Professional Documents
Culture Documents
Rossetti 2
Rossetti 2
Biografia
Biografia
• Carla Lonzi nasce a Firenze, il 6 marzo 1931, da
una famiglia della borghesia fiorentina,
primogenita di due fratelli e di due sorelle.
• Dopo aver frequentato il liceo classico
Michelangelo, la Lonzi s’iscrive alla facoltà di
lettere dove si laurea, nel 1956, seguita dallo
storico dell’arte Roberto Longhi, con una tesi
molto apprezzata dal titolo I rapporti tra la scena
e le arti figurative dalla fine dell'Ottocento.
• Lonzi rifiuta però di pubblicarla e di dare così
inizio alla sua carriera universitaria.
Biografia
• Nel 1957 inizia una convivenza, regolarizzata
l'anno dopo, con Mario Lena (chimico industriale
e sindacalista) da cui ha un figlio, Battista. Vive
però l'istituzione matrimoniale come conflittuale
con il suo desiderio di libertà dai condizionamenti
sociali e, dopo breve tempo, si separa dal marito.
• Per circa dieci anni svolge attività di critica d’arte,
collabora a riviste, programmi RAI sull’arte, cura
mostre personali e collettive.
Biografia
• Nonostante l’affermazione nell’attività
professionale, Lonzi vive con frustrazione la
realizzazione di sé affidata all’inserimento nel
mondo maschile.
• All’inizio degli anni Settanta, risponde a questa
insoddisfazione attraverso l’avvicinamento al
femminismo, in quanto contestazione, ribellione
e rifiuto del modello di donna subalterna e
sottomessa al potere maschile.
Biografia
• Fonda il gruppo Rivolta Femminile e una piccola
casa editrice ad esso collegata (Scritti di rivolta
femminile) che avrà in seguito due collane: ‘i
libretti verdi’, che ospita i testi dell’autocoscienza
femminile e ‘prototipi’ che accoglie il confronto
con la natura maschile.
• Questa casa editrice è una delle prime esperienze
in Italia a cimentarsi con l’esigenza dell’autonomia
femminile, e con i collegati problemi del fare
impresa, del mercato, dei soldi.
Biografia
• Il decennio degli anni Settanta vede anche
l’affermazione della relazione con lo scultore
Pietro Consagra, precedentemente conosciuto
da Lonzi.
• Nel 1979 si apre una crisi in questo rapporto
che darà luogo ad un periodo di separazione.
• Lonzi muore nel 1982 per la riacutizzazione di
un tumore che si era manifestato alcuni anni
prima.
Il contesto storico:
la contestazione studentesca
-Affermazione della contestazione studentesca che
denunciava:
a) l’autoritarismo,
b) il controllo sociale operato dai media e dalle istituzioni
educative
c) il capitalismo, l’imperialismo, la società dei consumi,
d) i valori della cultura borghese, in particolar modo quelli
legati alla famiglia patriarcale (nascita di modelli
anticonformisti di relazione: le comunità hippies, ecc).
- Ostilità in Italia da parte dei partiti conservatori, ma anche
del PCI che, caratterizzato da una rigida struttura
organizzativa, non comprendeva la tensione anarchica
presente in questo movimento.
Il contesto storico:
le lotte operaie
- In Europa, ed in particolare in Italia, affermazione
delle lotte operaie che incontrarono la rivolta
giovanile e si svilupparono spesso in polemica con
le organizzazione partitiche della sinistra e con i
sindacati, accusati di essersi bloccati su posizioni
troppo riformistiche (nascita di formazioni politiche
extraparlamentari come Potere Operaio, Lotta
continua, i gruppi dell’Autonomia).
- Tali fermenti operai culminarono in importanti
conquiste tra cui, nel 1970, lo Statuto dei lavoratori.
Il contesto storico:
il femminismo della seconda ondata
Nascita e sviluppo della seconda ondata del
movimento femminista tra la fine degli anni
Sessanta e l’inizio degli anni Settanta:
- Si formarono anche in Italia diversi gruppi
femministi (costituiti da giovani donne e
studentesse) che, pur attraverso ideali e strategia di
lotta differenziati, diedero vita ad un movimento.
- In Italia, dalla più precoce esperienza statunitense,
è stata ripresa l’idea del separatismo rispetto al
soggetto maschile (la prima ondata ha ricercato
invece l’alleanza) e l’esigenza di affermare l’identità
femminile a partire dal principio della differenza
(vd. diapositive sul Femminismo tra XIX e XX secolo)
Il contesto storico:
il femminismo della seconda ondata
• Le femministe elaborarono l’idea della loro liberazione
non come una conquista da effettuare in tempi lunghi,
ma come una pratica da costruire nell’oggi, attraverso il
mutamento dei rapporti con le altre donne, con gli
uomini, con i bambini, all’interno di un mondo ancora
costruito al maschile, dove persistevano i valori tipici
della famiglia e della società tradizionali.
• In tale prospettiva i gruppi femministi elaborarono un
modo di fare politica alternativo sia a quello dei partiti,
sia a quello della rivolta studentesca (l’autocoscienza, il
partire dall’esperienza personale, ecc., l’elaborazione
della teoria a partire dalle pratiche).
Il contesto storico:
il femminismo della seconda ondata
• Uno dei primi e più attivi gruppi fu quello di
Rivolta femminile fondato a Roma da Carla
Lonzi (insieme a Carla Accardi e ad Elvira
Banotti) il quale, con il suo manifesto
programmatico (Manifesto di Rivolta
femminile, 1970), divenne ben presto un
punto di riferimento molto importante del
femminismo italiano. Gruppi di Rivolta
femminile si formarono infatti anche a Milano
ed in molte altre città italiane.
Il contesto storico:
le conquiste
• Si affermarono in Italia, grazie alla nuova ondata del femminismo,
importanti conquiste in questioni che toccavano direttamente la
vita delle cittadine e dei cittadini:
- Legge sul divorzio nel 1970, a cui seguì nel 1974, l’indizione di un
referendum, su richiesta di alcuni gruppi cattolici, per la sua
abolizione.
Favorevoli all’abrogazione: DC e MSI e CEI (che intervenne con una
dura ammonizione ai fedeli richiamando il dovere di difendere in ogni
modo la famiglia e l’indissolubilità del matrimonio).
Contrari: le sinistre, i partiti laici, alcuni cattolici.
I divorzisti ottennero il 60% dei consensi
(su questo risultato ebbe un’importanza fondamentale lo sviluppo del
femminismo)
Il contesto storico:
le conquiste
• - 1975: la riforma del diritto di famiglia che
affermava, tra l’altro, la parità giuridica dei coniugi.
• - 1978: venne approvata, dopo un aspro confronto
parlamentare, la legge 194 che legalizzava e
regolamentava l’interruzione volontaria della
gravidanza. Opposizioni: da DC e MSI ma anche da
gruppi di femministe come Rivolta Femminile che
chiedevano non una nuova legislazione sull’aborto
ma la libertà di aborto e prima ancora l’affermazione
di una libera sessualità della donna.
Il contesto storico:
le conquiste
• La sentenza della Corte Costituzionale sulla
pubblicità dei metodi contraccettivi (1971).
• L'approvazione della legge istitutiva dei
Consultori Familiari (n. 405/75) a cui hanno
fatto seguito, dal 1975 al 1979, le leggi
regionali attuative. Compiti: attenzione alla
sessualità e alla salute riproduttiva delle
donne.
Carla Lonzi:
gli scritti
• Manifesto di Rivolta femminile, 1970
• Sputiamo su Hegel, 1970
• Sessualità femminile e aborto, 1971
• La donna clitoridea e la donna vaginale, 1971
• Significato dell’autocoscienza nei gruppi femministi
(pubblicati dalla casa editrice Scritti di Rivolta
Femminile e poi raccolti in un’unica edizione nel 1974,
ripubblicati nel 2010 da et. al./Edizioni con il titolo
Sputiamo su Hegel e altri scritti; nel 1975 il libro è
stato tradotto in Argentina e Germania).
Carla Lonzi:
gli scritti
• Rapporto tra la scena e le arti figurative dalla
fine dell’Ottocento (tesi di laurea edita postuma da
Olschki nel 1996).
• Autoritratto, Bari, De donato, 1969 (libro
ripubblicato da et. al. nel 2010).
• Scritti sull’arte, Milano, et. al./Edizion, 2012
(raccoglie saggi, articoli e conversazioni dedicati all’arte
prodotti dal 1955 al 1970).
Carla Lonzi:
gli scritti
II° corollario:
• Messa in discussione e critica del marxismo e
dell’hegelismo (i paradigmi politico-filosofici
più importante dell’età contemporanea):
- dal punto di vista della loro concezione
relativa al rapporto tra i generi;
- dal punto di vista dell’ideologia in se stessa.
Il pensiero di Carla Lonzi: la liberazione linguistica
Sputiamo su Hegel
• G. W. Friedrich Hegel (1770-1831):
- il rappresentante più importante della filosofia
idealistica secondo la quale l’essere e la realtà
vengono ad essere concepiti come sviluppo
dell’idea.
- Secondo Hegel l’idea esce da se stessa come
natura e ritorna a se stessa come spirito, di cui
l’umanità nel suo sviluppo storico rappresenta
l’istanza fondamentale.
- La legge che governa questo processo è la
dialettica di tesi, antitesi, sintesi.
Il pensiero di Carla Lonzi: la liberazione linguistica
Sputiamo su Hegel
G. W. Friedrich Hegel:
- La sua opera più famosa e più importante è La
fenomenologia dello spirito (1807):
• storia romanzata del cammino che percorre la
coscienza errabonda dell’uomo per raggiungere
l’universale, attraverso cui l’idea torna a se stessa e
si compie come ragione e come spirito assoluto
• In quanto tale la “Fenomenologia” concerne le
figure: ovvero le situazioni storiche romanzate
attraverso le quali la coscienza compie questo
cammino.
Il pensiero di Carla Lonzi: la liberazione linguistica
Sputiamo su Hegel
G. W. Friedrich Hegel:
- La figura più importante della fenomenologia
è quella di Signoria e Servitù.
- Lotta a morte tra due autocoscienze per il
riconoscimento, in cui una giunge a mettere a
repentaglio la sua stessa vita (il signore),
mentre l’altra, incapace di rinunciarvi, si
sottomette (il servo).
Il pensiero di Carla Lonzi: la liberazione linguistica
Sputiamo su Hegel