli, 1741, p.321. Il Migliaccio scrive che: in tempo della gran fiera, che nel mese di maggio in quella città
(Foggia) con concorso grande de Mercadanti si fa, temendo che fra de’ libri i quali vi si portano a vendere,
vi capitassero di que’ tanti, che scritti a dettatura del sozzo Amodeo, tanto han corrotto, e seguitano a
corrompere la Gioventù Cristiana, era chiamato dal nostro Vescovo, ed ordinavagli che visitasse le librerie,
che si esponevano venali, e se vi trovasse libri da recar danno, ce lo avvisasse, cfr. anche A. Gambacorta
Antonio, Stampatori e librai a Foggia…, op. cit., p.77.
36
C. de Leo Cattedre Accademiche ed Universitarie a Foggia nei secoli XVIII-IX, Foggia, 1991 e C. de
Leo Nel Lapidarium del Museo la piramide degli Illuminati, in Gazzetta del Mezzogiorno, domenica 20
ottobre 2010, p. XVIII.

20
Anna Maria Del Giudice – antefissa zoomorfa, Museo Civico
protezione e a non isdegnare la bassezza de nostri talenti i quali possono dal suo lume
essere chiariti. Potrà pertanto V.S. Ill.ma compiacersi farne concedere il regio assenso
all’annessa supplica per l’erezione della costituenda Accademia. 37
Fra i componenti di questa Accademia ricordiamo: Michele Gargani, Domenico
Andrea Ricciardi, Saverio Celentano, Luca Brencola, Fabrizio Tafuri, Nicolò Tortorelli,
Giovanni Andrea Viscardi ed il canonico Domenico Della Bella.
Si trattava di personaggi tutti impegnati attivamente nella gestione amministrativa
della città: nell’avvocatura, nel commercio e nel campo ecclesiastico, appartenenti alla più
importanti famiglie gentilizie foggiane.38
Il nome di questa Accademia fondata a Foggia sarà lo stesso di una società segreta
attiva in Spagna nel XVI secolo, gli Alumbrados, che tradotto significa appunto Illuminati;39
dello stesso nome sarà anche una consorteria segreta che sorgerà verso la seconda metà del
Settecento in Baviera in alternativa alla massoneria tedesca ed avrà poi fortuna anche nel
Regno di Napoli.40
Anche nella città partenopea, fervevano varie Accademie ed il re in persona, Ferdinando
IV, nel 1778 fonderà una Accademia di Scienze e Belle Lettere41 per raccogliervi i migliori
studiosi napoletani;42 nella pubblicazione dello statuto di questa Accademia, 43 avvenuta due
anni dopo la sua fondazione, vi è anche l’elenco completo dei suoi soci con i nomi dei suoi
presidenti.44

37
Notizie sull’Accademia degli Illuminati e su precedenti sodalizi culturali a Foggia si ricavano da
due missive datate 7 novembre e 12 dicembre 1733, indirizzate a monsignor Celestino Galiani dagli stessi
fondatori di tale Accademia letteraria. Queste due interessanti missive si conservano fra i manoscritti del
fondo Galiani della Società Napoletana di Storia Patria e sono state gentilmente segnalate allo scrivente dal
compianto prof. Tommaso Nardella, che le ha riportate integralmente anche nel suo saggio: Celestino Galiani
e l’Accademia degli Illuminati, estratto da Archivio Storico Pugliese, anno XXXV, fascicoli I-IV, Gennaio-
Dicembre 1982.
38
C. de Leo Palazzi e famiglie dell’antica Foggia, Foggia, 1995.
39
A. Huerga Historia de los Alumbrados (1570-1630), Madrid, 1978.
40
In tema di sette segrete, massoneria e carboneria a Foggia vedasi: C. de Leo Nel Lapidarium la piramide
degli Illuminati, in Gazzetta del Mezzogiorno del 20-6-2010, successivamente a questo saggio si è scoperto
che la scultura in questione proviene dal monumento in Foggia dedicato a V. Lanza, noto massone; C. de
Leo Quando la carità carnale era una congregazione mistica, in Gazzetta del Mezzogiorno del 17-7-2008;
C. de Leo Tracce di massoni nella Foggia del Settecento, in Gazzetta del Mezzogiorno del 26-9-2010; C. de
Leo Quel teschio misterioso a S. Giuseppe (il 30° grado massonico), in Gazzetta del Mezzogiorno del 20-
1-2009; C. de Leo La Carboneria e la setta dei 7 fratelli, in Gazzetta del Mezzogiorno del 28-11-2010; C.
de Leo Quei sovversivi della setta del Filo Elettrico, in Gazzetta del Mezzogiorno del 9-2-2009; C. de Leo
Quelle lettere massoniche di Napoleone…, in Gazzetta del Mezzogiorno del 24-1-2011; C de Leo I Calderai,
la setta…, in Gazzetta del Mezzogiorno del 9-3-2014; C. de Leo Quei misteriosi affreschi di via Le Maestre,
in Gazzetta del Mezzogiorno del 15-12-2013 e C. de Leo Regi Carabinieri e simboli massonici, in Gazzetta
del Mezzogiorno del 13-3-2011.
41
B. della Torre Orazione di rendimento di grazie al e a nome della Nazione Napoletana per lo stabilimento
della Regale Accademia di Scienze e delle Belle Lettere, Napoli, 1778.
42 Per la storia di questa Accademia cfr. G. Beltrani, in Atti dell’Accademia Pontaniana, XXX,
1900 ed anche G. Gentile Studi Vichiani, Messina, 1915, pp. 194 e seguenti ed N. Cortese
Aspetti e visioni della Napoli del Settecento, in Napoli Nobilissima, nuova serie, Vol. II, fasc.
IX-X, p.154.
Statuti della Real Accademia delle Scienze e delle Lettere, Napoli, 1780.
43

44
Ivi, il primo presidente fu il principe Michele Imperali di Francavilla, cui seguì ancora un principe,
Antonio Pignatelli di Belmonte e terzo presidente il marchese Tommaso d’Avalos del Vasto, tutti Maggiordomi
Maggiori del Re.

22
Angela Maria Buonarota - testa di donna, Museo Civico
Questa Accademia, però, seppur fondata direttamente dal re, non ebbe vita lunga e nel
1788 furono pubblicati i sui atti.45
Anche Accademia degli Illuminati fondata a Foggia e di cui, purtroppo, sconosciamo
l’attività, dovette avere vita breve, ma va sottolineato che essa ebbe come protettore
e mecenate lo stesso cappellano maggiore del re, mons. Celestino Galiani ed alcuni dei
suoi stessi fondatori saranno tra i promotori dell’istituzione a Foggia di alcune cattedre
accademiche, forse per suggerimento dello stesso Galiani, che in quel tempo ricopriva
anche la carica di Prefetto dell’Università de’ Regi Studi di Napoli.46
Nel magma di questo fervore culturale mancava comunque alla città di Foggia una
scuola di studi superiori, professori e cattedre per i gradi dottorali, per i quali era allora
necessario recarsi in Napoli.47
I reggimentari cittadini, al fine di colmare questo vuoto culturale, alcuni anni
dopo il terribile terremoto del 1731, sotto il governo del mastro giurato Giulio Capece
Scondito, deliberarono, in data 8 dicembre 1742, l’istituzione a Foggia di alcune cattedre
accademiche.48
La testimonianza storica di questa decisione si ricava da una serie di documenti
conservati nel fondo della Regia Dogana di Foggia presso l’Archivio di Stato della nostra
città ed intestati: Copia d’atti d’osservanza di prov.ni della Reg.a Cam.a ad istanza de
mag. Unità di questa Città di Foggia per le prov.ni rispettivamente da farsi dei Maestri
dell’Umanità, Filosofia e Legge e Grammatica….49
In uno dei documenti facenti parte di questa raccolta, il cancelliere comunale di Foggia,
Tommaso Ferrandina, il 6 dicembre del 1750 scrive testualmente: avendo requisito il volume
delle conclusioni che si fanno da q(uest)a Mag.ca Università nell’anno 1742 e 1743 in esso
per propriamente ai f. 14 e 15 ritrovo una conclusione di questo Reggimento fatta alli 8
del mese di Dicembre di detto anno 1742… con la quale fralatre cose in essa conclusione
furono stabilite dimandarsi in tempo della discussione dello stato della R. Camera della
Sommaria… due lettori cattedratici, uno d’umanità e rettorica e l’altro di filosofia e legge
civile, al primo la provvisione di docati centoventi, al secondo docati centoquaranta col
patto di pagarsi essi loro la scola per leggere, lo scanni ed ogni altro bisognevole per detta
scola per non esservi Collegi ne studi, ne avendo la povera gente modo di spendere in
mandare i figli in Napoli o ne seminari.50
Di questa richiesta del Reggimento dell’Unità di Foggia, ovvero del Consiglio
Municipale della nostra città, si parla pure nell’interessante manoscritto: Capitoli e Statuti
della Città di Foggia, conservato presso la Biblioteca Provinciale di Foggia.51

45
Atti della R. Accademia delle Scienze e Belle Lettere di Napoli, Napoli, 1788.
46
Monsignor Celestino Galiani aveva appena fatto pubblicare, nel 1732, un calendario delle materie e dei
professori dell’Università di Napoli, ristabilendo anche l’inaugurazione dell’anno accademico: cfr. C. de Leo
Cattedre Accademiche…, op. cit. pp. 16-18.
47
Il disagio relativo all’invio dei giovani a Napoli per completare il corso degli studi era molto sentito…
per la distanza di cotesta capitale, e per non essere a tutti comodo e proprio mandarsi li figli a studiare in
A.S.FG. Dogana, Serie V, B, 132, fasc. 6104, f. 14 r.
48
Reggimentari dell’epoca erano:Mastrogiurato Giulio Capece Scondito; Eletti: 1° Giuseppe Freda, 2°
Antonio Ziccardi, 3° Michele Taliento, 4° Michele Fucci; Percettore Giovanni Clemente, cfr. P. Di Cicco Il
libro rosso…, op. cit., p. 187. Per i casati di appartenenza di questi reggimentari vedasi: C. de Leo Palazzi e
famiglie…, op. cit., Foggia, 1995.
49
A.S.FG. Dogana, S. V. B. 132, fasc. 6104.
50
Ivi, ff. 7 v. ed 8 r. per il documento citato.
51
Biblioteca Provinciale di Foggia, fondo manoscritti, n.70, ff.393 v. della numerazione a penna.
Inoltre, delle antiche cattedre e delle somme destinate al loro mantenimento, si parla pure in un documento
dei primissimi anni dell’Ottocento relativo alla fondazione del collegio dei Padri Scolopi in Foggia, cfr.

24
L’autorizzazione per l’istituzione delle cattedre di Umanità, seu rettorica e Filosofia
e legge, fu concessa nel 1744 con Regio assenso della Reale Camera di Santa Chiara,
decreto dato per la Terza Rota di questa Regia Camera.52
L’istituzione di queste cattedre accademiche creò in seguito una serie di contenziosi in
cui fu coinvolta la municipalità foggiana, sia per quanto riguarda i pagamenti della sede e del
mobilio delle cattedre,53 che per quanto riguarda gli esami e le nomine dei cattedratici.54

A.S.FG, Opere Pie, Serie I, B.17 Collegio degli Scolopi 1806-1809-1810, carte riguardanti la fondazione ed
altro del Collegio di questa Città, f.9 r.
52
A.S.FG. Dogana, S. V. B.132, fasc. 6104, f.1 r. e 27 v.
53
Ivi, per le spese occorrenti alle cattedre: ff.2 r. e 3 v., oltre ai ff. 5 r., 5 v.,6 v.
54
Ivi, per i ricorsi f.8 v. e seguenti. Oltre al già citato documento in Biblioteca Provinciale di Foggia,
fondo manoscritti, n.70.

25
Anna Maria Del Giudice - collana e monili preistorici, Museo Civico
L’Ottocento


Bisogna che la storia non vi appaia più
come una necropoli addormentata,
dove soltanto ombre passano,
prive d’ogni sostanza.
Bisogna che penetriate
nel vecchio palazzo silenzioso,
e spalancando le finestre,
richiamando la luce e il rumore,
risvegliate la gelida vita
della principessa addormentata.
Lucien Lebvre
La voglia di aggregarsi in accademie letterarie, la spinta ad istituire alcune cattedre
per studi superiori anche a Foggia, sono testimoni di un notevole interesse da parte della
nostra città e dei suoi residenti verso il miglioramento delle condizioni culturali e sociali
della propria comunità.
Purtroppo, verso la fine del Settecento la città di Foggia sarà interessata ad un lento
declino economico che culminerà con la soppressione, avvenuta nei primi anni dell’800,
dell’istituzione governativa della Regia Dogana per la Mena delle Pecore e del suo
Tribunale speciale, che tanto avevano contribuito allo sviluppo economico e sociale della
città.1
Cessarono la loro attività anche le cattedre accademiche, per vari motivi connessi alla
difficoltà di reperire locali idonei per lo svolgimento delle lezioni e per ragioni economiche
legate al pagamento dei cattedratici, somme che gravavano direttamente sul bilancio
comunale.
L’Ottocento aprirà nuovi scenari, delle cattedre accademiche, solo quella di legge,
anche se vacante, esisteva ancora, mentre ne era stata istituita una nuova, quella di fisica ed
agricoltura, materia, quest’ultima, che rispondeva maggiormente agli interessi economici
emergenti dalla trasformazione dei pascoli in aree coltivate dopo la soppressione della Regia
Dogana delle Pecore e del suo Tribunale Speciale.2
Varie vicende contrassegneranno anche queste ultime due cattedre, oltre ad una nuova
dedicata alle Scienze Naturali e Chimica, che verrà istituita nell’ottobre del 1858 presso
il Reale Collegio degli Scolopi in Foggia;3 tutte saranno però soppresse dopo il 1860 con
l’Unità d’Italia.4
Proprio il Reale Collegio dei Padri Scolopi, ove furono sistemate per un certo tempo
le Cattedre universitarie, sarà per tutto l’Ottocento un importante punto di riferimento
culturale nel campo dell’istruzione in Capitanata.
Il Reale Collegio dei Padri Scolopi era stato fondato a Foggia nel 1797, come veniamo
a conoscenza dal suo stesso atto di fondazione: in occasione delle faustissime nozze di Sua
Altezza Reale il Principe Ereditario coll’Arciduchessa d’Austria, venne per qualche tempo
a trattenersi nella medesima il clementissimo RE (N.S.) che Iddio sempre feliciti, il quale
siccome si compiacque di questa città, per le di lei felici circostanze, così li riconobbe
che mancava a questa popolazione una casa di pubblica educazione, onde la gioventù
potesse essere istruita ne doveri cristiani e sociali, e nelle utili cognizioni scientifiche… E
ricercando i mezzi per supplire questo difetto, venne a sapere che in questa città medesima

1
Cfr. C. de Leo Storia dell’Amministrazione Giudiziaria a Foggia ed in Capitanata. Da Federico II di
Svevia ad oggi, pp.34-35 sulla soppressione della Regia Dogana e del suo Tribunale speciale.
2
A.S.FG. Opere Pie, Serie I, B.17, Collegio degli Scolopi…, f. 9 r., 13 r. e 13 v.
3
Collezione delle Leggi e Decreti del Regno di Napoli, Real Rescritto emanato il Gaeta il 12 ottobre 1858
ed anche: A.S.FG. Giornale dell’Intendenza di Capitanata, n.VII, parte prima, anno 1859, Luglio, Istallazione
di cattedre nel Real Collegio degli Scolopi in Foggia, pp.109-110.
4
Cfr. C. de Leo Cattedre Accademiche …, op. cit. pp. 37-51.

29
vi era un monastero de Padri Teatini del tutto inutile, il quale veniva governato da un solo
religioso… e ne ordinò l’abolizione, e dispose, che la casa medesima e le di lei rendite
fossero utilmente impiegate nell’erezione delle pubbliche scuole e di un Collegio per
l’istruzione della gioventù.5
Questo Collegio sarà poi trasformato dopo l’Unità in Regio Liceo6 e presso la sua sede
sarà istituita anche una scuola serale.7
L’attività nel campo dell’istruzione cittadina sarà affiancata nell’Ottocento dalla
ricerca e dalla promozione delle arti e dell’economia anche attraverso l’istituzione di una
Società di Agricoltura e poi dalla Reale Società Economica di Capitanata.8
Una Società di Agricoltura fu inaugurata infatti ufficialmente a Foggia il primo
novembre del 1810.9
Nell’occasione, il padre scolopo Serafino Gatti, nominato segretario della Società, lesse
anche un ragionamento, carico di entusiasmo per le positive prospettive che l’istituzione
della Società di Agricoltura offriva alla nostra provincia; in esso il Gatti ne espose gli scopi
e le linee principali del programma di attività.10
Nel 1811, incaricato dal Governo, lo stesso Gatti sarà autore di una corposa relazione
statistica sulla Capitanata.11
Lo scienziato foggiano Giuseppe Rosati, fu il primo presidente della Società Agraria
di Capitanata, egli era già titolare della Cattedra di Agricoltura operante in Foggia. 12
La situazione economica della Capitanata non era certamente tra le più floride e
l’abolizione della Regia Dogana per la Mena delle Pecore e del suo Tribunale speciale,
secolare istituzione preposta alla transumanza degli armenti, aveva penalizzato notevolmente
la Capitanata, territorio ove le condizioni dell’agricoltura, monopolizzate dal latifondo erano

5
A.S.FG. Opere Pie, Serie I, B. 17, Carte riguardanti la fondazione ed altro del Collegio di questa città,
ff. 4 r. e 4 v.
6
Sulle vicende del Liceo vedasi: C. de Leo Cattedre Accademiche ed Universitarie … op. cit.ed anche
A.S.FG. Intendenza, Governo e Prefettura di Capitanata, Pubblica Istruzione, Ufficio del Provveditorato
agli Studi presso la Prefettura e Consiglio Provinciale Scolastico, oltre a: Museo Civico di Foggia, fondo
manoscritti, cartella intestata: Convitto Lanza.
7
F. de Leo Discorso d’inaugurazione della scuola serale in Foggia. Letto il di 21 di ottobre 1861 da
Felice de Leo ispettore per gli studi… nella sala del R. Collegio delle Scuole Pie, Foggia, 1861 ed anche.
A.S.FG: Manifesti, serie II, B.2, f. 207, Programma per l’apertura di una scuola serale 6-10-1861.
8
C. de Leo La Società Economica di Capitanata…, Foggia 1998 ed anche C. de Leo Un’inedita relazione
storico-statistica Foggia nell’Ottocento di M. Buontempo, Foggia, 2003.
9
Cfr. A.S.FG, Giornale dell’Intendenza di Capitanata, anno 1810, n. 60, p. 279.
10
Cfr. S. Gatti Ragionamento letto ai membri della Società di agricoltura della Capitanata da Serafino
Gatti segretario perpetuo della medesima, Napoli, 1810 ed anche in A.S.FG, Giornale dell’Intendenza di
Capitanata, 1810, n.58, pp.256 e seguenti. Per notizie su questo personaggio vedasi: C. Perifano Elogio di
Serafino Gatti, in: Poligrafo de la Capitanata, Vol. II, anno 1834, p. 49.
11
Archivio di Stato di Napoli, Ministero dell’Interno, I inventario, fascicolo n. 2209/I, cfr. T. Nardella
Serafino Gatti e la Capitanata nella statistica murattiana del 1811, Foggia, 1975.
S. Gatti Discorso pronunziato nella Basilica di Foggia da Serafino Gatti, cavaliere dell’ordine
reale delle Due Sicilie, nella felice occasione d’essere stata detta città onorata dell’augusta
presenza di Sua Maestà Gioacchino Napoleone, Foggia, 1813.
12
Sulla figura del Rosati e la Cattedra di Agricoltura vedasi: C. de Leo Cattedre Accademiche ed
Universitarie … op.cit. ed anche C. de Leo Palazzi e famiglie dell’antica Foggia, Foggia, 1995, pp. 171-172,
per la: Casa di G. Rosati.

30
Angela Maria Buonarota - capitello, Museo Civico
allora molto scadenti. 13 Il provvedimento emanato dal Murat, pur se molto limitato, alimentava
le speranze di riscatto della nostra agricoltura; esso rappresentava anche l’embrione di
altro decreto regio che solo due anni dopo trasformava le Società di Agricoltura in Società
Economiche, concedendo ad esse un ventaglio più ampio di intervento, organizzandole con
un presidente, un segretario e gruppi di soci che collaboravano con saggi e ricerche,
I segretari della Reale Società Economica di Capitanata, denominati segretari
perpetui, in quanto la carica durava per tutta la vita, salvo trasferimenti o decadenze per
scarso rendimento, saranno nell’ordine i signori: Serafino Gatti fino al 1820, anno in cui
fu trasferito a Napoli; Lorenzo Trabuno dal 1820 al 1838, anno della sua destituzione per
scarso rendimento e Francesco Della Martora dal 1838 e fino al 1884, anno della sua morte;
infine svolse le mansioni di segretario per la sola ordinaria amministrazione di una Società
Economica ormai svuotata delle sue prerogative, Luigi Della Martora, che subentrerà al
padre Francesco dopo il 1884 e resterà in carica fino allo scioglimento della Società.14
Il più attivo e rappresentativo dei segretari della Società Economica di Capitanata
fu certamente Francesco Della Martora, che ricoprì questa carica per quasi mezzo secolo,
resistendo anche a capovolgimenti politici come l’Unità d’Italia; un suo ritratto, opera del
pittore Domenico Caldara, donato dal figlio Augusto alla Biblioteca Comunale di Foggia si
ammira oggi nella pinacoteca del Museo Civico di questa città.
Più numerosi sono i presidenti, i cui anni di nomina indichiamo come segue: Giuseppe
Rosati, 1810; Bernardino Grano(a), 1825 e 1829; Giovanni Antonio Filiasi, 1830; Francesco
Antonio Gabaldi, 1832 e 1835; Giuseppe Cutino, 1836 e 1837; Gaetano Lotti, 1839 e 1840;
ancora Francesco Antonio Gabaldi, 1842, 1843 e 1844; Francesco Serra, 1845; Francesco
Antonio Gabaldi, 1846; Bernardino Buontempo, 1847, Francesco Antonio Gabaldi, 1848;
Tommaso Celentano, 1849 e 1850; Francesco Gabaldi, 1851 e 1852; Raffaele Guerra, 1853 e
1859; Francesco Gabaldi, 1861, 1862, 1863 e 1864; Domenico De Angelis, 1869 e 1872.15
Gli studi dei soci ordinari e corrispondenti della Società Economica di Capitanata
diedero un non disprezzabile impulso all’attività di ricerca, lasciando una preziosa fonte di
notizie statistiche nel campo economico, ma anche in quello storico ed in quello sociale.
Negli anni di attività della Società Agraria, poi trasformata in Reale Società Economica di
Capitanata, la produzione di studi, relazioni e convegni da parte dei soci ordinari e corrispondenti
fu notevole e parte della documentazione della Società è ancora conservata, a testimoniare
l’importanza di questo sodalizio, in un corposo fondo dell’Archivio di Stato di Foggia.16

13
Bollettino delle Leggi del Regno di Napoli, Decreto perché le Società d’Agricoltura stabilite nel Regno
abbiano anche per oggetto le manifatture e il commercio, prendendo il nome di Società Economiche, n.1441
del 30 Luglio 1812. Sulla Regia Dogana per la Mena delle Pecore ed il suo Tribunale speciale vedasi: C. de
Leo Storia dell’Amministrazione Giudiziaria a Foggia ed in Capitanata… op. cit., pp. 29-39.
14
Vedasi per S. Gatti: C. Villani Scrittori ed artisti pugliesi… op. cit., pp. 399-400; per Francesco Della
Martora: B. Biagi Profili..., già cit., pp. 79-87 e per Luigi Della Martora ed il padre Francesco: C. de Leo
Palazzi e famiglie..., già cit., pp. 81-82.
15
B. Biagi Profili..., già cit., pp. 168-169. Sui vari presidenti della Reale Società Economica: Gaetano
Lotti e Raffaele Guerra sono entrambi intendenti di Capitanata, carica assimilabile all’attuale prefetto; per
notizie su G. Rosati e D. De Angelis vedasi: C. de Leo Cattedre accademiche ed universitarie… op. cit.,
rispettivamente: pp. 38 e seguenti per il primo e p.63 per il secondo; per G. A. Filiasi ed F. Serra, padre del
deputato Tito: Carmine e Daniela de Leo Il Tribunale di Commercio. Un’antica magistratura foggiana,
Foggia, 2000, rispettivamente pp.60 e 107 ed ancora per G. A. Filiasi, G. Cutino e T. Celentano: C. de Leo
Palazzi e famiglie..., già cit., rispettivamente pp.112-118, 67-68 e 90; per Francesco Antonio Gabaldi e B.
Buontempo. F. Villani La nuova Arpi… op. cit., parte II, rispettivamente pp.364-365 e 357-362.
16
A.S.FG, Intendenza, governo e prefettura di Capitanata, Reale Società Economica di Capitanata, BB.
12, (1813-1883).

32
Franco Maruotti, arco del Palazzo di Federico II di Svevia murato presso il Museo Civico
I soci avevano costituito anche una interessante biblioteca, di cui si conserva oggi solo
un elenco dei volumi posseduti dalla Reale Società Economica verso il 1852.17
Essa fu una delle più attive di tutto il Regno di Napoli, fucina di numerose iniziative
di cui, unitamente ad una serie di interessanti studi di varia natura, si ha notizia nel Giornale
degli Atti pubblicato dalla stessa Società.18
L’attività delle Società Economiche terminerà dopo l’Unità d’Italia, quando il Governo,
dopo aver loro sottratto molte competenze per passarle alle Camere di Commercio, le
trasformerà in Accademie. 19
Era la fine, in una relazione al consiglio comunale di Foggia del Regio Commissario
Pietro Savio, pubblicata nel 1894, è detto che... La Società Economica, perduta la sua
attività e ridotta al solo nome, aveva fatto restituzione (dell’orto botanico) al Municipio.20
L’archivio della Reale Società Economica di Capitanata, le sue collezioni scientifiche,
i suoi strumenti, andarono in parte dispersi; in particolare, molte delle carte della Società
bruciarono probabilmente nell’incendio che nel 1898, nel corso di una sollevazione popolare,
distrusse l’archivio municipale di Foggia; solo qualche strumento che originariamente
faceva parte della dotazione dell’osservatorio meteorologico che la stessa Società aveva
tentato di istituire verso il 1840, si salvò, per essere riutilizzato poi nella specola meteo
sismica Vincenzo Nigri; l’archivio della Società, nonostante essa si fosse trasferita altrove,
rimase nella stanzetta del Comune e più non si mosse.21
Il fermento culturale e di ricerca storica e sociale fu confortato nell’Ottocento, oltre che
dall’attività della Società Economica, anche dalla creazione a Foggia delle prime biblioteche
comunali. La prima biblioteca pubblica a Foggia fu istituita grazie ad un rescritto reale del
19 giugno 1833, comunicato all’Intendente di Capitanata e del seguente tenore Sua Maestà
accogliendo benignamente la proposizione del Decurionato di Foggia per istabilirsi in
quella città una biblioteca comunale, giusta la deliberazione decurionale, si è degnata
autorizzare a far proporre dal Decurionato medesimo e da Lei un annuo assegnamento
da gravitare sullo stato discusso del Comune in modo che non siavi bisogno di accrescere
imposizione alcuna a carico degli abitanti di Foggia.22
Per la Biblioteca Comunale il luogo fu preparato, acconci gli scaffali, comperati i

17
ibidem, B. 4, fascicolo 99.
18
A.S.FG, Giornale degli Atti della Reale Società Economica di Capitanata.
19
A.S.FG, Intendenza, governo e prefettura di Capitanata, Reale Società Economica di Capitanata, B.2,
fasc. 15.
20
P. Savio Relazione al Consiglio Comunale di Foggia, Avellino, 1894., p. 86.
21
Cfr. B. Biagi Profili di scienziati, Foggia, 1930, pag. 162. La rivolta era scoppiata dopo un aumento
del prezzo del pane, per la cronaca di questo episodio vedasi il periodico locale: Il Foglietto - cronaca
settimanale, n. 19 del I Maggio 1889, p. 1, I tumulti di Foggia. Sulla Specola V. Nigri, vedasi: M. C. Nardella
- G. Desimio Vincenzo Nigri e lo studio della meteorologia di una provincia meridionale nella seconda metà
del XIX secolo, in Gli archivi per la storia della scienza e della tecnica, in Atti del convegno internazionale
(Decenzano del Garda, 4-8 giugno 1981), Roma,1995, Tomo II, pp. 278-279 e 283-285 ed anche: C. de Leo
Le piazze storiche di Foggia, Foggia, 2000, pp.60-62 per Piazza Vincenzo Nigri, già piazza Mercantile. Sul
tentativo di creare un primo osservatorio meteorologico da parte della Reale Società Economica di Capitanata
vedasi: A.S.FG, Intendenza, governo e prefettura di Capitanata, Reale Società Economica di Capitanata,
busta 2, fascicolo 29 e Consiglio Provinciale, busta 20, fascicolo 271. Per l’Inventario degli oggetti che
possiede la Real Società Economica di Capitanata, che, oltre agli oggetti: aratri, frantoi, modelli di macchine
trebbiatrici, scardassi, trombe idrauliche, barometri ed altro, elenca anche i Libri acquistati, che sono solo
cinque ed i Libri donati, che ammontano a ben 73, vedasi: B. Biagi Profili...op. cit., pp.264-269.
22
Riportato da F. Villani La Nuova Arpi… op. cit., parte I, p.186 in nota n. 1.

34
Angela Maria Buonarota - testa, Museo Civico
primi libri, infine la novella libreria23 fu inaugurata dall’intendente di Capitanata, il cavalier
Gaetano Lotti, nel pomeriggio del giorno 30 maggio del 1834.24
Questa prima Biblioteca Comunale ebbe sede presso il Palazzo Arpi, attuale sede
del Museo Civico di Foggia e già sede del Municipio fino al 1898; la Biblioteca fu diretta
dapprima dallo studioso e scrittore Casimiro Perifano, esattamente dalla data di inaugurazione
1834 e fino al 1848;25 la direzione passò poi al prof. Giuseppe Villani, che resse la Biblioteca
Comunale fino al 1893, per passare poi all’avvocato Giovanni Bucci Fania fino al 1922 ed
a Giovanni Giuseppe Rizzelli per pochissimi anni fino al 1924, fu quindi la volta di Oreste
De Biase che, salvo la breve direzione nel 1934 di Francesco Ciliberti, resse la Biblioteca
Comunale fino al 1937;26 l’ultimo direttore fu il prof. Rodolfo Santollino.27
Istituita intanto il 25 febbraio del 1937 la Biblioteca Provinciale, tre anni dopo, nel
1940, il patrimonio della Biblioteca Comunale fu accorpato e versato alla Provinciale, salvo
pochissimi volumi che ancora oggi, sfuggiti al trasloco di quell’anno, fanno oggi parte della
Biblioteca del Museo Civico di Foggia, testimone il vecchio timbro Biblioteca Comunale
sul loro frontespizio.
La Biblioteca si trasferì in seguito nell’attiguo ex convento di San Gaetano e poi ex
Collegio dei Padri Scolopi, oggi Conservatorio musicale U. Giordano ed ancora presso il
convento della SS. Annunziata, ove restò per vari anni; dopo la donazione alla Biblioteca
Comunale da parte del cav. Scipione Staffa, con testamento del 28 giugno 1890, di ben
circa 2000 volumi, la Biblioteca fu trasferita presso il palazzo dell’Orfanotrofio Provinciale
Maria Cristina di Savoia, edificio oggi scomparso, ma che esisteva nel luogo dell’attuale
Palazzo degli Uffici Statali di Foggia.
Dell’inaugurazione di quest’ultima sede, avvenuta il 17 dicembre 1893, ci conserva il

23
R. L. Pubblica Biblioteca in Foggia, in Annali Civili del Regno delle Due Sicilie, anno 1834, fasc. X,
Luglio – Agosto, pp.124-126, in particolare per la citazione vedasi p. 125.
24
La cronaca di questa prima inaugurazione è riportata nel manoscritto del Giornale Patrio Villani,
conservato in originale presso il Museo Civico di Foggia ed in copia presso l’Archivio di Stato di Foggia, al
giorno venerdì 30 dell’anno 1834: Alle sei pomeridiane poi ha avuto luogo la solenne inaugurazione della
Biblioteca pubblica sulla casa comunale… L’intendente cav. Lotti, seguito dal Sindaco, dalla deputazione
decurionale e dalla commissione stabilita per la pubblica Biblioteca hanno onorato il palazzo comunale.
Nella sala maggiore, sono intervenute tutte le autorità civili e militari, i funzionari pubblici, tutti i notabili
del paese, il Vicario per l’assenza del Vescovo, il capitolo, il collegio delle Scuole Pie, ed infine tutti coloro a’
quali è sacro l’onore della propria terra natale, l’Intendente ha manifestato la istallazione della Biblioteca in
nome di Sua Maestà (Dio guardi) con una dotta e ragionata parlata, dopo della quale son venute declamate
delle poesie da diversi giovani foggiani, con soddisfazione e giubilo generale ed anche C. de Leo Un prezioso
manoscritto (Note storiche sulle biblioteche pubbliche a Foggia), in Bollettino degli Amici del Museo di
Foggia, Maggio 1997, p.4.
25
Casimiro Perifano, nato a Foggia nel 1800 da una famiglia di origine greca che da Corfù si era trasferita
in Puglia verso la metà del Settecento, dotto cultore di scienze naturali e di storia, autore di vari volumi
di storia locale, fu esautorato dalla direzione della Biblioteca Comunale perché compromesso con i moti
risorgimentali del 1848, era infatti parente con l’illustre artista Saverio Altamura, figlio di Sofia Perifano,
condannato a morte dai Borbone di Napoli; il Perifano dopo il 1848 si trasferì in Napoli ove morì dimenticato
nel 1867, cfr. C. Villani Scrittori ed artisti pugliesi… op. cit., pp.772-773 ed anche B. Biagi Profili di Scienziati,
Foggia, 1930, pp. 71-73 e più di recente la scheda biografica in: www.bibliotecaprovinciale.foggia.it e per
l’origine greca: M. T. Rauzino Radici Elleniche. Da Corfù a Foggia, in: http://www.mondimedievali.net/
Microstorie/radici.htm
26
Autore anche di un saggio commemorativo della biblioteca da lui diretta: O. De Biase, Primo centenario
della biblioteca comunale di Foggia, pubblicato sul Popolo Nuovo del 4-6-1934.
27
Il prof. Rodolfo Santollino fu nel dopoguerra anche il primo direttore del Museo Civico di Foggia.

36
Anna Maria Del Giudice - reperti Dauni, Museo Civico
manoscritto del discorso d’inaugurazione tenuto nell’occasione dal Regio Commissario per
l’Amministrazione Comunale, l’avvocato Pietro Savio, che si conserva presso la Biblioteca
del Museo Civico di Foggia. 28
Alla Biblioteca comunale era stata aggregata nel 1871 anche la Biblioteca Popolare, 29
che era stata fondata l’anno precedente per volontà di Lorenzo Scillitani, sindaco di Foggia,
grazie soprattutto ad un suo personale e corposo lascito di ben 300 lire, cui si aggiunsero
anche donazioni in denaro ed in volumi di alcuni altri benemeriti cittadini foggiani, invitati
nel febbraio del 1870 dallo stesso Scillitani a contribuire all’istituzione della Biblioteca
Popolare Circolante.30
Molti anni dopo, nel 1911 sarà fondata ed attiva a Foggia una nuova Biblioteca
Popolare, intestata proprio al benemerito Lorenzo Scillitani, di cui sarà bibliotecario Gino
Maffucci, che risulta essere nello stesso anno anche segretario dell’Associazione Provinciale
della Stampa di Capitanata.31
La Biblioteca comunale occupava diverse sale, ove, oltre ad esservi esposti alcuni ritratti
di illustri concittadini, vi era una iscrizione risalente alla sua fondazione, commemorativa
della prima donazione di volumi effettuata in favore della Biblioteca Comunale dal nobile
di origine troiana Gaetano Varo.32
Dopo l’Unità d’Italia, la Biblioteca Comunale aumentò ancora il suo patrimonio librario
con il versamento dei volumi già facenti parte delle biblioteche dei monasteri soppressi.33
Ricca quindi di migliaia di volumi, la Biblioteca Comunale divenne anche un sicuro
riferimento e luogo d’incontro per tutti gli appassionati studiosi locali che la frequentarono
negli anni e proprio verso la fine dell’Ottocento, testimone di un rinnovato interesse per
l’aggregazione culturale, un nuovo circolo letterario vedrà la luce per opera di Mons.
Domenico Marinangeli, terzo vescovo di Foggia, che sarà promotore della fondazione di
un’Accademia filosofica detta di S. Tommaso Aquino.
Questa nuova accademia sarà inaugurata il 7 marzo del 1883 con l’intervento dei
vescovi della provincia e di quelli di Potenza, Melfi e Venosa… il discorso inaugurale fu
tenuto da monsignor Marinangeli, indi seguirono altri discorsi e qualche poesia, mentre
il discorso di chiusura fu fatto dal Canonico Pasquale Fuiani, allora Preside del Liceo

28
Biblioteca del Museo Civico di Foggia, fondo manoscritti, Discorso del R(egi)o Commissario per
l’Amministrazione Municipale, Cav. Avv. Pietro Savio, letto nella inaugurazione della nuova sede della
Biblioteca comunale, il 17 Dicembre 1893.
29
fondata nel 1870 raccoglieva oltre 300 volumi; la Biblioteca Popolare Circolante ricevette un sussidio
dal Consiglio Provinciale, mentre il Consiglio comunale con delibera del 26 marzo 1870 stabilì in bilancio
una somma per il mantenimento di questa Biblioteca.
30
Apertura della Biblioteca Popolare Circolante di Foggia, Foggia, 1871, p.1, Verbale di apertura della
Biblioteca Popolare Circolante di Foggia. Ivi anche per l’elenco dei donatori di volumi e somme di denaro, in
particolare a p.10 ed ivi a p.3 e seguenti per l’elenco completo dei volumi in possesso a questa Biblioteca.
31
Corriere della Capitanata. Periodico settimanale. Anno II, Foggia, 8 dicembre 1912, p.3, Il Maffucci,
unitamente all’on.le Zaccagnino presenterà la Biblioteca Popolare Lorenzo Scillitani a Roma al Congresso
per le opere di educazione ed istruzione popolari nei giorni dal 7 al 10 dicembre del 1912.
32
CAJETANUS VARO TROJANUS – DOCTRINA ET PATRIO AMORE SPECTATUS – LIBRI
ULTRO COLLATIS – RARO EXEMPLO – COPIOSIOREM REDDIDIT BIBLIOTHECAM – PUBLICO
BONO UNICE CONSULTO – A.D. MDCCCXXXIV cfr. F.Villani La Nuova Arpi. Cenni storici e biografici
riguardanti la città di Foggia, Salerno, 1876, parte I, p.187 in nota n. 1.
33
C. de Leo Le biblioteche degli antichi conventi foggiani, in Tholus – mensile di cultura ed attualità,
Novembre 1990, pagg. 9-10, una prima soppressione si era avuta nel periodo Murattiano.

38
Franco Maruotti, Croce in pietra, Museo Civico
Comunale e professore di filosofia al seminario di Foggia.34
Sempre nell’Ottocento, l’attività di aggregazione sociale e culturale nella nostra città si
svilupperà, come risulta da varia documentazione, anche attraverso un’ intensa organizzazione
da parte di privati cittadini di feste, intrattenimenti letterari, piccole rappresentazioni teatrali
ed altri incontri, che si svolgevano regolarmente presso le ampie sale di rappresentanza dei
palazzi gentilizi di Foggia.
Proprio presso la magione della famiglia Marchesani-Villani, casato di scrittori e
giureconsulti foggiani, verso la fine dell’Ottocento, nei vasti ambienti sotterranei del palazzo,
che tutt’ora ha ingresso principale in Via Manzoni, per qualche anno sarà ospitato addirittura
un piccolo teatro, quello dedicato all’Alfieri, formato da alcuni volenterosi cittadini amanti
della recitazione e delle lettere.35
Questo fervido humus socio-culturale caratterizzava quindi da tempo la nostra città
e proprio dopo l’Unità d’Italia, una serie di nuove associazioni nascevano, dapprima con
scopi politici e poi come mero desiderio di contribuire alla socializzazione ed aggregazione
degli individui.
Tra queste vi era la Casina Costituzionale, che aveva sede nella via detta di Porta
Reale, ovvero l’attuale Corso Giuseppe Garibaldi, presso il palazzo Buonfiglio.36
L’associazione, in seguito, lasciò questa sede, per far posto ad uno dei primi bar
cittadini, l’elegante Caffè Nazionale dei fratelli Guardabassi, inaugurato il 21 novembre del
1865 e si trasferì non lontano, presso alcuni locali del vicino palazzo Freda.37
Questo sodalizio politico, chiamato poi anche con il nome di Associazione
Costituzionale di Capitanata,38 era stato fondato dopo l’Unità d’Italia da alcuni esponenti
della destra agraria cittadina, riuniti nel Partito Democratico Costituzionale e capeggiati
da Raffaele Nannarone, nostro concittadino nato a Foggia nel 1829, rappresentante della
borghesia agraria di Capitanata, che sarà anche sindaco della nostra città, presidente della
Camera di Commercio, maggiore della Guardia Nazionale e verrà nominato senatore del
Regno nel 1900. 39

34
M. Di Gioia La Chiesa di Foggia ed i suoi Pastori, Foggia, 1982, pp. 136-138.
35
C. de Leo Palazzi e famiglie dell’antica Foggia, Foggia, 1995, p.126.
36
O. Bucci Tiemp bell’e na vote, Foggia, 1961, p. 30.
37
C. Villani Risorgimento Dauno. Cronistoria di Foggia 1848 – 1870, ediz. Foggia, 1960, p. 212 per il
caffé citato, mentre per il palazzo Freda: C. de Leo Palazzi e famiglie…, op.cit., pp. 108 – 111.
38
Cfr. Lettera dell’Associazione Costituzionale di Capitanata del 20 maggio 1880, a firma di Raffaele
Nannarone, sulla mancata elezione a deputato di Ferdinando Villani, Biblioteca Provinciale di Foggia,
sezione Fondi Speciali, collezione dei manoscritti della famiglia Villani, vol. VIII, cc.339.
39
Raffaele Nannarone, nato a Foggia il 26-3-1829 e morto ivi il 21 ottobre 1908, nominato senatore il
14 giugno 1900 per la 21° categoria e convalidato il 2 luglio dello stesso anno, cfr. A. Malatesta Ministri,
deputati e senatori dal 1848 al 1922, Milano, 1940, p. 293,
Con Scillitani il più autorevole rappresentante locale della colta borghesia terriera, aderente
alla Destra storica. Decurione municipale, maggiore della Guardia Nazionale, presidente della
Camera di Commercio, sindaco della Città e membro della Camera Alta. Il suo nome è legato
alla via della Fame, all’Istituto industriale e ad altre opere pubbliche e di beneficenza, cfr. note
di M. Simone al volume di C. Villani Risorgimento Dauno. Cronistoria di Foggia 1848 – 1870,
ediz. Foggia, 1960, p. 242. Un ritratto del senatore Raffaele Nannarone, olio su tela realizzato
nel 1904 dall’artista A Testi, si conserva presso il Museo Civico di Foggia. Oltre a: Onoranze al
comm. Raffaele Nannarone senatore del Regno, Foggia, 1908.

40
Franco Maruotti, antico portone in legno, Museo Civico
La Casina Costituzionale si contrapponeva ad altra aggregazione di sinistra: Il
Comitato Liberale,40 la cui sede fu inaugurata il 13 febbraio del 1862 in un locale terraneo
dell’attuale Via Arpi, allora chiamata Piazza Mercantile.41
In seguito, liberatasi dall’etichetta politica che la caratterizzava, la Casina Costituzionale
si trasformò in Associazione Agraria.
Proprio alcuni soci di quest’ultimo sodalizio, per meglio favorire una più libera
aggregazione per…passatempi ordinari quali la lettura, il giuoco, e straordinari quali feste
da ballo, conferenze, concerti ed altre geniali riunioni 42, fondarono nel 1867 il Circolo
Daunia.43
Questo sodalizio, ottenne dall’Amministrazione Comunale dell’epoca l’autorizzazione
ad usufruire, per le attività sociali, del ridotto, ovvero l’attuale sala Fedora, del teatro
cittadino.
Il teatro era allora chiamato Dauno, come il novello omonimo circolo, che fu inaugurato
proprio presso il ridotto del teatro con una magnifica festa, che si tenne la sera del 10
novembre del 1867.44
Sull’episodio, Carlo Villani, che ne attribuisce anche il merito al sindaco del tempo
Lorenzo Scillitani, amico e con posizioni politiche vicine al senatore Raffaele Nannarone,
così scrive: E devesi allo stesso Scillitani, che poneva pensiero anche in aggiungere attrattive
maggiori al soggiorno della nostra città, se il Municipio cedeva del pari graziosamente
l’elegante salone, coi locali adiacenti, sito sul porticato del Teatro, ad uno scelto e forte
nucleo di gentiluomini foggiani per installarvi il Circolo Daunia, inaugurato la sera del 10
novembre ’67 scoprendosi per la prima volta le quattro statue colossali, ivi esistenti, e che
raffigurano Francesco I, Elisabetta, Ferdinando II e Maria Teresa.45
Il porticato di cui si fa cenno, era ornato un tempo di eleganti e maestose colonne e
progettato dall’ing. Luigi Oberty, abbelliva il prospetto originario del Teatro; fu poi murato
nel 1838 per problemi di staticità.46
Le statue dei reali di casa Borbone, sculture di pregio di due allievi del famoso Canova,
i signori Angelini e Tacca, erano state realizzate verso il 1820 e collocate in un primo
tempo nelle nicchie del pronao della Villa comunale, dopo l’Unità d’Italia furono rimosse e
conservate per poi essere di nuovo esposte presso la sede del novello Circolo Daunia.47
Solo un anno dopo l’inaugurazione del Circolo Daunia, nel giugno del 1868, si
riaffacciarono gli annosi problemi di staticità del Teatro cittadino, che costringeranno
l’amministrazione comunale dell’epoca a chiuderlo definitivamente nel 1870 perché inagibile:
in quegli anni il dissesto dello stabile diventa sempre più grave, dissesto che riguarda la
volta, le cui travature non riescono nemmeno a sostenere il lampadario…Tutto ciò fu causa

40
C. Villani Risorgimento…, op. cit., p.210.
41
Il venti di ottobre consecutivo la sede del comitato venne violentemente chiusa a mezzo di un commissario
di polizia, nonostante le vivaci proteste sollevate da alcuni componenti di esso ch’ivi trovavansi, come Antonio
de Maria e Ferdinando Rosati, Cfr. C. Villani Risorgimento…, op. cit., p. 211.
42
Circolo Daunia Statuto, Foggia, 1897, art. 1.
43
C. Villani Risorgimento...,op. cit., p. 198
44
C. de Leo e S. Papa Il Circolo Daunia. Una storia aristocratica, Foggia, 2010.
45
C. Villani Risorgimento…, op. cit.
46
C. de Leo Foggia, origine e sviluppo urbano, Foggia, 1991.
47
Cfr. http://comitatiduesicilie.org/index.php.

42
Anna Maria Del Giudice - gioielli d’epoca, Museo Civico
della grave decisione presa dalle autorità comunali per la quale, nel giugno del 1868, subito
dopo la stagione della fiera il teatro venne dichiarato inagibile e pertanto chiuso.48
I soci del Circolo Daunia, dopo nemmeno un anno dall’inaugurazione del loro
circolo dovettero traslocare in altra sede provvisoria e di fortuna, o forse l’amministrazione
comunale li autorizzò ad utilizzare ancora per qualche tempo la splendida sala del ridotto
del Teatro cittadino.
Dalla documentazione pervenutaci, abbiamo certezza che il Circolo nel 1873 si
era già trasferito in alcuni locali dell’elegante palazzo de Nisi – Rosati, in Corso Vittorio
Emanuele II, già sede diplomatica dei vice-consoli della Serenissima Repubblica di Venezia
Domenicantonio e Michele Rosati. 49
Questa nuova sede fu inaugurata la sera del 26 ottobre del 1873, era una domenica e
la cronaca dell’evento ci è pervenuta con ricchezza di dettagli dal manoscritto del Giornale
Patrio Villani, un diario compilato per vari decenni, nell’arco dell’Ottocento e per alcuni
anni del Novecento, da diversi componenti di una notabile famiglia foggiana, i Villani.50
Nel Giornale Patrio, alla data del 26 ottobre 1873, è riportato: Domenica 26 tempo
vario….Ieri sera ebbe luogo l’apertura ed inaugurazione del Circolo Daunia in via Vittorio
Emanuele, palazzo Rosati, fu Nicola.
Ciò è messo con molto gusto, arredato di sale di lettura con 22 giornali, due dei quali
tedeschi, di sala da gioco, bigliardo, salone per ballo, e di tutto il confortabile di un luogo
di elegante ritrovo.
Conta esso iscritti 300 più appartenenti alla aristocrazia dell’ingegno e della nascita.
Le autorità politiche, militari ed amministrative hanno segnato affatto i loro nomi tra quelli
dei più, con la corresponsione di costo di lire 3 al mese, e non facciamo plauso a quei
giovani, che hanno saputo attuare questa bella idea.
La soiré si è prolungata sino alle 4 a.m. con un buffet aperto a pagamento…
Le bande musicali del Reggimento sulla strada hanno allietato la routine con le loro
armonie. Si è danzato, si è giocato e vi è stato intrattenimento… a decoro del Circolo..51
Questa nuova e prestigiosa sede, nel cuore della città, presso il decoroso palazzo de
Nisi-Rosati aumentava notevolmente il prestigio del Circolo Daunia nella città di Foggia;
la cui direzione aveva in quel tempo già prestigiosi contatti ed abbonamenti ai bollettini e
riviste delle più importanti istituzioni scientifiche nazionali, testimoniando una fervente
attenzione verso la cultura, che confermava l’indirizzo generale di una comunità volta verso
il sapere e l’associazionismo.
L’importanza nel panorama cittadino del Circolo Daunia sembra comunque avere il
suo riconoscimento ufficiale nel 1878.
Nel novembre di quell’anno, il re d’Italia Umberto I di Savoia e sua moglie la regina
Margherita, salito al trono il 9 gennaio 1878 dopo la morte del padre, da pochi mesi aveva
intrapreso un viaggio per tutta la penisola al fine di far conoscere nelle diverse città d’Italia
la nuova coppia reale.Il re e la regina furono a Foggia nel novembre del 1878 e la domenica

48
A. Vitulli, I Teatri di Foggia nei secoli 18° e 19°,Foggia, 1993, p. 481.
49
C. de Leo Palazzi e famiglie dell’antica..., op. cit. Foggia, 1995, pp.96-98.
50
Questa preziosa fonte documentaria, di cui abbiamo già accennato, è conservata in originale presso
il fondo manoscritti della Biblioteca del Museo Civico di Foggia ed in copia presso l’Archivio di Stato di
Foggia ed è stato trascritto quasi completamente da P. Di Cicco.
51
Museo Civico di Foggia, Biblioteca, fondo manoscritti, Giornale Patrio Villani, anno 1873, domenica
26 ottobre.

44
Anna Maria Del Giudice - abito d’epoca, Museo Civico
16 di tale mese, secondo quando riportato nel Giornale Patrio Villani…Le LL. MM(aestà)
s’intrattennero molto nelle sale della Casina Dauna, gradendo quando le offrirono del
ricco buffet, ivi abbondantemente preparato. 52
Il Circolo Daunia non era comunque l’unica aggregazione socio-culturale presente
nella città di Foggia verso la fine dell’Ottocento, infatti, in quegli anni si ha testimonianza
dell’attività di altri circoli, come il Circolo degli Impiegati, fondato dopo l’Unità d’Italia,
nonostante proprio in negli ultimi anni dell’Ottocento, a Foggia non poté essere costituito,
come in altre città della Puglia, un Comitato della Società di Storia Patria per la scarsità di
adesioni!53
Il Circolo degli Impiegati era sicuramente già attivo verso la fine del XIX secolo,
in quanto in 19 aprile del 1888 vi fu tenuta dal foggiano dottor Ippolito Recupito54 una
conferenza sui Presepi, ovvero orfanotrofi, che venivano allora chiamati anche con questo
nome, contribuendo non poco a far realizzare nella città di Foggia una istituzione per i
bambini abbandonati alla nascita;55 e qualche giorno dopo ecco un’altra conferenza tenuta
presso la sua sede il giorno 27 aprile di quello stesso anno 1888 da Michele Postiglione sul
nostro conterraneo Pietro Giannone, il cui testo fu pubblicato in Foggia dalla Tipografia del
giornale l’Unione.56
La presenza di questo circolo, ancora attivo a Foggia nel 1900 è attestata anche
da un elenco dei sodalizi culturali presenti nella nostra città pubblicato nell’Annuario
della Stampa Italiana di quell’anno; in questo elenco compare anche il già citato Circolo
Daunia.57
Dopo vari anni, un Circolo degli Impiegati Civili e militari continua la sua attività a
Foggia e nei giorni 20 e 21 aprile del 1912 organizza una rappresentazione teatrale, un’opera
drammatica dal titolo: Don Pietro Caruso.58
L’anno successivo, 1913, presso il Circolo degli Impiegati saranno organizzate anche
delle serate danzanti. 59
Nel 1919, il Circolo degli Impiegati è citato tra i benefattori dell’Università Popolare

52
Museo Civico di Foggia, Biblioteca, fondo manoscritti, Giornale Patrio Villani, anno 1878, domenica
16 novembre.
53
Cfr. L. de Secly Saggio intorno alla storia della cultura in Terra di Bari…, in Iapigia, Organo della
Deputazione di Storia Patria per le Puglie, Nuova Serie, anno XII, Bari, 1941, pp. 112-219, in particolare per
la notizia riportata vedasi p.122.
54
Ippolito Recupito era nato a Foggia nel 1844, dottor fisico, laureatosi presso l’Università di Napoli, fece
parte della Regia Società Economica di Capitanata, insignito di vari riconoscimenti, pubblicò vari volumi in
campo medico, cfr. C. Villani Scrittori ed artisti pugliesi antichi, moderni e contemporanei, Trani, 1904, pp.
862-864.
55
I. Recupito I Presepi. conferenza popolare fatta al circolo d’impiegati la sera del 19 aprile 1888,
Foggia, 1888; sullo stesso tema si ricorda pure: Manuale del presepe di Firmin Marbeau, tradotto da I.
Recupito, Piacenza, 1889, proprio il Marbeau fu un famoso filantropo francese, che si interessò anche degli
orfanotrofi.
56
M. Postiglione Pietro Giannone: conferenza data al circolo d’impiegati il 27 aprile 1888, Foggia,
1888.
57
Federazione Nazionale della Stampa Italiana Annuario della stampa italiana, Vol. 6, anno 1900.
58
Corriere della Capitanata: periodico settimanale, Anno 2, n.16 del 21 aprile 1912, p.3.
59
Corriere della Capitanata: periodico settimanale, Anno 3, n.7 del 15-16 febbraio del 1913, p.3, in cui
è descritto: “il secondo ballo al Circolo degl’impiegati di Foggia”, con la Descrizione l’evento mondano
organizzato sabato 8 febbraio 1913 per celebrare la rottura della pignatta. Ancora sull’attività di questo Circolo
vedasi: È permesso? cronache illustrate di politica, d’arte, di mondanità, Anno 1, n. 9 del 5 aprile 1913, p.3.

46
Anna Maria Del Giudice - abiti d’epoca, Museo Civico
con un contributo, allora non disprezzabile, di £ 100;60 ed ancora, nel 1921, organizza
rappresentazioni teatrali;61 L’attività del circolo continua pure negli anni 192362 e poi nel 1925.63
Nel 1913 sappiamo che il presidente di questo Circolo è il prof. Barone,64 che
organizzerà il 23 aprile dello stesso anno una conferenza con il prof. Luigi Natoli, famoso
scrittore di romanzi d’appendice, tra cui si ricorda quello sulla setta dei Beati Paoli65 ed altro
convegno nel mese di maggio dello stesso anno con il prof. Antonio Fradeletto, che sarà poi
deputato e ministro;66 un’attività davvero non disprezzabile, se si pensa anche allo spessore
culturale dei relatori.67
Alcune vecchie riviste recanti sul frontespizio il timbro del Circolo degli Impiegati si
conservano ancora oggi presso la Biblioteca del Museo Civico di Foggia.
Altro importante sodalizio socio-culturale era rappresentato in quegli anni dal Circolo
Commerciale di Foggia, associazione fondata il 1° maggio del 1881, come si ricava dal suo
statuto, che fu poi pubblicato nel 1901.68
Dal testo di quest’ultima pubblicazione, nel Titolo I apprendiamo la data di costituzionbe
dell’Associazione ed i suoi scopi e durata: studiare e curare l’attuazione di tutto ciò che
può concorrere al miglioramento ed alla difesa del commercio, delle arti, delle industrie e
dell’agricoltura della nostra città e provincia, di prendere l’iniziativa di tutte quelle pratiche
che possano tornare utili alla classe intera dei commercianti, degl’industriali, dei produttori,
degli artisti e dei mediatori, sia con la necessarioa propaganda, anche tra gli estranei al
Circolo, sia con domande, con petizioni ed opportune memorie e pubblicazioni.69
L’Associazione era stata costituita …a tempo indeterminato e potrà sciogliersi con
deliberazione dell’Assemblea. L’anno sociale comincia all’8 settembre e termina al sette
dell’istesso mese dell’anno seguente.70
Lo Statuto del Circolo Commerciale era stato approvato dal Consiglio Direttivo di
questa Associazione nella sua riunione del 3 gennaio 1900 e poi approvato dall’Assemblea
Generale dei Soci del sodalizio il giorno 14 gennaio dello stesso anno.71
Il Direttivo del Circolo Commerciale nell’anno 1900 risulta composto come segue:

60
Annali dell’Università Popolare di Foggia, Foggia, (1919), p.9.
61
Il Giornale della Capitanata. Settimanale politico agricolo economico. Anno II, n.4, Foggia 30 ottobre
1921, p.2, Spunti ed echi al Circolo degli Impiegati.
62
Il rinnovamento politico, amministrativo, giudiziario, Anno 12°, n. 50 del 9 dicembre 1923, p. 4.
63
L’idea: politico democratico di Capitanata, Anno 2°, n.4 dell’8 marzo 1925, p.3.
64
Vedasi il periodico locale: È permesso? Cronache illustrate di politica, d’arte, di mondanità, anno I,
n.9, Foggia 5 aprile 1913, p.3 ed ancora ibidem, Anno I, n.13, Foggia 3 maggio 1013, p.3.
65
Luigi Natoli, Palermo 1857 - Palermo 1941, nato in una famiglia impegnata nelle lotte risorgimentali,
professore di storia, insegnò per qualche tempo anche a Foggia ed acquistò una grande popolarità grazie alla
pubblicazione, con lo pseudonimo di William Galt, dapprima a puntate su vari giornali e riviste e poi in oltre
20 volumi di vari romanzi d’appendice.
66
Antonio Fradeletto, Venezia 1858, Roma 1930, studioso e politico veneto, scrittore e critico teatrale,
personalità di spicco della cultura di primo Novecento, segretario della Biennale di Venezia, deputato,
senatore e poi ministro nel 1919.
67
Vedasi il periodico locale: È permesso? Cronache… già. cit. anno I, n.10, Foggia 12 aprile 1913, p.3.
68
Statuto del Circolo Commerciale di Foggia, Foggia, 1901.
69
Ivi, titolo I - Costituzione, scopo e durata del Circolo, art. 1, pp.3-4.
70
Ivi, art.2, p.7.
71
Ivi, p.27.

48
Franco Maruotti, i tre archi di Palazzo Arpi, sede del Museo Civico
Presidente Benedetto Berardi, Vice Presidente Nicola Matera, Consiglieri Luigi Cico,
Angelo Decima, Nicola Alesi, Alfonso Rizzi, Antonio La Capria e segretario Enrico
Gianfrancesco.72
Questo circolo compensava in parte con la sua attività l’interesse per i commerci nella
città di Foggia, ove, dopo circa un secolo di attività, proprio verso la fine dell’Ottocento, dopo
un’accesa discussione parlamentare alla Camera dei Deputati,73 con la legge n.5174 del 1888,74
era stata soppressa un’importante magistratura speciale: il Tribunale di Commercio.75
Non mancò verso la fine dell’Ottocento a Foggia anche un Circolo Filodrammatico
intestato al drammaturgo Carlo Goldoni, che organizzò recitazioni e concerti ed il cui
presidente, nell’ottobre del 1893 risulta essere tal Antonio Ferdinando De Vita;76 tale circolo
risulta ancora attivo nel 1899.77
In tema di interesse musicale va pure sottolineato che a Foggia, in quegli anni era
attiva anche una Società musicale, di cui si conosce nel 1890 il nome del presidente, l’ing.
Nicola Grossi, subentrato all’avvocato Francesco Faiella.78
Nello stesso anno 1893 è citato pure un Circolo Ferrari, operante in Foggia, nella
rubrica Voli e fantasie del periodico locale Aurora.79
Questo circolo, con l’intestazione di: Circolo Filodrammatico Paolo Ferrari, 80
organizzò una serie di incontri teatrali fino all’aprile del 1899, di cui abbiamo notizie su una
serie di testate giornalistiche locali quali: Mefistofele 81 ed Il Foglietto.82
Non possiamo dimenticare, a fine Ottocento, anche la presenza a Foggia di due circoli
studenteschi, intestati rispettivamente al poeta risorgimentale Giuseppe Giusti ed al re
Vittorio Emanuele III.83

72
Ivi, p.27.
73
Biblioteca Camera dei Deputati, Atti Parlamentari, Legislatura XVI, 2° Sezione, Discussioni tornata del
13 dicembre 1887, pp.464-467.
74
Bollettino Ufficiale del Ministero di Giustizia e dei Culti, n.4 del 25 gennaio 1888, recante la Legge n.
5174 sull’abolizione dei Tribunali di Commercio nel Regno d’Italia.
75
Carmine de Leo e Daniela de Leo Il Tribunale di Commercio. Un’antica magistratura a Foggia, Foggia,
2000.
76
L’Uragano. Organo della Democrazia radicale, Anno IV, n.29, Foggia, 22 ottobre 1893, p.3.
77
Il Foglietto: cronaca settimanale, anno 2, n.65 del 12 febbraio 1899, p.2 e n.82 del 16 aprile 1899,
p.2.
78
Lo Smoking, n.2, Foggia, 1 gennaio 1890, p.3, Elezioni Musicali.
79
Aurora, anno I, n.15, Foggia 23 novembre 1893, p.4 (177).
80
Il circolo era intestato a Paolo Ferrari, con riferimento probabilmente all’omonimo commediografo e
scrittore italiano, Modena 1822 - Milano 1889.
81
Mefistofele, numero unico dell’8 febbraio 1896, pp.2-3 ed ancora Anno I, n.7 del 4 aprile 1896, p. 4.
82
Il Foglietto: cronaca settimanale, Anno 1°, n.52 del 24 dicembre 1898, p.2; Anno 2°, n.56 del 12
gennaio 1899, p.2; Anno 2°, n.69 del 26 febbraio 1899, p.2; Anno 2°, n.78, del 30 marzo 1899, p.2; Anno 2°,
n.85 del27 aprile 1899, p.2.
83
Lo Smoking, n.2, Foggia, 1 gennaio 1890, p.3.

50
Il Novecento


Il futuro ha un cuore antico.
Carlo Levi
Verso la fine dell’Ottocento ed ancora nei primi anni del secolo successivo erano attive
a Foggia varie Società di Mutuo Soccorso che a volte organizavano anche qualche incontro
culturale, ma i loro scopi sociali erano spesso altri: il mutuo soccorso, comitati elettorali,
ecc.; diversi circoli nasceranno infatti per affiancare questo o quel personaggio politico; di
alcune associazioni culturali si ha notizia nei primi anni del Novecento, perché citate spesso
nei giornali locali, quali soprattutto Il Foglietto ed altri.1
L’interesse culturale pare ristagnasse non poco, tanto che su un numero unico di una
testata: La Faloppa, pubblicato a Foggia nel marzo del 1902 nella rubrica Carezze e graffi.
Cenni biografici contemporanei, un ignoto articolista scriveva che: Giovanni Bucci Fania,
Bibliotecario della Comunale, è l’unico lettore della medesima! ciò nonostante, varie
associazioni e circoli privati cittadini sono in attività e vengono citati, a volte per aver
organizzato vere e proprie conferenze, ma più spesso per concerti e feste da ballo.2
Tra i circoli attivi a Foggia nei primi anni del XX secolo ricordiamo: il Circolo
Umberto I, la Mutua Ferrovieri, il Circolo Ricciardi, 3 l’Associazione Combattenti ed il
Circolo Vittorio Emanuele III,4 citati negli annali dell’Università Popolare per aver messo
a disposizione i propri locali per lezioni e conferenze, oppure in alcune testate locali, come
l’Associazione Giordano Bruno, di cui era presidente Luigi Postiglione in occasione di una
riunione per la modifica dello statuto tenutasi nel 1911;5 oltre ad un Circolo dei Cacciatori
6
ed all’Associazione Provinciale della Stampa di Capitanata il cui presidente risulta essere
nel settembre del 1911 tal Salvatore Furore e segretario Gino Maffucci.7
Un nuovo circolo studentesco, vicino agli ambienti cattolici veniva pure istituito nel

1
Un elenco parziale delle associazioni e circoli, soprattutto politici, presenti a Foggia nei primi anni del
Novecento è tra quelli elencati come aderenti al Comitato pro Albania nel 1911 nel periodico locale Corriere
della Capitanata. Periodico settimanale, Anno I, Foggia 2 aprile 1911, n.9, p.2: Circolo Pensiero ed Azione;
Sezione foggiana del Partito Mazziniano Italiano; Circolo Sociale Ricciardi; Circolo Vittorio Emanuele III;
Loggia Massonica Pietro Giannone; Associazione Liberale; Società Reduci della Patrie Battaglie; Società
Umberto I.
2
La Faloppa, Foggia, numero unico, 9-11 marzo 1902, p.4, Carezze e graffi. Cenni biografici contemporanei,
in prima colonna.
3
Annali dell’Università Popolare 1918-1919, Foggia, (1919), p. 2 ed anche Corriere della Capitanata.
Periodico settimanale, Anno I, Foggia 2 aprile 1911, n.9, p.2.
4
Annali dell’Università Popolare 1919-1920, Foggia, (1920), p. 10. Come si è già detto nel precedente
capitolo, un circolo studentesco con la stesso nome: V. Emanuele III, era attivo a Foggia già nel1890 ed è
citato nel giornale locale Lo Smoking, n.2, Foggia 1 gennaio 1890, p.3.
5
Corriere della Capitanata. Periodico settimanale, Anno I, Foggia 2 aprile 1911, n.9, p.2 ed anche 15
aprile 1911, n.11, p.2 per l’elezione del Consiglio Direttivo nelle persone dei consiglieri: Achille Andreoli,
Samuele Baldassarre, Samuele Di Carlo, Telesforo Villella, Alfredo Torelli, Gaetano Postiglione, Giovanni
Di Gioia; probiviri: Teobaldo Ferreri, Nicola Mautone e Giacinto Chimenti; sindaci revisori dei conti: Felice
Figliolia, Guido Martino e Pasquale Di Gioia.
6
Un cavaliere bocolato, in Il Grilletto Salta e stride ogni domenica, anno II, Foggia 2 agosto 1909, n.10,
p.3, nella rubrica: Il Grilletto…stride.
7
Corriere di Capitanata,… già cit. Anno I, Foggia 17 settembre 1911, n.34, p.3.

53
dicembre del 1910, il “Circolo Manzoni”, il cui primo coordinatore fu il prof. Cavotta,
insegnante presso la Scuola d’arte e mestieri Saverio Altamura.8
Tra le associazioni appena citate abbiamo notizie del Circolo Operaio Vittorio
Emanuele III e della sua attività già nel 1911, quando il 17 dicembre di quell’anno ospitò
una conferenza del professor Giuseppe Bruzzo sulla Tripolitania, territorio che l’Italia si
apprestava a conquistare nel corso della guerra Italo-Turca combattura nel
1911 - 1912 contro l’impero Ottomano.9
Da qualche anno era già attiva a Foggia anche una sezione locale della Società Dante
Alighieri, il cui presidente è tal Marucci, dimissionario e sostituito dall’avvocato Giacomo
Cavallucci nell’aprile del 1911,10 cui subentrerà nel 1912 il prof. Tria, affiancato da un direttivo
composto dai consiglieri professori Baroni, Salsotto e Cassano e signori Andreoli, Rinaldi, Coletta
e Postiglione, oltre al prof. De Blasio ed il sig. De Mauro in funzione di revisori dei conti.11
Della convocazione di un’assemblea dei soci iscritti alla sezione di Foggia della
Società Dante Alighieri si ha notizia ancora nel 1922 nella pagine del periodico: Il Giornale
della Capitanata.12
Si sentiva intanto a Foggia l’esigenza di istuitire una Università Popolare e tale fu il
tema di una conferenza tenuta nella nostra città già nel 1906 dal prof. Ferruccio Boffi.13
Qualche anno dopo, nell’agosto del 1909, abbiamo notizia che una Università
Popolare era stata istituita a Foggia già da circa sei mesi; a quanto pare, però, si trattava di
un comitato elettorale, infatti, sul giornalino locale satirico: Il Grilletto. Salta e stride ogni
domenica, pubblicato a Foggia, appare un anonimo e significativo articoletto dal titolo La fine
dell’Università Popolare elettorale, in cui l’ignoto giornalista porta a conoscenza i lettori del
fallimento, con un passivo di ben 180,95 lire, dopo soli sei mesi di attività, dell’Università
Popolare di Foggia, definita Elettorale perché vicina agli ambienti politici dell’onorevole
Castellino, medico e liberale, e dei suoi maggiordomi… il Comm. Carelli, e il Cav. De Ciampis.14
Qualche anno dopo, nel 1918, una nuova Università Popolare fu fondata a Foggia
per merito soprattutto del professor Benedetto Biagi, che aveva lanciato l’idea della sua
costituzione in una riunione di insegnanti della Regia Scuola Normale Femminile, formando
poi un Comitato operativo composto anche dai professori Michele Mastelloni, Franco
Nocita ed Eduardo Flores, direttore della stessa Scuola Normale, presso cui fu ospitato
momentaneamente lo stesso Comitato.15

8
Il Grilletto... già cit. anno III, Foggia 13 dicembre 1910, n. 40, p. 3.
9
G. Bruzzo Appunti sulla Tripolitania. Conferenza tenuta per invito del Circolo operaio Vittorio Emanuele
III il 17 dicembre 1911 in Foggia, Foggia, 1912.
10
Corriere della Capitanata. Periodico settimanale, anno I, n.11, Foggia 15 aprile 1911, p.2.
11
Corriere della Capitanata, già cit., anno II, n.21 del 20 maggio 1912, p.3. La Società Dante Alighieri
fondata nel 1889 da un gruppo di intellettuali guidati da Giosuè Carducci ed eretta in Ente Morale con Regio
Decreto del 18 luglio 1893, n.344, ha lo scopo di tutelare e diffondere la lingua e la cultura italiana, cfr. http://
ladante.it/it/chi-siamo.
12
Il Giornale della Capitanata. Settimanale politico, agricolo, economico, Anno III, n.2, 8 gennaio 1922,
p.4.
13
F. Boffi Per la università popolare di Capitanata.Conferenza letta nella Scuola popolare di Foggia la
sera del 4 luglio 1906, Torino, 1908.
14
La fine dell’Università Popolare elettorale,in Il Grilletto. Salta e stride ogni domenica, anno II, Foggia
2 agosto 1909, n.10, p.2.
15
Università Popolare di Foggia Annali dell’Università Popolare di Foggia 1918-1919, Foggia, (1919),
p.1.

54
Carolina Spagnoli - vecchio telaio, Museo Civico
Il Comitato predispose lo Statuto ed il Regolamento dell’Università Popolare e provvide
ad inviare una lettera d’invito ad aderire all’iniziativa a vari studiosi di Foggia e provincia,
tra i quali ricordiamo i professori: Domenico Peragine, Giovanni Sannino, Adolfo Chieffo,
Vittorio Barone, Renato Paglialunga, Sebastiano Fortuna, Antonio Palmiotti, Ferdinando
Petrilli; segretari provisori del Comitato furono Gino Maffucci e Luigi Melchiorre.16
Successivamente la Giunta Comunale di Foggia, sindaco il commendator Raffaele
Vaccarella, mise a disposizione dell’Università Popolare il locale della chiesa sconsacrata di
San Gaetano, già sede del Liceo dei Padri Scolopi ed oggi sede del Conservatori Musicale
Umbero Giordano.17
Il 6 aprile del 1919 l’assemblea dei soci approvava lo Statuto e Regolamento e
nominava il Consiglio Direttivo nelle persone di: Benedetto Biagi presidente, Vittorio
Barone vicepreside, Franco Nocito segretario, Domenico Peragine economo-cassiere e
Gino Maffucci bibliotecario.18
Nell’anno 1920 abbiamo invece sempre lo stesso Consiglio Direttivo, cambiò solo
il segretario, che a causa del trasferimento in altra sede del professor Franco Nocita, è
sostituito da Giacomo Melillo.19
Intanto lo Statuto ed il Regolamento, approvati il 6 aprile del 1919 dall’Assemblea dei
Soci dell’Università Popolare, venivano anche pubblicati in un libretto, da esso apprendiamo
che lo Statuto era composto da 10 articoli, mentre il Regolamento era costituito da 11 articoli,
oltre ad un Articolo unico delle disposizioni transitorie; nello Statuto sono chiaramenti
espressi gli scopi culturali che si prefiggeva l’università Popolare: diffondere tra il popolo
la cultura scientifica, letteraria ed artistica… provvedere all’educazione del senso artistico
ed estetico con corsi di arte e di canto corale…promuovere gite istruttive. 20
L’attività culturale dell’Università popolare nei suoi primi anni di vita fu molto intensa,
una serie di interessanti conferenze furono realizzate, tra esse si ricordano per l’importanza
dei relatori quelle tenute dall’avvocato Domenico Fioritto, esponente del partito socialista
e garibaldino,21 sulle poesie di Giosuè Carducci il 6 maggio ed il 6 giugno del 1919; dal
professor Antonio Lo Re, noto studioso di agronomia autore di vari volumi sulle condizioni
economiche e sociali del Tavoliere, che parlò della viticultura in una conferenza tenutasi il 21
maggio del 1919 dal titolo: La storia in un bicchiere; 22 il 28 maggio fu il turno del Sostituto
Procuratore del Re presso il Tribunale di Lucera Alessio Milone, che intrattenne il pubblico su
temi giuridici23 ed ancora il professor Ferdinando Petrilli l’8 giugno 1919 con una conferenza
sulle origini della musica, accompagnata anche da una sua esecuzione musicale al pianoforte.24
L’Università Popolare voluta dal professor Benedetto Biagi proseguì senza sosta la sua

16
ivi, p.5.
17
ivi, p.6.
18
ivi, p.7.
19
Università Popolare di Foggia Annali dell’Università Popolare di Foggia 1919-1920, Foggia, 1920, p.5.
20
Università Popolare di Foggia Statuto e Regolamento, Foggia, 1919.
21
C. de Leo Dall’esperienza partenopea alla direzione del Randello – Fioritto: un socialista in Attualità del
5 febbraio del 1983, p. 3 ed ancora C. de Leo Fioritto storia e idee…, in Attualità del 19 febbraio 1983, p. 3.
22
Tra le più importanti pubblicazioni del prof. A. Lo Re Capitanata triste, Cerignola, 1903; La crisi
Pugliese, Roma, 1900; Le Proletarie del Tavoliere, Foggia, 1910.
23
Su questo magistrato vedasi: C. de Leo La Corte Straordinaria d’Assise a Foggia 1885-1889,1998, p.37
ed ivi in nota n.86.
24
Università Popolare di Foggia Statuto e Regolamento, Foggia, 1919, pp. 10-16.

56
Carolina Spagnoli - vecchio camino
attività sicuramente fino al 1920, anno in cui si ha notizia di altre conferenze organizzate da
questo sodalizio culturale: l’economista Michele Papa25 ne terrà una l’1 febbraio; seguiranno
quelle del professor Domenico Santoro su Raffaello e del professor Giovanni Tancredi26
sull’Arcangelo Gabriele, conferenze entrambe arricchite dalla proiezione di filmati.27
Manifestazioni culturali come conferenze e concerti continueranno a svolgersi a cura
dell’Università Popolare, il testo della conferenza tenuta dal prof. Roberto D’Alfonso il 17
giugno del 1920 su Catullo e gli amici sarà anche oggetto di una pubblicazione.28
Una serie di concerti saranno organizzati dalla Scuola Giordano dell’Università
Popolare verso gli anni 1924 e 1925,29 ma lo spirito dell’Università non era più lo stesso del
sodalizio fondato dal Biagi, infatti, con l’avvento del Fascismo, tutti i Circoli e le Associazioni
Culturali dovettero assoggettarsi al nuovo regime politico e, oltre al già citato Circolo Daunia
che, in omaggio ai nuovi governanti, dovette mutare il nome in Circolo Daunio del Littorio,
anche il sodalizio voluto dal Biagi si chiamò: Università Popolare Fascista.
Presidi di questa Università, fino all’anno 1929, saranno: Giuseppe Rubino, Luigi Natoli,30
Michele Longo e Michele Papa, che in quegli anni ne sarà anche il maggior animatore.31
Anche l’Università Popolare Fascista era destinata a chiudere i battenti verso la fine
degli anni venti del secolo scorso e tracce delle sporadiche ed ultime sue attività sono
riscontrabili sulla testata locale del Foglietto, anch’esso costretto poi a mutar nome in: Il
Popolo Nuovo - Il Foglietto.32
Sopravviverà all’Università Popolare la Scuola di Musica Umberto Giordano che,
sorta verso il 1918 come aggregazione privata, grazie allo spirito d’iniziativa di alcuni
professori, dopo aver tenuto vari concerti per la stessa Università Popolare,33 essendo stata
frequentata da molti giovani, veniva trasformata con atto del Comune di Foggia nel gennaio
del 1928 in ente morale, con la concessione gratuita dei locali dell’ex convento di San
Gaetano e poi Liceo dei Padri Scolopi;34 la Scuola Musicale verrà poi trasformata, grazie ad
una serie di decreti successivi, in Liceo Musicale.

25
Autore di un importante volume sull’economia del nostro territorio: M. Papa Economia ed economisti
di Foggia (1089 – 1865), Foggia, 1933.
26
Il Tancredi fonderà nel 1925 il Museo di Arti e Tradizioni popolari del Gargano, storico e pedagogista,
di cui si ricorda soprattutto il volume: G. Tancredi Folclore Garganico, Manfredonia, 1938.
27
Università Popolare di Foggia Annali dell’Università Popolare di Foggia 1919-1920, Foggia, 1920,
p.1.
28
R. D’Alfonso Catullo e gli amici, Foggia, 1920.
29
Concerto della Scuola Giordano all’Università Popolare, in Il Foglietto, cronaca settimanale, anno 27°,
n. 2148 del 13 luglio 1924, p.2; Concerto della Giordano all’Università Popolare, in Il Foglietto, cronaca
settimanale, anno 28°, n. 2221 del 31 dicembre 1925.
30
Il prof. Luigi Natoli, famoso scrittore di romanzi d’appendice, è lo stesso studioso che abbiamo già
citato nel precedente capitolo sull’Ottocento per aver tenuto una conferenza il 23 aprile del 1913 presso il
Circolo degli Impiegati.
31
M. Papa (a cura di) Annali dell’Università Popolare, Foggia, 1928, Parte I.
32
Il Foglietto, cronaca settimanale, anno 29°, n. 2222 del 7 gennaio 1926, p.3; anno 29°, n.2232 del
18 marzo 1926, p.3; anno n. 2274 del 13 gennaio 1927, p.2; anno 30°, n.2297 del 30 giugno 1927, p.3 e
l’opuscolo: M. Mastelloni Commento al canto del lavoro: letto all’Università Popolare Fascista di Foggia
il 13 febbraio 1928, Foggia, 1928.
33
Vedasi la precedente nota n. 130.
34
Atto n.880 del 7 gennaio 1928 del Comune di Foggia, in Gazzetta Ufficiale del Regno d’Italia, n. 46 del
23 marzo 1929.

58
Angela Maria Buonarota - aquila dell’arco del Palazzo di Federico II di Svevia murato presso il Museo Civico
Ultima annotazione, prima dello scoppio della seconda gerra mondiale, ci viene fornita
da alcune preziose note pubblicate sulla rivista dell’Istituto per la Storia del Risorgimento
Italiano: nel 1940, anche nella città di Foggia, viene costituita per la prima volta una
Consulta di tale Istituto che, riunita sotto la presidenza del prof. Giustiniano Serrilli,35 vide la
partecipazione di vari studiosi di Foggia e provincia, tra cui si ricordano: il dr. Giambattista
Gifuni, direttore della Biblioteca Comunale di Lucera,36 i professori Di Taranto, Tancredi,
Pitta e Melillo, autori di varie monografie di storia locale, l’avv.to Zuppetta ed altri.37
Parteciperà alla riunione anche il dr. Marcone, direttore della Biblioteca Provinciale
di Foggia,38 mentre venne poi chiamato a far parte della Consulta anche il prof. Rodolfo
Santollino, direttore del Museo Civico di Foggia.

35
Giustiniano Antonio Serrilli, San Marco in Lamis 1891 – Foggia 1943, docente universitario, allievo del
Pascoli, autore di saggi di poesie in vernacolo e presidente della Provincia.
36
Giambattista Gifuni, Lucera 1891- Lucera 1977, direttore della Biblioteca Comunale di Lucera e del
Museo Civico G. Fiorelli, stimato studioso e bibliofilo, autore di vari volumi di storia locale, resse la Biblioteca
Comunale di Lucera per circa quarant’anni arricchendone notevolmente i fondi con l’acquisizione di varie
raccolte private ed edizioni rare, cfr. A. De Luca Il percorso ideale di Giambattista Gifuni. (L’antifascista che
piaceva a Benedetto Croce),Urbino, 2007.
37
Rassegna Storica del Risorgimento Italiano, anno 1940, p.1082.
38
La Biblioteca Provinciale era stata istituita con atto dell’Amministrazione Provinciale datato 25 febbraio
1937 ed Arturo Marcone ne fu il direttore fino al 1945.

60
L’Associazione
Amici del Museo Civico di Foggia
25 anni di attività 1990 - 2015

Ogni giorno di più mi convinco che
lo sperpero della nostra esistenza risiede
nell’amore che non abbiamo donato:
l’amore che doniamo è la sola ricchezza
che conserviamo per l’eternità.

Gustavo Adolfo Rol


Un definitivo fattore trainante per la cultura della nostra città sarà costituito
dall’istituzione di un Museo Civico a Foggia
Esisteva già presso la Biblioteca Comunale di Foggia, fondata nel 1834, una raccolta
di materiale archeologico e nel 1872, sul giornale locale La Capitanata il medico foggiano,
insegnate e poi preside dell’Istituto Tecnico Pietro Giannone, professor Vincenzo Nigri,1
fondatore della specola meteorosismica cittadina oggi a lui intestata,2 lanciò un appello alle
autorità affinchè mettessero qualche piccola somma in bilancio, onde scoprire tante antiche
reliquie, che potrebbero essere l’embrione di un Museo Daunio.3
Ma i tempi non erano maturi e occorrerà aspettare una serie di delibere comunali del
luglio del 1930 per la istituzione ufficiale di un Museo Civico, una Pinacoteca Comunale ed
un Museo delle Tradizioni Popolari.4
La cui nascita, dopo l’adattamento di una parte dei locali dell’ex convento di San
Gaetano e poi liceo dei Padri Scolopi, ove era già ubicata la Biblioteca Comunale, avveniva
il 28 ottobre del 1931.5
L’Amministrazione Comunale di Foggia aveva infine aderito alle richieste di un
Comitato Provinciale per lo Studio delle Tradizioni Popolari e la raccolta e l’ordinamento
del materiale furono opera mirabile della Fiduciaria Provinciale del detto Comitato Sig.na
Ester Lojodice.6
Proprio intorno al Museo delle Tradizioni Popolari, che raccoglieva un corposo
materiale etnografico ed una ricca collezione di costumi femminili di tutta la provincia,
purtroppo distrutta nel corso dei bombardamenti aerei del 1943, continuò a raccolgliersi il
gruppo di studiosi che faceva parte del citato Comitato per le Tradizioni Popolari fino agli
anni precedenti l’ultimo conflitto bellico.
Fra i componendi di questo sodalizio si ricordano: il dinamico Benedetto Biagi, già
presidente dell’Università Popolare e R. Santollino, P. E. Pavolini, F. Pedone, F. Gentile,
P. Rosario, G. Leone, G.Valentini, M. Melillo, G.Tucci, letterati di chiara fama come il
prof. Nicola Zingarelli e l’infaticabile Ester Loiodice, che divenne poi direttrice dello stesso
Museo delle Tradizioni Popolari.7

1
Su Vincenzo Nigri vedasi: B. Biagi Profili di scienziati, Foggia, 1930, pp. 95-106.
2
ivi, Appendice. Specola meteo sismica Vincenzo Nigri, pp. 227-238, oltre a Specola metereo-sismica - V.
Nigri, in Comune di Foggia Cinque anni di amministrazione, Roma, tipografia del Senato, (1937), pp. 140-141.
3
G. Fazia Il MuseoCivico… op. cit., p. 3.
4
Deliberazioni dell’Amministrazione Comunale di Foggia n.3261 per l’istituzione del Museo delle
Tradizioni Popolari e n.3262 per l’istituzione del Museo Civico e della Pinacoteca Comunale, entrambi
provvedimenti datati 1° luglio 1930, oltre ad altre successive deliberazioni relative al finanziamento di queste
iniziative culturali.
5
G. Fazia Il Museo Civico di Foggia, Milano, 1987, p. 4.
6 Comune di Foggia Cinque anni di amministrazione…, Roma, tipografia del Senato, (1937), p.131.
7
E. Lojodice Le tradizioni popolari in Capitanata e N. Zingarelli nei ricordi dell’autrice, Foggia, 1974,
in particolare alle pp. 6 e 7 sono pubblicate due fotografie dei componenti del Comitato Provinciale per le
tradizioni popolari.

63
La prof. Loidice fu una delle figure più attive nel campo dell’associazionismo culturale
nella prima metà del Novecento.
La Lojodice aveva colto anche il valore pedagocico del Museo, se si pensa che già nel
1924 aveva istituito presso la Scuola Elementare Pascoli un Museo didattico, che muoveva
dal criterio di non ridurre il Museo ad una muta e fredda raccolta di esemplari, ma di
elevarlo a mondo pullulante di vita e dal desiderio di avvicinare l’ambiente alla scuola.8
Questo felice concetto della prof. Ester Loidice di rendere vivo e palpitante il Museo
con tutte le sue raccolte, di avvicinarlo alla gente, soprattutto al mondo della scuola, dei
giovani, attraverso una continua azione di illustrazione attraverso conferenze, visite guidate,
mostre, ecc. appare di una sorprendente modernità.9
Il dinamismo appassionato della Loiodice troverà nel dopoguerra altri volontari della cultura.
Negli anni sessanta, passato il Museo sotto la direzione dell’avvocato Maurizio Mazza,
10
si assisterà alla costituzione di un sodalizio culturale, gli: Amici del Museo.
Soci fondatori di questa nuova associazione furono i signori: Leonardo Procino,
Salvatore Spreti, Enrico Missori, Federico De Stasio, Pasquale Battista, Giuseppe Zaccheria,
Michele Di Gioia, Salvatore Postiglione, Vincenzo De Carolis, Antonietta Acquaviva,
Arnaldo Santoro, Luca Cicolella, Vittorio Tamalio e lo stesso Maurizio Mazza.11
Essi costituiranno in data 19 novembre 1966 un Consiglio Direttivo provvisorio, che
sarà formato dai signori: Leonardo Procino presidente, Enrico Missori vicepresidente, Luca
Cicolella segretario, Salvatore Spreti tesoriere, Acquaviva, De Stasio, Zaccheria e Di Gioia
consiglieri.12
Quest’associazione, però, avrà vita breve, infatti, dopo poche riunioni del direttivo e
dei soci tenutesi nel corso del 1967 ed a partire dai primi mesi del 1968 non si hanno più
notizie di sue attività..13
A questa Associazione va il solo merito di aver organizzato in occasione del VII
Convegno di studi sulla Magna Grecia una Gita postcongrressuale nel foggiano nei giorni
13 e 14 ottobre del 1967.14
Inoltre, uniche note di rilievo, fra le righe del Libro Cassa della stessa Associazione,
ancora conservato presso il Museo Civico di Foggia, veniamo a conoscenza che
l’Associazione nel maggio del 1967 aveva speso £.100.000 per l’acquisto di un quadro di
E.Fantuzzi donato al Museo. 15

8
G. Fazia Un Museo per la città. Sessanta anni di Storia del Museo Civico 1931-1991, Foggia, 1991, p.
14.
Ester Lojodice era nata a Foggia il 10 ottobre del 1895 e si spegnerà in Roma, dove si era trasferita nel
9

dopoguerra, quasi centenaria il 1° gennaio del 1991, restano della sua attività letteraria numerosi componimenti
poetici ed alcuni studi sulle tradizioni popolari.
10
L’Avv. Maurizio Mazza, foggiano, ma di famiglia di origini partenopee, 1914 – 1995, indimenticabile
figura di Direttore che seppe traghettare il Museo dal dopo guerra verso la modernità.
11
Biblioteca del Museo Civico di Foggia, sezione manoscritti, Libro dei Verbali del Consiglio Direttivo
dell’Associazione Amici del Museo di Foggia, verbale n.1 del 19 novembre 1966, p.1 ed anche: Presso il
Museo Comunale. Costituito il Gruppo Amici del Museo, in Il Gazzettino Dauno, Foggia, Novembre 1966.
12
ivi, p.4.
13
ivi, Libro dei Verbali del Consiglio Direttivo, Libro Soci e Libro Cassa, da cui si ricava che i soci
paganti furono nel 1967 circa 75.
14
ivi, programma a stampa conservato nel Libro Cassa.
15
ivi, Libro Cassa, anno 1967, uscite: 11 maggio 1967.

64
Anna Maria Del Giudice - antica cassapanca, Museo Civico
Nell’Agosto dello stesso anno è riportata invece una spesa di £.18.500 per pagamento
all’Amministrazione delle Poste per l’annullo speciale U.Giordano.16
Bisognerà attendere ancora qualche decennio per assistere alla fondazione dell’attuale
e più solida Associazione Amici del Museo Civico di Foggia, che quest’anno somma ben
venticinque anni di intensa ed ininterrotta attività nel campo del volontariato culturale.
Negli anni settanta, se si escludono le manifestazioni culturali organizzate dalle
istituzioni locali, si assisterà soltanto a qualche tentativo di dar vita a circoli o associazioni
culturali o sezioni locali di associazioni nazionali, che comunque avranno molte volte vita
breve e ridurranno la loro attività soltanto a poche manifestazioni.
Proprio al fine di incentivare e dare un impulso maggiore alle attività culturali della
città di Foggia, il giorno 18 maggio del 1990, il sindaco di Foggia dell’epoca, Carmine
Tavano, trasmise ad un gruppo di studiosi ed animatori culturali foggiani, che assiduamente
partecipavano da molto tempo a tutte le attività del Museo Civico, una lettera di invito a
riunirsi.
Il testo della missiva di Carmine Tavano è il seguente: In considerazione del crescente
interesse da parte della pubblica opinione nei confronti dei beni culturali e degli istituti
museali che sono preposti alla loro tutela e divulgazione, si avverte l’esigenza anche nella
nostra città di creare, sulla base della più qualificata partecipazione, una associazione di
volontari che affianchi l’attività del Museo Civico, contribuendo alla sua valorizzazione e
promozione.
Il Museo è già, come è noto, ampiamente proiettato nel territorio, del quale documenta
e diffonde storia e profili culturali; senza dubbio più capillare e coinvolgente sarebbe la sua
opera con la collaborazione di chi, per sensibilità ed interesse, può contribuire a vivificare
il dibattito culturale cittadino.
Confidando nell’attenzione sempre da lei mostrata verso il Museo e la sua attività, ho
quindi il piacere di invitarla alla riunione costitutiva dell’Associazione Amici del Museo di
Foggia, che avrà luogo il 22 giugno 1990 alle ore 18,00 presso il Museo.17
L’assemblea costituente del 22 giugno 1990 vide la partecipazione di numerosi
rappresentanti del mondo culturale cittadino che, dopo un costruttivo dibattito, diedero vita
alla prima bozza dello Statuto dell’Associazione e procedettero alla elezione del primo
Consiglio Direttivo sotto la presidenza di Carmine Tavano nelle persone dei soci: Carmine
de Leo con l’incarico di segretario, Anna Maria Messina tesoriere e consiglieri: Salvatore
Chirolli, Gloria Fazia, Bianca R. Nobili, Maria T. Masullo e Francesco Rossi.18
Superata la pausa estiva, con atto notarile del 29 ottobre 1990 i signori: Balletti
Anna Maria, Chirolli Salvatore, de Leo Carmine, De Stasio Federico, Fazia Gloria, Grenzi
Claudio, Grilli Giovanni, Mariella Anna, Masullo Maria T., Nobili Bianca R., Procino
Leonardo, Ricci Lucia, Rossi Francesco, Salvatore Elisa, Tavano Carmine e Vincitorio
Liliana, fondarono l’Associazione Amici del Museo Civico di Foggia.19
Nell’occasione venne anche stilato definitivamente lo Statuto dell’Associazione,
sottoscritto dagli stessi soci fondatori. 20

16
ivi, Libro Cassa, anno 1967, uscite: 23 agosto 1967.
17
Biblioteca del Museo Civico di Foggia, fondo Amici del Museo Civico, lettera a firma del Sindaco
Carmine Tavano, prot. n. 81/90 del 18-5-1990.
18
ivi, Registro dei verbali delle sedute dell’Assemblea dei Soci e del Consiglio direttivo: 1990-2001,
p.1.
19
ivi, Atto del notaio Clorinda Calderisi di Foggia datato 29 ottobre 1990, n. 4130 di repertorio e n. 1761
di raccolta.
20
ivi, allegato A, al repertorio n. 4130.

66
Anna Maria Del Giudice - scettro e corona della Regina del Grano, Museo Civico
Il direttivo si riunì poi ufficialmente l’8 gennaio del 199121 sotto la presidenza di
Carmine Tavano e Carmine de Leo come segretario; in quella data il consiglio direttivo
provvide a stilare un primo programma di massima delle attività della neonata Associazione.
Il Consiglio Direttivo dell’1 febbraio22 dello stesso anno deliberò anche l’adesione
alla F.I.D.A.M.
La F.I.D.A.M. raccoglie oltre cento Associazioni degli Amici del Museo sparse un po’
in tutta la penisola Italiana, fu fondata nel 1975 ed è membro della Federazione Mondiale
degli Amici dei Musei, la W.F.F.M. con sede a Bruxelles.23
Nella riunione del Consiglio Direttivo del 26 febbraio del 1991,24 per una più ampia
diffusione degli scopi dell’Associazione, fu deliberato anche di pubblicare lo Statuto; esso
si compone di ben 19 articoli, il primo dei quali definisce in maniera compiuta gli scopi del
sodalizio:
a) affiancare e rafforzare con la propria opera tutte le iniziative del Museo Civico di
Foggia, comprese quelle rivolte al mondo della scuola;
b) promuovere visite a musei e monumenti, mostre e conferenze di carattere culturale
e artistico;
c) pubblicare un bollettino del Museo Civico, nonché studi, relazioni, monografie,
ecc.
d) stabilire scambi culturali con enti e studiosi italiani e stranieri;
e) promuovere ogni altra attività intesa a diffondere la conoscenza dell’arte,
dell’archeologia, della storia e delle discipline connesse;
f) promuovere acquisti, lasciti, donazioni e depositi di opere d’arte e cimeli al Museo
Civico di Foggia, onde incrementare le sue collezioni, nonchè prestare ogni opportuna
assistenza per le pratiche relative;
g) sensibilizzare organi dello Stato e opinione pubblica al rispetto e alla tutela del
patrimonio architettonico, archeologico, artistico, dei monumenti, complessi, costruzioni
esistenti del territorio di Foggia, favorendo, ove occorra, attività di restauro.25
Tutte attività, quest’ultime che l’Associazione Amici del Museo Civico di Foggia ha
messo in atto in venticinque anni di intensa promozione culturale.

21
ivi, Registro dei verbali delle sedute dell’Assemblea dei Soci e del Consiglio direttivo: 1990-2001,
pp.3-5.
22
ivi, Registro…, p.7.
23
Cfr. http://www.fidam.net/ La Federazione Italiana delle Associazioni degli Amici dei Musei è stata
costituita a Firenze nel 1975 per idea e volontà di una luminosa figura del volontariato italiano, l’avvocato
Raffaello Torricelli, che ne fu anche il primo Presidente. È retta da un Consiglio federativo da sette a ventuno
membri che durano in carica tre anni. All’avv. Torricelli sono succeduti il dott. Alberto Anzi (Amici dei
Musei e Monumenti della Liguria), la dott.ssa Carla Guiducci Bonanni (Amici dei Musei Fiorentini) e, dal
10 maggio 2003, il dott. Mauro Del Corso (Presidente de Gli Amici dei Musei e Monumenti Pisani), il dott.
Paolo Berruti (Amici dell’Arte e dell’Antiquariato, Torino), attualmente in carica. La FIDAM raccoglie,
al 2013, le centodieci associazioni di volontariato culturale federate in Italia. Ha sede legale in via Folco
Portinari, 5 - 50122 Firenze. L’attività della Federazione è quella di coordinare e rappresentare a livello
nazionale ed internazionale le associazioni federate - totalmente autonome - e si traduce annualmente
nell’organizzazione di un convegno nazionale, di una Giornata nazionale degli Amici dei Musei (la prima
domenica di ottobre, nel 2013 la X edizione) e la pubblicazione della rivista trimestrale Amici dei Musei
(ultima uscita nel 2011). La FIDAM è membro della Federazione Mondiale degli Amici dei Musei (WFFM),
con sede a Bruxelles, che raccoglie i quasi tremilioni di volontari culturali riuniti nelle federazioni nazionali
federate.
24
Biblioteca del Museo Civico di Foggia, fondo Associazione Amici del Museo Civico di Foggia, Registro
dei verbali delle sedute dell’Assemblea dei Soci e del Consiglio direttivo: 1990-2001, pp.9-10.
25
Biblioteca del Museo Civico di Foggia, Associazione Amici del Museo Civico di Foggia, Statuto,
Foggia, s.d.(1990), pp. 1-2, art.2.

68
Francesco Saverio Russo – Antefissa, Museo Civico
Gli altri articoli 26 dello Statuto contengono le norme più o meno tecniche che
regolamentano la vita dell’Associazione: soci, assemblee, presidente, vice presidente,
segretario, tesoriere, consiglio direttivo, collegio dei revisori del conti, collegio dei probiviri,
ecc.
In seguito il consiglio direttivo dell’Associazione decise di presentare pubblicamente
il nuovo sodalizio culturale alla città di Foggia con un convegno sul volontariato culturale;
relatore fu un personaggio di notevole spessore, il presidente della Federazione Italiana
delle Associazioni Amici dei Musei, Alberto Anzi.
La manifestazione, che vide un grande concorso di autorità e pubblico, oltre alla
presenza di tutti soci del sodalizio, si tenne presso la sala convegni dello stesso Museo
Civico di Foggia il giorno 9 febbraio del 1991.
Dell’avvenimento fu dato notevole risalto dalle televisioni locali e sulle testate
giornalistiche che parlarono con toni entusiastici del volontariato culturale, momento di
crescita che, attraverso la costituzione a Foggia dell’Associazione Amici del Museo Civico,
vedeva concretizzarsi gli sforzi di quegli studiosi che si dedicavano alla ricerca ed alla
valorizzazione del nostro patrimonio culturale.
In occasione della conferenza del dr. Anzi l’Associazione aderì ufficialmente anche alla
F.I.D.A.M. e dopo la conferenza sul volontariato culturale promosse subito altre interessanti
iniziative.
La prima di esse fu la presentazione, da parte del giudice Michele Cristino, allora
Presidente della Sezione di Foggia dell’Associazione Nazionale Magistrati, del volume
Storia dell’Amministrazione Giudiziaria a Foggia e in Capitanata di Carmine de Leo,
funzionario del Ministero della Giustizia, ma soprattutto socio fondatore e primo segretario
della stessa Associazione Amici del Museo Civico, conferenza tenutasi sempre presso il
Museo Civico il giorno 6 marzo del 1991.27
Un grande successo ottenne l’Associazione degli Amici del Museo Civico di Foggia
nello stesso mese di marzo dell’anno 1991 con la donazione al Museo da parte di Sergio
Baldazzi della sua interessante raccolta di conchiglie e la realizzazione, in collaborazione
con l’Associazione Cypraea, di una conferenza dal tema L’uomo e la conchiglia, tenuta da
Luciano Luisi presso il Museo il 23 marzo del 1991.28
Il consiglio direttivo, nella riunione tenutasi il giorno 14 maggio 1991, approvò
all’unanimità la proposta di alcuni consiglieri di istituire una sezione giovanile
dell’Associazione, cui fu dato il nome di Gruppo Giovani.29
Seguirono poi una serie ininterrotta di conferenze, convegni, mostre, gite sociali, ecc.
organizzate dall’Associazione Amici del Museo Civico di Foggia con cadenza pressoché
mensile, se si esclude il periodo estivo, un tour de force di tutto rispetto che in questi ultimi
venticinque anni di attività ha fatto dell’Associazione uno dei promotori culturali cittadini
fra i più attivi.
Nel corso dei venticinque anni di attività l’Associazione ha pure organizzato per i soci

26
ivi, pp.2-7, artt.3-19.
27
C. de Leo Storia dell’Amministrazione Giudiziaria a Foggia ed in Capitanata. Da Federico II di Svevia
ad oggi, Foggia, 1990.
28
Questa circostanza è stata ricordata con una certa emozione dall’attuale presidente dell’Associazione
Amici del Museo Civico di Foggia, lo scrivente Carmine de Leo, allora segretario dell’Associazione, dopo
ben venticinque anni di attività, proprio nel mese di maggio di quest’anno, quando è stata organizzata,
insieme alla responsabile regionale della Cypraea, Littoria Russo, la presentazione a cura di Gloria Fazia, di
un volume della prof. Cecilia Coppola, fondatrice della stessa Associazione Cypraea sull’Angelo Custode e
gli Angeli del Bene e del Male nell’epopea di Torquato Tasso.
29
Biblioteca del Museo Civico di Foggia, fondo Amici del Museo Civico, Registro dei Verbali del
Consiglio, martedì 14 maggio 1991.

70
numerose visite guidate, indirizzate a mostre e luoghi di interesse culturale sia locale che
nazionale.
Dai volontari dell’Associazione sono state inoltre allestite anche varie mostre
celebrative, fra cui si ricordano, per la notevole attenzione che hanno suscitato ed il folto
numero di visitatori, quelle aventi per tema: Giocavamo così realizzata nel 1992, relativa
ai giocattoli d’epoca; quella su: L’estate del 1943 a Foggia realizzata dal Gruppo Giovani
dell’Associazione nel 1993, in occasione del cinquantenario dei bombardamenti aerei che
distrussero parte della nostra città, ricca rassegna di testimonianze di quel tragico periodo e
la mostra: I giorni del grano, tenutasi nel 1995 sull’alimento più prezioso della nostra terra
Dauna.
L’attivo Gruppo Giovani 30 dell’Associazione fu costituito per avvicinare sempre di più
il mondo giovanile al Museo, iniziativa che ha avuto successo anche attraverso le numerose
manifestazioni effettuate dall’Associazione in collaborazione con le scuole cittadine, quali:
concorsi fotografici, mostre, come quella fotografica sul centro storico, che ha visto la
partecipazione entusiastica di decine di ragazzi di varie scuole foggiane ed anche, sempre
da parte di alunni e classi foggiane, la realizzazione di una serie di singolari riproduzioni in
scala dei più importanti monumenti cittadini, modelli che sono poi stati utilizzati per creare
una Foggia in miniatura con i suoi più importanti punti di interesse monumentale.
Questa mostra, denominata: Ragazzi nella testa di cavallo, ha rappresentato una
delle prove più tangibili del successo avuto dall’Associazione fra i ragazzi e nel mondo
scolastico.
Non è da dimenticare anche l’impulso dato dall’Associazione al funzionamento del
Laboratorio di didattica museale ed il servizio volontario di guida museale fornito dal
Gruppo Giovani, istruiti con appositi corsi.
Si pensi che, ben prima dell’iniziativa varata a livello nazionale dal ministro Veltroni,
il Museo Civico di Foggia è rimasto aperto fino a mezzanotte, proprio grazie al nostro
volontariato; circostanza antesignana delle più moderne Notti al Museo, oggi realizzate
sempre più spesso.
Questa intensa attività è stata conseguita per aderire allo spirito dello Statuto della
nostra Associazione che, come abbiamo già precedentemente accennato, così recita:

promuovere ogni altra attività intesa a diffondere la conoscenza dell’arte,


dall’archeologia, della storia e delle discipline connesse.31
L’Associazione ha curato anche la realizzazione di preziosi volumi di storia locale,
come: Incontri al Museo 1991, raccolta di tutte le conferenze tenute in quell’anno e le
pubblicazioni delle mostre sui bombardamenti aerei del 1943, sul grano, sui giocattoli e
sulla transumanza; oltre a numerosi depliants realizzati in occasione delle manifestazioni
più importanti.
All’Associazione Amici del Museo Civico di Foggia va anche il merito di aver
finalmente raccolto gli studi di numerosi ricercatori sull’arte e la storia della città di Foggia
nel volume Foggia Medievale, al quale hanno partecipato con i loro saggi anche i soci
Gloria Fazia e Carmine de Leo e, per la veste editoriale, il socio Claudio Grenzi; questa
pubblicazione oggi è considerata dagli studiosi locali un punto fermo per la conoscenza
dell’arte e della storia del nostro territorio.32
Altri interessanti volumi curati dall’Associazione Amici del Museo Civico di Foggia

30
ivi, Registro dei Verbali delle Riunioni del Gruppo Giovani, 1995-1997.
31
Associazione Amici del Museo Civico di Foggia, Statuto, già cit., art.2, lettera e.
32
G. Fazia, L’iscrizione ritrovata; C. de Leo Il palazzo di Federico. Dalle testimonianze scritte alla
ricognizione sul terreno, in Foggia Medievale, a cura di M. S. Calò Mariani, Foggia, 1997.

71
furono gli Atti del Convegno Nazionale della FIDAM che l’Associazione organizzò
proprio a Foggia nel 1999; oltre alla pregevole edizione, in occasione dei festeggiamenti
dei quindici anni di attività, di un volume con allegata una cartella ricca di disegni sulle
Edicole devozionali, considerate un vero e proprio Museo all’aperto della città di Foggia.33
Questa pubblicazione, curata da Carmine de Leo e Michele Dell’Anno è arricchita con
i disegni di Angela Maria Buonarota, Anna Maria Del Giudice, Maria Quintano e Nicola
Spagnoli, rappresenta un’importante testimonianza storica e grafica sulla conservazione del
patrimonio artistico e monumentale minore della città di Foggia.
Nei suoi venticinque anni di attività culturale l’Associazione Amici del Museo Civico
ha dato un notevole impulso all’editoria realizzando anche una serie di Annuari periodici
in cui, oltre ad elencare le attività: convegni, mostre, conferenze, visite guidate, ecc. ha
raccolto importanti studi storici realizzati dai suoi stessi soci.
Quest’attività è iniziata già dopo un anno dalla fondazione della stessa Associazione
con la pubblicazione di un pregevole volume: Incontri al Museo 199134 ed è proseguita
incessantemente con altre notevoli pubblicazioni: Volontari per la cultura. Dieci anni di
attività. 1990-2000,35 e la successiva edizione dei citati Annuari.36
L’Associazione provvide anche all’acquisto di nuove cornici per gli antichi ritratti
dei personaggi illustri conservati presso il Museo Civico e contribuì, con la donazione di
vari volumi, all’arricchimento della biblioteca dello stesso Museo, oltre che al restauro
dell’Arco superstite della Reggia di Federico II di Svevia37, come menzionato anche in una
targa apposta accanto a questo monumento ed al restauro della pianta della città di Foggia
realizzata nel 1839 dall’architetto Luigi Mongelli, prezioso documento topografico di cui
l’Associazione pubblicò anche un saggio storico.38
Elencare tutte le centinaia e centinaia di manifestazioni realizzate con successo
dall’Associazione Amici del Museo Civico di Foggia non è possibile, ma si possono
consultare tutti gli Annuari che periodicamente l’Associazione ha pubblicato sulla propria
attività di volontariato culturale.39
Tra conferenze, convegni, corsi d’arte, mostre, concorsi letterari, visite guidate,
gite sociali, pubblicazione di periodici, di atti e volumi, ecc. sono davvero tantissime e
ciò nonostante la mancanza di sponsor esterni e sovvenzioni da enti pubblici, stante la
crisi economica e quindi realizzati tutti con i soli fondi dell’Associazione rivenienti
dalle quote annuali dei soci, quote, peraltro, rimaste immutate dalla data di fondazione
dell’Associazione!
In questi due ultimi anni, nonostante una politica di rigoroso risparmio, l’Associazione
Amici del Museo Civico di Foggia è riuscita ad organizzare ogni mese una manifestazione,

33
C. de Leo e M. Dell’Anno Un Museo all’aperto. Le edicole devozionali a Foggia, Foggia, 2005.
34
Amici del Museo Civico di Foggia Incontri al Museo 1991, Foggia, 1991.
35
C de Leo, G. Fazia, M. T. Masullo Volontari per la cultura. Dieci anni di attività. 1990-2000, Foggia,
2001.
36
Amici del Museo Civico di Foggia Volontari per la cultura 2001, Foggia, 2002; Volontari per la cultura
2002, Foggia, 2003; 1990-2015. Quindici anni di attività, Foggia, 2005; Annuario 2005-2006, Foggia, 2007;
Volontari per la cultura. 2007-2009, Foggia, 2009; Volontari per la cultura. 20 anni di attività 1990-2010,
Foggia, 2010; Annuario 2009-2011. Volontari per la Cultura, Foggia, 2012; Annuario 2011-2013. Volontari
per la Cultura, Foggia, 2013.
37
Su questo edificio vedasi: C. de Leo Il Palazzo di Federico II di Svevia a Foggia. Pozzo Rotondo,
l’Aquila e la Pianara, Foggia, 1990.
38
C. de Leo Luigi Mongelli e la pianta della città di Foggia del 1839, Foggia, 2010.
39
Per l’elenco degli Annuari pubblicati dall’Associazione Amici del Museo Civico di Foggia si rimanda
alla precedente nota n. 195.

72
Angela Maria Buonarota, busto di L. Zuppetta, Museo Civico
da grandi convegni, come quelli sulla Prima e sulla Seconda Guerra Mondiale, che hanno
visto la partecipazione di numerosi studiosi locali e nazionali, a quelli sulla figura di
Federico II di Svevia, a conferenze sulla storia della città di Foggia, a concorsi letterari,
visite guidate, ecc.
Al passo con i tempi e l’evoluzione delle tecnologie comunicative, utilizzando le
immense possibilità del web, è stato creato anche un profilo dedicato all’Associazione sul
social network Facebook,40 profilo che ha registrato nel giro di pochi mesi oltre ben 5000
adesioni!41
La comunicazione, del resto, dalla pubblicazione di articoli e saggi sulle iniziative
culturali dell’Associazione Amici del Museo Civico è stata davvero un successo e
l’Associazione ha avuto una visibilità mai raggiunta su testate a stampa e televisioni e radio
locali e regionali.
Oggi, dopo venticinque anni dal giorno in cui un gruppo di volontari ha costituito
l’Associazione, da quel 29 ottobre del 1990, è possibile affermare che gli Amici del Museo
Civico di Foggia con la loro intensa attività, concretizzatasi con centinaia di riunioni del
consiglio direttivo e di manifestazioni (conferenze, convegni, mostre, corsi, visite guidate,
ecc.) hanno senza dubbio contribuito ad accrescere il bagaglio culturale della nostra città e
del suo territorio.
Oggi i volontari dell’Associazione Amici del Museo, alle soglie del XXI secolo,
tenendo fede al loro statuto, sono proiettati ancora verso un futuro di attenzione sempre
maggiore nell’impegno di conservazione e valorizzazione del nostro patrimonio storico e
culturale.

40
Il profilo Facebook creato e gestito dall’attuale presidente Carmine de Leo è stato chiamato in un
primo tempo Amici Museo Foggia, ma poi, dato il successo che ha avuto in termini di contatti e visite e
l‘implementazione di argomenti e tematiche culturali sempre più vaste che interessano anche tutta la provincia
di Foggia, gli è stato dato il nome di Amici della Cultura Dauna. Questo è il link: https://www.facebook.com/
amici.cultura.dauna.
41
Il social network Facebook non permette più di 5000 amicizie e contatti per ogni profilo e, pertanto,
si sta pensando di trasformare direttamente in pagina questo profilo, oppure affiancarlo con una pagina per
accontentare tantissimi altri utenti interessati alle iniziative dell’Associazione Amici del Museo Civico che
chiedono l’amicizia al suddetto profilo facebook.

74
Sempre ed ancora… tante emozioni


Perché il passato è passato e non tornerà mai
e poiché il futuro non lo conosciamo,
possiamo dire che soltanto il presente ci appartiene.
Marie Corelli (Mary Mackay)
In un film del 2002, diretto e scritto da Kurt Wimmer: Equilibrium, uno dei protagonisti
afferma che: Senza emozioni il tempo è solo un orologio che fa tic-tac.1
Sicuramente, per i soci degli Amici del Museo Civico di Foggia questo rischio non si
corre!
Il nostro tempo, infatti, 25 anni di intensa attività culturale, è passato ricco di tante
emozioni, senza che ci accorgessimo del calendario o dell’orologio!
L’impegno costante di tutti i soci ci ha resi ciechi del tempo che passava ed allora
giorni, settimane, mesi ed anni sono davvero volati via!
Un soffio ed eccoci tutti insieme a ricordare i nostri venticinque anni di attività!
Personalmente, mi è molto difficile scrivere qualcosa sulle mie emozioni in questi 25
anni di volontariato culturale con la nostra Associazione.
A partire dalla sua fondazione, ai primi anni di vita del sodalizio, passati in qualità
di giovane Segretario con il primo Presidente Tavano e poi sempre come componente del
Consiglio Direttivo e poi ancora come Vice-Presidente ed oggi, dopo venticinque anni,
come Presidente.
Il tempo è veramente volato, la spinta a fare, a realizzare, a creare, a diffondere, è stato
lo stimolo della mia vita in questi anni passati con gli amici soci di ieri e di oggi.
Una vera squadra di infaticabili volontari della cultura, che nella vetrina virtuale dei
miei più belli ricordi passo spesso in rassegna, tra amici che si sono trasferiti, amici che
non sono più tra noi e tanti nuovi amici che in una osmosi continua hanno costantemente
alimentato la linfa vitale della nostra associazione, il volontariato culturale!
Certamente, parlare di altre vicende mi è più facile ed ora, dopo aver scritto tanti libri
di storia e tradizioni, ora che devo buttar giù le mie emozioni di tanti anni con gli Amici del
Museo… mi è davvero un po’ più difficile.
Perché, vi chiederete!
Ebbene, le emozioni, come ben sapete, non si governano facilmente e per me sono
racchiuse in un piccolo scrigno del mio cuore.
In questa segreta raccolta le ricordo con piacere, le gusto tutte per me e, un po’
egoisticamente, sono restio a dividere tale piacere con gli altri!
Questa, però, è una occasione particolare che si ripete a scadenze temporali: ecco i
primi cinque anni, poi i primi dieci e, mi pare ancora ieri, i vent’anni di attività, ma siamo
già all’oggi, anno 2015, con ben venticinque anni di volontariato culturale da quel lontano
1990, un quarto di secolo, se vogliamo ed allora… ho aperto questo piccolo tesoro delle mie
emozioni e qui, come in un confessionale, cerco di tradurle finalmente in parole!
Ed ecco che i ricordi si fanno quasi concreti e dalla loro nebbia fatta di nostalgia e
gioia mi rivedo nel lontano maggio del 1990.

1
Questo seppur breve capitolo, ma molto intenso di emozioni, è stato già pubblicato in parte nel volume
edito in occasione dei vent’anni di attività dell’Associazione Amici del Museo Civico di Foggia, ma a richiesta
di vari soci preferiamo ripubblicarlo perché tratteggia i tre presidenti che hanno preceduto lo scrivente,
lasciando anche la forma diretta della narrazione.

77
In questo periodo, infatti, ricevetti un invito alla prima riunione organizzativa
dell’Associazione, nata per impulso di Carmine Tavano, che, come abbiamo visto nei
capitoli precedenti, volle riprendere un vecchio progetto del passato, già tentato da alcuni
volenterosi studiosi che avevano fondato nel dopoguerra un’associazione con lo stesso
nome della nostra e che doveva affiancare il Museo Civico nelle sue attività.
Ricordo i primi successi della novella Associazione, mi vedo, come in un film, con gli
altri soci fondatori, dal notaio a sottoscrivere l’atto di fondazione quel pomeriggio dell’ormai
lontano 29 Ottobre dell’anno 1990.
Mi ritrovo giovane e primo segretario dell’Associazione a scrivere verbali sotto la
decisa e paterna direzione del presidente Tavano, che sarà presidente dal giugno del 1990
al maggio del 2001.2
Tavano che con il suo dinamismo riuscì a varare definitivamente il sodalizio e ad
organizzare con successo una prima serie di convegni e mostre che fecero conoscere ben
presto l’Associazione a tutta la nostra città.
Ricordo gli insegnamenti del dinamico Tavano, che mi sono stati poi sempre
utili nell’organizzare conferenze, convegni, mostre, gite socio-culturali e tante altre
manifestazioni.
Ecco poi l’epoca di Nicola Spagnoli, presidente dell’Associazione dal 27 maggio del
2001 al maggio del 20073 un gentiluomo d’altri tempi, un portatore di pace.
Di Nicola il mio ricordo è sicuramente per le belle iniziative corali fatte insieme agli
amici Buonarota, Del Giudice, de Santis, Fazia, Masullo ed altri in un periodo, peraltro, in
cui il Museo Civico restò chiuso per lunghi lavori di ristrutturazione.
Iniziative che catalizzarono l’attenzione del mondo culturale cittadino sulla storia della
nostra città, le cui vicende sull’origine e lo sviluppo urbano, sui quartieri antichi, sui palazzi,
sull’edicole devozionali, sulle chiese antiche, sulle tradizioni e quant’altro, furono esposte a
più voci dagli amici soci in una collegiale collaborazione di squadra, che si tradusse in una
indimenticabile serie di conferenze multimediali.
Ma… e qui le corde del cuore vibrano con più intensità, Nicola lo ricordo anche come
il mio Maestro di serenità.
In quel periodo avevamo molti problemi per la chiusura del Museo, per l’intensa
attività messa in cantiere e lui riusciva sempre a spegnere ogni fuoco e trovare una soluzione
pacifica.
Ricordo davvero, nel profondo delle mie emozioni più intime, anche il suo particolare
tono di voce, la sua cadenza e la misura di ogni sua parola… leggera e luminosa, che ti dava
la forza di affrontare in pace e con calma ogni difficoltà!
E qui entriamo nell’intimo, ma non è forse questo capitolo una specie di confessionale!
Allora fatemi dire ancora, di Nicola conservo come una piccola reliquia di pace una
sua foto sulla mia scrivania.
Nei momenti difficili della mia esistenza la guardo con più intensità ed il suo sorriso
pian piano si anima di gioia, che mi conquista e mi rende sereno!
Questo per me significa che oggi, anche se non posso più telefonargli come un tempo,

2
Biblioteca del Museo Civico di Foggia, fondo Amici del Museo Civico, Registro dei verbali delle sedute
dell’Assemblea dei Soci e del Consiglio Direttivo, 1990-2001 e Registro dei Verbali delle Assemblee, 1995-
2013.
3
Ivi, per la sua prima elezione vedasi: Registro dei Verbali delle Assemblee, 1995-2013, p.33.

78
Carolina Spagnoli - letto matrimoniale d’epoca, Museo Civico
lui mi è sicuramente vicino, è li accanto a me con quel suo bel sorriso e tutto il resto non
importa, Nicola è sempre vivo nel mio cuore!
A questo punto mi scuso con i lettori per queste parole, forse troppo cariche di emozioni
e catturo quella piccola lacrima che intanto mi ha rigato il viso ed in essa, come in una
immaginaria sfera magica vedo ancora tanti altri ricordi!
Ormai ho aperto questo mio intimo scrigno di emozioni e mi è molto difficile
richiuderlo!
La nostra storia continua…ecco la presidenza di Mimmo; sì, per me è l’amico Mimmo,
non il Presidente avv.to Domenico Di Conza, in carica dal maggio del 2007 al giugno del
2013,4 ma sinceramente un vero amico, anche se poi abbiamo preso strade diverse.
Quasi un simpatico fratello più grande con cui è stato un gioco realizzare belle
manifestazioni, che hanno visto l’attenzione di tutta la nostra città e la collaborazione anche
di molte altre associazioni culturali del nostro territorio.
Durante il suo mandato l’Associazione ha esteso i suoi interessi culturali anche ad
altri temi non strettamente museali, ma comunque attinenti alla storia ed alla salvaguardia
della nostra provincia.
Come nell’occasione dell’interessante convegno con l’Università di Foggia,
l’Amministrazione Provinciale, il Comune di Foggia, l’Ordine degli Avvocati ed il Centro
Culturale Polivalente sulla Corte d’Appello in Capitanata tra passato e futuro, che ha visto la
partecipazione di illustri relatori, quali: il Magnifico Rettore dell’Università, il Preside della
Facoltà di Giurisprudenza, il Procuratore Capo della Repubblica presso il Tribunale di Foggia,
il Presidente dell’Ordine degli Avvocati e tanti altri, compreso lo scrivente; convegno che ha
catalizzato un folto pubblico e l’attenzione dei giornali e delle radio e TV del nostro territorio.
Di tale convegno sono stati anche pubblicati dalla stessa Associazione Amici del Museo
Civico e dal Centro Culturale Polivalente, tutti gli Atti, 5 presentati poi alla cittadinanza con
una ulteriore conferenza.
Gli attuali locali del Museo Civico, erano infatti la sede dell’antico Tribunale della
Terra e lo furono poi anche della Regia Pretura fino alla prima metà del secolo scorso, una
traccia storica, quindi, da non dimenticare.
Infine, sia come attuale presidente dell’Associazione Amici del Museo Civico6 e,
soprattutto, come socio fondatore della stessa Associazione, dopo ben venticinque anni di
volontariato culturale insieme a tanti altri amici soci, non riesco ancora a richiudere questa
mia piccola scatola di emozioni che, seppur quasi invisibile, è carica di tanti altri bei ricordi
che restano indelebili nel mio cuore.
L’attività di volontariato culturale con l’Associazione corrisponde anche a ben
venticinque anni della mia vita e si incrocia ed abbraccia con la mia esistenza e con la mia
stessa storia famigliare.
Ricordo i miei figli Daniela ed Andrea, ancora molto piccoli, seguirmi con mia moglie
Lucia nelle prime gite sociali della nostra Associazione, interessarsi alle nostre mostre e
sopportare, si fa per dire! anche qualche conferenza nonostante l’irrequietezza della

4
Ivi, p.53, per la sua prima elezione.
5
C. de Leo, D. Di Conza, V. Russo e G. D’Andrea Dal Tribunale della Dogana alla Corte d’Appello. La
giustizia in Capitanata tra storia e futuro. Atti del convegno 23 ottobre 2007, Foggia, 2008.
6
Biblioteca del Museo Civico di Foggia, fondo Amici del Museo Civico, Registro dei Verbali delle
Assemblee: 1995-2013, verbale del giorno 6 giugno 2013.

80
Franco Maruotti - chiesa di S.Giovanni Battista vista da Porta Arpi
giovanissima età. Ricordo poi Daniela, futuro avvocato, attivista e difensore del gruppo
giovani dell’Associazione ed il chiacchierio assetato di curiosità del piccolissimo Andrea
con il presidente Tavano e la signora Masullo in occasione della gita all’abbazia di Calena
presso Peschici sul caratteristico trenino delle Ferrovie Garganiche ed in altri incontri
sociali, già allora forse, il piccolo Andrea, futuro psicologo, sondava gli animi.
Tutti questi anni, in conclusione, sono stati davvero un intreccio continuo tra la vita
dell’Associazione e quella della mia famiglia, così come per tanti altri soci, segni indelebili
di passioni culturali che ci hanno aiutato anche a superare momenti difficili.
Momenti indimenticabili e, tutta questa passione, infine, è cresciuta anche nei miei figli
ed oggi essi possono godere della gioia che infonde la cultura, la visione di un monumento,
di un’opera d’arte, la lettura della storia, la visione di luoghi antichi.
Una vera passione a cui, anche grazie all’Associazione, i miei figli si sono potuti
avvicinare ed avviare.
Ma forse, ora è proprio tempo di richiudere questa piccola scatola delle emozioni, lo
spazio è tiranno ed è impossibile raccontarle tutte, sarà per quanto festeggeremo i prossimi
trent’anni di attività!

82
Organismi dell’Associazione
Amici del Museo Civico di Foggia
in carica all’ottobre del 2015

Presidente:
Carmine de Leo

Vice Presidente:
Anna Iannucci

Segretario
Lidia Palmieri

Tesoriere
Angela Maria Buonarota

Consiglieri:
Anna Maria Del Giudice, Franco Maruotti, Michele Maria Pernice
e Gloria Fazia membro di diritto quale Direttore del Museo Civico di Foggia.

Presidente onoraria
Maria Teresa Masullo

Collegio dei Revisori dei Conti:


presidente: Alberto Malice;
revisori: Antonella Fiore, Massimo Mazza.

Collegio dei Probiviri:


Maria Narciso, Anna M. Bellusci, Dolores A. Cagnano.

83
Franco Maruotti, ingresso del Museo Civico
INDICE

Presentazioni 7
Introduzione 9
Le Accademie letterarie 11
L’Ottocento 27
Il Novecento 51
L’Associazione Amici del Museo Civico di Foggia 25 anni di attività 1990 – 2015 61
Sempre ed ancora… tante emozioni 75
Organismi dell’Associazione Amici del Museo Civico di Foggia 83
in carica all’ottobre del 2015
Alcuni soci fondatori dell’Associazione Amici del Museo Civico di Foggia, in alto da sinistra il n. 6:
Carmine Tavano, primo presidente dell’Associazione, in basso, ultimo a destra: Carmine de Leo, attuale presidente.
Finito di stampare nel mese di settembre 2015
presso il Centro Grafico S.r.l.
Via Manfredonia 1a traversa - 71121 Foggia
tel. 0881 728177 - fax 0881 722719
www.centrograficofoggia.it

L’energia utilizzata nel processo di lavorazione per la stampa di questo libro


proviene direttamente dal sole grazie all’impianto fotovoltaico installato sul tetto dello stabilimento

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